Concetti di nutrizione - Università degli Studi di Bari
Concetti di nutrizione - Università degli Studi di Bari
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
<strong>Concetti</strong> <strong>di</strong> <strong>nutrizione</strong><br />
Valutazione dei fabbisogni: il fabbisogno<br />
energetico<br />
1) Fabbisogno calorico<br />
2) Fabbisogno proteico<br />
3) Fabbisogno idrico ed elettrolitico<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Unità <strong>di</strong> misura dell’energia<br />
•Caloria: quantita’ <strong>di</strong> calore necessario per elevare da<br />
14,5 a 15,5C 1 Kg <strong>di</strong> acqua.<br />
•Joule: forza costante che imprime a 1Kg<br />
l’accellerazione <strong>di</strong> 1m/s 2<br />
1kcal=4.186kJ<br />
Spesso in <strong>nutrizione</strong> con il termine “caloria” si intende<br />
un kcal.<br />
Intervallo accettabile <strong>di</strong> ripartizione<br />
dei macornutrienti (adulti)<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Fabbisogno energetico<br />
Apporto energetico = <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico +<br />
variazioni delle riserve<br />
Fabbisogno energetico: ” apporto <strong>di</strong> energia <strong>di</strong> origine<br />
alimentare necessario a compensare il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>vidui che mantengono un livello <strong>di</strong> attività fisica sufficiente per<br />
partecipare attivamente alla vita sociale ed economica e che<br />
abbiano <strong>di</strong>mensioni e composizione corporea compatibili con un<br />
buono stato <strong>di</strong> salute..”.<br />
Nel caso <strong>di</strong> bambini o donne gravide, il fabbisogno deve<br />
comprendere anche la quota energetica necessaria alla<br />
formazione <strong>di</strong> nuovi tessuti o alla secrezione <strong>di</strong><br />
latte.(FAO/WHO/ONU 1985; LARN 1996)<br />
Dispen<strong>di</strong>o energetico<br />
• Metabolismo basale (MB):<br />
“quantitaà <strong>di</strong> energia utilizzata da<br />
un in<strong>di</strong>viduo a riposo, in uno stato<br />
termico neutrale, a <strong>di</strong>giuno da 12-<br />
14 ore, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> totale<br />
rilassamento psico-fisico”.<br />
• Termogenesi indotta dalla <strong>di</strong>eta<br />
(TID)<br />
• Attività fisica<br />
• Sintesi e deposizione <strong>di</strong> nuovi<br />
tessuti<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Fattori che influenzano il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico<br />
• Peso (massa magra - fegato, cervello, cuore, reni)<br />
• Età (all’aumentare dell’età <strong>di</strong>minuisce il fabbisogno<br />
energetico per Kg peso)<br />
• Sesso (massa magra > nell’uomo)<br />
• Stato ormonale<br />
• Tensione nervosa, altri stress<br />
• Farmaci<br />
• Febbre (+13% x ogni grado sopra 37C)<br />
• Temperatura ambientale<br />
• Con<strong>di</strong>zioni fisiologiche particolari: gravidanza, allattamento<br />
Calcolo del fabbisogno energetico nell’adulto<br />
Al <strong>di</strong> sopra dei 10 anni il calcolo si utilizza il metodo fattoriale.<br />
Come primo step viene valutato il MB (BEE -BMR).<br />
Il metodo più utilizzato si basa sulle equazioni <strong>di</strong> Harris-Bene<strong>di</strong>ct.<br />
Uomini:<br />
kcal/24h= 66+ (13.7 x peso) + (5 x statura) - (6.8 x eta’)<br />
Donne:<br />
kcal/24h= 65.5+ (9.6 x peso) + (1.9 x statura) - (4.7 x eta’)<br />
Queste equazioni sovrastimano il fabbisogno energetico<br />
me<strong>di</strong>amente del 5%. Il peso può essere quello vero o quello<br />
desiderabile in base al BMI (IMC).<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Calcolo del In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Massa Corporea (o BMI)<br />
L'In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Massa Corporea o BMI È un in<strong>di</strong>ce che mette in rapporto il peso<br />
