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qualità dell'attaccamento madre - bambino nel - Clinica Pediatrica ...

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pielectasia, una malformazione adenoido-cistica congenita polmonare) e 7 senza tale<br />

diagnosi.<br />

Per verificare le nostre ipotesi iniziali abbiamo adottato le seguenti procedure: una<br />

valutazione prenatale tra la 30^ e la 34^ settimana di gestazione (IRMAG, IRPAG);<br />

unavalutazione postnatale entro i primi 4 giorni di vita del neonato, ad 1 e 3 mesi dopo la<br />

nascita (Infant Observation); a 6 mesi dopo la nascita (IRMAN, IRPAN, Infant Observation,<br />

LTP).<br />

Abbiamo somministrato a tutto il campione di mamme l’IRMAG, un’intervista<br />

semistrutturata che permette di esplorare la rappresentazione materna di sé come <strong>madre</strong><br />

e del futuro <strong>bambino</strong> analizzando le narrazioni che le madri forniscono dell’esperienza della<br />

gravidanza. Si tratta di uno strumento lungo e complesso <strong>nel</strong>la somministrazione e <strong>nel</strong>la<br />

successiva codifica che però ci permette di raccogliere le informazioni sul contenuto e la<br />

struttura delle rappresentazioni materne in gravidanza che costituiscono degli indici<br />

dell’adattamento alla gravidanza stessa e al futuro ruolo genitoriale.<br />

L’IRMAG ci ha fornito dei dati sia di tipo qualitativo (intervista) che di tipo quantitativo<br />

(differenziale semantico).<br />

Alla fine di questa valutazione, è possibile individuare uno stile di parenting della <strong>madre</strong><br />

rispetto a tre stili di rappresentazione materna: integrata-equilibrata, ristretta disinvestita,<br />

non integrata-ambivalente.<br />

L’IRPAG è simmetrico all’IRMAG ma lo abbiamo somministrato ai papà.<br />

Al 6° mese del <strong>bambino</strong> abbiamo somministrato l’IRMAN e IRPAN per vedere se le<br />

rappresentazioni dei genitori rimanevano stabili o <strong>nel</strong>l’impatto con il <strong>bambino</strong> reale si<br />

modificavano<br />

Abbiamo poi voluto misurare le interazioni triadiche <strong>nel</strong>le famiglie con diagnosi di<br />

malformazione fetale. Per far questo abbiamo utilizzato il Gioco triadico di Losanna – LTP,<br />

uno strumento che permette lo studio delle dinamiche triadiche familiari in quattro diverse<br />

configurazioni interattive di gioco che vengono videoregistrate e poi analizzate e codificate<br />

secondo 10 dimensioni. Viene considerato il grado di alleanza familiare che è “funzionale”,<br />

quando le interazioni della famiglia sono coordinate, raggiungono momenti di piacere<br />

condiviso; mentre è “disfunzionale” se le interazioni diventano problematiche, sono poco<br />

coordinate, conflittuali o bloccate.<br />

Dal disegno Multivariato di analisi della varianza (ANOVA)<br />

2(genitore)X2(gruppo)X2(tempo) emerge un unico risultato significativo, rispetto alla<br />

rappresentazione materna del Sé, in cui c’è la significatività dell’interazione tempo X<br />

genitore. Troviamo, cioè, un mutamento <strong>nel</strong>le rappresentazioni del Sé <strong>nel</strong>le mamme a sei<br />

mesi di vita del <strong>bambino</strong> rispetto al periodo della gravidanza, mentre non ci sono<br />

cambiamenti significativi <strong>nel</strong>le rappresentazioni paterne, come se le mamme, a contatto<br />

con il <strong>bambino</strong> reale si sentissero maggiormente riconosciute <strong>nel</strong>la loro identità di donne.<br />

Da un’analisi qualitativa delle interviste troviamo che <strong>nel</strong> gruppo sperimentale (sia mamma<br />

che papà) l’investimento affettivo è poco focalizzato sulla gravidanza e più sul <strong>bambino</strong>,<br />

proiettato in un periodo in cui il <strong>bambino</strong> è fuori pericolo.<br />

Emerge inoltre che tre soggetti del gruppo sperimentale (una coppia e una mamma)<br />

risultano avere uno stile di parenting non integrato, in cui c’è una bassa differenziazione<br />

dalla propria <strong>madre</strong> e dal <strong>bambino</strong>, si tratta di genitori ancora invischiati in difficili relazioni<br />

con le loro famiglie d’origine, mentre tutti gli altri soggetti della ricerca risulta presentino<br />

rappresentazioni integrate-equilibrate.<br />

Dall’analisi dei dati relativi alle 10 dimensioni interattive dell’LTP non risulta nessuna<br />

differenza significativa tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo.<br />

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