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repertorio delle collaborazioni universita'-industria ... - Confindustria

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REPERTORIO<br />

DELLE COLLABORAZIONI<br />

UNIVERSITA’-INDUSTRIA<br />

2001<br />

Formazione e Scuola


Note introduttive per la lettura del volume<br />

Questo file contiene la versione PDF del volume "Repertorio <strong>delle</strong> <strong>collaborazioni</strong><br />

Università-Industria 2001".<br />

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Il volume - in formato file- contiene una serie di link ipertestuali interni al volume<br />

stesso ed esterni a siti citati o di maggior interesse per i temi trattati.<br />

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I link ipertestuali a siti esterni sono aggiornati alla data del 31-3-2001.<br />

Invitiamo chiunque interessato a fornirci indicazioni di possibili link e materiali interessanti<br />

al seguente indirizzo di posta elettronica asfer@conf<strong>industria</strong>.it facendo<br />

esplicito riferimento al "Repertorio <strong>delle</strong> <strong>collaborazioni</strong> Università-Industria 2001".<br />

Buona lettura


INDICE<br />

Presentazione<br />

ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI:<br />

PIEMONTE<br />

Unione Industriale Alessandria<br />

♦ Diplomi Universitari in Ingegneria meccanica, elettrica e materie plastiche<br />

♦ Politecnico di Torino<br />

♦ Associazione per la promozione, lo sviluppo e il finanziamento<br />

della cultura universitaria in Casale M.to<br />

♦ Corso per traduttori e interpreti<br />

Unione Industriale Biellese<br />

♦ Società mista pubblico-privata Citta degli Studi S.p.a.<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria chimica con il<br />

Politecnico di Torino<br />

♦ Diploma Universitario in Amministrazione aziendale con<br />

la SAA di Torino<br />

♦ Diploma Universitario in Beni Culturali<br />

♦ Diploma Universitario in Servizi Sociali<br />

Unione Industriale Cuneo<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria meccanica con il Politecnico di Torino<br />

♦ Attivazione della SAA di Torino nella sede distaccata di Cuneo<br />

♦ Realizzazione stages aziendali e assegnazione borse di studio<br />

♦ Decentramento del Politecnico di Torino a Mondovì<br />

♦ Corso di Laurea in Ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino<br />

♦ Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e <strong>delle</strong> telecomunicazioni presso il Politecnico<br />

di Torino<br />

♦ Progetto Ingegneria in Costa Azzurra<br />

Associazione Industriali Canavese (Ivrea)<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria elettronica, telematica, informatica e automatica<br />

con il Politecnico di Torino: docenza e stages<br />

V


Associazione Industriali Novara<br />

♦ Convenzione con Università e C.d.C. di Bayreuth<br />

Unione Industriale Torino<br />

♦ Diploma Universitario in Amministrazione<br />

♦ Diploma Universitario europeo in Produzione Industriale<br />

♦ Diploma Universitario in Scienze dei materiali<br />

♦ Diploma Universitario in Disegno <strong>industria</strong>le<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria logistica e della produzione<br />

♦ Diploma Universitario in Informatica<br />

♦ CORFUI<br />

Associazione Industriali del Vercellese e della Valsesia<br />

♦ Comitato per la gestione dell’Università, Vercelli<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria energetica con il Politecnico di Torino<br />

♦ Corso di laurea in Ingegneria meccanica, elettronica, civile<br />

(2^ Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino – sede di Vercelli)<br />

♦ Progetto "UNIVER"<br />

♦ Corso di laurea in Lettere, Filosofia, Lingue (Facoltà di Lettere dell'Università del<br />

Piemonte Orientale)<br />

♦ Possibilità corsi brevi settore comunicazione<br />

LOMBARDIA<br />

Unione Industriale Bergamo<br />

♦ Corso di formazione in indirizzo meccanico e gestione<br />

d'azienda con l'Università di Bergamo<br />

♦ Sportello per il trasferimento tecnologico<br />

alle PMI: check-up aziendale, offerta integrata di consulenze, informazione<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica<br />

♦ Diploma Universitario Ingegneria logistica e della produzione<br />

ad orientamento tessile<br />

♦ Associazione pro Universitate Bergomensi<br />

Unione Industriale Bresciana<br />

♦ Convenzione con la Facoltà di Ingegneria<br />

dell'Università di Brescia<br />

VI


♦ ISFOR 2000: collegamenti istituzionali con<br />

l'Università di Padova e con l'Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

♦ Università & impresa progettazione e realizzazione Master<br />

"Gestione della Piccola impresa"<br />

♦ Protocollo d’intesa con l’Università Statale e<br />

l’Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica<br />

♦ Progetto Arsenal<br />

♦ Progetto Auxis<br />

♦ Società Consortile a Responsabilità Limitata "Università & Impresa"<br />

♦ Presentazione dei corsi Post-diploma in Human resources manager, Esperto in<br />

sviluppo risorse umane e management attività formative, Esperto in psicologia<br />

dell'educazione, Operatore psico-pedagogico.<br />

Unione Industriali Como<br />

♦ Scuola Diretta a Fini Speciali in Informatica ad indirizzo gestionale<br />

♦ Associazione Univercomo<br />

♦ Corsi di Laurea in Chimica, Chimica <strong>industria</strong>le tessile, Chimica indirizzo tecnologia<br />

del colore, Fisica, Matematica, Giurisprudenza, Scienze ambientali, Informatica<br />

con l'Università di Insubria<br />

♦ Corsi di Laurea in Ingegneria gestionale orientamenti Logistica e della Produzione<br />

e Organizzativa, Ingegneria Gestionale ed orientamento tessile, Ingegneria informatica,<br />

Ingegneria Informatica a distanza, Ingegneria ambientale e del territorio,<br />

Disegno Industriale con il Politecnico di Milano<br />

Associazione Industriale Cremona<br />

♦ "Obiettivo cultura d'impresa"<br />

♦ Diploma Universitario in Informatica<br />

con il Politecnico di Milano<br />

♦ Diploma Universitario in Economia Aziendale<br />

con l’Università di Milano con Università cattolica del Sacro Cuore<br />

Unione Industriali Lecco<br />

♦ UniverLecco<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria logistica e della produzione<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica<br />

♦ Corsi di laurea in Ingegneria meccanica, civile, edile con Politecnico di Lecco<br />

Unione Industriali Mantova<br />

♦ Consorzio Universitario Mantovano<br />

VII


♦ Diploma in Ingegneria dell'ambiente e <strong>delle</strong> risorse con<br />

l'Università di Pavia<br />

♦ Diploma Universitario in Edilizia con la Facoltà di Architettura<br />

del Politecnico di Milano<br />

♦ Corso di Laurea in Architettura con il Politecnico di Milano<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria informatica con l’Università di Pavia<br />

Associazione Industriale Lombarda<br />

♦ Convenzioni quadro per i tirocini formativi e di orientamento con le Università<br />

Milanesi, l'Università di Pavia e l'Università della Calabria<br />

♦ Collaborazione con il Politecnico di Milano: Associazione "Impresa Politecnico",<br />

Annuario <strong>delle</strong> competenze del Politecnico, seminari scientifico-tecnologici,<br />

"Fare impresa al Politecnico", programmi sperimentali, CORERCOM (ricerca nella<br />

fotonica), Sportello tecnologico<br />

♦ Poliedra - Centri di conoscenza e formazione del Politecnico di Milano<br />

♦ Consorzi Università-impresa: CEFRIEL; MIP<br />

♦ Comitato Università - Mondo del Lavoro<br />

♦ ASAM - Associazione per le Discipline Economiche e Aziendali<br />

♦ CEDRI - Centro Europeo di Diritto e di Relazioni Industriali<br />

♦ ALAR - Associazione Lavoro e Ricerche<br />

♦ Società BIOPOLO<br />

♦ Associazione Ercole Bottani<br />

♦ Parco Scientifico Biomedico S. Raffaele<br />

♦ Città dei Mestieri e <strong>delle</strong> Professioni<br />

Associazione Industriali Pavia<br />

♦ Consorzio Pavese per studi post-universitari nell'area economico-aziendale<br />

♦ Stage e tirocini formativi<br />

♦ Convenzione quadro con Università degli Studi di Pavia<br />

♦ Sportello "Università-Imprese"<br />

♦ Scuola Superiore di Gestione Integrata dell'Ambiente<br />

♦ Programma Orientamento al lavoro<br />

♦ Porte aperte alle Imprese<br />

Unione Industriali Varese<br />

♦ Università Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza: Corso di laurea in Economia<br />

aziendale, Corso di laurea in Giurisprudenza, Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale,<br />

Diploma Universitario in Ingegneria Logistica e della Produzione<br />

♦ Formazione post laurea attraverso 8 centri di ricerca interni<br />

♦ Formazione permanente<br />

VIII


♦ Master in: Merchant Banching, e-Business & Supply Chain Management, Economia<br />

e Diritto dell'impresa, Direzione del Personale e Previdenza e assistenza<br />

complementare<br />

Associazione Industriali Monza e Brianza<br />

♦ Convenzione con Politecnico di Milano, Università Commerciale L.Bocconi, Università<br />

degli Studi, Università del Sacro Cuore di Milano, LIUC (VA)<br />

TRENTINO-ALTO ADIGE<br />

Associazione Industriali Trento<br />

♦ Concorso annuale per tesi di laurea in economia<br />

♦ Sportello Qualità<br />

♦ Progetto "Strategie in Concerto"<br />

♦ Consorzio Innovazione d'Impresa S.c.a.r.l.<br />

♦ C.U.O.A.<br />

Associazione Industriali Bolzano<br />

♦ Diploma Universitario Ingegneri Industriali con L'Accademia Europea di Bolzano e<br />

la Libera Università di Bolzano<br />

♦ Sodalizio per la Formazione universitaria in Alto Adige<br />

♦ Progettazione della Facoltà di Informatica con la Libera Università di Bolzano<br />

♦ Tutoraggio esterno per gli studenti universitari<br />

VENETO<br />

Unione Industriali Padova<br />

♦ Incontri "Università-Impresa"<br />

♦ Progetto Workhope 2000 con l'Università di Padova<br />

♦ Corso di Perfezionamento in Gestione Totale della Qualità<br />

♦ Corso di Perfezionamento in Sistemi di Gestione Ambientale<br />

Unione Industriali Treviso<br />

♦ Diploma Universitario per traduttori e interpreti<br />

♦ Diploma Universitario per tecnologo del legno<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria informatica e automatica<br />

IX


♦ Diploma Universitario in Disegno Industriale<br />

♦ Diploma Universitario in Commercio con l'estero<br />

♦ Progetto "Campus Unioncamere"<br />

♦ Progetto "Campus Azione Impresa"<br />

Unione Industriali Venezia<br />

♦ Consorzio per lo Sviluppo <strong>delle</strong> Università a Venezia<br />

♦ Master internazionale in Economics and Finance<br />

♦ Master in economia e gestione <strong>delle</strong> PMI<br />

♦ Corso di Laurea in chimica <strong>industria</strong>le<br />

♦ Diploma in scienze dei materiali<br />

Associazione Industriali Vicenza<br />

♦ Associazione Amici dell'Università<br />

♦ Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale con l'Università di Padova<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria meccanica e Ingegneria elettronica<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Biomedica e Ingegneria chimica<br />

♦ Premio per tesi di laurea in Economia<br />

♦ Sportello Informagiovani<br />

FRIULI-VENEZIA GIULIA<br />

Unione Industriali Pordenone<br />

♦ Consorzio di Pordenone per la Formazione superiore, gli studi universitari e la ricerca<br />

♦ Con l'Università di Trieste: Diplomi Universitari in Ingegneria Logistica e della<br />

Produzione, Ingegneria dei Materiali, Servizio Sociale; Corsi di Laurea in Giurisprudenza<br />

e Servizio Sociale; supporto agli studenti per Diploma Universitario<br />

Teledidattico in Ingegneria Informatica<br />

♦ Con l'Università di Udine: Diplomi Universitari in Economia e Amministrazione<br />

<strong>delle</strong> Imprese, Ingegneria Meccanica, Tecnico Audiovisivo e Multimediale, Infermiere;<br />

Corsi di Laurea in Economia e Amministrazione <strong>delle</strong> Imprese, Ingegneria<br />

Meccanica, Scienze e Tecnologie Multimediali<br />

♦ Polo Telematico e multimediale per il Triveneto "Giulio Camillo"<br />

Associazione Industriali Trieste<br />

♦ Convenzione con l'Università di Trieste per incentivare attività universitarie e <strong>industria</strong>li<br />

X


♦ Costituzione gruppo permanente di consultazione con Facoltà di Ingegneria<br />

e Economia<br />

♦ Progetto Campus<br />

Associazione Industriali Udine<br />

♦ Convenzione con l'Università di Udine<br />

♦ Progetto Campus<br />

♦ Stage formativi, di orientamento e di specializzazione con Facoltà di Ingegneria,<br />

Matematica e di Economia<br />

♦ Consorzio "Friuli Formazione"<br />

♦ Diplomi Universitari per Informatica<br />

♦ Corsi IFTS per: Tecnico dell'organizzazione e della produzione del Legno e Arredo,<br />

Tecnico della manutenzione e della gestione della manutenzione, Tecnico dei<br />

processi integrati della automazione <strong>industria</strong>le - Meccatronico<br />

LIGURIA<br />

Associazione Industriali Genova<br />

♦ Collaborazione con l'Università di Genova<br />

le Facoltà di Ingegneria e di Economia e Commercio<br />

♦ Master post-universitari di 1° e 2° livello<br />

Unione Industriali La Spezia<br />

♦ Scuola Universitaria Diretta ai Fini Speciali per la Progettazione della nautica da<br />

diporto<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Nautica<br />

♦ Diploma Universitario in Scienze dei materiali<br />

Unione Industriali Savona<br />

♦ S.P.E.S. Scpa per la gestione del Polo Universitario Savonese<br />

♦ Convenzione con l'Università di Genova<br />

♦ Biennio della Facoltà di Ingegneria<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria logistica della produzione<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria dell'ambiente e <strong>delle</strong> risorse<br />

♦ Diploma Universitario in Economia e Gestione dei Servizi Turistici<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria <strong>delle</strong> infrastrutture<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria chimica<br />

♦ Corso di Laurea in Ingegneria gestionale<br />

XI


EMILIA-ROMAGNA<br />

Associazione Industriali Bologna<br />

♦ Premio Startcup<br />

♦ Banca Dati Alma Laurea<br />

♦ Rete Verne<br />

Unione Industriali Ferrara<br />

♦ Convenzione con l'Università degli Studi di Ferrara<br />

♦ Diploma Universitario in Metodologie fisiche su tecnologie dei materiali polimerici<br />

♦ Diploma Universitario in Misure e tecniche fisiche per il controllo di qualità dei<br />

processi di lavorazione dei metalli<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria meccanica<br />

♦ Corsi IFTS per Tecnico controllo di Gestione e Tecnico dei servizi del Commercio<br />

Elettronico<br />

Associazione degli Industriali Forlì-Cesena<br />

♦ Comitato Università/Imprese in compartecipazione<br />

con le Facoltà di Ingegneria, Scienze Politiche,<br />

Economia, Scienze Matematiche Fisiche<br />

e Naturali dell'Università di Bologna<br />

♦ Istituto per lo Studio e l'Applicazione <strong>delle</strong><br />

Scienze Aereonautiche e Spaziali<br />

♦ Diplomi Universitari a Forlì di Ingegneria aereospaziale,<br />

Ingegneria meccanica, Scienze Politiche, per Operatore della Sicurezza e<br />

del Controllo Sociale<br />

♦ Diplomi Universitari a Cesena di Ingegneria elettronica,<br />

<strong>delle</strong> telecomunicazioni, informatica, biomedica, tecnico in edilizia,<br />

viticultura ed enologia<br />

Unione Parmense degli Industriali<br />

♦ Collegio Europeo<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria<br />

informatica e automatica, Ingegneria meccanica ed elettronica<br />

♦ Comitato Tecnico per i rapporti Università-Industria<br />

♦ Diploma Universitario in Tecnologia del packaging"<br />

♦ Corsi sperimentali nell'ambito IFTS<br />

Associazione Industriali Piacenza<br />

♦ Corso di Laurea in Economia e Commercio e corso<br />

XII


di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari<br />

♦ Corsi di Laurea in Giurisprudenza e Scienze dell'Educazione<br />

♦ Corso di Laurea in Trasporti con il Politecnico di Milano<br />

Associazione Industriali Ravenna<br />

♦ Fondazione Flaminia<br />

♦ Corsi di Laurea in Scienze Ambientali ad indirizzo terrestre, marino, agrario<br />

♦ Corso di Perfezionamento in diritto della navigazione e dei trasporti<br />

♦ Corso di Laurea in Civiltà dell'Europa Orientale e del Mediterraneo<br />

♦ Costituzione di un Forum permanente tra imprese e Università<br />

Associazioni Industriali Reggio Emilia<br />

♦ Reggio Città degli Studi SpA<br />

♦ Convenzione con il CINECA per la distribuzione di curricula di neo-laureati e neodiplomati<br />

di Alma Laurea<br />

Associazione Industriali Rimini<br />

♦ Diploma Universitario in Tecnologie Forestali e Tecnologie del Legno<br />

con l'Università degli Studi di Bologna<br />

♦ Diploma Universitario per operatore di Costume e Moda con l'università<br />

degli Studi di Bologna<br />

♦ Corso di Laurea in Farmacia<br />

TOSCANA<br />

Federazione Industriali Toscana<br />

♦ Programma TRIO<br />

♦ Protocollo di collaborazione con le Università di Firenze e di Pisa, con l'Università<br />

degli Stranieri di Siena e l'ANP regionale<br />

Associazione Industriali Arezzo<br />

♦ Polo Universitario Aretino<br />

♦ Diploma Universitario a distanza in Ingegneria informatica e automatica<br />

♦ Trasformazione Diploma Universitario. di Amministrazione Aziendale in<br />

♦ Corso di Laurea di Economia Aziendale<br />

XIII


Associazione Industriali Firenze<br />

♦ Convenzione Quadro con l’Università di Firenze<br />

♦ Stage aziendali, docenza laica, Banca Dati dottori di ricerca<br />

♦ Job Fair, Manifestazione "Firenze racconta"<br />

♦ Diplomi Universitari in Chimica, Ingegneria Meccanica ed Elettronica, Servizi Turistici,<br />

Costume e Moda, Informatica e Farmacia<br />

♦ Progettazione Corso IFTS per Esperto in logistica integrata (E-Logistics)<br />

♦ Collaborazione alla progettazione e realizzazione di Corsi di Laurea di 1° e 2° livello<br />

♦ Partecipazione al Comitato per la realizzazione del progetto "Politiche del lavoro<br />

di fine millennio. Le buone prassi"<br />

Associazione Industriali Lucca<br />

♦ Protocollo d’intesa con l’Università di Pisa<br />

♦ Società Lucense S.p.a.<br />

♦ Commissione Tecnica Associativa<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Chimica<br />

♦ Diploma Universitario in Chimica Industriale<br />

♦ Diploma Universitario in Economia ed Amministrazione <strong>delle</strong> Imprese<br />

con l'Università degli Studi di Pisa<br />

♦ Diploma Universitario teledidattico in Ingegneria logistica e della produzione<br />

dell’Università di Pisa (sede a Lucca)<br />

Unione Industriali Pisana<br />

♦ Centro per l'Innovazione<br />

♦ Consorzio "Qualital"<br />

♦ Consorzio Pisa Ricerche<br />

♦ Convenzione-quadro con l'Università di Pisa<br />

♦ Progetto Campus<br />

♦ Diploma Universitario in Informatica<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria logistica e della produzione<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria meccanica ed elettronica<br />

♦ Master in “Management dell’Innovazione” (con la Scuola Sup. S.Anna)<br />

♦ Formazione di Sistema con SDA-Bocconi<br />

Associazione Industriali Pistoia<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria meccanica a Prato<br />

♦ Corsi universitari settore moda e calzature<br />

♦ Sportello "borsa lavoro"<br />

XIV


Unione Industriale Pratese<br />

♦ PIN Centro studi Ingegneria S.r.l.<br />

♦ Diplomi Universitari in Ingegneria meccanica,<br />

Ingegneria dell'ambiente e risorse, Ingegneria elettronica,<br />

Relazioni Industriali, Economia e Ingegneria della qualità<br />

♦ Attività tecnico scientifica<br />

♦ Laboratori di ricerca<br />

Associazione Industriali Siena<br />

♦ Consorzio Siena Ricerche - Settore Biotecnologie<br />

♦ Società Etruria Innovazione SpA<br />

♦ Diploma Universitario in Consulente del Lavoro<br />

♦ Progetto Apollo<br />

UMBRIA<br />

Associazione Industriali Perugia<br />

♦ Protocollo d'Intesa con l'Università degli Studi di Perugia<br />

♦ Progetto Campus: Diploma Universitario in Statistica e Informatica per la gestione<br />

<strong>delle</strong> imprese<br />

♦ Convenzioni con l’Università di Perugia (tirocini, accesso ad Internet)<br />

♦ Corso di formazione per presidi e docenti scolastici<br />

♦ Convenzione con La Scuola Diretta a Fini Speciali in Informatica<br />

♦ Convenzione con La Scuola Diretta a Fini Speciali per tecnici di laboratorio biomedico<br />

♦ Costituzione del "Centro studi statistici ed informatici per la aziende"<br />

MARCHE<br />

Associazione Industriali Ancona<br />

♦ Convenzione con l'Università di Ancona e con l'Università di Macerata<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria meccanica ed elettronica<br />

♦ Diploma Universitario in Economia e Amministrazione <strong>delle</strong> imprese<br />

♦ Diploma Universitario in Operatore Giuridico di impresa<br />

♦ Diploma Universitario in Consulente del Lavoro<br />

♦ Protocollo d'Intesa con l'Università di Ancona<br />

♦ Corso FIS "La programmazione della produzione"<br />

XV


Unione degli Industriali Fermano<br />

♦ Collaborazione con l'Università di Ancona<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Logistica e della Produzione<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria Elettronica<br />

♦ Progetto Campus<br />

♦ Career Days<br />

Associazione Industriali Ascoli Piceno<br />

♦ Consorzio Universitario Piceno (CUP)<br />

♦ Istituto per la Cultura d'Impresa in collaborazione con la Camera di Commercio<br />

♦ Master Scuola di Management e Tecnologia<br />

♦ Società ASTERIA<br />

♦ Gestione CETRIA (Centro Servizi per la tecnologia e l'innovazione<br />

nella filiera alimentare e del freddo)<br />

♦ Progetto IFTS per Tecnico di innovazione di processo e di prodotto<br />

per l'<strong>industria</strong> agro alimentare<br />

♦ Convenzione quadro con l'Università di Camerino<br />

♦ Convenzione con l'Università di Ancona - Diploma in Economia e Amministrazione<br />

<strong>delle</strong> Imprese<br />

Associazione Industriali Macerata<br />

♦ Convenzione con l'Università di Camerino per Diploma Universitario in Informatica<br />

♦ Convenzione con l'Università di Camerino per le analisi ambientali nei luoghi di<br />

lavoro<br />

♦ Convenzione con l'Università di Ancona Facoltà di Ingegneria per la testazione<br />

dei materiali edili<br />

♦ Borse di studio per laureandi con l'Università di Macerata<br />

♦ Attività di orientamento e formazione con Università di Macerata e Università di<br />

Camerino<br />

Associazione Industriali Pesaro Urbino<br />

♦ Accordo Quadro di cooperazione e collaborazione con l'Università di Urbino<br />

♦ Organizzazione con l'Università di Ancona, sede di Pesaro, di un Corso di Laurea<br />

in Ingegneria e Gestione della Produzione<br />

XVI


LAZIO<br />

Unione Industriale Frosinone<br />

♦ Accordo Quadro con l'Università degli Studi di Cassino<br />

♦ Diploma di laurea Ricerca ed Innovazione Tecnologica<br />

♦ Parco Scientifico e Tecnologico del Basso Lazio (PABLA)<br />

♦ Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale (PALMER)<br />

♦ Progetto Innovimpresa<br />

♦ Progetto settore dei materiali lapidei con l'Università di Cassino<br />

Unione Industriali Roma<br />

♦ Convenzioni Quadro con l’Università degli Studi "La Sapienza", le Università Lumsa<br />

e Roma Tre, con l'Università di Tor Vergata, l'Università LUISS Guido Carli e<br />

con l'Università del Mediterraneo<br />

♦ Master in Commercio Internazionale con l'Università Roma Tre<br />

♦ Collaborazione Gruppo Giovani su "Forum Università Lavoro"<br />

♦ Progetto "Job linker"<br />

♦ "Forum per la Nuova Formazione" con l'Università LUISS Guido Carli<br />

ABRUZZO<br />

Unione Provinciale degli Industriali di L'Aquila<br />

♦ Progetto Campus<br />

♦ Convenzioni Quadro per i tirocini formativi e di orientamento con le principali Facoltà<br />

dell'Università di L'Aquila<br />

♦ IFTS per Tecnico per il Controllo, Gestione e Recupero Ambientale<br />

♦ IFTS per Tecnico di Produzione<br />

CAMPANIA<br />

Unione Industriali Napoli<br />

♦ Convenzione-Quadro con l’Università Federico II di Napoli<br />

♦ Convenzione -Quadro con Istituto Universitario Navale di Napoli<br />

♦ Partner del Consorzio ARPA<br />

♦ Banca dati dei neolaureati<br />

♦ Diploma Universitario in "Gestione e Organizzazione <strong>delle</strong> p.m.i."<br />

XVII


Associazione Industriali Salerno<br />

♦ Protocollo d'intesa con l’Università di Salerno per<br />

Facoltà di Ingegneria e Facoltà di Economia<br />

♦ Progetto BDO - Banca Dati Occupazione del Gruppo Giovani Imprenditori<br />

Unione Industriali Caserta<br />

♦ Convenzione - Quadro con l’Università di Napoli "Federico II"<br />

e con la Seconda Università degli Studi di Napoli<br />

PUGLIA<br />

Associazione Industriali Bari<br />

♦ Convenzione con l'Università di Bari<br />

♦ Convenzione con il Politecnico di Bari<br />

♦ Protocollo di attuazione con il Dipartimento<br />

di Progettazione e Produzione Industriale<br />

del Politecnico di Bari<br />

♦ Costituzione Associazione Politecnico Aziendale<br />

Associazione Industriali di Capitanata<br />

♦ Convenzione con il Politecnico di Bari per attività di interesse comune nel campo<br />

della ricerca<br />

♦ Convenzione con il Politecnico di Bari nell'ambito del Progetto SFC: FIM<br />

♦ Convenzione con il Politecnico di Bari per attività di tirocinio formativo e di orientamento<br />

Associazione Industriali Lecce<br />

♦ Convenzione con l'Università di Lecce<br />

♦ Centro di Documentazione Europea<br />

♦ Progetto Master in Scienze Sociali<br />

♦ Borse di studio su progetti di ricerca in ambito Interreg II Italia-Grecia<br />

♦ Corso con ISUFI sull'internazionalizzazione <strong>delle</strong> PMI<br />

♦ Costituzione di un ILO (Industrial Liaison Office) nell'ambito del Progetto SFC:<br />

FIM<br />

XVIII


Associazione Industriali Taranto<br />

♦ Convenzione Quadro con il Politecnico di Bari<br />

♦ Costituzione di un Comitato con il Politecnico di Bari<br />

BASILICATA<br />

Associazione Industriali Potenza<br />

♦ Sperimentazione di un I.L.O "Industrial Liaison Office"<br />

♦ Corso I.F.T.S. " Tecnico Bioedile"<br />

CALABRIA<br />

Associazione Industriali Catanzaro<br />

♦ Contatti con l'Università di Arcavacada e<br />

con l'Università di Reggio Calabria<br />

♦ Giornata Nazionale Orientagiovani<br />

Associazione Industriali Cosenza<br />

♦ Convenzione con l’Università degli Studi della Calabria<br />

♦ Diploma Universitario in Economia e Gestione dei Servizi Turistici<br />

♦ Diploma Universitario in Economia e Gestione dell'Ambiente<br />

♦ Protocollo d'Intesa con l’Università degli Studi della Calabria<br />

Associazione Industriali Crotone<br />

♦ Progetto Università<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria logistica e della produzione<br />

SICILIA<br />

Associazioni Industriali Catania<br />

♦ Masters Scuola Superiore Università di Catania<br />

♦ C.O.F. (Centro Orientamento Formazione dell'Università di Catania)<br />

♦ "Career Fday"<br />

♦ Banca dati<br />

XIX


Associazione Industriali Ragusa<br />

♦ Convenzione, nell'ambito del Progetto SFC: FIM, con il Corso di Diploma Universitario<br />

in Economia e Amministrazione <strong>delle</strong> Imprese di Catania<br />

♦ Diploma Universitario in Tecnico Esperto di Controllo di Gestione<br />

SARDEGNA<br />

Associazione Industriali Cagliari<br />

♦ Protocollo d'Intesa con l'Università degli<br />

Studi di Cagliari in materia di Orientamento<br />

scolastico e professionale e per l'istituzione di<br />

Diplomi in Ingegneria ed Economia e Commercio<br />

Associazione Industriali Sassari<br />

♦ Nucleo di Valutazione dell'Università<br />

♦ Protocollo d'Intesa con l'Università degli Studi di Sassari<br />

♦ Seminari sull'Impresa e stages Aziendali<br />

♦ Borse di Studio<br />

♦ Giornate Orientagiovani<br />

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA:<br />

Acimac<br />

♦ IFTS per Tecnici Progettisti di Sistemi di Automazione nel settore macchine per<br />

ceramica<br />

♦ Indagine sulla subfornitura nel settore macchine per ceramica<br />

♦ Corsi di formazione per tecnici <strong>delle</strong> aziende ceramiche nel mondo<br />

♦ Progetti di ricerca e innovazione con l'Università di Modena e Reggio<br />

Anie<br />

♦ Master formazione dei responsabili della Sicurezza<br />

con Anciss-Anie - Politecnico di Milano - Anie Promozione<br />

Anima<br />

♦ Convenzione con Politecnico di Milano per stage aziendali<br />

XX


Associazione Cotoniera Liniera e <strong>delle</strong> Fibre Affini<br />

♦ Corso di Laurea in Ingegneria logistica con<br />

specializzazione tessile con LIUC e l'Università di Bergamo<br />

Assografici<br />

♦ Diplomi Universitari settore <strong>industria</strong>le grafico e cartotecnico<br />

con LIUC e Politecnico di Torino<br />

♦ Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale<br />

♦ Organizzazione di stages aziendali<br />

Assopiastrelle<br />

♦ Diploma Universitario di Ingegneria meccanica in collaborazione<br />

con l’Università di Modena con tre orientamenti: Meccanica Generale<br />

♦ "Centro Ceramico"<br />

♦ Diploma Universitario in Commercio Estero<br />

♦ IFTS " Scuola superiore di management dei processi <strong>industria</strong>li - Settore ceramico"<br />

Farm<strong>industria</strong><br />

♦ Protocollo d'Intesa con la Conferenza Permanente dei Rettori<br />

Federchimica<br />

♦ Premio nazionale "Federchimica per un futuro intelligente",<br />

♦ Borse di studio in tema di Ricerca Chimica<br />

♦ Corsi di lauree brevi (Economia, Chimica, Ingegneria chimica)<br />

♦ Accordo con la Società Chimica Italiana per la integrazione tra ricerca pubblica e<br />

privata<br />

♦ Indagine "Centri di eccellenza" per la ricerca presso le Università e il CNR<br />

♦ CIRC - Centro per l'innovazione e la ricerca chimica<br />

♦ Progetto "4 Spin Offs in lombardia"<br />

♦ Associazione di settore di Federchimica<br />

♦ Club <strong>delle</strong> Tecnologie<br />

Federlegno-Arredo<br />

♦ Organizzazione di corsi specialistici: Master della Scuola di Amministrazione<br />

Aziendale dell'Università di Torino, Export Manager a Milano<br />

XXI


♦ Convenzione con il Politecnico di Milano<br />

♦ Comitato Tecnico-Scientifico nell'ambito del Protocollo d'Intesa con il Ministero<br />

della Pubblica Istruzione<br />

Federvarie\Uncsaal<br />

♦ Progetto Università<br />

♦ 1° Laboratorio per Tesi sui Serramenti Metallici<br />

Ucimu<br />

♦ Premi UCIMU per tesi di Laurea e di Diploma Universitario in Ingegneria<br />

♦ Progetto Fabbrica per l’Uomo<br />

♦ Progetto Orientagiovani<br />

♦ Convenzione con il Politecnico di Milano per stages<br />

♦ Corso complementare "Sistemi integrati di produzione" con Università di Brescia<br />

♦ Pianeta Giovani<br />

Unacoma<br />

♦ Convenzione con l'Università di Bologna - Facoltà<br />

di Agraria e Istituti di Meccanizzazione Agricola e di<br />

Fitopatologia Vegetale per programma quinquennale di Ricerca<br />

♦ Consorzio Nazionale per la meccanizzazione agricola<br />

con l'Istituto di Meccanica Agraria dell'Università di Bologna<br />

Unic<br />

♦ Convenzione-quadro con l'Università degli Studi di Milano<br />

♦ Laurea breve in Ingegneria Chimica ad Orientamento Conciario con<br />

l'Università di Padova<br />

♦ Progetti di ricerca<br />

GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITA':<br />

Gruppo Eni<br />

♦ Convenzioni<br />

XXII


♦ Collaborazioni corsi di laurea<br />

♦ Collaborazioni corsi post-laurea/ dottorati di ricerca<br />

♦ Collaborazioni corsi di Diploma Universitario<br />

♦ Borse di studio<br />

♦ Stage<br />

♦ Career Day, Workhop e Career Book<br />

♦ Scuola Superiore Enrico Mattei (Master Medea)<br />

♦ Inserimento e sviluppo dei neolaureati<br />

♦ Formazione per i neo-laureati<br />

♦ Reclutamento e selezione<br />

Gruppo Fiat<br />

♦ Corsi di Laurea e di Diploma Universitario in Ingegneria dell'autoveicolo<br />

♦ Diploma Universitario in Ingegneria logistica e della produzione (con formazione<br />

a distanza)<br />

Luiss "G. Carli"<br />

♦ Offerta didattica<br />

♦ Placement Office<br />

♦ Manifestazione "I giovani e il lavoro- La Luiss per l'orientamento"<br />

♦ Luiss@imprese<br />

Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo (LIUC) di Castellanza<br />

Vedi scheda dell'Unione Industriali di Varese<br />

Allegati<br />

• Protocollo d’Intesa Fiat S.p.A./ Politecnico di Torino, per la redazione di una Convenzione<br />

finalizzata all'attivazione di un corso di laurea e di più corsi di Diploma<br />

Universitario in Ingegneria dell'autoveicolo - 28 luglio 1998<br />

• Convenzione Quadro Assolombarda/Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,<br />

di tirocinio, di formazione e orientamento - 4 settembre 1998<br />

• Diploma Universitario in Ingegneria Logistica della Produzione, orientamento<br />

Ingegneria Industriale, della Libera Università di Bolzano - Anno Accademico<br />

1999-2000<br />

• Protocollo d’Intesa Ass<strong>industria</strong> Ancona/Università degli Studi di Ancona, finalizzato<br />

a rendere disponibili agli imprenditori le risorse umane e materiali che ope-<br />

XXIII


ano nelle università, e fornire stimoli e riscontri per un'attività didattica e di ricerca<br />

in sintonia con le esigenze di sviluppo della società - 17 marzo 1999<br />

• Convenzione Quadro Unione Industriali Provincia di Caserta/Università degli Studi<br />

di Napoli Federico II, su temi specifici della ricerca applicata, della Formazione<br />

Professionale, dei tirocini formativi e di orientamento - 16 marzo 2000<br />

• ARPA- Agenzia Ricerca e Produzione Avanzata: uno strumento di Liaison Office<br />

• Protocollo d’Intesa Associazione Industriale di Cosenza/ Università degli Studi<br />

della Calabria, finalizzata ad uno sviluppo della ricerca scientifica che tenga<br />

conto anche <strong>delle</strong> esigenze espresse dal mondo produttivo - 12 settembre 1997<br />

• Protocollo d’Intesa Associazione Industriale Sassari/ Università degli Studi di<br />

Sassari, per il sostegno, l'attuazione e lo sviluppo del progetto "Insieme di azioni<br />

integrate per l'orientamento e per l'introduzione nel mercato del lavoro”<br />

• Protocollo d’Intesa Associazione Industriale Capitanata-Foggia/ Politecnico di Bari<br />

per attività di interesse comune nel campo della ricerca (modificativo ed integrativo<br />

della Convenzione Quadro stipulata il 5 maggio 1993)<br />

• Schema di Convenzione Quadro di tirocinio, di formazione ed orientamento<br />

Associazione Industriale Capitanata-Foggia/ Politecnico di Bari, finalizzata ad<br />

agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del<br />

lavoro ed a realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei<br />

processi formativi<br />

• Regolamento Premio Nazionale Federchimica "Per un futuro intelligente" (13°<br />

edizione) - 2001<br />

XXIV


PRESENTAZIONE


Che cosa è il Repertorio<br />

Il Repertorio <strong>delle</strong> <strong>collaborazioni</strong> Università-<strong>industria</strong> è l'iniziativa di monitoraggio<br />

che l'Area Scuola e Formazione di Conf<strong>industria</strong> cura ormai da diversi anni e attraverso<br />

la quale vengono raccolte le esperienze di sinergia e dialogo tra realtà universitaria<br />

e mondo produttivo poste in essere per il tramite dalle Associazioni territoriali<br />

e di categoria aderenti a Conf<strong>industria</strong>.<br />

L'edizione di quest'anno consta di 84 profili attività relativi ad altrettante Associazioni<br />

per un totale di quasi 350 esperienze di collaborazione.<br />

Il volume contiene una serie di allegati relativi ad alcuni accordi sperimentati dal Sistema<br />

con l’intento di esemplificare possibili “formule” di collaborazione.<br />

La quantità <strong>delle</strong> informazioni pervenute costituisce l'espressione concreta dell'interesse<br />

che da oltre 20 anni Conf<strong>industria</strong> ed il sistema <strong>delle</strong> Associazioni <strong>industria</strong>li rivolgono<br />

alle politiche di formazione e di inserimento dei giovani al mercato del lavoro.<br />

Le prime forme di collaborazione sono nate a livello locale, per rispondere ad esigenze<br />

del territorio e sono proliferate laddove maggiore è stata la disponibilità e la<br />

volontà <strong>delle</strong> parti.<br />

Sono state due le successive tappe istituzionali del rapporto:<br />

- la prima è la Convenzione tra Conf<strong>industria</strong> ed il Ministero della Ricerca<br />

Scientifica e Tecnologica, siglata per la prima volta nel 1990, rinnovata nel 1994 e<br />

il 4 aprile del 2001, dove "università ed imprese si impegnano a favorire un continuo<br />

confronto reciproco, nella convinzione che la realtà aziendale (…) possa offrire al sistema<br />

formativo utili indicazioni per arricchire il processo di apprendimento e sviluppo<br />

professionale (art.2);<br />

- la seconda è il Protocollo d'Intesa tra Conf<strong>industria</strong> e Conferenza dei Rettori,<br />

siglato anch'esso nel 1993 e in corso di rinnovo, dove si afferma che "la cooperazione<br />

tra università e mondo imprenditoriale (…) può offrire un contributo rilevante,<br />

oltre che alla crescita economica e civile del Paese, allo sviluppo dei relativi sistemi,<br />

in particolare alla qualificazione <strong>delle</strong> attività formative, di ricerca, di innovazione<br />

condotte sia in ambito universitario che in ambito produttivo.<br />

Sulla base di queste convenzioni nazionali sono state formalizzate, a livello territoriale,<br />

le esperienze di collaborazione raccolte nel Repertorio e che, attraverso gli aggiornamenti<br />

annuali, costituiscono il "termometro" della sensibilità e della vivacità del<br />

sistema associativo rispetto alla collaborazione con il mondo accademico.<br />

Le esperienze raccolte coprono praticamente la totalità <strong>delle</strong> tipologie sopra descritte,<br />

passando dalle forme più “semplici” (la realizzazione di un seminario o di un<br />

convegno, la fornitura di posti stage, ecc.) a modalità più complesse in cui<br />

l’Associazione è coinvolta in forme continuative e ad ampio raggio di dialogo con la<br />

realtà universitaria (progettazione congiunta di un percorso formativo, partecipazioni<br />

a consorzi, ecc.).<br />

In questo senso, la finalità del Repertorio è duplice: da un lato, raccogliere le esperienze<br />

di collaborazione realizzate per testimoniare l’impegno del sistema e dare al<br />

tempo stesso informazione e visibilità di quello che è stato fatto; dall’altro, fornire<br />

modelli, spunti o semplicemente idee per progettare altre esperienze di collaborazione,<br />

promuovendo così la circolazione e la trasferibilità <strong>delle</strong> "migliori pratiche".<br />

XXVII


Note metodologiche<br />

Perché l’<strong>industria</strong> collabora con l’Università<br />

Le ragioni della cooperazione tra università e imprese possono essere ricondotte a<br />

tre:<br />

- l'aumento della competizione internazionale<br />

- la diffusione <strong>delle</strong> conoscenze scientifiche<br />

- la formazione efficiente <strong>delle</strong> risorse umane.<br />

1. L'accentuarsi della competizione economica innescata dall'internazionalizzazione<br />

dell'economia e dalla globalizzazione dei mercati, mette in continuo confronto<br />

i sistemi nazionali. Ne deriva la spinta ad una migliore integrazione ed efficacia<br />

non dei singoli comparti ma soprattutto dei singoli sistemi. La crisi congiunturale<br />

e le tensioni attuali presenti nel sistema <strong>industria</strong>le italiano dovranno generare<br />

imprese più efficienti e competitive sui mercati internazionali. Lo spazio universitario<br />

europeo sfida il sistema universitario italiano ad un ammodernamento <strong>delle</strong> sue<br />

strutture e ad una efficienza ancora assai problematiche. La collaborazione tra i<br />

due sistemi può offrire all'Italia quel vantaggio competitivo che ha caratterizzato ad<br />

esempio il modello tedesco o il modello americano.<br />

2. La seconda ragione che induce il mondo imprenditoriale a prestare concreta<br />

attenzione ai problemi dell'università e della ricerca scientifica è il passaggio da<br />

una civiltà dei consumi ad una civiltà del sapere; cioè dalla produzione dei soli beni<br />

materiali ad un sistema produttivo più sofisticato e dominato da quell'immateriale<br />

che definiamo servizi, know-how, informazione, ricerca per lo sviluppo, formazione<br />

di risorse umane, produzione o diffusione <strong>delle</strong> conoscenze. Il livello e la<br />

complessità <strong>delle</strong> conoscenze scientifiche oggi necessarie al mondo produttivo<br />

rendono la collaborazione con l'Università davvero strategica.<br />

3. Ed eccoci così alla terza <strong>delle</strong> ragioni di cooperazione: la formazione <strong>delle</strong> risorse<br />

umane. L’attenzione di Conf<strong>industria</strong> al mondo universitario è frutto di una<br />

maturata consapevolezza che l’impresa può porsi come partner formativo -<br />

“integrativo” e mai sostitutivo - dell’Università nella formazione dei giovani, che attraverso<br />

una “anticipata” conoscenza del mondo del lavoro e dell’impresa possono<br />

completare il “sapere” accademico con il “saper fare “ tipico del mondo del lavoro.<br />

Questo perché è dimostrato che dove c’è effettiva integrazione fra sistema universitario<br />

e sistema produttivo nelle varie fasi del processo formativo si creano effetti<br />

positivi sul sistema educativo nel suo complesso e nelle dinamiche occupazionali.<br />

L’integrazione dunque paga, e quando l’impresa partecipa attivamente alla realizzazione<br />

di attività formative questo ha dato vita alla costruzione di percorsi effettivamente<br />

orientati alle aspettative del mondo produttivo, determinando un accrescimento<br />

della domanda di professionalità ed un effetto “trascinante” di tutto il sistema<br />

d’impresa.<br />

XXVIII


Il metodo della collaborazione<br />

Le ragioni di cooperazione definiscono così la strategia che motiva il mondo <strong>industria</strong>le<br />

ad entrare in rapporto con gli atenei e con tutti i luoghi di produzione del sapere.<br />

Quando le nostre le nostre imprese avviano azioni comuni con l'università, apportano<br />

risorse scientifiche, tecniche, economiche che intendono essere né aggiuntive, né<br />

tantomeno sostitutive <strong>delle</strong> risorse istituzionali. La combinazione <strong>delle</strong> risorse è mirata<br />

invece a germinare risultati che altrimenti mancherebbero, a moltiplicare l'efficacia<br />

e l'efficienza <strong>delle</strong> iniziative comuni.<br />

Le esperienze condotte sino ad oggi hanno insegnato che è necessario superare gli<br />

ostacoli e le vischiosità che inevitabilmente emergono. Di fronte al cambiamento, infatti,<br />

è fondamentale creare un dialogo e una collaborazione di alto profilo per giungere<br />

a nuove sintesi culturali. Università e <strong>industria</strong> hanno, dunque, bisogno di<br />

“parlarsi” seriamente, approfonditamente, per capire il nuovo e proporre progetti<br />

adeguati.<br />

Può darsi che per i “non addetti ai lavori” la richiesta di un dialogo siffatto possa apparire<br />

quasi ovvia: anzi, ci si potrebbe meravigliare che non fosse così.<br />

In realtà, gli obiettivi di un rapporto “normale” rappresenterebbero una grande conquista.<br />

Per molti “addetti ai lavori”, infatti, solo qualche anno fa gli obiettivi raggiunti sarebbero<br />

apparsi ancora azzardati e si sarebbe forse parlato di invadenza, di perdita di<br />

autonomia, di strumentalizzazione e anche di impegno inutile o impossibile.<br />

Oggi, se la necessità di un dialogo organico e strutturale è più condivisa sia da<br />

parte <strong>delle</strong> imprese che <strong>delle</strong> università, è bene dire che sotto l’aspetto della concretezza<br />

e dell’attenzione è ancora lunga la strada da compiere e incerti e contrastati<br />

sono nei fatti i modi su come realizzare questo dialogo.<br />

Per fortuna non mancano esempi eccellenti di collaborazione diffusa sul territorio e<br />

che analizzeremo nei paragrafi a seguire.<br />

Il fatto è che queste sperimentazioni, pur pregevoli nell’impostazione e nei risultati,<br />

rimangono concluse nell’area di riferimento, non si generalizzano, non diventano –<br />

almeno nel metodo - un modello trasferibile e valido per tutti.<br />

C’è, dunque bisogno di un metodo della collaborazione, che fornisca ai due interlocutori<br />

la possibilità di conoscersi e fondo, di apprendere i rispettivi linguaggi, di maturare<br />

una responsabilità comune, di delineare grandi programmi, politiche nuove e di<br />

forte respiro progettuale: <strong>delle</strong> regole, dunque, per progredire nel dialogo e nelle realizzazioni<br />

comuni.<br />

Mutuando i contenuti di una fortunata ricerca dello studioso americano Don Blandin,<br />

possiamo individuare cinque fattori di successo nella cooperazione tra imprenditori e<br />

universitari: la qualità <strong>delle</strong> relazioni interpersonali, la fiducia reciproca, la pazienza,<br />

la flessibilità, il pensare in grande.<br />

a) Enfatizzare le relazioni personali<br />

Università e <strong>industria</strong> non sono entità astratte; la loro interrelazione è in realtà collaborazione<br />

di persone: uomini dell’accademia e <strong>delle</strong> ricerca che dialogano con uomini<br />

della produzione, della tecnologia, dell’innovazione. E’ un dialogo tra persone<br />

di diversa cultura e sensibilità, portatrici di interessi spesso contrastanti. Ed è un<br />

XXIX


dialogo da costruire sul reciproco rispetto e sull’intelligenza dei percorsi comuni da<br />

progettare.<br />

b) Collaborare alla pari<br />

Occorre che i progetti comuni prevedano uguali responsabilità, uguali poteri ed<br />

uguali status, per evitare che uno dei partner sull’altro, sulla base della reciproca fiducia.<br />

“Alla pari” significa anche - e specularmente – riconoscere e preservare le rispettive<br />

autonomie e i reciproci, originari ruoli.<br />

c) Essere pazienti<br />

L’ideazione di progetti integrati e di azioni comuni richiedono tempo ed è inevitabile<br />

che il time-managing di un Dipartimento universitario possa non coincidere con<br />

quello di un’azienda. Il rispetto dei tempi reciproci non deve però far venir meno la<br />

vigilanza, nel senso della capacità di percepire quando è opportuno intervenire<br />

tempestivamente.<br />

d) Essere flessibili<br />

Il superamento dei tradizionali ostacoli alla collaborazione esige, innanzi tutto, cultura<br />

della sperimentabilità e della valutazione, rinuncia a strutture fisse o a ideerigide.<br />

e) Pensare in grande<br />

Dopotutto, le alleanze nascono perché i problemi si rivelano troppo grandi per poter<br />

essere risolti con l’iniziativa individuale.<br />

Il senso della collaborazione<br />

Il senso della collaborazione Università-<strong>industria</strong> si condensa attorno a sei parole<br />

chiave, indicative di altrettante pre-condizioni:<br />

• Autonomia<br />

• Partenariato<br />

• Qualità<br />

• Sinergia<br />

• Formazione avanzata<br />

• Transizione<br />

L’autonomia, di particolare attualità legislativa per l’università, è una condizione necessaria<br />

per la vita di singole istituzioni: un’università in grado di definire il proprio<br />

progetto formativo e di ricerca, di raccogliere le risorse necessarie, di realizzare i<br />

propri obiettivi è aspirazione di ogni comunità accademica e segno di una società<br />

pluralista, aperta e modernamente “di mercato”.<br />

Il partenariato università/<strong>industria</strong> ha vissuto una stagione ricca di realizzazioni. Lo<br />

sviluppo dei “Consorzi” è probabilmente l’esperienza di maggior successo, avendo<br />

tali enti il pregio di “esternalizzare” la collaborazione reciproca in una struttura<br />

“esperta” e autonoma, senza gravare troppo sul funzionamento ordinario dei due<br />

soggetti e consentendo agli operatori di provenienza sia accademica che aziendale<br />

XXX


di raggiungere i migliori livelli di performance nell’attuazione dei loro programmi comuni.<br />

Le Convenzioni-quadro sono l’altro fenomeno di successo, una sorta di cornice legale<br />

che promuove iniziative congiunte a tutti i livelli.<br />

Coniugare qualità dei processi formativi e di ricerca con i fenomeni dell’istruzione di<br />

massa è il terreno su cui si misurano tutti i sistemi avanzati di istruzione superiore. Le<br />

aree di maggior tensione sono oggi quelle della docenza universitaria e del controllo<br />

di qualità della formazione e della ricerca. In questo senso, un sistema misto di autovalutazione<br />

e di valutazione esterna è urgente, al fine di scongiurare i pericoli di appiattimento<br />

e di mediocrità della nostra istruzione superiore.<br />

Alcune esperienze di collaborazione, come i Diplomi Universitari professionalizzanti,<br />

definiscono in modo rinnovato la sinergia università/<strong>industria</strong>. Essa si va sempre più<br />

dispiegando nei processi di sviluppo regionale dove la formazione non è solo mezzo<br />

ma condizione dello sviluppo stesso, secondo logiche “moltiplicative” (la crescita<br />

culturale generalizzata rende più “fertile” il territorio ad iniziative imprenditoriali e di<br />

autosviluppo economico) o “riequilibrative” (correggere gli squilibri dovuti a carenza<br />

di risorse umane qualificate mediante la formazione di nuovi profili professionali richiesti<br />

dal mercato). In tale senso, l’investimento in formazione e ricerca si dimostra<br />

efficace sia nelle sue forme storiche più note, sia nelle forme più moderne (quali, ad<br />

esempio, i Parchi scientifici e tecnologici).<br />

L’interesse <strong>delle</strong> imprese la transizione dall’università al mondo del lavoro è motivato<br />

dalla ricerca continua di risorse umane ad alto profilo e di facile adattabilità alla<br />

vita aziendale. Controllo della transizione significa, quindi, una serie di specifiche iniziative<br />

diffusesi ampiamente negli ultimi anni: giornate di orientamento, visite aziendali,<br />

stages e tirocini, career-day, tesi finalizzate, ecc.<br />

La collaborazione Università-<strong>industria</strong> nel settore della formazione avanzata si<br />

esplicita attraverso i settori dell’educazione permanente e della formazione postsecondaria.<br />

Parliamo, in particolare, dell’importante ruolo che l’università può ricoprire<br />

nella formazione professionale avanzata e nell’aggiornamento professionale del<br />

personale <strong>industria</strong>le, oggi ancora limitato e concentrato nelle aree a sviluppo più<br />

elevato.<br />

I modelli della collaborazione<br />

Analizzando le forme concrete che la collaborazione tra Università e imprese ha assunto<br />

nel corso degli anni, si possono individuare tre situazioni di collaborazione:<br />

1) Quando l'Università è "cliente" dell'impresa<br />

L'Università è sempre un cliente molto speciale.<br />

I casi in cui ricorre all'azienda sono principalmente:<br />

- l'acquisto di impianti tecnico-scientifici di particolare sofisticazione;<br />

XXXI


- l'uso di attrezzature e laboratori <strong>industria</strong>li;<br />

- docenti a contratto<br />

2) Quando l'impresa è "cliente" dell'Università<br />

Anche l'impresa è un cliente speciale dell'università per la diversità <strong>delle</strong> logiche<br />

che ne ispirano l'azione nella prima fase del contratto e, successivamente, di contrattazione.<br />

I principali serivzi che le università offrono alle imprese possono essere:<br />

- svolgimento di studi, indagini e ricerche su commessa;<br />

- corsi di aggiornamento e attività di educazione permanente;<br />

- attività di laboratorio e certificazione;<br />

- consulenza scientifica e assistenza tecnica<br />

3) Quando l'impresa e l'Università collaborano alla pari<br />

Si sono sviluppate nel tempo numerose iniziative tese a creare sinergie derivanti<br />

dalla collaborazione tra Università e imprese, ai fini dell'accelerazione dello sviluppo<br />

di determinate aree territoriali e della creazione di nuove iniziative di formazione, ricerca<br />

e trasferimento dell'innovazione. In molti casi, ad università e imprese si affiancano<br />

altri partner: enti locali, centri pubblici di ricerca, organizzazioni internazionali.<br />

In questo ambito, i principali casi di collaborazione sono:<br />

- tesi di laurea finalizzate, stage aziendali e borse di studio<br />

- convenzioni per attività di reciproco interesse<br />

- promozione e/o partecipazioni a consorzi<br />

- parchi scientifici e tecnologici<br />

- convezioni quadro<br />

- progetti finalizzati CNR e altri progetti nazionali di ricerca;<br />

- programmi europei e internazionali.<br />

Sulla base di queste modalità di rapporto, due sono le forme di partenariato più diffuse:<br />

1. La collaborazione tra Università e imprese<br />

Si tratta della collaborazione "di base" che vede protagonisti i Dipartimenti universitari<br />

e le singole imprese e risponde a quattro bisogni fondamentali: certificazione,<br />

ricerca, consulenza e didattica.<br />

- Certificazione: gli istituti e i dipartimenti universitari effettuano, su commessa, attività<br />

routinarie di tipo tecnico quali analisi, controlli, tarature, prove, collaudi ed<br />

esperienze. Le analisi vengono realizzate e certificate su richiesta di enti pubblici ed<br />

aziende. Le strutture universitarie effettuano sperimentazioni tese a certificare l'efficacia<br />

di determinati prodotti di produzione <strong>industria</strong>le. La certificazione di tali prove<br />

sperimentali è preliminare alla commercializzazione dei prodotti <strong>industria</strong>li. Diffuse<br />

sono anche le prestazioni universitarie di collaudo di strutture e manufatti, ad<br />

esempio nel campo dell'ingegneria civile.<br />

XXXII


- Il contratto di ricerca è la forma di cooperazione più significativa e strategica in<br />

termini di innovazione tecnologica. Il contratto promuove e regola un programma di<br />

studi inerenti a temi scientifici di frontiera, di elevato potenziale innovativo, che richiede<br />

una durata di medio termine e risorse umane ed economiche adeguate. I dipartimenti<br />

universitari maggiormente coinvolti nell'attività di ricerca su commessa<br />

aziendale sono quelli di ingegneria (in particolare elettronica, informatica, energetica,<br />

georisorse e territorio), di agraria (in particolare i dipartimenti di colture <strong>industria</strong>li,<br />

agro-alimentare, zootecnica e veterinaria), di scienze (in particolare i dipartimenti<br />

di fisica, geologia, chimica <strong>industria</strong>le, mineralogia e materiali), di medicina<br />

(in particolare la farmacologia). Le strutture universitarie di ricerca sono inserite nell'albo<br />

dei laboratori esterni pubblici e privati altamente qualificati, autorizzati a svolgere<br />

ricerche di carattere applicativo a favore di piccole e medie industrie.<br />

- L'accordo di consulenza è una forma di cooperazione con un contenuto tecnicoscientifico<br />

diverso rispetto a quello del contratto di ricerca; consiste usualmente nel<br />

fornire nel breve periodo soluzioni a problemi specifici, strettamente legati all'attività<br />

produttiva dell'impresa committente. Rientrano nell'area della consulenza le convenzioni<br />

di reciproca informazione, l'assistenza tecnica per l'utilizzo di banche dati o<br />

di attrezzature scientifiche e tecniche di particolare complessità, le attività di trasferimento<br />

tecnologico, la cessione dei risultati di ricerche applicate.<br />

- Le forme di coinvolgimento aziendale nella didattica universitaria sono naturalmente<br />

differenziate e così graduabili: al primo livello, l'azienda che si ripromette<br />

di assorbire un certo numero di diplomati del corso universitario, non interferisce<br />

eccessivamente nel design del corso, preoccupandosi piuttosto di inserire alcuni<br />

suoi quadri nel gruppo docente e di offrire opportunità di conoscenza dell'azienda<br />

agli allievi (stages, visite, borse di studio); a un secondo livello, il corso di formazione<br />

nasce sulla base di un'esperienza consolidata di collaborazione tra dipartimenti<br />

universitari e aziende in tema di ricerca scientifica; la formazione di quadri avviene<br />

dunque in un humus già fertile di rapporti; a un terzo livello l'azienda "commissiona"<br />

all'Università un corso di formazione: tale procedura viene preferita per la formazione<br />

e l'aggiornamento professionale di quadri già assunti e coinvolti in operazioni di<br />

riconversione o ristrutturazione produttiva; per l'azienda si tratta anche di una scelta<br />

di diversificazione nelle politiche di formazione aziendale e di ricerca dell'efficienza<br />

di gestione.<br />

I contenuti più comuni di una Convenzione tipo di collaborazione didattica sono i<br />

seguenti:<br />

- docenti a contratto di provenienza aziendale<br />

- messa a disposizione di competenze scientifiche e tecniche aziendali per lo<br />

svolgimento di tesi di laurea<br />

- organizzazione di visite presso impianti <strong>industria</strong>li<br />

- organizzazione di stages e tirocini aziendali per l'esecuzione di ricerche o<br />

studi correlate alla didattica universitaria<br />

- erogazione di borse di studio (con definizione dei reciproci impegni di organizzazione,<br />

selezione e attribuzione) o di premi di laurea<br />

- uso di attrezzature e servizi logistici extra-universitari per lo svolgimento di attività<br />

didattiche integrative<br />

XXXIII


- integrazione dello svolgimento di esercitazioni di laboratorio;<br />

- messa a disposizione di laboratori, strumenti e materiali didattici e scientifici<br />

- organizzazione di conferenze, incontri, seminari, testimonianze presso l'Università<br />

o l'impresa<br />

2. La collaborazione tra Università e Associazioni Industriali<br />

Esiste poi una collaborazione istituzionale che ha invece per protagoniste solitamente<br />

le Università e le Associazioni imprenditoriali.<br />

Rientrano in questo campo:<br />

- le convenzioni-quadro tra associazioni <strong>industria</strong>li e università<br />

- i consorzi e le società consortili<br />

- i parchi scientifici e tecnologici<br />

- le iniziative di trasferimento tecnologico e di diffusione dei risultati della ricerca<br />

scientifica applicata<br />

- le <strong>collaborazioni</strong> per i programmi nazionali di ricerca<br />

- le iniziative congiunte Università-imprese per la realizzazione dei nuovi corsi<br />

universitari.<br />

I modelli organizzativi<br />

La collaborazione innesca modifiche nei comportamenti e revisioni <strong>delle</strong> strutture<br />

organizzative sia nel sistema accademico che in quello aziendale. In numerose università<br />

i rapporti con le industrie hanno modificato la struttura amministrativa e di decisione.<br />

In generale le università hanno reagito in tre modi:<br />

a) creando appositi uffici e funzioni centralizzate<br />

b) esternalizzando la collaborazione e delegando la gestione dei rapporti con le<br />

industrie ai consorzi o ad enti-satelliti<br />

c) delegando i dipartimenti alle attività concrete nell'ambito di un regolamento<br />

quadro.<br />

Segnaliamo qui alcuni comportamenti più diffusi:<br />

- nascita di uffici per i rapporti con le imprese (un pro-rettore, uno staff ristretto di<br />

docenti o ricercatori, un ufficio contratti)<br />

- creazione di uffici (interni o esterni all'università) per la formazione permanente<br />

ed i corsi di aggiornamento dei quadri aziendali<br />

- adozione del regolamento di disciplina <strong>delle</strong> attività di ricerca e consulenza (ripartizione<br />

degli utili e incentivazione del personale universitario)<br />

- incentivazione di uffici delegati a specifiche funzioni di raccordo con le imprese<br />

(Industrial Liaison Office, uffici stages, uffici borse di studio, associazioni laureati,<br />

servizi di orientamento professionale, uffici immagine e promozione, associazioni<br />

studentesche internazionali)<br />

- pubblicazioni di cataloghi <strong>delle</strong> ricerche universitarie ai fini del trasferimento<br />

tecnologico alle imprese<br />

- partecipazione a consorzi, parchi scientifici ed enti per l'alta formazione, per la<br />

formazione manageriale o per la ricerca applicata.<br />

XXXIV


Anche per le imprese la promozione e la gestione di attività di collaborazione con le<br />

università ha comportato l'adozione di strategie di medio periodo e l'organizzazione<br />

di<br />

programmi di azione. Le forme più diffuse sono:<br />

- I "Progetti Università" - In questo ambito l'impresa fa confluire numerose attività:<br />

i contratti di ricerca, l'ufficio per i rapporti con gli atenei, le offerte agli studenti<br />

(tesi di laurea finalizzate, stages, borse di studio), il marketing dei propri<br />

prodotti orientati alle utenze scientifiche.<br />

- Le Convenzioni - quadro - Con questo strumento l'Associazione territoriale o<br />

di categoria, la grande azienda o la holding crea soprattutto la cornice giuridica<br />

e procedurale che facilita la successiva stipula di contratti o l'organizzazione di<br />

iniziative specifiche.<br />

- I Consorzi e le Fondazioni - Sono le strutture che assorbono finanziamenti di<br />

maggiore entità e sono generalmente destinati alle iniziative di maggiore rilievo<br />

organizzativo e stabilità nel tempo.<br />

- I collegamenti tra le scuole di formazione aziendale e l'Università - Inoltre,<br />

gran parte <strong>delle</strong> Associazioni Industriali locali dispongono ormai di un ufficio o<br />

almeno di un responsabile per i rapporti con la scuola e l'Università.<br />

XXXV


Associazioni Industriali<br />

Territoriali


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA<br />

Ad oggi sono presenti in provincia di Alessandria insediamenti universitari, di diversa<br />

entità:<br />

- ad Alessandria<br />

- a Casale Monferrato<br />

- ad Acqui Terme<br />

ALESSANDRIA<br />

Università-Sede (con Novara e Vercelli) dell’Università “tripolare” o del Piemonte<br />

Orientale “A. Avogadro”. Sono presenti le Facoltà di<br />

- Giurisprudenza<br />

- Scienze Politiche<br />

- Scienze MFN (5 corsi di laurea)<br />

Consolidata la statizzazione in autonomia dell’Ateneo tripolare (già decollato come decentramento<br />

dell’Università di Torino) con relativi Organi e Strutture, permane, a titolo<br />

promozionale e di supporto, anche finanziario, la preesistente “SpA per l’Università di<br />

Alessandria” (3 Enti Locali, Unione Industriale, Cassa di Risparmio)<br />

Politecnico di Torino-Sede di Alessandria-Attivati tre Diplomi Universitari (Ing. Elettrica;<br />

Ing. Meccanica; Ing. Materie Plastiche). In Particolare per il settore materie plastiche<br />

concorrono al successo del DU, il Consorzio PROPLAST, il Centro di Cultura per le<br />

Materie Plastiche e la vasta rete di rapporti con le aziende del settore, provinciale e non.<br />

La precitata “SpA per l’Università” si occupa anche, prevalentemente, <strong>delle</strong> esigenze del<br />

