RedOx - Università degli Studi di Bari
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EQUILIBRI DI OSSIDO-RIDUZIONE<br />
I meto<strong>di</strong> basati sulle reazioni <strong>di</strong> ossido-riduzione sono più numerosi e<br />
<strong>di</strong>versificati <strong>di</strong> quelli basati su ogni altro tipo <strong>di</strong> reazione<br />
Con il termine redox si definiscono quelle reazioni in cui cambia il<br />
numero <strong>di</strong> ossidazione <strong>di</strong> un atomo, ione o molecola in seguito ad un<br />
trasferimento <strong>di</strong> elettroni<br />
implica la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
elettroni da parte<br />
<strong>di</strong> una sostanza<br />
si riferisce al<br />
guadagno <strong>di</strong><br />
elettroni
EQUILIBRI DI OSSIDO-RIDUZIONE<br />
I meto<strong>di</strong> basati sulle reazioni <strong>di</strong> ossido-riduzione sono più numerosi e<br />
<strong>di</strong>versificati <strong>di</strong> quelli basati su ogni altro tipo <strong>di</strong> reazione<br />
Per la stessa<br />
ragione è un<br />
( ) più<br />
energico <strong>di</strong> , che<br />
deriva dall’acquisto<br />
<strong>di</strong> elettroni <strong>di</strong><br />
Se l’equilibrio<br />
favorisce i prodotti<br />
si può affermare<br />
che è un<br />
( ) più<br />
energico <strong>di</strong> , che<br />
deriva dalla per<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> elettroni <strong>di</strong>
EQUILIBRI DI OSSIDO-RIDUZIONE<br />
Per la titolazione <strong>di</strong> con in soluzione acida<br />
Un agente<br />
una volta ridotto in seguito all’acquisto <strong>di</strong> elettroni,<br />
<strong>di</strong>venta un donatore (quin<strong>di</strong> un buon )<br />
Allo stesso modo, un <strong>di</strong>venta un accettore <strong>di</strong> elettroni<br />
(quin<strong>di</strong> un buon )<br />
Mescolando un forte con un forte otterremo un equilibrio<br />
in cui i prodotti sono <strong>di</strong> gran lunga favoriti<br />
Reattivi<br />
portano a equilibri
SEMI-REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE<br />
È spesso conveniente separare un’equazione <strong>di</strong> ossido-riduzione in<br />
due semi-reazioni, una delle quali si riferisce al processo <strong>di</strong><br />
e l’altra a quello <strong>di</strong><br />
Le due semi-reazioni sono<br />
L’ che la reazione procede fino a completezza<br />
permette <strong>di</strong> affermare che il è un più del<br />
e che il è un più forte del
BILANCIAMENTO REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE<br />
Il numero <strong>di</strong> elettroni dall’agente deve essere uguale al<br />
numero <strong>di</strong> elettroni dalla specie
REAZIONI REDOX NELLE CELLE ELETTROCHIMICHE<br />
immergendo un pezzo <strong>di</strong><br />
metallo in una soluzione<br />
contenente un elettrolita<br />
• Ad esempio, se lo<br />
metallico è immerso in una<br />
soluzione <strong>di</strong> CuSO 4 , gli ioni<br />
migrano sulla<br />
superficie dello zinco dove<br />
sono<br />
attraverso un ponte salino o<br />
un filo metallico <strong>di</strong> una cella<br />
elettrochimica<br />
• L’equazione del processo<br />
globale è<br />
contemporaneamente una<br />
quantità equivalente <strong>di</strong><br />
zinco viene
CELLA ELETTROCHIMICA<br />
Il valore del potenziale<br />
generato tra i due<br />
elettro<strong>di</strong> esprime una<br />
misura della<br />
delle due semireazioni<br />
a procedere<br />
nella <strong>di</strong>rezione<br />
dell’<br />
Questo potenziale,<br />
che può essere<br />
misurato dallo<br />
strumento misuratore<br />
<strong>di</strong> voltaggio, è<br />
correlato alla<br />
<strong>di</strong><br />
e alla<br />
tra le<br />
dei<br />
reattivi e quelle<br />
relative allo stato <strong>di</strong><br />
equilibri<br />
Consiste in una coppia <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> normalmente (ma<br />
non necessariamente) metallici, ognuno dei quali è<br />
immerso in un elettrolita, e collegati tramite in<br />
circuito elettrico esterno<br />
La corrente generata in questa cella, quando<br />
l’interruttore viene chiuso, è dovuta alla<br />
tendenza <strong>di</strong> ad essere alla superficie<br />
<strong>di</strong> un elettrodo e del ad essere alla<br />
superficie dell’altro
CELLA ELETTROCHIMICA<br />
La stessa cella<br />
galvanica potrebbe<br />
funzionare da cella<br />
elettrolitica. In tal<br />
caso lo si<br />
depositerebbe e il<br />
si <strong>di</strong>ssolverebbe<br />
Questi<br />
sono<br />
e<br />
consumerebbero<br />
energia dalla<br />
sorgente esterna<br />
È necessario<br />
una<br />
sorgente <strong>di</strong><br />
nel circuito esterno<br />
per forzare gli<br />
elettroni a fluire nella<br />
<strong>di</strong>rezione opposta
CELLA GALVANICA<br />
Un conduttore esterno permette<br />
<strong>di</strong> trasferire elettroni dall’<br />
(Zn) al (Cu).<br />
Questo movimento <strong>di</strong> elettroni<br />
creerebbe alla superficie<br />
dell’ un <strong>di</strong><br />
che si opporrebbe ad ogni<br />
ulteriore migrazione <strong>di</strong> elettroni<br />
In modo simile, nella soluzione<br />
imme<strong>di</strong>atamente a<strong>di</strong>acente, la<br />
lamina <strong>di</strong> si<br />
in seguito alla<br />
rimozione <strong>di</strong><br />
Semi-reazione<br />
Semi-reazione<br />
Reazione totale
CELLA GALVANICA<br />
Le due semicelle sono separate da<br />
un<br />
, detto giunzione<br />
liquida, che impe<strong>di</strong>sce un<br />
mescolamento massivo delle<br />
soluzioni e la polarizzazione <strong>degli</strong><br />
elettro<strong>di</strong>, permettendo allo <strong>di</strong><br />
allontanarsi dalla superficie della<br />
lamina <strong>di</strong> e <strong>di</strong> migrare verso il<br />
compartimento contenente e<br />
viceversa. Contemporaneamente<br />
<strong>di</strong>ffonde dalla superficie<br />
dell’elettrodo <strong>di</strong> a quello del<br />
(bilancio <strong>di</strong> carica)<br />
Semi-reazione<br />
Semi-reazione<br />
Reazione totale
CELLA GALVANICA<br />
Insorge però un<br />
perché alcuni<br />
ioni <strong>di</strong>ffondono più rapidamente<br />
<strong>di</strong> altri. L’effetto potrebbe essere<br />
minimizzato attraverso il<br />
, il quale genera due<br />
potenziali <strong>di</strong> giunzione liquida, una<br />
ad ogni sua estremità, e per la<br />
maggior parte dei casi gli effetti <strong>di</strong><br />
questi due potenziali si<br />
annullerebbero vicendevolmente<br />
Semi-reazione<br />
Semi-reazione<br />
Reazione totale
CELLA GALVANICA<br />
Il ponte salino è costituito da un<br />
tubo a U riempito <strong>di</strong><br />
(gelatina) e KCl (elettrolita non<br />
reattivo)<br />
Il trasferimento <strong>degli</strong> elettroni<br />
sotto forma <strong>di</strong> corrente elettrica<br />
continuerà fino a che la<br />
concentrazione <strong>di</strong> e<br />
raggiungono l’equilibrio<br />
A quel punto non vi è più alcun<br />
flusso <strong>di</strong> elettroni e la corrente<br />
cade a zero<br />
Semi-reazione<br />
Semi-reazione<br />
Reazione totale
CELLA ELETTROLITICA<br />
Introducendo una o una<br />
altra<br />
nel<br />
circuito si forzano gli elettroni a<br />
fluire in <strong>di</strong>rezione opposta<br />
attraverso il conduttore esterno.<br />
In queste con<strong>di</strong>zioni alla superficie<br />
dell’ si depositerebbe<br />
per riduzione <strong>di</strong> alla superficie<br />
dell’ si <strong>di</strong>ssolverebbe<br />
per ossidazione a<br />
Questi processi<br />
e consumerebbero<br />
energia dalla sorgente esterna<br />
Semi-reazione<br />
Semi-reazione<br />
Reazione totale
RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA DELLE CELLE<br />
Per convenzione, il processo è raffigurato a sinistra quello a<br />
destra mentre singole in<strong>di</strong>cano le all’interno della cella<br />
dove si sviluppano i potenziali<br />
la semi-reazione implica la <strong>di</strong> ad<br />
la semi-reazione implica la <strong>di</strong> Cl ad<br />
Il tutto in un mezzo contenente HCl e saturo <strong>di</strong> AgCl (s)<br />
reazione totale
RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA DELLE CELLE<br />
Nella rappresentazione schematica <strong>di</strong> una cella elettrochimica con un ponte<br />
salino verticali simboleggiano la presenza <strong>di</strong> un ponte salino nella cella<br />
Semi-reazione<br />
Semi-reazione<br />
Reazione totale:
CONDUZIONE NELLE CELLE ELETTROCHIMICHE<br />
Gli fungono da<br />
trasportatori negli elettro<strong>di</strong> e nel<br />
circuito esterno. La migrazione<br />
e è invece<br />
responsabile del trasporto<br />
all’ della<br />
L’ a un elettrodo e la<br />
all’altro forniscono il<br />
mezzo me<strong>di</strong>ante il quale la<br />
in soluzione è<br />
accoppiata alla<br />
negli elettro<strong>di</strong><br />
Al catodo avviene la<br />
• Tipici processi cato<strong>di</strong>ci sono<br />
All’ anodo avviene la<br />
• Tipici processi ano<strong>di</strong>ci sono
POTENZIALE ELETTRODICO<br />
E cella = =<br />
La <strong>di</strong>rezione del flusso <strong>di</strong> elettroni <strong>di</strong><br />
una cella galvanica <strong>di</strong>pende da tipo <strong>di</strong><br />
elettro<strong>di</strong> dalla natura e delle<br />
concentrazione delle soluzioni<br />
La presenza del potenziometro non<br />
genera alcuno flusso <strong>di</strong> elettroni ma<br />
permette <strong>di</strong> misurare il potenziale<br />
relativo dei due elettro<strong>di</strong>
POTENZIALE ELETTRODICO<br />
Non vi è modo <strong>di</strong> determinare il<br />
<strong>di</strong> un singolo<br />
elettrodo poiché tutti gli strumenti <strong>di</strong> misura del voltaggio misurano<br />
<strong>di</strong> .<br />
Il potenziale elettro<strong>di</strong>co viene sempre misurato relativamente ad un<br />
, il cui potenziale viene posto<br />
uguale a<br />
Convenzione dei segni (Convenzione IUPAC, 1953 Stoccolma)<br />
Il potenziale elettro<strong>di</strong>co relativo si riferisce esclusivamente a semireazioni<br />
scritte come . Un segno positivo in<strong>di</strong>ca che la reazione<br />
procede spontaneamente verso destra<br />
Il potenziale <strong>di</strong> un elettrodo è in realtà il potenziale <strong>di</strong> una cella<br />
elettrochimica costituita da un elettrodo <strong>di</strong> riferimento ben definito<br />
E’ definito come il potenziale relativo <strong>di</strong> una cella elettrochimica in cui<br />
una semi-cella è costituita dall’<br />
funzionante<br />
come e l’altra dall’ ( )<br />
funzionante come
ELETTRODO AD IDROGENO<br />
• è il riferimento universale<br />
per i potenziali <strong>di</strong> semicella<br />
relativi e per<br />
convenzione il potenziale<br />
<strong>di</strong> questo elettrodo è<br />
posto uguale al<br />
Volt<br />
(<br />
SHE<br />
)<br />
• dalla temperatura<br />
• dalla concentrazione<br />
(attività) <strong>di</strong><br />
• dalla pressione <strong>di</strong> H 2 alla<br />
superficie dell’elettrodo<br />
(nel caso p H 2 = 1.00<br />
atm ; a H + = 1.00)<br />
Il potenziale<br />
<strong>di</strong> un<br />
elettrodo ad<br />
idrogeno<br />
