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Potenziometria - Università degli Studi di Bari

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ANALISI STRUMENTALE:<br />

POTENZIOMETRIA


POTENZIOMETRIA<br />

Misura dell’attività <strong>di</strong> una specie ionica X (a X = g X [X]) in funzione del<br />

potenziale elettro<strong>di</strong>co prodotto dallo stesso ione sulla superficie <strong>di</strong> un<br />

elettrodo<br />

I meto<strong>di</strong> potenziometrici si basano sulla misura del potenziale delle<br />

celle elettrochimiche in assenza <strong>di</strong> passaggio <strong>di</strong> corrente<br />

Tali meto<strong>di</strong>, semplici e non costosi possono essere utilizzate per<br />

misurare<br />

pH (industrie, città)<br />

gas nel sangue (clinica)<br />

CO 2 (oceanografia)<br />

costanti <strong>di</strong> equilibrio K A , K B , K ps , K f (chimica)


EQUILIBRI CHIMICI ALL’INTERFACCIA<br />

In un sistema solido-liquido, rappresentato per esempio da un metallo<br />

immerso in una soluzione <strong>di</strong> un elettrolita, la superficie delle due fasi è sede <strong>di</strong><br />

importanti fenomeni <strong>di</strong> natura elettrochimica<br />

Detti fenomeni <strong>di</strong>pendono essenzialmente dalla <strong>di</strong>versa elettroaffinità delle<br />

fasi a contatto, il che comporta una tendenza al trasferimento <strong>di</strong> elettroni<br />

dalla fase meno elettronegativa all’altra<br />

Ciò comporta lo stabilirsi <strong>di</strong> una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale tra metallo e<br />

soluzione e il metallo si comporta da elettrodo positivo se cede elettroni o da<br />

elettronegativo se li acquista<br />

Abbiamo già <strong>di</strong>mostrato che il potenziale <strong>di</strong> un elettrodo è determinato dalla<br />

concentrazione ( attività) <strong>di</strong> una o più specie contenute nella soluzione in cui<br />

è immerso<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista analitico è interessante seguire la variazione della forza<br />

elettromotrice della cella che <strong>di</strong>venterà notevole intorno al punto <strong>di</strong><br />

equivalenza


Si misura in Volt<br />

POTENZIALE ELETTRICO<br />

È l’energia (in joule) per portare un Coulomb <strong>di</strong> carica positivo dall’infinito a<br />

quel punto<br />

Pertanto la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale tra due punti è l’energia richiesta per<br />

trasportare un Coulomb <strong>di</strong> carica positiva dal punto negativo a quello positivo<br />

Meto<strong>di</strong> elettroanalitici<br />

<strong>Potenziometria</strong><br />

Misura il potenziale elettrico<br />

Voltammetria<br />

Osserva la relazione tra corrente e voltaggio<br />

durante una reazione elettrochimica<br />

Polarografia<br />

Misura la corrente che circola in una cella<br />

elettrochimica in funzione del potenziale<br />

applicato


POTENZIOMETRIA<br />

E cella = E ind - E rif + E j<br />

Elettrodo il cui<br />

potenziale varia<br />

al variare della<br />

concentrazione<br />

dell’analita<br />

secondo una<br />

legge nota<br />

Semicella con un<br />

potenziale noto,<br />

costante ed<br />

in<strong>di</strong>pendente dalla<br />

composizione<br />

della soluzione da<br />

analizzare<br />

Se cationi e anioni hanno la<br />

stessa mobilità è circa pari a<br />

0


POTENZIOMETRIA<br />

Le misure potenziometriche sono applicabili a tutti i tipi <strong>di</strong> reazioni chimiche<br />

Vantaggi<br />

È possibile lavorare in presenza <strong>di</strong><br />

soluzione colorate o opalescenti<br />

che potrebbero mascherare il<br />

viraggio <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>catori<br />

Elimina l’interpretazione soggettiva<br />

dell’operatore nell’in<strong>di</strong>viduare il<br />

viraggio cromatico<br />

Consente una elevata accuratezza<br />

Le analisi possono essere<br />

automatizzate<br />

Svantaggi<br />

Tempi <strong>di</strong> impiego superiori rispetto<br />

ad una analisi volumetrica<br />

Necessità <strong>di</strong> una apposita<br />

attrezzatura strumentale


POTENZIOMETRIA<br />

È la misura dell’attività ionica dal potenziale elettrico prodotto dallo ione alla<br />

superficie <strong>di</strong> un elettrodo<br />

Elettrodo in<strong>di</strong>catore<br />

Elettrodo impiegato per la determinazione<br />

della concentrazione dell’analita<br />

Elettrodo <strong>di</strong> riferimento<br />

Potenziale in<strong>di</strong>pendente dalla<br />

concentrazione dell’analita e/o da quella <strong>di</strong><br />

altri ioni presenti nella soluzione in esame<br />

E ind = E cella - E rif<br />

E = E a - 2.303RT<br />

zF<br />

log a x<br />

z<br />

E =<br />

potenziale dell’elettrodo in<strong>di</strong>catore che risponde allo ione x z versus<br />

l’elettrodo <strong>di</strong> riferimento<br />

E a = analogo a E°; è una costante del sistema impiegato e varia a seconda<br />

dell’elettrodo<br />

z = carica (segno) dello ione x che ha attività a x<br />

z


PRINCIPIO DEL POTENZIOMETRO<br />

La misura <strong>di</strong> una <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale può essere effettuata utilizzando un<br />

voltametro a corrente continua<br />

Nel caso delle misure potenziometriche non è possibile utilizzare questo tipo<br />

