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Untitled - Direzione Didattica di Trasaghis

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Ormai stanno per compiersi 3 anni da quando ho assunto l’incarico <strong>di</strong> Dirigente presso la <strong>Direzione</strong><br />

<strong>Didattica</strong> <strong>di</strong> <strong>Trasaghis</strong>. Tre anni: non mi paiono né tanti né pochi, mi paiono …… tre anni, per<br />

l’appunto. Ma in questo intervallo <strong>di</strong> tempo ho potuto cominciare a conoscere una realtà come<br />

quella <strong>di</strong> Alesso, <strong>di</strong> Avasinis, ma anche <strong>di</strong> Bordano, <strong>di</strong> Osoppo, <strong>di</strong> Venzone, fatta <strong>di</strong> gente seria,<br />

operosa, con genitori che ci tengono che i loro figli facciano bene a scuola.<br />

Comunità laboriosa dunque, responsabile, cui fa da contraltare un corpo docenti altrettanto<br />

responsabile, professionalmente inappuntabile, de<strong>di</strong>to con serietà ed impegno al proprio lavoro, alla<br />

propria missione. In questi anni abbiamo imparato a conoscerci reciprocamente: io cerco <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare (ci provo, mi sforzo) le loro esigenze, le loro aspettative; loro hanno imparato a<br />

soppesare le richieste per me irrinunciabili, quelle sulle quali non transigo ….. Direi che è un bel<br />

rapporto.<br />

E poi gli alunni: loro probabilmente erano già bravi per conto loro; esattamente come i docenti<br />

operavano già con professionalità, passione ed impegno prima che io arrivassi. E tuttavia in questi<br />

anni gli schemi <strong>di</strong> riferimento si sono mo<strong>di</strong>ficati; si sono , per così <strong>di</strong>re, adeguati. Ed è così che ha<br />

2


preso corpo l’attenzione per INVALSI, per i monitoraggi relativi alla riuscita scolastica degli<br />

alunni, per i sal<strong>di</strong> anagrafici degli alunni aventi <strong>di</strong>ritto riscontrati con quelli delle effettive iscrizioni.<br />

Dai punti <strong>di</strong> vista sopra considerati i progressi ci sono stati, e sono stati enormi. Mi sono beato per<br />

gli esiti <strong>di</strong> alunni con performances scolastiche <strong>di</strong> assoluto valore a livello nazionale; ne ho<br />

apprezzato altri usciti da plessi della <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> <strong>Trasaghis</strong>, con livelli altrettanto positivi<br />

nelle successive scuole me<strong>di</strong>e; ed infine ho apprezzato il fatto che in alcuni plessi scolastici si<br />

iscrivono per libera scelta bambini le cui famiglie sono residenti in comuni esterni rispetto a quelli<br />

del Circolo scolastico <strong>di</strong> riferimento. E quando alla fine della classe quinta, mi permetto <strong>di</strong> condurre<br />

personalmente verifiche <strong>di</strong> fine ciclo: anche qui ho potuto registrare in gran parte dei casi<br />

prestazioni degli alunni assolutamente positive.<br />

Il dato più saliente <strong>di</strong> questo ultimo periodo è forse quello del nuovo <strong>di</strong>mensionamento scolastico,<br />

in virtù del quale a partire del 01 settembre 2012 non ci sarà più la <strong>Direzione</strong> <strong>Didattica</strong> <strong>di</strong> <strong>Trasaghis</strong>:<br />

al suo posto nascerà un Istituto Comprensivo che, accanto alle materne ed alle primarie,<br />

comprenderà anche le locali scuole me<strong>di</strong>e. Questa è una bella scommessa: nascerà un<br />

“programma”, un curricolo unico che prenderà in considerazione una fascia <strong>di</strong> età <strong>di</strong> <strong>di</strong>scenti che va<br />

dai 3 ai 14 anni, senza soluzione <strong>di</strong> continuità. Ci sono - a parere dello Scrivente - tutte le<br />

con<strong>di</strong>zioni per migliorarsi ulteriormente, per fare in modo che in futuro, ancora <strong>di</strong> più, <strong>Trasaghis</strong><br />

sia, dal punto <strong>di</strong> vista scolastico, una realtà <strong>di</strong> assoluto valore e all’altezza della situazione che i<br />

nuovi tempi, ma anche i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>rettamente interessati, richiedono.<br />

Il Dirigente Scolastico<br />

Silvano Bernar<strong>di</strong>s<br />

3


LA PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA VISSUTA DAI BAMBINI DI PRIMA<br />

