Luglio - Agosto 2009 (pdf - 2 MB) - Ordine Provinciale dei Medici ...
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FNOMCeO<br />
materia di alleanza terapeutica, di<br />
consenso informato e di dichiarazioni<br />
anticipate di trattamento”<br />
approvato in prima lettura al<br />
Senato, la FNOMCeO, a seguito<br />
di approfondito dibattito con le<br />
Società Medico-Scientifiche e<br />
con le Associazioni di tutela <strong>dei</strong><br />
pazienti e <strong>dei</strong> consumatori, ritiene<br />
che la compiuta funzione di garanzia<br />
del medico verso i pazienti<br />
incapaci di esprimere una volontà<br />
attuale e le loro scelte rende<br />
pressante la necessità di ridefinire<br />
nuovi profili di cura e di avvicinare<br />
a questa responsabilità tecnico<br />
professionale la presa in carico<br />
globale di queste fragilità che va<br />
oltre l’impegno <strong>dei</strong> soli medici.<br />
Sul piano generale, il Consiglio<br />
Nazionale della FNOMCeO ritiene<br />
necessario così definire le seguenti<br />
questioni:<br />
<br />
dell’alleanza terapeutica deve avvalersi<br />
di un investimento formativo<br />
tale da garantire I’ efficacia e<br />
l’appropriatezza della comunicazione.<br />
<br />
pazienti con bisogni assistenziali<br />
così impegnativi e complessi vanno<br />
previsti programmi osservazionali<br />
sugli esiti <strong>dei</strong> trattamenti in<br />
termini di sollievo dalle sofferenze<br />
e qualità della vita.<br />
<br />
gno della ricerca, sia in campo<br />
diagnostico che terapeutico, per<br />
migliorare le evidenze scientifiche<br />
già oggi disponibili e per sviluppare<br />
altresì la cultura e la pratica della<br />
palliazione sia negli ambiti tradizionali<br />
delle malattie neoplastiche<br />
terminali sia in quelli nuovi ed altrettanto<br />
impegnativi delle malattie<br />
cronico degenerative avanzate<br />
caratterizzate da compromissione<br />
o perdita irreversibile dello stato di<br />
coscienza.<br />
<br />
nazionale efficace ed accessibile<br />
di servizi che garantiscano Livelli<br />
Essenziali di prestazioni sanitarie<br />
ed assistenziali, idonee a rendere<br />
accessibile per questi pazienti e<br />
le loro famiglie il diritto ad un’esistenza<br />
rispettosa della dignità<br />
delle persone che sono curate e<br />
di quelle che si prendono cura.<br />
<br />
inquadrate come stati vegetativi,<br />
la comunità scientifica deve consolidare<br />
le evidenze relativamente<br />
agli aspetti preventivi, diagnostici,<br />
terapeutici e prognostici attraverso<br />
l’elaborazione di specifiche<br />
linee-guida, la valutazione degli<br />
esiti <strong>dei</strong> trattamenti riabilitativi,<br />
di nutrizione artificiale e di altri<br />
eventuali trattamenti di supporto<br />
vitale, di prevenzione e gestione<br />
delle complicanze (infezioni, embolie,<br />
trombosi, etc.) anche al fine<br />
di costruire un apposito Registro<br />
Osservazionale.<br />
In riferimento ad alcune controverse<br />
e più specifiche questioni connesse<br />
alle DAT, il Consiglio Nazionale della<br />
FNOMCeO ritiene che le seguenti<br />
considerazioni possano aiutare la<br />
ripresa di un confronto sereno nel<br />
Parlamento e nel paese in grado di<br />
offrire soluzioni alte e condivise.<br />
<br />
sioni del Codice di Deontologia Medica<br />
abbiano forza giuridica ed etica<br />
e siano di per sé idonee ad orientare<br />
e legittimare le decisioni assunte in<br />
una alleanza terapeutica ma il conflitto<br />
tra competenze legislative e<br />
competenze giudiziarie che ha fatto<br />
<br />
terminato una forte accelerazione<br />
del processo legislativo in materia<br />
di dichiarazioni anticipate di trattamento<br />
(DAT) al fine di definirne gli<br />
ambiti di efficacia.<br />
<br />
terie il legislatore dovrà intervenire<br />
formulando un “diritto mite” che<br />
si limiti cioè a definire la cornice di<br />
legittimità giuridica sulla base <strong>dei</strong><br />
diritti della persona costituzionalmente<br />
protetti, senza invadere l’autonomia<br />
del paziente e quella del<br />
medico prefigurando tipologie di<br />
trattamenti disponibili e non disponibili<br />
nella relazione di cura. Ognuna<br />
di queste, unica e irripetibile contiene<br />
tutte le dimensioni etiche, civili e<br />
tecnico professionali per legittimare<br />
e garantire la scelta, giusta, nell’interesse<br />
esclusivo del paziente e rispettosa<br />
delle sue volontà. L’autonomia<br />
e la responsabilità del medico, sono<br />
a garanzia che le richieste di cura e<br />
le scelte di valori <strong>dei</strong> pazienti sono<br />
accolte nel continuo sforzo di aiutare<br />
chi soffre e ha il diritto di essere<br />
accompagnato con competenza,<br />
solidarietà. Tali dichiarazioni vanno<br />
espresse in forma scritta, sottoscritta<br />
e datata, conseguente ad una informazione<br />
medica di cui resta idonea<br />
documentazione.<br />
<br />
definite le condizioni nelle quali queste<br />
assumono il valore giuridico ed<br />
etico di espressione di una volontà<br />
“capace”, ovvero se riferita solo agli<br />
stati vegetativi o se anche a tutti gli<br />
altri stati patologici che si manifestano<br />
nel corso di malattie cronico<br />
degenerative caratterizzati da una<br />
perdita irreversibile della coscienza<br />
di sé e dell’ambiente configuranti<br />
quindi un’incapacità ad esprimere<br />
volontà attuali.<br />
<br />
sentano scelte libere e consapevoli<br />
che possono essere in ogni momento<br />
revocate o aggiornate e non devono