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Pinocchio e la Fatina<br />
Presentazione<br />
La fiaba di Pinocchio ha da sempre entusiasmato grandi e bambini!<br />
La sua diffusione, non solo cartacea, ma anche come lettura di immagini,<br />
trasposizioni filmiche, non sempre fedeli all’originale, ha sempre incuriosito e<br />
motivato alla comprensione delle avventure del burattino, perché è caratteristica<br />
precipua della fiaba suscitare la capacità di meraviglia di fronte all’inverosimile e di<br />
infondere nel suo dipanarsi, l’insegnamento che ciascuno può trarre..<br />
In Pinocchio e a Pinocchio, certamente molti si sono ispirati e identificati, perché<br />
Pinocchio rappresenta quella parte di noi, l’eterno Peter Pan, per parafrasare un’altra<br />
favola, che non vuole crescere o, se cresce, attraverso prove ed errori prima di<br />
superare quella difficile fase di transizione che dall’infanzia porta alla fanciullezza.<br />
Vi è forse in un angolo remoto di ciascun individuo, il desiderio di permanere quanto<br />
più a lungo possibile, nella “ beata innocenza” durante la quale si è privi di ogni<br />
regola e responsabilità. Non a caso “ beata innocenza”, poiché è un’illusione credere<br />
che si possa crescere senza alcuna regola, guida, esempio, etica o morale da seguire:<br />
è invece questa l’età nella quale Pinocchio, deve avere un faro, la Fatina che illumina<br />
il cammino che egli compie, inciampando inevitabilmente in qualche sasso,<br />
pungendosi le mani con le ortiche per cercare di rimuoverle, piangendo, se è il caso,<br />
di gioia o di dolore ma sempre seguendo non solo il cuore ma quello che la ragione e<br />
il buonsenso dettano.<br />
2<br />
Art Contest
3<br />
Con il Patrocinio di
Biografia Giovanni De Pascali<br />
Giovanni De Pascali nasce a Tropea il 29/06/1984. Frequenta il Liceo Scientifico G. Berto di Vibo<br />
Valentia dove consegue il diploma con il massimo dei voti e consegna di una targa al merito. Nel<br />
2008, a soli 24 anni, si laurea in odontoiatria e protesi dentaria presso l’Università degli Studi di<br />
Siena. Ritorna a Vibo Valentia dove ad oggi esercita la sua professione. La passione per l’arte lo<br />
accompagna fin da ragazzo a visitare numerose mostre in giro per l’Italia e all’estero, per<br />
conoscere artisti ed esponenti del mondo della cultura e a frequentare diversi salotti letterari. Nel<br />
2014 spinto dal desiderio di aiutare i giovani nel loro percorso formativo nel settore dell’arte<br />
inventa il Premio Art Contest, una mostra concorso rivolta a pittori, fotografi e scultori in cui a<br />
decidere il vincitore è lo stesso pubblico per mezzo del ticket star d’ingresso. Il successo<br />
inaspettato di questo evento lo porta in seguito ad ideare l’Art Contest Summer Tourr; una<br />
manifestazione aperta a diverse discipline artistiche (Musica, Danza, Pittura, Scultura, Fotografia,<br />
Recitazione) che viaggiando in posti esclusivi della mitica costa degli Dei unisce la valorizzazione<br />
della cultura nelle sue diverse forme ai luoghi più belli e suggestivi della terra di Calabria; anche<br />
questa volta il successo tra i molti turisti italiani e stranieri che affollano le località del litorale<br />
tirrenico è assoluto. Il Dott. De Pascali crea quindi sul social network facebook la piattaforma Art<br />
Contest Upstream che cura l’organizzazione del Premio Art Contest e degli altri eventi futuri in<br />
programma, il tutto mediante un linguaggio che trova proprio in uno spirito originale e creativo dei<br />
temi esposti la sua formula vincente. Il suo ultimo lavoro artistico Pinocchio e la Fatina, evento<br />
scritto come lui stesso afferma “in una magica notte di mezza estate” ripercorre tramite la favola<br />
del famoso burattino di Carlo Collodi una tematica a lui molto cara, quella della fusione tra reale e<br />
immaginario che si esprime in questo caso mediante il parallelismo tra Pinocchio che desidera<br />
diventare un bimbo vero e un giovane pittore (rappresentato per l’occasione da Carlo Di Bella) che<br />
aspira a diventare un’artista vero mediante l’esposizione al pubblico della sua prima personale.<br />
Giovanni De Pascali è considerato attualmente dagli esperti del settore uno dei più promettenti e<br />
sicuramente interessanti operatori di cultura presenti in Italia.<br />
4
CATERINA RIZZO<br />
5<br />
Direttrice Artistica di Art Contest<br />
“ LA PITTRICE DELLA LUCE” è nata a San Domenica di Ricadi (VV).<br />
Il suo percorso, come quello di molti artisti, non è stato facile ma la sua costanza e l’amore per la<br />
pittura le hanno spalancato le porte della notorietà. Elencare tutti i premi, le Mostre e i<br />
riconoscimenti ricevuti, significherebbe riempire diverse pagine che segnano il percorso<br />
dell’artista, per questo e per facilità, riassumiamo non quelli che riteniamo più importanti, ma<br />
certamente quelli forse meno noti al grande pubblico. Caterina Rizzo ha esposto in diverse mostre<br />
e rassegne d’Arte, ottenendo, premi e riconoscimenti. Fra i più importanti si citano: personale a<br />
Pizzo nel 2009, varie collettive ia Tropea, Zungri, Zambrone, Vibo Valentia, etc. con attestati di<br />
riconoscimento; la partecipazione alla Mostra Nazionale di Santhià (varie edizioni); premio e targa<br />
di riconoscimento all’Estemporanea di Spilinga 2008 e al 55° Conc. Naz. di Premio Pizzo 2009;<br />
premio e targa con diploma di riconoscimento al 42° Conc. Naz. Premio Primavera di Foggia nel<br />
2010 – 2011 – 2012 – Primo premio estemporanea di Colosimi 2012- partecipazione alle Biennale<br />
di pittura città di Soliera- 2009- 3011- 2013- Biennale di Verona “2014. Di lei hanno scritto<br />
numerosi autori fra i quali citiamo: Pino Schiti, R.Piperno, G..Farina, S.Demurtas, V.Cracas,<br />
G.Vitetta, Vittoria Saccà, Caterina Tagliani, Vincenzo Ursini, Mariarosaria Belgiovane, Vincenzo<br />
Abati, Corrado Landolina, Giuliana Carlucci, Antonio Alia, Angelo Di Lieto , fra i critici più noti,-<br />
Paolo Levi – Sandro Serradifalco e Vittorio Sgarbi incontrato in più occasioni, non ultima, la<br />