Nel corso della prima settimana, gli alunni <strong>di</strong> prima sono stati accolti da tutti i bambini della scuola<br />

con una serie <strong>di</strong> attività ed iniziative, programmate nell’ambito del Progetto “Ciao”, volte a<br />

favorire il loro inserimento e la loro socializzazione.<br />

La merenda in comune, l’uscita al lago, la realizzazione e lo scambio <strong>di</strong> lavoretti realizzati dai<br />

bambini <strong>di</strong> ogni classe, la consegna delle magliette hanno promosso un positivo incontro con la<br />

nuova realtà scolastica.<br />

Ecco i pensieri espressi dai nuovi alunni, riferiti al primo giorno <strong>di</strong> scuola e alla prima settimana.<br />

I bambini ricordano l’emozione e la paura del primo giorno…<br />

Daniele: “Il primo giorno <strong>di</strong> scuola avevo tanta paura. A ricreazione ho giocato con mio cugino<br />

Filippo <strong>di</strong> 3^.”<br />

4


Samuele: “Anch’io avevo tanta paura e pensavo: come saranno i maestri? Severi?”<br />

Michele: “Io ero emozionato e avevo sognato il primo giorno <strong>di</strong> scuola quando ero in vacanza.”<br />

Maddalena: “Ho visto tante persone che non conoscevo. Ero talmente emozionata che non volevo<br />

neanche entrare in classe! Poi mi sono fatta un po’ <strong>di</strong> coraggio…”<br />

Susan: “A ricreazione ho giocato con le bambine <strong>di</strong> quarta.”<br />

Lina: “Ero felice <strong>di</strong> incontrare i nuovi maestri!”<br />

Damian: “A ricreazione ho giocato con Michele.”<br />

Luca: “Ero contento perché c’erano Susan e Maddalena, due nuove compagne!”<br />

Manuel: “Ero incuriosito dalle cose belle che potevamo fare a scuola!”<br />

Giada: “ Ero felice perché c’era la zia a scuola!”<br />

5


… e la merenda in comune, l’uscita al lago, i doni ricevuti<br />

Daniel: “Abbiamo mangiato il pane con la nutella, che mi piace tanto, con gli altri bambini.”<br />

Raffaele: “Abbiamo ricevuto tanti regali:la maglietta mi è piaciuta tanto!”<br />

Federico: “A me è piaciuto <strong>di</strong> più il portapenne!”<br />

Kadar: “Mi è piaciuto il segnalibro con il mio nome!”<br />

Nicolas: “Il giorno in cui siamo andati al lago è stato il giorno più bello della scuola perché<br />

abbiamo giocato al parco e fatto la merenda all’aperto!”<br />

Valentina: “Venerdì, quando ci hanno consegnato i regali, ero emozionata e un po’ timida davanti a<br />

tutti i bambini della scuola, ma contenta!”<br />

Anna: “Io, invece, mi sono sentita molto importante!”<br />

6


USCITA A BRAULINS<br />

Giovedì 29 settembre 2011 noi <strong>di</strong> quinta, insieme a quelli <strong>di</strong> quarta, siamo andati a<br />

Braulins presso la chiesetta <strong>di</strong><br />

San Michele. Ci<br />

accompagnavano alcuni<br />

insegnanti<br />

e il Dirigente Scolastico.<br />

Dovevamo illustrare, alla gente <strong>di</strong><br />

Braulins, un libro a cui anche la<br />

nostra scuola ha collaborato<br />

presentando la storia della<br />

chiesetta <strong>di</strong> S. Michele. Il libro s<br />

’intitola “Un puint tra îr e vuê”.<br />

Nei pressi della chiesetta c’era<br />

già tanta gente. Appena è arrivato Don Fausto noi bambini abbiamo cantato: “Sul puint <strong>di</strong><br />

Braulins”, dopo, Christian, Ambra, Filippo D. B. ed Elisa hanno letto in friulano alcune parti del<br />

libro che riguardavano Braulins. Alcune persone hanno preso il libro lasciandoci un’offerta libera.<br />

Di seguito siamo entrati nella chiesetta per vedere l’interno, abbiamo partecipato alla S. Messa e<br />

seguito il battesimo <strong>di</strong> una bambina. Prima <strong>di</strong> scendere dalla collina, alcune signore <strong>di</strong> Braulins, ci<br />

hanno offerto dolci e bibite. Il tempo era bello e faceva caldo; <strong>di</strong> corsa siamo tornati in paese e al<br />

parco giochi abbiamo aspettato lo scuolabus.<br />

Verso le ore 15:45 siamo tornati a scuola, contenti <strong>di</strong> aver fatto questa breve gita.<br />

