H51211-v07 Manuale Istr. per l'uso Astra TISE 27-31 ... - Rhoss

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5.3 SEGNALAZIONI E SICUREZZE Spia rossa di blocco fiamma “ ” (LD2) in pos. 1 ♦ Accesa in permanenza significa blocco per: • mancanza di fiamma; • accensione non completa del bruciatore; • mancanza di gas. In queste condizioni la caldaia è “in attesa”. Se con un eventuale tentativo di accensione tali condizioni permangono la caldaia ritorna in blocco. ♦ Accesa ad intermittenza lenta e alternata alla spia in pos. 3 (verde) significa blocco per circolazione d’acqua insufficiente a causa di: • malfunzionamento pompa; • ostacoli alla circolazione (fanghi, corpi estranei, ecc.). Significa anche guasto del modulatore. ♦ Accesa ad intermittenza lenta e da sola, significa blocco per: • sovratemperatura • fiamma parassita. • anomalie di accensione. ♦ Accesa ad intermittenza lenta assieme alla spia in pos. 3 significa blocco per: • mancanza di aria • intervento del pressostato fumi ♦ Accesa ad intermittenza veloce assieme alla spia in pos. 3 significa: • attivazione/disattivazione della sonda esterna Spia verde di presenza fiamma “ ” (LD1) in pos. 3 ♦ Accesa in permanenza lenta (con spia rossa spenta) significa: • caldaia in stand-by ♦ Accesa ad intermittenza lenta (con spia rossa spenta) significa: • anomalie delle sonde di mandata (sul riscaldamento) o del sanitario o della sonda esterna o dei loro collegamenti elettrici. In caso di guasto della sonda di mandata (interruzione o corto circuito) viene spento immediatamente il bruciatore e segnalata l’anomalia. In caso di funzionamento in modo riscaldamento viene eseguita la post-circolazione. La sonda viene rilevata in corto circuito per resistenza inferiore a circa 200Ohm La sonda viene rilevata interrotta per valori corrispondenti ad una temperatura < -5°K (Rntc > 34kOhm). In caso di guasto della sonda di sanitario: • viene segnalata anomalia e consentito il funzionamento in riscaldamento. Il funzionamento in sanitario continuerà in modalità MONOSONDA. In caso di guasto della sonda esterna viene comunque consentito il funzionamento in modo riscaldamento con il set impostato da manopola. Nota Bene La caldaia viene sempre fornita in blocco. Girare la manopola C estate/inverno in senso orario fino in fondo (nella posizione “ ”) e rilasciarla, per sbloccare la caldaia. Spia verde di alimentazione “ ” (LD3) in pos. 2 Con caldaia alimentata elettricamente (sotto tensione) mediante posizionamento del selettore C su “estate” ( ) oppure su “inverno” ( ), tale spia è accesa in permanenza. Modulazione di fiamma Il controllo elettronico della caldaia regola in continuo la pressione del gas al bruciatore e quindi la potenza in funzione della temperatura impostata, sia dell’acqua sanitaria che del riscaldamento, e delle reali condizioni di scambio termico. n. 3, lampeggianti contemporaneamente ad intermittenza e nel terminale remoto col codice 00:08. Termostato di sicurezza per sovratemperatura Questo componente posizionato sul tubo di mandata riscaldamento (pos. 11), interrompe il flusso del gas al bruciatore principale nel caso si verifichi una temperatura eccessiva. Al verificarsi di tale inconveniente la caldaia va in blocco e si accende la spia “LED” n. 1 ad intermittenza lenta e nel terminale remoto col codice 00:06. Sonde per il rilievo temperatura Le sonde sono posizionate nei tubi di mandata riscaldamento di mandata acqua calda e all’esterno (sonda esterna), un eventuale loro guasto è segnalato attraverso la spia “LED” n. 3 lampeggiante ad intermittenza lenta. Nel caso di guasto della sonda sanitario la caldaia può funzionare solo per il riscaldamento, nel caso di guasto della sonda del riscaldamento la caldaia non è funzionante. Nel terminale remoto il guasto della sonda riscaldamento è segnalato col codice 00:04 e della sonda sanitaria col codice 00:05. L’attivazione/disattivazione della sonda esterna sono visualizzate dal lampeggio veloce di entrambi i LED e nel terminale remoto il guasto della sonda esterna viene visualizzato col codice 00:07. Pressostato differenziale idraulico Questo componente, posizionato nel gruppo idraulico (pos. 8), sovraintende che nel circuito idraulico della caldaia ci sia una sufficiente circolazione d’acqua per salvaguardare