corporeo con l'altezza.<br />
Valore <strong>di</strong> IMC<br />
(o BMI)<br />
BMI <br />
pesocorporeo<br />
<br />
2<br />
altezza<br />
Kg<br />
2<br />
m<br />
> 40 Sovrappeso <strong>di</strong> 3° grado Grave obeso<br />
30-40 Sovrappeso <strong>di</strong> 2° grado Obeso<br />
25-30 Sovrappeso <strong>di</strong> 1° grado Sovrappeso<br />
18,5-25 Normopeso Normale<br />
< 18,5 Sottopeso Magro<br />
Il BMI vale sia per gli uomini che per le donne adulti, ma non per i bambini.<br />
Per i soggetti con età superiore a 60 anni l'in<strong>di</strong>cazione del BMI potrebbe non essere<br />
accurata perché le ossa con il passare del tempo <strong>di</strong>ventano più leggere.<br />
Nel calcolo del BMI si devi anche considerare la corporatura: per esempio il BMI<br />
potrebbe non essere preciso per un Body Builder o un atleta o per donne in stato <strong>di</strong><br />
gravidanza o che allattano.<br />
Calcolo del fabbisogno energetico nell’adulto<br />
Più recenti e basate sul solo peso corporeo sono le equazioni<br />
<strong>di</strong> Schofield.<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Calcolo del fabbisogno energetico nell’adulto<br />
Come secondo step viene attribuito un costo energetico a<br />
ciascuna delle attività svolte.<br />
Il costo energetico <strong>di</strong> ogni singola attività (escluse le pause)<br />
viene espresso in TAF (tasso <strong>di</strong> attività fisica) (in inglese: PAR,<br />
Physical Activity Ratio) ed è un multiplo del MB.<br />
TAF= DE attività (kcal/min) / MB (kcal/min)<br />
Calcolo del fabbisogno energetico nell’adulto<br />
Come terzo step vengono ponderati i vari TAF delle singole attività<br />
ottenendo il LAF (livello <strong>di</strong> attività fisica (in inglese PAL, Physical<br />
Activity Level), anch’esso rappresentato da un multiplo del MB)<br />
LAF =<br />
(TAF1 x tempo1 + TAF2 x tempo2 + …..TAFn x tempo n )<br />
(tempo1 + tempo2 + …… tempo n )<br />
LAF = Disp.energ. 24ore/ MB kcal/<strong>di</strong>e<br />
Disp.enrg. 24ore= LAF x MB<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Calcolo del fabbisogno energetico nell’adulto<br />
Se non è possibile conoscere dettagliatamente ogni singola<br />
attività svolta è possibile utilizzare gli IEI - in<strong>di</strong>ci energetici<br />
integrati (in inglese: IEI, Integrated Energy Index) .<br />
L’IEI comprende il costo calorico delle svariate attività semplici che<br />
costituiscono una specifica occupazione che comprenderà una gamma <strong>di</strong><br />
compiti specifici.<br />
È importante ricordare che nell’IEI sono comprese sia le interruzioni brevi<br />
all’interno delle singole attività che le più lunghe pause <strong>di</strong> riposo. Queste<br />
possono essere anche molto lunghe, e si è osservato che più elevato è il<br />
costo calorico delle singole attività, maggiore frequenza e durata hanno le<br />
pause <strong>di</strong> riposo. L’IEI si esprime, come il TAF, come multiplo del MB.<br />
IEI <strong>di</strong> alcune attività <strong>di</strong>screzionali per il calcolo del fabbisogno energetico<br />
IEI<br />
IEI<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Classificazione delle attività professionali in categorie <strong>di</strong> IEI<br />
per l’adulto me<strong>di</strong>o<br />
Calcolo del fabbisogno energetico nell’adulto<br />
Un metodo semplificato, consiste nel calcolare un LAF me<strong>di</strong>o per<br />
stile <strong>di</strong> vita. A ciascuno <strong>di</strong> questi è attribuito un LAF.<br />
Alcuni esempi<br />
Stile <strong>di</strong> vita leggero:<br />
Stile <strong>di</strong> vita moderato:<br />
Stile <strong>di</strong> vita pesante:<br />
Stile <strong>di</strong> vita pesante:<br />
impiegati, casalinghe LAF 1,6<br />
commercianti, collaboratori domestici LAF 2,25<br />
manovali, agricoltori LAF 3<br />