I bambini <strong>di</strong> Quinta<br />

7


CON ROBERTA AL LAGO<br />

La collaborazione del corpo forestale con la nostra scuola continua…<br />

…Abbiamo visto le tracce, i piccoli sentieri che gli animali selvatici usano per andare da un luogo<br />

all’ altro, fra prati e boschi.. abbiamo visto le tracce del cane nel fango: c’erano anche le unghie!<br />

Abbiamo visto, toccato e raccolto le piume del picchio, bianche e nere.<br />

Abbiamo scovato e raccolto le piume del barbagianni, bianche e marroncine.. ma il colpo <strong>di</strong> fortuna<br />

più grande è toccato a Elke che ha trovato un corno <strong>di</strong> capriolo!!<br />

Abbiamo raccolto anche tante ra<strong>di</strong>ci, legnetti e licheni. Alla fine abbiamo fatto un grande cartellone<br />

con le foto e i reperti e abbiamo realizzato con i nostri <strong>di</strong>segni un libretto che abbiamo recapitato a<br />

Roberta, la nostra amica del Corpo Forestale regionale.<br />

I bambini <strong>di</strong> Seconda<br />

8


HALLOWEEN: UNA FESTA PAUROSAMENTE BELLA !<br />

Lunedì 31 ottobre 2011 gli alunni delle classi prima, seconda, terza, quarta e quinta si sono<br />

presentati a scuola, oltre che con la solita cartella, con borse e borsette…il perché? Per festeggiare il<br />

famoso e tanto atteso Halloween! Al rientro della ricreazione lunga, nel primo pomeriggio, i<br />

bambini hanno svuotato le loro borse e…sorpresa! Sono saltate fuori delle maschere “belle da<br />

paura”, tutte <strong>di</strong>verse e originali: mostri, fantasmi, streghe, zucche, scheletri, <strong>di</strong>avoli, pipistrelli,<br />

…Tutti si sono vestiti e, come ultimo tocco, si sono truccati nei mo<strong>di</strong> più svariati (guardate le<br />

foto!).<br />

La festa è iniziata alle 14.30<br />

nell’atrio della scuola con danze,<br />

risa, canti (rigorosamente in<br />

English) e un lunghissimo trenino!<br />

Peccato però che ci sono stati<br />

pochi giochi…Poi siamo tutti<br />

usciti in cortile per mangiare le<br />

caldarroste che il sig. Ivo Del<br />

Negro e il sig. Valter Cobelli ci<br />

avevano gentilmente preparato:<br />

erano buonissime e sono andate a ruba! Tant’è che qualcuno si è lamentato che erano troppo<br />

poche…Verso le 15.30 la festa si è spostata all’interno della scuola con scherzi, inseguimenti,<br />

giochi tra compagni e per gustare un’abbondante merenda: biscotti, patatine, torte e tante bibite.<br />

Alle 16 circa la festa però è finita, bella, paurosamente bella!<br />

Sonia Cucchiaro (cl.5^)<br />

9


Se volete immergervi in un clima <strong>di</strong> paura, leggete questo racconto <strong>di</strong> Christian e Serena <strong>di</strong> 5^.<br />

Gli zombie una notte scura si svegliarono: erano nell’antico castello. Loro cercavano qualche<br />

semplice vittima. Girarono per la città buia per qualche minuto, avevano già trovato parecchie<br />

vittime. Gli zombie portarono i prigionieri dal loro capo che era un vampiro. Il vampiro li<br />

rinchiudeva nella prigione e decise che dopo gli avrebbe succhiato il sangue. Però uno dei prigionieri,<br />

<strong>di</strong> nome Jhon, era molto furbo; lui rubò la chiave alla guar<strong>di</strong>a.<br />

Aspettarono che si facesse notte per uscire. La guar<strong>di</strong>a si addormentò, Jhon aprì la porta e fece<br />

uscire tutti. La guar<strong>di</strong>a dopo un po' si svegliò e portò la notizia a Dracula che era molto arrabbiato.<br />

Li cercarono a lungo, e li scovarono che cercavano <strong>di</strong> rubare la pietra magica per uccidere gli<br />

zombie e il vampiro. Jhon e i suoi compagni l'avevano trovata. Il vampiro gli saltò addosso, ma<br />

Jhon aveva nella borsa un sonnifero e lo tirò addosso a Dracula. Jhon quin<strong>di</strong> riuscì a rompere la<br />

pietra magica e si sentì un forte , poi molti lamenti. Quando il vento finì, degli zombie e del<br />

vampiro rimase solo cenere. Jhon e i suoi amici gioirono e finalmente tornarono a casa sani e salvi,<br />

la notte era finita. Il giorno dopo quando Jhon si svegliò e aprì la finestra tutti i suoi amici erano<br />

fuori,davanti alla porta, aspettando che Jhon uscisse per ringraziarlo.<br />

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UN PRESEPE NELL’ATRIO<br />

Quest’anno per Natale la classe quarta ha deciso <strong>di</strong> fare un presepe da posizionare nell’atrio della<br />

scuola. Per prima cosa abbiamo raccolto il muschio, l’abbiamo trovato nella parte nord del cortile,<br />

vicino alla mensa.<br />

Il muschio era freddo e bagnato e quin<strong>di</strong> l’abbiamo messo sul termosifone per farlo asciugare.<br />