lo scambiatore acqua-fumi. L’intervento di questo componente per scarsa circolazione d’acqua è segnalato attraverso le spie “LED” n.1 (rossa) “LED” n. 3 lampeggianti ad intermittenza lenta e alternate tra loro e nel terminale remoto col codice 00:02. Postcircolazione pompa Nella funzione riscaldamento, il controllo elettronico della caldaia, mantiene in funzione la pompa per 6 minuti dopo l’intervento del termostato ambiente. Valvola di sicurezza impianto Questo componente, posto nel circuito di riscaldamento (pos. 10), interviene scaricando un po’ d’acqua, se la pressione del circuito supera i 3 bar di taratura della valvola. Si consiglia di collegare la caldaia ad uno scarico sifonato, tramite imbuto di scarico visibile. Vaso di espansione impianto Questo componente, posto nel circuito di riscaldamento (pos. 23), assorbe l’aumento di volume dell’acqua quando viene riscaldata. L’eventuale svuotamento dell’aria in esso contenuta porta all’innalzamento della pressione e alla conseguente apertura della valvola di sicurezza a 3 bar. Filtro acqua sanitaria È un filtro a maglia inox, posto all’ingresso dell’acqua sanitaria sul gruppo idraulico, che impedisce a corpi estranei, sassolini ecc., di entrare in caldaia. Regolatore di portata acqua sanitaria È un dispositivo, posto all’ingresso dell’acqua sanitaria sul gruppo idraulico, che impedisce un prelievo eccessivo di acqua calda sanitaria. Modulatore valvola gas In caso di interruzione del gas o anomalie alla connessione fra Modulatore e scheda viene segnalata attraverso il codice visualizzato 00:02. Fiamma parassita Se durante la fase di interaccensione si rilevasse una presenza di fiamma causata da un malfunzionamento della valvola gas, la caldaia va in blocco e viene visualizzato con il cod. 00:03. Sovratemperatura scambiatore primario La segnalazione viene attivata se i valori di temperatura nel circuito di riscaldamento superano i valori normali consentiti. Tale condizione si può verificare nel funzionamento sanitario se lo scambiatore acqua-acqua ha un deposito eccessivo di calcare, oppure nel funzionamento in riscaldamento se lo scambiatore fumi-acqua non è più efficiente. L’anomalia viene visualizzata con il codice 00:02 Blocco mancata accensione La caldaia va in blocco per mancata accensione dopo aver superato il tempo di sicurezza e viene visualizzato con il codice 00:01 Guasto sonda esterna Il guast della sonda esterna viene visualizzato dal codice 00:07 Attenzione!! Nel caso si verifiche un guasto al cronotermostato, il funzionamento viene dirottato “in locale” nel pannello comandi della caldaia. essa proseguirà nel suo normale funzionamento con i settaggi opportunamente tarati dalla casa costruttrice. Il funzionamento “locale” va considerata: per il tempo di sostituzione o riparazione del crono. Per eventuali manovre o settaggi del pannello comandi in caldaia contattare il servizio tecnico RHOSS. Sicurezze Accensione e controllo di fiamma a ionizzazione (accensione spia n. 3). La caldaia è dotata di una centralina elettronica che provvede alla accensione del bruciatore per mezzo di una scarica elettrica che avviene tra il bruciatore e l’elettrodo di accensione posto al centro del bruciatore stesso; e provvede al controllo della avvenuta accensione attraverso l’elettrodo di ionizzazione posto sulla destra del bruciatore. Per un corretto posizionamento degli elettrodi vedere il par. 4.3. Pressostato sicurezza fumi Il pressostato fumi verifica la corretta aspirazione di aria ed espulsione fumi. Interviene anche in caso di eccessiva depressione al camino che causi un flusso d’aria anche a ventilatore fermo. Nel caso di interventi ripetuti del dispositivo si consiglia l’intervento di un tecnico specializzato. Questa anomalia viene segnalata attraverso i Led n. 1 e 16 Porta filtro Filtro a maglia inox Regolatore di portata acqua sanitaria Sensore di portata
