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la grande sfida dell'informazione rotariana vincere l ... - Pernice editori

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Rotary2030<br />

aprile 2011 N°4<br />

Allegato a Rotary Aprile n. 4 2011. Registrazione Tribunale di Mi<strong>la</strong>no n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea <strong>Pernice</strong><br />

Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo -<br />

Coordinatore <strong>editori</strong>ale: Silvano Balestreri E-mail: silvano.balestreri@rotary2030.it<br />

Lettera di Aprile<br />

La <strong>grande</strong> <strong>sfida</strong> dell’informazione <strong>rotariana</strong><br />

<strong>vincere</strong> l’indifferenza e accendere <strong>la</strong> passione<br />

C<br />

arissimi,<br />

diffondere l’informazione sulle attività rotariane<br />

è compito dei nostri bollettini, delle<br />

riviste distrettuali, nazionali e internazionali, ed<br />

anche come spesso detto, anche dei nostri siti web.<br />

Perché è importante <strong>la</strong> nostra informazione? Perché<br />

è importante sapere come si muovono e come agiscono<br />

altri Rotary Club o il Rotary International?<br />

Certamente per renderci consapevoli dell’effettiva<br />

potenzialità del<strong>la</strong> nostra associazione ma anche per<br />

<strong>la</strong> possibilità di poter portare all’esterno, i risultati<br />

del nostro stare insieme in amicizia, per servire. Ed<br />

anche per conoscere le attività del Rotary International,<br />

di altri Club, e magari trarne ispirazione.<br />

Ciò detto è curioso come sia molto facile constatare<br />

<strong>la</strong> coabitazione nel nostro distretto di due tendenze.<br />

Il primo aspetto, come spesso ho evidenziato<br />

nel corso delle mie visite distrettuali, è <strong>la</strong> carenza<br />

di informazioni, non tanto per <strong>la</strong> mancanza di notizie,<br />

ma per <strong>la</strong> difficoltà di gestire l’informazione<br />

e <strong>la</strong> comunicazione, per <strong>la</strong> scarsa volontà di raccontare<br />

le nostre azioni, insomma <strong>la</strong> nostra storia. Il<br />

bollettino è uno strumento sempre meno diffuso,<br />

Ma una notizia un po’ originale, non ha bisogno di alcun giornale, come<br />

una freccia dall’arco scocca, vo<strong>la</strong> veloce di bocca in bocca.<br />

Fabrizio De André (1967) Bocca di rosa<br />

da settimanale è diventato mensile, da cartaceo è<br />

diventato elettronico, quasi mai “non esce dai nostri<br />

computer” per arrivare a casa; i rendiconti sulle<br />

serate rotariane sono scarni e spesso <strong>la</strong> parte più<br />

consistente riguarda l’elenco dei soci presenti ed assenti<br />

corredato da una buona quantità di immagini<br />

“che occupano” e che “fanno volume”! Il bollettino<br />

rappresenta il primo anello del<strong>la</strong> “catena alimentare”<br />

dell’informazione <strong>rotariana</strong>, se pochi scrivono<br />

di ciò che accade, anche i livelli successivi, notiziari,<br />

newsletter, web, tabloid e rivista nazionale risultano<br />

penalizzati. Viene da pensare: come s’inserisce<br />

nel<strong>la</strong> nostra vita quotidiana l’informazione <strong>rotariana</strong>?<br />

Che spazio occupa nel<strong>la</strong> nostra sca<strong>la</strong> d’interessi?<br />

Cosa cerchiamo o vorremmo trovare in una nostra<br />

rivista? Francamente si fatica un po’ a capirlo. E’<br />

opinione comune che il ritmo <strong>la</strong>vorativo esasperato<br />

(quando fortunatamente c’è) e conseguente aggiornamento<br />

professionale, a cui si aggiungono gli<br />

impegni famigliari e sociali, tendono a comprimere<br />

il tempo riservato all’informazione in spazi sempre<br />

più esigui. E proprio qui si aggancia il secondo<br />

aspetto, questa volta evidenziato da molti rotariani:<br />

<strong>la</strong> quantità vertiginosa d’informazioni che giornalmente<br />

è a nostra disposizione (giornali, radio e televisione,<br />

internet): quello che oggi viene definito<br />

“information overload” cioè “sovraccarico da informazione”.<br />

Quindi ecco l’assurdo : dall’interno abbiamo<br />

carenza di informazione <strong>rotariana</strong>, dall’esterno<br />

abbiamo invece un sovraccarico da informazione!<br />

Riusciamo a capire facilmente perché l’information<br />

overload è un problema in quanto ne percepiamo<br />

in modo cosciente gli effetti nel<strong>la</strong> vita quotidiana:<br />

l’essere sopraffatti da troppe informazioni ci rende<br />

stressati, confusi, inefficaci, disorientati. Ma esistono<br />

dei rischi più sottili legati al sovraccarico informativo<br />

di cui non siamo altrettanto consapevoli.<br />

Un rischio molto comune, che andrebbe a confermare<br />

il problema del<strong>la</strong> carenza, è quello che viene<br />

tecnicamente definito “confirmation bias” ovvero <strong>la</strong><br />

tendenza a rimanere legati ad un’idea che ci siamo<br />

fatti sul<strong>la</strong> base di informazioni preliminari, anche<br />

quando evidenze successive contraddicono quell’idea<br />

iniziale. Questa nostra tendenza naturale viene<br />

esasperata da situazioni oggi frequenti, quali un elevato<br />

sovraccarico di informazioni da gestire, <strong>la</strong> mancanza<br />

di tempo, lo stress. Ecco vedete che si quanto<br />

delinea è esattamente quello che spesso si constata<br />

nei Club: nonostante una buona e continua informazione<br />

sulle nostre attività , questa non sempre arriva<br />

ai diretti interessati, in quanto scartata a priori,<br />

in quanto noi inconsapevolmente non <strong>la</strong> vogliamo<br />

leggere perché tendiamo a escludere, <strong>la</strong>sciando permanere<br />

luoghi comuni e preconcetti magari già ampiamente<br />

superati. Quindi è importare ridefinire e<br />

riaggiornare periodicamente le nostre informazioni<br />

rotariane. E’ importante non escludere a priori <strong>la</strong><br />

nostra presenza a serate formative ed informative,<br />

perché il Rotary è cambiato e noi magari non ce ne<br />

siamo accorti. E’ importante leggere ciò che ci viene<br />

inviato, non escluderlo a priori per stanchezza<br />

o indifferenza. Un esempio <strong>la</strong>mpante a sostegno di<br />

queste tesi, è <strong>la</strong> Rotary Foundation. Ho passato tre<br />

anni come responsabile del<strong>la</strong> Commissione Rotary<br />

Foundation, ho organizzato Seminari ed ho par<strong>la</strong>to<br />

in molti club. Risultato? Confrontandomi con chi è<br />

succeduto al mio incarico constato le stesse carenze<br />

informative, rotariani spesso mi fanno domande disarmanti.<br />

La vox populi nonostante tutto, è sovente<br />

sintonizzata sul canale “non capisco”!<br />

E’ una <strong>sfida</strong> enorme il saper informare, è una <strong>sfida</strong><br />

continua far entrare <strong>la</strong> nostra informazione non<br />

solo sui giornali, ma addirittura nelle nostre case<br />

e nei nostri club. Una <strong>sfida</strong> all’imbarbarimento dei<br />

rapporti che contraddistingue il nostro tempo;<br />

all’indifferenza che ha sostituito <strong>la</strong> passione ideologica;<br />

una <strong>sfida</strong> al pensiero debole che svuota <strong>la</strong><br />

realtà e <strong>la</strong> nostra vita di qualsiasi radicamento e<br />

fondamento.<br />

Una <strong>sfida</strong> da rotariani!<br />

Buon Rotary!<br />

Solidarietà del Distretto<br />

al Giappone terremotato<br />

Sorel<strong>la</strong> Acqua<br />

Acqua per sempre<br />

Il Distretto 2030, insieme a tutti i rotariani del<br />

mondo, si è mobilitato per portare aiuto e solidarietà<br />

al Giappone sconvolto dal tragico terremoto<br />

dell’11 marzo. “Le immagini sconvolgenti<br />

del<strong>la</strong> ca<strong>la</strong>mità che ha colpito il Giappone – ha dichiarato<br />

il Governatore Gianni Montalenti - hanno<br />

certamente provocato in tutti noi il desiderio di correre<br />

in aiuto delle popo<strong>la</strong>zioni colpite. Come sempre<br />

il Rotary International e <strong>la</strong> Rotary Foundation<br />

faranno <strong>la</strong> loro parte come già è avvenuto in passato.<br />

Insieme con i Governatori Italiani – spiega Montalenti<br />

- abbiamo deciso di coordinare un aiuto a<br />

livello nazionale anziché disperdere energie in tante<br />

piccole iniziative. Innanzitutto attenderemo linee<br />

guida dal Rotary International come già avvenuto<br />

per lo Tsunami del 2004. Dobbiamo anche tenere<br />

presente – ha aggiunto il Governatore - che il Presidente<br />

Internazionale 2012/13 sarà un Giapponese<br />

- Sakuji Tanaka, socio del Rotary Club di Yashio,<br />

Saitama - che certamente potrà essere ispiratore<br />

di indicazioni proficue. Sempre con i Governatori<br />

Italiani abbiamo deciso in occasione dell’evento di<br />

Assisi del prossimo 15/17 Aprile di aprire una sottoscrizione<br />

pubblica in occasione dell’esposizione dei<br />

Progetti sull’Acqua in Piazza San Francesco. In questo<br />

momento vi chiedo di non disperdere eventuali<br />

disponibilità, ma di attendere un indirizzo preciso<br />

che certamente verrà indicato quanto prima. Vi invito<br />

in ogni caso – ha concluso - di “accantonare” il<br />

valore una cena <strong>rotariana</strong> a favore di questa emergenza<br />

al fine di accumu<strong>la</strong>re risorse”.L’assistente del<br />

Governatore, Gian Michele Gancia, ha inoltre diffuso<br />

<strong>la</strong> toccante testimonianza del rotariano giapponese<br />

Hiroji Ohashi, Governatore del Distretto 2530.<br />

“Cari Amici Rotariani nel mondo, grazie molte per il<br />

vostro aiuto. Malgrado abbiamo avuto l’evento più<br />

tragico che abbiamo mai vissuto, facciamo del nostro<br />

meglio per tutto ciò che possiamo fare. Questa<br />

crisi ci porta un <strong>grande</strong> dolore. Non abbiamo parole<br />

per descrivere il terremoto e lo tsunami. Molte<br />

persone sono morte o hanno perduto <strong>la</strong> loro casa.<br />

E’ stato un disastro terribile. Siamo tutti profondamente<br />

addolorati. Poiché viviamo in Giappone, ci<br />

eravamo preparati per il terremoto e lo tsunami. Ma<br />

è stato più forte di quanto ci aspettassimo. E’ stato<br />

di gran lunga più forte per contrastare lo tsunami.<br />

E’ stato orribile. Dopo l’evento, sul<strong>la</strong> spiaggia e le<br />

aree adiacenti è come l’inferno. Noi rotariani del<br />

Distretto D2530 siamo atterriti dal grave problema<br />

delle centrali nucleari. Un Rotariano del nostro Distretto,<br />

sta operando in prima linea per riportare<br />

l’energia nucleare al livello normale. Abbiamo tutti<br />

fiducia in lui e gli rendiamo omaggio. Egli ha detto:<br />

“DEBBO FARLO. SONO ROTARIANO!<br />

Questa crisi ci sta insegnando nuovamente cose importanti.<br />

Sono l’acqua, l’elettricità, <strong>la</strong> benzina... e ad<br />

aiutarci l’un l’altro, l’AMORE, <strong>la</strong> forza degli esseri<br />

umani. Preghiamo affinché questa difficile situazione<br />

ritorni ad essere sicura.<br />

Grazie per l’amicizia <strong>rotariana</strong>”.<br />

a pagina 9<br />

Sommario<br />

2-3 Il Distretto si fa in due<br />

4 Nuova risognanza magnetica<br />

5 Luci in sa<strong>la</strong><br />

6 Michele Vietti ospite ad Ivrea<br />

7 La Brigata Alpina Taurinense<br />

8 Oratorio mobile ai Murazzi<br />

9 Rypen 2011


2<br />

Rotary2030<br />

Il Distretto<br />

Montalenti: il Rotary è internazionale<br />

non è un’associazione locale<br />

Gianni Montalenti<br />

Il governatore del Distretto 2030 Gianni<br />

Montalenti ha commentato il risultato delle<br />

votazioni con questo messaggio ai rotariani<br />

di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta:<br />

“Carissimi, vi ringrazio per <strong>la</strong> celerità e per <strong>la</strong> puntigliosa<br />

analisi al<strong>la</strong> proposta di frazionamento del<br />

distretto 2030.<br />

Una <strong>la</strong>rghissima maggioranza, come potrete vedere<br />

dal<strong>la</strong> documentazione allegata, ha approvato il<br />

frazionamento. Ringrazio per questo. Il rammarico<br />

di veder interrotti rapporti oramai consolidati e il<br />

timore di aumento di costi distrettuali sono stati<br />

i principali rilievi che i 14 Club, che<br />

non si sono dichiarati favorevoli,<br />

hanno evidenziato. Sono timori certamente<br />

condivisibili, ma che dipendono<br />

esclusivamente da noi. Il Rotary<br />

non è una associazione locale, bensì<br />

internazionale, ed è nostro preciso<br />

dovere coltivare queste re<strong>la</strong>zioni, a<br />

maggior ragione se il club amico, si<br />

trova a poche decine di chilometri in<br />

un altro distretto. Sarà solo una nostra<br />

responsabilità se ciò non avverrà.<br />

Gli attuali progetti in corso che vedono una condivisione<br />

di Club “trasversali” devono essere rinforzati<br />

e alimentati al fine di predisporre e consolidare<br />

oggi, i futuri legami di domani. Re<strong>la</strong>tivamente ai<br />

paventati aumenti di costi di struttura, anche qui<br />

dipenderà noi.<br />

E’ pi ù che mai indispensabile attuare nei nostri<br />

Club e nel Distretto una politica virtuosa di analisi<br />

dei costi interni al fine di ottimizzare le risorse disponibili<br />

e non gravare (soprattutto di questi tempi)<br />

sulle risorse dei soci.<br />

Una politica virtuosa di analisi dei costi interni che<br />

non vada a intaccare una forma ed un protocollo<br />

indispensabile per i nostri Club, ma che, per esempio,<br />

renda consapevoli i soci che si assumono ruoli<br />

dirigenziali, dell’incarico accettato oppure facendo<br />

ricorso alle moderne risorse a basso costo che oggi<br />

l’informatizzazione ci fornisce. Per quanto riguarda<br />

i distretti sarà nostro preciso compito attuare quelle<br />

nuove risoluzioni che Evanston propone, quali condivisioni<br />

di Seminari, Incontri e persino Congressi.<br />

La tecnologia dovrà essere utilizzata in<br />

modo efficace al fine di fornire aggiornamenti<br />

e confronti anche attraverso<br />

il web come sta già avvenendo a livello<br />

internazionale e interdistrettuale.<br />

Il nostro Distretto 2030 è da anni all’avanguardia<br />

nel<strong>la</strong> ricerca diqueste soluzioni<br />

e certamentesaprà ottimizzare<br />

questi servizi. Il Rotary ha il dovere<br />

di rinnovarsi se vuole continuare a<br />

evolversi. Nel<strong>la</strong> giornata del 16 marzo,<br />

l’esito favorevole delle nostre assemblee,<br />

è stato comunicato a Evanston e sono quindi<br />

in attesa di loro indicazioni sui tempi di attuazione<br />

– con molta probabilità – a partire dall’anno rotariano<br />

2013/14 con le denominazioni di Distretti<br />

2031 e 2032.<br />

Per tale ragione sono anche in attesa di avere istruzioni<br />

in merito al<strong>la</strong> procedura da attuare per <strong>la</strong> designazione<br />

del o dei futuri Governatori 2013/14.<br />

Un cordiale abbraccio”<br />

Il conto al<strong>la</strong> rovescia è cominciato<br />

Una nuova <strong>sfida</strong> aspetta i rotariani di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta: fra ventisette<br />

mesi il Distretto 2030 del Rotary International si sdoppia. Il primo luglio 2013 sarà<br />

una data storica per i rotariani. Quel giorno, sarà lunedì, nasceranno ufficialmente<br />

due nuovi Distretti rotariani: il 2031, che comprende i territori dell’Alto Piemonte e del<strong>la</strong><br />