<strong>di</strong>pende
ELETTRODO AD IDROGENO<br />
Consiste in un elettrodo<br />
<strong>di</strong> platino immerso in<br />
una soluzione <strong>di</strong> un<br />
elettrolita saturata con<br />
gassoso<br />
L’elettrodo ad idrogeno<br />
è reversibile ed agisce<br />
sia da che da<br />
a seconda della<br />
semi-cella a cui viene<br />
connesso<br />
È necessario che il<br />
platino sia platinizzato,<br />
ovvero ricoperto con<br />
uno strato <strong>di</strong> Pt<br />
finemente sud<strong>di</strong>viso<br />
(nero <strong>di</strong> platino) in<br />
modo da aumentare la<br />
sua area superficiale
POTENZIALE ELETTRODICO STANDARD E°<br />
Può essere definito come il potenziale elettro<strong>di</strong>co <strong>di</strong> semi-cella, rispetto a ,<br />
misurato alla temperatura <strong>di</strong> 298 K, alla pressione <strong>di</strong> 1 atm ed alle<br />
concentrazioni <strong>di</strong> reagenti e prodotti della reazione 1 M (o attività unitaria)
MISURA DEL POTENZIALE<br />
Se si elimina il potenziometro dal circuito e i due elettro<strong>di</strong> vengono collegati con<br />
un conduttore la reazione spontanea è<br />
che è quanto succede se<br />
metallico viene immerso in una soluzione acida
MISURA DEL POTENZIALE<br />
In questo caso l’elettrodo <strong>di</strong> sarà l’elettrodo positivo. Ciò implica una<br />
deficienza <strong>di</strong> elettroni sull’elettrodo <strong>di</strong> rispetto al Pt, in modo che la reazione<br />
spontanea sarà
ALTRI ELETTRODI DI RIFERIMENTO<br />
Il flusso <strong>di</strong> gas necessario all’uso<br />
dell’elettrodo ad idrogeno è<br />
sconveniente, oltre che pericoloso<br />
Si impiegano quin<strong>di</strong> altri elettro<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
riferimento<br />
Elettrodo a calomelano<br />
metallico in equilibrio con una<br />
soluzione contenente KCl e<br />
(calomelano)<br />
KCl 1.00 M E° = + V<br />
KCl 0.10 M E° = +<br />
V sempre vs<br />
Un eccesso <strong>di</strong> calomelano è presente<br />
per assicurare la saturazione e<br />
l’elettrodo è detto a calomelano saturo<br />
( ) E SCE = + V (25° C)<br />
Foro per l’aggiunta <strong>di</strong> KCl<br />
Filo elettrico<br />
Tubo interno<br />
Amalgama <strong>di</strong>i e<br />
saturo <strong>di</strong> KCl<br />
Strato <strong>di</strong> gomma<br />
Filo <strong>di</strong> Platino<br />
Giunzione liquida<br />
Fibra <strong>di</strong> amianto<br />
Tubo esterno<br />
Soluzione satura <strong>di</strong> KCl
ALTRI ELETTRODI DI RIFERIMENTO<br />
Il flusso <strong>di</strong> gas necessario all’uso<br />
dell’elettrodo ad idrogeno è<br />
sconveniente, oltre che pericoloso<br />
Si impiegano quin<strong>di</strong> altri elettro<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
riferimento<br />
Elettrodo a Ag-AgCl<br />
Il potenziale <strong>di</strong> semicella <strong>di</strong>pende dalla<br />
concentrazione dell’anione e il valore <strong>di</strong><br />
E° è derivato dalla reazione<br />
metallo/ione metallico e dal prodotto <strong>di</strong><br />
solubilità
SIGNIFICATO DEL POTENZIALE ELETTRODICO<br />
Considerata la seguente reazione<br />
il potenziale elettro<strong>di</strong>co rappresenta<br />
una <strong>di</strong> quanto le<br />
delle specie in una<br />
cella (o semi-cella) <strong>di</strong>fferiscano dai<br />
relativi valori all’ e<br />
pertanto,<br />
in con<strong>di</strong>zioni standard, della forza<br />
motrice intrinseca <strong>di</strong> una reazione<br />
In con<strong>di</strong>zioni standard (a = 1; T = 25° C) si ha che<br />
mentre se poniamo [ ] = M allora<br />
Ci possono essere due possibili spiegazioni:<br />
Diminuzione <strong>di</strong> [ ]: aumento <strong>di</strong> attività <strong>degli</strong> elettroni alla superficie<br />
elettro<strong>di</strong>ca, shift negativo del potenziale<br />
Minore domanda <strong>di</strong> elettroni al : carica più negativa
EQUAZIONE DI NERST<br />
Dal principio <strong>di</strong> Le Chatelier<br />
sappiamo che l’aumento<br />
delle concentrazioni dei<br />
fa spostare una<br />
reazione verso ,<br />
mentre l’aumento delle<br />
concentrazioni dei<br />
fa spostare la stessa<br />
reazione verso<br />
Variando la concentrazione<br />
dei reagenti e dei prodotti,<br />
si influenza il valore della<br />
<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> una<br />
reazione, e <strong>di</strong> conseguenza<br />
la relativa variazione <strong>di</strong><br />
secondo la<br />
seguente relazione
EQUAZIONE DI NERST<br />
In una reazione redox la<br />
relazione fra forza<br />
motrice intrinseca e<br />
l’effetto della<br />
concentrazione è<br />
espresso dalla equazione<br />
<strong>di</strong> Nerst<br />
Tramite l’equazione <strong>di</strong><br />
Nerst è possibile calcolare<br />
il potenziale dell'elettrodo<br />
in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>verse da<br />
quelle standard.<br />
Consideriamo la generica<br />
semi-reazione reversibile<br />
2.303RT<br />
E = E°<br />
- log<br />
nF [ A]<br />
c d<br />
[ C] [D]<br />
a<br />
[ B]<br />
-1<br />
R = 8.316j mol °K<br />
T = 298°K<br />
-1<br />
F = 96487Coulomb mol<br />
0.0591<br />
E = E° - logQ<br />
n<br />
b
APPLICAZIONI<br />
Il potenziale <strong>di</strong> una soluzione in cui<br />
è così calcolato<br />
2+<br />
0.0591 [ Mn<br />
]<br />
E = E°<br />
- log<br />
+ 8<br />
5 [ MnO4<br />
][<br />
H ]<br />
-3<br />
0.0591 4.00 10<br />
E = 1.51 - log = +1.42 V<br />
2 8<br />
5 1.25<br />
10 ( 0.100)
SOLIDI E GAS NELL’EQUAZIONE DI NERST<br />
L’attività dei soli<strong>di</strong> (elettro<strong>di</strong> metallici, sali poco solubili) è costante e posta<br />
uguale a 1<br />
Se sono coinvolti gas, si deve usare nel calcolo il valore della p atm al posto delle<br />
attività (concentrazione)<br />
Il potenziale vs <strong>di</strong> un elettrodo<br />
<strong>di</strong> immerso in una soluzione <strong>di</strong><br />
M è così calcolato<br />
Il potenziale vs <strong>di</strong> una semi-cella<br />
in cui alla pressione <strong>di</strong> è<br />
in equilibrio con una soluzione<br />
avente [ ] = M risulta essere<br />
0.0591<br />
E = E° - log<br />
n<br />
2 +<br />
[ Cu<br />
]<br />
0.0591 1<br />
E = + 0.337 - log<br />
2 8.74 10<br />
0.0591<br />
E = + 0.337<br />
+ log8.74 10<br />
2<br />
E = +0.276 V<br />
0.0591<br />
E = E° - log<br />
n pO<br />
E = + 1. 229 -<br />
0.0591<br />
E<br />
4<br />
log<br />
= + 1.036 V<br />
1<br />
+ 4<br />
2<br />
[ H ]<br />
0.09<br />
1<br />
1<br />
3<br />
3<br />
3<br />
4<br />
( 1 10 )
E° PER SEMI-REAZIONI CON PRECIPITAZIONE<br />
Per un elettrodo <strong>di</strong><br />
soluzione contenente<br />
immerso in una<br />
può provenire dalla<br />
<strong>di</strong> un sale <strong>di</strong> argento solubile in acqua,<br />
oppure dalla<br />
<strong>di</strong> un sale<br />
poco solubile<br />
In generale i valori <strong>di</strong> per la riduzione<br />
<strong>di</strong> un sale poco solubile possono essere<br />
calcolati a partire dall’ del rispettivo<br />
e dalla del dello stesso<br />
.<br />
1<br />
E = E° - 0.0591log<br />
A g / Ag<br />
[Ag<br />
+<br />
+<br />
0.0591<br />
E = E° + + logK<br />
M /M<br />
n<br />
ps<br />
]
E° PER SEMI-REAZIONI CON PRECIPITAZIONE<br />
Consideriamo il caso dell’elettrodo -<br />
K<br />
+ p s<br />
[ Ag ] = [Cl<br />
- ]<br />
E =<br />
1<br />
E° - 0.0591log<br />
A g / Ag<br />
[Ag<br />
+<br />
+<br />
]<br />
Il valore della concentrazione <strong>di</strong><br />
determinato dalla solubilità <strong>di</strong><br />
presenza <strong>di</strong> un eccesso <strong>di</strong><br />
è<br />
in<br />
E = E° - 0. 0591log<br />
Ag<br />
+ /Ag<br />
-<br />
[ Cl ]<br />
K<br />
ps<br />
E = + 0.0591log - 0.0591log<br />
-<br />
E ° K<br />
Ag + / Ag ps<br />
[Cl ]<br />
E = - 0.0591log[ ] = - 0.0591l<br />
-<br />
-<br />
E° Cl 0.223 og[Cl ]<br />
AgCl/Ag
E° PER SEMI-REAZIONI CON PRECIPITAZIONE<br />
Allo stesso modo noti i valori <strong>di</strong> del<br />
e del è possibile calcolare<br />
la dello stesso sale<br />
Per esempio si calcoli il valore della<br />
<strong>di</strong> AgI<br />
Per un elettrodo <strong>di</strong><br />
soluzione contenente<br />
dalla <strong>di</strong>ssoluzione <strong>di</strong><br />
immerso in una<br />
proveniente<br />
E = E° + - 0.0591log<br />
Ag / Ag [<br />
+<br />
Ag<br />
]<br />
E =<br />
Ag<br />
+<br />
E°<br />
Ag<br />
+<br />
/ Ag<br />
/ Ag<br />
ps<br />
<br />
[I ]<br />
- 0.0591log<br />
K<br />
E = E°<br />
+ 0.0591logK<br />
- 0. 0591log[I<br />
1<br />
ps<br />
<br />
]<br />
Se [ ] = il potenziale<br />
AgI<br />
E° - E° -0.151 - ( +0.779)<br />
log Kps<br />
= = = -16.074; K = 8.43 1<br />
0.0591 0.0591<br />
AgI Ag<br />
+ / Ag<br />
-17<br />
ps<br />
0
POTENZIALI ELETTRODICI E COSTANTI DI FORMAZIONE<br />
Nota la costante <strong>di</strong> formazione dello ione<br />
complesso si può calcolare il relativo valore <strong>di</strong><br />
E° e viceversa<br />
<br />
[ Ag( NH3<br />
) ]<br />
2<br />
7<br />
2<br />
= = 1.59 10<br />
+<br />
2<br />
[ Ag ][ NH3<br />
]<br />
Consideriamo una semi-cella che consiste <strong>di</strong> un<br />
1<br />
E = E° + - 0.0591log<br />
Ag / Ag<br />
+<br />
elettrodo <strong>di</strong> immerso in una soluzione <strong>di</strong><br />
[ Ag ]<br />
e un eccesso <strong>di</strong><br />
2<br />
2<br />
[( NH3<br />
)]<br />
E = E°<br />
+ - 0.0591log<br />
Ag / Ag<br />
[ Ag (<br />
<br />
NH ) ]<br />
Quando sia [ ] che [ ] sono<br />
esattamente pari a 1 si ha che<br />
= -0.0591log(1.59 . 10 7 ) = 0.373 V<br />
3<br />
2<br />
In generale<br />
0.0591<br />
E<br />
complex<br />
= E° ion<br />
- log<br />
n<br />
x
POTENZIALI ELETTRODICI STANDARD<br />
Più basso è il valore del potenziale elettro<strong>di</strong>co standard, minore è la tendenza<br />
alla riduzione Le semi-reazioni alla fine della tabella hanno poca tendenza ad<br />
avvenire così come sono scritte. Gli agenti riducenti più efficienti saranno le<br />
specie che appaiono in basso e nella parte destra delle semi-reazioni<br />
Lo è ossidato più facilmente del , è possibile concludere che la<br />
reazione<br />
procede spontaneamente<br />
I valori <strong>di</strong> E° possono essere ricavati termo<strong>di</strong>namicamente
CALCOLO DEI POTENZIALI DI CELLA<br />
Si consideri la seguente cella elettrochimica<br />
Il valore positivo <strong>di</strong> della reazione globale in<strong>di</strong>ca che la stessa procede verso<br />
destra ( ). Atomi <strong>di</strong> cedono elettroni all’elettrodo <strong>di</strong> ,<br />
rendendolo negativo rispetto quello <strong>di</strong> che quin<strong>di</strong> si carica positivamente per<br />
la tendenza <strong>degli</strong> ioni a prelevare elettroni dallo stesso elettrodo<br />
Perciò se un potenziometro connesso ai due elettro<strong>di</strong> misura un potenziale <strong>di</strong><br />
, l’elettrodo a sarà negativo relativamente all’elettrodo al .<br />
L’elettrodo dove una determinata specie è è sempre negativo rispetto<br />
all’elettrodo dove una determinata specie viene
CALCOLO DEI POTENZIALI DI CELLA<br />
Si consideri la seguente cella elettrochimica<br />
