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Pollaio - L'Informatore Agrario

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POLLAIOANATRELavoriRiproduttori. In questi mesi i ricoveridevono essere già pronti per le anatre precoci(Kaki Campbell, Pechino, Corritriceindiana) che sono in piena deposizione.La concentrazione di capi nel ricoveronon deve superare le tre anatre per metroquadrato di pavimento, mentre il pascolodeve garantire uno spazio di almeno 15metri quadrati per capo. C’è ancora tempo,invece, per la sistemazione dei ricoveridelle anatre comuni (Germanata, Polesana,Mignon, Padovana, Germano reale)e delle anatre mute che non sono ancorain deposizione.Soggetti all’ingrasso. È già possibilein questi mesi acquistare anatroccoli diPechino o Kaki Campbell. Almeno per ilprimo mese questi devono essere allevatiin ricoveri al chiuso; la concentrazionedi capi non deve superare gli ottoanatroccoli per metro quadrato di ricovero.Il pascolo esterno, dopo che glianatroccoli hanno completato il piumaggio,deve garantire invece una superficiedi 15 metri quadrati a capo.Alimentazione. I riproduttori devonodisporre, oltre che del pascolo, di una miscelacosì costituita: mais 42%, crusca23%, farina di estrazione di soia 20%, orzo12%, integratore minerale vitaminico3%. Le anatre che non sono ancora in deposizionedevono invece ricevere: mais42%, crusca 20%, farina di estrazione disoia 20%, orzo 15%, integratore mineralevitaminico 3%.Ai soggetti all’ingrasso per le prime 5-6 settimane va distribuita una miscela cosìrealizzata: mais 34%, farina di estrazionedi soia 35%, crusca 18%, orzo 10%, integratoreminerale vitaminico 3%. In seguitola miscela deve essere così costituita:mais aziendale 40%, farina di estrazionedi soia 30%, crusca 17%, orzo 10%, integratoreminerale vitaminico 3%.Interventi sanitariIn questo periodo può presentarsi inallevamento la tricomoniasi. Gli anatroccolicolpiti mostrano abbattimentogenerale, ali cadenti, penne arruffate,inappetenza, dimagrimento; si ammassanoinoltre l’uno contro l’altro.Per prevenire le malattia si consigliadi seguire le norme igieniche generali e diallevare gli anatroccoli in ambienti conpavimento coperto da un abbondantestrato (10 cm) di paglia pulita e asciutta.AllevamentiOrari di accensionee spegnimento della lucenegli ambienti destinati apollaio, conigliera e colombaiaPeriodoAccenderealle oreSpegnerealle oreDal 1˚ al 20/1 2,30 7,30Dal 21/1 al 10/2 3 7Dall’11 al 28/2 3,30 7Anatre. In questi mesi i ricoveri devonoessere già pronti per le anatre precociche sono in piena deposizione. Nella foto:esemplari di Kaki CampbellAnatre. In questi mesi è possibile acquistareanatroccoli che vanno allevati inricoveri al chiuso almeno per il primomese; la concentrazione di capi non devesuperare gli otto anatroccoli per metroquadrato di ricoveroIn corso di malattia si può intervenirecon un integratore alimentare liquido (nonè richiesta la prescrizione del veterinario)da diluire nell’acqua da bere (per esempioTricofood o Nuovo Tricofood: le dosi sonoindicate nelle istruzioni) [1] e somministrareper 8-10 giorni. I prodotti nonlasciano residui e le carni possono esseredestinate all’alimentazione umanain qualsiasi momento.FARAONELavoriRiproduttori. Le faraone che nellaprossima primavera inizieranno la deposizionedevono, in questi mesi, essereospitate in ricoveri asciutti con accessoal pascolo durante le ore di luce. I ricoveridevono essere aperti alla mattina erichiusi alla sera, dopo il rientro deglianimali dal pascolo.Soggetti all’ingrasso. In gennaio iniziatea preparare un idoneo ricovero perospitare le faraone del nuovo ciclo di allevamentoche inizia in febbraio. Il ricoverova dimensionato in base al numerodi animali che si intende allevare (laconcentrazione non deve superare i 10capi per metro quadrato di ricovero).Faraone. I ricoveri (comprese le archeal pascolo) devono essere aperti allamattina e richiusi alla sera, dopo il rientrodi tutte le faraoneFaraone. Si consiglia di effettuare lavaccinazione contro la pseudopesteche va fatta entro le prime tre settimanedi vita e ripetuta dopo un meseSUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2009 71


