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Alta moda albanese - VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo

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7-03<br />

36<br />

Anna Rocchi*<br />

Do ssi<br />

er Albania<br />

ALTA MODA<br />

ALBANESE<br />

accoglie sorridente al-<br />

del suo nego-<br />

Cil’entrata<br />

zio al piano rialzato di una<br />

delle strade più grandi e trafficate<br />

di Tirana. Le vetrine del<br />

negozio sono ingiallite dalla<br />

polvere che impietosa si deposita<br />

ovunque al passaggio<br />

delle macchine numerose.<br />

I manichini troneggiano uno<br />

spazio spoglio, reso ancora<br />

più inadeguato dalla foggia<br />

dei capi esposti: abiti da sera,<br />

roba di alta <strong>moda</strong>...<br />

E sì, <strong>per</strong>ché Ajet Avdullaj è il<br />

proprietario di uno dei più<br />

rinomati sa<strong>lo</strong>ni di alta <strong>moda</strong><br />

di Tirana. Da lui, mogli di<br />

ambasciatori, di ministri, di<br />

governanti, di dip<strong>lo</strong>matici si<br />

recano a farsi cucire abiti da<br />

sera e da giorno su misura.<br />

È di <strong>moda</strong> avere un sarto<br />

<strong>per</strong>sonale e quindi a macchia<br />

L’Albania, paese di<br />

contraddizioni<br />

genericamente<br />

riassunte dai<br />

documenti ufficiali<br />

dell’Unione Europea<br />

nell’espressione di<br />

“economia in<br />

transizione”,<br />

racchiude in sé<br />

vivaci germi di<br />

cambiamento.<br />

Nuove professioni<br />

si affacciano e<br />

prendono piede<br />

talvolta anche a<br />

dispetto delle idee<br />

preconcette e delle<br />

circostanze.<br />

d’olio attraverso il passa parola,<br />

la clientela si è moltiplicata<br />

inaspettatamente.<br />

Ajet Avdullaj è giovane.<br />

Sorriso genuino, sincero, da<br />

bravo ragazzo ambizioso, <strong>lo</strong><br />

sguardo acuto e timoroso,<br />

non riesce a celare un certo<br />

nervosismo a causa della<br />

nostra visita. Parla con piacere<br />

e dopo qualche tempo<br />

dinanzi ad un caffè riesce<br />

anche a riprendere un atteggiamento<br />

vagamente rilassato.<br />

Le dita incollate alle sigarette<br />

che accende una dietro<br />

l’altra, i capelli stirati freschi<br />

di gel, Ajet Avdullaj risponde<br />

con entusiasmo alle nostre<br />

domande, incollandoci alla<br />

sedia affascinati dal suo racconto<br />

e dalla luce brillante e<br />

positiva che proiettano i suoi<br />

occhi.<br />

Essere un sarto di alta <strong>moda</strong><br />

in Albania oggi è ancora<br />

qualcosa di strano, inusuale.<br />

È una professione nuova, come<br />

molte altre che stanno<br />

via via proliferando.<br />

Ce se ne rende conto soprattutto<br />

dopo aver fatto qualche<br />

giro nella stessa capitale.<br />

* Anna Rocchi, laureata in scienze politiche, ha conseguito un master in “Media<br />

Studies” presso l’Università del Sussex (Inghilterra). Ha vissuto in Burkina<br />

Faso, in Etiopia ed in Kenya e lavorato in Somalia, Eritrea, Ruanda, Burundi<br />

ed Albania. Rientrata in Italia da due anni, si occupa prevalentemente<br />

di informazione e comunicazione connessa al mondo della coo<strong>per</strong>azione.


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AJET AVDULLAJ, GIOVANE STILISTA DI ALTA MODA TRA ALCUNE DELLE SUE CREAZIONI<br />

La città appare ancora a<strong>per</strong>ta<br />

in due. Un frutto che mostra<br />

la sua anima, in cui spazi<br />

edilizi ristrutturati, co<strong>lo</strong>rati<br />

e piacevoli, piccoli giardini<br />

con giovani piante in crescita<br />

e graziosi lampioncini lungo<br />

i marciapiedi si abbracciano<br />

a quartieri dove le immondizie<br />

tappezzano a macchia<br />

di leopardo i piazzali di<br />

cemento sotto scheletri di<br />

costruzioni parzialmente diroccate<br />

ed arabescate da<br />

tondini di ferro in bella vista.<br />

Quali sono i potenziali e reali<br />

clienti di un business che<br />

<strong>per</strong>sino in Italia, rinomata<br />

<strong>per</strong> parmigiano e bei vestiti,<br />

comincia a traballare vistosamente<br />

già da qualche an-<br />

no Oltre ai già citati clienti<br />

stranieri, Ajet mi conferma<br />

che ci sono molti albanesi,<br />

benestanti che conducono<br />

una vita che offre <strong>lo</strong>ro un<br />

numero sufficiente di eventi<br />

mondani da richiedere l’acquisto<br />

di abiti appropriati.<br />

L’economia <strong>albanese</strong> è tra<br />

quei sistemi complessi in cui<br />

a fronte di una popolazione<br />

relativamente scarsa (circa<br />

2.700.000 <strong>per</strong>sone in tutto il<br />

paese) si assiste al<strong>lo</strong> sviluppo<br />

di un deda<strong>lo</strong> di attività commerciali<br />

e di servizi (soprattutto<br />

nella capitale e nei<br />

centri urbani più grandi come<br />

Va<strong>lo</strong>na, Durazzo, Scutari)<br />

tipiche di paesi altamente<br />

sviluppati.<br />

Si parla di una grossa porzione<br />

di rimesse da parte degli<br />

emigrati (in Italia, in Canada,<br />

in Grecia, ma anche in Germania<br />

e negli Stati Uniti) e<br />

di una grossa fetta di economia<br />

ancora fortemente coinvolta<br />

in ricic<strong>lo</strong> di denaro ed<br />

attività illegali.<br />

Oggigiorno, tuttavia, sono<br />

numerose le <strong>per</strong>sone (soprattutto<br />

i giovani) che tentano<br />

Sorriso genuino,<br />

sincero, da bravo<br />

ragazzo ambizioso,<br />

<strong>lo</strong> sguardo acuto e<br />

timoroso, non riesce<br />

a celare un certo<br />

nervosismo.


