l'editoriale Il concetto di umanità - Friuli Occidentale
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C onoscenza<br />
R esponsabilità<br />
E quità<br />
A ppartenenza<br />
R elazione<br />
E ccellenza<br />
S icurezza<br />
A mbiente<br />
L egalità<br />
U manità<br />
T rasparenza<br />
E fficenza<br />
AsSei Perio<strong>di</strong>co d’informazione - Anno XVI - n. 6 / Giugno 2012<br />
l’e<strong>di</strong>toriale<br />
<strong>Il</strong> <strong>concetto</strong> <strong>di</strong> umanità<br />
Giuseppe Tonutti<br />
Questo mese vorrei<br />
riportare la vostra<br />
attenzione su uno<br />
dei concetti che caratterizzano<br />
la visione<br />
aziendale: l’umanità,<br />
così espresso<br />
nell’Atto Aziendale.<br />
L’azienda pone al centro <strong>di</strong> tutte le sue<br />
azioni la persona, valorizzando l’unicità<br />
<strong>di</strong> ogni in<strong>di</strong>viduo nella sua interezza, garantendo<br />
pari opportunità, evitando ogni<br />
forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione e rispettando i<br />
valori, i credo religiosi, le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong><br />
genere e della cultura <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Umanità è una parola <strong>di</strong> alto profilo dal<br />
significato profondo; calata all’interno <strong>di</strong><br />
un’organizzazione complessa come la<br />
nostra ha bisogno <strong>di</strong> essere compresa<br />
per superare l’astrattezza insita nella<br />
parola stessa e produrre azioni concrete<br />
<strong>di</strong> reale utilità per le persone che hanno<br />
a che fare con la nostra azienda, sia<br />
che si tratti <strong>di</strong> utenti esterni che <strong>di</strong> noi<br />
stessi, cioè del personale che vi opera.<br />
A tutti noi capita <strong>di</strong> imbatterci in organizzazioni<br />
che rendono la vita inutilmente<br />
complicata. Spesso non capiamo perché<br />
certe persone rispondano alle nostre<br />
richieste in un determinato modo,<br />
rimpallandoci da un ufficio all’altro, e<br />
maturiamo la sensazione che l’interesse<br />
verso il proprio cliente/utente sia<br />
relativo. Purtroppo troppe volte accade<br />
la stessa cosa anche agli utenti che si<br />
rivolgono alla nostra organizzazione;<br />
spesso inutili meccanicismi, superabili<br />
con un po’ <strong>di</strong> buon senso, con<strong>di</strong>zionano<br />
il rapporto con l’utente e nessuno fa nulla<br />
per migliorare la situazione.<br />
Dietro ad un modulo incomprensibile,<br />
fotocopiato male, forse utile solo<br />
a giustificare la burocrazia, ma inefficace<br />
per migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
salute della popolazione, a volte si<br />
cela un modo <strong>di</strong> agire ripetitivo che,<br />
se un tempo aveva motivo <strong>di</strong> essere,<br />
oggi forse potrebbe venire superato<br />
da strumenti più efficaci e consoni<br />
con i tempi.<br />
<strong>Il</strong> fatto è che, malgrado la gentilezza<br />
della maggior parte degli operatori,<br />
a creare una situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sumanità<br />
spesso sono le procedure adottate,<br />
quelle pensate per mettere a posto le<br />
carte dei singoli uffici dell’organizzazione<br />
piuttosto che per venire incontro ai<br />
bisogni dei citta<strong>di</strong>ni.<br />
Io sono convinto che per rendere la<br />
nostra organizzazione sempre più a<br />
misura d’uomo, e quin<strong>di</strong> attuare la visione<br />
<strong>di</strong> umanità <strong>di</strong> cui sto parlando, sia<br />
in<strong>di</strong>spensabile un costante snellimento<br />
delle procedure anche se questo comporterà<br />
il superamento <strong>di</strong> certi uffici e la<br />
necessità <strong>di</strong> riallocazione delle risorse<br />
in seno all’organizzazione.<br />
Le persone che gravitano attorno<br />
all’azienda non sono solo gli utenti, ma<br />
tutti noi, cioè il personale che la rappresenta.<br />
Anche nei confronti del personale<br />
è in<strong>di</strong>spensabile agire in un clima<br />
umano, proprio perché questo possa<br />
proporsi nei confronti dell’utenza con la<br />
dovuta serenità.<br />
Su questo versante c’è molto da fare.<br />
Anche in questo caso si tratta <strong>di</strong> orientare<br />
la cultura aziendale verso il rispetto<br />
della persona qualunque essa sia<br />
e a qualunque livello dell’organizzazione<br />
sia.<br />
Prestare attenzione alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
lavoro dei propri collaboratori è il primo<br />
passo che rappresenta l’umanità<br />
nei confronti degli operatori. Ogni responsabile,<br />
ogni coor<strong>di</strong>natore, ogni<br />
capoufficio dovrebbe chiedersi se le<br />
persone delle quali ha la responsabilità<br />
stanno lavorando in un luogo idoneo<br />
con modalità operative adeguate;<br />
ed agire <strong>di</strong> conseguenza nel caso non<br />
fosse così.<br />
Un altro aspetto importante <strong>di</strong> umanizzazione<br />
del lavoro è quello della comunicazione<br />
con i propri collaboratori e fra<br />
i colleghi. Saper ascoltare, rispondere<br />
per tempo alle questioni sollevate e tenere<br />
informato il personale sulle cose<br />
che si stanno facendo in azienda è un<br />
modo per far sentire tutti partecipi <strong>di</strong> un<br />
progetto più ampio che è quello <strong>di</strong> fornire<br />
i migliori servizi possibili ai citta<strong>di</strong>ni.<br />
Questo è il solo motivo per il quale veniamo<br />
pagati, qualunque sia il ruolo che<br />
ricopriamo in seno alla nostra organizzazione.<br />
E questo ci deve far chiedere<br />
costantemente se quello che sto facendo,<br />
o il modo con cui lo sto facendo, è<br />
utile per me o per i citta<strong>di</strong>ni.<br />
Infine, essere tempestivi nell’esplicitare<br />
gli impegni (es. fornire i turni <strong>di</strong> servizio<br />
con congruo anticipo) perché le<br />
persone devono poter programmare il<br />
proprio tempo libero e fare il possibile<br />
per acconsentire alle richieste (es. ferie,<br />
aggiornamenti, ecc.), senza fare figli<br />
e figliastri, sono attenzioni che ogni<br />
responsabile deve avere come modus<br />
operan<strong>di</strong> or<strong>di</strong>nario, perché le stesse costituiscono<br />
un’azione <strong>di</strong> rispetto nei confronti<br />
della persona.<br />
<strong>Il</strong> rispetto è alla base <strong>di</strong> un buon clima<br />
interno e senza rispetto non può esserci<br />
umanità.
