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Periodico della Comunità Parrocchiale di <strong>Coccaglio</strong> - Marzo 2007 - n° 2/26
Composizione copert<strong>in</strong>a e logo<br />
di Ugo Capretti<br />
La vecchia Pieve<br />
periodico<br />
della Comunità parrocchiale<br />
di <strong>Coccaglio</strong><br />
Autorizzazione del Tribunale di Brescia<br />
n° 26/2007<br />
dell’8 settembre 2004<br />
n. 2/26 - Marzo 2007<br />
Direttore responsabile<br />
sac. Giuseppe Mensi<br />
Direttore<br />
sac. Giovanni Gritti<br />
Gruppo di redazione:<br />
d. Roberto Sonc<strong>in</strong>a, Stefano Pedal<strong>in</strong>o, Andrea<br />
Bighetti, Gianluca Pedrali, Anna Massetti<br />
Correzione delle bozze<br />
Cucchi Rosa, Bertassi Anna<br />
Sommario<br />
La primavera (v. qui a lato,<br />
una spledida fioritura sul<br />
nostro Montorfano, stagliata<br />
su un terso cielo d’azzurro<br />
<strong>in</strong>teso), seguita ad un<br />
<strong>in</strong>verno quanto mai bizzarro,<br />
ci annuncia la festa<br />
della Vita che trionfa: “Il<br />
Signore della vita era<br />
morto, ma ora, vivo, trionfa!”.<br />
Passando dalla Croce del<br />
Venerdì santo e dal Sepolcro del<br />
Sabato santo, Gesù trionfa sul<br />
male e sulla morte: Pasqua!<br />
Le pag<strong>in</strong>e che seguono vogliono<br />
aiutarci a ripercorrere questo<br />
camm<strong>in</strong>o; lo fanno anzitutto quelle<br />
del calendario liturgico che<br />
scandisce il susseguirsi di queste<br />
giornate, con i vari appuntamenti<br />
che le caratterizzano: dall’ultimo<br />
periodo della Quaresima, contrassegnato<br />
tra l’altro dalla Via<br />
Crucis nelle Diaconie, ci conduce<br />
mano a mano al tempo festoso<br />
dell’Alleluia; ad aiutarci nel dialogo<br />
personale con il Signore nei<br />
vari momenti ci sono le preghiere<br />
proposte.<br />
Le parole del Papa ci <strong>in</strong>troducono<br />
alla Settimana santa, il cui <strong>in</strong>izio<br />
- la Domenica delle Palme - è<br />
caratterizzato, ormai da decenni,<br />
dalla Giornata Mondiale delle<br />
Gioventù, celebrata a livello diocesano,<br />
<strong>in</strong> attesa del prossimo<br />
anno, a Sidney. La meditazione<br />
sulla Morte del Signore, il Martire<br />
per eccellenza, trova riscontro<br />
nell’attenzione ai martiri che lo<br />
hanno seguito e nella<br />
riflessione sulla Chiesa,<br />
Corpo del Cristo<br />
vivificato dallo Spirito.<br />
Allo stesso modo, la<br />
Vita che v<strong>in</strong>ce ci <strong>in</strong>vita<br />
a porre, sempre e di<br />
nuovo, l’attenzione sulla<br />
vita che nasce.<br />
A occupare la nostra<br />
attenzione dovrà esserci,<br />
sempre di più, il<br />
tema della famiglia, culla della<br />
vita.<br />
La Festa che ci chiama alla speranza,<br />
ci sollecità ad essere lievito<br />
nella realtà: le varie altre pag<strong>in</strong>e<br />
- di riflessione, di <strong>in</strong>formazione<br />
e di cronaca - ci aiutano a<br />
tenere lo sguardo su di essa,<br />
vista cogli occhi della speranza.<br />
Accanto a qualche lieve novità (v.<br />
questa pag<strong>in</strong>a), salutiamo l’<strong>in</strong>serimento<br />
di uno spazio dedicato al<br />
buon umore e con essa, la nuova<br />
curatrice.<br />
A tutti, buona lettura. La redazione<br />
Per i collaboratori de “La vecchia Pieve”<br />
Il prossimo numero uscirà il 13 maggio. A motivo del pellegr<strong>in</strong>aggio parrocchiale d’aprile, che si sovrappone ai normali<br />
tempi di lavorazione, gli articoli <strong>in</strong> corpo 12, su dischetto o, preferibilmente, all’<strong>in</strong>dirizzo di posta elettronica (v. sotto),<br />
devono pervenire entro il 18 aprile. Non rispondiamo della mancata pubblicazione degli articoli che perverranno oltre tale<br />
data. La Redazione non è tenuta a dare giustificazione degli articoli che ritiene opportuno non pubblicare o, all’occorrenza,<br />
modificare. Si fa viva preghiera di ritirare il materiale <strong>in</strong>formatico, fotografico o di altro tipo nell’ufficio parrocchiale<br />
entro 10 giorni dalla pubblicazione; il mancato ritiro verrà <strong>in</strong>teso come autorizzazione alla cest<strong>in</strong>atura o, ove possibile,<br />
al riutilizzo. Per ragioni editoriali, gli scritti non devono sopravanzare lo spazio di due pag<strong>in</strong>e, salvo casi eccezionali.<br />
Le parti eventualmente eccedenti verranno tagliate o pubblicate su un numero successivo. Si <strong>in</strong>vitano gli articolisti<br />
a presentare lavori che, anche qualora volessero far tesoro di scritti altrui, siano frutto di una propria rielaborazione.<br />
Recapito degli articoli: p.za Marenzio 22f (sacrestia-ufficio parrocchiale) - pieve@coccaglio.com
Editoriale<br />
a ge<br />
®<br />
associazione<br />
genitori<br />
<strong>Coccaglio</strong><br />
GLI ELEMENTI COSTITUTIVI<br />
DELLA FAMIGLIA<br />
La famiglia che viene rappresentata sui media è sempre più<br />
spesso un’istituzione <strong>in</strong> crisi, dest<strong>in</strong>ata a sparire: dim<strong>in</strong>uiscono<br />
i matrimoni, soprattutto quelli religiosi, aumentano le convivenze, nascono pochi bamb<strong>in</strong>i, le famiglie sono sempre<br />
più piccole, aumentano i divorzi e di conseguenza aumentano anche le famiglie ricostituite o “allargate”, che spesso<br />
si ristrutturano <strong>in</strong> modo “<strong>in</strong>formale”.<br />
Sembra di assistere ad una progressiva erosione della famiglia a favore di forme di convivenza di varia natura, sempre<br />
meno strutturate e stabili, sempre più “volatili”, con la tentazione di considerare segnale di libertà e di modernità<br />
<strong>in</strong>arrestabile e “v<strong>in</strong>cente” la tendenza a fare famiglia secondo nuove modalità. Mentre la famiglia “che tiene”, quella<br />
stabile, con un padre , una madre e qualche figlio (magari più di uno solo!), <strong>in</strong> fondo è solo un retaggio del passato,<br />
tanto che per def<strong>in</strong>irla si usa spesso l’espressione “famiglia tradizionale”.<br />
In realtà, il dato sorprendente è che oltre due terzi della popolazione complessiva, più di trenta milioni di anziani,<br />
adulti, giovani, adolescenti e bamb<strong>in</strong>i, cont<strong>in</strong>uano a fare famiglia nel senso più tradizionale del term<strong>in</strong>e, a restare<br />
fedeli alla promessa di cura e fedeltà reciproca scambiata dai coniugi, a farsi carico dei propri figli, dei propri genitori<br />
anziani, dei propri membri disabili.<br />
Occorre perciò un’operazione “culturale”, per salvaguardare questo concetto di famiglia, applicato e vissuto ma<br />
non “predicato”. E’, cioè, necessario riconoscere quali sono le caratteristiche del “famigliare” e <strong>in</strong> che cosa esso è<br />
diverso, unico e <strong>in</strong>sostituibile, rispetto a qualsiasi altra relazione primaria e affettiva, rispetto a qualsiasi altra libera<br />
scelta di vita privata. In estrema s<strong>in</strong>tesi, gli elementi costitutivi della famiglia, che la qualificano e nello stesso tempo<br />
ne evidenziano il ruolo sociale, sono quattro:<br />
- La famiglia è il luogo di valorizzazione e di riconoscimento delle differenze <strong>in</strong>dividuali e, <strong>in</strong> particolare, delle<br />
dist<strong>in</strong>zioni di genere <strong>in</strong> maschile e <strong>in</strong> femm<strong>in</strong>ile e delle relazioni <strong>in</strong>tergenerazionali. H. Levi Strass sottol<strong>in</strong>ea che la<br />
società ha bisogno della famiglia, perché solo attraverso la famiglia si garantisce l’identità del s<strong>in</strong>golo, la cont<strong>in</strong>uità<br />
delle generazioni e il rispetto delle persone.<br />
Come sancito anche nella Costituzione, la famiglia non è un fatto solo privato, una libera scelta di <strong>in</strong>dividui, ma è<br />
condizione socialmente rilevante, “pubblica”, poiché ridef<strong>in</strong>isce l’identità della s<strong>in</strong>gola persona e la sua relazione con<br />
il contesto sociale.<br />
- La famiglia vive di codici e di valori multidimensionali, ma essenziale, per<br />
la sua tenuta e il suo funzionamento, è la logica della reciprocità, del legame,<br />
del dono.<br />
- La famiglia è ambito educativo primario e <strong>in</strong>sostituibile a partire dalla nascita<br />
e per tutto il ciclo di vita delle persone: dalla mera sopravvivenza del neonato<br />
alla prima educazione alla socialità, dai valori agli stili di vita, dalle priorità<br />
etiche ai modelli antropologici: tutto ciò viene appreso <strong>in</strong> primo luogo <strong>in</strong> famiglia.<br />
- La famiglia non è qu<strong>in</strong>di un optional del quale si può fare a meno, ma una<br />
risorsa necessaria e <strong>in</strong>sostituibile per il s<strong>in</strong>golo e per la collettività.<br />
a cura dell’Age <strong>Coccaglio</strong>, da Avvenire<br />
www.age.it<br />
3
Editoriale<br />
Carissimi,<br />
Ai fratelli e alle sorelle di <strong>Coccaglio</strong><br />
l’ augurio di “Buona Pasqua” vuole esprimere il desiderio<br />
che tutti si sentano almeno un poco toccati dalla luce che promana<br />
dalla più grande e bella delle celebrazioni cristiane,<br />
così grande che occorrono i quaranta giorni della Quaresima<br />
per prepararla, i tre giorni del triduo Pasquale della Passione<br />
e Morte, della Sepoltura e della Resurrezione del Signore<br />
(rispettivamente Venerdì santo, Sabato santo e Domenica<br />
di Pasqua) per celebrare l’evento, otto giorni per festeggiarlo<br />
(l’Ottava di Pasqua) e i c<strong>in</strong>quanta giorni (il tempo<br />
Pasquale) per gustarne gioiosamente a fondo il Mistero.<br />
Augurare “buona Pasqua”, per un credente, significa aspettarsi,<br />
desiderare e chiedere per sé e per gli altri, con la preghiera,<br />
che la celebrazione della morte e resurrezione del<br />
nostro amato Signore apra il cuore alla gioia, allo stupore,<br />
al rendimento di grazie.<br />
Un <strong>in</strong>vito: celebrare la Festa, nel Signore<br />
La stagione <strong>in</strong> cui cade la Pasqua, già di per sé mite, complice<br />
questo clima un po’<br />
pazzo, può favorire il desiderio di<br />
trascorrere altrove questi giorni<br />
santissimi. Anche lontani fisicamente<br />
dalla Comunità di cui<br />
siamo parte, siamo comunque ad<br />
essa uniti attraverso la fede comune<br />
che, celebrata anche attraverso<br />
la liturgia, viene alimentata e ci<br />
unisce <strong>in</strong> comunione nell’unico<br />
Spirito del Risorto. Spero con tutto il cuore che nessuno di<br />
coloro che si ritiene cristiano, presente <strong>in</strong> Parrocchia o da<br />
essa distante, scelga di mancare l’appuntamento con<br />
l’Eucaristia proprio nel “Giorno fatto dal Signore” (Sal.<br />
117).<br />
Quello che vale per la grande Pasqua annuale, va affermato<br />
anche per la Pasqua settimanale, la Domenica: giorno del<br />
Signore e giorno dell’uomo, giorno del cristiano che, proprio<br />
<strong>in</strong> quanto cristiano, celebra ogni settimana l’evento centrale<br />
della sua fede. Ogni settimana, perché non basta, già lo<br />
ricordavo, la grande celebrazione annuale della Risurrezione<br />
e nemmeno i c<strong>in</strong>quanta giorni che <strong>in</strong>tercorrono tra<br />
questa e la Pentecoste. L’evento è talmente fondamentale<br />
per la fede che esso viene rivissuto ogni settimana nel giorno<br />
che prende il nome proprio da Colui che, glorificato con la<br />
risurrezione, diviene il Signore.<br />
Noi siamo persone che hanno la fortuna (diciamola giusta:<br />
la grazia) di poter celebrare l’Eucaristia e di rivivere <strong>in</strong><br />
essa, la morte e risurrezione del Signore. Com’è possibile, se<br />
si crede, perdere questo appuntamento e preferirne altri?<br />
Fedeli all’<strong>in</strong>contro con Lui, nella Comunità<br />
Accade anche da noi che vengano attuate <strong>in</strong>iziative, di<br />
carattere turistico o di altro tipo, senza una sufficiente<br />
attenzione al significato della Domenica. Se essa è giorno<br />
dell’uomo, dedicato allo svago e al giusto riposo, prima<br />
ancora è giorno del Signore. Le due cose non sono <strong>in</strong> concorrenza:<br />
è giorno del Signore che desidera <strong>in</strong>contrare l’uomo<br />
ed è giorno dell’uomo che ritrova pienamente se stesso<br />
nell’<strong>in</strong>contro con il Signore che nell’Eucaristia si fa dono. Il<br />
programma delle Domeniche organizzate<br />
dovrebbe contemplare la<br />
possibilità di partecipare alla<br />
Messa; quando non vi è co<strong>in</strong>volto<br />
anche il sabato, non sarebbe offensivo<br />
per nessuno l’<strong>in</strong>vito, aggiunto<br />
<strong>in</strong> calce, ad aprofittare della Messa<br />
vespert<strong>in</strong>a festiva del sabato. Alla<br />
f<strong>in</strong> f<strong>in</strong>e, però, la questione <strong>in</strong>terpella<br />
le scelte dei s<strong>in</strong>goli: è questione di<br />
buona volontà e di crederci; a volte sarebbe sufficiente una<br />
m<strong>in</strong>ima capacità di programmare gli impegni e si potrebbe<br />
trovare tempo per tutto. Altre volte può essere necessaria la<br />
scelta, che presuppone la consapevolezza di che cosa debba<br />
essere considerato prioritario.<br />
Nella sua Lettera per questo anno pastorale, il Vescovo ci dice<br />
che è necessario “riaffermare anche oggi la centralità della<br />
Domenica e della celebrazione dell’Eucaristia domenicale”.<br />
Non si tratta di sentirsi la coscienza a posto, perché s’è adempiuto<br />
un precetto. Scrive ancora il Vescovo che l’Eucaristia -<br />
e la Domenica - “prima di essere una questione di precetto,<br />
è una questione di identità e di appartenenza”: noi appar-<br />
4
Editoriale<br />
teniamo a Lui, perché “Egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo<br />
popolo” (Sal. 99) per il quale ha dato se stesso; Egli vuol essere<br />
nostro, nel dono della sua vita, perpetuato dal Sacramento<br />
del suo Corpo e del suo Sangue. Se è Lui che ci <strong>in</strong>vita, come<br />
potremo voltare il cuore da qualche altra parte?<br />
F<strong>in</strong>ché c’è Eucaristia, c’è speranza: perdere l’<strong>in</strong>contro con<br />
Lui, la Vita, significa smarrirne il fondamento.<br />
Buona Pasqua<br />
Ci sentiamo particolarmente vic<strong>in</strong>i a coloro che sono turbati<br />
dalla sofferenza o dalla preoccupazione, alle famiglie<br />
<strong>in</strong> difficoltà, a coloro che sono <strong>in</strong> ansia per la propria<br />
sorte o per quella di qualche persona cara; siamo vic<strong>in</strong>i a<br />
Crist<strong>in</strong>a, sperando per lei, <strong>in</strong>sieme ai suoi cari, che la lunga<br />
lotta per ritrovare piena coscienza e salute giunga ad un<br />
approdo soddisfacente; preghiamo perché, per tutti, la<br />
Pasqua accenda la luce della speranza.<br />
A tutti, di cuore, buona e santa Pasqua.<br />
Il Signore vi dia pace.<br />
don Giovanni<br />
“Domenica, niente spesa”<br />
Leggendo il quotidiano “Avvenire” di venerdì 19 gennaio, mi ha colpito un articoletto nel quale il responsabile dell’ufficio<br />
per la Pastorale del lavoro della diocesi di Milano, <strong>in</strong>vita tutti i cristiani e le persone di buona volontà, a<br />
boicottare le spese domenicali. Lo scritto si riferiva al progetto di legge regionale sugli orari degli esercizi commerciali:<br />
“E’ un progetto molto pericoloso. Il modello del consumo a tutti i costi presuppone, <strong>in</strong>fatti, che la persona<br />
valga <strong>in</strong> quanto potenziale cliente. E per noi, cristiani ma non solo, è <strong>in</strong>accettabile che il valore di una persona sia direttamente<br />
proporzionale ai soldi che può spendere”.<br />
C’è poi la ricaduta sulle famiglie, a com<strong>in</strong>ciare da quelle dei lavoratori costretti <strong>in</strong> servizio anche il giorno di festa. Il<br />
sacerdote, don Raffaello Ciccone, concludeva <strong>in</strong>vitando “i cristiani e tutte le persone di buona volontà” a praticare lo<br />
sciopero della spesa domenicale.<br />
Mi piace sentire voci come questa che mi <strong>in</strong>vitano a riflettere ed a riscoprire un modo diverso, più cristiano, ma anche<br />
più a portata di persona, di passare un giorno santo come la Domenica.<br />
Penso che tutti dobbiamo com<strong>in</strong>ciare a dire di no ad un mondo mercificato, dove tutto vale perché ha un valore economico;<br />
c’è qualcosa che non può essere comprato, ma deve essere costruito, e ciò sono i rapporti con la famiglia, con i<br />
figli, con gli amici, con la comunità.<br />
Ma davvero i centri commerciali possono riempire le nostre giornate festive, davvero è così necessario e <strong>in</strong>dispensabile<br />
fare la spesa la Domenica?<br />
Certo nei centri commerciali tutto è bello, tante luci, mille sorrisi costruiti, tanti profumi <strong>in</strong>voglianti, tanto rumore per<br />
non sentirsi soli, tanta confusione per non pensare o per dimenticare la settimana frenetica che dovremo affrontare,<br />
anche se poi passiamo un’ altrettanto frenetica Domenica a cercare un parcheggio che non si trova.<br />
Mi chiedo se non sia meglio trovarsi <strong>in</strong> luoghi più tranquilli, dove tu pensi cosa fare, dove tu gestisci il tuo tempo e i<br />
tuoi sentimenti. A volte può essere più faticoso, anche noioso, ma meno frenetico, più salutare per noi, per la nostra<br />
mente, per i nostri figli, che hanno la possibilità di godersi i propri genitori con tranquillità.<br />
Credo che dobbiamo riprendere <strong>in</strong> mano la nostra vita, com<strong>in</strong>ciare a liberarci da una mentalità che ci considera belli,<br />