Il valore negativo <strong>di</strong><br />
procede<br />
della reazione globale in<strong>di</strong>ca che la reazione globale<br />
in<br />
Ciò significa che rilascia elettroni all’elettrodo Pt in contatto con una<br />
soluzione <strong>di</strong> - ( ) rendendo più negativo, mentre attira<br />
elettroni dall’altro elettrodo, rendendolo più positivo ( )
EQUAZIONE DI NERST PER REAZIONI GLOBALI<br />
Si consideri la seguente cella elettrochimica<br />
La reazione <strong>di</strong> cella è<br />
L’equazione <strong>di</strong> Nerst applicata a questa cella è<br />
E<br />
3<br />
3<br />
= - 0.0591log [ Ce ][ Fe ]<br />
E°<br />
[ 4 ][ 2 <br />
Ce<br />
Fe ]<br />
[prodotti]<br />
[reagenti]
EQUAZIONE DI NERST PER REAZIONI GLOBALI<br />
Si calcoli<br />
quando<br />
Non sono concentrazioni all’equilibrio, che potrebbero esistere se le soluzioni<br />
in ogni semi-cella fossero miscelate in una unica soluzione<br />
-3<br />
1.25 10 8.64 10<br />
E = E° - 0.0591log<br />
-3<br />
9.00 10 2.00 10<br />
in<strong>di</strong>ca che la reazione<br />
-4<br />
<br />
-3<br />
-2<br />
E =<br />
0.93 - 0.0591log5.97 10 = 1.06 V<br />
procede verso destra. L’ ( , ) è negativo rispetto al ( ,<br />
). In questo caso le concentrazioni dei prodotti sono più basse delle<br />
concentrazioni dei reagenti e il potenziale è più alto <strong>di</strong> quello che si avrebbe se<br />
fossero uguali ( )<br />
Ciò riflette il principio <strong>di</strong> Le Chatelier, in quanto <strong>di</strong>minuendo le concentrazioni<br />
dei prodotti l’equilibrio si sposta verso destra
EQUAZIONE DI NERST PER REAZIONI GLOBALI<br />
L’equazione <strong>di</strong> Nerst applicata a questa cella è<br />
E =<br />
E°<br />
0.0591<br />
- log<br />
5 [ MnO ]<br />
2 3<br />
5<br />
[ Mn ][ Fe ]<br />
<br />
4<br />
2 5 + 8<br />
[ Fe ] [ H ]
EQUAZIONE DI NERST PER REAZIONI GLOBALI<br />
Si calcoli<br />
quando<br />
-2<br />
3<br />
5<br />
0.0591 2.00 10 ( 1. 50 10 )<br />
E = E° - log<br />
5 6. 50 10<br />
0.0591<br />
E = 0.7 -<br />
5<br />
3<br />
( )<br />
- 3 5 8<br />
4.25<br />
10 0.1<br />
-6<br />
4 log1.<br />
69 10 = 0. 67 V<br />
La reazione<br />
procede verso destra. L’elettrodo nella semi-cella contenente la specie del Mn è<br />
positivo rispetto all’elettrodo immerso nella semi-cella contenente e
CALCOLO DELLE COSTANTI DI EQUILIBRIO DA E°<br />
E’ possibile calcolare la <strong>di</strong> una reazione redox conoscendo i<br />
delle due semireazioni. In una celle galvanica in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
equilibrio:<br />
Consideriamo la reazione<br />
da cui<br />
All’equilibrio = 0 per cui<br />
E<br />
a<br />
rid<br />
- log =<br />
a'<br />
n Aox<br />
E = E° -<br />
A<br />
A<br />
A<br />
E = E° -<br />
B<br />
0.0591 [ Arid<br />
]<br />
log<br />
n [A ]<br />
ox<br />
0.0591 [ Brid<br />
]<br />
log<br />
n [B ]<br />
0.0591 [ A ] 0.0591 [ Brid<br />
]<br />
E °<br />
A<br />
E°<br />
B<br />
- log<br />
[ ] n [ B ]<br />
[ A ] [ B ]<br />
a' b'<br />
0.0591 ox rid<br />
n (<br />
A<br />
- °<br />
B<br />
°<br />
A<br />
- E°<br />
B<br />
= log [<br />
a b log K<br />
n Arid<br />
] [<br />
eq<br />
=<br />
Box<br />
]<br />
0.0591<br />
ox<br />
b<br />
b'<br />
ox<br />
E° E )<br />
a<br />
a'<br />
b<br />
b'
CALCOLO DELLE COSTANTI DI EQUILIBRIO DA E°<br />
Esempio: calcolare la costante <strong>di</strong> equilibrio per la reazione<br />
2 0.617<br />
log Keq<br />
= = 20.88; Keq<br />
= 10 = 7. 6 10<br />
0.0591<br />
20.88<br />
20<br />
I potenziali elettro<strong>di</strong>ci per tutte le semi-reazioni <strong>di</strong> un sistema ossido-riduttivo<br />
saranno uguali quando il sistema è in equilibrio
CELLE DI LABORATORIO: CONSIDERAZIONI PRATICHE<br />
Talvolta si osservano tra potenziali e<br />
. Ci sono infatti alcuni fattori <strong>di</strong>versi dalle reazioni elettrochimiche<br />
alle superfici elettro<strong>di</strong>che che influenzano il potenziale <strong>di</strong> un cella <strong>di</strong> laboratorio<br />
Trascurabili se è misurato in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> flusso <strong>di</strong> corrente basso o nullo<br />
Potenziale <strong>di</strong> giunzione liquida<br />
•si sviluppa all’interfaccia tra due soluzioni in seguito alla <strong>di</strong>versa<br />
velocità <strong>di</strong> migrazione <strong>di</strong> cationi e anioni. Può essere<br />
usando un ponte salino che contiene<br />
una elevata concentrazione <strong>di</strong> sale (es. KCl 4 M) nel quale le<br />
<strong>di</strong> e pressoché sono identiche<br />
Resistenza interna <strong>di</strong> cella R cella<br />
•influenza la misura del potenziale <strong>di</strong> una cella attraverso cui passa<br />
una corrente <strong>di</strong> intensità I = E/R. , al<br />
<strong>di</strong> cella, il potenziale misurato <strong>di</strong> una cella galvanica e<br />
il potenziale <strong>di</strong> una cella elettrolitica
CELLE DI LABORATORIO: CONSIDERAZIONI PRATICHE<br />
(overvoltage)<br />
Insorge in conseguenza <strong>di</strong> due fenomeni a<br />
entrambi gli elettro<strong>di</strong><br />
È conseguente alla<br />
con cui le specie elettroattive<br />
<strong>di</strong>ffondono verso o si allontanano dagli elettro<strong>di</strong>. Consideriamo<br />
per esempio un elettrodo <strong>di</strong> Pt a cui si riduce a<br />
E = E° - 0.0591log<br />
2+<br />
[ Fe<br />
]<br />
bulk<br />
3+<br />
[ Fe ]<br />
bulk<br />
• Il termine bulk denota che [ ] e [ ] alla superficie elettro<strong>di</strong>ca<br />
sono identiche alla quelle nel cuore della soluzione. Se è<br />
ridotto a , alla superficie elettro<strong>di</strong>ca aumenta [ ] e<br />
<strong>di</strong>minuisce [ ], <strong>di</strong> conseguenza il potenziale all’elettrodo è più<br />
negativo
CELLE DI LABORATORIO: CONSIDERAZIONI PRATICHE<br />
(overvoltage)<br />
Insorge in conseguenza <strong>di</strong> due fenomeni a<br />
entrambi gli elettro<strong>di</strong><br />
È conseguente alla<br />
<strong>di</strong> trasferimento <strong>di</strong> massa dei<br />
delle specie elettroattive reagenti agli elettro<strong>di</strong>. In altre parole è<br />
necessario un sovravoltaggio per la<br />
della reazione elettro<strong>di</strong>ca<br />
nella formazione <strong>di</strong> H 2 e O 2 gas la polarizzazione cinetica<br />
può introdurre un sovravoltaggio <strong>di</strong> 1 V<br />
• Può essere ridotta riducendo la densità <strong>di</strong> corrente (Amp·cm -2 )<br />
alla superficie elettro<strong>di</strong>ca o aumentando la temperatura<br />
• La polarizzazione cinetica è nel caso <strong>di</strong> o<br />
<strong>di</strong> un
ELETTRODI INDICATORI<br />
Consentono <strong>di</strong> misurare concentrazioni <strong>di</strong> specie elettroattive in accordo con<br />
l’equazione <strong>di</strong> Nerst<br />
Un elettrodo <strong>di</strong> immerso in una<br />
soluzione <strong>di</strong> Ag + riflette la<br />
concentrazione <strong>di</strong> .<br />
Aumentando [ ] il potenziale<br />
<strong>di</strong>venta più positivo<br />
Un elettrodo <strong>di</strong> Pt immerso in una<br />
soluzione <strong>di</strong> e riflette il<br />
rapporto tra [ ] e [ ]. Più<br />
elevato è il rapporto più positivo è il<br />
potenziale<br />
3+<br />
1<br />
[ Ce ]<br />
E = E° + - 0.0591log E = E° 3+ 4+ - 0.0591o<br />
lg<br />
Ag ,Ag<br />
[Ag<br />
+<br />
Ce ,Ce<br />
4+<br />
] [ C e ]
ELETTRODI DI RIFERIMENTO<br />
Consentono <strong>di</strong> misurare il valore del potenziale <strong>di</strong> un elettrodo in<strong>di</strong>catore<br />
Un elettrodo <strong>di</strong> riferimento deve
E vs SHE<br />
TITOLAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE<br />
Curva <strong>di</strong> titolazione<br />
Rappresentazione grafica<br />
delll’andamento del potenziale<br />
elettro<strong>di</strong>co in funzione del<br />
volume <strong>di</strong> titolante aggiunto<br />
L’aumento <strong>di</strong> riflette l’eccesso<br />
<strong>di</strong> titolante , la<br />
<strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> <strong>di</strong> un agente<br />
titolante<br />
2<br />
1.5<br />
1<br />
0.5<br />
0 10 20 30 40 50<br />
mL Titolante
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
La reazione <strong>di</strong> titolazione è<br />
1.<br />
70<br />
- 0.77 0.93<br />
log Keq<br />
= = = 15.75; Keq<br />
= 5.6 10<br />
0.0591 0.0591<br />
È una reazione rapida 1:1 con una elevata costante <strong>di</strong> equilibrio. Dopo ogni<br />
aggiunta <strong>di</strong> titolante ( ) si misura il potenziale dell’elettrodo <strong>di</strong> Pt vs<br />
15
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
Si consideri la titolazione <strong>di</strong> 50.00 mL <strong>di</strong> 0.0100 M con 0.0200 M<br />
calcolando E dopo aggiunta <strong>di</strong> 0, 5, 12.5, 20, 24, 25, 26 30, e 50 mL <strong>di</strong><br />
Durante la titolazione le quattro specie coinvolte ( , , e )<br />
possono essere considerate all’equilibrio dopo l’aggiunta <strong>di</strong> ogni porzione <strong>di</strong><br />
titolante<br />
2+<br />
[ Fe<br />
]<br />
E = E°<br />
2+ 3+ - 0.0591log prima del<br />
p.e.<br />
Fe , Fe<br />
3+<br />
[ Fe<br />
]<br />
3+<br />
[ Ce<br />
]<br />
E = E° 3+ 4+ - 0.0591log dopo<br />
Ce , Ce<br />
4+<br />
[ Ce ]<br />
il<br />
p.eq
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
E prima del punto <strong>di</strong> equivalenza<br />
All’inizio non vi è presente e la soluzione contiene M <strong>di</strong><br />
Tracce <strong>di</strong> , derivanti dall’ossidazione <strong>di</strong> da parte dell’ossigeno<br />
<strong>di</strong>sciolto non possono essere portate a calcolo<br />
Dopo aggiunta <strong>di</strong> 5.00 mL <strong>di</strong><br />
M<br />
2+<br />
[ Fe ] 0 mmol 55.0 mL<br />
E = E° 2+<br />
3+ - 0.0591log = 0.77 - 0.0591log<br />
Fe ,Fe<br />
3+<br />
[ Fe<br />
]<br />
.400 0.100 mmol 55.0 mL
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
Dopo aggiunta <strong>di</strong> 12.50 mL <strong>di</strong><br />
M<br />
2+<br />
[ F e ] 0 . 250 mmol 62.50 mL<br />
E = E° 2 + 3+ - 0.0591log = 0.77 - 0.0591log<br />
F e , Fe<br />
3+<br />
[ Fe<br />
]<br />
0.250<br />
2+<br />
[ Fe ]<br />
E = E° 2+<br />
3+ - 0.0591log = 0.77 - 0.0591log1<br />
Fe ,Fe<br />
3+<br />
[ Fe ]<br />
mmol 62.50 mL<br />
rispetto al punto <strong>di</strong> equivalenza<br />
Gli altri punti prima del punto <strong>di</strong> equivalenza sono calcolati allo stesso modo<br />
per 20 mL <strong>di</strong> aggiunti E = 0.81 V, per 24 mL <strong>di</strong> aggiunti E = 0.85 V
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
Al punto <strong>di</strong> equivalenza<br />
Per definizione al punto <strong>di</strong> equivalenza il numero <strong>di</strong> mmoli <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>zionati<br />
sono esattamente uguali al numero <strong>di</strong> mmoli <strong>di</strong> inizialmente presenti<br />
[ ] = [ ]<br />
Il potenziale all’equivalenza può essere così calcolato<br />
Ricordando che<br />
2+<br />
[ e ]<br />
F<br />
E = 0.77 - 0.0591log [ Fe<br />
eq 3+<br />
2E = ( 0.71 + 1. 70) - 0.0591log [Fe<br />
]<br />
3+<br />
[ e ]<br />
C<br />
