SPECIALE X CONGRESSO NAZIONALE OSDI
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ANNO V GIUGNO 2012 N. 2<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
<strong>SPECIALE</strong> X <strong>CONGRESSO</strong><br />
<strong>NAZIONALE</strong> <strong>OSDI</strong>
norme<br />
per gli autori<br />
Le proposte di pubblicazione saranno accettate a giudizio del comitato di redazione.<br />
Ogni articolo esprime il lavoro e/o le convinzioni degli autori i quali assumono la responsabilità di<br />
quanto dichiarato. Quando l’articolo esprime o può coinvolgere la responsabilità o l’immagine<br />
dell’istituzione di appartenenza o quando gli autori parlano a nome della medesima, occorrerà una<br />
liberatoria scritta dei relativi responsabili.<br />
La pubblicazione dei lavori è gratuita; il materiale anche originale pervenuto, anche se non pubblicato,<br />
non sarà restituito.<br />
Gli autori sono tenuti a specificare se la proposta di pubblicazione è stata inoltrata presso altre<br />
riviste.<br />
Il comitato editoriale si riserva di eseguire, nell’eventualità che appaia opportuno, un lavoro di<br />
revisione formale del testo, ferma restando la conservazione dei contenuti espressi dall’Autore, per<br />
renderli conformi allo stile della Rivista<br />
La rivista In...formazione <strong>OSDI</strong> pubblica lavori di interesse didattico, scientifico e assistenziali<br />
riguardanti il diabete e gli argomenti correlati.<br />
Indicare, oltre al proprio indirizzo, il numero di fax e l’indirizzo e-mail per l’eventuale corrispondenza.<br />
La struttura del lavoro dovrà conformarsi alle seguenti indicazioni:<br />
- Titolo: il titolo deve essere il più possibile conciso, ma chiaramente esplicativo della natura del<br />
lavoro.<br />
- Nome dell’Autore (o degli Autori): nomi e cognomi per esteso in lettere maiuscole; accanto a<br />
ciascun nome uno o più asterischi con riferimento alla successiva indicazione.<br />
- Indicazione, preceduta dal relativo numero di asterischi, per ciascun autore della qualifica o<br />
struttura di appartenenza; va indicato l’indirizzo e-mail dell’Autore cui fare riferimento.<br />
- Riassunto: il riassunto dovrà essere non superiore alle 300 parole e illustrare succintamente scopo<br />
del lavoro e risultati.<br />
- I riferimenti bibliografici dovranno essere riportati in calce al lavoro numerati progressivamente<br />
in cifre arabe poste tra parentesi quadre:<br />
indicando il cognome e le iniziali del nome dell’Autore, il titolo dell’articolo per esteso, il titolo della<br />
rivista, il volume (in corsivo), i numeri della prima e dell’ultima pagina e l’anno.<br />
Le bozze di stampa inviate agli autori devono essere corrette e restituite entro 4 giorni.<br />
Il materiale dovrà essere inviato all’indirizzo e-mail: rivista@osdi.it o su supporto digitale a: Chiandetti<br />
Roberta SOC 1 Medicina Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria 33100 Udine
IN QUESTO NUMERO<br />
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<strong>SPECIALE</strong> X <strong>CONGRESSO</strong><br />
<strong>NAZIONALE</strong> <strong>OSDI</strong><br />
IN...FORMAZIONE<br />
Periodico trimestrale<br />
dell’Associazione <strong>OSDI</strong><br />
Operatori Sanitari<br />
di Diabetologia Italiani<br />
Via Guelfa, 9 - 40138 Bologna<br />
www.osdi.it<br />
Autorizzazione del tribunale<br />
di Lecce n. 1014 - marzo 2009<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Roberta Chiandetti<br />
VICE-DIRETTORE<br />
Maria Teresa Branca<br />
COMITATO SCIENTIFICO<br />
Roberta Chiandetti<br />
Maria Teresa Branca<br />
Rosanna Toniato<br />
Lia Cucco<br />
COMITATO DI REDAZIONE<br />
Gemma Annicelli<br />
Lia Cucco<br />
Raffaella Fiorentino<br />
Giuseppe Frigau<br />
Elisa Levis<br />
Giovanni Lo Grasso<br />
Alberto Pambianco<br />
Clara Rebora<br />
Anna Satta Hai<br />
Annamaria Tesei<br />
Claudio Vitiello<br />
PROGETTAZIONE GRAFICA,<br />
IMPAGINAZIONE E STAMPA<br />
Carra Editrice<br />
73042 Casarano (Le)<br />
Tel. 0833.502319<br />
<strong>SPECIALE</strong> X <strong>CONGRESSO</strong><br />
<strong>NAZIONALE</strong> <strong>OSDI</strong><br />
Lettera del presidente<br />
di Roberta Chiandetti<br />
4<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
9 p.<br />
L’autocontrollo strutturato nel diabete tipo 2<br />
15<br />
non in terapia insulinica<br />
Le diagnosi infermieristiche come strumento efficace<br />
nella valutazione dei fattori di rischio per ospedalizzazione<br />
in pazienti diabetici non all’esordio.<br />
La rilevazione della soddisfazione dell’utente finalizzata<br />
alla promozione di interventi di miglioramento della qualità:<br />
indagine condotta presso i quattro centri diabetologici<br />
della A.S.S. n° 1 triestina<br />
Diabete gestazionale e accettazione della diagnosi:<br />
ruolo del nursing<br />
18<br />
20<br />
22<br />
23<br />
Progetto di nursing nella nefropatia diabetica<br />
Ambulatorio di diabetologia a prevalente<br />
25<br />
funzione infermieristica
4N. 2 Giugno 2012OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
lettera<br />
del presidente<br />
Cari colleghi,<br />
di Roberta Chiandetti<br />
è con grande piacere e onore che in questo editoriale mi trovo a commentare il Congresso<br />
Nazionale appena concluso, le cose fatte in questo recente biennio e le cose che nel prossimo<br />
abbiamo già pensato di fare.<br />
Questo Congresso è stato un Congresso che ha dato tanta soddisfazione. Sarà che sono un po’<br />
di parte, ma la partecipazione ai lavori, i temi trattati, la discussione e la condivisione fra tutti<br />
i partecipanti hanno fatto di questo evento un grosso momento di incontro.<br />
E’ stata l’occasione per trattare temi importanti per noi infermieri e per riflettere su aspetti di<br />
grande attualità come quello delle competenze e delle competenze avanzate. Il dibattito è<br />
sicuramente utile e necessario ma si impone anche la necessaria lettura del momento storico nel<br />
quale ci troviamo a lavorare: la crisi economica e politica che sta riguardando tanti Paesi nel<br />
mondo compresa l’Italia non può non avere ricadute anche sullo scenario nel quale ci troviamo.<br />
Parole come “tagli”, “allocazione” e “riallocazione” delle risorse, “ottimizzazione”,<br />
“flessibilità”,…..sono idiomi con i quali stiamo da tempo facendo i conti. Stiamo facendo i conti<br />
con degli infermieri che non ci sono più o se ne stanno andando perché assegnati ad altri reparti<br />
o ad altri spazi di assistenza ma stiamo anche facendo i conti con una malattia impietosa, crudele<br />
nel suo silenzio, che come una vera paventata epidemia, si moltiplica fra amici e conoscenti<br />
allargando e moltiplicando i bisogni, le richieste, le paure…..<br />
E’ una guerra annunciata quella che siamo chiamati a combattere e per vincerla è necessario<br />
essere preparati. La condivisione di saperi e competenze è probabilmente il primo passaggio<br />
necessario per fare della nostra Associazione un gruppo di professionisti forte, credibile , di<br />
spessore di fronte alla Comunità Scientifica e alle Istituzioni. E’ necessario essere numerosi per<br />
fare sentire la nostra voce e per riuscire a farci ascoltare. E’ necessario però anche crederci,<br />
credere in chi siamo e in quello che, tutti insieme, possiamo fare. Per questo bisogna fare parte<br />
dell’associazione <strong>OSDI</strong>. Far parte di un’associazione di categoria come <strong>OSDI</strong> è l’unico mezzo fino<br />
ad ora disponibile per gli infermieri che pensano di poter fare qualche cosa per migliorare<br />
l’assistenza al paziente con diabete.<br />
E’ per questo che spero che continuerete ad iscrivervi a <strong>OSDI</strong>.<br />
La strada in questo Congresso si è delineata. La volontà di proseguire lungo la via che le<br />
Raccomandazioni Assistenziali hanno tracciato è forte. Certamente da soli non potremo farcela:<br />
abbiamo bisogno del sostegno delle Aziende, (perché fare cultura costa) e abbiamo bisogno che<br />
i consulenti camminino al nostro fianco, sorreggendoci e indicandoci il cammino…..