bravi, <strong>in</strong>teressanti, ricchi, felici, solo se possiamo comprare quel tale prodotto o se frequentiamo quel locale o quel centro<br />
commerciale.<br />
C’è un modo diverso di vivere la vita, liberi da tanti condizionamenti, liberi perché considerati persone capaci di<br />
costruirsi e di essere felici anche con poche cose. Credo che, come mamme, dobbiamo aiutare i nostri figli a raggiungere<br />
questa libertà; solo <strong>in</strong>sieme lo possiamo fare, sostenendo ad esempio questo appello, ritornando a vivere la<br />
Domenica come giorno dedicato a Dio, che presuppone anche il mettere al centro la riscoperta della famiglia e della<br />
comunità, luoghi di <strong>in</strong>contro e di crescità .<br />
Torniamo ad <strong>in</strong>contrarci <strong>in</strong> Oratorio, impegnamoci a costruire e sostenere un luogo dove al centro ci siete tu e la tua<br />
famiglia, come persone e non come consumatori.<br />
INSIEME E’ PIU’ BELLO.<br />
Una mamma<br />
5
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI<br />
PER LA XXII GIORNATA MONDIALE<br />
DELLA GIOVENTÙ (1° APRILE 2007)<br />
“Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34)<br />
Cari giovani,<br />
<strong>in</strong> occasione della XXII Giornata<br />
Mondiale della Gioventù, che sarà<br />
celebrata nelle Diocesi la prossima<br />
Domenica delle Palme, vorrei<br />
proporre alla vostra meditazione<br />
le parole di Gesù: “Come io vi ho<br />
amato, così amatevi anche voi gli<br />
uni gli altri” (Gv 13,34).<br />
E’ possibile amare?<br />
Ogni persona avverte il<br />
desiderio di amare e di<br />
essere amata. Eppure<br />
quant’è difficile amare, quanti<br />
errori e fallimenti devono registrarsi<br />
nell’amore! C’è pers<strong>in</strong>o chi<br />
giunge a dubitare che l’amore sia<br />
possibile. Ma se carenze affettive<br />
o delusioni sentimentali possono<br />
far pensare che amare sia<br />
un’utopia, un sogno irraggiungibile,<br />
bisogna forse rassegnarsi?<br />
No! L’amore è possibile e scopo di<br />
questo mio messaggio è di contribuire<br />
a ravvivare <strong>in</strong> ciascuno di<br />
voi, che siete il futuro e la speranza<br />
dell’umanità, la fiducia nell’amore<br />
vero, fedele e forte; un<br />
amore che genera pace e gioia; un<br />
amore che lega le persone, facendole<br />
sentire libere nel reciproco<br />
rispetto. Lasciate allora che percorra<br />
<strong>in</strong>sieme a voi un it<strong>in</strong>erario,<br />
<strong>in</strong> tre momenti, alla “scoperta”<br />
dell’amore.<br />
Dio, sorgente dell’amore<br />
Il primo momento riguarda la<br />
sorgente dell’amore vero,<br />
che è unica: è Dio. Lo pone<br />
bene <strong>in</strong> evidenza san Giovanni<br />
affermando che “Dio è amore” (1<br />
Gv 4,8.16); ora egli non vuol dire<br />
solo che Dio ci ama, ma che l’essere<br />
stesso di Dio è amore.<br />
Siamo qui d<strong>in</strong>anzi alla rivelazione<br />
più lum<strong>in</strong>osa della fonte dell’amore<br />
che è il mistero tr<strong>in</strong>itario: <strong>in</strong><br />
Dio, uno e tr<strong>in</strong>o, vi è un eterno<br />
scambio d’amore tra le persone<br />
del Padre e del Figlio, e questo<br />
amore non è un’energia o un sentimento,<br />
ma una persona, è lo<br />
Spirito Santo.<br />
La Croce di Cristo rivela pienamente<br />
l’amore di Dio<br />
Come si manifesta a noi Dio-<br />
Amore? Siamo qui al secondo<br />
momento del nostro it<strong>in</strong>erario.<br />
Anche se già nella creazione<br />
sono chiari i segni dell’amore<br />
div<strong>in</strong>o, la rivelazione piena del<br />
mistero <strong>in</strong>timo di Dio è avvenuta<br />
con l’Incarnazione, quando Dio<br />
stesso si è fatto uomo. In Cristo,<br />
vero Dio e vero Uomo, abbiamo<br />
conosciuto l’amore <strong>in</strong> tutta la sua<br />
portata. Infatti “la vera novità<br />
del Nuovo Testamento – ho scritto<br />
nell’Enciclica Deus caritas est<br />
- non sta <strong>in</strong> nuove idee, ma nella<br />
figura stessa di Cristo, che dà<br />
carne e sangue ai concetti - un<br />
realismo <strong>in</strong>audito” (n. 12). La<br />
manifestazione dell’amore div<strong>in</strong>o<br />
è totale e perfetta nella Croce,<br />
dove, come afferma san Paolo,<br />
“Dio dimostra il suo amore verso<br />
di noi perché, mentre eravamo<br />
ancora peccatori, Cristo è morto<br />
per noi” (Rm 5,8). Ognuno di noi<br />
può pertanto dire senza tema di<br />
sbagliare: “Cristo mi ha amato e<br />
ha dato se stesso per me” (cfr Ef<br />
5,2). Redenta dal suo sangue,<br />
nessuna vita umana è <strong>in</strong>utile o di<br />
poco valore, perché tutti siamo<br />
amati personalmente da Lui con<br />
un amore appassionato e fedele,<br />
un amore senza limiti. La Croce,<br />
follia per il mondo, scandalo per<br />
molti credenti, è <strong>in</strong>vece “sapienza<br />
di Dio” per quanti si lasciano toccare<br />
f<strong>in</strong> nel profondo del proprio<br />
essere, “perché ciò che è stoltezza<br />
di Dio è più sapiente degli<br />
uom<strong>in</strong>i, e ciò che è debolezza di<br />
Dio è più forte degli uom<strong>in</strong>i” (cfr<br />
1 Cor 1,24-25). Anzi, il Crocifisso,<br />
che dopo la risurrezione<br />
porta per sempre i segni della<br />
propria passione, mette <strong>in</strong> luce le<br />
“contraffazioni” e le menzogne<br />
su Dio, che si ammantano di violenza,<br />
di vendetta e di esclusione.<br />
Cristo è l’Agnello di Dio, che<br />
prende su di sé il peccato del<br />
mondo e sradica l’odio dal cuore<br />
dell’uomo. Ecco la sua veritiera<br />
“rivoluzione”: l’amore.<br />
Amare il prossimo<br />
come Cristo ci ama<br />
Ed eccoci ora al terzo<br />
momento della nostra<br />
riflessione. Sulla croce<br />
Cristo grida: “Ho sete” (Gv<br />
19,28): rivela così un’ardente<br />
sete di amare e di essere amato<br />
da ognuno di noi. Solo se arriviamo<br />
a percepire la profondità e<br />
l’<strong>in</strong>tensità di un tale mistero, ci<br />
rendiamo conto della necessità e<br />
dell’urgenza di amarlo a nostra<br />
volta “come” Lui ci ha amati.<br />
Questo comporta l’impegno di<br />
6
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
dare anche, se necessario, la propria<br />
vita per i fratelli sostenuti<br />
dall’amore di Lui. Già nell’Antico<br />
Testamento Dio aveva detto:<br />
“Amerai il tuo prossimo come te<br />
stesso” (Lv 19,18), ma la novità di<br />
Cristo consiste nel fatto che<br />
amare come Lui ci ha amati significa<br />
amare tutti, senza dist<strong>in</strong>zioni,<br />
anche i nemici, “f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e”<br />
(cfr Gv 13,1).<br />
Testimoni dell’amore di Cristo<br />
Vorrei ora soffermarmi su<br />
tre ambiti della vita quotidiana<br />
dove voi, cari giovani,<br />
siete particolarmente chiamati a<br />
manifestare l’amore di Dio. Il<br />
primo ambito è la Chiesa che è la<br />
nostra famiglia spirituale, composta<br />
da tutti i discepoli di Cristo.<br />
Memori delle sue parole: “Da questo<br />
tutti sapranno che siete miei<br />
discepoli, se avrete amore gli uni<br />
per gli altri” (Gv 13,35), alimentate,<br />
con il vostro entusiasmo e la<br />
vostra carità, le attività delle<br />
parrocchie, delle comunità, dei<br />
movimenti ecclesiali e dei gruppi<br />
giovanili ai quali appartenete.<br />
Siate solleciti nel cercare il bene<br />
dell’altro, fedeli agli impegni<br />
presi. Non esitate a r<strong>in</strong>unciare<br />
con gioia ad alcuni vostri svaghi,<br />
accettate di buon animo i sacrifici<br />
necessari, testimoniate il<br />
vostro amore fedele per Gesù<br />
annunciando il suo Vangelo specialmente<br />
fra i vostri coetanei.<br />
Prepararsi al futuro<br />
Il secondo ambito, dove siete<br />
chiamati ad esprimere l’amore<br />
e a crescere <strong>in</strong> esso, è<br />
la vostra preparazione al futuro<br />
che vi attende. Se siete fidanzati,<br />
Dio ha un progetto di amore<br />
sul vostro futuro di coppia e di<br />
famiglia ed è qu<strong>in</strong>di essenziale<br />
che voi lo scopriate con l’aiuto<br />
della Chiesa, liberi dal pregiudizio<br />
diffuso che il cristianesimo,<br />
con i suoi comandamenti e i suoi<br />
divieti, ponga ostacoli alla gioia<br />
dell’amore ed impedisca <strong>in</strong> particolare<br />
di gustare pienamente<br />
quella felicità che l’uomo<br />
e la donna cercano<br />
nel loro reciproco<br />
amore. L’amore dell’uomo<br />
e della donna è<br />
all’orig<strong>in</strong>e della famiglia<br />
umana e la coppia<br />
formata da un uomo e<br />
da una donna ha il suo<br />
fondamento nel disegno<br />
orig<strong>in</strong>ario di Dio<br />
(cfr Gn 2,18-25).<br />
Imparare ad amarsi<br />
come coppia è un camm<strong>in</strong>o<br />
meraviglioso, che<br />
tuttavia richiede un<br />
tiroc<strong>in</strong>io impegnativo.<br />
Il periodo del fidanzamento,<br />
fondamentale<br />
per costruire la coppia,<br />
è un tempo di<br />
attesa e di preparazione,<br />
che va vissuto<br />
nella castità dei gesti<br />
e delle parole. Ciò permette<br />
di maturare nell’amore,<br />
nella premura e nell’attenzione<br />
verso l’altro; aiuta ad esercitare<br />
il dom<strong>in</strong>io di sé, a sviluppare il<br />
rispetto dell’altro, caratteristiche<br />
tutte del vero amore che non<br />
ricerca <strong>in</strong> primo luogo il proprio<br />
soddisfacimento né il proprio<br />
benessere. Nella preghiera comune<br />
chiedete al Signore che custodisca<br />
ed <strong>in</strong>crementi il vostro<br />
amore e lo purifichi da ogni egoismo.<br />
Non esitate a rispondere<br />
generosamente alla chiamata del<br />
Signore, perché il matrimonio<br />
cristiano è una vera e propria<br />
vocazione nella Chiesa.<br />
Ugualmente, cari giovani e care<br />
ragazze, siate pronti a dire “sì”,<br />
se Iddio vi chiama a seguirlo sulla<br />
via del sacerdozio m<strong>in</strong>isteriale o<br />
della vita consacrata. Il vostro<br />
esempio sarà di <strong>in</strong>coraggiamento<br />
per molti altri vostri coetanei,<br />
che sono alla ricerca della vera<br />
felicità.<br />
Crescere nell’amore ogni giorno<br />
Il terzo ambito dell’impegno<br />
che l’amore comporta è<br />
quello della vita quotidiana<br />
con le sue molteplici relazioni. Mi<br />
riferisco segnatamente alla famiglia,<br />
alla scuola, al lavoro e al<br />
tempo libero. Cari giovani, coltivate<br />
i vostri talenti non soltanto<br />
per conquistare una posizione<br />
sociale, ma anche per aiutare gli<br />
altri “a crescere”. Sviluppate le<br />
vostre capacità, non solo per<br />
diventare più “competitivi” e<br />
“produttivi”, ma per essere<br />
“testimoni della carità”. Alla formazione<br />
professionale unite lo<br />
sforzo di acquisire conoscenze<br />
religiose utili per poter svolgere<br />
la vostra missione <strong>in</strong> maniera<br />
responsabile. In particolare, vi<br />
<strong>in</strong>vito ad approfondire la dottr<strong>in</strong>a<br />
sociale della Chiesa, perché dai<br />
suoi pr<strong>in</strong>cipi sia ispirata ed illum<strong>in</strong>ata<br />
la vostra azione nel mondo.<br />
Lo Spirito Santo vi renda <strong>in</strong>venti-<br />
7
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
vi nella carità, perseveranti negli<br />
impegni che assumete, e audaci<br />
nelle vostre <strong>in</strong>iziative, perché<br />
possiate offrire il vostro contributo<br />
per l’edificazione della<br />
“civiltà dell’amore”. L’orizzonte<br />
dell’amore è davvero sconf<strong>in</strong>ato:<br />
è il mondo <strong>in</strong>tero!<br />
“Osare l’amore” seguendo l’esempio<br />
dei santi<br />
Cari giovani, vorrei <strong>in</strong>vitarvi a<br />
“osare l’amore”, a non desiderare<br />
cioè niente di meno<br />
per la vostra<br />
vita che un<br />
amore forte e<br />
bello, capace di<br />
rendere l’esistenza<br />
<strong>in</strong>tera<br />
una gioiosa realizzazione<br />
del<br />
dono di voi stessi<br />
a Dio e ai fratelli,<br />
ad imitazione<br />
di Colui<br />
che mediante<br />
l’amore ha v<strong>in</strong>to<br />
per sempre l’odio<br />
e la morte<br />
(cfr Ap 5,13).<br />
L’amore è la sola<br />
forza <strong>in</strong> grado<br />
di cambiare il<br />
cuore dell’uomo e l’umanità <strong>in</strong>tera,<br />
rendendo proficue le relazioni<br />
tra uom<strong>in</strong>i e donne, tra ricchi e<br />
poveri, tra culture e civiltà.<br />
Questo testimonia la vita dei<br />
Santi che, veri amici di Dio, sono<br />
il canale e il riflesso di questo<br />
amore orig<strong>in</strong>ario. Impegnatevi a<br />
conoscerli meglio, affidatevi alla<br />
loro <strong>in</strong>tercessione, cercate di<br />
vivere come loro.<br />
Mi limito a citare Madre Teresa<br />
che, per affrettarsi a rispondere<br />
al grido di Cristo “Ho sete”, grido<br />
che l’aveva profondamente toccata,<br />
<strong>in</strong>iziò a raccogliere i moribondi<br />
nelle strade di Calcutta, <strong>in</strong><br />
India. Da allora l’unico desiderio<br />
della sua vita divenne quello di<br />
est<strong>in</strong>guere la sete d’amore di<br />
Gesù non a parole, ma con atti<br />
concreti, riconoscendone il volto<br />
sfigurato, assetato d’amore, nel<br />
viso dei più poveri tra i poveri. La<br />
Beata Teresa ha messo <strong>in</strong> pratica<br />
l’<strong>in</strong>segnamento del Signore: “Ogni<br />
volta che avete fatto queste cose<br />
a uno solo di questi miei fratelli<br />
più piccoli, l’avete fatto a me”<br />
(cfr Mt 25,40). E il messaggio di<br />
questa umile testimone dell’amore<br />
div<strong>in</strong>o si è diffuso nel mondo<br />
<strong>in</strong>tero.<br />
<strong>in</strong>terno del castello di Monasterolo (Bg)<br />
Il segreto dell’amore<br />
Ad ognuno di noi, cari amici,<br />
è dato di raggiungere questo<br />
stesso grado di amore,<br />
ma solo ricorrendo all’<strong>in</strong>dispensabile<br />
sostegno della Grazia div<strong>in</strong>a.<br />
Soltanto l’aiuto del Signore ci<br />
consente, <strong>in</strong>fatti, di sfuggire alla<br />
rassegnazione davanti all’enormità<br />
del compito da svolgere e ci<br />
<strong>in</strong>fonde il coraggio di realizzare<br />
quanto è umanamente impensabile.<br />
Soprattutto l’Eucaristia è la<br />
grande scuola dell’amore. Quando<br />
si partecipa regolarmente e con<br />
devozione alla Santa Messa,<br />
quando si passano <strong>in</strong> compagnia di<br />
Gesù eucaristico prolungate<br />
pause di adorazione è più facile<br />
capire la lunghezza, la larghezza,<br />
l’altezza e la profondità del suo<br />
amore che sorpassa ogni conoscenza<br />
(cfr Ef 3,17-18).<br />
Condividendo il Pane eucaristico<br />
con i fratelli della comunità<br />
ecclesiale si è poi sp<strong>in</strong>ti a tradurre<br />
“<strong>in</strong> fretta”, come fece la<br />
Verg<strong>in</strong>e con Elisabetta, l’amore di<br />
Cristo <strong>in</strong> generoso servizio ai fratelli.<br />
Verso l’<strong>in</strong>contro di Sidney<br />
Illum<strong>in</strong>ante è<br />
al riguardo l’esortazione<br />
dell’apostolo<br />
Giovanni:<br />
“Figlioli, non<br />
amiamo a parole,<br />
né con la<br />
l<strong>in</strong>gua, ma coi<br />
fatti e nella<br />
verità. Da questo<br />
conosceremo<br />
che siamo<br />
nati dalla<br />
verità” (1 Gv 3,<br />
18-19). Cari<br />
giovani, è con<br />
questo spirito<br />
che vi <strong>in</strong>vito a<br />
vivere la prossima Giornata<br />
Mondiale della Gioventù <strong>in</strong>sieme<br />
con i vostri Vescovi nelle vostre<br />
rispettive Diocesi. Essa rappresenterà<br />
una tappa importante<br />
verso l’<strong>in</strong>contro di Sydney, il cui<br />
tema sarà: “Avrete forza dallo<br />
Spirito Santo che scenderà su di<br />
voi e mi sarete testimoni” (At<br />
1,8). Maria, Madre di Cristo e<br />
della Chiesa, vi aiuti a far risuonare<br />
ovunque il grido che ha cambiato<br />
il mondo: “Dio è amore!”. Vi<br />
accompagno con la preghiera e di<br />
cuore vi benedico.<br />
Dal Vaticano, 27 Gennaio 2007<br />
BENEDICTUS PP. XVI<br />
8
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
di don Giovanni<br />
L’eredità dei martiri (1) (cfr, “L’Angelo di Verola”, marzo 2002, pagg 18-20)<br />
Uno degli aspetti che f<strong>in</strong> dal documento preparatorio<br />
(TMA: Tertio Millennio Adveniente) al Giubileo Giovanni<br />
Paolo II richiamò con <strong>in</strong>tensità particolare fu l’attenzione<br />
ai testimoni della fede, ai martiri. È un altro dei doni che<br />
il Giubileo ci ha lasciato e che non va dimenticato. Prossimi<br />
a celebrare la Passione di Gesù Cristo dedichiamo la nostra<br />
rubrica proprio a riflettere su coloro che l’hanno condivisa;<br />
l’argomento è <strong>in</strong> tema anche con la giornata di preghiera<br />
e digiuno per i missionari martiri che ricorre a f<strong>in</strong>e marzo.<br />
Così si esprimeva il Papa al n. 37 della TMA:<br />
La Chiesa del primo millennio nacque dal sangue dei martiri:<br />
«Sanguis martyrum - semen christianorum » (Il sangue dei<br />
martiri è seme di cristiani – Tertulliano, nord- Africa romano<br />
II-III sec.). […] Al term<strong>in</strong>e del secondo millennio, la Chiesa è<br />
diventata nuovamente Chiesa di martiri. Le persecuzioni nei<br />
riguardi dei credenti — sacerdoti, religiosi e laici — hanno operato<br />
una grande sem<strong>in</strong>a di martiri <strong>in</strong> varie parti del mondo. La<br />
testimonianza resa a Cristo s<strong>in</strong>o allo spargimento del sangue è<br />
divenuta patrimonio comune di cattolici, ortodossi, anglicani e<br />
protestanti, come rilevava già Paolo VI nella omelia per la<br />
canonizzazione dei martiri ugandesi.<br />
Era op<strong>in</strong>ione del Papa (v. più sotto) che il secolo XX fosse<br />
quello bagnato dal sangue del più alto numero di martiri<br />