AllevamentiAlimentazione. I riproduttori, ancorain riposo, devono ricevere una razioneche li rinforzi senza però ingrassarli. Siconsiglia quindi di utilizzare una miscelacosì composta: mais 40%, crusca30%, soia integrale spezzata 15%, frumento15%.I soggetti all’ingrasso durante le primesettimane di vita possono essere alimentaticon una miscela così costituita: mais40%, farina di estrazione di soia 35%, orzo12%, crusca 10%, integratore mineralevitaminico 3%. La miscela deve essere distribuitaa volontà. Le faraone già dallaterza settimana di vita possono essere alimentatecon erbe e verdure tritate distribuitenell’apposita rastrelliera.Interventi sanitariSi consiglia di effettuare la vaccinazionecontro la pseudopeste che va fatta entrole prime tre settimane di vita e ripetuta dopoun mese. Per l’acquisto del vaccino ènecessaria la prescrizione veterinaria.GALLINE OVAIOLELavoriGalline ovaiole. Per aiutare le ovaiolegià in deposizione si consiglia diintegrare le ore di luce giornalieredel pollaio con luce artifi cialeLe galline più produttive sono già indeposizione. Per aiutarle si consiglia diintegrare le ore di luce giornaliere delpollaio con luce artificiale (vedi tabellinaa pag. 71). Non fate inoltre mai mancarealle ovaiole il pascolo (almeno 10metri quadrati di pascolo a capo); il movimentofisico e la luce naturale rinforzanogli animali e favoriscono la loro resistenzaalle malattie.Alimentazione. Se bene alimentate,anche nei mesi invernali le galline produconouova in quantità. Per la realizzazionedi una buona miscela, da somministrarea volontà, consigliamo l’impiegodei seguenti alimenti: mais 42%, crusca23%, farina di estrazione di soia20%, orzo 12%, integratore minerale vitaminico3%.Interventi sanitariIn questi mesi consigliamo la prevenzionedella pullorosi, una malattia infettivaspesso mortale che colpisce sia pulciniche adulti. I pulcini colpiti si presentanodeboli, sonnolenti e con le ali tenuteabbassate; sono inoltre affetti da gravediarrea bianca, con feci che aderisconoalle piume che circondano l’ano. Negliadulti, che si possono anche rivelare portatorisani (non manifestano i sintomi)della malattia, si può osservare una ridottadeposizione di uova e una diminuzionedel tasso di schiudibilità delle stesse.Per prevenire questa malattia è necessarioeliminare dalla riproduzionetutti gli animali portatori sani. Ciò è possibilegrazie a una prova di sieroagglutinazionerapida per la cui esecuzioneconviene rivolgersi al veterinario.Non è consigliabile la cura in quanto isoggetti guariti rimangono portatori dellamalattia; conviene quindi eliminarli (glianimali scartati dalla riproduzione possonoessere destinati alla mensa).OCHELavoriRiproduttori. Le oche non sono ancorain deposizione, ma conviene già formare igruppi (composti da 1 maschio e 3 femmine)per favorire la coesione dei nuclei familiari.Il ricovero, con pavimento copertodi paglia, deve ospitare non più di dueoche per metro quadrato di superficie. Ilpascolo, adiacente al ricovero, deve riservarealmeno 30 metri quadrati per capo.Soggetti all’ingrasso. Già dai primigiorni dell’anno potete acquistare ochettedi un giorno per iniziare un primo ciclodi ingrasso. Gli animali devono essereospitati in ambienti chiusi con unaconcentrazione di non oltre i 4 capi permetro quadrato di ricovero.Alimentazione. Anche se i riproduttorinon sono ancora in deposizione si consigliadi iniziare la somministrazione di unamiscela alimentare così composta: maisaziendale 42%, crusca 23%, farina diestrazione di soia 20%, orzo 12%, integratoreminerale vitaminico 3%. Oltre alla razioneaziendale, sempre disponibile, leoche devono poter usufruire anche di unampio pascolo che consente