Abbiamo usato il muschio per fare il terreno, poi sul piano abbiamo aggiunto delle pigne colorate <strong>di</strong><br />

bianco e dei sassi. Il tetto della capanna era fatto con piccoli cilindretti <strong>di</strong> legno attaccati uno<br />

all’altro.<br />

Come sfondo abbiamo usato un telo azzurro con sopra delle stelle e anche delle case <strong>di</strong>pinte tipiche<br />

del periodo <strong>di</strong> Gesù. Infine abbiamo messo le statuine: pastori, animaletti, Gesù, Maria, Giuseppe,<br />

il bue e l’asinello. Dentro la capanna ci sarebbe piaciuto mettere le lucine che la illuminavano, ma<br />

non era possibile perché non c’era l’interruttore per la corrente lì vicino.<br />

Tutti i bambini delle altre classi lo hanno ammirato.<br />

I bambini <strong>di</strong> 4^<br />

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NATALE<br />

Martedì 20 <strong>di</strong>cembre, alle 14:15, si è svolta la tra<strong>di</strong>zionale festa <strong>di</strong> Natale.<br />

Davanti ad un attento pubblico, i bambini hanno eseguito canti della tra<strong>di</strong>zione natalizia italiana,<br />

spagnola, gallese, polacca e i canti “Evenu Shalom” <strong>di</strong> origine ebraica e “Safuni Leo”, tradotto in<br />

inglese dalla lingua africana swahili.<br />

Si sono poi esibiti in filastrocche e scenette, in lingua friulana ed italiana e in un’allegra danza<br />

finale, esprimendo la gioia, la voglia <strong>di</strong> stare insieme e <strong>di</strong> collaborare, propri <strong>di</strong> questa festa.<br />

È intervenuto anche il Dirigente Scolastico che ha augurato ai bambini, alle loro famiglie e al<br />

personale scolastico un sereno 2012.<br />

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FRUTTA A GOGO’<br />

Per il secondo anno consecutivo la scuola <strong>di</strong> Alesso ha aderito al progetto<br />

“Frutta nelle scuole”, gestito da Naturitalia; lo scorso anno i consensi dei<br />

bambini, ma anche delle famiglie e degli insegnanti, sono stati molto buoni.<br />

Per 33 volte gli alunni riceveranno a scuola delle porzioni <strong>di</strong> frutta fresca o <strong>di</strong> verdura <strong>di</strong> ottima<br />

qualità, gratuitamente, per abituarsi a consumare alimenti sani e utili alla crescita. A partire da<br />

<strong>di</strong>cembre e fino a giugno, albicocche, arance, kiwi, fragole, mele, pesche, susine, uva, carote e<br />

pomodorini giungeranno sui nostri banchi, pronti all’uso, in comode porzioni.<br />

A tutti gli alunni verranno forniti, inoltre, un gioco da tavolo perché i bambini familiarizzino con il<br />

mondo dell’agricoltura e una brochure contenente informazioni su alcune referenze ortofrutticole<br />

del territorio <strong>di</strong> riferimento.<br />

MUSICOTERAPIA<br />

Anche quest’anno la brava e<br />

paziente Susan conduce da metà<br />

ottobre il laboratorio <strong>di</strong><br />

musicoterapia che coinvolge gli<br />

alunni <strong>di</strong> tutte le classi, ogni 15<br />

giorni, per un totale <strong>di</strong> 12 ore per<br />

classe.<br />

E’ un appuntamento che i<br />

bambini aspettano con gioia, dal<br />

momento che dà loro il modo <strong>di</strong><br />

esprimere emozioni e sentimenti,<br />

che promuove l’ascolto <strong>di</strong> sé,<br />

degli altri in un’ottica <strong>di</strong> rispetto, <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> collaborazione. L’ambiente che Susan ha allestito<br />

nell’aula insonorizzata delle “svizzere” è un piacere per gli occhi e induce alla calma e al<br />

rilassamento.<br />

13


BAMBINI…. IN ACQUA!!!<br />

E’ un appuntamento fisso. Con l’arrivo dell’ autunno, le classi della primaria vanno in piscina!<br />