<strong>di</strong> apparecchio perché occorre evitare due fenomeni<br />

Mo<strong>di</strong>ficazione della forza elettromotrice della cella, dovuta all’assorbimento<br />

(per il proprio funzionamento) <strong>di</strong> una certa quantità <strong>di</strong> corrente<br />

Produzione <strong>di</strong> fenomeni elettrolitici (rendono inesatte le misure) per<br />

assorbimento <strong>di</strong> quella stessa corrente<br />

NB: Misure in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> corrente zero o in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> circuito aperto


ELETTRODI DI RIFERIMENTO<br />

L’elettrodo <strong>di</strong> riferimento ideale deve<br />

Avere un potenziale noto, costante, del tutto insensibile alla composizione<br />

della soluzione contenente l’analita<br />

Essere robusto e facile da assemblare<br />

Mantenere un potenziale costante anche a seguito <strong>di</strong> piccoli passaggi <strong>di</strong><br />

corrente attraverso al cella<br />

Elettrodo a calomelano<br />

Hg | Hg 2 Cl 2 (saturo), KCl (xM) ||<br />

Hg 2 Cl 2(s) + 2e - 2Hg (l) + 2Cl - (acq)<br />

Elettrodo a argento/argentocloruro<br />

Ag | AgCl (saturo), KCl (xM) ||<br />

AgCl (s) + e - Ag (s) + Cl - (acq)<br />

(xM) = [KCl]


ELETTRODI DI RIFERIMENTO<br />

Elettrodo a calomelano saturo<br />

Potenziale vs SHE<br />

Hg 2 Cl 2(s) + 2e - 2Hg (l) + 2Cl - (acq)<br />

T°C<br />

Calomelano<br />

0.1 M<br />

Calomelano<br />

3.5 M<br />

Calomelano<br />

saturo<br />

12<br />

0.3362<br />

0.2528<br />

15<br />

0.3362<br />

0.254<br />

0.2511<br />

20<br />

0.3359<br />

0.252<br />

0.2479<br />

25<br />

0.3356<br />

0.250<br />

0.2444<br />

30<br />

0.3351<br />

0.248<br />

0.2411<br />

35<br />

0.3344<br />

È il più adoperato<br />

0.246<br />

0.2376<br />

Il suo coefficiente <strong>di</strong> temperatura è il più<br />

elevato rispetto agli altri<br />

Il contatto con la soluzione <strong>di</strong> analita è<br />

assicurato dal <strong>di</strong>sco <strong>di</strong> vetro sinterizzato


ELETTRODI DI RIFERIMENTO<br />

Elettrodo ad Ag-AgCl<br />

Potenziale vs SHE<br />

AgCl (s) + e - Ag (s) + Cl - (acq)<br />

T°C<br />

Ag-AgCl 3.5 M<br />

Ag-AgCl saturo<br />

12<br />

15<br />

0.212<br />

0.209<br />

20<br />

0.208<br />

0.204<br />

25<br />

0.205<br />

0.199<br />

30<br />

0.201<br />

0.194<br />

35<br />

0.197<br />

0.189<br />

Al fine <strong>di</strong> evitare per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> soluzione dal tubo, viene depositato sul <strong>di</strong>sco uno<br />

strato <strong>di</strong> gel <strong>di</strong> agar saturato con KCl<br />

Si introduce quin<strong>di</strong> uno strato <strong>di</strong> KCl e successivamente si riempie il tubo con una<br />

soluzione satura dello stesso sale


ELETTRODI INDICATORI<br />

Un elettrodo in<strong>di</strong>catore ideale dovrebbe rispondere in maniera rapida e<br />

riproducibile a variazioni <strong>di</strong> concentrazione dei singoli ioni analiti o <strong>di</strong> un<br />

gruppo <strong>di</strong> ioni<br />

Gli elettro<strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori saranno scelti in funzione della titolazione da eseguire:<br />

Titolazioni con formazione <strong>di</strong> un complesso o <strong>di</strong> un precipitato<br />

L’elettrodo deve essere costituito dall’elemento stesso del catione che<br />

partecipa alla reazione<br />

Titolazioni acido-base<br />

Si debbono usare elettro<strong>di</strong> ad idrogeno o a “vetro”<br />

Titolazioni redox<br />

Dovranno essere impiegati materiali inerti alla reazione chimica come ad<br />

esempio platino o oro


ELETTRODI INDICATORI<br />

Elettro<strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>catori metallici<br />

I specie<br />

II specie<br />

Sistemi redox<br />

Cu metallico<br />

Ag rivestito con AgCl<br />

Platino metallico<br />

Elettro<strong>di</strong><br />

a membrana<br />

Elettro<strong>di</strong> a vetro<br />

Membrana liquida<br />

Membrana cristallina<br />

Elettro<strong>di</strong> composti<br />

pH<br />

Altri cationi<br />

Scambiatori liqui<strong>di</strong><br />

Gas-sensibili<br />

Enzimatici


ELETTRODI INDICATORI METALLICI DI I SPECIE<br />

Un elettrodo <strong>di</strong> prima specie è in <strong>di</strong>retto equilibrio con il catione derivante dal<br />

metallo elettro<strong>di</strong>co e implica una singola reazione<br />

M (acq)<br />

n+<br />

+ ne - M (s)<br />

0.0591 1<br />

0.0591<br />

E<br />

ind<br />

= E<br />

a<br />

- log = E<br />

n+ a<br />

- pM<br />

n [M ]<br />

n<br />

Metalli comunemente adoperati come elettro<strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori sono Cu, Cd, Pb,<br />

