Sintesi del Documento di Indirizzo - Comune di Reggio Emilia
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Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana “Parco <strong>del</strong> Rodano”<br />
<strong>Sintesi</strong> <strong>del</strong> <strong>Documento</strong> <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo
premessa<br />
Il Piano Strutturale Comunale attribuisce un ruolo centrale al paesaggio come<br />
elemento chiave per la qualità <strong>del</strong>la vita degli abitanti e in<strong>di</strong>vidua il tema <strong>del</strong>le<br />
acque – soprattutto i tre corsi d’acqua principali: Crostolo, Rodano e Modolena - tra<br />
i temi strategici per apportare qualità al territorio comunale.<br />
L’ambito fluviale <strong>del</strong> Rodano, in particolare nel tratto che comprende la zona <strong>del</strong>la<br />
Bazzarola – anche detta “Acque Chiare” – il quartiere Venezia, il Mauriziano, per<br />
arrivare fino al Campovolo, è un ambito territoriale caratterizzato da notevoli valori<br />
naturali, storici e culturali.<br />
All’interno <strong>del</strong>l’Ambito <strong>del</strong> Rodano sono presenti due luoghi <strong>di</strong> forte valore<br />
identitario, attorno ai quali si concentra l’affezione degli abitanti dei quartieri <strong>di</strong><br />
riferimento: da un lato il Complesso <strong>del</strong> Mauriziano (con i quartieri <strong>di</strong> San Maurizio,<br />
Ospizio e Villaggio Stranieri), dall’altro la zona <strong>del</strong>le Acque Chiare (con i quartieri<br />
<strong>di</strong> Buco <strong>del</strong> Signore, Rosta e Pappagnocca).<br />
Da qualche anno abbiamo intrapreso due percorsi <strong>di</strong> ascolto, con<strong>di</strong>visione e codecisione<br />
insieme agli abitanti e alle associazioni che gravitano attorno a queste due<br />
centralità, per definire obiettivi, aspettative, risposte a problemi puntuali. Insieme<br />
abbiamo raggiunto risultati significativi, sia in termini <strong>di</strong> interventi concreti sul<br />
territorio che <strong>di</strong> apertura <strong>di</strong> prospettive future, creando le premesse necessarie per<br />
impostare oggi uno scenario <strong>di</strong> trasformazioni strategiche, ma anche <strong>di</strong> interventi nel<br />
breve periodo.<br />
Il Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana che viene qui presentato intende da un lato<br />
proseguire questi percorsi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>del</strong>le scelte <strong>di</strong> gestione e trasformazione<br />
dei luoghi, e, dall’altro, trasferire le riflessioni già svolte sul tema <strong>del</strong> paesaggio<br />
dalla scala <strong>del</strong>la pianificazione alla scala <strong>del</strong> progetto.<br />
La valorizzazione <strong>di</strong> un ambito fluviale strategico aprirà alla fruizione alcuni dei<br />
luoghi <strong>di</strong> qualità naturalistica e storico-culturale tra i più significativi <strong>del</strong> territorio<br />
comunale. L’intenzione è <strong>di</strong> restituire ai citta<strong>di</strong>ni, dopo averli ascoltati, un nuovo<br />
luogo che sia un “Parco fluviale” paragonabile a quello <strong>del</strong> Crostolo, a servizio non<br />
solo <strong>di</strong> coloro che vivono nella zona est <strong>del</strong>la città, ma <strong>di</strong> tutta <strong>Reggio</strong>.<br />
Ugo Ferrari<br />
Assessore alle Risorse <strong>del</strong> Territorio<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />
3
1 _ GLI INDIRIZZI<br />
Il programma <strong>di</strong> governo<br />
Fra i punti principali <strong>del</strong> mandato <strong>di</strong> governo <strong>del</strong> Sindaco per la legislatura 2009-2014 rientra il<br />
tema <strong>del</strong>la riqualificazione e valorizzazione dei corsi d’acqua (parchi fluviali) e <strong>del</strong>le aree<br />
agricole periurbane 1 (parchi agricoli).<br />
Le tematiche inerenti alle politiche ambientali fanno leva, infatti, su una nuova concezione<br />
<strong>del</strong>la risorsa suolo. La realizzazione dei parchi agricoli e dei parchi fluviali previsti dagli<br />
strumenti urbanistici (Crostolo, Rodano e Modolena) è figlia <strong>di</strong> una nuova cultura <strong>del</strong> territorio,<br />
che vede nella qualità ecologica e paesaggistica un elemento chiave per potenziare il senso <strong>di</strong><br />
appartenenza e migliorare la qualità <strong>del</strong>la vita.<br />
La valorizzazione paesaggistica e ambientale dei corsi d’acqua ha il duplice scopo <strong>di</strong> promuovere<br />
la costruzione <strong>di</strong> un’efficace rete ecologica locale e <strong>di</strong> favorirne la fruizione turistico-ricreativa<br />
con modalità sostenibili dal punto <strong>di</strong> vista ambientale e naturalistico.<br />
Le istanze degli abitanti e dei portatori <strong>di</strong> interesse<br />
All’interno <strong>del</strong>l’Ambito <strong>del</strong> Rodano sono presenti luoghi ed elementi identitari in cui gli abitanti<br />
<strong>del</strong>le zone circostanti si auto-riconoscono: il Mauriziano da un lato e la zona nota come le Acque<br />
Chiare dall’altro sono considerati luoghi da proteggere, da salvaguardare e da fruire.<br />
Su <strong>di</strong> essi gli abitanti svolgono una sorta <strong>di</strong> “presi<strong>di</strong>o volontario”, che ha fatto sì che in <strong>di</strong>verse<br />
occasioni gli abitanti stessi o le associazioni legate al territorio abbiano sollecitato momenti <strong>di</strong><br />
confronto e con<strong>di</strong>visione con l’Amministrazione.<br />
Due esperienze, in particolare, che confluiscono ora in una riflessione unitaria, hanno avuto una<br />
portata significativa in termini <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> progettualità e <strong>di</strong> assunzione <strong>di</strong> decisioni.<br />
La prima esperienza è il percorso partecipato Progettiamo insieme il Parco <strong>del</strong>le Acque Chiare,<br />
che si è svolto dal 2004 al 2006, con incontri <strong>di</strong> aggiornamento successivi (il più recente dei quali<br />
si è tenuto in giugno 2010), e che ha avuto ad oggetto l’area <strong>di</strong> Bazzarola gravitante attorno a<br />
via Cugini. Si è trattato <strong>di</strong> un percorso aperto a tutti i citta<strong>di</strong>ni, a cui hanno partecipato, oltre al<br />
<strong>Comune</strong>, la V Circoscrizione (oggi Circoscrizione Sud), alcune Associazioni e Comitati legati al<br />
territorio. Il percorso aveva come oggetto il Parco <strong>del</strong>le Acque Chiare e come risultato principale<br />
ha avuto la definizione <strong>di</strong> un’idea <strong>di</strong> “parco campagna” a cui i progettisti dei <strong>di</strong>versi comparti<br />
hanno dovuto conformarsi.<br />
La seconda esperienza è un tavolo <strong>di</strong> concertazione denominato Gruppo <strong>di</strong> lavoro <strong>del</strong>l’area Il<br />
Mauriziano, che ha preso il via nel novembre 2006 su sollecitazione <strong>del</strong>la VI Circoscrizione (oggi<br />
Circoscrizione Nordest) e <strong>del</strong>l’Associazione Il Gabbiano, con l’obiettivo <strong>di</strong> definire prospettive <strong>di</strong><br />
sviluppo e valorizzazione <strong>del</strong> Complesso <strong>del</strong> Mauriziano. Il Gruppo si è riunito otto volte nel corso<br />
degli ultimi quattro anni, l’ultima il 25 giugno 2010. I lavori <strong>del</strong> Gruppo si sono focalizzati in<br />