Anche quest’anno il progetto si è articolato in otto lezioni, a Gemona, sotto la guida <strong>di</strong> “allenatori”<br />

esperti che hanno condotto per mano i più piccoli ( e più numerosi) al fine <strong>di</strong> prendere sempre<br />

maggior confidenza con l’ “ambiente acqua” e che hanno spinto i più gran<strong>di</strong>celli a “osare”<br />

bracciate, tuffi e capriole nella vasca grande. C’è da <strong>di</strong>re che per il prossimo anno il progetto nuoto<br />

si farà solo se si raggiungerà un numero <strong>di</strong> adesioni consistente, dal momento che, quest’ anno, le<br />

classi quarta e quinta sono state un po’ pigrone.<br />

Perché gli insegnanti vorrebbero riproporre questa iniziativa? Perché è un modo per garantire a tutti<br />

<strong>di</strong> apprendere un’ abilità, quella natatoria, molto utile, perché il nuoto è uno sport sano e completo,<br />

perché i bambini hanno iniziato questa buona pratica fin dall’ infanzia e la continueranno anche alle<br />

me<strong>di</strong>e! Sarebbe peccato interrompere un percorso sportivo così interessante!<br />

14


IL RUGBY<br />

A ottobre, le classi terza, quarta e quinta nella palestra della scuola, durante l’ora <strong>di</strong><br />

ginnastica, con l’aiuto degli esperti Daniel e Davide (anche giocatori della squadra<br />

<strong>di</strong> rugby <strong>di</strong> Gemona The Black Ducks), hanno imparato le basi del gioco del rugby:<br />

come passarsi la palla, come calciarla, come schiacciarla per fare punto, cioè meta.<br />

Per noi <strong>di</strong> classe quarta e quinta è stata un’esperienza entusiasmante per conoscere un nuovo, e<br />

insolito sport. Ci siamo <strong>di</strong>vertiti tantissimo soprattutto quando ci buttavamo nel materassone per<br />

fare meta, quando provavamo a tirare quello strano pallone con i pie<strong>di</strong> che rimbalzava da tutte le<br />

parti, quando dovevamo prenderla al volo, nei passaggi all’in<strong>di</strong>etro (regola fondamentale del<br />

rugby), nel “gioco del sole”, che dovevamo essere sveltissimi a passare la palla al compagno e<br />

cambiare posizione, …e l’urlo finale! Alla fine dei tre incontri Davide ci ha regalato un pallone da<br />

rugby che noi tutti abbiamo autografato!<br />

Se qualcuno è interessato a proseguire il gioco del rugby può andare a Gemona, presso il<br />

Polisportivo comunale in via Velden, il martedì e il giovedì dalle 18 alle 19 e chiedere<br />

informazioni.<br />

Filippo Di Bez (cl.5^)<br />

ATTIVITA’ MOTORIA CON L’ESPERTO DEL CONI<br />

Le classi terza e quarta, al rientro delle vacanze <strong>di</strong> Natale, hanno avuto 4 incontri con un’insegnante<br />

esperta <strong>di</strong> ginnastica mandata dal CONI <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne. L’esperta, che si chiama Luisa, ha affiancato la<br />

15


maestra Anna durante l’ora <strong>di</strong> ginnastica e ci ha proposto nuovi giochi e attività: abbiamo fatto tanti<br />

giochi con la palla, percorsi con gli attrezzi, piccole gare a squadre, e tante altre attività <strong>di</strong>vertenti.<br />

Ci è piaciuto molto e ci siamo <strong>di</strong>vertiti tantissimo: abbiamo imparato tante cose nuove che adesso<br />

rifaremo durante l’ora <strong>di</strong> ginnastica!<br />

“1,2,3…MINIVOLLEY”<br />

Gli alunni <strong>di</strong> classe quinta, nei<br />

mesi <strong>di</strong> gennaio e febbraio,<br />

durante l’ora <strong>di</strong> ginnastica, si<br />

sono cimentati nel gioco della<br />

pallavolo. A tenere le lezioni è<br />

stata la pallavolista, e anche<br />

allenatrice <strong>di</strong> secondo livello,<br />

Anna Petris <strong>di</strong> Artegna.<br />

Prima <strong>di</strong> tutto abbiamo<br />

iniziato a prendere confidenza<br />

con il pallone da pallavolo<br />

(Anna ne aveva portati<br />

tantissimi), poi lei ci ha insegnato come fare il palleggio, il bager, la battuta, come si ruota nel<br />

campo, come si tengono i punti…<br />

Abbiamo anche provato a fare delle semplici partite. E’ stata una bella esperienza e ci siamo resi<br />

conto che la pallavolo è uno sport che richiede tanto esercizio e allenamento per riuscire a giocare<br />

bene!<br />

16


LA STORIA DEGLI SCACCHI<br />

Alcuni stu<strong>di</strong>osi ritengono che il gioco degli scacchi sia nato in<br />