Valle d’Aosta, e il 2032, che comprende <strong>la</strong> Liguria e il Basso Piemonte. Dopo il Governatore<br />

in carica, Gianni Montalenti, il Governatore eletto, Antonio Strumia, e il Governatore designato,<br />

Paolo Biondi, ci saranno probabilmente due Governatori per i due Distretti rotariani.<br />

Il cambiamento è quasi rivoluzionario e forte è il rammarico per il timore che possano<br />

interrompersi consolidati rapporti di amicizia <strong>rotariana</strong> tra soci degli ottantotto Club del<br />

Distretto 2030, ma come sottolinea Gianni Montalenti, “il Rotary non è una associazione<br />

locale, bensì internazionale, ed è preciso dovere coltivare queste re<strong>la</strong>zioni, soprattutto se<br />

il club amico, si trova a poche decine di chilometri”. Saranno i progetti in comune e i service<br />

interclub a conservare saldi gli antichi rapporti e a costruire nuove amicizie, perché i<br />

confini distrettuali non limitano <strong>la</strong> missione del rotariani che è servire gli altri, promuovere<br />

l’integrità e diffondere <strong>la</strong> comprensione, <strong>la</strong> buona volontà e <strong>la</strong> pace nel mondo.<br />

Data proposta di frazionamento:<br />

1 Luglio 2013<br />

Numerazione Distretti Proposta:<br />

Distretto A > D 2031<br />

Distretto B > D 2032<br />

Esito votazioni


2030Rotary<br />

3<br />

si fa in due<br />

Situazione dopo l’approvazione del frazionamento:<br />

Distretto A (D2031)<br />

Situazione dopo l’approvazione del frazionamento:<br />

Distretto B (D2032)<br />

È indimenticabile. È <strong>la</strong> tua estate nel nuovo Club Med.<br />

Fino a 800€ di riduzione per 2 persone*<br />

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alle Agenzie Club Med il Distretto Rotariano d’appartenenza.<br />

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Mi<strong>la</strong>no - via Larga, 9 - tel. 02 5834921<br />

Torino - piazza Solferino, 2/b - tel. 011 5623300<br />

Roma - via Barberini, 45 - tel. 06 4245081<br />

*Offerta soggetta a condizioni e limitazioni.


4<br />

Rotary2030<br />

Il progetto di service territoriale coordinato dal Rotary Club Vercelli e a favore del<strong>la</strong> Lega Italiana per <strong>la</strong> Lotta contro i Tumori<br />

Dai Rotary del Piemonte Centrale 11 mi<strong>la</strong> euro<br />

per <strong>la</strong> nuova risonanza magnetica dell’Ospedale<br />

All’iniziativa partecipa con un contributo anche il Distretto Rotary 2030<br />

L’unione da sempre fa <strong>la</strong><br />

forza. A maggior ragione<br />

quando si tratta di fare<br />

service a favore del<strong>la</strong> salute del<strong>la</strong><br />

collettività. Ne sono convinti i<br />

Club Rotary del Gruppo Piemonte<br />

Centrale del Distretto 2030,<br />

che insieme hanno pensato di<br />

sostenere il <strong>grande</strong> progetto del<strong>la</strong><br />

Sezione Provinciale di Vercelli<br />

del<strong>la</strong> Lega italiana per <strong>la</strong> lotta<br />

contro i tumori.<br />

L’iniziativa, che è stata presentata<br />

lo scorso 8 marzo, a Vercelli, è<br />

stata coordinata dal Rotary Club<br />

Vercelli e dal suo Presidente Pietro<br />

Isacco. Obiettivo: contribuire<br />

al finanziamento dell’ “aggiornamento<br />

completo” del software<br />

e hardware del<strong>la</strong> risonanza<br />

magnetica nucleare, in funzione<br />

presso l’ospedale Sant’Andrea<br />

di Vercelli, per rendere <strong>la</strong> strumentazione<br />

diagnostica un’eccellenza<br />

nell’ambito del territorio<br />

provinciale e regionale, consentendo<br />

così ai medici di provvedere<br />

a diagnosi più tempestive sulle<br />

ma<strong>la</strong>ttie oncologiche, favorendone<br />

<strong>la</strong> guarigione. Un progetto<br />

che al<strong>la</strong> Lilt costa in totale 500<br />

mi<strong>la</strong> Euro.<br />

Al progetto partecipano, oltre<br />

al Rotary Club Vercelli, il Rotary<br />

Sant’Andrea, Gattinara e Santhià-<br />

Crescentino che insieme sono ri-<br />

Il momento del<strong>la</strong> consegna dell’assegno al<strong>la</strong> Sezione Provinciale del<strong>la</strong> Lilt (da sinistra a destra): Roberto Iso<strong>la</strong>, Presidente Rotary<br />

Sant’Andrea, Ezio Barasolo, Presidente Sezione Provinciale Lilt, Pietro Isacco, Presidente Rotary Club Vercelli, Massimo Bianchi,<br />

Presidente Rotary Gattinara e infine Silvio Boltri, Presidente Rotary Santhià-Crescentino.<br />

usciti a raccogliere 11 mi<strong>la</strong> Euro,<br />

e a cui, però, come ha ricordato<br />

Luca Vil<strong>la</strong>ni, socio del Rotary<br />

Club Vercelli e Assistente del<br />

Governatore del Distretto 2030,<br />

si aggiungerà a breve un ulteriore<br />

contributo distrettuale. E a<br />

proposito, l’assegno dei quattro<br />

Club Rotary è stato consegnato al<br />

termine del<strong>la</strong> serata dal Presidente<br />

Isacco e dagli altri Presidenti<br />

nelle mani di Ezio Barasolo, Presidente<br />

del<strong>la</strong> Sezione Provinciale<br />

del<strong>la</strong> Lilt.<br />

«La sussidiarietà e l’impegno<br />

volontaristico rappresentano<br />

uno dei cardini del<strong>la</strong> mission<br />

del Rotary, di qui le tante iniziative<br />

di service promosse negli<br />

anni per garantire il bene del<strong>la</strong><br />

collettività, sul piano internazionale<br />

ma anche a livello territoriale,<br />

tra cui rientra questo<br />

progetto portato avanti con gli<br />

altri Club del<strong>la</strong> zona a favore<br />

del<strong>la</strong> Sezione Provinciale del<strong>la</strong><br />

Lilt e quindi del benessere e del<strong>la</strong><br />

salute del<strong>la</strong> comunità locale»,<br />

ha detto Pietro Isacco, anche a<br />

nome dei colleghi degli altri tre<br />

Rotary. Ad entrare nel merito<br />

del progetto e quindi nei dettagli<br />

tecnici del rinnovamento che<br />

vede protagonista <strong>la</strong> risonanza<br />

magnetica è stato lo stesso Ezio<br />

Barasolo, medico e Presidente<br />

del<strong>la</strong> Lilt vercellese dal 2005, che<br />

ha ricordato come a Vercelli l’associazione<br />

sia approdata fin dagli<br />

anni Settanta, sotto <strong>la</strong> guida<br />

dello “storico” Presidente Eraldo<br />

Vanoli e che oggi, potendo contare<br />

sul costante impegno dei<br />

tanti volontari e degli oltre 80<br />

fiduciari del<strong>la</strong> provincia, svolge<br />

ogni anno numerose visite di<br />

prevenzione, oltre a seminari e<br />

convegni volti a informare e sensibilizzare<br />

in materia di salute e<br />

oncologia.<br />

Chiara Conti<br />

Presidente Commissione<br />

Pubbliche Re<strong>la</strong>zioni Rotary Club<br />

Vercelli<br />

Dal<strong>la</strong> Liguria missione sanitaria<br />

in Repubblica Centroafricana<br />

Teatro Alfieri, P.zza Solferino 4 - Torino<br />

Lunedì 11 Aprile alle ore 21,00<br />

Lo spettacolo, in anteprima per il pubblico Torinese per i 25 anni del<strong>la</strong> Fondazione di Candiolo,<br />

con partecipazione dell'attore a titolo completamente gratuito.<br />

I biglietti - senza alcun importo di prevendita - saranno acquistabili a partire da<br />

Venerdì 4 Marzo 2011 alle ore 09.00 c/o <strong>la</strong> Biglietteria del Teatro Alfieri e contemporaneamente anche alle<br />

Biglietterie dei Teatri Gioiello ed Erba.<br />

I prezzi sono:<br />

P<strong>la</strong>tea A (1° e 2° SETTORE) Euro 60,00<br />

P<strong>la</strong>tea B (3° SETTORE) Euro 40,00<br />

Galleria Euro 35,00<br />

1986-2011<br />

25 Anni!<br />

La ricerca<br />

continua<br />

25 anni fa il Distretto 2030<br />

era presente come<br />

Socio Fondatore<br />

Continuiamo a sostenere<br />

<strong>la</strong> fondazione partecipiamo<br />

allo spettacolo!<br />

Il Rotary Club Genova Sud Ovest da anni col<strong>la</strong>bora<br />

con l’Istituto di Santa Caterina di Genova<br />

che ha una Missione a Ngaoundaye nel<strong>la</strong> Repubblica<br />

Centrafricana. Due progetti sono già stati<br />

realizzati: un progetto AIDS, per <strong>la</strong> diagnosi e cura<br />

dei ma<strong>la</strong>ti di AIDS del<strong>la</strong> Diocesi di Bouar con Centro<br />

a Wantiguera, si è concluso nel novembre 2009; un<br />

progetto per l’alfabetizzazione degli orfani da AIDS<br />

nel settore Nord Ovest del<strong>la</strong> stessa Diocesi con sede<br />

a Ngaoundaye, è attualmente in fase di chiusura. Nel<br />

gennaio 2011, il Rotary Genova Sud Ovest ha realizzato<br />

una missione sanitaria nel<strong>la</strong> Diocesi di Bouar<br />

in col<strong>la</strong>borazione con una Onlus savonese (“Savona<br />

nel cuore dell’Africa”) e una Onlus genovese (“Pro<br />

Africa” ). Si è costituita une vera task force sanitaria,<br />

composta di personale sanitario dell’ospedale San<br />

Paolo di Savona (un ginecologo, un infettivologo,<br />

un radiologo ecografista, una ostetrica, un’infermiera<br />

specialista di sa<strong>la</strong> operatoria, una coordinatrice<br />

responsabile del<strong>la</strong> logistica) e due rappresentanti<br />

del Rotary genovese, il Prof Nico<strong>la</strong> Ragni già direttore<br />

del<strong>la</strong> cattedra di ginecologia dell’Università di<br />

Genova e Clotilde Carbone, ostetrica. All’equipe<br />

si è aggiunto un ingegnere che aveva il compito di<br />

verificare le apparecchiature sanitarie dei diversi<br />

ospedali, pubblici e privati, esistenti nel<strong>la</strong> Diocesi.<br />

Obiettivi del<strong>la</strong> missione: sostenere le attività sanitarie<br />

dei diversi Centri visitati e, soprattutto, studiare<br />

sul posto nuove eventuali strategie di intervento e<br />

nuove possibilità di partenariato di specialisti italiani<br />

con strutture sanitarie del<strong>la</strong> Repubblica Centrafricana.<br />

Essendo il tempo, accordato al<strong>la</strong> missione,<br />

di sole tre settimane, <strong>la</strong> task force, arrivata sul<br />

posto, si è divisa in due equipe che hanno <strong>la</strong>vorato<br />

in col<strong>la</strong>borazione con <strong>la</strong> Dottoressa Ione Bertocchi,<br />

coordinatrice sanitaria del<strong>la</strong> Diocesi. Un’equipe ha<br />

organizzato, presso <strong>la</strong> Maternità del<strong>la</strong> Missione di<br />

Ndim, un corso di aggiornamento ostetrico di 3<br />

giorni a cui hanno partecipato 32 operatori sanitari<br />

( infermieri e ostetriche di vil<strong>la</strong>ggio) provenienti<br />

da tutta <strong>la</strong> sottoprefettura di Ngaoundaye. Una<br />

seconda equipe ha effettuato attività di diagnosi e<br />

cura delle ma<strong>la</strong>ttie ostetrico-ginecologiche insieme<br />

ad un corso di aggiornamento sull’ecografia di tali<br />

ma<strong>la</strong>ttie nell’Ospedale statale di Ngaoundaye. Nel<strong>la</strong><br />

seconda settimana,le due equipes si sono ritrovate<br />

all’Ospedale statale di Bocaranga per instal<strong>la</strong>re un<br />

apparecchio ecografo, dono del<strong>la</strong> Onlus savonese,<br />

e formare il personale sanitario in campo ostetricoginecologico.<br />

Nel<strong>la</strong> terza settimana, <strong>la</strong> task force<br />

si è trasferita a Bouar per visitare le varie strutture<br />

sanitarie del<strong>la</strong> Diocesi, aggiornare e sostenere<br />

il personale nelle attività internistiche (soprattutto<br />

AIDS), ostetriche e ginecologiche. In totale sono<br />

state effettuate più di 500 visite ostetrico-ginecologiche,<br />

oltre 200 visite infettivologiche, e più di 200<br />

esami ecografici. In campo chirurgico due interventi<br />

ginecologici, di cui uno molto complesso, sono stati<br />

realizzati all’Ospedale di Ngaoundaye. Con <strong>grande</strong><br />

soddisfazione è stato constatato che le equipe<br />

sanitarie dei Centri visitati, hanno capacità e competenze<br />

altamente qualificate per realizzare anche<br />

prestazioni chirurgiche impegnative, necessitano<br />

piuttosto di un supporto tecnico in materiale sanitario<br />

e di aggiornamenti periodici. Di questo si dovrà<br />

tener conto nel programmare altre missioni sanitarie<br />

nel futuro. Questi problemi sono stati discussi,<br />

à Bangui, insieme con il Presidente e un membro<br />

del Rotary Club Siriri che hanno voluto salutare<br />

l’equipe prima del loro rientro in Italia.<br />

Paolo Biassoni


2030Rotary<br />

5<br />

“LUCI IN SALA. II edizione<br />

Un sorriso per chi ne ha bisogno”<br />

Venerdì 6 Maggio 2011 . Torino, Teatro Alfieri, ore 21<br />

Il Distretto 2030 del Rotary International<br />

presenta<br />

Luci<br />

II edizione<br />

in sa<strong>la</strong><br />

UN SORRISO PER CHI NE HA BISOGNO<br />

A SOSTEGNO DI:<br />

Progetto “Accompagnare” del Dipartimento Materno Infantile dell’ASL TO2 per i<br />

bambini figli di detenute del<strong>la</strong> Casa Circondariale ”Lorusso e Cotugno” di Torino<br />