di risparmiaresulle spese di alimentazione.Ai soggetti all’ingrasso per le prime5-6 settimane deve essere distribuita unamiscela così realizzata: mais 34%, farinadi estrazione di soia 35%, crusca 18%,orzo 10%, integratore minerale vitaminico3%. In seguito la miscela sarà così realizzata:mais 40%, farina di estrazione disoia 30%, crusca 17%, orzo 10%, integratoreminerale vitaminico 3%.Interventi sanitariNessun intervento sanitario è previstoin questo periodo per le oche.POLLI DA CARNELavori1 2Oche. 1-Le oche non sono ancora in deposizione, ma conviene già formare i gruppi(composti da un maschio e tre femmine) per favorire la coesione dei nuclei familiari.2-Già dai primi giorni dell’anno potete acquistare ochette di un giorno periniziare un primo ciclo di ingrassoUn idoneo ricovero, ben attrezzato edimensionato, permette di allevare diversigruppi di polli da carne. Il ricovero, attrezzatocon posatoi per almeno 2/3 dellasuperficie, deve essere riscaldato e dimensionatoin modo da ospitare 10 capi72 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2009


per metro quadrato; la restante parte deveessere coperta da uno strato di truciolodi legno dello spessore di almeno 10 cm.Adiacente al ricovero deve essere realizzatoun recinto di ambientamento perabituare gli animali, a partire da fine febbraio,alle condizioni ambientali esterne;l’ambientamento al pascolo deve esseregraduale e avvenire dalla quarta alla sestasettimana di vita degli animali in basealle condizioni ambientali (più mite è lastagione, prima può iniziare).Alimentazione. Dall’età di un giornoe per le prime 5-6 settimane ai polli inallevamento si consiglia la distribuzionea volontà di questa miscela: mais 42%,farina di estrazione di soia 33%, crusca12%, orzo 10%, integratore minerale vitaminico3%. Dalla terza settimana divita, agli animali si possono somministrareerbe e verdure tritate utilizzandol’apposita rastrelliera.Interventi sanitariIn questo periodo consigliamo dicontrastare la coccidiosi, una malattiaparticolarmente grave che colpisce l’apparatodigerente dei pulcini specialmentedopo improvvisi sbalzi di temperaturae di umidità. Gli animali colpiti presentanosonnolenza, penne arruffate,difficoltà nei movimenti e ali cadenti. Sinota, inoltre, la tendenza ad appoggiarela punta del becco a terra, un calo delconsumo di mangime e un aumento dellanecessità di bere. Si può evidenziareanche una diarrea dapprima biancastra ein seguito con contenuto di sangue.Per prevenire la malattia si consigliadi mantenere in buono stato la lettieraAllevamentiPolli da carne. Adiacente al ricoverodeve essere realizzato un recinto di ambientamentoper abituare gli animalialle condizioni ambientali esterneTacchini. Vi consigliamo di acquistaresoggetti di razze rustiche che, a maturità,raggiungono il peso di 6-9 kg. Gli animalidevono essere allevati per tutto il mesedi febbraio in un ricovero chiuso e riscaldatocon una lampada elettrica o a gaspermanente; una lettiera asciutta e sana,infatti, con il calore provocato dalla fermentazionedelle feci distrugge le uovadel parassita, operando così un’azionedi sterilizzazione.In corso di malattia accertata si puòintervenire con un medicinale a base disulfachinossalina (per esempio Isochinossal,Aviochina) o toltrazuril (peresempio Baycor soluzione 2,5%) o amprolium(per esempio Amprolium 10%);per tutti i prodotti citati è necessaria laricetta veterinaria.TACCHINILavoriRiproduttori. Ai riproduttori, ancora inriposo, non dovete far mancare il pascoloin ragione di almeno 25 metri quadrati percapo. Il ricovero, invece, deve ospitare almassimo tre soggetti per metro quadratodi pavimento e avere posatoi su 1/3 dellasuperficie; la restante parte va coperta conuna lettiera di truciolo di legno di spessorenon inferiore ai 10 centimetri.Soggetti all’ingrasso. Un primo ciclodi ingrasso può essere iniziato in febbraio.Vi consigliamo di acquistare soggettidi razze rustiche che, a