Regolamento comunale dei nidi d'infanzia - Comune di Bologna
Regolamento comunale dei nidi d'infanzia - Comune di Bologna
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egolamento<br />
<strong>comunale</strong> <strong>dei</strong>NIDI<br />
D’INFANZIA
<strong>Regolamento</strong> <strong>comunale</strong> <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia<br />
Approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 20/03/2006,<br />
allegato alla delibera p.g. n°. 254121/2005 n°. o.d.g. 52/2006<br />
Disposizioni organizzative relative alla gestione <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia<br />
Atto <strong>di</strong> riferimento:<br />
Delibera <strong>di</strong> Giunta p.g. n°. 65479/2006 (e relativo allegato),<br />
Prog. n. 94/2006, Seduta Giunta 04/04/2006
REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
<strong>Regolamento</strong> <strong>comunale</strong> <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia<br />
Titolo I<br />
Finalità e accesso pag. 5<br />
Titolo II<br />
struttura, organizzazione<br />
e funzionamento del servizio pag. 9<br />
Titolo III<br />
Partecipazione e trasparenza pag. 11<br />
Disposizioni organizzative relative<br />
alla gestione <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia pag. 16
REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
REGOLAMENTO COMUNALE DEI NIDI D’INFANZIA<br />
TITOLO I<br />
FINALITA’ E ACCESSO<br />
CAPO I<br />
PRINCIPI GENERALI<br />
Art. 1 - Definizioni<br />
1. Ai fini del presente regolamento si intende:<br />
a) per nido d’infanzia, la struttura educativa che accoglie bambine e bambini<br />
da tre mesi a tre anni;<br />
b) per Amministrazione, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>.<br />
Art. 2 - Finalità <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia<br />
1. Il nido d’infanzia è un servizio educativo e sociale <strong>di</strong> interesse pubblico che<br />
concorre con le famiglie alla formazione delle bambine e <strong>dei</strong> bambini dai<br />
tre mesi ai tre anni, secondo gli Orientamenti Educativi Comunali - frutto<br />
del lavoro <strong>di</strong> partecipazione con operatori e genitori - e garantendo il <strong>di</strong>ritto<br />
all’educazione, nel pieno rispetto <strong>dei</strong> <strong>di</strong>ritti previsti dalle fonti normative<br />
internazionali per l’infanzia.<br />
2. Il nido d’infanzia è istituito allo scopo <strong>di</strong>:<br />
a) favorire la crescita delle bambine e <strong>dei</strong> bambini da tre mesi a tre anni;<br />
b) assicurare ad ogni bambina e bambino un contesto <strong>di</strong> cura ed educazione<br />
che ne favorisca lo sviluppo e i primi appren<strong>di</strong>menti, in un rapporto<br />
costante e armonico con la famiglia;<br />
c) rispondere ai bisogni sociali e <strong>di</strong> cura educativa delle famiglie;<br />
d) valorizzare la genitorialità e le relazioni familiari in una prospettiva <strong>di</strong><br />
partecipazione e <strong>di</strong> cooperazione educativa;<br />
e) <strong>di</strong>ffondere la cultura e i <strong>di</strong>ritti dell’infanzia.<br />
3. I <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia operano in rete con gli altri servizi socio-educativi e scolastici<br />
del territorio, in particolare con la scuola dell’infanzia e i servizi educativi<br />
territoriali.<br />
4. Per garantire il pieno raggiungimento delle finalità del nido l’Amministrazione<br />
<strong>comunale</strong>, nelle sue articolazioni centrali e decentrate, promuove il raccordo<br />
con le istituzioni culturali, sociali e sanitarie.<br />
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CAPO II<br />
MODALITA’ DI GESTIONE<br />
Art. 3 - Accesso<br />
1. Possono accedere al nido d’infanzia le bambine e i bambini in età compresa<br />
tra i tre mesi e i tre anni residenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> e con almeno un<br />
genitore o un tutore, esercente la potestà genitoriale, anch’esso residente nel<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>. Ai fini dell’iscrizione la richiesta <strong>di</strong> residenza è assimilata<br />
alla residenza.<br />
2. Possono accedere al nido anche le bambine e i bambini non residenti che si<br />
trovano nelle seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />
a) bambine e bambini in adozione o in affido familiare, purché la famiglia<br />
accogliente sia residente a <strong>Bologna</strong>;<br />
b) bambine e bambini ospiti in strutture <strong>di</strong> accoglienza madre-bambina/o<br />
presenti sul territorio <strong>comunale</strong> segnalati dal servizio sociale del <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> provenienza.<br />
3. L’Amministrazione si riserva la facoltà <strong>di</strong> stipulare convenzioni con i Comuni<br />
dell’area metropolitana bolognese per l’accoglimento, anche reciproco, delle<br />
domande delle bambine e bambini non residenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>.<br />
Tali domande potranno essere accolte solo dopo aver sod<strong>di</strong>sfatto le domande<br />
<strong>dei</strong> residenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>.<br />
Art. 4 - Iscrizione<br />
1. La domanda d’iscrizione al nido d’infanzia deve essere presentata al Quartiere<br />
