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6_Fiducia_208 - Società Italiana di Chirurgia

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Polipi adenomatosi rettoanali<br />

protrudenti isolati asportati<br />

per via transanale<br />

Nostra esperienza<br />

GIUSEPPE FIDUCIA a ,LUIGI GANDOLFO,VINCENZO BOSCO<br />

UO Complessa <strong>di</strong> I <strong>Chirurgia</strong> Generale - Azienda Ospedaliera Umberto I - Siracusa<br />

a<br />

UO Complessa <strong>di</strong> I <strong>Chirurgia</strong> Generale - Servizio <strong>di</strong> Colon-Proctologia - Azienda Ospedaliera Umberto I - Siracusa<br />

Corrispondenza a: Dott. Luigi Gandolfo - Trv via Firenze (al n. 112), 25 - 95020 Cannizzaro (Catania)<br />

Riassunto<br />

Il metodo dell’escissione transanale <strong>di</strong> polipi adenomatosi del retto e del canale<br />

anale in pazienti selezionati come efficace primaria modalità <strong>di</strong> trattamento è<br />

supportata dai dati della letteratura recente. Abbiamo sottoposto 16 pazienti<br />

che presentavano un polipo neoplastico protrudente, peduncolato, semipeduncolato<br />

o sessile del retto basso o del canale anale sovrapettineo a resezione<br />

transanale secondo Francillon. Il periodo postoperatorio è stato complicato in 5<br />

pazienti (31.25%), con 2 pazienti che hanno presentato una modesta emorragia<br />

postoperatoria (12.5%) e 3 una ritenzione urinaria (18.75%). All’esame istologico<br />

sono stati riscontrati 2 adenomi tubulari (12.5%), 3 adenomi tubulovillosi con<br />

<strong>di</strong>splasia lieve (18.75%), 8 adenomi tubulovillosi con <strong>di</strong>splasia moderata-grave<br />

(50%), 2 adenomi tubulovillosi con foci localmente invasivi <strong>di</strong> adenocarcinoma<br />

(12.5%) e 1 tumore cloacogenico pT1 (6.25%). La me<strong>di</strong>a del follow-up è stata <strong>di</strong><br />

21.7 mesi (range 12-36). In 1 paziente abbiamo osservato una doppia reci<strong>di</strong>va<br />

a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 8 mesi dal primo intervento e a 6 mesi dal secondo. Dopo il terzo<br />

intervento non si sono avute ulteriori reci<strong>di</strong>ve. I risultati in termini <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va sono<br />

stati in linea con la letteratura, <strong>di</strong>mostrando come la meto<strong>di</strong>ca, quando correttamente<br />

eseguita, risulta semplice ed efficace, con un buon rapporto costo/beneficio.<br />

Parole chiave: polipo rettale, adenoma rettale, escissione transanale<br />

Summary<br />

Protru<strong>di</strong>ng isolated rectal and anal neoplastic polyps removed by local<br />

transanal excision: our experience with 16 cases. G. <strong>Fiducia</strong>, L. Gandolfo,<br />

V. Bosco<br />

Local transanal excision as primary treatment of rectal and anal canal adenomas<br />

in selected patients is supported by the recent literature. Sixteen patients with<br />

