Casa del Popolo- Parlamentul Romeno

More documents

Recommendations

Info

Dall’Agricoltura –all’Intercultura PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua Elisabetta diceva: “Italiani muratori, romeni per terraz zamenti, zingari braccianti ,Albanesi e Greci lavoravano in cantiere, tedeschi e ungheresi falegnami. I turchi bruciavano i mattoni.Ci sono stati dei maestri polacchi e intagliatori di pietra Cechi, i francesi disegnavano, gli inglesi misuravano, così che sul cantiere si incontravano cento costumi nazionali e parlavano quattordici lingue; si cantava,si dicevano parolacce , si litigava in tutti i dialetti e su tutti i toni; era un miscuglio simpatico e chiassoso di gente, di cavalli, di buoi.” La cerimonia della messa in posa della prima pietra, con speciale valore simbolico, si è svolta con tanto fasto, chiudendosi con le seguenti parole del re Carol I: “ Che si alzi questo castello e che sia finito, per poter diventare la culla della mia dinastia, della Dinastia nazionale.”Nelle fondamenta si sono fatti l’atto di fondamento e l’atto di costruzione, vicino a qualche moneta con l’effigia di Carol I. L’architetto, ammiratore dell’arte italiana, univa nella plastica delle facciate gli stili del neorinascimento italiano e del neorinascimento tedesco e trasformava l’interno di Peles in uno dei più notevoli monumenti di architettura storica, con l’unione di vari neostili. Sempre importante , grazie agli allestimenti successivi al 1900, al livello del secondo piano è nato uno dei più importanti complessi di Art Nouveau dalla Romania. La residenza è stata sopraelevata Progetto linguistico Comenius 1 accordo n°05-ITA01-S2C02-00060-1
Dall’Agricoltura –all’Intercultura PACHINO – NUCET parlano la stessa lingua con un piano, cosi come la torre principale, sottolineando in questo modo la grandezza della facciata principale .Nella sua forma finale, il palazzo si sviluppa su una superfice di 3200 mq, beneficiando di 160 camere e più di 30 bagni. La prima idrocentrale della Romania “Abbiamo visitato la prima idrocentrale del paese, costruita appositamente per il Castello Peles, nel 1884, un anno dopo l’inaugurazione del castello. Credo che in quel periodo. i nostri antenati non pensassero che potesse esistere qualcos’altro che illuminasse tranne la lucerna . Abbiamo saputo che in quel posto esistivano 5 idrocentrali delle quali 3 erano per l’illu minazione del castello e le altre 2 per l’illuminazione del parco e delle strade di accesso. Ciò che ci ha stupito è che l’ idrocentrale funziona ancora! Un museo che produce energia eletrica, quindi qualcosa di utile, non l’avevamo veramente visto fin’ora – tutto era in perfetto stato di funzionamento. Progetto linguistico Comenius 1 accordo n°05-ITA01-S2C02-00060-1
Page 2 and 3: Dall’Agricoltura -all’Intercult
Page 20 and 21: OMAGGIO A B UCAREST MAGGIO 2006

Casa del Popolo- Parlamentul Romeno

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?