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L’ottimista<br />
Il candido di Voltaire<br />
e la ricerca della felicità<br />
Un po’ di me<br />
Genesi di un comico<br />
con Leonardo Manera<br />
produzione: Bananas s.r.l.<br />
Leonardo Manera <strong>in</strong>terpreta e re<strong>in</strong>terpreta il Candido di Voltaire dando voce e vita ai<br />
personaggi che ne costituiscono il cuore narrativo ed evidenziando gli elementi comici<br />
e grotteschi che fanno parte anche del nostro vivere di uom<strong>in</strong>i e donne del ventunesimo<br />
secolo; proponendo, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, una possibile via per la felicità lontana da <strong>in</strong>tegralismi<br />
e dogmi di ogni tipo, senza pretendere che il nostro sia a tutti i costi il “migliore<br />
dei mondi possibili”.<br />
di e con Andrea Sasdelli <strong>in</strong> arte Giuseppe Giacobazzi<br />
collaborazione ai testi di Carlo Negri<br />
produzione: Emilia Romagna Cabaret<br />
Un po’ di me (genesi di un comico) racchiude vent’anni di carriera del comico romagnolo.<br />
Lo spettacolo ha le sfumature di una confessione privata dell’artista, che apre<br />
al pubblico il cassetto dei ricordi. Risate e riflessioni <strong>in</strong> uno spettacolo emozionante.<br />
LATISANA, sabato 11 aprile 2015<br />
CORDENONS, mercoledì 10 dicembre 2014<br />
Personaggi<br />
Predis<br />
testi di Antonio Albanese, Michele Serra, Piero Guerrera<br />
con Antonio Albanese<br />
regia di Giampiero Solari<br />
produzione: BEA<br />
Lo spettacolo Personaggi nel corso del tempo si arricchisce delle nuove maschere<br />
create da Antonio Albanese, divenendo la summa dei suoi spettacoli teatrali. Che<br />
cosa hanno <strong>in</strong> comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente?<br />
L’umanità. La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto<br />
La Qualunque, Alex Drastico e Perego, maschere e <strong>in</strong>sieme prototipi della nostra<br />
società, visi conosciuti che si ritrovano nel vic<strong>in</strong>o di casa, nell’amico del cuore, <strong>in</strong> noi<br />
stessi. Personaggi che <strong>in</strong> questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove<br />
la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scard<strong>in</strong>amento affettivo<br />
della famiglia, l’ottimismo <strong>in</strong>sensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la<br />
trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese.<br />
di e con Teatro Incerto<br />
(Fabiano Fant<strong>in</strong>i, Claudio Moretti, Elvio Scruzzi)<br />
produzione: CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG / Teatro Incerto<br />
Tre sacerdoti <strong>in</strong> una sala d’attesa. F<strong>in</strong> qui nulla di strano, se non fosse che la porta<br />
dietro la quale stanno aspettando e quella di un Reparto di Ostetricia. La partoriente<br />
e una donna che, per diversi motivi, sta molto a cuore a tutti e tre: un’immigrata a cui<br />
loro hanno dato accoglienza e aiuto per <strong>in</strong>serirsi nel tessuto sociale. Ma ciò che rende<br />
i tre preti ancor più partecipi al lieto evento e il fatto di non sapere chi sia il padre del<br />
bamb<strong>in</strong>o che sta per nascere. Ed è per questo che, con lievità, assumono su di sé<br />
il ruolo di padri teneri, preoccupati, amorevoli. Con l’<strong>in</strong>confondibile leggerezza delle<br />
commedie del celebre trio, Predis e soprattutto un omaggio a quei preti che si trovano<br />
a vivere le loro piccole grandi battaglie nella solitud<strong>in</strong>e e nell’<strong>in</strong>differenza, dimenticati e<br />
derisi da un mondo che, come diceva David Maria Turoldo, “non perdona ai sacerdoti”.<br />
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GEMONA DEL FRIULI, mercoledì 21 gennaio 2015<br />
PONTEBBA, venerdì 13 marzo 2015<br />
PREMARIACCO, sabato 14 marzo 2015<br />
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