Hg, Ag<br />

Limiti<br />

Non risultano essere molto selettivi<br />

Zn e Cd possono essere adoperati solo in soluzioni neutre o basiche<br />

A causa <strong>di</strong> possibili ossidazioni alcuni elettro<strong>di</strong> possono essere utilizzati solo<br />

per soluzioni totalmente desaerate<br />

I potenziali non sono sempre riproducibili


ELETTRODI INDICATORI METALLICI DI I SPECIE<br />

Metalli come Fe, Cr, Co, Ni non forniscono potenziali riproducibili<br />

Per questo secondo set <strong>di</strong> metalli si osservano spesso pendenze<br />

significativamente <strong>di</strong>verse dal valore teorico 0.0591/n, questo a causa <strong>di</strong><br />

deformazioni nella struttura cristallina e presenza <strong>di</strong> film ossi<strong>di</strong> alla superficie<br />

E a<br />

E<br />

0.0591<br />

n<br />

pM<br />

E<br />

ind<br />

= E<br />

a<br />

- 0.0591<br />

n<br />

pM


ELETTRODI INDICATORI METALLICI DI II SPECIE<br />

I metalli non solo servono come elettro<strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori per il loro stesso catione ma<br />

rispondono anche alla concentrazione <strong>di</strong> anioni che formano precipitati poco<br />

solubili o complessi stabili con tali cationi<br />

Esempio #1<br />

Il potenziale <strong>di</strong> un elettrodo ad Ag, in una soluzione saturata con AgI,<br />

risponderà alla concentrazione <strong>di</strong> I -<br />

La combinazione delle due equazioni<br />

AgI (s) Ag + + I - (K ps )<br />

Ag + + e - Ag (s) E° = +0.799 V<br />

AgI (s) + e - Ag (s) + I -<br />

E ind = E AgI ° - 0.0591log[I - ] = E AgI ° + 0.0591pI<br />

E AgI ° = E Ag+/Ag ° + 0.0591logK psAgI = -0.151 V


ELETTRODI INDICATORI METALLICI DI II SPECIE<br />

Esempio #2<br />

Il mercurio si comporta come un elettrodo in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> II specie per misurare<br />

l’anione Y 4- dell’EDTA.<br />

Quando una piccola quantità del complesso molto stabile HgY 2- viene aggiunta<br />

alla soluzione contenente l’analita si ha che:<br />

HgY 2- + 2e - Hg (l) + Y 4- E° = +0.21 V<br />

4-<br />

0.0591 [Y ]<br />

ind<br />

0.21<br />

2-<br />

E = - log<br />

2 [ HgY<br />

]<br />

Varia durante la titolazione<br />

0.0591 0.0591<br />

= K - pY<br />

2 2<br />

4-<br />

E<br />

ind<br />

= K - log[Y ]<br />

K<br />

0.0591 1<br />

= 02 . 1 - log<br />

2 [HgY<br />

2-<br />

]<br />

K f = 6.3 . 10 21<br />

Costante se Y 4- è in eccesso o se<br />

è assente una specie MY 2- più<br />

stabile


ELETTRODI INDICATORI METALLICI AD AMALGAMA<br />

Consiste <strong>di</strong> un metallo (Cu) <strong>di</strong>sciolto nel mercurio<br />

Può essere preparato riducendo uno ione metallico ad un catodo <strong>di</strong> Hg<br />

Cu 2+ (acq) + 2e - Cu (Hg)<br />

0.0591<br />

2<br />

2+<br />

E<br />

ind<br />

= E<br />

a<br />

+ log[Cu ]<br />

Il principale vantaggio, in potenziometria, è che esso può essere usato nella<br />

forma <strong>di</strong> una goccia che estrude da un capillare <strong>di</strong> vetro:<br />

una nuova goccia per ogni misura (“elettrodo fresco”)


ELETTRODI INDICATORI METALLICI PER SISTEMI REDOX<br />

Elettrodo inerte costituito da Pt, Au, Pd<br />

Il suo potenziale <strong>di</strong>pende unicamente dal potenziale del sistema con cui esso è a<br />

contatto<br />

Esempio<br />

Il potenziale <strong>di</strong> un elettrodo <strong>di</strong> Pt immerso in una soluzione contenente Ce 3+ e<br />

Ce 4+ è<br />

3+<br />

[ Ce ]<br />

E<br />

ind<br />

= E° - 0.0591log<br />

Ce 4+<br />

[Ce<br />

4+<br />

]


ELETTRODI A MEMBRANA<br />

Sono fondamentalmente <strong>di</strong>versi dagli elettro<strong>di</strong> metallici sia nella costruzione<br />

che nel principio<br />

Membrane<br />

Cristalline<br />

Non cristalline<br />

Vetro<br />

Liquide<br />

Liquide immobilizzate<br />

Gli elettro<strong>di</strong> a membrana sono spesso in<strong>di</strong>cati come p-ione (pH, pCa, pNO 3 )


ELETTRODI A MEMBRANA LIQUIDA<br />

Particolarmente utili per la determinazione del Ca 2+ e K + nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> molti<br />

processi fisiologici<br />

Sviluppa un potenziale attraverso l’interfaccia fra la soluzione contenente<br />

l’analita e uno scambiatore ionico, in genere un <strong>di</strong>lalchilfosfato dello ione<br />

analita, che si lega selettivamente ad esso<br />

Le misure sono in<strong>di</strong>pendenti per valori <strong>di</strong> pH compresi tra 5.5 e 11<br />

Permette <strong>di</strong> determinare l’attività <strong>di</strong> ioni fino a valori <strong>di</strong> 5·10 -7 M