atleti, lavori particolarmente pesanti LAF 3,8<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Calcolo del fabbisogno energetico nell’adulto<br />
Normalmente il fabbisogno calorico <strong>di</strong> base (BEE) è<br />
≈ 20-25 kcal/kg/day.<br />
Nella pratica clinica esso viene moltiplicato per opportuni fattori<br />
in<strong>di</strong>cativi <strong>di</strong> situazioni patologiche.<br />
Fabbisogno energetico nell’anziano<br />
Il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico si riduce con l'età, a partire dai 50-60<br />
anni. Il MB è uno dei componenti coinvolti, come conseguenza<br />
della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> massa metabolicamente attiva. Anche l’attività<br />
fisica si riduce con l’età. Il LAF, dai 60 ai 90 anni, <strong>di</strong>minuisce da<br />
1,40 a 1,33 negli uomini e da 1,44 a 1,37 nelle donne, cioè <strong>di</strong><br />
circa il 4% per decade.<br />
I fabbisogni energetici dell’anziano vengono calcolati in<br />
maniera simile a quelli <strong>degli</strong> adulti, utilizzando appropriate<br />
equazioni <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>zione del metabolismo <strong>di</strong> base e specifici<br />
livelli <strong>di</strong> attività fisica.<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Fabbisogno energetico nei bambini<br />
Il <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico dei bambini fino a 3 anni <strong>di</strong> età va<br />
calcolato sulla base dell’assunzione <strong>di</strong> alimenti osservata in un<br />
gruppo <strong>di</strong> bambini con crescita normale.<br />
E’ da sottolineare che le equazioni <strong>di</strong> Schofield sovrastimano il<br />
MB dei bambini e che questi assumono spesso uno stile <strong>di</strong> vita<br />
sedentario.<br />
Il fabbisogno energetico scende dai 115 kcal/kg <strong>di</strong> peso<br />
corporeo alla nascita, a 96 kcal/kg a 6-36 mesi, a 94 kcal/kg a<br />
tre anni e mezzo, a 68/kcal/kg a 9 anni (dati x bimbi maschi).<br />
Per gli adolescenti si usa il metodo fattoriale basato sul MB<br />
precedentemente descritto.<br />
Fabbisogno energetico nei bambini<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Fabbisogno energetico in gravidanza<br />
L’incremento auspicabile <strong>di</strong> peso delle gestanti e il loro fabbisogno<br />
aggiuntivo <strong>di</strong> energia devono essere determinati in<strong>di</strong>vidualmente e<br />
<strong>di</strong>fferiscono in funzione dell’IMC pre-gravidanza.<br />
Le donne sottopeso all’inizio della gravidanza necessitano <strong>di</strong><br />
quantità <strong>di</strong> energia superiori a quelli delle donne che iniziano la<br />
gravidanza in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> peso ottimale o in sovrappeso.<br />
Es. per una donna con IMC < 18,5 kg/m 2 fabbisogno supplementare giornaliero<br />
(considerando una riduzione del LAF) <strong>di</strong> 365 kcal.<br />
Es. per una donna con IMC 18,5-25 kg/m 2 fabbisogno supplementare giornaliero<br />
(considerando una riduzione del LAF) <strong>di</strong> 150 kcal.<br />
Es. per una donna con IMC > 25 kg/m 2 fabbisogno supplementare giornaliero<br />
(considerando una riduzione del LAF) <strong>di</strong> 100 kcal.<br />
Standard nutrizionali<br />
e linee-guida alimentari<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Standard nutrizionali e Tabelle <strong>di</strong> assunzione<br />
raccomandata <strong>degli</strong> alimenti<br />
Quantità <strong>di</strong> ciascun nutriente essenziale necessaria per NON<br />
incorrere in sintomi da carenza ovvero apporti raccomandati<br />
in energia e nutrienti in funzione della stima dei bisogni e dei<br />
livelli <strong>di</strong> sicurezza, tenuto conto <strong>di</strong> specifiche con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> età,<br />
sesso etc.<br />
Linee guida alimentari<br />