particolare sulla in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ipotesi <strong>di</strong> utilizzo, riutilizzo o trasformazione dei <strong>di</strong>versi<br />
e<strong>di</strong>fici che costituiscono il Complesso <strong>del</strong> Mauriziano.<br />
1 Aree agricole periurbane sono quelle aree <strong>di</strong> stretta relazione tra città e campagna, che si caratterizzano per la<br />
compresenza <strong>del</strong>l’attività agricola a stretto contatto con le funzioni urbane (residenza, aree produttive, servizi e<br />
terziario).<br />
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Obiettivi e in<strong>di</strong>rizzi <strong>del</strong>la pianificazione<br />
Il sistema progettuale <strong>del</strong>la “cintura verde” compreso nel Piano Strutturale Comunale 2 è<br />
costituito da un complesso unitario <strong>di</strong> elementi naturali riconducibili ai “cunei ver<strong>di</strong>” e al<br />
“sistema <strong>del</strong>le acque”, strategici per l’innalzamento <strong>del</strong>la qualità ecologica, paesaggistica e<br />
sociale <strong>del</strong> territorio reggiano. Il PSC attribuisce ai tre torrenti Modolena, Crostolo e Rodano-<br />
Acquachiara il ruolo <strong>di</strong> valorizzare e riqualificare il paesaggio in termini <strong>di</strong> riconoscibilità e<br />
unitarietà, e in<strong>di</strong>vidua nei “cunei ver<strong>di</strong>” i luoghi in cui tentare la connessione armoniosa tra<br />
ambiti urbani e ambiti rurali.<br />
acque<br />
cunei ver<strong>di</strong><br />
parchi fluviali<br />
lineari<br />
Perimetro P.R.U.<br />
PSC – “cintura verde”<br />
L’ambito interessato dal Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana “Parco <strong>del</strong> Rodano” coincide con<br />
una parte <strong>del</strong>l’Ambito fluviale <strong>del</strong> Rodano e risulta totalmente compreso nel sistema<br />
progettuale <strong>del</strong>la “cintura verde”, costituendo una connessione lineare tra due ambiti<br />
periurbani (il cuneo verde <strong>di</strong> Via Settembrini a sud e i due cunei Campovolo–Villa Curta e la<br />
Cirenaica–Via Petrella a nord) .<br />
La realizzazione <strong>del</strong> sistema “Rodano - Acque Chiare - Mauriziano” contribuirebbe a<br />
concretizzare una componente significativa <strong>del</strong> progetto <strong>di</strong> cintura rendendo efficiente il<br />
collegamento sistemico tra i quartieri urbani <strong>del</strong> Buco <strong>del</strong> Signore, Pappagnocca–Rosta Nuova e<br />
San Maurizio, gli ambiti periurbani citati, e il parco fluviale lineare <strong>del</strong> Rodano–Acquachiara.<br />
2 Il Piano Strutturale Comunale (PSC) è il nuovo strumento urbanistico comunale adottato il 6 aprile 2009, che<br />
sostituisce il PRG <strong>del</strong> 1999, e che è attualmente in fase <strong>di</strong> approvazione.<br />
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La pianificazione settoriale<br />
Al Piano Strutturale Comunale si affiancano altri <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> pianificazione, che definiscono<br />
il quadro <strong>del</strong>le previsioni urbanistiche e <strong>di</strong> programmazione settoriale, e il quadro degli obiettivi<br />
e in<strong>di</strong>rizzi ai quali il Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana “Parco <strong>del</strong> Rodano” deve rispondere,<br />
cioè:<br />
- Incrementare la qualità ecologica, paesaggistica e sociale <strong>del</strong> territorio<br />
- Rafforzare i collegamenti per la fruizione paesaggistica<br />
- Rafforzare riconoscibilità e legame <strong>di</strong> identificazione <strong>del</strong>le popolazioni con il proprio<br />
paesaggio<br />
- Promuovere l’integrazione con i poli d’eccellenza <strong>del</strong> territorio e la creazione <strong>di</strong><br />
nuovi parchi<br />
- Valorizzare il territorio agricolo<br />
- Incrementare i valori naturalistici e la bio<strong>di</strong>versità<br />
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2 _ LA METODOLOGIA DI LAVORO<br />
La progettazione <strong>di</strong> sistema<br />
La riflessione sul sistema “Rodano - Acque Chiare - Mauriziano” nasce da una sollecitazione<br />
rivolta all’Amministrazione Comunale da parte degli abitanti e <strong>del</strong>le associazioni che gravitano<br />
attorno al Mauriziano. Tale riflessione ha portato ad un’evoluzione nell’approccio al tema, che<br />
vede il Mauriziano come parte <strong>di</strong> un sistema territoriale più complesso da valorizzare nella sua<br />
interezza.<br />
Coerentemente con le in<strong>di</strong>cazioni degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione urbanistica e con gli obiettivi<br />
<strong>del</strong> programma <strong>di</strong> mandato <strong>del</strong> Sindaco, si è perciò passati da un approccio volto alla<br />
risoluzione <strong>di</strong> questioni puntuali ad una progettazione sistemica. Il contesto territoriale <strong>di</strong><br />
riferimento è il sistema lineare in<strong>di</strong>viduato dal PSC <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> come Ambito<br />
fluviale <strong>del</strong> Rodano, definito come un sistema ambientale e connettivo unitario, una vera e<br />
propria “infrastruttura verde”.<br />
La necessità <strong>di</strong> sviluppare gli obiettivi <strong>di</strong> qualità contenuti nel PSC riguardo a tale Ambito in<br />
proposte <strong>di</strong> intervento concrete ha portato alla stesura <strong>del</strong> Masterplan integrato d’area e <strong>di</strong><br />
bacino <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong> Mauriziano, Rodano, Campovolo e San Lazzaro (Ufficio Progetti Architetti<br />
Associati, 2009). Il Masterplan 3 definisce un quadro progettuale unitario per l’intero ambito<br />
fluviale <strong>del</strong> Rodano, dal confine con Scan<strong>di</strong>ano al confine con Bagnolo.<br />
Per poter trasformare gli obiettivi strategici in azioni progettuali concrete è necessario un<br />
passaggio interme<strong>di</strong>o tra la scala <strong>del</strong> bacino e quella <strong>del</strong> singolo intervento, un livello <strong>di</strong><br />
progettazione strategica fortemente attenta alla definizione <strong>di</strong> priorità e all’in<strong>di</strong>viduazione<br />
<strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fattibilità <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse azioni proposte.<br />
Questo livello <strong>di</strong> lavoro è quello a cui si intende dare risposta con il Programma <strong>di</strong> Rigenerazione<br />
Urbana “Parco <strong>del</strong> Rodano”, che interessa una porzione <strong>del</strong>l’ambito fluviale <strong>del</strong> Rodano avente<br />
come fulcro il complesso <strong>del</strong> Mauriziano.<br />
L’approccio strategico<br />
Il nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC 2009) segna il passaggio da un piano che si occupa <strong>di</strong><br />
mera trasformazione fisica <strong>del</strong> territorio a un piano che considera quest’ultima come<br />
strettamente funzionale a precisi obiettivi <strong>di</strong> sviluppo locale, frutto <strong>di</strong> una pianificazione<br />
strategica.<br />
Coerentemente con questo nuovo approccio, il Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana “Parco <strong>del</strong><br />
Rodano” lavora su alcuni elementi fondamentali <strong>del</strong>la pianificazione strategica volti a:<br />
