repertorio delle collaborazioni universita'-industria ... - Confindustria
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dialogo da costruire sul reciproco rispetto e sull’intelligenza dei percorsi comuni da<br />
progettare.<br />
b) Collaborare alla pari<br />
Occorre che i progetti comuni prevedano uguali responsabilità, uguali poteri ed<br />
uguali status, per evitare che uno dei partner sull’altro, sulla base della reciproca fiducia.<br />
“Alla pari” significa anche - e specularmente – riconoscere e preservare le rispettive<br />
autonomie e i reciproci, originari ruoli.<br />
c) Essere pazienti<br />
L’ideazione di progetti integrati e di azioni comuni richiedono tempo ed è inevitabile<br />
che il time-managing di un Dipartimento universitario possa non coincidere con<br />
quello di un’azienda. Il rispetto dei tempi reciproci non deve però far venir meno la<br />
vigilanza, nel senso della capacità di percepire quando è opportuno intervenire<br />
tempestivamente.<br />
d) Essere flessibili<br />
Il superamento dei tradizionali ostacoli alla collaborazione esige, innanzi tutto, cultura<br />
della sperimentabilità e della valutazione, rinuncia a strutture fisse o a ideerigide.<br />
e) Pensare in grande<br />
Dopotutto, le alleanze nascono perché i problemi si rivelano troppo grandi per poter<br />
essere risolti con l’iniziativa individuale.<br />
Il senso della collaborazione<br />
Il senso della collaborazione Università-<strong>industria</strong> si condensa attorno a sei parole<br />
chiave, indicative di altrettante pre-condizioni:<br />
• Autonomia<br />
• Partenariato<br />
• Qualità<br />
• Sinergia<br />
• Formazione avanzata<br />
• Transizione<br />
L’autonomia, di particolare attualità legislativa per l’università, è una condizione necessaria<br />
per la vita di singole istituzioni: un’università in grado di definire il proprio<br />
progetto formativo e di ricerca, di raccogliere le risorse necessarie, di realizzare i<br />
propri obiettivi è aspirazione di ogni comunità accademica e segno di una società<br />
pluralista, aperta e modernamente “di mercato”.<br />
Il partenariato università/<strong>industria</strong> ha vissuto una stagione ricca di realizzazioni. Lo<br />
sviluppo dei “Consorzi” è probabilmente l’esperienza di maggior successo, avendo<br />
tali enti il pregio di “esternalizzare” la collaborazione reciproca in una struttura<br />
“esperta” e autonoma, senza gravare troppo sul funzionamento ordinario dei due<br />
soggetti e consentendo agli operatori di provenienza sia accademica che aziendale<br />
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