Introduzione<br />

I polipi neoplastici isolati localizzati<br />

nel retto basso e nel canale<br />

anale sopra la linea pettinea sono<br />

definiti protrudenti quando presentano<br />

un’altezza maggiore della<br />

metà del proprio <strong>di</strong>ametro, essendo<br />

poi ulteriormente classificati<br />

come peduncolati, semipeduncolati<br />

e sessili 1 . Considerata<br />

l’elevata potenzialità <strong>di</strong> degenerazione<br />

maligna <strong>di</strong> ogni formazione<br />

polipoide neoplastica, si impone<br />

sempre la sua asportazione; tuttavia,per<br />

i polipi localizzati nel retto<br />

basso la meto<strong>di</strong>ca endoscopica a<br />

fibre ottiche non sempre rappresenta<br />

la scelta ottimale.Spesso,infatti,il<br />

trattamento eseguito durante<br />

la colonscopia comporta la<br />

frammentazione della neoplasia,<br />

con <strong>di</strong>fficoltà nel definirne correttamente<br />

la sta<strong>di</strong>azione istologica<br />

e con il rischio <strong>di</strong> eseguire aspor-<br />

227


<strong>Chirurgia</strong> <strong>Italiana</strong><br />

2008 - vol. 60 n. 2 pp 227-232<br />

tazioni incomplete a livello della<br />

base <strong>di</strong> impianto.Altre meto<strong>di</strong>che<br />

come l’elettrocoagulazione,la fotocoagulazione<br />

laser e la terapia<br />

foto<strong>di</strong>namica sono tutte assolutamente<br />

inadatte per un esame istologico<br />

adeguato 2,3 .D’altra parte il<br />

metodo TEM (transanal endoscopic<br />

microsurgery), oltre a presentare<br />

costi più elevati dell’escissione<br />

transanale e una curva <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

più lunga,non sembra<br />

essere facilmente utilizzabile<br />

nelle lesioni del retto basso,tra 0 e<br />

5 cm dalla linea pettinea 4 .Infine,<br />

interventi quali la resezione anteriore<br />

del retto o ancor peggio<br />

l’amputazione addominoperineale<br />

rappresentano certamente un<br />

overtreatment, anche quando si<br />

trattasse <strong>di</strong> adenocarcinomi in situ<br />

o allo sta<strong>di</strong>o T1 in assenza <strong>di</strong><br />

malattia linfonodale.<br />

Lo sviluppo <strong>di</strong> nuove tecnologie<br />

che ci consentono una sta<strong>di</strong>azione<br />

abbastanza corretta preoperatoria,<br />

quali l’ecografia endorettale<br />

e la risonanza magnetica nucleare,<br />

associate a una sempre<br />

maggiore <strong>di</strong>ffusione dell’esame<br />

colonscopico,permettono oggi <strong>di</strong><br />

identificare, con crescente frequenza,<br />

neoplasie non ancora<br />

cancerizzate o in sta<strong>di</strong>o precoce<br />

<strong>di</strong> cancerizzazione, che possono<br />

giovarsi <strong>di</strong> un trattamento risolutore<br />

con bassissime percentuali<br />

<strong>di</strong> complicanze peri- e postoperatorie,come<br />

la resezione transanale.<br />

Recenti stu<strong>di</strong> sull’incidenza<br />

della reci<strong>di</strong>va locale e sulle percentuali<br />

<strong>di</strong> sopravvivenza a lungo<br />

termine supportano l’uso dell’escissione<br />

locale come modalità<br />

primaria <strong>di</strong> trattamento in pazienti<br />

selezionati 5-8 .In questo stu<strong>di</strong>o riportiamo<br />

i risultati della nostra<br />

esperienza nel trattamento transanale<br />

<strong>di</strong> polipi neoplastici protrudenti<br />

del retto basso e del canale<br />

anale sovrapettineo.<br />

Materiali e meto<strong>di</strong><br />

Dal gennaio 2003 al giugno 2005,<br />

presso l’ambulatorio <strong>di</strong> colonproctologia<br />

dell’UO Complessa <strong>di</strong><br />

I <strong>Chirurgia</strong> Generale dell’Azienda<br />

Ospedaliera Umberto I <strong>di</strong> Siracusa,<br />

abbiamo osservato 16 pazienti<br />

che presentavano un polipo neoplastico<br />

protrudente, peduncolato,<br />

semipeduncolato o sessile del<br />

retto basso o del canale anale sopra<br />

la linea pettinea. L’età me<strong>di</strong>a<br />

dei pazienti è stata <strong>di</strong> 64 anni,con<br />

un range compreso tra i 39 e i 90<br />

low rectal or anal canal neoplastic polyps underwent transanal resection. Postoperatively,<br />

5 patients (31.25%) had complications, consisting in 2 cases of<br />

blee<strong>di</strong>ng (12.5%) and 3 of urine retention (18.75%). Histologically, 2 were tubular<br />

adenomas without atypia (12.5%), 3 were tubulo-villous adenomas with<br />

moderate atypia (18.75%), 8 were tubulo-villous adenomas (50%) with severe<br />

atypia, 2 were tubulo-villous adenomas with locally invasive foci of adenocarcinoma<br />

(12.5%), and 1 case was a pT1 cloacogenic carcinoma (6.25%). The<br />

mean follow-up was 21.7 months (range: 12-36 months). One patient had a<br />

double recurrence at 8 months and after a further 6 months. After the third surgical<br />

operation the patient had no further recurrence. The outcomes were similar<br />

to those reported in the recent literature, showing that the procedure, when<br />

correctly performed, is simple and effective, with a good risk/benefit ratio.<br />