<strong>di</strong> residenza. L’Amministrazione rende noto annualmente con uno o più ban<strong>di</strong><br />
i perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> iscrizione, le modalità, le con<strong>di</strong>zioni, i criteri <strong>di</strong> ammissione e le<br />
eventuali facoltà <strong>di</strong> rinuncia all’ammissione alla prima graduatoria in<strong>di</strong>cando<br />
anche il termine <strong>di</strong> eventuale presentazione <strong>di</strong> una nuova attestazione ISEE,<br />
in sostituzione <strong>di</strong> quella presentata a corredo della domanda, al fine della<br />
rideterminazione della posizione in graduatoria delle bambine e <strong>dei</strong> bambini<br />
collocati ancora in lista <strong>di</strong> attesa.<br />
2. Ad esclusione del caso <strong>di</strong> priorità per han<strong>di</strong>cap certificato dal competente<br />
servizio dell’AUSL, la domanda d’iscrizione deve essere corredata dalla<br />
attestazione dell’In<strong>di</strong>catore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).<br />
Nel caso <strong>di</strong> segnalazione <strong>dei</strong> Servizi Sociali, previsto all’art. 5 comma 1 lettera<br />
b, l’attestazione ISEE deve essere presentata ai soli fini dell’attribuzione<br />
delle quote <strong>di</strong> contribuzione. In mancanza <strong>di</strong> tale documentazione le relative<br />
domande sono inserite in coda a tutte le altre.<br />
3. I <strong>ni<strong>di</strong></strong> richiesti devono essere elencati nella domanda in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> preferenza<br />
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REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
4. Le domande d’iscrizione sono inserite, <strong>di</strong> norma, con riferimento alla data<br />
<strong>di</strong> nascita delle bambine e <strong>dei</strong> bambini, in tre <strong>di</strong>stinte liste: piccoli, me<strong>di</strong> e<br />
gran<strong>di</strong>.<br />
5. Al momento dell’ammissione vengono verificate le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> residenza<br />
delle bambine e <strong>dei</strong> bambini iscritti.<br />
Art. 5 - Priorità<br />
1. Hanno priorità nell’ammissione alla graduatoria:<br />
a) bambine e bambini in situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap certificati dal competente<br />
servizio dell’AUSL;<br />
b) bambine e bambini segnalati dal Servizio Sociale Minori <strong>comunale</strong>, e <strong>di</strong> cui<br />
all’art. 3 comma 2 lett. b), in quanto inseriti in nuclei familiari già in carico<br />
al servizio medesimo, per i quali l’inserimento al nido rappresenta parte<br />
essenziale del progetto <strong>di</strong> aiuto alla bambina/bambino e alla famiglia.<br />
2. Il Direttore <strong>di</strong> Quartiere, in fase <strong>di</strong> attribuzione al nido delle bambine e <strong>dei</strong><br />
bambini <strong>di</strong> cui al presente articolo, si riserva <strong>di</strong> valutare la scelta del nido<br />
con i competenti servizi, tenendo conto sia della richiesta della famiglia sia<br />
delle esigenze pedagogiche ed educative del bambino/a e del gruppo in cui<br />
è inserito.<br />
Art. 6 – Criteri <strong>di</strong> graduatoria<br />
1. Fatte salve le precedenti priorità <strong>di</strong> cui all’art. 5, le domande vengono<br />
inserite in graduatoria <strong>di</strong>videndola in due o più scaglioni che raggruppano i<br />
valori ISEE secondo parametri definiti dalla Giunta. Tale graduatoria viene<br />
formulata per nido e sezione in base alle richieste <strong>dei</strong> genitori.<br />
2. All’interno <strong>di</strong> ciascun scaglione, le domande vengono graduate secondo le<br />
seguenti precedenze:<br />
a) bambine e bambini conviventi e residenti con un solo genitore<br />
esclusivamente nei seguenti casi: unico genitore che l’ha riconosciuto,<br />
un genitore è deceduto o detenuto in carcere o ha perso la potestà<br />
genitoriale;<br />
b) bambine e bambini conviventi e residenti con un fratello e/o sorella<br />
<strong>di</strong>sabile ai sensi della Legge 104/92, e/o con un genitore con <strong>di</strong>sabilità<br />
grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104/92 o con invali<strong>di</strong>tà pari<br />
o superiore al 66%;<br />
c) bambine e bambini i cui genitori lavorano entrambi;<br />
d) bambine e bambini con entrambi i genitori <strong>di</strong> cui uno lavoratore;<br />
e) bambine e bambini con entrambi i genitori che non lavorano.<br />
3. All’interno <strong>di</strong> ciascun criterio <strong>di</strong> cui al comma 2 le domande sono graduate<br />
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secondo l’or<strong>di</strong>ne crescente del valore ISEE.<br />
I gemelli sono ammessi contestualmente al medesimo nido, se richiesto,<br />
solo quando i posti siano <strong>di</strong>sponibili in un’unica soluzione; nel caso in cui i<br />
posti non siano <strong>di</strong>sponibili in un’unica soluzione la rinuncia all’ammissione<br />
non comporta la cancellazione dalla graduatoria.<br />
Art. 7 - Ammissione e inserimento al nido<br />
1. Sulla base delle graduatorie stilate secondo quanto stabilito al precedente<br />
