ritaglia all'interno i "buoni sconto" da utilizzare nel quartiere

iL ricorDo - aLBErTo SorDi ai PaLaZZi FEDErici
SorDi iN Via STEVENSoN
NEL VEccHio mErcaTo
UNa FoLLa Di GENTE iNTorNo
c’Ero aNcH’io
di pier paolo mocci
2003-2013
DiEci aNNi SENZa aLBErToNE
Alberto Sordi si spense dieci anni fa, esattamente
nella notte del 24 febbraio 2003, all'età di 82
anni. Tre giorni dopo si svolsero i funerali solenni
nella Basilica di San Giovanni in Laterano, davanti
a circa 500 000 persone. Sordi riposa oggi nella
sua tomba di famiglia, presso il cimitero monumentale
del Verano. Estremamente riservato,
l'unica relazione conosciuta che ebbe il grande attore
fu quella durata nove anni con l'attrice Andreina
pagnani.
Alberto Sordi ha dato vita alla lunga stagione della
commedia all'italiana, interpretando una moltitudine
di personaggi quasi tutti negativi di italiano
medio, poco edificanti ma rispondenti a una realtà
evidente e dipinti con una cattiveria a volte inficiata
da un sospetto di compiacimento ma sempre
riscattata da un magistero recitativo senza eguali,
molte volte collaborando anche al soggetto e sceneggiatura
dei film interpretati (quasi 150) e alle
diciannove pellicole da lui dirette.
Sordi in più di mezzo secolo di carriera è riuscito
a fornirci un ideale valido della storia dei valori e
dei costumi dell'italiano tipico dal periodo bellico
ai giorni nostri, osservato nelle sue bassezze, ma
in fondo giustificato per il suo buon cuore e per la
sua capacità di sognare ad occhi aperti.
Ero ragazzino, non avrò avuto più di 12 anni. Come ogni
mattina mio nonno mi accompagnava a scuola e mi veniva
a riprendere. quel giorno uscii all’ora di pranzo e
facemmo il giro largo. non risalimmo Via Grossi Gondi
naturalmente da Via Boldetti, ma arrivammo da Via Lanciani
fino all’ex concessionaria di auto (credo Lancia)
che c’era all’epoca al posto di momart all’angolo con
Viale XXI Aprile. quella mattina (saranno state le 12.30)
saremmo passati per il mercato, con sosta obbligata da
pizza Sfizio. un giro largo e inusuale da Via Lanciani, ma
per una buona causa. mio nonno ci teneva a farmi conoscere,
o quanto meno farmi vedere da vicino, un suo
mito, divenuto poi negli anni anche mio: Alberto Sordi.
In quei giorni era proprio lì a girare “romanzo di un giovane
povero” diretto da Ettore Scola. un regista che, anni
prima, aveva ambientato proprio ai palazzi federici il
suo capolavoro “una giornata particolare”. ricordo indelebilmente
quella scena, sarà durata 10 secondi, forse
20, ma nella mia mente, e col tempo, si è dilatata fino a
diventare una sequenza lunga un film. Albertone scendeva
dalle scalette del Bar Capolea in piazza Gnoli. Aveva
dei baffetti fini e strani, insoliti, e portava un cappuccino
in mano dirigendosi frettolosamente in un box (ricostruito)
del mercato. All’inizio non ci hanno fatto avvicinare
molto, non bisognava ostacolare le riprese. poi
però, tempo di un trancio di margherita bella unta da
pizza Sfizio, ho avuto il tempo per stringere la mano ad
Albertone, con una dedica – finita purtroppo chissà dove
– su un mio quaderno delle medie prestato al maestro
per l’occasione. fu una giornata davvero particolare,
anzi straordinaria.
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