Key words: rectal polyp, rectal adenoma, transanal excision<br />

Chir Ital 2008; 60, 2: 227-232<br />

anni.La sintomatologia <strong>di</strong> esor<strong>di</strong>o<br />

più comune è stata il soiling a causa<br />

del prolasso del polipo nel canale<br />

anale (10 pazienti = 62.5%),in<br />

3 casi (18.75%) la sintomatologia<br />

che ha condotto alla <strong>di</strong>agnosi è<br />

stata la rettorragia,mentre in 3 casi<br />

(18.75%) il polipo è stato identificato<br />

nel corso <strong>di</strong> una rettosigmoidoscopia<br />

rigida eseguita per sospetta<br />

malattia emorroidaria (Tab.<br />

I). La <strong>di</strong>agnosi è stata ottenuta in<br />

tutti i casi attraverso l’esecuzione<br />

<strong>di</strong> una rettosigmoidoscopia rigida,<br />

che ha consentito <strong>di</strong> determinare<br />

la <strong>di</strong>stanza del polipo dalla rima<br />

anale.In tutti i casi è stata poi eseguita<br />

una pancolonscopia che ha<br />

escluso lesioni sincrone (polipo<br />

isolato).Tutti i polipi della casistica<br />

presentata erano localizzati tra<br />

la linea pettinea e la prima valvola<br />

<strong>di</strong> Houston e, comunque, sempre<br />

entro una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 6 cm dal<br />

margine anocutaneo. Non è stata<br />

eseguita la biopsia preoperatoria<br />

della lesione per la tipizzazione<br />

istologica e l’in<strong>di</strong>cazione transanale<br />

è stata data sulla base dell’aspetto<br />

morfologico macroscopico<br />

osservato all’esame endoscopico<br />

e per la <strong>di</strong>stanza, al <strong>di</strong> sotto dei 6<br />

centimetri dalla rima anale.<br />

Dopo preparazione con un clistere<br />

iodato la sera precedente e la<br />

mattina della data operatoria,l’intervento<br />

è stato eseguito in anestesia<br />

generale,con il paziente posto<br />

in posizione litotomica.La tecnica<br />

utilizzata è stata simile a quella <strong>di</strong><br />

Francillon 9 , concludendo l’intervento<br />

con la ricostruzione del piano<br />

mucoso per ottenere un’emostasi<br />

ottimale.È stata sempre praticata<br />

una profilassi antibiotica con<br />

la somministrazione <strong>di</strong> tobramicina<br />

100 mg, 1 ora prima dell’intervento,proseguita<br />

poi per 2-3 giorni<br />

postoperatori a un dosaggio <strong>di</strong> 100<br />

mg bis in <strong>di</strong>e (bid).<br />

228


Polipi adenomatosi rettoanali protrudenti isolati asportati per via transanale<br />

Tab. I. Casistica personale (16 polipi del retto basso): motivi che<br />

hanno condotto alla <strong>di</strong>agnosi.<br />

Rettorragia Soiling Rettosigmoidoscopia rigida<br />

per altre cause<br />

3 (18.75%) 10 (62.5%) 3 (18.75%)<br />

Nel periodo postoperatorio i pazienti<br />

sono stati controllati con il dosaggio<br />

dei markers neoplastici:Antigene<br />

carcinoembrionario (CEA),<br />

Antigene carboidratico 19-9 (CA<br />

19-9), α-fetoproteina (αFP) con<br />

un’esplorazione <strong>di</strong>gito-anorettale<br />

e una rettoscopia al primo mese<br />

dopo l’intervento e quin<strong>di</strong> ogni 3<br />

mesi per il primo anno, poi con<br />

un follow-up ogni 6 mesi per 3 anni,<br />

quin<strong>di</strong> inseriti nei follow-up<br />

oncologici standard. È stata considerata<br />

reci<strong>di</strong>va la comparsa <strong>di</strong><br />

una neoplasia benigna protrudente<br />

o <strong>di</strong> una lesione maligna<br />

nel sito <strong>di</strong> resezione iniziale,comprovata<br />

da esame istologico.<br />

Risultati<br />

L’intervento ha avuto una durata<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 35 minuti (range 20- 45).<br />