ELETTRODI A MEMBRANA<br />

Sono fondamentalmente <strong>di</strong>versi dagli elettro<strong>di</strong> metallici sia nella costruzione<br />

che nel principio<br />

Cristalline<br />

Vetro<br />

Membrane<br />

Non cristalline<br />

Liquide<br />

Liquide immobilizzate<br />

Per molti anni il metodo più conveniente per determinare il pH ha comportato la<br />

misura del potenziale sviluppato attraverso una sottile membrana <strong>di</strong> vetro<br />

separante due soluzioni con <strong>di</strong>fferenti [H + ]<br />

Il fenomeno su cui si base la misura è stato riportato da Cremer nel 1906


ELETTRODO A VETRO PER LA MISURA DEL pH<br />

Elettrodo <strong>di</strong><br />

riferimento 1<br />

E SCE<br />

Membrana che<br />

risponde al pH<br />

Elettrodo a vetro<br />

E j<br />

Soluzione <strong>di</strong> riferimento interna<br />

SCE || [H + ] = a 1 | Membrana <strong>di</strong> vetro | [H + ] = a 2 , [Cl - ] = 1M, AgCl (sat) | Ag<br />

Soluzione esterna<br />

dell’analita<br />

E 1 E 2<br />

E b = E 1 - E 2<br />

Elettrodo <strong>di</strong><br />

riferimento 2<br />

E Ag,AgCl


MEMBRANE DI VETRO<br />

Composizione<br />

Le prime membrane<br />

(Corning 015)<br />

Na 2 O 22 %<br />

CaO 6 %<br />

SiO 2 72 %<br />

Eccellente specificità fino a<br />

pH = 9<br />

Attualmente sono utilizzati vetri a <strong>di</strong>versa formulazione (Na + e Ca 2+ sono stati<br />

sostituiti da Li + e Ba 2+ )<br />

Cationi monovalenti: Na + , Li +<br />

Cationi bi o trivalenti: Ca 2+ , Al 3+<br />

mobili e responsabili della conduzione elettrica<br />

fortemente trattenuti


MEMBRANE DI VETRO<br />

Struttura<br />

Rete tri<strong>di</strong>mensionale <strong>di</strong> gruppi SiO 4<br />

4-<br />

nei quali ciascun atomo <strong>di</strong> silicio è legato a<br />

3 atomi <strong>di</strong> ossigeno <strong>di</strong>sposti su <strong>di</strong> un piano e uno al sopra o sotto lo stesso piano<br />

Ciascun ossigeno è con<strong>di</strong>viso a sua volta da due atomi <strong>di</strong> silicio mentre negli<br />

interstizi ci sono i cationi che controbilanciano la carica negativa


ELETTRODO A VETRO PER LA MISURA DEL pH<br />

Il potenziale costante dell’elettrodo Ag-AgCl e la [H + ] costante all’interno<br />

dell’elettrodo a vetro assicurano che le variazioni <strong>di</strong> potenziale misurate sono<br />

dovute a variazioni <strong>di</strong> [H + ] alla superficie esterna<br />

Sottile membrana<br />

<strong>di</strong> vetro sensibile al pH<br />

SCE || [H + ] = a 1 | Membrana <strong>di</strong> vetro | [H + ] = a 2 , [Cl - ] = 1M, AgCl (sat) | Ag


IGROSCOPICITÀ<br />

Le superfici <strong>di</strong> una membrana <strong>di</strong> vetro devono essere idratate prima che<br />

possano funzionare come elettrodo a pH (50 mg/cm 3 )<br />

Vetri non igroscopici non mostrano <strong>di</strong>pendenza dal pH, quelli igroscopici<br />

perdono la loro sensibilità in seguito a <strong>di</strong>sidratazione, fenomeno comunque<br />

reversibile<br />

L’idratazione coinvolge una reazione <strong>di</strong> scambio ionico fra cationi a carica<br />

singola presenti negli interstizi del reticolo vetroso e i protoni della soluzione<br />

H +<br />

sol<br />

+ Na + Gl -<br />

vetro<br />

Na +<br />

sol<br />

+ H + Gl -<br />

vetro<br />

Gl - = atomi <strong>di</strong> ossigeno legati ad un solo atomo <strong>di</strong> silicio<br />

La K <strong>di</strong> equilibrio è cosi grande che la superficie è interamente costituita da<br />

acido silicico<br />

Eccezioni in ambiente alcalino:<br />

un certo numero <strong>di</strong> siti è occupato da Na +


IGROSCOPICITÀ<br />

L’esposizione <strong>di</strong> una membrana all’acqua causa la formazione <strong>di</strong> uno strato <strong>di</strong><br />

gel <strong>di</strong> acido silicico <strong>di</strong> spessore compreso fra 10 -4 e 10 -5 mm<br />

Tutti i siti con una carica singola sono occupati da H + alla superficie esterna del<br />

gel e da Na + nella parte interna<br />

Schema <strong>di</strong> una membrana <strong>di</strong> vetro idratata<br />

Soluzione esterna<br />

Siti superficiali<br />

occupati da H +<br />

Gel<br />

idratato<br />

Vetro non<br />

idratato<br />

Gel<br />

idratato<br />

Soluzione interna<br />

Siti superficiali<br />

occupati da H +<br />

10 -4 mm<br />

10 -1 mm<br />

10 -4 mm<br />

Siti occupati Tutti i siti Siti occupati<br />

[H + da una miscela occupati da una miscela<br />

] = a 1<br />

H + e Na +<br />

da Na +<br />

H + e Na + [H + ] = a 2<br />

E b = E 1 - E 2


CONDUZIONE ELETTRICA NELLE MEMEBRANE<br />

La conduzione all’interno <strong>di</strong> una membrana <strong>di</strong> vetro idratata comporta il<br />

movimento <strong>di</strong> Na + e H +<br />

La conduzione attraverso l’interfaccia soluzione-gel avviene attraverso le<br />

seguenti reazioni:<br />

E b = E 1 - E 2<br />

H + + Gl - H + Gl -<br />

sol 1 vetro 1 vetro 1<br />

H + Gl - Gl - + H +<br />

vetro 2 vetro 2 sol 2<br />

E 1<br />

E 2<br />

SCE || [H + ] = a 1 | Membrana <strong>di</strong> vetro | [H + ] = a 2 , [Cl - ] = 1M, AgCl (sat) | Ag<br />