art. 6, le bambine e i bambini vengono ammessi nei posti <strong>di</strong>sponibili nei <strong>ni<strong>di</strong></strong><br />
prescelti secondo l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> preferenza.<br />
2. Le bambine e i bambini non ammessi al nido a seguito della prima graduatoria<br />
vengono collocati in lista <strong>di</strong> attesa.<br />
3. Il Direttore <strong>di</strong> Quartiere approva con proprio atto le graduatorie per<br />
l’assegnazione <strong>dei</strong> posti <strong>di</strong>sponibili nei <strong>ni<strong>di</strong></strong> del proprio territorio e comunica<br />
alle famiglie l’esito della domanda d’iscrizione.<br />
4. Gli inserimenti delle bambine e <strong>dei</strong> bambini ammessi si effettuano <strong>di</strong> norma<br />
entro il mese <strong>di</strong> ottobre.<br />
5. Per garantire un adeguato ambientamento delle bambine e <strong>dei</strong> bambini nuovi<br />
ammessi viene definita una programmazione degli inserimenti cadenzata<br />
nel tempo, che prevede la gradualità <strong>dei</strong> tempi <strong>di</strong> permanenza e la presenza<br />
<strong>dei</strong> genitori.<br />
6. Gli inserimenti a copertura <strong>dei</strong> posti che si rendono successivamente<br />
<strong>di</strong>sponibili si effettuano entro la fine <strong>di</strong> febbraio.<br />
7. Il Direttore <strong>di</strong> Quartiere, anche in deroga alle date stabilite ai commi 4 e 6,<br />
provvede ad inserire negli eventuali posti <strong>di</strong>sponibili le bambine e i bambini<br />
che presentano han<strong>di</strong>cap psico-fisici certificati dal competente servizio<br />
dell’AUSL e le bambine e i bambini segnalati dal Servizio Sociale Minori<br />
<strong>comunale</strong> secondo quanto <strong>di</strong>sposto all’art. 5.<br />
8. Il competente servizio dell’AUSL definisce le procedure per gli accertamenti<br />
sanitari relativi agli inserimenti delle bambine e <strong>dei</strong> bambini al nido.<br />
9. La rinuncia all’ammissione al nido comporta la cancellazione dalle relative<br />
graduatorie, salvo <strong>di</strong>versa previsione nel bando annuale <strong>di</strong> cui all’art. 4<br />
comma 1 e salvo quanto previsto all’art. 6 comma 3 secondo capoverso.<br />
Art. 8 - Dimissioni e trasferimenti<br />
1. Nel caso <strong>di</strong> assenza dal nido, senza giustificato motivo per 20 giorni<br />
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REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
consecutivi, il Direttore <strong>di</strong> Quartiere, prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare la decadenza<br />
dall’ammissione al nido, assegna ai genitori, me<strong>di</strong>ante comunicazione<br />
scritta, un termine <strong>di</strong> 10 giorni per produrre documentazione attestante le<br />
motivazioni dell’assenza.<br />
2. Le richieste <strong>di</strong> trasferimento ad altro nido o da posto part time a tempo<br />
pieno o viceversa sono accolte, nel caso vi siano posti <strong>di</strong>sponibili, prima<br />
della formulazione della graduatoria <strong>di</strong> inizio anno. I trasferimenti non sono<br />
<strong>di</strong> norma consentiti in corso d’anno.<br />
Art. 9 - Quote <strong>di</strong> contribuzione<br />
1. L’Amministrazione definisce i criteri in base ai quali vengono determinate e<br />
attribuite le quote <strong>di</strong> contribuzione mensile alle famiglie per la fruizione del<br />
servizio. Definisce inoltre i criteri in base ai quali si concedono agevolazioni<br />
tariffarie, prevedendo le situazioni per le quali è concessa la gratuità.<br />
2. Il Direttore <strong>di</strong> Quartiere attribuisce le quote agli ammessi e provvede alla<br />
eventuale revisione in corso d’anno.<br />
TITOLO II<br />
STRUTTURA, ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO<br />
Art. 10 - Offerta del servizio<br />
1. Le bambine e i bambini che frequentano i <strong>ni<strong>di</strong></strong> sono <strong>di</strong>visi in gruppi<br />
sezione in base all’età. I gruppi sezione sono organizzati in relazione alla<br />
programmazione educativa.<br />
2. Il calendario dell’anno educativo è stabilito annualmente nel rispetto delle<br />
normative vigenti e degli accor<strong>di</strong> territoriali.<br />
3. I <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia sono aperti dal lunedì al venerdì e possono essere:<br />
a) a tempo pieno con orario complessivo <strong>di</strong> 10 ore e 30 minuti; per tutti gli<br />
ammessi dalle ore 7,30 alle ore 17,00, mentre il prolungamento d’orario,<br />
dalle 17,00 alle 18,00, su richiesta motivata presentata al Direttore<br />
<strong>di</strong> Quartiere, è consentito solo per le bambine e i bambini che abbiano<br />
compiuto l’anno <strong>di</strong> età;<br />
b) a tempo parziale <strong>di</strong> 6 ore al giorno su moduli nell’arco orario dalle ore<br />
7,30 alle ore 14,00. Possono essere istituiti posti a tempo parziale anche<br />
all’interno <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> a tempo pieno <strong>di</strong> norma con orario 7,30 - 13,30.<br />
4. La Giunta, in rapporto ai mutamenti <strong>dei</strong> bisogni delle famiglie, può prevedere<br />
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<strong>di</strong> offrire nuovi servizi educativi, che possono funzionare ed essere<br />