che la Chiesa abbia conosciuto. Una sem<strong>in</strong>agione, per dirla<br />
con Tertulliano, che non può non produrre copiosi frutti<br />
di grazia per i credenti di oggi, ma che, allo stesso tempo,<br />
ci <strong>in</strong>terpella ad una testimonianza più decisa e coraggiosa,<br />
<strong>in</strong> direzione della santità a cui tutti siamo chiamati. Proseguiva<br />
Giovanni Paolo II:<br />
È una testimonianza da non dimenticare. La Chiesa dei primi<br />
secoli, pur <strong>in</strong>contrando notevoli difficoltà organizzative, si è adoperata<br />
per fissare <strong>in</strong> appositi martirologi la testimonianza dei martiri.<br />
Tali martirologi sono stati aggiornati costantemente attraverso i<br />
secoli, e nell'albo dei santi e dei beati della Chiesa sono entrati non<br />
soltanto coloro che hanno versato il sangue per Cristo, ma anche<br />
maestri della fede, missionari, confessori, vescovi, presbiteri, verg<strong>in</strong>i,<br />
coniugi, vedove, figli.<br />
Nel nostro secolo sono ritornati i martiri, spesso sconosciuti, quasi<br />
«militi ignoti» della grande causa di Dio. Per quanto è possibile<br />
non devono andare perdute<br />
nella Chiesa le loro<br />
testimonianze.<br />
Da qui conseguiva l’<strong>in</strong>vito del<br />
Papa alle diocesi di ogni cont<strong>in</strong>ente aff<strong>in</strong>ché venisse effettuata<br />
una raccolta di queste testimonianze. Att<strong>in</strong>gendo all’archivio<br />
della Commissione Nuovi Martiri - Andrea Riccardi, docente<br />
universitario di storia e fondatore della nota Comunità di<br />
S. Egidio, ha composto un <strong>in</strong>teressante volume, dal titolo<br />
Il secolo del martirio - I cristiani del ‘900 (ed. Mondadori):<br />
una schiera <strong>in</strong>numerevole di credenti, “un gran numero di<br />
testimoni” (Eb. 12, 1) passa davanti ai nostri sguardi e ci<br />
fa rendere grazie allo Spirito del Signore che non manca<br />
di rendere i credenti <strong>in</strong> Gesù vittoriosi nella debolezza e<br />
<strong>in</strong>vita anche noi a “correre con perseveranza, tenendo fisso<br />
lo sguardo su Gesù” (Eb. 12, 1-2) .<br />
Improntato maggiormente dallo stile giornalistico e con<br />
oggetto e <strong>in</strong>tendimenti <strong>in</strong> parte differenti è il volume di<br />
Antonio Socci I nuovi perseguitati – Indag<strong>in</strong>e<br />
sull’<strong>in</strong>tolleranza anticristiana nel nuovo secolo del<br />
martirio (ed. PIEMME), con prefazione di Ernesto Galli<br />
della Loggia.<br />
Nell’<strong>in</strong>tento di Giovanni Paolo II, già lo si accennava,<br />
l’attenzione è ai martiri di ogni Chiesa: cattolici,<br />
ortodossi, protestanti, ecc., uniti nella testimonianza al<br />
medesimo Signore. È il meraviglioso ecumenismo dei martiri<br />
di cui egli parlava nella TMA, sempre nel par. 37:<br />
L’ecumenismo dei santi, dei martiri, è forse il più conv<strong>in</strong>cente. La<br />
communio sanctorum (comunione dei santi) parla con voce<br />
più alta dei fattori di divisione. Il martyrologium dei primi secoli<br />
costituì la base del culto dei santi. Proclamando e venerando la<br />
santità dei suoi figli e figlie, la Chiesa rendeva sommo onore a Dio<br />
stesso; nei martiri venerava il Cristo, che era all’orig<strong>in</strong>e del loro<br />
martirio e della loro santità. Si è sviluppata successivamente la<br />
prassi della canonizzazione, che tuttora perdura nella Chiesa<br />
cattolica e <strong>in</strong> quelle ortodosse. In questi anni si sono moltiplicate le<br />
canonizzazioni e le beatificazioni. Esse manifestano la vivacità<br />
delle Chiese locali, molto più numerose oggi che nei primi secoli e<br />
nel primo millennio.<br />
9
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
Accanto a chi versa il sangue, c’è chi dona la vita nella<br />
quotidianità ord<strong>in</strong>aria, vissuta <strong>in</strong> modo straord<strong>in</strong>ario.<br />
Sono i “martiri della carità” che il Papa non ha trascurato.<br />
Egli, <strong>in</strong>fatti, così cont<strong>in</strong>ua:<br />
Sarà compito della Sede Apostolica, nella prospettiva del terzo<br />
Millennio, aggiornare i martirologi per la Chiesa universale, prestando<br />
grande attenzione alla santità di quanti anche nel nostro tempo sono<br />
vissuti pienamente nella verità di Cristo. In special modo ci si dovrà<br />
adoperare per il riconoscimento dell’eroicità delle virtù di uom<strong>in</strong>i<br />
e donne che hanno realizzato la loro vocazione cristiana nel<br />
Matrimonio: conv<strong>in</strong>ti come siamo che anche <strong>in</strong> tale stato non<br />
mancano frutti di santità, sentiamo il bisogno di trovare le vie più<br />
opportune per verificarli e proporli a<br />
tutta la Chiesa a modello e sprone degli<br />
altri sposi cristiani.<br />
Alcuni stralci dell’omelia tenuta<br />
durante la celebrazione giubilare<br />
al Colosseo il 7 maggio 2000, <strong>in</strong>sieme<br />
ai rappresentanti di molte Chiese<br />
non cattoliche, ci aiutano a cogliere<br />
l’attualità e la preziosità della<br />
testimonianza dei martiri. Li<br />
riportiamo senza commento, poiché<br />
non ne abbisognano:<br />
È Cristo il chicco di frumento che morendo<br />
ha dato frutti di vita immortale. E sulle<br />
orme del Re crocifisso si sono posti i suoi<br />
discepoli, diventati nel corso dei secoli<br />
schiere <strong>in</strong>numerevoli "di ogni nazione,<br />
razza, popolo e l<strong>in</strong>gua": apostoli e<br />
confessori della fede, verg<strong>in</strong>i e martiri,<br />
audaci araldi del Vangelo e silenziosi<br />
servitori del Regno.<br />
I monumenti e le rov<strong>in</strong>e dell’antica<br />
Roma parlano all’umanità delle sofferenze<br />
e delle persecuzioni sopportate con eroica<br />
fortezza dai nostri padri nella fede, i cristiani delle prime generazioni.<br />
Queste antiche vestigia ci ricordano quanto vere siano le parole di<br />
Tertulliano (v. sopra). Nel secolo ventesimo, poi, forse ancor più<br />
che nel primo periodo del cristianesimo, moltissimi sono stati coloro<br />
che hanno testimoniato la fede con sofferenze spesso eroiche. Quanti<br />
cristiani, <strong>in</strong> ogni Cont<strong>in</strong>ente, nel corso del Novecento hanno pagato<br />
il loro amore a Cristo anche versando il sangue! Essi hanno subìto<br />
forme di persecuzione vecchie e recenti, hanno sperimentato l’odio<br />
e l’esclusione, la violenza e l’assass<strong>in</strong>io. Nel nostro secolo "la<br />
testimonianza resa a Cristo s<strong>in</strong>o allo spargimento del sangue è<br />
divenuta patrimonio comune di cattolici, ortodossi, anglicani e<br />
protestanti” (TMA, 37).<br />
E sono tanti! La loro memoria non deve andare perduta, anzi va<br />
recuperata <strong>in</strong> maniera documentata. I nomi di molti non sono<br />
conosciuti; i nomi di alcuni sono stati <strong>in</strong>fangati dai persecutori, che<br />
hanno cercato di aggiungere al martirio l’ignom<strong>in</strong>ia; i nomi di altri<br />
sono stati occultati dai carnefici. I cristiani serbano, però, il ricordo<br />
di una grande parte di loro.<br />
Sì, come scriveva - alla vigilia dell’esecuzione - il metropolita ortodosso<br />
di San Pietroburgo, Beniam<strong>in</strong>o, martirizzato nel 1922, “i tempi<br />
sono cambiati ed è apparsa la possibilità di patire sofferenze per<br />
amore di Cristo...”. Con la stessa conv<strong>in</strong>zione, dalla sua cella di<br />
Buchenwald, il pastore luterano Paul Schneider riaffermava davanti<br />
ai suoi aguzz<strong>in</strong>i: “Così dice il<br />
Signore: io sono la Risurrezione<br />
e la Vita!”. Questi nostri fratelli<br />
e sorelle nella fede, a cui oggi<br />
facciamo riferimento con<br />
gratitud<strong>in</strong>e e venerazione,<br />
costituiscono come un grande<br />
affresco dell’umanità cristiana<br />
del ventesimo secolo. Un affresco<br />
del vangelo delle Beatitud<strong>in</strong>i,<br />
vissuto s<strong>in</strong>o allo spargimento del<br />
sangue.<br />
Siamo prossimi alla<br />
celebrazione della Pasqua:<br />
passione, morte e risurrezione.<br />
Celebreremo la vittoria del<br />
Martire per eccellenza, il<br />
«Testimone fedele» f<strong>in</strong>o alla<br />
morte (Ap. 1, 5), colui che<br />
fu trafitto e che ora<br />
contempliamo quale<br />
«Primogenito dei morti e<br />
pr<strong>in</strong>cipe dei re della terra»<br />
(ib.). Nell’Eucaristia diveniamo<br />
partecipi del suo atto d’amore<br />
e della sua vita, donata f<strong>in</strong>o<br />
alla f<strong>in</strong>e (Gv. 13, 1). Per seguirlo siamo chiamati a prendere<br />
la nostra croce, quando essa si presenta: la croce della<br />
testimonianza <strong>in</strong> ambienti sempre meno disposti ad accettare<br />
logiche diverse da quelle correnti; la croce della sofferenza,<br />
fisica o morale, vissuta <strong>in</strong> unione con Lui e offerta sull’altare<br />
dell’Eucaristia. Tutto questo per partecipare alla sua gloria<br />
di Signore Risorto, nel Regno della vita.<br />
la tomba di tre grandi martiri cristiani: s. Stefano, primo martire, s.<br />
Giust<strong>in</strong>o, s. Lorenzo<br />
(Roma, cripta della basilica di S. Lorenzo fuori le mura)<br />
Cont<strong>in</strong>ueremo e concluderemo il prossimo mese, ripartendo<br />
dalle dense riflessioni proposte dal Giovanni Paolo II il 7<br />
maggio 2000 al Colosseo e <strong>in</strong> altre circostanze.<br />
10
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
(27)<br />
a cura di don Giovanni<br />
Giusto la Domenica <strong>in</strong> cui questo numero del bollett<strong>in</strong>o viene<br />
pubblicato, ha <strong>in</strong>izio la Settimana Vocazionale nella nostra<br />
Zona Pastorale ed è prossima la solennità dell’Annunciazione.<br />
Guardando l’esempio di Maria e <strong>in</strong>vocando la sua <strong>in</strong>tercessione,<br />
chiediamo per tutti la capacità di dire il nostro “sì” al Signore<br />
nelle scelte quotidiane; specialmente per i giovani, chiediamo<br />
la capacità di questo “sì” di fronte all’orientamento fondamentale<br />
della vita.<br />
Verg<strong>in</strong>e del consenso<br />
Maria,<br />
il tuo mistero è pienezza di grazia:<br />
<strong>in</strong>tegrità ti identifica,<br />
splendore di santità ti rivela.<br />
Sola donna, em<strong>in</strong>ente, fra tutte,<br />
verg<strong>in</strong>e sempre <strong>in</strong>temerata, a te ricorro.<br />
Creatura <strong>in</strong>tatta, modello <strong>in</strong>comparabile<br />
del div<strong>in</strong>o ideale di perfezione,<br />
nel sangue di Cristo tu fosti preservata<br />
all’<strong>in</strong>izio del tempo.<br />
Contemplo ed esalto di tua dignità<br />
e grandezza eccelsa<br />
il fastigio sublime.<br />
Dell’<strong>in</strong>tera dedicata esistenza, umile,<br />
il «sì» totale riecheggia:<br />
al Padre, <strong>in</strong> adorazione devota,<br />
al Figlio, <strong>in</strong> tenerezza di materno amore,<br />
nello Spirito, <strong>in</strong> celebrate nozze di fuoco.<br />
Piena di grazia tu sei: e, dunque,<br />
consumato consenso, fervido e unico.<br />
Tu <strong>in</strong>segni suprema adesione e r<strong>in</strong>novata<br />
dedicazione alla Somma Volontà,<br />
che, sempre, richiede, esige, pretende.<br />
Fiat -adorando gioioso, acconsento;<br />
Factum est - godendo l’Incarnata Presenza,<br />
tripudio;<br />
Magnificat - lodando,<br />
<strong>in</strong> grato stupore, io canto.<br />
E voce modulo, col tuo immortale accento,<br />
accordando, <strong>in</strong> trepidante armonia, obbediente!<br />
Amen!<br />
(Francesco Berra)<br />
Da un grande autore della Chiesa orientale ci viene questa<br />
preghiera penitenziale, adatta al clima della Quaresima nella<br />
quale siamo ancora immersi.<br />
Tu solo puoi guarirmi<br />
O Dio e Signore di tutte le cose,<br />
che hai potere su ogni vita e su ogni anima,<br />
tu solo puoi guarirmi:<br />
ascolta dunque la preghiera di me<br />
<strong>in</strong>felice.<br />
Per <strong>in</strong>tervento del tuo div<strong>in</strong>o Spirito<br />
fa’ morire e scomparire<br />
il serpente che si nasconde <strong>in</strong> me.<br />
Concedi, Signore,<br />
l’umiltà di cuore e pensieri<br />
convenienti<br />
a un peccatore deciso<br />
di ritornare a te.<br />
Non abbandonare per sempre<br />
un’anima che una volta<br />
si è sottomessa a te,<br />
ti ha confessato, ti ha scelto<br />
e onorato<br />
al di sopra del mondo <strong>in</strong>tero.<br />
Tu, o Signore,<br />
sai che voglio essere salvato,<br />
anche se il mio modo di vivere<br />
spesso lontano da te<br />
mi è di ostacolo;<br />
ma a te, Signore, è possibile<br />
tutto ciò che è impossibile ai mortali.<br />
cfr. Simeone il Nuovo Teologo<br />
11
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
In quest’anno ancora <strong>in</strong>centrato, nella nostra Diocesi,<br />
sull’Eucaristia, <strong>in</strong>sistiamo sulla valenza eucaristica della<br />
contemplazione della Passione del Signore e della sua<br />
resurrezione.<br />
Il Memoriale della Pasqua<br />
È la Pasqua del Signore! Questo giorno sarà per voi un<br />
memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione<br />
<strong>in</strong> generazione, lo celebrerete come un rito perenne (Es. 12,<br />
11).<br />
Signore Gesù, nel sacramento mirabile<br />
del tuo corpo e del tuo sangue<br />
la Chiesa celebra il memoriale della Pasqua.<br />
Nell’Eucaristia tu cont<strong>in</strong>ui<br />
ad essere presente <strong>in</strong> mezzo a noi,<br />
ci chiami alla tua mensa,<br />
ci rendi partecipi del tuo sacrificio.<br />
La tua morte e risurrezione<br />
hanno portato a compimento<br />
il progetto di salvezza;<br />
così, quando spezziamo il pane<br />
e beviamo al calice,<br />
noi entriamo <strong>in</strong> comunione con l'evento<br />
unico e irripetibile della tua Pasqua,<br />
che è anche Pasqua della Chiesa.<br />
Ricevendo il corpo offerto<br />
per la redenzione del mondo<br />
e il sangue sparso<br />
per la remissione dei peccati,<br />
ci nutriamo di te, o Signore:<br />
il tuo amore ci sfama e ci disseta.<br />
Nell’Eucaristia risuona l’annuncio pasquale,<br />
<strong>in</strong>vito alla speranza<br />
per noi, discepoli, raccolti al tuo convito.<br />
La Chiesa stessa è questo annunzio<br />
e il proseguimento<br />
del sacrificio della Nuova Alleanza;<br />
È questa carità<br />
che ci riunisce e ci rende fratelli.<br />
Signore Gesù,<br />
nell’Eucaristia tu fai la Chiesa,<br />
elargisci i benefici della redenzione,<br />
sei cibo che non perisce,<br />
diventi viatico nel camm<strong>in</strong>o<br />
verso il banchetto del cielo.<br />
Signore, per questo dono ti rendo grazie.<br />
La gioia per la vita risorta, per il peccato sconfitto, la morte<br />
annientata, le tenebre annullate dalla Luce: tutto trova<br />
espressione <strong>in</strong> questo breve <strong>in</strong>no, che ci giunge dall’antico<br />
Oriente cristiano.<br />
Inno pasquale<br />
O notte più chiara del giorno!<br />
O notte più lum<strong>in</strong>osa del sole!<br />
O notte più candida della neve!<br />
Più illum<strong>in</strong>ante delle nostre :fiaccole,<br />
più soave del Paradiso!<br />
O notte che non conosce tenebre;<br />
tu allontani il sonno<br />
e ci fai vegliare con gli angeli.<br />
O notte, terrore dei demoni,<br />
notte pasquale, attesa per un anno!<br />
Notte nuziale della Chiesa<br />
che dài la vita ai nuovi battezzati<br />
e rendi <strong>in</strong>nocuo il demonio <strong>in</strong>torpidito.<br />
Notte <strong>in</strong> cui l'Erede <strong>in</strong>troduce<br />
gli eredi nell'eternità.<br />
Asterio di Amasea<br />
12
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
IN CAMMINO CON ....<br />
“L’imitazione di Cristo”<br />
Libro III<br />
Capitolo 24<br />
Non bisogna curiosamente<br />
<strong>in</strong>vestigare la vita altrui.<br />
Il Signore<br />
iglio, non essere curioso; non prenderti <strong>in</strong>utili affan-<br />
Che t'importa di questo e di quello? “ Tu segui me”<br />
*Fni.<br />
(Gv. 21, 22). Che ti importa che quella persona sia di tal fatta,<br />
o diversa, o quell’altra agisca e dica così e così? […] Di che cosa<br />
dunque ti vai impicciando? Ecco, io conosco tutti, vedo tutto<br />
ciò che accade sotto il sole e so la condizione di ognuno: che<br />
cosa uno pensi, che cosa voglia, a che cosa miri la sua <strong>in</strong>tenzione.<br />
Tutto deve essere, dunque, messo nelle mie mani […].<br />
Capitolo 25<br />
In che consiste la stabile pace<br />
del cuore e il vero profitto<br />
Il Signore<br />
figlio, così ho detto: “Io vi lascio la pace; vi dono la<br />
*Omia pace; non quella, però, che dà il mondo” (Gv. 14,<br />
27). Tutti tendono alla pace, non tutti però si preoccupano<br />
di ciò che caratterizza la vera pace. La mia pace è con gli umili<br />
e i miti di cuore; e la tua pace consisterà nel saper molto sopportare.<br />
Se mi ascolterai e seguirai le mie parole, potrai godere<br />
di una grande pace.<br />
Il Discepolo<br />
Che farò dunque?<br />
Il Signore<br />
* In ogni cosa guarda bene a quello che fai e a quello che dici.<br />
Sia questa la sola tua <strong>in</strong>tenzione, essere caro soltanto a me;<br />
non desiderare né cercare altro, fuori di me, non giudicare mai<br />
avventatamente quello che dicono o fanno gli altri […].<br />
* Perciò non credere di aver trovato la vera pace, soltanto perché<br />
non senti difficoltà alcuna; non credere che tutto vada<br />
bene, soltanto perché non hai alcuno che ti si ponga contro;<br />
non credere che tutto sia perfetto, soltanto perché ogni cosa<br />
avviene secondo il tuo desiderio; non pensare di essere qualcosa<br />
di grande o di essere particolarmente caro a Dio, soltanto<br />