maturità,raggiungono il peso di 6-9 kg. Gli animalidevono essere allevati per tutto il mesedi febbraio in un ricovero chiuso e riscaldatocon una lampada elettrica o a gas.Alimentazione. I riproduttori, ancorain riposo, devono ricevere una razionerinforzante ma che non favorisca il loroingrasso. A questo scopo si consiglia unamiscela così composta: mais 40%, crusca30%, soia integrale spezzata 15%, risoasdasdfasdfLavori nel pollaio, nella colombaia e nella conigliera in gennaio e febbraio<strong>Pollaio</strong> Colombaia ConiglieraLavoriAnatre Faraone Galline Oche Polli Tacchini Colombi Conigligen. feb. gen. feb. gen. feb. gen. feb. gen. feb. gen. feb. gen. feb. gen. feb.Nuovo ciclo● ● ● ● ● ● ● ●Riproduzione● ● ● ● ● ●Raccolta uova● ●Ingrasso● ● ● ● ● ● ● ● ● ●Pascolo● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●Pulizia del ricovero● ● ● ● ●SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2009 73


Allevamentigrana verde spezzato o grano 15%.I soggetti all’ingrasso durante le primesettimane di vita possono essere alimentaticon una miscela distribuita a volontàcosì costituita: mais 40%, farina diestrazione di soia 35%, orzo 12%, crusca10%, integratore minerale vitaminico3%; già dalla terza settimana di vita itacchinotti possono essere alimentaticon erbe e verdure tritate distribuite nell’appositarastrelliera.Interventi sanitariNessun intervento sanitario è previstoin questo periodo per i tacchini.COLOMBAIALavori1Conigli. 1-Controllate i nidi: l’eventualemancanza di pelo deve essere colmatamanualmente togliendo il pelo dal pettodella femmina e introducendolo nel nido.2-La concentrazione di animali nei boxdi ingrasso a terra non deve superare i 7-8 capi per metro quadrato di pavimentoColombi. L’alimentazione va nelle appositemangiatoie a scomparti e va realizzatacon granaglie di mais, pisello,frumento e sorgo; i colombi utilizzano ivari semi in base alle esigenze e vengonoquindi evitati inutili sprechiLe coppie di colombi sono in riproduzione.Dopo 17-18 giorni di cova leuova si schiudono: alla nascita i piccionisono deboli, pesano circa 16-20 grammie si presentano ciechi e coperti di scarsopiumino. Col passare dei giorni i piccioncinidiventano meno fragili: apronogli occhi alla fine della prima settimana,a 10-12 giorni perdono il piumino e a12-15 iniziano a sviluppare le penne. Allaquarta settimana di vita i piccioni arrivanoal massimo del loro peso e inizianoa uscire dal nido. In questa fase sono destinatialla vendita o all’allevamento inazienda perché possano in seguito sostituirei riproduttori a fine carriera.Alimentazione. In questo periodoparticolarmente freddo curate l’alimentazioneper fornire ai colombi l’energianecessaria per far fronte all’attività riproduttiva.L’alimentazione, da fornirenelle apposite mangiatoie a scomparti,deve essere realizzata con granaglie dimais, pisello, frumento e sorgo; i colombiutilizzano i vari semi in base alle esigenzee vengono quindi evitati inutilisprechi. In alternativa si può realizzareuna miscela così costituita: 35% di semidi mais giallo, 30% di frumento, 20% dipiselli e 15% di sorgo.Devono essere sempre somministrateerbe e verdure ai colombi allevati alchiuso che non hanno la possibilità ditrovarle all’esterno della colombaia. Leverdure vanno somministrate tritate utilizzandouna rastrelliera in modo che icolombi non le imbrattino con le feci.Occorre fare attenzione anche che, datala stagione, l’acqua degli abbeveratoinon ghiacci.2Interventi sanitariNei nidiacei alla seconda settimanadi vita possono comparire in bocca delleplacche gialle e caseose che rivelanola presenza di tricomoniasi. È una malattiamolto diffusa tra i colombi, sicuramentequella che provoca i maggioridanni all’allevamento. Il contagio traadulti avviene attraverso l’acqua e glialimenti inquinati, mentre i piccoli vengonocontagiati con l’ingozzamento.Per prevenire la malattia occorre seguirele norme igieniche generali: igienee