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Lo schema ragionato da presentare per la ... - Teresianum

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aggiungere, <strong>la</strong> dichiarazione del metodo, <strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong><br />

sintesi del contenuto del<strong>la</strong> ricerca.<br />

- Corpo del <strong>la</strong>voro: E' l'esposizione del contenuto del <strong>la</strong>voro. In esso ci<br />

sono il testo e le fonti del<strong>la</strong> documentazione. Le fonti possono essere<br />

identificate mediante le note a piè di pagina. Il corpo del <strong>la</strong>voro è<br />

diviso in parti e capitoli o solo in capitoli. Per quanta riguar<strong>da</strong> il<br />

numero delle note a piè di pagina, non c'è una norma metodologica.<br />

Tuttavia, si deve evitare una carenza di note ingiustificata o<br />

un'abbon<strong>da</strong>nza eccessiva. Per quanto riguar<strong>da</strong> le citazioni, quelle<br />

trascritte fedelmente, vanno distinte <strong>da</strong>l testo. Le citazioni brevi (2, 3,<br />

4 righe) vanno inserite nel testo e messe tra virgolette. Nelle note a<br />

piè di pagina, bisogna indicare tutti i <strong>da</strong>ti che servono <strong>per</strong> identificare<br />

le fonti: nome e cognome dell'autore, il titolo dell' o<strong>per</strong>a, <strong>la</strong> città e l'<br />

anno dell' edizione e <strong>la</strong> pagina (le pagine) in cui si trova il brano<br />

citato. Una pagina non comincia con l'ultima riga di un paragrafo, ne<br />

finisce con <strong>la</strong> prima.<br />

- Conclusione: è <strong>la</strong> ricapito<strong>la</strong>zione dei risultati del <strong>la</strong>voro fatto. In essa<br />

devono apparire <strong>la</strong> sintesi dei vari temi trattati. Per <strong>la</strong> dissertazione di<br />

dottorato, al<strong>la</strong> sintesi presentata, si deve aggiungere il proprio<br />

contributo all'approfondimento del<strong>la</strong> ricerca sul tema trattato, <strong>la</strong> novità<br />

nel campo del<strong>la</strong> ricerca e i problemi ancora a<strong>per</strong>ti su cui si può<br />

<strong>la</strong>vorare nel futuro.<br />

- Fonti (bibliografia): E' <strong>la</strong> parte che comprende i titoli delle o<strong>per</strong>e<br />

consultate o utilizzate <strong>per</strong> <strong>la</strong> realizzazione del<strong>la</strong> ricerca. Tutte le<br />

o<strong>per</strong>e consultate vanno riportate nel<strong>la</strong> bibliografia; quelle citate<br />

devono necessariamente apparire sull'elenco. Nell'organizzazione<br />

del<strong>la</strong> bibliografia, si segue l'ordine alfabetico, cioè <strong>la</strong> successione<br />

ordinata dei cognomi degli autori. Di norma non c' e un modello che<br />

debba essere seguito nel<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> bibliografia. Ciò che è<br />

importante è <strong>la</strong> conformità dei titoli (sottotitoli) con le varie o<strong>per</strong>e.<br />

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