organizzati con modalità <strong>di</strong>versificate.<br />
Art. 11 - Personale<br />
1. Il personale operante nei <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia è composto da educatrici/educatori<br />
e collaboratrici/collaboratori:<br />
a) il personale educatore concorre ai processi formativi della bambina e del<br />
bambino nella prima infanzia;<br />
b) il personale collaboratore partecipa all’attività complessiva del servizio,<br />
sia in relazione ai bambini e bambine, sia in relazione all’ambiente.<br />
2. Tutto il personale, con le proprie specifiche professionalità, concorre a<br />
realizzare le finalità del servizio. Le mansioni e le competenze professionali<br />
del personale educatore e collaboratore sono definite con l’approvazione<br />
della dotazione organica.<br />
3. A ciascun nido è assegnato il personale educatore nel numero <strong>di</strong> base<br />
determinato nel rispetto del rapporto minimo in<strong>di</strong>cato dalla normativa<br />
regionale e contrattuale vigenti. Il numero <strong>di</strong> base così determinato<br />
è incrementato con educatori che svolgono attività <strong>di</strong> sostegno ed<br />
integrazione, in base alla valutazione <strong>dei</strong> bisogni, in presenza <strong>di</strong> bambine e<br />
bambini in situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap. Tutti gli educatori concorrono comunque<br />
allo svolgimento delle attività <strong>di</strong> sostegno ed integrazione in coerenza con il<br />
progetto educativo.<br />
4. Il numero <strong>dei</strong> collaboratori assegnati a ciascun nido è determinato<br />
sulla base <strong>dei</strong> parametri rappresentativi <strong>dei</strong> carichi <strong>di</strong> lavoro rilevati<br />
dall’Amministrazione.<br />
5. Tutto il personale assegnato a ciascun nido è tenuto a partecipare alle<br />
attività del gruppo <strong>di</strong> lavoro.<br />
6. Il corretto uso delle attrezzature e degli spazi è responsabilità <strong>di</strong> tutto il<br />
personale.<br />
7. Il Direttore <strong>di</strong> Quartiere, in situazioni <strong>di</strong> grave incompatibilità con il<br />
buon funzionamento del servizio rilevate dal Responsabile <strong>dei</strong> servizi<br />
educativi e scolastici <strong>di</strong> Quartiere, può <strong>di</strong>sporre il trasferimento <strong>di</strong><br />
educatori e collaboratori nel rispetto delle loro mansioni e della qualifica<br />
professionale.<br />
Art. 12 - Disciplina del rapporto <strong>di</strong> lavoro<br />
1. Lo stato giuri<strong>di</strong>co e la <strong>di</strong>sciplina del personale addetto ai <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia sono<br />
definiti dalla normativa contrattuale vigente e dal <strong>Regolamento</strong> Generale<br />
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REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
sull’Or<strong>di</strong>namento Generale degli Uffici e Servizi.<br />
2. L’orario <strong>di</strong> lavoro del personale è parimenti regolato dalle <strong>di</strong>sposizioni<br />
contrattuali vigenti, compresa l’articolazione tra prestazione <strong>di</strong> rapporto<br />
<strong>di</strong>retto con le bambine e i bambini e attività integrative <strong>di</strong> programmazione,<br />
aggiornamento, collaborazione con gli organismi <strong>di</strong> partecipazione e con le<br />
famiglie.<br />
Art. 13 – Organismi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
1. L’Amministrazione, al fine <strong>di</strong> garantire nei <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia la qualità<br />
educativa, l’unitarietà, la coerenza e la continuità degli interventi, nonché il<br />
monitoraggio e la verifica dell’efficacia degli interventi <strong>di</strong> programmazione<br />
e formativi, si avvale <strong>di</strong> figure professionali operanti a livello centrale e <strong>di</strong><br />
Quartiere, con compiti tecnico-pedagogici oltre che organizzativi e gestionali,<br />
e <strong>di</strong> organismi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>dei</strong> medesimi con funzioni <strong>di</strong> confronto<br />
e programmazione strategica degli interventi, che vengono in<strong>di</strong>viduati e<br />
<strong>di</strong>sciplinati con apposito provve<strong>di</strong>mento della Giunta.<br />
Art. 14 – Programmazione educativa<br />
1. L’Amministrazione garantisce l’organizzazione <strong>dei</strong> servizi attraverso un<br />
processo <strong>di</strong> programmazione educativa me<strong>di</strong>ante il coinvolgimento attivo <strong>di</strong><br />
educatori e collaboratori e del coor<strong>di</strong>namento pedagogico nelle sue <strong>di</strong>verse<br />
articolazioni.<br />
La programmazione educativa si basa sul lavoro <strong>di</strong> gruppo, sulla motivazione<br />
e sulla professionalità <strong>di</strong> tutto il personale ed è sostenuta da azioni <strong>di</strong><br />
formazione e aggiornamento costante, considerate elementi essenziali per<br />
la qualità del servizio.<br />
2. La regolamentazione degli aspetti organizzativi è demandata alla Giunta<br />
nell’ambito del provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui al precedente art. 13.<br />