Cercheremo anche di far sentire la nostra voce per fare di tutti gli infermieri che lo vorranno<br />
degli specialisti nella cura e nell’assistenza al paziente con diabete .<br />
Anche questo è un impegno difficile da assumersi ma necessario e richiesto . La speranza<br />
naturalmente è quella di poter onorare l’impegno e sicuramente ce le metteremo tutta! A questo<br />
proposito un piccolo passo, ma molto importante, lo stiamo già facendo: è di questi giorni la<br />
pubblicazione del bando per il corso di alta Formazione per infermieri per la cura e l’assistenza<br />
al paziente presso l’Università di Padova. E’ un grosso traguardo al quale speriamo rispondiate<br />
numerosi.<br />
Mi resta poco altro da dire. Un grosso ringraziamento ve a Maria Teresa e a tutti i membri uscenti<br />
del CDN:<br />
ciascuno di loro, pur nelle diversità, ha contribuito ad un pezzettino di crescita del gruppo .Un<br />
grosso in bocca al lupo ai Nuovi membri del Direttivo e a tutto il CDN in generale: ci aspetta un<br />
biennio di sfide…. facciamoci trovare pronti!!!!<br />
Lo sappiamo che ciascuno di noi, se lasciato solo, può fare molto poco …..per questo dobbiamo<br />
stare insieme!L’<strong>OSDI</strong> siamo Noi e per questo <strong>OSDI</strong> va sostenuta. Mai come in questo momento<br />
il messaggio che dobbiamo dare , anche alle Aziende che fino ad ora hanno reso possibile il<br />
nostro aggiornamento, è di unione e di compattezza. Solo così probabilmente riusciremo a<br />
traghettarci oltre la sponda di questo difficile momento.<br />
Mantenere l’iscrizione a <strong>OSDI</strong> costa più o meno come tre caffè al mese!!!Sospendere l’iscrizione<br />
si traduce in un sostegno che viene a mancare all’Associazione, un sostegno non solo economico<br />
ma anche nel “fare gruppo”.Dobbiamo crederci! E dobbiamo farlo tutti insieme……Tutti insieme<br />
dobbiamo chiedere di lavorare sempre meglio, per i nostri pazienti.<br />
In questo numero In…formazione <strong>OSDI</strong> ha voluto dare spazio ad alcuni lavori tratti dal Congresso<br />
di Acaya, alle Comunicazione Orali che ancora una volta rappresentano la Nostra voce,il Nostro<br />
impegno,il Nostro volerci mettere a confronto.<br />
Buona lettura e buona estate a tutti.<br />
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
Giugno 2012<br />
Ad Anna, che purtroppo ci ha improvvisamente<br />
ed inaspettatamente lasciati,<br />
un pensiero ed un abbraccio.<br />
Ciao Anna<br />
5
X Congresso Nazionale<br />
<strong>OSDI</strong><br />
LECCE<br />
Double tree by Hilton Acaya Golf Resort<br />
14-15-16 Giugno 2012<br />
Formazione e ricerca<br />
infermieristica<br />
a supporto della “cura” del diabete
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
Cari soci e cari colleghi,<br />
se dovessi esprimermi riguardo i risultati della X edizione del congresso nazionale Osdi<br />
2012 potrei certamente indicare come parole-chiave dell’evento: partecipazione, adesione<br />
e condivisione.<br />
Il congresso, che ha visto la presenza di circa 400 iscritti, ha assolutamente centrato<br />
l’obiettivo che, il Consiglio Nazionale Osdi e il Comitato Scientifico, si erano proposti<br />
e cioè creare un evento in grado di fornire risposte concrete agli infermieri interessati<br />
a lavorare con una metodologia scientifica e razionale.<br />
Ampio merito ai relatori intervenuti, i quali hanno saputo trasferire contenuti culturali<br />
e scientifici di grande qualità.<br />
Un’occasione rilevante di confronto e di trasferimento di competenze è stata la sessione<br />
relativa alle comunicazioni orali e poster che, anche quest’anno, ha visto la partecipazione<br />
di numerosi colleghi. I lavori presentati sono stati molto apprezzati poiché hanno messo<br />
in evidenza alcune esperienze lavorative di notevole interesse per gli infermieri di<br />
diabetologia. Nelle pagine seguenti potete leggere alcuni abstract dei lavori presentati<br />
al congresso.<br />
Nelle tre giornate congressuali abbiamo potuto concretizzare il lavoro di due anni di<br />
impegno e la soddisfazione più grande è stata non aver deluso le aspettative dei soci<br />
partecipanti. Apprezzamento ampiamente dimostrato dalla vigorosa partecipazione<br />
ai lavori congressuali e dalle positive manifestazioni verbali.<br />
Il successo raggiunto da questa manifestazione è tale da generare una carica di stimolante<br />
entusiasmo, che ci permette di continuare a lavorare con lo scopo di mantenere sempre<br />
alto il livello culturale che Osdi ha conquistato nel tempo.<br />
Maria Teresa Branca<br />
12
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
14<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
Poster Congresso Nazionale Osdi 2012<br />
Titolo Autori Provenienza<br />
Il diabete mellito: conoscerlo E. Bellini, R. De Marco, U.O.S. diabetologia ed endocrinologia<br />
per saperlo gestire al meglio E. Gasparotto, A. Tono A.O. Sant’Anna Como - Presidio Ospedaliero<br />
Primo premio per i poster<br />
Il ruolo dell’infermiere nella gestione L. Guidozzi, L. Burrini, Ag. Corti, Centro regionale di riferimento per il diabete<br />
del bambino con chetoacidosi diabetica all’esordio L. Lenzi, S. Toni in età evolutiva. AO Universitaria Meyer, Firenze<br />
Disfunzione erettile in un campione R. Fiorentino, C. Capellupo A.U. “Mater Domini” Università<br />
di soggetti con diabete tipo 2<br />
degli Studi “Magna Graecia” Catanzaro<br />
Le barriere alla terapia insulinica R. Fiorentino, C. Capellupo A.U. “Mater Domini” Università<br />
nel soggetto con diabete tipo “<br />
degli Studi “Magna Graecia” Catanzaro<br />
Empowerment del paziente diabetico M. Ganassi Ospedale S. Maria Nuova<br />
