Consorzio Comuni Madone Filago e Bottanuco - Giornale dell'Isola.it
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<strong>Consorzio</strong> <strong>Comuni</strong> <strong>Madone</strong> <strong>Filago</strong> e <strong>Bottanuco</strong><br />
(nuovo logo)<br />
Come e perché si è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
La v<strong>it</strong>a del <strong>Consorzio</strong> prende inizio ufficialmente con la deliberazione della Giunta Regionale del 2 Febbraio 1988,<br />
con la quale si è provveduto a dare giuridica cost<strong>it</strong>uzione all’Ente al fine di bonificare e recuperare, dal punto di vista<br />
ambientale, l’area dell’ex discarica storica di <strong>Madone</strong>. Fu, appunto, con la denominazione di “<strong>Consorzio</strong> tra i <strong>Comuni</strong><br />
di <strong>Madone</strong> <strong>Filago</strong> e <strong>Bottanuco</strong> per la bonifica della discarica storica di <strong>Madone</strong>“ che l’Ente iniziò ad operare. Il<br />
provvedimento regionale trovava il suo fondamento nelle deliberazioni con le quali i Consigli Comunali dei rispettivi<br />
<strong>Comuni</strong> nell’anno 1997 stabilirono di riappropriarsi di una parte del terr<strong>it</strong>orio, ampiamente degradata, in virtù<br />
dell’esistenza sul medesimo di un’area di discarica allora gest<strong>it</strong>a dalla Società MAVER s.r.l. La discarica, la cui<br />
t<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à era passata in capo a diverse proprietà, in virtù della normativa regionale, non poteva più essere gest<strong>it</strong>a<br />
privatisticamente, bensì da un Ente pubblico che garantisse il corretto svolgimento delle tematiche gestionali e<br />
provvedesse a risanare l’area medesima. I <strong>Comuni</strong> di <strong>Madone</strong>, <strong>Filago</strong> e <strong>Bottanuco</strong>, con la cost<strong>it</strong>uzione del <strong>Consorzio</strong>,<br />
il cui unico scopo era quello di bonificare e recuperare l’area, rivendicarono un dir<strong>it</strong>to proprio alla gestione della<br />
discarica ed individuarono nello smaltimento di una quant<strong>it</strong>à di rifiuti la risorsa finanziaria per procedere alla<br />
bonifica. Nel 1989 il Consiglio d'Amministrazione esprimeva parere favorevole allo stralcio del 3° lotto di bonifica<br />
dell’area di discarica, che veniva confermato dall’Assemblea consortile, un<strong>it</strong>amente all’approvazione di una<br />
convenzione con i <strong>Comuni</strong> consorziati i cui contenuti possono così brevemente riassumersi:<br />
* il <strong>Consorzio</strong> si obbligava all’esecuzione delle opere previste in progetto a proprie cure e spese, previo ricorso<br />
all’ist<strong>it</strong>uto della concessione;<br />
* rimaneva in capo ai <strong>Comuni</strong> il controllo sull’attiv<strong>it</strong>à del <strong>Consorzio</strong>;<br />
* i rifiuti dei <strong>Comuni</strong> di <strong>Madone</strong> , <strong>Filago</strong> e <strong>Bottanuco</strong> venivano confer<strong>it</strong>i gratu<strong>it</strong>amente nella discarica;<br />
* il <strong>Consorzio</strong> avrebbe corrisposto ai <strong>Comuni</strong> consorziati, a decorrere dal Luglio 1988, un contributo per ogni<br />
quintale di rifiuto confer<strong>it</strong>o in discarica.<br />
Nell’anno 1990, ad avvenuto completamento delle operazioni di conferimento di rifiuti, il Presidente della Regione<br />
Lombardia, con provvedimento contigibile ed urgente, obbligava la discarica di <strong>Madone</strong>, con più ordinanze, a ricevere<br />
i rifiuti urbani ed assimilabili. In conseguenza di dette ordinanze il Consiglio d'Amministrazione deliberava la loro<br />
impugnativa, conferendo incarico ad un legale per la proposizione del ricorso avanti al TAR di Brescia. A fronte di<br />
dette ordinanze, conseguenti all’emergenza rifiuti, gli Organi del <strong>Consorzio</strong> dovettero procedere ad un modesto<br />
ampliamento dell’area di conferimento. Nell’anno 1991 il risanamento dell’area di discarica e le operazioni di<br />