partecipazione alla “Biennale Internazionale Arte di Palermo” e di Verona conclusasi da poco, e<br />
per lei il noto critico ha sempre avuto parole di lode per i suoi quadri e i suoi colori. Inserita nel<br />
Catalogo Nazionale d’Arte Moderna , “L’elite”, e in “BN-ARTE” e in altri numerosi cataloghi, non<br />
per questo Caterina Rizzo ha ritenuto “concluso” il suo percorso artistico e non manca quindi di<br />
accettare inviti alle mostre d’Arte riscuotendo successi e riconoscimenti non ultima in ordine di<br />
tempo, la Biennale di Brindisi,- Lecce – Bari e Taranto-nella quale ha ricevuto anche la nomina di<br />
“Ambasciatore dell’Arte del Mediterraneo”. Nel 2013 conquista il pubblico Europeo partecipando<br />
alla mostra Internazionale “I Maestri del Colore ” organizzato dall’Accademia Internazionale,<br />
nella quale si distingue e riceve numerosi riconoscimenti: IL Premio Speciale BRUXELLES, la targa
speciale onorifica della “CITTA’ DI CRACOVIA-GIOVANNI PAOLO II”, la targa onorifica “CITTA’ DI<br />
AUSCHWITZ” e, non ultimo, dall’Accademia della Nike - GRECIA, il Premio “HELLAS 2013”. Premio<br />
speciale di Bellizzi 2013 – Catanzaro “Arte Incontro” targa d’argento 2014… Ma fra un premio e<br />
l’altro, l’artista non cessa di partecipare ed allestire mostre anche nella sua terra Calabra che ama<br />
e della quale i suoi meravigliosi dipinti sono testimonianza. L’incontro con l’Editore Vincenzo<br />
Ursini, scrittore, giornalista, poeta, e Presidente Dell’Accademia dei Bronzi di Catanzaro che<br />
premia l’opera di Caterina “Nel Nome Del Padre”, con la medaglia del Presidente della Republicae<br />
Arte Incontro 2012 Targa d’Argento e Arte oggi 2014- citandola in numerosi articoli sui<br />
principali quotidiani calabresi. “ LA PITTRICE DELLA LUCE” Per lei organizza delle personale di<br />
pittura a Catanzaro in S. Maria della Pietà a Squillace e nel palazzo Fazzari “Galleria d’Arte di<br />
Mattia Preti”…ed è proprio all’editore Ursini che si deve la definizione di “Pittrice della Luce”,<br />
poiché nella sua arte, Caterina Rizzo, traspone tutti i colori della terra calabrese esaltandoli con<br />
rara maestria. Ogni pennellata si anima…ogni colore che scorre dalle sue dita alla tela…colore nel<br />
quale predominano il viola, l’azzurro, il giallo, danno forza all’immagine creata e che sia un<br />
paesaggio o un fiore, sempre esaltano le figure che balzano da una cornice che s’imprime<br />
nell’animo e lascia spazio all’interpretazione di chi guarda il dipinto… e la tela si fa poesia.<br />
Recentemente si è classificata al 1° posto come migliore artista figurativa e premiata<br />
dall’Accademia Internazionale “Il Convivio”, L’ultimo suo grande impegno è ora nella funzione di<br />
Direttore Artistico di Art Contest Vibo Valentia che si occupa di promuovere l’ Arte in tutte le sue<br />
forme: scultura, pittura e poesia.<br />
Cell. 3496672713- e- mail – caterinarizzo15@libero.it<br />
( Caterina Tagliani )<br />
www.equilibriarte.net/celeste<br />
http://lucieriflessii.blogspot.com<br />
http://www.premioceleste.it/caterina.rizzo<br />
“Nelle opere di Caterina Rizzo è possibile ammirare un’arte pittorica figurativa riconducibile ad<br />
una tavolozza spesso in tonalità pastello, dal gradevole impatto visivo e da un’armonica<br />
composizione che rende l’insieme un vero capolavoro dell’arte moderna e contemporanea.<br />
Caterina Rizzo esterna allo spettatore una gradevolezza visiva che è lo specchio di un animo nobile<br />
e delicato; una profondità di sentimento diventa tangibile espressione di una realtà ideale che da<br />
sogno (visione onirica) assume concetto e forma in contesti sociali attuali che ripercorrono la<br />
storia dell’arte per approdare al Suo personale e raffinato tocco ricco di originalità creativa”.<br />
Dott. Alessandro Costanza critico e storico dell’arte<br />
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Presentazione critica<br />
Pinocchio, la mitica fiaba che ha fatto sognare il mondo viene proposta nel tema<br />
artistico e culturale dall’Associazione ART CONTEST nell’evento che ha<br />
raggruppato artisti di tecnica e stile diversi uniti dal linguaggio universale del<br />
sentimento morale che evince da tutto il racconto.<br />
Ho avuto il piacere e l’onore di curare da un punto di vista editoriale questo catalogo<br />
e la presentazione critica della mostra e non posso non sottolineare che tutto l’evento<br />
e la presa visione di ogni opera ha suscitato in me forte emozione e grande<br />
ammirazione, tenendo presente che l’originalità creativa di ogni artista ha dato un<br />
contributo eccelso a tutta la riuscita della manifestazione.<br />
Sin dall’inizio del rapporto collaborativo con Caterina Rizzo e Giovanni De Pascali il<br />
Presidente di ART CONTEST è nato un feeling di reciproca stima e coordinazione di<br />
ogni elemento organizzativo, nella selezione degli artisti, motivandoli ad esprimere il<br />
loro modo di vedere e vivere la fiaba di Pinocchio.<br />
La carissima amica ed illustre scrittrice e poetessa Caterina Tagliani ha lasciato fluire<br />
sulla carta un racconto inerente “Pinocchio e la fatina”.<br />
Ogni artista ha impresso nel supporto pittorico la Sua emozione, la Sua sensazione<br />
attivando l’input di un contesto sociale privo di vere radici morali. Pinocchio è stato<br />
così identificato come ognuno di noi, che nel percorso della vita, crescendo, si ritrova<br />
ad affrontare circostanze spesso più grandi della Sua capacità.<br />
L’amore risulta, la parola ed il valore chiave per migliorare se stessi e chi ci circonda,<br />
sulla base della sincerità che dona luce e benessere interiore.<br />
Colori e forme, astrazioni informali e composizioni spontanee, opere di grande<br />
valenza artistica, danzano sulle tele come note armoniose e dal tono semi drammatico<br />
della fiaba, con la positività e la freschezza del bambino; il bambino che è in ognuno<br />
di Noi, nell’anima e nel cuore di ognuno di Noi.<br />
Art Contest Pinocchio e la fatina vuole essere anche un trampolino di lancio per<br />