ospedalizzato attraverso la consulenza<br />
Reggio Emilia<br />
infermieristica<br />
La gestione infermieristica può ridurre T. Risolo, P. Saccò, M. Mori, UOS Ambulatori diabetologici<br />
i rischi e migliorare gli esiti clinici del C. Percudani, MC. Cimicchi Ausl Parma<br />
paziente diabetico in terapia insulinica<br />
Diabete come paradigma del Chronic Care T. Risolo, P. Saccò, M. Mori, UOS ambulatori diabetologici<br />
Model: Il ruolo dell’infermiere nel nostro team di cura C. Percudani, MC. Cimicchi Ausl Parma<br />
La cartella informatizzata tra tecnologia M. Saoncelli, A. Manfroi, MG. Torelli Direttivo <strong>OSDI</strong> Veneto<br />
e software: quali opportunità per l’infermier<br />
F. Favaretto<br />
Attività dell’infermiere nell’ambulatorio A. Agostino, G. Nosiglia, S. Nuvola, AOU Pisana UO Malattie metaboliche e<br />
dedicato al diabete gestazionale E. Lacaria, D. Fasano, A. Civitelli, diabetologia UO ostetricia e ginecologia<br />
A. Bertolotto<br />
Team buiding ed educazione sanitaria del L. Cruciani, F. Colletti, A. Di Flaviani, Centri diabetologici Regione Lazio<br />
paziente: un’esperienza editoriale<br />
S. Di Pietro, L. Ippoliti, L. Lancia,<br />
M. Ragazzo, C. Saponara<br />
Terapia educazionale nel paziente diabetico Marina Pinna Endocrinologia ospedali Galliera<br />
Comunicazioni Orali Congresso Nazionale Osdi 2012<br />
Titolo Autori Provenienza Relatore<br />
Le diagnosi infermieristiche come strumento Colancecco P., Cesarone L., Servizio di diabetologia Cucco Lia<br />
efficace nella valutazione dei fattori di rischio per Legnini A., Cucco L. Pescara<br />
ospedalizzazione in pazienti diabetici non all’esordio<br />
Primo premio per le<br />
comunicazioni orali<br />
Diabete gestazionale e accettazione della diagnosi: L.L. Cavuto, A. Quirino, A. Lo Conte, Diabetologia policlinico Cavuto Livia Lina<br />
Ruolo del nursing F. Fraticelli, M. D’Angelo, Asl Chieti - Università<br />
A. Nicolucci, E. Vita Colonna “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara<br />
La rilevazione della soddisfazione dell’utente N. Daris, R. Candido, A. Petrucco, Centri diabetologici Daris Nevia<br />
finalizzata alla promozione di interventi di E. Manca, E. Caroli, R. Alberti, E. Presti, distrettuali A.S.S. n. 1<br />
miglioramento della qualità: indagine condotta K. Tercelj, E. Tommasi, Triestina<br />
presso i quattro centri della A.S.S. N. 1 Triestina G. Jagodnik, S. Perini, E. Del Forno<br />
Ambulatorio di diabetologia a prevalente R. De Marco, E. Bellini, Struttura semplice De Marco Rosalia<br />
funzione infermieristica M. Cattaneo, E. Gasparotto dipartimentale di<br />
M.G. Magni, E. Olivo, S. Pastori diabetologia dell’ospedale<br />
S. Pastori, B. Rovelli, A. Tono di Mariano Comense (Co)<br />
N. Turano, R. Ghidelli, L. Sciangula Azienda ospedaliera<br />
Sant’Anna di Como<br />
Progetto di nursing nella nefropatia diabetica M. Guarnieri, M. Martongelli, Dipartimento nefro-urologico Guarniero Maurizio<br />
G. Calia, A. Di Maggio Asl Taranto
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
L’AUTOCONTROLLO STRUTTURATO<br />
NEL DIABETE TIPO 2<br />
NON IN TERAPIA INSULINICA<br />
La sessione sull’automonitoraggio, proposta<br />
nell’ambito del congresso nazionale <strong>OSDI</strong> svoltosi<br />
a Lecce lo scorso giugno 2012, ha provato<br />
a dare risposta al seguente quesito: “è utile<br />
l’autocontrollo glicemico nel paziente tipo 2<br />
non in trattamento insulinico?”. I tre relatori<br />
che si sono avvicendati: il Prof. Francesco Giorgino,<br />
il Sig. Giuseppe Frigau ed il Dr. Alberto<br />
Marangoni hanno evidenziato, alla luce degli<br />
ultimi studi clinici e delle recenti linee guida,<br />
che un’opportuna strutturazione dell’automonitoraggio,<br />
affiancata ad un adeguato programma<br />
di educazione terapeutica, è estremamente<br />
utile ai fini del buon compenso metabolico.<br />
Nel corso dei lavori è stato messo in evidenza<br />
quanto è emerso dalle linee guida IDF (Interna-<br />
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
15
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
Nella relazione introduttiva, il Prof. Francesco<br />
Giorgino ha illustrato in maniera chiara la<br />
metodologia utilizzata nello Studio Prisma. Si<br />
tratta del più grosso studio clinico in ambito<br />
diabetologico progettato e realizzato in Italia,<br />
che ha coinvolto 39 centri diabetologici nel<br />
territorio nazionale e oltre 1000 pazienti per<br />
un periodo di 12 mesi. Dai primi dati raccolti<br />
si evince che la strutturazione dello studio ha<br />
portato ad una riduzione dello 0.45% della<br />
HbA1C e dello 0.6% del BMI. Si ritiene altresì<br />
che, vista l’enorme mole di dati raccolti, questo<br />
studio clinico in futuro farà parlare ancora di<br />
se’. L’arma vincente dello Studio è stata<br />
l’associazione tra l’automonitoraggio ed il percorso<br />
educativo strutturato: ciò che si è rivelato<br />
determinante non è stato il numero delle rilevazioni<br />
glicemiche ma bensì l’analisi e la conseguente<br />
discussione dei dati raccolti tra il<br />
team ed il paziente.<br />
N. 2 Giugno 2012<br />
16<br />
tional Diabetes Federation) sull’autocontrollo<br />
nel paziente con Diabete Tipo 2 non in trattamento<br />
insulinico. In questa popolazione di<br />
pazienti, l’autocontrollo, per poter essere efficace,<br />
deve necessariamente passare da una<br />
adeguata responsabilizzazione del paziente e<br />
da un adeguato e personalizzato intervento<br />
educativo. A più riprese è stato sottolineato<br />
che la focalizzazione del problema si deve<br />
spostare “dalla malattia al paziente che ha la<br />
malattia”.<br />