perché ti trovi <strong>in</strong> stato di grande e soave devozione. Non è da<br />
queste cose, <strong>in</strong>fatti, che si dist<strong>in</strong>gue colui che ama veramente<br />
la virtù; non è <strong>in</strong> queste cose che consistono il progresso e<br />
la perfezione dell'uomo.<br />
Il Discepolo<br />
In che cosa, dunque, o Signore?<br />
Il Signore<br />
* Nell'offrire te stesso, con tutto il cuore, al volere di Dio,<br />
senza cercare alcunché di tuo,<br />
nelle piccole come nelle grandi<br />
cose, per il tempo presente come<br />
per l’eternità così che tu sia sempre,<br />
alla stessa maniera, imperturbabilmente, <strong>in</strong> atto di r<strong>in</strong>graziamento,<br />
bilanciando bene tutte le cose, le prospere e le<br />
contrarie. Quando sarai tanto forte e generoso nella fede che,<br />
pur avendo perduta ogni consolazione <strong>in</strong>teriore, saprai disporre<br />
il tuo animo [….] e mi proclamerai giusto e mi dirai santo<br />
qualunque sia la mia volontà, allora sì che tu camm<strong>in</strong>erai nella<br />
vera e giusta strada della pace; allora sì che avrai la sicura speranza<br />
di rivedere con gioia il mio volto […].<br />
Quanta è bella la libertà di spirito<br />
Capitolo 26<br />
Il Discepolo<br />
Signore […] è proprio di uno spirito libero, di non<br />
*Oessere attaccato ad alcuna cosa creata, con un affetto<br />
che sia contrario al volere di Dio.<br />
Ti scongiuro, o mio Dio pieno di misericordia, tienimi lontano<br />
dalle preoccupazioni di questa vita, così che esse non mi<br />
siano di troppo impaccio; tienimi lontano dalle molte esigenze<br />
materiali, così che io non sia prigioniero del piacere; tienimi<br />
lontano da tutto quanto è di ostacolo all'anima, così che<br />
io non f<strong>in</strong>isca schiacciato da queste difficoltà […].<br />
O mio Dio, non sia più forte di me la carne, non sia più forte<br />
di me il sangue non mi <strong>in</strong>ganni il mondo, con la sua gloria<br />
passeggera; non mi v<strong>in</strong>ca il diavolo, con la sua astuzia. Dammi<br />
fortezza a resistere, pazienza a sopportare, costanza a perseverare.<br />
In luogo di tutte le consolazioni del mondo, dammi<br />
la dolcissima unzione del tuo Spirito; <strong>in</strong> luogo dell’attaccamento<br />
alle cose della terra, <strong>in</strong>fondi <strong>in</strong> me l’amore della tua<br />
gloria […].<br />
Capitolo 27 L’amore di noi stessi ci allontana<br />
assai dal sommo bene.<br />
Il Signore<br />
figlio, per avere tutto, devi dare tutto e non più appar-<br />
per nulla: sappi che l’amore di te stesso ti dan-<br />
*Otenerti<br />
neggia più di ogni altra cosa di questo mondo. Ciascuna cosa<br />
sta più o meno fortemente a te abbarbicata, a seconda dell’amore<br />
e della passione che tu porti per essa. Ma se il tuo sarà<br />
un amore puro, libero e conforme al volere di Dio, sarai affrancato<br />
dalla schiavitù delle cose. Non desiderare ciò che non ti<br />
è lecito avere non volere ciò che ti può essere d’impaccio, pri-<br />
13
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
vandoti della libertà <strong>in</strong>teriore. Pare <strong>in</strong>credibile che tu non ti<br />
rimetta a me, dal profondo del cuore, con tutto te stesso e con<br />
tutte le cose che puoi desiderare ed avere.<br />
* […] Se tu andrai cercando questo o quest'altro; se vorrai essere<br />
qui oppur là, per conseguire maggiormente il tuo comodo<br />
e il tuo piacere, non sarai mai <strong>in</strong> pace, libero da angosce; perché<br />
<strong>in</strong> ogni cosa ci sarà qualche difetto e dappertutto ci sarà<br />
uno che ti contrasta […].<br />
* Questo va <strong>in</strong>teso non solamente della stima, del denaro o<br />
delle ricchezze, ma anche della bramosia degli onori e del desiderio<br />
di vane lodi: tutte cose che passano, col passare di questo<br />
mondo. Non sarà un certo luogo che ti darà sicurezza, se<br />
ti manca il fervore spirituale. Non sarà una pace cercata fuori<br />
di te che reggerà a lungo, se ti manca quello che è il vero fondamento<br />
della fermezza del cuore: vale a dire se tu non sei saldamente<br />
<strong>in</strong> me […].<br />
Capitolo 28<br />
Preghiera per ottenere<br />
la purificazione del cuore<br />
e la celeste sapienza.<br />
Il Discepolo<br />
Dio, dammi vigore, con la grazia dello<br />
Spirito Santo; fa’ che la mia forza <strong>in</strong>teriore<br />
s’accresca; fa’ che il mio cuore si liberi da<br />
ogni vano, angoscioso tormento, senza<br />
lasciarsi allettare da vari desideri di cosa<br />
alcuna, di poco prezzo o preziosa; fa’ che io<br />
guardi tutte le cose come passeggere, e<br />
me con esse, parimenti passeggero, poiché<br />
nulla resta fermo, sotto il sole […].<br />
Dammi, o Signore, la celeste sapienza;<br />
così che io apprenda a cercare e a trovare<br />
te, sopra ogni cosa; apprenda a gustare e<br />
ad amare te, sopra ogni cosa; apprenda a<br />
considerare tutto il resto per quello che è,<br />
secondo il posto assegnatogli dalla sapienza<br />
[…].<br />
Contro i maldicenti.<br />
Il Signore<br />
iglio, non sopportare di mal animo se certuni danno<br />
*Fun cattivo giudizio su di te e dicono, nei tuoi confronti,<br />
parole che non ascolti con piacere. Il tuo giudizio su te stesso<br />
deve essere ancora più grave; devi credere che non ci sia nessuno<br />
più debole di te. Se terrai conto massimamente dell’<strong>in</strong>teriorità,<br />
non darai molto peso a parole che volano; giacché,<br />
nei momenti avversi, è prudenza, e non piccola, starsene <strong>in</strong><br />
silenzio volgendo l’animo a me, senza lasciarsi turbare dal giudizio<br />
della gente.<br />
* La tua pace non riposi nella parola degli uom<strong>in</strong>i. Che questi<br />
ti abbiano giudicato bene o male, non per ciò sei diverso.<br />
Dove sta la vera pace, dove sta la vera gloria? Non forse <strong>in</strong> me?<br />
Godrà di grande pace chi non desidera di piacere agli uom<strong>in</strong>i,<br />
né teme di spiacere ad essi. È appunto da un tale desiderio,<br />
contrario al volere di Dio, e da un tale vano timore che<br />
nascono tutti i turbamenti del cuore e tutte le deviazioni degli<br />
affetti.<br />
Capitolo 29<br />
Come <strong>in</strong>vocare e benedire Iddio<br />
quando <strong>in</strong>fierisce la tribolazione<br />
Il Discepolo<br />
ia sempre benedetto il tuo nome” (Tb. 3, 23), o Signo-<br />
tu che hai disposto che venisse su di me questa tor-<br />
*Sre;<br />
mentosa tentazione. Sfuggire ad essa non posso; devo <strong>in</strong>vece<br />
rifugiarmi <strong>in</strong> te, perché tu mi aiuti, mutandomela <strong>in</strong> bene. O<br />
Signore, ecco io sono nella tribolazione: non ha pace il mio<br />
cuore, anzi è assai tormentato da questa passione. Che dirò,<br />
allora, o Padre diletto? […]. “Ti piaccia, o Signore, di salvarmi<br />
tu” (Sal. 39, 14); <strong>in</strong>fatti che cosa posso fare io nella mia miseria;<br />
dove andrò, senza di te? Anche <strong>in</strong> questo momento di pericolo<br />
dammi di saper sopportare; aiutami tu, o mio Dio: non<br />
avrò timore di nulla, per quanto grande sia il peso che graverà<br />
su di me.<br />
Capitolo 30<br />
Invocazione del div<strong>in</strong>o aiuto<br />
e fiducia di recuperare la grazia.<br />
Il Signore<br />
figlio, io sono “il Signore, che consola nel giorno<br />
*Odella tribolazione” (Na 1, 7). […] Nulla ti è di qualche<br />
giovamento, f<strong>in</strong>o a che tu non comprenda che sono io la salvezza<br />
di chi spera <strong>in</strong> me, e che, fuori di me, non c’è aiuto efficace,<br />
utile consiglio, rimedio durevole.<br />
* [..]Dov'è la tua fede? Sta saldo nella perseveranza; abbi animo<br />
grande e virilmente forte. Verrà a te la consolazione, al tempo<br />
suo. Aspetta me; aspetta: verrò e ti risanerò […]. “Non si turbi<br />
dunque il tuo cuore, e non abbia timore” (Gv. 14, 27). Credi<br />
<strong>in</strong> me e abbi fiducia nella mia misericordia. Spesso, quando<br />
credi di esserti allontanato da me, io ti sono accanto; spesso,<br />
quando credi che tutto, o quasi, sia perduto, allora è vic<strong>in</strong>a la<br />
possibilità di un merito più grande. Non tutto è perduto quando<br />
accade una cosa contraria. Non giudicare secondo il sentire<br />
umano. Non restare così schiacciato da alcuna difficoltà,<br />
da qualunque parte essa venga; non subirla come se ti fosse<br />
tolta ogni speranza di riemergere […].<br />
14
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
Il “Credo”<br />
di A. Cors<strong>in</strong>i<br />
XVIII - CREDO LA SANTA CHIESA CATTOLICA - 2<br />
II. LA CHIESA E’ MISTERO<br />
Realtà umana e div<strong>in</strong>a<br />
La Chiesa non nasce da <strong>in</strong>teressi umani o dallo slancio di<br />
qualche cuore generoso, ma è dono dall’alto, frutto qu<strong>in</strong>di<br />
dell’<strong>in</strong>iziativa div<strong>in</strong>a. E’ stata pensata da sempre all’<strong>in</strong>terno<br />
del disegno del Padre. Opera di Dio, e non dell’uomo, la Chiesa<br />
è nella sua natura più profonda, <strong>in</strong>accessibile ad uno sguardo<br />
puramente umano: è un mistero. Racchiude <strong>in</strong> sé elementi<br />
div<strong>in</strong>i ed elementi umani.<br />
Si legge nella Costituzione pastorale « Gaudium et spes» del<br />
Concilio ecumenico Vaticano II: “La Chiesa è <strong>in</strong>sieme città<br />
terrena e città celeste. Tale compenetrazione di due mondi non<br />
può certo essere percepita se non con la fede, resta, anzi, il<br />
mistero della storia umana, che è turbata dal peccato f<strong>in</strong>o alla<br />
piena manifestazione dello splendore dei figli di Dio. La Chiesa,<br />
certo, perseguendo il suo proprio f<strong>in</strong>e di salvezza, non solo<br />
comunica all’uomo la vita div<strong>in</strong>a, ma anche diffonde la sua<br />
luce con ripercussione, <strong>in</strong> qualche modo, su tutto il mondo,<br />
soprattutto per il fatto che risana ed eleva la dignità della<br />
persona, consolida la compag<strong>in</strong>e della umana società e immette<br />
nel lavoro quotidiano degli uom<strong>in</strong>i un più profondo senso e<br />
significato. Così la Chiesa, con i s<strong>in</strong>goli suoi membri e con<br />
tutta la sua <strong>in</strong>tera comunità, crede di poter contribuire molto<br />
a rendere più umana la famiglia degli uom<strong>in</strong>i e la sua storia.<br />
La Chiesa, nel dare aiuto al mondo, come nel ricevere molto<br />
da esso, a questo soltanto mira: che venga il regno di Dio e si<br />
realizzi la salvezza dell’<strong>in</strong>tera umanità”.<br />
Sacramento di Salvezza<br />
Per realizzare questo non è strettamente necessario che tutti<br />
gli uom<strong>in</strong>i entr<strong>in</strong>o nella Chiesa, ma che essa possa essere<br />
luce e sale per le genti. E’ necessario che essa sia testimone<br />
verace e fedele di Cristo per portare tutti gli uom<strong>in</strong>i alla<br />
conoscenza dell’amore paterno di Dio attraverso l’opera dello<br />
Spirito Santo. Per godere della luce, poi, non serve che tutti si<br />
diventi luce, ma che si accetti di farsi illum<strong>in</strong>are. Per questo<br />
oggi, come sempre, vi è la necessità che la Chiesa sia vivificata<br />
da un popolo formato da persone che conoscono, aderiscono<br />
e rispondono alle proposte di Cristo nella quotidianità del<br />
loro vivere perché chi li <strong>in</strong>contra possa <strong>in</strong>contrare Cristo.<br />
L’uomo per natura è «fatto ad immag<strong>in</strong>e e somiglianza di Dio»<br />
(Gen 1, 26-27), ma molto spesso se ne dimentica: <strong>in</strong>contrare<br />
un cristiano, sperimentare la presenza di Cristo <strong>in</strong> un’altra<br />
persona, riporta l’uomo, anche il più lontano, a Dio. Compito<br />
della Chiesa non è fare proselitismo per riempire le statistiche<br />
di numeri più o meno grossi, ma è fare presente Dio all’umanità,<br />
anche se questo, come è sempre accaduto <strong>in</strong> tutte le epoche,<br />
comporta andare contro il pensiero del mondo secolare.<br />
La Chiesa è Sacramento di Salvezza, <strong>in</strong> essa è visibile il<br />
mistero salvifico di Dio, reso presente nel mondo da Gesù<br />
Cristo e realizzato nel cuore dei fedeli dallo Spirito Santo (Ef.<br />
3,3-12; Col. 1,26-27).<br />
Che poi essa abbia una gerarchia, una struttura, una organizzazione<br />
è necessario come lo è per tutte le opere dell’uomo; come tutte<br />
le organizzazioni, per la parte umana, è debole e imperfetta<br />
ma è santa <strong>in</strong> quanto legata a Cristo, il Santo di Dio che,<br />
essendone il Capo, la santifica.<br />
Santa e peccatrice<br />
Si legge nel Catechismo della Chiesa Catt.:<br />
823 “Noi crediamo che la Chiesa... è <strong>in</strong>defettibilmente santa.<br />
Infatti Cristo, Figlio di Dio, il quale col Padre e lo Spirito è<br />
proclamato "il solo Santo", ha amato la Chiesa come sua sposa<br />
e ha dato se stesso per essa, al f<strong>in</strong>e di santificarla, e l'ha unita<br />
a sé come suo Corpo e l'ha riempita col dono dello Spirito<br />
Santo, per la gloria di Dio” (Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,<br />
39). La Chiesa è dunque “il Popolo santo di Dio”, (LG, 39) e i<br />
suoi membri sono chiamati “santi” (cf At 9,13; 1Cor 6,1; 823<br />
1Cor 16,1 ).<br />
824 La Chiesa, unita a Cristo, da lui è santificata; per mezzo<br />
di lui e <strong>in</strong> lui diventa anche santificante. Tutte le attività della<br />
Chiesa convergono, come a loro f<strong>in</strong>e, “verso la santificazione<br />
degli uom<strong>in</strong>i e la glorificazione di Dio <strong>in</strong> Cristo” (Sacrosanctum<br />
concilium, 10). E' nella Chiesa che si trova “tutta la pienezza<br />
dei mezzi di salvezza” (Unitatis red<strong>in</strong>tegratio, 3). E' <strong>in</strong> essa che<br />
“per mezzo della grazia di Dio acquistiamo la santità” (Lumen<br />
gentium, 48).<br />
825 “La Chiesa già sulla terra è adornata di una santità vera,<br />
anche se imperfetta” (LG, 48). Nei suoi membri, la santità<br />
perfetta deve ancora essere raggiunta. “Muniti di tanti e così<br />
mirabili mezzi di salvezza, tutti i fedeli d'ogni stato e condizione<br />
sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a quella<br />
perfezione di santità di cui è perfetto il Padre celeste” (LG 48).<br />
La santità della Chiesa non allude tanto alla santità delle<br />
persone che la costituiscono, ma al dono div<strong>in</strong>o che crea<br />
15
Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />
la santità negli uom<strong>in</strong>i peccatori che la formano. La santità<br />
della Chiesa consiste nella potenza attraverso la quale Dio fa<br />
nascere <strong>in</strong> essa la santità nella peccam<strong>in</strong>osità umana. In Cristo,<br />
l’unico Santo, Dio si è def<strong>in</strong>itivamente unito agli uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong><br />
alleanza eterna. Quest’alleanza è un dono di Dio, una grazia<br />
che permane nonostante la nostra <strong>in</strong>fedeltà, è espressione<br />
dell’amore di Dio per l’uomo. Per questo dono, che mai Dio<br />
ritirerà, la Chiesa è sempre santificata da Cristo.<br />
CATTOLICA: universale e missionaria<br />
F<strong>in</strong> da sant’Ignazio di Antiochia,<br />
la Chiesa è chiamata cattolica.<br />
Di fronte alle sette di eretici e<br />
scismatici, la Chiesa si manifesta<br />
cattolica, cioè universale, tanto<br />
nel tempo (è sempre la stessa),<br />
quanto nello spazio (è la stessa<br />
<strong>in</strong> tutti i luoghi).<br />
Essa è stata <strong>in</strong>viata a tutto il<br />
mondo per annunciare ad ogni<br />
creatura il Vangelo (Mc.16,15,<br />
Mt 28,19-20).<br />
Così ne parla San Cirillo di<br />
Gerusalemme: «La Chiesa è<br />
chiamata cattolica perché è diffusa<br />
<strong>in</strong> tutta l’ecumene da un conf<strong>in</strong>e<br />
Quaresima 2007<br />
all’altro della terra, ed è aperta a tutti gli<br />
uom<strong>in</strong>i: capi e sudditi, dotti e <strong>in</strong>dotti; e perché universalmente<br />
cura e sana ogni genere di peccati che si commettono... Nella<br />
Chiesa risuona la lode dei santi del Signore, « il cui nome è<br />
glorificato tra le genti, dal sorgere del sole al suo tramonto».<br />
Se un giorno viaggi per le città, non chiedere semplicemente<br />
dove si trova la chiesa, ma dove si trova la Chiesa Cattolica.<br />
Questo <strong>in</strong>fatti è il nome proprio di questa santa, che è anche<br />
madre di tutti noi: questa è la sposa del Signore nostro Gesù<br />
Cristo, unigenito Figlio di Dio».<br />
Cattolica, vive nell’unità dei suoi membri, malgrado le loro<br />
differenze di età, sesso, condizione sociale, idee, luoghi di<br />
appartenenza. E’ la Chiesa locale, riunita attorno al suo Vescovo<br />
rappresentato dai presbiteri, che ascolta la Parola, celebra<br />
l’Eucarestia, vive l’unità dell’amore nello Spirito santo e la<br />
comunione con i Pastori, i quali vivono la comunione con<br />
Pietro. Questa comunione con colui che Cristo pose quale<br />
segno visibile di unità esprime e mantiene la comunione e<br />
l’unità con la Chiesa universale. La comunione delle Chiese<br />
locali (le s<strong>in</strong>gole Diocesi) con la Chiesa universale fa sì che<br />
ciascuna di esse sia Chiesa cattolica, universale. L’unità della<br />
Chiesa Cattolica è frutto dello Spirito santo che fa di essa il<br />
Corpo di Cristo. L’unità dello Spirito crea il legame tra i cristiani<br />
dispersi nel mondo.<br />
Corpo mistico di Cristo<br />
Nell’ambito della riflessione sulla Chiesa come mistero, ascoltiamo<br />
16<br />
parte di quanto il Concilio, <strong>in</strong> LG 7, sulla scorta di s. Paolo, dice della<br />
