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PDF (L'esperienza della spagna nell'olivicoltura superintensiva)

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S<br />

Olivo superintensivo<br />

La potatura è finalizzata a orientare<br />

lo sviluppo dei rametti nella direzione<br />

del filo, alla eliminazione del superfluo<br />

effettuata a mano con seghetti elettrici,<br />

avendo cura di rispettare i rametti<br />

fruttiferi per la produzione dell’anno<br />

successivo, e una potatura meccanica<br />

in cima (topping), effettuata con lame<br />

a disco.<br />

Quest’ultima pratica serve, con le<br />

piante a pieno regime produttivo, a<br />

mantenere la loro altezza, o, quantomeno,<br />

la loro parte maggiormente lignifitrata<br />

in produzione anticipata, elevata<br />

produttività e maturazione uniforme.<br />

Arbequina e Arbosana sono genotipi<br />

spagnoli: l’Arbosana in tempi passati<br />

era quasi abbandonata perché a frutto<br />

piccolo e bassa vigoria, le stesse caratteristiche<br />

per le quali oggi è stata rivalutata<br />

e rilanciata. Koroneiki è un genotipo<br />

greco, con caratteristiche simili alle<br />

due varietà spagnole citate.<br />

I sesti d’impianto<br />

I sesti d’impianto utilizzati sono: in<br />

Catalogna di 4 m tra le file e 1,50 m sulla<br />

fila, con densità d’impianto di oltre 1.600<br />

piante/ha; in Andalusia, dove si registrano<br />

una maggiore luminosità e temperature<br />

medie più elevate, di 3,75 m × 1,35 m,<br />

con densità di circa 2.000 piante/ha.<br />

Forma di allevamento<br />

e potatura<br />

La forma di allevamento <strong>della</strong> pianta<br />

è costituita da un asse centrale, sostenuto<br />

da un tutore (generalmente di<br />

bambù, ma talvolta anche di ferro a cui<br />

viene fissato un filo che scorre sulla fila)<br />

e dallo sviluppo laterale dei rami lungo<br />

il filo teso sul filare tra i sostegni.<br />

SPECIALE<br />

cata (da tecnici dei vivai Agromillora)<br />

entro i 2,20 m di altezza, per consentire<br />

un corretto impiego <strong>della</strong> macchina<br />

scavallatrice utilizzata per la raccolta.<br />

Irrigazione e difesa<br />

I vivai<br />

Agromillora<br />

(nella foto)<br />

producono,<br />

applicando<br />

tecnologie<br />

innovative,<br />

piante<br />

certificate di<br />

olivo e di altre<br />

specie e le<br />

esportano in<br />

tutto il mondo<br />

Questi oliveti superintensivi sono dotati<br />

di irrigazione con distribuzione localizzata<br />

(volumi intorno ai 2.000-2.500<br />

m 3 /ha), attraverso cui si distribuiscono<br />

anche i fertilizzanti al terreno (concime<br />

complesso 20-10-10).<br />

1a<br />

Foto 1 - Impianto superintesivo di Arbosana a 5 anni<br />

dall’impianto a Tarragona (a); la forma di allevamento<br />

<strong>della</strong> pianta prevede un asse centrale e dei rametti che si<br />

sviluppano lateralmente lungo il filare (b)<br />

1b<br />

2b<br />

2a<br />

Foto 2 - Impianto superintensivo<br />

di Arbequina in Andalusia<br />

(Siviglia) al decimo anno. Nella<br />

parte alta delle piante si nota<br />

la «squadratura» ottenuta con<br />

la potatura meccanica <strong>della</strong><br />

cima (topping) (a); nella foto b il<br />

particolare del topping sulla singola<br />

pianta

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