Oltre alle linee guida IDF sono stati trattati i<br />
risultati di diversi progetti di ricerca, fra i<br />
quali lo Stept Study e lo Studio Prisma,<br />
l’obiettivo finale di questi studi era quello di<br />
evidenziare l’efficacia dell’autocontrollo glicemico<br />
nel paziente con diabete non in trattamento<br />
insulinico.<br />
Nella seconda relazione si è focalizzata<br />
l’attenzione sulla valenza educativa del diario<br />
glicemico. Questo strumento, ben strutturato<br />
ed utilizzato in maniera appropriata, risulta<br />
essere “un archivio di soluzioni (giuste o sbagliate),<br />
uno strumento per ragionare ed<br />
imparare”.<br />
Il Diario glicemico deve essere inteso nelle sue<br />
molteplici forme e caratteristiche. A tal proposito<br />
si è parlato anche dei vantaggi offerti dalla<br />
informatizzazione dello scarico dei dati glicemici.<br />
Con l’utilizzo del diario glicemico su<br />
supporto informatico scaricato dallo specifico<br />
glucometro, infatti, i dati sono trasferiti automaticamente,<br />
senza errori di trascrizione e<br />
omissioni e questo è un notevole vantaggio.<br />
Inoltre, la visualizzazione grafica dei dati rilevati,<br />
permette una percezione più efficace<br />
dell’andamento delle glicemie.
Ciò non vuol dire che il diario cartaceo debba<br />
essere abbandonato, al contrario, continua ad<br />
essere uno strumento insostituibile e di enorme<br />
valenza educativa.<br />
Il Dr. Alberto Marangoni ha illustrato la realtà<br />
economico sanitaria italiana e come il costante<br />
taglio alla spesa sanitaria penalizza certe<br />
“realtà” e condiziona in maniera pesante molte<br />
scelte diagnostico-terapeutiche. Per questi motivi<br />
si ritiene che il tema dell’autocontrollo<br />
debba essere riconsiderato sotto una diversa<br />
ottica. Se nel diabete tipo 1 l’autocontrollo<br />
gioca un ruolo importantissimo e scientificamente<br />
riconosciuto nel perseguimento dei<br />
target glicemici e nella prevenzione delle ipoe<br />
iperglicemie, nel tipo 2 si dispone di dati di<br />
minor impatto. Le cause principalmente sono<br />
dovute a tre fattori:<br />
1. non adeguata istruzione del paziente<br />
2. non adeguata valutazione da parte del team<br />
diabetologico del dato glicemico misurato<br />
3. insufficiente meccanismo di verifica periodica<br />
dell’adeguatezza dell’autocontrollo<br />
Il relatore ha posto l’attenzione sulla prima<br />
fase di istruzione all’automonitoraggio, la<br />
quale spesso non segue il momento principe<br />
del processo educativo e cioè la trasformazione<br />
dei dati glicemici in informazioni necessarie<br />
ad intraprendere un’azione correttiva sulle<br />
alterazioni glicemiche.<br />
Conclude sostenendo che l’autocontrollo<br />
“strutturato”, essendo un processo che richiede<br />
tempo e risorse non irrilevanti, non potrà essere<br />
utilizzato indistintamente su tutti i nostri<br />
pazienti.<br />
Sarebbe perciò auspicabile che il team selezionasse,<br />
in base alla volontà e alle capacità, i<br />
pazienti da avviare al lungo percorso che li<br />
condurrà all’autogestione della malattia.<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
Una maggiore attenzione all’automonitoraggio<br />
inteso come strumento educativo e di autogestione<br />
consentirebbe anche una riduzione della<br />
spesa per la patologia diabetica che oggi, in<br />
Italia, si aggira intorno agli 8 miliardi di euro,<br />
pari al 5,61 per cento della spesa sanitaria. Una<br />
gestione controllata del diabete evita o ritarda<br />
le complicanze gravi della malattia, che costringono<br />
il paziente ad una ospedalizzazione più<br />
lunga e più frequente.<br />
In conclusione si può affermare che<br />
l’autocontrollo nel paziente con diabete Tipo<br />
2 non insulino-trattato può essere considerato<br />
una risorsa di notevole importanza.<br />
Tuttavia per intensificare i benefici,<br />
l’autocontrollo deve essere gestito come un<br />
vero strumento terapeutico di educazione alla<br />
corretta autogestione.<br />
Giuseppe Frigau<br />
U.O. Diabetologia<br />
Distretto Quartu-Parteolla<br />
ASL Cagliari<br />
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
17
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
LE DIAGNOSI INFERMIERISTICHE<br />
COME STRUMENTO EFFICACE<br />
NELLA VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO<br />
PER OSPEDALIZZAZIONE IN PAZIENTI DIABETICI<br />
NON ALL’ESORDIO.<br />
Autori: Colancecco P, Cesarone L, Legnini A, Cucco L. Servizio di Diabetologia Pescara<br />
Mail di riferimento: lia.cucco@fastwebnet.it<br />
I ricoveri per diabete rappresentano un enorme<br />
costo per la sanità e per la qualità di vita delle<br />
persone che sono affette da tale patologia. Le<br />
diagnosi infermieristiche (D.I.) possono, meglio<br />
dei DRG, definire quali siano i problemi dei<br />
pazienti e i rischi di ospedalizzazione<br />
modificabili.<br />
Scopo dello studio è stato di individuare<br />
attraverso le D.I. (Diagnosi Infermieristiche) i<br />
maggiori fattori di rischio di ospedalizzazione,<br />
18
valutando la correlazione con l’emoglobina<br />
glicata, la scolarità, la comorbilità, nonché testare<br />
l’efficacia della diagnosi D.I. Rischio di instabilità<br />
glicemica, in una popolazione di pazienti con<br />
Diabete Mellito di Tipo 2 (DM2) non all’esordio.<br />
Per questo abbiamo analizzato le D.I. di 50<br />
pazienti con DM2 non all’esordio, ricoverati nelle<br />
UU.OO di Medicina e Geriatria dell’OC di Pescara,<br />
formulate secondo Nanda 2009-11 e abbiamo<br />
somministrato i questionari validati Gised e CIRS<br />
per valutare conoscenze e comorbilità. Per<br />
l’analisi statistica è stato usato il test-t- di Student<br />