Non ci sono stati decessi intra- o<br />

postoperatori, 2 pazienti (12.5%)<br />

hanno presentato emorragia postoperatoria<br />

<strong>di</strong> modesta entità,<br />

che non ha necessitato <strong>di</strong> reintervento<br />

e in 3 (18.75%) si è verificata<br />

una ritenzione urinaria nell’imme<strong>di</strong>ato<br />

postoperatorio, trattata<br />

con posizionamento <strong>di</strong> catetere<br />

vescicale.Le <strong>di</strong>mensioni dei polipi<br />

sono state rilevate in situ con<br />

pinza bioptica a branche aperte a<br />

7 mm,come riportato da altri autori<br />

10 . Si sono osservati 5 casi<br />

(31.25%) con polipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

comprese tra 2.1 e 3.5 cm <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ametro massimo e 11 casi<br />

(68.75%) con polipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

tra 2 e 1.6 cm (Tab. II).All’esame<br />

istologico definitivo sono stati<br />

riscontrati 2 adenomi tubulari<br />

(12.5%), 3 adenomi tubulovillosi<br />

con <strong>di</strong>splasia lieve (18.75%),8 adenomi<br />

tubulo.villosi con <strong>di</strong>splasia<br />

moderata-grave (50%), 2 adenomi<br />

tubulovillosi con foci localmente invasivi<br />

<strong>di</strong> adenocarcinoma (12.5%)<br />

e 1 tumore cloacogenico pT1<br />

(6.25%) (Tab.III).I margini <strong>di</strong> resezione<br />

apparivano indenni per tutti i<br />

pazienti. La me<strong>di</strong>a del follow-up è<br />

stata <strong>di</strong> 21.7 mesi, con un range<br />

compreso tra 12 e 36 mesi.<br />

In un caso <strong>di</strong> adenoma tubulovilloso<br />

con focus localmente invasivo <strong>di</strong><br />

adenocarcinoma,in un paziente <strong>di</strong><br />

74 anni,abbiamo osservato la comparsa<br />

<strong>di</strong> una prima reci<strong>di</strong>va a 8 me-<br />

Tab. II. Diametro massimo del<br />

polipo.<br />

1.6-2 cm 2.1-3.5 cm<br />

11 (68.75%) 5 (31.25%)<br />

si dall’asportazione transanale,che<br />

si presentava come un polipo semipeduncolato<br />

<strong>di</strong> 0.6 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro<br />

massimo.È stata eseguita un’ulteriore<br />

escissione transanale.All’esame<br />

istologico si trattava <strong>di</strong> un adenoma<br />

tubulovilloso con <strong>di</strong>splasia lievemoderata<br />

con limiti <strong>di</strong> resezione indenni.Non<br />

si è pertanto proceduto<br />

ad altro trattamento. Sempre nello<br />

stesso paziente,a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 6 mesi<br />

dal secondo trattamento, veniva<br />

nuovamente osservata una reci<strong>di</strong>va<br />

del polipo,che si presentava come<br />

una lesione polipoide <strong>di</strong> tipo peduncolato<br />

<strong>di</strong> circa 0.5 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro.<br />

Dopo una seconda resezione<br />

transanale, che consentiva <strong>di</strong> fare<br />

una <strong>di</strong>agnosi istologica analoga alla<br />

precedente,a 12 mesi il paziente<br />

non presenta ulteriori reci<strong>di</strong>ve.<br />

In nessun caso abbiamo osservato<br />

la comparsa <strong>di</strong> adenocarcinomi<br />

nella sede della resezione<br />

transanale pregressa. Nessun paziente<br />

ha sviluppato stenosi anorettali<br />

postchirurgiche.<br />

Discussione<br />

Esiste un bias <strong>di</strong> localizzazione<br />

fra il 40 e il 60 % dei polipi adenomatosi<br />

intestinali nel retto-sigma<br />

ed è noto che il 90% <strong>di</strong> questi neoplasie<br />

presenterà,nella sua storia<br />

naturale, una degenerazione carcinomatosa.Tali<br />

lesioni presenta-<br />

Tab. III. Risultati istologici dopo resezione transanale.<br />

Adenoma Adenoma Adenoma Adenoma Carcinoma<br />

tubulare tubulovilloso tubulovilloso tubulovilloso cloacocon<br />

<strong>di</strong>splasia con <strong>di</strong>splasia con foci <strong>di</strong> genico<br />

