Linee Guida PTCP - Provincia di Milano
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delle politiche del piano e adeguando i contenuti paesaggistici<br />
del <strong>PTCP</strong> tenendo conto della recente adozione<br />
del Piano Territoriale Regionale, e <strong>di</strong> nuovi ulteriori<br />
contenuti.<br />
Il quadro conoscitivo delineato negli approfon<strong>di</strong>menti<br />
settoriali redatti negli scorsi anni è tuttora sostanzialmente<br />
valido anche rispetto alle <strong>di</strong>namiche territoriali<br />
più recenti, sarà invece opportuno prevedere un<br />
integrazione in relazione ai nuovi contenuti previsti. Le<br />
analisi sviluppate nel corso degli scorsi anni andranno<br />
nuovamente rapportate sulla base degli attuali confini<br />
della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong>, costituita attualmente da 134<br />
Comuni 8 .<br />
2.2<br />
Gli approfon<strong>di</strong>menti settoriali sviluppati<br />
Il sistema <strong>di</strong> conoscenza<br />
per l’in<strong>di</strong>viduazione<br />
degli ambiti agricoli strategici<br />
8 In seguito alla<br />
conclusione del processo<br />
<strong>di</strong> autonomia<br />
della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />
Monza e Brianza<br />
(istituita con legge<br />
146 dell’11 giugno<br />
2004) con l’elezione<br />
dei suoi Amministratori<br />
nel giugno 2009<br />
e il <strong>di</strong>stacco dei<br />
comuni <strong>di</strong> Busnago,<br />
Caponago, Cornate<br />
d’Adda, Lentate sul<br />
Seveso e Roncello<br />
dalla provincia <strong>di</strong><br />
<strong>Milano</strong> e loro aggregazione<br />
alla<br />
provincia <strong>di</strong> Monza e<br />
della Brianza, avvenuto<br />
nel <strong>di</strong>cembre<br />
2009.<br />
La legge regionale 12/05 <strong>di</strong>spone che il <strong>PTCP</strong> definisca<br />
gli ambiti destinati all’attività agricola <strong>di</strong> interesse strategico<br />
analizzando le caratteristiche, le risorse naturali<br />
e le funzioni, detti i criteri e le modalità per in<strong>di</strong>viduare<br />
a scala comunale le aree agricole, detti specifiche<br />
norme <strong>di</strong> valorizzazione, <strong>di</strong> uso e <strong>di</strong> tutela.<br />
A tal fine è stata condotta un’analisi delle caratteristiche,<br />
delle risorse naturali e delle funzioni costruita<br />
sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni della Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
desunte dal progetto Sal.Va.Te.R (Salvaguar<strong>di</strong>a e<br />
Valorizzazione del Territorio Rurale, 1999-2000) e dalle<br />
sperimentazioni condotte per la messa a punto degli in<strong>di</strong>rizzi<br />
regionali in materia propedeutica all’in<strong>di</strong>viduazione<br />
degli ambiti agricoli.<br />
Punto <strong>di</strong> partenza è stato il riconoscimento della multifunzionalità<br />
dello spazio rurale e della sua importanza<br />
sotto molteplici punti <strong>di</strong> vista: economico-produttivo,<br />
ambientale e naturalistico, della forma del territorio e<br />
del paesaggio.<br />
Per indagare i <strong>di</strong>versi aspetti coinvolti sono stati condotti<br />
successivi approfon<strong>di</strong>menti analitici.<br />
Il primo passaggio, effettuato con la collaborazione<br />
tecnica dell’ERSAF, ha indagato la risorsa suolo sulla<br />
base dello specifico valore agricolo, utilizzando la metodologia<br />
riferibile al Metland (Metropolitan Landscape<br />
Planning Model) e mettendo in luce in tutta la provincia<br />
un valore molto alto del fattore produttivo agricolo del<br />
suolo, con una generalizzata attitu<strong>di</strong>ne naturale all’uso<br />
agronomico del suolo.<br />
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