Chiesa <strong>in</strong> quanto corpo di Cristo.<br />
Il Figlio di Dio, unendo a sé la natura umana e v<strong>in</strong>cendo la<br />
morte con la sua morte e resurrezione, ha redento l'uomo<br />
e l'ha trasformato <strong>in</strong> una nuova creatura (Gal6,15; 2Cor 5,17).<br />
Comunicando <strong>in</strong>fatti il suo Spirito, costituisce misticamente<br />
come suo corpo i suoi fratelli, che raccoglie da tutte le genti.<br />
In quel corpo la vita di Cristo si diffonde nei credenti che,<br />
attraverso i sacramenti si uniscono <strong>in</strong> modo arcano e reale a<br />
Lui sofferente e glorioso.<br />
Per mezzo del Battesimo<br />
siamo resi conformi a<br />
Cristo: «Infatti noi tutti<br />
fummo battezzati <strong>in</strong> un<br />
solo Spirito per costituire<br />
un solo corpo» (1Cor12,13).<br />
Partecipando realmente<br />
del Corpo del Signore nella<br />
frazione del pane eucaristico,<br />
siamo elevati alla<br />
comunione con Lui e tra<br />
di noi: « Perché c'è un solo<br />
pane, noi tutti non<br />
formiamo che un solo<br />
corpo, partecipando noi<br />
tutti di uno stesso pane» (1Cor10,17).<br />
Così noi tutti diventiamo membri di quel Corpo<br />
(1Cor12,27), «e siamo membri gli uni degli altri» (Rm12,5).<br />
Ma come tutte le membra del corpo umano, anche se numerose,<br />
non formano che un solo corpo così i fedeli <strong>in</strong> Cristo (1Cor12,12).<br />
Anche nella struttura del Corpo mistico di Cristo vige una<br />
diversità di membri e di uffici. Uno è lo Spirito, il quale per<br />
l'utilità della Chiesa distribuisce la varietà dei suoi doni con<br />
magnificenza proporzionata alla sua ricchezza e alle necessità<br />
dei m<strong>in</strong>isteri (1Cor12,1).<br />
Qu<strong>in</strong>di se un membro soffre, soffrono con esso tutte le altre<br />
membra; se un membro è onorato, ne gioiscono con esso tutte<br />
le altre membra (1Cor12,26).<br />
Capo di questo corpo è Cristo.<br />
Ancora peregr<strong>in</strong>anti <strong>in</strong> terra, mentre seguiamo le sue orme<br />
nella tribolazione e nella persecuzione, veniamo associati alle<br />
sue sofferenze, come il corpo al capo e soffriamo con lui per<br />
essere con lui glorificati (Rm8,17). Da lui « tutto il corpo ben<br />
fornito e ben compag<strong>in</strong>ato, per mezzo di giunture e di legamenti,<br />
riceve l'aumento voluto da Dio » (Col2,19). Perché poi ci<br />
r<strong>in</strong>novassimo cont<strong>in</strong>uamente <strong>in</strong> Lui (Ef4,23), ci ha resi partecipi<br />
del suo Spirito, il quale, unico e identico nel capo e nelle<br />
membra, dà a tutto il corpo vita, unità e moto, così che i santi<br />
Padri poterono paragonare la sua funzione con quella che il<br />
pr<strong>in</strong>cipio vitale, cioè l'anima, esercita nel corpo umano.<br />
cont<strong>in</strong>ua -
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
Sono figli di Dio, con il Battesimo:<br />
Ci hanno preceduto nell’eternità:<br />
Vita della Comunità<br />
15 gennaio - 11 marzo 2007<br />
2 Pagani Davide<br />
da Roberto Giuseppe e Baldacci Elena b. 21 gennaio 2007<br />
3 Montieri V<strong>in</strong>cenzo Daniele<br />
da Felice e Giov<strong>in</strong>etti Flora b. 21 gennaio 2007<br />
4 Rossi Rebecca<br />
da Gianluigi e De Blasio Rosa b. 04 febbraio 2007<br />
5 Pagani Nicole<br />
da Maurizio e Castelli Maria Elisa b. 04 febbraio 2007<br />
6 Gand<strong>in</strong>i Sara<br />
da Fabio e Cattaneo Astrid Maria b. 04 febbraio 2007<br />
7 Zani Luca<br />
da Aldo e Massetti Roberta b. 04 febbraio 2007<br />
8 D’Alessandro Mattia<br />
da Danilo e Lattanzio Ilenia b. 04 febbraio 2007<br />
9 Metelli Luca<br />
da Antonio e Lanc<strong>in</strong>i Mar<strong>in</strong>a b. 18 febbraio 2007<br />
10 Mete Gabriele<br />
da Antonio e Vermi Jennifer b. 04 marzo 2007<br />
11 Ghid<strong>in</strong>i Giulia<br />
da Giancarlo e Ghidotti Francesca b. 04 marzo 2007<br />
12 Begliutti Francesco<br />
da Alberto e Alvis<strong>in</strong>i C<strong>in</strong>zia b. 04 marzo 2007<br />
2 Redoglio Mart<strong>in</strong>o, di anni 62 22 gennaio 2007<br />
3 Danesen Galano Armando, di anni 83 28 gennaio 2007- casa albergo, sep. a Napoli<br />
4 Zani Lucia, di anni 83 02 febbraio 2007<br />
5 V<strong>in</strong>centi Lucia, di anni 89 12 febbraio 2007- casa albergo<br />
Manenti Silvana, di anni 52 13 febbraio 2007- già coccagliese, sep. a Chiari<br />
6 Fratus Stella, di anni 92 13 febbraio 2007- casa albergo<br />
7 Loda Natale, di anni 62 17 febbraio 2007<br />
8 Franz<strong>in</strong>i Maria, di anni 93 20 febbraio 2007- casa albergo, sep. ad Adro<br />
9 Cors<strong>in</strong>i Maria, di anni 79 25 febbraio 2007<br />
Trevisan Luigi, di anni 64<br />
28 febbraio 2007- casa albergo, funerato e sep. a Rovato<br />
Bolzoni Maria, di anni 81<br />
6 marzo 2007- casa albergo, funerata e sep. a Rovato<br />
10 Mombelli Agape, di anni 85 10 marzo 2007 - funerata e sep. a Chiari<br />
11 Camoni Mart<strong>in</strong>a, di anni 87 11 marzo 2007 - casa albergo<br />
- Un ricordo particolare per madre Sant<strong>in</strong>a Costanzi, canossiana, per tanti anni superiora a <strong>Coccaglio</strong>, deceduta lo scorso febbraio<br />
a Bedizzole<br />
- La Parrocchia e l’Oratorio si uniscono al dolore che ha colpito la sig.ra Rosanna Lor<strong>in</strong>i, collaboratrice a più titoli, per la<br />
perdita della cara mamma, signora Agape Mombelli<br />
17
Calendario liturgico - pastorale<br />
MARZO<br />
TEMPO DI QUARESIMA<br />
18<br />
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
18 - Domenica IV di Quaresima “Laetare” (Sett. III)<br />
Gesù disse questa parabola: Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: “Padre, dammi la parte del patrimonio<br />
che mi spetta” ….Il figlio partì per un paese lontano e là sperperò tutto vivendo da dissoluto (Lc. 15, 11-13).<br />
Si apre la Settimana Vocazionale, <strong>in</strong> Zona e <strong>in</strong> Parrocchia<br />
ore 9.30 presso l’Oratorio di via Cavour, ritiro II per i ragazzi di 2a media<br />
ore 15.30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per fanciulli e genitori del gruppo “Cafarnao”<br />
ore 15.45 Celebrazione comunitaria del Battesimo<br />
19 - lunedì S. GIUSEPPE, sposo della B.V. Maria - solennità<br />
ore 8.30 s. Messa dist<strong>in</strong>ta <strong>in</strong> onore di s. Giuseppe<br />
ore 20.30 nella chiesetta dell’Oratorio di via Cavour, serata di spiritualità (ritiro II) per gli adol.<br />
ore 20,30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per gli animatori dei Centri di Ascolto<br />
20 - martedì ore 20.30 nella parrocchiale di Adro, <strong>in</strong>contro di preghiera per tutti nell’ambito della sett. voc.<br />
21 - mercoledì ore 20.00 <strong>in</strong> chiesa, appuntamento quaresimale per gli adolescenti, i giovani e gli adulti<br />
22 - giovedì ore 20.30 Diaconia S. Pietro: <strong>in</strong>izia la Via Crucis nelle Diaconie<br />
23 - venerdì è giorno di ast<strong>in</strong>enza.<br />
ore 15.00 Via Crucis<br />
ore 16.15 presso la chiesa dell'Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong> via Cavour, <strong>in</strong>contro quaresimale per i<br />
fanciulli delle elementari e i ragazzi delle medie<br />
ore 20.30 Via Crucis nella Diaconia S. Paolo<br />
24 - sabato ore 17.00 almeno un sacerdote è presente per il Sacramento della Confessione<br />
25 - Domenica V di Quaresima (Sett. I) (Gv. 8, 9-11).<br />
"Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei" … "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?"<br />
Ed essa rispose: "Nessuno Signore". E Gesù le disse: "Neanch’io ti condanno, va’ e d’ora <strong>in</strong> poi non peccare più"<br />
Si celebra la Giornata per il Sem<strong>in</strong>ario<br />
ore 9.30 presso l’Oratorio di via Cavour, ritiro II per i fanciulli di 4a elementare<br />
ore 15.30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per fanciulli e genitori del gruppo “Betlemme”<br />
26 - lunedì ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE - solennità, trasferita dal 25 marzo<br />
ore 8.30 s. Messa dist<strong>in</strong>ta<br />
ore 20.00 ritrovo <strong>in</strong> chiesa parrocchiale e fiaccolata al convento dell’Annunciata ove, alle 20.45,<br />
verrà concelebrata l’Eucaristia.<br />
27 - martedì ore 20.30 Via Crucis nella diaconia S. Floriano<br />
28 - mercoledì <strong>in</strong> chiesa, ritiro II per gli adulti; due le possibilità:<br />
1 - alle 14.30: momento di preghiera, proposta di riflessione, possibilità di preghiera personale e guidata,<br />
davanti all'Eucaristia solennemente esposta; benedizione conclusiva;<br />
2 - alle 20.00, per chi è impossibilitato nel pomeriggio, secondo le medesime modalità<br />
29 - giovedì ore 15.30 sacramento della Riconciliazione per i ragazzi delle medie <strong>in</strong> vista della Pasqua<br />
ore 20.30 Via Crucis nella diaconia S. Maurizio<br />
30 - Venerdì è giorno di ast<strong>in</strong>enza.<br />
ore 15.00 memoria devozionale dell'Addolorata: liturgia penitenziale per le donne<br />
ore 16.15 sacramento della Riconciliazione per i fanciulli delle elementari <strong>in</strong> vista della Pasqua<br />
ore 20.30 Via Crucis nella diaconia S. Giac<strong>in</strong>to
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
31 - sabato ore 17.00 liturgia penitenziale e confessione per gli adulti, con la presenza del conf. forestiero<br />
<strong>in</strong> serata<br />
partecipazione dei giovani alla Veglia delle Palme, a Brescia, con il Vescovo<br />
APRILE<br />
Settimana santa<br />
1 - Domenica delle Palme, della Passione del Signore (Sett. II)<br />
- Gesù era ormai vic<strong>in</strong>o alla discesa del Monte degli Ulivi quando tutta la folla esultando com<strong>in</strong>ciò a lodare Dio a gran<br />
voce: "Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore" (Lc. 19, 37-38).<br />
- “Gesù, ricordati di me, quando entrerai nel tuo regno”. “In verità ti dico: oggi sarai con me nel paradiso”.... Detto<br />
questo, spirò. (Lc. 23, 42-46).<br />
ore 9.45 dopo il ritrovo presso il Focolare, benedizione degli ulivi. Processione verso la Chiesa<br />
seguita dalla s. Messa delle 10.00<br />
NB: per i ragazzi di 3a media, il ritiro di Quaresima consiste nella preparazione e nella realizzazione<br />
del pellegr<strong>in</strong>aggio a Roma, <strong>in</strong>sieme ai cresimandi - cresimati della Diocesi, <strong>in</strong> occasione<br />
della Domenica delle Palme<br />
ore 11.45 celebrazione comunitaria del Battesimo<br />
NB: il Lunedì, il Martedì e il Mercoledì santo, vengono tenute le consuete celebrazioni<br />
dei giorni feriali, oltre le quali vi sono quelle di volta <strong>in</strong> volta <strong>in</strong>dicate<br />
2 - Lunedì della Settimana santa<br />
Ricorre il II anniversario della morte di Giovanni Paolo II<br />
ore 20.30 nelle rispettive sedi, hanno luogo i Centri di Ascolto della Parola di Dio<br />
ore 20.45 <strong>in</strong> chiesa, liturgia penitenziale per gli adolescenti e i giovani<br />
3 - Martedì della Settimana santa<br />
ore 20.00 <strong>in</strong> S. Pietro, s. Messa<br />
04 - Mercoledì della Settimana santa<br />
ore 20.30 Via Crucis cittad<strong>in</strong>a, nelle Diaconie del centro: S. Maria <strong>in</strong> s. Rocco e S. Giov. Batt.<br />
05 - Giovedì della Settimana santa / matt<strong>in</strong>o: ultimo giorno di Quaresima<br />
NB: questa matt<strong>in</strong>a non viene celebrata nessuna Messa, se non alle ore 9.30 a Brescia, <strong>in</strong> Cattedrale: è la<br />
Messa Crismale che il vescovo concelebra con i sacerdoti e durante la quale benedice gli Olii santi per la<br />
celebrazione dei Sacramenti (per ascoltare, s<strong>in</strong>tonizzarsi su Radio Voce). E’ anche il primo giovedì del<br />
mese, giornata mensile parrocchiale di preghiera per le vocazioni: <strong>in</strong> questo giorno dell’Eucaristia e del<br />
sacerdozio, preghiamo <strong>in</strong> particolare per le vocazioni alla vita sacerdotale.<br />
ore 7.00<br />
celebrazione della Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture e Lodi)<br />
Il Venerdì santo, il Sabato santo e la Domenica di Resurrezione costituiscono i tre Giorni ( tres dies, da cui<br />
“triduo”) della Pasqua: sono il culm<strong>in</strong>e di tutto l’anno liturgico, i momenti più densi e <strong>in</strong>tensi della vita<br />
della Comunità cristiana e del s<strong>in</strong>golo credente, <strong>in</strong> quanto celebrano gli eventi che fondano la nostra<br />
fede. I credenti sono chiamati a viverli con spirito di raccoglimento e devota riconoscenza al Signore, pur<br />
tra le occupazioni che, trattandosi <strong>in</strong> parte di giorni feriali, possono <strong>in</strong>combere. Soprattutto faranno il<br />
possibile per non mancare alle celebrazioni serali, le più solenni e importanti dell’anno.<br />
19
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
Triduo Pasquale:<br />
Passione, Morte, Sepoltura e Resurrezione del Signore<br />
05 - Giovedì della Cena del Signore solenne apertura del Triduo<br />
Disse Mosé: “Ecco <strong>in</strong> qual modo lo mangerete (l’agnello pasquale): con i fianchi c<strong>in</strong>ti, i sandali ai piedi, il bastone <strong>in</strong><br />
mano: è la pasqua del Signore” (Es. 12, 11)<br />
ore 15.00<br />
ore 16.30<br />
ore 20.00<br />
ore 21.00<br />
è presente il confessore forestiero f<strong>in</strong>o alle 18,00, tutto domani e sabato<br />
s. Messa per i fanciulli, i ragazzi e gli anziani<br />
SANTA MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE<br />
Ora Santa al Gethsemani<br />
06 - Venerdì santo, nella Passione e Morte del Signore Primo giorno del Triduo<br />
Nei giorni della sua vita terrena, Cristo offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime.... Divenne causa di<br />
salvezza eterna per coloro che gli obbediscono (Eb. 5, 7.9)<br />
Oltre che di magro, oggi è giorno di digiuno<br />
ore 7.00 celebrazione della Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture e Lodi)<br />
ore 8.30 adorazione<br />
ore 10.30 preghiera per i ragazzi<br />
ore 15.00 solenne Via Crucis, soprattutto per chi non partecipa la sera<br />
È presente il Confessore forestiero, f<strong>in</strong>o al matt<strong>in</strong>o di Pasqua.<br />
ore 20.00 SOLENNE AZIONE LITURGICA DELLA PASSIONE DEL SIGNORE<br />
07 - Sabato santo, nella Sepoltura del Signore Secondo giorno del Triduo<br />
Giuseppe, membro del S<strong>in</strong>edrio.... era di Arimatea... Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce<br />
e lo avvolse <strong>in</strong> un lenzuolo e lo depose <strong>in</strong> una tomba scavata nella roccia... Le donne osservarono la tomba e come era<br />
stato deposto il corpo di Gesù... Il giorno di sabato, osservarono il riposo (Lc. 23, 51.52-53.55-56)<br />
ore 7.00 celebrazione della Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture e Lodi)<br />
ore 8.00 i sacerdoti sono a disposizione per la Confessione, f<strong>in</strong>o alle 12.00<br />
ore 8.30 adorazione – sosta presso il sepolcro del Signore<br />
ore 10.30 preghiera per i ragazzi<br />
ore 15.00 i sacerdoti sono a disposizione per la Confessione, f<strong>in</strong>o alle 18.00<br />
Domenica di Pasqua, nella Risurrezione del Signore - solennità<br />
Terzo giorno del Triduo, così articolato:<br />
sabato 07 ore 20.30 VEGLIA PASQUALE, nella Notte Santa<br />
Quanti siamo stati battezzati <strong>in</strong> Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Ma se siamo morti con Cristo,<br />
crediamo che anche vivremo con Lui, sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più: la morte non ha più<br />
alcun potere su du lui (Rm. 6, 3.8)<br />
Inizia il TEMPO DI PASQUA, il festoso tempo dei C<strong>in</strong>quanta Giorni, che culm<strong>in</strong>erà nella Pentecoste.<br />
Domenica 08 PASQUA DI RISURREZIONE (Sett. III)<br />
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato (Lc. 24, 5-6)<br />
ore 9.00 s. Messa solenne<br />
ore 17.00 s. Rosario<br />
ore 17.30 Vespri solenni di Pasqua e benedizione eucaristica seguita dalla Messa vespert<strong>in</strong>a<br />
TERMINA IL TRIDUO PASQUALE<br />
20
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
09 - Lunedì fra l’Ottava di Pasqua: orario festivo delle celebrazioni. La Messa delle 11. 00 e il vespro sono sospesi.<br />
NB: a partire da martedì 10, durante l’Ottava di Pasqua le ss. Messe feriali sono<br />
precedute dalla Liturgia delle Ore<br />
11 - Martedì fra l’Ottava di Pasqua<br />
ore 20.30 nel Focolare, magistero perr i catechisti<br />
13 - Venerdì fra l’ottava di Pasqua Inizia la celebrazione delle SANTE QUARANTORE (Giornate Eucaristiche)<br />
ore 7.00 Lodi e s. Messa<br />
ore 8.30 Ora di Terza e s. Messa. Segue l’esposizione dell’Eucaristia f<strong>in</strong>o alle ore 12.00<br />
ore 14.30 Esposizione dell’Eucaristia; adorazione per le mamme<br />
ore 15.30 Adorazione per i pensionati<br />
ore 16.30 Adorazione per i fanciulli e i ragazzi. La Messa delle 16.30 è sospesa<br />
ore 19.45 Vespro e reposizione<br />
ore 20.00 s. Messa. Segue l’adorazione notturna f<strong>in</strong>o alle 22.30, soprattutto per i giovani<br />
14 - Sabato fra l’ottava di Pasqua seconda Giornata Eucaristica<br />
L’orario è identico a quello della prima giornata, eccettuato quanto segue:<br />
ore 17.45 Vespro e reposizione. Segue, alle 18.00 la Messa festiva del sabato<br />
ore 20.30 adorazione f<strong>in</strong>o alle 22.30<br />
15 - Domenica II DI PASQUA In Albis Depositis – OTTAVA DI PASQUA (Sett. I)<br />
Giornata della Div<strong>in</strong>a Misericordia. Terza Giornata Eucaristica<br />
“Io sono il Primo e l’Ultimo, il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli<br />
<strong>in</strong>feri” (Ap. 1, 17)<br />