6. Istruzioni di manutenzione e pulizia 6.1 MANUTENZIONE PREVENTIVA E ORDINARIA Per la regolarità ed economicità di funzionamento della caldaia, sono consigliate una pulizia ed un controllo periodico annuale da parte del Centro Autorizzato di Assistenza Tecnica della Vostra zona. In questo modo, oltre ad aumentare la longevità e sicurezza dell’apparecchio, ottempererete al D.P.R. 21 Dicembre 1999 n° 551 che all’articolo 8, impone il controllo tecnico periodico e la manutenzione. Per impianti di riscaldamento unifamiliari con caldaie di potenza nominale inferiore a 35 kW, le operazioni di controllo e manutenzione vanno redatte e sottoscritte dal tecnico incaricato su un apposito “modulo H”, egli rilascia copia al responsabile dell’impianto (in genere l’utente stesso) che dovrà sottoscrivere per ricevuta. Va ricordata anche l’obbligatorietà della tenuta del libretto di impianto che l’utente affiderà, per impianti esistenti, al responsabile dell’esercizio e della manutenzione e per impianti sottoposti a ristrutturazione o sostituzione della caldaia, alla ditta installatrice o ad un suo delegato (Art. 11 D.P.R. 21/12/99 n. 551). Oltre alle operazioni elencate nel “modulo H”, eseguibili dal manutentore incaricato, è opportuno che l’utente controlli periodicamente: • il contenuto d’acqua dell’impianto (0,5 ÷ 1 bar), vedi anche par. 5.1 e 6.1.1; • la corretta combustione (fiamme regolari né alte e gialle, né troppo basse e con tendenza a staccarsi dal bruciatore), vedi anche par. 4.1 e 4.2; • la normale rumorosità di funzionamento sia sul lato combustione, che sul lato distribuzione idraulica (eventuali rumori anomali ricorrenti e persistenti e/o intensi vanno segnalati al manutentore); • l’assenza di sacche di aria nell’impianto e nella caldaia; • il regolare funzionamento dei termostati di regolazione e sicurezza, del termometro e del manometro (o idrometro); • l’assenza di perdite dal condotto di scarico fumi e dalla linea adduzione gas; • l’assenza di ostruzioni/impedimenti all’espulsione fumi/immissione aria; • l’assenza di perdite d’acqua dalle valvole di sicurezza. 6.1.1 Controllo del riempimento impianto È importante verificare periodicamente che la pressione dell’acqua nell’impianto a freddo sia compresa tra 0,5 ÷ 1 bar, rilevando il valore sul manometro. Nel caso la pressione sia inferiore a 0,5 bar è necessario ripristinare il valore normale agendo sul rubinetto di carico impianto, accessibile dal fondo caldaia come indicato in figura. Dopo ogni riempimento il rubinetto di carico deve sempre essere chiuso. (Una eventuale sovrapressione può essere eliminata attraverso il rubinetto di scarico impianto). Prestare attenzione ad aprire lentamente tale rubinetto per facilitare l’operazione di scarico e sfogo dell’aria. La caldaia è prevista di un pressostato di minima circolazione acqua che in mancanza di tale passaggio inibisce il funzionamento del bruciatore (vedi spia n. 1). Se le diminuzioni di pressione sono frequenti si consiglia di chiedere l’intervento del Centro Assistenza Tecnica Autorizzato. 6.1.2 Verifica parametri di combustione Il controllo della combustione è obbligatorio ogni 2 anni come previsto dal D.P.R. n. 412 del 14 Ottobre 1993. Il foro per l’ispezione deve essere previsto sul tubo di scarico fumi ad una distanza massima di 250 mm dall’attacco caldaia e deve essere richiuso una volta terminate le operazioni di controllo.Gli appositi Kit fumi sono già provvisti del foro di ispezione. 6.2 MANUTENZIONE STRAORDINARIA 6.2.1 Manutenzione dello scambiatore acqua calda sanitaria Lo scambiatore acqua calda sanitaria del tipo a piastre in acciaio inox è facilmente smontabile con un cacciavite seguendo le operazioni sotto descritte: • Togliere l’alimentazione elettrica alla caldaia. 1° Svitare le 2 viti laterali di fissaggio del tettuccio e svitarlo verso l’alto. 2° Togliere le 5 viti che fissano il mantello e sfilarlo verso la parte frontale. 3° Togliere le 8 viti e il pannello frontale della camera stagna. • Svuotare la caldaia utilizzando il suo rubinetto di scarico. • Chiudere l’alimentazione dell’acqua sanitaria e svuotare l’acqua del circuito attraverso un rubinetto dell’acqua calda sanitaria. Avvisare l’utente che non apra alcun rubinetto nell’abitazione. • Scollegare i 4 attacchi allo scambiatore, che una volta libero è sfilabile senza smontare alcun altro componente. • Per la pulizia dello scambiatore utilizzare CILLIT FFW-AL. Non utilizzare prodotti che possono danneggiare la saldatura delle piastre a base di rame. • Rimontare lo scambiatore eseguendo le operazioni inverse sopra descritte avendo provveduto a sostituire le 4 guarnizioni OR di tenuta e a pulire le relative sedi. • La necessità di pulizia dello scambiatore è un evento remoto nel tempo, se questo si verifica nel breve/medio periodo, può significare che l’acqua ha una durezza elevata. Si consiglia in questo caso l’installazione di un sistema di trattamento dell’acqua con pompa dosatrice di polifosfati o comunque in regola con le normative vigenti. • Nella eventualità di dover procedere alla pulizia dello scambiatore acqua calda sanitaria, si consiglia di provvedere anche alla pulizia della sonda sanitario n. 14, smontandola dal gruppo idraulico. 