E<br />
eq<br />
= 1.70<br />
- 0.0591log [ Ce<br />
2+ 3+<br />
[ Fe<br />
][ Ce<br />
]<br />
eq 3+ 4+<br />
][ Ce<br />
]<br />
4+<br />
]<br />
e che per le specie non reagite<br />
si ottiene che<br />
( 0.71 + 1.70 2E<br />
eq<br />
= ( 0.71 + 1. 70) - 0.0591log1 E<br />
eq<br />
= ) = 1.24<br />
2
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
Dopo aggiunta <strong>di</strong> 26.00 mL <strong>di</strong><br />
Vi è un eccesso <strong>di</strong> 1.00 mL <strong>di</strong><br />
(oltre il punto <strong>di</strong> equivalenza)<br />
3+<br />
[ C e ] 0.500 mmol 76 mL<br />
E = E° 3+ 4+ - 0.0591log = 1.7 0 - 0.0591log<br />
Ce , Ce<br />
4+<br />
[ Ce<br />
]<br />
0.0 20<br />
mmol<br />
76 mL<br />
3+<br />
[ Ce ]<br />
E = E° 3+ 4+ - 0.0591log = 1.70 - 0.08 = 1.62 V<br />
Ce ,Ce<br />
4+<br />
[ Ce<br />
]<br />
Analogamente, dopo 30.00 mL <strong>di</strong><br />
Dopo aggiunta <strong>di</strong> 50.00 mL <strong>di</strong><br />
Vi è un eccesso <strong>di</strong> mmoli <strong>di</strong><br />
aggiunti E = 1.66 V<br />
mmol 100 mL<br />
E = E° 0.500<br />
- 0.0591log = - 0.0591log1 ; E =<br />
0.500 mmol 100 mL<br />
1.70 E°<br />
3+ 4 +<br />
3+ 4+<br />
Ce , Ce Ce , Ce
E vs SHE<br />
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
2<br />
1.6<br />
1.2<br />
0.8<br />
0.4<br />
0<br />
0 10 20 30 40 50 60<br />
Vol Ce4+
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
Consideriamo la titolazione <strong>di</strong> 50.00 mL <strong>di</strong> 0.0500 M con 0.0200 M<br />
Le due semireazioni sono
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
Dopo aggiunta <strong>di</strong> 5.00 mL (prima del punto <strong>di</strong> equivalenza)<br />
2+<br />
[ F e ] 2.000 mmol 55 mL<br />
E = E° 2+ 3+ - 0.0591log = 0.7 7 - 0.0591log<br />
Fe , Fe<br />
3+<br />
[ Fe<br />
]<br />
0.5 00<br />
mmol<br />
55 mL<br />
Gli altri valori <strong>di</strong> E fino al punto <strong>di</strong> equivalenza sono calcolati in maniera analoga
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
Al punto <strong>di</strong> equivalenza<br />
2+<br />
2+<br />
[ Fe ]<br />
0.0591 [ ]<br />
E<br />
eq<br />
= 0.77 - 0.0591log E<br />
3+<br />
eq<br />
=<br />
[Fe ]<br />
1.5 - l og Mn<br />
1<br />
[ + 8<br />
5 MnO ] 4<br />
[H ]<br />
Non è possibile sommare <strong>di</strong>rettamente le due equazioni ma occorre moltiplicare<br />
per la seconda<br />
2+<br />
[ Fe ]<br />
E<br />
eq<br />
= 0.77 - 0.0591log [Fe<br />
3+<br />
]<br />
5<br />
2+<br />
[ Mn ]<br />
5<br />
+<br />
MnO4<br />
E <br />
eq<br />
= 1.51 - 0.0591log<br />
[ ][ H ]<br />
8<br />
Essendo<br />
2+ 2+<br />
[ Fe ][ Mn ]<br />
eq<br />
5 0.0591log [<br />
3+<br />
+ 8<br />
Fe ] [ MnO<br />
<br />
4<br />
][ H ]<br />
6E = 1.51<br />
-<br />
e<br />
2+<br />
5 [ MnO<br />
<br />
4<br />
][ Mn ]<br />
6E = 1.51 + 5 1.<br />
51 - 0.0591log<br />
2+<br />
<br />
5 [ Mn ][ MnO ][ H ]<br />
eq + 8<br />
4<br />
0.77 + 5<br />
1.51<br />
E<br />
eq<br />
= = 1.39 V<br />
6
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
Dopo aggiunta <strong>di</strong> 26.00 mL <strong>di</strong> titolante (oltre il punto <strong>di</strong> equivalenza)<br />
E =<br />
2+<br />
0.0591 [ Mn ]<br />
E = 1.51<br />
- log<br />
5 [ MnO ][ H ]<br />
Gli altri potenziali sono calcolati in maniera analoga<br />
Dopo aggiunta <strong>di</strong> 50.00 mL <strong>di</strong> titolante<br />
Il totale <strong>di</strong> 1.000 mmole <strong>di</strong> è stato convertito per metà in al punto<br />
<strong>di</strong> equivalenza<br />
0.0591 0. 500 mmol 100.00 mL<br />
E = 1. 51<br />
- log<br />
5 0.500 mmol 100.00 mL 1<br />
= 1.51 V<br />
Per , della riduzione <strong>di</strong> a<br />
<br />
<br />
4<br />
+ 8<br />
0.0591 0.500 mmol 76.00 mL<br />
1.51<br />
- log 8<br />
5 0.020 mmol<br />
76.00 mL 1<br />
= 1.49 V<br />
8
E vs SHE<br />
TITOLAZIONI DI<br />
CON<br />
La curva non è completamente simmetrica. E eq è più vicino all’ della coppia<br />
che accetta il numero più alto <strong>di</strong> elettroni<br />
1.6<br />
1.4<br />
1.2<br />
1<br />
0.8<br />
0.6<br />
0.4<br />
0 10 20 30 40 50 60<br />
Vol MnO 4 -
E vs SHE<br />
CURVE DI TITOLAZIONE<br />
Nell’ossidazione con<br />
rispetto al potenziale del<br />
p.e. (come avviene invece nel caso dell’ossidazione con ), perché il rapporto<br />
<strong>di</strong> combinazione non è unitario (1 / 5 )<br />
perché K eq è molto più grande<br />
1.7<br />
1.5<br />
1.3<br />
1.1<br />
0.9<br />
0.7<br />
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
CURVE DI TITOLAZIONE
POTENZIALE AL PUNTO DI EQUIVALENZA: CASO GENERALE<br />
Assumendo inizialmente che nella miscela da titolare non vi sia nessuno dei<br />
prodotti, al punto <strong>di</strong> equivalenza le concentrazioni saranno<br />
xE = xE° - 0.0591log<br />
eq<br />
<br />
<br />
A<br />
<br />
[ A]<br />
[A]<br />
x y x y<br />
yE = yE° - 0.0591log<br />
+ E = eq<br />
E° + - 0.0591log A<br />
E°<br />
B<br />
[ A ][ B ]<br />
eq<br />
B<br />
[ A][ B]<br />
[ B][ B]<br />
x + y E<br />
eq<br />
= xE° A<br />
+ yE°<br />
B<br />
- 0.0591log [ B][B]<br />
[ B]<br />
[B]<br />
<br />
x<br />
<br />
+ y E = xE° + yE°<br />
- 0<br />
eq<br />
eq<br />
E =<br />
<br />
A<br />
A<br />
xE° + yE°<br />
x + y<br />
<br />
B<br />
B<br />
E°<br />
A<br />
+ E°<br />
B<br />
se x = y ; E =<br />
eq<br />
2<br />
se x > y ; E piu vicino a<br />
se x < y ; E<br />
eq<br />
eq<br />
piu vicino a<br />
E°<br />
E°<br />
A<br />
B
POTENZIALE AL PUNTO DI EQUIVALENZA: CASO GENERALE<br />
Esempio<br />
Calcolare il potenziale all’equivalenza per la titolazione <strong>di</strong><br />
con<br />
La reazione è la seguente<br />
<br />
1.70 + 2 0.15<br />
E<br />
eq<br />
= = 0.67 V<br />
1 + 2<br />
<br />
è più vicino all’<br />
della coppia che accetta il numero più alto <strong>di</strong> elettroni
CURVE DI TITOLAZIONE<br />
Dal momento che<br />
nell’equazione <strong>di</strong> Nerst<br />
figura il delle<br />
concentrazioni della<br />
forma e della<br />
forma i si<br />
, il potenziale, e<br />
quin<strong>di</strong> anche la curva <strong>di</strong><br />
titolazione, risultano<br />
dalla<br />
<strong>di</strong><br />
entrambi i reagenti<br />
In altri casi il potenziale<br />
elettro<strong>di</strong>co può<br />
<strong>di</strong>pendere anche dalla<br />
<strong>di</strong><br />
presenti in<br />
soluzione come<br />
nell’ossidazione <strong>di</strong><br />
analiti con<br />
il<br />
, dove<br />
, oltre che<br />
dai potenziali della<br />
coppia coniugata redox,<br />
anche dal valore
CONSIDERAZIONE DI [H + ] NEL CALCOLO DI E AL P.EQ.<br />
La concentrazione <strong>di</strong> specie coinvolte nella reazione <strong>di</strong> titolazione, ma<br />
alla ossido-riduzione, quando <strong>di</strong>versa da 1 deve essere considerata<br />
nel calcolo dell’<br />
Esempio<br />
Si calcoli per la titolazione <strong>di</strong> con in un mezzo mantenuto a<br />
[ ] = M<br />
Le due semi-reazioni sono
CONSIDERAZIONE DI [H + ] NEL CALCOLO DI E AL P.EQ.<br />
Calcoliamo il potenziale all’equivalenza a partire dall’equazioni <strong>di</strong> Nerst per le<br />
due semi-coppie redox<br />
5<br />
<br />
E = 1. 51 - log<br />
<br />
[ ][ H<br />
2+<br />
0.0591 [ Mn ]<br />
eq +<br />
5 MnO <br />
4<br />
]<br />
8<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
2 E = 0. 15<br />
<br />
- 2<br />
log [ Sn<br />
2+<br />
0.0591 [ Sn ]<br />
eq 4+<br />
]<br />
<br />
<br />
<br />
2+ 2+<br />
<br />
[ Sn ][ Mn<br />
]<br />
7 E <br />
q<br />
= 5 1.51 + 2 0.15<br />
- 0.0591log [<br />
4+<br />
+<br />
Sn ] [ MnO<br />
<br />
<br />
4<br />
][ H ]<br />
e 8<br />
Essendo al punto <strong>di</strong> equivalenza<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
7 E <br />
eq<br />
= 5 1.51 + 20. 15<br />
- 0.0591log<br />
<br />
<br />
[ MnO<br />
][ Mn ]<br />
5 2+<br />
2 4<br />
5 2<br />
2+<br />
<br />
[ Mn ][MnO<br />
] 0.<br />
8oo<br />
4<br />
8<br />
<br />
<br />
<br />
5 1.51 + 20.<br />
15 + 0.0591log 0.<br />
8oo 8<br />
E<br />
eq<br />
= = +1. 11 V<br />
7
E vs SHE<br />
TITOLAZIONI CHE COMPORTANO PIÙ DI UNA REAZIONE<br />
Agenti che hanno che <strong>di</strong>fferiscono <strong>di</strong> almeno 0.20 V, quando<br />
vengono titolati con un titolante (o viceversa),<br />
danno curve con più break<br />
Esempio<br />
I valori relativi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cano<br />
che il è più facilmente<br />
ridotto dal rispetto al<br />
e il è capace <strong>di</strong> ridurre sia<br />
che<br />
mL Titolante
E vs SHE<br />
TITOLAZIONI CHE COMPORTANO PIÙ DI UNA REAZIONE<br />
Analogamente una specie che è o seconda una reazione che<br />
coinvolge due successivi passaggi genera una curva <strong>di</strong> titolazione con<br />
solo se <strong>di</strong>fferiscono <strong>di</strong> almeno 0.20 V<br />
Esempio<br />
Come agente<br />
può<br />
essere utilizzato che<br />
genera due punti finali<br />
sufficientemente separati<br />
mL Titolante
INDICATORI<br />
Alcune titolazioni non<br />
richiedono l’impiego <strong>di</strong><br />
nessun in<strong>di</strong>catore in<br />
quanto il punto finale<br />
può essere apprezzato<br />
dal colore che assume la<br />
soluzione per un<br />
del<br />
titolante<br />
Al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> questi casi<br />
particolari è<br />
utilizzare <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>catori<br />
<strong>di</strong> ossido-riduzione, ossia<br />
sostanze organiche<br />
sensibili alla<br />
del<br />
del<br />
sistema <strong>di</strong> reazione, ed in<br />
genere anche al pH, ma<br />
alla<br />
<strong>di</strong><br />
dei<br />
reagenti presenti
INDICATORI<br />
• devono il loro<br />
comportamento alla<br />
con uno dei<br />
partecipanti alla<br />
reazione <strong>di</strong> titolazioni<br />
• rispondono al<br />
del<br />
sistema piuttosto che alla<br />
comparsa o alla scomparsa<br />
<strong>di</strong> una particolare specie<br />
durante il corso della<br />
titolazione
INDICATORI SPECIFICI<br />
Titolante colorato<br />
•Funziona come<br />
autoin<strong>di</strong>catore<br />
, ,<br />
Amido<br />
•forma un complesso <strong>di</strong><br />
colore intenso con<br />
lo io<strong>di</strong>o.<br />
•La comparsa o<br />
scomparsa <strong>di</strong> questo<br />
complesso segnala il<br />
punto finale<br />
Tiocianato<br />
•forma un complesso <strong>di</strong><br />
colore con<br />
( ).<br />
•Può servire come<br />
in<strong>di</strong>catore nella<br />
titolazione del con<br />
(<br />
)<br />
•Al punto <strong>di</strong> equivalenza<br />
il colore del<br />
complesso scompare
INDICATORI VERI<br />
Gli (o ) sono sostanze che<br />
cambiano colore a seconda se sono ossidati<br />
( ) o ridotti ( ) e al contrario <strong>degli</strong><br />
in<strong>di</strong>catori specifici sono sostanzialmente più<br />
versatili<br />
Hanno maggiori applicazioni e le variazioni <strong>di</strong><br />
colore sono soprattutto<br />
dalla<br />
natura chimica dell’ e del ,<br />
invece dalle variazioni <strong>di</strong> durante<br />
la titolazione.<br />
La semi-reazione responsabile della variazione <strong>di</strong><br />
colore è<br />
