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Notiziario - Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell'Emilia Romagna

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credere, la loro fatica”. Sollecitati<br />

da questa situazione vorreste testimoniare<br />

la veri<strong>di</strong>cità della vostra comunione<br />

con gli uomini, allargando<br />

la vostra tenda, per usare un’espressione<br />

<strong>di</strong> Erri De Luca. La Chiesa vi<br />

propone questo annuncio: “Raggiunti<br />

dall’amore <strong>di</strong> Dio ‘mentre noi<br />

eravamo ancora peccatori’ (Rm 5,8)<br />

siamo condotti ad aprirci alla solidarietà<br />

con tutti gli uomini, al desiderio<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre con loro l’amore<br />

misericor<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> Gesù che ci fa vivere”.<br />

Il Capitolo del 2003 sognava<br />

“una fraternità o una équipe de<strong>di</strong>ta<br />

alla pre<strong>di</strong>cazione itinerante per incontrare<br />

chi vive ai margini della<br />

comunità civile ed ecclesiale”, persone<br />

che spesso non hanno voce! La<br />

vostra riflessione in Fraternità vi ha<br />

fatto comprendere che il vero silenzio<br />

è vedere l’altro come un dono,<br />

chiunque sia, e vi siete chiesti: “Come<br />

faccio per ‘vedere l’altro come<br />

un dono’, chiunque sia” E ancora<br />

vi siete chiesto “cosa mettere in atto<br />

per esprimere un’autentica collaborazione<br />

nella comunione”. Quanta<br />

passione per l’uomo da raggiungere<br />

e riconciliare, in queste sollecitazione<br />

dell’Instrumentum laboris!<br />

V LA SFIDA DELLO<br />

SFRUTTAMENTO DEL CRE-<br />

ATO. Introducete la riflessione sulla<br />

salvaguar<strong>di</strong>a del creato constatando<br />

che “Francesco ricevette molte<br />

consolazioni dalle creature <strong>di</strong> Dio”;<br />

“che egli compose le Lau<strong>di</strong> del Signore<br />

per le sue creature, allo scopo<br />

<strong>di</strong> incitare il cuore degli ascoltatori<br />

alla lode <strong>di</strong> Dio”. Ma da uno sguardo<br />

sul mondo attuale cogliete un fatto<br />

sconcertante e cioè che “la nostra civiltà<br />

industriale è in un vicolo cieco<br />

per il sempre più pronunciato sfruttamento<br />

delle risorse naturali con la<br />

sola regola del profitto”. Nel Capitolo<br />

del 2003 avete scritto “Ogni frate<br />

faccia propri i problemi che più agitano<br />

la società d’oggi, adoperandosi<br />

per la <strong>di</strong>fesa della vita, la giustizia, la<br />

pace, la salvaguar<strong>di</strong>a del creato, impegnandosi<br />

perché la propria Fraternità<br />

<strong>di</strong>venti sempre più eco-sostenibile”.<br />

E per cambiare vita vi siete posti<br />

interrogativi che vanno alla ra<strong>di</strong>ce<br />

stessa del problema, evidenziando<br />

un vivo desiderio <strong>di</strong> essere frati tanto<br />

innamorati e rispettosi della natura<br />

quanto lo fu san Francesco.<br />

VI LA SFIDA DEL-<br />

L’AMBIGUITÀ DEL DESIDE-<br />

RIO. Nell’icona <strong>di</strong> Francesco cogliete<br />

quanto segue e <strong>di</strong>te: “Francesco<br />

può essere definito ‘uomo del<br />

desiderio’… Toccato dalla grazia,<br />

comprese che soltanto seguendo<br />

<strong>Cristo</strong>, il Signore, avrebbe potuto<br />

realizzare il suo profondo desiderio<br />

<strong>di</strong> felicità e <strong>di</strong> gloria.” Fissando lo<br />

sguardo sull’uomo del nostro tempo,<br />

poi, denunciate un rischio: quello<br />

“<strong>di</strong> cadere nell’illusione <strong>di</strong> poter<br />

realizzare facilmente ogni nostro<br />

bisogno e desiderio”. E mettete in<br />

guar<strong>di</strong>a dal rischio dell’immaturità<br />

che ne deriva e nella quale si ritrovano<br />

soprattutto i giovani: “nei giovani<br />

(anche nei più fedeli) conduce spesso<br />

(l’immaturità) ad una impossibilità<br />

<strong>di</strong> de<strong>di</strong>carsi ‘per sempre’ ad una<br />

sola via”.<br />

Concentrando l’ascolto/<br />

ricerca sulla vocazione, rileggete<br />

il documento dell’Or<strong>di</strong>ne sugli<br />

ORIENTAMENTI PER LA CU-<br />

RA PASTORALE DELLE VO-<br />

CAZIONI (CPV) dove si legge:<br />

“Ogni vocazione nasce dall’aver<br />

sperimentato l’amore gratuito del<br />

Signore… Da questa esperienza <strong>di</strong><br />

gratuità scaturisce non il desiderio<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre ciò che si è trovato<br />

ma anche il desiderio <strong>di</strong> parlare con<br />

passione del Signore”. E, continua il<br />

Documento: “Solo chi vive (la vocazione)<br />

‘con gioia e gratuità’ può<br />

<strong>di</strong>ventare per gli altri stimolo perché<br />

anche loro possano incontrare <strong>Cristo</strong><br />

e seguirlo”.<br />

Da questa consapevolezza<br />

vi ponete una serie <strong>di</strong> interrogativi<br />

sui quali il Capitolo ricercherà risposte<br />

adeguate alla sfida dell’ambiguità<br />

del desiderio.<br />

LA CONCLUSIONE<br />

Il Documento è consegnato<br />

al Capitolo con una sottolineatura<br />

finale colta in san Francesco: la<br />

gioia. “L’uomo moderno cerca ansiosamente<br />

la gioia, ma non riesce<br />

a trovarla; non è forse perché percorre<br />

strade che non portano ad essa”<br />

E concludete: “Tutto questo<br />

non è forse un invito a considerare<br />

l’importanza che la gioia deve avere<br />

nella nostra evangelizzazione”<br />

Avendo accolto l’augurio del beato<br />

Giovanni Paolo II riportato come<br />

ultima parola dell’Instrumentum,<br />

<strong>di</strong>venta quasi un impegno che tutti<br />

affascina e che guiderà poi il Capitolo<br />

del 2006: “L’impegno <strong>di</strong> essere<br />

sempre nel mondo <strong>di</strong> oggi, autentici<br />

testimoni della speranza che non<br />

delude”.<br />

INTERMEZZO<br />

Gli Acta <strong>Provincia</strong>e non<br />

riportano sintesi delle ricerche nei<br />

Gruppi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ma solo proposte<br />

<strong>di</strong> correzione delle Proposizioni<br />

enunciate in assemblea, per cui non<br />

ho potuto conoscere l’iter delle riflessioni<br />

che, dall’Instrumentum è<br />

approdato alla formulazione delle<br />

Proposizioni. È un tratto del cammino<br />

<strong>di</strong> ricerca che non è passato agli<br />

Atti per cui non posso <strong>di</strong>re nulla al<br />

proposito. Prendo atto dell’insieme<br />

del Documento Capitolare del<br />

2006.<br />

Comunque circa il lavoro<br />

preparatorio del Capitolo 2006<br />

si può solo <strong>di</strong>re che è stato non solo<br />

intelligente e fruttuoso ma anche<br />

immane.<br />

<strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> dell’Emilia-<strong>Romagna</strong> <strong>Notiziario</strong> - 21

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