lieve moderata- carcinoma (pT1)<br />

grave invasivo<br />

2 (12.5%) 3 (18.75%) 8 (50%) 2 (12.5%) 1 (6.25%)<br />

229


<strong>Chirurgia</strong> <strong>Italiana</strong><br />

2008 - vol. 60 n. 2 pp 227-232<br />

no, al momento della loro in<strong>di</strong>viduazione,foci<br />

<strong>di</strong> carcinoma invasivo<br />

nel 10-20% dei casi, specialmente<br />

se localizzate nel retto 11 .In<br />

ragione <strong>di</strong> questi presupposti, risulta<br />

necessario asportare le lesioni<br />

polipoi<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduate.Se da<br />

una parte la procedura endoscopica<br />

flessibile ha ormai guadagnato<br />

un ruolo predominante e<br />

rappresenta il gold standard per il<br />

trattamento, è pur vero che, per<br />

quelle lesioni che sono prossime<br />

all’ano o posizionate posteriormente<br />

nel retto basso, l’asportazione<br />

endoscopica rischia <strong>di</strong> effettuare<br />

trattamenti non ra<strong>di</strong>cali e<br />

<strong>di</strong> rendere <strong>di</strong>fficile una sta<strong>di</strong>azione<br />

completa.Naturalmente interventi<br />

quali l’amputazione addominoperineale<br />

del retto o la resezione<br />

anteriore rappresentano,<br />

anche in relazione all’alta incidenza<br />

<strong>di</strong> morbilità e mortalità 12,13 ,<br />

un overtreatment per lesioni neoplastiche,che,nella<br />

gran parte dei<br />

casi, risulteranno benigne. Tali<br />

considerazioni giustificano il tentativo<br />

<strong>di</strong> utilizzare una terapia chirurgica<br />

che coniughi una bassa<br />

morbilità con una bassa percentuale<br />

<strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va e il rispetto dei<br />

principi oncologici,in virtù della<br />

potenziale evoluzione maligna<br />

della lesione. Sono così oggi riproposti<br />

trattamenti “locali”, tra i<br />

quali la resezione transanale, la<br />

resezione transacrale o transfinterica.<br />

La resezione transanale è<br />

certamente la tecnica più comunemente<br />

utilizzata, sia perché <strong>di</strong><br />

facile applicazione, sia perché<br />

meno onerosa dal punto <strong>di</strong> vista<br />

tissutale e funzionale. Presentata<br />

da Parks alla fine degli anni Sessanta<br />

14 , la tecnica prevede l’iniezione,alla<br />

base del polipo,<strong>di</strong> una<br />

soluzione <strong>di</strong>luita <strong>di</strong> norepinefrina<br />

e, quin<strong>di</strong>, la resezione transanale<br />

della neoformazione che alcuni<br />

230<br />

autori considerano eseguibile fino<br />

a 8 cm dal margine anale 15 .Le<br />

remore sull’efficacia oncologica<br />

<strong>di</strong> questo approccio sono legate<br />

ad alcune serie, ormai piuttosto<br />

datate,che riportavano incidenze<br />

<strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va inaccettabili,con gravi<br />

conseguenze <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne prognostico,che<br />

si aggiravano intorno al 7-<br />

50% 16-21 .<br />

La via transacrale e quella transfinterica<br />

sembrano aver fornito<br />

maggiori garanzie,con tassi <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va<br />

tra il 6 e l’8%,probabilmente<br />

per una migliore esposizione<br />

del campo operatorio e,<strong>di</strong> conseguenza,<br />

per una migliore ra<strong>di</strong>calità<br />

chirurgica.Tuttavia,queste ultime<br />

presentano un’alta incidenza<br />

<strong>di</strong> fistola (4-15%),un significativo<br />

rischio <strong>di</strong> incontinenza (0-<br />

28%) e necessità relativamente<br />

frequenti <strong>di</strong> colostomie secondarie<br />

(10-19%) 11,18,19 . Un’altra meto<strong>di</strong>ca,<br />

proposta da Buess nel<br />

1984 22 ,è la TEM,che in una recente<br />

revisione 23 ha presentato una<br />

mortalità dello 0-3%, una morbilità<br />

del 4.8-9%,un tasso <strong>di</strong> conversione<br />

a intervento addominale<br />

del 2.5-8%, una necessità <strong>di</strong> stomia<br />

inattesa dello 0-1.9% dei pazienti,una<br />

reci<strong>di</strong>va dell’adenoma<br />

nello 0-5% e la comparsa <strong>di</strong> un<br />

carcinoma T1 nel 3-5% <strong>di</strong> casi.<br />

Questa tecnica,che potrebbe dare<br />

risultati superiori alla via transanale<br />

classica <strong>di</strong> Parks,specie se<br />

si considerano i tassi <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va,<br />