Rischio clinico,<br />
apprendere dall’errore<br />
con l’incident reporting<br />
Annuale incontro<br />
con i me<strong>di</strong>ci<br />
<strong>di</strong> continuità<br />
assistenziale<br />
Paolo Andrian<br />
Clau<strong>di</strong>a Andriollo<br />
2<br />
La tematica dell’errore in sanità è stata<br />
solo recentemente riconosciuta, elaborata<br />
e infine utilizzata come tecnica<br />
<strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e miglioramento del<br />
sistema sanitario. Questo può essere<br />
spiegato con il fatto che un errore nel<br />
processo <strong>di</strong> cura ha risvolti umani e relazionali<br />
<strong>di</strong> grande impatto, minando la<br />
fiducia del paziente o l’immagine della<br />
struttura sanitaria. Anche gli operatori<br />
sanitari spesso adottano un atteggiamento<br />
<strong>di</strong>fensivo,<br />
accettando l’idea<br />
comune che gli errori<br />
siano imputabili<br />
per incompetenza<br />
o del tutto casuali.<br />
Proprio per “imparare<br />
dagli errori”<br />
invece nasce lo<br />
strumento dell’“incident<br />
reporting”,<br />
raccolta strutturata<br />
e volontaria <strong>di</strong> dati<br />
correlati a incidenti<br />
e a incidenti sfiorati<br />
(near miss) utili a formulare analisi e<br />
azioni <strong>di</strong> miglioramento. Questo sistema,<br />
nato nel settore aeronautico con le<br />
segnalazioni <strong>di</strong> eventi anche minori da<br />
parte <strong>di</strong> piloti e controllori <strong>di</strong> volo per<br />
migliorare la sicurezza aerea, è stato<br />
inizialmente importato e adattato<br />
dai sistemi sanitari anglosassoni, con<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> aumentare la sicurezza<br />
dei pazienti. Dal punto <strong>di</strong> vista operativo<br />
è uno strumento che, se con<strong>di</strong>viso<br />
attraverso la formazione e la <strong>di</strong>ffusione<br />
della procedura, permette <strong>di</strong> definire<br />
il profilo <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> un contesto<br />
sanitario. Esistono teoricamente due<br />
tipologie <strong>di</strong> “incident reporting”: sistemi<br />
learning che sono volontari, non<br />
sanzionatori e che hanno lo scopo <strong>di</strong><br />
apprendere dagli errori per migliorare e<br />
i sistemi accountability che sono obbligatori<br />
<strong>di</strong> legge, limitati a eventi gravi e<br />
che solitamente danno origine ad una<br />
sanzione. Nella filosofia dell’apprendere<br />
dall’errore, il focus è rivolto ai soli<br />
sistemi volontari e non riguarda quegli<br />
eventi gravi e reati oggetto <strong>di</strong> comunicazione<br />
verso le autorità competenti.<br />
Ma nel sostenere i sistemi volontari ci<br />
sono sicuramente vantaggi qualitativi<br />
importanti poiché si favorisce lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> una cultura della sicurezza e si<br />
supporta l’appren<strong>di</strong>mento e lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> soluzioni, identificando<br />
le cause<br />
profonde degli errori.<br />
L’efficacia <strong>di</strong><br />
un sistema <strong>di</strong> “incident<br />
reporting” è<br />
variabile: <strong>di</strong>pende<br />
dalla garanzia <strong>di</strong><br />
immunità da processi<br />
<strong>di</strong>sciplinari e<br />
<strong>di</strong> anonimato, dalla<br />
relativa autonomia<br />
<strong>di</strong> chi analizza<br />
le segnalazioni e<br />
da feedback rapi<strong>di</strong><br />
e orientati al problema. Cosa è utile<br />
segnalare quin<strong>di</strong> Qualsiasi evento ovviamente,<br />
ma ricordando che l’incident<br />
reporting è orientato ad evidenziare i<br />
near miss e i danni lievi che altrimenti<br />
non avrebbero visibilità. Questo è<br />
essenziale per produrre miglioramenti<br />
<strong>di</strong>ffusi e per prevenire il rischio proporzionale<br />
<strong>di</strong> eventi gravi. Per supportare<br />
l’“incident reporting” e adeguarlo alla<br />
realtà territoriale, recentemente è stata<br />
riprogettata la scheda <strong>di</strong> segnalazione<br />
(<strong>di</strong>sponibile sul sito aziendale) e la<br />
formazione finalizzata all’analisi e allo<br />
sviluppo dei piani <strong>di</strong> miglioramento. <strong>Il</strong><br />
prossimo passo sarà l’in<strong>di</strong>viduazione<br />
<strong>di</strong> referenti per ogni struttura aziendale<br />
in or<strong>di</strong>ne a <strong>di</strong>sponibilità e formazione<br />
specifica. I corsi sono attivi per tutte le<br />
figure professionali che sono invitate<br />
a portare il loro contributo.<br />
<strong>Il</strong> 29 maggio scorso presso la sala riunioni<br />
del DSM, si è tenuto un incontro con i<br />
me<strong>di</strong>ci del Servizio <strong>di</strong> Continuità Assistenziale<br />
(ex Guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca), al quale hanno<br />
presenziato, oltre ai me<strong>di</strong>ci operanti<br />
nel Servizio stesso, il Direttore Sanitario,<br />
dott. Casini, assieme al dott. Castelletto<br />
e ad alcuni <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong>strettuali, e con interventi<br />
della dott.ssa Sabbion e del dott.<br />
Cassin, Direttori rispettivamente del Dipartimento<br />
delle Dipendenze e <strong>di</strong> Salute<br />
Mentale, la cui presenza era stata specificamente<br />
richiesta dai me<strong>di</strong>ci del Servizio.<br />
I temi all’or<strong>di</strong>ne del giorno erano molteplici<br />
e vertevano in particolare sulla necessità<br />
<strong>di</strong> definire in maniera con<strong>di</strong>visa alcune<br />
linee-guida e alcune procedure operative,<br />
al fine <strong>di</strong> svolgere in modo più efficace<br />
ed agevole un’attività che riveste un ruolo<br />
significativo nell’assistenza sanitaria <strong>di</strong><br />
base, posto che il Servizio garantisce al<br />
citta<strong>di</strong>no una continuità dell’assistenza <strong>di</strong><br />
base (MMG e PLS) per prestazioni non<br />
<strong>di</strong>fferibili insorte nelle ore notturne o nei<br />
giorni prefestivi e festivi. In particolare, gli<br />
interventi della dott.ssa Sabbion e del dott.<br />
Cassin hanno affrontato argomenti <strong>di</strong> particolare<br />
rilievo, quali le modalità operative<br />
da osservarsi per l’eventuale effettuazione<br />
<strong>di</strong> un Trattamento Sanitario Obbligatorio o<br />
un Accertamento Sanitario Obbligatorio e<br />
valutare quale approccio adottare nei casi<br />
<strong>di</strong> pazienti psicolabili o tossico/farmaco <strong>di</strong>pendenti.<br />
Su questi, ma anche su altri argomenti,<br />
è stata espressa l’esigenza <strong>di</strong> un<br />
più stretto rapporto tra i me<strong>di</strong>ci del Servizio<br />
e i Distretti, per la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> alcune<br />
modalità operative o per il superamento<br />
delle problematiche connesse alla sede <strong>di</strong><br />
guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> appartenenza.
