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Florisemozioni in fiore - Pernice editori

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palazzo moroni reGala Uno scenario <strong>in</strong>Dimenticabile per renDere prestiGiosamente esclUsivo il momento più romantico,<br />

il festeGGiamento più atteso, la ricorrenza più istitUzionale. Dal GranDe scalone ai saloni seicenteschi,<br />

Dall’<strong>in</strong>timo mezzan<strong>in</strong>o alle sale con le opere Dei GranDi maestri lombarDi: a palazzo moroni la seDUzione DeGli<br />

<strong>in</strong>terni sposa natUralmente il maGnetismo en pla<strong>in</strong> air Dei GiarD<strong>in</strong>i, i Giochi Di lUce Dei terrazzi, eD oGni ambiente è occasione<br />

per Un br<strong>in</strong>Disi. impreziosito Da Una consUlenza completa per il coorD<strong>in</strong>amento eD il sUpporto orGanizzativo<br />

Dei vostri eventi.<br />

Al n° 12 di Via Porta Dip<strong>in</strong>ta, sotto la Rocca Civica,<br />

si apre il portale d’<strong>in</strong>gresso di una delle più autentiche<br />

espressioni dell’arte barocca <strong>in</strong> Bergamo: Palazzo<br />

Moroni. La costruzione del Palazzo fu voluta<br />

e realizzata da Francesco Moroni, nato nel 1606 nel<br />

cuore di Città Alta, nel palazzo di Via Gombito dove<br />

mezzo secolo prima i Moroni si erano trasferiti da<br />

Alb<strong>in</strong>o, luogo d’orig<strong>in</strong>e di questa nobile famiglia le<br />

cui memorie risalgono al 1300. Le fortune di Francesco,<br />

il matrimonio con Lucrezia Roncalli nel 1631<br />

ed i numerosi figli che ne seguirono, lo <strong>in</strong>dussero alla<br />

costruzione del Palazzo sul terreno di “Porta Penta”,<br />

l’attuale Porta Dip<strong>in</strong>ta, vendutogli dalla famiglia dei<br />

conti Pesenti, poi est<strong>in</strong>ta.<br />

Come si legge nel libro dei conti della “Fabbrica di<br />

Porta Penta” (l’odierna Porta Dip<strong>in</strong>ta), conservato<br />

nell’archivio Moroni, i lavori durarono trent’anni, dal<br />

1636 al 1666, e vennero eseguiti dal maestro Battista<br />

della Giovanna. La facciata del palazzo non fu<br />

progettata per una visione frontale, <strong>in</strong> quanto situata<br />

dirimpetto a Palazzo Marenzi; quest’ultimo, acquistato<br />

dalla famiglia Moroni nel 1878, fu successivamente<br />

demolito per creare l’ampia panoramica<br />

tutt’ora esistente sulla pianura.<br />

Nel 1649 Francesco Moroni ne affidò la decorazione<br />

a Gian Giacomo Barbelli (1604-1656), fecondo<br />

pittore cremasco, autore di pregevoli affreschi come<br />

quelli di un’altra prestigiosa dimora cittad<strong>in</strong>a, Palazzo<br />

Terzi. Suggeriti dallo stesso committente, i soggetti<br />

degli affreschi ebbero come ispiratore ed <strong>in</strong>terprete<br />

l’erudito contemporaneo padre Donato Calvi,<br />

priore del vic<strong>in</strong>o convento di Sant’ Agost<strong>in</strong>o, come<br />

dimostra il suo libro edito a Bergamo nel 1655:<br />

“Le Misteriose pitture di Palazzo Moroni spiegate<br />

dall’Ansioso Accademico Donato Calvi Vice Pr<strong>in</strong>cipe<br />

dell’Accademia degli Eccitati all’Illustrissimo Sig.<br />

Francesco Moroni”.<br />

InvIto<br />

a Palazzo<br />

L’abbraccio<br />

deLLa Storia<br />

a PaLazzo<br />

www.fondazionepalazzomoroni.it<br />

PM Servizi<br />

Palazzo MoronI offre I noltre una delle PIù I nteressantI e coMPlete locatI on P er aM b I entazI onI dal grande IMPa t t o<br />

v I s I vo. sPot, caMPagne staMPa, allesI t M entI evocatI v I P er la P resentazI one o I l lancI o dI un nuovo P rodotto. u n<br />

contesto realM ente nobI le sI P resta ad I nfI n I te I nterP retazI onI fotografI che e scenografI che, destI nate alla<br />

coM unI cazI one I ndustrI ale e coMMercI ale, al settore della M oda e dell’edI torI a, dell’arte e del desI gn, del cI neM a.<br />

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28 Floris

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