Politecnico impegnato ad Alessandria in un vasto programma di costruzioni, per uso didattico,<br />

di laboratori, e di servizi conformato a moderno “campus” universitario.<br />

CASALE MONFERRATO<br />

Dopo un quinquennio di insediamento della SAA-Scuola di Amministrazione Aziendale<br />

di Torino, dall’A.A. 1998-99 è presente un Corso di laurea in Economia e Commercio (e<br />

relativo Diploma Universitario) dipendente dalla Facoltà di Economia di Novara, appartenente<br />

all’Università del Piemonte Orientale.<br />

Al supporto della Facoltà di Economia di Casale si è pertanto trasferito il permanente<br />

impegno finanziario dell’apposita Associazione di imprese per il sostegno degli studi<br />

universitari in Casale, della quale fa parte sostanziosa l’Unione Industriale<br />

3


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERISTÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ACQUI TERME<br />

Da tre anni è insediato un corso per traduttori e interpreti della Facoltà di Lingue<br />

dell’Università di Genova.<br />

A sostegno di tale iniziativa e di altre che localmente sono in progetto si è costituito nel<br />

1999 un apposito Consorzio di Enti locali, Istituti finanziari e Operatori vari al quale partecipa<br />

l’Unione Industriale. La collaborazione dell’Unione nei confronti <strong>delle</strong> predette sedi<br />

o distaccamenti Universitari si esplica-principalmente nei settori tecnico-economicogiuridici<br />

di precipuo interesse <strong>industria</strong>le<br />

– sotto forma di erogazioni finanziarie per le quali l’Unione impegna ormai oltre 200 milioni<br />

anno e per mezzo di supporti vari tra i quali, in particolare, l’organizzazione di stages<br />

aziendali, per laureandi e laureati, tramite apposite Convenzioni triangolari Unione-<br />

Facoltà-Centro d’Orientamento.<br />

L’Unione dispone altresì per borse di studio e affianca l’attività scientifico-convegnistica<br />

<strong>delle</strong> varie facoltà.<br />

4


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALE BIELLESE<br />

L’Unione, fin dai primi anni settanta, ha promosso la costituzione della S.p.A. Città degli<br />

Studi, a capitale misto privato (prevalente) - pubblico, della quale è stato primo presidente<br />

il sen. prof. Giuseppe Pella; l’attuale presidente è invece il rag. Paolo Piana.<br />

Città degli Studi di Biella integra, riunendole in un’area appositamente attrezzata,<br />

strutture diverse che operano per la formazione ai vari livelli, per la ricerca applicata e<br />

per il trasferimento <strong>delle</strong> tecnologie nei settori tessile-abbigliamento, meccano-tessile e<br />

chimico-tessile.<br />

Si tratta <strong>delle</strong> seguenti iniziative:<br />

• Istituto Tecnico Industriale Statale Quintino Sella (Ministero della P.I.)<br />

• Texilia - Istituto per la Tradizione e la Tecnologia Tessile S.p.A. (Regione Piemonte)<br />

• Istituto di Ricerche e Sperimentazione Laniera “Oreste Rivetti” (C.N.R.)<br />

• I.W.S. - Sede italiana dell’”International Wool Secretariat” (titolare del marchio<br />

“pura lana vergine)<br />

• Condizionatura Pubblica di Biella S.r.l. (determinazione del peso condizionato dei<br />

tessili)<br />

• C.R.A.B. - Medicina e Ambiente (società di servizi in campo medico e ambientale)<br />

• Diploma Universitario triennale in Ingegneria Chimica con orientamento tessile o<br />

con orientamento ambientale (in collaborazione con il Politecnico di Torino)<br />

• Diploma universitario in Amministrazione Aziendale (corso diurno per neo diplomati<br />

e serale per quadri aziendali organizzati dalla Scuola di Amministrazione<br />

Aziendale - SAA - dell’Università di Torino).<br />

Per questi ultimi due corsi la S.p.A. Città degli Studi mette a disposizione sede, attrezzature<br />

e servizi oltre a parte dei testi d’insegnamento; ogni classe dei corsi è in media<br />

composta da 30 allievi.<br />

Con l’anno accademico 1998/1999, nell’ambito di un progetto di diversificazione<br />

dell’offerta formativa e di rilocazione geografica dell’Università di Torino, la Facoltà di<br />

Lettere e Filosofia tramite convenzione con Città Studi e Provincia di Biella, ha avviato<br />

presso Città Studi il Corso di Laurea Breve triennale per Operatori dei Beni Culturali.<br />

Destinato a soddisfare l’utenza di tutto il Piemonte, l’obiettivo è quello di formare ogni tre<br />

anni un numero limitato (90) di Operatori Culturali specializzati nell’indirizzo archivistico<br />

o in quello dei beni librari o ancora in quello per documentaristi. A partire dall’anno accademico<br />

1999/2000 è stato avviato il Corso di Diploma Universitario in Servizi Sociali,<br />

connesso alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino.Tali corsi proseguono<br />

nell’anno 2001. Nell’anno 2000 è stata portata a compimento la palazzina universitaria<br />

che ospita i corsi sopra citati.<br />

Città Studi è inoltre dotata di un Centro Congressi con un Auditorium da 440 posti circa,<br />

una Sala Seminari da 100 circa, più una zona “Esposizioni” e una Biblioteca tecnica,<br />

economia ed umanistica a disposizione di tutti gli studenti dell’area.<br />

5


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERISTÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI CUNEO<br />

Dai primi anni ’90 è in atto un processo di decentramento dell’Università e del Politecnico<br />

di Torino in provincia, sollecitato e appoggiato dall’Unione Industriale. Le realizzazioni<br />

di maggior interesse <strong>industria</strong>le sono l’attivazione a Cuneo di una sede della<br />

Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino e il decentramento a<br />

Mondovì del Politecnico di Torino.<br />

Presso la Scuola di Amministrazione Aziendale di Cuneo, tra marzo e luglio 2000 si è<br />

svolto il corso “Euromanagement in gestione”, su iniziativa congiunta degli Atenei di Torino,<br />

Genova e Nizza (Francia). Le giornate di studio sono state dedicate a temi quali il<br />

comportamento imprenditoriale, i circuiti economici e commerciali, i principi del management,<br />

la qualità, la fiscalità ed i principi giuridici degli affari.<br />

Inoltre, gli studenti iscritti al 1° anno del Diploma in Amministrazione Aziendale,<br />

nell’a.a. 2000-2001, potranno accedere direttamente al 3° anno del Corso di Laurea in<br />

Economia e Commercio e Gestione <strong>delle</strong> piccole imprese, che sarà attivato, presso la<br />

sede cuneese della S.A.A., a partire dall’a.a. 2002-2003.<br />

Con il Politecnico di Torino, dopo la realizzazione del decentramento a Mondovì dei<br />

primi anni dei corsi di Laurea in Ingegneria e l’intero Corso di Laurea in Architettura,<br />

l’Associazione ha collaborato per l’attivazione del Diploma Universitario in Ingegneria<br />

Meccanica. E’ intervenuta, in particolare, per l’inserimento nel piano di studi di discipline<br />

di interesse locale e per la realizzazione di stages aziendali. Inoltre, ogni anno si assegnano<br />

borse di studio, fino ad un massimo di 30 milioni annui, per incentivare le iscrizioni<br />

ai corsi.<br />

Il Politecnico di Torino, anticipando la riforma dell’Università recentemente approvata,<br />

a Mondovì ha istituito l’intero Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica suddiviso in un<br />

triennio di primo livello e successivamente ad un biennio di secondo livello per il conseguimento<br />

della Laurea specialistica in “Agroalimentare” o in “Meccanizzazione e macchine<br />

agricole”. Inoltre, il Politecnico ha attivato un nuovo Corso di Laurea in Ingegneria<br />

Elettronica e <strong>delle</strong> telecomunicazioni (primo livello triennale), anche a seguito della rilevazione<br />

<strong>delle</strong> necessità formative ed occupazionali da parte dell’Associazione.<br />

Sempre il Politecnico di Torino - sede di Mondovì - l’Institut Universitaire de Tecnologie<br />

de Nice-Cote d’Azur, e l’Unione Industriale di Cuneo hanno collaborato alla predisposizione<br />

e realizzazione del progetto “Ingegneria-Costa Azzurra”, finanziato dal P.O.P. Interreg<br />

II Italia-Francia (Alpi 1994-1999). Il Diploma di Ingegneria Meccanica è così affiancato<br />

da un equivalente Corso di Diploma bilingue, con docenti e allievi francesi oltre<br />

che italiani. Contemporaneamente all’Università di Nizza, a Sophia Antipolis, al Corso di<br />

Diploma in Ingégnerie de la Production partecipano anche docenti e allievi italiani. I titoli<br />

accademici acquisiti dagli studenti sono validi in entrambi i Paesi.<br />

La nostra Associazione <strong>industria</strong>le ha recentemente finanziato, inoltre, unitamente alla<br />

locale Associazione Artigiani, una ricerca condotta dalla Facoltà di Architettura relativa<br />

6


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

al censimento del patrimonio <strong>industria</strong>le in Provincia di Cuneo, con il fine di fare emergere<br />

le specificità produttive del nostro territorio e il grande interesse storico-documentario<br />

<strong>delle</strong> strutture archeologiche <strong>industria</strong>li della provincia.<br />

7


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERISTÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DEL CANAVESE<br />

Sono attivi ad Ivrea un Diploma Universitario in Ingegneria elettronica e un Diploma<br />

Universitario in Ingegneria informatica ed automatica con il Politecnico di Torino.<br />

Il Politecnico di Torino assicura la docenza alla scuola mentre a livello locale è costituito<br />

un Comitato promotore composto dall'Associazione <strong>industria</strong>li, Olivetti, Bull e istituzioni<br />

locali. I 17 allievi del 3°anno hanno da poco iniziato lo stage finale: di questi, 3 andranno<br />

presso le Università di Ginevra e Tolosa, 4 presso la Olivetti e 4 presso piccole<br />

aziende del Canavese.<br />

8


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI NOVARA<br />

Convenzione con l'Università tedesca di Bayreuth e con la Camera di commercio dell'Alta<br />

Franconia al fine di favorire periodi di stage di studenti in aziende novaresi e di studenti di<br />

Novara in aziende dislocate nei dintorni di Bayreuth.<br />

9


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERISTÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO<br />

L’Unione Industriale di Torino ha una lunga tradizione di appoggio e promozione di<br />

esperienze comuni fra Istruzione Superiore e Industria, in taluni casi assieme all’AMMA<br />

(Associazione Industrie Metallurgiche Metalmeccaniche e Affini) o con aziende associate.<br />

A partire da quella “pionieristica” della Scuola di Amministrazione Aziendale<br />

(SAA), vi sono state realizzazioni “di eccellenza”.<br />

Il rapporto di collaborazione instaurato a Torino fra Sistema universitario e Sistema indu-striale,<br />

si è consolidato con i Diplomi Universitari professionalizzanti. Va ricordata poi<br />

la partecipazione dell’Unione Industriale al COREP - Consorzio per la Ricerca e<br />

l’Educazione Permanente (assieme al Politecnico) - ed al CORFUI - Consorzio per la<br />

Ricerca e la Formazione Università/Impresa (assieme all’Università di Torino) - che, insieme<br />

al progetto europeo “Campus”, hanno reso esplicito il partenariato.<br />

La diffusione sistematica di atteggiamenti e di passione collaborativa hanno portato a<br />

risultati importanti, anche sul piano dell’esito occupazionale e professionale.<br />

Il DU in Amministrazione<br />

La Scuola di Amministrazione Aziendale è nata nel 1957, con il nome di Scuola di<br />

Ammini-strazioneIndustriale, scuola diretta a fini speciali nell’ambito dell’Università degli<br />

Studi, grazie alla collaborazione <strong>delle</strong> maggiori realtà economiche e imprenditoriali della<br />

città che, assieme al mondo accademico, intendevano provvedere alla formazione manageriale<br />

dei quadri dirigenti destinati alle imprese.<br />

Il Corso è riservato a giovani diplomati che intendano prepararsi alla vita di azienda<br />

coniugando preparazione teorica e capacità di soluzione di casi concreti. Dal 1982 è<br />

stata attivata un’edizione parallela, riservata a Quadri Aziendali, con il fine di svilupparne<br />

capacità e qualità professionali, contribuendo così alla crescita <strong>delle</strong> imprese nelle quali<br />

essi operano.<br />

Il DU europeo in Produzione Industriale<br />

La Scuola della Produzione Industriale è nata nel 1986 per iniziativa del Politecnico di<br />

Torinoe della Business School dell’Università di Brighton in Gran Bretagna: il Corso, articolato<br />

su 4 anni, rappresenta la prima esperienza universitaria europea, dovuta al lavoro<br />

comune di Università di Paesi diversi.<br />

La Scuola risponde a tre esigenze fondamentali del mondo produttivo: poter reperire<br />

giovani formati in tecniche di gestione manageriale multidisciplinari, che prevedono sia<br />

gli aspetti tecnologico-produttivi, sia quelli economici e di comunicazione; l’approccio<br />

pragmatico attraverso una lunga esperienza di stage aziendale, per tutto l’arco del terzo<br />

anno; l’approccio internazionale, con il soggiorno degli studenti per sei mesi in Italia e<br />

sei mesi in Gran Bretagna, presso i relativi Atenei e con l’uso <strong>delle</strong> due diverse lingue.<br />

Dall’anno accademico 1995-96 la Scuola ha assunto un profilo tripolare ed ha incrementato<br />

così la sua dimensione europea associando all’iniziativa anche il “Pôle Universitaire<br />

Léonard de Vinci” di Parigi.<br />

10


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

Al termine del Corso gli studenti ricevono un doppio diploma: il titolo italiano e quello<br />

francese o inglese, secondo il paese da loro scelto. Ottima la ricaduta occupazionale,<br />

con assunzioni che riguardano l’80% dei diplomati.<br />

Il DU in Scienza dei materiali<br />

L’indirizzo di studi in scienza dei materiali, operante dall’anno accademico 1994-95, è<br />

articolato su tre livelli di qualificazione: il Diploma (3 anni), la Laurea (5 anni) e il Dottorato<br />

di ricerca post laurea.<br />

Obiettivo del diploma è la preparazione di tecnici nelle attività di sviluppo e applicazione<br />

di nuovi materiali, con particolare preparazione nelle tecniche di laboratorio per la<br />

sintesi, la caratterizzazione, qualificazione e certificazione dei materiali. Il Corso prevede<br />

uno stage pratico di 6 mesi prima dell’esame finale.<br />

Il DU in Disegno <strong>industria</strong>le<br />

Si tratta di una <strong>delle</strong> iniziative più recenti, nata in collaborazione tra l’Unione Industriale<br />

e il Politecnico di Torino, sulla base della considerazione che da tempo, ormai, il design<br />

<strong>industria</strong>le torinese si è affermato indiscutibilmente nel mondo, facendo della città una<br />

sorta di “capitale” dello stile <strong>industria</strong>le, dall’auto all’oggettistica.<br />

L’esigenza di poter disporre di uno specifico punto di riferimento formativo e di specializzazione<br />

nasceva dalla stessa realtà produttiva e da un’ormai lunga tradizione e<br />

“sapienza” professionale, conosciuta a livello internazionale. A fianco dei docenti accademici,<br />

il piano di studio prevede insegnamenti affidati ad alcuni carrozzieri torinesi, tra i<br />

quali Bertone, Idea, Ital-design, Pininfarina.<br />

Il DU in Ingegneria logistica e della produzione<br />

Il Corso costituisce un esempio particolarmente qualificato ed avanzato di “formazione<br />

continua” e di collaborazione permanente tra mondo <strong>delle</strong> imprese e istruzione superiore.<br />

Partita dall’anno accademico 1996-97, l’iniziativa ha come destinatari studenti lavoratori,<br />

dipendenti <strong>delle</strong> aziende promotrici o di imprese associate all’Unione Industriale o<br />

all’AMMA, in possesso del diploma di scuola media superiore, preferibilmente di indirizzo<br />

tecnico. Il programma, articolato in 4 anni, si svolge fuori dell’orario di lavoro ed il<br />

Corso viene preceduto da una fase di formazione propedeutica della durata di alcuni<br />

mesi, al fine di fornire agli interessati una preparazione di base omogenea, per riprendere<br />

più agevolmente gli studi dopo anni di distacco.<br />

Proprio questa fase propedeutica costituisce uno degli aspetti più originali<br />

dell’iniziativa: il ri-conoscimento di un valore alle conoscenze acquisite attraverso<br />

l’attività lavorativa, nonché attraverso precedenti esperienze formative, compresi eventuali,<br />

anche se interrotti, studi universitari. Questo riconoscimento porta ad attribuire<br />

all’interessato una sorta di “credito didattico” nelle discipline in cui fosse riscontrata tale<br />

crescita cognitiva. I cosiddetti “crediti didattici” sono spendibili lungo tutto lo svolgimento<br />

del Corso di diploma.<br />

11


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERISTÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Il DU in Informatica<br />

Il Diploma, istituito dalla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali<br />

dell’Università, riguarda una disciplina che sta segnando la nostra epoca nei suoi vari<br />

aspetti, soprattutto a Torino, dove le aziende del settore sono numerose ed<br />

all’avanguardia e la loro crescita è assicurata dalla qualità, assolutamente determinante,<br />

del capitale umano.<br />

Il Corso-organizzato in un biennio propedeutico ed in un terzo anno di applicazione,<br />

volto ad approfondire le discipline più attinenti appunto alle applicazioni-crea figure professionali<br />

che hanno una collocazione simile a quella del laureato, ma in grado di operare<br />

con un minore grado di autonomia e più orientati ad un lavoro di tipo applicativo..<br />

ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

L’Unione Industriale di Torino e l’Università degli Studi di Torino hanno costituito nel<br />

1993 ilConsorzio Corfui, il cui precipuo scopo è quello di essere strumento di dialogo tra<br />

il mondo accademico e quello imprenditoriale.<br />

Il Consorzio rappresenta l’espressione della necessità di una interazione strutturata ed<br />

organica tra coloro che formano le risorse e sperimentano tecnologie innovative e coloro<br />

che attingono da questo bacino di risorse umane e know-how per la propria attività imprenditoriale.<br />

Il Consorzio si avvale, per lo studio <strong>delle</strong> opportunità e per la definizione e realizzazione<br />

dei progetti, di un Comitato Tecnico Scientifico, composto da rappresentanti<br />

dell’Università provenienti da varie Facoltà e rappresentanti dell’Unione Industriale di<br />

Torino.<br />

Obiettivi e finalità<br />

Per realizzare una più stretta integrazione fra l’Università di Torino e le imprese, nel<br />

settore della formazione permanente e della didattica integrativa, il Corfui si propone i<br />

seguenti obiettivi:<br />

- promozione di attività congiunta Università-Industria anche a livello di Unione Europea;<br />

- promozione di progetti di ricerca di interesse per le imprese e per gli enti locali, con<br />

particolare riferimento all’area piemontese;<br />

- definizione di percorsi formativi extra e post-universitari adeguati alle esigenze <strong>delle</strong><br />

imprese;<br />

- individuazione <strong>delle</strong> imprese a cui indirizzare il personale in formazione;<br />

- divulgazione in ambito <strong>industria</strong>le <strong>delle</strong> attività didattiche e scientifiche<br />

dell’Università;<br />

- attuazione e diffusione di attività di orientamento;<br />

- progettazione e realizzazione di stage extra-curricolari sulla base di convenzioni con<br />

Università, Politecnico e Provveditorato agli Studi di Torino.<br />

12


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

A chi si rivolge<br />

Agli studenti: attraverso una didattica finalizzata a sbocchi professionali nell’<strong>industria</strong> o<br />

nei servizi per l’<strong>industria</strong>; attraverso l’effettuazione di stage di orientamento differenziati<br />

per livello (Laurea, Diploma Universitario, Scuola secondaria superiore).<br />

Ai docenti: per essere in grado di utilizzare al meglio, nei vari ambiti istituzionali, contributi<br />

alla ricerca ed alla didattica provenienti dal mondo <strong>industria</strong>le e competenze formatesi<br />

in tale ambito.<br />

Alle aziende: formazione permanente <strong>delle</strong> risorse finalizzata alla preparazione specifica<br />

<strong>delle</strong> attività imprenditoriali; riqualificazione/implementazione professionale <strong>delle</strong> risorse<br />

umane presenti in azienda attraverso <strong>collaborazioni</strong> in progetti<br />

13


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERISTÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE INDUSTRIALE DEL VERCELLESE E DELLA VALSESIA<br />

L'Unione partecipa al "Comitato per la gestione in Vercelli dei corsi universitari", che ha<br />

lo scopo di sostenere, anche finanziariamente, le iniziative universitarie in provincia di<br />

Vercelli (attualmente facenti capo al Politecnico di Torino ed all’Università del Piemonte<br />

Orientale).<br />

Presso la Seconda Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, localizzata a<br />

Vercelli, si svolgono tre corsi di laurea:<br />

- Laurea Ingegneria meccanica<br />

- Laurea Ingegneria elettronica<br />

- Laurea Ingegneria civile.<br />

ed un corso di Diploma triennale in ingegneria energetica, che, a partire dal secondo<br />

anno, si diversifica in un indirizzo “Sistemi e impianti” e in un indirizzo “Sicurezza lavoro”.<br />

Taluni anni del diploma sono inseriti nel progetto “Campus”, al quale l’Unione collabora<br />

per quanto di competenza.<br />

Dall’anno accademico 1999/2000 il Politecnico ha iniziato a riorganizzare i corsi secondo<br />

un modello che contempla tre moduli, percorribili in sequenza (rispettivamente,<br />

triennale, biennale e triennale) e concludibili ciascuno con un diverso titolo avente valore<br />

legale (laurea di primo livello, laurea di secondo livello e dottorato di ricerca)<br />

Il modello contempla altresì che il positivo compimento dei vari cicli di studio sia verificato<br />

in termini di acquisizione del previsto numero di crediti didattici.<br />

L’Unione <strong>industria</strong>le aderisce, unitamente ad altre istituzioni locali (Comune , Provincia,<br />

Camera di Commercio, Fondazione della cassa di risparmio locale……), al Consorzio<br />

"UNIVER", che, con il supporto tecnico del COREP, persegue le possibili sinergie tra<br />

Politecnico ed operatori economici ( stages, ricerche mirate, tesi, corsi brevi…...).<br />

Presso la Facoltà di Lettere dell'Università del Piemonte Orientale sono attivati tre<br />

corsi di laurea:<br />

- Laurea in Lettere<br />

- Laurea in Filosofia<br />

- Laurea in Lingue<br />

Alla Facoltà l’Unione ha prestato sinora <strong>collaborazioni</strong> episodiche (contributi finanziari<br />

in occasione di convegni, contributi alla progettazione di interventi di edilizia universitaria,<br />

divulgazione di curricula di laureati…..).<br />

E’ allo studio la possibilità di promuovere in collaborazione corsi brevi nel settore della<br />

comunicazione e dell’uso specialistico (tecnico, finanziario, commerciale…) <strong>delle</strong> pricipali<br />

lingue moderne.<br />

14


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO<br />

L’Unione ha contribuito in modo rilevante (anche finanziariamente) alla istituzione e al<br />

decollo della nuova Facoltà di Ingegneria con un primo corso ad indirizzo gestionale ed<br />

un seconda ad indirizzo meccanico.<br />

Finanzia, a seguito di convenzione con la Facoltà di Ingegneria, i diplomi di laurea in:<br />

- Ingegneria meccanica<br />

- Ingegneria logistica e della produzione ad orientamento tessile<br />

per i quali ha concordato alcuni insegnamenti e collaborato attivamente alla realizzazione<br />

di stage.<br />

Coopera nella realizzazione dei seguenti IFTS:<br />

- Tecnologie dei materiali, metallurgia e meccanica (a guida Unione)<br />

- Imprese e metodologia ERP (a guida universitaria)<br />

Collabora alla nuova architettura universitaria prevista dalla riforma sull’autonomia:<br />

- in modo tradizionale attraverso incontri continui di proposta e verifica articolati a livello<br />

complessivo e di singola facoltà<br />

- in modo specifico attraverso una ricerca congiunta affidata all’IRS sul<br />

“posizionamento”<br />

dell’Università.<br />

E’ membro fondatore dell’Associazione Pro Universitate Bergomensi, Associazione<br />

che raccoglie<br />

le principali associazioni imprenditoriali, CCIAA e le banche locali, di cui detiene la Segreteria.<br />

L’Associazione ha personalità giuridica ed eroga risorse per lo sportello Università-Impresa,<br />

corsi di formazione, borse di studio, ricerche e convegni.<br />

15


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE BRESCIANA<br />

L’Associazione Industriale Bresciana ha stipulato fin dal novembre 1983 una convenzione<br />

con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia che ha poi originato numerose<br />

iniziative.<br />

Il 4 maggio del 1998 si è rinnovato questo spirito di collaborazione con la firma di un<br />

Protocollo d’Intesa tra l’Università degli Studi di Brescia, la Camera di Commercio, Industria,<br />

Artigianato e Agricoltura di Brescia e l’Associazione Industriale Bresciana in cui i<br />

firmatari si impegnano favorire specifiche iniziative formative. Le iniziative indicate come<br />

prioritarie sono:<br />

♦ la realizzazione di corsi di Diploma Universitario previsti dalla legge 341/90;<br />

♦ la realizzazione di master post laurea, ed in particolare di un master specificatamente<br />

orientato alle esigenze <strong>delle</strong> Piccole e Medie Imprese;<br />

♦ lo sviluppo di attività di tirocinio formativo nelle aziende da parte degli studenti<br />

dell’Università;<br />

♦ l’effettuazione di attività di ricerca e di laboratorio con il diretto coinvolgimento del<br />

mondo <strong>delle</strong> aziende.<br />

♦<br />

Il 17 maggio 1999 l’Associazione Industriale Bresciana ha sottoscritto l’accordo di collaborazione<br />

per il Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica avviato lo scorso anno,<br />

mettendo a disposizione Borse di Studio, Esercitatori aziendali e docenze non accademiche,<br />

stage aziendali.<br />

L’Associazione Industriale Bresciana è inoltre presente nella Società per azioni consortile<br />

ISFOR 2000 – Istituto Superiore di Formazione e Ricerca – fondata nel 1989, di<br />

cui detiene oggi il 51,06 % del capitale sociale. Scopo di ISFOR 2000 è: promuovere e<br />

costituire un corpo di conoscenze, una struttura di attività didattiche ed una serie di<br />

strumenti atti ad individuare e percorrere itinerari strategici in aree dove maggiori sono<br />

le esigenze di effettiva riqualificazione e concreto sviluppo <strong>delle</strong> risorse umane.<br />

Il 13 dicembre 1999 è stata ufficialmente costituita la società consortile "Università &<br />

Impresa" che vede come protagonisti, oltre all'Associazione Industriale Bresciana, l'Università<br />

degli Studi, la Camera di Commercio, ISFOR 2000, l'Api, la Confartigianato-<br />

Unione provinciale di Brescia, l'Associazione Artigiani, e la CNA.<br />

Obiettivo prioritario della nuova società è la progettazione e la realizzazione, entro il<br />

primo trimestre del 2000, di un Master post-laurea e post-esperienza in "Gestione della<br />

piccola impresa".<br />

Nell'ambito del programma di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts) sono<br />

stati promossi due corsi post-diploma per la formazione di figure professionali innovative:<br />

-Statistico-aziendale (esperto nel controllo dei processi <strong>industria</strong>li)<br />

-Tecnico-commerciale (esperto in attività di vendita orientale all'innovazione di prodotto).<br />

16


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

I corsi nascono all'interno di una convenzione stipulata tra AIB, ISFOR 2000, Università<br />

degli studi, ITC Lunardi e ITC Abba-Ballini.<br />

AIB è anche in stretto collegamento con gli uffici Erasmus dell’Università di Brescia per<br />

il progetto Arsenal (finalizzato alla realizzazione di stage in aziende francesi e tedesche)<br />

nell’ambito del programma comunitario “Leonardo da Vinci”.<br />

Nel quadro dei nuovi progetti Leonardo 1999, che sarà operativo nel periodo gennaio<br />

2000 - luglio 2001, è stata selezionata dalla Commissione di Bruxelles una estensione di<br />

Arsenal , dal nome Prospect Eur. Oltre ai tradizionali partners di Arsenal (Lione e Stoccarda)<br />

entreranno nel progetto Haguenau (Francia), Bari (Italia), Bucarest (Romania),<br />

Goteborg (Svezia) e Bradford (Regno Unito).<br />

Un ruolo attivo dell’Associazione è inoltre svolto nel progetto Auxis, promosso<br />

dall’Università Cattolica e finalizzato alla standardizzazione, in ambito Qualità Totale, del<br />

processo di valutazione dei corsi di formazione.<br />

AIB partecipa infine ad un progetto di scambio di studenti di facoltà umanistiche, promosso<br />

da Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia, Università di Monaco di<br />

Baviera e Associazione degli <strong>industria</strong>li della Baviera.<br />

La Società Consortile a Responsabilità Limitata Università & Impresa è stata costituita<br />

il 13 dicembre 1999 con un capitale di 200.000 Euro per iniziativa dell’Università<br />

degli studi di Brescia (40%), della Camera di Commercio di Brescia (26%),<br />

dell’Associazione Industriale Bresciana (15%), dell’Istituto Superiore di Formazione e<br />

Ricerca – Isfor 2000 – di Brescia (15%), della Confartigianato Unione di Brescia (1%),<br />

dell’Associazione Piccole-Medie Industrie di Brescia (1%), dell’Associazione Artigiani di<br />

Brescia (1%) e della Confederazione Nazionale dell’Artigianato di Brescia (1%).<br />

L’oggetto principale di Università & Impresa è la prestazione di servizi di formazione<br />

post laurea e/o post esperienza, nonché <strong>delle</strong> relative attività di ricerca e di servizio alle<br />

imprese. La società si prefigge, più in particolare, di realizzare un Master specificamente<br />

orientato alle esigenze <strong>delle</strong> piccole e medie imprese.<br />

Il Consiglio di Amministrazione di Università & Impresa è presieduto da Augusto Preti,<br />

Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Brescia. Gli altri consiglieri sono Francesco<br />

Bettoni, Presidente della Camera di Commercio di Brescia, Giovanni Dalla Bona,<br />

Presidente di Isfor 2000, Saverio Gaboardi, Vicepresidente dell’Associazione Industriale<br />

Bresciana, Giulio Guizzi, Vicepresidente dell’Associazione Piccole-Medie Industrie<br />

di Brescia, Giancarlo Provasi, Preside Facoltà di Economia dell’Università degli<br />

studi di Brescia e Giovanmaria Rizzi, Vicepresidente Confartigianato Unione di Brescia.<br />

Direttore della società è Achille Fornasini, amministratore delegato di Isfor 2000.<br />

I lavori del Comitato Tecnico-Scientifico sono coordinati da Antonio Porteri, professore<br />

di Economia <strong>delle</strong> Aziende di Credito all’Università degli studi di Brescia. Gli altri<br />

membri del Comitato sono Achille Fornasini, direttore di Università & Impresa, Francesco<br />

Lechi, professore di Economia e Politica Agraria all’Università degli studi di Milano,<br />

Fulvio Maifrini, imprenditore <strong>industria</strong>le e vicepresidente Sezione Piccola Industria<br />

dell’Associazione Industriale Bresciana, Maria Martellini, professore di Economia e Gestione<br />

<strong>delle</strong> Imprese all’Università degli studi di Brescia, Marco Mutinelli, professore di<br />

Economia e Organizzazione Aziendale all’Università degli studi di Brescia, Marta Nocivelli,<br />

manager e vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Associazione Industriale<br />

Bresciana, Daniela Salvioni, professore di Analisi e Contabilità dei Costi<br />

all’Università degli studi di Brescia e Carlo Scarpa, professore di Economia Industriale<br />

17


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

all’Università degli studi di Brescia.<br />

La sede legale di Università & Impresa – piazza Mercato 15, Brescia – è il Rettorato<br />

dell’Università degli studi di Brescia. Gli uffici operativi, presso cui richiedere le informazioni<br />

riguardanti le attività formative, sono presso la sede di ISFOR 2000, via Pietro<br />

Nenni 30, Brescia. Telefono n. 030.225684. Telefax n. 030.2426484.<br />

Master in<br />

Economia e Gestione della Piccola e Media Impresa<br />

Di fronte alle sfide e alle potenzialità che la tecnologia e l’economia dell’informazione<br />

prospettano al mondo <strong>delle</strong> imprese, si rafforza il ruolo della formazione nell’ambito di<br />

una strategia finalizzata al raggiungimento dei risultati che le aree distrettuali più dinamiche<br />

e innovative a livello internazionale hanno saputo realizzare.<br />

Il Master in Economia e Gestione della Piccola e Media Impresa intende contribuire a<br />

realizzare un salto di qualità nel capitale umano <strong>delle</strong> imprese, valorizzando i tratti culturali<br />

che hanno decretato il successo del sistema economico bresciano.<br />

Il Master punta quindi alla formazione di manager in grado di gestire la Piccola e Media<br />

Impresa in un’ottica attenta non solo all’ottimizzazione dei processi, ma anche alla qualità<br />

totale, all’innovazione, alla modernizzazione <strong>delle</strong> relazioni che si sviluppano<br />

all’interno dell’azienda e nei suoi collegamenti con il mercato globale.<br />

Il Master si propone nel contempo di qualificare ulteriormente la funzione imprenditoriale,<br />

innestando conoscenze e competenze innovative sul tronco della tradizionale vitalità<br />

<strong>delle</strong> piccole e medie imprese bresciane.<br />

Il Master in Economia e Gestione della Piccola e Media Impresa inizia il proprio percorso<br />

formativo, forte della consapevolezza che poche aree del nostro Paese possono<br />

contare sulla contemporanea presenza di una istituzione universitaria giovane, ma<br />

ormai collaudata e impegnata sul territorio come quella bresciana, e su un sistema di<br />

piccole e medie imprese ampio e articolato come il nostro.<br />

I temi trattati, le aree gestionali analizzate, il taglio innovativo con il quale essi saranno<br />

affrontati, la sede e le attrezzature didattiche d’avanguardia e il filo diretto continuo con<br />

le imprese, costituiranno i tratti distintivi del Master che intende anche realizzare sistematici<br />

collegamenti con importanti centri di ricerca stranieri, noti a livello internazionale<br />

per gli studi sviluppati nell’ambito dell’imprenditorialità e della gestione <strong>delle</strong> piccole e<br />

medie imprese.<br />

Obiettivi del Master<br />

Il Master si propone di offrire al sistema <strong>delle</strong> piccole e medie imprese della provincia<br />

di Brescia e della Lombardia orientale l’opportunità sia di potenziare il contributo <strong>delle</strong><br />

nuove generazioni di imprenditori, sia di costituire un serbatoio di professionisti in grado<br />

di alimentare costantemente il fabbisogno di ricambio manageriale. Il Master intende<br />

inoltre, più in particolare, favorire:<br />

- la crescita del potenziale personale e professionale attraverso lo sviluppo di abilità<br />

manageriali e imprenditoriali<br />

18


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

- il rafforzamento <strong>delle</strong> metodologie decisionali orientate all’imprenditorialità e alla<br />

managerialità<br />

- l’acquisizione di una visione globale dell’impresa, non disgiunta da specifiche<br />

competenze gestionali riferite alle diverse funzioni aziendali<br />

- lo stimolo all’innovazione e al controllo dei processi di cambiamento<br />

- il perfezionamento <strong>delle</strong> capacità di comunicazione, di relazione e di negoziazione.<br />

Destinatari<br />

Il Master è rivolto sia ai neolaureati, preferibilmente in possesso di una laurea in discipline<br />

economico-scientifiche e di una breve esperienza di lavoro, sia a non laureati che<br />

abbiano maturato un adeguato curriculum professionale e una significativa esperienza<br />

lavorativa in azienda, con particolare attenzione ai giovani imprenditori.<br />

Articolazione del Master<br />

Lo sviluppo dell’itinerario formativo prevede i seguenti moduli<br />

Modulo introduttivo<br />

Intende favorire sia l’acquisizione di una base conoscitiva e di un linguaggio comuni,<br />

sia la costituzione di un gruppo di lavoro coeso e motivato. Preceduto da un periodo di<br />

autoapprendimento guidato, questo modulo affronta tre ambiti disciplinari:<br />

• Il contesto ambientale, ed in particolare le sfide e le opportunità che<br />

le principali tendenze del macro ambiente sono in grado di esercitare anche<br />

sulle imprese di piccole dimensioni.<br />

• Il sistema aziendale, con l’obiettivo di far acquisire ai partecipanti il<br />

convincimento che l’impresa è comunque da intendersi quale entità unitaria,<br />

prospettiva nella quale dovrà aver luogo il successivo approfondimento<br />

specialistico relativo alle distinte funzioni aziendali. Con tale finalità si approfondiscono<br />

le tematiche dell’assetto istituzionale <strong>delle</strong> piccole e medie<br />

imprese e della loro peculiare struttura economica, patrimoniale, finanziaria,<br />

organizzativa e giuridico-societaria.<br />

• I metodi quantitativi per il management, con trattazione degli strumenti<br />

della Statistica descrittiva e induttiva, <strong>delle</strong> tecniche di Problem Solving<br />

e degli elementi basilari di matematica finanziaria.<br />

Al fine di favorire una adeguata omogeneità circa le conoscenze informatiche (strumenti<br />

multimediali, reti aziendali e programmi di office automation) e linguistiche (tecni-<br />

19


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

che di negoziazione e conversazione in lingua inglese, modalità per ottimizzare il contributo<br />

di sistemi di autoformazione), sono pianificate iniziative collaterali di potenziamento.<br />

Modulo <strong>delle</strong> Conoscenze Funzionali<br />

Con costante richiamo alla concezione unitaria del sistema aziendale, di particolare rilievo<br />

nelle piccole e medie imprese, nel corso di questo modulo si svolge l’analisi specialistica<br />

<strong>delle</strong> aree funzionali in cui operativamente si articola l’impresa.<br />

La trattazione <strong>delle</strong> aree funzionali si concentra soprattutto sugli aspetti gestionali relativi<br />

alla programmazione della produzione, alla logistica e agli approvvigionamenti, sulle<br />

responsabilità e le incombenze collegate ai processi di sviluppo della Qualità Totale, alla<br />

valutazione dell’impatto ambientale e all’applicazione <strong>delle</strong> norme di sicurezza nei luoghi<br />

di lavoro, sulle implicazioni dell’area commerciale e <strong>delle</strong> politiche di marketing, sui temi<br />

del credito e della finanza aziendale, sulle problematiche del coinvolgimento e dello sviluppo<br />

<strong>delle</strong> risorse umane, sull’ottimizzazione dei sistemi informativi aziendali, sulle caratteristiche<br />

operative dell’amministrazione e del controllo e sulla definizione <strong>delle</strong> strategie<br />

aziendali.<br />

Modulo <strong>delle</strong> Conoscenze Interfunzionali<br />

Il filo conduttore di questa fase è rappresentato dai percorsi di sviluppo dell’impresa,<br />

affrontati nei vari aspetti e nelle diverse implicazioni. In tale prospettiva verranno approfondite<br />

le tematiche di:<br />

- avvio di nuove imprese, business plan e project management<br />

- dimensionamento aziendale e relative modalità di attuazione<br />

- innovazione e sviluppo tecnologico<br />

- politiche e opportunità dell’internazionalizzazione<br />

- sviluppo dell’e-business<br />

- comunicazione integrata<br />

- successione generazionale e continuità aziendale nell’impresa familiare<br />

- crisi e rilancio dell’impresa<br />

Nell’ambito di questo modulo sarà inoltre programmata una serie di visite aziendali e di<br />

incontri con imprenditori, manager di successo e altri testimoni privilegiati i quali trasmetteranno<br />

ai partecipanti il senso <strong>delle</strong> proprie esperienze e rafforzeranno il collegamento<br />

tra l’attività formativa e la realtà aziendale: uno dei tratti distintivi del Master.<br />

Modulo Conclusivo<br />

E’ destinato al completamento del Project Work individuale. Dichiarato e impostato il<br />

progetto entro il mese di luglio 2001, ciascun partecipante avrà a disposizione il periodo<br />

20


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

agosto-novembre 2001 per perfezionare il proprio lavoro durante lo stage aziendale. La<br />

presentazione e la discussione del Project Work è prevista agli inizi del mese di dicembre<br />

2001, in concomitanza con la conclusione del Master.<br />

Metodologie Didattiche<br />

L’itinerario formativo del Master si propone di costituire una situazione didattica caratterizzata<br />

da un profondo impegno intellettuale, da un’applicazione operativa costante e<br />

da un clima di lavoro stimolante. Ai discenti si offre infatti l’opportunità di interagire sistematicamente<br />

con i docenti durante le sessioni formative, di partecipare a simulazioni,<br />

di visitare contesti aziendali innovativi e di essere assistiti da tutors nello svolgimento del<br />

lavoro in team, nello sviluppo dello stage aziendale e nella preparazione dei Project<br />

Work individuali.<br />

Durata e Impegno di Lavoro<br />

Il Master, che inizia il 18 settembre 2000 per concludersi nel mese di dicembre 2001,<br />

è articolato in sessioni didattiche pomeridiane (ore 14,30-18,30), dal lunedi al venerdi,<br />

dedicate alle lezioni di inquadramento e ai seminari, alla discussione di casi di studio e<br />

alle esercitazioni. Queste saranno completate da una sessione giornaliera di tutorship<br />

(ore 18,30-19,30) per consentire l’opportuno consolidamento <strong>delle</strong> nozioni e la preparazione<br />

della sessione immediatamente successiva.<br />

Essendo previsto che l’attività didattica si sviluppi per 35 settimane effettive, l’impegno<br />

prevede dunque 700 ore di lezione e 175 ore di tutorship per complessive 875 ore.<br />

Durante lo stesso periodo di 35 settimane si svolgerà il tirocinio in azienda (stage a carattere<br />

permanente) di 4 ore giornaliere per un impegno di 20 ore settimanali e quindi di<br />

700 ore complessive.<br />

L’impegno strutturato prevede pertanto 1575 ore complessive a cui si aggiungerà il periodo<br />

di stage a tempo pieno necessario per l’elaborazione del Project Work individuale.<br />

Verifiche dell’apprendimento<br />

Durante lo sviluppo <strong>delle</strong> attività formative previste dal Master si procederà ad una costante<br />

verifica dell’apprendimento dei discenti attraverso due modalità:<br />

♦ accertamenti sull’acquisizione <strong>delle</strong> conoscenze riferite alle principali aree che articolano<br />

il processo formativo del Master. Qualora si verificassero situazioni di insufficiente<br />

apprendimento, si predisporranno le necessarie azioni di recupero e di potenziamento<br />

curate dai tutors;<br />

21


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

♦ accertamenti sull’acquisizione della visione interfunzionale. Queste prove saranno<br />

imperniate, più in particolare, sull’analisi di casi aziendali da parte di ogni sottogruppo.<br />

La persistenza di eventuali lacune imporrà ai sottogruppi ulteriori impegni di<br />

approfondimento guidati dai tutors.<br />

L’attestato di frequenza al Master verrà rilasciato a ciascun discente a condizione che<br />

abbia frequentato almeno l’ottanta per cento <strong>delle</strong> 700 ore d’aula previste ed abbia partecipato<br />

a tutte le verifiche di apprendimento.<br />

L’attestato di frequenza rilasciato ai discenti che abbiano elaborato i tre migliori Project<br />

Work riporterà al riguardo una menzione speciale.<br />

Se per qualsiasi ragione un discente si trovasse nell’impossibilità di completare il<br />

Master, il Comitato Tecnico-Scientifico riconoscerà, ai fini dell’eventuale partecipazione<br />

ad un’edizione successiva del Master, un credito formativo in funzione dell’esito <strong>delle</strong><br />

prove individuali e interfunzionali.<br />

Faculty del Master<br />

La Faculty del Master è prevalentemente composta da docenti dell’Università degli<br />

Studi di Brescia. Completano il corpo docente professori di altre università sia italiane<br />

che estere, e professionisti portatori di significative esperienze maturate in posizioni di<br />

massima responsabilità aziendale e nel corso di attività di consulenza direzionale.<br />

Placement e Nuova Imprenditorialita’<br />

La società Università & Impresa sarà impegnata, concluso il Master, a sviluppare ogni<br />

attività utile a rendere più agevole e consapevole l’ingresso nel mondo del lavoro da<br />

parte di tutti coloro che hanno completato il Master. Più in particolare, la segreteria organizzativa<br />

di Università & Impresa non solo porterà a conoscenza <strong>delle</strong> imprese i nominativi<br />

e le caratteristiche dei partecipanti, ma favorirà altresì il più coerente raccordo<br />

tra domanda e offerta di lavoro riguardanti il profilo professionale conseguito grazie al<br />

Master.<br />

Il Consorzio Università & Impresa porrà infine in essere azioni intese a valorizzare la<br />

potenziale imprenditorialità giovanile interessando le istituzioni locali, provinciali e regionali<br />

alla valutazione e allo sviluppo <strong>delle</strong> eventuali business idea formulate dai partecipanti<br />

al Master durante l’elaborazione del Project Work.<br />

Modalita’ di Accesso al Master<br />

L’ammissione al Master è limitata ad numero massimo di 35 partecipanti al fine di assicurare<br />

uno sviluppo ottimale del processo di apprendimento individuale e di gruppo. Le<br />

domande di ammissione, curate sia dai singoli che dalle imprese, dovranno essere<br />

compilate sugli appositi moduli ed inviate alla segreteria organizzativa del Master, presso<br />

ISFOR 2000, via Pietro Nenni 30, a Brescia.<br />

22


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

Completata la raccolta <strong>delle</strong> richieste di iscrizione, i candidati verranno convocati per<br />

un colloquio individuale finalizzato a far emergere le attitudini, le potenzialità, le attese e<br />

la motivazione dei singoli.<br />

I titoli, le esperienze lavorative e l’esito del colloquio saranno infine valutati da<br />

un’apposita commissione espressa dal Comitato Tecnico-Scientifico di Università & Impresa<br />

che stabilirà la graduatoria finale dei candidati ammessi.<br />

Quote di Iscrizione e Modalita’ di Pagamento<br />

Per i neolaureati non occupati la quota di iscrizione individuale agevolata è fissata in<br />

Lire 15.000.000 (ε 7.746,85), da regolare interamente prima dell’inizio del Master.<br />

Tale importo potrà essere versato direttamente alla segreteria del Master tramite assegno<br />

bancario o circolare non trasferibile intestato a Università & Impresa oppure accreditato<br />

sul conto corrente n° 15452 presso l’agenzia 29 del Banco di Brescia, via Cefalonia<br />

62, Brescia (ABI 03500; CAB 11235).<br />

Per le imprese bresciane che intendono iscrivere un proprio dipendente la quota di<br />

iscrizione è fissata in Lire 30.000.000 (ε 15.493,71) + IVA, da regolare interamente prima<br />

dell’inizio del Master.<br />

Tale importo potrà essere versato direttamente alla segreteria del Master tramite assegno<br />

bancario o circolare non trasferibile intestato a Università & Impresa oppure potrà<br />

essere accreditato sul conto corrente n° 15452 presso l’agenzia 29 del Banco di Brescia,<br />

via Cefalonia 62, Brescia (ABI 03500; CAB 11235).<br />

Facilitazioni Economiche<br />

La partecipazione al Master da parte dei migliori 15 laureati non occupati sarà completamente<br />

gratuita grazie ad un apposito contributo erogato direttamente dalla Regione<br />

Lombardia.<br />

Al fine di favorire la partecipazione al Master sono inoltre previste le seguenti ulteriori<br />

agevolazioni:<br />

♦ Borse di studio istituite da aziende ed enti sostenitori di Università & Impresa finalizzate<br />

alla copertura totale della quota di iscrizione individuale. Le borse di studio<br />

verranno assegnate sulla base della graduatoria di ammissione stabilita dal Comitato<br />

Tecnico-Scientifico di Università & Impresa.<br />

♦ Prestiti sull’Onore offerti dal Banco di Brescia di importo inferiore o pari alla<br />

quota di iscrizione individuale. Il rimborso del prestito avverrà dopo la conclusione<br />

del Master mediante rate mensili (a scelta tra 12, 18, 24, 36 e 48) non gravate né da<br />

interessi né da spese. Chi fosse interessato ad accedere a tale Prestito sull’Onore<br />

dovrà utilizzare l’apposito modulo di richiesta.<br />

♦ Contributi agli investimenti in formazione erogati dalla Camera di Commercio di<br />

Brescia alle imprese bresciane che abbiano iscritto un proprio dipendente. Tale age-<br />

23


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

volazione, riguardante esclusivamente le imprese, consiste in un contributo di importo<br />

pari a Lire 15.000.000 a parziale abbattimento del costo di iscrizione. Effettuata<br />

l’iscrizione e regolata la quota di iscrizione aziendale di Lire 30.000.000+IVA,<br />

l’impresa potrà istruire, con l’ausilio della segreteria di Università & Impresa,<br />

l’apposita domanda da inoltrare alla Camera di Commercio di Brescia.<br />

Nell'ambito del FSE Lombardia 2000-2001 l'Associazione Industriale Bresciana ha curato,<br />

insieme ad altri operatori, la presentazione di 4 corsi post-diploma così intitolati:<br />

♦ Human resources manager<br />

♦ Esperto in sviluppo risorse umane e management attività formative<br />

♦ Esperto in psicologia dell'educazione<br />

♦ Operatore psico-pedagogico.<br />

24


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALI DI COMO<br />

Nel 1987 l’Unione Industriali di Como si fece promotrice dell’insediamento, a Como, di<br />

una Scuola Diretta a Fini Speciali, in Informatica ad indirizzo gestionale, del Politecnico<br />

di Milano.<br />

Da questa esperienza ha preso avvio il Polo Universitario di Como, gestito da<br />

un’Associazione denominata Univercomo alla quale partecipano, oltre all’Unione,<br />

l’Amministrazione Provinciale, il Comune di Como, la Camera di Commercio, l’API, gli<br />

Artigiani, i Commercianti ed una Cassa Rurale locale.<br />

Il Polo Universitario di Como accoglie iniziative del Politecnico di Milano e<br />

dell’Università dell'Insubria, nuovo ateneo di Como e Varese.<br />

I Corsi di Laurea avviati a Como sono:<br />

Università dell'Insubria<br />

- C.d.L. in Chimica<br />

- C.d.L. in Chimica <strong>industria</strong>le tessile<br />

- C.d.L. in Chimica indirizzo tecnologia del colore<br />

- C.d.L. in Fisica<br />

- C.d.L. in Matematica<br />

- C.d.L. in Giurisprudenza<br />

- C.d.L. in Scienze ambientali<br />

- C.d.L. in Informatica<br />

Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria di Como<br />

- C.d.L. in Ingegneria Gestionale orientamenti Logistica e della Produzione e Organizzativa<br />

- C.d.L. in Ingegneria Gestionale ed orientamento tessile<br />

- C.d.L. in Ingegneria Informatica<br />

- C.d.L. in Ingegneria Informatica a distanza<br />

- C.d.L. in Ingegneria ambientale e del territorio<br />

- C.d.L. in Disegno Industriale<br />

L’Unione Industriali di Como è particolarmente impegnata nelle seguenti iniziative:<br />

‣ Ingegneria Logistica e della Produzione settore manifatturiero legno – arredo e<br />

settore manifatturiero tessile<br />

‣ Chimica tessile e Tecnologia del Colore<br />

‣ Orientamento tessile del corso di laurea in ingegneria gestionale<br />

‣ Disegno Industriale<br />

che sono stati ideati su specifico interesse <strong>delle</strong> aziende e per i quali si sono studiate<br />

insieme alle Università il piano di studi ed i contenuti del corso.<br />

25


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI CREMONA<br />

Nel corso del 1999 è partita una nuova iniziativa denominata "Obiettivo cultura d'impresa"<br />

il cui scopo è quello di fare incontrare le aziende cremonesi e gli studenti frequentanti<br />

il secondo e terzo anno dei Diplomi Universitari attivati nella provincia:Economia<br />

Aziendale (Università cattolica del Sacro Cuore) e Informatica (Politecnico<br />

di Milano).<br />

Il progetto si divide in due fasi.<br />

Nella prima, comune ad entrambi i corsi di Diploma, consiste in un ciclo di conferenze<br />

in cui alcuni imprenditori o amministratori presenteranno la propria azienda agli studenti<br />

e racconteranno la loro esperienza professionale. Ogni incontro (circa 2 ore) sarà dedicato<br />

ad una singola impresa e sarà svolto presso l'aula magna di uno dei due atenei.<br />

Nella seconda fase sono previsti interventi di managers responsabili di funzioni aziendali<br />

che, all'interno di alcuni corsi universitari, affiancheranno il docente nella didattica<br />

ed effettueranno un confronto tra un argomento teorico del corso e l'esperienza reale<br />

d'azienda.<br />

Questa attività si svolgera nell'anno 2000 per il D.U. in Economia Aziendale e nel 2001<br />

per il D.U. in Informatica.<br />

26


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI LECCO<br />

L’unione Industriali di Lecco è socio fondatore di UNIVERLECCO - Associazione per la<br />

promozione degli insediamenti universitari in provincia di Lecco.<br />

Ha collaborato per l'istituzione del Diploma Universitario in Ingegneria Logistica e<br />

della Pro-duzione e Ingegneria Meccanica per il corso di Laurea in Ingegneria Meccanica,<br />

Civile ed Edile - Politecnico di Lecco.<br />

Per quanto riguarda i Diplomi Universitari è stata instaurata una particolare collaborazione<br />

attraverso:<br />

- brochures per illustrare le opportunità offerte da questi due diplomi;<br />

- tirocini: vengono sensibilizzate le aziende associate per ospitare i tirocinanti;<br />

- iniziative di formazione: vengono proposti incontri su temi concordati con il Politecnico<br />

(comunicazione, “Verso il primo impiego”…).<br />

Inoltre il Gruppo Scuola dell’Unione organizza <strong>delle</strong> iniziative rivolte agli studenti e ai<br />

docenti universitari del territorio (Es. novembre 1999 Giornata dell’internazionalizzazione).<br />

27


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA<br />

Nel 1991 l'Associazione degli Industriali insieme al Comune di Mantova, all'Amministrazione<br />

Provinciale, alla Camera di Commercio, alla Banca Agricola Mantovana, al<br />

Coordinamento Mantova per lo Sviluppo e ad Agropolis ha dato vita al Comitato Promotore<br />

per l'istituzione dell'Università a Mantova.<br />

Il Comitato, nell'arco di qualche mese, ha promosso e favorito la costituzione di una<br />

società consortile, il Consorzio Universitario Mantovano (CUM), con il compito di soddisfare<br />

le necessità di polo universitario: sedi didattiche, laboratori, residenza docenti, segreteria.<br />

Nel settembre 1992 è stato inaugurato il corso triennale del d.u. in ingegneria dell'ambiente<br />

e <strong>delle</strong> risorse, istituito dall'Università degli Studi di Pavia, facoltà di Ingegneria.<br />

Con l'anno accademico 1993/94, al fine di consolidare l'esperienza della formazione<br />

post-secondaria e di arricchire l'offerta formativa locale è stato inaugurato anche il d.u.<br />

in edilizia, gemmato dalla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.<br />

Nell'anno accademico 1997/98, il Politecnico di Milano ha attivato a Mantova un Corso<br />

di laurea in Architettura con indirizzo in recupero e restauro dei beni architettonici<br />

e ambientali.<br />

L'Università degli Studi di Pavia ha, invece, gemmato con l'anno accademico 1997/98 il<br />

Diploma Universitario in Ingegneria Informatica con indirizzo applicazioni multimediali.<br />

Nel corso del 1998 ha avuto luogo il master in Informatica gestionale destinato ai<br />

laureati e diplomati universitari e promosso dall'Università degli Studi di Pavia, dal Consorzio<br />

Universitario Mantovano e dalla Regione Lombardia. Il master è stato ripetuto anche<br />

nel 1999.<br />

Per quanto attiene ai Diplomi Universitari i tirocini si stanno svolgendo regolarmente,<br />

su temi di interesse per gli studenti e per le aziende.<br />

I diplomati dei Diplomi Universitari . in Ingegneria dell'ambiente e <strong>delle</strong> risorse e i diplomati<br />

in Edilizia hanno trovato occupazione, in imprese, studi professionali, pubblica<br />

amministra zione.<br />

Il 75% dei licenziati ha trovato occupazione nei primi tre mesi successivi al conseguimento<br />

del diploma, in parte presso le aziende nelle quali avevano svolto lo stage e in<br />

parte presso studi professionali e associazioni di categoria.<br />

A tutt'oggi il 40% degli iscritti ai vari d.u. risulta diplomato in corso, e se si considera<br />

coloro che hanno terminato gli studi negli anni di fuori corso la percentuale sale al 51%.<br />

Gli abbandoni riguardano il 15% degli iscritti.<br />

28


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

ASSOLOMBARDA<br />

Assolombarda intrattiene da tempo proficui rapporti di collaborazione con le Università<br />

milanesi, <strong>collaborazioni</strong> che si sono rafforzate ancor più negli ultimi anni.<br />

CONVENZIONI QUADRO PER I TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO<br />

Assolombarda ha stipulato convenzioni quadro con le Università milanesi, con l'Università<br />

di Pavia, IL Libero Istituto Universitario “Carlo Cattaneo” di Castellanza e l'Università<br />

della Calabria con l'obiettivo di agevolare l'inserimento in tirocinio di giovani in<br />

possesso di un'elevata preparazione, semplificando al massimo le procedure burocratiche.<br />

Le aziende associate sono così automaticamente convenzionate con le Università e<br />

devono limitarsi a predisporre il progetto formativo e di orientamento ed usufruiscono del<br />

supporto degli uffici stage costituiti da ciascuna Università.<br />

Gli studenti universitari, laureandi e laureati, hanno l'opportunità di effettuare un'esperienza<br />

formativa in un contesto lavorativo, sperimentando le proprie capacità tecnicooperative<br />

e acquisendo un'immagine più articolata e consapevole di cosa significa muoversi<br />

in un'impresa.<br />

I dati sull'esito <strong>delle</strong> Convenzioni sono molto incoraggianti: nel 2000 sono stati avviati<br />

dalle Università oltre 6 mila tirocini.<br />

Va sottolineato, in particolare, il significato che ciò assume nel quadro dei rapporti tra il<br />

sistema formativo e il sistema <strong>delle</strong> imprese: il tirocinio infatti si sta sempre più affermando<br />

come una tra le occasioni maggiormente significative per sperimentare e consolidare<br />

un positivo e corretto confronto e scambio tra università e impresa oltre che<br />

un'occasione per migliorare la qualità dei processi formativi e di favorire la diffusione<br />

della cultura d'impresa.<br />

POLITECNICO<br />

I rapporti di collaborazione con il Politecnico di Milano sono molto ricchi e spaziano dal<br />

campo della ricerca a quello della formazione.<br />

Associazione Impresa Politecnico<br />

Il 6 maggio 1993 è stata costituita l'Associazione "Impresa Politecnico" alla quale aderiscono,<br />

oltre al Politecnico di Milano, una quindicina di aziende e Associazioni Imprenditoriali<br />

(Assolombarda, Assimpredil, Federchimica, Fondazione Cariplo, CDC, AEM,<br />

FIAT, ENI, ltaltel, MM, Pirelli, SARAS, Sondel, Edizioni "il Sole-24 Ore", Di Baio Editore).<br />

29


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

L'Associazione ha lo scopo di potenziare le interazioni tra il Politecnico di Milano e il sistema<br />

<strong>delle</strong> imprese: individuando le nuove aree di possibile collaborazione, definendo<br />

le priorità di attuazione e le modalità organizzative, razionalizzando le iniziative già avviate.<br />

In particolare, essa si propone di favorire la nascita di iniziative con singole aziende o<br />

gruppi di imprese nel campo della ricerca, del trasferimento tecnologico, dell'alta formazione.<br />

Sino ad oggi le iniziative realizzate sono molteplici. Tra di esse si possono citare:<br />

- realizzazione dell' "Annuario <strong>delle</strong> competenze del Politecnico di Milano" disponibile<br />

anche sul sito dell’Ateneo .<br />

- organizzazione di seminari e incontri per le imprese e per gli studenti;<br />

- promozione del Premio "Fare impresa al Politecnico", in collaborazione con il<br />

Gruppo Giovani Imprenditori dell'Assolombarda e con il Formaper. Il concorso<br />

ha l'obiettivo di promuovere lo sviluppo di idee imprenditoriali nell'ambito dell'attività<br />

di studio e ricerca svolta all'interno del Politecnico;<br />

- ricerca sullo "Stato della competitività tecnologica dell'<strong>industria</strong> milanese e<br />

Lombarda" (i risultati sono pubblicati nella collana dell'Associazione);<br />

- progettazione e realizzazione di una Banca dati pubblica italiana a supporto<br />

<strong>delle</strong> attività di Life Cycle Assessment;<br />

- ricerca sui "criteri" per l'individuazione di una rete di centri di eccellenza tecnico-scientifica<br />

di interesse ambientale a livello nazionale;<br />

- attività di ricerca volta a supportare l’Ateneo per la riforma degli studi di ingegneria<br />

e di architettura; in quest'ambito sono stati effettuati dieci "focus group"<br />

che hanno coinvolto circa un centinaio di imprese ed è stato inviato un questionario<br />

ad un campione di laureati del Politecnico cui hanno già risposto oltre<br />

3500 ex-allievi. I risultati sono pubblicati in un volume che è consultabile nel sito<br />

lnternet dell'Associazione e sono stati presentati in un Convegno tenutosi il 29<br />

ottobre 1999.<br />

Attraverso l'Associazione Impresa Politecnico è stato costituito - tra Pirelli e Politecnico<br />

- il CORECOM (Consorzio per la ricerca avanzata sulla fotonica) che ha l'obiettivo di<br />

sviluppare le nuove tecnologie ottiche per reti di telecomunicazioni. Il Consorzio rappresenta<br />

un'iniziativa unica nel suo genere in Italia di collaborazione tra Impresa e Università<br />

nel campo della ricerca scientifica avanzata.<br />

30


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

Analogamente l'associazione compie un'azione di supporto allo sviluppo di convenzioni<br />

dirette tra il Politecnico e le imprese.<br />

Sportello Tecnologico<br />

Nell'ambito <strong>delle</strong> iniziative dell'Associazione Impresa Politecnico, nel mese di ottobre<br />

1996 è stato aperto lo Sportello Tecnologico che ha l'obiettivo da un lato di favorire l'accesso<br />

<strong>delle</strong> imprese - in particolare <strong>delle</strong> piccole e medie - al grande potenziale di risorse<br />

e competenze esistenti presso il Politecnico, dall'altro di valorizzare le attività di ricerca<br />

sviluppate presso l'Ateneo che possono essere di interesse per il mondo <strong>delle</strong> imprese.<br />

FORMAZIONE CONTINUA<br />

Poliedra - Centri di conoscenza e formazione del Politecnico di Milano<br />

Poliedra opera dal 1996, come centro interno del Politecnico di Milano, per rafforzare<br />

l'integrazione tra accademia e mondo del lavoro nell'area della formazione.<br />

Nel 1999, per consentire lo sviluppo di un rapporto più incisivo con aziende ed istituzioni<br />

esterne, il Politecnico ha deciso la trasformazione del centro in un Consorzio no<br />

profit per la formazione continua.<br />

Partecipano al Consorzio Poliedra due tipologie di centri di competenza: i Centri di<br />

Ateneo, interni alla struttura organizzativa del Politecnico, ed i Consorzi del Politecnico<br />

con aziende ed istituzioni, sorti con l'obiettivo di sviluppare e trasferire specifico knowhow<br />

al mondo del lavoro e dotasti di autonoma personalità giuridica (Cefriel, Map, Mip,<br />

Polidesign).<br />

Nell'ambito del Fondo Sociale Europeo, Assolombarda si è resa promotore presso la<br />

Regione Lombardia di un progetto quadro di formazione rivolto alle piccole e medie imprese<br />

associate la cui realizzazione è stata affidata a Poliedra.<br />

Sono stati realizzati 40 corsi rivolti complessivamente a 690 partecipanti, in risposta ad<br />

esigenze rilevate di forte internazionalizzazione, uso diffuso di nuove tecnologie, introduzione<br />

di metodi evoluti di elaborazione e gestione <strong>delle</strong> informazioni, globale innalzamento<br />

<strong>delle</strong> prestazione e <strong>delle</strong> competenze <strong>delle</strong> persone.<br />

31


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

CONSORZI UNIVERSITA' - IMPRESA<br />

CEFRIEL - Centro per la Ricerca e la Formazione in Ingegneria dell'informatica.<br />

Il CEFRIEL è stato creato nel 1988 a seguito di una convenzione tra il Politecnico,<br />

l'Università degli Studi, il Comune di Milano, la Regione Lombardia, l'Assolombarda e un<br />

gruppo di grandi aziende.<br />

L'attività di formazione è orientata a:<br />

- l'introduzione di corsi di specializzazione post-lauream (corsi di Master);<br />

- l'istituzione di corsi-seminari di formazione permanente;<br />

- la preparazione di tecnici intermedi.<br />

Le principali aree di ricerca sono:<br />

- trattamento numerico dei segnali<br />

- reti per telecomunicazioni<br />

- automazione di ufficio<br />

- automazione di fabbrica<br />

- ingegneria dell'Hardware<br />

- ingegneria del software<br />

- controllo dei processi <strong>industria</strong>li<br />

- workstations multimediali.<br />

In collaborazione con il Cefriel sono stati realizzati numerosi corsi di formazione continua<br />

volti all'aggiornamento professionale dei dipendenti <strong>delle</strong> PMI associate.<br />

