15.11.2012 Views

impiego dell'alga verde chlamydomonas reinhardtii per la - CIRIAF

impiego dell'alga verde chlamydomonas reinhardtii per la - CIRIAF

impiego dell'alga verde chlamydomonas reinhardtii per la - CIRIAF

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

7° Congresso Nazionale <strong>CIRIAF</strong> – Atti (Perugia 30/31 marzo 2007)<br />

IMPIEGO DELL’ALGA VERDE CHLAMYDOMONAS REINHARDTII PER LA<br />

PRODUZIONE DI IDROGENO<br />

Ines Montecarlo 1 , Naida Corsi 2 , Margherita Giuliobello 2 , Federico Rossi 3 , Elio Cenci 1 , Francesco Bistoni 1 ,<br />

Antonel<strong>la</strong> Mencacci 1<br />

1 Sezione di Microbiologia, Dipartimento di Medicina S<strong>per</strong>imentale e Scienze Biochimiche,<br />

Università degli Studi di Perugia, Via del Giochetto, 06122 Perugia.<br />

2 IPASS-Consorzio Ingegneria Per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile, Via G. Guerra 23, 06127 Perugia.<br />

3 Sezione di Fisica Tecnica, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Perugia, Via<br />

Duranti 67, 06125 Perugia.<br />

SOMMARIO<br />

INTRODUZIONE<br />

La produzione fotobiologica di idrogeno da parte dell’alga <strong>verde</strong> Ch<strong>la</strong>mydomonas <strong>reinhardtii</strong> ha sviluppato notevole<br />

interesse nel campo del<strong>la</strong> ricerca sulle energie rinnovabili. La quantità di idrogeno prodotto da quest’alga dipende da vari<br />

fattori quali <strong>la</strong> composizione del terreno di coltura, l’esposizione al<strong>la</strong> luce so<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> presenza di ossigeno, etc.<br />

Nel nostro studio stiamo s<strong>per</strong>imentando le migliori condizioni di coltura dell’alga, al fine di ottenere una produzione<br />

ottimale di idrogeno. La s<strong>per</strong>imentazione re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> coltivazione di C. <strong>reinhardtii</strong> in terreni con diversa composizione<br />

chimica ha dimostrato che, in accordo con <strong>la</strong> letteratura specifica, <strong>la</strong> più elevata produzione di idrogeno si ottiene in terreno<br />

Tris-acetate phosphate (TAP) privo di zolfo e solfati. Sono stati condotti due es<strong>per</strong>imenti sottoponendo le colture a diverse<br />

condizioni di illuminamento. Nel primo es<strong>per</strong>imento sono stati utilizzati due tipi di <strong>la</strong>mpade fluorescenti a vapori di mercurio<br />

con diverse tem<strong>per</strong>ature di colore (rispettivamente 5.600 e 2.700 K), e una <strong>la</strong>mpada allo xeno con una tem<strong>per</strong>atura di colore di<br />

6.800 K. Nel secondo es<strong>per</strong>imento sono state impiegate due delle <strong>la</strong>mpade già utilizzate nel primo es<strong>per</strong>imento (una <strong>la</strong>mpada<br />

fluorescente a vapori di mercurio con una tem<strong>per</strong>atura di colore di 2.700 K e una <strong>la</strong>mpada allo xeno con una tem<strong>per</strong>atura di<br />

colore di 6.800 K). Inoltre alcuni campioni sono stati sottoposti ad illuminazione naturale. Lo scopo è stato quello di stabilire<br />

l’effetto delle diverse condizioni di illuminamento sul<strong>la</strong> produzione di idrogeno da parte delle colture.<br />

L’utilizzo indiscriminato di fonti non rinnovabili comporta<br />

sia il problema di garantire <strong>la</strong> sicurezza<br />

dell’approviggionamento di energia che quello di arginare<br />

l’impatto ambientale re<strong>la</strong>tivo a tale uso. Da qui <strong>la</strong> necessità di<br />

dover ricorrere a fonti di energia rinnovabili ovvero forme di<br />

energia che si rigenerano rapidamente mediante processi<br />

naturali. Una delle possibili alternative ai combustibili fossili è<br />

rappresenta dall’ idrogeno in quanto fonte di energia pulita e<br />

rinnovabile. L’affermarsi di questa tecnologia, una volta<br />

su<strong>per</strong>ati i suoi limiti intrinseci, è sicuramente una delle più<br />

affascinanti e stimo<strong>la</strong>nti prospettive nell’ottica di uno sviluppo<br />