artisti emergenti, attraverso il quale infatti può aprire le porte ad altre iniziative<br />
editoriali di prestigio, trasformando così la fiaba in magica realtà e l’espressione<br />
artistica in evento espositivo ad alti livelli organizzativi e critici.<br />
La fatina ci guida verso orizzonti corretti, alla giusta morale da seguire per evitare<br />
brutte “sorprese” derivanti da bugie o da condotta poco attendibile. In questo lungo e<br />
travagliato mondo fiabesco, l’arte gioca il ruolo cardine che accompagna l’uomo<br />
come ben sappiamo dai primordi della vita, ai nostri giorni, elevando ciò che di<br />
buono e positivo è radicato per una lenta e graduale evoluzione dei valori umani.<br />
La fiaba dunque diventa realtà e la realtà è insita nell’arte così come l’arte è la radice<br />
storica ed antropologica che si è evoluta con l’uomo. L’uomo è artista da sempre. La<br />
storia dell’arte lo testimonia così come questo meraviglioso esempio espositivo.<br />
7<br />
Dott. Alessandro Costanza critico e storico dell’arte
Biografia Alessandro Costanza Direttore Editoriale<br />
Artista, critico ed organizzatore di eventi artistici e culturali internazionali.<br />
Laurea ad Honoris Causa in Storia dell’arte dall’Universum Academy Switzerland Università della<br />
ricerca e della Pace. Lavora come collaboratore con Associazioni culturali, Gallerie d’Arte, Case<br />
Editrici da oltre dieci anni, in Italia, Francia, Spagna, Montecarlo, Germania, Stati Uniti, e vari Stati<br />
del Mondo. Titolare dell’azienda “L’occhio del critico” in qualità di consulente, scrittore e storico<br />
dell’arte.<br />
Fondatore e Direttore dell’A.M.A. Albo Mondiale degli Artisti, un grande archivio cartaceo che<br />
raggruppa artisti da ogni parte del Mondo al fine di tutelare i diritti d’autore e lasciare una traccia<br />
indelebile nella Storia dell’Arte contemporanea.<br />
Direttore del portale web “Fondazione Internazionale d’Arte Alessandro Costanza” sito web che<br />
garantisce i diritti delle opere del fondatore, e promuove selezionando, nuovi artisti semi<br />
affermati, affermati, e giovani di spicco.<br />
Maestro d’Arte qualifica in discipline pittoriche ed ebanisteria presso l’Istituto d’Arte F. Juvara di<br />
San Cataldo.<br />
Membro dell’ Accademia Internazionale Greci Marino del Verbano di lettere arti e scienze di<br />
Vercelli che conta oltre ottomila membri in tutto il Mondo.<br />
Presidente Fondatore della B.D.A. International O.N.L.U.S. Associazione Culturale<br />
Cavaliere dell’Arte Contemporanea<br />
Cavaliere della Confraternita dei Cavalieri Templari Ugone dei Pagani<br />
Ambasciatore dell’Arte del Mediterraneo<br />
Presidente per la Provincia di Caltanissetta della F.E.B.A.C. Federazione Europea Beni Artistici e<br />
Culturali; Presidente per la Provincia di Caltanissetta dell’Universum Academy Switzerland.<br />
Scrittore, curatore d’Arte, nella consulenza critica approfondita delle opere e nella stima delle<br />
quotazioni e del valore di mercato.<br />
Manager d’Arte. Web: www.consulenzeeventiarte.it e-mail: consulenzeeventiarte@gmail.com<br />
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"UN CUORE PER BELARGIE"<br />
Le mani nelle tasche del giaccone ormai quasi sbiadito e in vari punti<br />
scucito, i bottoni quasi pendenti fuori dalle asole, Belargie fissava le<br />
vetrine illuminate e la gente che entrava e usciva dai negozi con i pacchetti<br />
colorati dei doni appena comprati, qualcuno cercava di trascinare per la<br />
mano bambini recalcitranti, incantati davanti alle meraviglie che avevano<br />
appena riempito i loro occhi di desideri.<br />
Belargie guardava quell’andirivieni con un groppo alla gola e un nodo che<br />
sembrava gli attorcigliasse lo stomaco che continuava a brontolargli da un<br />
bel po’: cercava di calmare i morsi della fame bevendo ogni tanto un po’<br />
d’acqua..ma anche quella stava per finire e non osava pensare a cosa<br />
avrebbe fatto. Il Natale s’era annunciato da un pezzo, sentiva il gelo anche<br />
nelle dita intirizzite che cercava di tenere riparate per non mostrare i suoi<br />
guanti sporchi e consumati da tempo.<br />
L’allegria che avvertiva intorno, riempiva il suo cuore di una grande<br />
tristezza accentuata dalla sera che incominciava a scendere silenziosa.<br />
I lampioni delle vie si stavano accendendo man mano e Belargie non<br />
sapeva dove andare. A testa bassa, tolse una mano dalla tasca e cercò di<br />
allungarla, il cappello abbassato sulla fronte perché non si notasse il suo<br />
rossore; sentì cadere qualche moneta ma non si mosse, qualche passante<br />
frettoloso gli diede una spinta e lo apostrofò malamente ma non si mosse,<br />
rimise in tasca la mano senza guardare cosa o quanto ci fosse dentro, poi,<br />
ripreso coraggio si spostò verso un altro punto della strada e ricominciò a<br />
chiedere l’elemosina: qualcosa di pesante, come un sasso, cadde nella sua<br />
mano e gli sembrò per un attimo infuocata ma passò subito e nuovamente<br />
allungò la mano tenendo sempre il cappello ben calato sugli occhi.<br />
Mai in tutta la sua giovane vita aveva provato una vergogna più grande e il<br />
pensiero mentre se ne stava quasi rannicchiato su se stesso, corse alla sua<br />
casa, alla madre che aveva lasciato con tante promesse e dalla quale non<br />
aveva il coraggio di tornare.<br />
Era partito, giovane baldanzoso, pieno di speranze, deciso a conquistare il<br />
mondo e non voleva tornare, no, così proprio non voleva tornare…se<br />
l’avesse visto in quello stato…il suo cuore non avrebbe retto….a questo<br />
pensiero i suoi occhi si riempirono di lacrime. Si alzò, sentendo le ossa<br />
doloranti e si mise a camminare cercando un riparo per la notte ora che<br />
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non aveva più nemmeno una casa e, sempre immerso nei suoi neri<br />
pensieri, lentamente si trovò fuori dalla città, lontano dalle luci, dalle voci,<br />
dall’odore e dal rumore delle macchine.<br />
Senza quasi accorgersi, Belargie era giunto al ponte che sovrastava la<br />
