Alta moda albanese - VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo
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Anna Rocchi*<br />
Do ssi<br />
er Albania<br />
ALTA MODA<br />
ALBANESE<br />
accoglie sorridente al-<br />
del suo nego-<br />
Cil’entrata<br />
zio al piano rialzato di una<br />
delle strade più grandi e trafficate<br />
di Tirana. Le vetrine del<br />
negozio sono ingiallite dalla<br />
polvere che impietosa si deposita<br />
ovunque al passaggio<br />
delle macchine numerose.<br />
I manichini troneggiano uno<br />
spazio spoglio, reso ancora<br />
più inadeguato dalla foggia<br />
dei capi esposti: abiti da sera,<br />
roba di alta <strong>moda</strong>...<br />
E sì, <strong>per</strong>ché Ajet Avdullaj è il<br />
proprietario di uno dei più<br />
rinomati sa<strong>lo</strong>ni di alta <strong>moda</strong><br />
di Tirana. Da lui, mogli di<br />
ambasciatori, di ministri, di<br />
governanti, di dip<strong>lo</strong>matici si<br />
recano a farsi cucire abiti da<br />
sera e da giorno su misura.<br />
È di <strong>moda</strong> avere un sarto<br />
<strong>per</strong>sonale e quindi a macchia<br />
L’Albania, paese di<br />
contraddizioni<br />
genericamente<br />
riassunte dai<br />
documenti ufficiali<br />
dell’Unione Europea<br />
nell’espressione di<br />
“economia in<br />
transizione”,<br />
racchiude in sé<br />
vivaci germi di<br />
cambiamento.<br />
Nuove professioni<br />
si affacciano e<br />
prendono piede<br />
talvolta anche a<br />
dispetto delle idee<br />
preconcette e delle<br />
circostanze.<br />
d’olio attraverso il passa parola,<br />
la clientela si è moltiplicata<br />
inaspettatamente.<br />
Ajet Avdullaj è giovane.<br />
Sorriso genuino, sincero, da<br />
bravo ragazzo ambizioso, <strong>lo</strong><br />
sguardo acuto e timoroso,<br />
non riesce a celare un certo<br />
nervosismo a causa della<br />
nostra visita. Parla con piacere<br />
e dopo qualche tempo<br />
dinanzi ad un caffè riesce<br />
anche a riprendere un atteggiamento<br />
vagamente rilassato.<br />
Le dita incollate alle sigarette<br />
che accende una dietro<br />
l’altra, i capelli stirati freschi<br />
di gel, Ajet Avdullaj risponde<br />
con entusiasmo alle nostre<br />
domande, incollandoci alla<br />
sedia affascinati dal suo racconto<br />
e dalla luce brillante e<br />
positiva che proiettano i suoi<br />
occhi.<br />
Essere un sarto di alta <strong>moda</strong><br />
in Albania oggi è ancora<br />
qualcosa di strano, inusuale.<br />
È una professione nuova, come<br />
molte altre che stanno<br />
via via proliferando.<br />
Ce se ne rende conto soprattutto<br />
dopo aver fatto qualche<br />
giro nella stessa capitale.<br />
* Anna Rocchi, laureata in scienze politiche, ha conseguito un master in “Media<br />
Studies” presso l’Università del Sussex (Inghilterra). Ha vissuto in Burkina<br />
Faso, in Etiopia ed in Kenya e lavorato in Somalia, Eritrea, Ruanda, Burundi<br />
ed Albania. Rientrata in Italia da due anni, si occupa prevalentemente<br />
di informazione e comunicazione connessa al mondo della coo<strong>per</strong>azione.
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AJET AVDULLAJ, GIOVANE STILISTA DI ALTA MODA TRA ALCUNE DELLE SUE CREAZIONI<br />
La città appare ancora a<strong>per</strong>ta<br />
in due. Un frutto che mostra<br />
la sua anima, in cui spazi<br />
edilizi ristrutturati, co<strong>lo</strong>rati<br />
e piacevoli, piccoli giardini<br />
con giovani piante in crescita<br />
e graziosi lampioncini lungo<br />
i marciapiedi si abbracciano<br />
a quartieri dove le immondizie<br />
tappezzano a macchia<br />
di leopardo i piazzali di<br />
cemento sotto scheletri di<br />
costruzioni parzialmente diroccate<br />
ed arabescate da<br />
tondini di ferro in bella vista.<br />
Quali sono i potenziali e reali<br />
clienti di un business che<br />
<strong>per</strong>sino in Italia, rinomata<br />
<strong>per</strong> parmigiano e bei vestiti,<br />
comincia a traballare vistosamente<br />
già da qualche an-<br />
no Oltre ai già citati clienti<br />
stranieri, Ajet mi conferma<br />
che ci sono molti albanesi,<br />
benestanti che conducono<br />
una vita che offre <strong>lo</strong>ro un<br />
numero sufficiente di eventi<br />
mondani da richiedere l’acquisto<br />
di abiti appropriati.<br />
L’economia <strong>albanese</strong> è tra<br />
quei sistemi complessi in cui<br />
a fronte di una popolazione<br />
relativamente scarsa (circa<br />
2.700.000 <strong>per</strong>sone in tutto il<br />
paese) si assiste al<strong>lo</strong> sviluppo<br />
di un deda<strong>lo</strong> di attività commerciali<br />
e di servizi (soprattutto<br />
nella capitale e nei<br />
centri urbani più grandi come<br />
Va<strong>lo</strong>na, Durazzo, Scutari)<br />
tipiche di paesi altamente<br />
sviluppati.<br />
Si parla di una grossa porzione<br />
di rimesse da parte degli<br />
emigrati (in Italia, in Canada,<br />
in Grecia, ma anche in Germania<br />
e negli Stati Uniti) e<br />
di una grossa fetta di economia<br />
ancora fortemente coinvolta<br />
in ricic<strong>lo</strong> di denaro ed<br />
attività illegali.<br />
Oggigiorno, tuttavia, sono<br />
numerose le <strong>per</strong>sone (soprattutto<br />
i giovani) che tentano<br />
Sorriso genuino,<br />
sincero, da bravo<br />
ragazzo ambizioso,<br />
<strong>lo</strong> sguardo acuto e<br />
timoroso, non riesce<br />
a celare un certo<br />
nervosismo.