Delegazione <strong>di</strong> Fiume - Rijeka<br />
in visita alle eccellenze sanitarie<br />
della Provincia<br />
Dipendenze,<br />
salute e abilità<br />
<strong>di</strong> vita, premiati i<br />
video degli studenti<br />
Marco Castelletto<br />
Virginio Beacco<br />
Lo scorso 4 giugno una delegazione<br />
composta da quattor<strong>di</strong>ci persone della<br />
città croata <strong>di</strong> Fiume – Rijeka, della<br />
quale facevano parte rappresentanti<br />
dei Dipartimenti Oncologico e Chirurgico<br />
del Centro Ospedaliero <strong>di</strong> tale città,<br />
che conta quasi 130.000 abitanti – terza<br />
città della Croazia, e poi da amministratori<br />
del Comune <strong>di</strong> Fiume-Rijeka e della<br />
Contea Litoranea-Montana, dalla Direttrice<br />
e da una psicologa dell’Hospice<br />
locale, nonché da una rappresentanza<br />
<strong>di</strong> donne operate al<br />
seno appartenenti<br />
all’Associazione<br />
“Klub Nada”, con in<br />
testa la presidente<br />
dell’Associazione<br />
stessa. La delegazione,<br />
presi a suo<br />
tempo gli opportuni<br />
contatti, aveva<br />
espresso la volontà<br />
<strong>di</strong> fare visita ad alcune<br />
delle strutture<br />
sanitarie della nostra<br />
provincia: strutture,<br />
identificate come<br />
punti <strong>di</strong> eccellenza<br />
tecnico-strutturale<br />
e/o <strong>di</strong> esempio <strong>di</strong> ottimale assistenza<br />
sanitaria, che la delegazione voleva<br />
conoscere in maniera approfon<strong>di</strong>ta<br />
per poter cogliere gli aspetti più qualificanti<br />
dell’attività erogata nelle stesse,<br />
oltre alle modalità organizzative, ferma<br />
restando la <strong>di</strong>versa impostazione<br />
dell’assistenza sanitaria e sociale che<br />
caratterizza il Servizio Socio-Sanitario<br />
Croato rispetto al SSN. Ad accogliere la<br />
delegazione croata, per questa insolita<br />
ma gra<strong>di</strong>ta visita, il Direttore Sanitario<br />
dell’ASS6, dott. Mario Casini, che ha<br />
accompagnato gli ospiti durante l’intera<br />
mattinata, che ha avuto inizio, come prima<br />
tappa, presso l’Hospice della “Via <strong>di</strong><br />
Natale” ad Aviano. La signora Carmen<br />
Gallini, Direttrice dell’Hospice, accompagnata<br />
dalla caposala Samanta De<br />
Pol, ha illustrato in maniera efficace e<br />
completa le attività e le modalità organizzative<br />
proprie della struttura, rifacendone<br />
un po’ la giovane storia e suscitando<br />
grande apprezzamento negli ospiti<br />
anche per il fatto che la struttura stessa<br />
Un momento della visita della delegazione presso<br />
l’Hospice della Via <strong>di</strong> Natale<br />
è stata realizzata sostanzialmente senza<br />
ricorrere a contributi pubblici e che<br />
l’accoglimento degli assistiti avviene a<br />
titolo completamente gratuito. Concluso<br />
il primo incontro, la comitiva si è quin<strong>di</strong><br />
spostata al vicino IRRCS “Centro <strong>di</strong><br />
Riferimento Oncologico” dove ad accogliere<br />
la delegazione erano presenti<br />
il Direttore Generale dell’Istituto, dott.<br />
Piero Cappelletti, il Direttore Scientifico,<br />
dott. Paolo De Paoli, il Direttore del<br />
Dipartimento Senologico, dott. Andrea<br />
Veronesi e l’I. P. del<br />
Dipartimento Senologico,<br />
Sig.ra Loretta<br />
Mazzega Sbovata,<br />
mentre il Comune <strong>di</strong><br />
Aviano era rappresentato<br />
dal Vice Sindaco<br />
Sandrino Della<br />
Puppa Zorz e la Provincia<br />
<strong>di</strong> Pordenone<br />
dal Vice Presidente<br />
Eligio Grizzo. Dopo<br />
i rituali saluti <strong>di</strong> benvenuto<br />
da parte delle<br />
autorità, il dott. Veronesi<br />
e l’I.P. Mazzega<br />
Sbovata hanno efficacemente<br />
illustrato<br />
le tecnologie d’avanguar<strong>di</strong>a adottate<br />
nell’Istituto e le strategie terapeutiche<br />
e assistenziali messe in pratica per la<br />
più efficace lotta al tumore della mammella<br />
e anche alle conseguenze psicologiche<br />
dello stesso. Le due relazioni<br />
hanno rappresentato un motivo <strong>di</strong> grande<br />
interesse da parte dei componenti<br />
della delegazione, in particolare da<br />
parte dei componenti dei Dipartimenti<br />
<strong>di</strong> Oncologia e <strong>di</strong> Chirurgia dell’Ospedale<br />
<strong>di</strong> Fiume-Rijeka, che hanno voluto<br />
approfon<strong>di</strong>re alcuni aspetti innovativi<br />
utilizzati al CRO per la cura dei tumori<br />
della mammella. A conclusione della<br />
mattinata, la delegazione ospite ha<br />
effettuato una visita ad alcune delle<br />
Strutture operative dell’Istituto stesso,<br />
soffermandosi in particolare nel reparto<br />
<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oterapia, dove sono state illustrate<br />
le caratteristiche delle apparecchiature<br />
presenti e le modalità operative.<br />
(Nel prossimo numero il completamento<br />
della visita della delegazione<br />
presso le nostre strutture).<br />
È bastato poco per scatenare gioia, sorrisi,<br />
partecipazione e applausi nelle centinaia<br />
<strong>di</strong> giovani che si sono ritrovati il<br />
25 maggio all’Au<strong>di</strong>torium Concor<strong>di</strong>a per<br />
presentare, insieme ai loro insegnanti<br />
e <strong>di</strong>rigenti scolastici, i cortometraggi<br />
realizzati durante l’anno scolastico sul<br />
tema “<strong>di</strong>pendenze, salute e abilità <strong>di</strong><br />
vita”. I video sono stati realizzati con<br />
strumenti molto comuni quali cellulari<br />
fotocamere e videocamere. I ragazzi<br />
delle varie scuole superiori della provincia,<br />
hanno lavorato con serietà seguiti<br />
dalla costante presenza dei loro<br />
insegnanti, dei professionisti del SerT.T<br />
e degli esperti della Facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />
e Tecnologie Multime<strong>di</strong>ale e hanno<br />
prodotto documenti affascinanti e coinvolgenti.<br />
Tale impegno testimonia che<br />
il seme della salute è dentro <strong>di</strong> loro,<br />
è seriamente percepito come risorsa<br />
ed è necessario <strong>di</strong>fenderlo da parte <strong>di</strong><br />
tutti. Dopo la proiezione dei 27 video, i<br />
ragazzi sono stati premiati con attestati<br />
e con un simpatico braccialetto con<br />
chiavetta usb, consegnati dal Prefetto<br />
e da altre autorità presenti. Tutti i video<br />
saranno utilizzati nei seminari che il Dipartimento<br />
per le Dipendenze organizzerà<br />
dal prossimo autunno allo scopo<br />
<strong>di</strong> “ formare i formatori”, cioè coloro che<br />
hanno, a vario titolo, un mandato educativo<br />
nei confronti dei giovani. I video,<br />
infatti, esprimono non solo le percezioni<br />
ma anche i pregiu<strong>di</strong>zi dei giovani verso<br />
l’uso <strong>di</strong> alcol e delle nuove <strong>di</strong>pendenze<br />
(internet – videogames – cellulari) e sottolineano<br />
i valori forti dell’amicizia, della<br />
partecipazione sociale, della solidarietà,<br />
identificando come luoghi della salute la<br />
famiglia, la scuola, lo sport e la comunità<br />
<strong>di</strong> appartenenza. Notizia dell’ultima<br />
ora: uno dei video riceverà il primo<br />
premio durante il congresso nazionale<br />
“Guadagnare salute” che si terrà il 23 e<br />
24 giugno a Venezia.<br />
3
Volontariato, l’intervento<br />
<strong>di</strong> emergenza sulle persone<br />
laringectomizzate<br />
Riabilitazione,<br />
un seminario<br />
per semplificare<br />
i percorsi<br />
Silvio Cuman<br />
Giorgio Sirotti<br />
4<br />
Presso la sala conferenze del DSM<br />
<strong>di</strong> Pordenone, l’11 maggio,Vigili del<br />
fuoco, operatori del 118 e del Pronto<br />
Soccorso, Polizia <strong>di</strong> Stato, Carabinieri,<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza e altri operatori<br />