ambientale e sociale realmente sostenibile.<br />

Lo sviluppo di una economia fondata sull’idrogeno<br />

richiede quindi l’implementazione di metodi di produzione,<br />

economicamente e tecnicamente competitivi. La produzione di<br />

idrogeno a partire da molecole inorganiche da parte di<br />

microrganismi rappresenta una attraente e ambiziosa<br />

possibilità. Allo stato attuale delle conoscenze, gli studi<br />

indicano <strong>per</strong> tale processo un livello di efficienza di<br />

conversione energetica (rapporto tra energia prodotta<br />

dall’idrogeno ottenuto e energia impiegata) compreso tra il 5%<br />

e il 10%. Nonostante il rendimento energetico sia troppo basso<br />

<strong>per</strong> un’applicazione su <strong>la</strong>rga sca<strong>la</strong> in termini economicamente<br />

vantaggiosi, tale tecnologia rappresenta un’interessante<br />

alternativa ai sistemi di conversione che impiegano fonti<br />

energetiche tradizionali, anche in considerazione dei notevoli<br />

margini di miglioramento offerti dai sistemi biologici.<br />

Il <strong>la</strong>voro s<strong>per</strong>imentale descritto nel presente articolo ha lo<br />

scopo di individuare le condizioni ottimali di coltivazione<br />

dell’alga <strong>verde</strong> Ch<strong>la</strong>mydomonas <strong>reinhardtii</strong>, finalizzate al<strong>la</strong><br />

produzione d’idrogeno, al fine di progettare un fotobioreattore<br />

ad elevata efficienza <strong>per</strong> <strong>la</strong> produzione biologica di tale gas.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Coltivazione di C. <strong>reinhardtii</strong>.<br />

Le colture di C. <strong>reinhardtii</strong> (7.5 x 10 4 cellule/ml terreno di<br />

coltura) sono state inocu<strong>la</strong>te all’interno di bottiglie graduate da<br />

500 ml in vetro borosilicato (figura 1).<br />

Figura 1: Bottiglia graduata<br />

Le bottiglie sono dotate di tappo in Politerefta<strong>la</strong>to di Butile<br />

(PBT) resistente fino a 180 °C con guarnizione in Politetra<br />

Fluoroetilene (PTFE). Ogni bottiglia presenta 5 attacchi con<br />

tappi forati dotati di setto poroso in butile/teflon.


Sono stati effettuati due diversi es<strong>per</strong>imenti in cui le colture<br />

sono state sottoposte a diverse condizioni di illuminazione<br />

(naturale e artificiale) ed è stata determinata <strong>la</strong> produzione di<br />

idrogeno a diversi tempi di coltura. A tal fine sono state<br />

allestite differenti postazioni, ognuna costituita da una scato<strong>la</strong><br />

con pareti riflettenti rivestite in alluminio, all’interno delle<br />

quali le bottiglie contenenti le colture sono state posizionate<br />

(Figura 2).<br />

Figura 2: Postazioni di prova<br />

Misurazione dell’drogeno prodotto<br />

Per <strong>la</strong> rilevazione dei gas contenuti nelle bottiglie è stato<br />

utilizzato un gascromatografo con rilevatore TCD in grado di<br />

misurare <strong>la</strong> <strong>per</strong>centuale in termini di concentrazione in volume<br />

di idrogeno (ma anche dell’azoto, dell’ossigeno e dell’anidride<br />

carbonica) presente all’interno dei contenitori di vetro durante<br />

l’intero <strong>per</strong>iodo di durata del<strong>la</strong> prova.<br />

In ognuno dei due es<strong>per</strong>imenti effettuati <strong>la</strong> prima di n<br />

misurazioni è stata condotta al momento dell’inoculo (t0 =<br />

tempo zero).<br />

Con T è indicato il <strong>per</strong>iodo di durata totale del<strong>la</strong> prova e<br />

con Ti l’intervallo di tempo tra una misurazione e l’altra con i<br />

= 1… n-1<br />

Indicando con xi <strong>la</strong> <strong>per</strong>centuale in volume di idrogeno<br />