Progetto “Camminiamo insieme” - Orfanotrofio dei Padri Camilliani in Georgia<br />

Lo spettacolo, che andrà in scena al Teatro Alfieri di Torino,<br />

rientra nelle molteplici attività che il Governatore<br />

Gianni Montalenti ha organizzato durante il suo mandato<br />

per unire i Club e avvicinare i non Rotariani al<strong>la</strong> filosofia<br />

del Rotary, offrendo un aiuto concreto a due service di<br />

<strong>grande</strong> valore. Il ricavato del<strong>la</strong> serata andrà a sostegno del<br />

Progetto “Accompagnare” del Dipartimento Materno Infantile<br />

dell’ASL TO2 per i bambini figli di detenute del<strong>la</strong> Casa<br />

Circondariale”Lorusso e Cotugno” di Torino, e del Progetto<br />

“Camminiamo insieme” Orfanotrofio dei Padri Camilliani in<br />

Georgia. Gianni Montalenti sarà affiancato nel<strong>la</strong> realizzazione<br />

e organizzazione dello spettacolo da Giorgio Bolognese, del<br />

Torino Ovest, poliedrico maestro d’orchestra e compositore,<br />

che aveva portato in scena con successo <strong>la</strong> prima edizione di<br />

“Luci in Sa<strong>la</strong>” lo scorso 6 giugno nel<strong>la</strong> splendido Teatro Regio<br />

con ospiti d’eccezione come Arturo Brachetti e Marco Berry.<br />

Lo spettacolo, condotto dal regista Fulvio Crivello, è un viaggio<br />

musicale, un componimento di atmosfere che prenderanno<br />

vita e forma con le performance emozionanti degli artisti<br />

Circensi. Note e parole raccontate attraverso gli occhi di un<br />

bambino (Francesco Milone, nipote di un nostro Rotariano)<br />

che simbolicamente rappresenta l’infanzia in favore del<strong>la</strong> quale<br />

è promossa <strong>la</strong> serata. Sulle note composte per l’occasione dal<br />

maestro Giorgio Bolognese, che dirigerà i 35 elementi dell’Orchestra<br />

Fi<strong>la</strong>rmonica dell’Istituto Musicale Baravalle di Fossano,<br />

il bambino si muoverà sul palco, seguendo l’incedere di sonorità<br />

di diverso genere, dal c<strong>la</strong>ssico al jazz. Elemento fuori dal<br />

coro le percussioni del <strong>grande</strong> artista brasiliano di fama internazionale<br />

Gilson Silveira, che sapranno trasportare il pubblico<br />

in un’atmosfera allegra, vibrante, calda e magica.<br />

Le coreografie che prenderanno vita sul palco, oniriche e così<br />

vicine al<strong>la</strong> fantasia creativa dei bambini, tra tessuti, anelli e<br />

giocolieri, sono realizzate dagli artisti di circo contemporaneo<br />

del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> Cirko Vertigo di Grugliasco diretta da Paolo Stratta<br />

che, per l’occasione, ne ha curato <strong>la</strong> regia.<br />

Grandi i nomi degli artisti sul<strong>la</strong> scena.<br />

Attesissimo il comico Raul Cremona che, dopo anni di assenza,<br />

ritorna a Torino per trascinare gli ospiti con <strong>la</strong> sua simpatia<br />

attraverso un repertorio di gag dei suoi personaggi più divertenti<br />

e famosi.<br />

Atmosfere sospese e incantate quelle create dal<strong>la</strong> voce del soprano<br />

Natascia Chiarlo che interpreterà una favo<strong>la</strong>, musicata<br />

da Giorgio Bolognese con testi di Fulvio Crivello, e sonorità<br />

folk nel<strong>la</strong> Milonga eseguita dal sax/soprano Cristiano Tibaldi.<br />

LUCI IN SALA. Un sorriso per chi ne ha bisogno<br />

Regia di: Fulvio Crivello<br />

Musiche e direzione artistica: Giorgio Bolognese<br />

Orchestra Fi<strong>la</strong>rmonica IMB diretta da Giorgio Bolognese<br />

Con: Roul Cremona, Francesco Milone, Natascia Chiarlo, Cristiano<br />

Tibaldi, Gilson Silveira<br />

Coreografie: Cirko Vertigo<br />

Venerdì 6 maggio ore 21,00<br />

TEATRO ALFIERI<br />

Raul Cremona<br />

Orchestra Fi<strong>la</strong>rmonica IMB<br />

diretta da: Giorgio Bolognese<br />

Francesco Milone<br />

Natascia Chiarlo<br />

Cristiano Tibaldi<br />

Gilson Silveira<br />

Scuo<strong>la</strong> di Cirko<br />

Regia: Fulvio Crivello - Direzione artistica e musiche: Giorgio Bolognese - Orchestrazione: Alessio Murgia - Scenografia: Eleonora Rasetto<br />

Fotografo di scena: Corrado D’Angelo - Service audio: Corsinotti - Luci: Enzo Galia - Produzione e post: Giorgio Risi - ADV: Tiziana Lombardi<br />

Ingresso 30,00 euro - Prevendita per i Rotariani presso le loro segreterie,<br />

per i cittadini presso le biglietterie del Teatro Alfieri - Gioiello - Erba<br />

Prova_Locandina.indd 1 15/03/11 16.21<br />

La comunità minori<br />

di Avigliana<br />

Un progetto di servizio dei club torinesi<br />

con <strong>la</strong> Fondazione Paideia Onlus<br />

Sono trascorsi molti anni dall’ultimo incontro tra i rappresentanti dei club torinesi<br />

per <strong>la</strong>vorare su un comune progetto di servizio. L’occasione si è presentata lunedì 14<br />

febbraio, con <strong>la</strong> firma del protocollo d’intesa tra i Rotary Club di Torino e dell’area<br />

torinese e <strong>la</strong> Fondazione Paideia Onlus, sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> proposta avanzata dall’Assistente<br />

del Governatore Vincenzo Carena. Il risultato offre due aspetti importanti: si è avviato<br />

sul territorio un progetto di forte impatto sociale, sono stati coinvolti sullo stesso progetto 1.500 rotariani<br />

appartenenti ai 31 club dell’area.<br />

Oggetto dell’accordo è <strong>la</strong> Comunità<br />

Minori di Avigliana, un<br />

centro di accoglienza residenziale<br />

per minori gravemente<br />

traumatizzati da esperienze di<br />

maltrattamento e abuso. Annualmente<br />

infatti, nel<strong>la</strong> so<strong>la</strong> Regione<br />

Piemonte, sono più di 2000 i<br />

bambini che vivono “fuori” dal<strong>la</strong><br />

loro famiglia, allontanati con<br />

provvedimenti giudiziali per<br />

problemi di diversa natura; l’abuso<br />

e il maltrattamento costituiscono<br />

una del<strong>la</strong> motivazioni<br />

più al<strong>la</strong>rmanti e di complessa risoluzione<br />

(Rif, Centro Nazionale<br />

di documentazione e analisi per<br />

l’infanzia e l’adolescenza , Regione<br />

Piemonte: 2624 bambini in affidamento<br />

familiare o residenziale,<br />

dati aggiornati al 31/12/2007).<br />

La Fondazione Paideia, coerentemente<br />

con i propri obiettivi, ha<br />

già investito una parte rilevante<br />

delle sue risorse economiche e<br />

professionali in questo progetto<br />

per offrire sostegno a bambini in<br />

condizioni di grave sofferenza,<br />

attraverso un intervento specialistico,<br />

a forte valenza educativa e<br />

terapeutica.<br />

Gli obiettivi che ci si propone<br />

sono:<br />

Garantire ai minori vittime di<br />

abusi e maltrattamenti un percorso<br />

di cura e tute<strong>la</strong> in luogo<br />

sicuro.<br />

Ricostruire nel bambino <strong>la</strong> fiducia<br />

in se stesso e nelle figure<br />

adulte di riferimento, attraverso<br />

un intervento personalizzato per<br />

l’e<strong>la</strong>borazione del trauma subito<br />

e <strong>la</strong> ricostruzione di legami e re<strong>la</strong>zioni<br />

positive.<br />

Offrire un sostegno sia al minore<br />

sia al<strong>la</strong> sua famiglia, attraverso<br />

una presa in carico integrata,<br />

che preveda un percorso<br />

educativo e terapeutico.<br />

Definire in breve tempo un<br />

progetto di vita per il bambino,<br />

finalizzato al rientro nel proprio<br />

nucleo familiare di origine o<br />

all’accoglienza in una famiglia<br />

affidata<strong>la</strong> o adottiva.<br />

Per <strong>la</strong> realizzazione del progetto<br />

Fondazione Paideia ha individuato<br />

un partner operativo, <strong>la</strong><br />

Cooperativa Paradigma onlus<br />

che, per <strong>la</strong> chiarezza del modello<br />

di intervento, <strong>la</strong> sensibilità verso<br />

lo sviluppo di progetti sperimentali<br />

e l’attenzione verso il nucleo<br />

familiare nel<strong>la</strong> sua complessità,<br />

è in forte sinergia con <strong>la</strong> vision<br />

operativa del<strong>la</strong> Fondazione. La<br />

Cooperativa, oltre a intervenire<br />

direttamente nel trattamento<br />

dell’abuso a danno di minori,<br />

gestisce anche attività di ricerca,<br />

consulenza e formazione.<br />

La comunità ha sede in una vil<strong>la</strong><br />

dei primi anni del Novecento,<br />

dotata di parco, di circa duemi<strong>la</strong><br />

metri quadrati, nel<strong>la</strong> zona centrale<br />

del Comune di Avigliana:<br />

è un immobile di tre piani, completamente<br />

ristrutturato, con<br />

una superficie complessiva di<br />

cinquecento metri quadrati.<br />

La struttura può ospitare sino a<br />

dieci minori, di età compresa tra<br />

gli 8 e i 13 anni; dispone inoltre<br />

di due posti per l’inserimento<br />

di nuclei mamma-bambino, con<br />

bimbi nel<strong>la</strong> fascia 0-4 anni.<br />

L’inserimento è di norma decretato<br />

da un provvedimento<br />

dell’autorità giudiziaria minorile:<br />

il progetto di sostegno al minore<br />

è concordato con i Servizi Sociali<br />

del territorio e gli operatori del<strong>la</strong><br />

comunità. Il tempo di permanenza<br />

dei bambini nel<strong>la</strong> struttura<br />

residenziale è indicativamente<br />

di un anno e mezzo, prorogabile<br />

per altri sei mesi in situazioni<br />

maggiormente complesse. Al<br />

termine del periodo previsto in<br />

comunità, il minore può rientrare<br />

nel proprio nucleo familiare<br />

di origine; qualora questo non<br />

sia possibile, viene e<strong>la</strong>borato un<br />

progetto di affidamento etero familiare<br />

o di adozione.<br />

In comunità i bambini vengono<br />

ospitati in camere doppie o singole,<br />

a seconda del<strong>la</strong> necessità;<br />

per le mamme con i loro bambini<br />

ci sono ambienti appositamente<br />

strutturati e attrezzati.<br />

Gli spazi comuni vengono utilizzati<br />

per i colloqui, le visite e le<br />

attività di gruppo.<br />

Gli operatori del<strong>la</strong> comunità<br />

sono organizzati in turni per<br />

garantire <strong>la</strong> presenza ventiquattro<br />

ore al giorno; durante le ore<br />

diurne e serali è prevista <strong>la</strong> compresenza<br />

di due o tre operatori<br />

ontemporaneamente.<br />

Gli operatori si occupano dei<br />

percorsi di cura dei bambini, ma<br />

paralle<strong>la</strong>mente vivono insieme<br />

a loro <strong>la</strong> quotidianità, accompagnandoli<br />

a scuo<strong>la</strong>, alle visite con<br />

i genitori e i terapeuti, trascorrendo<br />

con loro momenti ricreativi<br />

e di vacanza.<br />

L’equipe di <strong>la</strong>voro è composta da<br />

figure professionali diverse, al<br />

fine di garantire un intervento<br />

integrato e completo:<br />

un team di educatori con pluriennale<br />

esperienza nel sostegno<br />

a bambini vittime di abusi, che si<br />

occupano di sviluppare il progetto<br />

educativo e di accompagnare<br />

i minori nel<strong>la</strong> vita quotidiana in<br />

comunità;<br />

uno staff di psicoterapeuti,<br />

che sviluppano il percorso clinico<br />

con i bambini e paralle<strong>la</strong>mente<br />

con i loro genitori, attraverso<br />

incontri individuali e di gruppo;<br />

un coordinatore che si occupa<br />

di garantire <strong>la</strong> qualità e <strong>la</strong> continuità<br />

degli interventi, nonché di<br />

gestire il raccordo con gli enti<br />

esterni;<br />

un pediatra e un neuropsichiatra<br />

di riferimento per gli<br />

aspetti sanitari.<br />

II progetto del<strong>la</strong> comunità di Avigliana<br />

ha un piano di sostenibilità<br />

a lungo termine, che consentirà<br />

<strong>la</strong> stabilità degli interventi<br />

proposti e una presenza significativa<br />

sul territorio. Per ogni minore<br />

o nucleo mamma-bambino<br />

inserito, infatti, i Servizi Sociali<br />

invianti e l’ASL di riferimento garantiscono<br />

una retta giornaliera,<br />

che è finalizzata a coprire le spese<br />

di mantenimento e il <strong>la</strong>voro<br />

degli operatori.<br />

Enrico Mastrobuono<br />

Iniziativa delle Inner Wheel liguri a favore delle detenute<br />

Le donne per le donne<br />

Il concerto “Le donne per le donne”, Canzoni<br />

al femminile , è stato organizzato dai quattro<br />

club Inner Wheel del<strong>la</strong> Liguria: il Genova PHF,<br />

il Genova Ovest PHF, il Sud Ovest e il Tigullio. Il<br />

concerto è finalizzato al<strong>la</strong> creazione di borse <strong>la</strong>voro<br />

per le detenute del<strong>la</strong> Casa circondariale femminile<br />

di Genova Pontedecimo.<br />

L’obiettivo è realizzare una picco<strong>la</strong> impresa sociale<br />

che operi nel campo del<strong>la</strong> moda, dall’abbigliamento<br />

agli ‘accessori, che potrebbe significare un’importante<br />

opportunità <strong>la</strong>vorativa per le donne detenute.<br />

Il concerto si è svolto sabato 26 marzo presso il<br />

Monastero delle C<strong>la</strong>risse a San Martino d’Albaro<br />

(Genova) ed è stato eseguito dal Gruppo Genovese<br />

di Musica Antica.<br />

Il gruppo ,nato negli anni Settanta, è un’associazione<br />

culturale senza fini di lucro che svolge attività<br />

di studio e ricerca nel campo del<strong>la</strong> musica antica<br />

per promuoverne <strong>la</strong> conoscenza. Il gruppo musicale<br />

è costituito da più di 40 persone tra solisti,<br />

coro e orchestra.<br />

Nel corso del concerto sono state eseguite musiche<br />

di Purcell, Handel, Mozaer ,Gluck, Bach ed<br />

altri autori sotto <strong>la</strong> direzione di Barna Manfredi.


