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settembre 2010.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode

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Cultura<br />

Visita al centro “Caritas” di Ponte Casilino<br />

Nel mese di marzo la professoressa Salvatori e il<br />

preside, Fr. Pio Rocca, hanno accompagnato la<br />

classe V ginnasio B presso il complesso di <strong>San</strong>ta<br />

Giacinta Marescotti Ruspoli, situato nei pressi di<br />

Ponte Casilino a Roma, una “Cittadella della Solidarietà”<br />

al cui interno vi sono diverse forme di<br />

sostegno per persone senza fissa dimora. Nella<br />

struttura sono proposte molteplici attività come<br />

l’Emporio Caritas, dove le famiglie con problemi<br />

economici possono usufruire gratuitamente di<br />

generi alimentari e di prima necessità; la mensa,<br />

dove dai volontari vengono serviti pasti caldi ai<br />

bisognosi; una sala ricreativa dove costoro hanno<br />

l’opportunità di praticare varie forme di svago,<br />

tra cui la pittura, la lavorazione del legno e<br />

il bricolage. Vi è inoltre una piccola chiesa dedicata<br />

a <strong>San</strong>ta Giacinta Marescotti Ruspoli, protettrice<br />

degli umili e degli indigenti, della cui epigrafe<br />

si sono occupati i docenti Marco Cilione<br />

ed Elisabetta Salvatori. La chiesa accoglie nella<br />

preghiera e nella riflessione gli ospiti del centro<br />

e gli abitanti del quartiere, allo scopo di realizzare<br />

un solido processo di integrazione. Nel centro<br />

sono presenti anche una sala conferenze e<br />

una biblioteca, che provvedono alla cura dello<br />

spirito nella logica di un’attenzione alle persone<br />

relativamente alla propria integrità psico-fisica.<br />

Ogni giorno numerosi volontari si adoperano per<br />

garantire tutti i servizi sopra citati a circa ottanta<br />

persone ultracinquantenni che presentano gravi<br />

problemi sociali e psichici. Il loro impegno a<br />

favore dei più disagiati è notevole e da quello<br />

che abbiamo potuto vedere, risulta utile e produttivo.<br />

Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere<br />

uno di questi volontari che ci ha illustrato in modo<br />

molto chiaro e conciso il panorama della struttura.<br />

C’è stata poi la testimonianza diretta di un<br />

ospite del centro, che ha raccontato a tutti noi lo<br />

svolgersi delle giornate alla ricerca di una quotidianità<br />

che era andata persa. Avendo conosciuto<br />

le esperienze dirette di coloro che non hanno<br />

la fortuna di vivere in una casa propria, ci siamo<br />

resi conto delle difficoltà della vita, dei problemi<br />

sociali e delle povertà che ci circondano. Molti<br />

sono, infatti, i nuovi poveri che grazie ai servizi<br />

offerti dalla “Caritas” trovano un piccolo sollievo<br />

alla quotidiana disperazione e un’opportunità di<br />

tutelare la propria dignità personale. Abbiamo<br />

inoltre sviluppato un senso di umiltà verso tutti<br />

coloro che, nonostante vivano senza niente,<br />

appaiono felici e non lasciano trasparire la tristezza<br />

che dovrebbe assalire ognuno di loro. Tutto<br />

ciò ci ha aiutato a comprendere quello che<br />

accade nel nostro Paese, ovvero la povertà che<br />

sempre più si espande a causa di un’incessante<br />

crisi economica che manda in rovina un numero<br />

sempre maggiore di famiglie. E’ proprio in queste<br />

circostanze che emerge l’enorme utilità di questi<br />

centri, sempre pronti ad accogliere chi ne ha<br />

bisogno ed è questo ciò che davvero apprezziamo,<br />

insieme a tutto il resto dell’operato di queste<br />

organizzazioni.<br />

Ringraziamo la professoressa Salvatori e il preside,<br />

Fr. Pio Rocca, per averci dato l’opportunità<br />

di visitare il Centro Caritas di Ponte Casilino,<br />

facendoci così conoscere la realtà che ci circonda<br />

e la serenità con cui queste persone affrontano<br />

la difficoltosa vita di ogni giorno.<br />

A cura di: Marco Alocci, Alessandra <strong>De</strong>sideri,<br />

Francesca Napolitano (V ginnasio B)<br />

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