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dal mondo stimmatino Stimmatini nelle Filippine da venticinque anni

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<strong><strong>da</strong>l</strong> <strong>mondo</strong> <strong>stimmatino</strong><br />

<strong>Stimmatini</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Filippine</strong><br />

<strong>da</strong> <strong>venticinque</strong> <strong>anni</strong><br />

Dall’alto a sinistra:<br />

Romolo Bertoni,<br />

Donato Lovito,<br />

Luigino Malamocco,<br />

Ceasar Bahan,<br />

Dennis Batacandolo,<br />

Danilo Panato,<br />

Antonio Piccirillo,<br />

Charles Sinesi,<br />

Aldo D’Andria<br />

Il dittatore Ferdinand Marcos era ancora al<br />

potere e i Filippini vivevano nel terrore di<br />

una crudele legge marziale. Ma il Signore<br />

stava già al lavoro con un suo piano provvidenziale.<br />

Centinaia di grandi e piccole<br />

congregazioni religiose, soprattutto italiane,<br />

scelsero le <strong>Filippine</strong> per cominciare a<br />

respirare mondialità dopo il Concilio Ecumenico.<br />

E cominciò, soprattutto nell’area<br />

della capitale, Manila, una presenza missionaria<br />

nuova, umile, silenziosa, anche un<br />

po’ interessata.<br />

Le porte dei conventi s’aprirono presto a<br />

ragazzi e ragazze di ogni livello sociale ed<br />

economico e fu subito primavera vocazionale.<br />

Non dichiaratamente per questo pur<br />

nobile scopo, ma stimmatinamente aperti<br />

alle richieste dell’allora cardinale Sin, noi<br />

<strong>Stimmatini</strong> entrammo in questa nazione<br />

esattamente 25 <strong>anni</strong> fa, il 10 ottobre del<br />

1984. Due missionari novelli, padre Danilo<br />

Panato e padre Romolo Bertoni e<br />

un missionario navigato con esperienze a<br />

Guam e in Tailandia, padre Carlo Sinesi.<br />

Unico sopravvissuto sono io, a raccontarvi<br />

questa storia, sotto mia unica responsabilità.<br />

Venimmo accolti <strong>da</strong>i alcuni sacerdoti del<br />

focolare, la cui parrocchia, Moonwalk,<br />

venne divisa in due parti. Ne accettammo<br />

la responsabilità dopo solo due mesi di<br />

ambientamento. L’inaugurazione ufficiale<br />

della Parish of the Five Wounds, così fu<br />

chiamata, avvenne il 12 giugno del 1985.<br />

L’organizzazione della parrocchia riuscì<br />

più facile del previsto. Associazioni, gruppi<br />

e ministeri che appartenevano alla nostra<br />

zona, si ritrovarono subito riorganizzati<br />

con nuovi responsabili. I membri del precedente<br />

consiglio, diventarono comitato<br />

di preparazione e nuovo consiglio parrocchiale.<br />

Servizio pastorale<br />

Primo parroco fu padre Danilo, subito<br />

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<strong><strong>da</strong>l</strong> <strong>mondo</strong> <strong>stimmatino</strong><br />

Servizio sociale<br />

L’interesse della congregazione per i problemi<br />

sociali non è mai mancato <strong>nelle</strong> <strong>Filippine</strong>.<br />

