repertorio delle collaborazioni universita'-industria ... - Confindustria
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- Il contratto di ricerca è la forma di cooperazione più significativa e strategica in<br />
termini di innovazione tecnologica. Il contratto promuove e regola un programma di<br />
studi inerenti a temi scientifici di frontiera, di elevato potenziale innovativo, che richiede<br />
una durata di medio termine e risorse umane ed economiche adeguate. I dipartimenti<br />
universitari maggiormente coinvolti nell'attività di ricerca su commessa<br />
aziendale sono quelli di ingegneria (in particolare elettronica, informatica, energetica,<br />
georisorse e territorio), di agraria (in particolare i dipartimenti di colture <strong>industria</strong>li,<br />
agro-alimentare, zootecnica e veterinaria), di scienze (in particolare i dipartimenti<br />
di fisica, geologia, chimica <strong>industria</strong>le, mineralogia e materiali), di medicina<br />
(in particolare la farmacologia). Le strutture universitarie di ricerca sono inserite nell'albo<br />
dei laboratori esterni pubblici e privati altamente qualificati, autorizzati a svolgere<br />
ricerche di carattere applicativo a favore di piccole e medie industrie.<br />
- L'accordo di consulenza è una forma di cooperazione con un contenuto tecnicoscientifico<br />
diverso rispetto a quello del contratto di ricerca; consiste usualmente nel<br />
fornire nel breve periodo soluzioni a problemi specifici, strettamente legati all'attività<br />
produttiva dell'impresa committente. Rientrano nell'area della consulenza le convenzioni<br />
di reciproca informazione, l'assistenza tecnica per l'utilizzo di banche dati o<br />
di attrezzature scientifiche e tecniche di particolare complessità, le attività di trasferimento<br />
tecnologico, la cessione dei risultati di ricerche applicate.<br />
- Le forme di coinvolgimento aziendale nella didattica universitaria sono naturalmente<br />
differenziate e così graduabili: al primo livello, l'azienda che si ripromette<br />
di assorbire un certo numero di diplomati del corso universitario, non interferisce<br />
eccessivamente nel design del corso, preoccupandosi piuttosto di inserire alcuni<br />
suoi quadri nel gruppo docente e di offrire opportunità di conoscenza dell'azienda<br />
agli allievi (stages, visite, borse di studio); a un secondo livello, il corso di formazione<br />
nasce sulla base di un'esperienza consolidata di collaborazione tra dipartimenti<br />
universitari e aziende in tema di ricerca scientifica; la formazione di quadri avviene<br />
dunque in un humus già fertile di rapporti; a un terzo livello l'azienda "commissiona"<br />
all'Università un corso di formazione: tale procedura viene preferita per la formazione<br />
e l'aggiornamento professionale di quadri già assunti e coinvolti in operazioni di<br />
riconversione o ristrutturazione produttiva; per l'azienda si tratta anche di una scelta<br />
di diversificazione nelle politiche di formazione aziendale e di ricerca dell'efficienza<br />
di gestione.<br />
I contenuti più comuni di una Convenzione tipo di collaborazione didattica sono i<br />
seguenti:<br />
- docenti a contratto di provenienza aziendale<br />
- messa a disposizione di competenze scientifiche e tecniche aziendali per lo<br />
svolgimento di tesi di laurea<br />
- organizzazione di visite presso impianti <strong>industria</strong>li<br />
- organizzazione di stages e tirocini aziendali per l'esecuzione di ricerche o<br />
studi correlate alla didattica universitaria<br />
- erogazione di borse di studio (con definizione dei reciproci impegni di organizzazione,<br />
selezione e attribuzione) o di premi di laurea<br />
- uso di attrezzature e servizi logistici extra-universitari per lo svolgimento di attività<br />
didattiche integrative<br />
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