6<br />

Rotary2030<br />

Il vice presidente del Consiglio superiore del<strong>la</strong> magistratura<br />

Michele Vietti ospite del Rotary Club di Ivrea<br />

Se fossimo in un paese normale, con ogni<br />

probabilità, il vicepresidente del Consiglio<br />

Superiore del<strong>la</strong> Magistratura non avrebbe<br />

mai tenuto una “lezione didascalica”sul<strong>la</strong> giurisdizione,<br />

come quel<strong>la</strong> di giovedì 24 febbraio<br />

all’Hotel Sirio di Ivrea.<br />

Michele Vietti, socio rotariano del Club Roma<br />

Ovest, par<strong>la</strong>mentare canavesano di lungo corso,<br />

già sottosegretario al<strong>la</strong> Giustizia, è al vertice del<br />

CSM.<br />

Davanti ai soci dei Rotary di Ivrea, Cuorgnè e<br />

Canavese ed Aosta, par<strong>la</strong> di giustizia e del ruolo<br />

che questa dovrebbe avere in un paese normale<br />

“come non lo è il nostro”.<br />

“Perché in un paese normale –è l’incipit- di giustizia<br />

si occupano solo i magistrati e gli avvocati.<br />

Qui da noi, purtroppo, le cose non stanno così e<br />

l’argomento viene affrontato con tifo calcistico”.<br />

Per superare l’impasse politica-giustizia che da<br />

troppi anni ammorba il Paese, il vicepresidente<br />

Vietti intravede una so<strong>la</strong> strada possibile. “La<br />

magistratura ha bisogno di un supplemento di<br />

legittimazione-spiega-. Non credo che <strong>la</strong> soluzione<br />

sia quel<strong>la</strong> del consenso popo<strong>la</strong>re, auspicata<br />

da qualcuno. Provate solo ad immaginare cosa<br />

potrebbe significare per l’Italia una campagna<br />

elettorale per eleggere i pubblici ministeri come<br />

avviene negli USA. Penso piuttosto, ad una certificazione<br />

di qualità del <strong>la</strong>voro svolto dai giudici”.<br />

Per Vietti non basta più <strong>vincere</strong> un concorso dopo<br />

<strong>la</strong> <strong>la</strong>urea in giurisprudenza per essere un buon magistrato.<br />

“Il monitoraggio sul<strong>la</strong> qualità del <strong>la</strong>voro va<br />

fatto in maniera rigorosa e puntuale durante tutta<br />

<strong>la</strong> carriera – aggiunge il vicepresidente del CSM<br />

– perché è impensabile che l’anzianità di servizio,<br />

come oggi, sia il criterio per accedere alle<br />

funzioni direttive”.<br />

Vietti sa bene che una certificazione di qualità,<br />

come <strong>la</strong> immagina lui, ha davanti a sé una strada<br />

tutta in salita. “Bisogna superare vecchi pregiudizi<br />

culturali –spiega – e pretendere il rispetto<br />

del<strong>la</strong> deontologia ed un puntuale aggiornamento<br />

professionale”.<br />

Il vicepresidente del CSM spiega che il ruolo del<br />

magistrato, oggi, non è solo quello del buon burocrate<br />

che applica <strong>la</strong> legge al caso concreto. “I<br />

giudici, con l’obbligatorietà dell’azione penale,<br />

hanno una <strong>grande</strong> discrezionalità – aggiunge<br />

Vietti-. Effettuano scelte politiche, distribuiscono<br />

torti e ragioni, ed interpretano norme che<br />

si occupano di temi delicati che vanno dall’ambiente<br />

al<strong>la</strong> salute, dal<strong>la</strong> vita all’eutanasia”.<br />

L’intervento di Michele Vietti si conclude con<br />

una citazione del <strong>grande</strong> giurista Luigi Ferrajoli :<br />

“ Un buon magistrato è colui che, in presenza di<br />

prove certe, condanna l’imputato anche quando<br />

il sovrano ed il popolo chiedono l’assoluzione”.<br />

Vincenzo Iorio<br />

“La sentinel<strong>la</strong> del Canavese”<br />

28 febbraio 2011<br />

Campionati del mondo di sci<br />

sulle montagne di Engelberg<br />

Il Rotary Club Sanremo<br />

per <strong>la</strong> disabilità<br />

Gianluigi De Marchi (da sinistra) con il campione in carica di s<strong>la</strong>lom gigante Andrè Rais e stefano Bovone medalgia di bronzo<br />

Èmancato solo il sole, presente solo a tratti sulle montagne dell’incantevole valle di Engelberg: ma<br />

tutto il resto c’era per passare una bel<strong>la</strong> settimana sulle nevi e disputare i Campionati mondiali di sci<br />

del Rotary.<br />

C’era un piacevole vil<strong>la</strong>ggio adagiato in un’ampia valle, con un centro storico di stile Liberty, un <strong>grande</strong><br />

monastero benedettino di <strong>grande</strong> interesse storico ed artistico, una serie di negozi e ristoranti tipicamente<br />

svizzeri (che bello, finalmente non ci si sentiva oppressi dal<strong>la</strong> globalizzazione, con i suoi negozi sempre<br />

identici, a Las Vegas come a Parigi, a Hong Kong come a Lima, perdendo il fascino del “locale”).<br />

C’era un complesso di montagne di <strong>grande</strong> bellezza, dall’imponente Titlis (3.020 metri d’altezza, aspro e<br />

maestoso come solo le Alpi sanno offrire) all’originalissimo Hahnen (gallo) dal<strong>la</strong> forma avvolgente e con una<br />

specie di “cresta” che gli dà il nome, al Groote Spannot, un’alta parete frastagliatissima, simile alle Dolomiti<br />

(anche se priva del caratteristico colore che solo in Trentino si può trovare), al Kleine Spannort, due vette<br />

gemelle che ricordano un po’ le Tre Cime di Lavaredo (ma anche in questo caso grigie e non rosa…).<br />

C’era una <strong>grande</strong> ricchezza di iniziative di animazione, dalle orchestrine che suonavano gli immancabili<br />

“Joddle” al complesso rock che ha allietato <strong>la</strong> serata in quota al Titlis durante il “Candlenight dinner”, ai<br />

ballerini, al<strong>la</strong> violinista, all’orchestra di bambini, ai cori che hanno fatto da cornice al<strong>la</strong> Cena di ga<strong>la</strong>.<br />

C’era <strong>la</strong> puntualità tutta svizzera negli incontri al Kursaal ogni pomeriggio, dove si riunivano tutti i partecipanti<br />

per bere un aperitivo e raccontarsi le “imprese” sulle nevi.<br />

E, soprattutto, c’era il calore di rotariani autentici che ci hanno riservato <strong>la</strong> più bel<strong>la</strong> delle sorprese: un “Dinner<br />

at home”, cioè un invito a casa degli amici rotariani svizzeri che ci hanno preparato le loro ricette tipiche,<br />

<strong>la</strong> fondue au fromage e <strong>la</strong> mitica raclette!<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> parte sportiva, è stata annul<strong>la</strong>ta per tempesta di neve <strong>la</strong> gara di s<strong>la</strong>lom gigante. Un po’<br />

di delusione fra i cento iscritti, che però hanno accettato <strong>la</strong> decisione inevitabile: non era possibile scendere<br />

in quelle condizioni. Delusione mitigata dal fatto che il vincitore del 2009 (il genovese André Rais) resterà<br />

in carica ancora per un anno…<br />

Nello sci alpino (una durissima salita di un chilometro con 300 metri di dislivello) Stefano Bovone ha conquistato<br />

una meritatissima medaglia di bronzo, battendo concorrenti agguerriti del Nord Europa; l’ottimo<br />

piazzamento gli ha consentito di conquistare il terzo posto anche nel<strong>la</strong> combinata sci alpino+fondo.<br />

E a questo punto il saluto per tutti i partecipanti è stato un emozionante: “Arrivederci a Sestrière 2012”.<br />

Tutti i rotariani del Distretto 2030 sono avvisati: l’anno prossimo si scia sulle nevi di casa, guai a chi manca!<br />

Gianluigi De Marchi<br />

Membro del Board europeo ISFR<br />

per disabili è oggi una realtà<br />

sentita che purtroppo è disattesa in diverse<br />

sedi del Servizio Sanitario Nazionale in L’Odontoiatria<br />

quanto si tratta di intervenire su pazienti, spesso<br />

totalmente non col<strong>la</strong>boranti, per i quali anche un<br />

minimo intervento di urgenza, ad esempio l’estrazione<br />

di un dente deciduo, o anche solo una <strong>la</strong>stra<br />

Rx-grafica, richiede che <strong>la</strong> prestazione venga eseguita<br />

in anestesia generale.<br />

Nel<strong>la</strong> Regione Liguria solo nelle Provincie di Genova<br />

e La Spezia sono presenti strutture pubbliche<br />

ove è possibile intervenire con metodiche e mezzi<br />

atti a superare le difficoltà create da questa fascia<br />

di Pazienti. Un’ ulteriore considerazione va posta<br />

per interventi odontoiatrici da eseguirsi su pazienti<br />

a rischio per importanti ma<strong>la</strong>ttie ad esempio cardiopatie<br />

gravi, esiti infartuali, emo e/o coagulopatie<br />

gravi ed ancora pazienti coinvolti in un percorso<br />

oncologico che richiedono, per <strong>la</strong> loro natura, <strong>la</strong> disponibilità<br />

di attrezzature normalmente presenti in<br />

luoghi di ricovero, cosi detti protetti.<br />

Molte altre considerazioni sarebbero da farsi ad avvalorare<br />

<strong>la</strong> tesi del Progetto di “Service” che il Rotary<br />

Club di Sanremo ha suggerito di portare all’attenzione<br />

degli Amici del proprio Club.<br />

Venuti a conoscenza che presso il Reparto di Day<br />

Surgery si era attivata <strong>la</strong> possibilità<br />

di intervenire su tale fascia d i<br />

ma<strong>la</strong>ti, limitatamente però alle solo estrazioni dentarie,<br />

si è pensato di donare un carrello Odontoiatrico<br />

completo di tutti gli strumenti necessari per<br />

eseguire ogni tipo di trattamento nel totale ambito<br />

del<strong>la</strong> specialità, anche perché i possibili fruitori di<br />

tale metodiche rappresentano un numero attorno<br />

alle cinquecento unità.<br />

Superate con <strong>grande</strong> entusiasmo le difficoltà che si<br />

sono man mano presentate, non ultime quelle economiche,<br />

<strong>la</strong> consegna dello strumentario sopra citato<br />

è avvenuta nel<strong>la</strong> prestigiosa sede di Vil<strong>la</strong> Nobel<br />

di Sanremo, gentilmente concessa dal<strong>la</strong> Provincia<br />

di Imperia e al<strong>la</strong> presenza del Presidente Generale<br />

dell’Asl1 Imperiese Dottor Antonio Rossi, del Presidente<br />

del Rotary Club Sanremo Prof.Amedeo Zerbinati,<br />

dell’Assistente del Governatore Avv.Lorenzo<br />

Mazzo<strong>la</strong>, del Direttore del Reparto di Day Surgey<br />

Dott.Marco Mauro dell’Ospedale di Sanremo, dal<br />

Presidente del Rotaract di Sanremo Giulia Ferrari e<br />

da un folto pubblico.<br />

A completare <strong>la</strong> donazione il Circolo Culturale Giuseppe<br />

Garibaldi di Imperia ha voluto fornire allo<br />

stesso Reparto e con uguale finalità un Apparecchio<br />

portatile per Radiologia Dentaria da usufruirne durante<br />

i momenti operatori.<br />

Il Dottor Marco Mauro Dir. Reparto Day Surgery e<br />

Il Prof. Amedeo Zerbinati Presidente dell’RC Club Sanremo<br />

La locandina esposta nelle vie del<strong>la</strong> Città<br />

annunciante l’avvenimento


2030Rotary<br />

7<br />

Solidarietà <strong>rotariana</strong> al<strong>la</strong> Brigata Alpina Taurinense<br />

Il 29 luglio dello scorso anno, La Stampa di Torino riportava, sotto il titolo “Afghanistan<br />

- Italiani nel mirino” <strong>la</strong> notizia di cui riportiamo di seguito uno stralcio:<br />

“”Una concatenazione di eventi sfortunatissima. O una trappo<strong>la</strong>. La morte<br />

dei due militari del<strong>la</strong> Task Force Genio, ieri, a venti chilometri da Herat, è ancora<br />

da chiarire. I genieri stavano concludendo una missione di routine. Una bomba rudimentale<br />

sul<strong>la</strong> strada che porta verso Nord, segna<strong>la</strong>ta dal<strong>la</strong> polizia afghana. La squadra, da 36 militari<br />

su 8 veicoli blindati Lince, si muove rapidamente dal<strong>la</strong> base, arriva sul luogo indicato. I militari<br />

trovano l’ordigno, procedono al<strong>la</strong> sua neutralizzazione, facendolo saltare. Poi perlustrano <strong>la</strong><br />

zona circostante. E’ comune che i taleban piazzino più di una bomba, per essere sicuri di colpire.<br />

A quel punto l’esplosione, che investe in pieno il maresciallo Mauro Gigli, 41 anni, e il caporalmaggiore<br />

Pierdavide De Cillis, 33, senza <strong>la</strong>sciargli scampo. A qualche decina di metri, il capitano<br />