Le due superfici vetrose si caricano negativamente rispetto alle soluzioni con cui<br />

sono a contatto dando luogo ai due potenziali E 1 e E 2<br />

Attraverso la membrana quin<strong>di</strong> si sviluppa un potenziale controllato dalla [H + ] e<br />

la cui entità <strong>di</strong>pende dalla <strong>di</strong>fferenza della stessa [H + ] tra le due soluzioni


POTENZIALE DEGLI ELETTRODI A VETRO<br />

E int<br />

E j<br />

E asi<br />

E b<br />

E ext<br />

E = E int + E j + E asi + E b - E ext<br />

= potenziale dell’elettrodo interno <strong>di</strong> riferimento<br />

= potenziale <strong>di</strong> giunzione<br />

= potenziale <strong>di</strong> asimmetria tipico <strong>di</strong> ogni membrana<br />

= potenziale <strong>di</strong> membrana vero e proprio<br />

= potenziale dell’elettrodo esterno <strong>di</strong> riferimento (SCE)<br />

Potenziale <strong>di</strong> membrana<br />

Consiste dei due potenziali E 1 e E 2 ciascuno dei quali è associato con una delle<br />

due interfacce gel-soluzione<br />

E b = E 1 - E 2<br />

Eisenman (1962) ha <strong>di</strong>mostrato che<br />

[a ]<br />

E = J + 0.0591log [a ]<br />

1<br />

1 1 '<br />

1<br />

[a ]<br />

E = J + 0.0591log [a ]<br />

2<br />

1 2 '<br />

2<br />

dove a 1 e a 2 = a H + nelle due soluzioni, a 1 ’ e a 2 ’ = a H + negli stati superficiali dei due<br />

gel


POTENZIALE DEGLI ELETTRODI A VETRO<br />

[a ]<br />

[a<br />

2]<br />

E = J + 0.0591log E<br />

1<br />

= J<br />

2<br />

+ 0.0591log '<br />

[a ]<br />

[a<br />

2<br />

]<br />

1<br />

1 1 '<br />

1<br />

Se le superfici dei due gel hanno lo stesso numero <strong>di</strong> siti <strong>di</strong>sponibili per<br />

accomodare protoni allora le costanti J 1 e J 2 sono uguali<br />

Se tutti gli ioni Na + su entrambe le superfici sono stati sostituiti da H + allora a 1 ’ =<br />

a 2 ’<br />

Essendo il potenziale <strong>di</strong> membrana pari a<br />

E b = E 1 - E 2<br />

E 1 , rapporto tra a H + nella soluzione <strong>di</strong> analita e a H + della superficie del gel, può<br />

essere considerato la “forza motrice” della reazione<br />

mentre E 2 sarà quella della reazione<br />

H + + Gl - H + Gl -<br />

sol 1 vetro 1 vetro 1<br />

H + Gl - Gl - + H +<br />

vetro 2 vetro 2 sol 2


POTENZIALE DEGLI ELETTRODI A VETRO<br />

Essendo verificate tali eguaglianze<br />

Pertanto se le due superfici del gel sono identiche E b <strong>di</strong>pende solo da a H + nelle<br />

soluzioni sui due lati della membrana<br />

Per un elettrodo a vetro per la misura del pH a 2 è mantenuto costante, quin<strong>di</strong><br />

dove L’ = - 0.0591loga 2<br />

1<br />

E<br />

B<br />

= E<br />

1<br />

- E<br />

2<br />

+ 0.0591log [a<br />

2 ]<br />

E b = L’ + 0.0591loga 1<br />

Il potenziale E b risulta quin<strong>di</strong> una misura della attività dello ione idrogeno della<br />

soluzione esterna<br />

[a ]


POTENZIALE DI GIUNZIONE<br />

E = E int + E j + E asi + E b - E ext<br />

E mis = E cella + E j<br />

Si crea all’interfaccia tra un ponte salino e ciascuna semi-cella. È dovuto alla<br />

<strong>di</strong>versa mobilità delle <strong>di</strong>fferenti specie ioniche<br />

soluzione<br />

<strong>di</strong> NaCl<br />

Na +<br />

Cl -<br />

H 2 O<br />

soluzione<br />

<strong>di</strong> NaCl<br />

+ -<br />

+ - H 2 O<br />

+ -<br />

Zona ricca<br />

Zona ricca<br />

<strong>di</strong> Na +<br />

<strong>di</strong> Cl -<br />

Mobilità: Cl - > Na + ; K + ≈ Cl -


POTENZIALE DI ASIMMETRIA<br />

Quando si pongono da entrambe i lati <strong>di</strong> una membrana <strong>di</strong> vetro soluzioni ed<br />

elettro<strong>di</strong> <strong>di</strong> riferimento identici ci si dovrebbe aspettare un potenziale pari a<br />

zero<br />

Di fatto, quando si effettua l’esperimento, si trova frequentemente una<br />

piccola <strong>di</strong>fferenza detta appunto potenziale <strong>di</strong> asimmetria<br />

