Elezioni Amministrative 12-13 GIUGNO 2004 - Vademecum
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3. Tutte le pubblicazioni di propaganda elettorale a mezzo di scritti, stampa o fotostampa, radio,<br />
televisione, incisione magnetica ed ogni altro mezzo di divulgazione, debbono indicare il nome del<br />
committente responsabile (25/cost).<br />
4. Le spese sostenute dal comune per la rimozione della propaganda abusiva nelle forme di scritti o<br />
affissioni murali e di volantinaggio sono a carico, in solido, dell'esecutore materiale e del<br />
committente responsabile.<br />
5. In caso di inosservanza delle norme di cui al comma 1 e delle prescrizioni delle autorità di<br />
vigilanza si applicano le norme vigenti in materia per le elezioni alla Camera dei deputati ed al<br />
Senato della Repubblica. Chiunque contravviene alle restanti norme di cui al presente articolo è<br />
punito con la multa da lire un milione a lire cinquanta milioni (25/a) (25/cost).<br />
6. È fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi<br />
genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l'inizio della<br />
campagna elettorale e per tutta la durata della stessa.<br />
7. I divieti di cui al presente articolo non si applicano agli organi ufficiali di informazione dei partiti<br />
e dei movimenti politici, nonché alle stampe elettorali di liste e di candidati impegnati nella<br />
competizione elettorale.<br />
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(25) Riportata alla voce <strong>Elezioni</strong>.<br />
(25/cost) La Corte costituzionale, con ordinanza 7-18 luglio 1998, n. 301 (Gazz. Uff. 2 settembre<br />
1998, n. 35, Serie speciale), ha dichiarato la manifesta inammissibilità delle questioni di legittimità<br />
costituzionale dell'art. 29, commi 3 e 5, sollevate in riferimento all'art. 3 della Costituzione.<br />
(25/a) Comma così sostituito dall'art. 15, L. 10 dicembre 1993, n. 515, riportata alla voce <strong>Elezioni</strong>.<br />
La Corte costituzionale, con sentenza <strong>12</strong>-25 luglio 2001, n. 287 (Gazz. Uff. 1° agosto 2001, n. 30 -<br />
Serie speciale), ha dichiarato l'illegittimità del presente comma, nella parte in cui punisce il fatto<br />
previsto dal comma 3 con la multa da lire un milione a lire cinquanta milioni, anziché con la<br />
sanzione amministrativa pecuniaria da lire un milione a lire cinquanta milioni.<br />
30. Pubblicità delle spese elettorali.<br />
1. Salvo quanto stabilito dalla legge, gli statuti ed i regolamenti dei comuni con popolazione<br />
superiore a 10.000 abitanti e delle province disciplinano la dichiarazione preventiva ed il rendiconto<br />
delle spese per la campagna elettorale dei candidati e delle liste alle elezioni locali.<br />
2. Nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, il deposito delle liste o delle candidature<br />
deve comunque essere accompagnato dalla presentazione di un bilancio preventivo di spesa cui le<br />
liste ed i candidati intendono vincolarsi. Tale documento deve essere reso pubblico tramite<br />
affissione all'albo pretorio del comune. Allo stesso modo deve essere altresì reso pubblico, entro<br />
trenta giorni dal termine della campagna elettorale, il rendiconto delle spese dei candidati e delle<br />
liste.<br />
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Capo IV - Norme transitorie e finali<br />
31. Indennità degli amministratori locali.<br />
[1. Sino alla approvazione della riforma della disciplina dettata dalla legge 27 dicembre 1985, n.<br />
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