ASSOT. Bacino del Sangone. Un progetto integrato per la tutela e la ...
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Fig. 21<br />
Degli “oggetti” raccolti nei catasti provinciali<br />
(scarichi autorizzati e derivazioni assentite),<br />
solo 13 scarichi non sono stati ritrovati, mentre<br />
<strong>per</strong> quanto riguarda le derivazioni, ben 75<br />
manufatti non sono stati rinvenuti sul territorio<br />
dalle GEV, di cui <strong>la</strong> maggior parte risultava,<br />
agli atti, ad uso irriguo. Sono in corso ad<br />
oggi ulteriori verifiche tese a definire se tali<br />
manufatti sono effettivamente non più esistenti<br />
a causa <strong>del</strong><strong>la</strong> scarsa visibilità <strong>del</strong>le<br />
o<strong>per</strong>e in alveo.<br />
Dall’analisi dei dati emerge come <strong>la</strong> verifica in<br />
campo dei catasti provinciali si sia rilevata<br />
estremamente utile al fine <strong>del</strong> loro aggiornamento<br />
rilevando, comunque, che <strong>la</strong> conoscenza<br />
ufficiale di partenza degli elementi di<br />
pressione era abbastanza dettagliata e apparentemente<br />
non carente dei dati più significativi<br />
dal punto di vista <strong>del</strong>l’impatto sul corpo<br />
idrico.<br />
Ciò nonostante, in tutte tre le aree di indagine<br />
in cui è stato suddiviso il bacino (vedi fig.3<br />
cap.1) rimane ancora ad oggi una discreta<br />
<strong>per</strong>centuale di “oggetti” non conosciuti, e<br />
nel<strong>la</strong> quasi totalità dei casi si tratta di tubazioni<br />
di scarico. Di questi non si è giunti ad<br />
avere dati sull’origine e sull’utilizzo, ma si<br />
ritiene che nel<strong>la</strong> gran parte dei casi si possa<br />
trattare di tubazioni derivanti da scarichi cessati<br />
e di scarichi di private abitazioni non<br />
ancora autorizzati (il termine <strong>per</strong> l’invio <strong>del</strong>le<br />
domande ai Comuni competenti <strong>per</strong> il ri<strong>la</strong>scio<br />
<strong>del</strong>l’autorizzazione allo scarico è ad oggi<br />
ancora a<strong>per</strong>to e fissato <strong>per</strong> il 30/06/05 –<br />
L.R. 6/2003).<br />
Si rimanda dunque ad ulteriori indagini il<br />
maggior dettaglio <strong>del</strong><strong>la</strong> situazione.<br />
53<br />
Fig. 22