6.2.2 Manutenzione scambiatore acqua-fumi Lo scambiatore acqua-fumi è un componente facilmente smontabile. Togliere l’alimentazione elettrica della caldaia prima di eseguire le operazioni sotto descritte. • Svitare le 2 viti di fissaggio del tettuccio e sfilarlo verso l’alto poi svitare le 5 viti del mantello e sfilarlo verso la parte frontale come indicato in figura e smontare il pannello. • Scollegare i cavi elettrici del pressostato fumi pos. 31. • Togliere le 8 viti e il pannello frontale della camera stagna. • Togliere le 4 viti e il pannello frontale della camera di combustione. • Estrarre l’antivento dalla parte anteriore alzandolo prima leggermente. • Svuotare l’acqua dell’impianto di riscaldamento, meglio se della sola caldaia, attraverso il rubinetto di scarico caldaia. • Togliere le due molle di fissaggio dello scambiatore ai tubi di mandata e ritorno riscaldamento (utilizzare una normale pinza). • Alzare leggermente lo scambiatore acqua-fumi n. 19, estrarlo dalla sua sede e toglierlo dalla parte anteriore. • Rimontare il tutto eseguendo inversamente le operazioni sopra descritte avendo cura di sostituire le guarnizioni di tenuta OR sugli attacchi dello scambiatore e di pulire le relative sedi. In questa operazione provvedere ad ingrassare la nuova guarnizione OR con grasso siliconico (tipo “SYLAN”). 6.2.3 Manutenzione bruciatore Il bruciatore atmosferico a rampe inox è anch’esso un componente facilmente smontabile. Dopo aver chiuso la valvola del gas e proceduto come al punto 4.2.1 per accedere al bruciatore: • svitare il dado esagonale di fissaggio dal tubo gas al collettore (operazione 3); • staccare i 3 cavi di accensione e rilevazione; • svitare le viti di fissaggio (operazione 4) e togliere il bruciatore estraendolo orizzontalmente; • A seconda del suo stato di conservazione e del tipo di sporcamento procedere alla pulizia delle rampe e degli ugelli mediante soffiatura o spazzolatura o carteggio della superficie delle rampe con carta abrasiva fine o lavaggio con successiva accurata asciugatura. Attenzione: nelle zone marine. L’atmosfera salmastra può degradare velocemente le parti metalliche del bruciatore. Nel caso, è consigliabile la sostituzione anziché la pulizia. • Nel rimontaggio ricordarsi di reinserire la guarnizione di tenuta nel dado filettato del tubo gas. 6.2.4 Manutenzione scarico fumi Premesso che, per l’installazione del sistema di evacuazione dei prodotti della combustione, vanno rispettate le prescrizioni della norma UNI 7129 , per la manutenzione di tali sistemi negli apparecchi con scarico in camino o canna fumaria, vanno seguite le indicazioni della norma UNI 10845 del Febbraio 2000. Le eventuali operazioni di verifica dei requisiti dell’idoneità o della sola funzionalità devono essere svolte da personale avente specifica competenza tecnica. Il manutentore può però procedere alle semplici verifiche dei “requisiti essenziali di sicurezza” seguendo le indicazioni D.P.R. 13/5/98 n. 218. Relativamente allo scarico fumi esse sono: • il controllo della non fuoriuscita in ambiente dei prodotti della combustione tramite ad esempio lo specchietto freddo, i fumogeni, l’analizzatore di combustione ecc.; • il controllo dello stato di conservazione e della rigidità di fissaggio del condotto metallico (canale da fumo) che non deve essere di tipo corrugato (anche se a parete interna liscia). 6.2.5 Pulizia filtro e regolatore di portata acqua sanitaria Per eseguire la pulizia di tale dispositivo, smontarlo dalla sua sede, pulirlo, avendo cura che nel suo rimontaggio sia posizionato fino in battuta della filettatura altrimenti si possono verificare inconvenienti nel corretto rilievo della portata acqua sanitaria. 17
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