ore 9.00 S. Messa <strong>in</strong> canto<br />
ore 13.30 esposizione dell’Eucaristia e adorazione per i papà<br />
ore 14.30<br />
ore 17.00<br />
adorazione per i fanciulli e i ragazzi<br />
PROCESSIONE con l’Eucaristia lungo alcune vie del paese (tempo permettendo): via<br />
Martiri d.L. (ex via Bergamo), via S. Pietro, via Italia, via Guzzi, via Buscar<strong>in</strong>o, via<br />
Donatori di sangue, via Bussaghe, via A. Tonelli, via Benefattori, p.za Marenzio. Segue<br />
la s. Messa vespert<strong>in</strong>a.<br />
NB: da domani, la Messa delle 16.30 è <strong>in</strong> Pieve.<br />
22 - Domenica III di Pasqua (Sett. II)<br />
Gesù apparve di nuovo sulla riva del lago... e disse (ai discepoli): "Gettate la rete dalla parte destra e troverete”... La<br />
gettarono e non poterono più tirarla su per la gran quantità di pesci. Il discepolo che Gesù amava, disse a Pietro: “E’ il<br />
Signore" (Gv. 21, 4-7)<br />
ore 15.30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per i genitori e i fanciulli del Gruppo Betlemme<br />
ore 15.45 Celebrazione comunitaria del Battesimo<br />
23 - lunedì Ricorre il II anniversario dell’elezione di Benedetto XVI<br />
25 – mercoledì S. Marco, evangelista - festa<br />
26 - giovedì beato Giovanni Piamarta, sacerdote bresciano - memoria facoltativa<br />
29 - Domenica IV di Pasqua - Domenica del Buon Pastore (Sett. III)<br />
44a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni (s. Cater<strong>in</strong>a da Siena)<br />
Gesù disse: "Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono" (Gv. 10, 27)<br />
ore 14.20 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per i genitori dei fanciulli di 4a e 5a elementare<br />
21
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
MAGGIO<br />
1 - martedì s. Giuseppe lavoratore - memoria facoltativa<br />
ore 8.30 s. Messa per il mondo del lavoro<br />
Si apre il mese dedicato alla devozione a Maria, la Madre del Signore morto, risorto e asceso al<br />
cielo, <strong>in</strong>terceditrice del dono dello Spirito. Si veda il programma delle proposte a pag. 23<br />
2 - mercoledì s. Atanasio, vescovo, uno dei grandi padri della Chiesa d’Oriente - memoria<br />
ore 20,00 Iniziano i “mercoledì di maggio” (v. pag. 23): preghiera del Rosario e s. Messa presso la<br />
chiesetta di s. Girolamo, <strong>in</strong> Ingussano<br />
ore 20.30 presso il Focolare, <strong>in</strong>contro di magistero per i Catechisti<br />
3 - giovedì santi Filippo e Giacomo, apostoli - festa<br />
primo del mese, giornata mensile parrocchiale di preghiera per le vocazioni: dopo la<br />
Messa delle 8.30 viene esposta l’Eucaristia, con un momento di adorazione<br />
comunitaria; adorazione personale f<strong>in</strong>o alle ore 12.00.<br />
4 - venerdì primo del mese, dedicato alla devozione al sacro Cuore di Gesù<br />
6- Domenica V di Pasqua (Sett. I)<br />
Gesù disse: "Figlioli, ancora un poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come<br />
io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri" (Gv. 13, 33-34)<br />
<strong>in</strong> giornata Ritiro III (Pentecoste) per i fanciulli di 5a elementare, a Caravaggio<br />
Ritiro III (Pentecoste) per i ragazzi di 3a media<br />
NB: il ritiro di Pentecoste per 1a, 2a media, 4a el. e per il Gruppo Cafarnao viene tenuto <strong>in</strong> data<br />
da fissare<br />
ore 11.45 Celebrazione comunitaria del Battesimo<br />
ore 14.20 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per i genitori, i padr<strong>in</strong>i e le madr<strong>in</strong>e dei ragazzi di 3a media ammessi alla<br />
Cresima, <strong>in</strong> vista della celebrazione di Domenica prossima<br />
ore 15.30 <strong>in</strong>contro per i genitori e i fanciulli del Gruppo Nazareth<br />
7 - lunedì ore 20.30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per gli animatori dei Centri d’Ascolto<br />
8 - martedì <strong>in</strong> serata, <strong>in</strong>contro mensile di spiritualità per i giovani, a Cal<strong>in</strong>o<br />
9 - mercoledì ore 20.00 preghiera del Rosario e s. Messa presso la chiesetta della Conversione di s. Paolo,<br />
apostolo, presso la villa Porro - Lumetti, <strong>in</strong> via Lumetti<br />
11 - venerdì beata Annunciata Cocchetti, verg<strong>in</strong>e bresciana - memoria facoltativa<br />
13 - Domenica VI di Pasqua (beata Verg<strong>in</strong>e di Fatima) (Sett. II)<br />
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi<br />
verremo a Lui e prenderemo dimora presso di Lui" (Gv. 14, 23)<br />
ore 11.00<br />
s. Messa con il conferimento del sacramento della Cresima. I cresimandi, con i<br />
genitori, i padr<strong>in</strong>i e le madr<strong>in</strong>e si ritrovano presso il Focolare entro le 10.30; alle 10.40<br />
ci reca <strong>in</strong> corteo verso la chiesa parrocchiale<br />
14 - lunedì san Mattia, apostolo - festa<br />
ore 20.30 nelle rispettive sedi, Centri d’Ascolto della Parola di Dio<br />
15 - martedì ore 20.30 presso il Focolare, <strong>in</strong>contro di magistero per i catechisti<br />
16 - mercoledì ore 20.00 preghiera del Rosario e s. Messa presso la chiesetta dell’Immacolata Concezione, nella<br />
tenuta Castell<strong>in</strong>o<br />
18 - venerdì ss. Bartolomea Capitanio e V<strong>in</strong>cenza Gerosa, verg<strong>in</strong>i bresciane - memoria<br />
Inizia la Novena di Pentecoste.<br />
ore 18.30 pellegr<strong>in</strong>aggio parrocchiale al santuario di Ardesio (Bg), nel 400° anniv. dell’app.<br />
19 - sabato vigilia dell’Ascensione del Signore<br />
22
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
La convocazione è alle ore 20.30 di ciascuna delle sere sotto <strong>in</strong>dicate. I s<strong>in</strong>goli appuntamenti sono dest<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> modo<br />
specifico agli abitanti delle Diaconie di volta <strong>in</strong> volta <strong>in</strong>teressate, pur rimanendo aperti a tutti. I rispettivi percorsi<br />
sono stati <strong>in</strong>dividuati da parte delle persone che hanno accolto l’<strong>in</strong>vito alla collaborazione.<br />
* Diaconia S. Pietro: giovedì 22 marzo: via A. Lunardi (<strong>in</strong>crocio con via S. Pietro), via Giovanni XXIII, via S.<br />
Pietro, chiesa di S. Pietro.<br />
* Diaconia S. Paolo: venerdì 23 marzo: via G. di Vittorio- I trav (<strong>in</strong>crocio con via S. Pietro), via G. di Vittorio, via<br />
F.lli Rosselli. (la parte più ad ovest), via S. Pietro, via Cava.<br />
* Diaconia S. Floriano: martedì 27 marzo: monumento ai Carab<strong>in</strong>ieri, via Viassola, via Viassola- I trav., piazzetta<br />
al term<strong>in</strong>e di via Viassola.<br />
* Diaconia S. Maurizio: giovedì 29 marzo: via S.lle Vigorelli (parcheggio), via Dotti, via Falcone, <strong>in</strong>crocio di questa<br />
con via degli Orti.<br />
* Diaconia S. Giac<strong>in</strong>to: venerdì 30 marzo: via G. Miglioli (<strong>in</strong>cr. con via I Maggio), via Castrezzato, via delle Calc<strong>in</strong>e,<br />
via Don A. Dossena, via Don L. Sturzo, via Castrezzato (presso il Maniero).<br />
* Diac.S.Maria <strong>in</strong> S.Rocco<br />
e S. Giovanni Battista:<br />
Proposte per il tempo di Quaresima -2<br />
la Via Crucis nelle Diaconie<br />
Proposte per il mese di maggio<br />
Esso co<strong>in</strong>cide quasi del tutto con il tempo pasquale, proteso verso la Pentecoste: con Maria <strong>in</strong>vocheremo il dono dello<br />
Spirito del Risorto, aff<strong>in</strong>ché, con la forza dell’Eucaristia, ci renda sempre più comunità, capace di testimoniare il Risorto.<br />
Il s. Rosario verrà pregato, come sempre, prima della s. Messa e, <strong>in</strong>oltre, nelle sere da lunedì a venerdì, alle ore 20.30, <strong>in</strong><br />
queste sedi:<br />
Diaconia S. Maria <strong>in</strong> S. Rocco: la chiesa dell’Oratorio femm<strong>in</strong>ile<br />
Diaconia S. Giovanni Battista: casa albergo (alle ore 17,00)<br />
Diaconia S. Pietro:<br />
la nuova santella <strong>in</strong> via Mazzocchi (il lunedì e martedì, salvo piova)<br />
Diaconia S. Paolo:<br />
la chiesa di s. Pietro (da mercoledì a venerdì; lun.e mar., se piove)<br />
Diaconia S. Floriano:<br />
Mercoledì santo, 4 aprile: p.za Torre Romana, via A. Negri, via G. Marconi, via Chiari,<br />
via Bergamo, via Don B. Giovan<strong>in</strong>etti, via A. Tonelli, via Benefattori, p.za Marenzio, chiesa<br />
parrocchiale.<br />
il monumento ai Caduti, presso il cimitero<br />
Diaconie S.Maurizio e S.Giac<strong>in</strong>to: la santella nel parco degli Alp<strong>in</strong>i o la sede degli stessi<br />
Rosario nelle contrade (ore 20.30; gli appuntamenti <strong>in</strong> neretto, comprendendo anche la Messa, sono <strong>in</strong>vece<br />
alle 20,00)<br />
Diaconia S. Maria <strong>in</strong> S. Rocco: martedì 22, via Vittorio Emanuele, 31<br />
Diaconia S. Giovanni Battista: giovedì 3, via G. Monauni, 22 (cortile <strong>in</strong>terno) - giovedì 31, <strong>in</strong> S. Giovanni (Pieve)<br />
Diaconia S. Pietro:<br />
giovedì 17, via Don L. Milani, <strong>in</strong> fondo- mercoledì 30, via P. e C. Mazzocchi (santella)<br />
Diaconia S. Paolo:<br />
martedì 8, via Palazz., 21/23 (cortile) - mercoledì 16, via S. Pietro (tenuta Castell<strong>in</strong>o)<br />
Diaconia S. Floriano:<br />
mercoledì 2, via Ingussano (Villa Cal<strong>in</strong>i) - giovedì 24, via G. Verdi, presso <strong>in</strong>c. v. DG<br />
Diaconia S. Maurizio:<br />
mercoledì 9 maggio, via Lumetti - martedì 29, via P. Borsell<strong>in</strong>o<br />
Diaconia S. Giac<strong>in</strong>to:<br />
martedì 15 maggio, via Don A. Dossena, <strong>in</strong>cr. con via Don Sturzo<br />
I Mercoledì di Maggio - valorizzano alcune chiese presenti sul territorio della Parrocchia non utilizzate<br />
altrimenti. L’appuntamento è alle 20,00; si recita il Rosario e si celebra la s. Messa. L’Eucaristia pomeridiana è, <strong>in</strong> questi<br />
giorni, sospesa. Vedere gli appuntamenti <strong>in</strong> neretto qui sopra (v. anche cal. lit. p. 22).<br />
Pellegr<strong>in</strong>aggio parrocchiale mariano - <strong>in</strong> apertura della Novena di Pentecoste; v. pag. 22 al 18 maggio.<br />
Chiusura del mese di maggio - 31 maggio, ore 20.30, <strong>in</strong> Pieve.<br />
23
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
Bullismo o…giovani bravi?<br />
di don Titta<br />
In una classica parabola, Gesù maestro parla d’un terreno<br />
ove il proprietario aveva sem<strong>in</strong>ato grano buono. Ma<br />
nella crescita degli steli erbosi, un giorno, venne notata la<br />
gramigna che rov<strong>in</strong>a il grano buono. Il Signore, cresciuto<br />
fra le erbose coll<strong>in</strong>e della Galilea, ha tratto una tematica<br />
per rivelare la coesistenza, nella società umana, tra buoni<br />
e cattivi con risultati diversi. Da vario tempo i mass media<br />
mettono a fuoco un fenomeno tremendo e negativo: il<br />
bullismo, sviluppatosi nei benestanti Stati Uniti è arrivato<br />
anche <strong>in</strong> Europa. In Italia se ne parla solo da 20-30<br />
anni forse per la scarsa attenzione f<strong>in</strong>ora riservata dalla<br />
nostra società. Senza andare a fatti biblici come quello di<br />
Ca<strong>in</strong>o ed Abele, riandando alla mia fanciullezza, ricordo<br />
come nei paesi della bassa bresciana si notava sulla piazza<br />
o all’oratorio, qualche bullo che con parole e gesti <strong>in</strong>solentiva<br />
qualcuno. Erano attaccabrighe che all’<strong>in</strong>tervento<br />
di un adulto sbollivano come pallone bucato.<br />
Oggigiorno il bullismo ha preso spazi e forme devastanti<br />
e tende a persistere. Da alcune <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i svolte<br />
da psicologi risulta che già nella scuola primaria di primo<br />
grado il 41% dei bamb<strong>in</strong>i ne è stato vittima. Nella scuola<br />
media quasi 8 bamb<strong>in</strong>i su 10 hanno vissuto atti di bullismo.<br />
Bulli e relative vittime restano come prigionieri nei<br />
loro ruoli, per cui i ragazzi - vittima cont<strong>in</strong>uano a soccombere<br />
senza far nulla. Ma cosa succede, poi, ai bulli<br />
una volta che crescono? La psicologa Ada Fonzi afferma<br />
che il bullo, una volta cresciuto,<br />
diventa asociale con<br />
manifestazioni di violenza,<br />
mentre la vittima può cadere<br />
<strong>in</strong> depressione. Ci fa male la<br />
constatazione che attorno al<br />
ragazzo detto bullo spesso<br />
ruota un branco di ragazzi<br />
consenzienti che non dicono<br />
e fanno nulla per impedire<br />
questi atti. Che amarezza:<br />
questi ragazzi nascondono la<br />
loro fralezza morale, sotto<br />
una forza che non è forza ma<br />
debolezza! Oh, com’è necessaria<br />
una sana discipl<strong>in</strong>a per<br />
una sana educazione che faccia<br />
vivere ognuno nel rispetto<br />
dell’altro. Che responsabilità, attenzione e vigilanza<br />
per chi è educatore. È necessario prevenire e formare i<br />
nostri ragazzi! Ricordo ancora quando mio nonno<br />
Francesco mi portò a Leno per vedere la corsa dei cavalli<br />
durante la fiera di s. Benedetto. Ad un certo punto mi<br />
disse: “Vedi come corrono bene quei cavalli? Ma ci è voluto<br />
un buon allenamento tra briglie e stanghe. La mamma<br />
è buona anche quando usa la stroppa non solo quando ti<br />
fa il bosolà. Penso ora a tante case di rieducazione per rifare<br />
a nuovo tanti poveri ragazzi che magari hanno conosciuto<br />
mancanza di buone red<strong>in</strong>i nelle proprie famiglie.<br />
Ho presente la casa dei salesiani di Arese, un giorno, visitandola,<br />
venni a sapere che l’allora arcivescovo di Milano<br />
card. G.B. Mont<strong>in</strong>i chiamò <strong>in</strong> curia un superiore salesiano<br />
al quale disse: “Voglio sfidarvi: cambiate quella casa di<br />
barabit <strong>in</strong> un luogo <strong>in</strong> cui si respiri aria di famiglia” e citò<br />
il sogno fatto da don Bosco nel quale Gesù gli raccomandava<br />
di cambiare i ragazzi - lupo <strong>in</strong> ragazzi - agnello. Quel<br />
superiore, con l’aiuto di Maria e dei confratelli riuscì nel<br />
progetto del card<strong>in</strong>ale.<br />
Cari amici lasciamo da parte il bullo come il “bel Renè”<br />
di Vallanzasca. Non facciamo come quei giovani brigatisti<br />
che, per chi sa quale smania di successo o ideale<br />
politico, hanno ucciso uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong>nocenti e distrutto famiglie.<br />
Cari giovani, meglio pensare ad altri ragazzi come<br />
Aldo Marcozzi, Domenico Savio. Come al ragazz<strong>in</strong>o<br />
malato, ma vero apostolo,<br />
Angiol<strong>in</strong>o Bonetta, ad<br />
Angelo Anselmi, senza tralasciare<br />
i giovani come s.<br />
Luigi Gonzaga e s. Pier<strong>in</strong>a<br />
Moros<strong>in</strong>i. Com’è vero che<br />
l’educazione buona è l’arte<br />
delle arti. Ma, ricordiamolo<br />
<strong>in</strong> questo tempo di r<strong>in</strong>novamento<br />
spirituale, sulla strada<br />
di Gesù Risorto ci vuole<br />
tanta fede, tanto amore e<br />
relativa discipl<strong>in</strong>a per evitare<br />
i fossi e camm<strong>in</strong>are bene<br />
<strong>in</strong> strade sicure e serene.<br />
Avanti gioventù…con Gesù<br />
Risorto.<br />
24
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
OBIETTIVO VITA<br />
Una proposta per la comunità cristiana:<br />
PROGETTO GEMMA<br />
L’appello “appassionato” è<br />
rivolto “a tutti e a ciascuno <strong>in</strong><br />
nome di Dio” dal santo padre,<br />
Giovanni Paolo II, nell’enciclica<br />
Evangelium vitae (n. 5): “rispetta,<br />
difendi, ama e servi la vita, ogni<br />
vita umana! Solo su questa strada<br />
troverai giustizia, sviluppo, libertà<br />
vera, pace e felicità! Giungano<br />
queste parole a tutti i figli e le figlie<br />
della Chiesa!”<br />
“A tutti e a ciascuno”. Il Papa <strong>in</strong>sisteva:<br />
“Nella mobilitazione generale<br />
per una nuova cultura della vita<br />
nessuno si deve sentire escluso:<br />
tutti hanno un ruolo importante da<br />
svolgere” (Ev. v. n. 98).<br />
La difesa della vita umana non è<br />
impresa semplice. Ci sono problemi<br />
che sovrastano le possibilità di<br />
<strong>in</strong>tervento per il s<strong>in</strong>golo. Non solo<br />
sul piano di quelle aggressioni contro<br />
la vita che si sviluppano nei rapporti<br />
tra gli Stati, ma anche nel<br />
microcosmo di quelle violenze contro<br />
la vita nascente a cui fa riferimento<br />
particolare l’enciclica<br />
Evangelium vitae. Che cosa può<br />
fare chi non è biologo, medico,<br />
<strong>in</strong>segnante, politico? Eppure l’appello<br />
è rivolto a tutti, nessuno<br />
escluso.<br />
Madre Teresa di Calcutta, la<br />
santa dei più poveri tra i<br />
poveri, premio Nobel per la<br />
pace, ha ripetuto più volte <strong>in</strong> molti<br />
luoghi d’Italia: “Promettiamoci che<br />
<strong>in</strong> questa città nessuna donna<br />
possa dire di essere stata costretta<br />
ad abortire”. E’ un’altra richiesta<br />
conturbante. Come possiamo<br />
garantire un risultato così grande?<br />
Madre Teresa diceva anche: “Noi<br />
combattiamo l’aborto con l’adozione.<br />
Se una madre non vuole il suo<br />
bamb<strong>in</strong>o, lo dia a me, perché io lo<br />
amo”. “Adoption, not abortion”, era<br />
il suo motto. Ma nemmeno questo<br />
è cosa che tutti possono fare.<br />
Eppoi, come adottare un bamb<strong>in</strong>o<br />
a rischio di morte che non è ancora<br />
nato? Non è molto meglio che<br />
una mamma possa trovare il<br />
coraggio e l’aiuto per tenere con sé<br />
il suo bamb<strong>in</strong>o?<br />
Adottare una mamma perché sia<br />
aiutata a salvare il suo bamb<strong>in</strong>o.<br />
Questo, se ci mettiamo <strong>in</strong>sieme,<br />
