Caratterizzazione della fibra ottica
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<strong>Caratterizzazione</strong><br />
<strong>della</strong> <strong>fibra</strong> <strong>ottica</strong><br />
Si può mostrare che nelle fibre a gradiente d’indice esiste comunque<br />
una dispersione intermodale al secondo ordine in Δn:<br />
2<br />
Δn<br />
L<br />
Δτ =<br />
4c<br />
A.N.: Δn=0.01 Δt=83 ps/km B.P. ~1/(2Δt)~6 GHz x km<br />
PROBLEMA: la realizzazione pratica di un profilo d’indice che segue<br />
una legge parabolica è molto difficile (problema tecnologico nella<br />
fabbricazione delle fibre)<br />
• Dispersione intramodale e fibre monomodo<br />
Non permettendo che la propagazione di UN SOLO MODO, si<br />
sopprime completamente la dispersione INTERMODALE!<br />
Ricordiamo che in tal caso una descrizione in termini di raggi<br />
luminosi non è più valida: in effetti, se si volesse conservare<br />
l’immagine dei raggi, la propagazione monomodo sarebbe la<br />
seguente:<br />
sinθ<br />
=<br />
A.<br />
N.<br />
=<br />
2 2<br />
n n<br />
− nm<br />
θ<br />
In quanto la <strong>fibra</strong> conserva la sua apertura numerica finita, mentre<br />
il tempo di propagazione <strong>della</strong> luce nelle <strong>fibra</strong> è unico, e non<br />
distribuito su un continuo di angoli. L’approccio <strong>della</strong> teoria dei<br />
raggi conduce quindi ad un paradosso, e dunque deve essere<br />
abbandonato, per adottare l’approccio ondulatorio