In<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> tipo igienico sanitario circa la quantità e la qualità<br />
<strong>degli</strong> alimenti da introdurre nella <strong>di</strong>eta. Sono basati su stu<strong>di</strong><br />
epidemiologici; mirano a ridurre gli squilibri alimentari.<br />
Approfon<strong>di</strong>menti dal sito della SINU<br />
http://www.sinu.it/pubblicazioni.asp<br />
Essenzialità dei nutrienti<br />
Il nutriente è richiesto per la crescita, la salute e la sopravvivenza<br />
La sua assenza porta a caratteristici sintomi<br />
I segni <strong>di</strong> deficienza sono prevenuti dalla somministrazione <strong>di</strong> quel nutriente<br />
La gravità dei sintomi è <strong>di</strong>rettamente proporzionale alla carenza <strong>di</strong> quel<br />
nutriente<br />
La sostanza NON può essere sintetizzata dall’organismo umano<br />
L’essenzialità può anche riferirsi non ad un singolo nutriente ma ad una<br />
famiglia <strong>di</strong> molecole; l’efficacia <strong>di</strong> ciascuna <strong>di</strong> esse però può variare<br />
ESSENZIALITA' CONDIZIONATA: Il nutriente è essenziale solo in alcune<br />
situazioni fisiologiche o patologiche ad es. neonati prematuri, tumore, in<br />
seguito a malattie genetiche<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Funzione <strong>degli</strong> standard nutrizionali<br />
1) Proteggere l’intera popolazione dal rischio <strong>di</strong> carenze<br />
nutrizionali<br />
2) Fornire elementi per valutare l’adeguatezza nutrizionale<br />
della <strong>di</strong>eta me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> una popolazione<br />
3) Pianificare la politica agro-alimentare <strong>di</strong> uno stato<br />
4) Etichettatura <strong>degli</strong> alimenti<br />
5) Altri scopi: formulazione <strong>di</strong> supplementi o arricchimenti<br />
alimentari, educazione alimentare<br />
Standard nutrizionali - Tabelle <strong>di</strong> assunzione<br />
raccomandata <strong>degli</strong> alimenti<br />
PROBLEMI RISCONTRATI<br />
• Considerare la <strong>di</strong>stribuzione dei bisogni<br />
• Fissare gruppi omogenei della popolazione<br />
• Parametro da in<strong>di</strong>viduare per definire il livello <strong>di</strong> nutriente da<br />
assumere con la <strong>di</strong>eta (parametri biochimici e/o clinici)<br />
Variabilità tra i vari comitati e continua variazione <strong>degli</strong> standard<br />
Farmacia AA 2011/12 13
Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Standard nutrizionali - Tabelle <strong>di</strong> assunzione<br />
raccomandata <strong>degli</strong> alimenti<br />
USA: Raccommended Daily Allowances” (RDA - Committe on<br />
Food and Nutrition, USA 1941)<br />
Raccommended Dietary Allowances” (RDA - Food and<br />
Nutrition Board 1943 , USA )<br />
Dietary Refernce Values (Committee of Me<strong>di</strong>cal Aspects of<br />
Food Policy, GB 1991)<br />
“Dietary Reference Intakes (DRI)” Apporti Alimentari <strong>di</strong> Riferimento<br />
(RDA - Food and Nutrition Board 2001 , USA )<br />
Società italiana <strong>di</strong> Nutrizione Umana (SINU) - LARN<br />
dal 1976<br />
Formulazione <strong>degli</strong> standard nutrizionali<br />
Si basano su stime dei bisogni effettuate in stu<strong>di</strong> sperimentali<br />
ma non coincidono con i bisogni.<br />
Per assicurare la copertura dei bisogni per tutti gli in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong><br />
una popolazione, questa viene <strong>di</strong>visa in gruppi omogenei <strong>di</strong><br />
sesso ed età.<br />
Considerano la <strong>di</strong>stribuzione dei bisogni normale (o gaussiana)<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Dietary Refernce Values (Committee of Me<strong>di</strong>cal<br />
Aspects of Food Policy, GB 1991)<br />
RDA (USA)<br />
LARN (ITA)<br />
2 SD<br />