- avvalersi <strong>di</strong> un approccio integrato che si appoggia, oltre che su un’analisi approfon<strong>di</strong>ta<br />
<strong>del</strong>la <strong>di</strong>mensione territoriale, anche sulle <strong>di</strong>mensioni economica e sociale;<br />
- attribuire un valore centrale alla valutazione <strong>di</strong> fattibilità tecnica ed economica e alla<br />
definizione <strong>di</strong> azioni prioritarie, su cui dovranno convergere le energie pubbliche e<br />
private;<br />
- focalizzare l’attenzione sugli aspetti attuativi rispetto agli aspetti programmatici e<br />
normativi, in<strong>di</strong>viduando progetti che non si collocano esclusivamente all’interno <strong>del</strong>la<br />
<strong>di</strong>mensione territoriale;<br />
3 Il Masterplan a sua volta riassume e aggiorna una serie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> portati avanti dal 1988 da un gruppo <strong>di</strong> progettisti<br />
coor<strong>di</strong>nati da Giorgio A<strong>del</strong>mo Bertani, sui temi <strong>del</strong> Mauriziano, <strong>del</strong> Parco lineare <strong>del</strong> Rodano, <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong> Campovolo<br />
e <strong>del</strong> Complesso <strong>del</strong> San Lazzaro.<br />
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- considerare la partecipazione e la concertazione con gli attori significativi <strong>del</strong> territorio<br />
quali aspetti metodologici irrinunciabili, che determinano la qualità <strong>del</strong> progetto e la sua<br />
fattibilità, anche attraverso la definizione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> partenariato.<br />
Schematicamente, il processo che sta alla base <strong>del</strong> Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana si<br />
sviluppa secondo tre componenti:<br />
COMPONENTE STRATEGICA _ IDEA, orientata alla ideazione <strong>di</strong> uno scenario <strong>di</strong> sviluppo con<strong>di</strong>viso<br />
e alla conseguente definizione degli obiettivi e <strong>del</strong>le strategie da perseguire per raggiungerli.<br />
COMPONENTE ORGANIZZATIVA _ STRUMENTI, volta alla definizione <strong>del</strong>le risorse da impiegare<br />
in termini <strong>di</strong>: soggetti coinvolti (tavoli politici, tavoli tecnici... ), strumenti da mettere in campo<br />
(percorsi, piani, procedure), tempi, fasi e mezzi necessari per la realizzazione dei progetti.<br />
COMPONENTE STRUTTURALE _ PROGETTO, cui spetta il compito <strong>di</strong> tradurre lo scenario <strong>di</strong><br />
sviluppo in scelte progettuali e in un <strong>di</strong>segno urbano, attraverso la redazione <strong>del</strong> piano<br />
operativo: cornice <strong>di</strong> riferimento e coor<strong>di</strong>namento all’interno <strong>del</strong>la quale prenderà corpo in<br />
maniera integrata il sistema dei singoli progetti pubblici e privati.<br />
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Le tre componenti <strong>del</strong> processo <strong>di</strong> pianificazione strategica costituiscono l’architettura <strong>del</strong><br />
<strong>Documento</strong> <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo, che rappresenta:<br />
- la proposta <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale per il futuro “Parco <strong>del</strong> Rodano”;<br />
- il punto <strong>di</strong> partenza e l’oggetto <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong> percorso partecipato.<br />
Il contributo degli attori locali è un elemento fondamentale, all’interno <strong>del</strong> processo <strong>di</strong><br />
pianificazione strategica, per arrivare alla definizione <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> Azione: la <strong>di</strong>scussione e<br />
con<strong>di</strong>visione <strong>del</strong>la proposta <strong>del</strong>l’Amministrazione è il processo attraverso il quale si affineranno<br />
il progetto <strong>di</strong> sistema e le singole azioni progettuali previste.<br />
Schematizzazione <strong>del</strong> processo <strong>di</strong> pianificazione strategica.<br />
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3 _ QUADRO CONOSCITIVO STRATEGICO<br />
Il Piano Strutturale Comunale in<strong>di</strong>vidua per l’Ambito fluviale <strong>del</strong> Rodano un perimetro che<br />
include una porzione <strong>di</strong> territorio definita a partire dai caratteri strutturali <strong>del</strong> paesaggio, a cui<br />
si sono aggiunte riflessioni progettuali in merito alla vocazione specifica dei luoghi. Il Programma<br />
<strong>di</strong> Rigenerazione Urbana “Parco <strong>del</strong> Rodano” interessa un areale che include l’Ambito fluviale<br />
<strong>del</strong> Rodano nella porzione che va dal limite meri<strong>di</strong>onale <strong>del</strong> SIC 4 Rodano-Acquachiara fino al<br />
“bosco macrobiotico” <strong>del</strong> Campovolo.<br />
Ad esso si aggiungono alcune aree <strong>di</strong> valore naturalistico che hanno una relazione sia dal punto<br />
<strong>di</strong> vista funzionale che da quello <strong>del</strong>la connettività ecologica: Parco <strong>del</strong>le Acque Chiare, Parco<br />
<strong>del</strong> San Lazzaro, fascia a sud <strong>del</strong> Campovolo, fontanile <strong>del</strong>l’Ariolo.<br />
Il Sistema <strong>del</strong> Rodano si compone poi <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> sub-ambiti e luoghi significativi, la cui<br />
descrizione - insieme all’elenco <strong>del</strong>le opere pubbliche (in fase <strong>di</strong> attuazione, previste o sospese)<br />
e al quadro <strong>del</strong>l’offerta culturale - completa il quadro conoscitivo strategico <strong>del</strong> Programma <strong>di</strong><br />
Rigenerazione Urbana “Parco <strong>del</strong> Rodano”.<br />
4 SIC: Sito <strong>di</strong> importanza Comunitaria “Rio Rodano e Fontanili <strong>di</strong> Fogliano e Ariolo”. I SIC sono aree che presentano<br />
particolari valori ambientali e naturalistici e costituiscono habitat per specie rare a livello europeo, contribuendo in<br />
modo significativo al mantenimento <strong>del</strong>la bio<strong>di</strong>versità nella regione in cui si trovano. È un concetto introdotto dalla<br />
<strong>di</strong>rettiva comunitaria n. 43 <strong>del</strong> 21 maggio 1992 (92/43/CEE) nota anche come Direttiva "Habitat", recepita in Italia a<br />
partire dal 1997. Sono state istituite su proposta <strong>del</strong>la Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna una serie <strong>di</strong> aree che costituiranno una<br />
rete <strong>di</strong> protezione <strong>del</strong>la bio<strong>di</strong>versità.<br />
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4_ COMPONENTE STRATEGICA _ IDEA<br />
Competenze, vocazione, visione<br />
Oggetto <strong>del</strong> Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana è il sistema “Rodano - Acque Chiare –<br />
Mauriziano”, un ambito territoriale <strong>di</strong>somogeneo che ad oggi non è percepito in modo unitario,<br />
ma come una somma <strong>di</strong> elementi territoriali <strong>di</strong>stinti.<br />
A una lettura analitica emerge come tale sistema possieda al suo interno <strong>di</strong>verse competenze<br />
territoriali:<br />
- una componente naturale, rappresentata dal corso <strong>del</strong> Rodano e dalle aree naturali<br />
