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Sì…<br />
Perché di effetto (devastante) si tratta, sia a livello<br />
fisico, sia a livello giudiziario.<br />
Per la Legge 14 dicembre 2000, n. 376, “Costituiscono<br />
doping la somministrazione o l’assunzione o<br />
la somministrazione di farmaci o di sostanze<br />
biologicamente o farmacologicamente attive e<br />
l’adozione o la sottoposizione a pratiche mediche<br />
non giustificate da condizioni patologiche e idonee<br />
a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche<br />
dell’organismo al fine di alterare le prestazioni<br />
agonistiche degli atleti”.<br />
L’uso e/o l’abuso di sostanze illecite o medicinali al<br />
fine di migliorare in modo artificiale il rendimento<br />
fisico e le prestazioni atletiche comporta, come tutti<br />
sanno, gravi rischi a livello fisico e mentale, ma può<br />
anche portare ad una fine anticipata della propria<br />
carriera agonistica.<br />
Nonostante ciò, l’utilizzo di sostanze “dopanti” è<br />
sempre più diffuso: attenzione … non soltanto a<br />
livello professionistico anche a livello dilettantistico e,<br />
addirittura, amatoriale.<br />
Corri più veloce, salta più in alto, picchia più forte<br />
(quando è vero) … ma ne vale realmente la pena?<br />
Davvero no! Se si pensa a cosa un atleta può andare in<br />
contro nel caso in cui ne venisse scoperto l’utilizzo di<br />
sostanze “dopanti”.<br />
L’ansia di ottenere risultati, la pressione dell’ambiente<br />
EFFETTO DOPING<br />
circostante, la voglia di fare e strafare, possono indurre<br />
atleti professionisti (e non) a ricorrere a delle sostanze<br />
di “aiuto”.<br />
A livello psicologico, il doping è un vero e proprio<br />
boomerang: alla voglia di avere migliori risultati<br />
subentra a lungo andare uno stato di stress che induce a<br />
voler sempre più prevalere sugli altri, a voler vedere il<br />
bicipite sempre più grosso, a desiderare di far mangiare<br />
la polvere a Carl Lewis nei 100 metri e di mandare KO<br />
Mike Tyson sul ring.<br />
Ciò porta a non accontentarsi mai dei risultati ottenuti<br />
per puntare a traguardi sempre nuovi…con effetti<br />
distruttivi sul proprio Io e sui rapporti inter–personali.<br />
38<br />
law box<br />
USB aprile 08<br />
A livello fisico, chi più ne ha più ne metta: il doping<br />
può provocare strappi muscolari, ritenzione di sodio,<br />
ipertensione, acne, palpitazioni, impotenza, sterilità,<br />
fino ad arrivare all’insorgere di malattie cardiovascolari,<br />
malattie epatiche, malattie muscolari, tumori, etc.<br />
Le istituzioni, con ottimo lavoro, soprattutto nel<br />
recente periodo, cercano di sensibilizzare il cittadino<br />
che pratica o vorrebbe praticare un’attività sportiva,<br />
sia a livello professionistico che amatoriale, al fine di<br />
far conoscere i reali rischi psicofisici che sono legati<br />
all’uso delle sostanze illecite. E cercano di scoprire chi<br />
vince “non per meriti propri” tramite l’istituzione di<br />
adeguate Commissioni Anti-doping.<br />
Il doping, oltre ad essere un illecito sportivo, è un reato<br />
penale.<br />
Le Legge n. 376/2000, all’art. 9, infatti, prevede che:<br />
“Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito<br />
con la reclusione da tre mesi a tre anni e con la multa<br />
da lire 5 milioni a lire 100 milioni chiunque procura<br />
ad altri, somministra, assume o favorisce comunque<br />
l’utilizzo di farmaci o di sostanze biologicamente o<br />
farmacologicamente attive, ricompresi nelle classi<br />
previste all’articolo 2, comma 1, che non siano<br />
giustificati da condizioni patologiche e siano idonei<br />
a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche<br />
dell’organismo, al fine di alterare le prestazioni<br />
agonistiche degli atleti, ovvero siano diretti a<br />
modificare i risultati dei controlli sull’uso di tali<br />
GUIIFISC.CC<br />
farmaci o sostanze”. Sono previsti aumenti di pena nel<br />
caso in cui dal fatto derivi un danno per la salute; il<br />
fatto sia commesso nei confronti di una persona minore<br />
d’età; il fatto sia commesso da un componente o da<br />
un dipendente del CONI ovvero di una federazione<br />
sportiva nazionale, di una società, di un’associazione o<br />
di un ente riconosciuti dal CONI.<br />
II ricorso al doping, pertanto, oltre ad essere una grave<br />
infrazione all’etica sportiva e scientifica è un grave<br />
reato che…può far correre velocemente…ed a volte di<br />
correre più veloce in prigione ce ne proprio bisogno.<br />
Avv. Pier Paolo Pinna