TITOLO III<br />
PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA<br />
Art. 15 - Informazione e trasparenza sulla gestione <strong>dei</strong> servizi<br />
1. I genitori e gli operatori sono chiamati a partecipare attivamente alla<br />
programmazione citta<strong>di</strong>na <strong>dei</strong> servizi <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia; possono essere<br />
coinvolti anche organismi sociali e culturali presenti sul territorio.<br />
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2. L’Amministrazione garantisce, anche tramite la Carta <strong>dei</strong> Servizi,<br />
l’informazione e pubblicizzazione delle regole <strong>di</strong> accesso, delle caratteristiche<br />
e finalità <strong>dei</strong> servizi e delle attività che vi si svolgono. Assicura la trasparenza<br />
nella gestione <strong>dei</strong> servizi e promuove la partecipazione delle famiglie alla<br />
definizione delle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo educative.<br />
Art. 16 - Comunicazione<br />
1. La comunicazione nido-famiglia avviene:<br />
a) attraverso contatti quoti<strong>di</strong>ani legati alla frequenza delle bambine e <strong>dei</strong><br />
bambini;<br />
b) attraverso colloqui in<strong>di</strong>viduali o per piccoli gruppi;<br />
c) attraverso incontri <strong>di</strong> sezione;<br />
d) nell’ambito degli incontri degli organismi <strong>di</strong> partecipazione.<br />
Art. 17 - Organismi <strong>di</strong> partecipazione<br />
1. Il nido d’infanzia persegue i suoi fini istituzionali avvalendosi della<br />
partecipazione attiva <strong>dei</strong> genitori, attraverso gli organismi <strong>di</strong> partecipazione<br />
seguenti:<br />
a) Assemblea del nido;<br />
b) Comitato del nido;<br />
c) Coor<strong>di</strong>namento degli organismi <strong>di</strong> partecipazione (a livello <strong>di</strong> Quartiere e<br />
assemblea citta<strong>di</strong>na).<br />
2. Negli organismi <strong>di</strong> partecipazione <strong>di</strong> cui al comma 1 vengono confrontati gli<br />
in<strong>di</strong>rizzi pedagogico-educativi e le linee <strong>di</strong> intervento, e ne viene verificata<br />
l’attuazione in termini <strong>di</strong> efficacia, <strong>di</strong> qualità, <strong>di</strong> pari opportunità e <strong>di</strong> rispetto<br />
delle <strong>di</strong>fferenze.<br />
Art. 18 - Assemblea del nido<br />
1. L’Assemblea del nido è costituita dai genitori <strong>di</strong> tutte le bambine e i bambini<br />
ammessi. Si riunisce almeno due volte l’anno, <strong>di</strong> norma all’inizio e alla fine<br />
<strong>di</strong> ciascun anno educativo.<br />
2. Il Presidente del Quartiere, o suo delegato, <strong>di</strong>spone la prima convocazione<br />
dell’Assemblea del nido e la presiede fino alla elezione del Comitato del nido,<br />
che avviene <strong>di</strong> norma nel corso della medesima seduta. Qualora il Comitato<br />
non venga eletto alla prima Assemblea, il Presidente del Quartiere prevede<br />
la data <strong>di</strong> una nuova convocazione. Il Presidente del Comitato provvede poi a<br />
convocare le altre sedute, anche su richiesta del Coor<strong>di</strong>namento pedagogico<br />
<strong>di</strong> Quartiere o <strong>di</strong> 1/3 <strong>dei</strong> genitori.<br />
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REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
3. All’Assemblea partecipano gli operatori del nido e può sempre intervenire il<br />
Coor<strong>di</strong>natore pedagogico.<br />
4. L’Assemblea del nido:<br />
a) elegge i propri rappresentanti al Comitato del nido nella seduta <strong>di</strong> inizio<br />
d’anno;<br />
b) esamina e <strong>di</strong>scute le linee generali della programmazione educativa del<br />
nido presentata dagli educatori e ne verifica la complessiva attuazione;<br />
c) propone incontri e contributi rivolti/finalizzati all’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> temi<br />
legati alle problematiche della prima infanzia e della famiglia.<br />
5. L’Assemblea può articolarsi in gruppi, corrispondenti a sezioni o ad altre<br />
articolazioni, per approfon<strong>di</strong>re insieme agli operatori tematiche generali e<br />
progetti <strong>di</strong> intervento, problematiche specifiche del gruppo o della sezione,<br />
e per avanzare proposte.<br />
Art. 19 - Il Comitato del nido<br />
1. Il Comitato del nido è composto da rappresentanti <strong>dei</strong> genitori delle bambine<br />
e <strong>dei</strong> bambini ammesse/i e da rappresentanti degli operatori del servizio.<br />
2. Il Comitato:<br />
a) esamina i programmi <strong>di</strong> attività del nido e propone le modalità <strong>di</strong><br />
partecipazione <strong>dei</strong> genitori alla loro realizzazione;<br />
b) collabora all’organizzazione <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> raccordo con la scuola<br />
dell’infanzia allo scopo <strong>di</strong> favorire la continuità degli interventi educativi;<br />
c) avanza proposte ed esprime pareri sui progetti d’intervento che riguar<strong>di</strong>no<br />
il nido e sulle modalità <strong>di</strong> attuazione;<br />
d) cura i rapporti con il Quartiere al fine <strong>di</strong> favorire la conoscenza delle<br />