quali il Rio Acqua Chiara, il SIC, i fontanili e il bosco <strong>del</strong> Campovolo;<br />
- una componente agricola, che coincide con la maggior parte <strong>del</strong>l’ambito;<br />
- una componente storico-culturale, che coincide con il Mauriziano e il San Lazzaro.<br />
Questa alternanza <strong>di</strong> ambiti agricoli, luoghi <strong>di</strong> valore storico-culturale e habitat naturali<br />
rappresenta un grande valore paesaggistico, tanto da poter affermare che la vocazione<br />
paesaggistica è la componente <strong>di</strong>stintiva <strong>del</strong> Sistema<br />
La rigenerazione <strong>del</strong>l’ambito territoriale <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong> Rodano e la conseguente crescita <strong>di</strong><br />
qualità paesaggistica, ecologica e percettiva per i suoi abitanti (e più in generale <strong>del</strong>l’intera<br />
comunità) <strong>di</strong>pendono dalla capacità <strong>di</strong> costruire una narrazione in grado <strong>di</strong> consegnare uno<br />
scenario per il futuro e una concreta realtà d’uso per il presente.<br />
Per fare questo occorre innanzitutto riconoscere e valorizzare le specifiche competenze <strong>del</strong><br />
territorio, cioè riconoscere l’identità storica e la vocazione territoriale, per poi, in secondo<br />
luogo, in<strong>di</strong>viduare una visione (il filo conduttore che connette tutte le scelte strategiche)<br />
attorno alla quale prende corpo il processo strategico <strong>di</strong> rigenerazione.<br />
Tale visione coincide con l’intento <strong>di</strong> definire e caratterizzare il Sistema Rodano come un<br />
parco, un luogo che gli abitanti riconoscono come proprio, nel quale si rispecchia l’identità <strong>del</strong><br />
territorio. Per raggiungere tale obiettivo, è necessario potenziare la vocazione territoriale, per<br />
farne una specializzazione d’eccellenza <strong>del</strong> territorio in grado <strong>di</strong> incrementare la qualità <strong>del</strong>la<br />
vita, e quin<strong>di</strong> attribuire identità e riconoscibilità al “Parco <strong>del</strong> Rodano”. Un processo simile è<br />
avvenuto per il “Parco <strong>del</strong> Crostolo”, termine che oggi evoca e racchiude in sé il sistema<br />
territoriale che va da viale Umberto I al parco <strong>di</strong> Monte Cisa fino alla Reggia <strong>di</strong> Rivalta e alla<br />
Vasca <strong>di</strong> Corbelli.<br />
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Alla scala urbana, il futuro Parco <strong>del</strong> Rodano sarà parte <strong>di</strong> un sistema più ampio, contribuendo<br />
alla realizzazione <strong>del</strong> sistema dei parchi fluviali lineari che sono stati <strong>del</strong>ineati come elementi<br />
portanti <strong>del</strong>la “cintura verde” nel PSC. Il Parco <strong>del</strong> Rodano <strong>di</strong>verrà un ambito territoriale<br />
specializzato con una propria identità e riconoscibilità a livello <strong>di</strong> città.<br />
La visione a scala urbana _ Sistema verde a servizio <strong>del</strong>la città.<br />
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Alla scala dei quartieri, il Parco <strong>del</strong> Rodano <strong>di</strong>verrà una infrastruttura verde al servizio<br />
dei quartieri e dei suoi citta<strong>di</strong>ni, che qui potranno fruire <strong>del</strong>le sue peculiarità naturali,<br />
agrarie e storico-culturali: un luogo in cui trovare risposta alla “domanda <strong>di</strong> paesaggio”,<br />
che <strong>di</strong>venta sempre più significativa tra le esigenze espresse dagli abitanti.<br />
La visione a scala dei quartieri_ Centralità per i quartieri.<br />
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Dimensioni strategiche<br />
L’approccio strategico <strong>del</strong> Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana si compone <strong>di</strong> tre <strong>di</strong>mensioni in<br />
grado <strong>di</strong> articolare la strategia generale in linee <strong>di</strong> azioni puntuali, che potranno più<br />
agevolmente essere luogo <strong>del</strong> confronto con i portatori <strong>di</strong> interesse locali:<br />
- DIMENSIONE TERRITORIALE: è la <strong>di</strong>mensione strategica che definisce come agire sulla<br />
COMPONENTE STRUTTURALE <strong>del</strong> paesaggio;<br />
- DIMENSIONE ECONOMICA: è la <strong>di</strong>mensione strategica che definisce come agire sulla<br />
COMPONENTE PRESTAZIONALE <strong>del</strong> paesaggio;<br />
- DIMENSIONE SOCIALE: è la <strong>di</strong>mensione strategica che definisce come agire sulla<br />
COMPONENTE RELAZIONALE <strong>del</strong> paesaggio.<br />
Leggendo le competenze <strong>del</strong> territorio attraverso le tre <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> lavoro è possibile<br />
in<strong>di</strong>viduare le linee strategiche da perseguire.<br />
DIMENSIONE TERRITORIALE CONNETTERE E QUALIFICARE I LUOGHI<br />
DIMENSIONE ECONOMICA COSTRUIRE SINERGIE<br />
DIMENSIONE SOCIALE<br />
POTENZIARE IL SENSO DI APPARTENENZA AI LUOGHI<br />
Obiettivi e strategie<br />
L’in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi e <strong>del</strong>le strategie per conseguirli è stata svolta con il metodo <strong>di</strong><br />
analisi SWOT, cioè in<strong>di</strong>viduando:<br />
- i fattori interni, mo<strong>di</strong>ficabili/controllabili, in termini <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza;<br />
- i fattori esterni, non mo<strong>di</strong>ficabili/non controllabili, cioè gli elementi o le situazioni che<br />
potrebbero inficiare o limitare i risultati (rischi) e le con<strong>di</strong>zioni favorevoli e utili a<br />
raggiungere gli obiettivi prefissati (opportunità).<br />
L’analisi SWOT ha facilitato la sintesi degli aspetti significativi degli input raccolti all’interno <strong>del</strong><br />
quadro conoscitivo, sia riguardo agli aspetti territoriali – e perciò “quantificabili” – sia riguardo<br />
ai contributi degli attori coinvolti e alle progettualità in atto o previste.<br />
Tale processo logico è stato sviluppato attraverso un lavoro <strong>di</strong> gruppo che ha coinvolto i Servizi<br />
interni all’Amministrazione e le Circoscrizioni, che hanno portato <strong>di</strong>verse competenze e,<br />
conseguentemente, <strong>di</strong>versi approcci al tema.<br />
Me<strong>di</strong>ante tale lavoro collegiale è stato possibile arrivare alla definizione con<strong>di</strong>visa degli obiettivi<br />
da raggiungere, a partire dalle linee strategiche <strong>del</strong> Programma, attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione e<br />
valutazione <strong>di</strong> opportunità per l’area, che derivano dalla valorizzazione dei punti <strong>di</strong> forza e da<br />
un contenimento dei punti <strong>di</strong> debolezza, considerando il quadro <strong>di</strong> rischi ed opportunità<br />
derivanti dal contesto.<br />
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CONNETTERE E QUALIFICARE I LUOGHI _ DIMENSIONE TERRITORIALE<br />
OBIETTIVO 1 _ QUALITÀ DEL PAESAGGIO -> VALORIZZARE E RICOSTRUIRE IL<br />
PAESAGGIO FLUVIALE DEL RODANO E TUTELA ATTIVA DEGLI ELEMENTI DI VALORE<br />
Potenziare il paesaggio fluviale <strong>del</strong> Rodano per<br />
caratterizzare l’intero ambito come “paesaggio<br />
<strong>del</strong>le acque”, attraverso l’ampliamento degli<br />
ambiti naturali, la riqualificazione dei corsi<br />