dell’emergenza della Provincia <strong>di</strong> Pordenone<br />
hanno partecipato ad un corso<br />
<strong>di</strong> aggiornamento sull’intervento <strong>di</strong><br />
emergenza rivolto a persone che hanno<br />
subìto l’asportazione della laringe, il<br />
primo tratto delle vie aeree che è deputato<br />
alla produzione della parola. L’iniziativa,<br />
promossa dall’Associazione Laringectomizzati<br />
F.V.G. <strong>di</strong> Pordenone e<br />
che ha visto la presenza<br />
anche <strong>di</strong> una rappresentanza<br />
dell’Associazione<br />
<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne interessata al<br />
progetto, era finalizzata<br />
a richiamare l’attenzione<br />
degli operatori sulle criticità<br />
che caratterizzano<br />
l’assistenza al laringectomizzato<br />
nel corso <strong>di</strong><br />
situazioni <strong>di</strong> emergenza.<br />
L’incontro, introdotto e<br />
moderato dalla psicologa Elisa Scian,<br />
che ha messo in evidenza il ruolo fondamentale<br />
dell’Associazione nel cogliere<br />
i bisogni delle persone laringectomizzate,<br />
ma anche nello stimolare modalità<br />
attive nell’affrontare la malattia, è proseguito<br />
con il saluto del Vice Prefetto –<br />
dott.ssa A. Vinciguerra – e del Direttore<br />
Sanitario dell’ASS6 – dott. M. Casini –<br />
che hanno espresso parole <strong>di</strong> plauso e<br />
<strong>di</strong> sostegno alla proposta operativa È<br />
quin<strong>di</strong> toccato al sig. Silvio Cuman – segretario<br />
dell’Associazione A.L.R.F.V.G.<br />
<strong>di</strong> Pordenone – presentare nel dettaglio<br />
l’iniziativa e il progetto “LARYNX”,<br />
caratterizzato non solo dall’intervento<br />
<strong>di</strong> sensibilizzazione nei confronti degli<br />
operatori dell’emergenza rispetto ai bisogni<br />
specifici dei laringectomizzati, ma<br />
anche dall’iniziativa consistente nella<br />
<strong>di</strong>ffusione del bracciale identificativo in<br />
materiale fluorescente con impresso la<br />
<strong>di</strong>citura “LARYNX” che ogni laringectomizzato<br />
dovrà indossare per in<strong>di</strong>care<br />
l’organo interessato dalla mutilazione.<br />
La rilevazione <strong>di</strong> tale braccialetto<br />
consentirà al personale <strong>di</strong> soccorso <strong>di</strong><br />
prestare al laringectomizzato, anche<br />
quando dovesse trovarsi in con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> incoscienza, le cure più appropriate,<br />
attuando le specifiche procedure <strong>di</strong>versificate<br />
rispetto a quelle usuali, normalmente<br />
praticate per gli altri assistiti.<br />
<strong>Il</strong> dott. M. Tassan Mazzocco – specialista<br />
otorinolaringoiatra – e la I.P.C.<br />
Martinuzzi, dell’ORL dell’A.O.S.M.A.,<br />
hanno presentato una brillante relazione<br />
sugli aspetti me<strong>di</strong>coscientifici<br />
e tecnico-pratici<br />
che devono caratterizzare<br />
l’intervento in situazioni<br />
<strong>di</strong> criticità nei confronti<br />
dei laringectomizzati.<br />
Nella seconda parte della<br />
mattinata tra i partecipanti<br />
si è sviluppato un<br />
vivace <strong>di</strong>battito finalizzato<br />
ad una con<strong>di</strong>visione delle<br />
esperienze nel soccorso<br />
alle persone laringectomizzate, alla<br />
definizione dei ruoli e delle modalità<br />
operative più efficaci. Si è fatta quin<strong>di</strong><br />
strada la proposta che all’interno dei<br />
corsi BLS-D (Basic Life Support - Defibrillation)<br />
–- la cui finalità è quella <strong>di</strong><br />
insegnare e far apprendere le procedure<br />
<strong>di</strong> rianimazione car<strong>di</strong>opolmonare <strong>di</strong><br />
base – venga inserito un modulo formativo<br />
de<strong>di</strong>cato alle specifiche manovre<br />
da esegui.re per intervenire in caso <strong>di</strong><br />
emergenza su un .soggetto laringectomizzato<br />
in stato <strong>di</strong> incoscienza. Si è<br />
trattato <strong>di</strong> un <strong>di</strong>battito fattivo e propositivo,<br />
che ha messo in luce l’importanza<br />
e la capacità degli operatori presenti <strong>di</strong><br />
intervenire, ognuno con il proprio ruolo,<br />
la propria competenza ed i propri<br />
strumenti, mossi da un obiettivo comune:<br />
soccorrere la persona laringectomizzata<br />
in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> emergenza<br />
…anche un semplice ombrello può<br />
salvargli la vita!<br />
L’11 maggio scorso si è tenuto a San Vito<br />
al Tagliamento un seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla<br />
possibilità <strong>di</strong> semplificazione dell’accesso<br />
alle attività <strong>di</strong> riabilitazione nei vari contesti<br />
aziendali. Abbiamo chiesto al dott. Giorgio<br />
Simon, responsabile scientifico dell’ evento,<br />
<strong>di</strong> illustrarci motivazioni e contenuti<br />
dell’iniziativa.<br />
Perché è nato il seminario<br />
<strong>Il</strong> progetto è nato dalla constatazioche in<br />
<strong>di</strong>verse realtà regionali esistono, in ambito<br />
riabilitativo, pratiche innovative nate da<br />
idee <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> operatori dei servizi territoriali,<br />
ospedalieri e dell’università. Obiettivo<br />
del seminario è stato quello <strong>di</strong> mettere a<br />
confronto le esperienze per capirne le motivazioni,<br />
i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza e<br />
la possibilità <strong>di</strong> estensione delle pratiche<br />
innovative anche ad altri contesti operativi.<br />
La linea comune <strong>di</strong> tutte le esperienze presentate<br />
è quella della semplificazione dei<br />
percorsi riabilitativi e dell’uso più razionale<br />
delle risorse umane.<br />
Quali esperienze avete analizzato<br />
Le esperienze <strong>di</strong>scusse nel seminario<br />
sono state tra le altre: un percorso per le<br />
protesi d’anca finalizzato a spostare fuori<br />
dall’ospedale (in RSA che in <strong>Friuli</strong> Venezia<br />
Giulia è una struttura riabilitativa) la<br />
riabilitazione; l’invio <strong>di</strong>retto da MMG a fisioterapista<br />
dei casi <strong>di</strong> “back pain” (mal <strong>di</strong><br />
schiena) non complicato; la presa in carico<br />
<strong>di</strong>retta da parte del fisioterapista nei reparti<br />
per acuti e la semplificazione dei percorsi<br />
dell’assistenza protesica.<br />
Quali in<strong>di</strong>cazioni sono emerse dalle varie<br />
esperienze analizzate<br />
In tutti i casi ci sono state significative evidenze<br />
che hanno <strong>di</strong>mostrato un miglioramento<br />
degli esiti conseguiti, un migliore<br />
uso del personale e ad<strong>di</strong>rittura una riduzione<br />
dei costi. È il caso ad esempio del “back<br />
pain”, dove la presa in carico precoce da
Conoscere<br />
i cosmetici<br />
con un<br />
videogioco<br />
Sicurezza<br />
sul lavoro,<br />
i compiti dei<br />
rappresentanti<br />
dei lavoratori<br />
Franca Pusiol e Graziella Zilli<br />
Ornella Delneri<br />
parte del fisioterapista permette un miglioramento<br />
della funzionalità in tempi più rapi<strong>di</strong>,<br />
un precoce superamento della con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong>sabilitante e, <strong>di</strong> conseguenza, anche<br />
un minore numero <strong>di</strong> giorni <strong>di</strong> assenza dal<br />
lavoro. Dalla <strong>di</strong>scussione è emerso che le<br />
pratiche innovative devono essere estese<br />
per numerosità e casistica e, soprattutto,<br />
essere attuate in altri contesti e in altre<br />
Aziende per consolidarne le conclusioni.<br />
Per la politica sanitaria, quali sono le<br />
ricadute ipotizzabili da tali pratiche innovative<br />
È evidente che, in un momento <strong>di</strong> grave<br />