conferimento rifiuti ebbero defin<strong>it</strong>ivamente termine ed al <strong>Consorzio</strong> restava il comp<strong>it</strong>o della onerosa gestione in fase di<br />
post chiusura. Intanto tutti gli utili della gestione erano stati incamerati interamente dai <strong>Comuni</strong> consorziati e sulla<br />
scorta della pos<strong>it</strong>iva, seppur difficile, esperienza , il C.d’A. fece rilevare all’Assemblea l’opportun<strong>it</strong>à di rivedere i fini<br />
statutari del <strong>Consorzio</strong> che ormai non potevano più lim<strong>it</strong>arsi alla bonifica della discarica, ma andavano ampliati per<br />
fornire ai <strong>Comuni</strong> ulteriori servizi in tema ecologico-ambientale. Fu così che, in virtù della ex L. 142\90 e degli<br />
interventi che l’Ente medesimo intendeva perseguire, il <strong>Consorzio</strong> si trasformò, ai sensi dell’art.25 della c<strong>it</strong>ata<br />
Legge, nell’attuale “<strong>Consorzio</strong> tra i <strong>Comuni</strong> di <strong>Madone</strong>, <strong>Filago</strong> e <strong>Bottanuco</strong> per lo svolgimento dei servizi<br />
ecologici ed ambientali”.<br />
Cosa ha fatto<br />
La nuova natura e denominazione del <strong>Consorzio</strong> prevede, tra gli scopi statutari, la funzione di provvedere al<br />
risanamento e valorizzazione delle componenti ambientali dei <strong>Comuni</strong> consorziati attraverso l’attivazione di<br />
servizi specifici quali:<br />
1) Affrontare e risolvere le problematiche connesse al mondo della produzione come il trasporto e lo<br />
smaltimento dei rifiuti industriali;<br />
2) Il recupero delle energie disperse, il controllo ed il mon<strong>it</strong>oraggio delle aree industriali;<br />
3) La predisposizione, gestione ed aggiornamento dei Piani di Protezione Civile;<br />
4) L’espletamento, su delega dei <strong>Comuni</strong>, delle procedure amministrative di tematica ecologica ed ambientale;<br />
5) Consulenze, studi, ricerche e raccolta dati.<br />
In riferimento agli scopi che il <strong>Consorzio</strong> persegue, il medesimo ha competenza per lo svolgimento di tutti i servizi<br />
mirati al risanamento ed alla salvaguardia ambientale nei <strong>Comuni</strong> consorziati. In particolare il <strong>Consorzio</strong> ha gest<strong>it</strong>o<br />
l’ex-discarica in fase di post chiusura, con conseguenti opere di manutenzione ordinaria e straordinaria in difficili<br />
condizioni operative.Nell’anno 1991, periodo in cui era ricorrente la tematica della termodistruzione, il <strong>Consorzio</strong>,<br />
nell’ottica di dare la massima informazione ai c<strong>it</strong>tadini e di proporsi quale soggetto capace della realizzazione<br />
dell’intervento, organizzò un convegno sul tema “Ecologia ed ambiente nell’Isola”. Il convegno ebbe sede presso<br />
l’hotel Cavour di <strong>Bottanuco</strong> e le risultanze furono raccolte in appos<strong>it</strong>a pubblicazione depos<strong>it</strong>ata presso la sede<br />
consortile. Intanto il <strong>Consorzio</strong> attuava, a favore dei tre <strong>Comuni</strong>, il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con<br />
onere a carico esclusivo dell’Ente. Nel marzo 1992 il <strong>Consorzio</strong> chiedeva alla Regione il beneficio di un FRISL per<br />
la realizzazione di una piattaforma per la raccolta differenziata dei rifiuti, la cui costruzione avvenne<br />
successivamente all’ottenimento del mutuo decennale. Nel 1992, al fine di sensibilizzare la c<strong>it</strong>tadinanza sui temi della<br />
raccolta differenziata, stampava un opuscolo che veniva distribu<strong>it</strong>o a tutte le famiglie dei <strong>Comuni</strong> consorziati e<br />
perseguendo un’azione di sensibilizzazione dei <strong>Comuni</strong> e della popolazione curò l’effettuazione di corsi di<br />
educazione ambientale in favore degli alunni delle scuole di <strong>Madone</strong>, <strong>Filago</strong> e <strong>Bottanuco</strong>, tram<strong>it</strong>e personale<br />
dell’Ente stesso. Nel giugno 1993 il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art.27 della ex L.142/90, deliberava<br />