pulizia degli ambienti, delle mangiatoie,degli abbeveratoi, ecc.In corso di malattia si può intervenirecon un integratore alimentare liquido(non è richiesta la prescrizione veterinaria)da diluire nell’acqua da bere (peresempio Tricofood o Nuovo Tricofood:le dosi sono indicate nelle istruzioni) [1]e somministrare per 8-10 giorni. I prodottinon lasciano residui e le carni possonoessere destinate all’alimentazione umanain qualsiasi momento.CONIGLIERALavoriRiproduttori. In questi mesi freddi losvezzamento è sicuramente la fase piùdelicata durante la quale eventuali erroridi conduzione possono causare lamorte dei coniglietti e pertanto l’irrimediabilediminuzione di produttività dell’allevamento.Al momento della nascitai coniglietti sono totalmente dipendentidalle condizioni ambientali createartificialmente dalla madre con materialivari e col proprio pelo. La realizzazionedi un nido bene imbottito è una delleprime condizioni che l’allevatore devecontrollare: l’eventuale mancanza di pelodeve essere colmata manualmente togliendoil pelo dal petto della femmina eintroducendolo nel nido.Soggetti all’ingrasso. Dopo lo svezzamento,che avviene a cinque settimanedi vita, trasferite i coniglietti in box conpavimento coperto da un abbondantestrato (10 cm almeno) di paglia. Questasoluzione consente ai conigli un’ampiapossibilità di movimento che, combinatacon la disponibilità di fibra che gli animalihanno a disposizione con la lettiera, miglioranole loro condizioni di vita permettendobuone prestazioni produttive acosti relativamente bassi. La concentrazionedi animali non deve superare i 7-8capi per metro quadrato di pavimento.Alimentazione. Per quanto riguardal’alimentazione dei riproduttori, oltre alla74 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2009


Allevamentidistribuzione di un buon mangime commerciale,in questi mesi si consigliano abbondantisomministrazioni serali di fienonelle rastrelliere. Qualche radice di bietola(una radice di media grandezza ogniquattro conigli) o di carota (una carotaogni coniglio) sono ghiottonerie gradite.Ai soggetti all’ingrasso somministraredel buon fieno e del mangime inpellet, ai quali si può aggiungere un10% di granella d’orzo.Interventi sanitariNon dimenticate di vaccinare i coniglicontro la malattia X (rivolgetevi alveterinario).PORCILAIALavoriRiproduttori. Le scrofe fecondate sonoormai al secondo-terzo mese di gestazionee devono poter pascolare tranquillamente.Per chi vuole avviare un allevamentofamiliare con riproduzione aziendale èquesto il momento di acquistare dellescrofette di circa tre mesi da far fecondarein maggio. Le scrofette possono essereospitate in un’unica arca, ma con unampio pascolo a disposizione.Soggetti all’ingrasso. Questo è ilmomento migliore per preparare l’ambientedi allevamento dei suinetti di 30-35 kg che verranno acquistati a fine febbraio-primidi marzo. Ogni capo destinatoall’ingrasso deve avere a disposizione,all’interno del ricovero, uno spaziodi almeno 2 metri quadrati; al pascololo spazio deve essere di almeno 300metri quadrati per capo.Alimentazione. Alle scrofe riproduttriciè necessario somministrare una miscelaben razionata per favorire l’accumulodi riserve che verranno poi utilizzateper allattare i piccoli nei prossimi mesidi aprile e maggio. Si consiglia questamiscela: crusca 32%, orzo 28%, mais27%, farina di estrazione di soia 9,5%,integratore minerale vitaminico 3,5%.I soggetti all’ingrasso che non hannoancora raggiunto i 30 kg di peso devonoessere alimentati con una miscela chefavorisca il loro accrescimento cosìcomposta: mais 38%, orzo 22%, farinadi estrazione di soia 20%, crusca 10%,integratore minerale vitaminico 10%.Interventi sanitariNessun intervento sanitario è previstoin questo periodo per i suini.1 2Maiali. 1-Le scrofe fecondate sono ormai al secondo-terzo mese di gestazione e devonopoter pascolare tranquillamente. 