Gli alberi padri

Gli ALBERI
“padri”

GLI ALBERI PADRI ...
Gli alberi padri sono piante
riconosciute per la loro
particolarità: vecchi, senza frutti,
con modesti accrescimenti... loro
non hanno un valore di mercato
ma un valore culturale.
Il Corpo Forestale ha ricercato
alberi monumentali, secolari,
particolari che hanno proprie
storie o leggende, ma sono stati
anche testimoni di vicende
storiche, sull'intero territorio
nazionale

Questi monumenti della natura
sono un patrimonio molto
importante che, impone a tutti, di
rispettarli. A far sopravvivere
questi testimoni del passato, che
spesso potevano essere anche
millenari, non è stata la loro
particolarità, bensì il rispetto
nutrito dai popoli antichi che ne
facevano oggetto di culto, sacrifici
e danze destinate appunto alla
salute della stessa vegetazione.
Essi evocano il ciclo che è propria
della della natura e di ogni essere
vivente
“I grandi alberi, oltre ad essere un grande patrimonio storico, sono
soprattutto un rifugio per molte altre specie viventi, come gli uccelli
che fanno il nido o si appostano sui loro rami, ai tassi e ai ghiri che
vivono nelle cavità del loro tronco, al muschio che cresce lungo la loro
corteccia.” Un grande albero è un’insostituibile fonte di vita”.

NEL MONDO
Alcune specie arboree possono vivere per migliaia di anni e
raggiungere dimensioni incredibili. Basti pensare che il pino
longevo della California può arrivare a 5.000 anni, così come alcuni
cipressi tarout del Tassili, nel deserto del Sahara algerino.
Ancora più vecchi sono una criptomeria in Giappone, che
arriverebbe a 7.000 anni, e la papaya, che può vivere fino a
15.000 anni. Se poi si passa ai cespugli, nei deserti se ne trovano
alcuni nati ben 20.000 anni fa.
Pino californiano
cipressi tarout del Tassili,
criptomeria in Giappone,

la papaya
cespugli, nei deserti

GLI ALBERI PADRI IN ITALIA
Dalla ricerca condotta dal Corpo
forestale dello Stato italiano a
partire 1982, rivolta a censire gli
alberi di notevole interesse
sono stati segnalati circa:
22.000 soprattutto querce,faggi, abeti,
castagni e ulivi , di grande interesse,
alberi ultra centenari di cui :
2000 di notevole interesse , quelli di
età più antica;
fra questi 150 alberi di particolare valore
storico e monumentale
In BASILICATA a Matera sono stati trovati
14 alberi monumentali,mentre e a
Potenza 23 per un totale di 37 alberi.

In...
L'Italia vanta esemplari di tutto rispetto: fra le 20
piante censite dal Wwf come monumenti, un
castagno in Sicilia ha un tronco dalla
circonferenza di 20 metri; un oleastro vicino a
Sassari è arrivato alla veneranda età di oltre 2.000
anni, superato di poco da un larice vicino a
Bolzano, in Trentino-Alto Adige: 2.200 anni, con
un tronco dalla circonferenza di più di otto metri.
Una roverella della Basilicata, poi, svetta per
un’altezza di 35 metri, seguita da un olmo
campestre a Reggio Emilia, alto 27 metri, e da
una farnia nel Friuli Venezia Giulia, alta 21
metri. Autentici portenti della natura. Immaginate
poi a quanti eventi storici questi alberi hanno
assistito nella loro lunghissima vita; alcuni di loro,
infatti, nell’immaginario comune sono stati legati a
noti personaggi della storia: come la quercia del
Tasso, così chiamata perché sotto la sua chioma lo
scrittore del Cinquecento componeva i versi del
poema che lo ha reso celebre, La Gerusalemme
liberata. Da: http://www.stpauls.it/gio00/0043gi/0043gi43.htm

QUALI SONO I NOSTRI ALBERI
In Basilicata sono stati trovati:
ROVERELLA
FARNETTO
PIOPPO NERO
CERRO
PINO LORICATO
GINEPRO COCCO LEONEO
PINO D'ALLEPPO
FAGGIO
PERASTRO
PINO DOMESTICO

Gli Alberi Padri
“testimoni arborei della nostra storia,
le radici della nostra cultura forestale e pastorale”
La Lucania, da lucus, luco (che significa bosco) è stata una regione
ricoperta interamente da boschi e foreste, in parte distrutte,
soprattutto nella bassa collina per far posto alle coltivazioni di grano.
Di tutto il verde di un tempo rimangono le tracce di grandi foreste e
boschi. Ancora oggi infatti la Basilicata ha un patrimonio inestimabile
di patriarchi arborei ché sono sopravvissuti alle inclemenze del
tempo, alle distruzioni sfidando così l’uomo e il tempo.

Piante monumentali
Le piante che hanno i requisiti per essere considerate
monumentali sono venti in tutta la regione Basilicata
Castagno
"Castanea sativa”
(Comune di Lagonegro 100 anni)

Pino Loricato-"Pinus
leucodermis"-
della Grande Porta
-Parco Nazionale del
Pollino -
età di 500 anni

Roverella di oltre quattro secoli
- Acerenza - Pz
Roverella di 600 anni-Tricarico-Mt

pino domestico – Pomarico-Mt
160 anni
Il faggio di Don.Francesco
alto 30 mt - Spinoso-Potenza
210 anni

IL pioppo nero Lauria
300 anni
La sequoia gigantea conifera
Campomaggiore 115 anni

Pino d'Aleppo:"Pinus halepensis"
- Montescaglioso – Mt 110 anni
Roverella di Cancellara – PZ
400 anni

Pino domestico - Pomarico – Mt
160 anni
Quercus cerris - Muro Lucano – Pz

La scuola primaria, V Circolo di Potenza, è ubicata in
un meraviglioso parco(Baden Powel) ricco di alberi di
diverse specie; alcuni di loro sfiorano il secolo di vita.

MIRABOLANUS (PRUNUS)
LECCIO (QUERCIA)

ACERO AMERICANO
PERO SELVATICO
ACERO DI MONTE

TIGLIO GRANDE
PIOPPO

Nella nostra memoria tutti conserviamo l’immagine
di un albero, attorno al quale abbiamo giocato,
sotto il quale ci siamo riposati o riparati,
sul quale ci siamo arrampicati per scoprire un nido
o strappare un frutto da mangiare o sui cui rami
abbiamo appeso una fune per fare l'altalena, …