In particolare il Cefriel ha collaborato alla realizzazione del corso "Le PMI verso la connettività"<br />

rivolto a 300 imprenditori di imprese associate con l'obiettivo di avvicinare il<br />

mondo della piccola impresa milanese all'uso di Internet come strumento strategico, indispensabile<br />

per compiere un salto di qualità nei rapporti con clienti e fornitori nazionali<br />

e internazionali. Il progetto è stato realizzato con modalità di formazione a distanza.<br />

Sono inoltre stati progettati e realizzati quattro corsi di IFTS nel campo dell'informatica<br />

e della multimedialità con l'obiettivo di formare esperti in grado di integrare tecnologie e<br />

linguaggi di comunicazione creando servizi o prodotti adeguati alle richieste del mercato.<br />

MIP - Consorzio Universitario per l'Innovazione nella Gestione di Azienda.<br />

Il MIP vede affiancati al Politecnico di Milano, Assolombarda, Camera di Commercio e<br />

una trentina dei principali Gruppi nazionali pubblici, privati e internazionali operanti in<br />

Italia.<br />

32


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

Le attività di formazione riguardano, oltre le iniziative istituzionali quali il Master, giunto<br />

ormai alla 14ma edizione, corsi modulari di formazione al ruolo professionale e seminari<br />

brevi su temi innovativi.<br />

L'attività di ricerca sviluppata dall'istituto è suddivisa nell'attività di ricerca promossa<br />

autonomamente su temi ritenuti essenziali allo sviluppo di conoscenze interne dell'istituzione<br />

stessa (tra cui si possono citare: osservatorio gestionale, osservatorio su strategie<br />

informatiche e organizzazione, osservatorio sui sistemi innovativi per l'implementazione<br />

<strong>delle</strong> strategie, progetto accounting, laboratorio di economia dei processi di automazione)<br />

e attività di ricerca su commessa di aziende ed enti esterni.<br />

Anche con il MIP sono stati realizzati parecchi corsi di formazione continua per le PMI<br />

e corsi di formazione professionalizzanti per giovani diplomati attraverso il ricorso a finanziamenti<br />

del Fondo Sociale Europeo.<br />

UNIVERSITA' CATTOLICA<br />

Comitato Università - Mondo del Lavoro<br />

L'adesione al comitato di raccordo scuola-mondo del lavoro ha siglato l'avvio di progetti<br />

di collaborazione con questo Ateneo. Nel Comitato, Assolombarda si propone di avere<br />

un ruolo attivo e propositivo riguardo ai temi dell'orientamento nelle sue diverse articolazioni<br />

e all'arricchimento dei curricula in relazione ai cambiamenti culturali e professionali.<br />

Il Comitato conferma sempre più la sua capacità di promuovere interessanti forme di<br />

collaborazione tra l'Ateneo e il mondo produttivo e si avvale della collaborazione di un<br />

crescente numero di docenti e di esponenti di imprese (gli Enti e le aziende aderenti<br />

hanno ormai raggiunto quota 80).<br />

Le iniziative promosse dal Comitato coinvolgono annualmente oltre 8.000 studenti e<br />

spaziano dagli incontri con i Direttori del Personale, ai corsi di orientamento al lavoro,<br />

alla presentazione di figure professionali e funzioni aziendali, alla promozione di seminari<br />

e convegni.<br />

Il Comitato ha inoltre il compito di promuovere l'effettuazione di esperienze di stage<br />

nelle imprese e di facilitare l'inserimento al lavoro.<br />

ASAM<br />

L'Università Cattolica, Assolombarda e un gruppo di aziende hanno costituito un'associazione<br />

per la ricerca nelle discipline aziendali e manageriali (ASAM) che si avvale prio-<br />

33


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ritariamente <strong>delle</strong> strutture accademiche e di ricerca della Facoltà di Economia e Commercio.<br />

L'Associazione svolge attività di ricerca di carattere generale e specifica, su commessa<br />

<strong>delle</strong> aziende; organizza seminari e workshop su temi di attualità; promuove iniziative<br />

nell'ambito del percorso universitario degli studenti di economia su temi di interesse<br />

aziendale (stage, borse di studio, <strong>collaborazioni</strong> a tesi di laurea).<br />

CEDRI<br />

Il CEDRI (Centro Europeo di Diritto e di Relazioni Industriali), di cui Assolombarda è<br />

socio fondatore, ha l'obiettivo di realizzare, approfondire e diffondere la conoscenza<br />

<strong>delle</strong> relazioni <strong>industria</strong>li nel nostro Paese anche nella prospettiva europea.<br />

Con il CEDRI, Assolombarda ha concordato di attivare e promuovere una banca dati<br />

congiunta su taluni aspetti del mondo del lavoro.<br />

L'iniziativa colma una lacuna che caratterizzava negativamente il nostro Paese, privo<br />

di una indagine periodica e di respiro nazionale su indicatori oggettivi dello stato <strong>delle</strong><br />

relazioni <strong>industria</strong>li.<br />

UNIVERSITA' L. BOCCONI<br />

Assolombarda è presente nel Consiglio di Amministrazione dell'Università L. Bocconi.<br />

E' inoltre presente in sette Centri di ricerca di questa Università:<br />

- Centro di Studi sull'imprenditorialità "Furio Cicogna";<br />

- Centro di Studi sui processi di internazionalizzazione (CESPRI);<br />

- Centro di Studi sulla innovazione e sulla riorganizzazione <strong>industria</strong>li (CIRI);<br />

- Centro di Studi e ricerche di politica comparata;<br />

- Istituto di Studi sulle borse valori "A. Lorenzetti";<br />

- Centro per lo studio dei problemi dell'economia del lavoro (CESPEL);<br />

- Centro di economia monetaria e finanziaria.<br />

Le competenze e gli studi di tutti i Centri Bocconi concorrono inoltre, nel quadro di un<br />

accordo globale Assolombarda-Bocconi, alla realizzazione di un osservatorio permanente<br />

denominato "Osservatorio Assolombarda/Bocconi sulla competitività dell'impresa".<br />

Con esso Assolombarda realizza i suoi rapporti con l'Università L. Bocconi; l'Università<br />

indirizza in una iniziativa forte le proprie molteplici competenze su di uno specifico<br />

tema.<br />

Vi sono infine forti legami di collaborazione con l'Ufficio Placement, volti a favorire i<br />

contatti tra le imprese e i laureandi/laureati anche attraverso l'organizzazione di incontri<br />

con esponenti aziendali in Università e l'effettuazione di stage nelle imprese.<br />

34


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

Programma Partner per lo sviluppo<br />

Nel 1996 Assolombarda ha aderito ad una nuova iniziativa dell'Università Bocconi volta<br />

a potenziare e nazionalizzare le iniziative già esistenti di collaborazione con le imprese e<br />

a favorirne lo sviluppo di nuove.<br />

Il programma Partner per lo sviluppo vuole creare l'occasione per una collaborazione<br />

stabile in due direzioni: da un lato l'impresa partecipa attivamente alla vita dell'Università<br />

e attinge a risorse e conoscenze nell'ambito <strong>delle</strong> discipline aziendali, economiche ed<br />

organizzativi; dall'altra l'Università si tiene al passo con l'evoluzione in atto nelle imprese<br />

attraverso la condivisione di esperienze e realtà imprenditoriali, creando le condizioni<br />

per assicurare ai propri studenti la preparazione più adeguata alle esigenze del mondo<br />

del lavoro.<br />

Nell’ambito dei rapporti di collaborazione con l’Ateneo è stata condotta un’indagine,<br />

sulla figura del “laureato Bocconi” che ha coinvolto, attraverso la tecnica dei focus<br />

group, una quarantina di imprese associate con l’obiettivo di fornire indicazioni utili per<br />

la riforma del corso di laurea in economia, secondo il nuovo ordinamento universitario.<br />

Osservatorio sul mondo<br />

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO<br />

Dal 1997 Assolombarda collabora con il Centro per gli studi di politica estera e opinione<br />

pubblica diretto dal Prof. Vigezzi per la realizzazione di un ciclo di conversazioni coordinate<br />

dall'Ambasciatore Sergio Romano sui principali temi d'attualità in materia di politica<br />

estera.<br />

ALAR<br />

Assolombarda - insieme ad alcune grandi aziende - è socio fondatore dell'ALAR (Associazione<br />

Lavoro e Ricerche) che opera presso l'istituto di diritto del lavoro dell'Università<br />

degli Studi.<br />

L'Associazione si pone l'obiettivo di assumere iniziative idonee a dare adeguata proiezione<br />

esterna alla riflessione scientifica su argomenti riguardanti i profili giuridici dei rapporti<br />

di lavoro, ottimizzando le sinergie che derivano dagli apporti combinati di studiosi<br />

del mondo accademico, di operatori di aziende e di associazioni datoriali.<br />

Tale collaborazione felicemente avviata, pubblica una rivista specializzata e produce<br />

studi, ricerche, ed iniziative formative.<br />

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REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA<br />

La nuova Università milanese, nata dallo sdoppiamento dell'Università Statale che<br />

aveva superato i centomila studenti, intende caratterizzarsi per una forte connotazione<br />

sulle nuove tecnologie e per la collaborazione con il sistema <strong>industria</strong>le.<br />

In questo contesto è stato progettato un nuovo Corso di laurea triennale in Chimica e<br />

tecnologia (LICET) che avrà avvio con il nuovo anno accademico.<br />

Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro formato da docenti, universitari,<br />

darappresentanti del Gruppo Chimici di Assolombarda e di Federchimica.<br />

Forte attenzione viene dedicata all'orientamento con la realizzazione di un sito internet<br />

e di un corso di aggiornamento rivolto ai docenti di scienze e di chimica <strong>delle</strong> scuole secondarie<br />

superiori.<br />

ALTRE INIZIATIVE<br />

Il 16 gennaio 1995 è stata costituita a Milano - promossa da Assolombarda e AIM - la<br />

società consortile Biopolo, fra le aziende Farmacia S.p.A., Lepetit S.p.A., Zambon<br />

S.p.A., Primm s.r.l., Hydra s.r.l., Zambon.<br />

La Società Biopolo ha l'obiettivo di realizzare a Milano un "Centro di Eccellenza" nel<br />

settore <strong>delle</strong> Biotecnologie <strong>industria</strong>li in cui realizzare su base innovativo una stretta<br />

collaborazione fra le aziende interessate alla ricerca ed all'innovazione tecnologica ed i<br />

laboratori di buon livello internazionale <strong>delle</strong> Università insediate sul territorio.<br />

Il Centro è indirizzato alle esigenze dell'<strong>industria</strong> chimica, farmaceutica, agroalimentare<br />

e di tutela dell'ambiente.<br />

La società consortile è stata strutturata come "Società aperta" nel senso che, una volta<br />

costituita, alla stessa possono aderire tutte le imprese interessate alle finalità del Biopolo.<br />

La collaborazione fra le società Biopolo e l'Università è regolata da una Convenzione<br />

che sancisce un rapporto paritario in cui i ricercatori universitari sono impegnati a sviluppare<br />

ricerche istituzionali e a dialogare con le imprese per le ricadute produttive <strong>delle</strong><br />

loro ricerche; le imprese sono impegnate e ad alimentare la ricerca universitaria con risorse<br />

proprie umane, strumentali e finanziarie in uno sforzo comune di finalizzazione di<br />

ricerca pubblica e privata a sostegno del sistema produttivo <strong>delle</strong> imprese locali. Non<br />

più, quindi, <strong>collaborazioni</strong> episodiche, ma costituzione di gruppi misti di ricerca tesi al<br />

raggiungimento di interessi generali oltre che particolari di entrambi le parti.<br />

36


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

ASSOCIAZIONE ERCOLE BOTTANI<br />

L'Associazione - costituita da una ventina di aziende e da Assolombarda - svolge azione<br />

di orientamento scolastico e propone iniziative volte a promuovere la ricerca e gli<br />

studi nel campo dell'ingegneria elettrica a livello di diploma universitario, laurea, dottorato<br />

di ricerca.<br />

L'Associazione ha collaborato attivamente per la realizzazione del Diploma Universitario<br />

in Ingegneria Elettronica e lo promuove anche attraverso l'istituzione di borse di studio<br />

per i migliori studenti.<br />

PARCO SCIENTIFICO BIOMEDICO SAN RAFFAELE<br />

Il Parco Scientifico è stato costituito nel 1992 su iniziativa dell'IRCCSH San Raffaele e<br />

di alcune aziende operanti nel campo farmaceutico e biotecnologico (tra cui Bayer, Roche,<br />

Schering, Boehringer, Snia) in collaborazione con strutture universitarie (Università<br />

Vita e Salute S. Raffaele, Università degli Studi, Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico)<br />

e il CNR. E' un'area attrezzata per la ricerca in campo biomedico, creata per<br />

sostenere la capacità competitiva di imprese ad alto contenuto tecnologico.<br />

Il Parco Scientifico ha l'obiettivo di realizzare una struttura ad alto livello nella ricerca<br />

biomedica di base e applicata, volta al trasferimento <strong>delle</strong> conoscenze tecnologiche dai<br />

Centri di ricerca alle imprese ed al mercato, allo sviluppo di specifici programmi di cooperazione<br />

con l'<strong>industria</strong>, alla formazione di ricercatori e manager.<br />

Nell'ambito del Parco Scientifico opera anche il CeBITeC, Centro di Bioingegneria e<br />

Innovazioni Tecnologiche in cardiochirurgia, promosso da Snia, Politecnico e Ospedale<br />

San Raffaele.<br />

CITTA’ DEI MESTIERI E DELLE PROFESSIONI<br />

Si tratta di un’iniziativa appena varata presso la sede del Museo della Scienza e della<br />

Tecnica di Milano ispirandosi ad un’idea originale, unica e riuscita, <strong>delle</strong> Città <strong>delle</strong><br />

Scienze di Parigi. La Città dei Mestieri costituisce uno spazio, alla cui realizzazione Assolombarda<br />

ha attivamente collaborato assieme ad altri partner territoriali, tra cui<br />

l’Università degli Studi di Milano e l’Università Cattolica di Milano, finalizzato a offrire ai<br />

giovani, in un unico luogo, programmi, aperture prospettiche, risorse, consigli in tema di<br />

lavoro e formazione.<br />

Il centro è organizzato attorno a quattro poli:<br />

A. Orientarsi: permette di approfondire la conoscenza relativa ai propri interessi,<br />

attitudini e le caratteristiche personali per meglio definire il proprio percorso<br />

formativo;<br />

37


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

B. Cercare un impiego: consente di migliorare le proprie tecniche di ricerca<br />

del lavoro utilizzando metodologie avanzate e di approfondire le modalità di compilazione<br />

del curriculum vitae e le procedure e caratteristiche di un colloquio di<br />

selezione;<br />

C. Trovare una formazione: consente di conoscere il sistema e l'offerta formativa<br />

italiana ed europea e definire percorsi di formazione appropriati al proprio<br />

progetto di sviluppo professionale;<br />

D. Cambiare la propria vita professionale: consente di fare il punto sulla propria<br />

situazione professionale e definire un percorso di bilancio di competenze<br />

personalizzato.<br />

38


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI PAVIA<br />

L’Unione degli Industriali della Provincia di Pavia aderisce alle seguenti iniziative in<br />

collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia:<br />

CONSORZIO PAVESE<br />

Si è sviluppata la partecipazione al “Consorzio Pavese per gli studi post universitari<br />

nell’area economica finanziaria” , che si propone di favorire lo sviluppo degli studi superiori.<br />

STAGE E TIROCINI FORMATIVI<br />

Sono stati promossi tirocini formativi ed orientativi per la conoscenza diretta del mondo<br />

del lavoro. Tale attività è regolata da una convenzione-quadro stipulata nel 1996 con<br />

l’Università degli Studi di Pavia, che prevede tirocini svolti da studenti dei corsi di diploma<br />

e/o diplomati e/o laureati da non più di un anno dell’Università degli Studi di Pavia<br />

presso imprese associate; il tirocinio si configura come completamento del percorso<br />

formativo, non ha finalità lavorative, bensì persegue solo obiettivi di acquisizione di conoscenza<br />

diretta del mondo del lavoro. L’interscambio di esperienze ha consentito di<br />

sviluppare possibilità occupazionali di sicuro interesse anche per l’azienda.<br />

SPORTELLO UNIVERSITA’ IMPRESE<br />

Nel corso del 2000 l’Unione ha collaborato ad una iniziativa realizzata con lo Sportello<br />

Università/Imprese e con la Camera di Commercio di Pavia e finalizzata ad individuare<br />

possibilità di collaborazione tra imprese e Dipartimenti Universitari.<br />

SCUOLA SUPERIORE DI GESTIONE INTEGRATA DELL’AMBIENTE<br />

Si è dato sostegno alla Scuola in Gestione Integrata dell’Ambiente, promossa<br />

dall’Università di Pavia, con sede presso il Collegio Universitario “F.lli Cairoli” , con<br />

l’erogazione di una borsa di studio per il Master in “Gestione Integrata dell’Ambiente”.<br />

PROGRAMMA ORIENTAMENTO AL LAVORO<br />

Si è collaborato con l’Università degli Studi di Pavia ad organizzare una serie di seminari<br />

finalizzati a facilitare l’incontro degli Studenti dell’Ateneo con il mondo del lavoro. A<br />

tale proposito sono stati realizzati degli incontri con società di selezione del personale,<br />

39


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

primarie associazioni e responsabili del personale <strong>delle</strong> imprese. Questi incontri si sono<br />

svolti con cadenza periodica e con l’obiettivo di trattare i seguenti temi:<br />

a) stesura curriculum e relativa lettera di accompagnamento a fronte di casistiche<br />

diverse: Curriculum Vitae spontaneo, Curriculum Vitae in risposta a<br />

un’inserzione…<br />

b) modalità di svolgimento <strong>delle</strong> selezioni e relative tecniche (test, colloqui<br />

individuali e di gruppo,…)<br />

c) modalità giuridiche di inserimento nel mondo del lavoro (stage, contratti di<br />

formazione, contratti di collaborazione coordinata e continuativa, <strong>collaborazioni</strong><br />

occasionali, lavoro interinale,...)<br />

Le iniziative del Programma Orientamento al Lavoro, che si svilupperà anche nel corso<br />

del 2001, sono un modo per supportare gli studenti dell’Università di Pavia nella fase finale<br />

del loro percorso di studi e di primo contatto con il mondo del lavoro.<br />

PORTE APERTE ALLE IMPRESE<br />

Nell’ambito del programma di orientamento post laurea è stata organizzata la manifestazione<br />

“Porte Aperte alle Imprese, con lo scopo di favorire l’incontro tra i laureandi e i<br />

neolaureati da una parte e le imprese operanti sul territorio non solo provinciale, ma anche<br />

nazionale ed internazionale dall’altra.<br />

L’evento ha costituito per le aziende una concreta occasione di recruiting e di incontro<br />

con i giovani.<br />

I rappresentanti <strong>delle</strong> aziende partecipanti hanno avuto la possibilità di dare informazioni<br />

relativamente al mercato del lavoro locale e di presentare le proprie attività, illustrando<br />

i profili professionali richiesti.<br />

A latere della manifestazione sono stati organizzati incontri tematici.<br />

40


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE<br />

Il progetto degli <strong>industria</strong>li<br />

L’università Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza è sorta nel 1991 per iniziativa<br />

dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.<br />

E’ una Università autonoma e indipendente, anche dal punto di vista economico, e<br />

mantiene nella separazione <strong>delle</strong> responsabilità, nella reciproca autonomia e nella ricerca<br />

di una fattiva collaborazione tra il Consiglio di Amministrazione e il Senato Accademico<br />

una <strong>delle</strong> sue peculiarità. Al Consiglio di Amministrazione, il cui Presidente è statutariamente<br />

espresso dai fondatori dell'Ateneo, il compito di indirizzare l'attività dell'Istituto,<br />

di delineare le strategie di sviluppo, di verificare la coerenza con la ragione<br />

d'essere dell'Istituto medesimo e il mantenimento degli indirizzi di fondo prescelti al momento<br />

della sua nascita. Agli organismi accademici il compito di sviluppare in piena autonomia<br />

l'attività didattica, la ricerca e la formazione extra-didattica.<br />

L’inaugurazione nel luglio 1999 della Residenza Universitaria Carlo Pomini costituisce<br />

l’ultimo tassello del progetto, che prevedeva da un lato il riferimento ad un modello<br />

scientifico e didattico innovativo, articolato sulla compenetrazione organica di corsi a indirizzo<br />

economico, giuridico e tecnologico e, dall’altro, alla tradizione dei campus universitari<br />

caratterizzati dall’incentivazione alla frequenza <strong>delle</strong> lezioni, dalla permanenza<br />

in Università e da un servizio di qualità offerto agli studenti.<br />

La LIUC – entrato nel decimo anno di attività – è stata un antesignana del rinnovamento<br />

accademico, avendo già introdotto diversi pilastri della riforma come gli stage, le<br />

lingue, l'informatica.<br />

Già negli ultimi anni, infatti, i corsi di laurea hanno avuto una configurazione tale da<br />

consentire agli allievi entrambe le possibili opzioni: mantenere cioè il piano di studi tradizionale<br />

oppure passare a quello riformato.<br />

Anticipando ancora una volta i tempi della riforma, la "Cattaneo" ha previsto – e si<br />

tratta, sul piano didattico, della novità dell’anno accademico 2000/2001 – l'avvio di cinque<br />

master progettati in stretta collaborazione con il mondo dell'impresa, come da tradizione<br />

di questa Università. Si tratta di master già configurati in modo tale da essere considerati<br />

come "master universitari", in grado cioè di costituire parte integrante del percorso<br />

curriculare degli allievi.<br />

L’offerta formativa<br />

L'Università provvede a tutti i livelli di formazione universitaria rilasciando i titoli previsti<br />

dall'articolo 1 della Legge 19 novembre 1990, n. 341 e successive modificazioni, ossia:<br />

- diploma universitario;<br />

- diploma di laurea;<br />

41


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

- diploma di specializzazione;<br />

- dottorato di ricerca;<br />

- master;<br />

- altri titoli previsti dalla normativa in vigore.<br />

L’università ha attivato nel 1991 il Corso di Laurea in Economia Aziendale, nel 1994 il<br />

Corso di Diploma Universitario in Ingegneria Logistica e della Produzione (triennale), nel<br />

1998 il Corso di Laurea in Giurisprudenza e nel 1999 il Corso di Laurea in Ingegneria<br />

Gestionale. L'obiettivo principale di tutti i corsi è quello di preparare manager e professionisti<br />

orientati all'impresa, nonché tecnici capaci di affrontare in particolare i problemi<br />

<strong>delle</strong> imprese, particolarmente di piccola e media dimensione.<br />

L’attività accademica si sviluppa sulla base di un modello didattico ed educativo<br />

multidisciplinare, in contro-tendenza rispetto alla rincorsa alla iper-specializzazione. La<br />

finalità dei corsi di laurea è infatti quello di preparare una futura classe di manager, di<br />

professionisti orientati all'impresa e di tecnici capaci di operare nei rispettivi ambiti senza<br />

quelle barriere culturali che impediscono una gestione integrata <strong>delle</strong> imprese, in particolare<br />

di quelle di piccole e medie dimensioni.<br />

Il modello didattico ed educativo è caratterizzato in particolare da:<br />

− il numero programmato degli allievi: l’università ha scelto di rimanere di piccole<br />

dimensioni, con un rapporto di 1 docente ogni 10 allievi;<br />

− l’organizzazione semestrale degli insegnamenti con lo svolgimento di prove intermedie<br />

per la verifica dell’apprendimento;<br />

− il ricorso a un corpo docente che realizza un mix equilibrato tra esperienze accademiche,<br />

professionali e aziendali;<br />

− la qualità della didattica, con ricorso sistematico a modalità di apprendimento attivo,<br />

stage, periodi di studio all'estero, servizi di tutorship (affidato a giovani docenti e<br />

studenti anziani per assistenza didattica, orientamento e supporto relativo ai metodi di<br />

studio), impiego di tecnologie di supporto;<br />

− un percorso formativo che, accanto a una preparazione generale, prevede una<br />

buona conoscenza <strong>delle</strong> lingue, dell'informatica e una costante esperienza di contatto<br />

con le imprese;<br />

− la frequenza incentivata a lezioni, esercitazioni e seminari;<br />

− lo sviluppo dell’autoimprenditorialità, particolarmente attraverso il sostegno<br />

dell’Università all’attività della JEL, la Junior Enterprise LIUC;<br />

− la possibilità concreta di partecipare alle iniziative culturali e ricreative, nel modello<br />

di Università Residenziale.<br />

Il corso di laurea in Economia Aziendale<br />

Attivo dall'anno accademico 1991-1992 nell'ambito della prima Facoltà istituita<br />

dall’Università, quella di Economia, il corso di laurea in Economia Aziendale è congegnato<br />

in modo tale da fondere insegnamenti economici con insegnamenti tecnologici,<br />

mantenendo una visione unitaria dell'impresa, fondata su un sistema di valori improntato<br />

al concetto di capitalismo imprenditoriale e in modo tale da consentire allo studente<br />

un'adeguata conoscenza <strong>delle</strong> problematiche produttive.<br />

42


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

Insieme ad una formazione generale nelle discipline economiche tale da consentire<br />

agli allievi l'accesso a tutte le opportunità riservate ai laureati in Economia, l'obiettivo del<br />

corso di laurea è, soprattutto, quello di formare le nuove leve imprenditoriali ed i futuri<br />

dirigenti d'azienda così che siano in grado, una volta fatto il loro ingresso nel mondo<br />

produttivo, di occuparsi con competenza degli aspetti gestionali e finanziari senza dimenticare<br />

quelli tecnico-produttivo. In altri termini: manager polivalenti, capaci di espletare<br />

adeguatamente le funzioni proprie di dirigenti di impresa che devono conoscere<br />

l’impresa in tutti i suoi aspetti, con particolare attenzione alle problematiche amministrative<br />

e gestionali.<br />

Il corso di laurea in Giurisprudenza<br />

Attivato con l’anno accademico 1998-1999, il corso di laurea in Giurisprudenza ha una<br />

forte vocazione giuridico-economica (quindi comprende insegnamenti riguardanti<br />

l’economia politica, l’economia aziendale, il bilancio d’impresa, elementi di organizzazione<br />

e gestione aziendale, il funzionamento dei mercati finanziari) e un’ampia apertura<br />

internazionale (ha quindi diversi insegnamenti di diritto comparato e di diritto comunitario).<br />

Questo corso di laurea non solo arricchisce la gamma <strong>delle</strong> competenze rivolte alla<br />

gestione d’impresa, ma offre nuove opportunità formative per gli altri tradizionali sbocchi<br />

professionali dei laureati in Giurisprudenza: la professione di avvocato o notaio, l’attività<br />

di magistrato e quella di funzionario nella pubblica amministrazione.<br />

Il corso di laurea in Ingegneria Gestionale<br />

Attivato con l’anno accademico 1999-2000, il corso di laurea in Ingegneria Gestionale<br />

forma ingegneri d’azienda. Con l’emanazione dei provvedimenti di attuazione della riforma<br />

dell’ordinamento universitario, il corso assumerà la forma del 3 (laurea) + 2 (laurea<br />

specialistica) ed assorbirà il corso di diploma universitario descritto più sotto. Gli allievi<br />

hanno fin d’ora la possibilità di optare per il corso di cinque anni o per quello di tre,<br />

dopo aver iniziato gli studi.<br />

Anche il corso di laurea in Ingegneria Gestionale annovera accanto all’orientamento<br />

generale anche sei orientamenti specialistici previsti per il corso di diploma in Ingegneria<br />

Logistica e della Produzione (meccanico, tessile, grafico, chimico, materie plastichegomma,<br />

informatico).<br />

Il corso di diploma universitario in Ingegneria Logistica e della Produzione<br />

Il corso di diploma universitario in Ingegneria Logistica e della Produzione è stato attivato<br />

dall’Università nel 1994 l’ultima edizione è iniziata nel 1999 e terminerà nel 2002.<br />

Dal 1999, infatti, è stato sostituito dal corso di laurea in Ingegneria Gestionale.<br />

43


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Il diploma universitario in Ingegneria Logistica e della Produzione, di durata triennale,<br />

ha lo scopo di formare una figura professionale di matrice tecnologica, che abbia tuttavia<br />

una preparazione specifica per l'impresa.<br />

Il corso di Ingegneria si colloca in un'area contigua a quella occupata dal corso di Economia<br />

Aziendale; in questo modo le due aree si integrano e si completano a vicenda,<br />

coprendo interamente un settore essenziale per l'impresa.<br />

Il corso prevede sei orientamenti specialistici per i seguenti settori merceologici: meccanico,<br />

tessile, grafico, chimico, materie plastiche-gomma.<br />

I risultati dell’ufficio Placement<br />

I tempi di attesa medi per i diplomati e i laureati sono indiscutibilmente emblematici: 29<br />

giorni per i laureati in Economica Aziendale e nessun tempo d’attesa per i diplomati in<br />

Ingegneria. Per facilitare l’inserimento lavorativo, l’ufficio provvede a segnalare alle imprese,<br />

sia direttamente, sia attraverso le Associazioni imprenditoriali, i nomi ed i curricola<br />

dei neo–laureati, curando una selezione preventiva finalizzata al migliore incontro<br />

tra domanda ed offerta, sulla base <strong>delle</strong> esigenze aziendali e <strong>delle</strong> vocazioni individuali.<br />

I Centri di ricerca<br />

L’Università svolge la propria attività di formazione post-laurea principalmente attraverso<br />

Centri di ricerca e formazione attivati al proprio interno. Ogni Centro ha un suo settore<br />

di interesse specifico: tra questi la PMI, la pubblica amministrazione, il management<br />

dei trasporti, l'economia del territorio, i rapporti etica/economia.<br />

• Centro di Ricerca e Formazione sul Management dei Trasporti (CRMT)<br />

• Centro di ricerca sulla piccola impresa "Camillo Bussolati" (CCB)<br />

• Centro di Ricerca e Formazione per la Pubblica Amministrazione (CePA)<br />

• Centre for Ethics, Law & Economics (CELE)<br />

• Centro di Ateneo per la Ricerca Educativo-Didattica e l'Aggiornamento (CA-<br />

RED)<br />

• Centro di Ricerca sullo Sviluppo Territoriale (CERST)<br />

• Centro Interuniversitario sul Management dei trasporti, la logistica Integrata e le<br />

Infrastrutture (CTL)<br />

• Centro per l'Economia e le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione<br />

(CETIC), promotore dell'osservatorio e-pmi, dispone <strong>delle</strong> competenze sviluppate<br />

lungo diversi anni di attività di formazione alla gestione <strong>delle</strong> tecnologie dell'informazione<br />

e della comunicazione.<br />

Formazione permanente<br />

Anticipando i "master universitari" previsti dalla riforma dei cicli di studio accademici,<br />

l’Università Cattaneo ha progettato con le Imprese cinque master programmati dall'Università<br />

Carlo Cattaneo per l'anno accademico 2000-2001.<br />

44


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERRITORIALI<br />

Due le caratteristiche fondamentali comuni: primo, essere stati progettati ed essere<br />

condotti, nella tradizione dell'Università Cattaneo, in sinergia con il mondo <strong>delle</strong> imprese,<br />

<strong>delle</strong> istituzioni finanziarie e <strong>delle</strong> professioni, alle quali gli stessi master sono rivolti; secondo,<br />

essere strutturati in modo da configurarsi come "master universitari", secondo<br />

quanto previsto dall'imminente riforma dei cicli di studio accademici e poter così attribuire,<br />

dopo l'entrata in vi<br />

gore della riforma, crediti utilizzabili in tale ambito.<br />

I primi tre master hanno preso avvio nei mesi di gennaio-febbraio 2001:<br />

• il primo master ha per oggetto il "Merchant Banking" e vuole rispondere<br />

alla crescente necessità di figure professionali richieste dal settore finanziario,<br />

particolarmente dalle Merchant e Investment Bank, dalle società di Private Equity<br />

e Venture Capital, dalle società di intermediazione e gestione del risparmio;<br />

• il secondo è il master in "e-Business & Supply Chain Management",<br />

per rispondere alle sempre più crescenti necessità di figure professionali con<br />

competenze tecniche e gestionali inerenti l'applicazione dell'Information & Comunication<br />

Technology in ambito <strong>industria</strong>le;<br />

• il terzo master, in "Economia e Diritto dell'impresa – M.E.D.I.", realizzato<br />

in collaborazione con prestigiosi studi legali, rappresenta una novità di<br />

grande rilievo nel panorama dei corsi di specializzazione post laurea nel settore<br />

del diritto dell'impresa. Si caratterizza per l'approccio interdiciplinare tra diritto ed<br />

economia, indispensabile per soddisfare la domanda, sempre più sofisticata, di<br />

consulenza giuridica all'impresa e per il forte orientamento alla pratica professionale,<br />

vera chiave d'accesso al mercato del lavoro. Il master ha durata di nove<br />

mesi articolati su tre trimestri, l'ultimo dei quali è dedicato ad uno stage.<br />

Altri due master sono programmati a partire dal mese di maggio 2001:<br />

• il master in Direzione del personale – DI.P. volto a formare una professionalità<br />

capace di intervenire sulle organizzazioni complesse, private e pubbliche,<br />

con una visione ampia e completa <strong>delle</strong> problematiche di gestione <strong>delle</strong> risorse<br />

umane;<br />

• il master in Previdenza e assistenza complementare – MA.P.A.". finalizzato<br />

a fornire una preparazione ad hoc per il giurista e l'economista che vuole<br />

comprendere e gestire le nuove frontiere della previdenza e della sanità integrativa.<br />

45


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI MONZA E BRIANZA<br />

Partendo dalla necessità di sviluppare adeguate forme di raccordo tra il sistema produttivo<br />

e il sistema formativo e nell'ottica di voler diffondere la cultura d'impresa a tutti i<br />

livelli del sistema educativo e scolastico, l'Associazione degli Industriali di Monza e<br />

Brianza ha stipulato convenzioni quadro di tirocinio, formazione e orientamento con<br />

diverse sedi universitarie del territorio: Politecnico di Milano, Università Commerciale L.<br />

Bocconi di Milano, Università degli Studi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

di Milano, Libero Istituto Universitario "Carlo Cattaneo" di Castellanza (VA).<br />

Le facilitazione che tali convenzioni hanno prodotto per le imprese associate, unitamente<br />

al proficuo rapporto di collaborazione instauratosi con gli uffici di stage <strong>delle</strong> rispettive<br />

università, hanno consentito un ampliamento dell'utilizzo del tirocinio quale concorso<br />

<strong>delle</strong> imprese alla formazione di risorse umane sempre più adeguate alle esigenze<br />

del mondo produttivo.<br />

Con l'obiettivo di facilitare maggiormente la vicinanza e la comunanza di obiettivi formativi<br />

tra le università e le imprese del territorio, che valorizzi le peculiarità produttive<br />

<strong>delle</strong> stesse, l'Associazione sta anche lavorando con alcune sedi universitarie della provincia<br />

di Milano per l'istituzione, sul territorio di Monza e della Brianza, di corsi universitari<br />

specifici relativi alle tematiche dell'economia e dello sviluppo imprenditoriale nel suo<br />

complesso.<br />

46


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI TRENTO<br />

L’Associazione intrattiene un rapporto ormai pluriennale con l’Ateneo trentino che<br />

tocca vari ambiti e alimenta varie iniziative.<br />

Più in particolare, si possono citare:<br />

• il progetto “Strategie in Concerto”, attivato con la Facoltà di Economia e<br />

Commercio e finalizzato a supportare con testimonianze di giovani imprenditori il<br />

corso “Strategie d’Impresa”;<br />

• la collaborazione con la Facoltà di Ingegneria, per un progetto di stages che<br />

portino a rafforzare il rapporto Università / Industria e per interventi in tema di<br />

“Gestione del Sistema Qualità aziendale”, attraverso una collaborazione con il<br />

Club della Qualità e lo Sportello Qualità dell’Associazione;<br />

• l’attività di interfaccia tra la Facoltà di Economia e le aziende associate<br />

nell’indirizzo di tesi di laurea e di ricerche in azienda riguardanti i principali aspetti<br />

della gestione d’impresa;<br />

• la collaborazione su iniziative seminariali, convegnistiche e di ricerca di<br />

interesse <strong>industria</strong>le sviluppate non solo dalla Facoltà di Economia, ma anche dalle<br />

Facoltà di Ingegneria, Fisica, Giurisprudenza e Sociologia;<br />

• il Consorzio Innovazione d’Impresa S.c.a.r.l., organismo di raccordo tra mondo<br />

dell’Università, della ricerca e attività produttive, costituito da Università di Trento,<br />

Istituto Trentino di Cultura e Tecnofin Trentina S.p.A.; il Consorzio sta confluendo in<br />

un nuovo soggetto provinciale denominato Agenzia per lo Sviluppo, nel quale<br />

l’Associazione è presente. Il Consorzio opera nei campi del trasferimento tecnologico<br />

e della formazione.<br />

L’Associazione è inoltre socio del C.U.O.A. (Consorzio Universitario di<br />

Organizzazione Aziendale) che vede tra gli altri la presenza <strong>delle</strong> Università degli Studi<br />

di Padova, Venezia, Verona, Trento e Udine.<br />

47


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI BOLZANO.<br />

Un primo esempio concreto per lo sviluppo di un’offerta formativa a livello universitario è<br />

stata la programmazione del diploma di laurea per ingegneri <strong>industria</strong>li, che<br />

l’Associazione <strong>industria</strong>li di Bolzano ha messo a punto in oltre due anni di lavoro insieme<br />

all’Accademia Europea di Bolzano ed alla Libera Università di Bolzano. Con questo<br />

corso di studi avviato in autunno 1999 vengono formati a Bolzano tecnici con una<br />

formazione a livello europeo. Agli studenti vengono fornite specifiche conoscenze<br />

tecniche, nonchè i fondamenti dell’organizzazione e gestione aziendale. Particolare<br />

attenzione viene posta alla pratica aziendale, in altre parole all’applicazione pratica sul<br />

posto di lavoro degli apprendimenti teorici. Il corso di diploma è adesso al suo secondo<br />

anno di vita. L’Associazione <strong>industria</strong>li continua a seguirne i lavori e le aziende<br />

associate, nonché quelle che collaborano strettamente per questo progetto, vengono<br />

costantemente tenute al corrente sull’andamento del corso.<br />

Per garantire che il diploma di laurea di Bolzano corrispondesse effettivamente alle<br />

esigenze reali <strong>delle</strong> aziende locali, nell’autunno del 1996 è stato creato all’interno<br />

dell’Associazione <strong>industria</strong>li un gruppo di lavoro composto da esperti <strong>delle</strong> aziende<br />

<strong>industria</strong>li. Insieme ad esperti del Centro di formazione della FIAT (l’ISVOR di Torino) è<br />

stata elaborata una proposta per il profilo professionale degli ingegneri <strong>industria</strong>li. Il<br />

progetto ha potuto contare anche sul sostegno finanziario del Fondo Sociale Europeo. Il<br />

fabbisogno della figura professionale di ingegnere <strong>industria</strong>le è stato rilevato<br />

dall’Associazione <strong>industria</strong>li con un’indagine tra le aziende associate.<br />

Nel giugno del 1998 è stata, per così dire, “formalizzata” la collaborazione in tema di<br />

formazione universitaria tra l’Associazione <strong>industria</strong>li, la Giunta provinciale altoatesina,<br />

l’Accademia Europea di Bolzano e la Libera Università di Bolzano con la fondazione di<br />

un Sodalizio per la Formazione universitaria in Alto Adige. Obiettivo primario del<br />

Sodalizio è promuovere e sostenere l’attivazione di corsi e diplomi universitari<br />

prevalentemente in materie economiche e tecniche. Il Sodalizio rappresenta un costante<br />

collegamento tra l’iniziativa didattica ed il mercato del lavoro. Il Sodalizio per la<br />

Formazione universitaria in Alto Adige è stato sottoscritto da 13 aziende<br />

dell’Associazione <strong>industria</strong>li che mettono a disposizione degli studenti del corso di<br />

diploma i posti di praticantato.<br />

Attualmente l’Associazione <strong>industria</strong>li di Bolzano sta lavorando in stretta collaborazione<br />

con la Libera Università di Bolzano per la realizzazione di una facoltà di informatica, che<br />

sarà avviata prossimamente. L’Associazione sta dando il suo fattivo contributo affinchè il<br />

profilo professionale formato in questa facoltà corrisponda alle esigenze reali<br />

dell’economia locale.<br />

Alla Facoltà di Economia e Commercio della Libera Università di Bolzano è stato messo<br />

in atto ed avviato un sistema di tutoraggio esterno per gli studenti che frequentano la<br />

48


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

Facoltà. Alcuni dirigenti e funzionari dell’Associazione <strong>industria</strong>li di Bolzano, nonché di<br />

aziende associate hanno dato la loro disponibilità a collaborare a tale iniziativa.<br />

I contatti tra università ed Associazione <strong>industria</strong>li vengono, infine, promossi e curati a<br />

vari livelli. Gli studenti vengono regolarmente invitati alle manifestazioni organizzate<br />

dall’Associazione, che è sempre disponibile anche ad incontrare gruppi di studenti per<br />

informare sull’<strong>industria</strong>, sull’economia altoatesina e su temi di interesse generale.<br />

Buoni, infine, sono i rapporti con le vicine Università di Trento ed Innsbruck, anche se da<br />

quando è stata costituita la Libera Università di Bolzano l’Associazione si è concentrata<br />

per concretizzare in particolar modo i rapporti con l’Istituzione bolzanina.<br />

49


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI PADOVA<br />

L'area UNIVERSITÀ-IMPRESA di Un<strong>industria</strong> Padova promuove lo sviluppo di relazioni<br />

coordinate e strutturate tra l'università ed il mondo <strong>delle</strong> imprese per la formazione<br />

di figure professionali adeguate alle caratteristiche del sistema produttivo locale,<br />

allo scopo di favorirne l'inserimento nel mondo del lavoro.<br />

Oltre alle normali attività istituzionali, Un<strong>industria</strong> e Università di Padova, hanno sviluppato<br />

dei percorsi di collaborazione volti all'ideazione e realizzazione di iniziative di<br />

comune interesse.<br />

• Un Ciclo di incontri "Università - Impresa", strutturato per aree, allo scopo di<br />

comprendere l’attuale offerta formativa dell’Ateneo patavino, promuovere una<br />

maggiore conoscenza del mondo del lavoro e <strong>delle</strong> sue dinamiche da parte dell'Università<br />

e dei giovani che la frequentano (anche attraverso stage, dottorati,<br />

ecc.) e favorire l’attivazione di percorsi formativi maggiormente in linea con le esigenze<br />

<strong>delle</strong> imprese.<br />

• Costituzione di gruppi di lavoro misti ed intersettoriali (area della chimica,<br />

della meccanica, della qualità, ecc.) per la concreta ideazione e realizzazione<br />

<strong>delle</strong> proposte formulate nell'ambito di ciascun incontro "Università - Impresa".<br />

• Promozione presso le aziende <strong>delle</strong> opportunità offerte dai corsi di dottorato di<br />

ricerca (convenzioni o intese con PMI, assistenza per l'accesso ai finanziamenti<br />

per la ricerca).<br />

• Attività condotte in collaborazione con le singole Facoltà e con l’Ufficio Stage e<br />

Tirocini dell’Università di Padova, volte a favorire l'inserimento di studenti, laureandi<br />

e/o neolaureati dell’Ateneo nelle aziende associate per un periodo di stage.<br />

• Progetto Workhope 2000 organizzato in collaborazione con l’Università di Padova,<br />

la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, l’Agenzia per<br />

l’Impiego, la Regione Veneto, la Province e i Comuni di Padova e Rovigo, volto<br />

ad attivare, gestire e valutare 100 stages per neo-laureati e neo-diplomati<br />

dell’Università dai Padova da svolgersi presso aziende venete.<br />

• Collaborazione con l’Università di Padova per la realizzazione e/o promozione di<br />

Corsi di Perfezionamento su temi d’interesse <strong>delle</strong> imprese.<br />

− Corso di Perfezionamento in Gestione Totale della Qualità in collaborazione<br />

con il Dipartimento di Innovazione Meccanica e Gestionale<br />

50


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

− Corso di Perfezionamento in Sistemi di Gestione Ambientale in collaborazione<br />

con il Dipartimento di Processi Chimici dell’Ingegneria.<br />

Per ulteriori informazioni si può fare riferimento alle pagine web della Divisione<br />

Università-Impresa di Un<strong>industria</strong> Padova all’indirizzo http://www.forema.it/uniimpresa/main.html<br />

51


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI TREVISO<br />

L'avvio a Treviso dei corsi di diploma universitario rappresenta un importante elemento<br />

di innovazione e sviluppo per il sistema imprenditoriale della provincia, in quanto collegati<br />

alle esigenze e alle specificità del tessuto economico ed imprenditoriale.<br />

Nell'anno accademico 1992-93 è stato avviato il corso di diploma universitario in IN-<br />

GEGNERIA INFORMATICA ED AUTOMATICA, promosso dalla Facoltà di Ingegneria<br />

dell'Università di Padova.<br />

Da gennaio 1995 è iniziato il corso di diploma in DISEGNO INDUSTRIALE,con l'istituto<br />

Universitario di Architettura di Venezia.<br />

Dall'anno accademico 1994-95 hanno trovato sede stabile a Treviso i corsi in "COM-<br />

MERCIO CON L'ESTERO" ed in "STATISTICA INFORMATICA PER LA GESTIONE<br />

DELLE IMPRESE" della Facoltà di Economia e commercio dell'Università di Ca' Foscari<br />

a Venezia.<br />

Questi D.U. fanno parte del Progetto CAMPUS mentre non rientrano gli altri due diplomi<br />

attivi in provincia: Traduttori e Interpreti - Lingue cinesi e giapponesi dell'Unviersità<br />

Ca’ Foscari di Venezia e Tecnologo del legno drlla Facoltà di Scienze Forestali<br />

dell’Università di Padova.<br />

L’aspetto del Progetto Campus, denominato “Campus Unioncamere”, è diventato momento<br />

importante nel percorso formativo dei giovani che frequentano i diplomi universitari<br />

poichè ha permesso loro sia di svolgere brevi, ma significative, esperienze <strong>delle</strong><br />

realtà aziendali attraverso gli stages, sia di allargare la loro preparazione culturale con<br />

moduli di cultura d’impresa, facilitando, così, il loro ingresso nel mondo del lavoro.<br />

E’ di recente costituzione anche a Treviso il Progetto CAMPUS AZIONE IMPRESA<br />

con il coinvolgimento della Camera di Commercio e dell’Unione Industriali, che si è integrato<br />

fin dal secondo semestre 1997 con il Progetto Campus Unioncamere. Nel 1998<br />

Campus Azione Impresa ha impegnato le proprie risorse per progettare l’intervento in<br />

generale, sensibilizzare l’ambiente universitario e per mettere a punto alcuni strumenti<br />

software di base per l’ambiente di comunicazione. Nel 1999 Campus Azione Impresa<br />

ha visto la messa a punto del modello, la sua sperimentazione e una prima diffusione<br />

dei risultati a beneficio del mondo universitario.<br />

PERCHE’ CAMPUS “ AZIONE IMPRESA”?<br />

Dalla necessità di coniugare le esigenze di studenti, imprese e la direzione degli insegnamenti<br />

universitari, nasce l’esigenza di individuare strumenti e azioni al fine di:<br />

a) studiare e monitorare, iniziando dallo stage, il livello di soddisfazione <strong>delle</strong> aziende e<br />

degli allievi, in un’ottica “Cliente - Fornitore“; (in un percorso di circa 9/12 mesi);<br />

b) approfondire motivazioni e comportamenti dei Diplomati in cerca di occupazione;<br />

c) redigere riscontri analitici dei risultati raggiunti, al fine di attivar eventuali processi di<br />

miglioramen-to;<br />

d) attivare processi di fidelizzazione di aziende, anche attraverso la creazione di Gruppi<br />

Locali di Attenzione e di Indirizzo a supporto ed integrazione <strong>delle</strong> attività di Campus/Unioncamere.<br />

52


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

e) creare un “ambiente di comunicazione” per far dialogare studenti, università e<br />

aziende.<br />

I GRUPPI LOCALI DI ATTE NZIONE ED INDIRIZZO<br />

Il Progetto “Campus Azione Impresa” ha istitutio, per ogni Diploma Universitario, un<br />

Gruppo Locale di attenzione ed indirizzo, a cui partecipano:<br />

a) rappresentanti qualificati del mondo professionale che operano sia all’interno che<br />

all’esterno <strong>delle</strong> aziende;<br />

b) rappresentanti <strong>delle</strong> Associazioni di categoria e <strong>delle</strong> Camere di Commercio locali;<br />

c) rappresentanti dell’Università locale.<br />

I Gruppi Locali di Attenzione e di Indirizzo hanno lo scopo di monitorare e valorizzare le<br />

attività di stage, sviluppando precise modalità di analisi <strong>delle</strong> esperienze attuate e di<br />

quelle legate al primo periodo di inserimento nel mondo del lavoro per un anno circa dal<br />

conseguimento del diploma, in modo da riuscire a formulare proposte di miglioramento<br />

del rapporto studente - azienda e <strong>delle</strong> attività didattiche ad uso <strong>delle</strong> Direzioni Universitarie<br />

dei Diplomi medesimi.<br />

L’attività del Gruppo dovrebbe concorrere a CONSOLIDARE I RAPPORTI TRA UNI-<br />

VERSITÀ E MONDO IMPRENDITORIALE, aumentando la fidelizzazione <strong>delle</strong> aziende<br />

coinvolte nelle attività di Campus. Solo, infatti, stabilendo dei contatti sempre più stabili<br />

con aziende aperte e sensibili all’iniziativa, sarà possibile FARE IN MODO CHE IL MO-<br />

MENTO DEI TIROCINI DIVENTI UN’ESPERIENZA FORMATIVA E<br />

UN’OPPORTUNITÀ PER la crescita e il rinnovamento del personale <strong>delle</strong> IMPRESE<br />

OSPITANTI.<br />

Soggetti opertivi del progetto: il coordinatore, il gestore dei dati e <strong>delle</strong> comunicazioni,<br />

il tutore. Stumenti operativi: Banche dati, sistema di comunicazione<br />

per la gestione e l’alimentazione <strong>delle</strong> basi di dati, Sistemi di Sicurazza,<br />

sistema di aggiornamento e produzione dei report.<br />

Le imprese rappresentate nei 4 “Gruppi di attenzione e indirizzo” sono:<br />

ANODICA TREVIGIANA Srl, ARGENTERIA SCHIAVON Srl, BRETON SpA, CADALPE<br />

SpA, CASTELGARDEN SpA, COMMERCIALE VENETA ABBIGLIAMENTO SpA, DE’<br />

LON-GHI SpA, DIADORA SpA, E–TREE Srl, EL.DA INGEGNERIA Srl, ELECTROLUX<br />

ZANUSSI SpA, FRACARRO RADIOINDUSTRIE SpA, GIACOMETTI & ASSOCIATI,<br />

GIADA Srl, BROL-LO Srl, IMPA SpA, INTELLIGENCE SOFTWARE Srl, IRT SpA, LA<br />

TEGOLAIA NORD Srl, LANIFICIO POLICARPO SpA, LIBERTI SpA, LOTTO SpA, MAC<br />

SpA, MAGIS Srl, MIOTTO INTERNATIONAL Srl, OSRAM SpA, PERMASTEELISA SpA,<br />

PLASTAL ZCP SpA, SER-CONSULT<br />

Srl, SILCA SpA, SMC Computers Srl, SOGEA Srl, STUDIO ARCH. PAOLO BAN-<br />

DIERA & ASSOCIATI, TASCA SpA, TECNICA SpA, TECNOGAMMA Sas, VOLPATO<br />

INDU-STRIE<br />

SpA.<br />

Il progetto e le attività sono presenti in: www.campus.tvtecnologia.it<br />

53


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA<br />

Dal 1992 opera il Consorzio per lo Sviluppo <strong>delle</strong> Università a Venezia; al Consorzio<br />

aderiscono Un<strong>industria</strong> Venezia, l’Associazione Costruttori Edili, la Fondazione della<br />

Cassa di Ri-sparmio di Venezia, la Società Finanziaria Editoriale San Marco spa-Il Gazzettino,<br />

le Assicurazioni Generali spa ed il CRIV, Consorzio di imprese meccaniche.<br />

Il Consorzio ha svolto un lavoro di utile coordinamento tra gli Enti interessati per la costruzione<br />

della cittadella universitaria a Mestre, realizzando dapprima il masterplan<br />

dell’intera area di 20ha. (’97), successivamente la variante di PRG del Comune di Venezia<br />

(sempre ’97) acquisita dall’Amministrazione Comunale e successivamente collaborando<br />

con l’Università Ca’ Foscari di Venezia per il progetto definitivo riguardante l’intera<br />

facoltà di Chimica.<br />

Nel 1995 il Consorzio ha costituito, assieme all’Università e alla Fondazione Cassa di<br />

Ri-sparmio di Venezia, l’Associazione per gli Studi di Perfezionamento in Economia a<br />

Venezia-ASPEV, che ha realizzato presso la Venice International University di Venezia<br />

un Master internazionale in Economics and Finance, che nel 2000 arriverà alla terza<br />

edizione e che ha già immesso sul mercato 39 laureati specializzati.<br />

Sul piano <strong>delle</strong> iniziative didattiche è stato avviato, ed è ora al secondo anno, un Corso<br />

di perfezionamento rivolto ad ingegneri e laureati in chimica per la specializzazione nelle<br />

tecniche galvaniche, costituendo con l’Università un apposito ente di gestione (ASTeG).<br />

Determinante, anche qui, la funzione del Consorzio che ha permesso l’avvio<br />

dell’iniziativa che avrà stabilità nel tempo, individuando sostegni e sponsorizzazioni per<br />

la totale copertura dei costi.<br />

E’ in fase d’impostazione un progetto impegnativo per l’avvio di un Diploma o, in alternativa,<br />

di un Master in economia e gestione <strong>delle</strong> PMI, che dovrebbe realizzarsi nel<br />

2000/2001 compatibilmente all’evoluzione dell’applicazione della nuova normativa<br />

sull’autonomia universitaria ed il regime dei Corsi di Laurea, triennale e quinquennale.<br />

Altre iniziative riguardano la partecipazione alla stesura dei programmi didattici del<br />

Corso di laurea di I° livello in chimica <strong>industria</strong>le e l’aiuto prestato per l’avvio già previsto<br />

per l’anno corrente di un Master in diritto dell’ambiente.<br />

Va ricordato, infine, l’impegno prestato per l’avvio del Diploma in scienze dei materiali,<br />

che nel 2000 porterà a conclusione del ciclo triennale di studi i primi diplomati.<br />

54


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VICENZA<br />

Dal 1990 funziona a Vicenza, grazie anche all'interessamento dell'Associazione, un<br />

corso di laurea in Ingegneria Gestionale, come sede staccata dell'Università di Padova<br />

(250 posti numero chiuso).<br />

L'Associazione supporta in modo significativo questo corso.<br />

A partire dall'anno accademico 92/93 sono stati istituiti a Vicenza tre corsi di Diploma<br />

Universitario,<br />

in ingegneria meccanica, ingegneria elettronica (100 posti numero chiuso ognuno) ingegneria<br />

biomedica con Padova (25 posti numero chiuso). Con l'anno accademico<br />

1997-1998 ha inoltre avuto inizio un corso di Diploma Universitario in Ingegneria Chimica<br />

con indirizzo conciario, interamente finanziato dagli imprenditori conciari dell'Ass<strong>industria</strong><br />

vicentina.<br />

Infine, con l’anno accademico 1999/2000, con l’Università di Verona, è stato attivato un<br />

Diploma Universitario in Commercio estero.<br />

Dal 1976 l'Associazione Industriali bandisce annualmente un premio per tesi di laurea<br />

sull'economia vicentina, con lo scopo di favorire la qualificazione professionale dei giovani<br />

in materia economica ed un più costruttivo rapporto tra scuola e <strong>industria</strong>. Anche<br />

quest'anno il premio è stato indetto in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio<br />

di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona.<br />

L'Associazione si è resa altresì promotrice, nel 1997, della costituzione di un'Associazione<br />

Amici dell'Università a Vicenza, con lo scopo di promuovere e supportare l’attività<br />

di raccordo tra imprese ed Università.<br />

L'Associazione Amici gestisce con proprio personale uno Sportello Informagiovani che<br />

ha il compito di raccordare l'Università e mondo del lavoro locale per stage, tesi di laurea,<br />

borse di studio. Gestisce altresì un servzio di career-office.<br />

55


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI PORDENONE<br />

E’ istituito a Pordenone il “CONSORZIO DI PORDENONE PER LA FORMAZIONE<br />

SUPERIORE GLI STUDI UNIVERSITARI E LA RICERCA” avente lo scopo primario di<br />

favorire e sviluppare l’insediamento nella Provincia di Pordenone di facoltà, corsi di<br />

laurea, corsi per diplomi universitari, di scuole dirette a fini speciali, di corsi di<br />

perfezionamento e di specializzazione, di centri di ricerca e di studio.<br />

Socio del Consorzio e tra i promotori dello stesso è l’Unione degli Industriali la quale ha<br />

avuto un ruolo fondamentale per la sua nascita e organizzazione.<br />

Il Consorzio ha già attivato a Pordenone i seguenti corsi universitari:<br />

in collaborazione con Università di Trieste:<br />

ð<br />

ð<br />

ð<br />

ð<br />

ð<br />

ð<br />

D.u. Ingegneria Logistica e <strong>delle</strong> Produzione – 3 anni di corso attivi;<br />

D.u. Ingegneria dei materiali (Materie plastiche) – 1° e 2° anno;<br />

D.u. Servizio Sociale – 3 anni di corso attivi;<br />

Corso di laurea in Giurisprudenza – solo 1° anno in teleconferenza;<br />

Corso di laurea in Servizio Sociale – attivo solo 4° anno;<br />

Supporto agli studenti per D.u. Teledidattico in Ingegneria Informatica.<br />

In collaborazione con Università di Udine:<br />

v<br />

v<br />

v<br />

v<br />

v<br />

v<br />

v<br />

Corso di laurea in Economia e Amministrazione <strong>delle</strong> Imprese – 1° anno;<br />

D.u. Economia e Amministrazione <strong>delle</strong> Imprese – 2° e 3° anno;<br />

Corso di laurea in Ingegneria Meccanica – 1° anno;<br />

D.u. Ingegneria Meccanica – 2° e 3° anno;<br />

Corso di laurea in Scienze e Tecnologie Multimediali – 1° anno;<br />

D.u. per Tecnico Audiovisivo e Multimediale – 2° e 3° anno<br />

D.u. per infermiere – 3 anni di corso attivi.<br />

Il settore strategico dell’informatica e della multimedialità – ossia della nuova<br />

informazione e <strong>delle</strong> nuove tecnologie, trasversali a tutte le discipline – è (al pari della<br />

sanità e della formazione umanistica) un primario ambito di attenzione del Consorzio.<br />

Per tale ragione si è istituito il Polo Telematico e multimediale per il Triveneto “Giulio<br />

Camillo”, realtà anch’essa unica in Italia perché somma la formazione di livello<br />

universitario alla formazione permanente per operatori multimediali e informatici e alla<br />

certificazione degli operatori stessi. Il Polo “Giulio Camillo” vede la costruttiva<br />

partecipazione della società Insiel (Partner tecnologico del Consorzio) e di alcune fra le<br />

principali Case- Madri mondiali di informatica, multimedialità, data-base e cablaggi.<br />

La stessa Insiel si è resa disponibile a predisporre Corsi di alfabetizzazione di base per<br />

gli studenti del D.U.: un apporto che segna il punto d’incontro concreto fra imprese e<br />

università.<br />

56


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

Importante è la collaborazione tra Consorzio e Unione Industriali per:<br />

‣ l’organizzazione dei tirocini e la ricerca <strong>delle</strong> aziende disponibili ad accogliere gli<br />

stagisti;<br />

‣ l’organizzazione di convegni e seminari;<br />

‣ l’organizzazione del progetto Campus/CRUI e Campus/UC dove l’Unione<br />

Industriali fa parte del Comitato di indirizzamento.<br />

57


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI TRIESTE<br />

La definizione di un corretto rapporto con la realtà universitaria locale ha rappresentato<br />

una costante nell'impegno dell'Associazione sia per quanto attiene alla formazione dei<br />

futuri quadri dirigenti, sia per l'individuazione <strong>delle</strong> opportunità per le imprese<br />

potenzialmente derivanti dall'attività accademica.<br />

A questo fine un accordo, sotto forma di convenzione, è stato stipulato nel 1987 con<br />

l'Università degli Studi di Trieste.<br />

L'accordo ha per obiettivo la definizione degli strumenti primari di comunicazione<br />

idonei ad incentivare una comune finalizzazione <strong>delle</strong> attività universitarie ed <strong>industria</strong>li.<br />

I contenuti sono rivolti a rafforzare i collegamenti tra Università ed Aziende associate,<br />

realizzando uno scambio informativo sistematico concernente le esigenze dell'impresa<br />

rispetto al prodotto dell'attività universitaria. Tale scambio informativo comprende<br />

quanto attiene alla didattica, all'informazione scientifica ed alla definizione degli ambiti di<br />

ricerca di mutuo interesse.<br />

Particolare enfasi è stata posta alla individuazione <strong>delle</strong> ricadute dell'attività<br />

universitaria capaci di promuovere ed orientare la formazione dei dirigenti e quadri<br />

aziendali in base alle esigenze previsionali <strong>delle</strong> imprese. Pari importanza viene<br />

assegnata dall'accordo all'informazione sull'orientamento dei programmi di ricerca in<br />

vista di potenziali interessi <strong>industria</strong>li.<br />

Allo scopo di attivare un confronto preordinato all'individuazione <strong>delle</strong> migliori forme di<br />

collaborazione e di raccordo operativo tra l'Associazione e la Facoltà di Ingegneria, è<br />

stato costituito, su proposta dell'Associazione, un gruppo permanente di consultazione<br />

costituito da tre componenti per ciascuna <strong>delle</strong> due realtà.<br />

L'iniziativa trae origine tra l'altro dall'opportunità di costituire una sede di<br />

coordinamento e di monitoraggio dei fabbisogni in materia di tirocini formativi e di<br />

rendere stabilmente operante uno scambio di informazioni su tali attività tra l'Università<br />

e il sistema <strong>delle</strong> imprese.<br />

Tali fabbisogni sono peraltro destinati ad aumentare con la generalizzazione <strong>delle</strong><br />

lauree triennali conseguente alla nuova architettura dei corsi di studio prevista dalla<br />

riforma degli stessi.<br />

Recentemente è stato costituito un gruppo di consultazione anche con la Facoltà di<br />

Economia.<br />

Per quanto riguarda il "Progetto Campus" va ricordato che un rappresentante<br />

dell'Associazione fa parte del locale Comitato di indirizzamento dei Diplomi di<br />

Ingegneria Informatica e Ingegneria Meccanica.<br />

58


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI UDINE<br />

Al fine di fornire il necessario quadro di riferimento per le possibili future iniziative da<br />

svolgere di comune accordo, l'Associazione ha stipulato con l'Università di Udine, in<br />

data 31 ottobre 1984, una convenzione quadro che ha impostato le diverse forme di<br />

collaborazione, oltre che gli aspetti operativi che dalla stessa possono scaturire.<br />

Più in particolare la convenzione prevede le azioni di ricerca e di consulenza, i<br />

programmi di addestramento, la qualificazione e l'aggiornamento professionale, gli<br />

scambi di competenze culturali e professionali, anche nella precisa finalità di completare<br />

la preparazione tecnica e professionale dei laureandi e dei laureati che intendano<br />

inserirsi nel mondo della produzione.<br />

Dal momento della stipula della Convenzione ad, oggi è stato così possibile sviluppare<br />

un'ampia serie di rapporti e di iniziative, che in molti casi si sono consolidate anche in<br />

impegni di portata pluriennale; <strong>delle</strong> diverse forme di <strong>collaborazioni</strong> realizzate le più<br />

salienti vengono riportate di seguito.<br />

Innanzi tutto, un rappresentante dell'Associazione fa parte della "Commissione Esterna<br />

Orientamento" operante nell'ambito del Centro Orientamento e Tutorato<br />

dell'Università, al fine di favorire sopratutto le scelte universitarie degli studenti <strong>delle</strong><br />

scuole medie superiori della Provincia, ma anche per le supportare le esigenze che<br />

possano emergere relativamente agli studenti che stanno frequentando le diverse<br />

Facoltà.<br />

Sono state stipulate <strong>delle</strong> Convenzioni con le Facoltà di Ingegneria, di Scienze<br />

Matematiche (indirizzo Informatica) e di Economia per la realizzazione di stages<br />

formativi, di orientamento e di specializzazione per neo laureati <strong>delle</strong> tre Facoltà;<br />

numerosi di questi hanno già frequentato tali stages presso aziende associate.<br />

In attuazione anche degli accordi di livello nazionale, l'Associazione collabora con la<br />