Se questo processo è elettrochimicamente<br />
reversibile<br />
E = E°<br />
In<br />
[ Inred<br />
]<br />
- 0.0591log [ In ]<br />
ox
INDICATORI VERI<br />
L’in<strong>di</strong>catore è sempre in<br />
equilibrio con la soluzione, il<br />
suo<br />
<strong>di</strong> riduzione è<br />
uguale a quello della<br />
soluzione e perciò come<br />
quest’ultimo durante il corso<br />
della titolazione<br />
In comune con altri tipi <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>catori chimici, il colore<br />
<strong>di</strong>penderà dal fra le<br />
concentrazione della specie<br />
e . La transizione <strong>di</strong><br />
un in<strong>di</strong>catore redox richiede<br />
una <strong>di</strong> circa nel<br />
rapporto <strong>di</strong> concentrazione<br />
tra le due forme<br />
[ In<br />
]<br />
red<br />
[ Inox<br />
] Inred<br />
10<br />
Siamo in grado <strong>di</strong><br />
apprezzare la<br />
colorazione della<br />
forma<br />
[ ]<br />
[ In<br />
]<br />
ox<br />
0.1<br />
Siamo in grado <strong>di</strong><br />
apprezzare la<br />
colorazione della<br />
forma
INDICATORI VERI<br />
L’intervallo <strong>di</strong> viraggio, richiede la variazione <strong>di</strong> alcuni centesimi <strong>di</strong> volt del<br />
potenziale del sistema<br />
0.0591 0.0591<br />
E<br />
trans<br />
= E°<br />
In<br />
- log100 = E°<br />
In<br />
- 2<br />
n<br />
n<br />
il cambiamento <strong>di</strong> colore si osserva quando<br />
il potenziale dell’in<strong>di</strong>catore deve essere il più vicino possibile a quello misurato<br />
dal sistema all’equivalenza<br />
E <strong>di</strong>pende anche dal<br />
0.0591 0.0591 0.118<br />
E°<br />
In<br />
+ E<br />
sistema<br />
> E°<br />
In<br />
- o anche V<br />
n<br />
n<br />
n<br />
e varia <strong>di</strong> 0.0591 volt per unità <strong>di</strong><br />
0.0591 [ In ] 0.0591 [ In<br />
]<br />
red<br />
red<br />
E = E°<br />
In<br />
- log = E°<br />
+ n In<br />
- log - 0.0591<br />
2 [ Inox<br />
][ H ]<br />
2 [ Inox<br />
]<br />
0.0591<br />
E = E°<br />
In<br />
- log100 - 0.0591pH<br />
2<br />
0.0591<br />
E = E° In<br />
- 2 - 0.0591 pH ; E = E°<br />
In<br />
- 0.0591(<br />
1<br />
2<br />
- pH)<br />
pH
INDICATORI VERI<br />
H<br />
N<br />
H<br />
N<br />
SO 3<br />
H<br />
• raccomandata per la titolazione del<br />
con<br />
• Non è molto solubile in H 2 O, viene<br />
sciolta in acido solforico concentrato.<br />
Interferenze con ioni mercurio(II)<br />
• congenere più solubile in H 2 O usato<br />
come sale <strong>di</strong> Na + . ll sale <strong>di</strong> Ba 2+ , non<br />
molto solubile in H 2 O, viene<br />
ad<strong>di</strong>zionato in un mezzo contenente<br />
H 2 SO 4 che da luogo alla<br />
<strong>di</strong> lasciando<br />
l’acido <strong>di</strong>fenilammino-4-solfonico in<br />
soluzione<br />
• Non può essere utilizzata nelle<br />
titolazioni con forti agenti ossidanti a<br />
causa del suo
INDICATORI VERI<br />
In contatto con un ossidante si ha<br />
2<br />
H<br />
N<br />
H<br />
N<br />
H<br />
N<br />
+ 2H + + 2e-<br />
Difenilammina<br />
Difenilbenzi<strong>di</strong>na<br />
H<br />
N<br />
H<br />
N<br />
N N + 2H + + 2e-<br />
Violetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fenilbenzi<strong>di</strong>na<br />
La prima reazione è irreversibile, mentre la seconda può essere invertita e<br />
costituisce la vera reazione dell’in<strong>di</strong>catore<br />
Nonostante la formazione <strong>di</strong><br />
, il pH non influenza E trans
INDICATORI VERI<br />
3<br />
N<br />
H 3<br />
C<br />
N<br />
CH<br />
S<br />
CH<br />
N 3<br />
CH 3<br />
È <strong>di</strong> un intenso colore in ambiente ed incolore in<br />
ambiente<br />
. Date le sue proprietà riducenti viene usato per<br />
•ridurre la metaemoglobina in occasione <strong>di</strong> metaemoglobinizzazione dovuta a<br />
farmaci o all'ingestione <strong>di</strong> fave<br />
•come <strong>di</strong>sinfettante nella infezioni delle vie urinarie<br />
•in acquacoltura, per curare i pesci dall'infezione <strong>di</strong> parassiti<br />
•nell'industria alimentare e tessile, come colorante<br />
•in istologia, per colorare nucleo e nucleolo delle cellule
INDICATORI VERI<br />
N<br />
N<br />
3+ē<br />
N<br />
Fe Fe 2+<br />
N<br />
Usati particolarmente per<br />
Il più noto è il chelato del con<br />
la (tris (1,10-<br />
fenantrolina) comunemente noto<br />
come<br />
Può essere utilizzata nelle<br />
titolazioni con forti agenti<br />
ossidanti come<br />
E trans = vs (<strong>di</strong>-Ph-NH 2 )<br />
e<br />
Tre molecole <strong>di</strong> fenantrolina si<br />
combinano con il ferro a dare la<br />
ferroina. Il ferro complessato<br />
subisce una reazione reversibile <strong>di</strong><br />
ossido-riduzione<br />
Analogamente si adoperano i<br />
chelati del ferro con la
INDICATORI VERI<br />
Decomposizione a<br />
60°C<br />
Il colore della forma<br />
è molto meno<br />
intenso specie in<br />
soluzioni <strong>di</strong>luite<br />
(in<strong>di</strong>catore<br />
)<br />
Reazione rapida e<br />
reversibile<br />
<strong>di</strong> colore<br />
intensa<br />
Soluzioni stabili e facili<br />
da preparare<br />
Forma ossidata inerte<br />
nei confronti <strong>di</strong> forti<br />
agenti
OSSIDANTI E RIDUCENTI STANDARD<br />
•I più comuni sono , , •Si adoperano soluzioni <strong>di</strong> ,<br />
,<br />
ma principalmente<br />
•Soluzioni stabili e facilmente<br />
( sale <strong>di</strong><br />
standar<strong>di</strong>zzabili<br />
Mohr o<br />
•Buoni in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>sponibili sale <strong>di</strong> Oesper),<br />
•Uso molto limitato (<br />
del reagente da parte <strong>di</strong> atm)<br />
•Vanno ristandar<strong>di</strong>zzati <strong>di</strong><br />
frequente<br />
Fattori rilevanti nella selezione
TITOLANTI OSSIDANTI STANDARD
REAGENTI AUSILIARI DI OSSIDAZIONE E RIDUZIONE<br />
L’analita <strong>di</strong> una reazione redox deve<br />
trovarsi in un <strong>di</strong><br />
prima che la titolazione venga portata a<br />
termine, altrimenti i risultati non sono<br />
sod<strong>di</strong>sfacenti. Spesso comunque le fasi<br />
che precedono la titolazione (soluzione<br />
del campione e separazione delle<br />
interferenze) trasformano l’analita in<br />
una <strong>di</strong> stati <strong>di</strong><br />
Ad esempio, la soluzione che si forma<br />
quando un campione contenente ferro<br />
viene <strong>di</strong>sciolto contiene normalmente<br />
una miscela <strong>di</strong> e :<br />
Il riducente ausiliario deve<br />
• essere sufficientemente forte da<br />
ridurre<br />
+<br />
a<br />
+<br />
• non essere abbastanza forte da<br />
le specie interferenti, in modo<br />
che esse possano reagire con il<br />
titolante<br />
• non rimanere nella soluzione<br />
(introdurlo in altra fase: gas o solido)<br />
Questa soluzione deve essere trattata<br />
con un agente <strong>di</strong> riduzione che<br />
trasformerà tutto il allo stato <strong>di</strong><br />
ossidazione (o alternativamente con<br />
un agente <strong>di</strong> ossidazione)
REAGENTI AUSILIARI DI RIDUZIONE: RIDUTTORE DI JONES<br />
È costituito da colonna lunga da 40 a 50 cm con un<br />
<strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> circa 2 cm impaccata con zinco<br />
amalgamato. L’amalgama viene preparata<br />
lasciando a contatto i granuli <strong>di</strong> zinco per breve<br />
tempo con una soluzione <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong> mercurio<br />
, agente riducente efficace quasi come il<br />
metallo puro, ha il pregio <strong>di</strong> inibire la<br />
<strong>di</strong><br />
presenti in soluzioni acide a da parte <strong>di</strong><br />
che potrebbe contaminare la soluzione con tracce<br />
<strong>di</strong> e alterare l’impaccamento della colonna<br />
Il liquido in un riduttore <strong>di</strong> Jones deve coprire<br />
completamente l’impaccamento, altrimenti<br />
l’ossidazione all’aria può provocare la formazione<br />
<strong>di</strong><br />
che tendono a ostruire il riduttore
REAGENTI AUSILIARI DI RIDUZIONE: RIDUTTORE DI WALDEN<br />
metallico in grani serve come<br />
riducente<br />
Il metallo viene preparato per<br />
riduzione <strong>di</strong> una soluzione<br />
contenente AgNO 3 con<br />
metallico<br />
La risultante sospensione <strong>di</strong><br />
argento finemente sud<strong>di</strong>viso<br />
viene versata in una colonna<br />
<strong>di</strong> vetro e coperta <strong>di</strong> 1M<br />
Il rivestimento <strong>di</strong> (s), prodotto<br />
in seguito all’uso, viene<br />
perio<strong>di</strong>camente rimosso per<br />
l’immersione <strong>di</strong> una bacchetta <strong>di</strong><br />
nella soluzione al <strong>di</strong> sopra<br />
dell’impaccamento<br />
La capacità <strong>di</strong> riducente <strong>di</strong><br />
metallico è fortemente<br />
aumentata dalla presenza <strong>di</strong><br />
in seguito alla formazione<br />
<strong>di</strong> , si adoperano pertanto<br />
soluzioni <strong>di</strong> HCl dell’analita
REAGENTI AUSILIARI DI RIDUZIONE<br />
Riducenti gassosi
REAGENTI AUSILIARI DI OSSIDAZIONE<br />
Perossibisolfato <strong>di</strong> ammonio<br />
•È un potente agente ossidante che trasforma in , in , in<br />
-<br />
. Le ossidazioni vengono catalizzate da tracce <strong>di</strong> Ag +<br />
•Il reagente in eccesso è decomposto me<strong>di</strong>ante ebollizione<br />
•<br />
Perossi<strong>di</strong><br />
•Dopo che la ossidazione è completa, la soluzione viene liberata dal reagente in<br />
eccesso, portando ad ebollizione:<br />
Bismutato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o<br />
•Ha una composizione incerta: <br />
•È un potente ossidante ( ).<br />
•Data la sua scarsa solubilità è rimosso per filtrazione
PERMANGANOMETRIA<br />
Con il termine<br />
si<br />
intendono i meto<strong>di</strong> volumetrici che<br />
utilizzano soluzioni standard <strong>di</strong><br />
per la determinazione <strong>di</strong><br />
sostanze riducenti<br />
È un<br />
molto forte e questo<br />
ne limita l’impiego in campo<br />
farmaceutico, in quanto si potrebbe<br />
avere una decomposizione<br />
dell’analita organico da determinare<br />
Normalmente usato come titolante<br />
in ambiente fortemente acido ([ ] ><br />
0.1 M)<br />
A pH non nettamente acido la<br />
reazione del<br />
è usata<br />
per titolare<br />
Sono richiesti riscaldamento<br />
( ) o catalizzatori (OsO 4 per<br />
titolare )
PERMANGANOMETRIA<br />
non è uno<br />
. Le sue<br />
soluzioni non sono stabili e tendono<br />
generalmente a separare per reazione<br />
autocatalitica<br />
Non può essere usato per titolare soluzioni <strong>di</strong><br />
<strong>degli</strong> analiti<br />
Soluzioni<br />
, non si osserva bene il<br />
menisco nella buretta<br />
è ossidante molto forte pertanto è<br />
Il suo colore ( o nelle soluzioni più<br />
<strong>di</strong>luite) è percepito a concentrazione molto basse<br />
(2 . 10 -6 M) . La colorazione<br />
tende però a scomparire a causa della reazione<br />
Nonostante la costante molto elevata, la reazione è<br />
lenta <strong>di</strong> conseguenza al punto finale scompare solo<br />