Centinaia di bambini sono stati<br />

salvati <strong>da</strong> sicura morte per l’opera paziente<br />

ed assidua di p. Carlo; migliaia di bambini<br />

hanno goduto di una settimana di<br />

colonia estiva gratuita grazie all’impegno<br />

di p. Luigi Malamocco, migliaia di scolari<br />

possono continuare i loro studi grazie alle<br />

adozioni a distanza.<br />

Le sofferenze causate <strong>da</strong>i disastri del fuoco<br />

e dei tifoni sono state alleviate con interventi<br />

di emergenza e nuovi villaggi sono<br />

sorti anche con il nostro aiuto.<br />

rimpiazzato per cause familiari, <strong>da</strong> padre<br />

Romolo e in seguito <strong>da</strong> padre Antonio<br />

Piccirrillo, padre Aldo D’Andria, padre<br />

Ceasar Bahan e padre Dennis Batacandolo.<br />

Ogni responsabile con le sue caratteristiche<br />

e sottolineature (umiltà, servizio<br />

fedele, nuova evangelizzazione, giovani e<br />

famiglia, inculturazione e devozioni) ha<br />

portato avanti la parrocchia in una sostanziale<br />

continuità pastorale. Eccone le caratteristiche<br />

salienti: disponibilità ad ogni ora<br />

del giorno e sette giorni su sette, gratuità<br />

dei servizi pastorali senza rifiutare le offerte<br />

spontanee, attenzione privilegiata per<br />

la pastorale giovanile che ha fatto della nostra<br />

parrocchia un modello, rievangelizzazione<br />

della comunità parrocchiale con un<br />

piano che fu apprezzato nell’intera diocesi,<br />

cura dei bambini all’oratorio... Dietro ciascuna<br />

voce s’immagini la marea di attività,<br />

l’impegno dei confratelli e il sostegno dei<br />

benefattori (Il Bertoni diceva che quando<br />

si tratta di educare i giovani non bisogna<br />

guar<strong>da</strong>re al portafoglio).<br />

Servizio vocazionale<br />

La terza importante attività della Delegazione<br />

Stimmatina <strong>nelle</strong> <strong>Filippine</strong> è la<br />

pastorale vocazionale. Al mio arrivo avevo<br />

già i capelli bianchi per i miei 48 <strong>anni</strong>.<br />

Non potevo e non posso fingermi eterno.<br />

La necessità di collaboratori e continuatori<br />

si è resa evidente subito, visto l’enorme<br />

lavoro che esige una parrocchia di 50.000<br />

abitanti, in maggioranza poveri. P. Aldo<br />

D’Andria ha il merito di aver iniziato<br />

l’apostolato delle vocazioni, preparando<br />

strutture e candi<strong>da</strong>ti. L’esplosione primaverile<br />

di fiori vocazionali non ha portato<br />

molti frutti, ma ne ha portati. L’accettazione<br />

del fatto di un’abbon<strong>da</strong>nte “mortalità”<br />

nei seminari e case di formazione, mi<br />

chiedo, è segno di saggezza o di senilità?<br />

Ai posteri l’ardua sentenza. Comunque<br />

questa realtà ci ha condotto ad occuparci<br />

della cura delle vocazioni e della direzione<br />

spirituale della quale si occupa soprattutto<br />

p. Donato Lovito.<br />

Squadra volante<br />

C’è un altro ministero che abbiamo iniziato<br />

qui e intendiamo sviluppare: quello<br />

della predicazione. In ciascuna delle nostre<br />

case esiste un luogo specificamente<br />

destinato a ritiri e incontri. Il seminario di<br />

Carmona si presta anche per esercizi spirituali<br />

di giovani e scolaresche. Il superiore<br />

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provinciale e tutti noi della delegazione<br />

intendiamo costituire una squadra volante<br />

per l’evangelizzazione: è un bel monumento<br />

vivente che celebra degnamente il 25°<br />

della nostra presenza <strong>nelle</strong> <strong>Filippine</strong>.<br />

Concludendo<br />

Le <strong>Filippine</strong> non sono terra di missione<br />

perché la comunità cristiana vi è presente<br />

con tutte le sue caratteristiche <strong>da</strong> centinaia<br />

di <strong>anni</strong>. La nostra presenza è stata un accompagnamento<br />

di questa comunità. Ne<br />

abbiamo condiviso la vita, vi abbiamo<br />

annunciato sempre e di nuovo il Vangelo,<br />

l’abbiamo aiutata a crescere in tutte le sue<br />

dimensioni: spirituale, economica e culturale.<br />

Nulla di trascendentale, nulla di avventuroso!<br />

Il missionario che sa tutto, fa<br />

tutto e opera miracoli con risultati inimmaginabili<br />

è una figura che deve cedere<br />

il passo ad una missione che è soprattutto<br />

essere e condividere. Credo che l’attività e<br />

la cooperazione missionaria dovranno aggiornarsi.<br />

p. Romolo Bertoni<br />

Nelle foto a sinistra:<br />

- la chiesa delle Cinque Piaghe,<br />

- studenti a Carmona,<br />

a destra:<br />

- pastorale familiare,<br />

- casa di ritiri a Carmona,<br />

- scuola materna a Manila<br />

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