rilevata dallo strumento e con vi il volume prelevato dal<br />

contenitore nel corso di ogni misurazione, il volume totale di<br />

idrogeno prodotto nel corso del<strong>la</strong> prova VH2 sarà dato da:<br />

n 1<br />

VH 2 = prodotto ∑ xi<br />

⋅ vi<br />

+ V H 2<br />

i 1<br />

−<br />

=<br />

in cui:<br />

V<br />

H 2<br />

prima del prelievo i<br />

=<br />

∑ − n 1<br />

i=<br />

1<br />

x ⋅V<br />

i<br />

libero<br />

prima del prelievo i<br />

Condizioni di coltura nel primo es<strong>per</strong>imento<br />

Nel primo studio C. <strong>reinhardtii</strong> è stata coltivata paralle<strong>la</strong>mente<br />

in terreni con diversa composizione chimica: Tris-acetatephosphate<br />

(TAP) con zolfo e TAP privo di zolfo e solfati (15 x<br />

10 6 C. <strong>reinhardtii</strong> in 200 ml di terreno TAP/ bottiglia). Le<br />

v<br />

i<br />

(1)<br />

(2)<br />

colture sono state esposte contemporaneamente a diverse<br />

tem<strong>per</strong>ature di colore mediante l’<strong>impiego</strong> di due tipi di<br />

<strong>la</strong>mpade fluorescenti a vapori di mercurio con tem<strong>per</strong>ature di<br />

colore di 5600 e 2700 K, e una <strong>la</strong>mpada allo xeno con una<br />

tem<strong>per</strong>atura di colore di 6800 K. (Tabel<strong>la</strong> 1)<br />

Tabel<strong>la</strong>1. Caratteristiche delle <strong>la</strong>mpade instal<strong>la</strong>te nelle tre<br />

postazioni<br />

TIPO DI<br />

LAMPADA<br />

TONALITÀ<br />

DI LUCE<br />

POTENZA<br />

NOMINALE<br />

(W)<br />

Indice di resa<br />

cromatica Ra<br />

Flusso<br />

luminoso<br />

Ф(lm)<br />

Lunghezza x<br />

diametro<br />

(mm)<br />

TEMP. DI<br />

COLORE<br />

TC (K)<br />

ILLUMIN.<br />

EV (lux)<br />

Lampada<br />

fluorescente<br />

a vapori di<br />

mercurio<br />

(765 BASIC<br />

OSRAM)<br />

Luce bianca<br />

diurna<br />

DAYLIGHT<br />

Lampada<br />

fluorescente<br />

a vapori di<br />

mercurio<br />

(865<br />

LUMINUX<br />

OSRAM)<br />

Luce bianca<br />

tono caldo<br />

WARM<br />

WHITE<br />

3x30 =90 3x30 =90 35<br />

70…79 80…89 >90<br />

1900<br />

(63 lm/W)<br />

2400<br />

(80 lm/W)<br />

Lampada<br />

allo xeno<br />

ULTRA<br />

WHITE<br />

895x26 895x26 40x7<br />

6500<br />

(valore<br />

misurato<br />

5600)<br />

3000<br />

(valore<br />

misurato<br />

2700)<br />

2500<br />

(70 lm/W)<br />

8000<br />

(valore<br />

misurato<br />

6800)<br />

12600 15300 3400<br />

Per <strong>la</strong> s<strong>per</strong>imentazione svolta sono stati preparati 6<br />

campioni codificati in base al tipo di terreno e al<strong>la</strong> <strong>la</strong>mpada<br />

utilizzata.<br />

La codifica dei campioni è riportata nel<strong>la</strong> Tabel<strong>la</strong> 2<br />

Tabel<strong>la</strong> 2. Codifica dei campioni<br />

Lampade - Tc (K)<br />

Tipologie di colture 2700 5600 6800<br />

C. <strong>reinhardtii</strong> in<br />

terreno senza zolfo<br />

C. <strong>reinhardtii</strong> in<br />

terreno con zolfo<br />

A B C<br />

AS BS CS<br />

Condizioni di coltura nel secondo es<strong>per</strong>imento<br />

Colture di C. <strong>reinhardtii</strong> in terreno TAP senza zolfo sono state<br />

sottoposte ad illuminazione continua con <strong>la</strong>mpada fluorescente<br />

con Tc= 2700 K e <strong>la</strong>mpada allo xeno e paralle<strong>la</strong>mente le stesse<br />

colture sono state esposte al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> luce del sole.<br />

Sono stati preparati 6 campioni codificati in base al tipo di<br />

terreno e al<strong>la</strong> <strong>la</strong>mpada del<strong>la</strong> postazione di prova in cui è stato<br />

posizionato il campione.<br />

La codifica dei campioni è riportata nel<strong>la</strong> Tabel<strong>la</strong> 3