ferrovia, la sponda del fiume era vicina e lì sapeva che avrebbe potuto<br />
fermarsi senza essere disturbato: i cartoni serviti già da riparo ad altri,<br />
sarebbero stati per una volta anche il suo letto. Tolse dalle tasche quanto<br />
aveva ricevuto e con grande stupore vide fra le poche monete qualcosa<br />
brillare: con mani tremanti sollevò un piccolo cuore d’oro e nello stesso<br />
momento sentì una voce melodiosa:<br />
“ Ti do il mio cuore”<br />
Belargie strinse forte la mano che aveva incominciato a tremare e nascose<br />
nuovamente il cuore nella tasca, non sapeva se ridere o piangere: “E’ la<br />
fame”, pensò “o qualcuno vuole farmi uno scherzo”…ma guardandosi<br />
intorno non vide nessuno né brillare alcuna luce che segnalasse la presenza<br />
di qualcuno; tolse nuovamente dalla tasca il piccolo cuore d’oro e la voce<br />
che prima aveva sentito ricominciò come una dolce cantilena a recitare né<br />
Belargie ebbe il coraggio di nascondere la mano e ascoltò nuovamente la<br />
voce che con la stessa dolcezza di prima ricominciò:<br />
11<br />
“ Ti do il mio cuore”<br />
disse la madre al piccolo figliolo,<br />
strinse la sua mano con affetto<br />
e subito la infilò dentro il suo petto.<br />
Si tolse il cuore e disse<br />
“Abbine cura, non ve n’è un altro<br />
e questo che ti do, porta fortuna,<br />
non gettarlo fra le ortiche del vicino<br />
Tienilo invece tra i fiori del giardino,<br />
adagialo fra petali di rose<br />
il sole lo riscalda e il vento lieve<br />
toglierà anche le briciole di neve.<br />
Se sarai stanco, ti darà respiro,
è il mio fiato che mescolo col tuo<br />
e se sei triste vedrai che brillerà<br />
più del cielo stellato e inargentato<br />
Da mille lucciole, non quelle che abbagliato<br />
osservi da un canto della via…<br />
Solo il mio cuore può farti compagnia!<br />
Scudo nelle tempeste più tremende<br />
Àncora, nel mare che agitato<br />
vuol trascinarti a fondo.<br />
Io son la riva e i remi alla tua barca<br />
Son la tua casa…e non ve n’è un’altra!”<br />
Belargie ascoltò quella voce attonito! All’inizio si era spaventato e aveva<br />
guardato da un lato e dall’altro del ponte, pensava ad uno scherzo ma non<br />
aveva visto nessuno…la voce continuava a ripetergli quella nenia fino a<br />
quando non strinse nuovamente le mani e rimise in tasca il piccolo cuore<br />
d’oro.<br />
Cercò di calmare i battiti del suo cuore mentre le lacrime scorrevano<br />
copiose dal suo viso : “ Oh mamma!”…gridò nella notte sentendosi ad un<br />
tratto più sereno: “ tornerò mamma, tornerò”.<br />
Lasciò che il pianto gli lavasse il viso sentendosi sempre più leggero: ogni<br />
lacrima sembrava portare via ad una ad una, tutte le bugie che le aveva<br />
raccontato….Un bel lavoro in un grande magazzino dal quale era stato<br />
cacciato in fretta perché arrivava sempre in ritardo…”colpa dei mezzi<br />
pubblici” le aveva detto con un’alzata di spalle…..e quei soldi…tutti quei<br />
soldi che lei gli aveva mandato privandosi tante volte anche del necessario<br />
e che insieme ad altri amici ancora più bugiardi di lui, aveva speso nei<br />
bar, nelle discoteche a fumare erba….uno…sballo che era durato a lungo e<br />
dal quale ne era uscito ma solo perché quando non hai più soldi, gli amici,<br />
quegli amici che lo avevano fatto sentire un piccolo “boss”, erano<br />
scomparsi in fretta, dileguati chissà dove: forse, più furbi di lui avevano<br />
fiutato il pericolo.<br />
Belargie si sentiva ancora tormentato…non osava pensare se l’avesse o<br />
meno perdonato e nel buio il suo viso arrossì….strinse con forza il cuore<br />
che ricominciò subito la sua cantilena…l’ascoltò fino alla fine sentendosi<br />
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come liberato e capì che quel messaggio arrivato fino a lui, forse lasciato<br />
da un angelo o forse da una fata posato nelle sue mani, non era casuale.<br />
Quel messaggio e quelle parole potevano arrivare solo da sua madre,<br />
superando la barriera del tempo, perché solo l’amore di una mamma<br />
poteva aver compreso e perdonato e giungere fino a lui per salvarlo ed<br />
essere ancora una volta la sua àncora di salvezza.<br />
Stringendo fra le dita il piccolo cuore, Belargie si alzò, lasciò che<br />
continuasse a cantare per lui e si mise a camminare mormorando fra sé e<br />
sé: “Questo Natale voglio farle il più bel regalo, lo passerò con lei e non<br />
la lascerò più” e sulla scia di quella voce, mentre l’alba cominciava a<br />
rischiarare le tenebre della notte, velocemente s’incamminò.<br />
Aveva fretta di arrivare a casa; non si accorse nemmeno che mentre<br />
avanzava, i bottoni della giacca che fino a poco prima pendevano, erano<br />
tornati al loro posto, ogni macchia d'unto era scomparsa e ogni strappo si<br />
ricuciva e quando giunse alla porta di casa, Belargie era tornato il ragazzo<br />
pieno di sogni e di speranze proprio come quando era partito perché<br />
…“L’amore opera miracoli”.<br />
Caterina Tagliani Martorana<br />
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14<br />
BIOGRAFIA CATERINA TAGLIANI<br />
Caterina Onesta Tagliani è nata a Crema il 18 Dicembre del 1945 e risiede a Sellia<br />
Marina (CZ) dal 1986. Laureata in Pedagogia all’Università di Salerno, ha sempre<br />
operato come docente di Scuola dell’Infanzia e successivamente come<br />
psicopedagogista. Dal 2003 al 2010 ha ricoperto la funzione di bibliotecaria presso<br />
l’Istituto Comprensivo di Sellia Marina. Nell’ A.A. 2008 ha conseguito il Master in<br />
Bioetica e Sessuologia presso l’Università Teologica San Tommaso di Messina.<br />
In merito alla poesia, pur avendo iniziato a scrivere fin da ragazza, solo dal 2010<br />
decide di partecipare ai Concorsi di poesia nei quali è stata sempre premiata. Con<br />
Aletti Editore ha pubblicato “ Vorrei…” ed è inserita in diverse antologie poetiche<br />
dello stesso editore del quale segue il concorso Il Federiciano ormai arrivato alla VI<br />
edizione e al “Il Tiburtino”. Finalista anche nei concorsi promossi dall’Editore Ursini<br />