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Do ssi<br />
er Albania<br />
Nuovi mestieri<br />
cominciano<br />
faticosamente a divenire<br />
reali opportunità<br />
all’emigrazione.<br />
di avviare piccole attività di<br />
produzione e di commercio e<br />
che si ado<strong>per</strong>ano <strong>per</strong> avviare<br />
piccole imprese in un sistema<br />
che comincia anche ad<br />
offrire qualche opportunità.<br />
Nuovi mestieri (nuovi <strong>per</strong> il<br />
paese) cominciano faticosamente<br />
a divenire reali opportunità<br />
all’emigrazione.<br />
Tra questi, il già citato impiego<br />
nel settore della <strong>moda</strong>,<br />
dei media (l’Albania è il paese<br />
dei Balcani con il numero<br />
più elevato di testate giornalistiche<br />
e di canali televisivi),<br />
della ristorazione (ristoranti<br />
e caffè sono ovunque numerosissimi).<br />
Ajet, gesticolando vistosamente<br />
<strong>per</strong> la piacevole eccitazione<br />
di essere al centro<br />
dell’attenzione ci racconta<br />
che in realtà lui avrebbe dovuto<br />
seguire il destino di suo<br />
padre: diventare pescatore.<br />
In effetti, nascere a Durazzo<br />
durante l’ancora pros<strong>per</strong>o<br />
regime comunista, non offriva<br />
molte altre opportunità se<br />
non quella di andare <strong>per</strong> mare<br />
e di vivere del poco pescato<br />
che in famiglia si poteva<br />
mettere insieme. Ed in effetti<br />
Ajet Avdullaj ha fatto il<br />
pescatore, con la sola eccezionalità<br />
del fatto che dopo<br />
aver <strong>per</strong> tutta la giornata<br />
rannodato reti e trattato pesce,<br />
la sera, aiutato dalla madre<br />
e dalle altre donne della<br />
casa, imparava a cucire, a tagliare,<br />
e disegnare modelli<br />
<strong>per</strong> le vicine di casa.<br />
A quel tempo l’attività doveva<br />
ancora essere mantenuta<br />
segreta e non poteva che essere<br />
una fonte di soddisfazione<br />
piuttosto che di guadagno.<br />
Dopo il ‘91, ovvero dopo la<br />
caduta del regime comunista,<br />
Ajet comincia a considerare<br />
questa seconda attività<br />
come il vero e profondo interesse<br />
della propria vita.<br />
Qualche corso di design anche<br />
all’estero, qualche investimento<br />
iniziale ed ecco che<br />
arriva all’a<strong>per</strong>tura dell’attuale<br />
laboratorio che impiega<br />
quasi una decina di <strong>per</strong>sone<br />
ed anche all’idea di creare<br />
una vera e propria scuola di<br />
formazione <strong>per</strong> stilisti albanesi.<br />
Ajet è molto soddisfatto delle<br />
proprie scelte e del proprio<br />
lavoro, anche <strong>per</strong>ché nel suo<br />
UNA VEDUTA DELL’ATELIER<br />
ED ALCUNI MODELLI<br />
caso si tratta veramente della<br />
realizzazione di un sogno<br />
contro tutti gli eventi.<br />
Ajet Avdullaj si divide senza<br />
risparmiarsi tra la famiglia (è<br />
padre di due figli) ed il lavoro,<br />
che segue minuziosamente<br />
anche fino a notte<br />
inoltrata.<br />
Con tono ottimista ci annuncia<br />
la prossima a<strong>per</strong>tura<br />
di un negozio anche nella<br />
sua città natale: Durazzo.<br />
Adesso, mentre i quarant’anni<br />
sono ancora di là da venire,<br />
Ajet si pone l’obiettivo di<br />
entrare nel circuito dell’alta
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Nascere a Durazzo<br />
durante l’ancora pros<strong>per</strong>o<br />
regime comunista,<br />
non offriva molte altre<br />
opportunità se non<br />
quella di vivere del poco<br />
pescato che in famiglia si<br />
poteva mettere<br />
insieme.<br />
IL LABORATORIO DI AJET AVDULLAJ<br />
È COMPOSTO DA UNA DECINA DI LAVORANTI<br />
<strong>moda</strong> italiana. È già stato a<br />
Firenze ed a Milano ed è fiducioso<br />
nelle sue possibilità.<br />
E chi può dargli torto<br />
Se un pescatore è riuscito a<br />
diventare un sarto di alta<br />
<strong>moda</strong> in un paese che è rimasto<br />
isolato dal resto del<br />
mondo <strong>per</strong> 50 anni, di cosa<br />
potrebbe mai avere timore<br />
Noi gli facciamo i migliori<br />
auguri e complimenti.