Tabel<strong>la</strong> 3. Codifica dei campioni<br />

Tipologia di coltura Lampada A<br />

fluorescente<br />

15 x 10 6<br />

C. <strong>reinhardtii</strong>/200 ml<br />

TAP<br />

15 x 10 6<br />

C. <strong>reinhardtii</strong>/200 ml<br />

TAP<br />

15 x 10 6<br />

C. <strong>reinhardtii</strong>/200 ml<br />

TAP<br />

30 x 10 6<br />

C. <strong>reinhardtii</strong>/400 ml<br />

TAP<br />

30 x 10 6<br />

C. <strong>reinhardtii</strong>/400 ml<br />

TAP<br />

30 x 10 6<br />

C. <strong>reinhardtii</strong>/400 ml<br />

TAP<br />

RISULTATI<br />

Primo es<strong>per</strong>imento<br />

TC=2700 K<br />

1<br />

4<br />

Tipo di illuminazione<br />

Lampada C<br />

allo Xeno<br />

TC=6.800 K<br />

2<br />

5<br />

Luce<br />

so<strong>la</strong>re<br />

I campioni che hanno dato i migliori risultati in termini di<br />

quantità di idrogeno prodotto sono quelli delle colture A e C<br />

ovvero C. <strong>reinhardtii</strong> coltivata in terreno senza zolfo<br />

sottoposto ad illuminazione continua con <strong>la</strong>mpada fluorescente<br />

con Tc=2700 K (coltura A) e con <strong>la</strong>mpada allo xeno con<br />

Tc=6800K (coltura C)<br />

In partico<strong>la</strong>re (Figura 3) <strong>per</strong> l campione A <strong>la</strong> quantità totale<br />

di idrogeno prodotto è stata crescente nel tempo fino<br />

all’undicesimo giorno dall’inoculo in corrispondenza del quale<br />

è stato raggiunto il valore massimo di 164 mmol.<br />

Dall’undicesimo al ventiduesimo giorno dall’inoculo si è<br />

registrato un andamento decrescente e <strong>la</strong> quantità totale di<br />

idrogeno è scesa fino a 96 mmol. Dal giorno 22 al giorno 32 si<br />

è registrato un andamento oscil<strong>la</strong>nte con valore massimo di<br />

idrogeno prodotto di circa 120 mmol.<br />

Per il campione C <strong>la</strong> quantità totale di idrogeno prodotto è<br />

stata crescente nel tempo fino al ventesimo giorno dall’inoculo<br />

in corrispondenza del quale è stato raggiunto il valore<br />

massimo di 177 mmol. Dal ventesimo al ventiduesimo giorno<br />

si è registrato un andamento decrescente e <strong>la</strong> quantità totale di<br />

idrogeno è scesa fino a 105 mmol. Dal giorno 22 al giorno 32<br />

si è registrato un andamento oscil<strong>la</strong>nte, con valore massimo di<br />

idrogeno prodotto di circa 132 mmol.<br />

Per quanto riguarda i campioni delle culture in terreno con<br />

zolfo (AS, BS e CS) gli andamenti del<strong>la</strong> quantità totale di<br />

idrogeno prodotto erano oscil<strong>la</strong>nti durante i primi 11 giorni<br />

dall’inoculo (Figura 4). Tuttavia è durante tale <strong>per</strong>iodo che<br />

sono stati raggiunti i valori massimi <strong>per</strong> i campioni AS<br />

(cultura di C. <strong>reinhardtii</strong> in terreno con zolfo sottoposto ad<br />

illuminazione continua con <strong>la</strong>mpada fluorescente con Tc=<br />

2700 K) e BS (cultura di C. <strong>reinhardtii</strong> in terreno con zolfo<br />

sottoposto ad illuminazione continua con <strong>la</strong>mpada fluorescente<br />