per l’Accademia dei Bronzi di Catanzaro “Premio Merini” e “Vivarium”. Nel 2012<br />
ha ricevuto diversi riconoscimenti: Dal Circolo Culturale Mario Luzi, dall’Aletti nel<br />
“Tiburtino” e di nuovo dall’Accademia dei Bronzi ( Ursini Editore) che il 27 Luglio<br />
2012 le assegna la targa d’argento per la raccolta di poesie “Lieve come una Piuma”.<br />
Pubblicata con una silloge di poesie nella Collana “Gli “Emersi” edito da Pagine e<br />
sempre da Pagine nella Collana “Nuovi poeti Contemporanei” con un’altra silloge.<br />
Premiata dall’Accademia Internazionale G. Leopardi” di Reggio Calabria per la<br />
Sezione “Corrado Alvaro”. Recentemente ha ricevuto nuovamente una targa di<br />
merito nell’ambito del Concorso “Alda Merini” indetto dall’Accademia dei Bronzi di<br />
Catanzaro e “IL FALCO D'ORO 2014" della Universum Academy Switzerland<br />
Caltanissetta, F.E.B.A.C. (Federazione Europea Beni Artistici e Culturali<br />
Caltanissetta), giungendo finalista. Recentemente ha pubblicato un saggio di<br />
filosofia: Hannah Arendt: Libertà e Rivoluzione per i tipi della Ursini Edizioni. Ha<br />
scritto alcuni racconti: “Una rosa rossa”, “Profondo Sud”, “Un Cuore per Belargie”,<br />
completato otto raccolte di poesie, ma solo “Vorrei…” è stata pubblicata: “ Giacinti”,<br />
“ Lieve come una piuma “, “L’ultimo fiore”, “ E sarà nuova alba”, “Il Silenzio delle<br />
Onde”, “ Semplicemente…Katia”, “Finestre sull’anima”, non sono mai state date alle<br />
stampe, ora ha iniziato l’ottava raccolta, “ Il Pianto delle stelle”. Cura due blog di<br />
poesie: http://cuorenascosto.blogspot.com ed http://dentroilmiocuore.blogspot.com
LUMINOSITÀ E SPIRITUALITÀ<br />
NELLA FIABA DI PINOCCHIO<br />
di Angelo Di Lieto<br />
Il racconto dello scrittore Carlo Lorenzini, (1826-1890), alias Carlo Collodi (Collodi<br />
è il paese della madre), è una fiaba per i piccoli e un processo di riflessione per gli<br />
adulti.<br />
Il nome Pinocchio ha origine da “pinolus”, che è un seme dal quale si sviluppa<br />
sempre un bellissimo albero: il pino, e così dal nulla nasce la bellezza, un<br />
meraviglioso prodotto che la Natura ci dona.<br />
Pinocchio, nato dall’umanizzazione di un pezzo di legno, per i bambini è un<br />
monello birichino che vive di fantasie, di effimeri divertimenti, e di sogni, ma<br />
anche di dispetti e di tristi esperienze; per l’adulto invece Pinocchio rappresenta<br />
la storia di un processo di maturazione evolutiva, di prove che nella simbologia<br />
della vita legittimamente mirano a fortificare il cammino dell’Uomo.<br />
Il burattino viene sempre più amato, soprattutto dai piccoli, perché vive da<br />
scavezzacollo, forse come vorrebbero vivere tanti altri ragazzi nella spensieratezza<br />
e nel divertimento, lontani dalle regole imposte dai genitori, dai maestri, dalla<br />
società, mentre vorrebbero essere spensieratamente liberi per trovarsi nel paese<br />
dei balocchi, con tanti amici gioiosi e felici come Lucignolo.<br />
Lucignolo, come sembrerebbe, è qualcosa che si sta spegnendo e che sprofonderà<br />
in una realtà di dolore e di pentimento, che lo farà piangere quando gli<br />
cresceranno le orecchie, mentre in contrapposizione, Pinocchio avrà la fortuna,<br />
attraverso la conoscenza della realtà vissuta, di essere aiutato e illuminato dalla<br />
luce del sapere e dalla verità.<br />
Pinocchio, nei suoi diversi momenti, dalla nascita ai primi dispiaceri e disillusioni,<br />
viene coinvolto, suo malgrado, per inesperienza e per spensieratezza, nelle grandi<br />
tragedie della sua esistenza, finché, attraverso vari passaggi, arriva a essere un<br />
ragazzo maturo, serio, promettente nella società, e finalmente affidabile e di<br />
parola.<br />
Portare alla perfezione il pezzo di legno significa plasmare l’umanità verso<br />
l’amore, verso il rispetto dell’uomo e la felicità, per cui Pinocchio passerà<br />
attraverso fasi alterne, nel senso che sarà in contrasto tra la purezza e la<br />
semplicità infantile e la dipendenza patologica ed emozionale verso le bugie, che<br />
consentiranno la crescita a dismisura del naso.<br />
15
Così Collodi, in questo racconto fiabesco e divertente, trasformando la vita irreale<br />
di un burattino in una realtà di consapevolezze e di rimpianti, fa nascere,<br />
attraverso eventi simbolici, un uomo rispettabile, capace e di grandi speranze.<br />
Nel divenire uomo, Pinocchio sviluppa in sé la grandezza della sua personalità e<br />
della sua consapevolezza, perché il suo spirito di neofita, da un ciocco duro e<br />
parlante, pronto per il fuoco, una volta liberato dalla superflua materia, viene<br />
lentamente plasmato, tra le allucinazioni di Geppetto, sino a ricevere la<br />
folgorazione che ogni essere dovrebbe raggiungere e racchiudere intimamente in<br />
se stesso.<br />
È un lavoro lento di perfezionamento, perché il lavorìo inizierà dalla scure o dalla<br />
sega di Geppetto sino a ottenere un dirozzamento continuo e costante, e così, in<br />
modo fantasioso e magico, Pinocchio, alla fine di un viaggio pieno di pericoli e di<br />
difficoltà, dal velo dell’ignoranza, arriverà alla conoscenza superiore, alla verità<br />
che alla fine lo metteranno finalmente in guardia dagli ingannevoli truffatori,<br />
come il gatto e la volpe, che con astuzia pensano solo alla loro istintiva natura<br />
truffaldina.<br />
E la fatina chi è? Nella fiaba è vista come una donna bella con i capelli lunghi,<br />
turchini, che come un Angelo, è sempre pronta a proteggere chi ha bisogno del<br />
suo aiuto; per gli adulti, invece, la fatina diventa il simbolo sacro nel quale ogni<br />
uomo, nella sua illuminata veste esoterica, confida e spera sempre di poter<br />
ricevere l’intervento divino. La fata è quindi il divino, che davanti alle suppliche<br />
misericordiose dell’uomo, diventa l’unica figura, che nella fede e nella religiosità,<br />
protegge e aiuta gli uomini.<br />
Pinocchio, attraverso gli eventi che nella fiaba lo condurranno a crescere e a<br />
rigenerarsi, affronta nel terrore delle prove terribili: così incontra Mangiafuoco<br />
