geometra - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA
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Catasto<br />
La <strong>di</strong>screzionalità del Tecnico<br />
Catastale<br />
Il trattamento automatizzato degli invii telematici in una più univoca prassi<br />
interpretativa<br />
<strong>di</strong> Elio Miani<br />
<strong>di</strong>mensione GEOMETRA<br />
Elio Miani<br />
La recente attivazione delle nuove procedure<br />
(PREGEO 10 e DOCFA 4), che<br />
inducono irreversibilmente all’invio telematico<br />
degli atti <strong>di</strong> aggiornamento catastale,<br />
mi danno lo spunto per alcune<br />
riflessioni in merito ai rapporti che noi,<br />
Tecnici Liberi Professionisti, da sempre<br />
abbiamo tenuto con i Tecnici Catastali<br />
che operano all’interno dell’Agenzia del<br />
Territorio.<br />
Ben sanno i colleghi con qualche decennio<br />
<strong>di</strong> esperienza alle spalle che, prima<br />
della informatizzazione catastale e<br />
conseguente invio telematico degli atti,<br />
quando ci si trovava a trattare casistiche<br />
particolari o complesse, era prassi<br />
andare a <strong>di</strong>scutere con il Tecnico Catastale<br />
per trovare assieme e con<strong>di</strong>videre<br />
la soluzione più consona e quin<strong>di</strong> consegnare<br />
materialmente allo stesso Tecnico<br />
la documentazione, certi che l’evasione<br />
non avrebbe avuto intoppi.<br />
L’invio telematico per la presentazione<br />
delle pratiche catastali, certamente è<br />
stato un bel passo avanti, offrendo molti<br />
vantaggi specialmente nella notevole<br />
ottimizzazione dei tempi, specialmente<br />
per coloro che non hanno lo stu<strong>di</strong>o nella<br />
città sede dell’Agenzia del Territorio.<br />
Il nostro Stu<strong>di</strong>o è abilitato all’invio telematico<br />
delle pratiche <strong>di</strong> aggiornamen-<br />
to da circa un anno è ciò ha innegabilmente<br />
portato ad una notevole agevolazione<br />
per quanto riguarda la tempistica<br />
necessaria per l’espletamento <strong>di</strong> una<br />
pratica, ma vorrei qui esporre una circostanza<br />
che mi ha portato a rimpiangere<br />
un po’ i “vecchi tempi”.<br />
Recentemente ci siamo trovanti ad affrontare<br />
una pratica <strong>di</strong> aggiornamento, al<br />
Catasto E<strong>di</strong>lizio Urbano, con un immobile<br />
costituito da quattro unita’ immobiliari<br />
abitative, quattro autorimesse e due<br />
beni comuni non censibili.<br />
I condòmini (cinque proprietari, con <strong>di</strong>ritti<br />
<strong>di</strong>versi anche sui due beni comuni<br />
non censibili), dopo una lunga e <strong>di</strong>fficile<br />
trattativa portata avanti al fine <strong>di</strong> calibrare,<br />
con il bilancino del farmacista, le<br />
esigenze <strong>di</strong> ognuno, hanno finalmente<br />
deciso <strong>di</strong> effettuare le necessarie cessioni,<br />
acquisizioni e permute delle porzioni<br />
<strong>di</strong> unità immobiliari del fabbricato,<br />
in ragione delle quote <strong>di</strong> proprietà<br />
<strong>di</strong> ognuno.<br />
Quin<strong>di</strong> anche per questo, gli aventi <strong>di</strong>ritto,<br />
hanno sottoscritto un accordo preliminare<br />
al fine <strong>di</strong> poter presentare la pratica<br />
<strong>di</strong> Denuncia <strong>di</strong> Attività in Comune.<br />
Le porzioni delle unità immobiliari urbane,<br />
oggetto in seguito <strong>di</strong> rogito notarile,<br />
derivano sia dai beni comuni non censi-<br />
11/2009<br />
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