SASSARI MEDICA n. 5 - OMCeO Sassari
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<strong>Sassari</strong> 1903-2003<br />
Il primo Codice in Italia<br />
di etica e deontologia<br />
editoriale<br />
Nel 1903, esattamente un secolo<br />
fa, la Sardegna era divisa in due<br />
grandi province, quella di Cagliari<br />
e quella di <strong>Sassari</strong>.<br />
La nostra si estendeva sull’attuale<br />
territorio ed inoltre comprendeva anche<br />
Nuoro e il suo circondario.<br />
La società sarda non era certo considerata<br />
evoluta ed anzi i Sardi venivano<br />
ahimè ritenuti una delle popolazioni<br />
più arretrate d’Italia.<br />
In quell’anno la classe medica,<br />
anche se poco rappresentata, era diffusa<br />
su quell’immenso territorio grazie<br />
all’esistenza della figura del<br />
medico condotto.<br />
I medici, da tempo, rivendicavano<br />
all’interno della società un ruolo di<br />
preminenza sulle questioni che<br />
riguardassero in qualche modo la<br />
salute pubblica, senza che da parte<br />
dello stato vi fosse alcun interesse a<br />
far ciò.<br />
Da tempo si chiedeva l’istituzione<br />
di organismi per “la legale rappresentanza<br />
degli esercenti dell’arte<br />
salutare”.<br />
Si riportano quelle stesse parole<br />
con le quali fu presentato, nel 1909,<br />
il disegno di legge sull’istituzione<br />
degli Ordini dei Sanitari: “…<br />
Importa infatti sommamente ai sanitari<br />
che esistano organi legali, i quali<br />
da un canto tutelino i loro legittimi<br />
interessi professionali, e nel tempo<br />
stesso assicurino il decoroso esercizio<br />
della professione per tutti coloro<br />
che vi si dedicano”.<br />
Inoltre i medici, in quel periodo<br />
storico, erano particolarmente preoccupati<br />
per la diffusione dell’esercizio<br />
abusivo della professione.<br />
Sempre facendo riferimento alle<br />
parole di allora, si coglie una precisa<br />
esigenza: “…richiamare il potere alla<br />
vigilanza e alla repressione contro<br />
chi, senza titoli e senza responsabilità,<br />
alle spese dei creduli e del popolo<br />
ignorante, eserciti impunemente<br />
l’arte sanitaria”.<br />
In un quadro di tal genere, i medici<br />
della nostro provincia, in assenza di<br />
norme legislative, decisero, appunto<br />
nel 1903, di costituirsi in una libera<br />
società denominata “Ordine de’<br />
Medici della Provincia di <strong>Sassari</strong>”.<br />
Tale evento riveste una grande<br />
importanza, a maggior ragione se si<br />
considera che a quei tempi non erano<br />
istituzionalmente previste associazioni<br />
di sanitari, nè tanto meno<br />
Ordini professionali.<br />
Solo molto più tardi, esattamente<br />
nel 1910, venne infatti emanata la<br />
legge 455 che fissava le norme per<br />
l’istituzione degli Ordini dei Medici,<br />
così come solo nel 1911 fu emanato<br />
il Regio Decreto riguardante il regolamento<br />
attuativo della predetta legge.<br />
Nel costituirsi in “Società”, i<br />
medici sassaresi provvidero altresì a<br />
stilare uno “statuto e regolamento”<br />
che fu “compilato dal Comitato provvisorio<br />
…. composto dei dottori<br />
Puggioni (presidente), Simon (segretario),<br />
Campodonico, Delogu,<br />
Devilla, Sanna.” e che fu pubblicato<br />
nell’Aprile del 1903.<br />
L’istituzione dell’Ordine aveva lo<br />
scopo di tutelare il decoro della classe<br />
medica, di difendere gli interessi<br />
Cento anni fa<br />
i medici<br />
di <strong>Sassari</strong><br />
costituivano<br />
l’Ordine:<br />
la legge<br />
fu emanata<br />
7 anni dopo<br />
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