Cina, mentre altri sostengono che abbia avuto origine in In<strong>di</strong>a; comunque,<br />

quale sia stato il paese <strong>di</strong> nascita degli scacchi, si tratta sempre <strong>di</strong> una<br />

nazione situata nel continente asiatico.<br />

Pare che il gioco degli scacchi abbia un’età <strong>di</strong> circa 4.500 anni e che sia nato 2.500 anni<br />

prima <strong>di</strong> Cristo, anche se nella Bibbia (il libro sacro degli Ebrei e dei Cristiani) non c’è alcuna<br />

citazione relativa a questo gioco (ciò sta a significare che in Palestina non lo si conosceva, tant’è<br />

vero che i soldati romani si giocarono ai da<strong>di</strong> le vesti <strong>di</strong> Gesù dopo averlo crocifisso) e nemmeno<br />

nel Corano (il libro sacro dei Mussulmani), scritto nel 7° secolo D.C. (dopo Cristo).<br />

Dunque l’origine degli scacchi è da ricercarsi più ad est, nell’Estremo Oriente e pare che poi<br />

si sia trasferito pian piano verso occidente, giungendo dopo tanti anni qui da noi e poi sia passato<br />

dall’Europa in tutto il mondo in seguito delle scoperte geografiche dei secoli trascorsi.<br />

Questo gioco è nato per scopi tattico-strategici, infatti i generali degli eserciti (fra i quali<br />

Napoleone) stu<strong>di</strong>avano sulla scacchiera i piani con cui attaccare il nemico ed il modo migliore per<br />

<strong>di</strong>sporre le proprie truppe sul campo <strong>di</strong> battaglia.<br />

Gli scacchi sono un gioco tranquillo in cui i pezzi si eliminano l’un l’altro in maniera<br />

incruenta seguendo determinate regole.<br />

Ora immaginiamo <strong>di</strong> prendere l’aereo a Pechino, la capitale della Cina, e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigerci verso<br />

ovest, verso l’Europa, facendo tappa in alcuni paesi interme<strong>di</strong> che andremo a sorvolare: l’In<strong>di</strong>a, l’<br />

Iran, l’Arabia Sau<strong>di</strong>ta ed arrivare finalmente in Italia.<br />

LA CINA<br />

Questo paese è la sede in cui fiorì l’antica civiltà cinese sorta lungo i fiumi (Fiume Giallo,<br />

Fiume Azzurro, ecc.) che scorrono da ovest verso est sfociando nell’oceano Pacifico ed irrigando i<br />

campi coltivati a riso (maggior alimento dell’attuale popolazione cinese che raggiunge<br />

1.300.000.000 abitanti, come a <strong>di</strong>re che 1 abitante su 5 del nostro pianeta è cinese) ed a thè.<br />

17


Questa civiltà ci ha lasciato tante cose: scoperte (la polvere da sparo, la seta), invenzioni (la<br />

bussola), monumenti (la grande muraglia cinese) reperti archeologici (i soldati dell’esercito <strong>di</strong><br />

terracotta), religioni (il Confucianesimo ed il Buddhismo) ed il gioco degli scacchi.<br />

I resti <strong>di</strong> quest’antica civiltà sono tuttora visibili da parte dei turisti (provenienti da tutto il<br />

mondo), i quali si recano in Cina per visitare le gran<strong>di</strong> città: Pechino (la capitale cinese in cui si<br />

sono svolte le ultime Olimpia<strong>di</strong> estive nel 2008), Shanghai (che ha dato il nome al gioco dei<br />

bastoncini colorati), Canton, Nanchino (la vecchia capitale), Hong Kong ( ex-colonia inglese),<br />

Macao (ex-colonia portoghese), Lhasa (ed il Tibet con i suoi santuari), ecc.<br />

Il gioco antenato degli scacchi si chiamava “Siang-ki” e si giocava a da<strong>di</strong> su una<br />

scacchiera <strong>di</strong> 90 o 100 caselle, <strong>di</strong>visa da una fascia centrale interme<strong>di</strong>a.<br />

L’INDIA<br />

Tanti e tanti anni fa, prima <strong>di</strong> Cristo, sulle rive dei fiumi che attraversano la penisola<br />

in<strong>di</strong>ana: l’Indo, il Brahmaputra, il Gange (fiumi adorati come <strong>di</strong>vinità), sorse la fiorente civiltà<br />

in<strong>di</strong>ana, che ci ha lasciato importanti tracce della sua esistenza: monumenti, templi, religioni<br />

