SASSARI MEDICA n. 5 - OMCeO Sassari
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1/Deontologia professionale fra colleghi<br />
L’importanza di un rapporto<br />
corretto fra medici<br />
lettera<br />
Cari colleghi, il documento che<br />
qui di seguito riportiamo non<br />
può che essere il risultato di<br />
una considerazione che ognuno di<br />
noi, nel momento in cui si è laureato,<br />
ha o avrebbe dovuto fare: fondamentale<br />
nella nostra professione prima di<br />
ogni altra cosa è il rapporto corretto<br />
fra noi medici.<br />
In questi anni di impegno nell’Ordine<br />
come segretario, i problemi<br />
che si sono presentati più frequentemente<br />
sono stati quelli fra i vari colleghi<br />
e diverse volte fra medici di<br />
medicina generale e medici ospedalieri<br />
o universitari o specialisti convenzionati<br />
o fra medici di continuità<br />
assistenziale e di emergenza territoriale.<br />
Spesso tali problemi sono stati<br />
risolti dal Presidente, e anche dalla<br />
sottoscritta, in maniera informale,<br />
altre volte è stato necessario un provvedimento<br />
ufficiale.<br />
La prima cosa da sottolineare, che<br />
notano purtroppo anche i pazienti, è<br />
che effettivamente c’è spesso scarsa<br />
collaborazione fra di noi e soprattutto<br />
talvolta, in barba ad ogni codice<br />
deontologico, anche mancanza di<br />
rispetto fra i vari colleghi.<br />
Mi è capitato di sentire personalmente<br />
o anche che un paziente mi<br />
riferisse che un medico commentasse<br />
negativamente l’operato di un<br />
altro medico e ovviamente ciò a scapito<br />
della professionalità di entrambi.<br />
Altro problema frequente è che<br />
spesso lo specialista , a cui si è inviato<br />
il paziente con un quesito clinico<br />
certo o sospetto, non invia una risposta<br />
scritta ma, fatta eventualmente<br />
diagnosi, la riferisce verbalmente al<br />
paziente con tutte le difficoltà immaginabili.<br />
A questo proposito riferisco un<br />
episodio occorsomi durante l’edizione<br />
2001 della giornata del medico:<br />
durante il rinfresco finale parlavo<br />
con una giovanissima collega specializzanda<br />
e il discorso cadde sul fatto<br />
che io come medico di medicina<br />
generale spesso non ricevevo risposta<br />
scritta dopo una visita urgente o<br />
dopo una visita, da me richiesta, con<br />
quesito clinico e il paziente non sapeva<br />
quindi riferirmi la diagnosi e a tal<br />
proposito riferii un caso emblematico<br />
che mi era capitato la mattina precedente.<br />
La giovane collega cadde letteralmente<br />
dalle nuvole e mi disse che lei<br />
non sapeva che si dovesse scrivere<br />
una risposta circostanziata per il<br />
medico di medicina generale, che<br />
nessuno glielo aveva mai detto e che<br />
nessuno, nel suo reparto, lo faceva.<br />
Le cose stanno proprio così, spesso<br />
si dimenticano i doveri e ci si<br />
ricorda solo dei propri diritti.<br />
E’ pur vero però che al contrario<br />
alcuni medici di medicina generale<br />
inviano i pazienti con richieste di<br />
esami o altri accertamenti senza un<br />
quesito clinico e ciò è senz’altro<br />
estremamente scorretto perché il collega<br />
specialista si trova a dover fare 5