Giordano Galeazzi 2-91.pdf
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Continuità Terapeutica in<br />
Oncologia<br />
collegamento Ospedale-Territorio
Nord<br />
DISTRETTI<br />
Centro<br />
Sud<br />
PZ<br />
MMG<br />
Medico<br />
NODO<br />
Hospice<br />
ADI<br />
ADO - IOM<br />
Il Medico di base rileva il bisogno del pz. e lo segnala al medico responsabile del Distretto il quale<br />
decide se attivare l’ Assistenza Domiciliare Integrata Standard (ADI) o L’Assistenza Domiciliare<br />
Oncologica Specialistica (ADO-IOM). Il soggetto convenzionato (IOM) può a sua volta rilevare il bisogno<br />
del pz. e segnalarlo al medico di distretto che provvederà all’ attivazione dell’ assistenza. Tutti i piani di<br />
cura sono concordati tra i tre soggetti coinvolti ( Equipe medico-infermieristica IOM, MMG, Medico del<br />
distretto) > Vedi testo convenzione allegato .
OSPEDALE<br />
Med. . del Dolore<br />
Dietologia<br />
Ematologia<br />
Oncologia<br />
Radioterapia<br />
Psicologia<br />
Medico Palliativista<br />
Psicologo<br />
Infermiere<br />
OSS/OTA<br />
Volontario<br />
Equipe<br />
IOM<br />
Pronto Soccorso<br />
ASSISTENZA DOMICILIARE ONCOLOGICA<br />
TERRITORIO
Il pz. e la sua famiglia:<br />
• maggiore compliance del pz. alla dimissione<br />
• maggiore fiducia del pz. verso l' equipe di<br />
assistenza domiciliare<br />
• scomparsa della sensazione di abbandono<br />
• riscontro da parte del pz. dell' effettivo scambio<br />
di informazione tra Ospedale e Equipe Domiciliare<br />
• riscontro di una maggiore rapidità di intervento<br />
• rilevazione anticipata dei bisogni socio-sanitari<br />
sanitari<br />
• informazione dettagliata al pz. e famiglia sui<br />
servizi di cui può usufruire
Gli operatori sanitari:<br />
• Adattamento della terapia medica alla dimissione sulla base<br />
della migliore praticabilità domiciliare<br />
• Scheda di dimissione infermieristica<br />
• Razionalizzazione degli interventi ospedalieri programmati<br />
sulla base dell' andamento clinico<br />
• Riduzione delle Ospedalizzazioni per terapie non causali e<br />
controllo dei sintomi<br />
• Riduzione degli accessi in Pronto Soccorso<br />
• Monitoraggio di trattamenti specifici Domiciliari (CT orale,<br />
Fattori di crescita)<br />
• Adattamento e titolazione della Terapia antalgica già in atto<br />
con elastomeri,pompe infusione e cateteri rachidei<br />
• Infusione di Di-fosfonati<br />
a domicilio (vedi(<br />
Progetto Zometa,<br />
allegato )<br />
• Manutenzione presidi (CVC, Nutrizioni Artificiali)
Formazione e Ricerca:<br />
• Feed back complessivo sull' andamento dei pz.<br />
• Costruzione di protocolli ad hoc per pz. in AD<br />
• Applicazione di protocolli ai pz. in AD<br />
• Ricerca applicata in Cure Palliative<br />
• Pubblicazioni scientifiche<br />
• Organizzazioni di eventi formativi<br />
• Collaborazione con le maggiori società<br />
scientifiche di Cure Palliative (Societa(<br />
Italiana di<br />
Cure Palliative, European Association of Palliative<br />
Care, Società Italiana Psico Oncologia)<br />
• Elaborazione di Linee Guida in Cure Palliative<br />
• Elaborazione di Linee Guida in Psico Oncologia
Indicatori<br />
• Indicatori di processo:<br />
• n. contatti pz. pre-dimissione<br />
(Medico) / n. totale assistenze<br />
• n. contatti pz. pre-dimissione (Psicologo) / n. totale assistenze<br />
• attività scientifica e formativa inerente<br />
• Indicatori di outcome:<br />
• n. decessi Domicilio-Hospice VS n. decessi Ospedalieri / tot pz.<br />
• n. ricoveri per terapia non causale / tot. Pz.<br />
• n. accessi PS per terapia non causale / tot pz.<br />
• n. prestazioni decentrate /tot pz. . (vedi sez 2 a)<br />
• durata media assistenza<br />
• tempo intercorso tra primo contatto (medico/psicologo) e<br />
decesso
gennaio<br />
14<br />
12<br />
10<br />
8<br />
6<br />
4<br />
2<br />
0<br />
Indicatore “luogo exitus”<br />
agosto<br />
settembre<br />
ottobre<br />
novembre<br />
dicembre<br />
luglio<br />
giugno
Altri risultati:<br />
• monitoraggio annuale approfondito dell' outcome di<br />
pazienti oncologici avanzati nella zona territoriale 7<br />
di Ancona<br />
• sperimentazione di un nuovo modello sanitario,<br />
valutarne la fattibilità, i limiti e la ripetibilità.<br />
• rafforzare le conoscenze attuali di tutti i<br />
professionisti coinvolti e contribuire a formarne<br />
altre<br />
• elevare gli standard qualitativi delle Cure Palliative<br />
• valutazione della soddisfazione del pz. e della<br />
famiglia