che vuole bruciare quel pezzo di legno, il pescatore che lo vuole friggere come un<br />
pesciolino, lo spavento della morte espresso alla vista dei quattro conigli neri, le<br />
subdole macchinazioni del gatto e della volpe, il terrore della compiuta<br />
impiccagione allorché viene appeso a un ramo della quercia grande, l’arresto da<br />
parte dei mastini-carabinieri dopo un’ingiusta sentenza, l’umiliazione ricevuta per<br />
essere stato legato alla catena del cane Melampo, la visione della crescita delle<br />
orecchie d’asino, il pescecane che lo ingoia, ma che gli dà la possibilità di trovare<br />
lì, nel ventre, il padre Geppetto.<br />
In fondo al pescecane il burattino vede un lumicino, è la luce dell’uomo, la visione<br />
e la consapevolezza della conoscenza e dell’illuminazione interiore. Così il<br />
burattino si commuove, Geppetto è senza viveri e non potrà sopravvivere a lungo,<br />
anche perché non ha nemmeno più la forza di reagire. Però le peripezie negative<br />
vissute, questa volta, daranno a Pinocchio forza e coraggio e così incoraggiando il<br />
padre a salvarsi, raggiungerà, con l’aiuto del tonno, la spiaggia.<br />
Anche questo interesse di Pinocchio ad aiutare il padre insegna che il giovane<br />
deve aiutare sempre la persona anziana, bisognosa di amore e di affetto, mentre<br />
16
oggi chi diventa vecchio viene facilmente abbandonato e relegato in qualche<br />
ospizio.<br />
Il pesce e la spiaggia sono due traguardi, ai quali, nella vita, come un’ancora,<br />
l’uomo, con la volontà e la determinazione, potrà sempre appigliarsi e<br />
raggiungere la vetta della salvezza.<br />
Nel racconto, secondo Collodi, Pinocchio, consapevole del suo ruolo nella società,<br />
si metterà a lavorare, rinvenendo i mezzi di sussistenza per sé e per il povero<br />
Geppetto e così la storia cessa con una visione patetica, ma istruttiva: il burattino,<br />
la maschera di tante monellerie ed esperienze terrificanti, che inizialmente ha<br />
operato nella distruzione di se stesso, abbandonato su di una seggiola, non potrà<br />
più vivere, mentre di fronte vi è un bambino diventato uomo, saggio e forte, che<br />
con meraviglia si accorge che la sua vita è cambiata e che ora potrà affrontare il<br />
suo avvenire con piglio, umanità e sacrificio.<br />
Nella piena solarità della vita Pinocchio, raggiungendo la sua maturità, riceve la<br />
cancellazione di tutte le tenebre che si annidano sulla sua immagine, perché egli<br />
finalmente raggiungerà, nella luminosità del giorno, il massimo della conoscenza e<br />
della sua spiritualità.<br />
Angelo Di Lieto, nato ad Amalfi nel 1940, opera a Catanzaro Lido- Trav. Caracciolo n° 1-<br />
(tel.0961-32083), (E-mail: info@dilietoangelo.it), (Sito web:www.dilietoangelo.it). Laureato in<br />
Giurisprudenza, è stato funzionario presso l’Intendenza di Finanza di Catanzaro sino al grado di<br />
Intendente r. É scrittore, storico, critico d’arte ed artista. Ha pubblicato numerosi saggi e scrive su<br />
prestigiose riviste letterarie e storiche.<br />
Le sue pubblicazioni più prestigiose sono: “Sogni e racconti”, “Tempi di scuola”, “Il Bosco delle<br />
immagini ritrovate”, “Nuvole, Ombre e Segni”, “Il Monachesimo”, “I Mercanti di Amalfi nel<br />
Mediterraneo e sui lidi della Magna Grecia”, “Coscienze umiliate”, “Chiesa, Stato e Settarismo”,<br />
“Vita di Padre Minozzi e Padre Semeria”, “La Clessidra”, “Murat, morte di un Re” e “Armeni: un<br />
cammino verso il genocidio”.<br />
In qualità di artista sue opere si trovano presso pinacoteche d’arte moderna e contemporanea<br />
italiane e straniere e corrispondenti collezionisti (Colombia, Grecia, Inghilterra, Spagna, Polonia,<br />
Lituania e Francia). Su invito ha presentato una personale presso il Museo di Arte Moderna di<br />
Atene. È stato senatore presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Direttore dell’Archivio<br />
Storico di Soveria Mannelli (CZ), Vice Presidente dell’Accademia “Hipponiana” di Reggio Calabria e<br />
di Vibo Valentia, Direttore Artistico del Centro “Brutium” e della Galleria d’Arte “Le Nuove Muse”<br />
di Catanzaro Lido.<br />
“…La tua pittura mi ha profondamente commosso… Un tempo Dio ha adoperato la bellezza,<br />
tu, nei tuoi quadri, hai sottratto dal firmamento l’ “Armonia” e la “Luce”. (Prof. Carmine<br />
Benincasa - Critico d’Arte e Direttore della prestigiosa Rivista d’Arte “Cahier d’Art”).“<br />
17
“…Angelo Di Lieto ci spinge a riflettere intorno al rapporto con il presente, al rapporto del<br />
reale con le reinterpretazioni, al rapporto del concreto con l’astratto e del poco valore economico<br />
con il prezioso”(D. Ermeidou - Direttrice del Museo di Arte Moderna di Atene).“<br />
“…La sua opera pittorica è basata sull’istantaneità dell’azione e presuppone che il gesto sia<br />
protagonista nella frantumazione della visione, ma anche che sia compartecipe nella<br />
ricomposizione dell’immagine, all’insegna della “cosa stabilita”. (Avv. Luigi Tallarico-critico d’arte<br />
- Roma)<br />
“…il tuo lavoro è quello dello storico che non falsa la realtà, ma in essa ricerca la Verità. Tu sei<br />
colui che tramanda quello che hai trovato a coloro che verranno, ed è qui la Magia della tua<br />
ricerca”. Prof. Paolo Pancari Doria - Artista e Docente presso l’Accademia di Belle Arti di<br />
Catanzaro<br />
“…come poesia sono i suoi libri (non racconti o fatti succeduti nel tempo e portati alla ribalta<br />
come semplici saggi di erudizione letteraria), ma autentiche pagine di raffinate raffigurazioni,<br />
perché Angelo, sia in pittura come nello scrivere, si esprime ad alti livelli e la sua pennellata ed i<br />
suoi versi spingono l’animo verso sconfinati orizzonti”. Prof. Giuseppe Talarico - artista e critico<br />
d’arte<br />
18
CARLO DI BELLA<br />
CARLO DI BELLA nato il 24/07/2001° Vibo Valentia residente in Gasponi contrada Marcella s.n.c.<br />
Mail dibella.carlo24@gmail.com<br />
Nell’operato di Carlo Di Bella emerge un richiamo all’arte iconografica di impronta fumettistica.<br />
Molto belle da vedere le Sue opere sono ricche di cromia accesa ma ben equilibrata. I contrasti tra<br />