crisi <strong>di</strong> risorse, il riportare le attività <strong>di</strong> cura<br />
nel contesto <strong>di</strong> maggiore efficienza per<br />
organizzazione e tipologia <strong>di</strong> personale è<br />
uno degli strumenti rilevanti che le professioni<br />
possono mettere in campo. Le riforme<br />
si fanno anche sommando molti piccoli<br />
interventi <strong>di</strong> razionalizzazione, che alla fine<br />
sono quelli più duraturi. Gli strumenti attuativi,<br />
in base alle <strong>di</strong>verse in<strong>di</strong>cazioni, potrebbero<br />
andare dalla produzione <strong>di</strong> linee<br />
guida fino alle in<strong>di</strong>cazioni programmatorie<br />
e legislative regionali.<br />
Quali iniziative pensate <strong>di</strong> mettere in<br />
campo nel futuro<br />
Dal seminario è nata l’idea <strong>di</strong> aprire un<br />
confronto permanente sulle buone pratiche,<br />
estendendole ad altre esperienze<br />
esistenti e monitorando nel tempo quelle<br />
già avviate, coinvolgendo altri servizi e altri<br />
professionisti. Nelle cure a lungo termine<br />
e in quelle domiciliari la letteratura scientifica<br />
in ambito riabilitativo - e non solo<br />
quella - è ancora abbastanza carente. Ci<br />
sono quin<strong>di</strong> buone premesse per creare<br />
un vero e proprio laboratorio “sul campo”.<br />
Intanto contiamo <strong>di</strong> poter mettere, a breve,<br />
sul sito aziendale in un spazio de<strong>di</strong>cato le<br />
slides che sono state presentate nel corso<br />
del seminario.<br />
L’ottobre scorso il gruppo <strong>di</strong> lavoro<br />
dell’ASS6 per la vigilanza sui cosmetici<br />
ha aderito al bando Ministeriale “Sviluppo<br />
<strong>di</strong> una campagna <strong>di</strong> informazione<br />
via web sull’uso consapevole dei cosmetici,<br />
rispetto al rischio <strong>di</strong> contraffazione<br />
per quelli acquistati fuori dai<br />
canali legali”, finalizzato a richiamare<br />
– me<strong>di</strong>ante un video gioco – l’attenzione<br />
dei giovani sull’uso dei cosmetici, a<br />
educarli al controllo dell’etichettatura, a<br />
prevenire il fenomeno della contraffazione<br />
acquistandoli attraverso canali sicuri<br />
(profumerie, farmacie, supermercati,<br />
ecc.). Con la collaborazione <strong>di</strong> alcuni<br />
studenti <strong>di</strong> Ingegneria <strong>di</strong> Trieste (autori<br />
anche della grafica del gioco e della grafica<br />
della campagna pubblicitaria) è stato<br />
ideato il progetto e realizzato il video<br />
gioco che ha il compito <strong>di</strong> illustrare i contenuti<br />
delle etichettature dei prodotti cosmetici,<br />
chiarendo quali sono le corrette<br />
in<strong>di</strong>cazioni che devono essere riportate<br />
sulle confezioni e in<strong>di</strong>rizzando l’utente a<br />
un corretto uso. <strong>Il</strong> video gioco si articola<br />
in do<strong>di</strong>ci livelli, come le do<strong>di</strong>ci stelle della<br />
ban<strong>di</strong>era dell’Unione Europea: a ogni<br />
livello è associato un paese UE, una regola<br />
riguardante i cosmetici e una tipologia<br />
<strong>di</strong> prodotti. L’ultimo livello è riservato<br />
all’Italia, per precisare alcuni punti che<br />
riguardano l’etichettatura dei prodotti cosmetici<br />
che solo la nostra normativa prevede:<br />
il gioco partirà da Roma, sede del<br />
Ministero della Salute, passerà per Trieste,<br />
sede della Direzione Centrale della<br />
Salute del FVG e arriverà a Pordenone,<br />
sede dell’ASS6. Obiettivo finale è quello<br />
<strong>di</strong> apprendere 12 regole, conoscere la<br />
normativa sull’etichettatura dei prodotti<br />
cosmetici e imparare alcune in<strong>di</strong>cazione<br />
sul loro corretto uso. Già dal 19 giugno<br />
nel portale web dell’ASS6 è attivo un link<br />
<strong>di</strong> collegamento con il sito Web “Cosmetics<br />
Adventures” dove gli utenti, assieme<br />
al gioco, potranno trovare informazioni<br />
utili sull’uso consapevole dei cosmetici,<br />
link <strong>di</strong> collegamento al Ministero e ad altri<br />
siti idonei e un accesso dove le <strong>di</strong>tte della<br />
Provincia <strong>di</strong> Pordenone potranno chiedere<br />
e ricevere informazioni sul tema.<br />
Come primo contributo alla conoscenza<br />
della normativa che concerne i Rappresentanti<br />
Aziendali dei Lavoratori (RLS), si<br />
riportano integralmente le attribuzioni, così<br />
come sono definite nell’art 50 del D. Lgs<br />
9 Aprile 2008 n. 81 (mo<strong>di</strong>ficato dal D. Lgs<br />
106/2009).<br />
1. Fatto salvo quanto stabilito in sede <strong>di</strong><br />
contrattazione collettiva, il rappresentante<br />
dei lavoratori per la sicurezza: 1) - accede<br />
ai luoghi <strong>di</strong> lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;<br />
2) - è consultato preventivamente e<br />
tempestivamente in or<strong>di</strong>ne alla valutazione<br />
dei rischi, alla in<strong>di</strong>viduazione, programmazione,<br />
realizzazione e verifica della prevenzione<br />
nella azienda o unità produttiva; 3) - è<br />
consultato sulla designazione del responsabile<br />
e degli addetti al servizio <strong>di</strong> prevenzione,<br />
alla attività <strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>, al<br />
primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi<br />
<strong>di</strong> lavoro e del me<strong>di</strong>co competente; 4) - è<br />
consultato in merito all’organizzazione della<br />
formazione <strong>di</strong> cui all’articolo 37; 5) - riceve<br />
le informazioni e la documentazione aziendale<br />
inerente alla valutazione dei rischi e<br />
le misure <strong>di</strong> prevenzione relative, nonché<br />
quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati<br />
pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla<br />
organizzazione e agli ambienti <strong>di</strong> lavoro,<br />
agli infortuni ed alle malattie professionali;<br />
6) - riceve le informazioni provenienti dai<br />
servizi <strong>di</strong> vigilanza; 7) - riceve una formazione<br />
adeguata e, comunque, non inferiore<br />
a quella prevista dall’articolo 37; 8) - promuove<br />
l’elaborazione, l’in<strong>di</strong>viduazione e<br />
l’attuazione delle misure <strong>di</strong> prevenzione<br />
idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica<br />
dei lavoratori; 9) - formula osservazioni<br />
in occasione <strong>di</strong> visite e verifiche effettuate<br />
dalle autorità competenti, dalle quali è, <strong>di</strong><br />
norma, sentito; 10) - partecipa alla riunione<br />
perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> cui all’articolo 35; 11) - fa proposte<br />
in merito alla attività <strong>di</strong> prevenzione;<br />
12) - avverte il responsabile della azienda<br />
dei rischi in<strong>di</strong>viduati nel corso della sua<br />
attività; 13) - può fare ricorso alle autorità<br />
competenti qualora ritenga che le misure <strong>di</strong><br />
prevenzione e protezione dai rischi adottate<br />
dal datore <strong>di</strong> lavoro o dai <strong>di</strong>rigenti e i mezzi<br />
impiegati per attuarle non siano idonei a<br />
garantire la sicurezza e la salute durante il<br />
lavoro. (Nel prossimo numero il completamento<br />
delle attribuzioni dei Rappresentanti<br />
Anziendali dei Lavoratori RLS).<br />
5
Volontariato,<br />
pubblicato un<br />
vademecum<br />
linguistico<br />
per assistenti<br />
familiari<br />
Disabilità,<br />
l’un<strong>di</strong>cesima “Giornata del Volo”<br />
all’aerocampo “La Comina”<br />
Silvana Corona<br />
Na<strong>di</strong>a De Zan<br />
6<br />
L’Associazione Familiari Alzheimer <strong>di</strong> Pordenone<br />
Onlus (AFAP), con la nostra collaborazione,<br />
nell’ambito del progetto europeo<br />