Questo potenziale varia gradualmente nel tempo<br />

Le origini <strong>di</strong> E asi sono oscure, includono comunque cause quali<br />

Differenze nelle tensioni delle due superfici della membrana, impartite<br />

durante la sua costruzione<br />

Abrasioni meccaniche<br />

Erosione chimica<br />

È necessaria quin<strong>di</strong> una frequente calibrazione


POTENZIALE DEGLI ELETTRODI A VETRO<br />

In definitiva si ha che<br />

E ind = E Ag-AgCl + E asi + E b<br />

essendo<br />

E b = L’ + 0.0591loga 1<br />

dove<br />

L’ = - 0.0591loga 2<br />

avremo che<br />

E ind = E Ag-AgCl + E asi + L’ + 0.0591loga 1<br />

ponendo<br />

L = E Ag-AgCl + E asi + L’<br />

il potenziale all’elettrodo in<strong>di</strong>catore risulta pari a<br />

E ind = L - 0.0591logpH


Errore alcalino<br />

ERRORI CON GLI ELETTRODI A VETRO<br />

Gli elettro<strong>di</strong> a vetro rispondono sia agli ioni H + che a quelli dei metalli alcalini in<br />

soluzioni basiche dove la concentrazione <strong>degli</strong> H + è molto più piccola <strong>di</strong><br />

quest’ultimi<br />

L’entità dell’errore alcalino, sempre negativo, <strong>di</strong>pende dal tipo <strong>di</strong> catione<br />

In generale<br />

H + Gl - + B + H + + B + Gl -<br />

vetro sol sol vetro<br />

dove B + = qualsiasi catione a carica singola<br />

a b b b<br />

K<br />

ex<br />

= ; = K<br />

a<br />

' '<br />

1 1 1 1<br />

' '<br />

1<br />

b1 a1<br />

a1<br />

ex<br />

attività <strong>di</strong> B + e H + alla superficie del vetro<br />

attività <strong>di</strong> B + e H + in soluzione<br />

A pH = 11 (1M in Na + )<br />

b<br />

a<br />

'<br />

1<br />

'<br />

1<br />

11<br />

= 10 Kex


Errore acido (pH < 0.5)<br />

ERRORI CON GLI ELETTRODI A VETRO<br />

Si hanno sempre errori <strong>di</strong> tipo positivo<br />

L’entità <strong>di</strong> tale errore non è particolarmente riproducibile e le cause non sono<br />

ancora ben identificate<br />

Un possibile spiegazione e’ data dalla sovrasaturazione dei siti superficiali tutti<br />

occuparti da H +<br />

In questo caso l’elettrodo non risponde più agli aumenti della [H + ] e i valori <strong>di</strong><br />

pH misurati risultano troppo alti


COEFFICIENTE DI SELETTIVITÀ<br />

Eisenman ha <strong>di</strong>mostrato che l’effetto <strong>di</strong> uno ione <strong>di</strong> metallo alcalino su E b può<br />

essere spiegato inserendo un termine ad<strong>di</strong>tivo<br />

E b = L + 0.0591log (a 1 + K H,B b 1 )<br />

coefficiente <strong>di</strong> selettività<br />

Per coefficiente <strong>di</strong> selettività si intende la misura della risposta <strong>di</strong> un elettrodo<br />

selettivo per un determinato ione nei confronti <strong>di</strong> un altro ione<br />

Esempio: nella determinazione del pH <strong>di</strong> una soluzione, se il catione interferente<br />

è Na + E b = L + 0.0591log (a H + + K H,Na+ a Na+ )<br />

I coefficienti <strong>di</strong> selettività variano da 0 (nessuna interferenza) a valori più gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> 1 e sono pubblicati dalle <strong>di</strong>tte costruttrici e utilizzati per correggere l’errore<br />

alcalino<br />

K H,B b 1 molto piccolo per un elettrodo a vetro per pH < 9


MISURA DEL pH: ASPETTI PRATICI<br />

Gli elettro<strong>di</strong> a vetro in soluzioni devono essere conservati con la membrana<br />

immersa in acqua. Altrimenti l’elettrodo deve essere tenuto in acqua per<br />

almeno 2h prima dell’uso<br />

Una delle operazioni più importanti è l’accurata calibrazione dell’elettrodo a<br />

vetro con un tampone standard<br />

Una misura accurata del pH richiede che il pHmetro sia standar<strong>di</strong>zzato con un<br />

tampone avente un pH il più vicino possibile al pH della soluzione dell’analita<br />

Necessaria una calibrazione relativa alla temperatura<br />

E’ necessario agitare la soluzione con un agitatore magnetico


MISURA DEL pH: EFFETTO DELLA FORZA IONICA<br />

La forza ionica influenza il pH<br />

Sistemi tampone in cui uno dei costituenti ha carica doppia danno valori<br />

<strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> a H + a forze ioniche <strong>di</strong>fferenti<br />

Ad esempio<br />

H PO<br />

- + 2-<br />

2 4 4<br />

H HPO -8<br />

2-<br />

2 4<br />

H PO<br />

H + HPO<br />

a + a 2-<br />

4<br />

K<br />

a<br />

= = 6.34 10<br />

a<br />

a 0.001 0.1<br />

H + 0.967 0.830<br />

H 2 PO 4<br />

-<br />

HPO 4<br />

2-<br />

0.964 0.780<br />

0.867 0.360


ELETTRODI A VETRO PER LA DETERMINAZIONE<br />

DI ALTRI CATIONI<br />

L’esistenza <strong>di</strong> un errore alcalino nei primi elettro<strong>di</strong> a vetro ha suggerito lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> vetri che rispondessero selettivamente a cationi <strong>di</strong>versi dallo ione H +<br />