esigenze delle bambine e <strong>dei</strong> bambini;<br />
e) propone ed organizza iniziative atte a promuovere la partecipazione <strong>dei</strong><br />
genitori alla vita del nido e la sensibilizzazione delle famiglie ai problemi<br />
educativi emergenti nel servizio;<br />
f) relaziona all’Assemblea <strong>di</strong> fine anno sull’andamento del progetto<br />
educativo e partecipa alle verifiche richieste dall’Assemblea.<br />
3. Il Comitato del nido può invitare alle proprie riunioni, in relazione agli<br />
argomenti trattati, tecnici dell’AUSL, rappresentanti del Quartiere,<br />
rappresentanti della società civile e del volontariato.<br />
4. I rappresentanti <strong>dei</strong> genitori nel Comitato del nido sono eletti annualmente<br />
dall’Assemblea in numero <strong>di</strong> due per ciascuna sezione; i rappresentanti<br />
degli operatori sono ogni anno in<strong>di</strong>cati dal gruppo <strong>di</strong> lavoro, in numero pari<br />
alla metà <strong>dei</strong> genitori eletti. Annualmente il Comitato elegge, tra i genitori,<br />
il Presidente che presiede anche l’Assemblea e rappresenta il nido nei<br />
rapporti con l’esterno.<br />
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5. Il Comitato si riunisce normalmente nella sede del rispettivo nido, ogni volta<br />
che lo ritenga opportuno e in<strong>di</strong>cativamente almeno tre volte l’anno.<br />
6. La convocazione con l’in<strong>di</strong>cazione degli argomenti da trattare è effettuata a<br />
cura del Presidente.<br />
7. è invitato permanente il Coor<strong>di</strong>natore pedagogico, che partecipa in relazione<br />
ai temi trattati.<br />
Art. 20 - Coor<strong>di</strong>namento degli organismi <strong>di</strong> partecipazione<br />
1. Coor<strong>di</strong>namento <strong>dei</strong> Presidenti <strong>dei</strong> Comitati <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> del Quartiere:<br />
a) i Presidenti <strong>dei</strong> Comitati <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> del Quartiere si riuniscono almeno una<br />
volta all’anno, convocati dal Presidente <strong>di</strong> Quartiere, al fine <strong>di</strong> effettuare<br />
un confronto delle rispettive esperienze, concordare attività e iniziative<br />
comuni, avanzare proposte congiunte per migliorare la qualità <strong>dei</strong><br />
servizi;<br />
b) i Presidenti <strong>dei</strong> Comitati <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> del Quartiere sono invitati a partecipare<br />
ai lavori delle Commissioni del Consiglio <strong>di</strong> Quartiere o ad altri organismi<br />
<strong>di</strong> Quartiere quando vengono trattati temi rilevanti per le politiche e i<br />
servizi per l’infanzia al fine <strong>di</strong> un coinvolgimento nella programmazione<br />
e verifica complessiva.<br />
2. Assemblea citta<strong>di</strong>na <strong>dei</strong> Presidenti <strong>dei</strong> Comitati <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong>: i Presidenti <strong>dei</strong><br />
Comitati <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> costituiscono l’Assemblea citta<strong>di</strong>na <strong>dei</strong> Presidenti che si<br />
riunisce, almeno una volta all’anno, su convocazione dell’Assessore che la<br />
presiede e/o per iniziativa <strong>di</strong> 1/3 <strong>dei</strong> Presidenti.<br />
Art. 21 – Proposte e reclami<br />
1. I genitori delle bambine e <strong>dei</strong> bambini iscritti ai <strong>ni<strong>di</strong></strong> possono in<strong>di</strong>rizzare<br />
reclami, proposte, quesiti, osservazioni critiche, redatti in forma scritta, al<br />
Direttore del Quartiere, che si avvale del Responsabile <strong>dei</strong> Servizi Educativi<br />
e Scolastici per le istruttorie e le relative risposte.<br />
Art. 22 - Disposizioni finali<br />
1. Le finalità e i principi del presente regolamento costituiscono elemento<br />
essenziale per la sottoscrizione <strong>dei</strong> rapporti convenzionali con i gestori <strong>dei</strong><br />
<strong>ni<strong>di</strong></strong>, o delle sezioni <strong>di</strong> nido, non comunali.<br />
Art. 23 – Entrata in vigore e abrogazioni<br />
1. Il presente regolamento entra in vigore a partire dal giorno successivo a<br />
quello dell’esecutività della deliberazione consiliare <strong>di</strong> approvazione.<br />
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REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
2. All’entrata in vigore del presente regolamento sono abrogati i seguenti<br />
provve<strong>di</strong>menti:<br />
a) <strong>Regolamento</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia del 17 giugno 1991, Odg. 55;<br />
b) novella <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione approvata con delibera consiliare del 28 giugno<br />
1993, Odg. 270;<br />
c) novella <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione approvata con delibera consiliare del 27 marzo<br />
2000, Odg. 62;<br />
d) novella <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione approvata con delibera consiliare del 26 marzo<br />
2001, Odg. 67;<br />
e) novella <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficazione approvata con delibera consiliare del 22 aprile<br />