3<br />

6<br />

con Tc= 5600 K). Tali valori sono pari a 15 mmol <strong>per</strong> il<br />

campione AS e 7 mmol <strong>per</strong> il campione BS.<br />

Il campione CS (cultura di C. <strong>reinhardtii</strong> in terreno con<br />

zolfo sottoposto ad illuminazione continua con <strong>la</strong>mpada allo<br />

xeno) ha presentato un andamento crescente nel tempo durante<br />

tutto il <strong>per</strong>iodo di durata del<strong>la</strong> prova raggiungendo un valore<br />

massimo di 7,6 mmol dopo 27 giorni dall’ inoculo.<br />

idrogeno prodotto (mmoli)<br />

200<br />

180<br />

160<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

Produzione idrogeno<br />

0<br />

0<br />

-20<br />

5 10 15 20 25 30 35<br />

t inoculo (gg)<br />

Figura 3: Quantità totale di idrogeno prodotto dalle colture di<br />

C. <strong>reinhardtii</strong> in 200 ml di terreno TAP senza zolfo in<br />

funzione del tempo.<br />

idrogeno prodotto (m moli)<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

-2<br />

Produzione idrogeno<br />

0<br />

0 5 10 15 20 25 30 35<br />

t inoculo (gg)<br />

Figura 4: Andamento del<strong>la</strong> quantità totale di idrogeno prodotto<br />

dalle culture coltivate in 200 ml di terreno TAP senza zolfo in<br />

funzione del tempo di inoculo<br />

I risultati ottenuti <strong>per</strong>mettono di trarre le seguenti<br />

conclusioni:<br />

1) a parità di condizioni di illuminazione il terreno di crescita<br />

migliore è risultato essere quello senza zolfo;<br />

2) le condizioni di luce più favorevoli <strong>per</strong> una maggior<br />

produzione di idrogeno da parte delle colture sono state<br />

A<br />

B<br />

C<br />

AS<br />

BS<br />

CS


ottenute con <strong>la</strong> <strong>la</strong>mpada fluorescente con tem<strong>per</strong>atura di colore<br />

di 2700 K e con <strong>la</strong> <strong>la</strong>mpada allo xeno. Con quest’ultima è stata<br />

registrata <strong>la</strong> massima produzione di idrogeno (177 mmol)<br />

dopo 20 giorni dall’inoculo.<br />

Secondo es<strong>per</strong>imento<br />

Le colture di C. <strong>reinhardtii</strong> sottoposte a <strong>la</strong>mpada<br />

fluorescente e <strong>la</strong>mpada allo xeno hanno <strong>per</strong>messo di ottenere<br />

andamenti e valori di idrogeno prodotto abbastanza simili e<br />

sicuramente migliori rispetto alle condizioni di illuminazione<br />

naturale.<br />

In partico<strong>la</strong>re i risultati più soddisfacenti sono stati<br />

raggiunti con il campione 1 (C. <strong>reinhardtii</strong> sottoposta a<br />

illuminazione artificiale con <strong>la</strong>mpada fluorescente con Tc =<br />

2700K), in cui <strong>la</strong> quantità totale di idrogeno prodotto è stata<br />

crescente nel tempo fino all’undicesimo giorno dall’inoculo in<br />

corrispondenza del quale è stato raggiunto il valore massimo<br />

di 116 mmol (Figura 5). Dall’undicesimo al trentatreesimo<br />

giorno dall’inoculo si è registrato un andamento decrescente e<br />

<strong>la</strong> quantità totale di idrogeno è scesa fino a 67 mmol.<br />

idrogeno prodotto (m moli)<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

-20<br />

Produzione idrogeno<br />

0<br />

0 5 10 15 20 25 30 35<br />

t inoculo (gg)<br />

Figura 5: Quantità totale di idrogeno prodotto dalle colture di<br />

C. <strong>reinhardtii</strong> in 200 ml di terreno TAP senza zolfo in<br />

funzione del tempo.<br />

Per le colture 4, 5, e 6, in cui <strong>la</strong> quantità di terreno<br />

all’interno di ciascuna bottiglia era doppia rispetto alle colture<br />

1, 2, e 3, e, di conseguenza, <strong>la</strong> quantità di cellule coltivate era<br />

raddoppiata, i risultati più soddisfacenti sono stati raggiunti<br />

con il campione 5 (C. <strong>reinhardtii</strong> sottoposta a illuminazione<br />

artificiale con <strong>la</strong>mpada allo xeno con Tc = 6800K) in cui <strong>la</strong><br />

quantità totale di idrogeno prodotto è stata crescente nel tempo<br />

fino al quattordicesimo giorno dall’inoculo in corrispondenza<br />

del quale è stato raggiunto il valore massimo di 286 mmol/400<br />

ml di TAP (Figura 6). Dal quattordicesimo al diciassettesimo<br />

giorno dall’ inoculo si è registrato un andamento decrescente e<br />

<strong>la</strong> quantità totale di idrogeno è scesa fino a 17-18 mmol e tale<br />

valore si è mantenuto costante fino al trentatreesimo giorno.<br />

1<br />

2<br />

3<br />

idrogeno prodotto (m moli)<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

-50<br />

Produzione idrogeno<br />

0<br />

0 5 10 15 20 25 30 35<br />

t inoculo (gg)<br />

Figura 6: Quantità totale di idrogeno prodotto dalle colture di<br />

C. <strong>reinhardtii</strong> in 400 ml di terreno TAP senza zolfo in<br />

funzione del tempo.<br />

CONCLUSIONI<br />

I risultati del<strong>la</strong> s<strong>per</strong>imentazione descritta dimostrano che:<br />