(IC=95% , p
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
20<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
“LA RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DELL’UTENTE<br />
FINALIZZATA ALLA PROMOZIONE DI INTERVENTI<br />
DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ: INDAGINE<br />
CONDOTTA PRESSO I QUATTRO CENTRI DIABETOLOGICI<br />
DELLA A.S.S. N° 1 TRIESTINA”<br />
Autori: N.Daris, R.Candido, A.Petrucco, E.Manca, E.Caroli, R.Alberti, E.Presti, K.Tercelj,<br />
E.Tommasi, G.Jagodnik, S.Perini, E.Del Forno.<br />
Istituto: Centri Diabetologici Distrettuali, A.S.S. n° 1 Triestina<br />
E.mail: neviadaris@aol.it<br />
INTRODUZIONE: il diabete è una malattia che<br />
con le sue complicanze rappresenta uno dei<br />
principali problemi sanitari in tutto il mondo:<br />
un efficace controllo della malattia diabetica non<br />
può avvenire senza il coinvolgimento attivo<br />
dell’assistito, il cui giudizio sulla qualità percepita<br />
delle cure ricevute rappresenta un indispensabile<br />
parametro per la programmazione dei servizi<br />
assistenziali. L’obiettivo del nostro studio è stato<br />
quello di ricercare gli elementi di soddisfazione<br />
e/o insoddisfazione sul servizio, individuare<br />
eventuali criticità e proposte di miglioramento<br />
da parte degli assistiti.<br />
METODO: studio osservazionale di prevalenza<br />
(condotto dal 10 marzo al 10 maggio 2011) su<br />
un campione di convenienza della popolazione<br />
diabetica afferente, nel periodo analizzato, ai 4<br />
Centri Diabetologici dell’Azienda per i Servizi<br />
Sanitari n° 1 Triestina. Sono stati distribuiti ed<br />
analizzati 281 questionari semistrutturati. Attraverso<br />
l’URP si è invece ricercata la presenza di<br />
eventuali elogi/reclami.<br />
RISULTATI: Il 95% degli intervistati ha espresso<br />
buona od ottima soddisfazione sul servizio ed<br />
il 99% consiglierebbe il Centro Diabetologico<br />
anche a parenti o conoscenti. I cittadini hanno<br />
apprezzato molto in particolare la cortesia e la<br />
disponibilità, l’umanità e l’ascolto, la serietà ed<br />
anche la competenza dei vari professionisti.<br />
Sono risultati critici i tempi di attesa “fuori<br />
porta”, l’adeguatezza delle sale d’attesa, la dotazione<br />
organica di personale e l’accessibilità<br />
logistica di una sede distrettuale.<br />
CONCLUSIONI: La valutazione del grado di soddisfazione<br />
dell’utente sull’assistenza di cui ha<br />
usufruito rappresenta un elemento che il Servizio<br />
Sanitario deve poter utilizzare, insieme ai sistemi<br />
oggettivi del grado di efficienza ed efficacia dei<br />
servizi, per acquisire evidenza delle opinioni dei<br />
cittadini in relazione ai servizi offerti, alla loro<br />
fruibilità ed agli aspetti relazionali con gli operatori<br />
sanitari, al fine di garantire un maggior<br />
coinvolgimento delle persone alla cura ed una<br />
maggiore qualità del servizio.
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
DIABETE GESTAZIONALE E ACCETTAZIONE<br />
DELLA DIAGNOSI: RUOLO DEL NURSING<br />
Autori: LL Cavuto, A. Quirino, A. Lo Conte, F. Fraticelli, M. D’Angelo, A. Nicolucci*, E. Vitacolonna<br />
Diabetologia Policlinico ASL Chieti- Università “G. d’Annunzio” Chieti- Pescara<br />
*Consorzio Mario Negri SUD- S. Maria Imbaro (Chieti).<br />
Il Diabete Gestazionale (DG) è definito come<br />
“anomalia del metabolismo dei CHO che insorga<br />
per la prima volta in gravidanza”. Scopo dello<br />
studio è verificare l’impatto della diagnosi e del<br />
trattamento in donne con DG.<br />
Sono state studiate 195 donne affette da DG. A<br />
tutte le pazienti è stato somministrato un test<br />
per lo studio dell’adattamento alla patologia<br />
diabetica al momento della diagnosi (t0’), dopo<br />
otto settimane e, ove richiesto, all’inizio della<br />
terapia con insulina. Sin dalla formulazione e<br />
comunicazione della diagnosi tutte le donne<br />
entravano a far parte di un percorso di educazione<br />
terapeutica strutturata nell’ambito del team multidisciplinare.<br />
I punteggi dei test sono stati correlati<br />
al BMI pre gravidico e in corso di gravidanza, alla<br />
presenza o meno di familiarità per diabete mellito,<br />
all’incremento ponderale in corso di gravidanza,<br />
al n. di rilevazioni glicemiche complessive.<br />
punteggio alla seconda somministrazione indicativi<br />
di un miglioramento dell’adattamento alla<br />
patologia nonostante la necessità di terapia nutrizionale<br />
e di automonitoraggio domiciliare (almeno<br />
4 glicemie/dì).<br />
La diagnosi di DG è un momento molto importante<br />
per la donna e per il nucleo familiare. La comunicazione<br />
della diagnosi corrisponde alla prescrizione<br />
di una terapia nutrizionale ed<br />
all’automonitoraggio domiciliare, tutti fattori che<br />
determinano un cambiamento radicale e potenzialmente<br />
drammatico nella vita della gestante.<br />
Il nostro studio mostra un buon adattamento alla<br />
patologia sin dalla diagnosi ed addirittura un<br />
miglioramento dei punteggi dopo otto settimane<br />
verosimilmente in relazione alle capacità personali<br />
delle pazienti ma anche all’approccio educativo<br />
all’interno del team di cura in cui l’infermiere ha<br />
un ruolo molto importante.<br />
Il test di adattamento al diabete ha mostrato<br />
punteggi buoni sin dalla diagnosi di DG indicativi<br />
di una buona accettazione ed adattamento alla<br />
patologia. Si è avuto un aumento significativo del<br />
Cavuto Livia Lina, Diabetologia Policlinico<br />
Asl Chieti,<br />
Via Strada dell’Acquedotto, 94 - 66100 Chieti<br />
liviacavuto@libero.it - Cell.3298117419<br />