2002, Odg. 79.<br />
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DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE RELATIVE<br />
ALLA GESTIONE DEI NIDI D’INFANZIA<br />
(in applicazione del nuovo regolamento <strong>comunale</strong>,<br />
approvato con odg n. 52/2006)<br />
Le <strong>di</strong>sposizioni definiscono compiti e funzioni degli operatori, delle figure<br />
professionali a supporto gestionale, specialistico e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>dei</strong> servizi<br />
per garantire la qualità educativa e la valorizzazione della genitorialità, in una<br />
prospettiva <strong>di</strong> partecipazione e <strong>di</strong> cooperazione educativa.<br />
Art. 1. Coor<strong>di</strong>namento <strong>dei</strong> Responsabili educativi e scolastici<br />
(GECO - coor<strong>di</strong>namento gestionale)<br />
1. I Responsabili <strong>dei</strong> servizi educativi e scolastici <strong>di</strong> Quartiere costituiscono il<br />
Coor<strong>di</strong>namento gestionale e pedagogico <strong>dei</strong> Quartieri, che è presieduto dal<br />
Direttore del Settore competente.<br />
2. Il GECO concorre a definire gli orientamenti pedagogici citta<strong>di</strong>ni, programma e<br />
coor<strong>di</strong>na le attività gestionali ed organizzative <strong>dei</strong> servizi educativi, assicurando<br />
impulso e con<strong>di</strong>visione alle progettazioni pedagogiche innovative.<br />
Art. 2. Coor<strong>di</strong>namento pedagogico citta<strong>di</strong>no<br />
(CEDOC- centro <strong>di</strong> documentazione)<br />
1. Il Coor<strong>di</strong>namento pedagogico citta<strong>di</strong>no è composto dai Coor<strong>di</strong>natori pedagogici<br />
assegnati ai Quartieri e al Settore Istruzione.<br />
2. Il CEDOC ha funzioni propositive e <strong>di</strong> consulenza tecnico scientifica;<br />
opera al fine <strong>di</strong> favorire la conoscenza e la valorizzazione delle <strong>di</strong>verse<br />
esperienze educative, <strong>di</strong> progettare le attività <strong>di</strong> sperimentazione, <strong>di</strong> ricerca<br />
e <strong>di</strong> formazione/aggiornamento, nonché <strong>di</strong> elaborare proposte <strong>di</strong> nuovi<br />
orientamenti educativi.<br />
Art. 3 - Unità <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Citta<strong>di</strong>no<br />
1. L’Unità <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Citta<strong>di</strong>no del Settore Istruzione, avvalendosi del<br />
contributo del GECO e CEDOC in integrazione tra loro, elabora proposte<br />
relative alla programmazione strategica <strong>dei</strong> servizi e agli in<strong>di</strong>rizzi per il loro<br />
sviluppo, alle linee <strong>di</strong> orientamento educative, agli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> progettazione<br />
innovativa, alla definizione degli standard <strong>dei</strong> servizi.<br />
2. Promuove ricerche in campo sociale sui bisogni delle famiglie e, anche<br />
16
REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
su proposta <strong>dei</strong> Coor<strong>di</strong>natori pedagogici e degli operatori, progetti <strong>di</strong><br />
sperimentazione e ricerca in campo educativo, che possono anche prevedere<br />
la collaborazione con altri enti o centri specializzati.<br />
3. Definisce con il contributo del GECO e del CEDOC in integrazione tra loro il<br />
piano <strong>di</strong> formazione degli operatori <strong>dei</strong> servizi che coor<strong>di</strong>na e gestisce.<br />
4. Cura e coor<strong>di</strong>na il Laboratorio <strong>di</strong> Documentazione e Formazione citta<strong>di</strong>no che<br />
costituisce un punto <strong>di</strong> consulenza, raccolta e <strong>di</strong>vulgazione delle esperienze.<br />
Art. 4 - Coor<strong>di</strong>namento pedagogico <strong>di</strong> Quartiere<br />
1. I <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia <strong>di</strong> ciascun Quartiere operano sotto la responsabilità <strong>dei</strong><br />
Coor<strong>di</strong>natori pedagogici <strong>di</strong> Quartiere, i quali svolgono le seguenti funzioni:<br />
a) supportano e validano la programmazione educativa del nido, assicurandone<br />
la coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi elaborati a livello citta<strong>di</strong>no e ne verificano<br />
l’efficacia;<br />
b) definiscono e supportano l’organizzazione <strong>dei</strong> servizi e vigilano sul loro<br />
funzionamento;<br />
c) curano i rapporti con i competenti servizi specialistici per l’integrazione<br />
delle bambine e <strong>dei</strong> bambini in situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap e per l’attività <strong>di</strong><br />
prevenzione e <strong>di</strong> cura della loro salute;<br />
d) curano i rapporti con i genitori nell’ambito del sostegno alla genitorialità;<br />
e) supportano le attività degli organismi <strong>di</strong> partecipazione.<br />
2. I Coor<strong>di</strong>namenti pedagogici <strong>di</strong> Quartiere esercitano le funzioni <strong>di</strong> contenuto<br />
tecnico specialistico, promuovono progetti <strong>di</strong> sperimentazione e ricerca,<br />
nonché le attività <strong>di</strong> formazione/aggiornamento del personale in coerenza<br />