LAMP( Language training needs of Migrants<br />
working as family assistants of elderly People)<br />
sui bisogni formativi linguistici delle persone<br />
migranti che lavorano come assistenti<br />
familiari <strong>di</strong> persone anziane, ha realizzato<br />
un apposito vademecum linguistico in quattro<br />
lingue: italiano, inglese, rumeno e russo.<br />
<strong>Il</strong> progetto LAMP è nato da un bisogno linguistico,<br />
formativo e relazionale che ha visto<br />
coinvolti lavoratrici e lavoratori migranti in un<br />
contesto familiare <strong>di</strong> cura per anziani fragili<br />
e in <strong>di</strong>fficoltà. In Italia, il fenomeno dell’assistenza<br />
familiare ha avuto una crescita<br />
esponenziale negli ultimi 10 anni, ma ora sta<br />
sempre più interessando anche altri paesi<br />
europei. <strong>Il</strong> vademecum, è nato dall’esperienza,<br />
maturata negli anni sul campo, sia dei<br />
familiari dell’Associazione sia dal personale<br />
<strong>di</strong> cura. Per la stesura del manuale, il gruppo<br />
<strong>di</strong> lavoro ha analizzato le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> relazione<br />
linguistica che le assistenti familiari hanno<br />
incontrato all’arrivo in Italia e nelle prime fasi<br />
del lavoro in famiglia. Per una migliore efficacia<br />
comunicativa, è stato deciso <strong>di</strong> scan<strong>di</strong>re<br />
in 14 momenti la giornata/tipo <strong>di</strong> una persona<br />
anziana “fragile”, a partire dal risveglio fino al<br />
momento dell’andare a letto. <strong>Il</strong> tutto, utilizzando<br />
termini semplici ed espressioni imme<strong>di</strong>ate<br />
proprie dell’uso quoti<strong>di</strong>ano e del linguaggio<br />
informale al fine <strong>di</strong> renderlo facilmente utilizzabile<br />
dalle assistenti familiari nel lavoro<br />
quoti<strong>di</strong>ano della cura alla persona. <strong>Il</strong> vademecum<br />
è corredato da un manuale tecnico,<br />
<strong>di</strong> facile comprensione grazie anche all’uso<br />
<strong>di</strong> rappresentazioni grafiche, per fornire in<strong>di</strong>cazioni<br />
e competenze sul lavoro <strong>di</strong> assistenza<br />
all’interno del sistema delle cure domiciliari<br />
per persone anziane e <strong>di</strong>sabili. Inoltre,<br />
potrà servire alle assistenti familiari per facilitare<br />
il loro orientamento nella complessa<br />
rete dei servizi territoriali, in<strong>di</strong>cando tempi e<br />
mo<strong>di</strong> su come rapportarsi con l’assistito, la<br />
sua famiglia, la comunità. <strong>Il</strong> vademecum è<br />
in <strong>di</strong>stribuzione, prevalentemente, presso lo<br />
sportello dell’Associazione, gli sportelli Assistenti<br />
Familiari della Provincia, i nostri Distretti,<br />
attraverso gli operatori dell’assistenza<br />
domiciliare e l’Ufficio per le Relazioni con il il<br />
Pubblico. E’scaricabile dal sito dell’Associazione<br />
AFAP www.alzheimer-pordenone.org<br />
e dal nostro sito www.ass6.sanita.fvg.it alla<br />
voce “Stranieri”.<br />
Sabato 12 maggio 2012, presso il centenario<br />
aerocampo “La Comina” <strong>di</strong> Pordenone<br />
(che è uno dei primi impianti per il<br />
volo civile a essere stati attivati in Italia),<br />
si è svolta l’un<strong>di</strong>cesima e<strong>di</strong>zione della<br />
“Giornata del Volo”, organizzata dall’Aeroclub<br />
<strong>di</strong> Pordenone, dall’Alleanza Sportiva<br />
Italiana (ASI) <strong>di</strong> Pordenone e dall’Associazione<br />
“I Ragazzi <strong>di</strong> Poincicco”, con il<br />
prezioso contributo della Protezione Civile<br />
Pordenone, dell’assessorato alla Protezione<br />
Civile della Regione <strong>Friuli</strong> Venezia<br />
Giulia, nonché della Provincia <strong>di</strong> Pordenone.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un appuntamento “speciale”<br />
de<strong>di</strong>cato agli utenti dei centri <strong>di</strong>sabili<br />
“ANFFAS Onlus” <strong>di</strong><br />
Pordenone e “Le Betulle”<br />
<strong>di</strong> Poincicco <strong>di</strong><br />
Zoppola dell’ASS6.<br />
Per tutta la giornata<br />
i piloti dell’Aeroclub<br />
Pordenone hanno<br />
dato la loro preziosa<br />
<strong>di</strong>sponibilità, portando<br />
in volo sui loro<br />
velivoli ultraleggeri<br />
i <strong>di</strong>sabili assistiti nei<br />
due centri, facendo loro ammirare dall’alto<br />
il territorio pordenonese e le sue maggiori<br />
bellezze. “La possibilità <strong>di</strong> volare - ha<br />
spiegato il Presidente dell’ASI Pordenone,<br />
Pier Francesco Cardente - rappresenta<br />
per molte persone un sogno e lo è ancor<br />
<strong>di</strong> più per le persone che sono affette<br />
da <strong>di</strong>sabilità”, persone che hanno potuto<br />
vedere realizzato il proprio sogno grazie<br />
a questa manifestazione. Anche il Presidente<br />
dell’aerocampo, Riccardo Furlan, è<br />
stato molto entusiasta per l’ottima riuscita<br />
dell’evento e ha affermato che questa<br />
“Giornata del Volo” sta ormai <strong>di</strong>ventando<br />
una tra<strong>di</strong>zione alla quale non si può più<br />
rinunciare. Si tratta <strong>di</strong> una “giornata”, sviluppata<br />
all’insegna del volontariato, realizzata<br />
da circa 60 volontari che per <strong>di</strong>versi<br />
giorni lavorano alacremente per preparare<br />
una così importante manifestazione, unica<br />
in Italia, che ha lo scopo <strong>di</strong> far trascorrere<br />
una giornata un po’ <strong>di</strong>versa, facendo<br />
provare ai <strong>di</strong>versamente abili, attraverso il<br />
volo, emozioni nuove e in<strong>di</strong>menticabili. Si<br />
tratta, anche per questo motivo, <strong>di</strong> un appuntamento<br />
molto atteso dai <strong>di</strong>sabili e dalle<br />
loro famiglie, che infatti <strong>di</strong> anno in anno<br />
non mancano a questo appuntamento.<br />
Erano presenti, come ogni anno, il vice<br />
Presidente della Regione Luca Ciriani e<br />
il Presidente della Provincia Alessandro<br />
Ciriani, insieme ad altre autorità, nonché<br />
il Coor<strong>di</strong>natore Sociosanitario dell’ASS 6<br />
Dott. Alberto Grizzo, i quali hanno con<strong>di</strong>viso<br />
questi piacevoli momenti <strong>di</strong> svago con<br />
tutti gli ospiti che hanno partecipato a questa<br />
splen<strong>di</strong>da manifestazione.<br />
<strong>Il</strong> pranzo,<br />
offerto dall’Alleanza<br />
Sportiva Italiana, è<br />
stato preparato da<br />
tutti quei ragazzi che<br />
fanno parte dell’Associazione<br />
“I Ragazzi<br />
<strong>di</strong> Poincicco” che<br />
ogni anno allestiscono<br />
la cucina da campo<br />
preparando circa<br />
350 posti a tavola e sono conosciuti per la<br />
loro grande <strong>di</strong>sponibilità che <strong>di</strong>mostrano<br />
continuamente nei confronti delle persone<br />
<strong>di</strong>versamente abili. All’interno dell’hangar<br />
dove si è tenuto il momento conviviale<br />
hanno allietato il pranzo con musica e<br />
canti, Giulia Bortolin, Antonio Ver<strong>di</strong>chizzi<br />
e Stefano Sfreddo “<strong>Il</strong> Molleggiato”, mentre<br />
a rendere ancora più gioiosa e <strong>di</strong>vertente<br />
la manifestazione ci hanno pensato i<br />
Clown Dottori della “Compagnia dell’Arpa<br />
a Dieci Corde” Associazione Azione<br />
Umanitaria, che con la loro ilarità e le loro<br />
gag hanno fatto <strong>di</strong>vertire tutti i presenti.<br />
Di grande bravura tecnica, infine, è stata<br />
anche l’esibizione della pattuglia del Team<br />
“Flying Donkeys”, conosciuti anche come<br />
“Gli Asini Volanti della Comina”, formazione<br />
costituita da componenti non professionisti,<br />
che volano per <strong>di</strong>letto e passione<br />
durante il loro tempo libero.