Ad esempio, per lo ione Na +<br />

E b = L + 0.0591 log (a H + + K H,Na + a Na +)<br />

a H + deve essere trascurabile rispetto al prodotto K H,Na + a Na +<br />

In tal caso E b è in<strong>di</strong>pendente dal pH ed è invece funzione <strong>di</strong> pNa<br />

È stato <strong>di</strong>mostrato che l’incorporazione <strong>di</strong> Al 2 O 3 e B 2 O 3 nel vetro produce<br />

l’effetto desiderato


STRUMENTI PER LA MISURA DEI POTENZIALI DI CELLA<br />

Uno strumento per misure potenziometriche non deve essenzialmente far<br />

passare elettricità nella cella sotto stu<strong>di</strong>o<br />

Perché <br />

Una corrente causa variazioni <strong>di</strong> concentrazione dei reagenti<br />

Effetti <strong>di</strong> caduta del resistenza interna <strong>di</strong> cella (potenziale ohmico)<br />

Fenomeni <strong>di</strong> polarizzazione (<strong>di</strong> concentrazione o cinetica) che causano il<br />

sovravoltaggio<br />

pH-metri e pIonometri hanno in genere una incertezza <strong>di</strong> 0.02-0.002 unità <strong>di</strong><br />

pH (o pI)


MISURA POTENZIOMETRICA DIRETTA<br />

È una tecnica semplice che richiede solo un confronto tra il potenziale<br />

sviluppato dall’elettrodo in<strong>di</strong>catore nella soluzione analita e il suo potenziale<br />

quando immerso in una o più soluzioni a concentrazione nota<br />

La principale limitazione è dovuta all’esistenza <strong>di</strong> un potenziale <strong>di</strong> giunzione<br />

liquida<br />

E j è causato da una ineguale <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> cationi e anioni all’interfase tra le<br />

due soluzioni elettrolitiche<br />

E j può essere <strong>di</strong>minuito per interposizione <strong>di</strong> un elettrolita concentrato<br />

(ponte salino)<br />

Mobilità <strong>di</strong> ioni in acqua a 25°C<br />

H + 36.30 (m 2 s -1 V -1 )·10 -8<br />

Na + 5.19<br />

K + 7.62<br />

Cl - 7.91<br />

HCl 1 M<br />

H +<br />

Cl -<br />

- E j +<br />

HCl 0.01 M


EQUAZIONI PER LA POTENZIOMETRIA DIRETTA<br />

E oss = E rif + E j - E ind<br />

per il catione M n+ a 25°C<br />

0.0591 0.0591<br />

E<br />

ind<br />

= L + loga1<br />

= L - pM<br />

n<br />

n<br />

dove L = costante<br />

•per gli elettro<strong>di</strong> metallici = E°<br />

•per gli elettro<strong>di</strong> a membrana = somma <strong>di</strong> costanti (E asi )<br />

combinando le due equazioni<br />

E<br />

oss<br />

- (E<br />

rif<br />

+ E<br />

j<br />

- L) E<br />

oss<br />

- K<br />

p M = -loga<br />

1<br />

= = -loga<br />

1<br />

=<br />

0.0591 n<br />

0.0591 n<br />

per un anione M n-<br />

p K - E<br />

M = oss<br />

0. 0591 n<br />

K è determinata misurando una o più soluzioni standard a pM noto


METODI DI CALIBRAZIONE ELETTRODICA<br />

Esiste pertanto la necessità <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> calibrazione empiriche per uguagliare<br />

la forza ionica dello standard e del campione (accuratezza relativa 5% )<br />

Semplicità<br />

Velocità<br />

Vantaggi<br />

Applicabilità a monitoraggio continuo del pM<br />

Difficoltà insite nel metodo<br />

I risultati dell’analisi sono in termini <strong>di</strong> attività piuttosto che <strong>di</strong><br />

concentrazione (non sempre sono <strong>di</strong>sponibili i coefficienti <strong>di</strong> attività)<br />

Si assume che E j rimanga invariato quando la soluzione <strong>di</strong> analita è sostituita<br />

con lo standard<br />

Necessità <strong>di</strong> assumere che K rimanga costante dopo la calibrazione


ERRORI NELLA MISURA DEL pH<br />

Errore alcalino (pH > 9)<br />

[H + ] [Na + ] selettività<br />

Errore acido (pH < 0.5)


ERRORI NELLA MISURA DEL pH<br />

Errore in soluzioni non tamponate<br />

La membrana <strong>di</strong> vetro richiederà più tempo prima che entri in equilibrio con<br />

la soluzione<br />

Variazioni del potenziale <strong>di</strong> giunzione<br />

Se la composizione ionica della soluzione dell’analita è <strong>di</strong>versa da quella del<br />

tampone standard il potenziale <strong>di</strong> giunzione E j varierà anche se il pH delle due<br />

soluzioni è lo stesso (incertezza ~0.01 unità <strong>di</strong> pH)<br />

Errore nel pH del tampone standard<br />

La misura del pH non può mai essere più precisa ed accurata <strong>di</strong> quella del pH<br />

dei tamponi utilizzati per tarare il potenziometro e l’elettrodo. Questo errore<br />

è dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 0.01 unità <strong>di</strong> pH<br />

Gli ultimi due errori sono inevitabili e limitano effettivamente l’accuratezza<br />

della misura del pH con l’elettrodo a vetro a 0.02 unità <strong>di</strong> pH


MISURA POTENZIOMETRICA DIRETTA<br />

Calcolo dell’errore<br />

Si supponga un errore <strong>di</strong> circa 1 mV nella misura potenziometrica <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> NO 3<br />