luce ed ombra creano un atmosfera magica, tipica del fumetto e della fiaba.<br />
Dott. Alessandro Costanza critico e storico dell’arte<br />
19
CARLO DI BELLA<br />
LA STORIA DI PINOCCHIO<br />
20
CARLO DI BELLA<br />
LA STORIA DI PINOCCHIO<br />
21
CARLO DI BELLA<br />
LA STORIA DI PINOCCHIO<br />
22
CARLO DI BELLA<br />
LA STORIA DI PINOCCHIO<br />
23
PASCUZZI ANTONIO<br />
Scultore<br />
PINOCCHIO<br />
25
ADALGISA SANTUCCI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TAVOLA – MIS.60 X 80<br />
26
ADRIANA REPACI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. MISTA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
27
ALBERTO PIRRONE<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. ACRILICO SU TELA – MIS.60 X 80<br />
28
ANGELA LOBASCIO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
29
ANGELO DI LIETO<br />
Pittore – ospite d’onore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. MISTA SU TAVOLA – MIS.60 X 80<br />
30
ANGELO GRAZIANO<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “Pinocchio in ogni colore”<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS.60 X 80<br />
31
ANNA CARRIA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “ Pinocchio burattino”<br />
TEC. CARBONCINO SU TAVOLA – MIS. 60 X 80<br />
32
ANNA DI PASQUALE<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS.60 X 80<br />
33
ANNA MANNA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA - MIS. 60 X 80<br />
34
ANNA NAWROCKA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA - MIS. 60 X 80<br />
35
ANTONELLA ORIOLO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. STOFFE SU TELA - MIS. 60 X 80<br />
36
ANTONIO IANNICE<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS.60 X 80<br />
37
ASSUNTA MOLLO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “ Tra sogno e realtà “<br />
TEC. MISTA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
38
CATERINA RIZZO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. ACQUARELLO SU TELA<br />
39
CATIA RUSSO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “ Il bacio”<br />
TEC. OLIO SU TELA- MIS.60 X 80<br />
40
CELESTE FORTUNA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS.60 X 80<br />
41
CESARE AUGUSTO TAVERNA<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. MISTA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
42
DINO VINCENZO PATRONI<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. MISTA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
43
MIMMA GALLELLI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC MISTA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
44
ELISA FIOCCA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. ACQUARELLO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
45
ELISABETTA MORELLO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. MISTA - PIZZI - MIS. 60 X 80<br />
46
EMANUELA DI CAPRIO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
47
EMANUELA GRECO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “ La consapevolezza”<br />
TEC. OLIO SU TELA MIS. 60 X 80<br />
48
FIORENTINA GIANNOTTA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC.MISTA SU TELA- MIS. 60 X 80<br />
49
GIULIA FEBBRARO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS.60X 80<br />
50
GIUSEPPE FASCIANELLA<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS.60X 80<br />
51
GIUSEPPE GALATI<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS.60X 80<br />
52
GIUSY GAGLIANO'<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “E la favola continua”<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
53
GRAZIA CALABRO’<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “L’abbraccio di una madre”<br />
OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
54
GRAZIA VARONE<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO A SPATOLA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
55
ELEONORA MARIA BARBARO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “ La lacrima della speranza”<br />
TEC, MISTA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
56
LIA ANTONINI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
57
LOREDANA GIANNUZZI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. ACRILICO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
58
LUCIO MONACO<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. MISTA SU TELA – 60 X 80<br />
59
LUIGIA GRANATA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC MISTA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
60
MARIA BATTISTINA ERRICA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC.MISTA SU COMPENSATO MIS. 60 X 80<br />
61
MARIA IOFALO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
62
MARIACATERINA BASILE<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “La sincerità e il perdono”<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80 cm<br />
63
MARISA SCICCHITANO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA : Omaggio a “ Carlo Lanzini”<br />
TEC.MISTA SU STAMPA DIGITALE – MIS. 60 X 80<br />
64
MARTINA CODISPOTI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “piuma fatata”<br />
TEC MISTA – MIS. 40 X 70<br />
65
MARYORY COSTANZA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC MISTA – MIS. 40 X 70<br />
66
MASSIMILIANO GIORDANO<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – 60 X 80 cm<br />
67
MELISSA CONTARTESE<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “ La magia di Pinocchio”<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS.60X 80<br />
68
FRANCESCO MOLE'<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC OLIO SU TELA - MIS.60 X80<br />
69
NENE’ CARTAGINESE<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
70
NIKOLINKA NIKOLOVA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “ Favola e realtà”<br />
TEC. ACRILICO E OLIO SU JUTA – MIS. 60 X 80<br />
71
ORNELLA CICUTO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
72
PASQUALE MACRI’<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
73
GIUSEPPE MONTEROSSO<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
74