possiamo farlo. Progetto Gemma è<br />
la proposta per la comunità cristiana.<br />
Tutti, proprio tutti, nessuno<br />
escluso, possono fare qualcosa<br />
per difendere la vita umana<br />
nascente. In certo modo tutti possiamo<br />
ripetere con Madre Teresa:<br />
“adoption not abortion”. Noi quel<br />
bamb<strong>in</strong>o lo amiamo. Vogliamo sentirlo<br />
un po’ nostro figlio, anche se<br />
soltanto <strong>in</strong> senso spirituale. E<br />
vogliamo bene anche alla sua<br />
mamma e alla sua famiglia”.<br />
Progetto Gemma è un’adozione<br />
strana: non è adozione <strong>in</strong> senso<br />
giuridico; è “a distanza”, ma “ravvic<strong>in</strong>ata”;<br />
riguarda la vita stessa di<br />
un bamb<strong>in</strong>o, ma attraverso l’adozione<br />
di sua madre.<br />
In una parrocchia, <strong>in</strong> un gruppo,<br />
<strong>in</strong> una associazione e <strong>in</strong> un movimento<br />
le occasioni per promuovere<br />
“Gemma” sono tante. C’è un<br />
modo permanente semplice: basta<br />
una persona <strong>in</strong>caricata di raccogliere<br />
mensilmente ciò che ciascuno<br />
si è impegnato ad offrire. Ma ci<br />
sono anche le occasioni straord<strong>in</strong>arie<br />
che da sole possono consentire<br />
un Progetto Gemma: le feste, i<br />
matrimoni, i battesimi ed anche i<br />
momenti tristi, quando bisogna<br />
credere che la vita cont<strong>in</strong>ua, nonostante<br />
tutto.<br />
Eppoi c’è la prima domenica di febbraio<br />
quando si celebra la Giornata<br />
per la vita; il 25 marzo, anniversario<br />
del concepimento di Gesù nel<br />
seno di Maria; il 28 dicembre, celebrazione<br />
dei santi Innocenti. E<br />
ancora ci sono le ricorrenze civili<br />
che a volte str<strong>in</strong>gono il cuore perché<br />
nell’onorare cose belle e<br />
buone si dimentica il figlio più piccolo,<br />
quello più aggredito: la festa<br />
della mamma, l’8 maggio; la ricorrente<br />
celebrazione dei diritti dei<br />
bamb<strong>in</strong>i, 20 novembre; quella dei<br />
diritti dell’uomo, 10 dicembre.<br />
Senza polemiche, costruttivamente<br />
e concretamente Progetto<br />
Gemma <strong>in</strong>serisce anche il concepito<br />
tra i figli, i bamb<strong>in</strong>i, gli uom<strong>in</strong>i.<br />
Progetto Gemma è dunque,<br />
anche una forma di catechesi<br />
sulla vita, forse più efficace<br />
di tante parole che gli studiosi, i<br />
filosofi, i biologi, i giuristi e i moralisti<br />
possano dire. E’ la catechesi<br />
della gente semplice. Di tutti. Ci<br />
sono degli argomenti del cuore più<br />
forti dei quelli della mente.<br />
Non ci può essere concorrenza<br />
con i gruppi che si occupano dei<br />
bamb<strong>in</strong>i già nati o dei poveri ed<br />
emarg<strong>in</strong>ati di ogni tipo. Anzi, proprio<br />
essi, con la autorevolezza che<br />
deriva loro dalla visibilità delle persone<br />
che assistono possono<br />
meglio testimoniare a favore dei<br />
più poveri tra i poveri e dei più<br />
bamb<strong>in</strong>i tra i bamb<strong>in</strong>i. Anche questa<br />
è catechesi viva. Dice che l’orizzonte<br />
della solidarietà deve<br />
essere completo ed abbracciare<br />
tutti.<br />
Altre <strong>in</strong>iziative e attività del<br />
Movimento Per la Vita<br />
su: www.mpv.org<br />
25
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
Gli istituti secolari <strong>in</strong> diocesi – 4<br />
( a cura di don Francesco )<br />
Piccole apostole della Carità<br />
Questo istituto secolare si pone, per<br />
vocazione, alla sequela di Gesù per<br />
essere <strong>in</strong> ogni ambiente “ come gli<br />
apostoli” con la carità pratica dei primi cristiani.<br />
Il lavoro, orizzonte apostolico, è perciò<br />
il mondo: il f<strong>in</strong>e della loro esistenza<br />
donata con il dono della Carità portata<br />
f<strong>in</strong>o agli ultimi conf<strong>in</strong>i della terra.<br />
La loro regola di vita trae spunto dal brano<br />
evangelico del chicco di frumento che<br />
muore per donare vita e moltiplicarsi.<br />
Vivono questo messaggio evangelico, ed il<br />
sacrificio legato ad esso, con grande gioia<br />
vedendo nella preghiera e nell’adorazione<br />
all’Eucaristia il segreto per la realizzazione<br />
del dono della carità.<br />
Animate da questo ideale di vita, che vivono <strong>in</strong> comunità<br />
o <strong>in</strong>dividualmente, la piccole apostole della Carità svolgono<br />
la loro professione ed il loro servizio apostolico <strong>in</strong><br />
uno specifico servizio alla vita <strong>in</strong> particolare alla sua tutela<br />
e cura attraverso l’opera denom<strong>in</strong>ata “ La nostra<br />
Famiglia” che svolge attività di ricerca, affidata all’istituto<br />
scientifico “ E. Medea”, riconosciuto per la ricerca e la<br />
riabilitazione nello specifico ambito dell’età evolutiva.<br />
Queste sorelle cercano di alleviare le sofferenze di tanti<br />
fratelli abbandonati ed emarg<strong>in</strong>ati<br />
dalla società.<br />
Esse puntano alla riabilitazione<br />
di persone con <strong>in</strong>abilità fisiche,<br />
psichiche e sensoriali, spesso,<br />
questi fratelli emarg<strong>in</strong>ati,<br />
hanno complicazioni legate al<br />
disagio sociale. Le piccole apostole<br />
operano <strong>in</strong>dividualmente<br />
nel mondo operaio, nella scuola,<br />
negli ospedali, nei s<strong>in</strong>dacati,<br />
negli uffici, nella politica, nelle<br />
prigioni e nelle più svariate professioni.<br />
Sono una testimonianza attiva<br />
del messaggio evangelico nel<br />
mondo del lavoro.<br />
Mostrano particolare cura ed attenzione per i giovani e le<br />
famiglie, centro della vita.<br />
Sono presenti <strong>in</strong> Italia, grazie al lavoro del loro fondatore<br />
don Luigi Monsa.<br />
Le piccole apostole della Carità sono una presenza preziosa<br />
e significativa all’<strong>in</strong>terno della Chiesa e per Essa<br />
donano la loro vita ed il loro tempo.<br />
Testimoniano con coraggio e forza il messaggio di salvezza<br />
che viene solo dalla pratica dei messaggi datoci da<br />
Gesù nel Suo santo Evangelo.<br />
per queste immag<strong>in</strong>i, v. pag 31<br />
26
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - Zona Pastorale<br />
FAMIGLIA<br />
SOS FAMIGLIA<br />
Il “Centro d’ascolto famiglia”<br />
un servizio offerto dalla nostra Zona Pastorale<br />
Il "Centro Ascolto Famiglia" è un servizio di supporto e di sostegno, è uno spazio di ascolto per le famiglie <strong>in</strong> difficoltà;<br />
ha la sua sede a Cologne, presso l'Oratorio Femm<strong>in</strong>ile <strong>in</strong> via Castello, ed è al servizio delle Parrocchie della Zona pastorale<br />
VI (S. Carlo - Franciacorta) e qu<strong>in</strong>di anche della nostra.<br />
Torniamo a ricordare alcune caratteristiche di questo serrvizio, istituito dietro espressa richiesta del nostro Vescovo.<br />
1- Quali sono gli ambiti di <strong>in</strong>tervento del Centro Ascolto?<br />
a) Coppie<br />
- ascolto e orientamento alla soluzione delle difficoltà di coppia<br />
- aiuto alla presa di decisione davanti a selte ed a situazioni critiche<br />
b) Famiglie<br />
- si favorisce l’ascolto, il confronto ed il dialogo tra la diverse generazioni<br />
- si facilita l'armonia del vivere <strong>in</strong> famiglia<br />
- si aiuta a rafforzare i legami ed a trovare una soluzione ai problemi ed ai conflitti<br />
c) Genitori<br />
- supporto per una giusta presa di responsabilità comune verso i figli<br />
- consigli per una corretta opera educativa<br />
- equilibrio tra vita di coppia e vita genitoriale<br />
d) Adolescenti e giovani<br />
- ascolto e orientamento all’accoglienza e ad un positivo superamento dei passaggi critici dell'adolescenza<br />
e della giov<strong>in</strong>ezza<br />
- aiuto nella pacificazione e nella maturazione della propria personalità<br />
- ascolto educativo per il riassetto dei legami fondamentali<br />
e) Anziani<br />
- opportunità di ascolto e dialogo <strong>in</strong>torno a solitud<strong>in</strong>e e paure dell'anziano<br />
- contributo all'<strong>in</strong>teriorizzazione dei passaggi critici e nell'elaborazione del lutto per la vedovanza o per<br />
la perdita di coetanei<br />
2 - Come contattare il Centro <strong>in</strong> caso di necessità?<br />
Basta telefonare al 346-3652304 e chiedere un appuntamento, nei giorni di:<br />
mercoledì, dalle ore 14.00 alle 16.00<br />
venerdì, dalle ore 9.30 alle 11.30<br />
Una consulente familiare sarà a vostra disposizione.<br />
I colloqui avvengono con l'osservanza della dovuta discrezione ed <strong>in</strong> conformità alla legge<br />
sulla privacy.<br />
E se c'è un problema grave?<br />
Per i problemi più gravi, ci si avvarrà dell’<strong>in</strong>tervento e della collaborazione degli specialisti e<br />
terapisti del "Nuovo Consultorio Diocesano" di Brescia.<br />
Esortiamo vivamente tutte le persone <strong>in</strong>teressate, soprattutto le coppie o i membri di coppie <strong>in</strong> difficoltà o <strong>in</strong> crisi, ad approfittare<br />
e a non lasciare <strong>in</strong>utilizzato questo servizio che nasce dall’impegno e dallo sforzo, anche economico, delle s<strong>in</strong>gole parrocchie<br />
della Zona Pastorale.<br />
www.coccaglio.com/CAF.asp<br />
27
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - vita parrocchiale<br />
DAL CONSIGLIO PASTORALE<br />
S<strong>in</strong>tesi dalle ultime due sedute del CPP.<br />
1) La Lettera pastorale del Vescovo.<br />
Nella lettera del Vescovo per l’anno<br />
scorso vi erano due <strong>in</strong>terrogativi:<br />
qual è il legame tra liturgia e vita?<br />
come viene celebrata, fa essa trasparire<br />
il mistero di Dio?<br />
LA LETTERA DI QUEST’ANNO E’<br />
LO SVILUPPO DI QUESTI INTER-<br />
ROGATIVI, <strong>in</strong> relazione al nuovo camm<strong>in</strong>o<br />
di Iniziazione Cristiana.<br />
A tale proposito, si sottol<strong>in</strong>ea come<br />
l’Eucarestia sia il punto d’arrivo: siamo<br />
battezzati e cresimati <strong>in</strong> funzione<br />
dell’Eucarestia.<br />
Per la gente non è molto comprensibile<br />
la Comunione a 10 anni, così come c’è<br />
chi afferma che la gente non capisce la<br />
Cresima a 10 anni.<br />
Non vi è qu<strong>in</strong>di una visione di cont<strong>in</strong>uità<br />
tra i Sacramenti: ognuno è visto a<br />
sé stante.<br />
Ci si chiede se alle liturgie si viene per<br />
partecipare o per abitud<strong>in</strong>e: le Messe<br />
sono poco partecipate.<br />
Un altro consigliere dice che<br />
l’Iniziazione Cristiana sarebbe da sperimentare<br />
anche nei gruppi come l’A.C.R.<br />
e gli SCOUT.<br />
Il parroco ricorda che il nuovo camm<strong>in</strong>o<br />
lo prevede; anzi, è un suo desiderio<br />
attivare quanto prima tale possibilità; è<br />
prima necessario che questi gruppi attiv<strong>in</strong>o<br />
f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo anche l’aspetto formativo<br />
che loro compete. Il punto di<br />
partenza è la formazione degli educatori.<br />
L<br />
’elemento centrale della lettera è<br />
L’EUCARESTIA COME CULMINE<br />
DEL CAMMINO DI INIZIAZIONE<br />
CRISTIANA.<br />
La prassi f<strong>in</strong>ora <strong>in</strong> atto non produce<br />
frutti, qu<strong>in</strong>di bisogna cambiare.<br />
L’obiettivo di questo camm<strong>in</strong>o è che i<br />
ragazzi con i genitori capiscano che<br />
bisogna vivere il Giorno del Signore e, <strong>in</strong><br />
esso, l’Eucarestia.<br />
Essa è una questione di identità: non si<br />
può essere Chiesa senza Eucaristia e<br />
viceversa. Attraverso l’Eucarestia diventiamo<br />
una cosa sola <strong>in</strong> Cristo.<br />
Io sono pienamente partecipe della mia<br />
comunità perché siedo <strong>in</strong>sieme agli altri<br />
alla stessa Mensa.<br />
Si sottol<strong>in</strong>ea comunque che se non c’è<br />
famiglia, tutto quello che viene fatto è<br />
<strong>in</strong>utile. Il catechismo può dare forma a<br />
qualcosa che c’è già, ma la famiglia è il<br />
perno <strong>in</strong>dispensabile.<br />
2) La Liturgia.<br />
Ilettori: si deve partire dal gruppo per<br />
dare qualità, almeno alla domenica; il<br />
foglietto con le riflessioni, le frasi da evidenziare,<br />
già proposto lo scorso anno,<br />
com<strong>in</strong>cerà col nuovo anno liturgico.<br />
Si raccomanda di non creare sovrapposizioni<br />
tra i vari momenti liturgici (il lettore<br />
che si muove mentre il Sacerdote<br />
sta facendo la preghiera, le letture <strong>in</strong>iziate<br />
prima che la gente sia seduta e predisposta,<br />
la colletta che deve f<strong>in</strong>ire<br />
prima del Santo). Vedere anche l’<strong>in</strong>iziativa<br />
curata dalla Zona pastorale (corso<br />
per i lettori).<br />
3) Valutazione del 2° Ritorno di<br />
Missione<br />
Delle 360 coppie (0-10 anni di matrimonio)<br />
contattate, 1/3 ha accettato<br />
la visita del missionario.<br />
E’ però da rivedere la proposta di impegno<br />
per tre sere consecutive, troppo<br />
impegnative per coppie con figli.<br />
I Centri di Ascolto hanno ripreso il<br />
camm<strong>in</strong>o; molti si sono accostati alla<br />
confessione.<br />
Si concorda sul fatto che è valsa la pena<br />
di attuarlo: è stato un dono di grazia;<br />
secondo alcuni sarebbe stato auspicabile<br />
che le coppie fossero <strong>in</strong>vitate tutte<br />
personalmente dal Parroco; da altri si<br />
obietta che erano molte e raggiungerle<br />
tutte, per una persona sola, è assai problematico;<br />
sarebbe bello, piuttosto, che<br />
siano famiglie ad <strong>in</strong>vitare altre famiglie.<br />
Alcuni lamentano che, a volte, c’è stato<br />
un certo disagio per la brevità dell’<strong>in</strong>contro<br />
con il missionario <strong>in</strong> occasione<br />
della sua visita; ci vuole più tempo, più<br />
<strong>in</strong>terscambio, più ascolto, più dialogo.<br />
Forse <strong>in</strong> questo modo la visita sarà più<br />
desiderata che solo accettata.<br />
I giovani al matt<strong>in</strong>o erano molti, la sera<br />
pochi, per lo stesso motivo già sopra<br />
ricordato.<br />
Forse bisogna provare a cambiare formula,<br />
anche il nome, non più “Ritorno<br />
di Missione”, ma qualcosa di più <strong>in</strong>centivante.<br />
Inoltre ci vuole più <strong>in</strong>formazione,<br />
fatta <strong>in</strong> modo diverso.<br />
Si decide per un’altra esperienza di questo<br />
tipo: già <strong>in</strong>terpellati, i Missionari<br />
saranno disponibili dal 21 al 27 ottobre<br />
2007.<br />
4) Ancora sulla Lettera pastorale del<br />
Vescovo.<br />
Sarebbero opportuni momenti strutturati<br />
di preghiera nel nuovo<br />
Focolare, per i giovani (veglie, film con<br />
<strong>in</strong>terventi, momenti dello stare <strong>in</strong>sieme<br />
nei periodi forti dell’anno): manca tutto<br />
questo, è ora di ripartire.<br />
Ci vorrebbe un posto per una cappella,<br />
anche solo per chi avesse voglia di pregare<br />
un momento.<br />
Si può trasferire un gruppo di catechismo,<br />
ed utilizzare a tale scopo l’aula<br />
<strong>in</strong>titolata a Don Bruno. Se ne potrà<br />
occupare un prossimo Consiglio.<br />
Si sottol<strong>in</strong>ea l’importanza di osservare<br />
le norme liturgiche (dal fedele al celebrante),<br />
ridurre al m<strong>in</strong>imo gli <strong>in</strong>terventi<br />
personali, leggere il testo liturgico come<br />
è scritto; <strong>in</strong>oltre limitare i movimenti<br />
nei momenti forti della Messa anche sul<br />
presbiterio. I fedeli sono aiutati anche<br />
dal modo con cui si attuano gesti e<br />
parole.<br />
I Sacerdoti propongono che:<br />
- si impari a fare un momento di silenzio<br />
dopo l’omelia e dopo la Comunione,<br />
28
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- vita parrocchiale<br />
favorito anche dalla cocnlusione<br />
del canto che accompagna l’azione<br />
rituale, quando questa ha term<strong>in</strong>e;<br />
- si valorizz<strong>in</strong>o di volta <strong>in</strong> volta i<br />
diversi momenti della Messa, per<br />
farli meglio capire, senza appesantire<br />
troppo la celebrazione;<br />
- si renda quotidiano il Vespro,<br />
prima della Messa pomeridiana,<br />
come lo sono le Lodi nella prima<br />
Messa del matt<strong>in</strong>o; dovrebbe diventare<br />
un momento di comunione<br />
nella preghiera tra i preti e di questi<br />
con le persone che partecipano a<br />
quella Messa.<br />
In riferimento a pag<strong>in</strong>a 28 della<br />
Lettera Pastorale (rilievi su come<br />
celebra chi presiede la Messa) viene<br />
richiesta anche un po’ più di composta<br />
gioiosità (anche a chi legge la<br />
Parola).<br />
Quaresima 2007<br />
5) Altro<br />
Quanto ad altri punti:<br />
a - <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con l’<strong>in</strong>vito del Vescovo a<br />
ridurre il numero delle Messe, l’accorpamento<br />
delle Messe domenicali delle 10 e<br />
delle 11, già attuato <strong>in</strong> via sperimentale<br />
lo scorso agosto, è da ripetere, comprendendo<br />
un periodo più lungo: il prossimo<br />
anno sarà attuato dal I luglio all’8<br />
settembre; per quanto riguarda le celebrazioni<br />
feriali, si pensa di sospendere la<br />
Messa delle 16.30 nel mese di agosto.<br />
b - Si suggerisce anche, nei periodi più<br />
caldi, di effettuare la celebrazione dellea<br />
Messa pomeridiana <strong>in</strong> chiesa anziché<br />
nella vecchia Pieve (da luglio f<strong>in</strong>o a<br />
metà agosto), per evitare l’eccessiva<br />
calura di cui la Pieve risente con<br />
maggiore facilità.<br />
c - La maggior parte del Consiglio<br />