presenta tuttavia costi certamente<br />

superiori e la necessità <strong>di</strong> una<br />

più lunga curva <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.Per<br />

tali ragioni è stata in<strong>di</strong>cata<br />

quale tecnica da riservare a Centri<br />

<strong>di</strong> alta specializzazione in patologie<br />

colorettali che possono<br />

trattare un adeguato numero <strong>di</strong><br />

casi, ottenendo un rapporto costo/beneficio<br />

ottimale 5 . È necessario<br />

sottolineare, inoltre, che le<br />

lesioni neoplastiche (benigne o<br />

maligne allo sta<strong>di</strong>o T1) localizzate<br />

tra 0 e 5 cm dalla linea pettinea,in<br />

pieno retto basso,risultano<br />

non aggre<strong>di</strong>bili facilmente con tale<br />

meto<strong>di</strong>ca, tanto che oggi in<br />

questi casi la scelta della via transanale<br />

classica con escissione locale<br />

è considerata l’opzione migliore<br />

4 .<br />

La semplicità della tecnica <strong>di</strong><br />

Parks ha indotto numerosi chirurghi<br />

a trovare delle soluzioni tecniche<br />

che consentissero una migliore<br />

esposizione della neoplasia<br />

e,quin<strong>di</strong>,dei risultati in termini<br />

<strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va locale confrontabili<br />

con quelli della TEM o <strong>di</strong> interventi<br />

più demolitivi 5,11,24,25 .Già nel<br />

1974 Francillon 9 descriveva una<br />

tecnica definita come “del paracadute”,nella<br />

quale la mucosa indenne<br />

che circonda il polipo veniva<br />

ancorata con punti staccati e<br />

progressivamente fatta prolassare<br />

fuori dall’ano. Faivre e Chaume<br />

nel 1982 hanno proposto il metodo<br />

dell’“elettroresezione con<br />

lembo trattore”nel quale,a livello<br />

del margine anale,viene costituito<br />

un lembo <strong>di</strong> anoderma <strong>di</strong> 1<br />

cm, che una volta sollevato consente<br />

<strong>di</strong> identificare i piani anorettali,<br />

in corrispondenza della<br />

base del polipo. Un’escissione<br />

sottomucosa o a tutto spessore<br />

viene progressivamente realizzata<br />

con l’elettrocauterio,facendo trazione<br />

sul lembo sollevato. Non è<br />

necessario ricostruire la parete<br />

rettale sezionata che guarisce per<br />

seconda intenzione 26 . Nella serie<br />

<strong>di</strong> Pigot 11 ,dove si utilizza la stessa<br />

tecnica,si riportano risultati incoraggianti<br />

con una percentuale <strong>di</strong><br />

reci<strong>di</strong>va dell’adenoma del 2% e la<br />

comparsa <strong>di</strong> un successivo carcinoma<br />

dell’1,5%.Si riporta solo un<br />

decesso in una serie <strong>di</strong> 207 pazienti<br />

operati, un’incidenza <strong>di</strong>


Polipi adenomatosi rettoanali protrudenti isolati asportati per via transanale<br />