Federica Luciani è sbalzato a terra, ma riporta soltanto «lievi escoriazioni». Difficile pensare a<br />

un’imprudenza in un team super specializzato come <strong>la</strong> Task Force Genio, addestrata ad operare<br />

nei campi minati. Gigli e De Cillis avevano <strong>grande</strong> esperienza, e numerose missioni all’estero alle<br />

spalle.””<br />

L’articolo non aggiungeva che il<br />

Maresciallo Gigli <strong>la</strong>sciava in quel<br />

di Vil<strong>la</strong>r Perosa una moglie – Vita<br />

Maria – e due figli – Gian Mauro<br />

e Marco – di cui uno ancora adolescente;<br />

né che a casa De Cillis,<br />

vicino a Caserta, avrebbero atteso<br />

invano il ritorno del capo<br />

famiglia <strong>la</strong> moglie Caterina – in<br />

attesa di un figlio (Gian Mauro)<br />

che mai conoscerà suo padre –<br />

ed il piccolo Marco. Quando nel<br />

Consiglio Direttivo del nostro<br />

Club è stata suggerita <strong>la</strong> proposta<br />

di fare qualcosa per far sentire ai<br />

nostri militari <strong>la</strong> solidarietà del<strong>la</strong><br />

società civile di cui noi pensiamo<br />

di essere una picco<strong>la</strong> ma significativa<br />

espressione, l’adesione è<br />

stata immediata. Il problema di<br />

come finanziare un gesto concreto<br />

a favore dei famigliari dei due<br />

Caduti (il budget per i services<br />

del Club era praticamente definito<br />

e le disponibilità esaurite)<br />

fu subito risolto programmando<br />

per <strong>la</strong> serata Natalizia una<br />

lotteria a premi i cui proventi<br />

– ci auguravamo - avrebbero<br />

coperto <strong>la</strong> spesa per le borse di<br />

studio che era nostra intenzione<br />

destinare ai figli dei due nostri<br />

sfortunati soldati. Così è stato.<br />

Grazie ad alcune sponsorizzazioni<br />

(Diageo e Du Parc) i regali<br />

non sono mancati ed il ricavato<br />

ha superato abbondantemente i<br />

3.000. Nel frattempo erano stati<br />

avviati i contatti con <strong>la</strong> Brigata<br />

Alpina Taurinense - di cui facevano<br />

parte i due Caduti, inquadrati<br />

nel 32° Reggimento Genio<br />

Guastatori - nelle persone del<br />

Generale di Brigata Francesco Figliuolo,<br />

del Comandante del Reggimento<br />

Col. Domenico Puglisi e<br />

del Luogotenente Antonio Volpe<br />

che è stato, in seguito, il regista<br />

del<strong>la</strong> parte di cerimonia che ci<br />

ha visto coinvolti. Il 16 Febbraio<br />

scorso, <strong>la</strong> delegazione del nostro<br />

Club (composta dal Presidente A.<br />

Diana, dall’incoming President<br />

G. Zenga, dal Presidente del<strong>la</strong><br />

Commissione Services L.G. d’Amario<br />

nonché dall’ex Alpino V.<br />

Buffo) ha partecipato – nei locali<br />

del<strong>la</strong> Caserma Cavour - a parte<br />

del<strong>la</strong> cerimonia di giuramento<br />

dei nuovi Sottufficiali, momento<br />

suggestivo ed importante per il<br />

Reggimento nel contesto del quale<br />

i Comandanti hanno voluto inserire<br />

anche il nostro intervento.<br />

Per sottolineare l’importanza<br />

che noi rotariani davamo all’avvenimento,<br />

ad accompagnare <strong>la</strong><br />

nostra delegazione si sono offerti<br />

tanto il Governatore Montalenti<br />

che il suo assistente Carena, Past<br />

President del nostro Club.<br />

In una cornice che le foto a fianco<br />

illustrano senza però poter<br />

trasmettere l’atmosfera di toccante<br />

partecipazione, al<strong>la</strong> presenza<br />

dei Comandanti d’arma,<br />

di delegazioni di Associazioni<br />

Alpine nonché dei famigliari dei<br />

giurandi, il Presidente Alberto<br />

Diana ha consegnato al<strong>la</strong> vedova<br />

del S.Ten. Gigli <strong>la</strong> borsa di studio<br />

di 2.000 accompagnando<strong>la</strong> con<br />

le parole che sotto riportiamo:<br />

“”La tragica scomparsa di Suo<br />

marito Mauro, come quel<strong>la</strong> di<br />

tutti i commilitoni caduti in Afganistan,<br />

hanno profondamente<br />

toccato – così vogliamo pensare<br />

– il cuore di tutti i torinesi,<br />

orgogliosi del<strong>la</strong> Brigata Alpina<br />

che porta il nome del<strong>la</strong> Città;<br />

riconoscenti per <strong>la</strong> dedizione,<br />

fino al sacrificio estremo, dimostrata<br />

dagli uomini chiamati<br />

ad affrontare una “missione di<br />

pace” che tale è, purtroppo, solo<br />

nel loro spirito; profondamente<br />

addolorati per <strong>la</strong> perdita di giovani<br />

vite e per <strong>la</strong> disperazione in<br />

cui <strong>la</strong> loro scomparsa ha gettato<br />

chi li amava. Gentile Signora,<br />

proprio questo orgoglio, questa<br />

riconoscenza e questo dolore<br />

hanno indotto i Soci del nostro<br />

Club Rotariano a domandarsi<br />

in che modo noi, rappresentanti<br />

di una società civile troppe volte<br />

distratta rispetto alle tragedie<br />

che sconvolgono <strong>la</strong> vita delle<br />

persone, possiamo portare una<br />

testimonianza di solidarietà,<br />

di vicinanza e di affetto a chi,<br />

come Lei, è stata tanto duramente<br />

colpita. Siamo perfettamente<br />

consci che non esiste gesto che<br />

possa lenire il dolore di chi ha<br />

perso una persona cara, ma abbiamo<br />

voluto ugualmente pensare<br />

che un, sia pure simbolico,<br />

atto concreto possa in qualche<br />

modo far capire, a chi lo riceve,<br />

quanto forti e sinceri siano i sentimenti<br />

che lo dettano. In questo<br />

spirito, gentile Signora, voglia<br />

accettare questo contributo a<br />

favore dei Suoi figli Gian Mauro<br />

e Marco che, in tutta umiltà, il<br />

nostro Club si permette di recapitarLe.Unitamente<br />

a questo,<br />

accolga le sia pur tardive condoglianze<br />

e l’affettuoso saluto di<br />

tutti i Soci del nostro Club e mio<br />

personale.””<br />

Analoghe parole sono state indirizzate<br />

al<strong>la</strong> vedova De Cillis<br />

(assente al<strong>la</strong> cerimonia per ovvie<br />

ragioni famigliari) in uno scritto<br />

consegnato al Gen. Figliuolo ed<br />

al Col. Puglisi unitamente al<strong>la</strong><br />

borsa di studio per i di Lei figli.<br />

A conclusione del<strong>la</strong> cerimonia,<br />

<strong>la</strong> nostra delegazione ha <strong>la</strong>sciato<br />

<strong>la</strong> Caserma Cavour con <strong>la</strong> consapevolezza<br />

non tanto di aver<br />

portato un piccolo aiuto concreto<br />

a chi vive un momento di<br />

tale difficoltà quanto di aver fatto<br />

sentire ai rappresentanti del nostro<br />

Esercito <strong>la</strong> solidarietà e La<br />

vicinanza del<strong>la</strong> società civile. Un<br />

incontro con il Gen. Figliuolo ed<br />

i suoi più diretti col<strong>la</strong>boratori è<br />

già stato programmato per una<br />

delle nostre prossime serate. Vogliamo<br />

che tutti i Soci del nostro<br />

Club sentano dalle vive parole di<br />

questi uomini il racconto del<strong>la</strong><br />

durezza delle missioni che affrontano<br />

ma anche l’espressione<br />

dell’orgoglio con cui servono <strong>la</strong><br />

nostra bandiera.<br />

Il Canto di tutti gli Italiani: serata al RC Torino Nord Est<br />

L’Inno di Mameli fra storia e aneddoti<br />

Nell’anno del 150° anniversario<br />

dell’Unità d’Italia<br />

il RC Torino Nord Est<br />

ha dedicato una serata al nostro<br />

Inno, ovvero “Il Canto degli Italiani”<br />

come fu intito<strong>la</strong>to dallo<br />

stesso Goffredo Mameli. L’oratore<br />

è stato il maestro Giorgio<br />

Guiot, direttore di coro, didatta,<br />

musicista di grandi esperienze.<br />

Abbiamo così potuto percorrere<br />

con lui tutti i percorsi culturali<br />

che una meditazione appena<br />

un po’ più approfondita sull’inno<br />

può offrire. Intanto l’autore,<br />

Goffredo Mameli, che morì ventiduenne<br />

nel<strong>la</strong> difesa di Roma, per<br />

le conseguenze di un’accidentale<br />

ferita da “fuoco amico”. Autore<br />

anche di altri versi di ispirazione<br />

romantica, si dedicò soprattutto<br />

all’impegno patriottico.<br />

Pare che il testo del Canto degli<br />

Italiani (detto “Fratelli d’Italia”<br />

per le prime parole dell’inno)<br />

sia stato ripreso quasi interamente<br />

da un’ode di padre scolopio<br />

Attanasio Canata, presso il cui<br />

convitto di Carcare (SV) Goffredo<br />

era nascosto per sfuggire<br />

al<strong>la</strong> polizia. La sua fine acerba<br />

ed eroica lo mise per sempre al<br />

riparo da polemiche sul fatto, ma<br />

pare proprio che <strong>la</strong> questione di<br />

padre Canata sia vera.<br />

Dal punto di vista del<strong>la</strong> musica,<br />

invece, il maestro Guiot ci<br />

ha fatto scoprire tante piccole<br />

perle che solitamente sfuggono.<br />

Intanto ci ha fatto apprezzare <strong>la</strong><br />

bellezza intrinseca dell’Inno che,<br />

come diceva Roman V<strong>la</strong>d, è una<br />

bel<strong>la</strong> composizione musicale.<br />

Dovuta a Michele Novaro, cui<br />

Mameli sottopose il testo perché<br />

fosse musicato, <strong>la</strong> musica dell’inno<br />

è nel<strong>la</strong> piena tradizione operistica<br />

italiana di metà ottocento.<br />

Un pezzo tra <strong>la</strong> cabaletta, l’aria<br />

d’opera e <strong>la</strong> marcia, come se ne<br />

asco<strong>la</strong>no parecchie nelle composizioni<br />

coeve. Con qualche fremito,<br />

qualche sprezzatura, qualche<br />

sorpresa che ne fanno un pezzo<br />

musicale di tutto gusto e tutto rispetto.<br />

E specialmente in alcune<br />

esecuzioni memorabili.<br />

Il Maestro Guiot non si è limitato<br />

a questo. Visto che tutti<br />

dovremmo poterlo cantare, ci<br />

ha coinvolti in una memorabile<br />

prova di coro, trascinandoci tutti<br />

(eravamo 120) a cantarlo come si<br />

dovrebbe.<br />

La serata si è conclusa sulle note<br />

dell’Inno, in piena allegria e partecipazione<br />

di tutti.<br />

Dante Salmè


8<br />

Rotary2030<br />

L’oratorio mobile che arriva ai Murazzi di Torino<br />

Il Rotary Club Torino Dora ha aiutato <strong>la</strong> comunità salesiana San Luigi di via Ormea nell’acquisto,<br />

mantenimento e pubblicizzazione di un camper a servizio dei ragazzi del<strong>la</strong> zona San Salvario<br />

Da La Stampa del 1 febbraio 2011<br />

«Spazio anch’io», cinque anni al<br />

Valentino con un camper<br />

Jamal Nasri, per il mondo<br />

salesiano che ieri ha festeggiato<br />

il suo fondatore, è <strong>la</strong><br />

prova dell’attualità del metodo<br />

di Don Bosco. Che parte dal conquistarsi<br />

<strong>la</strong> fiducia dei ragazzi.<br />

Jamal era un «baby pusher» dei<br />

Murazzi, uno dei ragazzini che si<br />

infi<strong>la</strong>vano nelle fogne per sfuggire<br />

alle forze dell’ordine, che dormivano<br />

nelle case abbandonate.<br />

Un giorno qualcuno ha scommesso<br />

su di lui e lui ci ha messo<br />

del suo. «Spacciavo ai Murazzi -<br />

ha raccontato Jamal -, adesso <strong>la</strong>voro<br />

in una casa di riposo, tengo<br />

in ordine il verde». Era gelido ieri<br />

al Valentino, sotto le tende bianche<br />

di «Spazio anch’io» l’oratorio<br />

informale che, col caldo e col<br />

freddo, da cinque anni l’oratorio<br />

salesiano San Luigi di via Ormea<br />

anima con tante iniziative. «Spazio<br />

anch’io» è aperto, a portata<br />

di mano di qualunque ragazzo.<br />

Anche chi non ha niente, non ha<br />

casa, può giocare a pallone. Da<br />

oggi, può navigare in internet.<br />

Jamal è stato un protagonista<br />

del<strong>la</strong> festa nel giorno di Don Bosco,<br />

una festa con tanto di saluto<br />

dell’assessore Borgione, di sa<strong>la</strong>tini<br />

e bibite, con il bi<strong>la</strong>ncio di<br />

cinque anni, i progetti in corso e<br />

il futuro. E il futuro, non appena<br />

arriverà <strong>la</strong> primavera, sarà <strong>la</strong> presenza<br />

ai Murazzi - tre sere <strong>la</strong> settimana<br />

dalle 21,30 all’una - del<br />

camper in dotazione all’oratorio.<br />

«Abbiamo iniziato in autunno,<br />

ma ora c’è poca gente - spiega<br />

don Mauro Mergo<strong>la</strong>, direttore<br />

del San Luigi -, qualche ragazzo<br />

straniero di seconda generazione<br />

e qualche minore che arriva dal<strong>la</strong><br />

provincia e si ubriaca fuori dai locali».<br />

Ma in primavera ci sarà da<br />

fare. Gli educatori metteranno il<br />

camper vicino all’imbarco Gtt,<br />

tireranno fuori calcetto e ping<br />

pong. Saranno un presidio sociale,<br />

una mano da afferrare per chi<br />

può averne bisogno. «Nell’attesa<br />

- dice Matteo Aigotti, l’educatore<br />

responsabile di “Spazio anch’io”<br />

- stiamo facendo una ricercaazione<br />

tra i gestori dei locali. Per<br />

sentire il loro punto di vista sui<br />

giovani che frequentano i Murazzi<br />

e per far loro capire che non<br />

sono solo “consumatori”». Il sogno<br />

salesiano sui Murazzi sarebbe<br />

stato avere un’arcata, ma non<br />

si è avverato. «Anche nel camper<br />

siamo comunque un’alternativa».<br />

«Jamal ha accettato di scontare<br />

un mese di carcere, <strong>la</strong> premessa<br />

indispensabile per poi fruire<br />

del<strong>la</strong> misura alternativa», ricorda<br />

don Mauro. «Ha fatto un percorso<br />

di formazione. Poi, nel<strong>la</strong> casa<br />

di riposo dove ha fatto lo stage,<br />

hanno scoperto <strong>la</strong> sua sensibilità<br />

nei confronti degli anziani e dei<br />

ma<strong>la</strong>ti. E lo hanno tenuto». Jamal<br />

ha anche <strong>la</strong>vorato in oratorio<br />

come “peer educator”, educatore<br />

pari. «È importante avere ragazzi<br />

come lui quando ce ne sono<br />

altri, arrivati da poco, che non<br />

sanno se darci fiducia, ai quali<br />

bisogna spiegare che <strong>la</strong> nostra<br />

proposta non è “tutto e subito”»,<br />

spiega don Mauro.Poco lontano,<br />

oltre il cancello dell’oratorio del<br />

Valentino, ieri era parcheggiato<br />

il camper donato dal Rotary<br />

Club Torino Dora con cui il San<br />

Luigi porta in giro ciò che serve<br />

alle attività. Al Valentino porta i<br />

materiali per i corsi di italiano<br />

più accessibili del<strong>la</strong> città (presto<br />

scaricherà ciò che serve per<br />

attivare uno sportello-<strong>la</strong>voro). In<br />

187 hanno imparato l’italiano al<br />

parco: ragazzi somali, albanesi,<br />

peruviani, tunisini, senegalesi,<br />

marocchini. Parecchi si sono<br />

poi avviati verso obiettivi più<br />

impegnativi. Matteo Aigotti ha<br />

ricordato le cifre: nelle attività<br />

al Valentino si sono impegnati<br />

17 peer educator, 40 volontari.<br />

E ventisei ragazzi «del Valentino»<br />

hanno avuto una borsa <strong>la</strong>voro.<br />

Delegazione “Fellowship delle auto e moto d’epoca”<br />

28 maggio 2011, Ivrea e Val Chiusel<strong>la</strong><br />

Anche quest’anno, visto il successo<br />

delle precedenti edizioni, il<br />

gruppo di coordinamento degli<br />

appassionati di auto e moto d’epoca del<br />

nostro distretto propone un raduno<br />

di veicoli storici: <strong>la</strong> terza edizione del<br />

Raduno d’Auto e Moto d’Epoca del<br />

Distretto 2030. Il Raduno si terrà il<br />

28 maggio 2011 ad Ivrea e nel<strong>la</strong> vicina<br />

Val Chiusel<strong>la</strong>, a cavallo fra <strong>la</strong> pianura e<br />