una proposta di accordo di programma mirata alla realizzazione del progetto di termodistruzione, per il quale<br />
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era stata inoltrata richiesta alla Regione Lombardia. Regione, Provincia, Unione Industriali e Sindacati venivano<br />
individuati come soggetti interessati all’accordo. Solo l’Unione Industriali ed i Sindacati risultarono sensibili a tale<br />
proposta e, dopo diversi incontri, si pervenne alla sottoscrizione di una ipotesi di verbale d’intenti. Nelle more<br />
dell’ottenimento delle autorizzazioni all’esecuzione del progetto di termodistruzione dei rifiuti industriali, una<br />
Società, Ecolombardia 4 S.p.A., rivendicava un proprio dir<strong>it</strong>to alla costruzione dell’incener<strong>it</strong>ore, per il quale era<br />
stato presentato progetto presso i competenti Organi regionali. Al fine di sollec<strong>it</strong>are gli Organi preposti, stante<br />
l’inerzia della Regione e delle allora forze pol<strong>it</strong>iche rappresentate in tale Ente, il <strong>Consorzio</strong> decise di muoversi anche a<br />
livello nazionale, interessando il Ministero dell’Ambiente. I problemi dell’Ente furono affrontati in appos<strong>it</strong>o<br />
incontro presso il Ministero che si disse interessato al progetto, r<strong>it</strong>enendo il rapporto collaborativo con l’Ente<br />
pubblico esperienza nuova e qualificante. Nel settembre 1994 il C.d’A., sulla base di alcune proposte avanzate in<br />
precedenza dalla Direzione relativamente alle future attiv<strong>it</strong>à del <strong>Consorzio</strong>, approvava un bando di gara per lo<br />
sfruttamento del biogas della ex-discarica. Il progetto, con l’obiettivo di recupero delle energie altrimenti disperse<br />
(il biogas) avrebbe consent<strong>it</strong>o la cogenerazione di energia elettrica, poi ceduta all’Enel, e vapore ceduto<br />
successivamente ad industrie confinanti. Gli utili scaturenti dalla concessione vengono tuttora utilizzati per coprire<br />
solo una parte degli ingenti costi sostenuti per lo smaltimento del percolato della ex-discarica. Nel dicembre 1994<br />
il <strong>Consorzio</strong> aderì, un<strong>it</strong>amente ad altri Enti pubblici, Sindacati ed Unione Industriali, al progetto voluto dall’allora<br />
USSL di Ponte S. Pietro, relativo all’analisi dei rischi d’incidenti industriali, fu presentato nell’importante<br />
convegno tenutosi a Capriate S. G. ed i cui obiettivi venivano così individuati:<br />
a) Elaborazione, su scala terr<strong>it</strong>oriale, della precedente fase d’indagine;<br />
b) Ampliamento delle analisi di rischio ad altre aziende del terr<strong>it</strong>orio ed alle problematiche di trasporto delle<br />
sostanze pericolose;<br />
c) Raccolta ed organizzazione degli elementi necessari alla predisposizione di un Piano di protezione civile che<br />
interessasse l’intera zona dell’Isola.<br />
Nell’anno 1995 l’attiv<strong>it</strong>à del <strong>Consorzio</strong> è stata mirata a verificare possibili partner per l’attuazione del progetto di<br />
costruzione del termodistruttore per rifiuti industriali. In particolare si sono avviate idonee trattative con i<br />
Rappresentanti della Società Ecolombardia 4 che continuavano a rivendicare un loro dir<strong>it</strong>to alla costruzione<br />
dell’incener<strong>it</strong>ore. Nella relazione programmatica dell’anno 1996 l’Ente faceva riferimento alla soluzione dei problemi<br />
in ottica comun<strong>it</strong>aria, mediante il raccordo delle sinergie esistenti tra gli Enti sovraccomunali. Il problema della<br />
termodistruzione veniva confermato e si auspicava una visione dei problemi non nell’ottica del “proprio” bensì<br />
in una più vasta area che coinvolgesse tutti gli Enti pubblici operanti nell’Isola con l’obiettivo di privilegiare gli<br />
stessi nelle iniziative di gestione di attiv<strong>it</strong>à ad alta rilevanza ambientale. Il <strong>Consorzio</strong>, proseguendo nell’attiv<strong>it</strong>à di<br />