con gli orientamenti citta<strong>di</strong>ni.<br />
Art. 5 - Programmazione educativa<br />
1. Annualmente gli educatori e collaboratori <strong>di</strong> ciascun nido, nell’ambito del<br />
gruppo <strong>di</strong> lavoro, definiscono congiuntamente la programmazione educativa<br />
sulla base degli in<strong>di</strong>rizzi e con il supporto del Coor<strong>di</strong>natore pedagogico.<br />
2. La programmazione educativa viene elaborata dagli educatori sulla base<br />
delle <strong>di</strong>verse fasi del percorso evolutivo e comporta l’osservazione del singolo<br />
bambino/a e del gruppo ed ha lo scopo <strong>di</strong> valorizzarne l’identità personale, lo<br />
sviluppo delle competenze cognitive, sociali e relazionali, garantendo l’aiuto<br />
nel superamento <strong>di</strong> eventuali svantaggi.<br />
3. La programmazione educativa viene documentata, approvata dal Coor<strong>di</strong>natore<br />
pedagogico e presentata alle famiglie al fine <strong>di</strong> garantire la dovuta informazione<br />
sull’esperienza che le bambine e i bambini vivono all’interno del nido e nel<br />
contempo promuovendo il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie<br />
stesse.<br />
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REGOLAMENTO<br />
<strong>comunale</strong> DEINIDI<br />
D’INFANZIA<br />
Art. 6 - Lavoro <strong>di</strong> gruppo<br />
1. Le attività del nido si basano sul lavoro <strong>di</strong> gruppo, che coinvolge tutto il<br />
personale assegnato al servizio. Nel lavoro <strong>di</strong> gruppo viene garantito il<br />
rispetto degli apporti in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> ciascun operatore e al tempo stesso la<br />
coerenza del servizio nel suo insieme, nella migliore valorizzazione della<br />
professionalità degli operatori e della continuità educativa.<br />
2. L’attività del lavoro <strong>di</strong> gruppo viene programmata in accordo con il oor<strong>di</strong>natore<br />
pedagogico.<br />
3. Per garantire un’efficace realizzazione degli obiettivi ed un’equilibrata<br />
<strong>di</strong>stribuzione degli impegni, il gruppo <strong>di</strong> lavoro è organizzato con referenti<br />
interni, in<strong>di</strong>viduati per compiti organizzativi. Il gruppo <strong>di</strong> lavoro in<strong>di</strong>vidua al suo<br />
interno e propone al Coor<strong>di</strong>natore pedagogico i <strong>di</strong>versi referenti; analogamente<br />
in<strong>di</strong>ca gli operatori che, a rotazione annuale, partecipano al Comitato del nido<br />
nonché ad eventuali gruppi <strong>di</strong> lavoro citta<strong>di</strong>ni o <strong>di</strong> Quartiere.<br />
4. Gli operatori <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> uno stesso Quartiere si riuniscono in forma assembleare<br />
su tematiche <strong>di</strong> interesse comune, su convocazione del Responsabile <strong>dei</strong><br />
servizi educativi e scolastici del Quartiere. Sono inoltre previsti gruppi <strong>di</strong><br />
lavoro tematici, convocati anch’essi dal Responsabile e dai Coor<strong>di</strong>natori<br />
pedagogici del Quartiere, finalizzati a favorire il confronto e l’integrazione tra<br />
le esperienze <strong>dei</strong> singoli <strong>ni<strong>di</strong></strong> e la crescita <strong>di</strong> un “sapere” comune; sempre<br />
nell’ambito della più complessiva progettualità pedagogica citta<strong>di</strong>na.<br />
Art. 7 - Formazione e aggiornamento<br />
1. La formazione e l’aggiornamento del personale sono elementi essenziali<br />
per la qualità del servizio. L’Amministrazione organizza ogni anno occasioni<br />
formative per il personale <strong>dei</strong> <strong>ni<strong>di</strong></strong> d’infanzia al fine <strong>di</strong> accrescere e aggiornare<br />
le competenze professionali richieste agli operatori.<br />
2. La formazione del personale è programmata dal Coor<strong>di</strong>namento pedagogico<br />
citta<strong>di</strong>no sulla base della conoscenza <strong>dei</strong> servizi e del confronto con gli<br />
operatori.<br />
3. Il Coor<strong>di</strong>namento pedagogico citta<strong>di</strong>no, tenuto conto anche <strong>di</strong> ambiti progettuali<br />
che l’Amministrazione intende approfon<strong>di</strong>re o implementare, elabora<br />
ogni anno le linee portanti del percorso formativo offerto agli operatori. Il<br />
calendario ed i contenuti <strong>dei</strong> <strong>di</strong>versi corsi <strong>di</strong> formazione e aggiornamento<br />
sono presentati agli operatori all’apertura <strong>di</strong> ogni anno educativo.<br />
4. Prima dell’apertura del servizio sono previste iniziative citta<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
e confronto, de<strong>di</strong>cate all’avvio <strong>dei</strong> progetti <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> formazione del<br />
personale.<br />
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progetto grafico e impaginazione:<br />
Pablo Comunicazione<br />
Stampato presso la tipografia del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
COMUNE DI BOLOGNA<br />
Settore Istruzione<br />
e Politiche delle Differenze<br />
Piazza Liber Para<strong>di</strong>sus, 6<br />
www.comune.bologna.it/istruzione