2-Questo è il momento migliore per prepararel’ambiente di allevamento dei suinetti di 30-35 kg che verranno acquistati a fi -ne febbraio-primi di marzoSTALLACAPRELavoriRiproduttori. Nei primi due mesidell’anno, periodo in cui gli animali sonoa fine gestazione, è bene che i becchivengano lasciati col gregge di modo che,portando equilibrio all’interno del gruppo,possano evitare combattimenti tra lefemmine che potrebbero mettere a rischiola prosecuzione della gestazione.Da metà gennaio in avanti iniziano iparti: è importante che i capretti alla nascitatrovino un ambiente pulito, asciuttoe privo di correnti d’aria. È fondamentalequindi rinnovare periodicamentela lettiera con l’aggiunta giornalieradi paglia e garantire un buon ricircolod’aria nella stalla, controllando peròche non vi siano correnti direttesugli animali. Inoltre verificate sempreche, nelle aree di abbeverata, non ci sianozone d’umidità che favorirebbero lariproduzione di coccidi.Per assicurarvi che il parto vada abuon fine, dopo esservi lavati accuratamentele mani e tagliate le unghie, verificatecon le dita la corretta posizionedel feto. In caso di presentazione anomalabisogna cercare di porre il feto inuna delle due posizioni classiche: zampeanteriori in avanti e musello (cioè................) all’altezza del ginocchio, oppurezampe posteriori parallele.La regola d’oro, una volta verificata laasdasdfasdfLavori nella porcilaia e nella stalla in gennaio e febbraioLavoriAccoppiamentiPorcilaiaStallaMaiali Capre Pecore Cavalligen. feb. gen. feb. gen. feb. gen. feb.Parti● ● ● ●Ingrasso● ● ● ● ● ●Mungitura● ● ● ●TosaturaPascolo● ● ● ● ● ● ● ●Pulizia del ricovero●SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2009 75


Allevamentinei primi giorni di vita i pasti si susseguanoa più riprese con quantità di latte ridotte(minimo tre volte al giorno). Ricordacorrettaposizione, è sempre quella di nonintervenire e lasciare che l’animale possapartorire in tranquillità con i tempi che lanatura ha scelto. Solo nel caso in cui lafase espulsiva si prolunghi troppo a lungo(oltre la mezz’ora), rischiando di affaticareeccessivamente l’animale, si può stimolarecon le dita la rima vulvare (le partigenitali esterne) e i capezzoli provocandocosì una liberazione di ossitocina, ormoneche stimola le contrazioni dell’utero.Successivamente si possono afferrarecon le dita gli unghielli del capretto e, tirandodelicatamente, farlo nascere senzagrossi problemi.Soggetti all’ingrasso. A seconda deltipo di svezzamento che si attua in allevamento,le operazioni da effettuare dopola nascita sono diverse.Se i capretti vengono lasciati con lamadre è necessario solo disinfettare ilcordone ombelicale immergendolo perqualche secondo in un bicchierino contintura di iodio e verificare che il caprettoassuma il colostro (il primo latte prodotto),cioè poppi dalla madre entro ledue ore successive alla nascita; per il restosarà la madre a provvedere ai bisognidel giovane animale.Nel caso in cui il capretto, invece,venga svezzato artificialmente è necessarioallontanarlo subito dalla madre perrendere meno traumatica la separazione.È buona norma quindi asciugare accuratamentel’animale con paglia o con unasciugamano pulito, procedere alla disinfezionedel cordone ombelicale e porlo inun box ristretto riscaldato artificialmente.Dopo aver munto il colostro dalla madre(tale operazione stimola spesso la fuoriuscitadella placenta) lo si somministracon un biberon, avendo cura che entro leprime due ore di vita ne vengano assuntialmeno 100 millilitri. È buona norma cheCapre. Verifi cate sempre che le placenteespulse siano in numero pari ai caprettipartoriti; per poter effettuare un controllopiù attento, considerate che, terminatoil parto, gli animali tendono amangiare la placentaCapre. Da metà gennaio in avanti inizianoi parti: è importante che i caprettialla nascita trovino un ambiente pulito,asciutto e privo di correnti d’aria1 2Pecore. 