Facoltà di Ingegneria per quanto attiene al progetto "Campus"; suoi incaricati fanno<br />

parte del "Comitato di indirizzamento" per gli indirizzi "Elettronica" ed "Ambiente e<br />

risorse".<br />

Analoga collaborazione è stata attivata in ambito "Campus" con la Facoltà di Scienze<br />

Matematiche, Fisiche e Naturali, relativamente all'indirizzo di "Informatica".<br />

In accordo con la Facoltà di Scienze Matematiche, per mezzo di un gruppo di lavoro<br />

misto vengono monitorati i contenuti del corso di Laurea e di Diploma Intermedio per<br />

"Informatica", affinché le figure professionali dei diplomati possano esprimere <strong>delle</strong><br />

caratteristiche di effettivo interesse <strong>delle</strong> aziende.<br />

Alcuni incaricati dell'Associazione fanno parte del Consiglio Direttivo e del Comitato<br />

Tecnico Scientifico del Consorzio "Friuli Formazione", promosso a cura dell'Università<br />

per valorizzare in termini operativi la formazione di livello superiore nell'ambito della<br />

59


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Regione. Il Consorzio promuove infatti numerose ed importanti iniziative formative, in<br />

ambito professionale, scientifico e culturale.<br />

In accordo con l'Ufficio Rapporti Esterni dell'Università, l'Associazione ha effettuato<br />

un'indagine sulle esigenze espresse dalle aziende nel campo di ricerca, dei laboratori<br />

e <strong>delle</strong> prove, per verificare le possibilità di utilizzo <strong>delle</strong> prestazioni che i vari<br />

Dipartimenti offrono. In tal senso particolare attenzione è stata riservata alle esigenze<br />

<strong>delle</strong> aziende dell'agroalimentare, per gli stretti rapporti che intrattengono da tempo con<br />

la Facoltà di Agraria<br />

L'Associazione ha collaborato operativamente con la Facoltà di Economia per la<br />

realizzazione di un'indagine mirata alla verifica dell'impatto del sistema qualità sulla<br />

gestione <strong>delle</strong> piccole e medie industrie della nostra Regione. I risultati dell'indagine<br />

sono stati raccolti in una pubblicazione di elevato valore scientifico, che è stata<br />

presentata in occasione di un apposito convegno.<br />

Sempre in accordo con la Facoltà di Economia, è stata avviata una collaborazione<br />

operativa nel campo della didattica, che si è sviluppata in un ciclo di lezioni tenute da<br />

imprenditori associati, per gli studenti di tale Facoltà; le lezioni sono parte integrante<br />

del ciclo di studi, nell'ambito della disciplina di "Strategia aziendale". La discussione<br />

<strong>delle</strong> tesine conclusive è avvenuta presso la sede dell'Associazione.<br />

Sono stati supportati i corsi per dottorato in Biotecnologie, nell'ambito della Facoltà<br />

di Medicina, mediante l'erogazione di specifiche borse di studio, che sono state<br />

presentate nel corso di un apposito convegno.<br />

I rapporti di collaborazione tra l'Associazione e l'Università degli Studi di Udine si<br />

sviluppano peraltro su un'ampia serie di interventi di carattere generale, come studi,<br />

incontri, convegni e diverse iniziative, che affrontano argomenti sia di interesse<br />

comune, che quelli di più ampia portata, con riferimento al territorio provinciale od a<br />

tematiche culturali e professionali.<br />

In accordo con la Facoltà di Ingegneria, oltre che con alcune Scuole Superiori della<br />

Provincia di Udine, sono stati progettati due nuovi corsi in area FIS- IFTS rivolti alle<br />

figure di "Tecnico dell'organizzazione e della produzione del Legno e Arredo" e di<br />

"Tecnico della manutenzione e della gestione della manutenzione". Analoga iniziativa è<br />

stata attivata per il corso per "Tecnico dei processi integrati della automazione<br />

<strong>industria</strong>le - Meccatronico", che in realtà ha rappresentato il prototipo sperimentale in<br />

ambito regionale, prima che i corsi FIS entrassero nella fase operativa.<br />

Tutti tre i corsi sono stati approvati dalla Regione Friuli - Venezia Giulia ed ora sono in<br />

fase di svolgimento.<br />

Per il ciclo scolastico 2001-2001 sono in fase di presentazione all'Amministrazione<br />

Regionale altri tre progetti di corsi su FIS - IFTS, sempre in accordo con la Facoltà di<br />

Ingegneria dell'Università di Udine, e più precisamente:<br />

• Tecnico degli impianti chimici<br />

60


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

• Tecnico dell'automazione e della manutenzione degli impianti <strong>industria</strong>li<br />

• Tecnico ingegnerizzazione di prodotto, <strong>industria</strong>lizzazione e design del settore del<br />

Legno e Arredo.<br />

Infine, in ottemperanza alle norme previste per l'autonomia dell'Università, sono iniziati<br />

gli incontri con i Consigli <strong>delle</strong> diverse Facoltà dell'Università di Udine, per verificare i<br />

contenuti del corso di studi del primo anno del nuovo ciclo triennale, e più<br />

precisamente con le seguenti Facoltà:<br />

• Ingegneria<br />

• Economia<br />

• Agraria<br />

• Giurisprudenza<br />

• Scienza della formazione<br />

Questi lavori proseguiranno con ulteriori successivi incontri, per l'approfondimento <strong>delle</strong><br />

tematiche connesse con i singoli indirizzo di studio<br />

61


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI GENOVA<br />

L'Associazione ha avviato una stretta collaborazione con le Facoltà di Ingegneria e di<br />

Economia e Commercio dell'Università degli Studi di Genova, al fine di promuovere tutta<br />

una serie di iniziative che consentano un più stretto collegamento tra il mondo<br />

universitario e quello imprenditoriale.<br />

In vista della ormai prossima riorganizzazione dei corsi di studio universitari dettata dal<br />

Regolamento in materia di autonomia didattica degli Atenei, che prevede, tra l’altro,<br />

l’introduzione, a partire dall’anno accademico 2001-2002, di corsi di 1° livello (della<br />

durata di tre anni) e di 2° livello (della durata di cinque anni), si è concordato di<br />

costituire, con ciascuna <strong>delle</strong> due suddette Facoltà, un tavolo di confronto permanente<br />

(quello con Economia e Commercio è già oggi operativo) che individui in modo<br />

concorde gli obiettivi formativi dei rispettivi corsi di studio, al fine di consentire ai futuri<br />

laureati di meglio rispondere alle esigenze ed alle aspettative del mondo del lavoro ed in<br />

particolare <strong>delle</strong> imprese.<br />

Allo scopo di raggiungere i detti obiettivi, l’Associazione Industriali e ciascuna <strong>delle</strong> due<br />

citate Facoltà, si propongono di collaborare alla realizzazione di master post-universitari,<br />

rivolti sia ai laureati di 1° che di 2° livello.<br />

In particolare, per i laureati di 1° livello è allo studio l’organizzazione di un master<br />

annuale, atto a fornire le competenze professionali necessarie ad un immediato<br />

inserimento nel mondo del lavoro, facendo un forte ricorso, a tale scopo, sia allo<br />

strumento dei tirocini formativi, sia alla presenza di docenze provenienti dal mondo<br />

professionale ed imprenditoriale, così da consentire agli studenti l’acquisizione di<br />

adeguate conoscenze economiche-gestionali-organizzative, tipiche della c.d. “cultura<br />

d’impresa”.<br />

Per quanto concerne invece il master rivolto ai laureati di 2° livello, l’intendimento è<br />

quello di fare in modo che esso garantisca agli studenti la possibilità di perseguire<br />

elevati livelli di specializzazione, poi immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.<br />

Con la Facoltà di Economia e Commercio si sta inoltre lavorando alla realizzazione di<br />

un primo master post laurea, di tipo sperimentale, da avviarsi già a partire dal settembre<br />

2000 e quindi rivolto a coloro che hanno frequentato gli attuali corsi di quattro anni.<br />

62


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA<br />

La Scuola Universitaria Diretta ai Fini Speciali per la progettazione della nautica<br />

da diporto ha avuto, ad inizio anno, il riconoscimento dal MURST come corso di laurea<br />

di primo livello (triennale) in Ingegneria nautica a decorrere dall’anno accademico<br />

2000/2001.<br />

Il numero dei Diplomati dell'attuale anno accademico è di nove, numero che porta il<br />

complessivo dei diplomati a cinquantacinque unità su centosedici iscritti nel quinquennio<br />

di riferimento.<br />

Tutti i nuovi diplomati sono occupati presso Aziende del settore.<br />

All'anno accademico 2000/2001 si sono iscritti trenta giovani.<br />

Il Corso Universitario di Diploma in Scienze dei Materiali in collegamento con la<br />

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Genova<br />

ha terminato il suo primo triennio.<br />

TOTALE ALLIEVI ISCRITTI 20<br />

TOTALE ALLIEVI DIPLOMATI 19<br />

RIEPILOGO PRIMO TRIENNIO:<br />

Sessione di luglio 1999<br />

diplomati n.8 (4 maschi e 4 femmine)<br />

n.5 occupati di cui 4 in attività inerenti al percorso formativo<br />

Sessione di novembre 1999<br />

espletare<br />

diplomati n.5 (maschi) tutti con obbligo militare da<br />

Sessione di aprile 2000<br />

n. 6 diplomati (4 maschi e 2 femmine) di cui:<br />

n. 2 occupati<br />

n. 2 servizio militare di leva<br />

n. 1 iscritto ad una attività formativa finanziata<br />

(settore navale)<br />

n. 1 in cerca di prima occupazione<br />

SECONDO TRIENNIO (PRIME DUE ANNUALITA’):<br />

TOTALE ALLIEVI 3° ANNO (1999/2000) : 10<br />

Sessione di luglio 2000 n. 2 diplomati (1 maschio e 1 femmina) di cui:<br />

n. 1 impegnato in attività di tutorato rivolta a matricole<br />

iscritte alla Facoltà di Scienze M.F.N. per conto<br />

dell’Università di Genova<br />

n. 1 in cerca di prima occupazione<br />

Sessione di ottobre 2000 n. 4 ( tutti maschi) – esiti occupazionali non ancora<br />

rilevati<br />

63


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ANNO ACCADEMICO 2000/2001:<br />

I ANNO: iscritti n. 13<br />

II ANNO: iscritti n 9<br />

III ANNO: iscritti n. 8<br />

64


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI SAVONA<br />

L'Unione collabora con l'Università di Genova con l'obiettivo di attuare un<br />

decentramento <strong>delle</strong> attività didattiche universitarie più confacenti all'economia locale ed<br />

in grado di svolgere un ruolo propulsivo di qualificazione <strong>delle</strong> risorse umane e di<br />

innovazione tecnologica nei prodotti e nei processi produttivi.<br />

L'iniziativa di decentramento dell'Università è promossa da Provincia, Comune di<br />

Savona, Camera di Commercio, Fondazione Cassa di Risparmio di Savona e Unione<br />

Industriali della provincia di Savona.<br />

L'impegno a sostenere, anche finanziariamente, il mantenimento e lo sviluppo del Polo<br />

Universitario di Savona è stato rinnovato per un triennio che termina con l'anno<br />

accademico 1999-2000. Gli Enti savonesi continuano, pertanto, ad investire<br />

complessivamente circa lire 1 miliardo/anno, oltre ad eventuali contributi straordinari per<br />

gli investimenti in strutture e attrezzature.<br />

La convenzione stipulata con l'Università di Genova prevede per l'anno accademico<br />

1999-2000 il seguente programma di corsi e insegnamenti:<br />

- 1° e 2° anno della Facoltà di Ingegneria<br />

- Diploma Universitario in ingegneria Logistica della produzione<br />

- Diploma Universitario in Ingegneria dell'Ambiente e <strong>delle</strong> Risorse<br />

- Diploma Universitario in Economia e Gestione dei Servizi Turistici<br />

- Diploma Universitario in Ingegneria <strong>delle</strong> infrastrutture<br />

- Diploma Universitario in Ingegneria Chimica<br />

- Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale<br />

La Provincia di Savona, il Comune di Savona, la Camera di Commercio di Savona e<br />

l'Unione Industriali hanno costituito una società ad hoc, la S.P.E.S. S.c.p.A. che gestisce<br />

i servizi e le strutture del polo universitario in accordo con l'Università di Genova.<br />

Tra il 1991 ed il 1997 sono stati investiti circa 8 miliardi per realizzare il primo modulo<br />

del Polo Universitario Savonese. La possibilità di completarlo dipende esclusivamente<br />

dalla disponibilità del MURST ad intervenire con la concessione di un numero adeguato<br />

di personale docente e non docente.<br />

Nel corso del 1999 il MURST, sulla base della progettazione preliminare e definitiva<br />

fatta eseguire da S.P.E.S., ha concesso all'Università di Genova un finanziamento di<br />

circa 10 miliardi per la realizzazione <strong>delle</strong> strutture prettamente universitarie (aule,<br />

laboratori) in grado di completare le strutture didattiche e di ricerca, i lavori dovrebbero<br />

essere appaltati nella primavera del 2000 ed essere completati nel corso del 2002.<br />

Nel 1997 S. P.E.S. ha altresì ottenuto finanziamenti dall'Unione Europea per circa 6,5<br />

miliardi volti al recupero di una vasta porzione della ex caserma che ospita il Polo<br />

65


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Universitario Savonese; l'intervento è stato completato nel corso dell'ottobre 1999 e, in<br />

particolare, con tali fondi si è provveduto alla realizzazione di una nuova bibliotecamediateca<br />

usufruibile non solo dall'utenza universitaria, ma anche dalla città e dalle<br />

imprese; al recupero di un immobile nel quale a partire dal gennaio 2000 troveranno<br />

sede imprese operanti nel settore dell'ambiente, in parte provenienti da fuori provincia e<br />

strettamente connesse all'Università, aziende di "nursery" <strong>industria</strong>le, e la società<br />

delegata in sede provinciale all'attivazione, gestione ed erogazione di finanziamenti<br />

pubblici.<br />

Contemporaneamente al completamento di tale intervento, S.P.E.S. ha ottenuto un<br />

nuovo finanziamento di circa 3 miliardi a valere sulla legge 236/93 e che permetterà a<br />

partire dalla fine del 2000 di ospitare presso il Polo Universitario un gruppo di aziende<br />

operanti nel settore del terziario avanzato (multimediale, comunicazione, informatica)<br />

strettamente collegate con il sistema formativo universitario attivato presso il Polo. Una<br />

ulteriore porzione dell'immobile oggetto di recupero permetterà di ospitare formazione<br />

avanzata per le pubbliche amministrazioni e le imprese, confermando il ruolo trainante<br />

del polo universitario nei rapporti con le aziende e gli enti locali.<br />

Nel corso dell'anno accademico 1998-1999 sono stati completati interventi<br />

complementari e di supporto alla sede universitaria con la realizzazione della nuova<br />

mensa e della nuova cabina elettrica di trasformazione.<br />

66


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI BOLOGNA<br />

La collaborazione dell'Associazione con il mondo universitario si svolge lungo tre<br />

direttrici:<br />

- la crezione di impresa ad alta tecnologia con il premio STARTCUP<br />

- il mercato del lavoro con ALMA LAUREA.<br />

- il mercato della Ricerca e Sviluppo con VERNE<br />

Il premio STARTCUP nato dalla collaborazione tra Associazione e Università<br />

di Bologna e finanziato dalla Fondazione Carisbo ha l'obbiettvo di far nascere<br />

imprenditorialità innovativa da progetti di laureandi o laureati.<br />

I giovani interessati (studenti, dottorandi, laureati o dottori di ricerca che<br />

abbiano conseguito il titolo non prima del biennio precedente, ricercatori, titolari<br />

di assegni di ricerca e tecnici in possesso di laurea dipendenti dell’Ateneo di<br />

Bologna) dopo aver compilato il modulo di partecipazione al concorso<br />

direttamente sul sito www.startcup.com, si sono cimentati nella trasformazione<br />

dell'idea tecnologica nel progetto economico attraverso la redazione dei<br />

business plan.<br />

Successivamente hanno affrontato una serie di selezioni da parte di giurie<br />

composte da esperti provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale e<br />

finanziario.<br />

A ogni tappa intermedia sono stati proclamati i relativi vincitori e i premi in<br />

denaro.<br />

La sfida finale ha avuto in palio 40.000 euro di premio per il primo classificato<br />

(20.000 per il secondo) e la possibilità di fruire di una serie di qualificate<br />

consulenze di natura fiscale, economica e tributaria, nonché di ottenere, in corso<br />

d’opera, l’assistenza e l'interesse dei business angels, ovvero di imprenditori già<br />

affermati nella doppia veste di esperti di progetti d'impresa e di potenziali<br />

investitori.<br />

La banca dati ALMA LAUREA contenente i profili dei neolaureati <strong>delle</strong><br />

università regionali ed extraregionali ha ricevuto impulso e supporto tecnico e<br />

finanziario dall'Associazione.<br />

Da una parte, con ALMA LAUREA le imprese ottengono un servizio di<br />

prescreening importante per selezionare forza lavoro adatta alle proprie esigenze<br />

e senza i fardelli burocratici tipici della regolamentazione del nostro mercato del<br />

lavoro.<br />

Dall'altra, i giovani laureati dell'Università vengono maggiormente spronati alla<br />

serietà della preparazione in quanto l'accesso alla professione diventa una<br />

variabile maggiormente dipendente da essa piuttosto che da "relazioni familiari".<br />

La rete VERNE è stata costituita nel 1997 da: Università di Bologna, Ferrana e<br />

Modena, Euro Info Centre di Ass<strong>industria</strong> Bologna, Regione Emilia-Romagna,<br />

ASTER, Relay Centre dell'ENEA e Tavolo Regionale dell'Imprenditoria.<br />

67


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

VERNE, quindi, ha agito a favore dell'intensificazione e della sistematicità dei<br />

rapporti fra Imprese, Università e Centri di Ricerca e Trasferimento Tecnologico<br />

regionali, attraverso l'implementazione del database della Ricerca in Emilia-<br />

Romagna su Internet. Esso vuole soddisfare il bisogno di conoscere<br />

sistematicamente e in tempo reale "chi fa cosa" e "chi potrebbe fare cosa"<br />

nell'ambito della ricerca di base e applicata nella nostra regione.<br />

Il fattore umano nell'intermediazione di servizi di Ricerca e Sviluppo rimane, però,<br />

fondamentale e l'Associazione ha intensificato gli sforzi affinchè le Università e i<br />

centri di ricerca regionali implementino tale attività con il necessario impegno,<br />

affinchè il database non rimanga inutilizzato.<br />

68


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI FERRARA<br />

Nell’ambito della Convenzione stipulata nel 1996 tra Unione degli Industriali di Ferrara e<br />

l'Università degli Studi di Ferrara continua positivamente la collaborazione nella<br />

promozione e realizzazione di tirocini formativi e di orientamento per neo-laureati con<br />

l'effettuazione di stages presso le aziende associate.<br />

Con la collaborazione di Montell e del Centro Ricerche Natta, nell'ambito del Progetto<br />

Campus, presso la Facoltà di Scienze è stato attivato da quattro anni un Diploma<br />

Universitario con indirizzo in metodologie fisiche su "tecnologie dei materiali<br />

polimerici". La Montell fornisce risorse didattiche e periodi di stage. Al compimento del<br />

corso di studi, gli studenti possono usufruire di un contratto di lavoro a termine di un anno,<br />

durante il quale possono consolidare la loro preparazione in azienda.<br />

Sempre con la Facoltà di Scienze è stato attivato da due anni un secondo Diploma<br />

Universitario su "Misure e tecniche fisiche per il controllo di qualità dei processi di<br />

lavorazione dei materiali". Il D.U. si prefigge lo scopo di fornire una conoscenza<br />

approfondita dei materiali, dei relativi processi di lavorazione e <strong>delle</strong> norme tecniche<br />

nazionali ed internazionali di usuale impiego nell'<strong>industria</strong> meccanica, settore produttivo,<br />

che caratterizza il nostro territorio. Il Cermet fornirà supporto tecnico e docenza per l'area<br />

qualità e per la metrologia.<br />

E' stato inoltre, avviato da due anni a Cento, dalla Facoltà di Ingegneria, con il<br />

coinvolgimento <strong>delle</strong> maggiori imprese del territorio e dell'Unione Industriali, il Diploma<br />

Universitario in Ingegneria meccanica. Corso strategico per i fabbisogni formativi e di<br />

sviluppo espressi dal distretto meccanico centese.<br />

Recentemente è stato attivato anche un rapporto di collaborazione col C.A.R.I.D. (Centro<br />

di Ateneo per la Ricerca e l’Innovazione Didattica), struttura trasversale dell’Università di<br />

Ferrara, per inserire in stage, all’interno <strong>delle</strong> imprese associate, i giovani che stanno per<br />

conseguire il Diploma Universitario di “Tecnologo della comunicazione audiovisiva e<br />

multimediale”.<br />

Con la facoltà di Economia, un Istituto Secondario Superiore e due Centri di Formazione,<br />

sono stati avviati nel 2000 i seguenti corsi IFTS della durata di 1800 ore:<br />

‣ “Tecnico controllo di Gestione”<br />

‣ “Tecnico dei Servizi del Commercio Elettronico”<br />

L’Unione collabora inoltre alla riforma dell’autonomia didattica dell’Università,<br />

attraverso incontri e verifiche articolati a livello di Rettorato e di singole facoltà.<br />

69


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI FORLI'-CESENA<br />

L'Associazione è promotrice, insieme alle Facoltà di "Ingegneria", "Scienze Politiche",<br />

"Economia" e "Scienze Matematiche Fisiche e Naturali" dell'Università di Bologna,<br />

(decentrate a Forlì ed a Cesena) , ed alla SER.IN.AR. (Società per i Servizi Integrati<br />

d'Area, cui partecipano gli Enti Pubblici locali e le due Fondazioni <strong>delle</strong> Casse di Risparmio<br />

di Forlì e Cesena), del Comitato Università-Impresa, cui sono demandate iniziative di<br />

raccordo e la gestione dei rapporti fra mondo dell'impresa ed università.<br />

L'Associazione, le Amministrazioni Comunali di Forlì e Cesena e quella Provinciale, la<br />

sopracitata SER.IN.AR. e le Associazioni di Categoria dell'Artigianato sono inoltre<br />

proprietarie del pacchetto azionario di I.S.AER.S. Srl (Istituto per lo Studio e l'Applicazione<br />

<strong>delle</strong> Scienze Aereonautiche Spaziali) che ha gestito inizialmente la Scuola Diretta a Fini<br />

Speciali in Tecnologie Aereonautiche dell'Università di Bologna, con sede in Forlì, ora<br />

trasformata in Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale.<br />

Va inoltre ricordato che<br />

û a Forlì sono stati decentrati dall'Università di Bologna i Corsi di Laurea in Ingegneria<br />

Meccanica, Scienze Politiche, Scienze Internazionali, Economia, Economia Aziendale,<br />

Management e Politiche Pubbliche, Sociologia Economica e la Scuola Superiore per<br />

Interpreti e Traduttori.<br />

Successivamente sono stati istituiti sempre a Forlì un Diploma Universitario in<br />

Economia <strong>delle</strong> Imprese Cooperative e <strong>delle</strong> Organizzazioni Non Profit, un<br />

Diploma Universitario per Operatore della Sicurezza e del Controllo Sociale ed un<br />

Diploma Universitario in Gestione <strong>delle</strong> Amministrazioni Pubbliche.<br />

û a Cesena sono stati decentrati dall'Università di Bologna i Corsi di Laurea in<br />

Scienze dell'Informazione, Scienze e Tecnologie Alimentari e la Facoltà di Psicologia.<br />

Sempre a Cesena è stata attivata (1999) anche la Facoltà di Architettura.<br />

Sono inoltre stati istituiti a Cesena i Diplomi Universitari in Ingegneria Elettronica,<br />

Ingegneria <strong>delle</strong> Telecomunicazioni, Ingegneria Informatica, Ingegneria<br />

Biomedica, il Diploma Universitario di Tecnico in Edilizia (1997) ed il Diploma<br />

Universitario di Viticultura ed Enologia.<br />

70


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

UNIONE PARMENSE DEGLI INDUSTRIALI<br />

Collaborazione con il Collegio Europeo per la gestione di un corso di specializzazione in<br />

diritto, politica ed economia della U.E. riservato ai laureati in giurisprudenza, Economia e<br />

Commercio e Scienze Politiche della durata di un anno.<br />

Definizione dei diplomi nelle Facoltà Scientifiche, in particolare sono stati istituiti i diplomi<br />

in ingegneria, informatica ed automatica, ingegneria meccanica e ingegneria elettronica.<br />

Collaborazione con l'Università di Parma e gli Enti locali per lo studio di progetto per la<br />

costituzione di un Parco scientifico e tecnologico.<br />

L'attività di un comitato Tecnico per i rapporti tra Università e Industria, composto da<br />

rappresentanti dell'Università e dell'Unione.<br />

Partecipazione con l'Istituto italiano per l'imballaggio, alla istituzione di un diploma<br />

universitario in tecnologia del packaging presso la Facoltà di Chimica.<br />

Convenzione quadro con l'Università per la gestione di tirocini formativi post-laurea.<br />

Realizzazione, in collaborazione col Gruppo Giovani dell'Industria, di un corso elective<br />

presso la Facoltà di Economia, denominato "Testimoni d'impresa".<br />

Sono state attivate, da parte del Cisita (ente formativo dell'Unione Parmense degli<br />

Industriali), <strong>collaborazioni</strong> con la Facoltà di Economia e con la Facoltà di Ingegneria per<br />

la gestione in comune di corsi sperimentali progettati nell'ambito dell'IFTS (nuovo filone<br />

della formazione post secondaria) e rivolti a giovani diplomati.<br />

Congiuntamente con la Facoltà di Economia sono già state organizzate varie edizioni di<br />

un corso per lo sviluppo <strong>delle</strong> capacità gestionali per le piccole e medie imprese rivolto<br />

ad imprenditori e manager <strong>delle</strong> stesse.<br />

71


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI PIACENZA<br />

Dal 1948 l’Associazione è membro fondatore dell'EPIS - Ente per la Promozione<br />

dell'Istruzione Superiore (altri soci: Provincia, Comune, Camera di Commercio,<br />

Università Cattolica del Sacro Cuore, Cassa di Risparmio, ecc.) che ha promosso e<br />

finanziato la costituzione della Facoltà di Scienze Agrarie (negli anni '50), ha avviato nel<br />

1990/92 un corso di laurea in Economia e Commercio e in seguito i corsi della Facoltà di<br />

Scienze e Tecnologie Alimentari; rientrano altresì tra gli scopi statutari dell’EPIS la<br />

programmazione e la promozione di attività di formazione permanente, di assistenza<br />

tecnica e di divulgazione, finalizzate ad aumentare ed a migliorare le conoscenze e la<br />

produzione per tutti i settori. La sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

annovera inoltre i corsi di Laurea in Giurisprudenza, attivo dal 1994, e in Scienze<br />

dell’Educazione, attivo dal 1998.<br />

Nel novembre 1999 è stata stipulata una convenzione con il Politecnico di Milano<br />

intesa a definire i rapporti in merito alle attività di tirocinio svolte dagli studenti presso le<br />

aziende aderenti all’Associazione; tale accordo si pone l’obiettivo di raccordare in<br />

maniera adeguata il mondo della formazione con il mondo dell’impresa, al fine di<br />

migliorare la qualità dei processi formativi e di favorire la diffusione della cultura<br />

d’impresa.<br />

A partire dal prossimo ottobre 2000 prenderà avvio un corso di Laurea quinquennale in<br />

Trasporti sostenuto e promosso dall’Associazione che stipulerà a breve una ulteriore<br />

convenzione con il Politecnico di Milano.<br />

72


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA<br />

L’Associazione degli Industriali della Provincia di Ravenna è membro effettivo della<br />

Fondazione Flaminia (ente deputato allo sviluppo del polo Universitario di Ravenna)<br />

sin dalla sua costituzione.<br />

Tramite tale organismo l’Associazione ha contribuito, oltre che finanziariamente, alla<br />

risoluzione dei problemi connessi alla logistica (aule, laboratori, servizi agli studenti)<br />

nonché alle questioni organizzative e promozionali più generali.<br />

Il Corso di laurea in Scienze Ambientali si è sviluppato e oggi conta tre indirizzi<br />

(terreste, marino, agrario).<br />

A Ravenna inoltre è stata insediata la facoltà di Conservazione dei beni culturali e<br />

ambientali, con costituzione del relativo Dipartimento.<br />

A latere del corso di laurea, si sviluppa anche il corso di diploma.<br />

Su iniziativa specifica dell’Associazione, che ha sviluppato uno studio ad hoc è stato<br />

istituito un nuovo Corso di laurea interfacoltà in Civiltà dell’Europa Orientale e del<br />

Mediterraneo, che ha preso avvio nel mese di novembre.<br />

Tale corso di laurea nasce dal concorso di insegnamenti dalle facoltà di Scienze<br />

Politiche e di Lettere e Filosofia, e vuole rispondere al consolidamento dell’immagine<br />

della città di Ravenna, quale “porta d’oriente”.<br />

L’Associazione ha sostenuto in concorso con l’Associazione Flaminia la realizzazione<br />

di un corso di perfezionamento in diritto della navigazione e dei trasporti curato<br />

dall’Università di Bologna.<br />

Sempre in concorso con l’Associazione Flaminia ha preso avvio a Ravenna un corso<br />

della facoltà di giurisprudenza di Bologna per operatori giuridici di impresa.<br />

Anche per il 2000 sono state assegnate 2 borse di studio per le migliori tesi di laurea<br />

che sviluppano temi di interesse <strong>industria</strong>le.<br />

Inoltre sono state promosse l’assegnazione di tesi su specifiche tematiche ambientali<br />

connesse ai processi produttivi dell’<strong>industria</strong>.<br />

Si è costituito, su iniziativa dell’Associazione Industriali, un Forum permanente tra<br />

imprese e università per la promozione di stage aziendali, tesi di laurea sperimentali,<br />

distacco di ricercatori in azienda, contributi alla ridefinizione dei curriculi universitari più<br />

rispondenti alle mutanti esigenze del mondo del lavoro.<br />

73


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA<br />

L'Associazione Industriali di Reggio Emilia fu tra i soci fondatori di Reggio Città degli Studi<br />

SpA, società sorta con lo scopo di promuovere lo sviluppo di un polo universitario a Reggio<br />

Emilia. Un primo obiettivo fu raggiunto nel 1998 con la nascita dell’ateneo a rete di sedi di<br />

Modena e Reggio Emilia. Attualmente l’Associazione è impegnata a sostenere, assieme<br />

ad altri partner, il finanziamento della sede di Reggio Emilia che dovrà ospitare i nuovi corsi<br />

di laurea.<br />

Nel corso di questi anni, l’Associazione ha instaurato un dialogo proficuo con l’università<br />

e ha collaborato all’organizzazione di testimonianze di imprenditori e manager, di tirocini,<br />

tesi di laurea e alla promozione di momenti di diffusione della cultura tecnico-scientifica.<br />

Anche per il 2000, è stata rinnovata la convenzione con il CINECA per la distribuzione<br />

dei curricula dei neo-laureati e neo-diplomati di Alma Laurea. La convenzione consente<br />

all’Associazione Industriali di Reggio Emilia di fornire alle aziende associate gli elenchi<br />

dei laureati o diplomati, dopo averli preselezionati sulla base <strong>delle</strong> indicazioni fornite<br />

dalle imprese stesse. Il nuovo servizio associativo supporta le aziende nella ricerca del<br />

personale e riduce i tempi d'incontro fra domanda e offerta di lavoro qualificato.<br />

74


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI RIMINI<br />

Diploma Universitario in Tecniche Forestali e Tecnologie del Legno La facoltà di<br />

agraria dell’Università degli Studi di Bologna, in collaborazione con Uni.Tu.Rim (Società<br />

per la promozione della formazione universitaria nel riminese) e Ass<strong>industria</strong> Rimini<br />

sono promotori di un progetto a più dimensioni (didattica, scientifica e aziendale) per la<br />

formazione dei quadri e dirigenti che dovranno guidare le aziende del settore del legno<br />

del domani.<br />

Il D.U. in Tecniche Forestali e Tecnologie del Legno nasce quindi per collocarsi in una<br />

posizione di assoluta preminenza nel panorama della formazione universitaria<br />

nazionale, avendo almeno due peculiarità:<br />

- la collaborazione tra Facoltà di Agraria e Facoltà di Ingegneria<br />

- la stretta integrazione con il tessuto produttivo locale fatto sia di piccole e medie<br />

aziende del settore lavorazione legno che di grandi aziende per la costruzione <strong>delle</strong><br />

macchine lavorazione legno (SCM, Casadei)<br />

Integrare in maniera stretta ed attiva lo studio della materia prima legno, tipico degli<br />

agrari, e lo studio dell’aspetto impiantistico e meccanico, di pertinenza ingegneristica,<br />

permette agli studenti di ottenere una preparazione più completa ed in linea con le<br />

esigenze del mercato del lavoro.<br />

Il corso si sviluppa in 3 anni ed è così suddiviso:<br />

- 1600 ore tra lezioni ed esercitazioni<br />

- 200 ore di tirocinio pratico applicativo<br />

- prova di conoscenza della lingua inglese<br />

Il periodo di tirocinio in azienda, previsto al termine del percorso formativo, consentirà<br />

agli studenti di tradurre in termini pratici ed operativi quanto appreso nel corso <strong>delle</strong><br />

lezioni.<br />

Diploma Universitario per Operatore di Costume e Moda<br />

L’Università di Bologna, in collaborazione con UNI.TU.RIM S.p.a., ha istituito un<br />

Diploma Universitario per Operatore di Costume e Moda, con l’obiettivo di fornire agli<br />

studenti conoscenzesui metodi e sui contenuti culturali e scientifici per il conseguimento<br />

di una formazione adeguata all’area professionale che riguarda il costume, la moda ed i<br />

suoi accessori.<br />

L’istituzione del D.U. risponde ad una esigenza forte del tessuto <strong>industria</strong>le dell’Emilia<br />

Romagna, caratterizzato da una forte concentrazione di aziende operanti nel settore<br />

Tes-sile/Abbigliamento, il cui fabbisogno formativo rimaneva fino ad oggi sguarnito,<br />

costringendo le aziende a ricercare i profili professionali necessari in altre aree ed i<br />

giovani a formarsi altrove.<br />

Il corso ha durata di tre anni, e, dopo un biennio comune, si articola in due indirizzi:<br />

- progettazione e produzione di moda, tessuti e accessori<br />

- economia e marketing della moda.<br />

Gli insegnamenti accademici saranno integrati da cicli di seminari e conferenze tenuti<br />

da esperti del settore, dall’utilizzo di laboratori e da un periodo di tirocinio pratico di 200<br />

75


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ore in cui gli studenti potranno mettere in pratica i concetti appresi durante i tre anni di<br />

corso.<br />

Gli sbocchi occupazionali interessati si collocano nell’area manageriale del settore, con<br />

riferimento alle aree del coordinamento della linea e del commercio – vendite, ma anche<br />

con un’attenzione all’area gestionale e degli acquisti.<br />

76


ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI TERITTORIALI<br />

FEDERAZIONE REGIONALE FRA LE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DELLA<br />

TOSCANA<br />

La Federazione in collaborazione con le Università Toscane ha intrapreso nel corrente<br />

anno accademico le seguenti attività:<br />

PROGRAMMA INTEGRATO TRIO - Tecnologie, Ricerca Innovazione, Orientamento<br />

per la Formazione Professionale ("Programma biennale di interventi sperimentali ed innovativi<br />

nel settore dell'orientamento e della formazione professionale nella Regione<br />

Toscana per il biennio 1998-1999"- Bando regionale con avviso pubblicato sul B.U.R.T.<br />

n. 30 del29.07.1998 - Decreto dirigenziale n. 3761 del 30.06.1998.<br />

Il Programma TRIO vuole innovare il sistema della formazione professionale in Italia<br />

sperimentando nuove forme di integrazione e collaborazione tra soggetti impegnati nell'offerta<br />

formativa e nuove modalità di incontro fra domanda e offerta, facendo proprio<br />

l'indirizzo espresso dalla concertazione fra le parti sociali e la Regione Toscana.<br />

Al Progetto partecipa l'Associazione Temporanea di scopo ATRIO, costituita da Consorzio<br />

FIRST (Consorzio per la Federazione Toscana Banche di credito cooperativo,<br />

FIT, CTS e FOREL. Questi ultimi tre soggetti partecipano anche direttamente all'Associazione),<br />

FIT (Consorzio Interuniversitario tra le università toscane per lo sviluppo della<br />

formazione integrata in Toscana e dei collegati servizi. Partecipano attualmente ad esso<br />

l'Università di Firenze, Pisa, e Siena, la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento<br />

"S. Anna" di Pisa, mentre è in corso di formalizzazione l'adesione anche<br />

d'adesione della Scuola Normale Superiore di Pisa e dell'Università degli stranieri di<br />

Siena), FOREL (Consorzio costituito da 11 agenzie formative), CTS (Conf<strong>industria</strong> Toscana<br />

Servizi, Consorzio operante in Toscana e comprendente 10 agenzie formative affiliate<br />

alle Associazioni <strong>industria</strong>li provinciali, che ha quindi una forte rappresentatività<br />

<strong>delle</strong> istanze <strong>industria</strong>li, nonché qualificate capacità di intervento formativo sul territorio<br />

regionale), CISPEL Toscana Formazione S.c.r.l., CTS Centro Studi Turistici - Firenze ,<br />

S.T.A.-Firenze, Federazione Toscana Banche di credito cooperativo, Gruppo Editoriale<br />

Giunti - Firenze, Centro Regionale Toscano per i Servizi e l'Informatica S.r.l. - Firenze)<br />

Protocollo di collaborazione Università Toscane, ANP, Conf<strong>industria</strong> Toscana, firmato il<br />

15 dicembre 1998 dalla Federazione dell'Industria Toscana, dall'ANP Regionale e dalle<br />

Università dio Firenze, Pisa e l'Università degli Stranieri di Siena l'adesione della Scuola<br />

Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento "S. Anna", della Scuola Normale<br />

Superiore di Pisa e dell'Università di Siena è in corso di formalizzazione) per stabilire<br />

forme di collaborazione e coordinamento fra sistema scolastico, sistema universitario e<br />

sistema imprenditoriale.<br />

77


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI AREZZO<br />

L'Associazione è socia del "Polo Universitario Aretino" al quale aderiscono l'Università<br />

di Siena, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio, la Banca Popolare dell'Etruria<br />

e del Lazio ed Associazioni di categoria.<br />

Il Polo ha attivato un Diploma Universitario "a distanza in Ingegneria Informatica e<br />

automatica, affiancato da un Diploma Universitario in Commercio Estero ed un ulteriore<br />

Diploma Universitario in Amministrazione Aziendale.<br />

L'Associazione garantisce un contributo annuo per la realizzazione di entrambe le iniziative<br />

che rivestono un certo interesse per l'economia locale. Le maggiori imprese private<br />

sono coinvolte nell'organizzazione e nella gestione finanziaria dei corsi.<br />

L'Associazione assieme ad altre Istituzioni Pubbliche e Private sta attualmente intervenendo<br />

con proprie risorse e con quelle <strong>delle</strong> imprese per trasformare l'attuale Diploma<br />

Universitario di Amministrazione Aziendale e di Commercio con l'Estero in Corso di<br />

Laurea di Economia Aziendale.<br />

Si ritiene che il nuovo corso di studi venga avviato sin dal prossimo anno accademico<br />

2001/2002.<br />

E' inoltre in atto la trasformazione del Corso di Ingegneria Informatica in Ingegneria<br />

Meccanica.<br />

Si ricorda inoltre che:<br />

- il dato totale dei diplomati per ciascun Corso al quale partecipa l'Associazione Industriali<br />

è di 50 studenti;<br />

- la percentuale dei diplomati rispetto al numero iniziale degli iscritti è di circa l'80%,<br />

alcuni dei quali sono stati occupati da aziende <strong>industria</strong>li.<br />

78


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE<br />

Anche per il 2000 la collaborazione della nostra Associazione con l’Ateneo fiorentino si<br />

è ulteriormente consolidata.<br />

Prosegue l’ormai tradizionale attività , di cui è già stata data informazione, riferita agli<br />

stage, alle visite aziendali, alla docenza laica soprattutto per quanto riguarda i D.U.<br />

(Chimica, Ingegneria Meccanica ed Elettronica, Servizi Turistici, Costume e Moda, Informatica<br />

e Farmacia), alla banca dati dottori di ricerca, alla Job Fair ed alla manifestazione<br />

“Firenze racconta”.<br />

A queste iniziative, se ne sono aggiunte ulteriori e nuove quali:<br />

- Progettazione di un corso I.F.T.S. finalizzato alla formazione di un “Esperto in logistica<br />

integrata (E-Logistics)”. Sono stati presi accordi con la Facoltà di Econonia di Firenze<br />

(Dipartimento di Scienze Aziendali) e con quella di Catania per dare al progetto carattere<br />

di interregionalità. Il progetto nasce dalla necessità <strong>delle</strong> imprese di avere a disposizione<br />

“professionisti della logistica integrata” in grado di gestire ed organizzare molti<br />

fattori della produzione; è rivolto a giovani disoccupati e vuole evidenziare quanta influenza<br />

hanno gli aspetti logistici sulla New Economy.<br />

- Collaborazione della nostra Associazione, a seguito della Riforma universitaria, con<br />

gruppi di lavoro presso le varie Facoltà universitarie (Ingegneria, Scienze, Economia,<br />

Scienze Politiche, Fisica, Lettere e Psichiatria) per la progettazione e realizzazione di<br />

percorsi formativi di corsi di laurea di 1° e 2° livello, che abbiano anche contenuti professionalizzanti<br />

e permetta ai giovani di acquisire conoscenze e competenze per un più<br />

immediato ingresso nel mondo del lavoro.<br />

- L’Associazione, infine, partecipa ai lavori del Comitato costituito dalla Facoltà di<br />

Scienze Politiche per la realizzazione del progetto “Politiche del lavoro di fine millennio-<br />

Le buone prassi”. Il programma prevede la selezione di quattro ambiti di politiche del lavoro<br />

diverse effettuata da quattro laureande della Facoltà; sarà messa a punto una metodologia<br />

di ricerca e verranno condotti, da parte <strong>delle</strong> laureande, i primi quattro studi di<br />

caso. Seguirà un’analisi e discussione finale dei risultati oltre alla presentazione del progetto<br />

al Ministero della Ricerca ed all’Unione Europea per ottenere i finanziamenti necessari.<br />

79


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI LUCCA<br />

L'Associazione continua la propria opera di diffusione della cultura della qualità in<br />

campoimprenditoriale attraverso la società Lucense S.p.A.. Per quanto riguarda i Diplomi<br />

Universitari di livello intermedio, sono attivi presso l'Università degli Studi di Pisa i<br />

seguenti Diplomi: Ingegneria Meccanica, Ingegneria Logistica e della Produzione, Ingegneria<br />

Chimica, Ingegneria Elettronica.<br />

L’Associazione ha instaurato un rapporto di collaborazione con la Facoltà di Ingegneria<br />

per la realizzazione degli stage formativi, previsti dal piano di studi dei suddetti Diplomi,<br />

che devono essere realizzati, ove possibile, presso Aziende private.<br />

L'Associazione di Lucca si è impegnata nella individuazione <strong>delle</strong> tematiche e <strong>delle</strong><br />

competenze che, se inserite nei piani di studi, potrebbero rendere i Diplomi Universitari<br />

più rispondenti alle necessità professionali <strong>delle</strong> Aziende della provincia.<br />

Dall'Anno Accademico 1995/1996 è stato attivato, sempre presso la Facoltà di Ingegneria<br />

di Pisa, il Diploma Universitario teledidattico in Ingegneria Logistica e della Produzione.<br />

Il Polo tecnologico relativo a tale diploma è stato costituito a Lucca, presso la<br />

sede della Lucense S.p.A. (Via di Piaggia n.2). E' questo il risultato di un articolato lavoro<br />

portato avanti, in collaborazione con l'Università, dall'Associazione, dalla Lucense,<br />

dalla locale Camera di Commercio e dalla Cassa di Risparmio di Lucca. L'interesse comune<br />

di questi organismi è quello di promuovere l'attività universitaria nel nostro territorio,<br />

in relazione alle esigenze del tessuto produttivo.<br />

Nel 1994 è stato sottoscritto, a Pisa, un protocollo d'intesa con l'Ateneo Pisano, per<br />

l'attivazione del diploma universitario in "Economia ed amministrazione <strong>delle</strong> Imprese",<br />

di durata triennale, il cui segmento terminale, a carattere specialistico e professionalizzante,<br />

si realizzerà, a seconda degli indirizzi, a Pisa, Livorno e Lucca.<br />

I Diplomi Universitari con cui l'Associazione oggi collabora sono, dunque, i seguenti:<br />

- D.U. in Ingegneria Logistica e della Produzione<br />

- D.U. in Ingegneria Meccanica<br />

In merito a questi D.U., l'Associazione ha realizzato una stretta collaborazione nell'ambitodel<br />

Progetto Campus, organizzando la parte seminariale e collaborando per la realizzazione<br />

degli stage.<br />

Per i seminari l’Associazione è intervenuta nella fase di definizione dei contenuti ed in<br />

quella di individuazione dei relatori, cercando la collaborazione dei rappresentanti della<br />

realtà imprenditoriale locale; per l’attività di tirocinio l’Associazione si è fatta carico di reperire<br />

una significativa disponibilità di aziende associate ad ospitare studenti per lo<br />

svolgimento dello stage previsto nel progetto.<br />

In tal senso è opportuno precisare che questo tipo di disponibilità ha, nel corso del<br />

tempo, oltrepassato i confini di questo progetto, andando ad interessare direttamente i<br />

D.U.<br />

80


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

considerati.<br />

Tutti i diplomati hanno trovato occupazione entro tre mesi dalla data del conseguimento<br />

del diploma, eccetto quelli che a quel momento dovevano ancora svolgere il servizio<br />

di leva.<br />

Tutti gli studenti diplomati hanno trovato occupazione in azienda, ma raramente in<br />

quella dove avevano effettuato il tirocinio, ad eccezione di tre studenti che sono stati assunti<br />

prima di terminare il tirocinio (2 per il D.U. in Logistica ed 1 per il D.U. in Meccanica).<br />

Inoltre a partire dal gennaio 1999 l'associazione ha costituito per :<br />

- D.U. in Ingegneria Chimica<br />

- D.U. in Chimica Industriale<br />

- D.U. in Ingegneria Meccanica<br />

un indirizzo cartario all’interno dei Dipartimenti dei suddetti Diplomi universitari. A tal fine<br />

è stata costituita una Commissione Tecnica Associativa per la definizione del programma<br />

didattico e per l’effettuazione di docenze e/o testimonianze di tecnici esperti del<br />

settore, nonché di stages e visite aziendali. La gestione del tre indirizzi cartari è stata<br />

svolta da CELSIUS, società consortile costituita da vari Enti e Associazioni lucchesi, tra<br />

cui: l'Ammi-nistrazione Provinciale, Comune di Lucca, la CCIAA, l'Ente Cassa di Risparmio,<br />

l'Associa-zione<br />

Industriali, l'Ascom e la Lucense. Celsius ha come obiettivo la promozione e lo sviluppo<br />

socio-economico e culturale della Provincia di Lucca. In particolare si propone di fornire<br />

sostegno economico ed organizzativo ai DD.UU realizzati, almeno in parte nel territorio<br />

lucchese. In effetti i moduli ad orientamento cartario e cartotecnico, inseriti nel secondo<br />

semestre dei DD.UU sopra elencati, si svolgono presso la sede di Celsius, ubicata<br />

in appositi locali situati presso l'Istituto Tecnico Commerciale F.Carrara, Via<br />

Gramsci, Lucca. Il piano di studi del secondo semestre del terzo anno, ovvero quello<br />

professionalizzante per diplomi in parola è il seguente (si evidenziano in grassetto i moduli<br />

istituiti per l'indirizzo cartario):<br />

- D.U. INGENGERIA CHIMICA - orientamento <strong>industria</strong> cartaria<br />

- Dinamica e controllo dei processi chimici<br />

- Chimica <strong>industria</strong>le I<br />

- Chimica <strong>industria</strong>le II<br />

- Impianti chimici II<br />

- Tecnologie chimiche speciali<br />

- D.U. INGEGNERIA MECCANICA - orientamento <strong>industria</strong> della carta e cartotecni-ca<br />

- Macchine per la carta e al cartotecnica<br />

- Azionamenti elettrici e gestione degli impianti per la carta e la cartotecnica<br />

- Impianti chimici per la carta e la cartotecnica<br />

- Tecnologie chimiche speciali per la carta e la cartotecnica<br />

- Chimica <strong>industria</strong>le della carta e della cartotecnica<br />

- Tirocinio <strong>industria</strong>le<br />

- D.U. CHIMICA - orientamento cartario<br />

- Chimica analitica corso integrato indirizzo cartario<br />

- Chimica e tecnologia dei materiali indirizzo cartario<br />

- Chimica <strong>industria</strong>le indirizzo cartario<br />

81


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

- Tirocinio in azienda del settore<br />

Le docenze <strong>delle</strong> materie evidenziate sono svolte da personale aziendale sia nella fase<br />

di aula che in quella di esercitazione e successiva valutazione degli studenti. La Commissione<br />

Tecnica Associativa presente presso l'Associazione Industriali segue al momento<br />

al fase di monitoraggio dell'attività didattica svolta nel semestre 1999 e prepara la<br />

nuova programmazione per il prossimo semestre che partirà nel mese di gennaio 2000<br />

in stretta collaborazione con l'Università degli Studi di Pisa.<br />

- D.U. in Economia ed Amministrazione <strong>delle</strong> Imprese<br />

L’Associazione sta collaborano con il D.U. per la copertura della docenza da svolgersi<br />

per la parte professionalizzante, attualmente in corso al secondo anno del Diploma.<br />

L'ente di gestione è sempre Celsius.<br />

- D.U. teledidattico in Ingegneria Logistica e della Produzione, costituito a Lucca presso<br />

la sede della società Lucense S.p.a. Istituito nell’anno 95/96, il D.U. giunge<br />

quest’anno al suo terzo anno di corso.<br />

In merito alla situazione occupazionale, occorre precisare che le domande formulate<br />

non trovano aderenza per questa tipologia di diploma, dal momento che gli iscritti (salvo<br />

raris-sime eccezioni) lavorano già.<br />

In linea generale, si ricorda, comunque, che le attività di collaborazione attivate con i<br />

diversi D.U. di livello intermedio hanno come obiettivo comune l’individuazione <strong>delle</strong> tematiche<br />

e <strong>delle</strong> competenze che, inserite nei piani di studio, potranno rendere i D.U.<br />

maggiormente rispondenti alle necessità professionali <strong>delle</strong> Aziende della Provincia.<br />

82


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALE PISANA<br />

L’Unione Industriale Pisana è tra i soci fondatori – insieme all’Associazione Industriali<br />

di Livorno, alle Camere di Commercio di Pisa e Livorno, all’Università degli Studi di Pisa,<br />

alla Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento S. Anna di Pisa ed altri<br />

Enti, istituti e singole imprese – del “Centro per l’innovazione” (sede Via dei Condotti,<br />

1 – 56010 Asciano Pisano – Pisa), promosso dal Consorzio Pisa Ricerche.<br />

Tra gli scopi del Centro vi sono quelli di: diffondere e trasferire innovazione, nonché<br />

promuovere e diffondere l’impiego di servizi reali verso le piccole e medie imprese, sostenere<br />

lo sviluppo di nuova imprenditorialità soprattutto nell’ambito <strong>delle</strong> tecnologie<br />

avanzate; promuovere attività di indagine e ricerca finalizzata, comune tra strutture pubbliche<br />

e private, su temi di interesse degli associati; favorire la presa di coscienza della<br />

necessità per le imprese di conoscere e prevedere l'ambiente economico esterno in tema<br />

di innovazione, analizzandone le conseguenze sulle attività e sulle strategie aziendali.<br />

Alcune aziende associate all’Unione (tra cui Piaggio e Solvay) sono tra i soci del Consorzio<br />

“Qualital” con sede a Pisa.<br />

A partire dal 1996 l’Unione Industriale Pisana partecipa al Progetto CAMPUS,<br />

un’iniziativa, co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo, finalizzata ad introdurre nei Corsi<br />

di Diploma Universitario moduli di formazione professionalizzante, il cui obiettivo prioritario<br />

è quello di favorire il raccordo fra istruzione universitaria e mondo del lavoro anche<br />

attraverso la realizzazione di stages presso Enti o Aziende.<br />

L’Unione ha partecipato nel 1996 al Diploma Universitario in Informatica non solo<br />

selezionando e contattando le aziende intenzionate ad accogliere gli studenti ma anche<br />

partecipando attivamente a riunioni ed incontri fissati dalla Camera di Commercio e<br />

dall’Università.<br />

Dal 1997 è stato aumentato il numero dei Diplomi Universitari partecipanti al Progetto:<br />

si sono affiancati, infatti, al Diploma d’Informatica quello di Ingegneria Meccanica, Ingegneria<br />

Logistica e della Produzione ed Ingegneria Elettronica.<br />

Sono state inoltre coinvolte nel progetto anche le Associazione Industriali di Livorno e<br />

di Lucca, che con l’Unione Industriale Pisana fanno parte del Comitato di Indirizzamento<br />

dei diplomi Campus dell’Università di Pisa.<br />

Nel 1998 l’Unione Industriale Pisana si è fatta promotrice, insieme con i Dipartimenti di<br />

Ingegneria Chimica e di Chimica Industriale dell’Università di Pisa, di un protocollo di<br />

intesa per l’attivazione di un Indirizzo Conciario all’interno dei D.U. in Chimica e in Ingegneria<br />

Chimica.<br />

Nell’ambito <strong>delle</strong> convenzioni firmate il 16 giugno 1998 con l’Università di Pisa e le Associazioni<br />

dei Conciatori del Comprensorio del Cuoio (S. Croce e Ponte a Egola),<br />

83


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

l’Unione Industriale Pisana si è impegnata a finanziare le docenze di quattro moduli di<br />

specializzazione a carattere professionalizzante all’interno del percorso curricolare dei<br />

diplomi.<br />

Una parte <strong>delle</strong> lezioni è dal 1999 tenuta presso il nuovo Polo Tecnologico Conciario di<br />

Santa Croce sull’Arno, realizzato in collaborazione con le Associazioni dei Conciatori.<br />

L’Unione Industriale Pisana collabora con la Scuola Superiore di Studi Universitari e di<br />

Perfezionamento S. Anna di Pisa per un Master in “Management dell’Innovazione”,<br />

per il quale sono state offerte Borse di Studio negli anni 1993-94, 1994-95, 1995-96 ed<br />

erogati contributi finanziari per l’organizzazione dei corsi negli anni successivi.<br />

L’Unione ha siglato nel 1994 con l’Università di Pisa una Convenzione-quadro per<br />

una più stretta collaborazione ed un efficace coordinamento tra Università e mondo <strong>industria</strong>le,<br />

soprattutto in materia di ricerca scientifica.<br />

Nel 1995 l’accordo è stato esteso alle Associazione Industriali di Livorno e Lucca.<br />

Nell’ambito di tale Convenzione (art. 2) è prevista la possibilità di istituire borse di<br />

studio per laureandi, per tesi di laurea su temi di interesse per l’<strong>industria</strong> locale. Nel<br />

1997 è stato siglato un atto aggiuntivo alla Convenzione, che estende la partecipazione<br />

a queste iniziative alla Camera di Commercio di Pisa.<br />

Nel dicembre ’97, su iniziativa del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale<br />

Pisana, è stato pubblicato un primo Bando per quattro borse di studio annuali, per laureandi<br />

dell’Università di Pisa, finanziate dall’Unione e dalla Camera di Commercio: anche<br />

negli anni successivi sono state periodicamente finanziate borse di studio e premi di<br />

ricerca.<br />

Dal 1999 l’Unione Industriale Pisana ha creato al proprio interno un apposito gruppo di<br />

lavoro formato da imprenditori per la definizione di un programma di Formazione di<br />

Sistema riservato ad imprenditori, dirigenti e quadri <strong>delle</strong> aziende associate.<br />

Nel secondo semestre dell’anno sono stati realizzati in collaborazione con la Scuola di<br />

Direzione Aziendale dell’Università “Luigi Bocconi” di Milano tre cicli di giornate di<br />

formazione su “La risorsa umana in azienda”, “Euro e Impresa” e “Le scelte tecnologiche<br />

e le relazioni di filiera”.<br />

Nel 2000 il programma di Formazione di Sistema, sempre realizzato in collaborazione<br />

con SDA-Bocconi, si è articolato in 17 giornate di formazione impenditoriale sulle<br />

tematiche della Gestione del Personale, della Organizzazione nelle imprese di<br />

dimensioni minori e del Marketing, che hanno visto la partecipazione di oltre 100<br />

imprenditori, dirigenti e quadri aziendali.<br />

Da luglio 2000 l’Unione Industriale Pisana è certificata secondo le norme UNI EN ISO<br />

9002: le indagini condotte sulla “customer satisfaction” degli allievi dei corsi hanno<br />

dimostrato l’alto apprezzamento <strong>delle</strong> aziende per le iniziative di formazione di sistema,<br />

che verranno ulteriormente potenziate per l’anno 2001.<br />

84


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA<br />

La collaborazione con le università toscane si è sviluppata individuando opportunità di<br />

tirocini formativi presso le imprese associate. L’Associazione, oltre che al diploma universitario<br />

in Ingegneria meccanica a Prato, realizzato dall’Università di Firenze, partecipa<br />

all’Istituto Polimoda di Firenze, con il quale ha sviluppato – insieme ad altre associazioni<br />

territoriali toscane - corsi universitari nel settore moda e calzature.<br />

Sono stati realizzati molti progetti di orientamento e tirocinio con le Università di Firenze,<br />

Pisa e Siena nei campi della comunicazione d’impresa, della statistica,<br />

dell’internazionalizzazione d’impresa, sia per tesi di laurea sia per diplomi universitari.<br />

L’Associazione si è mossa dando il massimo appoggio a laureandi interessati a realizzare<br />

tesi sull’economia pistoiese, nei settori di eccellenza della stessa, offrendo le proprie<br />

strutture per le ricerche e facendo da collegamento e coordinamento per i contatti<br />

con le imprese.<br />

Da molti anni poi l’Associazione è promotrice di un premio annuale per tesi di laurea<br />

sull’economia pistoiese (Premio “Pancioli”, arrivato alla XIX° edizione) con interessanti<br />

riflessi sullo sviluppo <strong>delle</strong> imprese pistoiesi.<br />

E’ attivo presso l’Associazione lo sportello di orientamento “borsa lavoro” , finalizzato a<br />

far incontrare domanda e offerta di lavoro e a selezionare le risorse umane per le imprese<br />

associate. Lo sportello ha una banca dati e fornisce alle imprese che lo richiedono i<br />

profili dei laureati che vi si iscrivono, e procede – su richiesta – a colloqui e selezioni<br />

personalizzate.<br />

85


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE INDUSTRIALE PRATESE<br />

Pin-Centro Studi Ingegneria<br />

PIN - Centro Studi Ingegneria è una società consortile a responsabilità limitata costituita<br />

–soprattutto per impulso dell'Unione Industriale - nel dicembre 1992 tra soggetti<br />

pubblici e privati. Attualmente sono suoi soci: il Comune di Prato, l'Unione Industriale<br />

Pratese, la C.N.A., la Confartigianato, l'Università di Firenze, il Consiag (Consorzio per<br />

la gestione Acqua e Gas di Prato), la Camera di Commercio e le Province di Prato e Pistoia.<br />

Il PIN è gestito da un Consiglio di Amministrazione, garante finanziario dell'impostazione<br />

scientifica e degli indirizzi per l'attività di natura tecnica.<br />

Il PIN è finanziato da entrate derivanti dalle proprie attività e da risorse pubbliche e private.<br />

Il centro si propone come strumento innovativo nel rapporto fra Università e Società e<br />

vuole diventare un sostegno primario nella formazione professionale superiore in settori<br />

avanzati, quale l'ingegneria ambientale. Il centro fornisce servizi didattici, scientifici ed<br />

organizzativi a committenti pubblici e privati. I rapporti con il committente, sia universitario<br />

che esterno, sono regolati da apposite convenzioni.<br />

Il PIN fornisce supporti didattici e scientifici alla sede di Prato dell'Università di Firenze:<br />

in particolare è responsabile della logistica e svolge attività di supporto tecnico e operativo<br />

per i Diplomi Universitari in Ingegneria e Relazioni Industriali.<br />

Attività svolte<br />

Diplomi Universitari<br />

Il PIN è responsabile della logistica e svolge attività di supporto tecnico ed operativo<br />

per i seguenti diplomi universitari della Facoltà di Ingegneria:<br />

- ingegneria meccanica;<br />

- ingegneria elettronica;<br />

- ingegneria ambiente e risorse.<br />

A partire dall'Anno Accademico 1995-1996 è stato attivato il Corso biennale di Diploma<br />

Universitario in Relazioni Industriali della Facoltà di Scienze Politiche. Dall'anno accademico<br />

1998-1999 è stato attivato il Diploma Universitario in Economia ed Ingegneria<br />

della Qualità <strong>delle</strong> Facoltà di Ingegneria ed Economia e Commercio.<br />

Sono in corso contatti con la Facoltà di Economia e Commercio per l'avvio di un corso<br />

di Diploma in Marketing per il Tessile Abbigliamento.<br />

Attività Tecnico Scientifica<br />

Il PIN ha ormai conquistato un ruolo regionale e nazionale come società di ricerca applicata<br />

e di trasferimento dell'innovazione tecnologica. Basta ricordare i seguenti risultati:<br />

- consulenza ed assistenza al sistema <strong>industria</strong>le pratese per i coloranti contenenti<br />

ammine;<br />

- ricerca e consulenza sulle problematiche del rumore e vibrazioni. Piano di ricerca nazionale<br />

nel settore tessile;<br />

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ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

- consulenza scientifica per industrie italiane dei servizi idrici di rilevanza nazionale;<br />

- vincita di numerosi progetti europei soprattutto nel settore telematico ed ambientale;<br />

- numerose commesse di ricerca per l'area metropolitana;<br />

- centro di riferimento regionale e nazionale per la pianificazione e gestione <strong>delle</strong> risorse<br />

idriche e del rischio idraulico;<br />

- centro di sperimentazione del sistema teledidattico regionale;<br />

- ecolabel nell'<strong>industria</strong> tessile;<br />

- studio di un sistema telematico a servizio dei cittadini per il Comune di Prato;<br />

- realizzazione e gestione dell'unica Galleria del vento a strato limite sviluppato esistente<br />

in Italia.<br />

I laboratori di ricerca<br />

Grazie anche alle risorse finanziarie reperite per l'azione dell'Unione Industriale in sede<br />

Unione Europea sono stati attivati i seguenti laboratori di ricerca dotati di attrezzature<br />

particolarmente avanzate:<br />

- laboratorio ambientale e territorio;<br />

- laboratorio di qualità;<br />

- laboratorio sicurezza ambientale di lavoro;<br />

- laboratorio di telerilevamento;<br />

- laboratorio di telematica multimediale.<br />

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REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI SIENA<br />

L’Associazione ha promosso la costituzione del "Consorzio Siena Ricerche", insieme<br />

all’Università di Siena, alla Ditta Sclavo Spa, al Monte dei Paschi, alla Camera di Commercio<br />

e al CNR.<br />

Tale iniziativa è finalizzata a stabilire duraturi contatti tra il mondo universitario e il<br />

mondo dell’<strong>industria</strong>, con particolare riguardo al settore <strong>delle</strong> biotecnologie.<br />

L’Associazione ha dovuto successivamente recedere dalla sua qualità di socio per<br />

consentire un più facile accesso del Consorzio ai benefici della Legge 46 non essendo<br />

previste tra i soggetti beneficiari le Associazioni datoriali.<br />

L’Assemblea del "Consorzio Siena Ricerche", svoltasi il 26 febbraio 1998 ha nominato<br />

in seno al proprio Consiglio di Amministrazione il Presidente dell’Associazione, Dott.<br />

Fausto Maria Carignani, e come Sindaco Revisore il Dott.Guglielmo Centini, Direttore<br />

dell’Associazione.<br />

L’importanza del Consorzio Siena Ricerche è notevolmente cresciuta negli ultimi anni a<br />

seguito del potenziamento del polo bio-tecnologico di Siena che ha incrementato<br />

l’attività di ricerca.<br />

L'Associazione Industriali di Siena insieme alle Associazioni di Arezzo e Grosseto ha<br />

costituito la società Etruria Innovazione Spa con la partecipazione <strong>delle</strong> principali istituzioni<br />

cittadine: Università di Siena; Monte dei Paschi Spa, Camere di Commercio di Siena,<br />

Arezzo e Grosseto,Comuni di Siena, Arezzo e Grosseto, Regione Toscana, Amministrazioni<br />