d’acqua e l’estensione degli habitat seminaturali,<br />
anche all’interno <strong>del</strong> territorio agricolo.<br />
Tutelare e rigenerare gli elementi <strong>di</strong> valore<br />
naturalistico presenti nel territorio (SIC, fontanili,<br />
boschi) e migliorarne la qualità ambientale, al<br />
fine <strong>di</strong> potenziare la connettività ecologica nordsud<br />
e migliorarla in senso est-ovest, anche<br />
all’interno <strong>del</strong> territorio rurale.<br />
OBIETTIVO 2 _ CONNESSIONI -> MIGLIORARE L’EFFICIENZA E LA FUNZIONALITÀ DELLE<br />
CONNESSIONI PER LA FRUIZIONE PAESAGGISTICA DEL TERRITORIO<br />
Mettere a sistema i collegamenti esistenti e aprire<br />
alla fruizione pubblica i percorsi che consentono<br />
<strong>di</strong> connettere i quartieri con i luoghi significativi<br />
dal punto <strong>di</strong> vista naturalistico e storico presenti<br />
all’interno <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong> Rodano, anche attraverso<br />
la concertazione con impren<strong>di</strong>tori agricoli. È<br />
necessario, a tal fine, impostare un nuovo<br />
rapporto tra città e campagna, da creare<br />
attraverso un’opera <strong>di</strong> sensibilizzazione ed<br />
educazione civica.<br />
Superare le cesure territoriali significative per<br />
permettere la continuità dei percorsi lungo l’asse<br />
<strong>del</strong> Rodano e l’accesso ai punti <strong>di</strong> forza <strong>del</strong><br />
territorio.<br />
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COSTRUIRE SINERGIE _ DIMENSIONE ECONOMICA<br />
OBIETTIVO 3 _ SOSTENIBILITÀ ECONOMICA -> DEFINIRE E REALIZZARE FORME DI<br />
COLLABORAZIONE E DI PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO<br />
Impostare un coor<strong>di</strong>namento con gli impren<strong>di</strong>tori<br />
agricoli per favorire l’auto-sufficienza e la<br />
red<strong>di</strong>tività <strong>del</strong>l’agricoltura in quanto attività<br />
produttiva che ha originato e che gestisce il<br />
paesaggio.<br />
In<strong>di</strong>viduare forme <strong>di</strong> partenariato per gestire in<br />
modo ottimale il patrimonio pubblico, anche<br />
attraverso il coinvolgimento <strong>di</strong> abitanti e<br />
associazioni, con riferimento in particolare ai<br />
luoghi sottoutilizzati o inutilizzati.<br />
OBIETTIVO 4 _ ATTRATTIVITÀ -> VALORIZZARE LA VOCAZIONE E COORDINARE LE<br />
COMPETENZE<br />
Preservare e consolidare la vocazione rurale<br />
<strong>del</strong>l’ambito <strong>del</strong> Rodano-Acque Chiare.<br />
Potenziare la competenza naturalistica<br />
<strong>del</strong>l’ambito fluviale, attraverso la valorizzazione<br />
<strong>di</strong> punti <strong>di</strong> forza <strong>del</strong> territorio: in particolare la<br />
zona <strong>del</strong> SIC e il parco <strong>del</strong>le Acque Chiare, il<br />
parco <strong>del</strong> Campovolo e i fontanili presenti.<br />
I complessi <strong>del</strong> Mauriziano e <strong>del</strong> San Lazzaro<br />
dovranno potenziare la valenza <strong>di</strong> luoghi <strong>del</strong>la<br />
cultura, anche attraverso la razionalizzazione e<br />
l’integrazione <strong>del</strong>le funzioni attualmente<br />
inse<strong>di</strong>ate.<br />
Migliorare l’accessibilità ai poli attrattori.<br />
19
POTENZIARE IL SENSO DI APPARTENENZA AI LUOGHI _ DIMENSIONE SOCIALE<br />
OBIETTIVO 5 _ FRUIZIONE/CONOSCENZA -> PROMUOVERE LA CONOSCENZA DEL<br />
SISTEMA E L’UTILIZZO DEI LUOGHI<br />
Attribuire riconoscibilità e visibilità al Parco per<br />
mezzo <strong>di</strong> una comunicazione coor<strong>di</strong>nata,<br />
appoggiandosi ai network esistenti (cultura,<br />
<strong>di</strong>dattica ambientale, natura).<br />
Promuovere eventi tematici e iniziative integrate<br />
nell’offerta culturale esistente e in collaborazione<br />
con i soggetti attivi nei settori <strong>del</strong>l’educazione,<br />
<strong>del</strong>la cultura, <strong>del</strong>la <strong>di</strong>dattica ambientale.<br />
Aprire alla fruizione i luoghi <strong>di</strong> maggiore<br />
interesse, attraverso interventi volti a migliorare<br />
l’accessibilità e la percorribilità <strong>del</strong> territorio, e<br />
attraverso una segnaletica de<strong>di</strong>cata che in<strong>di</strong>vidui<br />
itinerari tematici.<br />
Attrezzare i luoghi per la fruizione e per le<br />
attività libere.<br />
OBIETTIVO 6 _ CURA/RICONOSCIMENTO -> COINVOLGERE GLI ABITANTI E GLI ATTORI<br />
DEL TERRITORIO NELLA GESTIONE E MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO<br />
Ridefinire le con<strong>di</strong>zioni attuali <strong>di</strong> utilizzo degli<br />
spazi ed e<strong>di</strong>fici pubblici per dare risposta alle<br />
esigenze espresse dal territorio.<br />
Ascoltare e coinvolgere gli abitanti, le<br />
associazioni e gli attori territoriali nella gestione<br />
degli spazi e degli e<strong>di</strong>fici pubblici, al fine <strong>di</strong><br />
ottimizzare le risorse e attivare la partecipazione<br />
<strong>del</strong>la comunità alla cura <strong>del</strong> proprio patrimonio.<br />
20
L’analisi SWOT ha inoltre permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare gli obiettivi prioritari, a partire dal loro<br />
concorso al raggiungimento <strong>del</strong>la visione e alla fattibilità nel breve-me<strong>di</strong>o periodo:<br />
OBIETTIVI PRIORITARI<br />
2 _ Migliorare l’efficienza e la funzionalità <strong>del</strong>le connessioni rurali<br />
per la fruizione paesaggistica <strong>del</strong> territorio<br />
5 _ Promuovere la conoscenza <strong>del</strong> sistema e l’utilizzo dei luoghi<br />
OBIETTIVI<br />
COMPLEMENTARI<br />
1 _ Valorizzare e ricostruire il paesaggio fluviale <strong>del</strong> Rodano e<br />
realizzare la tutela attiva degli elementi <strong>di</strong> valore<br />
3 _ Definire e realizzare forme <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong> partenariato<br />
pubblico-privato<br />
4 _ Valorizzare le vocazioni e coor<strong>di</strong>nare le competenze<br />
6 _ Coinvolgere gli abitanti e gli attori <strong>del</strong> territorio nella gestione e<br />
manutenzione <strong>del</strong> patrimonio pubblico<br />
21
5_ COMPONENTE STRUTTURALE _ PROGETTI<br />
La componente strutturale <strong>del</strong> Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana “Parco <strong>del</strong> Rodano” contiene<br />
una prima definizione ad ampio spettro degli intenti da mettere in campo per perseguire le<br />
strategie e raggiungere gli obiettivi.<br />
Le azioni progettuali connesse al raggiungimento degli obiettivi 2 e 5 (obiettivi prioritari) sono<br />
fondamentali per il loro contributo alla concretizzazione <strong>del</strong> “Parco <strong>del</strong> Rodano”. Tali azioni si<br />
possono sintetizzare in due macro-categorie:<br />
- opere pubbliche per la fruizione: è prioritario attuare i collegamenti mancanti per<br />
connettere i luoghi significativi <strong>del</strong> sistema (in particolare SIC-Mauriziano, SIC-quartieri,<br />
Mauriziano-San Lazzaro e San Lazzaro-Campovolo). Inoltre, risulta necessario rendere fruibili<br />
i luoghi. A tal fine è necessario potenziare il presi<strong>di</strong>o <strong>del</strong> territorio e attrezzare i luoghi per<br />
la fruizione;<br />
- promozione e comunicazione: sono le azioni-chiave per incrementare la conoscenza e<br />