(Induismo, Buddhismo, Islamismo, Giainismo, Zoroastrismo, ecc.).<br />

Attualmente gli abitanti <strong>di</strong> questo paese asiatico superano il numero <strong>di</strong> 1.000.000.000 (vale a<br />

<strong>di</strong>re che 1 abitante su 6 del nostro pianeta è in<strong>di</strong>ano) e si nutrono soprattutto <strong>di</strong> riso (datosi che la<br />

maggior parte è vegetariana); essi appartengono a razze, lingue (hin<strong>di</strong>, ecc.), popoli, religioni<br />

<strong>di</strong>verse ed abitano nelle grosse città: New Delhi (la capitale), Madras, Calcutta, Goa (ex-colonia<br />

portoghese), Benares (la città santa dell’Induismo), Bombay, ecc., ricche <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici caratteristici.<br />

Alcune personalità vissute recentemente in In<strong>di</strong>a, come ad esempio il “Mahatma Gandhi”,<br />

In<strong>di</strong>ra Gandhi, Nehru e Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta sono <strong>di</strong>ventate famose in tutto il mondo per la<br />

lotta per l’in<strong>di</strong>pendenza dell’In<strong>di</strong>a tramite la “non-violenza” (infatti l’In<strong>di</strong>a fino a circa 60 anni fa<br />

era dominata dagli Inglesi), la tolleranza e la fratellanza fra i popoli, la lotta alla povertà e le opere<br />

<strong>di</strong> assistenza nei confronti degli ultimi della Terra.<br />

Anche nell’antica civiltà in<strong>di</strong>ana c’era un gioco simile agli scacchi: il “chaturanga”, che<br />

si giocava con quattro giocatori; esso rappresentava il combattimento fra due eserciti,<br />

sud<strong>di</strong>visi in quattro parti in conflitto: gli elefanti, i cavalli, i carri ed i fanti.<br />

18


L’IRAN<br />

Nell’antica Persia, l’attuale Iran (stato sud-occidentale con capitale Teheran), ancora prima<br />

<strong>di</strong> Cristo fiorì la civiltà persiana, la quale ci ha lasciato la lingua Parsi ed i resti <strong>di</strong> alcune vecchie<br />

città (come ad esempio Persepoli).<br />

Gli antichi persiani giocavano allo “shahtrang”, che era il primitivo gioco degli scacchi.<br />

Nella lingua Parsi il re si chiama “shah” (scià in italiano), termine da cui ha avuto<br />

origine il nome del gioco degli scacchi, mentre l’espressione “shah-mat” vuol <strong>di</strong>re che “il re è<br />

morto”; da qui è nata la parola “scaccomatto”, che generalmente in<strong>di</strong>ca la fine della partita.<br />

Al giorno d’oggi l’Iran è uno dei maggiori esportatori <strong>di</strong> petrolio e la maggioranza della sua<br />

popolazione è mussulmana; oltre alla capitale (Teheran), le altre città più importanti sono Abadan e<br />

Tabriz.<br />

L’ARABIA SAUDITA<br />

Gli Arabi, originari dell’attuale Arabia Sau<strong>di</strong>ta, dopo essere stati riuniti dal profeta<br />

Maometto, hanno portato: l’Islam, il Corano, la loro lingua e le loro conoscenze in astronomia,<br />

algebra (una parte della matematica che stu<strong>di</strong>eremo alle me<strong>di</strong>e), me<strong>di</strong>cina ed architettura in tutte le<br />

terre che essi andarono a conquistare da est ad ovest dopo il 6° secolo Dopo Cristo lungo le sponde<br />

del Me<strong>di</strong>terraneo. Questo popolo ebbe il merito <strong>di</strong> imparare il gioco degli scacchi dai Persiani e<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffonderlo in Africa, Me<strong>di</strong>o Oriente ed in Europa.<br />

Al giorno d’oggi questo paese è un regno <strong>di</strong> religione mussulmana con capitale Riad ed è il<br />

maggior fornitore mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> petrolio; le sue città più importanti sono La Mecca e Gidda.<br />

L’ITALIA<br />

Circa nel 1.050 Dopo Cristo, gli scacchi fecero la loro comparsa nel nostro paese a<br />

seguito della conquista degli Arabi nell’Italia meri<strong>di</strong>onale. Questo popolo ci ha portato: gli agrumi,<br />

19


le cifre (lo zero prima <strong>di</strong> loro non lo si conosceva) ed alcune parole entrate nella lingua italiana<br />

(magazzino, arsenale, ecc.).<br />

Durante il Me<strong>di</strong>o Evo questo gioco fu messo al bando perché ritenuto <strong>di</strong>abolico.<br />

