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CAMPAGNE SICURE - Comune di Capurso

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16 <strong>di</strong>cembre - I carabinieri della stazione <strong>di</strong> Conversano, arrestarono tre persone della stessa<br />

famiglia, il 57enne Leonardo Capozza, la 46enne Anna Capozza e A.C., 19enne, <strong>di</strong> Bitonto con<br />

l’accusa <strong>di</strong> furto aggravato. I tre avevano appena rubato da un terreno rustico in contrada ‘Capone’<br />

<strong>di</strong> Conversano, due quintali <strong>di</strong> mandorle, Sul posto erano arrivati a bordo <strong>di</strong> un . Dopo<br />

aver parcheggiato il motocarro in modo che non fosse visibile dalla strada, armati <strong>di</strong> teli e bastoni,<br />

avevano cominciato ad alleggerire <strong>di</strong>versi alberi <strong>di</strong> mandorle, ancora carichi <strong>di</strong> frutto.<br />

Fondamentale, per l’arresto, la segnalazione ai carabinieri da parte degli agenti del locale consorzio<br />

<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>e campestri. L’operazione dei carabinieri allunga la lista degli arresti per furti in campagna<br />

che si erano verificati da un po’ <strong>di</strong> tempo. In tutto, da giugno in poi, 5 i bitontini arrestati per<br />

analoghi reati nella campagne <strong>di</strong> Conversano. Olive, legna da ardere ma anche produzioni fuori<br />

stagione, da vendere nei mercati della zona, erano i prodotti più appetiti. Se negli anni passati reati<br />

<strong>di</strong> questo genere erano normalmente messi a segno da citta<strong>di</strong>ni stranieri, si assisteva, invece, in<br />

questa stagione, all’impiego <strong>di</strong> giovanissimi del posto incensurati o comunque con piccoli<br />

precedenti penali.<br />

17 <strong>di</strong>cembre - Dopo lunghi appostamenti notturni, la polizia ferroviaria, insieme al Corpo<br />

Forestale dello Stato, sequestrarono una vasta area nelle campagne <strong>di</strong> Santeramo in Colle, dove<br />

erano ammassati considerevoli quantitativi <strong>di</strong> rame sottratti alle aziende telefoniche, elettriche e<br />

ferroviarie, La Polizia arrestò per riciclaggio Nicola Petragallo, pregiu<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> 52 anni, mentre<br />

privava i cavi degli elementi identificativi, peraltro in spregio a tutte le normative ambientali. Le<br />

indagini continuarono per verificare i collegamenti <strong>di</strong> Petragallo con elementi coinvolti nei furti <strong>di</strong><br />

rame avvenuti nelle zona e in altre province pugliesi, come pure i legami che l’uomo aveva con la<br />

filiera <strong>di</strong> rottami de<strong>di</strong>ti alla ricettazione <strong>di</strong> cavi <strong>di</strong> rame rubati.<br />

17 <strong>di</strong>cembre - Poco dopo le 17, in contrada ‘Torretta’, a pochi passi dalla provinciale per<br />

Bitonto. Nel corso <strong>di</strong> un controllo, le guar<strong>di</strong>e giurate del Consorzio <strong>di</strong> vigilanza campestre u<strong>di</strong>rono<br />

rumori sospetti provenire da un fondo e notato la presenza <strong>di</strong> due in<strong>di</strong>vidui non identificati, intenti<br />

nella raccolta delle olive ad un’ora insolita. I vigilantes fermarono subito uno dei due ladri, un<br />

52enne originario <strong>di</strong> Bitonto e residente a Palo, mentre il complice riuscì a fuggire nell’oscurità. Le<br />

guar<strong>di</strong>e chiamarono i carabinieri che arrestarono il malvivente. La refurtiva fu recuperata: circa 2<br />

quintali <strong>di</strong> olive più i teli <strong>di</strong> plastica e i sacchi vuoti.<br />

19 <strong>di</strong>cembre - In località ‘Cocola’, in agro <strong>di</strong> Locorotondo, alcune baracche attirarono<br />

l’attenzione degli agenti della Forestale che si imbatterono in un vero e proprio lager per animali:<br />

un’area ampia circa 450 metri quadrati, nella quale erano tenuti otto cavalli, quattro bovini, sette<br />

maiali, <strong>di</strong>eci capre, sei cani, oltre a conigli, polli. Gli animali erano circondati da rifiuti <strong>di</strong> ogni<br />

genere, letame, carcasse <strong>di</strong> frigoriferi, lavatrici, ringhiere da balcone, tapparelle, reti <strong>di</strong> materasso,<br />

serrande, porte e finestre. I cavalli erano tenuti in baracche fatiscenti, fra ferraglia e rifiuti <strong>di</strong> ogni<br />

tipo, mentre i bovini si adagiavano su cumuli <strong>di</strong> letame. In uno spazio <strong>di</strong> 2 metri per 3, erano stipati<br />

tre vitelli, mentre i caprini erano ammucchiati in una stalla improvvisata alta meno <strong>di</strong> un metro e<br />

mezzi e piena <strong>di</strong> letame, E se i maiali bivaccavano in baracche artigianali, 5 piccoli cagnolini erano<br />

costretti a <strong>di</strong>videre la gabbia con i conigli. A carico dei due anziani titolari della fattoria-lager fu<br />

riscontrata ogni tipo <strong>di</strong> violazione alle norme <strong>di</strong> settore che <strong>di</strong>sciplinano la tenuta degli animali, tutti<br />

detenuti abusivamente in assenza <strong>di</strong> qualsivoglia autorizzazione e senza microchip. I due anziani, a<br />

loro volta residenti in una limitrofa catapecchia, oltre che per maltrattamento <strong>di</strong> animali, furono<br />

anche denunciati per violazione della normativa ambientale in materia <strong>di</strong> rifiuti, Naturalmente<br />

l’intera area fu posta sotto sequestro.<br />

20 <strong>di</strong>cembre - Gli agenti del Corpo forestale dello Stato del comando <strong>di</strong> Altamura, nell’abito<br />

delle indagini, svolte durante l’estate 2011 anti incen<strong>di</strong>o, accertarono le responsabilità relative ad un<br />

rogo sviluppatosi in località ‘Iazzo Attorre’, nel territorio <strong>di</strong> Toritto, il 27 giugno del 2011. Le<br />

fiamme coinvolsero circa <strong>di</strong>eci ettari <strong>di</strong> bosco ceduo tutti ricadenti all’interno del Parco Nazionale<br />

dell’Alta Murgia, in un’area, quin<strong>di</strong>, sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico. Il<br />

proprietario fu denunciato all’autorità giu<strong>di</strong>ziaria per incen<strong>di</strong>o boschivo colposo, non avendo

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