Provinciali di Siena, Arezzo e Grosseto.<br />

La società ha sede in Siena ed ha per oggetto sociale:<br />

a. Il coordinamento dei Progetti della Rete regionale dell’Alta Tecnologia relativamente<br />

alle province di Siena, Arezzo e Grosseto;<br />

b. La gestione <strong>delle</strong> attività di polo della Rete, <strong>delle</strong> relative infrastrutture e servizi;<br />

c. La progettazione, la realizzazione e la gestione – dirette e/o indirette – di parchi<br />

scientifici e tecnologici (virtuali e/o reali) con particolare riguardo alle esigenze della Toscana<br />

meridionale;<br />

d. L’elaborazione e l’esecuzione di progetti finalizzati alla ricerca applicata,<br />

all’innovazione allo sviluppo di prodotti, servizi e processi produttivi in collegamento<br />

con le strutture di ricerca e le imprese;<br />

e. La promozione e il coordinamento di strutture operative (consorzi,società,<br />

agenzie ecc.) di ricerca finalizzate allo sviluppo di specifici settori di tecnologia;<br />

f. Ogni altra attività connessa e strumentale ai punti precedenti.<br />

Per il perseguimento degli obiettivi indicati la società collabora in modo organico con i<br />

Poli di Firenze e Pisa e con altre strutture analoghe nazionali ed internazionali.<br />

88


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

Il Dr. Fausto Maria Carignani, Presidente dell’Associazione, è membro del Consiglio di<br />

Amministrazione della società fin dalla sua costituzione, mentre il Dr. Guglielmo Centini,<br />

Direttore dell’Associazione, è revisore contabile della stessa società.<br />

L’Associazione Industriali di Siena collabora, inoltre, con il Diploma Universitario di<br />

Consulente del Lavoro mettendo a contatto gli allievi con le aziende del territorio.<br />

Nell’anno 2000 l’Associazione ha svolto un ruolo similare con un corso di formazione<br />

post-laurea organizzato dall’Università di Siena e denominato “Progetto Apollo” rivolto a<br />

giovani neo laureati in discipline umanistiche. Infine è già due anni che L’Associazione<br />

ha una convenzione che facilità l’accesso dei giovani neo laureati nelle imprese senesi<br />

tramite rapporti di stage.<br />

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REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI PERUGIA<br />

L’Associazione ha firmato nel luglio 1991 un Protocollo d’intesa con l’Università<br />

degli Studi di Perugia, per favorire iniziative di collaborazione nel campo della ricerca,<br />

della didattica, dell’informazione e dell’aggiornamento scientifico.<br />

Obiettivo principale è dare particolare spazio allo sviluppo di ricerche congiunte<br />

tra Aziende <strong>industria</strong>li e Facoltà, alla formazione e specializzazione di laureandi,<br />

neo-laureati e dottori di ricerca, ed alle consulenze in campo tecnico, gestionale e<br />

scientifico.<br />

L’Università di Perugia partecipa con alcuni Diplomi Universitari al Progetto CAMPUS.<br />

Con tali Diplomi l’Associazione ha avuto un rapporto intenso e proficuo, concorrendo,<br />

nell’ambito <strong>delle</strong> proprie competenze, ad esaltarne il valore professionale.<br />

Particolarmente impegnativa è stata la collaborazione con il Diploma in Statistica<br />

e Informatica per la gestione <strong>delle</strong> imprese, di cui sono stati seguiti tutti gli aspetti<br />

che coinvolgono il mondo produttivo: dagli stages alle docenze extraaccademiche.<br />

E’ in fase di realizzazione l’avvio di una rete tra il Diploma e circa 15 imprese della<br />

provincia, mediante la quale possono essere portate a regime le attività di integrazione<br />

didattica, formativa e di ricerca applicata. E’ un esperimento che non ha precedenti in<br />

Italia, e che mira a rendere continuativa e strutturata l’osmosi tra sapere e fare.<br />

Fino ad oggi 15 giovani hanno conseguito il Diploma in Statistica ed Informatica<br />

per la gestione <strong>delle</strong> imprese. 10 sono occupati presso imprese, non sempre<br />

coincidenti con quelle presso le quali hanno svolto lo stage, e prevalentemente<br />

nel comparto informatico.<br />

Per consolidare il rapporto con Università e la Scuola, l’Associazione di Perugia ha<br />

organizzato lo scorso novembre, ricollegandosi “all’Orientagiovani”, un corso di<br />

formazione rivolto ai Presidi e Docenti scolastici. L’iniziativa, condotta con l’ausilio<br />

del Gruppo Giovani Imprenditori, ha riscontrato grande successo.<br />

Nel 1996 sono state stipulate due Convenzioni con l’Università: una per l’accesso<br />

ad Internet; l’altra per gestire i tirocini di laureandi e laureati. Quest’ultima ha permesso<br />

fino ad oggi l’attivazione di circa 100 stages presso le imprese della Provincia, di cui<br />

molti si sono sviluppati in successivi rapporti di lavoro.<br />

La Nestlè Italia S.p.A., presente nella Provincia di Perugia, ha stipulato nel gennaio<br />

1991 una convenzione con la Scuola diretta a Fini Speciali in Informatica<br />

dell’Università per lo scambio di attività formative e scientifiche nel settore<br />

dell’informatica.<br />

E’ stato raggiunto nel settembre 1995 un accordo con l’Istituto di Energetica della<br />

Facoltà di Ingegneria per consentire alle imprese associate di avvalersi <strong>delle</strong><br />

consulenze, <strong>delle</strong> ricerche e <strong>delle</strong> prove di laboratorio effettuate dallo stesso<br />

Dipartimento.<br />

La Federazione Umbria ha stipulato il 13 marzo 1991 una Convenzione con la<br />

Scuola Diretta a fini speciali per tecnici di laboratorio biomedico istituita nell’ambito<br />

dell’Istituto di Patologia generale dell’Università di Perugia.<br />

90


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

Nei giorni scorsi l’Associazione di Perugia ha avanzato tre proposte al locale Ateneo:<br />

1. costituire un ufficio di collegamento tra Università ed imprese al fine di<br />

favorire l’incontro tra esigenze ed offerta di ricerca applicata. La proposta si basa<br />

sull’esperienza maturata con successo in altri centri, e sulla necessità, molto<br />

sentita anche a Perugia, di avvicinare due mondi che hanno già molte relazioni<br />

sul versante formativo, ma assai scarse su quello dell’innovazione.<br />

2. Creare all’interno dell’Università, utilizzando spazi esistenti, un incubatore<br />

per<br />

nuove imprese avviate da laureati e laureandi.<br />

Vi dovrebbe essere il concorso di diversi soggetti che sostengono, in vario<br />

modo, le nascenti attività: le banche, che assicurano l’accesso al credito e la<br />

consulenza finanziaria; i ricercatori universitari, che forniscono il know how;<br />

l’Associazione che adotta le nuove attività e fornisce loro, tramite le associate,<br />

supporto manageriale.<br />

3. L’erogazione di prestiti d’onore a laureati che vogliano frequentare in Italia<br />

e all’estero corsi di specializzazione o master. Il fondo di garanzia sarebbe messo<br />

a disposizione dall’Associazione. Una commissione, formata anche da professori,<br />

stabilisce se il progetto formativo proposto dal laureato è di livello e può quindi<br />

essere finanziato dalle banche convenzionate.<br />

E' in fase di costituzione il "Centro studi statistici ed informatici per le aziende", con<br />

sede a Perugia, che persegue l'obiettivo di svolgere ricerca applicata e formazione<br />

mirata per le imprese della provincia.<br />

Al Centro aderiscono, in qualità di soci fondatori, l'Università di Perugia e<br />

l'Associazione <strong>industria</strong>li.<br />

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REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI ANCONA<br />

L'Associazione degli Industriali di Ancona ha stipulato nel 1992 una convenzione con<br />

l'Università degli Studi di Ancona per l'istituzione del diploma in Ingegneria Meccanica<br />

ed Elettronica, Economia e Amministrazione <strong>delle</strong> Imprese e, dal 1996, con l’Università<br />

degli Studi di Macerata per il Diploma in Operatore Giuridico d’Impresa e Consulente del<br />

Lavoro.<br />

Tale iniziativa, che vede il contributo della Camera di Commercio e della Cassa di Risparmio<br />

di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, sta procedendo in maniera soddisfacente<br />

ed è ormai a regime.<br />

Alcune difficoltà sono state soprattutto iniziali per problemi di comprensibili diffidenze:<br />

ora sono i professori che chiedono un sempre maggiore coinvolgimento degli <strong>industria</strong>li<br />

anche per l’articolazione dei piani di studio, l’effettuazione degli stages e la testimonianza<br />

degli imprenditori e managers.<br />

Per quanto riguarda i Diplomi in Ingegneria Meccanica ed Elettronica, possiamo dire<br />

che le aziende meccaniche presenti nella provincia collaborano con grande interesse<br />

con l’Università per l’organizzazione degli stage.<br />

E’ importante sottolineare che gli allievi di questi corsi vengono spesso assunti dalle<br />

stesse aziende nelle quali vengono svolti i tirocini e, in alcuni casi, ancora prima di diplomarsi.<br />

Quanto al Diploma per Operatore Giuridico di Impresa istituito nel 1996, e per il quale<br />

Ass<strong>industria</strong> ha collaborato alla progettazione del programma di studi, nell’anno accademico<br />

1999-2000 ci sono stati i primi nove diplomati di cui quattro sono già occupati<br />

nelle stesse aziende che li hanno ospitati per lo stage.<br />

Nel mese di marzo 1999 Ass<strong>industria</strong> ha sottoscritto con l’Università di Ancona un<br />

Protocollo d’Intesa, con l’obiettivo di mettere a disposizione degli imprenditori le risorse<br />

umane ed i materiali che si trovano nell’Università e di fornire stimoli per un’attività di ricerca<br />

in sintonia con le esigenze manifestate dalle aziende locali.<br />

In attuazione di tale protocollo, si sono già svolte sette visite guidate nei laboratori di ricerca<br />

della Facoltà di Ingegneria, alle quali complessivamente hanno partecipato 85<br />

persone (imprenditori o collaboratori) di aziende meccaniche, di installazione di impianti,<br />

della plastica e <strong>delle</strong> Ferrovie dello Stato.<br />

Segnaliamo inoltre che nell’anno 1999 è stato avviato il corso biennale FIS “La programmazione<br />

della produzione” di 2.400 ore, promosso dalla Regione Marche d’intesa<br />

con il Ministero della Pubblica Istruzione, realizzato in collaborazione con la Facoltà di<br />

Inge-gneria, l’ITIS Volterra, l’Ass<strong>industria</strong>, l’Amministrazione Provinciale e le Organizzazioni<br />

Sindacali.<br />

A tale corso partecipano attualmente 20 allievi.<br />

92


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALI DEL FERMANO<br />

L'Unione Industriali del Fermano nell'ambito dei suoi rapporti con l'Università di Ancona<br />

ha contribuito a:<br />

- promuovere nell'anno accademico 97/98 l'istituzione di un nuovo Diploma<br />

Universitario in Ingegneria Logistica e della Produzione;<br />

- realizzare le attività del Progetto Campus. La collaborazione si è concretizzata in<br />

un'opera di sensibilizzazione dell'imprenditoria alle finalità del progetto e nel contattare<br />

imprenditori disponibili a presentare i loro casi aziendali nell'ambito dei "lavori diretti".<br />

Nell'anno accademico 98/99 la collaborazione è proseguita per la realizzazione <strong>delle</strong><br />

attività previste dal progetto stesso in entrambi i Diplomi Universitari: in Ingegneria<br />

Elettronica ed in Ingegneria Logistica e della Produzione. Con riferimento a quest'ultimo, il<br />

contributo dell'Unione si è sostanziato nella disponibilità a reperire imprenditori che hanno<br />

consentito non solo lo svolgimento dei "lavori diretti" ma anche alla realizzazione dei corsi<br />

integrativi di "cultura aziendale".<br />

Per l'anno accademico 1999/2000 il rapporto tra Università e Imprenditoria si è<br />

consolidato non solo seguendo le linee di un percorso ben delineato ma anche attraverso<br />

l'organizzazione concertata di manifestazioni di orientamento universitario e al lavoro.<br />

L'Unione Industriali del Fermano ha contribuito all'organizzazione del "Career days" (2 e 3<br />

giugno 2000) due giornate di incontro e confronto tra offerta formativa e domanda e offerta<br />

di lavoro.<br />

Per l'anno 2000/2001 l'Unione Industriali contribuirà a sponsorizzare attività di tal genere<br />

e collaborerà alla realizzazione di quelle previste dal progetto Campus, all'individuazione<br />

d'aziende potenzialmente disponibili ad ospitare per il tirocinio gli studenti del D.U. in<br />

Ingegneria Logistica e della Produzione.<br />

Si segnala, inoltre, che , a quattro anni dall'inizio del Diploma Universitario in Ingegneria<br />

logistica e della produzione, entro la fine del 2000 si saranno diplomati i primi cinque<br />

allievi.<br />

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REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO<br />

L'Associazione ha avviato una stretta collaborazione con il Consorzio Universitario<br />

Piceno (CUP).<br />

Detta collaborazione - sancita da una apposita convenzione - è stata attivata dall'Istituto<br />

per la Cultura d'Impresa, creato dall'Associazione insieme alla Camera di Commercio, ed<br />

imprese private ed istituzioni creditizie sia locali che nazionali.<br />

Tale collaborazione ha sancito l'avvio di un corso di livello Master denominato Scuola di<br />

Management e Tecnologia.<br />

Con lo stesso Consorzio Universitario Piceno la collaborazione è proseguita<br />

relativamente all'avvio della Società A.S.T.E.R.I.A. Srl che si dovrà gestire su incarico<br />

della Regione Marche e con la partecipazione di imprese private il C.E.T.R.I.A. (Centro<br />

servizi per la tecnologia e l'innovazione nella filiera alimentare e del freddo).<br />

Con lo stesso CUP si è attivata una collaborazione per istituire la laurea breve in Disegno<br />

Industriale che opererà presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Ascoli<br />

Piceno, sede distaccata dell'Ateneo di Camerino.<br />

A partire dal dicembre 1999 l'Ass<strong>industria</strong> collabora con l'Università di Ancona (facoltà di<br />

Agraria) e l'Università di Camerino (facoltà di medicina Veterinaria) per la realizzazione di<br />

un progetto IFTS denominato "tecnico di innovazione di processo e di prodotto per<br />

l'<strong>industria</strong> agro - alimentare": un rappresentante di Ass<strong>industria</strong> è membro del Comitato<br />

Tecnico -Scientifico di Progetto.<br />

L'Ass<strong>industria</strong> collabora, inoltre, con il Consorzio Universitario Piceno per favorire il<br />

distacco di ricercatori presso le aziende associate al fine di sostenere il trasferimento<br />

Tecnologico.<br />

Nel settembre 2000 è stata stipulata una convenzione quadro con l’Università di<br />

Camerino per attivare una collaborazione finalizzata alla promozione ed allo sviluppo di<br />

attività formative, di ricerca e di consulenza, in particolare nell’ambito dell’Area Matematica<br />

e Informatica. Gli obiettivi sono quelli di definire un piano organico di cooperazione tra<br />

Università e tessuto produttivo locale, di individuare i settori di rilevante interesse<br />

strategico, di promuovere attività formative integrate università-aziende, di promuovere<br />

progetti di ricerca e sviluppo tecnologico.<br />

E’ stata stipulata una convenzione con l’Università di Ancona – Diploma in Economia e<br />

Amministrazione <strong>delle</strong> Imprese per lo svolgimento di tirocini pratico-applicativi.<br />

E’ in corso di definizione la stipula di una convenzione con l’Università di Macerata per lo<br />

svolgimento di tirocini formativi ai sensi della legge 142/98.<br />

94


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI MACERATA<br />

Nell’ambito della collaborazione Università – Impresa, Conf<strong>industria</strong> Macerata si è<br />

fatta promotrice di diverse attività che mettono in relazione mondo produttivo e mondo<br />

accademico, realizzate sotto forma di borse di studio, convenzioni ed altro..<br />

Le esperienze più significative sono:<br />

- la realizzazione di borse di studio per laureandi, in collaborazione con<br />

l’Università di Macerata;<br />

- la realizzazione di una convenzione con l’Università di Camerino per la gestione<br />

del corso di laurea breve in Informatica, nell’ambito del progetto CAMPUS;<br />

- l’organizzazione di seminari per studenti <strong>delle</strong> secondarie superiori realizzati in<br />

collaborazione con l’Università di Macerata e di Camerino;<br />

- la presentazione di interventi e testimonianze di imprenditori presso l’Università<br />

di Macerata;<br />

- la realizzazione di convenzioni con l’Università di Camerino per le analisi ambientali<br />

nei luoghi di lavoro;<br />

- la realizzazione di una convenzione con l’Università di Ancona, facoltà di Ingegneria,<br />

per la testazione dei materiali edili.<br />

- Comitato provinciale per l’orientamento – finalizzato a coordinare le attività di<br />

orientamento anche insieme alle Università<br />

- Progettazione di due corsi per diplomati sui temi della “internazionalizzazione”<br />

e del “disegno <strong>industria</strong>le” in collaborazione con l’Università di Camerino e Macerata<br />

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REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI PESARO URBINO<br />

Collaborazioni Università 2000<br />

Ass<strong>industria</strong> di Pesaro Urbino nell’ambito dell’Accordo quadro di collaborazione con<br />

l’Università di Urbino nell’anno 2000 ha attivato una serie di <strong>collaborazioni</strong> suddivise<br />

come segue:<br />

- con la Facoltà di Economia corso diploma in marketing e comunicazione sono<br />

stati attivati una serie di stage aziendali per giovani e interviste presso imprenditori<br />

locali per studiare le organizzazioni aziendali esistenti in riferimento al commercio<br />

estero e le strategie di mercato.<br />

- Con la Facoltà di Economia sono stati studiati alcuni casi aziendali per gruppi di<br />

studenti sull’organizzazione aziendale, gestione <strong>delle</strong> risorse umane e strategia<br />

della produzione. In particolare si è studiata l’innovazione tecnologica e conseguenti<br />

modifiche nell’organizzazione del lavoro a livello di fabbrica o di altre aree<br />

aziendali; i cambiamenti di rilievo nella professionalità di figure aziendali critiche;<br />

riorganizzazione dei processi produttivi che hanno comportato innovazioni nella<br />

modalità di gestione e nei rapporti con i subfornitori o imprese committenti; introduzione<br />

di modifiche rilevante nella struttura organizzativa o nei sistemi di gestione<br />

del personale; aspetti relativi all’organizzazione del lavoro in gruppi. A rafforzare<br />

la ricerca di cui sopra sono stati organizzati seminari presso l’università tenuti<br />

da imprenditori e da loro responsabili tecnici.<br />

- Con la Facoltà di Sociologia si sono attivate seminari di comunicazione e <strong>collaborazioni</strong><br />

nell’ambito di un progetto formativo IFTS a cui ha partecipato anche la<br />

Facoltà di economia.<br />

Ass<strong>industria</strong> di Pesaro Urbino ha avviato nell’anno 2000 una collaborazione con<br />

l’Università di Ancona, Facoltà di Ingegneria per l’organizzazione di un Corso di Laurea<br />

con sede a Pesaro in “Ingegneria e Gestione della Produzione”.<br />

Sono stati aiutati molti giovani nella realizzazione <strong>delle</strong> tesi di laurea pianificando incontri<br />

con imprenditori e loro collaboratori. Molte informazioni sono state fornite a laureandi<br />

<strong>delle</strong> varie Università Italiane, interessati ad approfondire le dinamiche del distretto<br />

produttivo pesarese.<br />

96


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI FROSINONE<br />

La “produzione” <strong>delle</strong> competenze, sempre più complesse, richieste dal mondo<br />

produttivo, necessita di un percorso formativo che sia flessibile e modulabile a<br />

seconda dei cambiamenti degli scenari economici di riferimento. In questo<br />

percorso l’Università non può che rappresentare un segmento fondamentale che<br />

dovrebbe fornire un mix equilibrato tra conoscenze di base, conoscenze<br />

tecnico/specialistiche, applicazioni operative, conoscenze organizzative e<br />

competenze decisionali, relazionali e diagnostiche, queste ultime largamente<br />

richieste dalle imprese.<br />

ACCORDO QUADRO UNIONE INDUSTRIALE FROSINONE – UNIVERSITA’ DEGLI<br />

STUDI DI CASSINO<br />

Nel 1999 è stata rinnovata la convenzione tra Unione Industriale di Frosinone ed<br />

Università degli Studi di Cassino. In tale ambito è stato istituito nel 2000 il “Tavolo<br />

Paritetico di Programmazione Università-Imprese”, orientato a dare seguito alle forme di<br />

collaborazione tra Imprese ed Università.<br />

I campi di applicazione dell’accordo prevedono uno stretto raccordo nelle seguenti<br />

aree:<br />

• Didattica<br />

• Formazione avanzata<br />

• Ricerca applicata;<br />

• Innovazione<br />

• Trasferimento tecnologico<br />

Nell’ambito degli interventi cui dar seguito è stata data grande rilevanza alle tematiche<br />

introdotte dalla nuova economia quali argomenti e discipline da attivare nell’ambito dei<br />

percorsi universitari già sviluppati dall’Università di Cassino.<br />

Si è reso, inoltre, opportuno arricchire i percorsi formativi promossi dall’Università con<br />

approfondimenti basati sulla diffusione di una cultura manageriale che consenta ai<br />

giovani l’acquisizione di quelle competenze ed attitudini rivolte alla capacità gestionale<br />

<strong>delle</strong> risorse e decisionale nell’ambito <strong>delle</strong> scelte aziendali.<br />

Sotto l’aspetto dell’interazione con il sistema <strong>delle</strong> imprese per quanto riguarda le<br />

attività che vedono direttamente impegnati imprenditori ed aziende è stato dato<br />

maggiore impulso a:<br />

• Organizzazione di stage presso le aziende;<br />

• Collaborazioni nella realizzazione di tesi universitarie;<br />

• Docenze e testimonianze aziendali;<br />

• Visite presso le imprese<br />

• Collaborazioni nelle attività di ricerca ed innovazione tecnologica.<br />

97


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

DIPLOMI DI LAUREA<br />

RICERCA ED INNOVAZIONE TECNOLOGICA<br />

Tale collaborazione già negli ultimi anni ha dato vita a due diplomi di laurea in<br />

ingegneria (elettrica e meccanica), favorendo e potenziando inoltre la diffusione<br />

dell’innovazione e del trasferimento tecnologico mediante la promozione di due Parchi<br />

Scientifici PABLA e PALMER, rispettivamente Parco Scientifico e Tecnologico del Basso<br />

Lazio e Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale. Quest’ultimo è stato<br />

promosso congiuntamente dalla collaborazione di Frosinone e Latina.<br />

Il Pabla, al quale partecipa l’Unione Industriale , è stato impegnato nella realizzazione<br />

del Progetto “Diffusione dell’Innovazione” che ha favorito il reale incontro tra imprese e<br />

ricercatori universitari e dell’ENEA, nonché ha realizzato un’intensa attività formativa su<br />

giovani laureati orientati al trasferimento tecnologico utilizzando i moderni laboratori e<br />

centri di ricerca di cui dispone l’Università.<br />

Il progetto “Diffusione dell’Innovazione” proseguirà anche nel 2001 con la istituzione di<br />

un “punto di interrogazione” presso la sede dell’Unione Industriale che consentirà alle<br />

imprese di accedere direttamente ad una banca dati che presente le offerte e le richieste<br />

di innovazione tecnologica.<br />

PROGETTO INNOVIMPRESA<br />

Sempre nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica l’Unione Industriale di<br />

Frosinone ha avviato un progetto di sensibilizzazione e di trasferimento dell’innovazione,<br />

diretto al sistema <strong>delle</strong> imprese, sul quale ha inteso coinvolgere anche i centri di ricerca<br />

dell’Università di Cassino. Con il Progetto Innovimpresa l’Unione Industriale, da sempre<br />

attenta alle problematiche di interesse strategico per lo sviluppo competitivo <strong>delle</strong><br />

imprese associate, si propone di favorirne l’innovazione attraverso due linee d’azione:<br />

- sensibilizzare, da un lato, le imprese locali sul tema dell’innovazione nelle sue<br />

diverse accezioni - tecnologica, gestionale, organizzativa e territoriale - facendo da trait<br />

d’union per una collaborazione strutturata con Università, Enti ed Istituti di Ricerca di cui<br />

si intende valorizzare i risultati, promuovendone l’<strong>industria</strong>lizzazione tarata sui<br />

fabbisogni <strong>delle</strong> imprese.<br />

- dall’altro far partire la proposta del mondo produttivo, per una riflessione sul ruolo del<br />

contesto locale nel processo di innovazione, inteso come “sistema territoriale”<br />

complessivamente in grado di contribuire alla crescita e alla qualità dell’ambiente<br />

economico e sociale e garantire l’efficiente funzionamento dei servizi alla produzione<br />

operanti sul territorio, finalizzati al supporto dell’innovazione e della competitività del<br />

tessuto produttivo locale<br />

TECNOLOGIE DEI MATERIALI LAPIDEI<br />

Con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cassino è stato avviato un progetto<br />

orientato allo studio del settore dei materiali lapidei ed ai processi di implementazione<br />

dei sistemi di qualità aziendale nelle imprese del comparto. L’iniziativa prevede, inoltre, il<br />

riconoscimento di una borsa di studio ad un laureando che, affiancato dai docenti della<br />

Facoltà di Ingegneria, potrà sperimentare l’operatività del progetto.<br />

Tale direttrice di collaborazione nasce dalla forte presenza di aziende del comparto<br />

estrattivo sul territorio provinciale e dalla necessità di valorizzare un prodotto tipico<br />

98


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

locale, il marmo “Perlato Royal”, mediante l’acquisizione di strumenti gestionali che<br />

siano di stimolo alla modernizzazione <strong>delle</strong> imprese.<br />

99


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DI ROMA<br />

I rapporti tra Unione e strutture accademiche, per i quali è stato costituito uno specifico<br />

Gruppo di lavoro permanente del quale fanno parte i rappresentanti <strong>delle</strong> più<br />

significative realtà associate, si sono sviluppati nell'ambito di convenzioni-quadro. Quella<br />

con l'Università "La Sapienza" risale al 1984, mentre sono più recenti (1997-1998) gli<br />

accordi formalizzati con le Università di Tor Vergata, Roma Tre e Lumsa. Con la LUISS<br />

“Guido Carli” la collaborazione è stata istituzionalizzata attraverso la presenza<br />

dell’Unione nel capitale sociale della Scuola di Management. Con l’Università del<br />

Mediterraneo (consorzio tra circa 60 università pubbliche dei paesi rivieraschi, con sede<br />

in Roma), infine, esistono accordi di collaborazione su progetti di comune interesse.<br />

Con tutti gli Atenei si è cercato di stabilire una collaborazione costante e fattiva su due<br />

aree di lavoro:<br />

- la ricerca scientifica;<br />

- la formazione di profili professionali coerenti con le caratteristiche del sistema<br />

produttivo romano.<br />

La prima area è stata oggetto di vari interventi, a carattere sostanzialmente<br />

informativo, con l'obiettivo di rendere disponibili per le aziende i risultati <strong>delle</strong> ricerche<br />

svolte presso l'Ateneo per le imprese.<br />

Analogamente si è operato sulla seconda area, con l'avvio di contatti operativi a livello<br />

di Dipartimento.<br />

Le nuove convenzioni incrementano la possibilità di incontro tra studenti ed imprese<br />

sia sotto il profilo formativo, poiché i programmi dei corsi terranno in giusta<br />

considerazione i suggerimenti <strong>delle</strong> aziende operanti nei settori oggetto del corso di<br />

studi, sia sotto il profilo del reale inserimento in azienda, in virtù <strong>delle</strong> possibilità di<br />

stages che potrebbero scaturire dalle convenzioni stesse.<br />

Nell’anno 2000, in particolare, sono stati intensificati i contatti con il Dipartimento di<br />

Economia dell’Università Roma Tre, che hanno portato alla realizzazione (con patrocinio<br />

dell’Unione) del primo Master in Commercio Internazionale, al quale offrono la propria<br />

collaborazione anche l’ICE e l’Agenzia Laziale di Sviluppo. Tale iniziativa intende<br />

formare in tempi brevi una figura professionale di cui il sistema associativo del territorio<br />

ha particolare necessità.<br />

Analogamente, si è rafforzata la collaborazione operativa con la neocostituita Facoltà<br />

di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza”, con cui è stato messo a<br />

punto il programma e i contenuti di sei Master in ICT che partiranno nel corso del 2001.<br />

A novembre, inoltre, si è svolto un incontro tra diversi docenti del Dipartimento di<br />

Informatica della Sapienza e responsabili di importanti aziende associate del settore<br />

informatico per un reciproco scambio di suggerimenti alla luce della recente riforma<br />

universitaria.<br />

L’attività del Gruppo Giovani Imprenditori dell’U.I.R. in materia di rapporti con le<br />

Università è stata, anche quest’anno, particolarmente intensa.<br />

100


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

Prosegue, infatti, il Progetto “Job linker”, ossia la costituzione di una banca dati con i curricula<br />

di tutti gli studenti laureatisi negli ultimi 5 anni presso l’Università di Tor Vergata. Il progetto<br />

intende mettere gli studenti in grado di presentare alle aziende le proprie attitudini e disponibilità,<br />

mentre i Giovani Imprenditori opereranno un costante monitoraggio dei profili richiesti dalle<br />

aziende, al fine di poter fornire anche un utile strumento di orientamento a studenti e laureandi.<br />

E’ prevista la possibilità di allargare il servizio sia al sistema confederale sia all’esterno.<br />

Sempre presso l’Università di Tor Vergata viene realizzato dal 1993, con la<br />

collaborazione del Gruppo Giovani, il “Forum Università Lavoro”, iniziativa che consente<br />

a molte imprese di confrontarsi con il mondo universitario e con i neo-laureati,<br />

stimolando le aziende ad inserirsi in varie forme della didattica dell’Università e<br />

permettendo agli studenti contatti diretti con il mondo produttivo.<br />

Presso la LUISS “Guido Carli” è costituito invece il “Forum per la Nuova Formazione”,<br />

un’iniziativa che nasce dalla sinergica attività dell’Associazione Laureati LUISS e del<br />

Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali di Roma. Il Forum vuole essere<br />

un piccolo “laboratorio di idee”, primo in Italia, a voler affiancare alla tradizionale<br />

formazione universitaria una “nuova formazione”, fatta essenzialmente di un maggiore<br />

contatto e di più fruttuosi interscambi di esperienze tra gli Studenti ed i Laureati della<br />

LUISS Guido Carli che vorranno aderire, e gli Imprenditori del Gruppo Giovani.<br />

101


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE PROVINCIALE DEGLI INDUSTRIALI DI L’AQUILA<br />

Partecipazione a progetti e/o <strong>collaborazioni</strong> con soggetti privati e pubblici nel campo<br />

della formazione, dell’istruzione, dell’inserimento lavorativo in particolare si possono<br />

segnalare le seguenti iniziative:<br />

• Progetto CAMPUS (Conf<strong>industria</strong>, Università, C.C.I.A.A.) - Corsi Avanzati mirati<br />

alla preparazione Universitaria per sbocchi lavorativi -; è un progetto che prevede la<br />

gestione organizzativa ed il sostegno finanziario (co- finanziamento attinto al Fondo<br />

Sociale Europeo) dei Diplomi Universitari .Attualmente coinvolge 69 Diplomi<br />

Universitari in 29 Università Italiane, tra cui quella dell’Aquila, in tre specifiche aree<br />

disciplinari (ingegneria, scienze tecnologiche e terziario avanzato). La partecipazione<br />

al progetto Campus impone al diploma di attuare i criteri innovativi previsti – stage in<br />

azienda obbligatorio a fine corso, presenza di docenti- professionisti, etc., - che<br />

saranno verificati e valutati annualmente. In azienda questa procedura si chiama<br />

“controllo della qualità del prodotto”. Il prodotto <strong>delle</strong> Università sono i laureati e i<br />

diplomati: l’obiettivo di Campus è formare diplomati pronti all’inserimento nei singoli<br />

settori produttivi. Il Diplomato Campus avrà un marchio di qualità e le aziende<br />

sapranno riconoscerlo. Il Progetto Campus ha funzionato efficacemente fin dall’inizio:<br />

le aziende, oltre 500 coinvolte in tutta Italia, dichiarano esplicitamente di avere<br />

bisogno di laureati più giovani (22 –24 anni), più flessibili nel trovare una propria<br />

collocazione interna e più orientati alla produzione che alla progettazione: i diplomati<br />

Campus possiedono questi requisiti.<br />

Infine, l’esperienza del progetto Campus, ha dimostrato che quando l’impresa ha<br />

partecipato attivamente alla progettazione <strong>delle</strong> attività formative, ciò ha dato vita alla<br />

costruzione di percorsi effettivamente orientati alle aspettative del mondo produttivo,<br />

accrescendo la domanda <strong>delle</strong> professionalità.<br />

• Altre partecipazioni e <strong>collaborazioni</strong> con l’Università di vario genere come<br />

partecipazione a progetti multiregionali o transnazionali nel campo della formazione,<br />

dell’istruzione, (Progetto ADAPT - Progetto SFC:FIM - Sistemi Formativi<br />

Conf<strong>industria</strong>: Formazione ed Imprenditorialità nel Mezzogiorno).<br />

• Convenzioni-Quadro per i Tirocini Formativi e di Orientamento con le principali<br />

facoltà dell’Università degli Studi Di L’Aquila; attualmente è allo studio la fattibilità di<br />

una Convenzione con l’Università L.U.I.S.S di Roma.<br />

• n. 2 Corsi Di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS)<br />

TECNICO PER IL CONTROLLO, GESTIONE E RECUPERO AMBIENTALE<br />

L’Unione Provinciale degli Industriali di L’Aquila è stata tra i soggetti proponenti del<br />

Corso, unitamente all’Istituto Tecnico Industriale Statale “Amedeo di Savoia Duca<br />

d’Aosta” – L’Aquila, L’Università Degli Studi Di L’Aquila – Facoltà di Ingegneria e Facoltà<br />

102


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Associazione CNOS-FAP di L’Aquila, CRAB<br />

di Avezzano e Aventis Pharma S.p.a di L’Aquila.<br />

Il corso, della durata complessiva di 1500 ore (di cui 600 ore di stage presso aziende<br />

locali), ha la finalità di formare nuove figure di tecnico che con le sue specifiche<br />

competenze chimiche, fisiche, informatiche e legislative sia capace di intervenire in<br />

campo ambientale (rilevamento e controllo dei fattori di inquinamento e di rischio,<br />

vigilanza e recupero nei vari settori ambientali).<br />

TECNICO DI PRODUZIONE<br />

Soggetti proponenti: Unione Provinciale degli Industriali di L’Aquila, Istituto Tecnico<br />

Industriale Statale “Amedeo di Savoia Duca d’Aosta” – L’Aquila, Università degli Studi di<br />

L’Aquila – Facoltà di Ingegneria, Associazione CNOS-FAP di L’Aquila, Italpneumatica<br />

Sud S.r.l. – Carsoli, Mel.Tec. S.r.l. – L’Aquila.<br />

Il Corso, della durata complessiva di 1200 ore (di cui 496 ore di stage presso aziende<br />

del territorio), ha l’obiettivo di fornire conoscenze e competenze necessarie per definire<br />

le varie fasi di un ciclo produttivo, per organizzare l’aspetto operativo dei differenti<br />

segmenti di una catena produttiva, nonché organizzare e gestire la manutenzione dei<br />

processi.<br />

103


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI<br />

Rapporti con l’Università Federico II di Napoli<br />

Nell’anno in corso si è dato nuovo impulso alla sinergia esistente.<br />

Questa Università, fondata nel 1240, è infatti la più grande ( 120.000 iscritti alle numerose<br />

Facoltà) <strong>delle</strong> cinque presenti nella provincia di Napoli e di quelle presenti nel Sud.<br />

Quest’anno è stato possibile affiancare - alle attività di ricerca applicata e di tirocinio che<br />

sono di seguito riferite - due importanti nuove iniziative:<br />

- la costituzione della Scuola Universitaria Superiore per l’alta formazione Federico II: al<br />

consorzio promosso dall’Unone e dall’Università hanno aderito l’Elasis Fiat, il Centro di<br />

formazione del’Istituto bancario San Paolo Imi, la T I M : la Scuola ha il fine di<br />

istituzionalizare le attività del settore formativo postuniversitario ( scuole di<br />

specializzazione, corsi di perfezionamento, dottorati di ricerca, master, ecc.) attraverso<br />

una sinergia inedita per il Mezzogiorno tra Università, Unione degli Industriali e alcune<br />

realtà importanti del mondo imprenditoriale.; le classi nellr quali è articolata la Scuola –<br />

alla cui docenza saranno chiamati docenti nazionali e esteri di alta qualità professionale<br />

nei vari settori e livelli di didattica – sono le scienze morali e politiche, le scienze<br />

economico-giuridiche, le scienze medico-farmaceutiche e quelle agro-alimentari;<br />

- l’istituzione di un Tavolo di lavoro Università-Unione per migliorare il reciproco rapporto<br />

nei vari campi della collaborazione esistente ( tirocini, contratti di ricerca, ecc.) e per<br />

avviarne ulteriori ( docenze di provenienza aziendale, dottorati di ricerca, indicazioni<br />

sugli ordinamenti didattici e sui contenuti <strong>delle</strong> nuove Classi di Laurea, istituzione di<br />

nuove mirate ai fabbisogni del territorio, servizi di orientamento ai giovani, ecc.).<br />

Nell’ambito della Convenzione Quadro, a suo tempo stipulata tra le parti, l’Università ha<br />

assicurato, anche quest’anno ed attraverso le proprie strutture e le proprie risorse, il<br />

coordinamento e la gestione di corsi di formazione destinati alle imprese associate<br />

dell’Unione degli Industriali della provincia di Napoli : quest’ultima, a sua volta si è già resa<br />

promotrice di iniziative finalizzate a sostenere attività di tirocinio nella Facoltà di Economia<br />

a favore <strong>delle</strong> PMI associate con Bandi cadenzati nel tempo, matchmaking e monitoraggio<br />

dei risultati ( circa 100 giovani laureati/laureandi ), nonchè di promuovere Convenzioni tra<br />

singole aziende associate ( Alenia Marconi System, Olidata, ecc.) e le Facoltà di Economia<br />

ed Ingegneria per tirocini: queste attività rivolte a favorire l’ingresso dei giovani laureati nel<br />

mondo del lavoro, offrendo loro l’opportunità di stage organizzati hanno fruttato numerose<br />

conferme dei giovani a fine stage.<br />

Consorzio ARPA – Agenzia di Ricerca e Produzione Avanzata – formato dall’Unione.<br />

dall’Università Federico II e dal Banco di Napoli<br />

Tale Consorzio si pone come strumento di <strong>industria</strong>l liaison office e mira a:<br />

104


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

- collegare le strutture di ricerca e di didattica dell’Università Federico II di Napoli e il<br />

mondo produttivo e dei servizi<br />

- potenziare le attività di trasferimento all’impresa <strong>delle</strong> conoscenze sviluppate all’interno<br />

dell’Università<br />

- rappresentare alle strutture universitarie le tendenze e le esigenze di trasferimento<br />

tecnologico al mondo produttivo.<br />

- affiancare l’azione strategica urbanistica dell’Unione (v. avvenuta sinergia per il nuovo<br />

PRG del Porto di Napoli di interesse dell’Unione in rapporto con lo sviluppo<br />

dell’economia provinciale).<br />

Attraverso il Consorzio, si sono sviluppate azioni di ricerca applicata ( finalizzata alle<br />

esigenze di innovazione tecnologica <strong>delle</strong> imprese associate per i servizi di analisi, prove<br />

e tarature su materiali, apparecchi, manufatti e strutture, con particolare attenzione<br />

all’innovazione tecnologica <strong>delle</strong> piccole e medie imprese) , nonché attività di consulenza<br />

(finalizzata all’introduzione e alla gestione di nuove tecnologie, al controllo qualità, alla<br />

valorizzazione e alla protezione di risultati di ricerca e alla soluzione di problemi di natura<br />

progettuale e produttiva).<br />

Convenzione Quadro con l’Istituto Universitario Navale di Napoli<br />

Parimenti, nell’ambito della più recente Convenzione firmata nel 2000, in questa Università<br />

– nella quale sono presenti Facoltà di Economia, Scienze Nautiche, Ingegneria <strong>delle</strong><br />

Telecomunicazioni, Scienze Motorie e da quest’anno Giurisprudenza, con 25.000 iscritti -<br />

si sono iniziate attività analoghe.<br />

In particolare è stato possibile avviare un’utile collaborazione per tirocini ai tre livelli (<br />

Diplomi Universitari in esaurimento, Lauree e Specializzazioni ) con la Facoltà di<br />

Economia.<br />

La Convenzione prevede anche altre attività ( in tema di formazione, il coordinamento e la<br />

gestione di corsi di formazione destinati alle Imprese Associate all’Unione degli Industriali<br />

della Provincia di Napoli nonché l’organizzazione di convegni, seminari, cicli di conferenze<br />

e workshop, in tema di consulenza, di analisi statistiche e socioeconomiche, gestione di<br />

imprese, metodologie e tecniche manageriali applicate all’impresa ) che si stanno avviando<br />

proficuamente.<br />

L’occasione del Progetto SFC/FIM ha consentito di avviare – con la collaborazione della<br />

LUISS - un Tavolo di Lavoro per la messa a punto di un sistema innovativo di<br />

Orientamento professionale dei giovani legato alle azioni dell’Unione sullo sviluppo<br />

territoriale, a partire da quanto in questa tematica aveva sviluppato l’Università, per tentare<br />

un raccordo con gli agglomerati <strong>industria</strong>li ed i Patti Territoriali a favore <strong>delle</strong> PMI e dei Poli<br />

settoriali e Distretti in via di costituzione, rendendo più nota la potenzialità della<br />

collaborazione con le PMI .<br />

Banca dati dei neolaureati<br />

E’ attiva la banca dati dei neolaureati promossa e realizzata dall’Università Federico II di<br />

Napoli ed il Consorzio Napoli Ricerche in collaborazione con l’Unione degli Industriali della<br />

105


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

provincia di Napoli. Sono, allo stato, più di 15.000 i neolaureati inseriti nella Banca dati<br />

provenienti dall’Università Federico II di Napoli, dall’Istituto Universitario Navale di Napoli,<br />

dall’Istituto Orientale di Napoli e dall’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli. Tale banca<br />

dati si pone come osservatorio sugli sbocchi occupazionali e le carriere dei laureati e<br />

diplomati <strong>delle</strong> Università della Campania istituendo un servizio informativo globale da<br />

offrire sia ai giovani che si accingono a scegliere il proprio futuro professionale e formativo,<br />

sia alle aziende interessate ad individuare i giovani neolaureati che costituiscono gli output<br />

di eccellenza prodotti dal sistema universitario regionale.<br />

L’Unione degli Industriali della provincia di Napoli ha peraltro stipulato una Convenzione<br />

con l’A.R.L.A.V. – Agenzia della Campania per il Lavoro – al fine di avviare in attività di<br />

tirocinio di formazione e di orientamento tutti coloro che abbiano assolto l’obbligo<br />

scolastico ai sensi della legge del 20 gennaio 1999 n. 9 .<br />

I.F.T.S. (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore)<br />

Recentemente, la Giunta Regionale della Campania nella riunione del 6 aprile 2001 ha<br />

approvato il bando pubblico per questa importante modalità di raccordo tra Università,<br />

Scuole, Centri di Formazione e Aziende per formare giovani diplomati dopo la scuola verso<br />

livelli operativi orientati alle esigenze del mondo del lavoro.<br />

Il Bando è riservato alle aziende di gran parte del manifatturiero e dei servizi e di alcune<br />

aree tematiche di intervento, come, ad esempio, polo aerospaziale, ferroviario, turismo e<br />

tempo libero, qualità, editoriale,oreficeria, porti turistici, poli archeologici, parchi tecnologici,<br />

ciclo <strong>delle</strong> acque, risanamento e bonifiche, gestioni rifiuti, beni culturali, recupero urbano,<br />

I.C.T., gestione risorse umane, servizi sociosanitari, spettacoli-sport-mass media.<br />

Gli IFTS, che sono stati voluti sul piano nazionale da un forte impulso del sistema<br />

conf<strong>industria</strong>le e che sul piano locale sono da raccordarsi con le esigenze dei profili<br />

professionali carenti per le realtà dello sviluppo imprenditoriale campano ( Indagine<br />

dell’O.B.N. e dell’O.B.R. ) saranno di notevolissimo impegno (102 per 2.500 allievi e per un<br />

investimento di circa 40 miliardi).<br />

I proponenti dei progetti, oltre alle scuole, agli enti di formazione o le università, potranno<br />

essere aziende e consorzi di aziende.<br />

Essi potranno – anche nostro tramite - attivare, a livello regionale e/o interregionale, corsi<br />

di 20/30 allievi per 2/4 semestri della durata di 1.200/2.400 ore di attività teorica, pratica e<br />

di laboratorio: il finanziamento è totale nei limiti di un costo di 175/195 milioni a semestre<br />

(600 ore).<br />

La garanzia di docenza anche di esperti d’azienda - di almeno il 50% <strong>delle</strong> ore di istruzione<br />

negli stages - garantiscono una piena aderenza alle necessità aziendali.<br />

L’Unione, fortemente impegnata a promuovere questa nuova opportunità di formazione<br />

finalizzata all’acquisizione di utili professionalità di ingresso di giovani diplomati, ha<br />

sviluppato una nuova opportunità di raccordo con il mono universitario. Contatti sono in<br />

corso con le due Università in quanto in Campania l’opportunità è anche estesa ai<br />

laureati.<br />

106


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI SALERNO<br />

Ass<strong>industria</strong> Salerno ha sottoscritto il 30 giugno 1998 un Protocollo d’intesa con la Facoltàdi<br />

Economia – Corso di Laurea in Economia Aziendale dell’Università degli Studi di<br />

Salerno.<br />

Ass<strong>industria</strong> Salerno ha-inoltre-sottoscritto, nella stessa data, analogo Protocollo<br />

d’intesa con la Facoltà di Ingegneria degll’Università degli studi di Salerno.<br />

Le due convenzioni si basano sui seguenti punti:<br />

1. le parti si impegnano ad attivare modalità di consultazione finalizzata al migliora-mento<br />

di quanto è necessario per la formazione superiore dei giovani, in relazione alle<br />

esigenze del loro futuro inserimento nelle attività produttive;<br />

2. l’Ass<strong>industria</strong> è impegnata a promuovere presso le imprese associate stages<br />

formativi in favore di gruppi di studenti indirizzati dalla Facoltà, al fine di affiancare<br />

all’insegnamento teorico esperienze di approfondimento sul lavoro;<br />

3. l’Ass<strong>industria</strong> favorirà premi di laurea in favore degli studenti che si distinguono<br />

nella ricerca e nello studio di quei settori disciplinari che ineriscono allo sviluppo<br />

economico e produttivo, ritenuto peculiare per attività proprie della Provincia di<br />

Salerno;<br />

4. l’Ass<strong>industria</strong> potrà proporre l’istituzione di cicli di diploma universitario, corsi di<br />

formazione e/o aggiornamento e di specializzazione che riterrà possano rappresentare<br />

esigenze dei propri consociati per quanto riguarda competenze tecniche<br />

professionali;<br />

5. le parti collaborano nell’organizzazione e nella gestione del tirocinio per le iniziative<br />

di cui al precedente punto 4, sempre che si siano reperiti i finanziamenti necessari;<br />

6. la facoltà potrà assegnare docenze a contratto, anche ad esperti esterni per<br />

completare i contenuti formativi con esperienze radicate in attività imprenditoriali<br />

e manageriali;<br />

7. l’Ass<strong>industria</strong> potrà richiedere, previa apposita convenzione, alla Facoltà studi<br />

o ri-cerche su argomenti di comune o singolo interesse;<br />

8. le parti si dichiarano disponibili per l’organizzazione di convegni, congressi,<br />

work-shops e seminari di interesse comune;<br />

9. la facoltà dà la propria disponibilità a che Puntoimpresa porti a conoscenza<br />

dell’Ass<strong>industria</strong>, con schede dettagliate, l’attrezzatura, le risorse umane, le ricerche<br />

svolte e gli studi in corso nei suoi laboratori affinchè le imprese associate<br />

possano<br />

utilizzarne le potenzialità;<br />

10. l’Ass<strong>industria</strong> comunicherà alla Facoltà le eventuali esigenze e prospettive<br />

profes-sionali rilevate presso le aziende associate;<br />

11. l’Ass<strong>industria</strong> conferma la più ampia disponibilità a fornire informazioni agli<br />

studenti<br />

107


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

per le tesi di laurea; la Facoltà è disponibile ad ogni forma di pubblicizzazione sui<br />

propri corsi di laurea e sulle ricerche;<br />

12. le parti si rendono disponibili alla partecipazione congiunta a progetti finanziati<br />

(dall’Unione Europea, dalla Regione e da altre Istituzioni nazionali e internazionali)<br />

in relazione a finalità di interesse comune;<br />

13. le parti si rendono disponibili a realizzare centri in grado di offrire alle imprese<br />

la di-sponibilità di banche dati ed informazioni specifiche;<br />

14. le parti potranno formare un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di<br />

cia-scuna<strong>delle</strong> parti al fine di approfondire le tematiche oggetto del Protocollo<br />

d’Intesa e di individuare ulteriori ambiti operativi.<br />

Per favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro ed agevolare i rapporti tra aspiranti<br />

lavoratori ed imprese associate, il Gruppo Giovani Imprenditori di Ass<strong>industria</strong><br />

Salerno ha realizzato il Progetto BDO - Banca Dati Occupazione, che ha ricevuto il 5<br />

novembre 1999, a Viterbo, il Premio conferito annualmente dal Comitato Scuola dei<br />

Giovani di Conf<strong>industria</strong> alle migliori iniziative per l’orientamento promosse a livello nazionale<br />

Ass<strong>industria</strong> ha realizzato sul proprio sito WEB una specifica sezione dedicata<br />

alla Banca Dati Occupazione.<br />

Collegandosi al sito www.bdo.ass<strong>industria</strong>.sa.it è possibile:<br />

• Per chi cerca lavoro<br />

1. inserire direttamente i propri dati personali e curriculari.<br />

I curricula sono a disposizione <strong>delle</strong> aziende del sistema Ass<strong>industria</strong> e di tutti coloro<br />

che sono abilitati alla consultazione, per le proprie ricerche di personale.<br />

2. stampare il modello di curriculum, che potrà essere inviato per posta<br />

all’Associazione, per l’inserimento <strong>delle</strong> informazioni in Banca Dati.<br />

3. consultare gli avvisi di ricerca di personale inseriti dalle Aziende.<br />

• Per chi offre lavoro<br />

1. inserire i propri avvisi di ricerca di personale nella “bacheca” elettronica, visibile a<br />

tutti i navigatori.<br />

2. consultare e selezionare con criteri di ricerca “mirati” i curricula presenti in Banca<br />

Dati.<br />

In considerazione dell’interesse manifestato dall’Università degli Studi di Salerno di<br />

porre in atto metodi e strumenti per un più rapido inserimento nel mercato del lavoro dei<br />

giovani laureati e in virtù <strong>delle</strong> recenti iniziative tese ad instaurare più proficui contatti di<br />

collaborazione tra mondo <strong>industria</strong>le (per il tramite di Ass<strong>industria</strong>) e mondo universitario,<br />

è stato siglato, nel Marzo 2001, uno specifico protocollo di intesa in base al quale<br />

l’Associazione degli Industriali di Salerno mette a disposizione dell’Università la BDO.<br />

L’Università di Salerno contribuisce a promuovere l’iniziativa grazie alla creazione di uno<br />

sportello per l’inserimento dei curricula nella Banca Dati Occupazione attivato presso il<br />

CAOT (Centro di Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato). L'Ateneo provvede anche alla<br />

diffusione degli stampati informativi realizzati dall'Associazione Industriali.<br />

Grazie alla collaborazione con il quotidiano “Il Mattino”, gli avvisi di ricerca del personale<br />

inseriti dalle Aziende nella Banca Dati occupazione sono “replicati” gratuitamente<br />

nella pagina Lavoro, che viene pubblicata con cadenza bisettimanale, offrendo un ulteriore<br />

canale di promozione dell’iniziativa.<br />

108


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

UNIONE INDUSTRIALI DI CASERTA<br />

L'Unione degli Industriali della Provincia di Caserta ha stipulato due accordi di collaborazione<br />

con l'Università di Napoli "Federico II" e con la Seconda Università degli Studi di<br />

Napoli, costituiti dalla convenzione-quadro, dal Regolamento disciplinante le borse di<br />

studio e, per la sola Università degli Studi di Napoli "Federico II", dagli allegati che regolamentano<br />

l'Accordo di Ricerca tra il Dipartimento e l'Azienda, l'Accordo di Collaborazione<br />

e l'Accordo di Confidenzialità.<br />

L'oggetto della collaborazione potrà essere costituito da progetti di ricerca e sviluppo,<br />

borse di studio, borse di dottorato di ricerca, scambi per tirocini, orientamento, tesi di<br />

laurea e stages, servizi e consulenze.<br />

Tale accordo costituisce una grande opportunità non solo per le nostre aziende ma anche<br />

per i giovani neolaureati, i quali possono contare sulla diffusione in rete dei loro<br />

"profili" a tutte le aziende che operano sul territorio nazionale, le quali, a loro volta, potranno<br />

scegliere le professionalità di cui hanno bisogno dalla "banca dati" dell'Unione.<br />

Inoltre, è prevista la costituzione di un Comitato di Coordinamento al quale competono<br />

le seguenti funzioni:<br />

• fornire assistenza alle parti nelle fase di stipula, interpretazione ed esecuzione<br />

dei singoli contratti;<br />

• promuovere e/o suggerire temi di ricerca comuni da proporre sia nell’ambito<br />

dei programmi di finanziamento regionali, nazionali e comunitari che come argomento<br />

di tesi di laurea;<br />

• proporre i temi oggetto di borse di studio, definire le modalità dei bandi e stabilire<br />

l’ammontare <strong>delle</strong> borse;<br />

• proporre borse di dottorato di ricerca;<br />

• promuovere una migliore conoscenza reciproca <strong>delle</strong> rispettive competenze e<br />

capacità tecniche;<br />

• identificare e proporre i settori per la formazione professionale;<br />

• proporre modifiche e/o integrazioni agli schemi di accordo e regolamenti e<br />

preparare le bozze dei nuovi schemi di accordo e dei regolamenti che risultino<br />

necessari.<br />

109


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI BARI<br />

La collaborazione con il mondo universitario della provincia di Bari e sancita da una<br />

Convenzione con l'Università degli studi di Bari del 1988 e da una Convenzione con il<br />

Politecnico di Bari.<br />

Quest'ultima e stata seguita da un Protocollo di attuazione siglato con il Dipartimento di<br />

Progettazione e Produzione <strong>industria</strong>le del Politecnico di Bari (1992).<br />

E' stata costituita, tra l'Ass<strong>industria</strong> e Politecnico, l'Associazione Politecnico Aziende<br />

per favorire la diffusione tra le imprese dei risultati della ricerca scientifica e<br />

dell'innovazione.<br />

Sono state raggiunte <strong>delle</strong> intese per affrontare con un approfondimento comune la<br />

questione dei diplomi universitari (Politecnico, DU in Elettronica; Facoltà di Economia e<br />

Commercio, DU in Marketing), per il momento avviati senza una significativa collaborazione<br />

da parte <strong>delle</strong> imprese locali.<br />

110


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI CAPITANATA - FOGGIA<br />

Protocollo di intesa tra il Politecnico di Bari e l’Associazione degli Industriali<br />

della provincia di Foggia per attivita’ di interesse comune nel campo della ricerca:<br />

l’obiettivo del presente protocollo è quello di sviluppare iniziative di comune interesse nel<br />

campo della ricerca, con opportuni collegamenti tra il Politecnico e il mondo<br />

imprenditoriale. Le parti potranno attuare congiuntamente programmi di ricerca di<br />

interesse comune, da svolgersi sia presso il Politecnico sia presso aziende <strong>industria</strong>li.<br />

Quest’ultima si riserva di istituire borse di studio per giovani laureati e premi di laurea<br />

per le migliori tesi su temi concordati con il Politecnico. Tra le Parti verranno perseguiti<br />

obiettivi di collaborazione scientifica, di ricerca e di consulenza.<br />

Convenzione tra Politecnico di Bari e Associazione Industriali di Foggia –<br />

Progetto SFC:FIM è finanziato dal MURST (Ministero dell’Università e della<br />

Ricerca Scientifica e Tecnologica) nell’ambito della legge 1/3/1986, n. 64 Azione<br />

Organica n.2.– : il fine della presente convenzione è quello di collaborare per la<br />

realizzazione del percorso formativo sperimentale ‘Sicurezza degli Impianti Industriali’<br />

volto a fornire conoscenze, informazioni e strumenti tecnici che integrino i programmi del<br />

DU di Ingegneria Meccanica della sede di Foggia, al fine di approfondire alcune<br />

discipline impartite nel corso suddetto e le problematiche relative al mondo aziendale. Il<br />

percorso formativo professionalizzante di Diploma Universitario, sulla base del modello<br />

Campus,coinvolge 15 studenti iscritti almeno al 3° anno del corso sopra citato.<br />

Convenzione tra Politecnico di Bari e Associazione Industriali di Foggia per<br />

attivita’ di tirocinio formativo e di orientamento: il fine della presente convenzione è<br />

quello di consentire a tutte le aziende associate di ospitare allievi del Politecnico di Bari<br />

– sede di Foggia e non solo, per svolgere attività di stage formativo e di orientamento,<br />

potranno essere così ospitati: diplomandi e laureandi; coloro che frequentano Corsi di<br />

Dottorato di ricerca o Scuole di specializzazione; diplomati e laureati anche nei diciotto<br />

mesi successivi al termine degli studi.<br />

Il tirocinio formativo e di orientamento si configura come completamento del percorso<br />

formativo, sia per la realizzazione di obiettivi didattici, di orientamento e di acquisizione<br />

di conoscenza del mondo produttivo, sia al fine di agevolare le scelte professionali.<br />

Durante lo svolgimento del tirocinio l’attività di formazione ed orientamento è seguita e<br />

verificata da un tutore designato dal soggetto promotore, in veste di responsabile<br />

didattico-organizzativo, e da un tutor o dallo stesso responsabile aziendale, indicato dal<br />

soggetto ospitante.<br />

Per ciascun tirocinante inserito nell’impresa ospitante in base alla presente<br />

Convenzione viene predisposto dal soggetto promotore di concerto con il soggetto<br />

ospitante un Progetto Formativo e di Orientamento.<br />

111


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI LECCE<br />

- Convenzione con l'Universita' degli Studi di Lecce del 29.6.90, finalizzata a favorire<br />

l'interscambio fra le reciproche competenze e la realizzazione di programmi di ricerca<br />

comuni in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dei Materiali.<br />

- Protocollo d'intesa del 22.2.95, a seguito <strong>delle</strong> intese a livello centrale fra<br />

Conf<strong>industria</strong> e MURST e del reciproco interesse verso i programmi comunitari. In tale<br />

ambito e' stato costituito un Centro di Documentazione Europea per fornire al mondo<br />

produttivo tutti i servizi informativi, formativi e applicativi per lo sviluppo e<br />

l'internazionalizzazione <strong>delle</strong> piccole e medie imprese con riferimento all'area europea e<br />

mediterranea ed ai programmi comunitari.<br />

- Progetto di Master in Scienze Sociali promosso dal CSE, finalizzato a dare una<br />

formazione adeguata alle trasformazioni del mercato del lavoro e le competenze<br />

necessarie per trovare occupazione nel settore "non-profit", pubblico o privato, o nel<br />

settore della piccola impresa. Il Master ha consentito di ospitare due stageur per<br />

l'elaborazione di progetti inerenti il turismo congressuale e la qualita'.<br />

- Attivazione di borse di studio su progetti di ricerca in ambito Interreg II Italia-Grecia<br />

sui fabbisogni tecnologici <strong>delle</strong> imprese salentine e greche, sulla loro integrazione<br />

commerciale con riferimento al settore agro-alimentare e sui pacchetti turistici integrati.<br />

- Corso con ISUFI sull'internazionalizzazione <strong>delle</strong> PMI per far fronte all'esigenza di<br />

competere sul mercato globale, per l'innovazione tecnologica e per la formazione a<br />

livello manageriale, in un quadro di eccellenza, dirigenti e imprenditori locali<br />

- Costituzione, nell'ambito del Progetto FIM, di un ILO (Industrial Liaison Office) per<br />

favorire il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca alle imprese, capitalizzando<br />

l'esperienza gia' avviata dall'Universita' di Lecce.<br />

112


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI TARANTO<br />

Nel ’99 l’Associazione, in attuazione al Protocollo d’intesa sottoscritto in data 6 ottobre<br />

‘98, ha siglato una convenzione-quadro con il Politecnico di Bari per l’attuazione di<br />

programmi di ricerca di interesse comune, da svolgersi sia presso il Politecnico sia<br />

presso aziende <strong>industria</strong>li.<br />

Le Parti hanno concordato le modalità per l’uso di particolari attrezzature, anche<br />

messe a disposizione presso le sedi del Politecnico, e servizi <strong>delle</strong> industrie aderenti<br />

all’Associazione.<br />

L’Ass<strong>industria</strong>, inoltre, si è riservata di istituire borse di studio per giovani laureati e premi<br />

di laurea per le migliori tesi su temi concordati con il Politecnico.<br />

L’Ass<strong>industria</strong> ed il Politecnico di Bari perseguiranno obiettivi di collaborazione scientifica,<br />

di ricerca e di consulenza, al fine di sviluppare e definire, con intese operative, modalità e<br />

forme di attuazione dell’accordo, in particolare per quel che riguarda:<br />

• diffusione e trasferimento di tecnologia;<br />

• informazioni, consulenze ed assistenza scientifica-tecnologica;<br />

• attività di laboratorio e certificazione;<br />

• attività di studio, ricerca ed informazione, anche attraverso lo scambio <strong>delle</strong><br />

conoscenze derivanti dalla realizzazione di banche dati;<br />

• promozione di azioni che conducano ad investire maggiori risorse nel campo della<br />

ricerca e dell’innovazione tecnologica, sia da parte pubblica sia da parte del sistema<br />

produttivo;<br />

• partecipazione a programmi e progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea;<br />

• promozione di incontri e dibattiti su vari temi di interesse comune sulla ricerca, con<br />

la partecipazione di rappresentanti di funzioni di ricerca aziendali e/o docenti<br />

universitari;<br />

• realizzazione di iniziative volte alla promozione dell’occupazione nel settore della<br />

ricerca, finalizzate all’avviamento di titolari di diploma universitario, di laureati e di<br />

dottori di ricerca ad attività di ricerca;<br />

• promozione di attività di tirocinio ed orientamento di studenti e/o laureati e diplomati<br />

universitari presso le aziende aderenti all'Associazione.<br />

L’Ass<strong>industria</strong> ed il Politecnico si sono impegnati, altresì, a costituire un apposito<br />

Comitato composto da due membri designati dall’Associazione e due membri designati dal<br />

Rettore del Politecnico con il compito di:<br />

1. fissare ogni anno le linee generali di attività dell’accordo;<br />

2. promuovere e verificare le fasi e le modalità di attuazione dell’accordo e <strong>delle</strong> intese<br />

operative conseguenti, nonché monitorare periodicamente i risultati.<br />

Le Parti provvederanno, con singoli “Protocolli di attuazione”, a regolare le attività oggetto<br />

della Convenzione.<br />

113


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI POTENZA<br />

Sperimentazione di un I.L.O. “Industrial Liaison Office”:<br />

nell’ambito del progetto F.I.M. (formazione per l’imprenditorialità nel Mezzogiorno)<br />

promosso da S.F.C. Conf<strong>industria</strong>, è stato costituito un gruppo di lavoro misto tra<br />

Ass<strong>industria</strong> Potenza ed Università di Basilicata per monitorare le principali esperienze<br />

di successo in fatto di rapporti stabili ed organizzati tra Università ed impresa e per<br />

costruire un modello di I.L.O. funzionale alle esigenze di innovazione tecnologica e di<br />

ricerca applicata <strong>delle</strong> p.m.i. lucane.<br />

Corso I. F. T. S. “Tecnico Bioedile”:<br />

nell’ambito della prima sperimentazione di I.F.T.S. (istruzione e formazione tecnico<br />

superiore) è in fase di attuazione un corso per “tecnici bioedili” insieme a: l’Università di<br />

Basilicata, Facoltà di Ingegneria, Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “G.<br />

Battaglini” di Venosa, Collegio provinciale dei Geometri ed API; il corso, rivolto a 20 neodiplomati<br />

dell’area del Melfese e della durata complessiva di 1.200 ore sia teoriche che<br />

di laboratorio e di stage sia in Italia che all’estero, mira a costruire competenze nuove<br />

sulle biocostruzioni e sui prodotti ecologici per l’edilizia.<br />

114


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE PROVINCIALE DI CATANZARO<br />

L'Associazione ha stretti rapporti con l'Università di Arcavacata e con l'Università di<br />