<strong>la</strong> montagna, con scorci spettaco<strong>la</strong>ri e<br />

strade panoramiche, in una zona di facile<br />

raggiungibilità da tutte le province<br />

del Distretto per via autostradale.<br />

Verranno definiti tutti gli aspetti organizzativi<br />

nelle prossime settimane, e<br />

saranno resi noti tutti i partico<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong><br />

manifestazione al più presto. La formu<strong>la</strong><br />

organizzativa sarà quel<strong>la</strong> solita conviviale<br />

col<strong>la</strong>udata ed apprezzata negli anni<br />

scorsi, senza pressostati o controlli orari.<br />

La manifestazione, compatibilmente con<br />

il numero di iscritti, sarà aperta anche ad<br />

ospiti non rotariani appassionati di auto<br />

e moto d’epoca.<br />

Auto e Moto d’Epoca<br />

Fellowship of Rotarians - Distretto 2030<br />

Michele Darò<br />

Contatti:<br />

coordinatore: Michele Darò<br />

(RC TO Superga)<br />

mail: michele.daro@tiscali.it<br />

tel. 0121-331248 (uff.), cell. 338-4407666<br />

tesoriere: Franco Tinelli<br />

(RC Valsesia)<br />

mail: tintir@libero.it<br />

tel. 0321-374383 (uff.), cell. 335-7624431<br />

resp. percorso: Vasco Marzini<br />

(RC Aosta)<br />

mail: marzinivasco@libero.it<br />

tel. 0165-32176 (uff.), cell. 329-4365352<br />

Euroflora per <strong>la</strong><br />

Ta<strong>la</strong>ssemia<br />

I Rotary Club genovesi, in occasione<br />

del<strong>la</strong> decima edizione di “Euroflora” in<br />

programma al<strong>la</strong> Fiera di Genova<br />

da Giovedì 21 aprile a Domenica 1° maggio 2011, sono riusciti ad ottenere dall’Ente Fiera<br />

di poter visitare l’esposizione in anteprima esclusiva il pomeriggio prima dell’inaugurazione e<br />

hanno deciso di “adottare” ciascuno i Club di un distretto Rotary Italia in modo da poter essere<br />

per loro un punto di riferimento. Il costo del biglietto è di EUR 50 ed esso comprende <strong>la</strong> visita<br />

in anteprima al<strong>la</strong> fiera per il giorno 20 aprile dalle ore 16,30 e <strong>la</strong> possibilità di appoggiare<br />

il service dei Rotary Genovesi “Ta<strong>la</strong>ssemia 2”. Per informazioni e prenotazioni: 010/2518481<br />

segreteriarcgenova@rotary-2030.it<br />

Vacanze rotariane nel<strong>la</strong><br />

magica Toscana<br />

Il Rotary Club Pistoia-Montecatini Terme organizza (presidente Mauro Lubrani ) dall›8 al 15 maggio<br />

2011 l’undicesima edizione del<strong>la</strong> «Settimana <strong>rotariana</strong>» a Montecatini Terme, un proprio progetto<br />

service a favore del territorio. L›invito a prendervi parte - sotto lo slogan «Montecatini Terme al centro<br />

del<strong>la</strong> Toscana più affascinante» - è rivolto a tutti i rotariani, coniugi ed amici dei Distretti italiani.<br />

Una vacanza all’insegna dell’amicizia, dei colori dello splendido paesaggio toscano, dei sapori del<strong>la</strong><br />

nostra cucina, del<strong>la</strong> tradizionale arte dell’accoglienza degli alberghi montecatinesi, del re<strong>la</strong>x di<br />

pacchetti personalizzati alle Terme e del fascino di monumenti e opere d’arte straordinarie come quelle<br />

che potremo visitare con programmi di una settimana intera o di un week-end. E tanto altro ancora.<br />

Chi volesse ulteriori informazioni può inviare una e-mail a: info@rotarypistoiamontecatini.org<br />

oppure consultare il sito per il programma dettagliato: www.rotarypistoiamontecatini.org


Acqui Terme<br />

A<strong>la</strong>ssio<br />

Alba<br />

Asti<br />

Aosta<br />

Biel<strong>la</strong><br />

Borgomanero Arona<br />

Bra<br />

Canale Roero<br />

Canelli Nizza Monferrato<br />

Carignano<br />

Ciriè<br />

Chiavari-Tigulio<br />

Chieri<br />

Chivasso<br />

Courmayeur Valdigne<br />

Cuneo<br />

Cuneo Alpi del mare<br />

Cuorgne’ e Canavese<br />

Gavi Libarna<br />

Genova<br />

Genova Est<br />

Genova Golfo del Paradiso<br />

Genova Nord<br />

Genova Nord Ovest<br />

Genova San Giorgio<br />

Genova Ovest<br />

Genova Sud<br />

Genova Sud Ovest<br />

Golfo di Genova<br />

Imperia<br />

Ivrea<br />

La Spezia<br />

Moncalieri<br />

Mondovi’<br />

Novara<br />

Novi Ligure<br />

Orta San Giulio<br />

Ovada del centenario<br />

Pinerolo<br />

Portofino<br />

Rapallo Tigullio<br />

Riviera del Beigua Cogoleto<br />

Rivoli<br />

Saluzzo<br />

Sanremo<br />

Sarzana-Lerici<br />

Savigliano<br />

Savona<br />

Settimo Torinese<br />

Susa Valsusa<br />

Torino<br />

Torino 45° parallelo<br />

Torino Collina<br />

Torino Dora<br />

Torino Cavour<br />

Torino Est<br />

Torino Europea<br />

Torino Lamarmora<br />

Torino MoleAntonelliana<br />

Torino Nord<br />

Torino Nord Est<br />

Torino Nord Ovest<br />

Torino Po<strong>la</strong>ris<br />

Torino San Carlo<br />

Torino Stupinigi<br />

Torino Sud<br />

Torino Sud Est<br />

Torino Sud Ovest<br />

Torino Superga<br />

335 6455515 prof.russofrattasi@tiscali.it<br />

Torino Val Sangone<br />

Tortona<br />

Valenza<br />

Valle Mosso<br />

Valsesia<br />

Valticino di Novara<br />

Vercelli<br />

Vercelli S. Andrea<br />

Viverone <strong>la</strong>go<br />

2030Rotary<br />

9<br />

Sorel<strong>la</strong> Acqua e acqua per sempre<br />

I<br />

dieci Distretti di Italia, Albania, Malta e San Marino<br />

del Rotary International si sono impegnati<br />

nell’organizzare l’evento SORELLA ACQUA in<br />

ASSISI, luogo di <strong>grande</strong> comunione di spiritualità.<br />

La città di San Francesco ha accolto i Rotariani il 16-<br />

17 aprile 2011. Al convegno sono intervenuti il Presidente<br />

del Rotary International Ray Klinginsmith e<br />

Wilfrid J. Wilkinson del<strong>la</strong> Rotary Foundation, e hanno<br />

partecipato i rappresentanti delle grandi agenzie<br />

internazionali UNESCO, UNICEF, FAO, OMS e Banca<br />

Mondiale. L’Acqua o meglio “Sorel<strong>la</strong> Acqua portatrice<br />

di vita e pace”, ha visto da sempre i Rotariani<br />

impegnati in programmi e progetti di successo che<br />

si sono concretizzati in tutto il mondo.<br />

Ad Assisi sono stati presentati i risultati ottenuti,<br />

per ispirare tutti verso un nuovo e consapevole utilizzo<br />

del bene più prezioso al mondo. Dai grandi<br />

del<strong>la</strong> Terra agli uomini di domani. Nel<strong>la</strong> settimana<br />

dedicata all’acqua i rotariani hanno incontrato gli<br />

sco<strong>la</strong>ri delle elementari per par<strong>la</strong>re di acqua. Uomini<br />

e donne dei Rotary Club hanno dedicato il loro<br />

tempo e <strong>la</strong> loro esperienza ai bambini per spiegare<br />

che l’acqua è preziosa; che l’acqua non deve essere<br />

sprecata e non deve essere inquinata, perché dove<br />

c’è acqua, ci sono salute e benessere; dove non c’è<br />

acqua, ci sono fame e ma<strong>la</strong>ttie. Nel<strong>la</strong> società del consumismo<br />

esasperato i bambini credono che l’acqua<br />

sia inesauribile, credono che per avere l’acqua basti<br />

aprire il rubinetto. È di fondamentale importanza<br />

che i bambini imparino il prima possibile ad avere<br />

comportamenti responsabili verso l’ambiente e verso<br />

il consumo dell’acqua, perché soltanto se non si<br />

spreca ci potrà essere acqua per sempre.<br />

Il progetto “Acqua per Sempre 2”, preparato dal<strong>la</strong><br />

Commissione protezione ambiente del Distretto<br />

2030, presieduta da Carlo Alessandro Russo Frattasi,<br />

su indicazione del Governatore Gianni Montalenti,<br />

è rivolto ai bambini delle scuole primarie e ha lo<br />

scopo di sensibilizzare e informare – anche con<br />

applicazioni pratiche e con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione degli<br />

insegnanti – gli sco<strong>la</strong>ri su tutti i problemi riguardanti<br />

l’acqua. Il progetto “Acqua per Sempre 2” ha un<br />

sogno ambizioso: contribuire a costruire un mondo<br />

migliore, libero dalle ma<strong>la</strong>ttie e dal<strong>la</strong> povertà, dove<br />

ci sia acqua per tutti.<br />

Da lunedì 4 a lunedì 11 aprile se è svolta <strong>la</strong> seconda<br />

“Settimana Rotariana dell’Acqua” (<strong>la</strong> prima edizione<br />

è stata l’anno scorso) che nelle tre regioni del<br />

Distretto rotariano ha coinvolto più di trecento<br />

scuole primarie, mille insegnanti e oltre trentami<strong>la</strong><br />

bambini. I rotariani hanno spiegato ai bambini<br />

che anche per quanto riguarda l’acqua il mondo<br />

è diviso in due parti: in una, il cosiddetto “nord<br />

del mondo”, l’acqua pare abbondi mentre nell’altra,<br />

il sud, l’acqua molto evidentemente scarseggia<br />

spesso al punto spesso al punto di provocare siccità<br />

e gravi problemi per le popo<strong>la</strong>zioni che ne sono<br />

vittime. Quindi occorre in prima battuta provvedere<br />

a razionalizzare l’uso dell’acqua dove pare ce<br />

ne sia tanta, ma non sappiamo per quanto tempo,<br />

ed intervenire dove manca per rendere disponibile<br />

alle popo<strong>la</strong>zioni questo prezioso strumento di<br />

vita. Da tempo il Rotary International si occupa di<br />

questo problema costruendo e facendo costruire<br />

pozzi in Africa e nel Terzo Mondo, consentendo<br />

con questi interventi una vita decorosa a milioni<br />

di persone. Nel corso del<strong>la</strong> settimana dell’acqua,<br />

oltre duecento rotariani di settantacinque Club<br />

del Distretto si sono recati nelle scuole e, in<br />

presenza delle maestre con le quali hanno concordato<br />

un percorso didattico specifico tramite<br />

una scheda didattica e una mappa concettuale<br />

predisposte ad hoc, hanno mostrato ai bambini<br />

come”trattare bene l’acqua”; cioè’ come non sprecar<strong>la</strong><br />

e non inquinar<strong>la</strong>.<br />

A questo fine <strong>la</strong> commissione “PROTEZIONE AM-<br />

BIENTE” del distretto ha preparato per gli sco<strong>la</strong>ri:<br />

un cartone animato che tratta l’acqua come bene<br />

del<strong>la</strong> natura; l’acqua come risorsa da non inquinare<br />

, l’acqua come bene da non sprecare. Il cartone<br />

animato: “Vita da goccia” ha riscosso grandissimo<br />

successo presso i bambini e il corpo docente. Il<br />

percorso e’ stato completato da un “decalogo” sul<br />

corretto uso dell’acqua e da una fi<strong>la</strong>strocca semplice<br />

ed un po’ musicale adatta ai bambini delle<br />

c<strong>la</strong>ssi elementari.<br />

COMMISSIONE PROTEZIONE AMBIENTE<br />

Grazia TAGLIAFIERRO Valter BORGIO Giacomo COSTANZO Massimo GONELLA Paolo MERLO Giovanni PETRILLO Sandro RUSSO FRATTASI Fabrizio SAGLIETTO<br />

ACQUA PER SEMPRE 2<br />

Seconda settimana <strong>rotariana</strong> dell’acqua<br />

Distretto 2030 4 - 11 aprile 2011<br />

250 Rotariani “sul campo”<br />

25.000 bambini<br />

200 istituti sco<strong>la</strong>stici<br />

1.200 insegnanti<br />

76 Club Rotary<br />

PREMIO di RAPPRESENTANZA<br />

del PRESIDENTE<br />

del<strong>la</strong> REPUBBLICA<br />

ROTARY INTERNATIONAL<br />

DISTRETTO 2030 2030<br />

Arte e trucchi nel Comunicare<br />

Il RYPEN al<strong>la</strong> sua quarta edizione<br />

Probabilmente pochi lo<br />

sanno che da quattro anni<br />

a Borghetto Borbera (AL),<br />

nel delizioso scenario dell’appennino<br />

ligure-piemontese, gli<br />

amici del Rotary Club Gavi Libarna,<br />

in col<strong>la</strong>borazione con i ragazzi<br />

Interact e il patrocino del Distretto<br />

2030, organizzano, primi<br />

in tutto il nord Italia, il progetto<br />

di formazione RYPEN.<br />

Di cosa si tratta?<br />

RYPEN sta per “Rotary Youth<br />

Program of Enrichment” ed è un<br />

programma formativo indirizzato<br />

ai giovani fra i 14 e i 18 anni.<br />

Si è trattato, in poche parole, di<br />

raccogliere giovani provenienti<br />

da tutto il Distretto 2030 facenti<br />

parte di sia di un club Iteract<br />

che non, ospitarli dal 25 al 27<br />

febbraio per un<br />

lungo week-end<br />

e preparare per<br />

loro un programma<br />

formativo<br />

di tecniche<br />

re<strong>la</strong>zionali e di comunicazione,<br />

indispensabile per il loro futuro.<br />

Per far questo si è voluto puntare<br />

a nomi di assoluto prestigio nel<br />

campo del<strong>la</strong> formazione e del<strong>la</strong><br />

consulenza manageriale. Come<br />

nelle ultime 3 edizioni anche<br />

per quest’anno <strong>la</strong> scelta è caduta<br />

sul dr. Luigi De Concilio (Rotary<br />

Golfo di Genova), per anni Responsabile<br />

Immagine e Comunicazione<br />

Enel di Piemonte, Valle<br />

d’Aosta e Liguria e sul<strong>la</strong> dott.<br />

sa Carolina Mantegazza (anche<br />

lei del Rotary Golfo di Genova)<br />

esperta grafologa nonché consulente<br />

nel settore giuridico e<br />

esperta nel settore del<strong>la</strong> selezione<br />

aziendale e di Età Evolutiva.<br />

Il tema trattato nelle tre giornate<br />

ha avuto come titolo “Comunicando<br />

si diventa grandi”: si è par<strong>la</strong>to<br />

di comunicazione scritta e<br />

verbale, per meglio comunicare<br />

il proprio messaggio ed esprimere<br />

se stessi sia nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> che in<br />