1-La posizione tipica di allattamento con il muso della madre sul dorso dell’agnello;in caso di difficoltà di adozione un po’ di sale sul dorso dell’agnello può attirarel’attenzione di una madre sul nuovo nato. 2-Negli allevamenti da latte l’alimentazionedeve prevedere foraggio di buona qualità e una integrazione con concentratiche, per le pecore più produttive, può raggiungere i 600 grammi per capo al giornotevi che la temperatura del colostro nondeve mai essere inferiore ai 35 °C (negliintervalli si può lasciare il biberon immersoin un secchio d’acqua calda). Dalterzo giorno di vita è possibile l’utilizzodi latte in polvere.Alimentazione. A fine gestazione iriproduttori devono avere a disposizioneil miglior fieno presente in azienda. Acausa della ridotta capacità di ingestionedovuta alla presenza del feto, è necessariosomministrare foraggio di secondo/terzo taglio integrandolo con alimenticoncentrati (tipo mais, orzo e soia ingranella). Durante la lattazione la somministrazionedi fieno di primo e secondotaglio è a volontà e l’integrazione abase di concentrati può raggiungere ilchilogrammo al giorno a seconda dellaquantità di latte prodotta. Utile è anchela somministrazione di granella di maisintera che, stimolando la masticazione,induce la produzione di saliva la qualefavorisce la digestione degli alimenti alivello del rumine.Interventi sanitariNel caso in cui si verificasse qualcheaborto è buona norma chiamare il veterinarioe, in ogni caso, conservare feto eplacenta, da inviare all’Istituto zooprofilatticodi zona per la ricerca di una eventualecausa dell’aborto.PECORELavoriRiproduttori. È buona norma in prossimitàdel parto isolare la futura madre e,successivamente, madre e agnello perqualche giorno in un box singolo di almeno1,20x1,20 metri per facilitare il riconoscimentoe l’adozione, e per avviarel’allattamento. Nel caso in cui ci sianodifficoltà di adozione, può succedere chela mammella si gonfi troppo e l’agnellofaccia fatica a prendere in bocca il capezzolo.In questo caso si può mungere lapecora a mano delicatamente e inumidiretesta e dorso dell’agnello con il latte materno.Un’altra tecnica che favoriscel’adozione è quella di porre qualche granellodi sale grosso sul dorso dell’agnello.Quando l’allattamento si è bene avviatomadre e agnello possono essere rimessinel gregge. In caso di parti gemellari ricordateviche, se malauguratamente unagnello dovesse morire, è necessario neigiorni seguenti verificare le mammelledella madre, in quanto gli agnelli tendonoa succhiare il latte sempre dalla stessamammella; di conseguenza quello so-76 SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2009


pravvissuto difficilmente svuoterà entrambele mammelle, con conseguentiproblemi per la madre.Negli allevamenti da latte è periododi parti per le primipare, mentre le adultesono in piena lattazione; di conseguenzaè buona norma eseguire mensilmenteun controllo della qualità del latteprodotto, per tenere monitorato lo statosanitario delle mammelle e del lattestesso. Per questi controlli vi potete rivolgereall’Associazione provinciale allevatoridi zona o direttamente a laboratoriprivati.Soggetti all’ingrasso. Avviata l’adozione,madre e agnello possono tornare nelgregge. Un’ottima abitudine è quella dimarchiare l’agnello con il numero dellamadre: è sufficiente, sino a che non si metteil marchio auricolare, utilizzare una targhettada porre al collo dell’agnello.Alimentazione. Negli allevamenti dalatte l’alimentazione deve prevedere foraggiodi buona qualità e una integrazionecon concentrati che, per le pecore piùproduttive, può raggiungere i 600 grammiper capo al giorno.Negli allevamenti da carne è necessarioseparare il gruppo delle femmine in allattamento,alle quali va somministrato unbuon foraggio integrato da una miscela diorzo, crusca e avena, soprattutto a quei capiche devono svezzare più agnelli.Interventi sanitariNessun intervento sanitario è previstoin questo periodo per le pecore.CAVALLILavoriAllevamentiCavalli.Anche