Reggio Calabria.<br />

Nell'aprile del 1992 è stato organizzato un Convegno, in collaborazione con le università<br />

della Calabria, dal titolo "Impresa, università, società civile: un patto per lo sviluppo<br />

calabrese".<br />

In occasione della Giornata Nazionale Orientagiovani 1996, l’Associazione ha<br />

partecipato, con il proprio Gruppo Giovani Imprenditori, al concorso nazionale tenutosi in<br />

parallelo al convegno svoltosi il 12 novembre 1996.<br />

Il progetto di orientamento, dal titolo “O. G.”, con cui ha partecipato al suddetto<br />

concorso è stato ritenuto meritevole di menzione.<br />

Tale progetto si è concretizzato in una “Guida alla scelta della Facoltà Universitaria” in<br />

relazione alle varie opportunità previste dalle leggi 44/86 e 236/93, che è stata poi<br />

distribuita, oltre che nelle scuole superiori, nelle Università della Calabria.<br />

115


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI COSENZA<br />

L’Associazione Industriali di Cosenza il 12 novembre 1997 ha stipulato una<br />

Convenzione con l’Università degli Studi della Calabria con l’intento di promuovere le<br />

iniziative evidenziate nell’art. 2 della citata Convenzione che si seguito riportiamo:<br />

Art. 2 – Aree prioritarie d’intervento<br />

L’Unical e l’Ass<strong>industria</strong> Cosenza individuano i seguenti interventi da attuare con<br />

priorità nell’ambito <strong>delle</strong> finalità elencate nell’art. 1:<br />

a) organizzazione e realizzazione di stage e di visite aziendali per studenti universitari;<br />

b) istituzione con fondi dell’Ass<strong>industria</strong> Cosenza di borse di studio e di premi per tesi<br />

di laurea su temi indicati dall’Ass<strong>industria</strong> Cosenza, da conferire in accordo tra<br />

Unical ed Ass<strong>industria</strong> Cosenza;<br />

c) utilizzazione di competenze esistenti presso le imprese, segnalate da Ass<strong>industria</strong><br />

Cosenza, per testimonianze od interventi didattici, fatte salve le autonomie<br />

decisionali dei Consigli di Facoltà interessati;<br />

d) realizzazione di corsi aziendali da effettuarsi con docenza universitaria anche<br />

presso sedi alternative a quella universitaria;<br />

e) incontri annuali tra Ass<strong>industria</strong> Cosenza e laureandi per una presentazione della<br />

struttura <strong>industria</strong>le nei suoi molteplici aspetti e problemi;<br />

f) informazioni periodiche destinate all’Ass<strong>industria</strong> Cosenza sui laureati di ogni<br />

sessione, corredate dei principali dati sul loro curriculum (voto di laurea, indirizzo,<br />

titolo della tesi, ecc.);<br />

g) costituzione di eventuali laboratori specialistici di interesse comune tra Unical ed<br />

Ass<strong>industria</strong> Cosenza;<br />

h) promozione dei contatti tra dipartimenti universitari ed imprese per la stipula di<br />

contratti di ricerca e di consulenza;<br />

i) indagine sulle destinazioni occupazionali dei laureati e diplomati dell’Unical nel<br />

sistema economico ed <strong>industria</strong>le di interesse di Ass<strong>industria</strong> Cosenza.<br />

Collaborazione tra L’Associazione Industriali di Cosenza e l’Università della<br />

Calabria per i Diplomi Universitari in Economia<br />

L’Ass<strong>industria</strong> di Cosenza ha proposto alla Facoltà di Economia dell’Università della<br />

Calabria l’attivazione dei Diploma universitari in Economia e Gestione dei Servizi<br />

Turistici (DUEGeST) e di quello in Economia e Gestione dell’Ambiente (DUEdA). Il<br />

primo diploma si avvia nell’anno accademico 1997/1998, il secondo nell’anno<br />

accademico 1998/1999, con l’intento di promuovere la formazione di soggetti in grado di<br />

operare nei settori più innovativi del management turistico ed in quello ambientale.<br />

Gli elementi che caratterizzano e distinguono l’offerta formativa dei due corsi di<br />

diploma sono:<br />

- il numero chiuso, che ogni anno limita la possibilità di iscrizione ad un numero<br />

ristrettodi studenti pari a circa sessanta unità per ognuno dei due diplomi;<br />

- l’offerta di una intensa attività didattica integrativa e di attività esercitative, che<br />

permettono agli studenti di entrare in diretto contatto con esperti provenienti dal mondo<br />

116


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

<strong>delle</strong> imprese e da quello accademico, e con le problematiche e gli strumenti concreti<br />

dei diversi ambiti lavorativi;<br />

- le attività di stage svolte in stretta collaborazione con gli esperti dei settori economici<br />

attinenti a livello regionale, nazionale e comunitario.<br />

Fin dal primo anno le domande di iscrizione ai due diplomi sono state di molto superiori<br />

ai posti messi a concorso, continuando a crescere negli anni accademici successivi;<br />

attualmente gli studenti frequentanti sono oltre trecento.<br />

Diversi sono i motivi che hanno determinato la decisione di offrire una formazione<br />

superiore nell’ambito del management turistico ed ambientale, ma su tutti vi è la<br />

constatazione di trovarsi di fronte a comparti economici in forte espansione.<br />

Il comparto turismo è in espansione a livello internazionale. Negli ultimi anni si è<br />

assistito anche in Italia ad una consistente crescita dei flussi turistici. Le presenze, oltre<br />

quindici mi-lioni, aumentano con rassicurante regolarità, in particolare quelle straniere,<br />

consentendo un apporto valutario alla bilancia dei pagamenti che si è assestato sopra i<br />

quaranta mila miliardi di lire.<br />

Anche nel settore ambientale, per certi versi contiguo e trasversale a quello turistico, si<br />

sono moltiplicate le possibilità e le necessità di intervento come conseguenza di una<br />

ripresa di sensibilità verso i temi della salvaguardia e tutela <strong>delle</strong> risorse naturali e<br />

paesaggistico, e più in generale, verso la salvaguardia e tutela dell’ambiente.<br />

Il Mezzogiorno d’Italia ha beneficiato, insieme al resto del paese, del proseguimento e<br />

del rilancio dei comparti economici in questione. In questo ambito territoriale la regione<br />

italiana che maggiore giovamento aspira a trarre da tale favorevole prospettiva è la<br />

Calabria.<br />

La regione pur essendo dotata di forti potenzialità e di una ragguardevole dotazione di<br />

strutture ed infrastrutture turistiche non riesce a decollare compiutamente nonostante<br />

rag-guardevoli passi in avanti rispetto agli anni passati. Consistente è anche la<br />

dotazione di ri-sorse ambientali testimoniata, su tutto, dalla presenza di ben tre parchi<br />

naturali nazionali.<br />

In effetti fra i diversi fattori che determinano tale situazione vi è, indiscutibilmente, la<br />

scarsa disponibilità di competenze manageriale per le imprese turistiche e ambientali.<br />

Le indagini preliminari alla istituzione dei corsi di diploma, realizzate dall’Università della<br />

Calabria e dall’Ass<strong>industria</strong> di Cosenza, hanno infatti messo in evidenza enormi carenze<br />

nella di sponibilità<br />

di risorse umane in grado di governare le continue trasformazioni ed i continui<br />

adeguamenti cui devono sottoporsi le imprese operanti nei settori in questione. In<br />

particolare si sono potute stabilire le competenze critiche necessarie al mondo <strong>delle</strong><br />

imprese nel prossimo futuro e di cui si è tenuto conto nella formulazione di attività<br />

didattiche.<br />

La collaborazione tra l’Ass<strong>industria</strong> di Cosenza e l’Università della Calabria ha<br />

permesso<br />

di sviluppare conoscenze che hanno favorito la migliore impostazione del programma<br />

formativo rispetto alle reali esigenze <strong>delle</strong> imprese del settore. Tramite una indagine<br />

prelimi-nare sulla domanda di competenze professionali e sulle opportunità di<br />

partnership Univer-sità-Impresa che ha coinvolto oltre cento soggetti appartenenti al<br />

mondo <strong>delle</strong> imprese al-berghiere, <strong>delle</strong> agenzie di viaggio e dei tour operator, dei<br />

villaggi turistici e dei servizi, si sono perseguiti i seguenti obiettivi:<br />

117


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

1. esplorare le domande di competenza manageriali da parte <strong>delle</strong> imprese turistiche;<br />

2. analizzare le relazioni tra domanda e offerta di formazione universitaria per il<br />

turismo;<br />

3. verificare le opportunità di partnership fra Università e Imprese.<br />

Le aree di indagine sono state:<br />

1. l’evoluzione del business del management;<br />

2. i profili professionali e le competenze ritenute critiche per il futuro;<br />

3. la conoscenza e la percezione dell’offerta universitaria sul turismo;<br />

4. la conoscenza e la percezione dell’offerta universitaria sul turismo;<br />

5. le opportunità di partnership.<br />

Il proseguimento della collaborazione ha inoltre permesso di approfondire e definire,<br />

me-diante attività seminariali e di confronto con le imprese, il quadro <strong>delle</strong> professioni<br />

“emergenti” o comunque indispensabili nel breve periodo, sia nel settore ambientale che<br />

in quello turistico. Tale attività di orientamento ha generato la classificazione di profili<br />

che vanno quindi ad aggiungersi a quelli tradizionali:<br />

a) nel settore ambientale, e con particolare riferimento alla fruibilità <strong>delle</strong> risorse<br />

turistico-naturalistiche (aree protette): direttore o manager <strong>delle</strong> aree protette,<br />

responsabile dell’educazione ambientale, naturalista/ecologo, organizzatore dei centri<br />

di visita, guida naturalistica;<br />

b) nel settore turistico: responsabile di marketing, promozione e comunicazione,<br />

esperti di analisi di fattibilità degli investimenti e pianificazione dello sviluppo turistico<br />

e processi aggregativi di impresa, orientatore turistico, coordinatore di promozione.<br />

Oltre che per le attività di orientamento, la collaborazione tra i due enti si è poi rilevata<br />

assolutamente indispensabile nella realizzazione e pianificazione <strong>delle</strong> attività di<br />

placement e degli stage aziendali. E’ stato pertanto possibile trovare una effettiva<br />

collaborazione che ha consentito di realizzare il placement degli studenti iscritti ai due<br />

diplomi nei tempi e nei termini programmati, trovando la proficua disponibilità <strong>delle</strong><br />

imprese operanti nei settori in oggetto. Gli studenti iscritti al secondo anno di corso<br />

hanno potuto svolgere il periodo di formazione previsto, con una possibilità di scelta che<br />

copre tutte le diverse tipologie aziendali presenti sul territorio regionale: strutture<br />

alberghiere, agenzie di viaggio, società di trasporto, parchi naturali, imprese operanti nei<br />

settori dei servizi turistici e ambientali.<br />

In totale sono state realizzate oltre ottocento giornate di stage.<br />

I fattori che più positivamente hanno caratterizzato l’esperienza collaborativa tra i due<br />

enti sono essenzialmente tre.<br />

Il primo concerne la performance curriculare degli studenti che è considerevolmente<br />

su-periore<br />

a quella media generalmente osservabile in esperienze simili. Oltre il 60% degli<br />

studenti frequentanti i corsi di diploma hanno completato il percorso didattico<br />

programmato nei primi due anni e le attività di stage previste.<br />

Il secondo fattore di successo riguarda il processo formativo ed è la sua applicabilità<br />

alle necessità <strong>delle</strong> aziende. Il tipo di rapporto che si è instaurato con il mondo <strong>delle</strong><br />

aziende ha permesso di individuare i punti critici determinanti per la individuazione di<br />

una formazione mirata sulle esigenze reali attuali e future. Il terzo fattore di successo<br />

riguarda la collaborazione instauratasi fra il mondo del lavoro ed il prodotto del processo<br />

formativo, ossia il prossimo diplomato. Già in questa fase, ovvero prima del<br />

118


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

completamento degli studi, diversi studenti hanno ricevuto offerte di collaborazione<br />

lavorativa dalle imprese dei settori in questione, ed in particolare dalle aziende nella<br />

quali gli studenti hanno svolto le prime attività di stage.<br />

Sempre a proposito <strong>delle</strong> attività di stage ancora più impegnativa sarà la realizzazione<br />

di quelle previste per l’ultimo anno di corso. Infatti, per ogni studente iscritto al terzo<br />

anno di corso è previsto un periodo di stage da effettuarsi presso aziende dei settori<br />

operanti a livello oltre che regionale, nazionale ed internazionale. Per la pianificazione di<br />

tali attività si prevede una ancora più stretta, quanto indispensabile, collaborazione tra<br />

l’Università e l’Associazione degli Industriali.<br />

Attraverso la pianificazione <strong>delle</strong> attività di stage, non inferiore alle 60 giornate<br />

lavorative, che ogni studente dovrà svolgere, con la diretta interazione tra il mondo<br />

accademico e quello imprenditoriale sarà possibile individuare le vere aspettative del<br />

mondo <strong>delle</strong> imprese e ricalibrare parte della formazione universitaria e due<br />

conseguenze dirette: la conoscenza sempre più efficace e diretta del mondo<br />

imprenditoriale; il trasferimento di know-howe l’individuazione <strong>delle</strong> opportunità che<br />

possano apportare conoscenze agli studenti.<br />

119


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DEGLI INDUSTRIALI DI CROTONE<br />

Nell’ambito del Progetto Università a Crotone, promosso dal Comune e dalla Provincia<br />

di Crotone, tendente a favorire l’istruzione superiore attraverso la realizzazione in loco di<br />

un primo nucleo universitario, è emersa, come condizione indispensabile, una proficua<br />

con-certazione tra i principali soggetti pubblici e privati interessati a vari livelli<br />

all’iniziativa e, più in generale, alla promozione della cultura e degli studi universitari sul<br />

territorio.<br />

I protagonisti del Progetto sono stati il Comune e la Provincia di Crotone, l’Eni –<br />

divisione Agip, l’Associazione Provinciale degli Industriali di Crotone, il Consorzio per il<br />

Nucleo di Industrializzazione, l’Editoriale Crotonese, l’Ordine Provinciale degli Ingegneri,<br />

la Società Italsistemi s.r.l., Radio Tele International.<br />

La disponibilità al decentramento universitario espressa dall’Università degli Studi della<br />

Calabria, in particolare da parte della Facoltà di Ingegneria, ha impresso notevole<br />

accele-razione<br />

per un formale impegno dei vari soggetti aderenti all’iniziativa atto a garantire adeguati<br />

sostegni e contributi, in termini di risorse umane, intellettuali, professionali e finanzia rie,<br />

ritenuti pertinenti ed utili per la concreta realizzazione nella città di Crotone di un<br />

funzionale ed attrezzato complesso universitario idoneo allo svolgimento di regolari<br />

attività accademiche e didattiche.<br />

A seguito dei vari contatti intercorsi con l’Università della Calabria, i soggetti interessati<br />

sono addivenuti all’accordo di formalizzare i rispettivi impegni con apposita<br />

Convenzione, in modo da disciplinare in dettaglio gli obblighi reciproci al fine di<br />

assicurare risorse e strumenti per la piena funzionalità didattica e dei necessari supporti<br />

ai corsi di Diploma Universitario che saranno attivati.<br />

Nel corso degli incontri con i rappresentanti della Facoltà di Ingegneria, i soggetti<br />

promotori dell’iniziativa hanno rilevato peraltro l’opportunità, in questa prima fase, di<br />

avviare nella città di Crotone il solo Diploma Universitario in Ingegneria Logistica e della<br />

Produzione in considerazione <strong>delle</strong> sue più concrete possibilità di sbocco professionale,<br />

legate in gran parte alla prospettiva di re<strong>industria</strong>lizzazione dell’area crotonese.<br />

Tale impostazione, a parere unanime dei soggetti promotori, non pregiudica in alcun<br />

modo le possibilità di ampliare nell’imminente futuro l’offerta didattica verso l’istituzione<br />

di altri Diplomi Universitari, nella fattispecie l’interessante D. U. in Ingegneria per<br />

Ambiente e Risorse, ma appare al momento scelta obbligata per non disperdere lo<br />

sforzo comunque necessario, dati i tempi stretti a disposizione, su obiettivi di più arduo<br />

conseguimento.<br />

In un secondo tempo, sulla base di una reale presenza istituzionale dell’Università a<br />

Crotone e suo conseguente inserimento a titolo definitivo nei piani didattici dell’Ateneo<br />

calabrese, si potranno valutare ulteriori ed alternativi sviluppi <strong>delle</strong> attività didattiche,<br />

anche alla luce <strong>delle</strong> preziose indicazioni che saranno fornite dall’esperienza del primo<br />

anno accademico di istituzione del predetto corso di Diploma Universitario in Ingegneria<br />

Logistica e della Produzione.<br />

Un’impostazione di sviluppo graduale, quindi, che appare funzionale ed appropriata<br />

alla particolare connotazione che intende caratterizzare il nascente nucleo universitario<br />

120


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

croto-nese, in relazione non solo al potenziale bacino d’utenza provinciale, ma anche al<br />

grande richiamo culturale che la presenza di una struttura universitaria decentrata nella<br />

città di.Crotone senza dubbio eserciterà sui Paesi del Mediterraneo.<br />

In tale ottica, nell’ambito della problematica più generale inerente la<br />

re<strong>industria</strong>lizzazione<br />

del Comprensorio crotonese, a seguito della grave crisi che ha investito le attività<br />

econo-miche e produttive nel loro complesso, una presenza universitaria altamente<br />

qualificata in loco assume carattere di estrema importanza nell’azione e nelle politiche<br />

ispiratrici <strong>delle</strong> istituzioni locali e <strong>delle</strong> principali forze imprenditoriali.<br />

In questo quadro d’insieme, si inserisce il Contratto d’Area per Crotone, il primo del<br />

genere concepito in Italia, in virtù <strong>delle</strong> caratteristiche innovative che ne esaltano le<br />

potenzialità, attraverso un patto concertativo tra Imprese, Governo, Parti sociali ed Enti<br />

locali, nel rilanciare aree in preoccupante crisi <strong>industria</strong>le con nuovi insediamenti<br />

produttivi.<br />

L’Università costituisce pertanto una necessità indispensabile per lo sviluppo dell’intera<br />

area crotonese ed un forte stimolo non solo per il tessuto sociale urbano, ma anche per<br />

coloro i quali hanno deciso di investire nella nostra città per confrontarsi, interagire e<br />

conquistare nuovi mercati .<br />

In sintesi, la concentrazione sul territorio di diversi strumenti agevolativi facilita la<br />

nascita di nuove imprese e la re<strong>industria</strong>lizzazione nel suo complesso. Accanto a questo<br />

sviluppo non può mancare un percorso culturale funzionale alla crescita imprenditoriale.<br />

In questa logica l’esperienza finora vissuta dai soggetti promotori del DU in Ingegneria<br />

logistica e della produzione ha rappresentato la prova della unanime volontà dei soggetti<br />

locali di intraprendere e proseguire questo cammino.<br />

121


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI CATANIA<br />

1. Master Scuola Superiore Università di Catania (marzo 1999) su:<br />

Protezione <strong>delle</strong> invenzioni (Giurisprudenza)<br />

Microelettronica e sistemistica (Ingegneria)<br />

Financial Management (Economia)<br />

Storia e analisi del territorio (Materie letterarie)<br />

I masters sono stati sponsorizzati dal Gruppo Giovani Imprenditori.<br />

2. Collaborazione continuata con le attività del C.O.F. (Centro Orientamento Formazione<br />

dell'Università di Catania):<br />

"Salone dello studente", edizioni marzo 1999-2000. Salone di orientamento per<br />

gli studenti <strong>delle</strong> scuole secondarie superiori per studi e professioni<br />

"Salone dello studente", edizioni marzo 1999-2000. Salone di orientamento per<br />

gli studenti <strong>delle</strong> scuole secondarie superiori per studi e professioni.<br />

"Sales engineering" (gennaio\marzo 2000) - corso per operatori di vendita specializzati.<br />

Corso organizzato da Università di Catania, Provincia regionale di Catania e Enfapi<br />

Catania. La prossima edizione avrà inizio nel mese di maggio2000.<br />

3. "Career Fday" (gennaio 2000) - Facoltà di Economia. Giornata di incontro tra aziende<br />

e studenti, laureati e non. Le Imprese, l'Associazione Industriali, Almalaurea e la Scuola<br />

Superiore dell'Università hanno predisposto stands e organizzato incontri informativi<br />

sulle attività.<br />

4. Banca dati con aggiornamento curato anche in collaborazione con l'Università che<br />

provvede a trasmetterci i dati dei laureati <strong>delle</strong> facoltà di Catania per ogni sessione.<br />

122


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA<br />

Nell’ambito del Progetto “Fomazione e Imprenditorialità nel Mezzogiorno”, promosso<br />

da SFC – Sistemi Formativi Conf<strong>industria</strong> e dal Ministero dell’Università e della Ricerca<br />

Scientifica e Tecnologica, l’Associazione Industriali di Ragusa ha stipulato una<br />

Convenzione con il Corso di Diploma Universitario di “Economia e Amministrazione<br />

<strong>delle</strong> Imprese” di Catania, dando avvio ad un Corso sperimentale professionalizzante<br />

per la formazione della figura di “Tecnico esperto di Controllo di Gestione”.<br />

Il Corso ha l’obiettivo di formare, in stretta aderenza con i fabbisogni <strong>delle</strong> P.M.I. meridionali<br />

(così come è risultato dall’Indagine sui Fabbisogni di Professionalità, effettuata<br />

sempre nell’ambito del Progetto FIM), la figura del Tecnico di Controllo di Gestione, fornendo<br />

agli studenti le conoscenze necessarie per progettare ed implementare un sistema<br />

di calcolo dei costi e di programmazione e controllo della gestione.<br />

Il Corso, destinato a 15 allievi del D.U. in possesso di determinati pre-requisiti, ha appena<br />

concluso una fase d’aula di 242 ore; a metà febbraio avranno inizio i tirocini, che si<br />

svolgeranno presso aziende iscritte ad Ass<strong>industria</strong> Ragusa ed anche, in virtù di un coinvolgimento<br />

voluto da quest’ultima per migliorare e potenziare le sinergie esistenti sul<br />

territorio, all’Associazione Industriali di Catania.<br />

La fine dei tirocini aziendali è prevista per la metà del mese di aprile 2001.<br />

L’Associazione Industriali di Ragusa ha altresì sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la<br />

Facoltà di Ingegneria di Catania, nell’ottica di una collaborazione integrata fra mondo del<br />

lavoro e mondo della formazione. Si attende l’inizio dei primi tirocini formativi di studenti<br />

laureandi o laureati della Facoltà di Ingegneria presso le aziende associate che hanno<br />

espresso una manifestazione di interesse in tal senso.<br />

123


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI<br />

L'Associazione ha stipulato un protocollo d'intesa con l'Università degli Studi di Cagliari.<br />

Il protocollo ha dato luogo ad una trasmissione televisiva in dodici puntate dal titolo<br />

"Università e Lavoro" andata in onda sulle principali emittenti private della Sardegna.<br />

Il programma, al quale hanno partecipato docenti universitari ed imprenditori; illustrato<br />

tutte le caratteristiche e gli sbocchi professionali possibili dei corsi di laurea dell'Ateneo<br />

cagliaritano ed ha riscosso un notevole successo.<br />

Il comitato incaricato di dare attuazione al protocollo ha inoltre collaborato attivamente<br />

nella fase di preparazione di alcuni progetti di laurea brevi (Facoltà di Ingegneria e di<br />

Economia e Commercio) ed ha ora in progetto la realizzazione di una banca dati laureati<br />

e offerte di lavoro che dovrebbe essere gestita dall'Associazione<br />

124


ASSOCIAZIONI TERRITORIALI INDUSTRIALI<br />

ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI SASSARI<br />

Nucleo di Valutazione Dell'<strong>universita'</strong>. Dei tre componenti il nucleo, due sono espressione<br />

di Conf<strong>industria</strong> dal 1997 (il direttore Dottor Marco TARANTOLA e il consulente di<br />

organizzazione aziendale Dottor Giuseppe GIACCARDI).<br />

Protocollo d'intesa. (V.allegato, approvato dal Senato Accademico il 17 dicembre1999).<br />

Seminari sull'impresa e Stages Aziendali. Prosegue la collaborazione con le diverse<br />

facoltà dell'Ateneo (Economia, Scienze Politiche, Agraria, Chimica).<br />

Borse di Studio. Deliberate dall'Associazione a favore dei partecipanti al “Corso di<br />

perfezionamento di economia e marketing nel turismo” promosso dalla Facoltà di Scienze<br />

Politiche.<br />

Giornate Orientagiovani. Convegno annuale, in videoconferenza con la sede del convegno<br />

nazionale, con la partecipazione dei principali esponenti universitari (Rettore,<br />

Prorettore, Presidi di Facoltà, Studenti), oltre ovviamente la partecipazione dei rappresentanti<br />

del mondo della scuola secondaria superiore.<br />

125


Associazioni di Categoria


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

ACIMAC<br />

(Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per Ceramica)<br />

ACIMAC ha un rapporto consolidato di collaborazione con varie facoltà dell’Università<br />

degli Studi di Modena e Reggio Emilia, da cui hanno preso vita una serie di iniziative, fra<br />

cui:<br />

CORSO I.F.T.S.: SCUOLA SUPERIORE DI GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI<br />

AUTOMATIZZATI<br />

Corso di formazione superiore per 20 “Tecnici Progettisti di Sistemi di Automazione nel<br />

settore macchine per ceramica”.<br />

Il corso iniziato ad ottobre 2000 e della durata di un anno e mezzo è finanziato dal<br />

Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Regione Emilia Romagna.<br />

La Facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio, I.T.I.S. ‘F. Corni’, IAL<br />

E.R., Democenter, Cerform e Consorzio FIT sono gli altri enti attuatori e promotori.<br />

INDAGINE SULLA SUBFORNITURA PER IL SETTORE MACCHINE PER CERAMICA<br />

In collaborazione con il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Modena<br />

e del CNA, è stato finalmente realizzato il primo studio sul sistema della subfornitura nel<br />

settore <strong>delle</strong> tecnologie e impianti per ceramica.<br />

Obiettivo principale della ricerca è quello di fotografare, per la prima volta nel settore, il<br />

comparto della subfornitura e le dinamiche in atto tra questo e le imprese del<br />

comprensorio ceramico di Sassuolo.<br />

CORSI DI FORMAZIONE PER TECNICI DELLE AZIENDE CERAMICHE NEL MONDO<br />

A partire dal 1995 ACIMAC ha promosso e realizzato una media di 5/6 corsi di<br />

formazione all’anno a favore di tecnici e addetti <strong>delle</strong> industrie ceramiche di tutto il<br />

mondo. Fondamentale per il crescente successo di questa importante attività di<br />

formazione e promozione del settore e del know-how italiano la collaborazione e<br />

consulenza di numerosi docenti <strong>delle</strong> Università locali.<br />

PROGETTI DI RICERCA E INNOVAZIONE<br />

L’Università degli Studi di Modena e Reggio è da sempre un referente tecnico<br />

privilegiato per quanto attiene alle tematiche afferenti la Ricerca e l’Innovazione, in un<br />

settore leader mondiale dove imprese produttrici di beni strumentali sono sempre più<br />

chiamate a concorrere alla fase iniziale di ricerca e sviluppo di prodotti originali e<br />

innovativi.<br />

Ad oggi sono inoltre in corso di valutazione modalità più organizzate per favorire il<br />

processo di integrazione tra le imprese aderenti all’Associazione e il mondo <strong>delle</strong><br />

Università.<br />

129


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ANIE Federazione<br />

Master ANIE Promozione in collaborazione con il Politecnico di Milano<br />

Finanziato dal Fondo Sociale Europeo<br />

ANCISS-ANIE, tramite la società operativa ANIE Promozione, organizza, in<br />

collaborazione con il Politecnico di Milano un master destinato alla formazione dei<br />

responsabili della sicurezza, con particolare riferimento alle strutture museali.<br />

Alla fine del corso è contemplato uno stage della durata di 480 ore presso Aziende di<br />

primaria importanza operanti nel campo dei sistemi di sicurezza attiva, che puntano ad<br />

una evoluzione strategica della propria offerta. A completamento dello stage il corsista<br />

elaborerà una tesina per illustrare il tema oggetto del progetto di stage in termini di<br />

inquadramento teorico ed articolazione analitica del lavoro svolto, dei risultati raggiunti e<br />

degli obiettivi perseguiti.<br />

Responsabili del corso<br />

Prof. Oliviero Tronconi (Direttore del corso) e Prof. Jessica G. M. Astolfi (Coordinatore<br />

del corso), Arch. Deborah Bella (Tutor), Politecnico di Milano; Elio Varricchione<br />

(Direttore del progetto), ANCISS-ANIE.<br />

Il responsabile della Sicurezza (attiva e antincendio)<br />

con particolare riferimento alle strutture museali<br />

Politecnico di Milano, Campus della Bovisa, 10 giugno 1999 – 31 marzo 2000<br />

modul<br />

o<br />

contenuti<br />

ore<br />

teoria<br />

ore<br />

esercit<br />

.<br />

0 Orientamento 10<br />

1 La sicurezza: il sistema ed i principi 10<br />

2 Il museo nella storia 5<br />

3 Storia della tipologia architettonica museo 5<br />

4 Il museo fra tradizione e innovazione 10<br />

5 Il mercato della domanda di sicurezza museale in Italia:<br />

esigenze e prospettive<br />

• La legislazione museale in Italia<br />

5 5<br />

130


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

6 Il mercato dell’offerta di sicurezza: l’innovazione<br />

tecnologica e le dinamiche di un mercato internazionale<br />

7 Organizzazione e gestione di un museo: le esperienze<br />

innovative<br />

• Le funzioni/attività di un museo<br />

• Le componenti tecnologiche /gestionali di un museo<br />

• Museo ambiente (microclima/sicurezza)<br />

• Museo comunicazione<br />

• Museo informatica<br />

8 Il quadro legislativo di riferimento<br />

• 46/90<br />

• 626/94<br />

• La normativa antincendio<br />

10 10<br />

10 10<br />

20 15<br />

9 La sicurezza elettrica 5 10<br />

10 Il progetto di un sistema di sicurezza 5 10<br />

11 Esperienze museali innovative: progettazione e gestione 10<br />

12 La sicurezza attiva e l’integrazione dei sistemi: verso la<br />

tecnologia Computer Integrated Building<br />

• La sala di controllo centralizzato<br />

• I sistemi software per la gestione integrata e centralizzata<br />

13 Le caratteristiche, le prestazioni e i riferimenti normativi di<br />

sicurezza antintrusione ed antieffrazione<br />

• Requisiti generali per sistemi antintrusione ed antieffrazione<br />

• Requisiti dei rivelatori<br />

• Requisiti <strong>delle</strong> centrali di indicazione e di controllo,<br />

alimentatori<br />

• Requisiti per sistemi di allarme sociale<br />

• Requisiti per sistemi di trasmissione segnali<br />

• Requisiti per apparecchi segnalatori ottici e acustici<br />

• Requisiti per apparecchiature televisive TVCC per impieghi<br />

di sicurezza<br />

• Requisiti dei sistemi di controllo accessi per impieghi di<br />

sicurezza<br />

• Prove ambientali<br />

• Terminologia e simboli su disegni per impieghi di sicurezza<br />

• Requisiti per i sistemi di allarme antintrusione funzionanti<br />

senza fili, che utilizzano linee elettriche non specifiche<br />

20 20<br />

70 75<br />

131


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

• Centro di ricevimento allarmi e sistemi di trasmissione<br />

allarmi<br />

• Requisiti per sistemi combinati e/o integrati d’allarme<br />

• Sistemi di prevenzione dell’uso non autorizzato dei mezzi<br />

mobili<br />

14 I sistemi informativi personali<br />

• Videoscrittura – Word<br />

• Foglio elettronico – Excel<br />

• Data Base – Access<br />

• Posta elettronica - Internet<br />

15 Come stendere un rapporto/relazione<br />

• I sistemi informativi per la presentazione di rapporti/relazioni<br />

16 La gestione della sicurezza antincendio<br />

• Procedure e sicurezza<br />

• Il fenomeno della combustione: materiali, strutture<br />

dell’edificio, complementi d’arredo<br />

• Protezione antincendio passiva<br />

• Protezione antincendio attiva: sistemi di rilevazione<br />

• Gli impianti automatici di spegnimento<br />

• Gli impianti nei sistemi antincendio (termici, elettrici,<br />

elettromeccanici)<br />

• Le vie di esodo<br />

• Criteri di controllo del rischio incendio<br />

• Gli aspetti assicurativi del rischio incendio<br />

17 Il progetto/piano di sicurezza antincendio per le strutture<br />

museali: esperienze e realizzazioni<br />

5 15<br />

10<br />

40 40<br />

15 5<br />

18 Bandi di gara privati e pubblici e capitolati speciali 15 5<br />

19 Gestire il budget di un sistema di sicurezza 5 5<br />

20 Manutenzione e gestione di un sistema di sicurezza per la<br />

struttura museale<br />

5 5<br />

Totale 280 240<br />

132


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELL’INDUSTRIA<br />

MECCANICA VARIA ED AFFINE – ANIMA<br />

L’Associazione ha sottoscritto una Convenzione di tirocinio con il Politecnico di Milano<br />

per la realizzazione di stages aziendali che sta riscuotendo un notevole interesse tra le<br />

aziende associate.<br />

133


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE COTONIERA LINIERA E DELLE FIBRE AFFINI<br />

L'Associazione collabora con:<br />

- LIUC - Libero Istituto Carlo Cattaneo di Castellanza - Va -<br />

- Università di Bergamo<br />

e garantisce un supporto ai corsi di diploma (laurea breve) in ingegneria<br />

logistica con specializzazione tessile.<br />

La collaborazione consiste in:<br />

a) erogazione di un contributo annuale per le borse di studio e per<br />

l'attività di promozione dei corsi universitari tessili;<br />

b) ricerca di aziende per periodi di stage e tirocinio;<br />

c) segnalazione di docenti di estrazione aziendale per testimonianze o<br />

insegnamenti di supporto.<br />

134


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA INDUSTRIE GRAFICHE,<br />

CARTOTECNICHE E TRASFORMATRICI<br />

ASSOGRAFICI<br />

L’Associazione collabora con l’Università Carlo Cattaneo, LIUC, di Castellanza (Varese)<br />

e con il Politecnico di Torino.<br />

Presso questi due Atenei sono stati realizzati nel 1994 corsi triennali di Diploma<br />

Universitario di specifico interesse per il settore <strong>industria</strong>le grafico e cartotecnico.<br />

La nostra Associazione, unitamente all’Unione degli Industriali Grafici, Cartotecnici e<br />

Trasformatori della Lombardia e all’Unione di Torino, ha dapprima collaborato, anche in<br />

sede ministeriale, per la realizzazione dei due corsi universitari e successivamente ha<br />

fornito sia aiuti economici per borse di studio che docenze tecniche, utilizzando dirigenti di<br />

alto livello <strong>delle</strong> proprie associate con l’intento di trasferire ai giovani studenti “lo spirito<br />

d’impresa”.<br />

Per effetto della Riforma Universitaria con il Corso Triennale di Ingegneria dell’Università<br />

Carlo Cattaneo si consegue, già con l’anno accademico 2000/2001, la Laurea. Con il<br />

prolungamento di due anni si otterrà la Laurea Specialistica.<br />

Con l’anno accademico 2001/2002 anche il Politecnico di Torino provvederà ad<br />

adeguare il proprio Corso Triennale di Diploma Universitario alla Riforma.<br />

Molto importante ed apprezzata è la collaborazione assicurata dall’Assografici sia<br />

nell’organizzare stages aziendali, sia brevi, e soprattutto lunghi (3/4 mesi ed oltre) per<br />

avvicinare più concretamente la cultura universitaria a quella dell’impresa.<br />

La conoscenza tecnologica si coniugherà con quella economica, ma si cercherà anche di<br />

porre qualche pietra nella costruzione di un ponte che avvicini la cultura dell’ingegnere a<br />

quella dell’imprenditore, affinché più ingegneri fin dall’inizio della loro carriera utilizzino<br />

imprenditorialmente le loro conoscenze.<br />

In secondo luogo si terrà conto del cambiamento in atto nel mondo <strong>delle</strong> imprese. La così<br />

detta terziarizzazione <strong>delle</strong> imprese è interpretabile come un processo di spostamento dei<br />

loro obiettivi strategici, dalla produzione di beni materiali all’offerta di servizi, dunque una<br />

progressiva rifocalizzazione dalla materia-energia all’informazione.<br />

Vi è oggi un progressivo spostamento di enfasi dagli strumenti ai contenuti, dalla<br />

tecnologia alla scienza, dal calcolatore che elabora dati all’informazione che, mediante il<br />

calcolatore, ma non solo, viene acquisita, elaborata, comunicata, memorizzata, presentata.<br />

Questo nuovo paradigma dovrà trovare un adeguato spazio nella formazione di giovani<br />

ingegneri interessati ai nostri settori <strong>industria</strong>li.<br />

135


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI PRODUTTORI DI PIASTRELLE DI CERAMICA<br />

E DI MATERIALI REFRATTARI – ASSOPIASTRELLE<br />

Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica<br />

Assopiastrelle in collaborazione con l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia,<br />

il Centro Ceramico di Bologna, il Comune di Sassuolo, è promotrice e sostiene il Corso<br />

di Diploma Universitario in Ingegneria Meccanica.<br />

Il Diploma Universitario prevede al terzo anno di corso, una specializzazione in<br />

"Gestione del processo produttivo nelle aziende ceramiche", le lezioni si svolgono<br />

presso la sede del Centro Ceramico a Sassuolo.<br />

L'obiettivo del Diploma Universitario è quello di formare tecnici intermedi, in grado di<br />

operare in ambito <strong>industria</strong>le, con particolare riferimento al comparto ceramico, in attività<br />

di organizzazione della produzione, gestione <strong>delle</strong> officine e degli impianti, guida di<br />

reparti, compiti di ufficio tecnico, servizi di manutenzione e controllo.<br />

Centro Ceramico<br />

Assopiastrelle aderisce al Consorzio Universitario "Centro Ceramico" che è inoltre<br />

composto dall'Università di Bologna, dall'ERVET, dall'ANDIL, dall'ENCS e dall'ANCPL.<br />

Il Consorzio svolge attività in materia di ricerca; accreditamenti di conformità UNI e<br />

certificazioni di qualità; didattica, formazione e divulgazione.<br />

Attuale Presidente del Consorzio Universitario è il Dott. Giuseppe Pifferi, vice<br />

presidente di Assopiastrelle e presidente della Commissione scuola e formazione<br />

dell'Associazione.<br />

Diploma Universitario in Commercio Estero<br />

In collaborazione con la Facoltà di Economia e Commercio dell' Università degli Studi<br />

di Modena e Reggio Emilia, Assopiastrelle ha istituito cinque borse di studio per gli<br />

studenti del terzo anno del Diploma Universitario in Commercio Estero.<br />

Gli assegni sono finalizzati alla realizzazione di stage in paesi esteri presso aziende<br />

ceramiche associate. Il conseguimento del Diploma avviene dopo aver superato<br />

quattordici esami annuali, due esami per le lingue straniere, una prova di idoneità di<br />

informatica ed il colloquio finale che verte sull'esperienza vissuta durante il periodo di<br />

stage all'estero.<br />

Scuola Superiore di Management dei Processi Industriali<br />

Settore Ceramico<br />

Assopiastrelle partecipa con la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Modena e<br />

Reggio Emilia, all'Associazione Temporanea di Imprese che ha presentato un progetto<br />

IFTS, recentemente approvato dalla Regione Emilia –Romagna, denominato "Scuola<br />

superiore di management dei processi <strong>industria</strong>li - Settore ceramico".<br />

Gli altri soggetti attuatori sono: CERFORM; l'ITAS Selmi di Modena; l'ITI Gobetti di<br />

Scan-diano; l'ITI Fermi di Modena e l'IPSIA Don Magnani di Sassuolo.<br />

136


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

La Scuola è stata ideata con l'obiettivo di formare "specialisti" in materia di<br />

organizzazione della produzione, organizzazione della logistica <strong>industria</strong>le,assicurazione<br />

qualità e qualità totale.<br />

L'attività didattica della Scuola avrà inizio nel mese di settembre 2000.<br />

137


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELL'INDUSTRIA FARMACEUTICA<br />

FARMINDUSTRIA<br />

Il 16 settembre 1998 Farm<strong>industria</strong> ha siglato un Protocollo d'Intesa con la Conferenza<br />

Permanente dei Rettori.<br />

L'accordo è centrato su tre obiettivi:<br />

1. intraprendere azioni comuni di sensibilizzazioni di Governo, Parlamento e opinione<br />

pubblica sui temi della formazione e della ricerca affinchè assumano un ruolo prioritario nella<br />

scala degli obiettivi nazionali.<br />

2. individuare strumenti che consentano di sviluppare una maggiore collaborazione tra<br />

imprese e Università attivando "tavoli" ad hoc a livello centrale e pariferico per promuovere<br />

accordi e realizzare sinergie tra mondo accademico, enti pubblici di ricerca e mondo<br />

produttivo. Momenti di raccordo che dovrebbero consentire una minore dispersione di risorse<br />

pubbliche in mille mini-progetti, che seppur finalizzati ad uno stesso obiettivo, si sviluppano<br />

spesso senza alcun coordinamento.<br />

3. ripensare la formazione per migliore l'aderenza dei diplomi universitari e dei corsi postlauream<br />

alle esigenze del mondo del lavoro.<br />

Ancora più numerosi e articolati gli obietivi a lungo termine, che dovrebbero consentire tra<br />

l'altro, di rimuovere gli ostacoli burocratici che sono le cause della fuga al'estero di molti<br />

"cervelli" e che impediscono ai ricercatori pubblici e privati di unire le proprie forze su progetti<br />

di ricerca di comune interesse. Impedimenti rispetto ai quali il Protocollo propone l'attivazione<br />

di alcuni strumenti, come i contratti a termine e i distacchi temporanei.<br />

Tra gli altri obiettivi indicati: agevolazioni fiscali che premino le ricerche commissionate dalle<br />

imprese alle Università; definizione di criteri precisi per l'individuazione di parchi scientifici;<br />

creazione di "sportelli" per le piccole e medie imprese per la partecipazione ai programmi di<br />

ricerca comunitari e internazionali.<br />

La commissione bilaterale CRUI - Farm<strong>industria</strong> è organizzata in tre gruppi di lavoro<br />

specifici che affrontano le tematiche inerenti rispettivamente:<br />

- la formazione<br />

- la ricerca<br />

- la sperimentazione clinica.<br />

138


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

FEDERCHIMICA<br />

1. Premio Nazionale “Federchimica – per un futuro intelligente” (in atto da 13 anni),<br />

rivolto tra l’altro a docenti e ricercatori universitari, neolaureati di quattro facoltà<br />

scientifiche. L’obiettivo è di testimoniare l’importanza strategica che i rapporti<br />

Università – impresa e formazione - ricerca rivestono per la crescita della chimica<br />

come scienza e come <strong>industria</strong> (All. bando 2001)<br />

2. Interventi presso alcuni Atenei di Milano (Economia, Chimica, Ingegneria chimica) e<br />

corsi di lauree brevi. Temi trattati: l’<strong>industria</strong> chimica, il rapporto tra <strong>industria</strong> e<br />

ambiente e orientamento professionale.<br />

3. Monitoraggio di studenti e professori per capire il loro atteggiamento verso il mondo<br />

della chimica.<br />

4. Federchimica, dopo aver curato la versione italiana di Alchemie “Chemistry and<br />

Future”, pubblicazione promossa dal CEFIC per diffondere il concetto dell’importanza<br />

della ricerca nella chimica, sta collaborando ad un’altra opera dedicata ai temi<br />

dell’università e della ricerca scientifica.<br />

5. Gestione di Borse di studio presso le Università su temi di ricerca di interesse di<br />

imprese associate, con particolare riguardo all’iter della pratica, pagamenti ed<br />

eventuali assicurazioni dei borsisti.<br />

6. Accordo con la Società Chimica Italiana (S.C.I), Ente Morale cui aderiscono i docenti<br />

universitari chimici, per la promozione e sviluppo di materie di interesse comune:<br />

integrazione tra ricerca pubblica e ricerca privata, diffusione di una corretta immagine<br />

della chimica, sviluppo e internazionalizzazione dell’<strong>industria</strong> chimica. L’accordo ha<br />

già consentito di individuare specifiche azioni di collaborazione tra <strong>industria</strong> e<br />

Università in tema di ricerca applicata/trasferimento tecnologico, formazione e<br />

informazione.<br />

7. Indagine per l’individuazione di “centri di eccellenza” presso le Università e CNR per<br />

ciascun tipo di ricerca al fine di favorire l’integrazione tra il mondo dell’<strong>industria</strong><br />

chimica, l’Università e le imprese. L’iniziativa, avviata recentemente dal Comitato per<br />

lo Sviluppo e l’Innovazione di Federchimica, in collaborazione con i rappresentanti<br />

del mondo della ricerca universitaria porta avanti incontri tematici rivolti alle persone<br />

interessate <strong>delle</strong> piccole - medie imprese. Alcuni di questi interventi sono già stati<br />

pubblicati su “La chimica e l’<strong>industria</strong>”, altri sono in fase di pubblicazione.<br />

8. Federchimica è socia dell’Associazione Impresa Politecnico, in particolare con il<br />

progetto “4 Spin Offs in Lombardia”, che mira a realizzare quattro nuove iniziative<br />

originate dalle competenze scientifiche <strong>delle</strong> 11 province lombarde.<br />

139


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA<br />

9. Federchimica sta avviando un progetto di e-commerce di prodotti e servizi chimici<br />

che utilizzerà le competenze di un Istituto universitario di informatica di Napoli.<br />

10. Federchimica sta lanciando un “curriculum” nazionale secondo standard<br />

internazionali e un rating nazionale per avvicinare il maggior numero possibile di<br />

laureati e professionisti al mondo del lavoro.<br />

11. Federchimica sta attuando con l’Università di Castellanza un “sistema esperto” che<br />

permetta a qualsiasi ricercatore del settore di realizzare entro 2 ore un business plan<br />

per valorizzare le sue attività di ricerca.<br />

12. Federchimica ospita 2 stages nell’area tecnico scientifica.<br />

13. Federchimica coopera con il Consorzio Interuniversitario Chimica e Ambiente<br />

(I.N.C.A.) per la definizione di progetti di R&S misti Università-Imprese.<br />

ASSOCIAZIONI DI SETTORE DI FEDERCHIMICA<br />

1. Acfis e Aschimfarma, Associazioni di settore <strong>delle</strong> imprese di chimica fine e<br />

specialità e <strong>delle</strong> materie prime farmaceutiche, hanno creato la “Scuola di chimica<br />

fine” per le imprese, alla quale sono stati invitati studenti laureandi e neolaureati di<br />

alcuni corsi di laurea in chimica. I corsi, oltre alla chimica fine, affrontano vari temi tra<br />

cui management e organizzazione, marketing, ambiente e sicurezza e qualità.<br />

L’obiettivo della scuola è di colmare il divario tra università e impresa.<br />

2. Assobiomedica, Associazione di settore <strong>delle</strong> tecnologie biomedicali e diagnostiche,<br />

ha indetto il premio Nazionale per ricercatori, laureandi dei corsi di laurea in<br />

economia, ingegneria, medicina e altri di interesse scientifico.<br />

3. Assofibre, Associazione di settore fibre chimiche, ha promosso il consorzio<br />

“Novafibre”, finanziato dal Ministero della Ricerca Scientifica, che raggruppa alcuni<br />

produttori di fibre chimiche e tessili, centri di ricerca e il Politecnico di Torino.<br />

L’obiettivo è la ricerca di nuove linee di prodotti innovativi.<br />

4. Assoplast, Associazione di settore <strong>delle</strong> imprese <strong>delle</strong> materie plastiche, ha<br />

organizzato un concorso dedicato agli studenti di Istituti di Design e <strong>delle</strong> Facoltà di<br />

Architettura di Genova, Torino e Milano. I partecipanti al concorso hanno seguito<br />

una serie di seminari sulle caratteristiche <strong>delle</strong> materie plastiche.<br />

5. Federceramica, Associazione di settore della ceramica e degli abrasivi, ha alcune<br />

sue imprese associate che hanno contatti con Istituti Professionali ed Università per<br />

consentire l'effettuazione di stages a neo-diplomati o laureandi.<br />

E' tutt'ora in attività presso Federceramica l'E.N.C.S. (Ente Nazionale della Ceramica<br />

e dei Silicati), ente morale riconosciuto con D.P.R. 15 luglio 1957, nato su iniziativa<br />

di Federceramica con la collaborazione dell'Università di Bologna e,<br />

successivamente, del Centro Ceramico di Bologna che ha, tra i suoi scopi, quello di<br />

140


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

curare la formazione di personale specializzato presso il Centro Ceramico della<br />

Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna.<br />

CIRC S.R.L. – CENTRO PER L’INNOVAZIONE E LA RICERCA CHIMICA<br />

Federchimica, nella consapevolezza del carattere prioritario dell’innovazione e nella<br />

convinzione di dover attivare un’azione straordinaria al riguardo, ha costituito una<br />

società a responsabilità limitata denominata “Centro per l’innovazione e la Ricerca<br />

Chimica”, con l’obiettivo di promuovere nell’intero sistema <strong>delle</strong> imprese chimiche una<br />

più solida cultura dell’innovazione, ed un terreno più favorevole alla ricerca intesa come<br />

condizione imprescindibile per la competitività di lungo periodo.<br />

In particolare il “CIRC” opera secondo tre ruoli.<br />

1. Orientamento a finalità <strong>industria</strong>li della ricerca pubblica con l’obiettivo di rendere più<br />

utile e fruibile per l’<strong>industria</strong> la ricerca pubblica e universitaria. Questo ruolo si<br />

realizzerà con un’attiva interazione con il Ministero per l’Università e la Ricerca<br />

scientifica.<br />

Il CIRC ha creato due consorzi, connessi con il Piano Nazionale per la Ricerca<br />

(PNR), ed ha aiutato diverse società/imprese a partecipare ad altre tematiche insite<br />

nel PNR.<br />

Realizzazione di due programmi di ricerca in base all’art. 10 legge 46/82 e<br />

collaborazione con diverse piccole medie imprese per realizzare programmi di<br />

ricerca specifici per vari settori.<br />

2. Collegamento e trasferimento tecnologico tra ricerca pubblica e privata con l’obiettivo<br />

di creare un sistema informativo e di reciproca conoscenza tra imprese e<br />

Università/CNR e altri centri di ricerca, per realizzare forme concrete di trasferimento<br />

tecnologico e programmi in comune. A questo scopo CIRC gestisce per<br />

Federchimica una convenzione per due anni con il CNR.<br />

3. Promozione e sostegno dell’innovazione nelle imprese con l’obiettivo di sviluppare<br />

programmi e assistenza personalizzati (tutorship) per facilitare l’attività di<br />

innovazione e ricerca, di promuovere sforzi comuni e ridurre i costi, di facilitare<br />

l’utilizzo dei fondi pubblici nazionali (in particolare la legge 317/91) e comunitari.<br />

Nell’ambito del Ministero dell’Industria il CIRC ha individuato specifiche competenze<br />

per sviluppare progetti prioritari e facilitare l’attività di innovazione. Viene data<br />

maggior enfasi ai rapporti università – <strong>industria</strong>.<br />

CLUB DELLE TECNOLOGIE<br />

Il “Club <strong>delle</strong> Tecnologie” , iniziativa promossa da Federchimica, dalle Camere di<br />

Commercio di Milano e Torino, da Assolombarda, dal CNR e gestita da CIRC,<br />

contribuisce ad integrare scienza, <strong>industria</strong>, finanza e management in Italia, cercando di<br />

attrarre investimenti su prodotti e processi innovativi.<br />

141


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA<br />

1. Mediamente ogni anno sono organizzate 5-6 riunioni in cui sono presentate sei<br />

proposte di investimento in progetti di ricerca,anche di Istituti universitari, a Fondi di<br />

venture capital, Istituti finanziari e Piccole e Grandi imprese chimiche.<br />

2. Il club <strong>delle</strong> Tecnologie ha realizzato il primo “Annuario dei Parchi Scientifici,<br />

Tecnologici e di Affari in Italia” che ha mappato 37 infrastrutture ospitanti PMI<br />

innovative collegate con le università del luogo.<br />

Sono stati avviati 12 nuovi progetti di ricerca (sotto forma di consorzi e rapporti diretti<br />

con le università) riguardanti tematiche del settore chimico per un valore di circa 15<br />

miliardi di lire.<br />

142


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

FEDERLEGNO-ARREDO<br />

Dati quantitativi sui settori rappresentati:<br />

• 360.000 addetti più l’indotto<br />

• circa 28.000 domande di lavoro all’anno, di cui circa 8.000 di primo impiego, circa<br />

20.000 già occupati in altri settori<br />

Tecnologie relative a:<br />

• legno<br />

• plastica<br />

• metalli<br />

• vetro<br />

• chimica<br />

Offerta formativa:<br />

• 15 scuole medie superiori professionali dotate di corsi specifici, prevalentemente<br />

per il legno, con punte di riconosciuta eccellenza: Lissone, Brugnera, San<br />

Giovanni al Natisone per la sedia, Cremona per gli strumenti musicali a corda<br />

• centri di formazione professionale nati da bisogni e iniziative locali<br />

• corsi universitari con diplomi di tipo ingegneristico (Como, Rimini) e in discipline<br />

forestali (Viterbo, Padova, Firenze), e lauree in discipline forestali (Bari, Potenza,<br />

Firenze, Padova, Palermo, Reggio Calabria, Nuoro,Torino, Viterbo)<br />

Evoluzione dell’offerta formativa:<br />

• con l’aumento dell’età per la scuola dell’obbligo, i centri di formazione<br />

professionale dovranno modificarsi; la Federazione desidera essere soggetto<br />

attivo nel processo di definizione <strong>delle</strong> trasformazioni<br />

• con la modifica dell’ordinamento universitario le università dovrebbero tener<br />

conto, sulla base <strong>delle</strong> singole possibilità di offerta per skilling storico, <strong>delle</strong><br />

richieste provenienti dal nostro settore<br />

• stanno faticosamente nascendo i corsi I.F.T.S. (istruzione e formazione tecnica<br />

superiore) su base semestrale, di localizzazione e iniziativa regionale, che, per le<br />

loro caratteristiche intrinseche, sembrerebbero rispondere bene alle necessità<br />

formative del personale di medio-alto livello <strong>delle</strong> imprese da noi rappresentate,<br />

ma sono di difficoltosa attivazione.<br />

143


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Attività della Federazione:<br />

La Federazione:<br />

• ha stipulato convenzioni, direttamente con il Politecnico di Milano e attraverso la<br />

propria associazione di categoria assoLegno con la Facoltà di Agraria di Firenze,<br />

per favorire gli stage aziendali degli studenti;<br />

• raccoglie, anche con la collaborazione <strong>delle</strong> Associazioni Territoriali e <strong>delle</strong><br />

Organizzazioni Sindacali, dati sui bisogni formativi attuali e previsionali dei settori<br />

rappresentati; si ricordano le ricerche di OLMA, Osservatorio Legno Mobile<br />

Arredo, sulla totalità dei settori, e OBNF, per ora soltanto sul comparto del<br />

mobile, dalle quali sono scaturite le definizioni di 28 figure professionali;<br />

• raccoglie i dati sui fabbisogni quantitativi, nei diversi settori e nei diversi territori,<br />

per le 28 figure professionali di cui sopra;<br />

• organizza, direttamente o indirettamente, corsi specialistici rivolti a:<br />

– personale già impiegato: responsabili qualità, Master della Scuola di<br />

Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino;<br />

– potenziali assumendi: Master di Torino, Export Manager a Milano.<br />

In base ad un protocollo d’intesa stipulato con il Ministero della Pubblica Istruzione,<br />

Direzione Generale della Formazione Professionale, è stato costituito un Comitato<br />

Tecnico-scientifico composto da tre esponenti del Ministero e tre di Federlegno-Arredo<br />

che:<br />

• interviene per la modifica e l’aggiornamento dei programmi di studio curriculari<br />

<strong>delle</strong> 15 scuole medie superiori per renderli idonei alla formazione <strong>delle</strong> figure<br />

professionali nuove o trasformate a seguitodel progresso tecnologico;<br />

• opera di concerto con il Ministero della Pubblica Istruzione per favorire la<br />

diffusione di notizie sui nostri settori presso gli insegnanti <strong>delle</strong> scuole medie<br />

inferiori, affinché gli studenti di quelle scuole vengano consigliati ad intraprendere<br />

corsi di studio adeguati alle nostre necessità di personale formato; in<br />

quest’ambito ha realizzato un filmato promozionale da distribuire alle scuole con<br />

cassetta VHS in 1000 copie;<br />

• sollecita i pubblici presenti nei distretti a maggior concentrazione di nostre<br />

aziende perché istituiscano corsi I.F.T.S; a Udine l’operazione, con il<br />

finanziamento diretto di 10 aziende associate, è riuscita per un corso rivolto alla<br />

formazione di tecnici di produzione della durata di 4 semestri.<br />

144


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

FEDERVARIE/UNCSAAL Unione Nazionale Costruttori Serramenti Alluminio<br />

Acciaio Leghe<br />

Il comparto dei serramenti metallici si prende cura dei giovani progettisti<br />

Un kit completo <strong>delle</strong> pubblicazioni tecniche più aggiornate, incontri con un team di<br />

ingegneri in fase di stesura della tesi, la pubblicazione ogni anno di una sintesi dei lavori<br />

realizzati e soprattutto la diffusione dei curriculum vitae presso alcune tra le maggiori<br />

aziende presenti sul mercato dei serramenti: questi i vantaggi che l’Uncsaal –<br />

Associazione Nazionale dei Costruttori di Serramenti in Alluminio Acciaio e Leghe –<br />

offrirà ai giovani laureandi in ingegneria e architettura che sceglieranno di elaborare la<br />

propria tesi di laurea sui numerosi impieghi dell’alluminio e dei metalli in campo edilizio.<br />

Queste e altre agevolazioni sono contenute nel “Progetto Università” ideato<br />

dall’Uncsaal al fine di attivare un canale di comunicazione diretto con i futuri progettisti<br />

che opereranno nel settore dell’edilizia ed è solo l’ultimo, in ordine di tempo, all’interno di<br />

un più vasto programma che l’Associazione sta attuando negli ultimi anni per sviluppare<br />

la collaborazione e il dialogo con il mondo della progettazione.<br />

Scegliendo di partecipare al “1° Laboratorio per Tesi sui Serramenti Metallici” i futuri<br />

ingegneri ed architetti potranno avvalersi del supporto tecnico dell’Associazione e di<br />

alcuni Soci che hanno deciso di sponsorizzare l’operazione (Aluminium Alliance, Cofain,<br />

Csa, Hydro Aluminium Systems, Iseo Serrature, Master e Metra). Sfruttando il knowhow<br />

di chi opera e conosce il comparto nei suoi bisogni e nella sua evoluzione i laureati<br />

potranno avere un aiuto concreto per entrare in un contenitore di opportunità di crescita<br />

professionale e di occupazione.<br />

Consci della sempre maggiore importanza che sta assumendo il rapporto tra i giovani<br />

e il mondo del lavoro e credendo notevolmente nel supporto che può venire dall’opera<br />

dei giovani progettisti per il futuro della progettazione edilizia i Soci dell’Uncsaal vogliono<br />

lavorare con enfasi e decisione per aumentare l’interscambio che può venire da un<br />

progetto di collaborazione e di crescita tra il comparto dei serramenti e il mondo<br />

accademico.<br />

Inoltre una particolare attenzione deve andare all’alluminio in sé e alle sue forme di<br />

utilizzo che sono oggetto di continua attenzione da parte del mondo dei progettisti i quali<br />

associano il materiale a un’idea di affidabilità, praticità e innovazione. Infatti l’alluminio è<br />

sempre più usato nel moderno mondo <strong>delle</strong> costruzioni, dai grandi progetti fino<br />

all’edilizia residenziale, nelle sue innumerevoli applicazioni e non solo per ciò che<br />

concerne la componente serramentistica.<br />

Ad oggi il “Progetto Università” viene attuato in oltre venti università di ingegneria e<br />

architettura di tutta Italia e vede l’utilizzo di una prima campagna promozionale di<br />

affissione partita il 15 ottobre e protrattasi sino al 15 novembre, diretta appunto ai<br />

145


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

progettisti del terzo millennio e caratterizzata da cartelli pubblicitari luminosi installati<br />

presso i punti strategici degli atenei interessati.<br />

Per i giovani laureandi che volessero prendere parte al progetto basterà inviare una e-<br />

mail all’indirizzo universita@uncsaal.it comunicando la loro disponibilità a partecipare,<br />

un eventuale ipotesi di titolo per la loro tesi e naturalmente i loro dati, un recapito<br />

telefonico e un sintetico curriculum studiorum.<br />

Progetto Università<br />

Il progetto prosegue con la pubblicazione<br />

<strong>delle</strong> tesi su Quadra e la relativa diffusione.<br />

Inoltre i curricula dei laureati vengono inviati<br />

con lettera d’accompagnamento Uncsaal<br />

a tutti gli studi di progettazione e alle Aziende della<br />

regione di appartenenza.<br />

146


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

Studenti che hanno contattato Uncsaal: 35<br />

Tesi completate e consegnate: 11<br />

Argomenti più trattati<br />

Progettazione dell’involucro finalizzata al soddisfacimento di esigenze di risparmio<br />

energetico o di protezione dall’irraggiamento solare<br />

Nuove tecnologie di involucri (facciate a doppia pelle, facciate fotovoltaiche)<br />

I TITOLI DELLE TESI<br />

Beretta, Bianchetti, La Varra<br />

Un brise soleil per il risparmio energetico - applicazione di un sistema di facciata<br />

continua<br />

Sponsor: Hydro Aluminium System<br />

Cataldi, Bertrame<br />

L’evoluzione dell’involucro <strong>industria</strong>lizzato leggero: sistemi di facciata a risparmio<br />

energetico e vetri a trasparenza variabile<br />

Sponsor: Metra<br />

Perago<br />

Le chiusure verticali edilizie: analisi e progettazione<br />

Pastori, Garavaglia<br />

Arge Alp - Azione 2000. Spazi abitati dinamici per il progetto residenziale<br />

Sponsor: Metra<br />

Marchiori<br />

Costruzione di un <strong>repertorio</strong> di casi di studio innovativi per il sistema involucro. Il caso<br />

<strong>delle</strong> facciate continue<br />

Russo<br />

Il lucernario, occhio di luce. Studio classificatorio ed analisi di applicazioni per<br />

l’illuminazione zenitale<br />

Mazzola<br />

La tecnologia per la trasparenza nei grandi spazi<br />

Infantino:<br />

Integrazione di Sistemi fotovoltaici nell’involucro edilizio: strumenti e metodi di<br />

progettazione.<br />

Molteni Marelli<br />

Studio di una pensilina fotovoltaica da applicare al sistema METRA POLIEDRA 50<br />

Sponsor: Metra<br />

Borioli<br />

La manutenzione di edifici a facciata continua.<br />

Mariani Motta<br />

Facciata semplice: una classica alternativa. Confronto tra le due tipologie di facciata<br />

continue semplici e a doppia pelle.<br />

147


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

FONDAZIONE UCIMU<br />

(in collaborazione con UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, Associazione<br />

Costruttori Italiani Macchine Utensili, Robot e Automazione)<br />

INIZIATIVE DI FORMAZIONE E DI ORIENTAMENTO DEL SISTEMA<br />

IMPRENDITORIALE<br />

Nell'ambito della formazione, la Fondazione UCIMU ha in corso due iniziative.<br />

Da anni la Fondazione assegna i PREMI UCIMU ad elaborati di laurea e di diploma<br />

universitario in ingegneria conferiti tramite bandi di concorso inviati a tutte le facoltà italiane<br />

di Ingegneria e Elettronica. I premi riguardano tre argomenti: organizzazione della<br />

produzione meccanica, progettazione e applicazione di macchine utensili, progettazione e<br />

applicazione di robot e PKM. Una apposita Commissione seleziona le tre tesi più<br />

meritevoli (una per ogni ambito) alle quali viene assegnato un premio di L. 5.000.000<br />

ciascuna. Si cerca di orientare anche la scelta dell'argomento: le aziende associate sono<br />

invitate a segnalare problemi di interesse.<br />

A partire dal 1997 sono stati introdotti analoghi premi per i diplomi universitari ai quali<br />

viene assegnato un premio di L. 3.000.000 ciascuno. Il criterio di assegnazione e gli<br />

argomenti sono identici a quelli <strong>delle</strong> tesi di laurea, mentre dal 2000 si assegna un ulteriore<br />

premio di L. 5.000.000 per la tesi a maggior applicabilità in ambito <strong>industria</strong>le.<br />

Inoltre, nel 1995 è stato lanciato il Progetto Fabbrica per l'Uomo, nell'ambito del quale<br />

sono stati attivati rapporti stabili con istituti tecnici e università allo scopo di favorire un<br />

incontro tra domanda e offerta di lavoro. Proseguirà anche nel 2001 l'ormai consolidata<br />

"Giornata di apertura <strong>delle</strong> fabbriche" a studenti e insegnanti (giunta alla 6° edizione),<br />

programmata per i mesi di aprile e maggio.<br />

Proseguono inoltre le iniziative di orientamento, attraverso la consueta partecipazione al<br />