pubblico. Si è inoltre approfondita<br />

<strong>la</strong> materia del linguaggio del<br />

corpo, perché il corpo contribuisce<br />

per circa l’80% al<strong>la</strong> percezione<br />

del messaggio da parte dell’interlocutore.<br />

Molti piccoli gesti,<br />

apparentemente insignificanti,<br />

in realtà danno delle indicazioni<br />

sul nostro modo di essere e di<br />

reagire, magari sovvertendo l’impressione<br />

che abbiamo tentato di<br />

dare utilizzando le parole.<br />

Durante il terzo approfondimento<br />

ogni ragazzo ha avuto l’opportunità<br />

di avvicinarsi al mondo<br />

dell’analisi grafologica. Dopo<br />

una parte introduttiva mirata a<br />

spiegare gli ambiti nei quali si<br />

può utilizzare <strong>la</strong> grafologia, sono<br />

state mostrate e spiegate delle<br />

slides contenenti gli scritti ed i<br />

disegni di dieci coraggiosi volontari.<br />

Ne è scaturito non solo un<br />

interessante quadro caratteriale<br />

di ciascuno, ma anche modalità<br />

comportamentali e reattive tipiche<br />

degli adolescenti in generale.<br />

Capire quali sono le spinte<br />

che muovono un ragazzo e quali<br />

i timori che lo bloccano, è stato<br />

anche utile per favorire tra i presenti<br />

una maggior comprensione<br />

ed accettazione di modi di agire<br />

considerati dal gruppo sbagliati<br />

o strani. Durante <strong>la</strong> piacevole<br />

serata di ga<strong>la</strong> del sabato, dove i<br />

ragazzi hanno anche ricevuto <strong>la</strong><br />

gradita visita del Governatore,<br />

quattro di loro hanno re<strong>la</strong>zionato<br />

quanto appreso e capito<br />

durante il corso, il loro linguaggio<br />

corporeo e verbale è stato<br />

impeccabile, hanno saputo superare<br />

bril<strong>la</strong>ntemente l’emozione<br />

di par<strong>la</strong>re in pubblico, ognuno<br />

ovviamente con il suo stile. Durante<br />

<strong>la</strong> mattina del<strong>la</strong> domenica<br />

infine, tre illustri re<strong>la</strong>tori il dott.<br />

Matteo Ozzano, biologo e ricercatore<br />

sulle patologie umane,<br />

l’architetto e socio del Rotary<br />

Gavi-Libarna Franco Marchi e<br />

l’ing. Fabio Rossello, riconosciuto<br />

dirigente e consulente nel<br />

campo del<strong>la</strong> farmaceutica e del<strong>la</strong><br />

chimica ma anche socio del<br />

Rotary Valenza ed assistente del<br />

Governatore, hanno dialogato<br />

con i giovani disquisendo sulle<br />

rispettive materie ed esperienze<br />

trasmettendo loro utili consigli<br />

di vita. Tutto questo, si spera,<br />

possa servire ai ragazzi nel<strong>la</strong> loro<br />

vita professionale, ma non solo:<br />

conoscere “i trucchi del mestiere”<br />

servirà anche per muoversi<br />

con spirito critico nel<strong>la</strong> vita reale<br />

e nel<strong>la</strong> massa di informazioni,<br />

spesso contraddittorie e non<br />

sempre “oneste” che ogni giorno<br />

ci piovono addosso dai giornali,<br />

dal<strong>la</strong> televisione e dal web.<br />

Il responsabile dell’evento dott.<br />

Francesco Mignone del Rotary<br />

Gavi-Libarna è felice ed orgoglioso<br />

di aver avuto, anche quest’anno,<br />

l’opportunità di organizzare<br />

un evento così stimo<strong>la</strong>nte, sicuramente<br />

anche grazie al<strong>la</strong> preziosa<br />

col<strong>la</strong>borazione del suo Club<br />

Gavi-Libarna, del Distretto 2030<br />

rappresentato dal Governatore<br />

Gianni Montalenti, che ha efficacemente<br />

continuato a credere<br />

nelle nuove generazioni e di<br />

molte altre persone, provando<br />

che chi investe sul<strong>la</strong> cultura dei<br />

giovani, non sbaglia mai.<br />

RYPEN 2011: Non è quello che sembra<br />

Durante l’ ultimo week-end del passato febbraio i 28 ragazzi (noi) che hanno partecipato al RYPEN<br />

hanno avuto <strong>la</strong> <strong>grande</strong> fortuna di avere due ottimi ed appassionati maestri come Luigi De Concilio<br />

(RC Golfo di Genova, già Dir. Enel Comunic. Piem., Liguria e Valle Aosta, libero prof. Esperto in<br />

strategia di comunicazione, ndr) e Carolina Mantegazza (RC Golfo di Genova, perito grafologo, ndr) che<br />

hanno presentato le molte sfaccettature del mondo del<strong>la</strong> comunicazione e le loro esperienze. L’incontro di<br />

studio è avvenuto in un ambiente informale dove Luigi De Concilio ci ha par<strong>la</strong>to dei modi di comunicare<br />

e ci ha insegnato quanto i gesti del corpo ci rappresentino, tramite l’analisi di avvenimenti e di attività<br />

comuni. Carolina Mantegazza ci ha presentato figura professionale del grafologo in tutti i suoi aspetti,<br />

a molti sconosciuta ma che in realtà può essere davvero importante in ambito giuridico e nell’analisi<br />

infantile-adolescenziale. Con <strong>grande</strong> passione ci ha illustrato questa nuova materia, dove il subconscio subentra<br />

all’inconscio con <strong>la</strong> scrittura ed il disegno. Carolina Mantegazza ha completato l’approfondimento<br />

analizzando le nostre scritture provocando un <strong>grande</strong> interesse tanto da non smettere di interrogar<strong>la</strong> per<br />

riscoprire le caratteristiche psicologiche più nascoste. Questo evento Rotary è stato per tutti una <strong>grande</strong><br />

possibilità per ampliare le nostre conoscenze riguardo campi che ci toccano da vicino nel<strong>la</strong> vita di ogni<br />

giorno, per poter capire più a fondo <strong>la</strong> figura dei “media” e poter analizzare passo-passo processi che ci<br />

riguardano. Caratteristica fondamentale di questo incontro è stata <strong>la</strong> conoscenza, in tutti i sensi, il conoscere<br />

nuove persone e porre le basi per future amicizie imparando e simpatizzando. L’occasione dunque<br />

per vedere “dietro le quinte” nel <strong>grande</strong> teatro del<strong>la</strong> comunicazione, ricevere insegnamenti pratici e capire<br />

cosa ci sia davvero dietro a tante cose e così poter capire che molte volte ciò che ci è presentato non è<br />

quello che sembra. Questo è stato molto utile per migliorare le nostre abilità di comunicare in pubblico<br />

e per avere una maggiore sicurezza, che è stata messa al<strong>la</strong> prova da alcuni di noi selezionati per spiegare<br />

il corso (con successo, direi!) ai presenti al<strong>la</strong> cena di ga<strong>la</strong>, al<strong>la</strong> quale -tra gli altri- hanno partecipato il<br />

Governatore Gianni Montalenti e <strong>la</strong> consorte Désirée. Interpreto certamente il pensiero di tutti i miei<br />

nuovi amici nel ringraziare gli organizzatori e coloro che sono intervenuti durante questo meraviglioso<br />

week-end, ed anche i Club sponsor e il Distretto Rotary 2030 nel<strong>la</strong> speranza che continuino a promuovere<br />

questa bel<strong>la</strong> opportunità. In partico<strong>la</strong>re, un riconoscimento speciale va senz’altro a Francesco Mignone,<br />

che con dedizione da ormai quattro anni si dedica al RYPEN e, così, al futuro del Rotary.<br />

Filippo Piazza


10<br />

Rotary2030<br />

Il mappamondo<br />

del Georotaract<br />

Confini, numeri, colori e<br />

confronti. Il bello delle<br />

cartine mute è che sono<br />

duttili. Ci si può pasticciare sopra<br />

frecce, colori, figure, parole.<br />

Si può entro certi limiti cambiare<br />

l’idea sco<strong>la</strong>stica che si ha dei confini,<br />

delle dimensioni. Quindi<br />

perché no, dell’importanza degli<br />

Stati, ammesso che ci sia accordo<br />

sul significato di importanza. Gli<br />

Stati più o meno colorati sul<strong>la</strong><br />

base del PIL, quelli in via di sviluppo,<br />

<strong>la</strong> densità di popo<strong>la</strong>zione,<br />

le materie prime, le guerre, le<br />

un’occhiata. I dati in valore assoluto<br />

del numero dei Rotaract<br />

Club nei vari Stati sono quantomeno<br />

curiosi. In India ci sono<br />

2129 club. In Cina 2. Il nostro<br />

distretto comprende Piemonte,<br />

Liguria e Valle D’Aosta. Il distretto<br />

2450 comprende Egitto,<br />

Libano,Cipro, Giordania, Bahrein,<br />

Sudan, Georgia, Armenia<br />

ed Emirati Arabi Uniti. Breve<br />

calcolo. Il Distretto 2030 copre<br />

una superficie di 34.081 Km2. Il<br />

Distretto 2450 una superficie di<br />

3.802.255 Km2. Immagino che i<br />

Bulgaria, con 37, c’è più Rotaract<br />

che in Francia, che di club ne ha<br />

appena 80. Si dirà che in alcuni<br />

Stati è normale che ci sia poco<br />

Rotaract, per <strong>la</strong> mancanza di libertà.<br />

Vero, ma solo in parte. In<br />

effetti l’associazione Freedom<br />

House, considera un paese Not<br />

Free <strong>la</strong> Cina, dove si contano<br />

solo due club, ma Not Free è anche<br />

l’Egitto, dove se ne contano<br />

44. Allo stesso modo sembra<br />

naturale che in un paese libero<br />

come il Belgio nascano numerosi<br />

club in proporzione al<strong>la</strong> po-<br />

Club RTC Popo<strong>la</strong>zione Rapporto<br />

1 Belize 5 343.493 145,5634<br />

2 Macao 6 541.200 110,8647<br />

3 Trinidad e Tob 15 1.362.640 110,0804<br />

4 Giamaica 26 2.708.552 95,99225<br />

5 Mauritius 11 1.280.251 85,92065<br />

6 Uruguay 27 3.447.569 78,31605<br />

7 Guyana 6 790.153 75,93466<br />

8 Italia 417 59.983.205 69,51946<br />

9 Filippine 589 93.897.444 62,72801<br />

10 Argentina 241 40.724.269 59,17847<br />

11 Suriname 3 530.431 56,55778<br />

12 Belgio 55 10.729.253 51,26172<br />

13 Hong Kong 36 7.055.071 51,02713<br />

14 Taiwan 118 23.287.909 50,67007<br />

15 Bulgaria 37 7.418.091 49,87806<br />

22 Brasile 680 197.289.533 34,46711<br />

40 Germania 170 81.848.867 20,76999<br />

41 USA 611 309.473.626 19,7432<br />

49 India 2129 1.187.125.055 17,93408<br />

50 Nigeria 275 154.622.507 17,78525<br />

61 Gran Bretagna 97 61.762.815 15,70524<br />

67 Francia 80 62.751.344 12,74873<br />

86 Spagna 34 47.208.363 7,202114<br />

128 Cina 2 1.329.111.520 0,015048<br />

lingue. Oppure si può inventare.<br />

Questo è un divertissement.<br />

E’ una riflessione che nasce<br />

guardando i dati del Quarterly<br />

Worldwide Rotaract Statistics<br />

(Second Quarter 2010-2011).<br />

Probabilmente dice poco o nul<strong>la</strong>.<br />

Ma vale <strong>la</strong> pena almeno darci<br />

pacchetti delle distrettuali comprendano<br />

anche il volo andata<br />

e ritorno. Li abbiamo rapportati<br />

al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione. E anche qui<br />

non mancano le sorprese. Proporzionalmente<br />

in Giamaica,<br />

con 26 club, c’è più Rotaract<br />

che in Germania, con 170. E in<br />

po<strong>la</strong>zione, e strano che ciò non<br />

accada in Spagna. Va escluso che<br />

sia <strong>la</strong> ricchezza a produrre Rotaract.<br />

Il PIL pro capite del Canada<br />

(dati FMI Ottobre 2010) è di<br />

45,888 US$, e sono attivi 72 club,<br />

mentre quello del<strong>la</strong> Nigeria è di<br />

1,324 US$, e sono attivi 275 club.<br />

Calco<strong>la</strong>re il rapporto,poi, permette<br />

almeno in parte di evitare<br />

alcuni possibili errori. Il dato<br />

dell’India, 2129 club, che rimane<br />

comunque c<strong>la</strong>moroso, si sgonfia<br />

se misurato su una popo<strong>la</strong>zione<br />

di oltre 1 187 000 000 di abitanti,<br />

il 17,5 % del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione mondiale.<br />

Sorprende di più, allora, il<br />

dato delle Filippine che con quasi<br />

94 milioni di abitanti hanno<br />

589 club, o l’Argentina, che con<br />

meno di 40 milioni di abitanti ne<br />

ha 241. Poi c’è l’Italia. L’Italia è<br />

un’eccezione. In testa al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssifica<br />

europea per numero di club,<br />

sia in termini assoluti che in termini<br />

re<strong>la</strong>tivi. Distribuiti sui dieci<br />

distretti ben 417 club, su una<br />

popo<strong>la</strong>zione di poco meno di 60<br />

milioni di abitanti. Nel nostro distretto<br />

ci sono 48 club, , in tutta<br />

<strong>la</strong> Francia 80, con <strong>la</strong> differenza<br />

che <strong>la</strong> Francia ha dieci volte gli<br />

abitanti del nostro distretto, su<br />

una superficie venti volte superiore.<br />

La concentrazione in Italia<br />

di club in rapporto al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione<br />

è paragonabile soltanto a<br />

realtà molto partico<strong>la</strong>ri, in genere<br />

di ridotte dimensioni, e quasi<br />

sempre non occidentali. Un club<br />

nuovo può nascere per svariati<br />

motivi, ma certamente un numero<br />

così elevato si spiega solo con<br />

una vera e propria cultura del<strong>la</strong><br />

famiglia <strong>rotariana</strong>. Tutti compresi.<br />

Interactiani, ryliani, crocieristi,<br />

borsisti, genitori, nonni.<br />

Le loro aggregazioni, i rotariani<br />

golfisti, quelli velisti, quelli tennisti,<br />

tutti gli “isti” insomma. I<br />

rotaractiani conservatori, quelli<br />

progressisti. Quelli tradizionalisti,<br />

tipologia frac, quelli innovatori,<br />

tipologia camicia aperta<br />

catena in vista. L’Italia festeggia il<br />

suo 150 compleanno tra i primi<br />

posti di una c<strong>la</strong>ssifica molto importante<br />

per coloro che dedicano<br />

almeno due incontri al mese<br />

ad un <strong>grande</strong> progetto. Ecco un<br />

motivo di vanto.<br />

Nuccio To<strong>la</strong> e Marco Arizzi<br />

Il Rotaract Orta San Giulio<br />

con <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> italiana di senologia<br />

