08.01.2015 Views

l'editoriale Il concetto di umanità - Friuli Occidentale

l'editoriale Il concetto di umanità - Friuli Occidentale

l'editoriale Il concetto di umanità - Friuli Occidentale

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Rischio clinico,<br />

apprendere dall’errore<br />

con l’incident reporting<br />

Annuale incontro<br />

con i me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> continuità<br />

assistenziale<br />

Paolo Andrian<br />

Clau<strong>di</strong>a Andriollo<br />

2<br />

La tematica dell’errore in sanità è stata<br />

solo recentemente riconosciuta, elaborata<br />

e infine utilizzata come tecnica<br />

<strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e miglioramento del<br />

sistema sanitario. Questo può essere<br />

spiegato con il fatto che un errore nel<br />

processo <strong>di</strong> cura ha risvolti umani e relazionali<br />

<strong>di</strong> grande impatto, minando la<br />

fiducia del paziente o l’immagine della<br />

struttura sanitaria. Anche gli operatori<br />

sanitari spesso adottano un atteggiamento<br />

<strong>di</strong>fensivo,<br />

accettando l’idea<br />

comune che gli errori<br />

siano imputabili<br />

per incompetenza<br />

o del tutto casuali.<br />

Proprio per “imparare<br />

dagli errori”<br />

invece nasce lo<br />

strumento dell’“incident<br />

reporting”,<br />

raccolta strutturata<br />

e volontaria <strong>di</strong> dati<br />

correlati a incidenti<br />

e a incidenti sfiorati<br />

(near miss) utili a formulare analisi e<br />

azioni <strong>di</strong> miglioramento. Questo sistema,<br />

nato nel settore aeronautico con le<br />

segnalazioni <strong>di</strong> eventi anche minori da<br />

parte <strong>di</strong> piloti e controllori <strong>di</strong> volo per<br />

migliorare la sicurezza aerea, è stato<br />

inizialmente importato e adattato<br />

dai sistemi sanitari anglosassoni, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> aumentare la sicurezza<br />

dei pazienti. Dal punto <strong>di</strong> vista operativo<br />

è uno strumento che, se con<strong>di</strong>viso<br />

attraverso la formazione e la <strong>di</strong>ffusione<br />

della procedura, permette <strong>di</strong> definire<br />

il profilo <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> un contesto<br />

sanitario. Esistono teoricamente due<br />

tipologie <strong>di</strong> “incident reporting”: sistemi<br />

learning che sono volontari, non<br />

sanzionatori e che hanno lo scopo <strong>di</strong><br />

apprendere dagli errori per migliorare e<br />

i sistemi accountability che sono obbligatori<br />

<strong>di</strong> legge, limitati a eventi gravi e<br />

che solitamente danno origine ad una<br />

sanzione. Nella filosofia dell’apprendere<br />

dall’errore, il focus è rivolto ai soli<br />

sistemi volontari e non riguarda quegli<br />

eventi gravi e reati oggetto <strong>di</strong> comunicazione<br />

verso le autorità competenti.<br />

Ma nel sostenere i sistemi volontari ci<br />

sono sicuramente vantaggi qualitativi<br />

importanti poiché si favorisce lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> una cultura della sicurezza e si<br />

supporta l’appren<strong>di</strong>mento e lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> soluzioni, identificando<br />

le cause<br />

profonde degli errori.<br />

L’efficacia <strong>di</strong><br />

un sistema <strong>di</strong> “incident<br />

reporting” è<br />

variabile: <strong>di</strong>pende<br />

dalla garanzia <strong>di</strong><br />

immunità da processi<br />

<strong>di</strong>sciplinari e<br />

<strong>di</strong> anonimato, dalla<br />

relativa autonomia<br />

<strong>di</strong> chi analizza<br />

le segnalazioni e<br />

da feedback rapi<strong>di</strong><br />

e orientati al problema. Cosa è utile<br />

segnalare quin<strong>di</strong> Qualsiasi evento ovviamente,<br />

ma ricordando che l’incident<br />

reporting è orientato ad evidenziare i<br />

near miss e i danni lievi che altrimenti<br />

non avrebbero visibilità. Questo è<br />

essenziale per produrre miglioramenti<br />

<strong>di</strong>ffusi e per prevenire il rischio proporzionale<br />

<strong>di</strong> eventi gravi. Per supportare<br />

l’“incident reporting” e adeguarlo alla<br />

realtà territoriale, recentemente è stata<br />

riprogettata la scheda <strong>di</strong> segnalazione<br />

(<strong>di</strong>sponibile sul sito aziendale) e la<br />

formazione finalizzata all’analisi e allo<br />

sviluppo dei piani <strong>di</strong> miglioramento. <strong>Il</strong><br />

prossimo passo sarà l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>di</strong> referenti per ogni struttura aziendale<br />

in or<strong>di</strong>ne a <strong>di</strong>sponibilità e formazione<br />

specifica. I corsi sono attivi per tutte le<br />

figure professionali che sono invitate<br />

a portare il loro contributo.<br />

<strong>Il</strong> 29 maggio scorso presso la sala riunioni<br />

del DSM, si è tenuto un incontro con i<br />

me<strong>di</strong>ci del Servizio <strong>di</strong> Continuità Assistenziale<br />

(ex Guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca), al quale hanno<br />

presenziato, oltre ai me<strong>di</strong>ci operanti<br />

nel Servizio stesso, il Direttore Sanitario,<br />

dott. Casini, assieme al dott. Castelletto<br />

e ad alcuni <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong>strettuali, e con interventi<br />

della dott.ssa Sabbion e del dott.<br />

Cassin, Direttori rispettivamente del Dipartimento<br />

delle Dipendenze e <strong>di</strong> Salute<br />

Mentale, la cui presenza era stata specificamente<br />

richiesta dai me<strong>di</strong>ci del Servizio.<br />

I temi all’or<strong>di</strong>ne del giorno erano molteplici<br />

e vertevano in particolare sulla necessità<br />

<strong>di</strong> definire in maniera con<strong>di</strong>visa alcune<br />

linee-guida e alcune procedure operative,<br />

al fine <strong>di</strong> svolgere in modo più efficace<br />

ed agevole un’attività che riveste un ruolo<br />

significativo nell’assistenza sanitaria <strong>di</strong><br />

base, posto che il Servizio garantisce al<br />

citta<strong>di</strong>no una continuità dell’assistenza <strong>di</strong><br />

base (MMG e PLS) per prestazioni non<br />

<strong>di</strong>fferibili insorte nelle ore notturne o nei<br />

giorni prefestivi e festivi. In particolare, gli<br />

interventi della dott.ssa Sabbion e del dott.<br />

Cassin hanno affrontato argomenti <strong>di</strong> particolare<br />

rilievo, quali le modalità operative<br />

da osservarsi per l’eventuale effettuazione<br />

<strong>di</strong> un Trattamento Sanitario Obbligatorio o<br />

un Accertamento Sanitario Obbligatorio e<br />

valutare quale approccio adottare nei casi<br />

<strong>di</strong> pazienti psicolabili o tossico/farmaco <strong>di</strong>pendenti.<br />

Su questi, ma anche su altri argomenti,<br />

è stata espressa l’esigenza <strong>di</strong> un<br />

più stretto rapporto tra i me<strong>di</strong>ci del Servizio<br />

e i Distretti, per la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> alcune<br />

modalità operative o per il superamento<br />

delle problematiche connesse alla sede <strong>di</strong><br />

guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> appartenenza.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!