22
PROGETTO DI NURSING NELLA NEFROPATIA DIABETICA.<br />
Autori: Guarnieri M., Martongelli M., Calia G., Di Maggio A.<br />
Istituto: Dipartimento Nefro-Urologico, ASL Taranto.<br />
AUTORE DI RIFERIMENTO: MAURIZIO GUARNIERI<br />
DIPARTIMENTO NEFRO-UROLOGICO<br />
ASL TARANTO - VIALE VIRGILIO 31, TARANTO<br />
E-MAIL: mauriziogua@libero.it<br />
Parola Chiave: Nefropatia Diabetica<br />
Testo: Il diabete è attualmente una delle cause<br />
più frequenti di insufficienza renale e di necessità<br />
del trattamento dialitico. La nefropatia<br />
diabetica inizia molto prima della comparsa di<br />
uremia terminale ed una sua diagnosi e presa<br />
in carico con un adeguato programma assistenziale<br />
può rallentarne la velocità di progressione<br />
e prevenirne le complicanze.<br />
Nell’ambito del nostro ambulatorio è stato implementato<br />
un progetto di nursing dedicato ai<br />
pazienti affetti da nefropatia diabetica, che<br />
prevede protocolli differenziati a seconda dello<br />
stadio della malattia.<br />
I pazienti sono stati suddivisi in quattro tipologie:<br />
1) pazienti con malattia renale lievemoderata<br />
(nefropatia diabetica stadi I-III), pazienti<br />
pre-uremici o uremici (stadi IV-V); 3)<br />
pazienti in dialisi; 4) pazienti sottoposti a trapianto<br />
di rene o di rene e pancreas.<br />
Il protocollo di nursing nei pazienti del tipo 1<br />
prevede, in particolare, controlli periodici e<br />
raccomandazioni riguardanti: esami urine con<br />
rapporto albuminuria/creatininuria, pressione<br />
arteriosa, peso corporeo, dieta, esercizio fisico,<br />
igiene personale.<br />
Nei pazienti di tipo 2 e 3 particolare attenzione<br />
viene posta anche alla comparsa di problemi<br />
clinici come edemi, dispnea, anemia, oliguria,<br />
ipertensione, alterazioni elettrolitiche, infezioni,<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
nonché alle necessità terapeutiche in rapporto<br />
alla alterata funzionalità renale (sostituzione di<br />
antidiabetici orali, variazioni di dosaggio<br />
dell’insulina) ed alle problematiche della preparazione<br />
alla dialisi e/o al trapianto. Nei pazienti<br />
in dialisi una speciale attenzione è rivolta alla<br />
patologia vascolare delle estremità, poiché alla<br />
consueta angiopatia del diabete si aggiungono<br />
anche la sofferenza vascolare e la neuropatia<br />
dovute all’uremia.<br />
Nei pazienti di tipo 4, l’attenzione verso il<br />
paziente è giustificata dall’effetto diabetogeno<br />
di alcuni farmaci immunosoppressori (steroidi,<br />
tacrolimus, ecc.) e dalla suscettibilità alle infezioni<br />
tipica degli immunodepressi.<br />
In conclusione, il nostro protocollo di nursing<br />
nei diabetici con malattia renale consente di<br />
gestire al meglio sia le complicanze renali del<br />
diabete che la complessità delle comorbidità<br />
diabetiche esacerbate dall’uremia.<br />
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
23
RAZIONALE<br />
Gli ambulatori di Diabetologia sono ormai sovraccarichi<br />
di attività e ben difficilmente riescono<br />
a dare prestazioni nei tempi previsti dalle Linee<br />
guida. Nella Struttura Dipartimentale di Diabetologia<br />
ed Endocrinologia di Mariano Comense,<br />
a causa della grande continua richiesta di prestazioni,<br />
per pazienti che per circa il 50% arrivano<br />
da fuori la Provincia di Como, l’intervallo che<br />
intercorre tra una visita e la successiva, purtroppo,<br />
indipendentemente dalla terapia in atto o<br />
dal compenso metabolico, si aggira intorno a<br />
10-12 mesi, intervallo molto lungo soprattutto<br />
per i pazienti in terapia insulinica intensiva o<br />
per i pazienti scompensati.<br />
Non avendo la possibilità di aumentare il numero<br />
degli ambulatori a causa delle scarse risorse<br />
umane, soprattutto mediche, e non potendo<br />
ridurre i tempi di ogni visita perché già molto<br />
ridotti, 13 minuti a paziente, si è cercato di<br />
individuare, a parità di risorse, eventuali soluzioni<br />
alternative che potessero portare ad un accorciamento<br />
degli intervalli tra una visita e l’altra<br />
mantenendo alta la qualità della prestazione.<br />
Queste sono le premesse dalle quali nasce la<br />
nuova attività ambulatoriale.<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
AMBULATORIO DI DIABETOLOGIA<br />
A PREVALENTE FUNZIONE INFERMIERISTICA<br />
Struttura Semplice Dipartimentale di Diabetologia ed Endocrinologia<br />
Ospedale di Mariano Comense (CO) - Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como<br />
Autori: Infermiera Coordinatrice Dott.ssa Rosalia De Marco<br />
Consigliere Regionale <strong>OSDI</strong> Lombardia<br />
Elisa Bellini, MariaRosa Cattaneo, Eleonora Gasparotto, Maria Grazia Magni, Emanuela Olivo,<br />
Silvana Pastori, Barbara Rovelli, Adele Tono, Nathascia Turano, Rosangela Ghidelli<br />
OBIETTIVI<br />
L’obiettivo generale di questa nuova attività<br />
ambulatoriale è quello di aumentare le prestazioni<br />
per permettere dei controlli più frequenti<br />
mantenendo il compenso metabolico a buoni<br />
livelli, almeno quanto quello dei pazienti che<br />
continueranno ad essere seguiti in modo tradizionale,<br />
senza aumentare in modo significativo<br />
il carico di lavoro di Medici e Infermieri.<br />
Nel nuovo ambulatorio il paziente si presenta<br />
alla visita con gli stessi esami previsti per<br />
l’ambulatorio tradizionale, ma ha un incontro<br />
soltanto con l’Infermiere che valuta tutti i vari<br />
parametri, glicemia, HbA1c, microalbuminuria,<br />
urine, colesterolo, trigliceridi, PA, BMI, diario<br />
dell’autocontrollo.<br />
L’infermiere fa quindi un breve colloquio con il<br />