Raccommended Dietary Allowances”<br />
(RDA - Food and Nutrition Board 2001)<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Terminologia utilizzata per le Dietary Reference Intakes<br />
(DRI)<br />
Estimated Average Requirement (EAR): valore <strong>di</strong><br />
assunzione giornaliera <strong>di</strong> un nutriente che si stima<br />
possa sod<strong>di</strong>sfare il bisogno della metà <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>vidui<br />
<strong>di</strong> una popolazione, <strong>di</strong>visa per sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> vita e sesso. Nel<br />
concetto <strong>di</strong> livello <strong>di</strong> adeguatezza è compreso quello <strong>di</strong><br />
riduzione del rischio <strong>di</strong> malattie e va quin<strong>di</strong> oltre il<br />
semplice concetto <strong>di</strong> bisogno.<br />
Reccommended Daily Allowance (RDA): Livello <strong>di</strong> assunzione<br />
giornaliera me<strong>di</strong>a sufficiente a coprire il bisogno <strong>di</strong> quasi tutti (97-<br />
98%) gli in<strong>di</strong>vidui sani appartenenti a un particolare sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> vita e<br />
sesso. RDA = EAR + 2 SD.<br />
Ref. : Food and Nutrition Board USA 2001-2002<br />
Terminologia utilizzata per le Dietary Reference Intakes<br />
(DRI)<br />
Adequate intake (AI): valore <strong>di</strong> assunzione basato su<br />
approssimazioni osservate o determinate sperimentalmente o<br />
stime <strong>di</strong> assunzione da un gruppo o sottogruppo <strong>di</strong> persone<br />
sane che si assume sia in grado <strong>di</strong> sostenere uno stato <strong>di</strong><br />
<strong>nutrizione</strong> adeguato. Si utilizza quando non è nota la<br />
<strong>di</strong>stribuzione del bisogno per quel nutriente.<br />
Tolerable upper intake level (UL): Livello <strong>di</strong> assunzione <strong>di</strong> un<br />
nutriente più elevato che verosimilmente non dà effetti<br />
indesiderati per quasi tutti gli in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> una popolazione.<br />
Ref. : Food and Nutrition Board USA 2001-2002<br />
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Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Componenti<br />
Dietary reference<br />
dell’apporto<br />
intake<br />
alimentare<br />
(DRI) (FNB<br />
<strong>di</strong> riferimento<br />
- USA)<br />
Standard nutrizionali in Italia - i LARN<br />
LARN : Livelli <strong>di</strong><br />
Energia<br />
Assunzione Raccomandata <strong>di</strong> Nutrienti ed<br />
Pubblicati a cura della SINU (Società Italiana <strong>di</strong> Nutrizione<br />
Umana) per la prima volta nel 1976. Ultima revisione 1996.<br />
LARN = RDA (USA) o RNI (GB) o PRI (population reference<br />
intake - EC)<br />
Livello <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> adeguatezza = AI (USA)<br />
Farmacia AA 2011/12 17
Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Farmacia AA 2011/12 18
Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Linee Guida Alimentari italiane<br />
Pubblicate nel 1988 dall’Istituto Nazionale della Nutrizione.<br />
Ultima revisione del 2003 a cura dell’ INRAN - Istituto Nazionale<br />
<strong>di</strong> Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.<br />
Il testo è interamente scaricabile:<br />
http://www.inran.it/648/linee_guida.html<br />
Farmacia AA 2011/12 19
Lezione 5 - Biochimica<br />
Applicata<br />
Raccomandazioni in energia<br />
Variano da in<strong>di</strong>viduo ad in<strong>di</strong>viduo a seconda del peso<br />
corporeo, dell’eta’ e del sesso.<br />
Etichettatura <strong>degli</strong> alimenti<br />
Riporta sia le quantità assolute dei principali nutrienti che la<br />
% del LARN contenute in una quantità ben definita (spesso<br />
100g o 100ml) <strong>di</strong> alimento<br />
Farmacia AA 2011/12 20