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Elezioni Amministrative 12-13 GIUGNO 2004 - Vademecum

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5. Nell'ambito di ciascun gruppo di liste collegate la cifra elettorale di ciascuna di esse,<br />

corrispondente ai voti riportati nel primo turno, è divisa per 1, 2, 3, 4,... sino a concorrenza del<br />

numero dei seggi spettanti al gruppo di liste. Si determinano in tal modo i quozienti più alti e,<br />

quindi, il numero dei seggi spettanti ad ogni lista.<br />

6. Qualora un candidato alla carica di sindaco sia proclamato eletto al primo turno, alla lista o al<br />

gruppo di liste a lui collegate che non abbia già conseguito, ai sensi del comma 4, almeno il 60 per<br />

cento dei seggi del consiglio, ma abbia ottenuto almeno il 40 per cento dei voti validi, viene<br />

assegnato il 60 per cento dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate<br />

abbia superato il 50 per cento dei voti validi (6/d). Qualora un candidato alla carica di sindaco sia<br />

proclamato eletto al secondo turno, alla lista o al gruppo di liste ad esso collegate che non abbia già<br />

conseguito, ai sensi del comma 4, almeno il 60 per cento dei seggi del consiglio, viene assegnato il<br />

60 per cento dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate abbia già<br />

superato nel primo turno il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengono assegnati alle altre<br />

liste o gruppi di liste collegate ai sensi del comma 4 (6/cost).<br />

7. Una volta determinato il numero dei seggi spettanti a ciascuna lista o gruppo di liste collegate,<br />

sono in primo luogo proclamati eletti alla carica di consigliere i candidati alla carica di sindaco, non<br />

risultati eletti, collegati a ciascuna lista che abbia ottenuto almeno un seggio. In caso di<br />

collegamento di più liste al medesimo candidato alla carica di sindaco risultato non eletto, il seggio<br />

spettante a quest'ultimo è detratto dai seggi complessivamente attribuiti al gruppo di liste collegate<br />

(7/cost).<br />

8. Compiute le operazioni di cui al comma 7 sono proclamati eletti consiglieri comunali i candidati<br />

di ciascuna lista secondo l'ordine delle rispettive cifre individuali. In caso di parità di cifra<br />

individuale, sono proclamati eletti i candidati che precedono nell'ordine di lista] (6/e).<br />

------------------------<br />

(6/c) Periodo così sostituito dall'art. 2, L. 15 ottobre 1993, n. 415 (Gazz. Uff. 18 ottobre 1993, n.<br />

245), entrata in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione. La Corte<br />

costituzionale, con sentenza 6-<strong>12</strong> settembre 1995, n. 422 (Gazz. Uff. 20 settembre 1995, n. 39 -<br />

Serie speciale), ha dichiarato, tra l'altro, l'illegittimità costituzionale dell'art. 7, primo comma,<br />

ultimo periodo della presente legge e dell'art. 2, L. 15 ottobre 1993, n. 415, sopra citata.<br />

(6/d) Periodo così sostituito dall'art. 1, L. 30 aprile 1999, n. <strong>12</strong>0, riportata al n. C/XXI.<br />

(6/cost) La Corte costituzionale con sentenza 6-<strong>12</strong> settembre 1995, n. 429 (Gazz. Uff. 20 settembre<br />

1995, n. 39, Serie speciale) ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale<br />

dell'art. 7, comma 6, ultimo periodo, limitatamente alle parole «o gruppi di liste collegate»,<br />

sollevata in riferimento agli artt. 1, secondo comma, 48, secondo comma, 49 e 51, primo comma,<br />

della Costituzione. La stessa Corte costituzionale, con successiva sentenza 26 marzo-4 aprile 1996,<br />

n. 107 (Gazz. Uff. 10 aprile 1996, n. 15, Serie speciale), ha dichiarato non fondata la questione di<br />

legittimità costituzionale dell'art. 7, comma 6, sollevata in riferimento agli artt. 3, primo comma, 48,<br />

secondo comma, e 97 della Costituzione. Successivamente la stessa Corte, chiamata a pronunciarsi<br />

sulla stessa questione senza prospettare profili o argomenti nuovi, con ordinanza <strong>13</strong>-20 maggio<br />

1996, n. 160 (Gazz. Uff. 29 maggio 1996, n. 22, Serie speciale), ha dichiarato la manifesta<br />

infondatezza della questione.<br />

(7/cost) La Corte costituzionale con sentenza 18-29 aprile 1996, n. <strong>13</strong>5 (Gazz. Uff. 8 maggio 1996,<br />

n. 19, Serie speciale), ha dichiarato non fondata la questione di legittimità dell'art. 7, comma 7,<br />

sollevata in riferimento agli artt. 1, secondo comma, 3, 48, secondo comma, 49 e 51, primo comma,<br />

della Costituzione.

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