Venerdì 18 febbraio, all’Hotel San Rocco di Orta, sede sociale del<br />

Rotaract Club Orta San Giulio, nell’elegante cornice del <strong>la</strong>go<br />

d’Orta, una serata di alta cultura Medica e Musicale. Due Arti<br />

che sembrano lontane, ma non troppo.<br />

Ospiti del<strong>la</strong> serata il Professor C<strong>la</strong>udio Andreoli, specializzato in Oncologia<br />

Chirurgica, Direttore del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Italiana di Senologia fondata<br />

nel 1984 con il Professor Umberto Veronesi che ne è Presidente del<br />

Consiglio Scientifico. Il Professor Andreoli per 15 anni nell’equipe del<br />

prof. Umberto Veronesi, si interessa del<strong>la</strong> patologia oncologica del<strong>la</strong><br />

mammel<strong>la</strong> contribuendo allo sviluppo di progetti di ricerca in ambito<br />

terapeutico, del<strong>la</strong> chirurgia conservativa in partico<strong>la</strong>re, del<strong>la</strong> prevenzione<br />

farmacologica e diagnosi precoce. Egli è responsabile del<strong>la</strong><br />

FONCaM, Direttore del Centro di Mi<strong>la</strong>no del<strong>la</strong> Fondazione Maugeri,<br />

Consulente presso l’Unità di Senologia dell’Istituto Clinico Humanitas<br />

e referente del Ministero del<strong>la</strong> Salute. La Dottoressa Lidia Bramani Presidentessa<br />

del Consiglio direttivo del<strong>la</strong> suddetta Scuo<strong>la</strong> è una saggista<br />

e musicologa insigne esperta di Mozart e il Maestro Fabio Vacchi musicista<br />

di fama mondiale, uno dei sostenitori del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong>, al<strong>la</strong> testa del<strong>la</strong><br />

Fi<strong>la</strong>rmonica del<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borando con Maestri d’eccellenza come<br />

Muti e Abbado, si aggiudica il David di Donatello con le colonne sonore<br />

de “il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi. Una serata dedicata al tumore<br />

al seno, prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile.<br />

La sofferenza generata dal<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia a volte mette in discussione <strong>la</strong> vita<br />

stessa, il suo significato, con profondo disagio destabilizzando gli equilibri<br />

raggiunti. Per questo è necessario conoscere. Conoscere per guarire.<br />

La serata presieduta da Davide Longoni - Presidente del Rac Orta<br />

San Giulio - è stata una conviviale interdistrettuale in cui <strong>la</strong> Scienza si è<br />

sposata all’Umanità. Numerose le autorità Rotaractiane presenti tra cui<br />

Marta Ludovici - Membro del<strong>la</strong> Commissione Internazionale Distretto<br />

2030 -, Paolo Menafoglio - Past RD Distretto 2040 e Presidente del<strong>la</strong><br />

Commissione Azione Sociale -, Shey<strong>la</strong> Treu - Presidente Commissione<br />

Formazione e Comunicazione del Distretto 2040 - , Chiara Morosi -<br />

Membro del<strong>la</strong> Commissione Azione Internazionale Distretto 2040 -,<br />

Paolo Soattini - Presidente del Rac Luino -, Matteo Tiberi - Rotaryano<br />

e Past RD Distretto 2040 - fondatore e Presidente del<strong>la</strong> Fondazione<br />

Grazia Focacci, a sostegno dei ma<strong>la</strong>ti di cancro e dei famigliari, fornendo<br />

loro assistenza e raccogliendo fondi per <strong>la</strong> ricerca contro il cancro<br />

in col<strong>la</strong>borazione con l’Istituto Europeo di Oncologia e <strong>la</strong> Fondazione<br />

Veronesi. Grazie all’RD del Distretto 2040 Francesca Zotto<strong>la</strong> per averci<br />

mandato il gagliardetto distrettuale del proprio anno.<br />

Al termine del<strong>la</strong> conviviale il Professor Andreoli ha tenuto una re<strong>la</strong>zione<br />

dal titolo “Tumore al seno: conoscere, prevenire, guarire”, discutendo<br />

ampiamente dell’attuale situazione del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, sui fattori di<br />

rischio, <strong>la</strong> prevenzione e l’importanza del<strong>la</strong> diagnosi precoce.<br />

Parte del ricavato del<strong>la</strong> serata è stato devoluto al<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Italiana di<br />

Senologia. Si è chiusa così una serata che vuole essere solo l’inizio di<br />

una proficua col<strong>la</strong>borazione a sostegno di un’entità di prestigio internazionale<br />

quale <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Italiana di Senologia con il Rotaract Club<br />

Orta San Giulio.<br />

Valentina Longoni<br />

RAC Orta San Giulio


2030Rotary<br />

11<br />

La festa sul<strong>la</strong> neve di A<strong>la</strong>gna Valsesia è tornata! Sabato 26 Febbraio<br />

i Rotaract Club Valsesia, Borgomanero - Arona, Novara e<br />

Valticino di Novara hanno dato vita ad uno degli appuntamenti<br />

più montani e, perché no, sportivi del nostro distretto. Una sessantina<br />

di soci capitanati dal DDZ Riccardo Cennamo e dal Presidente di casa<br />

Roberto Val<strong>la</strong>na si sono ritrovati alle pendici del Monte Rosa per una<br />

giornata all’insegna dell’informalità e dell’amicizia rotaractiana.<br />

Dalle prime ore del mattino i più temerari si sono dati appuntamento<br />

sulle piste da sci dell’Alpe di Mera e parte del costo dello skipass, grazie<br />

al<strong>la</strong> preziosa col<strong>la</strong>borazione di Carlo Alberto Nobili, è stato devoluto<br />

al progetto distrettuale Apin4Africa. La giornata sugli sci è trascorsa<br />

velocemente grazie alle numerose soste enogastronomiche nei rifugi<br />

dell’alpe e a qualche pausa rigenerante sotto il timido sole di fine inverno<br />

… sembravano passate poche ore, ma il tramonto era alle porte<br />

… <strong>la</strong> serata pronta ad iniziare …<br />

Al<strong>la</strong> vineria Bacher di A<strong>la</strong>gna, durante un folcloristico aperitivo, gli<br />

sciatori hanno incontrato i soci che hanno preferito dedicare il pomeriggio<br />

al re<strong>la</strong>x e al benessere concedendosi un paio d’ore nel<strong>la</strong> spa<br />

dell’hotel Cristallo: sauna, massaggi e piscina riscaldata hanno fatto<br />

apprezzare <strong>la</strong> Valsesia anche agli amanti del<strong>la</strong> città … questa punta<br />

estrema del distretto non è poi così lontana ed irraggiungibile!<br />

Rappresentante Distrettuale: Andrea Contini Direttore Quadrifoglio: Giorgio Gandus<br />

Redazione: Valeria Abate, Carlotta Marel<strong>la</strong>, Luca Pautasso, Davide Testa, Nuccio To<strong>la</strong><br />

Straordinario successo del<strong>la</strong> festa sul<strong>la</strong> neve!<br />

Grande, magnifica, ospitale A<strong>la</strong>gna!<br />

La cena si è svolta in un clima di familiarità e amicizia, sono stati molti i<br />

soci che partecipavano al<strong>la</strong> serata per <strong>la</strong> prima volta e altrettanti quelli<br />

che hanno espresso il desiderio di tornare, di organizzare ancora questa<br />

festa così speciale! L’ambiente si è decisamente riscaldato durante<br />

il dopocena: Dj Niger ha animato <strong>la</strong> pista da ballo con ogni genere<br />

musicale fino alle due del mattino e pochi sono stati i soci che, a malincuore,<br />

hanno dovuto abbandonare le danze prima del<strong>la</strong> chiusura …<br />

Concludo rivolgendo un grazie partico<strong>la</strong>re a Riccardo e Roberto per<br />

aver riproposto un evento in standby da un paio di anni, l’organizzazione<br />

è stata perfetta, l’atmosfera intima e ri<strong>la</strong>ssante di A<strong>la</strong>gna hanno<br />

fatto il resto rendendo <strong>la</strong> giornata divertente e ri<strong>la</strong>ssante allo stesso<br />

tempo, in perfetto stile rotaractiano.<br />

E a tutti Voi che leggete … l’anno prossimo non potete mancare, Vi<br />

aspettiamo in Valsesia!<br />

C<strong>la</strong>udia Ginex<br />

Past President RAC Valsesia<br />

Rotaract Day 2011<br />

e il gemel<strong>la</strong>ggio<br />

Distretti 2120 - 2030<br />

Giorgio Gandus, direttore del Quadrifoglio<br />

Persino un tiepido sole primaverile ha voluto<br />

far capolino, nel cielo di Bari, per festeggiare<br />

il “compleanno” del Rotaract: nell›arco<br />

dell›intero weekend dell›11/12/13 marzo, infatti, gli<br />

amici del distretto 2120 hanno ospitato il Rotaract<br />

Day, curando al<strong>la</strong> perfezione ogni dettaglio organizzativo<br />

e contribuendo, con il loro calore e <strong>la</strong> loro accoglienza<br />

superba, a rendere indimenticabili questi<br />

tre giorni di festeggiamenti. La squadra “capitanata”<br />

dall›RD Giuseppe De Feudis ci ha condotti per le<br />

vie del capoluogo pugliese, facendoci scoprire angoli<br />

indimenticabili e bellezze architettoniche senza<br />

eguali, in un clima di amicizia ed allegria. Il “culmine”<br />

del weekend si è raggiunto nello spettacolo<br />

di sabato sera, presso il teatro Kursaal Santa Lucia,<br />

sul lungomare barese. Lo show a cui tutti noi rotaractiani<br />

abbiamo assistito, magistralmente condotto<br />

da Paolo Bonolis e Pao<strong>la</strong> Perego, ha visto l›alternarsi<br />

sul<strong>la</strong> scena di svariati artisti, tutti uniti da un unico<br />

scopo: aiutare il Ce.R.S.,il Centro Ricerche e Studi,<br />

associazione individuata quale service nazionale<br />

di quest›anno rotaractiano. All›insegna di “Adotta<br />

un Angelo”, Arisa, Niky Nico<strong>la</strong>i, Stefano di Battista,<br />

Alexis Arts, i Mezzotono e molti altri ci hanno intrattenuti<br />

per oltre due ore, facendoci cantare, ridere,<br />

emozionare. Simpaticissima l›”incursione” di Arisa<br />

che, al termine dello spettacolo, è salita sul bus che<br />

avrebbe dovuto riportarci in hotel, per salutarci,<br />

conoscerci e sincerarsi che lo spettacolo fosse stato<br />

di nostro gradimento. La serata di sabato è proseguita<br />

con una deliziosa cena presso <strong>la</strong> Vil<strong>la</strong> Romanazzi<br />

Carducci, sede e fulcro dell›intero weekend,<br />

dove Andrea Contini ed i testimoni Carlotta Marel<strong>la</strong><br />

e Giorgio Gandus, hanno sig<strong>la</strong>to il “ritorno” del<br />

gemel<strong>la</strong>ggio tra il nostro distretto ed il 2120°. Un<br />

senso di vuoto e di tristezza ha accompagnato noi<br />

sette del<strong>la</strong> “delegazione distretto 2030°” al momento<br />

del ritorno a casa... Desideriamo però ringraziare<br />

di tutto cuore tutti coloro che hanno contribuito<br />

all›organizzazione ed al<strong>la</strong> splendida riuscita di questo<br />

Rotaract Day, facendoci sentire a casa: oltre al già<br />

citato Giuseppe De Feudis, anche Elisabetta De Feudis,<br />

Maria Grazia Rongo, Ettore Mario Peluso, Pao<strong>la</strong><br />

Aprea e molti altri.<br />

Grazie di cuore a tutti e arrivederci al prossimo<br />

evento nazionale...sulle rive del <strong>la</strong>go di Garda.<br />

Carlotta Marel<strong>la</strong><br />

Segreteria Distrettuale<br />

Compleanno del Rotaract Torino Sud Ovest<br />

Avere vent’anni…<br />

e non sentirli<br />

Un traguardo importante è alle porte,<br />

i vent’anni sono l’età del<strong>la</strong> maturità,<br />

il <strong>grande</strong> passaggio dal mondo “teen”<br />

a quello dei grandi. E quest’anno il Rotaract<br />

Torino Sud Ovest diventa “<strong>grande</strong>”.<br />

Era infatti l’11 febbraio 1991 quando Francesca<br />

Franco consegnava <strong>la</strong> Carta diventando il<br />

primo Presidente del nostro Club. Un Club<br />

che nel corso di questi anni ha “<strong>la</strong>vorato” per<br />

<strong>la</strong>sciare una traccia di se nel mondo Rotaract<br />

del<strong>la</strong> Zona Torinese, una “piazza calda”, viva<br />

e in continua evoluzione anche grazie all’elevato<br />

numero di Club. Raccontare vent’anni<br />

fantastici di vita sarebbe lunghissimo. Il nostro<br />

club, come tanti altri, ha passato però anche<br />

dei momenti difficili: ultimo in ordine è<br />

stato il ricambio generazionale avvenuto due<br />

anni fa che aveva portato il club a rischio ristrutturazione<br />

ma che grazie all’impegno dei<br />

superstiti, in poco tempo, il Torino Sud Ovest<br />

ha raccolto 18 splendide persone, che sono<br />

diventati affiatati rotaractiani, ma soprattutto<br />

veri amici oltre al club.<br />

Quest’anno ho avuto l’onore di diventare il<br />

presidente in un momento così importante.<br />

Abbiamo <strong>la</strong>vorato molto per organizzare<br />

service. Ma non abbiamo dimenticato che un<br />

compleanno così capita una volta so<strong>la</strong> nel<strong>la</strong><br />

vita! Il club vuole festeggiare e a voglia di<br />

celebrare il suo compleanno nel migliore dei<br />

modi.. Vi invitiamo a una serata di Ga<strong>la</strong> che si<br />

terrà il 13 Maggio presso <strong>la</strong> splendida cornice<br />

di Vil<strong>la</strong> Chinet, affacciata sul<strong>la</strong> capitale sabauda:<br />

una cena servita dal celeberrimo catering<br />

di Moreno, a cui seguirà <strong>la</strong> dancing night con<br />

open bar, nel pieno stile che solo il Rotaract<br />

sa rega<strong>la</strong>re. Siete tutti invitati, ma accorrete<br />

perché i posti saranno limitati a sole cento<br />

persone! Per tutte le informazioni riguardo<br />

<strong>la</strong> serata, potete consultare il sito www.rotaracttorinosudovest.it,<br />

vi aspettiamo tutti,<br />

vogliamo condividere con voi un momento<br />

importante per il Torino Sud Ovest. Tutti insieme<br />

per una serata speciale!<br />

Federico Massariello<br />

Presidente RAC Torino Sud Ovest

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