-<br />

con un elettrodo NO 3<br />

-<br />

selettivo<br />

E = E a - 59.1log[NO 3- ] nessun errore<br />

E - 1 = E a - 59.1log([NO 3- ] + D) errore <strong>di</strong> 1 mV in E<br />

Sottraendo la seconda equazione dalla prima<br />

1 = 59.1log<br />

[ NO ] +<br />

-<br />

3<br />

[NO<br />

-<br />

3<br />

]<br />

-<br />

1 [ NO3<br />

] +<br />

antilog =<br />

59. 1 [ NO<br />

]<br />

-<br />

3<br />

1.040 = 1<br />

+ 0.040 =<br />

-<br />

[ NO3<br />

]<br />

- NO3<br />

[ ]<br />

Err% = 100 = 0.040 100 = 4.0%<br />

[ NO ]<br />

-<br />

3<br />

per cationi monovalenti (n = 1) Err% = 4.0<br />

per cationi bivalenti (n = 2) Err% = 8.0


METODO DELL’AGGIUNTA STANDARD<br />

Comporta la misura del potenziale del sistema elettro<strong>di</strong>co prima e dopo<br />

l’aggiunta <strong>di</strong> un volume misurato <strong>di</strong> una soluzione standard ad un volume<br />

noto della soluzione dell’analita<br />

Spesso un eccesso <strong>di</strong> elettrolita viene incorporato nella soluzione dell’analita<br />

per prevenire le variazioni consistenti della forza ionica che possono<br />

accompagnare l’ad<strong>di</strong>zione standard<br />

É necessario assumere che E j rimanga costante durante le due misure


METODO DELL’AGGIUNTA STANDARD<br />

Si consideri per esempio un volume <strong>di</strong> 100 mL <strong>di</strong> una soluzione incognita <strong>di</strong> Ca 2+<br />

che dà un E = +127.3 mV ad un elettrodo Ca-selettivo<br />

L’aggiunta <strong>di</strong> 5.00 mL <strong>di</strong> una soluzione <strong>di</strong> Ca 2+ 0.01 M sposta E a +136.8 mV<br />

Calcolare la [Ca 2+ ] incognita<br />

Le due equazioni pertinenti sono<br />

136.8<br />

2+<br />

= E<br />

a<br />

+ log [ Ca ] +<br />

Sottraendo la seconda equazione alla prima<br />

Da cui <strong>di</strong> ricava che [Ca 2+ ] = 4.16 . 10 -4 M<br />

59.1 100 5.00 0.01<br />

2 100 + 5 100 + 5<br />

59.1<br />

127.<br />

3 Ca<br />

2<br />

59.1<br />

9.5 = log<br />

2+<br />

= E<br />

a<br />

+ log[ ]<br />

0.952[ Ca ] + 4.76 10<br />

2+<br />

2 [ Ca ]<br />

2+<br />

-4


TITOLAZIONI POTENZIOMETRICHE<br />

Comportano la misura del potenziale <strong>di</strong> un idoneo elettrodo in<strong>di</strong>catore in<br />

funzione del volume <strong>di</strong> titolante aggiunto<br />

Sono particolarmente utili per titolazioni <strong>di</strong> soluzioni torbide e colorate e per<br />

rilevare la presenza <strong>di</strong> specie inattese in soluzione


TITOLAZIONI POTENZIOMETRICHE<br />

50.00 mL HCl 0.0500 M titolati con NaOH 0.100 M<br />

12.00<br />

10.00<br />

8.00<br />

mL<br />

24.00<br />

24.40<br />

24.60<br />

pH<br />

2.82<br />

3.10<br />

3.23<br />

24.80<br />

3.60<br />

6.00<br />

4.00<br />

2.00<br />

Punto equivalente<br />

pH = 7<br />

24.90<br />

25.00<br />

25.10<br />

3.90<br />

7.00<br />

10.10<br />

0.00<br />

23.50 24.00 24.50 25.00 25.50 26.00 26.50<br />

25.20<br />

25.40<br />

25.60<br />

26.00<br />

10.35<br />

10.65<br />

10.80<br />

11.20


TITOLAZIONI POTENZIOMETRICHE<br />

50.00 mL HCl 0.0500 M titolati con NaOH 0.100 M<br />

mL<br />

pH<br />

pH/ V<br />

35<br />

24.00<br />

2.82<br />

30<br />

24.40<br />

3.10<br />

25<br />

20<br />

15<br />

Punto equivalente<br />

()<br />

10<br />

5<br />

0<br />

24.00 24.20 24.40 24.60 24.80 25.00 25.20 25.40 25.60 25.80 26.00<br />

V me<strong>di</strong>o<br />

pH<br />

V<br />

3.10 - 2. 82<br />

24.40 - 24.00<br />

= = 0.70; V = = 24.20<br />

24.40 - 24.<br />

00<br />

2


TITOLAZIONI POTENZIOMETRICHE<br />

50.00 mL HCl 0.0500 M titolati con NaOH 0.100 M<br />

pH/<br />

V<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

Punto equivalente<br />

y = 0<br />

0<br />

-100<br />

-200<br />

-300<br />

y = -2825x + 70623<br />

-400<br />

24.50 24.60 24.70 24.80 24.90 25.00 25.10 25.20 25.30 25.40 25.50<br />

V me<strong>di</strong>o<br />

0 = -2825x + 70623<br />

x<br />

=<br />

70623 = 25.0 0 mL<br />

2825

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