paziente mirato a fornire supporto educazionale,<br />
a mettere in evidenza eventuali problemi riportati<br />
e quindi supportare il paziente nelle sue criticità.<br />
Il paziente viene motivato a divenire protagonista<br />
nella cura e creare le condizioni migliori perché<br />
aderisca a questo ruolo fino alla condivisione<br />
del patto terapeutico. In questo contesto,<br />
l’infermiere da spazio all’ascolto, supporta<br />
l’utente facendolo riflettere anche sui più piccoli<br />
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
25
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
26<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
miglioramenti, senza dare false rassicurazioni.<br />
In assenza di un peggioramento dei parametri<br />
valutati ed in assenza di problemi riferiti dal<br />
paziente, l’Infermiere propone al Medico la<br />
conferma della terapia e programma il successivo<br />
controllo del paziente a distanza di quattro<br />
mesi. Finita la seduta ambulatoriale l’Infermiere<br />
presenta tutti i risultati raccolti al Medico che<br />
effettua una rapida valutazione e se tutto risponde<br />
ai criteri previsti conferma la terapia in<br />
atto e appone la propria firma al referto della<br />
visita sotto quella dell’infermiere che ha eseguito<br />
la valutazione.<br />
La valutazione del Medico è prevista ad intervalli<br />
di un’ora; ciò significa che i pazienti che avranno<br />
effettuato il colloquio con l’infermiere saranno<br />
pregati di attendere la valutazione del Medico.<br />
Ove l’Infermiere riscontra dei risultati non conformi<br />
a quelli previsti inserisce il paziente in<br />
un ambulatorio tradizionale, appositamente<br />
previsto, da effettuare entro 15 giorni (se situazioni<br />
gravi o ritenute urgenti viene effettuata<br />
immediatamente una visita medica).<br />
Pazienti inseriti nel nuovo percorso ambulatoriale:<br />
uomini e donne, senza limiti di età, con<br />
diagnosi di diabete mellito di tipo 2 in trattamento<br />
dietetico o con ipoglicemizzanti<br />
orali o con agonisti del recettore del GLP-1,<br />
con HbA1c 7,5% (per valori compresi tra 7.0 e<br />
7.5 va intensificato il supporto educazionale)<br />
• Colesterolo LDL > 130 mg/dl in almeno due<br />
accessi consecutivi<br />
• PA > 160/90 riscontrata negli ultimi 2 accessi<br />
• aumento del peso corporeo >10 Kg rispetto<br />
al basale<br />
• comparsa di microalbuminuria patologica,<br />
>30, in due controlli consecutivi in pazienti<br />
precedentemente senza tale problema<br />
• problematiche riportate dal paziente o evidenziate<br />
dall’Infermiere che richiedono una<br />
valutazione medica<br />
Criteri di fuoriuscita dall’ambulatorio:<br />
• inizio terapia insulinica<br />
• problematiche riportate dal paziente o evidenziate<br />
dall’Infermiere che valutate assieme<br />
al Medico richiedano l’uscita da questo tipo<br />
di ambulatorio<br />
Inizio attività:<br />
questo ambulatorio ha avuto inizio il 06<br />
settembre 2010.<br />
L’attività ambulatoriale viene effettuata<br />
tutti i giorni della settimana lavorativa,<br />
da lunedì a venerdì, in due fasce orarie.<br />
Tutte le mattine dalle ore 08.00 alle ore<br />
09.00, 4 pazienti, uno ogni 15 minuti.<br />
Lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 13.00<br />
alle 15.00, 8 pazienti, uno ogni 15 minuti.<br />
Martedì e giovedì dalle ore 11.30 alle 13.30,<br />
8 pazienti, uno ogni 15 minuti.
L’ambulatorio dedicato ai pazienti che necessitano<br />
di un controllo medico più approfondito<br />
è stato iniziato il 09 settembre e si svolge tutti<br />
i giovedì pomeriggio ad esclusione del 1° e del<br />
3° giovedì del mese, dalle ore 14.00 alle ore<br />
17.00, 12 pazienti, uno ogni 15 minuti, senza<br />
RISULTATI<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
supporto infermieristico (se non esterno per<br />
eventuale terapia educazionale).<br />
I pazienti inseriti nell’ambulatorio dovranno<br />
presentarsi alla visita con almeno 3 giorni di<br />
diario alimentare con glicemie pre e post prandiali<br />
ad ogni pasto.<br />
Indicatore Ingresso Oggi<br />
n. pazienti 207 202<br />
Solo dieta 35 37<br />
Terapia farmacologica (non insulina) 172 165<br />
HbA1c media 6,5 + 0,48 6,5 + 0,64<br />
Colesterolo LDL < 100 mg/dl 63,05% 72,04%<br />
PA < 130/80 mmHg 45,71% 53,17%<br />
BMI < 25 22,38% 21,46%<br />
BMI > 25 e < 30 42,38% 42,44%<br />
BMI > 30 35,24% 36,10%<br />
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
Fig.1<br />
Modifiche della terapia<br />
27
N. 2 Giugno 2012 OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
Fig. 2<br />
Emoglobina glicata<br />
Fig.3<br />
Percentuale di pazienti a target per Colesterolo LDL, PA e BMI<br />
CONCLUSIONI<br />
Dai risultati ottenuti possiamo certamente<br />
concludere che l’ambulatorio a prevalente<br />
funzione infermieristica si è dimostrato<br />
molto efficace nel mantenere i pazienti<br />
con un’ottima emoglobina glicata senza<br />
nessun aumento dei pazienti in terapia<br />
farmacologica.<br />
Quasi tutti i pazienti sono ancora seguiti<br />
in questo ambulatorio; dei 5 non più seguiti<br />
3 sono stati passati a terapia insulinica e<br />
28
2 non sono più seguiti dal nostro centro.<br />
Risultano nettamente migliorati i risultati<br />
relativi al Colesterolo LDL e alla pressione<br />
arteriosa.<br />
Oltre a essere efficace questa attività si è<br />
anche dimostrata efficiente perché ha permesso,<br />
liberando posti nell’ambulatorio<br />
tradizionale, di ridurre i tempi che intercorrono<br />
tra una visita e l’altra per i pazienti<br />
in terapia insulinica o scarsamente compensati.<br />
In queste altre categorie attualmente<br />