gradatamente<br />
Costo modesto
PERMANGANOMETRIA<br />
non è uno<br />
tendono generalmente a separare<br />
. Le sue soluzioni non sono stabili e<br />
per reazione autocatalitica<br />
• La velocità <strong>di</strong> decomposizione è aumentata da un eccesso <strong>di</strong> o , luce e<br />
dalla presenza <strong>di</strong><br />
Per preparare una soluzione a titolo noto <strong>di</strong><br />
• si pesa una quantità<br />
a quella teorica<br />
• la si scioglie in un opportuno volume <strong>di</strong> H2O<br />
• la si fa per alcuni minuti (in modo da accelerare l’ delle sostanze<br />
organiche presenti nell’acqua)<br />
• si filtra l’ così formatosi insieme a quello presente come impurezza<br />
Si richiede la conservazione al buio e una ristandar<strong>di</strong>zzazione ogni una o due<br />
settimane
PERMANGANOMETRIA: STANDARD PRIMARI<br />
Ossalato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o<br />
• la reazione è a temperatura ambiente (risulta leggermente più )<br />
finché non è presente una quantità <strong>di</strong> sufficiente a catalizzarla. Il infatti<br />
reagisce con il e forma delle specie con un numero <strong>di</strong> ossidazione interme<strong>di</strong>o<br />
e che sono più veloci dello stesso nell’ossidare l’acido ossalico. Non appena<br />
[ ] è <strong>di</strong>ventata apprezzabile la reazione precede in conseguenza<br />
dell’autocatalisi<br />
• Procedura McBride Titolare a 60-90°C fino a che il colore (dovuto all’eccesso <strong>di</strong><br />
) persiste Errore: -0.4% (dovuto all’ all’aria <strong>di</strong> )<br />
• Procedura Flower-Bright Aggiunta del 90-95% <strong>di</strong> alla soluzione <strong>di</strong> ossalato a<br />
temperatura ambiente, riscaldamento a 55-60°C e ultimazione della titolazione a<br />
temperature elevate<br />
Anidride arseniosa<br />
• Ha l’inconveniente <strong>di</strong> dover essere solubilizzata in<br />
acqua. Dopo <strong>di</strong>scioglimento si aci<strong>di</strong>fica e si titola<br />
Sale <strong>di</strong> Mohr<br />
non essendo solubile in
PERMANGANOMETRIA: DIPENDENZA DAL pH<br />
In soluzione<br />
è molto energico e si riduce a<br />
In soluzione , debolmente o è<br />
ancora più energico e si riduce a biossido, <strong>di</strong> colore<br />
insolubile in acqua<br />
In soluzione fortemente è un ossidante<br />
blando e si riduce a manganato <strong>di</strong> colore verde
PERMANGANOMETRIA: DIPENDENZA DAL pH<br />
In soluzione<br />
è molto energico e si riduce a
TITOLAZIONE DEL Fe E DI METALLI<br />
Si opera una con riduttore <strong>di</strong> o o con che<br />
però porta a un errore positivo a causa della ossidazione del<br />
Questo errore puo essere prevenuto attraverso l’aggiunta della soluzione<br />
Zimmerman-Reinhardt: , ,<br />
• Lo ione sposta a sinistra l’equilibrio della semi-reazione<br />
<strong>di</strong>minuendo pertanto la tendenza del<br />
ad ossidare il<br />
• H 3 PO 4 complessa il aumentando la tendenza verso l’ossidazione a . Allo<br />
stesso tempo si forma che è un complesso poco colorato che quin<strong>di</strong> rende<br />
il punto finale meglio identificabile<br />
Utile per quelle specie che formano ossalati poco solubili Si isolano per<br />
filtrazione i precipitati che poi si <strong>di</strong>ssolvono in ambiente acido liberando<br />
l’ che quin<strong>di</strong> viene titolato con soluzioni standard <strong>di</strong><br />
. Applicabile alla determinazione <strong>di</strong>
TITOLAZIONE DEI NITRITI<br />
I presentano un’alta tossicità<br />
per l'uomo in quanto provocano<br />
metaemoglobinemia<br />
Inoltre per reazione con ammine<br />
secondarie ed ammi<strong>di</strong> presenti negli<br />
alimenti, formano le nitrosammine,<br />
N-nitroso composti cancerogeni.<br />
Il Comitato Scientifico per<br />
l’Alimentazione della UE ha valutato<br />
l’assunzione giornaliera accettabile<br />
<strong>di</strong> nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 0,06 mg/Kg <strong>di</strong><br />
peso corporeo e <strong>di</strong> 3,7 mg/Kg per i<br />
Ad un volume misurato <strong>di</strong> 50 mL <strong>di</strong><br />
standard 0.1 N, aci<strong>di</strong>ficato<br />
con 20 mL <strong>di</strong> (<strong>di</strong>l. 1:4), si<br />
aggiungono 20 mL <strong>di</strong> , curando<br />
<strong>di</strong><br />
nella<br />
soluzione <strong>di</strong> per prevenire la<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
volatile ed<br />
evitare <strong>di</strong> ossidare a<br />
Si scalda la soluzione a fiamma<br />
riducente fino ad incipiente<br />
ebollizione, si raffredda e si titola<br />
con 0.1 M fino a<br />
della colorazione della soluzione <strong>di</strong>
TITOLAZIONE DI H 2 O 2<br />
Definizione<br />
L’idrogeno perossido (PM 34.01) soluzione 30% contiene<br />
del<br />
e del <strong>di</strong> H 2 O 2 . Un volume <strong>di</strong> questa soluzione corrisponde a<br />
circa 110 volte il suo volume <strong>di</strong> ossigeno. Può essere aggiunto un idoneo<br />
stabilizzante<br />
Determinazione quantitativa<br />
Diluire 1.00 g a 100.0 mL con acqua R. Aggiungere 20 mL <strong>di</strong> acido solforico<br />
<strong>di</strong>luito R a 10.0 mL <strong>di</strong> questa soluzione. Titolare con<br />
0.02 M fino a che il colore vira al rosa
PERMANGANOMETRIA: APPLICAZIONI<br />
Le soluzioni <strong>di</strong> acqua ossigenata vengono contrassegnate anche in base al<br />
(calcolato a 0°C e a 760 mm/Hg) capace <strong>di</strong> svilupparsi dalla<br />
completa decomposizione <strong>di</strong> un volume <strong>di</strong> :<br />
Supponendo che siano stati consumati<br />
30.0 mL <strong>di</strong> 0.1 N per<br />
determinare un campione incognito <strong>di</strong><br />
H 2 O 2 , sapendo che <strong>di</strong><br />
sviluppano che a 0°C<br />
e a 760 mm/Hg occupa mL<br />
NKMnO<br />
V<br />
4 KMnO4<br />
gH 2 O<br />
= PE<br />
2 H2 O<br />
= 0.0510<br />
2<br />
1000<br />
da cui 68 : 22.400 = 0.<br />
0510 : x<br />
16.8<br />
x = 16.8 mL; = 0.56 mL<br />
30
PERMANGANOMETRIA: APPLICAZIONI<br />
La concentrazione <strong>di</strong> una soluzione <strong>di</strong> H 2 O 2 può essere espressa anche in<br />
, cioè dal numero <strong>di</strong> volumi <strong>di</strong> O 2 , che un volume della soluzione stessa<br />
può liberare<br />
Per acqua ossigenata a si intende una soluzione <strong>di</strong> in H 2 O, un<br />
volume della quale è in grado <strong>di</strong> liberare 10 volumi <strong>di</strong><br />
Perossido <strong>di</strong> idrogeno 3% corrisponde a<br />
Perossido <strong>di</strong> idrogeno 40% corrisponde a<br />
10 volumi<br />
154 volumi
DETERMINAZIONI REDOX FU<br />
Pentilentetrazolo C 6 H 10 N 4 (PM 138.2)<br />
N<br />
Potente analettico, regola la ritmicità della respirazione, ma produce anche<br />
facilmente convulsioni; in passato usato come antidepressivo<br />
N<br />
N N<br />
•Una quantità esattamente pesata si scioglie in H 2 O <strong>di</strong>stillata e si ad<strong>di</strong>ziona<br />
<strong>di</strong><br />
. Si raffredda e si lascia a riposo. Si forma così un<br />
complesso tra la sostanza in esame e<br />
•Si filtra, si lava il precipitato con acido acetico e poi lo si scioglie in una<br />
soluzione riscaldata a 60°C, <strong>di</strong> solfato ammonico ferrico: il complesso,<br />
inizialmente formatosi, si ri<strong>di</strong>scioglie e il viene ossidato dal a<br />
•Si filtra, si lava il filtro con H 2 0 <strong>di</strong>stillata e il filtrato e le acque <strong>di</strong> lavaggio,<br />
contenenti prodottosi dalla reazione <strong>di</strong> ossidoriduzione, si titolano con<br />
0.1 N
TITOLAZIONI CON K 2 Cr 2 O 7<br />
Nelle sue applicazioni analitiche lo ione<br />
viene ridotto a<br />
Le titolazioni con bicromato vengono generalmente eseguite in soluzioni<br />
circa 1M in HCl o H 2 SO 4 . Dal valore <strong>di</strong> E° si evince che il<br />
non è un<br />
ossidante così forte come il<br />
commerciale (reagent grade) è sufficientemente puro da permettere<br />
la preparazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> soluzioni standard. Il solido viene semplicemente<br />
essiccato a 150-200°C prima <strong>di</strong> essere pesato
TITOLAZIONI CON K 2 Cr 2 O 7<br />
Purezza e stabilità (standard primario)<br />
Stabilità delle soluzioni (anche a caldo)<br />
A temperatura ambiente Cl -<br />
Scarsa tendenza ad ossidare composti<br />
organici (evitate potenziali interferenze)<br />
Costo modesto<br />
Basso rispetto a e<br />
Lentezza delle reazioni
TITOLAZIONI CON K 2 Cr 2 O 7<br />
Titolazione del<br />
in un mezzo contenente H 2 SO 4 e H 3 PO 4<br />
In<strong>di</strong>catori<br />
sono essenziali dato che il<br />
colore delle soluzioni non è<br />
molto intenso. Inoltre il<br />
del maschera l’ del<br />
rendendo<br />
complicato l’identificazione del<br />
punto <strong>di</strong> equivalenza<br />
H<br />
N<br />
COOH<br />
H<br />
N<br />
SO 3<br />
H
TITOLAZIONI CON K 2 Cr 2 O 7<br />
Determinazione del C.O.D. (Chemical Oxygen Demand)<br />
È un saggio che si effettua sulle acque industriali e potabili per determinare<br />
l’insieme delle sostanze riducenti ossidabili con mezzi chimici (limite da 125 a<br />
500mg/L), senza cioè l’azione biocatalitica <strong>di</strong> microorganismi (B.O.D.). Le<br />
semi-reazioni sono<br />
Si opera in presenza <strong>di</strong> H 2 SO 4 , AgSO 4 ( ) e HgSO 4 (<br />
del che interferirebbe nella determinazione). L’eccesso <strong>di</strong> è poi<br />
retrotitolato con soluzioni standard <strong>di</strong> (in<strong>di</strong>catore ).<br />
Il titolo <strong>di</strong> sostanza ossidabile è espresso come la quantità equimolecolare <strong>di</strong><br />
O 2 che sarebbe stata consumata dallo stesso analita secondo la reazione
TITOLAZIONI CON K 2 Cr 2 O 7<br />
APHA, AWWA, WEF (1998): “Standard Methods for the Examination of Water and Wastewater”, XX<br />
Ed., (Washington, APHA).<br />
ASTM (1981): “Annual Book of ASTM Standard”, Part 31, Water (Philadelphia).<br />
BAUMANN F.J. (1974): “Dichromate reflux chemical oxygen demand. A proposed method for<br />
chloride correction in highly saline wastes”, Anal. Chem., 45, (9), 1336-1338.<br />
BELKIN S., BRENNER A. & ABELIOVICH A. (1992): “Effect of inorganic constituents on chemical<br />
oxygen demand - I. Bromides are uneutralizable by mercuric sulfate complexation”, Wat. Res., 26,<br />
(12), 1577-1581.<br />
BUIRNS E.R. & MARSHALL C. (1965): “Correction for chloride interference in the chemical oxygen<br />
demand test”, J. Water Pollut. Control Fed., 37, 1716-1721.<br />
CRIPPS J.M. & JENKINS D. (1964): “A COD Method Suitable for the Analysis of Highly Saline<br />
Waters”, J. Water Pollut. Control Fed., 36, 1240-1246.<br />
EPA (1974): “Methods for Chemical Analysis of Water and Wastes”. EPA-625/6-74-003a (Cincinnati,<br />
Environmental Research Center).<br />
IRSA (1986): “<br />
”, Quad. Ist. Ric. Acque,<br />
75, 141-142.<br />
PETTINE M., CAPRI S., GIACONI V., LORETI L. & NOTTOLI R. (1992): “<br />
”, Notiziario IRSA Meto<strong>di</strong> Analitici per le Acque, 12, (4), 35-47.<br />
TALINLI I. & ANDERSON G.K. (1992): “<br />
t”, Wat. Res., 26, (1), 107-110.