Progetto Orientagiovani, con un convegno presso la sede associativa per illustrare agli<br />

studenti come nasce una macchina utensile e quali sono le figure professionali necessarie<br />

alla sua realizzazione, e tramite interventi ad altre iniziative o direttamente presso le scuole<br />

Dal 1997 è stata stipulata una convenzione con il Politecnico di Milano per favorire<br />

l'organizzazione di stages presso le aziende associate. Inoltre è attiva una collaborazione<br />

con la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Brescia per un corso complementare<br />

all'insegnamento "Sistemi Integrati di Produzione" e per l’attuazione di stages e lavori di<br />

tesi presso le aziende del settore.<br />

148


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

Nell’ambito della 22° BI-MU (fiera specializzata di settore) è stata lanciata una iniziativa<br />

denominata “Pianeta Giovani”.<br />

Il “Pianeta Giovani” trova la sua giustificazione nella volontà di creare un contatto tra i<br />

giovani e le imprese del settore della macchina utensile. Ciò è stato senz’altro favorito<br />

dalla creazione di uno spazio dedicato (Pianeta Giovani, appunto), caratterizzato da una<br />

elevata visibilità, in termini sia di posizionamento nell’area fieristica, sia di dimensioni dello<br />

stand (oltre 500 m 2 ). La principale ragione d’interesse di “Pianeta Giovani” è legata<br />

all’offerta di numerose opportunità d’occupazione, formazione e interazione scuolaimpresa.<br />

Queste sono state rese disponibili grazie all’azione che UCIMU-SISTEMI PER<br />

PRODURRE ha svolto, grazie a società del gruppo ed a partner esterni.<br />

Per meglio rispondere alle esigenze dei visitatori, si è, quindi, deciso di suddividere lo<br />

stand in quattro aree, ognuna <strong>delle</strong> quali destinata ad una precisa funzione:<br />

1) il PUNTO ACCOGLIENZA, dove il visitatore poteva ricevere informazioni<br />

sull’iniziativa e, in generale, sulle attività della FONDAZIONE UCIMU e di<br />

UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE. Qui era distribuita, agli studenti, la piantina<br />

della BIMU e la pubblicazione “Junior Pages”<br />

2) la BACHECA SCUOLA che rappresentava l’interfaccia tra azienda e<br />

mondo della scuola e dell’università, dove era possibile, per insegnanti e<br />

studenti, entrare in contatto con le aziende aderenti all’iniziativa, interrogando il<br />

database ed i cartelloni da noi realizzati. In questa area erano anche distribuiti<br />

gratuitamente, agli insegnanti, i cataloghi BIMU e SFORTEC<br />

3) l’AREA FORMAZIONE, gestita da PROBEST e dedicata alle<br />

problematiche della formazione post-diploma, dove venivano anche presentate<br />

statistiche sul mercato del lavoro nel settore macchina utensile, nonché studi e<br />

pubblicazioni da loro realizzati. Per i primi tre giorni era possibile assistere<br />

anche alla demo di un software per apprendere le regole di programmazione dei<br />

torni a CNC<br />

4) la BORSA LAVORO, gestita in collaborazione con una importante Società<br />

di lavoro interinale, che rappresentava la “porta d’ingresso” al mondo del lavoro<br />

presso le aziende della macchina utensile.<br />

La scelta di articolare in questo modo lo stand è derivato dalla volontà di seguire il<br />

processo formativo tipicamente seguito dagli studenti, partendo dai primi anni <strong>delle</strong><br />

scuole superiori fino ad arrivare all’ingresso nell’<strong>industria</strong>.<br />

149


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

UNIONE NAZIONALE COSTRUTTORI MACCHINE AGRICOLE<br />

UNACOMA<br />

L'Unione è, dalla sua costituzione (1945), in stretto contatto con il mondo universitario.<br />

Senza considerare i costanti e frequenti rapporti attuali con la maggior parte dei<br />

Professori interessati alla meccanica agraria ed all'economia agraria, è da tener<br />

presente la creazione di una "Commissione Permanente di studio dell'Unacoma",<br />

costituita dai professori titolari di cattedra di meccanica agraria <strong>delle</strong> Università italiane e<br />

dal direttore della Scuola di Meccanica Agraria <strong>delle</strong> Capanelle (Roma), creata intorno al<br />

1962.<br />

Tale Commissione che aveva lo scopo di fornire l'apporto di utili conoscenze<br />

scientifiche ai costruttori di macchine agricole, ha operato per diversi anni, per poi<br />

disciogliersi naturalmente (formalmente è sempre esistente) quando l'attivazione di<br />

appositi Comitati di unificazione nel campo <strong>delle</strong> macchine agricole e <strong>delle</strong> macchine per<br />

il movimento di terra presso la CUNA (1974) ed altri fattori evolutivi hanno reso meno<br />

importante la diretta attività di quel consenso scientifico che molto ha contribuito allo<br />

sviluppo della meccanizzazione agricola nel nostro paese.<br />

Negli anni 1987-1992 la Unacoma ha avviato un programma quinquennale di ricerca,<br />

finanziato dal Ministero dell'Agricoltura con un contributo, la cui attuazione è frutto di una<br />

convenzione con l'Università di Bologna, Facoltà di Agraria, istituti di Meccanizzazione<br />

agricola e di Fitopatologia vegetale. Allo stato attuale non sono in corso simili attività.<br />

Per quanto concerne le laure brevi, non sono in corso <strong>collaborazioni</strong> per l'istituzione di<br />

diplomi universitari di questo genere. L'argomento <strong>delle</strong> lauree brevi è stato comunque<br />

dibattuto in diverse occasioni con i professori universitari interessati alla<br />

meccanizzazione agricola;<br />

L'Unione di costruttori di macchine agricole in collaborazione con le Organizzazioni<br />

degli agricoltori (Confagricoltura, Confcoltivatori, CIA, Unima), ha costituito nel 1987 il<br />

Consorzio Nazionale per la Meccanizzazione Agricola (CONAMA) il quale effettua<br />

sperimentazioni di macchine agricole innovative e svolge prove per la verifica e la<br />

certificazione <strong>delle</strong> caratteristiche e <strong>delle</strong> prestazioni <strong>delle</strong> macchine. A tali attività<br />

collaborano in modo determinante quasi tutti gli Istituti di meccanica agraria <strong>delle</strong><br />

Università italiane.<br />

In aggiunta, l'Unacoma frequentemente si avvale della consulenza di professori di<br />

meccanica agraria, che vengono delegati a rappresentare l'Unione a diversi livelli,<br />

nazionali ed internazionali.<br />

150


ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA<br />

UNIONE NAZIONALE INDUSTRIA CONCIARIA-UNIC<br />

L'Unione ha sottoscritto una Convenzione-Quadro con l'Università degli Studi di Milano<br />

nell'ambito di una collaborazione scientifica e didattica in campo ambientale. Questa<br />

collaborazione consiste fondamentalmente in uno studio e in un'applicazione di<br />

tecnologie atte a minimizzare l'impatto sull'ambiente da parte del settore conciario. Tale<br />

attività di ricerca è impostata di comune accordo, mediante una serie di progetti annuali<br />

e pluriennali, il cui sviluppo è seguito dalla stessa Università degli Studi e dall'Unione.<br />

Presso l'Università di Padova esiste una Laurea breve in Ingegneria Chimica ad<br />

Orientamento Conciario. Arrualmente si sta svolgendo il 2° anno di corso. Inoltre l'UNIC<br />

collabora con le Università per i seguenti progetti di ricerca:<br />

• "Tecniche di assorbimento dei tensioattivi" con il Politecnico di Milano e<br />

l'Università degli Studi di Milano;<br />

• ?"Nuove Tecniche di separazione dei tannini dai bagni di concia" con<br />

l'Università della Calabria;<br />

• "Studio e sviluppo di tecnologie innovative e pulite per il miglioramento e la<br />

razionalizzazione del ciclo produttivo conciario e di un sistema di recupero dei<br />

sottoprodotti e dei rifiuti derivanti dalla pelle" con l'Università Cattolica del Sacro<br />

Cuore di Piacenza, l'Università di Salerno e l'Università di Federico II di Napoli;<br />

• "Indagine conoscitiva sulla tipologia <strong>delle</strong> emissioni odorose nel settore<br />

conciario (naso elettronico) con l'Università di Tor Vergata di Roma.<br />

• Collaborazione con Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa per<br />

organizzazione stage nell'ambito del master in gestione ambientale.<br />

151


Gruppi Industriali e Libere Università


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

GRUPPO ENI<br />

Eni opera in scenari internazionali in continua evoluzione, dove l’innovazione tecnologica,<br />

il know how e la professionalità <strong>delle</strong> proprie risorse umane rappresentano fattori di<br />

successo. Per questo dedica particolare attenzione al processo di formazione universitaria<br />

dei giovani, perché considerato funzionale alla loro crescita professionale e allo sviluppo<br />

<strong>delle</strong> competenze.<br />

I rapporti fra l’Eni e l’Università si sviluppano tramite una serie di strumenti diversificati. Gli<br />

strumenti di collaborazione possono essere ricondotti alle seguenti attività:<br />

CONVENZIONI<br />

Le Convenzioni con le Università costituiscono lo strumento giuridico tramite il quale<br />

sono regolati i rapporti che intercorrono fra Eni e i singoli atenei. In particolare, le<br />

“Convenzioni-Quadro” (25 finora sottoscritte) (vedi ALL.1) costituiscono accordi quadro e<br />

dichiarazioni di intenti, all’interno <strong>delle</strong> quali possono essere poi attivate le “Convenzioni-<br />

Operative” (19 finora sottoscritte) (ALL.2). Queste ultime, infatti, disciplinano ed attuano<br />

specifici progetti posti in essere, di volta in volta, con le varie facoltà interessate. Le<br />

Convenzioni Stage poi (attualmente 17) (vedi ALL. 3) disciplinano secondo le normative<br />

vigenti l’effettuazione degli stage nel Gruppo, semplificando e razionalizzando il flusso<br />

università-studenti-azienda.<br />

Collaborazioni CORSI DI LAUREA<br />

Una <strong>delle</strong> più innovative forme di collaborazione tra l’Eni ed il mondo accademico è stata<br />

la partecipazione alla predisposizione di didattiche espressamente mirate alle esigenze<br />

del mondo del lavoro, collaborando alla definizione e alla promozione di specifici<br />

"orientamenti" all'interno di Corsi di Laurea già esistenti, con l’obiettivo, da una parte, di<br />

promuovere sempre più l’integrazione tra realtà operative e didattica accademica,<br />

dall’altra, di individuare e formare risorse professionali particolarmente specializzate. In<br />

particolare, l’Eni, unitamente al Nuovo Pignone ed in collaborazione con il Politecnico di<br />

Milano ha promosso, a partire dall' a.a. 1996/97, all'interno dei Corsi di Laurea in Ing.<br />

Chimica e Ing. Meccanica del Politecnico stesso, l'attivazione di un "Orientamento<br />

Energetico -Idrocarburi". L’iniziativa cui l’Eni ha contribuito con supporti economici e<br />

didattici, ha già prodotto i primi risultati concreti, con il recente conferimento <strong>delle</strong> lauree ai<br />

primi “ingegneri del petrolio”, che sono stati contestualmente assunti nelle Società<br />

operative del Gruppo Eni. Inoltra il progetto, in linea con i cambiamenti introdotti dalla<br />

recente Riforma Universitari, ha creato i presupposti per l’attivazione, presso il Politecnico<br />

stesso, di uno specifico corso di “laurea specialistica” in Ingegneria Energetica.<br />

155


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Collaborazioni CORSI POST LAUREA / DOTTORATI DI RICERCA<br />

Da segnalare, in questo campo, la collaborazione realizzata con la Scuola Normale<br />

Superiore di Pisa per il Corso di Perfezionamento in Scienza degli Idrocarburi,<br />

equiparato ad un Dottorato di Ricerca, per la quale l’ Eni, nel periodo 97/99, ha erogato<br />

annualmente 4 borse di studio triennali. I borsisti hanno avuto l’opportunità di potersi<br />

perfezionare su tematiche operative, con l’assistenza anche di tutor aziendali, svolgendo<br />

l’attività sia presso la Scuola, sia presso centri universitari specializzati nel settore, sia<br />

presso laboratori di ricerca <strong>delle</strong> Società dell’Eni.<br />

Collaborazioni CORSI DI DIPLOMA UNIVERSITARIO<br />

Una particolare attenzione inoltre l’Eni, ha rivolto negli ultimi 10 anni ai Diplomi<br />

Universitari (vedi ALL 3). Infatti, di concerto con i diversi atenei interessati (Politecnico di<br />

Milano, Parma, Bologna, Roma “La Sapienza”, Milano Statale), sono stati progettati e<br />

promossi, fin dai primi anni ‘90, alcuni Corsi di Diploma Universitario nel settore<br />

ingegneristico, chimico, ambientale e geologico.<br />

Recentemente poi l’Eni, tramite la Divisione Agip, ha contribuito, in collaborazione con<br />

l’Università degli Studi della Calabria, all’attivazione di un Diploma Universitario in Ing.<br />

Logistica e della Produzione, favorendo l’apertura di una sede distaccata di tale Ateneo<br />

presso la città di Crotone, con un sostegno articolato in supporti economici e didattici, in<br />

stage, borse di studio e premi di diploma per gli studenti della Provincia e del Comune di<br />

Crotone iscritti al Corso.<br />

BORSE DI STUDIO<br />

Molte <strong>delle</strong> iniziative di sopra ricordate sono state sostenute con Borse di Studio offerte<br />

dall’Eni e dalle sue Società, quale contributo alla realizzazione di specifici progetti, alla<br />

frequenza di Corsi di Specializzazione, Master o Diplomi Universitari, oppure per Premi di<br />

esame e di tesi di laurea (come nel caso della Divisione Agip con “Professione Petrolio”,<br />

per studenti dei Corsi di Laurea in Ingegneria Ambiente e Territorio presso le università di<br />

Bologna, Roma “La Sapienza, L’Aquila e Politecnico di Torino).<br />

Stage<br />

Come è noto, lo Stage o tirocinio in azienda indica il periodo di formazione e di studio<br />

pratico che lo studente o il neolaureato trascorre presso un’Azienda al fine di acquisire<br />

una conoscenza <strong>delle</strong> metodologie e <strong>delle</strong> tecniche di lavoro presenti nella Società.<br />

Attualmente rappresenta per eccellenza lo strumento di interscambio e collaborazione fra<br />

156


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

Impresa ed Università ed è elemento privilegiato di raccordo e transizione fra il mondo<br />

della scuola e quello del lavoro.<br />

Da quando la riforma universitaria e le successive normative in materia lo hanno previsto<br />

come strumento didattico formativo all’interno di alcuni corsi di studio, anche nel nostro<br />

Paese lo stage ha acquistato sempre più importanza, con una domanda in costante<br />

crescita da parte degli studenti e un’attenzione sempre più mirata da parte <strong>delle</strong> Società in<br />

quanto può costituire uno strumento per l’individuazione di risorse professionali qualificate.<br />

Nelle Società del Gruppo Eni, lo stage per laureandi e neolaureati ha sempre fatto parte<br />

della “politica” di formazione aziendale; dal 1992 è in essere, infatti, una specifica<br />

Procedura per la “Programmazione e Gestione degli stage nel Gruppo Eni” .<br />

Nel caso <strong>delle</strong> Società del Gruppo Eni gli stage si suddividono in due categorie:<br />

; Stage organizzati direttamente ; Nascono da un rapporto diretto fra la<br />

Società e l’aspirante stagista<br />

; Stage organizzati in<br />

collaborazione con le Università<br />

; Scaturiscono da un rapporto tra la<br />

Società e l’Università, regolato da<br />

una specifica “Convenzione Stage”<br />

Ad oggi, come accennato, sono state definite 17 Convenzioni Stage ed altre sono in via<br />

di definizione.<br />

Nel 2000 circa 350 universitari (laureandi e laureati) hanno effettuato uno stage nelle<br />

Società caposettore. Di questi, circa 40 stage sono stati fatti nell’ambito di “Progetti<br />

centralizzati di interesse di Gruppo” (ad esempio l’”Orientamento Energetico – Idrocarburi”<br />

presso il Politecnico di Milano). Degli altri, almeno la metà degli stage, ed in particolare<br />

quelli di durata più lunga, si è svolta nell’ambito <strong>delle</strong> Convenzioni Stage; i restanti sono<br />

scaturiti da un rapporto diretto fra Società e stagista.<br />

I corsi di studio di provenienza degli stagisti sono stati nella maggior parte quelli di<br />

Ingegneria, seguiti da quelli scientifici (Chimica, etc.) ed infine da Economia.<br />

La durata degli stage è diversificata, va da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 12<br />

mesi.<br />

CAREER DAY, WORKSHOP e CAREER BOOK<br />

L’Eni e le sue Società sono presenti, inoltre, nelle principali università, anche straniere,<br />

partecipando a diversi Career Day, con l’obiettivo di offrire ai giovani strumenti,<br />

conoscenze e prospettive di opportunità lavorative e quindi un contributo per un miglior<br />

157


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

orientamento nella scelta universitaria e professionale. Analogamente l’Eni e le sue<br />

Società sono presenti su alcuni dei Career Book di maggiore diffusione, sia in Italia che<br />

all’estero. L’Eni poi, tramiite la Divisione Agip, realizza periodicamente anche alcuni<br />

Wokshop presso varie università. Si tratta di incontri strutturati con studenti, laureandi e<br />

laureati, in cui vengono effettuate simulazioni di casi aziendali reali.<br />

Scuola Superiore Enrico Mattei - (Master Medea)<br />

Il Gruppo Eni, inoltre, tramite la Scuola Superiore Enrico Mattei, fondata nel 1957 da<br />

Enrico Mattei, con sede a Milano, offre ogni anno a circa 50 giovani laureati italiani e<br />

stranieri, la possibilità di conseguire, con contributi economici, il Master MEDEA (Master<br />

in Management ed Economia dell’Energia e dell’Ambiente), della durata di 10 mesi. Sono<br />

previste durante l’anno didattico visite guidate ad impianti <strong>industria</strong>li ed aziende Eni,<br />

incontri e testimonianze altamente qualificate. La Scuola è una realtà internazionale<br />

ampiamente consolidata: dal 1957 in essa hanno studiato oltre 2.100 giovani provenienti<br />

da 97 Paesi.<br />

Inserimento e Sviluppo dei neolaureati<br />

La Risorsa Laureato nel Gruppo Eni è oggetto di una specifica attenzione. Per i<br />

neolaureati infatti è previsto uno specifico Piano di Inserimento, in affiancamento a un tutor,<br />

che mira sia a favorire l’inserimento nel contesto aziendale, sia a consentire l’acquisizione<br />

<strong>delle</strong> conoscenze e <strong>delle</strong> capacità necessarie per gestire il proprio ruolo organizzativo e<br />

per orientare il proprio sviluppo.<br />

Nei primi 2-3 anni di inserimento in azienda lo sviluppo professionale, sia di carriera che<br />

retributivo, segue una dinamica prestabilita, che colloca le nostre Società nella fascia<br />

medio-alta del mercato. Completato questo periodo, i successivi sviluppi sono legati alla<br />

professionalità espressa e basati sulla valutazione <strong>delle</strong> prestazioni e <strong>delle</strong> competenze.<br />

Formazione per i neolaureati<br />

Oltre all’affiancamento “on the job” ad un tutor, sono previsti, nei primi 2-3 anni di azienda,<br />

corsi di formazione istituzionale, sia in ambito Eni che societario, finalizzati a facilitare la<br />

comprensione e la conoscenza dei sistemi aziendali, nonché - in funzione del contesto<br />

operativo/professionale - specifici corsi tecnico-specialistici, corsi di lingua straniera e di<br />

formazione manageriale.<br />

158


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

Reclutamento e Selezione<br />

L’Eni, acquisisce candidature utilizzando diversi canali: domande spontanee, progetti di<br />

collaborazione con università (vedi sopra), elenchi universitari, stage, career day, e –<br />

sempre di più - la banca dati di Gruppo - alimentata anche tramite il nostro sito Internet.<br />

La fase della Selezione, nell’ambito di ciascuna Società, si svolge tramite test e<br />

questionari di personalità, interviste motivazionali, assessment center, colloqui con i<br />

responsabili di linea supportati dalla funzione del Personale, prove di lingua straniera.<br />

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.eni.it<br />

159


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ALLEGATO 1<br />

Convenzioni Quadro<br />

Università<br />

1. Università degli Studi di Ancona<br />

2. Università degli Studi di Bari<br />

3. Università degli Studi della Basilicata<br />

4. Università degli Studi di Bologna<br />

5. Università degli Studi di Cagliari<br />

6. Università degli Studi di Chieti<br />

7. Università degli Studi Ferrara<br />

8. Università degli Studi di Messina<br />

9. Università degli Studi di Milano<br />

10. Politecnico di Milano<br />

11. Università degli Studi di Napoli<br />

12. Università degli Studi di Palermo<br />

13. Università degli Studi di Parma<br />

14. Università degli Studi di Pavia<br />

15. Università degli Studi di Pisa<br />

16. Università degli Studi Roma “ La Sapienza”<br />

17. Università degli Studi Roma Tre<br />

160


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

18. Libera Università degli Studi Sociali “Guido Carli”<br />

19. Università degli Studi Roma Tor Vergata<br />

20. Università degli Studi di Siena<br />

21. Università degli Studi di Torino<br />

22. Politecnico di Torino<br />

23. Università degli Studi di Trieste<br />

24. Università degli Studi di Venezia<br />

25. Università degli Studi di Catania<br />

161


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Allegato 2<br />

Convenzioni Operative<br />

Università<br />

Oggetto<br />

Bologna<br />

Bologna<br />

Bologna<br />

Bologna<br />

Dpt. Discipline Econ. Aziendali<br />

Bologna<br />

Bari<br />

Milano<br />

Milano Politecnico<br />

Milano Politecnico<br />

Parma<br />

Parma<br />

Scuola Normale Superiore di Pisa<br />

Scuola Normale Superiore di Pisa<br />

Roma La Sapienza<br />

Roma La Sapienza<br />

RomaTor Vergata<br />

Venezia<br />

D.U. in Ingegeneria del Petrolio<br />

D.U. in Ingegneria dell'Ambiente e <strong>delle</strong><br />

Risorse/Idrocarburi<br />

D.U. in Ingegneria dell'Ambiente e <strong>delle</strong> Risorse<br />

Seminari e Workshop su “Organizzazione Aziendale”<br />

Borsa di studio per una ricerca sui catalizzatori<br />

eterogeni<br />

Corso di Perfezionamento sulle Partecipazioni Statali<br />

D.U. in Geologia degli Idrocarburi<br />

MIP - Master in Ingegneria della Produzione<br />

Orientamento Energetico - Idrocarburi<br />

D.U. in Ingegneria Geoinformatica<br />

D.U. in Ingegneria Informatica e Automatica<br />

Corso di Perfezionamento in Scienze Molecolari<br />

Applicate<br />

Corso di Perfezionamento in Scienza degli Idrocarburi<br />

D.U. in Ingegneria Meccanica - Indirizzo Metallurgico<br />

D.U. in Ingegneria Chimica<br />

Master in Diritto Tributario Internazionale<br />

Borsa di studio per una ricerca su tematiche chimicoambientali<br />

162


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

Napoli<br />

Università degli Studi della<br />

Calabria<br />

Borsa di studio per una ricerca su tematiche connesse<br />

all'impiego di materiali stradali<br />

D.U. in Ing. Logistica e della Produzione<br />

163


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

ALLEGATO 3<br />

Convenzioni Stage<br />

1. Università degli Studi dell’Aquila<br />

Università<br />

2. Università degli Studi di Bologna<br />

3. Università degli Studi di Catania<br />

4. Università degli Studi Ferrara<br />

5. Università degli Studi di Milano<br />

6. Politecnico di Milano<br />

7. Università Commerciale Bocconi – Milano<br />

8. Università degli Studi di Parma<br />

9 Università degli Studi di Padova<br />

10. Università degli Studi di Pavia<br />

11. Università degli Studi Roma “ La Sapienza”<br />

12. Università degli Studi Roma Tre<br />

164


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

13. Libera Università degli Studi Sociali “Guido Carli” – Roma<br />

14. Politecnico di Torino<br />

15. Università degli Studi di Torino<br />

16. Università degli Studi di Trento<br />

17. Università degli Studi di Venezia<br />

165


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

GRUPPO FIAT<br />

Corsi di Laurea e di Diploma Universitario in Ingegneria dell’autoveicolo<br />

Contesto e dimensioni del progetto<br />

Il progetto nasce da una convenzione della durata di 10 anni stipulata fra Fiat S.p.A. e<br />

Politecnico di Torino, in occasione della ricorrenza del Centenario della Fondazione di Fiat<br />

S.p.A., convenzione volta a consolidare anche a livello universitario e a beneficio della<br />

formazione professionale dei giovani il patrimonio di conoscenze scientifiche e<br />

tecnologiche maturate nel settore della <strong>industria</strong> automotoristica.<br />

A tal fine l’assemblea degli azionisti Fiat ha deliberato di cedere al Politecnico di Torino,<br />

senza corrispondenza in denaro, circa 10.000 mq2 dell’ex complesso <strong>industria</strong>le “Lingotto”,<br />

accollandosi i costi di ristrutturazione e di attrezzamento. Si sono inoltre resi disponibili per<br />

10 anni i laboratori di ricerca aziendali. Si contribuirà infine ai costi per lo svolgimento dei<br />

corsi entro un tetto minimo di 4.5 miliardi anno a regime.<br />

I destinatari<br />

I corsi di Ingegneria del veicolo, una volta a regime, vedranno un numero di iscritti pari a<br />

5/600 studenti. Per l'anno accademico 1999/2000 al primo anno di Diploma sono stati<br />

ammessi 60 studenti, mentre per l’anno accademico 2000/2001 si è già raggiunto il<br />

numero di 120, numero previsto anche per i prossimi anni<br />

Obiettivi<br />

Il corso di laurea in ingegneria dell’autoveicolo ha per obiettivo di formare:<br />

- con il primo livello, diplomati dotati di approfondita conoscenza <strong>delle</strong> caratteristiche<br />

costruttive e <strong>delle</strong> tecnologie di fabbricazione dell’autoveicolo e che siano in grado, dopo<br />

un breve periodo di esperienza pratica, di contribuire all’organizzazione e alla gestione di<br />

processi produttivi integrati, anche alla luce degli apporti continui forniti dall’innovazione;<br />

- con i secondo livello, laureti particolarmente orientati all’innovazione, alla<br />

competitività dei prodotti e allo sviluppo internazionale <strong>delle</strong> imprese e che siano in grado,<br />

dopo un periodo di esperienze pratiche, di contribuire allo sviluppo e alla gestione di<br />

sistemi autoveicolistici integrati, coordinando, con tecniche e metodologie costantemente<br />

aggiornate, attività sia di ricerca, sviluppo e progettazione, che di fabbricazione, nonché di<br />

gestione di servizi associati ai sistemi di trasporto.<br />

Indirizzi di formazione<br />

Il piano di studi dovrà assicurare i seguenti indirizzi di formazione:<br />

166


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

1. Solida preparazione tecnico-scientifica generale, estesa a tutto lo spettro di<br />

conoscenze utili per l’impostazione dei progetti tecnici e per la ricerca applicata in campo<br />

autoeicolistico.<br />

2. Moderna formazione tecnologica ed organizzativa orientata allo sviluppo<br />

competitivo dei prodotti e alla gestione dei processi <strong>industria</strong>li e commerciali con spiccata<br />

sensibilità per lo scenario tecnologico e per il mercato autoveicolistico mondiale.<br />

3. Buona conoscenza di base dei criteri, <strong>delle</strong> tecniche e <strong>delle</strong> metodologie in uso<br />

nell’ingegneria dei prodotti e dei sistemi produttivi, tale da consentire un rapido ed efficace<br />

inserimento nei ruoli specifici di attività.<br />

Il piano di studi dovrà assicurare indirizzi coerenti con quelli sopra citati per la parte di<br />

percorso comune, mentre per il solo titolo di primo livello verrà approfondita la parte<br />

specifica orientata alle tecniche e metodologie di fabbricazione, nonché alla gestione dei<br />

processi logistico-<strong>industria</strong>li.<br />

La durata del Corso di Diploma Universitario in Ingegneria dell’Autoveicolo è di 3 anni,<br />

con 180 crediti didattici (ECTS), in tutto o in parte in comune con il corso di laurea di<br />

secondo livello.<br />

La durata del Corso di Laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo è di 5 anni, con 300 crediti<br />

didattici (ECTS).<br />

In entrambi i percorsi è altresì prevista una prova di conoscenza della lingua inglese e di<br />

una secondo lingua europea. Le ore di attività didattica comprendono le attività formali,<br />

tutoriali e teorico-pratiche, ovvero le attività di addestramento. Rientrano in queste ultime<br />

anche gli stages aziendali e la tesi di laurea.<br />

Almeno il 20% <strong>delle</strong> ore di insegnamento (con esclusione <strong>delle</strong> esercitazioni in<br />

laboratorio) devono essere effettuate da docenti di estrazione extra-accademica,<br />

selezionati privilegiando l’esperienza professionale operativa svolta nel settore<br />

autoveicolistico.<br />

Aspetti innovativi di "giunzione" tra mondo universitario e impresa<br />

Gli obiettivi, i contenuti e gli indirizzi organizzativi dei percorsi didattici sono stati proposti<br />

da gruppi di lavoro Politecnico e Fiat S.p.A. e approvati dal Consiglio di Amministrazione<br />

Decreto Accademico e il Consiglio della Ia Facoltà di Ingegneria.<br />

E’ stato inoltre costituito un Comitato paritetico e permanente di 8 membri (4 nominati dal<br />

Politecnico di Torino e 4 nominati da Fiat S.p.A.) per la funzione di coordinamento,<br />

concentrazione e validazione sullo svolgimento dei Corsi di Diploma Universitario e di<br />

Laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo, che opera e opererà attraverso un apposito<br />

Regolamento allegato alla Convenzione.<br />

167


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Il Diploma Universitario in ingegneria logistica e della produzione (con formazione a<br />

distanza)<br />

Contesto e dimensioni del progetto<br />

Il progetto nasce da una convenzione stipulata nel 1995 tra Politecnico di Torino, Amma,<br />

Fiat Auto, Iveco, Corep e Unione Industriale di Torino nell’ambito di attività formative<br />

congiunte fra mondo <strong>industria</strong>le e mondo universitario. A seguito del successo del primo<br />

corso sperimentale (anno accademico 1996-97), nell’anno accademico 1997-98 è stato<br />

avviato un secondo ciclo.L’iniziativa è finanziata dalle aziende su menzionate a cui si sono<br />

aggiunte, per questo secondo ciclo, Comau, Fiat Avio, Fiat Hitachi, Sata e Teksid, oltre<br />

all’Unione <strong>industria</strong>le di Potenza.<br />

Destinatari<br />

Il progetto è riservato a 38 studenti lavoratori in possesso di un diploma di scuola media<br />

superiore. Di essi 21 sono dipendenti di Fiat Auto (di essi ben 12 della consociata SATA di<br />

melfi), 7 di Comau, 3 di Fiat Avio, 2 di Fiat Hitachi e 5 di Teksid..<br />

A fine gennaio 2001 sono stati 35 i dipendenti che hanno ottenuto il diploma<br />

Obiettivi<br />

Formare tecnici con preparazione ingegneristica destinati all’<strong>industria</strong>, con competenze<br />

professionali e tecniche idonee alla soluzione di problemi complessi di natura logistica e<br />

produttiva.<br />

Sperimentare un sistema continuo di formazione a distanza integrando differenti<br />

tecnologie. Consolidare la partnership con il mondo universitario.<br />

Articolazione e modalità di erogazione<br />

Il corso - coordinato, per quanto concerne gli aspetti didattici, dalla 1° Facoltà di<br />

Ingegneria del Politecnico di Torino - ha una durata di 4 anni accademici, ciascuno dei<br />

quali è articolato in semestri.<br />

L’ordinamento didattico prevede lo svolgimento di 30 moduli, ciascuno con 60 ore di<br />

lezioni, esercitazioni e laboratori e 10 ore per le verifiche parziali e finali.<br />

Il corso si svolge presso la sede Isvor di Torino ed è trasmesso in videoconferenza allo<br />

stabilimento Sata di Melfi, organizzando gli orari in accordo con i turni produttivi dello<br />

stabilimento stesso. Le esercitazioni vengono invece sviluppate autonomamente nella<br />

sede Sata da esercitatori locali.<br />

La frequenza ai corsi – che sono svolti al di fuori dell’orario di lavoro – è obbligatoria.<br />

L’orario settimanale <strong>delle</strong> lezioni è il seguente: dal lunedì al venerdì, dalle ore 18 alle ore<br />

20; il sabato dalle 9 alle 13. L’impegno è di 35 settimane per anno.<br />

168


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

Aspetti di innovazione e di giunzione tra mondo universitario e impresa<br />

Il processo di macro e micro-progettazione condotto congiuntamente con risorse Fiat-<br />

Poli-tecnico in una logica di avvicinamento tra il mondo aziendale e quello universitario e<br />

nel rispetto <strong>delle</strong> reciproche esigenze.<br />

Il modello didattico e le soluzioni per l’appren-dimento: valorizzando le esperienze<br />

didattiche del Politecnico di Torino e di Isvor, il processo di insegnamento e apprendimento<br />

viene sviluppato con modalità e soluzioni di formazione a distanza che prevedono tipologie<br />

integrate di momenti didattici:<br />

- trasmissione di informazioni in videoconferenza a cura del docente (sostituita, nei casi<br />

previsti, dalla visione di una videocassetta preregistrata gestita in loco)<br />

- attività ed esercitazioni pratiche volte all’ela-borazione <strong>delle</strong> informazioni fornite agli<br />

allievi con l’assistenza di docenti e tutor locali<br />

- condivisione a distanza di materiali didattici tramite personal computer e lavagna<br />

elettronica multifunzionale<br />

- creazione di un’aula presso Isvor dedicata alla formazione a distanza.<br />

- utilizzo di docenti del Gruppo per le materie con contenuti tipicamente aziendali.<br />

169


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

LUISS<br />

LIBERA UNIVERSITÀ' INTERNAZIONALE DEGLI STUDI SOCIALI<br />

Guido Carli<br />

La Luiss- Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli- offre un modello<br />

formativo fortemente orientato ai fabbisogni di un mercato globale e alle nuove professioni. Il<br />

suo obiettivo non è soltanto trasmettere conoscenze ma allenare alla flessibilità.<br />

L’offerta formativa della Luiss Guido Carli è articolata in tre facoltà: Economia,<br />

Giurisprudenza, Scienze Politiche.<br />

La facoltà di Economia offre tre corsi di laurea: Economia e Commercio, Economia<br />

Aziendale, Economia Politica. I diversi percorsi formativi mirano a soddisfare la domanda di<br />

una serie di figure professionali tra le quali: manager di imprese <strong>industria</strong>li, bancarie e di<br />

servizi,manager internazionali, esperti di economia applicata e di economia monetaria, liberi<br />

professionisti ed esperti in materie giuridiche e aziendali, esperti di e-finance, web marketing<br />

manager.<br />

La Facoltà di Giurisprudenza offre un unico corso di laurea, che si articola in due indirizzi:<br />

giuridico-amministrativo, giuridico-economico. Le principali aree di occupazione per i laureati<br />

della Facoltà di Giurisprudenza sono: gli uffici giuridici <strong>delle</strong> imprese pubbliche e private, le<br />

organizzazioni internazionali, la pubblica amministrazione e gli enti locali, la magistratura, il<br />

notariato, l’avvocatura, l’intermediazione nei settori finanziario, commerciale e dei servizi.<br />

La Facoltà di Scienze Politiche offre un unico corso di laurea. Dopo un primo biennio<br />

comune, gli allievi possono scegliere tra tre indirizzi: politico amministrativo e del lavoro,<br />

politico sociale e della comunicazione, internazionale e comunitario. I laureati di Scienze<br />

politiche trovano occupazione in particolare nelle istituzioni internazionali e comunitarie, nelle<br />

organizzazioni <strong>delle</strong> assemblee legislative, nelle strutture diplomatiche, nella gestione <strong>delle</strong><br />

risorse umane, nel settore della comunicazione e della pubblica amministrazione.<br />

L’Università conta oggi una popolazione di circa 5200 studenti.<br />

Per essere ammessi alla Luiss Guido Carli è necessario superare una prova di ammissione,<br />

che consiste in una serie di test psico-attitudinali. I risultati della prova (per il 60%), insieme al<br />

voto della maturità (per il 40%), determinano la graduatoria degli ammessi per ogni Facoltà.<br />

Nell’anno accademico 2000/2001 si sono immatricolati alla Luiss 985 studenti:<br />

- 420 per la Facoltà di Economia,<br />

- 420 per la Facoltà di Giurisprudenza(140 indirizzo giuridico amministrativo e 280 indirizzo<br />

giuridico economico)<br />

- 145 per la Facoltà di Scienze politiche.<br />

170


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

Il 25% degli oltre duemila partecipanti alla prova di ha conseguito il diploma di maturità con il<br />

massimo dei voti. Tale percentuale sale al 34% per gli ammessi, dove la media del punteggio<br />

si attesta su 91/100.<br />

Attualmente insegnano alla Luiss Guido Carli 530 docenti di cui 65 di ruolo.<br />

Il rapporto tra docenti e studenti è dunque di 1 a 9.<br />

Il 90 per cento degli studenti Luiss approda alla laurea nei tempi previsti. Ogni anno si<br />

laureano in media, 650 studenti. Nell'ultimo anno accademico circa un terzo degli studenti ha<br />

conseguito la laurea entro il ventitreesimo anno di età e circa il 70% entro i ventiquattro anni.<br />

Inoltre il 38% si è laureato con la votazione del 110/110 e lode.<br />

Dalla nascita dell’Università ad oggi sono oltre 10.000 i laureati .<br />

Secondo l’indagine realizzata nell'anno 2001 nell'ambito dell'Osservatorio permanente<br />

sull'inserimento professionale dei laureati Luiss, il tempo medio di attesa per trovare lavoro, è<br />

di 7,5 mesi. Ma oltre il 60% ha atteso non più di sei mesi per la prima occupazione.<br />

Circa l'80% dei laureati Luiss si dichiara soddisfatto della scelta e si iscriverebbe<br />

nuovamente alla Luiss o consigIierebbe a qualcun altro di farlo. E' un giudizio più che positivo<br />

che riguarda il contributo, anche indiretto, che i laureati Luiss ritengono di aver ricevuto dalla<br />

loro Università .<br />

La ricerca scientifica, di base e applicata, in Luiss è attualmente organizzata in 15 Centri di<br />

Ricerca e in sei Istituti interfacoltà che raggruppano al loro interno discipline omogenee.<br />

Per l'anno accademico 2000-2001 la Luiss è coinvolta 14 Dottorati di ricerca a cui si<br />

aggiungono altri 3 dottorati di ricerca, per i quali la Luiss è sede amministrativa.<br />

Nel febbraio 2000 è stato creato il marchio editoriale dell'Università: Luiss Edizioni.<br />

Luiss Edizioni pubblica esclusivamente la produzione scientifica dell'Ateneo curando con<br />

particolare attenzione lo sviluppo dell'editoria in chiave elettronica, con l'obiettivo di conferire<br />

una maggiore visibilità ai risultati dell'attività di ricerca.<br />

Placement Office<br />

Il Placement Office Luiss Guido Carli è nato nel 1997 per offrire un servizio personalizzato<br />

diretto a facilitare l'inserimento dei laureandi e neolaureati nel mondo del lavoro.<br />

Le iniziative si articolano in: attività di orientamento, offerte di stage e tirocini, seminari e<br />

incontri con le aziende, banca dati e informazioni utili sulle opportunità di lavoro sia in Italia<br />

che all'estero.<br />

Nello sviluppo dell'attività di orientamento psicoattitudinale al lavoro si è voluta soddisfare<br />

l'esigenza di un servizio a 360°.<br />

171


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Il personale specializzato del Placement organizza incontri periodici con piccoli gruppi di<br />

laureandi e neolaureati per la compilazione del curriculum vitae e per la simulazione dei<br />

colloqui di selezione sia individuali sia di gruppo.<br />

Il Placement Office ha potenziato nel tempo i rapporti con le imprese attraverso stage,<br />

tirocini e iniziative di incontro.<br />

In particolare, attraverso gli stage gli studenti possono approfondire gli studi con una prima<br />

esperienza in azienda e “testare” le aree di interesse prima del conseguimento della laurea.<br />

I tirocini di formazione ed orientamento rappresentano per i neolaureati un primo<br />

inserimento nel mondo del lavoro ed offrono la possibilità di tradurre in capacità professionali<br />

le proprie esperienze formative.<br />

L’interesse crescente <strong>delle</strong> imprese nei confronti di questo strumento ha consentito la<br />

realizzazione di circa 350 progetti di tirocinio cui hanno collaborato circa 150 aziende.<br />

Il Placement Office organizza in collaborazione con le imprese:<br />

⇒ sessioni di incontro e dialogo in cui vengono illustrati i contenuti <strong>delle</strong> specifiche<br />

funzioni aziendali ed esaminate le professionalità emergenti;<br />

⇒ incontri con prestigiose aziende italiane e straniere ed organizzazioni nazionali e<br />

internazionali interessate a proporsi come scelta professionale.<br />

La manifestazione “I giovani e il lavoro - La Luiss per l’orientamento “ è un appuntamento<br />

che si rinnova ogni anno per far conoscere agli studenti e ai laureati Luiss tutte le iniziative di<br />

orientamento al lavoro dell'Ateneo e per dare loro l'opportunità di avvicinare dirigenti del<br />

personale <strong>delle</strong> più importanti aziende presenti sul mercato italiano ed internazionale.<br />

Nel corso della giornata sono previsti:<br />

- una serie di seminari in cui vengono forniti consigli utili per la ricerca del lavoro ed<br />

illustrate le opportunità professionali;<br />

- numerosi incontri con le aziende , dedicati alle figure professionali più richieste;<br />

- colloqui individuali e selezioni di gruppo.<br />

In linea con il progetto di diffusione <strong>delle</strong> nuove tecnologie e di informatizzazione dei servizi<br />

offerti dalla Luiss Guido Carli, il Placement Office ha creato Luiss@imprese il primo<br />

network interattivo per agevolare l'incontro con le aziende.<br />

Il servizio offre agli studenti e ai laureati Luiss Guido Carli la possibilità di:<br />

- inviare/modificare il proprio curriculum on line;<br />

- conoscere le opportunità di stage, tirocini e lavoro offerte e inviare on line il proprio<br />

curriculum;<br />

- consultare bandi di concorso e premi per tesi da laurea;<br />

- visitare direttamente pagine web di aziende partner.<br />

Le imprese possono compilare e inviare tramite internet:<br />

- schede per ricerca/selezione di laureati Luiss dalla banca dati Placement;<br />

- avvisi per offerte di opportunità di stage, tirocini e lavoro;<br />

- moduli per richiesta informazioni o prenotazioni on line di giornate di incontro.<br />

172


GRUPPI INDUSTRIALI E LIBERE UNIVERSITÀ<br />

Infine possono le aziende possono prendere visione della normativa sui tirocini e della<br />

relativa convenzione.<br />

Tra gli strumenti con cui opera il Placement Office, occorre ricordare la Banca dati curricula<br />

arricchita e perfezionata nel corso degli anni attraverso la creazione di schede informative<br />

complete e ad hoc per i laureati <strong>delle</strong> tre facoltà.<br />

173


REPERTORIO DELLE COLLABORAZIONI UNIVERSITÀ-INDUSTRIA 2001<br />

Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo<br />

LIUC<br />

di Castellanza<br />

Vedi scheda Unione Industriali di Varese.<br />

174


ALLEGATI


CONVENZIONE QUADRO<br />

Tra<br />

Università degli Studi di Napoli di Napoli Federico II (di seguito denominata UNIVERSITA’),<br />

cod. fisc. e P.I. 00876220633, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Fulvio Tessitore domiciliato<br />

per la carica presso la sede dell’Università in Napoli, Corso Umberto I, a tanto autorizzato con delibera<br />

del Consiglio di Amministrazione n.48 del 29.7.1999<br />

e<br />

Unione degli Industriali della Provincia di Caserta (di seguito denominata UNIONE), cod. fisc.<br />

80003490614, rappresentata dal Presidente Ing. Gustavo Ascione domiciliato per la carica presso la<br />

sede dell’Unione in Caserta, Via Roma n. 17,<br />

PREMESSO CHE<br />

l’UNIONE intende favorire e semplificare i rapporti dei propri associati, in particolare <strong>delle</strong> piccole e<br />

medie imprese, con gli enti territoriali di ricerca e di formazione,<br />

l’UNIVERSITA’ intende privilegiare ed incoraggiare sempre più strette <strong>collaborazioni</strong> con le<br />

industrie,<br />

l’UNIONE e l’UNIVERSITA’ intendono sviluppare un rapporto di collaborazione preferenziale e<br />

continuativo che veda coinvolti i temi specifici della ricerca applicata, della formazione professionale,<br />

dei tirocini formativi e di orientamento.<br />

Tutto ciò premesso e pattuito che le premesse e gli Allegati menzionati nel presente accordo ne<br />

formano parte integrante ad ogni effetto, si conviene e stipula quanto segue:<br />

Articolo 1<br />

L’UNIONE e l’UNIVERSITA’ istituiscono un rapporto preferenziale e continuativo che faciliti la<br />

collaborazione tra gli associati dell’UNIONE ed i dipartimenti dell’UNIVERSITA’.<br />

Articolo 2<br />

L’oggetto di tale collaborazione potrà essere:<br />

• ricerca e sviluppo<br />

• borse di studio<br />

• borse di dottorato di ricerca<br />

• scambi per tirocinio, orientamento, tesi di laurea e “stages”.<br />

• servizi e consulenze.<br />

Articolo 3<br />

Per ogni collaborazione, le parti (associato all’UNIONE e dipartimento dell’UNIVERSITA’)<br />

dovranno stipulare un accordo usando lo specifico schema di contratto riportato negli Allegati.<br />

Per l’assegnazione di borse di studio si applica l’apposito regolamento riportato negli Allegati.


Articolo 4<br />

Viene costituito un comitato di coordinamento con la funzione di promuovere e di verificare<br />

l’attuazione del presente accordo. Al comitato di coordinamento compete quanto segue:<br />

• fornire assistenza alle parti nelle fase di stipula, interpretazione ed esecuzione dei singoli<br />

contratti;<br />

• promuovere e/o suggerire temi di ricerca comuni da proporre sia nell’ambito dei programmi di<br />

finanziamento regionali, nazionali e comunitari che come argomento di tesi di laurea;<br />

• proporre i temi oggetto di borse di studio, definire le modalità dei bandi e stabilire<br />

l’ammontare <strong>delle</strong> borse;<br />

• proporre borse di dottorato di ricerca;<br />

• promuovere una migliore conoscenza reciproca <strong>delle</strong> rispettive competenze e capacità<br />

tecniche;<br />

• identificare e proporre i settori per la formazione professionale;<br />

• proporre modifiche e/o integrazioni agli schemi di accordo e regolamenti e preparare le bozze<br />

dei nuovi schemi di accordo e dei regolamenti che risultino necessari.<br />

L’UNIONE e l’UNIVERSITA’ si impegnano a rendere immediatamente operative le decisioni prese<br />

dal comitato.<br />

Articolo 5<br />

Il comitato di coordinamento è composto da un numero pari di membri non superiore a quattro, metà<br />

dei quali nominato dall’UNIVERSITA’ e metà dall’UNIONE. Il comitato eleggerà al proprio interno<br />

un portavoce che ha il compito di riunire il comitato e di dare attuazione alle decisioni prese.<br />

Le proposte del comitato potranno essere attuate solo quando vi sia l’approvazione formale di almeno<br />

due componenti in rappresentanza di entrambe le parti.<br />

Il comitato avrà sede presso l’UNIONE e si appoggerà ad essa per tutte le funzioni di segreteria.<br />

Articolo 6<br />

Nel caso in cui la trattativa tra le parti debba essere condotta con criteri di segretezza, il comitato di<br />

coordinamento farà sì che tra esse sia stipulato un accordo di confidenzialità secondo lo schema<br />

riportato in allegato.<br />

Articolo 7<br />

Il presente accordo ha durata quadriennale e si intende tacitamente rinnovato dalle parti salvo revoca<br />

almeno tre mesi prima della scadenza. La revoca del presente accordo non avrà comunque effetto sugli<br />

accordi in essere tra associati dell’UNIONE e dipartimenti dell’UNIVERSITA’.<br />

Articolo 8<br />

Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra l’UNIONE e l’UNIVERSITA’ in relazione<br />

all’interpretazione, all’esecuzione e/o alla validità del presente accordo sarà sottoposta al giudizio di tre<br />

arbitri, nominati uno da ciascuna <strong>delle</strong> parti ed il terzo di comune accordo o, in difetto di accordo, dal<br />

Presidente del Tribunale di S. Maria Capua Vetere.<br />

Il collegio arbitrale funzionerà con poteri di amichevole compositore; il lodo arbitrale è definitivo,<br />

irrevocabile ed esecutivo ed ha valore di giudicato.<br />

Napoli, 16 febbraio 2000<br />

Università degli Studi di Napoli Federico II


Prof. Fulvio Tessitore<br />

Il Rettore<br />

Unione degli Industriali della Provincia di Caserta<br />

Il Presidente<br />

Ing. Gustavo Ascione<br />

Uice5<br />

ACCORDO DI RICERCA<br />

Con il presente accordo stipulato tra il Dipartimento di ___________ dell’Università degli Studi di<br />

Napoli Federico II, avente sede in _____, _______________, codice fiscale _______________ (di<br />

seguito denominato DIPARTIMENTO) rappresentato dal Direttore Prof. ______________________ e<br />

_____________________, avente sede in _____________, _________________, codice fiscale<br />

________________________ (di seguito denominata AZIENDA) rappresentata dal legale<br />

rappresentante ____________________,<br />

PREMESSO CHE<br />

l’Unione degli Industriali della Provincia di Caserta, a cui l’AZIENDA è associata, e l’Università di<br />

Napoli Federico II, di cui il DIPARTIMENTO fa parte, hanno stipulato una convezione quadro che<br />

regola le procedure di collaborazione tra AZIENDA e DIPARTIMENTO,<br />

lo schema del presente accordo è parte integrante della convenzione quadro sopra menzionata e le<br />

parti si impegnano ad ottemperare a tutto quanto stabilito da detta convenzione quadro,<br />

l’ AZIENDA intende affidare al DIPARTIMENTO l’incarico di svolgere le attività di ricerca<br />

elencate nell’Allegato 1 (di seguito denominata ATTIVITA’) relative a studi su<br />

___________________.<br />

Tutto ciò premesso e pattuito che le premesse e gli Allegati menzionati nel presente accordo ne<br />

formano parte integrante ad ogni effetto, si conviene e si stipula quanto segue:<br />

Articolo 1<br />

L’AZIENDA affida al DIPARTIMENTO ed il DIPARTIMENTO si impegna a svolgere le<br />

ATTIVITA’ nei tempi indicati nell’Allegato 1 avvalendosi di<br />

____________________________________________<br />

Articolo 2<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna ad ottemperare a tutti quegli obblighi che ricadono nell’ambito <strong>delle</strong><br />

ATTIVITA’ e designa nel Prof. ________________ il responsabile della direzione scientifica della<br />

ricerca (di seguito RESPONSABILE) che si riferirà al responsabile nominato dall’AZIENDA per tutto<br />

quanto attiene lo svolgimento <strong>delle</strong> ATTIVITA’ e l’esecuzione del presente accordo ed in particolare<br />

sottoscriverà ogni rapporto, documento e corrispondenza con l’AZIENDA e/o, su richiesta<br />

dell’AZIENDA, terrà rapporti con terzi.


Articolo 3<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a non condurre per conto di terzi, nel periodo che intercorre tra la<br />

firma del presente accordo e la sua scadenza, ricerche aventi lo stesso oggetto e contenuto <strong>delle</strong><br />

ATTIVITA’ di cui all’Allegato 1.<br />

Articolo 4<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a fornire all’AZIENDA tutte le informazioni e documentazioni<br />

necessarie.<br />

Articolo 5<br />

L’ammontare da corrispondere al DIPARTIMENTO per lo svolgimento <strong>delle</strong> ATTIVITA’ è stabilito<br />

in lire ______________________________.<br />

Il DIPARTIMENTO presenterà all’AZIENDA regolari fatture intestate a<br />

_______________________<br />

Articolo 6<br />

Tutti i risultati, brevettabili o non, ottenuti nel corso della ATTIVITA’ sono di proprietà<br />

_______________________________<br />

____________________________________________________________.<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a non sollevare alcuna rivendicazione al riguardo verso l’AZIENDA<br />

e libera l’AZIENDA da eventuali rivendicazioni che possano essere avanzate dal proprio personale.<br />

Resta inteso che è fatto salvo il diritto dell’inventore di essere nominato quale autore dei brevetti.<br />

Articolo 7<br />

Il DIPARTIMENTO si obbliga a tenere segrete e a far si che il proprio personale si impegni a tenere<br />

segrete e ad utilizzare solo per i fini e nei limiti previsti nel presente accordo:<br />

• tutte le conoscenze, informazioni, documenti e prototipi che fossero stati trasmessi o affidati al<br />

DIPARTIMENTO in virtù del presente accordo,<br />

• i risultati finali e/o parziali dell’ATTIVITA’<br />

che il DIPARTIMENTO non sia in grado di provare mediante documenti scritti:<br />

• essere stati di pubblico dominio alla data in cui sono stati trasmessi dall’AZIENDA o essere<br />

divenuti tali successivamente non per proprio inadempimento,<br />

• essere stati, successivamente a tale data, ad esso trasmessi senza obblighi di segretezza da terzi<br />

che ne potevano legittimamente disporre e che non li avevano ricevuti né direttamente né<br />

indirettamente dall’AZIENDA,<br />

• essere stati in suo possesso, senza vincoli di segretezza, anteriormente a tale data.<br />

Articolo 8<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a non pubblicare e a fare sì che il proprio personale non pubblichi e<br />

non effettui comunque divulgazione <strong>delle</strong> informazioni di cui in precedenza, senza avere<br />

preventivamente sottoposto i testi all’AZIENDA ed avere attenuto dall’AZIENDA il consenso scritto.


L’AZIENDA si impegna a rispondere a tali richieste entro trenta giorni dalla ricezione della<br />

documentazione.<br />

Articolo 9<br />

Il presente accordo avrà durata a partire dalla data della firma e durerà fino all’espletamento di tutte le<br />

ATTIVITA’.<br />

Il presente accordo potrà essere risolto da ciascuna parte, previo avviso dato con 30 giorni di anticipo,<br />

qualora l’altra parte fosse inadempiente agli obblighi previsti a suo carico dal presente accordo.<br />

Articolo 10<br />

Nell’ipotesi che il RESPONSABILE o il personale impegnato dal DIPARTIMENTO nello<br />

svolgimento <strong>delle</strong> ATTIVITA’ non fossero più disponibili per gli scopi del presente accordo, per<br />

ragioni non dipendenti dalla loro volontà, le parti si impegnano a fare tutto il possibile per individuare<br />

di comune accordo ed attuare una soluzione che permetta di completare le ATTIVITA’ a condizioni e<br />

in tempi il più vicino possibili a quelli previsti nel presente accordo.<br />

Articolo 11<br />

Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra l’AZIENDA ed il DIPARTIMENTO in relazione<br />

all’interpretazione, all’esecuzione e/o alla validità del presente accordo sarà sottoposta all’esame del<br />

comitato di coordinamento previsto dalla convenzione quadro tra Università ed Unione degli<br />

Industriali.<br />

Se risulterà necessario si ricorrerà al giudizio di tre arbitri, nominati uno da ciascuna <strong>delle</strong> parti ed il<br />

terzo di comune accordo o, in difetto di accordo, dal Presidente del Tribunale di S. Maria Capua<br />

Vetere.<br />

Il collegio arbitrale funzionerà con poteri di amichevole compositore; il lodo arbitrale è definitivo,<br />

irrevocabile ed esecutivo ed ha valore di giudicato.<br />

Uice6<br />

ACCORDO DI CONFIDENZIALITA’<br />

Con il presente accordo stipulato tra il Dipartimento di ___________ dell’Università degli Studi di<br />

Napoli Federico II, avente sede in _____, _______________, codice fiscale _______________ (di<br />

seguito denominato DIPARTIMENTO) rappresentato dal Direttore Prof. ______________________ e<br />

_____________________, avente sede in _____________, _________________, codice fiscale<br />

________________________ (di seguito denominata AZIENDA) rappresentata dal legale<br />

rappresentante ____________________,<br />

PREMESSO CHE<br />

l’Unione degli Industriali della Provincia di Caserta, a cui l’AZIENDA è associata, e l’Università di<br />

Napoli Federico II, di cui il DIPARTIMENTO fa parte, hanno stipulato una convezione quadro che<br />

regola le procedure di collaborazione tra AZIENDA e DIPARTIMENTO,<br />

che lo schema del presente accordo è parte integrante della convenzione quadro sopra menzionata e<br />

che le parti si impegnano ad ottemperare a tutto quanto stabilito da detta convenzione quadro,<br />

che l’ AZIENDA sta sviluppando ______________________________ (di seguito RICERCA)<br />

che l’AZIENDA è interessata a coinvolgere il DIPARTIMENTO in attività di ________________<br />

riguardanti la RICERCA,<br />

che il DIPARTIMENTO è interessato a collaborare con l’AZIENDA,<br />

che è necessario che le parti verifichini in concreto le possibilità di collaborazione.<br />

Tutto ciò premesso e pattuito che le premesse e gli Allegati menzionati nel presente accordo ne


formano parte integrante ad ogni effetto, si conviene e si stipula quanto segue:<br />

Articolo 1<br />

L’AZIENDA fornisce al DIPARTIMENTO tutte le informazioni, conoscenze e prototipi (di seguito<br />

INFORMAZIONI CONFIDENZIALI) necessari per definire le modalità di collaborazione.<br />

Articolo 2<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a fare quanto in suo potere affinchè al suo interno tutte le<br />

INFORMAZIONI CONFIDENZIALI:<br />

• non vengano comunicati o resi disponibili a persone diverse da quelle impegnate nel compito<br />

di cui alle premesse,<br />

• vengano trattate dalle persone che le hanno ricevute con la dovuta riservatezza.<br />

Articolo 3<br />

Sono escluse dai presenti obblighi quelle conoscenze che il DIPARTIMENTO non sia in grado di<br />

provare mediante documenti scritti:<br />

• essere stati di pubblico dominio alla data in cui sono stati trasmessi dall’AZIENDA o essere<br />

divenuti tali successivamente non per proprio inadempimento,<br />

• essere stati, successivamente a tale data, ad esso trasmessi senza obblighi di segretezza da terzi<br />

che ne potevano legittimamente disporre e che non li avevano ricevuti né direttamente né<br />

indirettamente dall’AZIENDA,<br />

• essere stati in suo possesso, senza vincoli di segretezza, anteriormente a tale data.<br />

Articolo 4<br />

Il presente accordo non conferisce al DIPARTIMENTO alcun diritto sulle INFORMAZIONI<br />

CONFIDENZIALI.<br />

Uice7<br />

ACCORDO DI COLLABORAZIONE<br />

Con il presente accordo stipulato tra il Dipartimento di ___________ dell’Università degli Studi di<br />

Napoli Federico II, avente sede in _____, _______________, codice fiscale _______________ (di<br />

seguito denominato DIPARTIMENTO) rappresentato dal Direttore Prof. ______________________ e<br />

_____________________, avente sede in _____________, _________________, codice fiscale<br />

________________________ (di seguito denominata AZIENDA) rappresentata dal legale<br />

rappresentante ____________________,<br />

PREMESSO CHE<br />

l’Unione degli Industriali della Provincia di Caserta, a cui l’AZIENDA è associata, e l’Università di<br />

Napoli Federico II, di cui il DIPARTIMENTO fa parte, hanno stipulato una convezione quadro che<br />

regola le procedure di collaborazione tra AZIENDA e DIPARTIMENTO,<br />

che lo schema del presente accordo è parte integrante della convenzione quadro sopra menzionata e<br />

che le parti si impegnano ad ottemperare a tutto quanto stabilito da detta convenzione quadro,<br />

che l’ AZIENDA ed il DIPARTIMENTO intendono compiere in collaborazione le attività di ricerca<br />

elencate nell’Allegato 1 (di seguito denominata ATTIVITA’) relative a studi su


___________________, nell’ambito del _____________________________________ pubblicato su<br />

_________________________________ la richiesta di partecipazione al quale sarà presentata<br />

dall’AZIENDA.<br />

Tutto ciò premesso e pattuito che le premesse e gli Allegati menzionati nel presente accordo ne<br />

formano parte integrante ad ogni effetto, si conviene e si stipula quanto segue:<br />

Articolo 1<br />

Nel caso in cui le ATTIVITA’ vengano finanziate nell’ambito del ___________________________,<br />

L’AZIENDA ed il DIPARTIMENTO si impegnano a svolgere in collaborazione le ATTIVITA’ nei<br />

tempi indicati nell’Allegato 1.<br />

Articolo 2<br />

Il DIPARTIMENTO designa nel Prof. ________________ il responsabile della direzione scientifica<br />

della ricerca (di seguito RESPONSABILE) che si riferirà al responsabile nominato dall’AZIENDA per<br />

tutto quanto attiene lo svolgimento <strong>delle</strong> ATTIVITA’ e l’esecuzione del presente accordo ed in<br />

particolare sottoscriverà ogni rapporto, documento e corrispondenza con l’AZIENDA e/o, su richiesta<br />

dell’AZIENDA, terrà rapporti con terzi.<br />

Articolo 3<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a non condurre per conto di terzi, nel periodo che intercorre tra la<br />

firma del presente accordo e la sua scadenza, ricerche aventi lo stesso oggetto e contenuto <strong>delle</strong><br />

ATTIVITA’ di cui all’Allegato 1.<br />

Articolo 4<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a fornire all’AZIENDA tutte le informazioni e documentazioni<br />

necessarie.<br />

Articolo 5<br />

L’ammontare da corrispondere al DIPARTIMENTO per lo svolgimento <strong>delle</strong> ATTIVITA’ è stabilito<br />

in lire ______________________________.<br />

Il DIPARTIMENTO presenterà all’AZIENDA regolari fatture intestate a<br />

_______________________<br />

Articolo 6<br />

Tutti i risultati, brevettabili o non, ottenuti nel corso della ATTIVITA’ sono di proprietà<br />

_______________________________.<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a non sollevare alcuna rivendicazione al riguardo verso l’AZIENDA<br />

e libera l’AZIENDA da eventuali rivendicazioni che possano essere avanzate dal proprio personale.<br />

Resta inteso che è fatto salvo il diritto dell’inventore di essere nominato quale autore dei brevetti.<br />

Articolo 7<br />

Il DIPARTIMENTO si obbliga a tenere segrete e a far si che il proprio personale si impegni a tenere<br />

segrete e ad utilizzare solo per i fini e nei limiti previsti nel presente accordo:<br />

• tutte le conoscenze, informazioni, documenti e prototipi che fossero stati trasmessi o affidati al


DIPARTIMENTO in virtù del presente accordo,<br />

• i risultati finali e/o parziali dell’ATTIVITA’<br />

che il DIPARTIMENTO non sia in grado di provare mediante documenti scritti:<br />

• essere stati di pubblico dominio alla data in cui sono stati trasmessi dall’AZIENDA o essere<br />

divenuti tali successivamente non per proprio inadempimento,<br />

• essere stati, successivamente a tale data, ad esso trasmessi senza obblighi di segretezza da terzi<br />

che ne potevano legittimamente disporre e che non li avevano ricevuti né direttamente né<br />

indirettamente dall’AZIENDA,<br />

• essere stati in suo possesso, senza vincoli di segretezza, anteriormente a tale data.<br />

Articolo 8<br />

Il DIPARTIMENTO si impegna a non pubblicare e a fare sì che il proprio personale non pubblichi e<br />

non effettui comunque divulgazione <strong>delle</strong> informazioni di cui in precedenza, senza avere<br />

preventivamente sottoposto i testi all’AZIENDA ed avere ottenuto dall’AZIENDA il consenso scritto.<br />

L’AZIENDA si impegna a rispondere entro trenta giorni dalla ricezione della documentazione<br />

prendendo la decisione sulla base della rilevanza dei risultati ai fini brevettuali. La mancata risposta da<br />

parte dell’AZIENDA entro tale termine corrisponderà all’assenso alla pubblicazione.<br />

Articolo 9<br />

Il presente accordo avrà durata a partire dalla data della firma e durerà fino all’espletamento di tutte le<br />

ATTIVITA’.<br />

Il presente accordo potrà essere risolto da ciascuna parte, previo avviso dato con 30 giorni di anticipo,<br />

qualora l’altra parte fosse inadempiente agli obblighi previsti a suo carico dal presente accordo.<br />

Articolo 10<br />

Nell’ipotesi che il RESPONSABILE o il personale impegnato dal DIPARTIMENTO nello<br />

svolgimento <strong>delle</strong> ATTIVITA’ non fossero più disponibili per gli scopi del presente accordo, per<br />

ragioni non dipendenti dalla loro volontà, le parti si impegnano a fare tutto il possibile per individuare<br />

di comune accordo ed attuare una soluzione che permetta di completare le ATTIVITA’ a condizioni e<br />

in tempi il più vicino possibili a quelli previsti nel presente accordo.<br />

Articolo 11<br />

Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra l’AZIENDA ed il DIPARTIMENTO in relazione<br />

all’interpretazione, all’esecuzione e/o alla validità del presente accordo sarà sottoposta all’esame del<br />

comitato di coordinamento previsto dalla convenzione quadro tra Università ed Unione degli<br />

Industriali.<br />

Se risulterà necessario si ricorrerà al giudizio di tre arbitri, nominati uno da ciascuna <strong>delle</strong> parti ed il<br />

terzo di comune accordo o, in difetto di accordo, dal Presidente del Tribunale di S. Maria Capua<br />

Vetere.<br />

Il collegio arbitrale funzionerà con poteri di amichevole compositore; il lodo arbitrale è definitivo,<br />

irrevocabile ed esecutivo ed ha valore di giudicato.<br />

Uice8<br />

REGOLAMENTO<br />

Articolo 1<br />

L’Unione degli Industriali della Provincia di Caserta (di seguito UNIONE) e l’Università di Napoli<br />

Federico II (di seguito UNIVERSITA’) concordano che il presente regolamento definisce le procedure


per l’assegnazione di borse di studio a laureandi e laureati nell’ambito della convenzione quadro<br />

stipulata tra le parti (di seguito CONVENZIONE).<br />

Articolo 2<br />

L’UNIVERSITA’ inviterà ogni suo dipartimento (di seguito DIPARTIMENTO) invii con almeno 60<br />

giorni di anticipo rispetto alla sessione di laurea le liste dei laureandi complete <strong>delle</strong> notizie sulla tesi<br />

svolta, sul curriculum di studio, sui relatori e sulle modalità di contatto.<br />

L’UNIVERSITA’ inviterà inoltre ogni suo DIPARTIMENTO ad inviare all’UNIONE i risultati degli<br />

esami di laurea entra 30 giorni dal loro svolgimento.<br />

L’UNIONE si impegna a fare sì che tali liste vengano diffuse ad ogni azienda associata (di seguito<br />

AZIENDA) che possa esserne interessata.<br />

Articolo 3<br />

Ogni AZIENDA può proporre borse di studio da assegnare ad un DIPARTIMENTO.<br />

Ogni DIPARTIMENTO può proporre temi di borse di studio.<br />

Il comitato di coordinamento di cui all’art. 4 della CONVENZIONE (di seguito COMITATO) è<br />

incaricato di ricevere le proposte e di compiere tutte le azioni necessarie all’attivazione della borsa di<br />

studio.<br />

Il COMITATO può collaborare con AZIENDA e DIPARTIMENTO anche nella fase preliminare di<br />

definizione <strong>delle</strong> borse di studio.<br />

Articolo 4<br />

Ogni borsa di studio sarà bandita dall’UNIONE per conto dell’AZIENDA.<br />

Articolo 5<br />

L’UNIVERSITA’ si impegna a fare sì che l’indirizzo Internet dove sarà pubblicato l’elenco <strong>delle</strong><br />

borse di studio bandite dall’UNIONE venga pubblicizzato in ogni DIPARTIMENTO ed in ogni luogo<br />

al quale gli studenti hanno accesso.<br />

Articolo 6<br />

Il bando della borsa di studio sarà riportato all’indirizzo Internet di cui all’art. 5 almeno 60 giorni<br />

prima della scadenza. Il bando sarà comunicato per iscritto anche alla segreteria dell’UNIVERSITA’ ed<br />

alla segreteria del DIPARTIMENTO con preghiera di affissione.<br />

Copia del bando sarà disponibile presso la sede dell’UNIONE per chiunque ne faccia richiesta.<br />

Articolo 7<br />

Il bando dovrà riportare l’argomento della borsa, l’importo della borsa, i titoli di qualificazione, i<br />

termini di scadenza, le modalità di presentazione della domanda, i criteri di assegnazione e l’indirizzo a<br />

cui fare riferimento per ogni informazione.<br />

Articolo 8<br />

Il COMITATO stabilirà l’importo della borsa di studio in accordo anche con le indicazioni<br />

dell’UNIONE e del DIPARTIMENTO.<br />

L’AZIENDA verserà all’UNIONE una somma comprendente l’importo della borsa, le assicurazioni<br />

per il borsista, i costi di gestione della borsa da parte dell’UNIONE ed i costi di accoglienza del<br />

borsista da parte del DIPARTIMENTO.<br />

L’UNIONE provvederà a tutti i pagamenti nei termini e nei modi stabiliti.<br />

Articolo 9<br />

La borsa verrà assegnata con i criteri stabiliti nel bando da una commissione composta da un


appresentante dell’AZIENDA, dal rappresentante del DIPARTIMENTO e da un membro nominato<br />

dal COMITATO. In caso di indisponibilità di uno dei rappresentanti esterni, il COMITATO<br />

provvederà al cooptamento di uno dei suoi membri.<br />

Le decisioni della commissione saranno inappellabili.<br />

Articolo 10<br />

Il COMITATO avrà il compito di verificare il buon andamento della borsa.<br />

Il DIPARTIMENTO dovrà a tale scopo inviare al COMITATO una relazione trimestrale<br />

sull’andamento della borsa.<br />

Uice9<br />

CONVENZIONE QUADRO<br />

Con il presente accordo stipulato tra la Seconda Università degli Studi di Napoli, avente sede in<br />

Caserta, in viale Beneduce, 10, Partita I.V.A. 02044190615 (di seguito denominata UNIVERSITA')<br />

rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Antonio GRELLA e l'Unione degli Industriali della<br />

Provincia di Caserta, avente sede in Caserta, via Roma 58, codice fiscale 8000349061 (di seguito<br />

denominata UNIONE) rappresentata dal Presidente Ing. Gustavo Ascione,<br />

PREMESSO CHE<br />

l’UNIONE intende favorire e semplificare i rapporti dei propri associati, in particolare <strong>delle</strong> piccole e<br />

medie imprese, con gli enti territoriali di ricerca e di formazione,<br />

l’UNIVERSITA’ intende privilegiare ed incoraggiare sempre più strette <strong>collaborazioni</strong> con le<br />

industrie,<br />

l’UNIONE e l’UNIVERSITA’ intendono sviluppare un rapporto di collaborazione preferenziale e<br />

continuativo che veda coinvolti i temi specifici della ricerca applicata, della formazione professionale,<br />

dei tirocini formativi e di orientamento.