l’emoglobina glicata media è del<br />
7,3%.<br />
dal Congresso<br />
Nazionale<br />
Si segnala che dal settembre 2010 al febbraio<br />
2012 l’ambulatorio medico dedicato,<br />
da effettuare entro 15 giorni dalla valutazione<br />
infermieristica, è stato attivato soltanto<br />
per 40 Visite Diabetologiche.<br />
Nell’assistenza infermieristica l’obiettivo<br />
non è creare qualcosa di nuovo ma riconoscere<br />
che il paziente è l’attore di un processo<br />
di riadattamento in seguito alla malattia.<br />
La disponibilità ad ascoltare e comunicare<br />
è l’elemento centrale del processo di relazione<br />
e quindi di counselling.<br />
OPERATORI SANITARI DI DIABETOLOGIA ITALIANI<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
Standard Italiani per la Cura del Diabete Mellito 2009-2010, Associazione Medici Diabetologi<br />
- Società Italiana di Diabetologia - Edizioni Infomedica<br />
Standards of Medical Care in Diabetes – 2010, AMERICAN DIABETES ASSOCIATION - DIABETES<br />
CARE, VOLUME 33, SUPPLEMENT 1, JANUARY 2010<br />
27
Al momento della stampa della rivista altri eventi sono in fase di definizione.<br />
Rivolgersi al Presidente della Sezione Regionale per eventuali ulteriori informazioni<br />
9 giugno 2012 - Rovereto (Tn) - La cartella informatizzata, tra tecnologia e software. Quali opportunità<br />
per l’infermiere. Sponsor Lifescan<br />
22 giugno 2012 - Loc. Artimino - Carmignano (Prato) - Autocontrollo glicemico: strumento essenziale<br />
per la gestione del diabete. Sponsor Sanofi<br />
23 giugno 2012 - Pescara - Evento Multisponsor <strong>OSDI</strong> Abruzzo. Plurisponsor<br />
29 giugno 2012 - Bacoli (Na) - Trattamento assistenziale nel terzo millennio: nuove terapie e nuove<br />
tecniche. Multisponsor<br />
29 giugno 2012 - Cisanello (Pi) - Autocontrollo glicemico: strumento essenziale per la gestione del<br />
diabete. Sponsor Sanofi<br />
22 settembre 2012 - Udine - Educazione infermieristica in diabetologia: modalità, strumenti, evoluzione.<br />
Plurisponsor<br />
28 settembre 2012 - Torre del Greco (Na) - Quale profilo, per quale paziente. Sponsor Roche Diagnostics<br />
6 ottobre 2012 - Torino - Congresso <strong>OSDI</strong> Piemonte: I diritti dei pazienti diabetici: il ruolo dell’infermiere.<br />
Plurisponsor<br />
13 ottobre 2012 - Milano - X Congresso regionale <strong>OSDI</strong> Lombardia. L’assistenza infermieristica in<br />
diabetologia: l’infermiere dedicato e le competenze professionali al servizio del team. Plurisponsor<br />
N. 2 Giugno 2012<br />
19 ottobre 2012 - Amelia (Tr) - Automonitoraggio glicemico: strumento chiave per l’autogestione delle<br />
persone con diabete di tipo 2 insulino trattato. Sponsor Sanofi<br />
20 ottobre 2012 - Assisi (Pg) - VI <strong>CONGRESSO</strong> REGIONALE <strong>OSDI</strong> UMBRIA: Il diabete, dal concepimento<br />
all’assistenza domiciliare dell’anziano. Plurisponsor<br />
27 ottobre 2012 - Bologna - Hotel Europa - La somministrazione dell’insulina e l’autocontrollo.<br />
Plurisponsor<br />
33
Presidente<br />
Roberta Chiandetti<br />
r.chiandetti@osdi.it<br />
Past President<br />
Maria Teresa Branca<br />
mtbranca@alice.it<br />
Vice Presidente<br />
Giovanni Lo Grasso<br />
giovanni.lograsso@hotmail.com<br />
Segretario<br />
Giuseppe Frigau<br />
giufri@tiscali.it<br />
Consiglieri<br />
Gemma Annicelli<br />
Lia Cucco<br />
Raffaella Fiorentino<br />
Elisa Levis<br />
Alberto Pambianco<br />
Clara Rebora<br />
Anna Hai Satta<br />
Anna Maria Tesei<br />
Claudio Vitiello<br />
gemma.annicelli@libero.it<br />
lia.cucco@fastwebnet.it<br />
fiorentinoraffaella@tiscali.it<br />
elisa.levis@aopn.fvg.it<br />
alpamb@libero.it<br />
clareb62@libero.it<br />
annasattahai@libero.it<br />
amtesei@asl9.marche.it<br />
claudio.vitiello@alice.it<br />
Tesoriere<br />
Michele Galantino<br />
tesoreria@osdi.it<br />
N. 2 Giugno 2012<br />
Abruzzo<br />
Calabria<br />
Campania<br />
E. Romagna<br />
Friuli V.G.<br />
Lazio<br />
Liguria<br />
Lombardia<br />
Marche<br />
Piemonte<br />
Puglia<br />
Sardegna<br />
Sicilia<br />
Toscana<br />
Trentino A.A.<br />
Umbria<br />
Veneto<br />
Roberto Berardinucci<br />
Pietro Maviglia<br />
Gemma Annicelli<br />
Loredana Niero<br />
Elisabetta Tommasi<br />
Anna Penza<br />
Vincenzo Rapino<br />
Giovanni Sifarelli<br />
Stefania Lani<br />
Maria Grazia Lupi<br />
Anna Corvino<br />
Arianna Marceddu<br />
Giovanni Di Mauro<br />
Cristiano Beltrami<br />
Bruna Carli<br />
Alberto Pambianco<br />
Iva Manfroi<br />
roby.gabri2011@libero.it<br />
pietromaviglia55@virgilio .it<br />
gemma.annicelli@libero.it<br />
loredananiero@virgilio.it<br />
bettatommasi@yahoo.it<br />
anna.penza@email.it<br />
vincenzo.rapino@galliera.it<br />
gsifarelli@libero.it<br />
stefanialani@virgilio.it<br />
lupigrazia@libero.it<br />
corvino.anna@alice.it<br />
arimar1970@libero.it<br />
dimaurogiov@tiscali.it<br />
beltrami.cristiano@libero.it<br />
bruna.carli@apss.tn.it<br />
alpamb@libero.it<br />
ivamanf@inwind.it<br />
<strong>OSDI</strong>, raccogliendo la richiesta di tutti i soci di supporto e di AIUTO CONCRETO, ha offerto il proprio contributo<br />
economico con una donazione a favore dei TERREMOTATI DELL'EMILIA ROMAGNA aderendo all'INIZIATIVA di Diabete<br />
Italia che, insieme alla Fe.D.E.R. (Federazione Diabete Emilia Romagna Pro Terremoto) è a sostegno dei terremotati<br />
attraverso una raccolta fondi da destinare ad iniziative mirate.<br />
Se interessati i dati per le donazioni sono:<br />
Federazione Diabete Emilia Romagna Pro Terremoto<br />
Coordinate bancarie per l’operatività italiana<br />
IBAN IT 98 X 05080 23400 CC0400628639<br />
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