Biblioteca:<br />
vetrina delle<br />
novità<br />
a cura della<br />
Biblioteca Scientifica<br />
anna.falcetta@ass6.sanita.fvg.it<br />
Rubrica,<br />
l’angolo giuri<strong>di</strong>co<br />
sanitario<br />
Obbligatorietà del trattamento<br />
sanitario e indennizzo<br />
Rubrica,<br />
le miniguide<br />
del <strong>di</strong>pendente<br />
Regolamento per la formazione<br />
del personale<br />
...e ricorda, taglia e conserva...<br />
Sandro Santarossa<br />
Micaela Vocella<br />
Le vie del benessere. Eventi <strong>di</strong> vita e<br />
strategie <strong>di</strong> coping. Carocci 1999.<br />
“Benessere” e “coping” sono concetti presenti<br />
da tempo nella letteratura psicologica,<br />
definiti all’interno <strong>di</strong> elaborazioni teoriche e<br />
<strong>di</strong> ricerche empiriche molto <strong>di</strong>verse tra loro,<br />
anche se quasi sempre improntate ad una<br />
comune matrice in<strong>di</strong>vidualistica. Questo<br />
volume ripercorre criticamente le linee <strong>di</strong> ricerca<br />
più significative su questi temi, suggerendo<br />
nel contempo percorsi maggiormente<br />
attenti alla <strong>di</strong>mensione sociale e agli aspetti<br />
contestuali dei fenomeni.<br />
Droghe ricreative. Le life skills per crescere<br />
in-<strong>di</strong>pendenti. F. Angeli 2010<br />
<strong>Il</strong> libro si rivolge a formatori, psicologi, educatori,<br />
operatori sociali, insegnanti e <strong>di</strong>rettori<br />
impegnati nel <strong>di</strong>fficile compito <strong>di</strong> gestire con<br />
successo i gruppi <strong>di</strong> lavoro, in azienda e nel<br />
sociale. È sempre più <strong>di</strong>fficile aiutare il giovane<br />
ad affrontare con equilibrio le numerose<br />
sfide del mondo contemporaneo. Esercitare<br />
il ruolo dell’adulto significa conoscere<br />
tali sfide, sapersi destreggiare tra i dubbi e<br />
le paure che le stesse suscitano, trasmettere<br />
messaggi positivi e rassicuranti. Centrale<br />
è il confronto con le droghe ricreative che<br />
hanno invaso lo spazio vitale del giovane,<br />
quel momento ricreativo così importante per<br />
il senso <strong>di</strong> appartenenza, la relazione con<br />
l’altro e la verifica <strong>di</strong> sé. Cannabis, anfetamina,<br />
L.S.D., ecstasy, ketamina, smart drugs<br />
(droghe furbe) e designer drugs (droghe su<br />
progetto) sono illustrate come “risposte” mascherate<br />
ai bisogni della crescita. Nel testo<br />
sono in<strong>di</strong>cati in modo semplice e chiaro gli<br />
strumenti più idonei per contrastare la <strong>di</strong>pendenza<br />
e favorire il benessere mentale<br />
della giovane generazione.<br />
Nessun trattamento sanitario può essere<br />
imposto se non per <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />
legge (art. 32 Costituzione) a tutela della<br />
salute della collettività oltreché dell’interessato.<br />
Ad esempio sono obbligatori<br />
per legge determinati accertamenti sanitari<br />
(per coloro che provengono da paesi<br />
considerati a rischio dalla L. 166/03<br />
per la prevenzione della sindrome respiratoria<br />
acuta severa) e vaccinazioni in<br />
casi specifici (antiepatite, anti<strong>di</strong>fterica,<br />
antipolio, ecc.). La finalità è appunto <strong>di</strong><br />
tutelare la salute dell’in<strong>di</strong>viduo e quella<br />
collettiva. Pertanto ha <strong>di</strong>ritto ad un<br />
indennizzo chi abbia riportato danni in<br />
conseguenza <strong>di</strong> una vaccinazione obbligatoria<br />
(e quin<strong>di</strong> imposta anche per la<br />
tutela collettiva) da cui sia derivata una<br />
menomazione permanente (L. 210/92).<br />
E’ importante sottolineare come l’indennizzo<br />
sia dovuto pure nei casi in cui la<br />
vaccinazione è stata incoraggiata dalle<br />
pubbliche istituzioni, anche se non giuri<strong>di</strong>camente<br />
obbligatoria, perché promossa<br />
per la salute collettiva. Un indennizzo<br />
è <strong>di</strong>sposto anche a favore <strong>di</strong> coloro che<br />
sono affetti da sindrome da talidomide<br />
determinata da somministrazione del<br />
farmaco omonimo, autorizzato dall’Autorità<br />
Pubblica (L. 244/07), o abbia contratto<br />
l’epatite dopo una trasfusione cui<br />
è conseguito un danno irreversibile (L.<br />
210/92). Dal punto <strong>di</strong> vista dei trattamenti<br />
obbligatori delle singole persone,<br />
si prescinde dal consenso dell’interessato<br />
quando non è possibile o estremamente<br />
<strong>di</strong>fficile acquisirlo, come in situazioni<br />
<strong>di</strong> emergenza o, a determinate<br />
con<strong>di</strong>zioni, nel caso <strong>di</strong> paziente affetto<br />
da malattia mentale (L. 180/78).<br />
<strong>Il</strong> consenso, poi, deve essere informato,<br />
cioè riguardare tutti gli aspetti del<br />
trattamento sanitario, le alternative, le<br />
controin<strong>di</strong>cazioni, e quin<strong>di</strong> libero, specifico,<br />
inequivocabile, attuale, effettivo<br />
e consapevole.<br />
Quando è stato adottato il regolamento<br />
per la formazione del personale<br />
Nel 2011. È consultabile su intranet/Formazione<br />
del Personale.<br />
Cosa <strong>di</strong>sciplina il regolamento<br />
Definisce la procedura per la stesura del<br />
Piano annuale <strong>di</strong> formazione, le modalità<br />
<strong>di</strong> partecipazione alle attività formative interne<br />
ed esterne e i criteri per l’attribuzione<br />
degli incarichi <strong>di</strong> docenza agli eventi organizzati<br />
dall’Azienda.<br />
Cosa deve fare il <strong>di</strong>pendente se il responsabile<br />
della Struttura a cui appartiene<br />
lo invita a partecipare ad un<br />
evento formativo, ritenuto strategico,<br />
ma esterno all’Azienda<br />
Invia al Direttore Sanitario/ Amministrativo<br />
il modulo per l’aggiornamento esterno<br />
(intranet Gestione delle Risorse Umane/<br />
modulistica), compilato e firmato dal responsabile<br />
<strong>di</strong> budget della SOC <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Se il DS/DA autorizza la partecipazione<br />
in aggiornamento obbligatorio, le<br />
spese <strong>di</strong> iscrizione, viaggio, vitto e alloggio<br />
sono a carico dell’Azienda.<br />
E nel caso sia il <strong>di</strong>pendente a chiedere<br />
<strong>di</strong> partecipare ad un aggiornamento<br />
esterno<br />
<strong>Il</strong> <strong>di</strong>pendente può chiedere al suo <strong>di</strong>retto<br />
responsabile <strong>di</strong> partecipare in aggiornamento<br />
facoltativo ad un’attività formativa<br />
esterna o interna all’Azienda, attinente al<br />
proprio profilo professionale e/o alla sua<br />
specializzazione. Nel caso l’evento esterno<br />
preveda un costo <strong>di</strong> iscrizione o <strong>di</strong> pernottamento,<br />
l’interessato compila il modulo<br />
sopra in<strong>di</strong>cato e lo fa firmare al responsabile<br />
<strong>di</strong> budget che lo autorizza ad ottenere<br />
il rimborso della quota <strong>di</strong> iscrizione e fino<br />
all’80% delle spese <strong>di</strong> alloggio.<br />
La FAD (Formazione a Distanza) può<br />
essere svolta in orario <strong>di</strong> servizio<br />
No, la FAD si svolge in aggiornamento facoltativo<br />
o utilizzando le ore non assistenziali.<br />