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Do ssi<br />

er Albania<br />

Nuovi mestieri<br />

cominciano<br />

faticosamente a divenire<br />

reali opportunità<br />

all’emigrazione.<br />

di avviare piccole attività di<br />

produzione e di commercio e<br />

che si ado<strong>per</strong>ano <strong>per</strong> avviare<br />

piccole imprese in un sistema<br />

che comincia anche ad<br />

offrire qualche opportunità.<br />

Nuovi mestieri (nuovi <strong>per</strong> il<br />

paese) cominciano faticosamente<br />

a divenire reali opportunità<br />

all’emigrazione.<br />

Tra questi, il già citato impiego<br />

nel settore della <strong>moda</strong>,<br />

dei media (l’Albania è il paese<br />

dei Balcani con il numero<br />

più elevato di testate giornalistiche<br />

e di canali televisivi),<br />

della ristorazione (ristoranti<br />

e caffè sono ovunque numerosissimi).<br />

Ajet, gesticolando vistosamente<br />

<strong>per</strong> la piacevole eccitazione<br />

di essere al centro<br />

dell’attenzione ci racconta<br />

che in realtà lui avrebbe dovuto<br />

seguire il destino di suo<br />

padre: diventare pescatore.<br />

In effetti, nascere a Durazzo<br />

durante l’ancora pros<strong>per</strong>o<br />

regime comunista, non offriva<br />

molte altre opportunità se<br />

non quella di andare <strong>per</strong> mare<br />

e di vivere del poco pescato<br />

che in famiglia si poteva<br />

mettere insieme. Ed in effetti<br />

Ajet Avdullaj ha fatto il<br />

pescatore, con la sola eccezionalità<br />

del fatto che dopo<br />

aver <strong>per</strong> tutta la giornata<br />

rannodato reti e trattato pesce,<br />

la sera, aiutato dalla madre<br />

e dalle altre donne della<br />

casa, imparava a cucire, a tagliare,<br />

e disegnare modelli<br />

<strong>per</strong> le vicine di casa.<br />

A quel tempo l’attività doveva<br />

ancora essere mantenuta<br />

segreta e non poteva che essere<br />

una fonte di soddisfazione<br />

piuttosto che di guadagno.<br />

Dopo il ‘91, ovvero dopo la<br />

caduta del regime comunista,<br />

Ajet comincia a considerare<br />

questa seconda attività<br />

come il vero e profondo interesse<br />

della propria vita.<br />

Qualche corso di design anche<br />

all’estero, qualche investimento<br />

iniziale ed ecco che<br />

arriva all’a<strong>per</strong>tura dell’attuale<br />

laboratorio che impiega<br />

quasi una decina di <strong>per</strong>sone<br />

ed anche all’idea di creare<br />

una vera e propria scuola di<br />

formazione <strong>per</strong> stilisti albanesi.<br />

Ajet è molto soddisfatto delle<br />

proprie scelte e del proprio<br />

lavoro, anche <strong>per</strong>ché nel suo<br />

UNA VEDUTA DELL’ATELIER<br />

ED ALCUNI MODELLI<br />

caso si tratta veramente della<br />

realizzazione di un sogno<br />

contro tutti gli eventi.<br />

Ajet Avdullaj si divide senza<br />

risparmiarsi tra la famiglia (è<br />

padre di due figli) ed il lavoro,<br />

che segue minuziosamente<br />

anche fino a notte<br />

inoltrata.<br />

Con tono ottimista ci annuncia<br />

la prossima a<strong>per</strong>tura<br />

di un negozio anche nella<br />

sua città natale: Durazzo.<br />

Adesso, mentre i quarant’anni<br />

sono ancora di là da venire,<br />

Ajet si pone l’obiettivo di<br />

entrare nel circuito dell’alta


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Nascere a Durazzo<br />

durante l’ancora pros<strong>per</strong>o<br />

regime comunista,<br />

non offriva molte altre<br />

opportunità se non<br />

quella di vivere del poco<br />

pescato che in famiglia si<br />

poteva mettere<br />

insieme.<br />

IL LABORATORIO DI AJET AVDULLAJ<br />

È COMPOSTO DA UNA DECINA DI LAVORANTI<br />

<strong>moda</strong> italiana. È già stato a<br />

Firenze ed a Milano ed è fiducioso<br />

nelle sue possibilità.<br />

E chi può dargli torto<br />

Se un pescatore è riuscito a<br />

diventare un sarto di alta<br />

<strong>moda</strong> in un paese che è rimasto<br />

isolato dal resto del<br />

mondo <strong>per</strong> 50 anni, di cosa<br />

potrebbe mai avere timore<br />

Noi gli facciamo i migliori<br />

auguri e complimenti.

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