servizio a favore dei <strong>Comuni</strong>, provvedeva all’approntamento dei ruoli, alla consulenza in amb<strong>it</strong>o<br />
ecologico/ambientale ed alla predisposizione dei Piani di Protezione Civile, che in un primo momento furono<br />
forn<strong>it</strong>i ai soli <strong>Comuni</strong> consorziati e successivamente anche ad altri <strong>Comuni</strong> dell’Isola, a mezzo di appos<strong>it</strong>a<br />
convenzione. Nel corso dell’anno 1997 il <strong>Consorzio</strong> continuò a fornire ai tre <strong>Comuni</strong> consorziati ulteriori servizi<br />
connessi ai fini ist<strong>it</strong>uzionali quali:<br />
§ Lo studio idrogeologico del terr<strong>it</strong>orio di pertinenza;<br />
§ I piani di zonizzazione acustica dei terr<strong>it</strong>ori comunali;<br />
§ Lo studio per la razionalizzazione degli impianti di distribuzione dei carburanti.<br />
Alcuni di questi servizi sono stati successivamente forn<strong>it</strong>i, tram<strong>it</strong>e convenzionamento, ad altri <strong>Comuni</strong> dell’Isola che<br />
ne hanno fatto richiesta. Nell’anno 1998, Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, accogliendo una proposta<br />
progettuale della Direzione, deliberò l’ist<strong>it</strong>uzione di un “centro di formazione ed addestramento per emergenze<br />
industriali”. L’idea scaturì dalla notizia apparsa sul quotidiano “L’Eco di BG” nell’ottobre ’97 che riportava il<br />
finanziamento del progetto internazionale denominato “HITERM” scelto come “caso esempio” e riguardava<br />
proprio lo studio del polo chimico dell’Isola a completamento dell’analisi presentata nel convegno del ’94 a Capriate<br />
S.G.. La consapevolezza dell’importanza del ruolo pubblico nell’affrontare e possibilmente risolvere temi connessi alla<br />
sicurezza del c<strong>it</strong>tadino, spinse ad ideare una struttura che potesse prevenire i rischi di incidenti industriali e non solo.<br />
Oggi questo tipo di struttura è una realtà fin dal 28 ottobre 1999, data della sua inaugurazione nel corso della quale si<br />
è tenuto un importante convegno sul tema della “Pianificazione e Gestione delle emergenze industriali” . Il Centro<br />
sorge in via Rodi ed ha avuto, già dalla data di presentazione del progetto, il riconoscimento di iniziativa di<br />
pubblica util<strong>it</strong>à da parte del Consiglio comunale di <strong>Filago</strong>.Nell’anno 1999 il <strong>Consorzio</strong>, nell’amb<strong>it</strong>o del complesso<br />
lavoro di manutenzione dell’area dell’ex-discarica ha predisposto un ambizioso progetto di riqualificazione della<br />
stessa ed ha già presentato domanda per ottenere adeguati contributi dalla Regione Lombardia. L'importo delle opere<br />
da realizzare in più lotti ammonta complessivamente a circa 14 miliardi. Sempre nell’anno 1999 dopo un annoso<br />
contenzioso con la Società Ecolombardia 4, che ha comportato diversi ricorsi al TAR per l’opposizione del <strong>Consorzio</strong><br />
e del Comune di <strong>Filago</strong> all’autorizzazione data dalla Regione Lombardia al trasferimento con ampliamento<br />
dell’attuale incener<strong>it</strong>ore s<strong>it</strong>o sul terr<strong>it</strong>orio di <strong>Filago</strong>, ha siglato una convenzione un<strong>it</strong>amente al Comune di <strong>Filago</strong> che,<br />
consentendo di chiudere il contenzioso, permettesse di garantire all’Ente un diretto controllo sul nuovo impianto,<br />
subordinando qualunque ulteriore richiesta di ampliamento o modifica al preventivo parere dei due Enti<br />
pubblici. La stessa Società si è, altresì, impegnata ad effettuare, in favore dei tre <strong>Comuni</strong> e del <strong>Consorzio</strong>, una<br />
serie di iniziative programmate in amb<strong>it</strong>o ecologico/ambientale, una delle quali è già stata attivata. Sulla base<br />
dello spir<strong>it</strong>o con cui venne affrontata l’analisi dei rischi nel 1994, si è progettato uno studio di fattibil<strong>it</strong>à tecnicoeconomica<br />
riguardante la difesa del terr<strong>it</strong>orio dell’Isola. Ci si intende riferire a quelle misure di prevenzione che<br />