E’ possibile utilizzare le postazioni<br />
aziendali, previa autorizzazione del Responsabile<br />
<strong>di</strong> Struttura.<br />
7
Psichiatria, prossima<br />
inaugurazione del Centro<br />
Polifunzionale riabilitativo<br />
“Le Fratte”<br />
Servizio Veterinario,<br />
inaugurata<br />
la nuova sede<br />
<strong>Il</strong> saluto e il<br />
ringraziamento<br />
<strong>di</strong> due tirocinanti<br />
Angelo Cassin<br />
Enzo Re<br />
Jessica Giordari e Sara Piazza<br />
(Tutor Silvana Widmann)<br />
Dopo un lavoro <strong>di</strong> ristrutturazione durato<br />
quasi 2 anni, che ha visto il sostegno della<br />
Regione FVG, dei Comuni dell’Ambito Sud,<br />
dell’ASS 6 <strong>Friuli</strong> <strong>Occidentale</strong> e dell’Associazione<br />
“il Sile” del Comune <strong>di</strong> Fiume Veneto,<br />
riprende vita con una nuova “veste” la storica<br />
sede <strong>di</strong> riabilitazione psicosociale e integrazione<br />
“Le Fratte” che verrà inaugurata sabato<br />
30 giugno alle ore 15.45. <strong>Il</strong> centro polifunzionale<br />
riabilitativo situato nel Comune <strong>di</strong> Fiume<br />
Veneto, svolgerà le sue attività in un’ottica <strong>di</strong><br />
forte ra<strong>di</strong>camento nella comunità con nuove<br />
prospettive <strong>di</strong> un maggiore utilizzo da parte<br />
dei citta<strong>di</strong>ni. Per rilanciare la nuova sede i Comuni<br />
dell’Ambito Sud, in collaborazione con il<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale, si avvarranno<br />
della preziosa collaborazione della Cooperativa<br />
“<strong>Il</strong> Seme” che con il suo punto ven<strong>di</strong>ta è<br />
<strong>di</strong>ventato negli anni, un punto <strong>di</strong> riferimento<br />
importante per la popolazione. Un augurio e<br />
un ringraziamento va ai Soci della Cooperativa<br />
“<strong>Il</strong> Seme” e ai colleghi Giorgio Verardo e<br />
Giovanni Bravo che con il loro impegno hanno<br />
permesso <strong>di</strong> festeggiare quest’anno 30 anni<br />
<strong>di</strong> attività florovivaistica.<br />
Sabato 16 giugno, alla presenza del Sindaco<br />
<strong>di</strong> San Quirino e <strong>di</strong> una buona rappresentanza<br />
dell’amministrazione comunale, del<br />
Direttore del Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
Lucio Bomben, <strong>di</strong> altre autorità e <strong>di</strong> una quarantina<br />
<strong>di</strong> partecipanti, è stata inaugurata la<br />
nuova sede dei veterinari, sita in località Villotte<br />
<strong>di</strong> San Quirino, in via Valle d’Istria 2. La<br />
sede garantisce la presenza <strong>di</strong> 4 veterinari<br />
e 1 tecnico della prevenzione per gestire<br />
le necessità <strong>di</strong> sanità pubblica del Distretto<br />
Urbano, compreso un ambulatorio per la<br />
sterilizzazione dei gatti delle colonie feline.<br />
Siamo Jessica e Sara, tirocinanti al terzo<br />
anno del Corso <strong>di</strong> Laurea in Assistenza<br />
Sanitaria presso l’Università <strong>di</strong> Padova. <strong>Il</strong><br />
nostro è stato un “viaggio” durato tre anni,<br />
i cui sentimenti ed esperienze si sono trasformati<br />
lungo il percorso: dalle curiosità e<br />
aspettative iniziali, ai dubbi e timori della prima<br />
vaccinazione, sino alla consapevolezza<br />
e sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> aver intrapreso la scelta<br />
professionale migliore per noi. Ci hanno<br />
ospitato il Dipartimento per le Dipendenze<br />
e il Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione, nello specifico:<br />
Unità Funzionale <strong>di</strong> Promozione e<br />
Prevenzione della salute, U. F. <strong>di</strong> Screening,<br />
Me<strong>di</strong>cina dello Sport, U. F. Malattie Infettive<br />
e servizi vaccinali <strong>di</strong> Pordenone, Sacile e Azzano<br />
Decimo. Questi anni <strong>di</strong> tirocinio hanno<br />
rappresentato un’irripetibile esperienza <strong>di</strong><br />
lavoro e <strong>di</strong> vita, che ha arricchito il nostro bagaglio<br />
non solo <strong>di</strong> conoscenze, ma anche <strong>di</strong><br />
emozioni. Salutiamo con gratitu<strong>di</strong>ne quanti<br />
ci hanno accompagnato durante il “cammino”<br />
manifestando accoglienza e simpatia,<br />
trasmettendo entusiasmo e passione per il<br />
proprio lavoro.<br />
Terremoto in Emilia Romagna, un aiuto concreto<br />
L’Organizzazione Sindacale CISL FP Pordenone ha avviato una raccolta fon<strong>di</strong> a sostegno della popolazione dell’Emilia Romagna. A tal<br />
fine ogni <strong>di</strong>pendente può volontariamente devolvere un contributo che verrà trattenuto in busta paga corrispondente ad un’ora <strong>di</strong> lavoro,<br />
sottoscrivendo il modulo cumulativo <strong>di</strong>sponibile presso tutte le strutture operative aziendali. <strong>Il</strong> contributo così raccolto verrà versato sul conto<br />
corrente bancario intestato alla predetta Organizzazione Sindacale per le finalità sopra in<strong>di</strong>cate.<br />
Direttore Responsabile<br />
Marco Castelletto<br />
Coor<strong>di</strong>namento Redazionale<br />
Silvana Corona<br />
Redazione<br />
Sara Daneluzzi,<br />
Anna Maria Falcetta, Nevio Iacuzzi<br />
Ornella Miot, Luciana Pignat,<br />
Sandro Santarossa, Sergio Saracchini,<br />
Simone Zanin, Carmela Zuccarelli<br />
Segreteria<br />
Ornella Miot, Luciana Pignat<br />
Tel. 0434-369917<br />
Fax 0434-522650<br />
e-mail: urp@ass6.sanita.fvg.it<br />
dg@ass6.sanita.fvg.it<br />
Paolo Andrian<br />
Direttore S.O.C. Qualità e Performance<br />
Clau<strong>di</strong>a Andriollo<br />
Struttura Operativa Risorse Umane<br />
Virginio Beacco<br />
Responsabile Servizio <strong>di</strong> Promozione ed Educazione alla Salute<br />
Dipartimento per le Dipendenze<br />
Angelo Cassin<br />
Direttore Dipartimento Salute Mentale<br />
Marco Castelletto<br />
Direttore S.O.C. Rete <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento dei Processi<br />
<strong>di</strong> Continuità Assistenziale e <strong>di</strong> Inclusione Sociale<br />
Silvana Corona<br />
Responsabile Ufficio Relazioni con il Pubblico<br />
Silvio Cuman<br />
Segreatario Associazione<br />
Laringectomizzati F.V.G.<br />
Ornella Delneri<br />
Servizio Veterinario Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
Na<strong>di</strong>a De Zan<br />
Coor<strong>di</strong>namento Sociosanitario<br />
a questo numero hanno collaborato<br />
Jessica Giordari e Sara Piazza<br />
Tirocinanti Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
Franca Pusiol<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
Enzo Re<br />
Direttore Servizio Veterinario<br />
Sandro Santarossa<br />
S.O.C. Affari Generali e Legali<br />
Giorgio Sirotti<br />
Responsabile Servizio <strong>di</strong> Riabilitazione<br />
Giuseppe Tonutti<br />
Direttore Generale<br />
Micaela Vocella<br />
Responsaile Servizio Formazione<br />
Silvana Widmann<br />
Unità Funzionale <strong>di</strong> Promozione e Prevenzione della Salute<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
Graziella Zilli<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />
Impaginazione e Grafica Sergio Saracchini<br />
Stampa Tipografia Sartor - Pordenone<br />
Registrazione Tribunale <strong>di</strong> Pordenone n. 515 del 28 luglio 2004