RAFFAELE IANNONE<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO E SAGOMA DI CARTONE SU TELA – MIS.60 X 80<br />
75
ROBERTA PAPPONETTI<br />
Pittrice<br />
. PINOCCHIO E LA FATINA “ La bacchetta magica “<br />
TEC. MISTA SU TELA – 50X 70<br />
76
ROSSANA CORSARO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “follie e capricci”<br />
TEC ACRILICO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
77
ROSARIO TORTORELLA<br />
Pittore Scultore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “Il pescecane e il tonno”<br />
TEC- OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
78
ROSY IMBROGNO<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA " C'era una volta"<br />
TEC. MISTA E COLLAGESU TELA – MIS. 60 X 80<br />
79
SALVATORE MALVASI (SMAL)<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “Mezze verità”.<br />
TEC. MISTA E ACRILICO – MIS. 60 X 80<br />
80
SILLA CAMPANINI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
81
SIMONA LAROSA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC MISTA SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
82
BARBARA NOVELLI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
“e il grillo disse a Pinocchio”<br />
ACR. SU TELA. 60 X 80<br />
83
FILOMENA VEZZA<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “Pinocchio e il.cordone ombelicale”<br />
TEC ACRILICO SU TELA – MIS. 60 X B 80<br />
84
CORRADO ALDERUCCI<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “Omaggio a Collodi”<br />
TEC ACRILICO SU TELA - MIS. 70 X 100<br />
85
GIUSEPPE COSTANZO<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “Occhio pinocchio ti tengo d'occhio”<br />
TEC OLIO SU TELA - MIS. 60 X 80<br />
86
LISA BRACCI<br />
Pittrice<br />
PINOCCHIO E LA FATINA "Fata masai"<br />
TEC. OLIO SU TELA MONTATO SU PANNELLO – MIS. 60 x 80<br />
87
AUTORE<br />
SANTO CAGLIOTI<br />
PINOCCHIO E LA FATINA ”BUGIE”<br />
TEC. MISTA-FILI – TESSUTI D’AZIONE – COTONI - SU TAVOLA - MIS. 60 X 80<br />
88
VIRDO’ DOMENICO<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU TELA – MIS. 60 X 80<br />
89
GAVINO PEDONI<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. OLIO SU CARTONE – MIS. 89 X 69<br />
90
ENZO IDA’<br />
Scultore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
SCULTURA IN LEGNO – MIS. 80<br />
91
GIUSEPPE VITETTA<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC OLIO SU TELA – MIS. 80 X 60<br />
92
NICOLA DE LUCA<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
DISEGNI E DIPINTI DI NICOLA DE LUCA - GRAFIRE ED ACQUARELLO SU TAVOLA – MIS. 56 X 38<br />
93
ARMANDO SDAO<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC OLIO SU TELA – MIS.. 80 X 65,5<br />
94
MARIO CASTELLESE<br />
Pittore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA "Pagine della nostra infanzia"<br />
TEC, CHINA- OLIO SMALTO E ACRILICO- MIS-. 54 X 84<br />
95
PAOLO BUTERA<br />
PITTORE<br />
PINOCCHIO E LA FATINA “Sognando all’infinito”<br />
TEC MISTA SU TELA – MIS. 70 X 50<br />
96
ANTONIO PASCUZZI<br />
Pittore e Scultore<br />
PINOCCHIO E LA FATINA<br />
TEC. MISTA SU CARTONE- MIS. 60 X 40<br />
97
ANGELO SALVATORI<br />
Pittore<br />
Due amici<br />
ACRILICO SU TELA - MIS. 77 X 77 ANNO 2014<br />
98
JOLE CALEFFI<br />
Pittrice<br />
Pinocchio e la fatina<br />
50 x 70 CM ACQURELLO SU CARTA SPECIALE<br />
99
RINGRAZIAMENTI<br />
Al termine di questo lungo percorso che ha contribuito ad unire insieme l’Arte e gli<br />
artisti, giovani o già affermati, a questo progetto comune che con grande<br />
determinazione Art Contest ha portato avanti, non possiamo non ringraziare quanti<br />
con grande fiducia hanno partecipato alla realizzazione della favola racchiusa fra le<br />
pagine del Catalogo a testimonianza futura che “insieme si può fare molto”.<br />
Sei tu amico artista che sulla tela hai impresso quanto creato dalla tua mente e visto<br />
con gli occhi del cuore…trasfuso nei colori, realizzando quell’armonia tra idea e<br />
realizzazione che si fa “quadro” e diventa “memoria”.<br />
Art Contest è lieto di aver dato a tutti la possibilità di liberare la propria fantasia e<br />
creatività per esprimere liberamente le proprie capacità ma vuole anche ringraziare<br />
per la partecipazione all’evento di “Pinocchio e la Fatina” che è andata oltre ogni<br />
più rosea previsione.<br />
Questo ci sprona a perseguire con lo stesso impegno, i progetti futuri dei quali<br />
qualche anticipazione è stata già data, nella convinzione che ancora una volta non<br />
mancherà la partecipazione di quanti hanno fatto dell’Arte la loro ragione di vita.<br />
A tutti i partecipanti, i nostri più sentiti ringraziamenti per la fiducia accordata, per le<br />
opere realizzate, tutte di notevole valore artistico e che continueranno a viaggiare per<br />
il mondo perché… “La favola sei Tu”<br />
Il Presidente di Art Contest<br />
Giovanni De Pascali<br />
Il Direttore Artistico<br />
Caterina Rizzo<br />
Il Direttore critico editoriale<br />
Alessandro Costanza<br />
100
Indirizzi<br />
VIRDO’ DOMENICO VIA REGINA – 147 – Arzona di Filandari- c. 8984 cell 3299475444<br />
NENE’ CARTAGINESE – Vive e opera in Piazza Pitagora n° 1 a CATANZARO – tel 0961 /<br />
727494<br />
ANGELO DI LIETO – opera a Catanzaro Lido Trav. Caracciolo n°1(tel.0961-32083), e-mail:<br />
info@dilietoangelo.it web: www.dilietoangelo.it<br />
ALBERTO PIRRONE – Studio Vico ll° Piazza Roma n° 5 – C. 88100 – e-mail: pirrone-<br />
_alberto@libero.it Cell. 3934941475<br />
SILLA CAMPANINI – Via S. Carlo n° 37 - c.40066 – Pieve di Cento ( BO)e- mail<br />
campanini.silla@gmail.com Cell. 3345251419<br />
ANNA CARRIA - Via S.Antonio n° 6 Palazzo Nesci<br />
338 3555555<br />
e-mail- annamaria6961@hotmail.it cell.<br />
FILOMENA VEZZA - Via f.baracca,2133 di Santi Cosma e Damiano LT - Tel 0771 675059 – e-<br />
mail. filomenavezza@libero.it Tel 3476482256<br />
GIUSEPPE COSTANZO - Via f.baracca,2133 di Santi Cosma e Damiano LT - Tel 0771 675059email<br />
- costanzopeppe1966@libero.it Tel 3476046462<br />
GIUSEPPE GALATI – Via Pasquale Stramandinoli n°131 c. 89832 AQUARO ( VV) Tel. 0963 353334<br />
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