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devono caratterizzarsi come un progetto d’area e che riguardano tutti i soggetti presenti sul terr<strong>it</strong>orio. Uno strumento<br />
organico di gestione un<strong>it</strong>aria quale potrà essere il coordinamento del Piano di Protezione Civile intercomunale.<br />
Tale progetto fu presentato nel novembre 1999 al Direttivo della C.I.B. su richiesta dei Sindaci incaricati dei rapporti<br />
con gli Enti terr<strong>it</strong>oriali, A. Ravasio e delle tematiche dell’ambiente e dell’ecologia, P. Manzoni, come conseguenza<br />
dell’appello rivolto al Prefetto, dalla Direzione del <strong>Consorzio</strong>, per sensibilizzare i Sindaci dei <strong>Comuni</strong> dell’Isola sul<br />
problema, nel corso del convegno per l’inaugurazione del Centro. Tale studio fu ampiamente analizzato, nel corso del<br />
detto direttivo, con estremo interesse da parte del Presidente della <strong>Comuni</strong>tà, dott. M. Mariani. Ultimo progetto in<br />
attesa dell’acquisizione delle risorse finanziarie per la sua realizzazione, è quello relativo alla riqualificazione<br />
naturalistica del torrente Dordo e delle aree adiacenti, attraverso la creazione di piccole isole giardino, strutture<br />
per attiv<strong>it</strong>à ricreative, creazione di boschi ed altro. Fa parte dello stesso progetto la rinaturalizzazione delle aree<br />
adiacenti al rio Vallone, con la creazione di sentieri attrezzati, che collegano l’area interessata con il Parco<br />
dell’Adda.<br />
Cosa sta facendo<br />
Attualmente il <strong>Consorzio</strong> sta operando nei seguenti settori:<br />
a) Gestione manutentiva dell’area dell’ex-discarica;<br />
b) Consulenza ai <strong>Comuni</strong> in amb<strong>it</strong>o ecologico e ambientale;<br />
c) Completamento del censimento delle attiv<strong>it</strong>à produttive;<br />
d) Completamento dei Piani di Emergenza, dei tre <strong>Comuni</strong> consorziati, quali strumenti operativi dei piani di<br />
Protezione Civile. Detti Piani sono stati già richiesti, in convenzionamento, da altri <strong>Comuni</strong> dell’Isola;<br />
e) Approntamento dei ruoli per il servizio RSU;<br />
f) Formazione in amb<strong>it</strong>o ambientale e della sicurezza rivolta agli allievi ed ai docenti delle scuole medie del<br />
terr<strong>it</strong>orio dei tre <strong>Comuni</strong> consorziati.<br />
Cosa farà<br />
Nell’amb<strong>it</strong>o dei programmi predisposti si collocano alcune importanti iniziative che verranno realizzate entro il<br />
corrente anno, quali:<br />
a) Attivazione di uno sportello ecologico per i tre <strong>Comuni</strong> consorziati;<br />
b) Attivazione dello sportello unico per le attiv<strong>it</strong>à produttive a servizio dei tre <strong>Comuni</strong> consorziati e di altri<br />
<strong>Comuni</strong> dell’Isola che hanno già chiesto di convenzionarsi.<br />
Lo sportello sarà predisposto, fin dall’inizio, sia come sistema software che hardware, per essere potenzialmente<br />
aperto a tutti i <strong>Comuni</strong> dell’Isola che vorranno consorziarsi. A giorni verrà trasmessa a tutti i potenziali utenti una<br />
informativa sulle specifiche del sistema e sui preventivi costi di convenzionamento. Saranno, altresì, inv<strong>it</strong>ati i<br />
rappresentanti delle Amministrazioni comunali ed i rispettivi Responsabili degli uffici tecnici ad una dimostrazione<br />
operativa del funzionamento del sistema. All’atto dell’apertura dello sportello unico verranno svolti, presso la sede del<br />
<strong>Consorzio</strong>, corsi di aggiornamento e formazione ai quali saranno inv<strong>it</strong>ati a partecipare anche i tecnici designati dalle<br />
singole Amministrazioni comunali. Le altre iniziative programmate, nell’ordine di realizzazione, sono le seguenti:<br />
a) Realizzazione del progetto di rinaturalizzazione del torrente Dordo, del rio Vallone e delle aree adiacenti nel<br />
terr<strong>it</strong>orio dei tre <strong>Comuni</strong> consorziati;<br />