l’utilizzo dei luoghi. La strategia <strong>di</strong> promozione e comunicazione si compone <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />
azioni, da attuare attraverso il coinvolgimento dei privati e degli attori territoriali<br />
significativi:<br />
- programma <strong>di</strong> eventi, come veicolo per promuovere i luoghi. Il Complesso <strong>del</strong><br />
Mauriziano sarà il fulcro <strong>del</strong> “cartellone” <strong>di</strong> eventi, che potrebbe trovare una regia nella<br />
Circoscrizione Nordest;<br />
- piano <strong>di</strong> comunicazione, correlato al programma <strong>di</strong> eventi e coor<strong>di</strong>nato con i network<br />
esistenti sia a livello culturale che ambientale; da attuarsi attraverso <strong>di</strong>versi me<strong>di</strong>a<br />
(giornali, televisione, internet, social network, ecc.);<br />
- attività <strong>di</strong>dattica con le scuole: attraverso la <strong>di</strong>dattica, impostare attività <strong>di</strong><br />
esplorazione e narrazione biografica <strong>del</strong> territorio (“progetto pilota sulla autobiografia<br />
<strong>del</strong>la città <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong>”) facendo emergere l’identità <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>le comunità. Tale<br />
attività dovrà essere impostata dal CEAS <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>;<br />
- valorizzazione <strong>del</strong>le attività presenti sul territorio, che possano costituire uno stimolo<br />
alla fruizione e alla conoscenza <strong>del</strong> territorio ( ‘trekking urbano’ con gli asini, ven<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong>retta, ecc.);<br />
- segnaletica paesaggistica: ideazione e installazione <strong>di</strong> una segnaletica ad hoc, che<br />
renda esplicita l’appartenenza dei singoli luoghi al Parco <strong>del</strong> Rodano e, al contempo,<br />
l’appartenenza <strong>di</strong> quest’ultimo al sistema <strong>del</strong>la “cintura verde”.<br />
22
1 _ Sistema Rodano<br />
Il Sistema <strong>del</strong> Rodano deve acquisire una propria<br />
riconoscibilità. Per rendere possibile la fruizione è<br />
necessario migliorare il sistema <strong>del</strong>le connessioni<br />
interne e dei collegamenti con i quartieri limitrofi<br />
e l’accessibilità <strong>di</strong> alcuni ambiti. La fruizione deve<br />
essere favorita e “guidata” me<strong>di</strong>ante la<br />
realizzazione <strong>di</strong> una segnaletica che metta in<br />
evidenza il valore paesaggistico degli itinerari e<br />
che abbia anche una funzione “educativa” <strong>di</strong><br />
rispetto <strong>del</strong>l’ambito rurale.<br />
Obiettivi nel breve periodo: Collegamento SIC –<br />
Gattalupa; collegamento percorso naturalistico <strong>del</strong><br />
SIC – rio Acquachiara – Bazzarola; sottopasso <strong>del</strong>la<br />
ferrovia, <strong>di</strong> collegamento tra il San Lazzaro e il<br />
Campovolo).<br />
Obiettivi nel lungo periodo: collegamento<br />
Mauriziano – San Lazzaro e il collegamento tra il<br />
Parco <strong>del</strong> Crostolo e il futuro Parco <strong>del</strong> Rodano<br />
(progetto “Lungo i bor<strong>di</strong>”).<br />
2 _ Complesso <strong>del</strong> Mauriziano<br />
Obiettivi nel breve periodo:<br />
- garantire/migliorare la manutenzione<br />
or<strong>di</strong>naria<br />
- “percorso narrato <strong>del</strong> Mauriziano”:<br />
fruizione più consapevole e legata<br />
all’identità <strong>del</strong> luogo (segnaletica,<br />
itinerario guidato, integrazione tra gli<br />
spazi espositivi)<br />
- piano <strong>di</strong> comunicazione<br />
- migliorare accessibilità e visibilità dalla<br />
via <strong>Emilia</strong><br />
Obiettivi nel lungo periodo: polo d’eccellenza<br />
culturale per la città: contenitore culturale<br />
con un’offerta calibrata sull’identità <strong>del</strong><br />
luogo, a cui contribuiscono una pluralità <strong>di</strong><br />
soggetti in grado <strong>di</strong> garantire un pieno uso<br />
<strong>del</strong>le strutture. Luogo vivo e attivo nel corso<br />
<strong>di</strong> tutto l’anno (“Mauriziano a porte aperte”).<br />
23
2.1 _ Complesso <strong>del</strong> Mauriziano: Parco<br />
Il parco viene attualmente utilizzato come uno<br />
spazio verde <strong>di</strong> quartiere.<br />
L’intenzione è <strong>di</strong> ampliare la sua fruizione,<br />
migliorando l’accessibilità dal San Lazzaro e dal<br />
quartiere <strong>di</strong> San Maurizio a nord, e dal SIC e dalla<br />
Bazzarola verso sud.<br />
Per incrementare l’utilizzo <strong>del</strong> Parco è necessario<br />
inserirlo all’interno <strong>del</strong> “percorso narrato” da<br />
riorganizzare, prevedendo anche punti <strong>di</strong> sosta<br />
per la lettura e per lo stu<strong>di</strong>o (potenziale meta per<br />
gli studenti <strong>del</strong> campus universitario).<br />
Deve essere potenziato il suo utilizzo per eventi<br />
culturali e manifestazioni, coerenti con la<br />
vocazione <strong>del</strong> luogo.<br />
2.2 _ Complesso <strong>del</strong> Mauriziano: il Mauriziano<br />
Le funzioni inse<strong>di</strong>ate nel Mauriziano risultano slegate e non<br />
contestualizzate nel luogo. Si propone <strong>di</strong> aprire un confronto<br />
con i soggetti che attualmente gestiscono la struttura, per<br />
coor<strong>di</strong>nare e integrare le attività.<br />
L’obiettivo è <strong>di</strong> raggiungere l’integrazione tra le <strong>di</strong>verse<br />
funzioni inse<strong>di</strong>ate nell’ottica <strong>del</strong>la creazione <strong>di</strong> un percorso<br />
museale-espositivo contestualizzato sul luogo.<br />
Per incrementarne visibilità e utilizzo, si può procedere<br />
realizzando materiale informativo e legato alla figura <strong>di</strong><br />
Ariosto e pre<strong>di</strong>sponendo il luogo ad ospitare eventi culturali <strong>di</strong><br />
rilievo o convegni.<br />
2.3 _ Complesso <strong>del</strong> Mauriziano: Palazzo Vecchio<br />
L’e<strong>di</strong>ficio è sede <strong>del</strong> Circolo degli Artisti.<br />
Si propone un potenziamento <strong>del</strong>le attività aperte<br />
al pubblico, all’interno <strong>del</strong> “Mauriziano a porte<br />
aperte”.<br />
Il Palazzo Vecchio potrebbe ospitare al piano terra,<br />
accanto al Circolo degli Artisti, il centro visite <strong>del</strong><br />
Complesso, con bookshop e punto informativo, un<br />
punto ristoro aperto nella stagione estiva e/o nei<br />
fine settimana, ed essere sede <strong>di</strong> iniziative<br />
organizzate dalle Associazioni attive sul territorio.<br />
24
2.4 _ Complesso <strong>del</strong> Mauriziano: Colonica (e<strong>di</strong>ficio principale e bassi servizi)<br />
L’e<strong>di</strong>ficio non è agibile, e la sua messa in sicurezza<br />
richiede investimenti non attuabili nel breve<br />
periodo.<br />
Obiettivi nel breve periodo: nell’imme<strong>di</strong>ato si può<br />
ipotizzare l’utilizzo <strong>del</strong>le aree esterne per attività<br />
<strong>di</strong>dattiche (che già i Musei svolgono all’interno <strong>del</strong><br />
Mauriziano). Alcuni bassi servizi possono essere<br />
utilizzati come deposito <strong>del</strong>le attrezzature per la<br />
manutenzione <strong>del</strong> Parco.<br />
Obiettivi nel lungo periodo: si prevede il recupero<br />
<strong>del</strong>la struttura per attività <strong>di</strong> educazione<br />