emorragia postoperatoria intorno<br />

al 2%,l’1.5% <strong>di</strong> ritenzione urinaria<br />

postoperatoria,lo 0.5% <strong>di</strong> incontinenza<br />

fecale transitoria e,infine,il<br />

5% circa <strong>di</strong> stenosi rettale,trattata<br />

con <strong>di</strong>latazione. Featherstone 25<br />

ha utilizzato una tecnica simile e<br />

consigliato <strong>di</strong> premarcare la mucosa<br />

da sezionare con il <strong>di</strong>atermocoagulatore<br />

a circa 3 mm dal<br />

margine macroscopicamente sano<br />

della neoplasia, non infiltrando<br />

la mucosa per non falsare i<br />

piani <strong>di</strong> sezione. In caso in cui è<br />

presente il dubbio sull’integrità<br />

del piano muscolare sotto la neoplasia,<br />

si consiglia <strong>di</strong> includere il<br />

muscolo nel piano <strong>di</strong> sezione.<br />

Non viene eseguita la sutura del<br />

piano mucoso, con guarigione<br />

per seconda intenzione,per evitare<br />

la stenosi e viene consigliato<br />

un washout con beta<strong>di</strong>ne al termine<br />

dell’intervento,per prevenire<br />

l’impianto <strong>di</strong> cellule neoplastiche.In<br />

questa serie si è osservata<br />

la comparsa <strong>di</strong> un polipo metacrono<br />

nel 4.3% dei casi, un residuo<br />

tumorale nel 2.1%, senza<br />

complicanze <strong>di</strong> rilievo e nessuna<br />

mortalità. Un’altra serie, riportata<br />

da Fucini 5 , esperienza personale<br />

<strong>di</strong> uno degli autori,presenta il 4%<br />

<strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va dell’adenoma, il 2.3%<br />

<strong>di</strong> comparsa <strong>di</strong> un carcinoma e il<br />

6% <strong>di</strong> complicanze. Gao 8 , in una<br />

serie <strong>di</strong> 47 pazienti con carcinoma<br />

rettale in sta<strong>di</strong>o iniziale (T1 o<br />

T2) riporta il 4% <strong>di</strong> emorragia postoperatoria,<br />

il 2% <strong>di</strong> stenosi anorettale<br />

e il 1.,9% <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va locale<br />

(11.1% in caso <strong>di</strong> T1 e 27.3% in caso<br />

<strong>di</strong> T2).<br />

Nella nostra esperienza, l’accesso<br />

transanale non si è presentato particolarmente<br />

<strong>di</strong>fficile, consentendoci<br />

in tutti i casi <strong>di</strong> portare a termine<br />

la procedura chirurgica. La<br />

tecnica adottata è praticamente<br />

identica a quella già descritta da<br />

Francillon 9 e le complicanze che<br />

abbiamo osservato sono state contenute<br />

come numero e modeste<br />

per entità,essendosi verificati solo<br />

2 casi <strong>di</strong> emorragia postoperatoria,<br />

che non hanno necessitato <strong>di</strong> alcun<br />

trattamento chirurgico,e 3 casi<br />

<strong>di</strong> ritenzione urinaria postoperatoria,risolta<br />

con il posizionamento<br />

dei catetere vescicale per 12-24<br />

ore.I risultati in termini <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va<br />

sono finora del tutto in linea con la<br />

letteratura (1 caso su 16), <strong>di</strong>mostrando<br />

come la meto<strong>di</strong>ca, quando<br />

correttamente eseguita, risulti<br />

semplice ed efficace, con un rap-<br />

porto rischio/beneficio senz’altro<br />

a vantaggio <strong>di</strong> quest’ultimo.<br />

Tuttavia,è giusto evidenziare che<br />

il follow-up me<strong>di</strong>o è ancora <strong>di</strong> 21<br />

mesi e che sarà necessario valutare<br />

più a lungo termine questi attuali<br />

buoni risultati. Riguardo all’unico<br />

caso <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va, verificatosi<br />

peraltro in un soggetto anziano<br />

con un carcinoma focalmente<br />

invasivo,abbiamo ritenuto opportuno<br />

ripetere il trattamento resettivo<br />

transanale per 2 volte, da un<br />

lato a causa dell’età del paziente,<br />

dall’altro per il fatto che il polipo<br />

reci<strong>di</strong>vo asportato è sempre risultato<br />

non maligno.<br />

Peraltro, il follow-up a 12 mesi <strong>di</strong><br />

questo paziente <strong>di</strong>mostrerebbe<br />

l’efficacia del trattamento e l’assenza<br />

<strong>di</strong> un peggioramento prognostico.Non<br />

abbiamo osservato<br />

casi <strong>di</strong> ripresa <strong>di</strong> malattia con trasformazione<br />

da lesione benigna a<br />

maligna e ciò <strong>di</strong>mostra, in accordo<br />

con i dati della letteratura,che,<br />

se l’escissione viene eseguita con<br />

i criteri della ra<strong>di</strong>calità oncologica,i<br />

risultati della resezione transanale<br />

sono sovrapponibili a<br />

quelli ottenuti con interventi più<br />

demolitivi e gravati da complicanze<br />

ben più gravi.<br />

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