TITOLAZIONI CON K 2 Cr 2 O 7<br />
Etilometria
TITOLAZIONI CON Ce 4+<br />
Le soluzioni in H 2 SO 4 <strong>di</strong> sono efficaci quanto le soluzioni <strong>di</strong><br />
e possono sostituire questo reagente nella maggior parte delle applicazioni
TITOLAZIONI CON Ce 4+<br />
Soluzioni anche a caldo<br />
•Sono <strong>di</strong>sponibili sali <strong>di</strong><br />
(esanitrocerato <strong>di</strong> ammonio )<br />
•I suoi sali hanno un PM<br />
•La reazione <strong>di</strong><br />
è<br />
semplice, l’elemento non può assumere stati <strong>di</strong><br />
ossidazione interme<strong>di</strong><br />
•Pur essendo colorate in<br />
, le sue soluzioni<br />
sono<br />
e consentono una ottima osservazione<br />
del menisco nella buretta<br />
•Si possono impiegare le soluzioni <strong>di</strong> anche in<br />
presenza <strong>di</strong> senza che questi vengano ossidati a<br />
A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> il della soluzioni <strong>di</strong><br />
è così da poter essere utilizzato<br />
come in<strong>di</strong>catore (si utilizza la ferroina o l’acido N-<br />
fenil-antranilico)<br />
•In soluzioni inferiori a 0.1 M in acido forte tende a<br />
formare<br />
scarsamente solubili<br />
•Costo elevato dei sali<br />
•Il<br />
secondo la natura<br />
e la concentrazione dell’acido usato
STANDARDIZZAZIONE DI SOLUZIONI DI Ce 4+<br />
(in ambiente<br />
acido)<br />
•(in<strong>di</strong>catore: )<br />
•Titolazione eseguita a 50°C in una soluzione <strong>di</strong><br />
HCl con monocloruro <strong>di</strong> io<strong>di</strong>o come<br />
catalizzatore
APPLICAZIONI DELLA CERIMETRIA<br />
Mena<strong>di</strong>one (Vitamina K) C 11 H 8 O 2 PM = 172.2 PE = PM/2<br />
una quantità del campione<br />
esattamente pesata, sciolta in acido<br />
acetico, si tratta con polvere <strong>di</strong><br />
e <strong>di</strong>luito, lasciando poi a riposo al<br />
buio in un pallone munito <strong>di</strong> valvola<br />
Bunsen per una ora, agitando<br />
frequentemente<br />
L’idrogeno che si sviluppa riduce il<br />
mena<strong>di</strong>one<br />
O<br />
OH<br />
CH 3 H<br />
+<br />
CH 3<br />
Zn<br />
O<br />
OH<br />
si filtra per eliminare l’eccesso <strong>di</strong><br />
zinco e si titola il filtrato con<br />
0.1 N in presenza <strong>di</strong><br />
OH<br />
O<br />
La valvola evita l’entrata<br />
che potrebbe riossidare il<br />
composto ridotto dallo zinco. Anche<br />
la luce può provocare l’ossidazione<br />
del metilnaftochinone a chinone<br />
OH<br />
CH 3<br />
2Ce 4+<br />
O<br />
CH 3<br />
+ 2Ce 3+ +2H +
APPLICAZIONI DELLA CERIMETRIA<br />
Paracetamolo C 8 H 9 NO 2 PM = 151.2 PE = PM/2<br />
Una quantità del campione<br />
esattamente pesata, si scioglie in<br />
H 2 O <strong>di</strong>stillata e<br />
Si fa a ricadere per una ora e<br />
dopo<br />
si <strong>di</strong>luisce con<br />
H 2 O <strong>di</strong>stillata<br />
O<br />
NH<br />
OH<br />
CH 3<br />
H +<br />
NH 2<br />
OH<br />
Ad un<br />
<strong>di</strong> questa soluzione si<br />
aggiunge H 2 O, ghiaccio, <strong>di</strong>liuto e<br />
NH 2<br />
ox<br />
O<br />
Quin<strong>di</strong> si titola con<br />
0.1 N fino a colorazione<br />
gialla. Si esegue una prova in bianco<br />
OH<br />
O
TITOLAZIONI BASATE SULL’USO DI IODIO<br />
Implicano l’uso <strong>di</strong> una<br />
soluzione standard <strong>di</strong><br />
per titolare analiti<br />
che vengono<br />
facilmente
TITOLAZIONI BASATE SULL’USO DI IODIO<br />
Fanno uso <strong>di</strong> una<br />
soluzione standard <strong>di</strong><br />
per titolare<br />
che si libera dalla<br />
reazione <strong>di</strong> un<br />
con un<br />
eccesso non misurato<br />
<strong>di</strong>
TITOLAZIONI BASATE SULL’USO DI IODIO<br />
viene o in un certo numero <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>menti chimicoanalitici.<br />
Hanno limitata applicabilità perché lo io<strong>di</strong>o è un agente<br />
relativamente La semi-reazione usata a scopi analitici è<br />
Lo io<strong>di</strong>o è un relativamente e reagisce solo con sostanze<br />
facilmente ossidabili. La<br />
può essere usata per la determinazione <strong>di</strong><br />
sostanze ossidanti il cui potenziale<br />
(potenziale dello io<strong>di</strong>o)
TITOLAZIONI BASATE SULL’USO DI IODIO<br />
Lo io<strong>di</strong>o non è molto solubile in acqua (0.001 M). Per ottenere soluzioni che<br />
abbiano concentrazioni analiticamente utili si scioglie lo io<strong>di</strong>o in soluzioni<br />
moderatamente concentrate <strong>di</strong> ioduro<br />
•Generalmente si prepara una soluzione a<br />
e la si standar<strong>di</strong>zza<br />
successivamenteData la loro scarsa stabilità soluzioni <strong>di</strong> preparate a partire da I 2 e I -<br />
vanno<br />
ogni 3-4 giorni<br />
Alternativamente si solubilizza una quantità esattamente pesata <strong>di</strong><br />
leggero eccesso <strong>di</strong> in soluzione e si <strong>di</strong>luisce al volume desiderato<br />
, in un
PREPARAZIONE DI UNA SOLUZIONE STANDARD DI I 2<br />
Il PE <strong>di</strong><br />
è pari a PM/6 perché<br />
1. La riduzione <strong>di</strong> una mole <strong>di</strong> in presenza <strong>di</strong> porta alla formazione <strong>di</strong> 3 moli<br />
<strong>di</strong> ognuna delle quali acquista per trasformarsi in 3 per un totale <strong>di</strong><br />
2. Un atomo <strong>di</strong> io<strong>di</strong>o in subisce una riduzione pari a e un’altra riduzione<br />
pari a nella successiva reazione <strong>di</strong> per un totale <strong>di</strong>
TITOLAZIONI BASATE SULL’USO DI IODIO<br />
Occasionalmente il<br />
è vantaggioso perché<br />
impartisce un grado <strong>di</strong><br />
nei<br />
confronti <strong>di</strong> agenti riducenti forti<br />
Disponibilità <strong>di</strong> un<br />
e<br />
(amido)<br />
Volatilità dello<br />
Riduzione ad opera <strong>di</strong><br />
presenti nell’acqua<br />
Le soluzioni <strong>di</strong> sono e devono essere<br />
ristandar<strong>di</strong>zzate con regolarità data la reazione<br />
La reazione è catalizzata da aci<strong>di</strong>, luce e calore<br />
reagisce inoltre con vapori organici, tappi <strong>di</strong><br />
sughero o <strong>di</strong> gomma, tubi <strong>di</strong> gomma
IMPIEGO DELLE SOLUZIONI DI I 2<br />
Lo io<strong>di</strong>o è impiegato in ambiente neutro, debolmente o (pH < 9)<br />
In ambiente lo<br />
si <strong>di</strong>smuta prima a<br />
e , quin<strong>di</strong><br />
a e<br />
•Inoltre ossida il<br />
a<br />
In ambiente il<br />
si decompone<br />
a bisolfito<br />
•La velocità <strong>di</strong> questa reazione è influenzata non<br />
solo dal ma anche dalla presenza <strong>di</strong><br />
e dalla concentrazione della<br />
soluzione<br />
In ambiente<br />
lo può<br />
essere ossidato dall’<br />
atmosferico
METODI IODOMETRICI
METODI IODOMETRICI<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
O<br />
S<br />
O<br />
S<br />
O<br />
S<br />
O<br />
S<br />
O<br />
S<br />
O<br />
S<br />
O<br />
S<br />
O<br />
S<br />
S<br />
S<br />
S<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O<br />
O
INDICATORI IODI E IODIOMETRICI<br />
ha un colore visibile a 5 . 10 -6 M pertanto può essere usato<br />
come in<strong>di</strong>catore al punto finale. L’aggiunta <strong>di</strong> o<br />
permette <strong>di</strong> estrarre I 2 in eccesso, producendo una intensa<br />
colorazione della fase organica<br />
L’amido solubile è in grado <strong>di</strong> adsorbire ,<br />
dando un intenso colore . La presenza <strong>di</strong> quantità<br />
moderatamente elevate <strong>di</strong> porta alla formazione <strong>di</strong><br />
complessi non facilmente <strong>di</strong>ssociabili.<br />
L’amido va incontro a rapida<br />
per azione<br />
pertanto l’in<strong>di</strong>catore deve essere utilizzato<br />
“fresco”. La stessa può essere limitata, o rallentata,<br />
riscaldando la sospensione dopo la sua preparazione e<br />
conservandola in con<strong>di</strong>zioni sterili o con aggiunta <strong>di</strong><br />
batteriostatici
INDICATORI IODI E IODIOMETRICI<br />
L’ è costituito da<br />
(~20%) e (80%)<br />
L’ , responsabile della colorazione , è un<br />
polisaccaride (200÷20000 unità) essenzialmente lineare<br />
formato da catene <strong>di</strong> a-D-glucosio legate tra loro con<br />
legame 1,4 glicosi<strong>di</strong>co<br />
L’ (fino a 2.000.000 unità) risulta invece<br />
altamente ramificata (1 legame 1,6 glicosi<strong>di</strong>co ogni 30<br />
monomeri)
INDICATORI IODI E IODIOMETRICI<br />
L’amido assume una struttura elicoidale a (6<br />
molecole <strong>di</strong> glucopiranosio per spira), stabilizzate da legami<br />
a idrogeno come nel caso <strong>degli</strong> aci<strong>di</strong> nucleici, in grado <strong>di</strong><br />
trattenere saldamente, ma in maniera reversibile, lo io<strong>di</strong>o al<br />
suo interno dando una intensa colorazione<br />
In alcuni casi il legame reversibile può essere alterato, per<br />
saturazione della salda d’amido da parte dello stesso io<strong>di</strong>o.<br />
In questi casi l’in<strong>di</strong>catore viene aggiunto a metà della<br />
titolazione
INDICATORI IODI E IODIOMETRICI<br />
Per preparare l’in<strong>di</strong>catore si ad<strong>di</strong>ziona <strong>di</strong> una piccola<br />
quantità <strong>di</strong> un battericida ( , ) a una<br />
soluzione acquosa <strong>di</strong> amido, preparando dapprima una<br />
pasta con amido solubile e poca acqua, e successivamente<br />
aggiungendo acqua bollente sotto agitazione continua<br />
Oltre a decomporsi per azione batterica, si decompone<br />
anche ad alte temperature, in ambiente (idrolisi), in<br />
(precipitazione). Va pertanto conservato<br />
in recipiente <strong>di</strong> vetro scuro e al riparo dalla luce
STANDARD PRIMARI<br />
Anidride arseniosa (carcinogeno)<br />
•Scarsamente solubile in acqua, si scioglie in<br />
1M<br />
•In ambiente però si ossida rapidamente a perciò la soluzione viene<br />
resa leggermente acida per HCl non appena As 2 O 3 è solubilizzata. La reazione <strong>di</strong><br />
standar<strong>di</strong>zzazione è<br />
•In ambiente eccessivamente<br />
ossida facendo retrocedere la reazione, è<br />
necessario pertanto un tampone ( ) che consumando prodotto<br />
mantiene il pH in un range <strong>di</strong> 78. Oltre questo valore si ha l’idrolisi alcalina dello<br />
a ( )<br />
Tiosolfato <strong>di</strong> bario<br />
•Si titola in presenza <strong>di</strong> salda d’amido fino alla scomparsa della colorazione blu
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Preparazione <strong>di</strong><br />
soluzioni standard<br />
scavanger <strong>di</strong> O 2<br />
Riducono la corrosività<br />
dell’acqua a livello<br />
industriale
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Acido Ascorbico (Vitamina C) C 6 H 8 O 6 PM = 176.1 (PE = PM/2)<br />
Un campione, esattamente pesato, viene solubilizzato in acqua bollita <strong>di</strong> recente<br />
e aci<strong>di</strong>ficato con H 2 SO 4 <strong>di</strong>luito 1:4<br />
Si titola con 0.1 N, in presenza <strong>di</strong> salda d’amido, fino ad ottenere una<br />
colorazione persistente<br />
CH 2<br />
OH<br />
CH 2<br />
OH<br />
O O<br />
HO<br />
O O<br />
HO<br />
H H<br />
HO<br />
OH O O
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Ribena è un marchio <strong>di</strong> proprietà della<br />
GlaxoSmithKline<br />
Prodotto sin dagli anni ‘30, quando fu<br />
lanciato in Gran Bretagna come <strong>di</strong>eta<br />
sostitutiva delle arance, ottenne da subito<br />
un grande successo<br />
Il saporito succo a base <strong>di</strong> Ribes Nigrum<br />
non ha, agli occhi dei nutrizionisti, la<br />
pessima fama <strong>di</strong> bevande gassate o<br />
iperzuccherine come la Coca-Cola, e<br />
vantavano proprietà anti-carie della<br />
bevanda grazie alla sua formula arricchita<br />
<strong>di</strong> calcio ( ‘Ribena Toothkind’, amico dei<br />
denti’)<br />
Da anni Ribena è venduta in Nuova<br />
Zelanda e in Australia come bevanda<br />
salutare, soprattutto per i bambini, proprio<br />
per il suo PRESUNTO contenuto <strong>di</strong><br />
vitamina C, ritenuto superiore al succo<br />
d'arancia, quantificato in 72 mg per 100 mL
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
La GlaxoSmithKline (Gsk) è stata condannata<br />
in Nuova Zelanda a una multa pari a 115 mila<br />
euro per aver ingannato il pubblico sul<br />
contenuto <strong>di</strong> vitamina C nella bevanda<br />
La pubblicità ingannevole è stata scoperta da<br />
Anna Devathasan e Jenny Suo, due alunne <strong>di</strong><br />
una<br />
, che nel 2004 avevano<br />
analizzato il<br />
come<br />
Ma, quando si sono accorte che, dalle analisi<br />
del loro succo preferito NON VI ERA TRACCIA<br />
DELLA VITAMINA, hanno consegnato i<br />
risultati alla commissione <strong>di</strong> tutela dei<br />
consumatori.<br />
Così la multinazionale è stata trascinata in<br />
tribunale ad Auckald dove ha ammesso la<br />
responsabilità per 15 infrazioni <strong>di</strong> PUBBLICITÀ<br />
INGANNEVOLE fra il 2002 e il 2006 e dove il<br />
giu<strong>di</strong>ce ha definito i testi pubblicitari non solo<br />
inesatti ma completamente falsi
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Le due ragazze si sono dette orgogliose del<br />
verdetto<br />
"Se non avessimo fatto quell’esercitazione <strong>di</strong><br />
scienze tre anni fa, Ribena avrebbe continuato<br />
per sempre ad essere promossa come piena <strong>di</strong><br />
vitamina C''<br />
ha osservato Devathasan<br />
''E incre<strong>di</strong>bile che nessuno se ne sia accorto<br />
prima, e noi ci siamo arrivate per caso''<br />
ha detto aggiungendo che la multa avrebbe<br />
dovuto essere molto più alta per una società<br />
<strong>di</strong> così gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni
METODO DI KARL FISCHER<br />
Si usa una soluzione <strong>di</strong> in<br />
metanolo (del tutto ),<br />
e (reattivi <strong>di</strong> Fischer)<br />
In presenza <strong>di</strong> , ossida<br />
che reagisce con piri<strong>di</strong>na<br />
per dare acido piri<strong>di</strong>nsolfonico,<br />
mentre HI formatosi dà con la<br />
stessa piri<strong>di</strong>na (che va messa in<br />
forte eccesso) ioduro <strong>di</strong> piri<strong>di</strong>nio<br />
Il reagente <strong>di</strong> Fischer si decompone<br />
a riposo<br />
Evitare il contatto tra l’atmosfera e<br />
la soluzione durante la titolazione<br />
e usare vetreria accuratamente<br />
asciugata prima dell’uso<br />
N<br />
SO 3<br />
H<br />
N<br />
NH+I<br />
Tutti i prodotti <strong>di</strong> reazione sono incolore,<br />
mentre il è color ; il<br />
reattivo è quin<strong>di</strong> anche :<br />
finché c’è , il reattivo si decolora,<br />
dopo il punto <strong>di</strong> equivalenza impartisce<br />
la sua colorazione alla soluzione del<br />
campione<br />
La quantità <strong>di</strong> acqua è equimolecolare<br />
rispetto allo io<strong>di</strong>o consumato durante la<br />
reazione
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Antibiotici -lattamici: Cefalosporine<br />
Nell’e<strong>di</strong>zione IX della FU la determinazione delle cefalosporine era condotta per<br />
via<br />
e prevedeva dapprima la degradazione chimica in ambiente<br />
alcalino, poi l’aggiunta <strong>di</strong> un volume noto <strong>di</strong> e la retrotitolazione con<br />
in presenza <strong>di</strong><br />
aggiunta verso la fine della titolazione<br />
R1<br />
N H<br />
O<br />
O<br />
N<br />
S<br />
R2<br />
R3<br />
OH -<br />
R1<br />
O<br />
H<br />
N<br />
O<br />
S<br />
NH<br />
O<br />
R2<br />
R3<br />
Si esegue una prova “in bianco” per correggere il volume <strong>di</strong> io<strong>di</strong>o realmente<br />
impiegato, e si determina il peso equivalente “sperimentale“ impiegando una<br />
cefalosporina <strong>di</strong> riferimento<br />
L’andamento della reazione delle penicilline con basi e con io<strong>di</strong>o non è ancora<br />
completamente chiaro. Secondo alcuni autori, si ha un consumo <strong>di</strong><br />
per ogni<br />
, secondo altri il consumo è limitato a<br />
Per questo motivo si esegue in la determinazione <strong>di</strong> una<br />
della stessa sostanza
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Carbasone (acido 4-ureidofenilarsonico)<br />
PM = 260.1 (PE = PM/2)<br />
Introdotto nel 1931 come antiprotozoico nelle infezioni<br />
da Trichomonas e Entamoeba, è attualmente usato<br />
come nell’alimentazione <strong>di</strong> ovini e suini.<br />
A dosi elevate è . L' infatti è un noto<br />
agente<br />
per l'uomo, l'ingestione <strong>di</strong><br />
è stata associato ai tumori della<br />
pelle e del polmone.<br />
L’esposizione a lungo termine all’ può causare<br />
problemi car<strong>di</strong>ovascolari, l'avvelenamento acuto e può<br />
anche causare insufficienza renale<br />
H<br />
HO<br />
N<br />
As<br />
O<br />
NH 2<br />
O<br />
OH
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Determinazione quantitativa<br />
0.25 g circa, esattamente pesati, si pongono in una beuta da 600 mL e si<br />
bagnano con 7.5 mL <strong>di</strong><br />
; si aggiungono 1.5 mL <strong>di</strong><br />
fumante e si scalda a una temperatura vicina al punto <strong>di</strong> ebollizione per 45<br />
minuti<br />
Si sospende il riscaldamento, si aggiungono 0.5 mL <strong>di</strong><br />
scalda <strong>di</strong> nuovo fino a scomparsa dei vapori bruni (<br />
leggermente ( della )<br />
Si aggiungono gradualmente 5 g <strong>di</strong><br />
dolcemente agitando fino a scomparsa dei vapori <strong>di</strong><br />
in eccesso)<br />
fumante, si<br />
) e si raffredda<br />
e si scalda <strong>di</strong> nuovo<br />
(eliminazione dell’<br />
Il liquido residuo deve essere incolore. Si raffredda e si porta al volume <strong>di</strong> 100 mL<br />
con acqua
METODI IODIMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Si aggiunge 1 g <strong>di</strong> , (si riduce ad )<br />
Si riduce il volume fino a circa 50 mL per leggera ebollizione, si raffredda, si<br />
decolora per aggiunta <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o solfito 0.1 N (<br />
) e si <strong>di</strong>luisce poi con 60 mL circa <strong>di</strong> acqua<br />
Si rende la soluzione leggermente con una soluzione <strong>di</strong>luita <strong>di</strong> in<br />
presenza <strong>di</strong> una goccia <strong>di</strong> , poi si con <strong>di</strong>luito<br />
(trasformazione dell’ in arsenito so<strong>di</strong>co)<br />
Si raffredda, si neutralizza con so<strong>di</strong>o bicarbonato, aggiungendone circa 4 g in<br />
eccesso, e si titola con 0.1 N, in presenza <strong>di</strong> soluzione, aggiunto<br />
verso la fine della titolazione (ossidazione dell’ ad )<br />
1 mL <strong>di</strong> 0.1 N corrisponde a<br />
3.746 mg <strong>di</strong> e a 13.0 mg <strong>di</strong>
METODI IODOMETRICI<br />
Lo elementare è titolato con per dare e<br />
La reazione deve essere condotta a pH ≤ 5 e al riparo dall’aria per prevenire<br />
l’ossidazione <strong>di</strong><br />
In<strong>di</strong>catore: amido solubile ad<strong>di</strong>zionato quando è quasi esausto (colore<br />
della soluzione). L’ossidazione <strong>di</strong> a è tipica dello<br />
io<strong>di</strong>o, altri agenti ossidanti portano all’ossidazione dello stesso<br />
a
SOLUZIONI STANDARD DI TIOSOLFATO<br />
Le soluzioni <strong>di</strong> tiosolfato sono piuttosto instabili in seguito a<br />
•degradazione<br />
. Vanno pertanto preparate e conservate in<br />
con<strong>di</strong>zioni sterili, o con aggiunta <strong>di</strong> agenti batteriostatici ( , , pH<br />
elevati)<br />
• decomposizione catalizzata dalla<br />
• ossidazione da parte <strong>di</strong> atm<br />
• autodecomposizione a pH ≤ 5<br />
(torbi<strong>di</strong>tà)<br />
Si deve tamponare la soluzione a pH 9-10 con borace, Na 2 CO 3 , Na 2 HPO 4 ,<br />
limitando così anche l’azione <strong>di</strong> microorganismi batterici. A valori <strong>di</strong> pH più<br />
elevati si ha<br />
• L’effetto globale è un errore negativo al punto finale
SOLUZIONI STANDARD DI TIOSOLFATO<br />
Soluzioni <strong>di</strong> possono essere standar<strong>di</strong>zzate titolando formatosi in<br />
seguito all’aggiunta <strong>di</strong> una quantità nota <strong>di</strong> uno<br />
quale lo<br />
ad una soluzione <strong>di</strong><br />
Il PE è piuttosto basso può dare errori elevati in alcune applicazioni<br />
• In alternativa si usano altri standard quali KH(IO 3 ) 2 , KBrO 3, K 2 Cr 2 O 7
METODI IODOMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Cu nei minerali<br />
Il campione esattamente pesato viene <strong>di</strong>sciolto con un eccesso <strong>di</strong><br />
L’acido nitrico in eccesso viene rimosso aggiungendo H 2 SO 4 e riscaldando.<br />
Successivamente l’aggiunta <strong>di</strong> ioduro genera la seguente reazione favorita<br />
dalla scarsa solubilità <strong>di</strong><br />
titolare con<br />
Il<br />
è la maggiore interferenza<br />
L’aggiunta <strong>di</strong> serve a complessare il come e a tamponare il<br />
pH a > 3.2
METODI IODOMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Cloro nelle candeggine<br />
L’ingre<strong>di</strong>ente attivo delle candeggine è un ossidante, mentre altri<br />
costituenti sono CaCl 2·2H 2 0 e Ca(OH) 2 . Il cloro <strong>di</strong>sponibile è quello che si<br />
genera dalla seguente reazione<br />
Il cloro <strong>di</strong>sponibile può essere determinato con al seguente reazione<br />
aci<strong>di</strong>ficare con<br />
titolare con
METODI IODOMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Ossigeno <strong>di</strong>sciolto in acqua (determinazione <strong>di</strong> Winkler)<br />
La tecnica viene utilizzata principalmente per misurare l’ossigeno <strong>di</strong>sciolto<br />
nelle acque e il BOD<br />
L’idrossido <strong>di</strong> manganese reagisce con<br />
in ambiente acido<br />
È importante eseguire questo genere <strong>di</strong> analisi il minor tempo possibile dal<br />
campionamento e prestare la massima attenzione a evitare la formazione <strong>di</strong><br />
bolle d'aria durante il campionamento stesso o durante l'esecuzione<br />
dell'analisi<br />
Clorati, Cl 2 e Br 2 elementari<br />
viene successivamente titolato con tiosolfato
METODI IODOMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Cloramina C 7 H 7 ClNNaO 2 S . 3H 2 O PE = PM / 2<br />
C H 3<br />
Determinazione quantitativa<br />
Cl<br />
Disciogliere in una beuta con tappo a smeriglio 0,125 g in 100 mL <strong>di</strong> acqua R.<br />
aggiungere 1 g <strong>di</strong> potassio ioduro R e 5 mL <strong>di</strong> acido solforico <strong>di</strong>luito R.<br />
Lasciare a riposo per 3 min. Titolare con 0.1 M, usando come<br />
in<strong>di</strong>catore 1 mL <strong>di</strong> amido soluzione R.<br />
O<br />
S<br />
N<br />
ONa<br />
grazie alla sua azione ossidante, l’ipoclorito agisce da battericida. Soluzioni<br />
acquose <strong>di</strong> cloramina hanno azione <strong>di</strong>sinfettante su ferite superficiali
TITOLAZIONI CON KBrO 3<br />
Più che per titolazioni <strong>di</strong>rette (relativamente poche), è una fonte<br />
conveniente e stabile <strong>di</strong> per analisi organiche. Un eccesso misurato <strong>di</strong><br />
viene aggiunto alla soluzione dell’analita insieme ad un eccesso non<br />
misurato KBr. La miscela è aci<strong>di</strong>ficata e lasciata a riposo fino a reazione<br />
completa<br />
L’analisi viene completata in modo iodometrico<br />
La generazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> bromo evita i problemi associati all’uso <strong>di</strong> soluzioni<br />
standard <strong>di</strong> Br 2 che sono alquanto instabili
TITOLAZIONI CON KBrO 3<br />
In<strong>di</strong>catori<br />
Reagendo prontamente con<br />
rispetto alla specie <strong>di</strong> partenza<br />
danno prodotti colorati <strong>di</strong>versamente<br />
danno reazioni irreversibili (No per retrotitolazioni)<br />
danno reazioni reversibili<br />
Applicazioni<br />
Reazione <strong>di</strong> sostituzione<br />
OH<br />
Br<br />
OH<br />
Br<br />
Reazione <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>zione<br />
Br
METODI BROMOMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Fenolo C 6 H 6 O PM = 94.11 PE = 1/6 PM<br />
Una quantità esattamente pesata si scioglie in una beuta con tappo a<br />
smeriglio in acqua. Si aggiunge quin<strong>di</strong> un<br />
e sicuramente<br />
<strong>di</strong> 0.1 N, e si aci<strong>di</strong>fica con . Si avrà la formazione <strong>di</strong><br />
secondo la seguente reazione<br />
Si lascia reagire al buio per 15 minuti e si osserva la formazione <strong>di</strong> un<br />
precipitato <strong>di</strong> tribromofenolo. Si aggiungono quin<strong>di</strong> alcuni mL <strong>di</strong> una<br />
soluzione <strong>di</strong> al 40%, si <strong>di</strong>luisce con acqua e si titola con 0.1<br />
N lo liberatosi, usando salda d’amido verso la fine della titolazione<br />
Il numero <strong>di</strong> equivalenti <strong>di</strong><br />
sarà uguale al numero <strong>di</strong> equivalenti <strong>di</strong><br />
in eccesso che non hanno reagito con la sostanza da dosare. Per ogni<br />
molecola <strong>di</strong> fenolo reagiscono tre molecole <strong>di</strong> Br 2 quin<strong>di</strong> il peso equivalente<br />
del fenolo è uguale ad un sesto del suo peso molecolare
METODI BROMOMETRICI: APPLICAZIONI<br />
Resorcina C 12 H 18 O 2 PM = 194.3 PE = PM/4<br />
OH<br />
Br<br />
OH<br />
Br<br />
OH<br />
Antisettico, è usato in preparazioni dermatologiche tra cui molto <strong>di</strong>ffusa è<br />
l'antimicotico per uso topico noto come fucsina fenica E, e nei prodotti<br />
estetici per il peeling. Impiegata anche nella formulazione <strong>di</strong> collanti, in<br />
concentrazioni variabili dal 30% al 50%. A concentrazione del 30% provoca il<br />
<strong>di</strong>stacco in toto dello strato corneo<br />
Br<br />
OH
DETERMINAZIONE INDIRETTA DI Al E Mg<br />
e formano complessi interni insolubili con la ,<br />
l’ nel rapporto 1:3, il nel rapporto 1:2, che possono essere<br />
precipitati a valori <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> pH, filtrati, lavati, essiccati e pesati, oppure<br />
ri<strong>di</strong>sciolti per aci<strong>di</strong>ficazione, e successiva titolazione della<br />
con il (svolto da BrO 3<br />
-<br />
+ Br - )<br />
Il metodo è selettivo: il complesso -ossina precipita , quello -ossina<br />
a . Si usa un eccesso <strong>di</strong> che poi viene retrotitolato<br />
iodometricamente<br />
N<br />
O MgO N<br />
Un grammoione <strong>di</strong><br />
BrO 3- , un grammoione <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> BrO<br />
-<br />
3<br />
N<br />
N<br />
Br OH<br />
OH<br />
Br<br />
corrisponde a 4 moli <strong>di</strong> Br 2 ed a 4/3 grammoione <strong>di</strong><br />
richiede invece 6 moli <strong>di</strong> Br 2 cioè 2 grammoione
TITOLAZIONI CON AGENTI RIDUCENTI<br />
Tiosolfato<br />
É il più utilizzato (determinazioni iodometriche). Gli altri tendono a reagire<br />
con O 2 atmosferico e sono fasti<strong>di</strong>osi da usare. É spesso necessario conservarli<br />
in atmosfera inerte (N 2 , CO 2 )<br />
Fe 2+<br />
Le soluzioni <strong>di</strong> possono essere preparate da<br />
Fe(NH 4 ) 2 (SO 4 ) . 6H 2 0 o<br />
FeC 2 H 4 (NH 4 ) 2 (SO 4 ) 2. 4H 2 O<br />
L’ossidazione all’aria è inibita da soluzioni acide: H 2 SO 4 0.5 M. Si necessita una<br />
ristandar<strong>di</strong>zzazione giornaliera<br />
As 3+<br />
Soluzioni preparate sciogliendo in aci<strong>di</strong> As 2 O 3<br />
Ti 3+<br />
Soluzioni molto instabili in presenza <strong>di</strong> ossigeno