Tutto ciò premesso e pattuito che le premesse e gli Allegati menzionati nel presente accordo ne<br />

formano parte integrante ad ogni effetto, si conviene e stipula quanto segue:<br />

Articolo 1<br />

L’UNIONE e l’UNIVERSITA’ istituiscono un rapporto preferenziale e continuativo che faciliti la<br />

collaborazione tra gli associati dell’UNIONE ed i dipartimenti dell’UNIVERSITA’.<br />

Articolo 2<br />

L’oggetto di tale collaborazione potrà essere:<br />

• ricerca e sviluppo<br />

• borse di studio<br />

• borse di dottorato di ricerca<br />

• scambi per tirocinio, orientamento, tesi di laurea e “stages”.<br />

• servizi e consulenze.<br />

Articolo 3<br />

Per ogni collaborazione, le parti (associato all’UNIONE e dipartimento dell’UNIVERSITA’)<br />

dovranno stipulare un accordo usando lo specifico schema di contratto riportato negli Allegati.<br />

Per l’assegnazione di borse di studio si applica l’apposito regolamento riportato negli Allegati.<br />

Articolo 4<br />

Viene costituito un comitato di coordinamento con la funzione di promuovere e di verificare<br />

l’attuazione del presente accordo. Al comitato di coordinamento compete quanto segue:<br />

• fornire assistenza alle parti nelle fase di stipula, interpretazione ed esecuzione dei singoli<br />

contratti;<br />

• promuovere e/o suggerire temi di ricerca comuni da proporre sia nell’ambito dei programmi di<br />

finanziamento regionali, nazionali e comunitari che come argomento di tesi di laurea;<br />

• proporre i temi oggetto di borse di studio, definire le modalità dei bandi e stabilire<br />

l’ammontare <strong>delle</strong> borse;<br />

• proporre borse di dottorato di ricerca;<br />

• promuovere una migliore conoscenza reciproca <strong>delle</strong> rispettive competenze e capacità<br />

tecniche;<br />

• identificare e proporre i settori per la formazione professionale;<br />

• proporre modifiche e/o integrazioni agli schemi di accordo e regolamenti e preparare le bozze<br />

dei nuovi schemi di accordo e dei regolamenti che risultino necessari.<br />

L’UNIONE e l’UNIVERSITA’ si impegnano a rendere immediatamente operative le decisioni prese<br />

dal comitato.<br />

Articolo 5<br />

Il comitato di coordinamento è composto da un numero pari di membri non superiore a quattro, metà<br />

dei quali nominato dall’UNIVERSITA’ e metà dall’UNIONE. Il comitato eleggerà al proprio interno<br />

un portavoce che ha il compito di riunire il comitato e di dare attuazione alle decisioni prese.<br />

Le proposte del comitato potranno essere attuate solo quando vi sia l’approvazione formale di almeno<br />

due componenti in rappresentanza di entrambe le parti.<br />

Il comitato avrà sede presso l’UNIONE e si appoggerà ad essa per tutte le funzioni di segreteria.


Articolo 6<br />

Nel caso in cui la trattativa tra le parti debba essere condotta con criteri di segretezza, il comitato di<br />

coordinamento farà sì che tra esse sia stipulato un accordo di confidenzialità secondo lo schema<br />

riportato in allegato.<br />

Articolo 7<br />

Il presente accordo ha durata quadriennale e si intende tacitamente rinnovato dalle parti salvo revoca<br />

almeno tre mesi prima della scadenza. La revoca del presente accordo non avrà comunque effetto sugli<br />

accordi in essere tra associati dell’UNIONE e dipartimenti dell’UNIVERSITA’.<br />

Articolo 8<br />

Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra l’UNIONE e l’UNIVERSITA’ in relazione<br />

all’interpretazione, all’esecuzione e/o alla validità del presente accordo sarà sottoposta al giudizio di tre<br />

arbitri, nominati uno da ciascuna <strong>delle</strong> parti ed il terzo di comune accordo o, in difetto di accordo, dal<br />

Presidente del Tribunale di S. Maria Capua Vetere.<br />

Il collegio arbitrale funzionerà con poteri di amichevole compositore; il lodo arbitrale è definitivo,<br />

irrevocabile ed esecutivo ed ha valore di giudicato.<br />

REGOLAMENTO<br />

Articolo 1<br />

L’Unione degli Industriali della Provincia di Caserta (di seguito UNIONE) e la Seconda Università<br />

degli Studi di Napoli (di seguito UNIVERSITA’) concordano che il presente regolamento definisce le<br />

procedure per l’assegnazione di borse di studio a laureandi e laureati nell’ambito della convenzione<br />

quadro stipulata tra le parti (di seguito CONVENZIONE).<br />

Articolo 2<br />

L’UNIVERSITA’ inviterà ogni suo dipartimento (di seguito DIPARTIMENTO) a trasmettere -<br />

compatibilmente con quanto previsto dalla L. 675/96 e successive modificazioni ed integrazioni- con<br />

almeno 60 giorni di anticipo rispetto alla sessione di laurea le liste dei laureandi complete <strong>delle</strong> notizie<br />

sulla tesi svolta, sul curriculum di studio, sui relatori e sulle modalità di contatto.<br />

L’UNIVERSITA’ inviterà inoltre ogni suo DIPARTIMENTO ad inviare all’UNIONE i risultati degli<br />

esami di laurea entra 30 giorni dal loro svolgimento.<br />

L’UNIONE si impegna a fare sì che tali liste vengano diffuse ad ogni azienda associata (di seguito<br />

AZIENDA) che possa esserne interessata.<br />

Articolo 3<br />

Ogni AZIENDA può proporre borse di studio da assegnare ad un DIPARTIMENTO.<br />

Ogni DIPARTIMENTO può proporre temi di borse di studio.<br />

Il comitato di coordinamento di cui all’art. 4 della CONVENZIONE (di seguito COMITATO) è<br />

incaricato di ricevere le proposte e di compiere tutte le azioni necessarie all’attivazione della borsa di<br />

studio.<br />

Il COMITATO può collaborare con AZIENDA e DIPARTIMENTO anche nella fase preliminare di<br />

definizione <strong>delle</strong> borse di studio.<br />

Articolo 4<br />

Ogni borsa di studio sarà bandita dall’UNIONE per conto dell’AZIENDA.


Articolo 5<br />

L’UNIVERSITA’ si impegna a fare sì che l’indirizzo Internet dove sarà pubblicato l’elenco <strong>delle</strong><br />

borse di studio bandite dall’UNIONE venga pubblicizzato in ogni DIPARTIMENTO ed in ogni luogo<br />

al quale gli studenti hanno accesso.<br />

Articolo 6<br />

Il bando della borsa di studio sarà riportato all’indirizzo Internet di cui all’art. 5 almeno 60 giorni<br />

prima della scadenza. Il bando sarà comunicato per iscritto anche alla segreteria dell’UNIVERSITA’ ed<br />

alla segreteria del DIPARTIMENTO con preghiera di affissione.<br />

Copia del bando sarà disponibile presso la sede dell’UNIONE per chiunque ne faccia richiesta.<br />

Articolo 7<br />

Il bando dovrà riportare l’argomento della borsa, l’importo della borsa, i titoli di qualificazione, i<br />

termini di scadenza, le modalità di presentazione della domanda, i criteri di assegnazione e l’indirizzo a<br />

cui fare riferimento per ogni informazione.<br />

Articolo 8<br />

Il COMITATO stabilirà l’importo della borsa di studio in accordo anche con le indicazioni<br />

dell’UNIONE e del DIPARTIMENTO.<br />

L’AZIENDA verserà all’UNIONE una somma comprendente l’importo della borsa, le assicurazioni<br />

per il borsista, i costi di gestione della borsa da parte dell’UNIONE ed i costi di accoglienza del<br />

borsista da parte del DIPARTIMENTO.<br />

L’UNIONE provvederà a tutti i pagamenti nei termini e nei modi stabiliti.<br />

Articolo 9<br />

La borsa verrà assegnata con i criteri stabiliti nel bando da una commissione composta da un<br />

rappresentante dell’AZIENDA, dal rappresentante del DIPARTIMENTO e da un membro nominato<br />

dal COMITATO. In caso di indisponibilità di uno dei rappresentanti esterni, il COMITATO<br />

provvederà al cooptamento di uno dei suoi membri.<br />

Le decisioni della commissione saranno inappellabili.<br />

Articolo 10<br />

Il COMITATO avrà il compito di verificare il buon andamento della borsa.<br />

Il DIPARTIMENTO dovrà a tale scopo inviare al COMITATO una relazione trimestrale<br />

sull’andamento della borsa.<br />

Caserta, 15 marzo 2000


PROTOCOLLO D’INTESA<br />

L’anno millenovecentonovantasette, il giorno 12 del mese di novembre<br />

TRA<br />

L’Associazione degli Industriali della Provincia di Cosenza, di seguito denominata Ass<strong>industria</strong><br />

Cosenza, rappresentata dal Presidente Flavio Lucchetta;<br />

l’Università degli Studi della Calabria, di seguito denominata UniCal, rappresentata dal Magnifico<br />

Rettore Giuseppe Frega;<br />

E<br />

PREMESSO CHE<br />

• nell’attuale momento di profonde innovazioni tecnologiche e di imponenti processi di<br />

internazionalizzazione l’UniCal e l’Ass<strong>industria</strong> Cosenza concordano sulla necessità di una<br />

collaborazione permanente tra Università e Sistema Produttivo per sviluppare un approfondimento<br />

<strong>delle</strong> risorse accademiche proiettate nella produzione e <strong>delle</strong> realtà produttive esaminate nell’ambito<br />

accademico, per il raggiungimento dei rispettivi fini istituzionali;<br />

• l’UniCal e l’Ass<strong>industria</strong> Cosenza intendono contribuire concretamente, mediante l’attivazione di<br />

flussi di reciproca informazione, al realizzarsi di un avvicinamento fra il momento formativo e<br />

quello produttivo su tutto l’arco della ricerca; da quella inerente alle scienze umane e della<br />

informazione fino a quelle tecnologiche;<br />

• le parti ritengono altresì che il gemellaggio tra risorse e conoscenze possa da un lato permettere<br />

all’<strong>industria</strong> cosentina, costituita da piccole e medie imprese, di ottenere migliori risultanti sui<br />

mercati oggi altamente competitivi e selettivi, dall’altro consentire all’Università di approfondire e<br />

potenziare metodi ed indirizzi di studio di interesse per l’<strong>industria</strong>, assumendo più spesso l’impresa<br />

stessa come origine e fine di ricerca.<br />

Nell’intento di perseguire tali obiettivi,<br />

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE<br />

Art. 1<br />

Finalità della intesa<br />

L’Ass<strong>industria</strong> Cosenza e l’UniCal intendono sviluppare, secondo le modalità indicate nei successivi<br />

articoli, una intensa collaborazione ai fini di:<br />

a) uno sviluppo della ricerca scientifica che tenga conto anche <strong>delle</strong> esigenze espresse dal mondo<br />

produttivo;


) un’ampia e diretta informazione alle aziende <strong>delle</strong> tematiche <strong>delle</strong> ricerche scientifiche per una loro<br />

applicazione alle attività produttive <strong>delle</strong> imprese, rivolte soprattutto a quelle di piccole e medie<br />

dimensioni e <strong>delle</strong> competenze tecnico-scientifiche del mondo accademico per la realizzazione di<br />

attività formative, di ricerca o consulenza;<br />

c) una consultazione del sistema <strong>industria</strong>le nell’individuazione <strong>delle</strong> finalità di tutte le attività<br />

didattiche universitarie rivolte alla formazione di quadri dirigenti e professionali di interesse per le<br />

imprese, anche allo scopo di ottenere migliori risultati occupazionali dei giovani laureati e<br />

diplomati;<br />

d) una migliore utilizzazione di strutture produttive esterne per il completamento della formazione<br />

degli studenti universitari, più aderente alle professionalità richieste dal mondo del lavoro.<br />

Singoli interventi potranno essere ottenuti anche mediante la stipula di specifici accordi attuativi della<br />

presente intesa.<br />

Art. 2<br />

Aree prioritarie d’intervento<br />

L’UniCal e l’Ass<strong>industria</strong> Cosenza individuano i seguenti interventi da attuare con priorità<br />

nell’ambito <strong>delle</strong> finalità elencate nell’art. 1:<br />

a) organizzazione e realizzazione di stage e di visite aziendali per studenti universitari;<br />

b) istituzioni con fondi dell’Ass<strong>industria</strong> Cosenza di borse di studio e di premi per tesi di laurea su temi<br />

indicati dall’Ass<strong>industria</strong> Cosenza, da conferire in accordo tra UniCal ed Ass<strong>industria</strong> Cosenza;<br />

c) utilizzazione di competenze esistenti presso le imprese, segnalate da Ass<strong>industria</strong> Cosenza, per<br />

testimonianze od interventi didattici, fatte salve le autonomie decisionali dei Consigli di Facoltà<br />

interessati;<br />

d) realizzazione di corsi aziendali da effettuarsi con docenza universitaria anche presso sedi alternative<br />

a quella universitaria;<br />

e) incontri annuali tra Ass<strong>industria</strong> Cosenza e laureandi per una presentazione della struttura<br />

<strong>industria</strong>le nei suoi molteplici aspetti e problemi;<br />

f) informazioni periodiche destinate all’Ass<strong>industria</strong> Cosenza sui laureati di ogni sessione, corredate<br />

dei principali dati sul loro curriculum (voto di laurea, indirizzo, titolo della tesi, etc.);<br />

g) costituzione di eventuali laboratori specialistici di interesse comune tra UniCal ed Ass<strong>industria</strong><br />

Cosenza;<br />

h) promozione dei contratti tra dipartimenti universitari ed imprese per la stipula di contratti di ricerca<br />

e di consulenza;<br />

i) indagine sulle destinazioni occupazionali dei laureati e diplomati dell’UniCal nel sistema economico<br />

ed <strong>industria</strong>le di interesse di Ass<strong>industria</strong> Cosenza.<br />

Art. 3<br />

Comitato Tecnico-Scientifico<br />

Allo scopo di promuovere, indirizzare, coordinare, sostenere e valutare le attività di cui alla presente<br />

intesa è costituito un Comitato Tecnico-Scientifico composto da otto membri, di cui quattro<br />

rappresentanti dell’Ass<strong>industria</strong> Cosenza e quattro dell’UniCal.<br />

Le designazioni dovranno essere effettuate entro sessanta giorni dalla stipula della convenzione.


Il Presidente, nominato dal Comitato, dura in carica tre anni.<br />

Il Comitato, nel realizzare gli scopi indicati, agirà nel rispetto dell’autonomia universitaria e <strong>delle</strong><br />

competenze istituzionali degli organi accademici e con la necessaria riservatezza sulle informazioni<br />

aziendali.<br />

Potrà, inoltre, adoperarsi presso gli Enti Pubblici a livello locale, nazionale o comunitario per il<br />

reperimento di risorse finanziarie aggiuntive per le attività della convenzione.<br />

Approverà annualmente una relazione sull’attività svolta predisposta dal Presidente.<br />

Art. 4<br />

Segreteria<br />

Le parti convengono di delegare ad Ass<strong>industria</strong> Cosenza i compiti di segreteria generale.<br />

Art. 5<br />

Durata<br />

La convenzione ha la durata di tre anni e si intenderà tacitamente rinnovata di triennio in triennio,<br />

salvo disdetta di una <strong>delle</strong> parti da comunicare almeno tre mesi prima della scadenza.<br />

Per l’Università degli Studi della Calabria<br />

Per l’Associazione degli Industriali<br />

della Provincia di Cosenza<br />

IL RETTORE<br />

IL PRESIDENTE<br />

Giuseppe Frega Flavio Lucchetta


PROTOCOLLO D'INTESA<br />

PER IL SOSTEGNO, L'ATTUAZIONE E LO SVILUPPO DEL PROGETTO<br />

“INSIEME DI AZIONI INTEGRATE PER L'ORIENTAMENTO E PER L'INTRODUZIONE NEL MERCATO DEL<br />

LAVORO” 1<br />

In data, Sassari il _________ le parti:<br />

l'Università degli Studi di Sassari, sede Piazza Università 1, 07100 Sassari, C.F. _____________________,<br />

nella persona del Rettore, Prof. Alessandro Maida,<br />

l'Associazione degli Industriali della Provincia di Sassari (di seguito Conf<strong>industria</strong>), sede via Alghero 49, 07100<br />

Sassari, C.F. _______________________, nella persona del Presidente dr. Alberto Ticca,<br />

convengono, approvano e sottoscrivono il presente PROTOCOLLO D'INTESA di cui ai seguenti articoli.<br />

Art. 1.<br />

L'Università degli Studi di Sassari, di seguito detta Università, si impegna alla realizzazione del Progetto<br />

“INSIEME DI AZIONI INTEGRATE PER L'ORIENTAMENTO E PER L'INTRODUZIONE NEL MERCATO DEL<br />

LAVORO” sulla base <strong>delle</strong> modalità indicate nell'elaborato allegato e mediante il pieno coinvolgimento in forma<br />

stabile dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Sassari, nelle decisioni tecnico-scientifiche, nei<br />

programmi e nelle attività complessive del Progetto stesso.<br />

Art. 2.<br />

L'Associazione degli Industriali della Provincia di Sassari, di seguito detta Conf<strong>industria</strong>, si impegna al<br />

sostegno, alla realizzazione ed allo sviluppo del Progetto “INSIEME DI AZIONI INTEGRATE PER<br />

L'ORIENTAMENTO E PER L'INTRODUZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO” sulla base <strong>delle</strong> modalità<br />

indicate nell'elaborato allegato e mediante propri specifici contributi tecnici, culturali, organizzativi, finanziari,<br />

diretti ed indiretti, apportati nelle decisioni tecnico-scientifiche, nei programmi e nelle attività complessive del<br />

Progetto stesso.<br />

Art. 3.<br />

L'Università in particolare si impegna:<br />

- alla tempestiva informazione e consultazione di Conf<strong>industria</strong> rispetto alle decisioni tecnico-scientifiche, ai<br />

programmi ed alle attività complessive del Progetto,<br />

- a coinvolgere le risorse culturali, tecniche, manageriali ed organizzative di Conf<strong>industria</strong> nella realizzazione<br />

dell'insieme <strong>delle</strong> suddette attività,<br />

- a favorire il coinvolgimento <strong>delle</strong> imprese associate a Conf<strong>industria</strong> nella realizzazione dei programmi, nella<br />

valutazione dei risultati e nella utilizzazione dei servizi, dei prodotti e dei format professionali realizzati<br />

dall'insieme <strong>delle</strong> attività del Progetto in esame.<br />

Art. 4.<br />

Conf<strong>industria</strong> in particolare si impegna:<br />

1 MURST, FSE, Programma Operativo 1994-99, “Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Alta Formazione”, Sottoprogramma 1-Misura 1 “Alta<br />

Formazione”, Attività di Orientamento, Univesrità degli Studi di Sassari, Delegazione Rettorale per i Servizi agli Studenti e l'Orientamento.


- alla tempestiva informazione e consultazione dell'Università rispetto alle problematiche ed alla proposte<br />

emergenti dal sistema <strong>delle</strong> imprese associate e dal sistemo economico-imprenditoriale territoriale più generale,<br />

ai fini della qualità di risultato <strong>delle</strong> decisioni tecnico-scientifiche, dei programmi e <strong>delle</strong> attività complessive del<br />

Progetto,<br />

- a rendere disponibili le risorse culturali, tecniche, manageriali ed organizzative proprie e degli specifici settori<br />

di Conf<strong>industria</strong> Nazionale ai fini della pi ù alta qualità di realizzazione dell'insieme <strong>delle</strong> suddette attività,<br />

- a rendere possibile ed organizzato il coinvolgimento <strong>delle</strong> imprese associate nella realizzazione dei<br />

programmi, nella valutazione dei risultati e nella utilizzazione dei servizi, dei prodotti e dei format professionali<br />

realizzati dall'insieme <strong>delle</strong> attività del Progetto in esame,<br />

- a favorire ed arricchire la realizzazione finanziaria del Progetto sulla base di idee, proposte e programmi<br />

coerenti, compatibili e funzionali con gli scopi del Progetto stesso.<br />

Art. 5.<br />

Inoltre, Università e Conf<strong>industria</strong> convengono di:<br />

- costituire il Comitato Università-Impresa del Progetto, con funzioni tecnico operative per la effettiva<br />

attuazione del presente Protocollo d'intesa, composto da tre delegati dell'Università e da tre delegati di<br />

Conf<strong>industria</strong>, i cui compiti specifici verranno definiti nella prima riunione del Comitato stesso con apposito<br />

documento di programma annuale, quindi verificato, integrato e reso operativo mediante sottoscrizione tra le<br />

stesse parti;<br />

- dare corso e completo sviluppo organizzativo e societario alla parte di Progetto riguardante la “Scuola di<br />

Management dell'Università degli Studi di SAssari” (MUSA) a cui affidare, sotto la direzione tecnico-scientifica<br />

dell'Università e della Conf<strong>industria</strong>, il progetto, la programmazione tecnico-operativa e la gestione aziendale<br />

<strong>delle</strong> attività di Master e di alta formazione manageriale e professionale;<br />

- individuare e rendere operativa, in conseguenza del progressivo sviluppo del Progetto in esame, dei<br />

programmi adottati dal Comitato Università -Impresa e <strong>delle</strong> attività della Scuola di Management MUSA, una<br />

specifica attività editoriale e di divulgazione <strong>delle</strong> ricerche, degli elaborati e <strong>delle</strong> pubblicazioni realizzate dal<br />

Progetto e dalle attività di Master e di alta formazione, allo scopo anche di attuare e disporre di un'adeguato<br />

archivio documentale, di un circuito di distribuzione dei materiali prodotti e di un sistema qualificato di<br />

comunicazione, informazione e coinvolgimento rivolto all'insieme dell'opinione pubblica locale ed extra locale.<br />

PerL'Università<br />

per la Conf<strong>industria</strong><br />

Il Rettore<br />

il Presidente<br />

Prof.AlessandroMaida<br />

Dr. Alberto Ticca<br />

_________________________<br />

_________________________<br />

In data, Sassari il _________ letto, approvato e sottoscritto il presente Protocollo d'Intesa di cui ai precedenti<br />

articoli 1, 2, 3, 4 e 5<br />

perL'Università<br />

per la Conf<strong>industria</strong><br />

IlRettore<br />

President<br />

Prof.AlessandroMaida<br />

Dr. Alberto Ticca<br />

il


PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL POLITECNICO DI BARI E L’ASSOCIAZIONE<br />

DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA PER ATTIVITA’ DI<br />

INTERESSE COMUNE NEL CAMPO DELLA RICERCA (modificativo ed integrativo della<br />

Convenzione Quadro stipulata il 05.05.1993)<br />

TRA<br />

Il POLITECNICO di BARI (C.F. 93051590722), nella persona del prof. Antonio<br />

CASTORANI, Rettore pro-tempore, nato a Giovinazzo (BA) il 19-6-1945, domiciliato per la carica<br />

presso la sede dello stesso Politecnico in Bari - via Amendola 126/b<br />

E<br />

L’ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA, con sede<br />

legale in Foggia, Via Valentini Vista Franco, 1 – 71100 Foggia, codice fiscale 80002530717 (nel<br />

seguito denominata l’Associazione), rappresentata dal suo Presidente, Nicola BISCOTTI , ivi<br />

domiciliato per la carica,<br />

PREMESSO<br />

- che il 05.05.1993 gli Enti firmatari del presente Protocollo hanno sottoscritto una “Convenzione<br />

Quadro” finalizzata a sviluppare, congiuntamente, iniziative nell’ambito <strong>delle</strong> aree di comune interesse<br />

volte principalmente alle attività di formazione;<br />

- che i medesimi Enti hanno ravvisato l’opportunità di ampliare i contenuti dell’accordo, di cui alla<br />

menzionata “Convenzione”, sottoscrivendo un ulteriore atto convenzionale integrativo del precedente<br />

mirato, tra l’altro, allo sviluppo di iniziative nel campo della Ricerca;<br />

- che ferma restando l’espressa volontà di confermare la validità della “Convenzione Quadro”<br />

stipulata in data 05.05.93, così come integrata ed in alcune parti modificata dal presente atto;<br />

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE<br />

ART. 1 - Disposizioni Legislative<br />

L’articolazione del presente Protocollo riflette, ai fini operativi, le disposizioni contenute nella legge 21<br />

febbraio 1980 n. 28, nel D.P.R. 11 luglio 1980 n. 382 e nella legge 15 Marzo 1997, n. 59.<br />

ART. 2 - Oggetto del protocollo<br />

Oggetto del presente accordo è quello di sviluppare iniziative di comune interesse nel campo della<br />

ricerca, con opportuni collegamenti tra il Politecnico e mondo imprenditoriale.<br />

Le Parti potranno attuare congiuntamente programmi di ricerca di interesse comune, da svolgersi sia<br />

presso il Politecnico sia presso aziende <strong>industria</strong>li. Potranno, inoltre, concordare le modalità per l’uso di<br />

particolari attrezzature, anche messe a disposizione presso le sedi del Politecnico, e servizi <strong>delle</strong> industrie<br />

associate all’Associazione.<br />

L’Associazione, inoltre, si riserva di istituire borse di studio per giovani laureati e premi di laurea per le<br />

migliori tesi su temi concordati con il Politecnico.<br />

Tra le Parti verranno perseguiti obiettivi di collaborazione scientifica, di ricerca e di consulenza, al fine di<br />

sviluppare e definire, con intese operative, modalità e forme di attuazione del presente accordo, in<br />

particolare per quel che riguarda:<br />

1. programmi di ricerca finalizzata all’applicazione dei risultati;


2. diffusione e trasferimento di tecnologie;<br />

3. informazioni, consulenza ed assistenza scientifico-tecnologica;<br />

4. attività di laboratorio e certificazione;<br />

5. attività di studio, ricerca ed informazione, anche attraverso lo scambio <strong>delle</strong> conoscenze derivanti<br />

dalla realizzazione di banche dati;<br />

6. promozione di azioni che conducano ad investire maggiori risorse nel campo della ricerca e<br />

dell’innovazione tecnologica, sia da parte pubblica sia da parte del sistema produttivo;<br />

7. partecipazione a programmi e progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea;<br />

8. promozione di incontri e dibattiti, sia presso l’Associazione sia presso il Politecnico, su vari temi di<br />

interesse comune sulla ricerca, con la partecipazione di rappresentanti d funzioni di ricerca aziendali<br />

e/o docenti universitari;<br />

9. realizzazioni di iniziative volte alla promozione dell’occupazione nel settore della ricerca, finalizzato<br />

all’avviamento di titolari di diploma universitario, di laureati e di dottori di ricerca ad attività di<br />

ricerca;<br />

10. promozione di attività di tirocinio ed orientamento di studenti e/o laureati e diplomati universitari<br />

presso aziende aderenti all’Associazione, anche con riferimento alle previsioni di cui all’art. 18 della<br />

Legge n. 196/97.<br />

Sui temi concordati potranno essere stipulati specifici contratti tra le Parti sotto forma di “Protocolli di<br />

attuazione”, atti a regolare le attività di reciproca collaborazione. Se il caso, tali contratti saranno stipulati<br />

in ottemperanza all’art. 66 del D.P.R. n. 382/80.<br />

ART. 3 - Comitato<br />

Le parti si impegnano a costituire, entro trenta giorni dalla data di sottoscrizione della presente<br />

Convenzione, un apposito Comitato composto da due membri designati dall'Associazione e due membri<br />

designati dal Rettore del Politecnico, con il compito di:<br />

a) Fissare ogni anno le linee generali di attività del presente accordo, eventualmente anche in<br />

collaborazione con il Comitato di cui alla precedente “Convenzione Quadro”;<br />

b) Promuovere e verificare le fasi e le modalità di attuazione del presente accordo e <strong>delle</strong> intese<br />

operative conseguenti, nonché notificare periodicamente i risultati.<br />

I componenti del Comitato decadono dalla carica alla stessa data di scadenza del Comitato di cui alla<br />

precedente “Convenzione Quadro”, salvo diverso accordo tra le Parti.<br />

Il Comitato si riunirà almeno due volte all’anno.<br />

ART. 4 – Modalità di esecuzione <strong>delle</strong> attività<br />

Le Parti provvederanno con singoli “Protocolli di attuazione” a regolare le attività oggetto della presente<br />

Convenzione. Tali atti verranno stipulati in conformità degli appositi regolamenti approvati dal Consiglio<br />

di Amministrazione del Politecnico.<br />

ART. 5 – Durata<br />

Il presente accordo scadrà alla data di scadenza della precedente “Convenzione Quadro” sottoscritto in<br />

data 05.05.93. Si stabilisce, sin d’ora, che entrambi gli accordi si rinnovano tacitamente dopo la<br />

scadenza per singoli periodi successivi di un anno.<br />

ART. 6 - Recesso<br />

Ciascuna <strong>delle</strong> Parti potrà, a suo insindacabile giudizio, recedere dalle Convenzioni (il presente<br />

“Protocollo” e dalla precedente Convenzione quadro stipulata il 5.5.93) con preavviso di almeno sei


mesi, che dovrà essere notificato all’altra parte con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.<br />

ART. 7 – Oneri fiscali<br />

Le spese di bollo del presente Protocollo saranno ad esclusivo carico dell’Associazione.<br />

La presente Convenzione sarà registrata solo in caso d’uso e le spese saranno a carico del richiedente.<br />

Foggia,<br />

Politecnico di Bari<br />

Associazione degli Industriali<br />

IL RETTORE<br />

(Prof. Antonio CASTORANI)<br />

della Provincia di Foggia<br />

Il Presidente<br />

(Nicola BISCOTTI)


PER PRESA VISIONE<br />

SCHEMA DI CONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO<br />

DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO<br />

TRA<br />

Il Politecnico di Bari, con sede in Bari, Via Amendola, n.126/B, codice fiscale 93051590722 d’ora in poi<br />

denominato «soggetto promotore», rappresentato dal Magnifico Rettore Pro-tempore, Prof. Antonio<br />

Castorani, nato a Giovinazzo (BA) il 19.6.1945;<br />

E<br />

L’ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI CAPITANATA - FOGGIA, in rappresentanza dei propri<br />

associati nella loro qualità di soggetti ospitanti, con sede legale in FOGGIA, Via Valentini Vista Franco<br />

n. 1, codice fiscale 80002530717, rappresentata da NICOLA BISCOTTI, in qualità di PRESIDENTE<br />

DELL’ ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI FOGGIA, nato ad Apricena (FG) il 31/03/1958,<br />

ed ivi residente in Via Collatia n. 7<br />

Premesso<br />

‣ che al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e<br />

realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi i soggetti<br />

richiamati all’art. 18, comma 1, lettera a), della legge 24 giugno 1997, n. 196, possono promuovere<br />

tirocini di formazione ed orientamento in impresa a beneficio di coloro che abbiano già assolto<br />

l’obbligo scolastico ai sensi della legge 31 dicembre 1962, n. 1859 e tra questi degli studenti<br />

universitari, degli studenti che frequentano dottorati di ricerca, ovvero dei laureati o diplomati da non<br />

oltre 18 mesi, secondo le modalità del regolamento di attuazione di cui al Decreto del Ministero del<br />

Lavoro e della Previdenza Sociale 25 Marzo 1998, n.142;<br />

‣ che il sistema educativo e il sistema produttivo convengono sulla necessità di sviluppare adeguate<br />

forme di raccordo tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro, al fine di migliorare la qualità<br />

dei processi formativi e di favorire la diffusione della cultura d’impresa.<br />

Si conviene quanto segue:<br />

Art. 1<br />

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente convenzione.<br />

Art. 2<br />

Ai sensi dell’art. 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, L’ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI<br />

FOGGIA si impegna in nome e per conto <strong>delle</strong> Società ad essa associate, a favorire l’accoglimento, presso<br />

le strutture produttive di queste, di soggetti in tirocinio di formazione ed orientamento, nel rispetto dei<br />

limiti fissati dall’art.1, comma 3, del Decreto 25.3.98, n.142, su proposta del soggetto promotore, o<br />

concordemente individuati.<br />

Il tirocinio sarà svolto:<br />

‣ da diplomandi e laureandi;<br />

‣ da coloro che frequentano Corsi di Dottorato di ricerca o Scuole di specializzazione;<br />

‣ da diplomati e laureati anche nei diciotto mesi successivi al termine degli studi.;<br />

Art.3<br />

1. Il tirocinio formativo e di orientamento, ai sensi dell’art. 18, comma 1, lettera d), della legge n. 196<br />

del 1997 non costituisce rapporto di lavoro e si configura come completamento del percorso<br />

formativo, sia per la realizzazione di obiettivi didattici, di orientamento e di acquisizione di<br />

conoscenza del mondo produttivo, sia al fine di agevolare le scelte professionali.<br />

2. Durante lo svolgimento del tirocinio l’attività di formazione ed orientamento è seguita e verificata da<br />

un tutore designato dal soggetto promotore, in veste di responsabile didattico-organizzativo, e da un<br />

tutor o dallo stesso responsabile aziendale, indicato dal soggetto ospitante.


3. Per ciascun tirocinante inserito nell’impresa ospitante in base alla presente Convenzione viene<br />

predisposto dal soggetto promotore di concerto con il soggetto ospitante un Progetto Formativo e di<br />

Orientamento, secondo lo schema di cui all’”Allegato 2” del menzionato Decreto 25.03.98, n.142,<br />

contenente:<br />

‣ il nominativo del tirocinante;<br />

‣ i nominativi del tutore e del responsabile aziendale o tutore aziendale;<br />

‣ obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio, con l’indicazione dei tempi di presenza in<br />

azienda;<br />

‣ le strutture aziendali (stabilimenti, sedi, reparti, uffici) presso cui si svolge il tirocinio;<br />

‣ gli estremi identificativi <strong>delle</strong> polizze assicurative INAIL, contro gli infortuni sul lavoro, e contro<br />

i rischi derivanti da responsabilità civile, mediante Polizza stipulata dal soggetto promotore.<br />

Art. 4<br />

Il soggetto promotore si impegna a far sottoscrivere al tirocinante, all’interno del progetto, una<br />

dichiarazione con la quale lo stesso si assume l’obbligo di svolgere le attività previste dal Progetto<br />

formativo e di orientamento; seguire le indicazioni del tutore e del responsabile aziendale; rispettare i<br />

regolamenti disciplinari, le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro vigenti<br />

nell’Azienda ospitante; mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene ai dati, informazioni o<br />

conoscenze in merito a processi produttivi e prodotti, acquisiti durante e dopo lo svolgimento del<br />

tirocinio.<br />

Art.5<br />

Il soggetto promotore assicura il/i tirocinante/i contro gli infortuni sul lavoro presso INAIL, nonché per la<br />

responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel settore, In caso di incidente durante lo<br />

svolgimento del tirocinio, l’Azienda ospitante si impegna a segnalare tempestivamente al soggetto<br />

promotore, entro i tempi previsti dalla normativa vigente, nonché agli istituti assicurativi (facendo<br />

riferimento al numero della polizza sottoscritta dal soggetto promotore).<br />

Art. 6<br />

Il soggetto promotore si impegna a far pervenire alla regione o alla provincia delegata, alle strutture<br />

provinciali del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale competenti per territorio in materia di<br />

ispezione, nonché alle rappresentanze sindacali aziendali, segnalate dalla Società ospitante, copia della<br />

Convenzione e di ciascun Progetto formativo e di orientamento.<br />

Art. 7<br />

La presente Convenzione ha vigore fino al termine dell’anno accademico successivo alla stipula della<br />

stessa e si intende tacitamente rinnovata di anno accademico in anno accademico, salvo disdetta di una<br />

<strong>delle</strong> parti, da comunicare per iscritto.<br />

La disdetta ha effetto dall’inizio dell’anno accademico ad essa seguente.<br />

Art. 8<br />

Le norme della presente Convenzione si applicano all’ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI<br />

FOGGIA e alle Società ad essa associate.<br />

Nessuna responsabilità farà capo all’ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DI FOGGIA per<br />

eventuali inadempienze e/o violazioni di legge <strong>delle</strong> proprie associate durante lo svolgimento del tirocinio.<br />

Art. 9<br />

Il presente atto, redatto in duplice copia, verrà registrato in caso d’uso a spese della parte che richiederà la<br />

registrazione.<br />

Le spese di bollo inerenti la presente convenzione quadro sono a carico dell’ASSOCIAZIONE.<br />

Bari, lì…………<br />

Foggia, lì………….<br />

Politecnico di Bari<br />

Associazione degli Industriali di Foggia<br />

IL RETTORE<br />

Il RAPPRESENTANTE LEGALE<br />

(Antonio CASTORANI)<br />

(Nicola BISCOTTI)


Federazione Nazionale dell’Industria Chimica<br />

Regolamento Premio Nazionale Federchimica<br />

Per un futuro intelligente<br />

Tredicesima edizione<br />

La Federchimica, Federazione Nazionale dell’Industria Chimica, promuove il Premio Nazionale<br />

“FEDERCHIMICA – PER UN FUTURO INTELLIGENTE”.<br />

Il Premio è diviso in tre sezioni:<br />

1 a sezione:<br />

Riservata a cultori di discipline chimiche operanti quali docenti o ricercatori nelle università<br />

italiane o in strutture di ricerca pubblica per ricerche scientifiche e tecnologiche nel settore<br />

chimico, anche finalizzate all’ecologia e all’ambiente, allo studio e all’applicazione <strong>delle</strong><br />

tecnologie pulite e di apparecchiature idonee alla lotta contro l’inquinamento, alla promozione<br />

della qualità.<br />

Rif. 10<br />

2 a sezione:<br />

Riservata a neolaureati dei corsi di laurea in chimica, chimica <strong>industria</strong>le, ingegneria chimica e<br />

chimica e tecnologie farmaceutiche.<br />

Rif. 20<br />

3 a sezione:<br />

Riservata a giornalisti professionisti e pubblicisti autori di articoli, servizi ed inchieste, speciali e<br />

documentari inerenti la chimica.<br />

Rif. 30<br />

Sezioni speciali<br />

“La plastica materiale intelligente” e “Cloro amico mio” riservate ai docenti della scuola<br />

elementare e secondaria di 1° grado (per queste sezioni vedere il relativo bando allegato).


REGOLAMENTO<br />

Art. 1<br />

La dotazione <strong>delle</strong> 3 sezioni del Premio è di Lit. 30 milioni, così suddivisi:<br />

ð 1 a sezione: un premio da Lit. 10 milioni.<br />

ð 2 a sezione: cinque premi da Lit. 3 milioni ciascuno.<br />

ð 3 a sezione: premi per giornalisti professionisti e pubblicisti della stampa e del settore<br />

radiofonico e televisivo. La dotazione complessiva di questa sezione è di Lit. 5 milioni<br />

Art. 2<br />

Possono concorrere alla 1 a sezione del Premio professori universitari ordinari, associati ed<br />

incaricati e ricercatori <strong>delle</strong> università italiane, che siano cultori di discipline chimiche, nonché<br />

ricercatori operanti in strutture pubbliche di ricerca, anch’essi cultori di discipline chimiche. I<br />

concorrenti non dovranno aver superato i 40 anni di età alla scadenza del presente bando. Le<br />

ricerche e gli studi presentati saranno caratterizzati dalla “fattispecie innovativa” in essi presente<br />

sotto il profilo della novità tecnologica o scientifica, comprendendo anche il settore dell’ambiente<br />

e dell’ecologia, con particolare preferenza alla applicazione <strong>delle</strong> tecnologie pulite, alla<br />

prevenzione e alla creazione di apparecchi e materiali idonei alla lotta contro l’inquinamento.<br />

Verrà prestata particolare attenzione da parte della Giuria nell’individuare e incoraggiare<br />

ricercatori e scienziati emergenti nei settori sopraddetti.<br />

Le ricerche possono essere documentate con monografie o insiemi di lavori e/o brevetti su una<br />

specifica tematica rappresentante un insieme omogeneo.<br />

I concorrenti dovranno concorrere al Premio presentando un numero variabile da 5 a 10 lavori,<br />

pubblicati a partire dal 1996, da loro stessi ritenuti più significativi e rappresentativi della loro<br />

attività.<br />

Il lavoro od i lavori presentati non devono aver ricevuto precedenti premi e/o riconoscimenti.<br />

Verrà inoltre premiato fuori concorso, con una medaglia d’oro, uno scienziato le cui ricerche<br />

abbiano condotto a risultati particolarmente brillanti nel campo teorico e/o applicativo.<br />

Art. 3<br />

Le opere di cui all’articolo precedente saranno valutate sulla base dell’importanza e del risultato<br />

conseguito.<br />

Art. 4<br />

Possono concorrere alla 2 a sezione del Premio neolaureati – cittadini italiani o stranieri residenti<br />

– dei corsi di laurea in chimica, chimica <strong>industria</strong>le, ingegneria chimica e chimica e tecnologie<br />

farmaceutiche.<br />

Per neolaureati si intendono i laureati negli anni accademici 1998/1999 e 1999/2000 con<br />

votazione di laurea non inferiore a 100/110.<br />

Art. 5<br />

Le Tesi di Laurea cui all’articolo precedente saranno valutate sulla base dell’interesse dei temi<br />

trattati, o per le nuove concezioni espresse negli elaborati.


Art. 6<br />

Possono concorrere alla 3 a sezione del Premio giornalisti professionisti e pubblicisti iscritti<br />

all’Ordine dei giornalisti.<br />

Le opere, in lingua italiana e di autori italiani o stranieri residenti, possono consistere in:<br />

articoli e servizi giornalistici, inchieste, speciali, libri e documentari inerenti la chimica in tutti i<br />

suoi aspetti, inclusi quelli relativi all’ambiente o alla qualità dei prodotti, alla diffusione <strong>delle</strong><br />

conoscenze scientifiche. Le opere giornalistiche devono essere state pubblicate su quotidiani e<br />

periodici nazionali e regionali o mandati in onda da emittenti televisive o radiofoniche a<br />

diffusione nazionale o regionale o locale o facenti parte di network. I libri devono essere stati<br />

pubblicati da case editrici. Sono escluse le opere fuori commercio.<br />

Possono concorrere al Premio i lavori realizzati e pubblicati/mandati in onda nel periodo<br />

compreso fra l’1 gennaio 2000 e il 31 gennaio 2001.<br />

Art. 7<br />

Le opere di cui all’articolo precedente saranno valutate sulla base della capacità con la quale<br />

l’autore avrà saputo illustrare un avvenimento, un problema, un concetto, una disciplina<br />

nell’ambito scientifico-tecnologico, suscettibili di pubblico interesse.<br />

Art. 8<br />

Coloro i quali intendono partecipare al Premio devono inviare, entro il 12 febbraio 2001,<br />

alla Segreteria del Premio Nazionale “FEDERCHIMICA – PER UN FUTURO INTELLIGENTE” -<br />

Via Giovanni da Procida 11 - 20149 Milano il materiale sottoelencato, segnalando anche<br />

sulla busta il Riferimento della sezione a cui intendono concorrere, il nome del mittente e<br />

l’indirizzo.<br />

1 a sezione:<br />

I progetti, gli studi e le pubblicazioni dovranno pervenire in una copia unica sottoscritta. Nel caso<br />

siano presentati insiemi di lavori o di brevetti - in misura variabile tra le 5 e le 10 unità - va<br />

allegata una breve relazione riassuntiva.<br />

2 a sezione:<br />

Per i neolaureati è richiesta inizialmente una autodichiarazione attestante la laurea conseguita e<br />

contenente: il titolo della tesi, la media dei voti ottenuti negli esami, il numero <strong>delle</strong> lodi e<br />

quant’altro ritenuto utile per concorrere al Premio.<br />

La Giuria, dopo aver vagliato l’autodichiarazione, richiederà la tesi di laurea e la documentazione<br />

ai neolaureati ritenuti in grado di poter concorrere ai premi in palio.<br />

3 a sezione:<br />

E’ richiesto l’invio di: • per ogni servizio giornalistico, una copia originale sottoscritta ed una<br />

fotocopia del lavoro pubblicato; • per i servizi radiofonici, una copia su nastro-cassetta e una<br />

copia originale sottoscritta del testo; • per i libri, tre copie sottoscritte dall’autore; • per i servizi<br />

televisivi, una copia su videocassetta sistema VHS e una copia originale sottoscritta del testo; •<br />

una dichiarazione che specifica la categoria professionale (professionisti o pubblicisti) di cui i<br />

concorrenti fanno parte; • per i lavori pubblicati con sigle o pseudonimi, i partecipanti devono<br />

allegare alla documentazione una dichiarazione firmata dal direttore della pubblicazione, in cui si<br />

certifica l’identità dell’autore e la categoria professionale (professionisti o pubblicisti) di cui fa<br />

parte.


Art. 9<br />

Si può concorrere alle varie sezioni del Premio sia partecipando volontariamente, sia su invito a<br />

seguito di segnalazioni informali di esponenti della Giuria.<br />

Art. 10<br />

Ulteriori copie del presente regolamento sono reperibili presso la Segreteria del Premio<br />

Nazionale “FEDERCHIMICA – PER UN FUTURO INTELLIGENTE” – Via Giovanni da Procida 11 –<br />

20149 Milano Tel. 02 54565.1– e-mail: comunicazione@federchimica.it<br />

Art. 11<br />

Le copie <strong>delle</strong> opere inviate al concorso non saranno restituite.<br />

I lavori premiati resteranno depositati per 4 anni presso la Segreteria del Premio che potrà citarli<br />

indicando la fonte.<br />

Art. 12<br />

L’attribuzione dei premi è rimessa al giudizio insindacabile della Giuria. L’adesione al Premio<br />

implica l’accettazione completa ed incondizionata del presente regolamento.<br />

Art. 13<br />

La premiazione avverrà, per tutte le sezioni, nel corso di una manifestazione pubblica.<br />

Art. 14<br />

La Giuria del Premio per le prime tre sezioni è presieduta dal Prof. Umberto Colombo ed è<br />

composta da:<br />

− Dott. Ernesto Auci, Direttore de “Il Sole 24 Ore”<br />

− Dott.ssa Diana Bracco, Presidente della Commissione Direttiva Responsible Care di<br />

Federchimica<br />

− Dott.ssa Manuela Cadringher, Presidente AIGA – Associazione Italiana Giornalisti<br />

Ambientalisti<br />

− Prof. Sergio Carrà, Ordinario di Chimica Fisica presso il Politecnico di Milano<br />

− Dott.ssa Paola De Paoli, Presidente UGIS – Unione Giornalisti Scientifici<br />

− Prof. Lamberto Malatesta, Emerito di Chimica Generale e Inorganica presso l’Università di<br />

Milano<br />

− Prof. Giorgio Modena, Emerito di Chimica Organica presso l’Università di Padova<br />

− Prof. Lido Porri, Ordinario di Chimica Industriale Organica presso il Politecnico di Milano<br />

− Dott. Enrico Sassoon, Editorialista de “Il Sole 24ore”<br />

− Dott. Giorgio Squinzi, Presidente di Federchimica<br />

− Prof. Renato Ugo, Ordinario di Chimica Generale e Inorganica presso l’Università di<br />

Milano<br />

− Dr. Vincenzo Vitelli, Vice Presidente per i Rapporti Esterni di Federchimica<br />

− Prof. Giuseppe Zerbi, Ordinario di Scienza dei Materiali presso il Politecnico di Milano


Sezione speciale "LA PLASTICA MATERIALE INTELLIGENTE"<br />

per la scuola elementare e secondaria di 1° grado<br />

Regolamento<br />

Possono concorrere alla sezione speciale suddetta i docenti della scuola elementare e secondaria<br />

di 1° grado.<br />

I partecipanti dovranno presentare i risultati <strong>delle</strong> esperienze didattiche realizzate sotto forma di:<br />

lavori grafici, fotografie, video, opuscoli, questionari, interviste, relazioni.<br />

La finalità di questa iniziativa è quella di esaminare in modo innovativo anche sul piano didattico<br />

il contributo che la plastica può dare alla qualità della vita dei cittadini.<br />

Le esperienze dovranno riguardare gli aspetti connessi con la ricerca scientifica, le problematiche<br />

ambientali, le caratteristiche igienico-sanitarie, la flessibilità e la versatilità dei materiali.<br />

Obiettivi e caratteristiche dei lavori<br />

I lavori dovranno essere orientati ai seguenti obiettivi:<br />

a) diffondere una corretta informazione e relative applicazioni sui materiali plastici;<br />

b) valorizzare la plastica come materiale, facendo prendere coscienza <strong>delle</strong> ragioni e motivando<br />

gli alunni;<br />

c) individuare e proporre modalità operative che coinvolgano alunni, famiglie e territorio anche<br />

utilizzando il progetto APQUA;<br />

d) inserire tale esperienza nel P.O.F. perché trattasi di iniziative informative/formative;<br />

e) offrire agli alunni l'opportunità di vivere un'esperienza attiva in cui siano reali protagonisti ed<br />

i docenti coinvolti assumano il ruolo di animatori e coordinatori.<br />

Il materiale inviato dovrà presentare le seguenti indicazioni:<br />

a) l'iter metodologico seguito. Per ogni fase, in originale o in fotocopia, la documentazione del<br />

materiale prodotto;<br />

b) durata dell'iniziativa;<br />

c) numero degli alunni coinvolti in rapporto alla totalità della classe/classi;<br />

d) iniziative che coinvolgono famiglie, altre istituzioni scolastiche e/o fonti di informazione<br />

tecnico-scientifiche, originali iniziative istruttive/educative in interazione con il territorio;<br />

e) sarà apprezzato l'utilizzo di materiale audiovisivo e multimediale;<br />

f) contemplare, altresì, future iniziative , durature nel tempo, in interazione tra scuola e<br />

territorio.<br />

Possono concorrere singoli docenti ed anche gruppi di docenti che abbiano coinvolto gruppi di<br />

classi.<br />

I lavori presentati non dovranno aver ricevuto ulteriori premi e riconoscimenti.<br />

Scadenza<br />

Le iniziative in questione vanno realizzate in modo che sia possibile inviare i relativi materiali<br />

entro il 15 marzo 2001 alla Segreteria del Premio Federchimica - Assoplast (Via Giovanni da<br />

Procida 11 – 20149 Milano) segnalando sulla busta il riferimento alla sezione, il nome del<br />

mittente ed il suo indirizzo.


Premi<br />

Premio Docenti:<br />

Premio Scuole:<br />

L'ammontare dei Premi della Sezione è di L. 21 milioni così suddivisi:<br />

1° Premio: 3 milioni per la scuola elementare, 3 milioni per la scuola<br />

secondaria di 1° grado;<br />

2° Premio: 2 milioni per la scuola elementare, 2 milioni per la scuola<br />

secondaria di 1° grado;<br />

3° Premio: 1 milione per la scuola elementare, 1 milione per la scuola<br />

secondaria di 1° grado.<br />

Nel caso che il Premio venga assegnato a un gruppo di docenti, questi ultimi si<br />

suddivideranno il Premio stesso.<br />

Alle scuole di appartenenza dei vincitori verrà assegnato un buono per<br />

l'acquisto di strumentazione scientifica dell'importo di 1.500.000 Lire.<br />

Valutazione<br />

La Giuria della sezione speciale sarà composta dalla Giuria del Premio.<br />

"FEDERCHIMICA – PER UN FUTURO INTELLIGENTE" cui si aggiungeranno alcuni membri designati<br />

da Assoplast.<br />

Per tutto quanto non previsto dal Bando della sezione speciale occorre fare riferimento al Bando<br />

del Premio "FEDERCHIMICA – PER UN FUTURO INTELLIGENTE".<br />

Per ulteriori informazioni vedasi anche sito Internet "www.plastica.it".


Sezione speciale "CLORO AMICO MIO"<br />

per la scuola elementare e secondaria di 1° grado<br />

Regolamento<br />

Possono concorrere alla sezione speciale suddetta i docenti della scuola elementare e secondaria<br />

di 1° grado.<br />

I partecipanti dovranno presentare i risultati <strong>delle</strong> esperienze didattiche realizzate sotto forma di:<br />

lavori grafici, fotografie, video, opuscoli, questionari, interviste, relazioni.<br />

La finalità di questa iniziativa è quella di esaminare in modo innovativo anche sul piano didattico<br />

il contributo che il cloro ed i suoi principali derivati possono dare alla qualità della vita.<br />

Le esperienze dovranno riguardare gli aspetti connessi con la ricerca scientifica, le problematiche<br />

ambientali, le caratteristiche igienico-sanitarie, ecc.<br />

Obiettivi e caratteristiche dei lavori<br />

I lavori dovranno essere orientati ai seguenti obiettivi:<br />

a) diffondere una corretta informazione sul cloro ed i suoi principali derivati;<br />

b) promuovere comportamenti corretti nell'uso del cloro;<br />

c) dimostrare originalità e creatività nel messaggio diffuso.<br />

Il materiale inviato dovrà presentare le seguenti indicazioni:<br />

a) l'iter metodologico seguito. Per ogni fase, in originale o in fotocopia, la documentazione del<br />

materiale prodotto;<br />

b) durata dell'iniziativa;<br />

c) numero degli alunni coinvolti in rapporto alla totalità della classe/classi;<br />

d) iniziative che coinvolgono famiglie, altre istituzioni scolastiche e/o fonti di informazione<br />

tecnico-scientifiche, originali indagini condotte sul territorio, cui verrà attribuito particolare<br />

merito.<br />

Possono concorrere singoli docenti ed anche gruppi di docenti che abbiano coinvolto gruppi di<br />

classi.<br />

I lavori presentati non dovranno aver ricevuto ulteriori premi e riconoscimenti.<br />

Scadenza<br />

Le iniziative in questione vanno realizzate in modo che sia possibile inviare i relativi materiali<br />

entro il 15 marzo 2001 alla Segreteria del Premio Federchimica - Assobase (Via Giovanni da<br />

Procida 11 – 20149 Milano) segnalando sulla busta il riferimento alla sezione, il nome del<br />

mittente ed il suo indirizzo.<br />

Premi<br />

Premio Docenti:<br />

L'ammontare dei Premi della Sezione è di L. 21 milioni così suddivisi:<br />

1° Premio: 3 milioni per la scuola elementare, 3 milioni per la scuola<br />

secondaria di 1° grado;<br />

2° Premio: 2 milioni per la scuola elementare, 2 milioni per la scuola<br />

secondaria di 1° grado;<br />

3° Premio: 1 milione per la scuola elementare, 1 milione per la scuola<br />

secondaria di 1° grado.


Premio Scuole:<br />

Nel caso che il Premio venga assegnato a un gruppo di docenti, questi ultimi si<br />

suddivideranno il Premio stesso.<br />

Alle scuole di appartenenza dei vincitori verrà assegnato un buono per<br />

l'acquisto di strumentazione scientifica dell'importo di 1.500.000 Lire.<br />

Valutazione<br />

La Giuria della sezione speciale sarà composta dalla Giuria del Premio.<br />

"FEDERCHIMICA – PER UN FUTURO INTELLIGENTE" cui si aggiungeranno alcuni membri designati<br />

da Assobase.<br />

Per tutto quanto non previsto dal Bando della sezione speciale occorre fare riferimento al Bando<br />

del Premio "FEDERCHIMICA – PER UN FUTURO INTELLIGENTE".<br />

Per ulteriori informazioni vedasi anche sito Internet “www.cloro.org”.


Siti sull’università e l’orientamento universitario<br />

Orientanet<br />

http://www.quipo.it/orientanet/home.htm<br />

Universo<br />

http://universo.murst.it/frameset/indexFrame.html<br />

Sezione “Università” del MURST<br />

http://www.murst.it/Universi/2000bis.htm<br />

Conferenza dei Rettori <strong>delle</strong> Università Italiane<br />

www.crui.it<br />

Progetto CAMPUS – Diplomi Universitari professionalizzanti<br />

www.campus.crui.it<br />

Guida alle sedi e ai dipartimenti universitari italiani<br />

http://sito.cineca.it/strutture/struttura.html<br />

Guida alle università nel mondo<br />

http://www.unibo.it/infostud/altreuni.htm<br />

Sito di link utili sui temi della formazione e dell’orietamento<br />

http://www.aiuto.net/it.htm<br />

La classifica CENSIS <strong>delle</strong> migliori Università italiane<br />

http://www.repubblica.it/online/scuola_universita/classifica/classifica/classifica.html<br />

Guida all’università<br />

http://www.repubblica.it/misc/guida/index.html<br />

Repertorio nazionale <strong>delle</strong> tesi universitarie<br />

http://www.tesionline.it<br />

Siti sulla ricerca e il trasferimento tecnologico<br />

Unione Europea<br />

http://www.europa.eu.int/<br />

Pagina europea sulle politiche della ricerca e dell’innovazione tecnologica<br />

http://www.europa.eu.int/pol/rd/index_it.htm<br />

Commissione europea - Direzione Generale della Ricerca<br />

http://www.europa.eu.int/comm/dgs/research/index_it.html<br />

Sezione “Ricerca” del MURST<br />

http://www.murst.it/Ricerca/ricerca.htm<br />

APRE - Agenzia per la promozione della ricerca europea<br />

www.apre.it


AIRI - Associazione italiana per la ricerca <strong>industria</strong>le<br />

www.airi.it<br />

CNR - Consiglio nazionale <strong>delle</strong> ricerche<br />

www.cnr.it<br />

Enea<br />

www.enea.it<br />

INFN - Istituto nazionale di Fisica Nucleare<br />

www.infn.it<br />

INFM - Isitituto nazionale di Fisica della Materia<br />

www.infm.it<br />

CINECA Bologna<br />

www.cineca.it<br />

ASSOTEC – Società di brokeraggio tecnologico<br />

www.assotec.it<br />

L’Industrial Liaison Office dell’Università di Siena<br />

http://www.unisi.it/liaison/<br />

L’Industrial Liaison Office dell’Università di Catania<br />

http://www.unict.it/ricerca/liaison/<br />

Servizi alle imprese del Politecnico di Milano<br />

http://www.polimi.it/imprese.html<br />

CUSTOM - Centro Interuniversitario per la ricerca nel campo dell’economia e del<br />

management dell’innovazione tecnologica.<br />

http://www.unisi.it/custom/<br />

Progetto SFC:FIM – Formazione e imprenditorialità nel Mezzogiorno<br />

www.fim.sfc.it<br />

ADI - Associazione italiana dottori di ricerca<br />

www.dottorato.it<br />

AIFI – Associazione italiana degli Investitori istituzionali nel capitale di rischio<br />

www.aifi.it<br />

Ufficio ricerca dell’Università di Bologna<br />

http://www.unibo.it/ricerca/<br />

VERNE – Rete virtuale per la ricerca europea in Emilia Romagna<br />

http://almaue.stat.unibo.it/vernehtm/<br />

DIADI 2000 – Ricerca & Impresa per l’innovazione in Piemonte<br />

http://www.corep.polito.it/diadi2000/<br />

Incubatore imprese innovative del Politecnico di Torino<br />

http://212.131.206.133/incubatore/


Revisione editoriale, progettazione e costruzione file pdf<br />

a cura di EUE-Risco srl- Roma

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