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<strong>Pensare</strong> <strong>Marco</strong> <strong>Belinelli</strong><br />
20<br />
LA SITUAZIONE<br />
ITALIANA<br />
I dati più recenti sul fenomeno sovrappeso/obesità infantile in Italia sono<br />
quelli raccolti nel 2012 dal programma ministeriale “Okkio alla Salute” (nei<br />
primi mesi del 2015 verranno pubblicati i dati relativi al 2014). Sono riferiti<br />
a bambini di 8-9 anni, il campione preso in esame è stato di 46. 200 persone,<br />
quindi statisticamente molto significativo.<br />
Dato medio italiano: 22,2% sovrappeso, 12,6% obeso.<br />
Dettaglio regionale. Ad un estremo troviamo la Campania con il 48,7 %<br />
(27,2 sovrappeso, 21,5 obeso), all’altro le province di Bolzano (15,9) e<br />
Trento (20,2). Le regioni del Sud sono tutte sopra la media nazionale e<br />
stanno tutte sul 40%, ad eccezione della Sardegna che invece ha uno dei<br />
dati più positivi a livello nazionale, assieme a Lombardia, Veneto e Toscana,<br />
tutte sul 25%.<br />
Nell’Obesity Update 2014 dell’OCSE nella classifica sul sovrappeso delle<br />
classi d’età 5-17 anni figuriamo al secondo posto con un dato pressoché<br />
simile, sopravanzati solo dalla Grecia, addirittura sopra a Stati Uniti e<br />
Messico. La Germania ha il 20%, la Francia il 15%, nella fascia 15-20%<br />
troviamo Brasile, Austria, Polonia, Australia, Olanda, Turchia, paesi scandinavi.<br />
È importante notare che le regioni del Centro-Nord non sono<br />
comunque sugli standard dell’Europa del Nord, quindi il problema è italiano<br />
nel suo insieme, con ovviamente una forte accentuazione nelle regioni<br />
del Mezzogiorno. Il migliore dato italiano, quello dell’Alto-Adige appunto,<br />
è pari a quello medio francese. Ovviamente se analizziamo i dati italiani<br />
della fascia d’età 15-24 anni c’è un netto miglioramento, ed in generale i<br />
dati italiani sull’obesità sono ancora tra i più bassi al mondo, il nostro problema<br />
è nella fascia più giovane della popolazione.<br />
UN PROBLEMA<br />
SPORTIVO E SANITARIO<br />
Uno studio della Stanford University pubblicato da poco ha messo in luce<br />
il ruolo della scarsa attività fisica come causa principale dell’obesità,