1) l’uso di terreno TAP privo di zolfo e solfati <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

coltivazione dell’alga C. <strong>reinhardtii</strong> si associa ad una<br />

maggiore produzione di idrogeno,<br />

2) <strong>la</strong> quantità di idrogeno prodotto è proporzionale al numero<br />

di cellule di Ch<strong>la</strong>mydomonas coltivate,<br />

3) <strong>la</strong> esposizione delle colture a luce artificiale è associata ad<br />

una maggiore produzione di idrogeno rispetto all’esposizione<br />

a luce so<strong>la</strong>re,<br />

4) <strong>la</strong> massima produzione di idrogeno (286 mmol/400ml di<br />

TAP) è stata registrata dopo esposizione al<strong>la</strong> luce da <strong>la</strong>mpada<br />

allo xeno, dopo 14 giorni dall’ inoculo.<br />

Non si è ritenuto opportuno normalizzare i quantitativi di<br />

idrogeno prodotto al volume di terreno poiché tale produzione<br />

dipende sia dal volume del<strong>la</strong> coltura, sia dal<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie libera<br />

di interfaccia con l’aria che con <strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie direttamente<br />

esposta al<strong>la</strong> luce so<strong>la</strong>re.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1. Belcher H. and Swale E., Culturing algae: a guide for<br />

school and colleges. Culture collection of Algae ad<br />

Protozoa, Ambleside, Eng<strong>la</strong>nd, U.K. 1988.<br />

2. Bistoni F., Mencacci A., Cenci E., Montecarlo I.,<br />

Corbucci C., Rossi F., Giuliobello M., Sviluppo di un<br />

dispositivo <strong>per</strong> l’ottenimento di idrogeno mediante<br />

processi fotobiologici. 6° Congresso Nazionale <strong>CIRIAF</strong><br />

– Atti (Perugia 7/8 aprile 2006).<br />

3. Gaffron H., Reduction of CO2 with H2 in green p<strong>la</strong>nts.<br />

Nature, vol. 143, pp 204-205, 1939.<br />

4. Gaffron H. and Rubin J., Fermentative and<br />

photochemical production of hydrogen in algae. Journal<br />

of General Physiology, vol. 26, pp. 219-240, 1942.<br />

4<br />

5<br />

6


5. Greenbaum E., Photosynthetic hydrogen and oxygen<br />

production: kinetic studies. Science, vol. 196, pp 879-<br />

880, 1982.<br />

6. Ji Hye Jo, Dae Sung Lee, Jong Moon Park, Modeling and<br />

Opimization of Photosynthetic Hydrogen Gas<br />

Production by Green Alga Ch<strong>la</strong>mydomonas <strong>reinhardtii</strong><br />

in Sulfur- Deprived Circumstance. Biotechnol. Prog.<br />

Vol. 22, pp. 431-437, 2006.<br />

7. Melis A., Zhang L., Forestier M., Ghirardi M.L., Seibert<br />

M., Sustained Photobiological Hydrogen Gas Production<br />

upon Reversible Inactivation of Oxygen Evolution in the<br />

Green Alga Ch<strong>la</strong>mydomonas <strong>reinhardtii</strong>. P<strong>la</strong>nt<br />

Physiology, vol. 122, pp 127-135, 2000.<br />

8. Mencacci A., Montecarlo I, Cenci E., Corsi N., Urbani<br />

M., Bistoni F. Proposta di un foto-bioreattore <strong>per</strong> <strong>la</strong><br />

produzione di idrogeno. 61° Congresso Nazionale ATI –<br />

Atti (Perugia 12-15 Settembre 2006).<br />

9. Myake M and Asada Y. Abstracts of the “4th Int.<br />

Conference on the Mol Biol. Hydrogenases” 104-105,<br />

1994<br />

10. Nerad T.A., ATCC Catalogue of protists. American Type<br />

Culture Collection, Rockwille, Mari<strong>la</strong>nd, USA. 1991

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!