le fattriciin fasedi gravidanzaavanzatadovrebbero potersimuovere ognigiorno, magarisolo per unapasseggiatatranquilla (montateo condotte a mano),allo scopodi mantenereun buon tonodella muscolaturaCavalli. Cospargere velocemente ilmantello bagnato di sudore ell’animalecon dell’alcol (denaturato o canforato)subito prima della strigliata è unespediente che affretta l’evaporazionedell’umidità corporea e quindi favorisceuna più rapida asciugaturaAnche se le giornate sono ancoramolto brevi e la stagione non invitamolto a stare all’aperto, dovete cercaredi fare uscire ogni giorno i cavalliper almeno mezz’ora di attività fisica,sia per mantenerli in esercizio cheper distrarli dalla noiosa vita di scuderia.Le ore migliori sono ovviamentequelle centrali della giornata, durantele quali è opportuno anche arieggiarebene le scuderie, aprendo porte e finestre,a meno che il tempo sia davveroinclemente.Se i cavalli lavorano anche in questimesi invernali, magari perché impiegatiin attività agricole o per l’equitazione,fate attenzione a non forzare le andaturesui terreni ghiacciati o resiscivolosi dalla pioggia, onde non rischiarepericolosi incidenti.Anche le fattrici in fase di gravidanzaavanzata dovrebbero potersi muovereogni giorno, magari solo per una passeggiatatranquilla (montate o condottea mano), allo scopo di mantenere unbuon tono della muscolatura; durante ilparto infatti la cavalla è sottoposta a unosforzo fisico breve ma assai intenso e lapiena efficienza della muscolatura nonpuò che agevolare il miglior andamentodel travaglio. Al termine della gestazione,poi, in molte fattrici si assiste allosviluppo di un gonfiore più o meno marcatoa carico degli arti; questo perché lamassa del puledro in pancia ostacola unpo’ la circolazione nelle gambe dellamadre. Anche in questo caso, un regolaremovimento quotidiano può renderesenz’altro più lieve il fenomeno e farriassorbire i liquidi senza dover ricorrerea cure veterinarie.Alimentazione. Per quanto riguardal’alimentazione, non eccedete conle razioni dei cavalli che in questi mesinon lavorano e trascorrono le giornatenel box. Un cavallo di media mole ariposo non dovrebbe ricevere più di 10kg di fieno e 3 kg di granaglie o mangimial giorno. Accertatevi che l’acqua dibevanda sia sempre disponibile, vistoche in questo periodo può facilmenteghiacciare sulla superficie delle vascheesterne o nelle tubature non ben protette.Può accadere infatti che un cavallosi rifiuti di mangiare o appaiasofferente non perché malato, ma semplicementeperché non riesce ad abbeverarsida molte ore.Interventi sanitariPer evitare gravi malanni respiratorida raffreddamento, in questa stagionenon è il caso di sottoporre a docciaturei cavalli sudati al termine del lavoro, né èbene lasciarli fermi al freddo se sono madididi sudore. Occorre invece accelerarnel’asciugatura con una bella ed energicastrigliata, seguita da una breve passeggiataa mano, possibilmente con il cavalloprotetto da una coperta. Cospargere velocementeil mantello bagnato di sudoredell’animale con dell’alcol (denaturato ocanforato) subito prima della strigliata èun espediente che affretta l’evaporazionedell’umidità corporea e quindi favorisceuna più rapida asciugatura. Sono moltoutili per asciugare il mantello sul collo esul tronco del cavallo anche le stecche dasudore, da usarsi a due mani dall’alto versoil basso (su collo, dorso e fianchi) o dalbasso verso l’alto (sul ventre) per spremerevelocemente il sudore dal pelame.A cura di: Maurizio Arduin (Lavori eInterventi sanitari: <strong>Pollaio</strong> - Colombaia- Conigliera - Porcilaia); Marcello Volanti(Lavori e Interventi sanitari Capre- Pecore); Daniela Perniceni (Lavori eInterventi sanitari Cavalli).[1] Apa-ct - Via Schio, 21 - 47100 Forlì- Tel. 0543 705152.CONTROLLO INDIRIZZI AL 16-12-2008SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 1/2009 77

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