b) Riqualificazione dell’area della ex-discarica per lotti successivi in base alla concessione dei contributi<br />
regionali;<br />
c) attivazione di un sistema informativo terr<strong>it</strong>oriale per i tre <strong>Comuni</strong> consorziati;<br />
d) controllo delle emissioni dei più significativi, dal punto di vista delle ricadute ambientali, degli insediamenti<br />
produttivi s<strong>it</strong>i sul terr<strong>it</strong>orio dei tre <strong>Comuni</strong> con mon<strong>it</strong>oraggio in rete accessibile ai c<strong>it</strong>tadini;<br />
e) proposta, ai tre <strong>Comuni</strong> consorziati, di attivazione dell’Ufficio Contratti;<br />
f) proposta, ai tre <strong>Comuni</strong> consorziati, di attivazione dell’Ufficio di Stazione Appaltante, potenzialmente<br />
estendibile agli altri <strong>Comuni</strong> dell’Isola;<br />
g) ist<strong>it</strong>uzione di corsi, accred<strong>it</strong>ati, di aggiornamento e formazione permanente, nel campo ecologico ambientale,<br />
per tecnici di Enti Pubblici (<strong>Comuni</strong>, ASL, ARPA, etc,) di livello para univers<strong>it</strong>ario;<br />
h) studio di fattibil<strong>it</strong>à di una rete di teleriscaldamento per gli edifici pubblici dei tre <strong>Comuni</strong> consorziati,<br />
potenzialmente estendibile all’utenza privata.<br />
Sui successivi numeri del giornale verranno trattati, con maggiore approfondimento, i vari punti introdotti nella<br />
presente elencazione, riguardo allo sviluppo delle varie fasi di attuazione dei relativi progetti.<br />
Le iniziative in cantiere sono parecchie e verranno portate avanti con l’unico scopo di rendere un servizio alla<br />
collettiv<strong>it</strong>à, armonizzando le iniziative dell’Ente con le esigenze del c<strong>it</strong>tadino.<br />
L’obiettivo sarà raggiunto Si chiedeva il primo Presidente del <strong>Consorzio</strong>, Fabio Patern<strong>it</strong>i, nel corso del Convegno di<br />
Capriate S. Gervasio nel 1994. Considerava, infine, che tutto dipende dal modo in cui “ognuno di noi” c<strong>it</strong>tadino<br />
compreso, avrà voglia di misurarsi con le problematiche presenti nella Società. Continuava affermando che si trattava<br />
di una sfida affascinante e stimolante che sollec<strong>it</strong>ava una sincera promessa: “impegnarsi per una migliore qual<strong>it</strong>à<br />
della v<strong>it</strong>a”. Concludeva richiamando un saggio detto latino: “la promessa degli uomini di buona volontà crea<br />
l’obbligo”. Aggiungo, con modestia, che quest’obbligo cui i nostri padri facevano riferimento, dovrà pervadere<br />
l’animo degli Amministratori e di tutti i c<strong>it</strong>tadini per spingerli a contribuire, con spir<strong>it</strong>o di collaborazione, alla cresc<strong>it</strong>a<br />
dell’Isola con uno sviluppo sociale ed economico sostenibile e rispettoso delle esigenze ecologiche ed ambientali. Ci si<br />
augura che le informazioni contenute in questo articolo possano, finalmente, far prendere coscienza alla<br />
popolazione dell’importante ruolo che svolge questo Ente nell’amb<strong>it</strong>o del terr<strong>it</strong>orio, e possa mettere fine alle<br />
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superficiali e ricorrenti considerazioni sulla sua util<strong>it</strong>à. A tale scopo è intendimento del Presidente effettuare,<br />
all’interno dei tre Consigli comunali, una puntuale informazione in mer<strong>it</strong>o.<br />
La Direzione<br />
ORGANI DEL CONSORZIO<br />
Membri dell’Assemblea: Sindaco di <strong>Madone</strong> – Pierluigi Pasquini<br />
Sindaco di <strong>Filago</strong> – Vincenzo Ansanelli<br />
Sindaco di <strong>Bottanuco</strong> – Gian Franco Locatelli<br />
(delegato permanente Sergio Mariani)<br />
Membri del Consiglio<br />
di Amministrazione:<br />
Direttore:<br />
Segretario:<br />
Pierangelo Pasquini – Presidente<br />
Giovanni Emilio Verga – Membro<br />
Pierangelo Beretta – Membro<br />
Aureliano Locatelli – Membro<br />
Michele Mosca – Membro<br />
ing. Francesco Luccisano<br />
dott. Vincenzo Fratantoni<br />
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