ambientale. L’e<strong>di</strong>ficio può ospitare <strong>di</strong> laboratori e<br />
aule per lezioni, gestite congiuntamente dai Musei,<br />
dalle Associazioni e da Officina Educativa.<br />
2.5 _ Complesso <strong>del</strong> Mauriziano: ex-Tintoria<br />
Lo stato <strong>di</strong> forte degrado <strong>del</strong>la struttura non<br />
consente <strong>di</strong> ipotizzare un suo riutilizzo imme<strong>di</strong>ato.<br />
Si propone la messa in sicurezza <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio<br />
rispetto ai percorsi esistenti e previsti nelle<br />
imme<strong>di</strong>ate vicinanze (percorso a lato <strong>del</strong> Cavo<br />
Ariolo) e un intervento <strong>di</strong> mascheratura rispetto ai<br />
fronti che affacciano sulla via <strong>Emilia</strong>. Tale<br />
intervento potrebbe essere l’occasione per<br />
migliorare la visibilità <strong>del</strong> Mauriziano, realizzando<br />
in tal modo una grande “vetrina”.<br />
3.1 _ SIC – Ambito agricolo <strong>di</strong> pregio tra la confluenza Rodano-Acqua Chiara e la<br />
Tangenziale Sud-Est<br />
Si tratta <strong>di</strong> un ambito agro-naturalistico <strong>di</strong> pregio,<br />
che si vuole aprire alla fruizione controllata,<br />
trovando una convivenza pacifica tra le esigenze<br />
produttive degli agricoltori e i comportamenti degli<br />
utenti urbani (“nuovo patto città-campagna”) in<br />
modo che entrambe le parti ne traggano<br />
giovamento: gli agricoltori in termini <strong>di</strong> maggior<br />
red<strong>di</strong>to (ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta, ospitalità, <strong>di</strong>dattica<br />
ambientale) e gli abitanti <strong>del</strong>la città in termini <strong>di</strong><br />
possibilità fruitive.<br />
Si dovrà inoltre potenziare le valenze ambientali e<br />
naturalistiche <strong>del</strong>l’ambito (agricoltura biologica,<br />
introduzione <strong>di</strong> siepi e altri elementi naturali<br />
all’interno <strong>del</strong> territorio agricolo).<br />
25
3.2 _ SIC – Percorso naturalistico attrezzato <strong>del</strong> Rodano<br />
Forte vocazione naturalistica, già potenziata<br />
dall’Amministrazione me<strong>di</strong>ante interventi <strong>di</strong><br />
rinaturazione. Deve essere proseguita la tutela<br />
attiva, introducendo attività <strong>di</strong> educazione<br />
ambientale e <strong>di</strong> fruizione paesaggistica, anche<br />
me<strong>di</strong>ante l’organizzazione <strong>di</strong> visite guidate.<br />
Deve essere migliorata l’accessibilità, attraverso il<br />
superamento <strong>del</strong> Rodano e <strong>del</strong>la tangenziale, in<br />
modo da connetterlo con il Mauriziano e con la<br />
zona <strong>del</strong>le Acque Chiare.<br />
4 _ Parco <strong>del</strong>le Acque Chiare<br />
Parco-campagna in fase <strong>di</strong> attuazione,<br />
caratterizzato da una spiccata vocazione agronaturalistica,<br />
con la permanenza <strong>di</strong> prati stabili, <strong>di</strong><br />
fontanili e <strong>di</strong> filari <strong>di</strong> alberi monumentali vincolati.<br />
Quando il parco sarà terminato, si propone che,<br />
accanto alla fruizione e all’utilizzo per il tempo<br />
libero, venga destinato ad attività <strong>di</strong> educazione<br />
ambientale, da organizzarsi in collaborazione con<br />
Associazioni ambientaliste e con i residenti.<br />
È in fase <strong>di</strong> definizione la proposta, da parte<br />
<strong>del</strong>l’Associazione Steineriana, <strong>del</strong>la realizzazione <strong>di</strong><br />
un e<strong>di</strong>ficio scolastico all’interno <strong>del</strong> futuro parco.<br />
4.1 _ Colonica <strong>del</strong>le Acque Chiare<br />
Nel breve periodo non è possibile provvedere ad un<br />
recupero <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio finalizzato al suo riutilizzo<br />
pubblico.<br />
Si propone <strong>di</strong> promuovere l’utilizzo degli spazi<br />
esterni per attività <strong>di</strong> educazione ambientale,<br />
laboratori con le scuole, attività organizzate dalle<br />
Associazioni, legate ai temi <strong>del</strong> paesaggio rurale e<br />
alla storia <strong>del</strong>l’agricoltura.<br />
Quando l’e<strong>di</strong>ficio verrà recuperato, dovrà avere<br />
una valenza aggregativa (sede <strong>del</strong>le Associazioni<br />
legate al territorio e alle tematiche ambientali,<br />
luogo per attività collettive e <strong>del</strong>la Circoscrizione),<br />
e legata alla vocazione naturalistica <strong>del</strong> territorio<br />
(“porta <strong>del</strong> SIC” con punto informativo e possibilità<br />
<strong>di</strong> organizzare escursioni e visite guidate).<br />
26
5 _ Fontanile <strong>del</strong>l’Ariolo<br />
Ambito naturalistico <strong>di</strong> valore, già oggetto <strong>di</strong><br />
interventi da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione, per il<br />
quale si dovrà proseguire nella tutela attiva,<br />
potenziando l’offerta <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica ambientale.<br />
È’ necessario collegarlo al sistema <strong>del</strong> Rodano e<br />
migliorare l’accessibilità, anche me<strong>di</strong>ante la<br />
pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> una segnaletica paesaggistica<br />
uniformata e la messa in sicurezza dei percorsi<br />
<strong>di</strong> collegamento (“vie <strong>del</strong> paesaggio”).<br />
È necessario perseguire il miglioramento<br />
ambientale <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> cavo<br />
Ariolo, che congiunge il fontanile con il<br />
Mauriziano.<br />
6 _ Parco <strong>del</strong> Campovolo<br />
Potenziare la valenza naturalistica, connettendo i<br />
due boschi esistenti e incrementando le aree<br />
naturalistiche presenti anche all’interno <strong>del</strong>la<br />
porzione agricola <strong>del</strong>l’area, attraverso accor<strong>di</strong> e<br />
concertazione con i privati.<br />
Si dovrà potenziare la fruizione me<strong>di</strong>ante<br />
connessioni (già in fase <strong>di</strong> realizzazione il<br />
sottopasso <strong>di</strong> collegamento con il San Lazzaro) che<br />
dovrà parallelamente essere incentivata me<strong>di</strong>ante<br />
attività <strong>di</strong> comunicazione e organizzazione <strong>di</strong><br />
eventi.<br />
Segnaletica uniformata e presi<strong>di</strong>o per la sicurezza.<br />
7 _ Complesso <strong>del</strong> San Lazzaro<br />
La vocazione culturale si sta consolidando con il<br />
recupero <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi pa<strong>di</strong>glioni come sede<br />
<strong>del</strong>l’Università <strong>di</strong> Modena e <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, <strong>del</strong><br />
Centro <strong>di</strong> Documentazione sulla Psichiatria e <strong>del</strong><br />
futuro Museo Nazionale <strong>del</strong>la Psichiatria.<br />
Le priorità da perseguire sono <strong>di</strong> aprire alla<br />
fruizione il parco, mettendolo in connessione con il<br />
Complesso <strong>del</strong> Mauriziano e con il Campovolo.<br />
27
6 _ COMPONENTE ORGANIZZATIVA _ STRUMENTI<br />
Nella pianificazione strategica territoriale le risorse organizzative hanno il compito <strong>di</strong> fungere da<br />
supporto logistico al processo. Schematicamente, esse contemplano:<br />
- gli attori <strong>del</strong> processo (istituzionali e non);<br />