Soprattutto nel periodo del Rinascimento il gioco fiorì presso le corti dei<br />

principi italiani e lo si praticava nelle regge. Per questo motivo qui da noi gli scacchi sono<br />

considerati un gioco nobile e non popolare, mentre in alcune parti del mondo viene insegnato nelle<br />

scuole come una delle tante <strong>di</strong>scipline.<br />

Nella citta<strong>di</strong>na veneta <strong>di</strong> Marostica ogni anno si effettua la partita <strong>di</strong> scacchi vivente ed è<br />

uno spettacolo folcloristico piuttosto interessante e suggestivo.<br />

Santino Revelant<br />

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UN PROGETTO A... FUMETTI<br />

La “nostra esperta” Emanuela Riccioni, quest'anno torna da noi (ci ricor<strong>di</strong>amo ancora i suoi lavori<br />

con la carta, il suo percorso attraverso l'arte del 900!! ...tutti bellissssimi!).<br />

Torna per proporci, a partire dalla fine <strong>di</strong> gennaio, un lavoro sui fumetti, coinvolgendo nell'analisi<br />

dei fumetti e nella produzione degli stessi tutte le classi, per un totale <strong>di</strong> 75 ore. Buon lavoro!<br />

PROGETTO “UN AIUTO NEI COMPITI”.<br />

E' stato avviato nella scuola il progetto “Un aiuto nei compiti”. Le premesse vanno cercate ancora<br />

nella scorsa estate, quando la <strong>Direzione</strong> <strong>Didattica</strong> ha attivato un servizio <strong>di</strong> supporto per alcuni<br />

alunni che potevano trarre giovamento da attività <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> rinforzo. Durante i mesi estivi la<br />

dottoressa Monica Feragotto, col supporto dello studente Massimo Stefanutti, ha seguito un gruppo<br />

<strong>di</strong> 9 alunni, provenienti da tutti i Comuni della <strong>Direzione</strong> <strong>Didattica</strong>.<br />

In novembre il progetto è ripreso, con un gruppo più ristretto <strong>di</strong> alunni frequentanti la scuola<br />

primaria <strong>di</strong> Alesso.<br />

In un breve incontro, organizzato venerdì 4 novembre con i genitori degli alunni potenzialmente<br />

interessati, sono state definite le modalità <strong>di</strong> avvio del progetto in<strong>di</strong>viduando nel sabato mattina la<br />

data <strong>di</strong> attuazione. Da metà novembre, e presumibilmente fino alla fine dell'anno, lo studente<br />

Massimo Stefanutti segue i bambini coinvolti (tre del primo ciclo e due del secondo) nell’attività <strong>di</strong><br />

esecuzione guidata dei compiti assegnati per casa. E' una occasione ulteriore <strong>di</strong> supporto e, quin<strong>di</strong>,<br />

un ampliamento della offerta formativa della scuola.<br />

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COSA ABBIAMO ANCORA IN CANTIERE?<br />

• E’ in funzione uno sportello con la psicologa Di Stefano per <strong>di</strong>scutere con i genitori, in colloqui<br />

in<strong>di</strong>viduali, eventuali problematiche, perplessità, dubbi dei genitori. Il volantino con le<br />

coor<strong>di</strong>nate è arrivato in tutte le famiglie… basta una telefonata.<br />

• Un altro sportello sarà in funzione dagli inizi <strong>di</strong> febbraio ad Alesso, con la psicologa del Burlo<br />

dottoressa Bersenda, per <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> problematiche scolastiche e per mettere a punto le strategie<br />

più utili per i <strong>di</strong>sturbi specifici <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento. Per ulteriori informazioni, rivolgersi agli<br />

insegnanti.<br />

• Nel secondo quadrimestre partirà il progetto <strong>di</strong> educazione motoria, finanziato dalla Pro-loco<br />

“Amici <strong>di</strong> Avasinis”, che ringraziamo <strong>di</strong> cuore !<br />

• Una casa da sfogliare” è il titolo <strong>di</strong> una interessantissima mostra che sarà allestita nel Centro<br />

Sociale <strong>di</strong> Alesso dai Servizi Sociali dell’ Ass 3 in collaborazione con l’ Associazione 0432 <strong>di</strong><br />

U<strong>di</strong>ne. La mostra prevede una visita guidata per le classi prime e seconda il 28 febbraio, in<br />

orario scolastico; venerdì 2 marzo, giovedì 8 marzo e venerdì 9 marzo sarà aperta al pubblico.<br />

Un consiglio: APPROFITTATENE!!<br />

La S.Volta n.1 – febbraio 2012<br />

F.i.p.- Scuola Primaria <strong>di</strong> Alesso<br />

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