Sulla nuova pac confronto al via anche in Italia - L'Informatore Agrario
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Attu<strong>al</strong>ità<br />
vi e determ<strong>in</strong>ate tipologie di aziende oggi<br />
<strong>in</strong>cassano degli assegni <strong>pac</strong> che <strong>in</strong> futuro<br />
saranno solo un p<strong>al</strong>lido ricordo, stando<br />
<strong>al</strong>le prime <strong>in</strong>dicazioni emerse.<br />
Il lavoro di queste settimane del m<strong>in</strong>istro<br />
G<strong>al</strong>an e del gruppo di esperti presso<br />
il Mipaaf deve essere f<strong>in</strong><strong>al</strong>izzato ad<br />
ascoltare le diverse posizioni <strong>in</strong> campo,<br />
<strong>in</strong> particolare quelle delle organizzazioni<br />
economiche, per arrivare a del<strong>in</strong>eare<br />
pochi punti critici, da tradurre <strong>in</strong> priorità<br />
negozi<strong>al</strong>i.<br />
Al riguardo, ad esempio, l’It<strong>al</strong>ia deve<br />
puntare a ridurre la sua posizione di<br />
contribuente netto, visto che oggi siamo<br />
il Paese membro che più generosamente<br />
f<strong>in</strong>anzia la <strong>pac</strong>, con un s<strong>al</strong>do tra <strong>in</strong>cassi<br />
e versamenti di 1,6 miliardi di euro nel<br />
2010, secondo solo <strong>al</strong>la Germania con 2,4<br />
miliardi Oppure deve giocare il ruolo<br />
di guardiano del sistema dei pagamenti<br />
diretti, per tenerlo simile a come è oggi<br />
Oppure, ancora, deve concentrare l’attenzione<br />
sui temi sensibili a livello nazion<strong>al</strong>e,<br />
come la qu<strong>al</strong>ità, i territori deboli,<br />
i settori mediterranei<br />
L’eterogeneità e la divisione del mondo<br />
della rappresentanza non sono d’aiuto<br />
nella delicata operazione di isolamento<br />
dei temi negozi<strong>al</strong>i strategici e rappresentano<br />
dei possibili <strong>al</strong>ibi <strong>in</strong> caso di errori<br />
o <strong>in</strong>successi.<br />
<strong>in</strong>tervista <strong>al</strong> m<strong>in</strong>istro<br />
Giancarlo g<strong>al</strong>an<br />
Il documento Mipaaf-Inea<br />
Intanto un punto fermo è stato fissato<br />
con il documento di lavoro che il Mipaaf<br />
ha preparato con il supporto di Inea, d<strong>al</strong><br />
qu<strong>al</strong>e emergono <strong>al</strong>cuni elementi caratteristici<br />
dell’approccio it<strong>al</strong>iano <strong>al</strong>la riforma<br />
<strong>pac</strong> per il dopo 2013.<br />
Come la Francia e la Germania, il nostro<br />
Paese è per una politica agraria concepita<br />
a livello europeo, adeguatamente<br />
f<strong>in</strong>anziata d<strong>al</strong> bilancio Ue e fondata sui<br />
due pilastri del mercato e dello sviluppo<br />
rur<strong>al</strong>e.<br />
Oltre a ciò, l’It<strong>al</strong>ia è però consapevole<br />
della necessità del cambiamento, <strong>in</strong> particolare<br />
per quanto riguarda il regime dei<br />
pagamenti diretti.<br />
Si avverte <strong>in</strong>oltre l’esigenza di <strong>in</strong>trodurre<br />
nella <strong>pac</strong> una più visibile dimensione<br />
ambient<strong>al</strong>e e territori<strong>al</strong>e. Inf<strong>in</strong>e,<br />
si è consapevoli dell’utilità di prevedere<br />
nuove misure di mercato per stabilizzare<br />
il reddito degli agricoltori e dare una<br />
risposta agli effetti della glob<strong>al</strong>izzazione<br />
e delle ultime riforme a livello comunitario,<br />
che hanno eccessivamente <strong>in</strong>debolito<br />
l’<strong>in</strong>tervento pubblico europeo sui<br />
mercati agricoli.<br />
Ermanno Comegna<br />
38/2010 • L’Informatore <strong>Agrario</strong><br />
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