- gli strumenti <strong>del</strong> processo (il processo partecipato, la comunicazione, le risorse<br />
finanziarie);<br />
- le fasi temporali in cui si articola il processo.<br />
Strumenti <strong>di</strong> partecipazione<br />
Per portare avanti la con<strong>di</strong>visione e il confronto con gli abitanti e gli stakeholders già coinvolti in<br />
precedenza nei due percorsi partecipati sul Complesso <strong>del</strong> Mauriziano e sul Parco <strong>del</strong>le Acque<br />
Chiare si è deciso <strong>di</strong> aprire un nuovo percorso <strong>di</strong> partecipazione congiunto.<br />
Il confronto ripartirà dagli esiti raggiunti, ma si pone anche obiettivi nuovi. In particolare, i<br />
contenuti <strong>del</strong> <strong>Documento</strong> <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo costituiranno l’oggetto principale <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione, in<br />
quanto essi costituiscono la proposta <strong>del</strong>l’Amministrazione dalla quale partire per arrivare alla<br />
sua con<strong>di</strong>visione - ovvero alla definizione <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche/integrazioni - e avviare i successivi<br />
approfon<strong>di</strong>menti su singole componenti <strong>del</strong> Sistema, nello specifico il complesso <strong>del</strong> Mauriziano e<br />
l’area <strong>del</strong>le Acque Chiare.<br />
Più in generale, gli obiettivi che l’Amministrazione si pone con il processo partecipativo sono<br />
riconducibili a due macro-categorie: la valorizzazione naturalistica <strong>di</strong> tutta l’area, finalizzata<br />
alla sua fruizione, e la valorizzazione storico-culturale <strong>del</strong> complesso <strong>del</strong> Mauriziano.<br />
Il livello <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong>scussione sarà quin<strong>di</strong> duplice:<br />
- la definizione e con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> uno scenario <strong>di</strong> sviluppo territoriale, economico e sociale<br />
nel me<strong>di</strong>o-lungo periodo;<br />
- la definizione e con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> primi interventi concreti da attuare nel breve periodo,<br />
compatibilmente con le risorse economiche, umane e strumentali – pubbliche e private –<br />
<strong>di</strong>sponibili.<br />
I possibili attori da invitare al percorso partecipato sono i seguenti:<br />
- residenti e <strong>di</strong>retti fruitori <strong>del</strong>l’area<br />
- proprietari dei terreni agricoli e agricoltori inse<strong>di</strong>ati<br />
- comitati <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni e singoli citta<strong>di</strong>ni<br />
- associazioni (Ambientaliste, Culturali, Sportive, <strong>di</strong> Volontariato)<br />
- circoli culturali<br />
- centri sociali<br />
- Università <strong>di</strong> Modena e <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong><br />
- Scuola Steineriana<br />
- scuole gravitanti intorno all’area<br />
- enti preposti alla tutela <strong>del</strong> territorio<br />
Un’importante innovazione metodologica rispetto al passato sarà l’affiancamento <strong>di</strong> due<br />
tipologie <strong>di</strong> percorso:<br />
- Percorso tra<strong>di</strong>zionale con incontri serali, in cui la <strong>di</strong>scussione e il confronto avverranno<br />
in forma aperta, con l’ausilio <strong>di</strong> un moderatore che avrà il compito <strong>di</strong> gestire i tempi<br />
degli interventi e mantenere l’attenzione sulla tematica da affrontare.<br />
- Percorso partecipato on-line (sito web, blog), i mezzi informatici saranno utilizzati sia<br />
come mezzi informativi (attraverso la pubblicazione <strong>di</strong> aggiornamenti, foto, video e<br />
documenti progettuali), sia come strumenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo e confronto, sperimentando ad<br />
esempio l’uso <strong>di</strong> mappe interattive e <strong>di</strong> altri strumenti che consentano<br />
30
all’Amministrazione <strong>di</strong> raccogliere opinioni e proposte via web, ampliando la<br />
partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni (utenti più giovani e tutti coloro che per vari motivi sono<br />
impossibilitati a partecipare agli incontri serali).<br />
Durante lo svolgimento <strong>del</strong> processo partecipativo vi sarà da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione una<br />
ren<strong>di</strong>contazione costante <strong>di</strong> tutte le proposte che emergeranno sia dagli incontri tra<strong>di</strong>zionali sia<br />
attraverso il web, portandole infine a sintesi in un progetto unitario che sarà presentato in un<br />
incontro pubblico finale.<br />
Schema svolgimento processo partecipativo<br />
31
Strumenti <strong>di</strong> comunicazione<br />
Il piano <strong>di</strong> comunicazione definirà le strategie e gli strumenti attraverso i quali <strong>di</strong>ffondere la<br />
conoscenza <strong>del</strong> Sistema Rodano, ampliarne la visibilità e promuoverne la frequentazione,<br />
supportando gli obiettivi <strong>del</strong> Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana.<br />
Tra le azioni e gli strumenti previsti:<br />
- comunicazione web: sito internet istituzionale <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> > sezione<br />
Rigenerazione Urbana + Facebook<br />
- attività <strong>di</strong> ufficio stampa (conferenze e comunicati stampa de<strong>di</strong>cati)<br />
- realizzazione <strong>di</strong> prodotti informativi e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, video e stampati<br />
- segnaletica de<strong>di</strong>cata lungo il percorso e utilizzo ex tintoria come ‘vetrina’ <strong>del</strong> Mauriziano<br />
- programma <strong>di</strong> eventi e relativa promozione<br />
- attività educative con le scuole.<br />
Strumenti per il reperimento <strong>di</strong> risorse finanziarie<br />
La concreta realizzazione <strong>del</strong> Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana necessita <strong>del</strong> reperimento <strong>di</strong><br />
risorse finanziarie sia per attuare gli interventi previsti nel breve periodo che, in prospettiva,<br />
per la realizzazione <strong>del</strong>lo scenario <strong>di</strong> lungo termine.<br />
Il Piano Operativo dovrà quantificare il fabbisogno per l’attuazione <strong>del</strong>le azioni progettuali<br />
previste nel breve e nel lungo termine.<br />
Strumenti organizzativi<br />
Gli strumenti necessari per portare avanti il processo <strong>del</strong> Programma <strong>di</strong> Rigenerazione Urbana<br />
sono principalmente due:<br />
- il <strong>Documento</strong> <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo e il Piano d’Azione, che saranno lo strumento guida che<br />
determinerà lo scenario all’interno <strong>del</strong> quale sviluppare le azioni e le strategie finalizzate<br />
a raggiungere gli obiettivi con<strong>di</strong>visi;<br />
- il gruppo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento che si è costituito all’interno <strong>del</strong>l’Amministrazione e con gli<br />
enti, le associazioni e gli abitanti interessati alle trasformazioni e alle strategie previste,<br />
che sarà il soggetto che dovrà portare avanti le <strong>di</strong>verse linee d’azione e <strong>di</strong> progetto<br />
in<strong>di</strong>viduate.<br />
32
Fasi<br />
33