Pastorale prende atto favorevolmente<br />
dell’<strong>in</strong>iziativa di alcuni privati<br />
cittad<strong>in</strong>i di erigere una cappella<br />
(chies<strong>in</strong>a) <strong>in</strong> via Viassola.<br />
d - Viene deciso che nel periodo più<br />
freddo la Messa feriale delle 16,30<br />
venga celebrata nella chiesa<br />
dell’Oratorio di via Cavour.<br />
e - Rito della tumulazione. La<br />
prassi <strong>in</strong>valsa abbastanza di recente<br />
a <strong>Coccaglio</strong> era: sosta davanti alla<br />
cappella del cimitero e poi, di<br />
nuovo, sosta davanti al sepolcro.<br />
Ciò rendeva necessario ribaltare la<br />
corretta sequenza del rito. Si propone<br />
un’unica sosta, direttamente<br />
presso il sepolcro, <strong>in</strong> modo che si<br />
possa seguire ord<strong>in</strong>atamente il rito.<br />
La cosa andrà spiegata bene.<br />
Con il nuovo anno, i funerali saranno<br />
accompagnati dall’organista; questa e<br />
l’altra suddetta variazione sono stati<br />
spiegate negli avvisi dell’ultima domenica<br />
del 2006.<br />
La segretaria<br />
Diaconia S. Maria <strong>in</strong> S. Rocco<br />
FESTA DI S. ROCCO (anno secondo)<br />
La Diaconia S. Maria <strong>in</strong> S. Rocco, <strong>in</strong> accordo con la Parrocchia, propone, <strong>in</strong> occasione della prossima festa, di<br />
addobbare tutta la Diaconia con nastri, coccarde, fiocchi o quant’altro serve per ornare e rallegrare la nostra contrada<br />
anche esteriormente. Si confida perciò nella disponibilità e fantasia di uom<strong>in</strong>i, donne, ragazzi e bamb<strong>in</strong>i<br />
della nostra Diaconia per confezionare e addobbare la propria e le vie vic<strong>in</strong>e.<br />
Il materiale potrà essere ritirato gratuitamente presso l’Oratorio Femm<strong>in</strong>ile l’ultima settimana di luglio e la prima<br />
di agosto.<br />
Si è deciso, sempre <strong>in</strong> accordo con la Parrocchia, di cambiare il colore assumendo l’azzurro e il bianco, lasciando<br />
il rosso ad una Diaconia con il nome di un Santo martire.<br />
Ci si vorrebbe, altresì, dotare di un logo che ci contraddist<strong>in</strong>gua e che verrà usato come simbolo della nostra<br />
Diaconia. Anche <strong>in</strong> questo si confida nella fantasia della gente, nel proporre immag<strong>in</strong>i o simboli (per es. la conchiglia<br />
del viandante, la fiaschetta, ecc..). Chi volesse aderire a questa proposta è pregato di far pervenire il proprio<br />
disegno completo di nome e <strong>in</strong>dirizzo presso l’Oratorio Femm<strong>in</strong>ile di via Cavour, imbucandolo nella cassetta<br />
delle lettere, entro il 30 aprile. Verrà poi scelto quello più adatto e usato come logo della Diaconia.<br />
29
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- vita parrocchiale<br />
IL XXV DI DON LIONELLO E MADRE BRUNA<br />
22 NOVEMBRE 2006, SOLENNITÀ DEI SS. PATRONI<br />
Carissimi amici,<br />
desidero r<strong>in</strong>graziare con voi il Signore<br />
per la bellissima Parola che abbiamo cercato di vivere lo<br />
scorso mese di novembre, giorno <strong>in</strong> cui mi avete accolto<br />
con gioia per celebrare il mio XXV° anniversario di ord<strong>in</strong>azione:<br />
“Benedetto l’uomo che<br />
confida nel Signore”.<br />
Proprio questa matt<strong>in</strong>a, 8 marzo,<br />
nella Messa abbiamo letto questo<br />
brano di Geremia e l’ho commentato<br />
dicendo un po’ cosa ha fatto<br />
dentro di me.<br />
Innanzitutto ho sentito questa<br />
Parola come una risposta a due<br />
difficoltà che sentivo dentro di<br />
me: la consapevolezza dei miei limiti, che mi pesa abbastanza,<br />
e le piccole paure umane, come quella di non riuscire<br />
a fare bene quello che devo fare, di non essere all’altezza<br />
del mio compito nella comunità, il sentirmi impotente<br />
di fronte alle sfide di oggi, al dolore delle persone,<br />
eccetera.<br />
Quello che mi<br />
ha aiutato è<br />
stata la possibilità<br />
di “lavorare<br />
a due”, di<br />
vivere ogni<br />
cosa ed impegno<br />
<strong>in</strong> comunione<br />
con Lui, prendendomi tutto il tempo<br />
necessario per la preghiera. I problemi sono<br />
rimasti, ma sono sparite le ansie e le paure,<br />
lasciando posto a una grande pace.<br />
Ed ecco la nuova Parola da vivere per questo<br />
mese: “Chi sem<strong>in</strong>a nelle lacrime mieterà con<br />
giubilo” ( dal salmo 126 ).<br />
E’ una parola che ci aiuta a dare un senso<br />
nuovo al dolore che bussa nella nostra vita, un<br />
dolore che, se accettato con fede, genera vita e<br />
speranza.<br />
Ve lo auguro di cuore!<br />
Ciao!<br />
Vobarno 8 marzo 2007<br />
don Lionello<br />
30
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- vita parrocchiale<br />
La Festa della Famiglia<br />
Èstata celebrata il 31 dicembre scorso, nella nostra<br />
comunità, la Festa della Famiglia.<br />
Come ogni anno la festa è <strong>in</strong>iziata con la celebrazione<br />
eucaristica <strong>in</strong>centrata sul tema della famiglia.<br />
Durante la Messa, animata dal gruppo delle coppie<br />
come il resto della giornata, si è voluto sottol<strong>in</strong>eare lo<br />
stretto v<strong>in</strong>colo tra le due realtà, famiglia e Eucaristia,<br />
al centro delle quali c’è un atto di amore, un v<strong>in</strong>colo<br />
di solidarietà, un dare la vita per l’altro.<br />
Nella celebrazione, alla quale erano <strong>in</strong>vitate tutte le<br />
famiglie della nostra comunità, alcuni momenti sono<br />
stati accompagnati da gesti significativi e preghiere<br />
particolari: l’altare - mensa apparecchiato da una<br />
famiglia all’<strong>in</strong>izio, richiamo alla tavola a cui ogni giorno<br />
le famiglie si riuniscono ( famiglia = piccola chiesa<br />
domestica ), altare dove si celebra lo sposalizio di Gesù<br />
con la sua Chiesa e dove riscopriamo ogni volta la<br />
nostra appartenenza alla grande famiglia di Dio; la<br />
Parola letta da una coppia di sposi accompagnati dai<br />
figli come riconoscimento del grande dono che ogni<br />
famiglia riceve da Dio.<br />
Alla f<strong>in</strong>e della celebrazione le famiglie, che durante<br />
l’anno hanno festeggiato il 15° , 25° , 50° e oltre<br />
anniversario di matrimonio, sono state <strong>in</strong>vitate a<br />
festeggiare <strong>in</strong>sieme la gioia della loro storia d’ amore<br />
<strong>in</strong> un momento conviviale presso l’oratorio Il Focolare.<br />
Grazie alle cuoche sempre molto disponibili, generose<br />
e brave, alle famiglie del gruppo coppie che hanno<br />
curato il servizio e la preparazione dell’ambiente,<br />
abbiamo potuto goderci un ottimo pranzo nel quale<br />
ci siamo divertiti sperimentando la gioia dello stare<br />
<strong>in</strong>sieme <strong>in</strong> comunità.<br />
Grazie a tutti per l’impegno e la gratuità con i quali<br />
ogni anno la festa si ripete; grazie ai nostri sacerdoti<br />
che scommettono sempre sulla famiglia come futuro<br />
della nostra comunità .<br />
Una coppia del 15 ° di matrimonio<br />
qui e pag. 26, alcune immag<strong>in</strong>i<br />
DIACONIA<br />
SAN MAURIZIO<br />
un <strong>in</strong>vito al Centro d’Ascolto che va bene per tutti<br />
Caro amico, cara amica,<br />
ti scrivo per parlarti di un’esperienza che sto vivendo,<br />
e desidero condividere con te perché trovo che<br />
sia bella, arricchente, e mi fa assaporare la gioia<br />
che nasce dalla relazione con Dio.<br />
Una sera al mese, precisamente di lunedì, mi reco<br />
presso il centro d’ascolto più vic<strong>in</strong>o a casa mia, cioè<br />
<strong>in</strong> quella casa (si, proprio una casa, come la tua,<br />
come la mia) che apre la sua porta per accogliere<br />
quanti si riuniscono per pregare e riflettere sulla<br />
Parola di Dio.<br />
Puoi dist<strong>in</strong>guere le case designate a tale scopo perché<br />
f<strong>in</strong> dalla matt<strong>in</strong>a o dal primo pomeriggio, recano<br />
affisso al muro esterno un bel ritratto del volto di<br />
Gesù, che sembra cercarti tra la folla, e chiamare<br />
proprio te (così almeno mi sento io quando lo guardo!!).<br />
Tu mi risponderai, come del resto facevo io <strong>in</strong> passato,<br />
che preghi da solo e vai a Messa, e qu<strong>in</strong>di “sei<br />
a posto”. Credimi, penso che pregare da soli sia<br />
bello e doveroso, ma questi <strong>in</strong>contri ci fanno gustare<br />
una gioia tutta particolare, come doveva essere<br />
anche per le prime comunità cristiane.<br />
La gioia, cioè, che deriva dal confrontarsi, <strong>in</strong>coraggiarsi<br />
e sostenersi a vicenda nel non sempre facile,<br />
seppur meraviglioso, camm<strong>in</strong>o alla sequela di Gesù.<br />
Sono banditi, da questi <strong>in</strong>contri, il pettegolezzo, il<br />
parlare tanto per fare, non servono i titoli di studio o<br />
possedere un’<strong>in</strong>telligenza fuori dalla norma ! Ti dico<br />
questo perché non vorrei che un ostacolo, per te,<br />
fosse costituito dal sentirti <strong>in</strong>adeguato.<br />
Per permettere a Gesù di parlare ai nostri cuori,<br />
lasciamo fuori dalla porta la sapienza del mondo e<br />
viviamo il tutto all’<strong>in</strong>segna della semplicità.<br />
Quando torno a casa, mi sento più sereno e più<br />
forte, perché capisco di non essere solo a compiere<br />
il mio camm<strong>in</strong>o di fede, ma posso contare sull’appoggio<br />
di altre persone.<br />
Ti r<strong>in</strong>grazio del tempo che mi hai concesso, spero<br />
che vorrai venire a trovarci.<br />
Perché ti ho detto tutto questo?<br />
Non potevo tenere tutto per me un dono così grande!!<br />
Se vuoi, ti aspetto.<br />
Un amico <strong>in</strong> Cristo<br />
31
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’Oratorio<br />
DAL CONSIGLIO DELL’ORATORIO<br />
Mercoledì 17 gennaio si è riunito il<br />
Consiglio dell’Oratorio per occuparsi<br />
dell’organizzazione del carnevale,<br />
della gestione del sito <strong>in</strong>ternet<br />
dell’Oratorio e <strong>in</strong>iziare la progettazione<br />
del 35°anniversario dell’Oratorio.<br />
La riunione ha <strong>in</strong>izio con l’organizzazione<br />
del carnevale che si<br />
festeggerà domenica 18 febbraio.<br />
Come gli anni precedenti verrà organizzata<br />
la consueta sfilata dei carri<br />
che, per quest’anno, sarà a tema<br />
libero. Al term<strong>in</strong>e verrà assegnato da<br />
una giuria il palio seguito da un<br />
momento di <strong>in</strong>trattenimento presso<br />
l’Oratorio femm<strong>in</strong>ile. Il programma<br />
verrà poi distribuito ai ragazzi <strong>in</strong><br />
modo più dettagliato. Per quanto<br />
riguarda <strong>in</strong>vece i carri che parteciperanno<br />
alla sfilata, verrà convocata<br />
una riunione <strong>in</strong> data ancora da dest<strong>in</strong>arsi.<br />
Il carnevale non verrà festeggiato<br />
solo domenica: lunedì sera<br />
festa per gli adolescenti organizzata<br />
dal gruppo giovani presso l’oratorio<br />
Focolare, mentre martedì pomeriggio<br />
sarà dedicato ai più piccoli.<br />
Rimanendo sempre <strong>in</strong> tema di feste<br />
giovedì 15 marzo è il giovedì grasso.<br />
In tale occasione verrà <strong>in</strong>scenato<br />
all’oratorio Focolare il processo e il<br />
“rogo della vecchia”. A tale scopo si è<br />
pensato di chiedere la collaborazione<br />
degli alp<strong>in</strong>i per la realizzazione della<br />
“vecchia”, mentre alla ‘Piccola ribalta’<br />
per quanto concerne il processo.<br />
La riunione prosegue con la discussione<br />
del secondo punto. Il sito<br />
<strong>in</strong>ternet dell’Oratorio era stato già<br />
ideato da don Bruno e l’impostazione<br />
da lui data è tuttora presente, ma<br />
manca dei contenuti. Per questo<br />
motivo il Consiglio dell’Oratorio ha<br />
pensato di <strong>in</strong>formare, mediante lettera,<br />
tutti i gruppi che lavorano nell’oratorio,<br />
aff<strong>in</strong>ché forniscano il più rapidamente<br />
possibile del materiale, anche<br />
fotografico.<br />
Sempre a proposito di <strong>in</strong>ternet, è<br />
stata avanzata la proposta di <strong>in</strong>stallare<br />
una postazione all’<strong>in</strong>terno del bar<br />
per chi volesse consultarlo.<br />
Ovviamente con le opportune limitazioni<br />
di accessione a determ<strong>in</strong>ati siti.<br />
L<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il 35° anniversario dell’oratorio<br />
‘Focolare’. Come già accennato<br />
<strong>in</strong> precedenza si pensava di organizzare<br />
delle serate di formazione. I<br />
temi che sono stati proposti sono: la<br />
comunicazione, le droghe nel mondo<br />
dei giovani e lo sport. Sulla base di<br />
questi temi e dei dest<strong>in</strong>atari verranno<br />
contattati i relatori al più presto, <strong>in</strong><br />
modo da avvisarli per tempo. Sempre<br />
<strong>in</strong> questa ricorrenza verrà organizzata<br />
una mostra fotografica <strong>in</strong> ricordo di<br />
don Bruno.<br />
Sabato 4 marzo, verrà organizzata<br />
una cena africana dal gruppo che si è<br />
recato <strong>in</strong> terra di missione. Durante la<br />
cena verranno proiettate le immag<strong>in</strong>i<br />
dell’<strong>in</strong>augurazione del pozzo <strong>in</strong><br />
memoria di don Bruno e al term<strong>in</strong>e<br />
verrà omaggiato ai partecipanti un<br />
regalo tipico africano.<br />
Inf<strong>in</strong>e al consiglio viene sottoposta la<br />
richiesta del ‘Nutrition club’ di una<br />
stanza per le loro attività. Prima di<br />
rifiutare o accettare la proposta il<br />
consiglio ritiene opportuno <strong>in</strong>contrare<br />
i rappresentanti di questa associazione<br />
per avere ulteriori <strong>in</strong>formazioni.<br />
Come puoi contribuire alle spese per<br />
la ristrutturazione del Focolare<br />
1 - Anzitutto, frequentandolo: ciò dà senso all’impegno che si sta affrontando.<br />
2 - Offerta libera che può essere consegnata ai sacerdoti, al diacono o nel corso della raccolta “pro<br />
Oratorio” e “pro opere parrocchiali”<br />
3 - Offerta libera tramite versamento o bonifico, detraibile ai f<strong>in</strong>i dell’Irpef, sul CC n. 2085/87,<br />
presso la Banca Popolare di Sondrio - ag. di <strong>Coccaglio</strong>; ABI 05696 - CAB 54360 - CIN X, <strong>in</strong>testato<br />
a “Il Focolare ONLUS”<br />
4 - Impegno morale o scritto a versare una quota fissa periodicamente, <strong>in</strong> occasione della giornata<br />
mensile “pro Oratorio” o direttamente ai sacerdoti o al diacono<br />
5 - Prestiti gratuiti (senza <strong>in</strong>teresse)<br />
6 - Prestiti a basso <strong>in</strong>teresse<br />
7 - Contribuire alla ristrutturazone dell’Oratorio può essere un modo alternativo per partecipare<br />
alle gioie o ai lutti di parenti o amici<br />
8 - Oltre all’8 per mille secondo le possibilità <strong>in</strong>dicate sul modulo per la dichiarazione dei redditi, è<br />
possibile dest<strong>in</strong>are a enti specifici il 5 per mille. È possibile attuare questa opzione <strong>in</strong>dicando<br />
nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi il CF n. 91018070176 dell’associazione “Il<br />
Focolare onlus”<br />
32
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o -- dall’Oratorio<br />
CARNEVALE: COLORI E ALLEGRIA<br />
Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice<br />
alla sfilata del carnevale di quest’anno, dove la fantasia,<br />
l’abilità e un pizzico di pazzia per un giorno<br />
ha contagiato un po’ tutti. Il sole ha fatto risaltare<br />
ancora di più i colori sgargianti delle maschere,<br />
dei carri, dei tanti personaggi della fantasia o della<br />
realtà che i piccoli e i grandi hanno portato <strong>in</strong> oratorio<br />
e nelle nostre strade. Quest’anno non abbiamo<br />
trovato un tema preciso a cui ispirarsi, per cui<br />
ognuno dei nove carri partecipanti al “palio di carnevale”<br />
ha dato sfogo alla propria abilità e fantasia…un<br />
salto nel tempo ci ha trasportato<br />
“sull’Olimpo degli dèi” (quartiere Degli Orti) o nella<br />
fiaba “Biancaneve e i sette nani” (il coro<br />
Montorfano)… ”danzando” (1° anno adolescenti) sul<br />
pentagramma delle “note musicali” (Oratorio femm<strong>in</strong>ile)…abbiamo<br />
ammirato le acrobazie e i personaggi<br />
di un “circo” e ci siamo divertiti con “i giochi<br />
<strong>in</strong> scatola” (I ragazzi della lanterna); siamo scesi<br />
negli abissi profondi del “mare” <strong>in</strong> compagnia del<br />
pesciol<strong>in</strong>o “Nemo” (la scuola materna)…e nel magico<br />
mondo dei “fumetti” (l’a.g.e.)….o abbiamo scoperto<br />
che esistono nel mondo “le forze del bene e del male”<br />
(2° anno adolescenti). Ah, dimenticavo…anche quest’anno<br />
è stata recapitata la posta…la famosa busta è<br />
arrivata al nostro Pier<strong>in</strong>o…”monsignore ma non troppo”.<br />
Vi chiederete…ma chi ha v<strong>in</strong>to questa edizione? E’<br />
troppo scontato dire…tutti?…sì, forse lo è ma, se<br />
anche è stata premiata l’orig<strong>in</strong>alità dei “Ragazzi della<br />
lanterna”, con i loro giochi <strong>in</strong> scatola, è altrettanto<br />
vero che a tutti va un merito particolare.<br />
Il carnevale è poi cont<strong>in</strong>uato il lunedì sera al Focolare<br />
con la festa per gli adolescenti che aveva come tema<br />
“popoli e culture”…e abbiamo visto aggirarsi antichi<br />
romani…pirati…mexicani…giapponesi…z<strong>in</strong>gare e gitane…<br />
33
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - dall’Oratorio<br />
Inf<strong>in</strong>e, prima di entrare nel rigore quaresimale, il<br />
martedì abbiamo <strong>in</strong>vitato all’Oratorio femm<strong>in</strong>ile i<br />
più piccoli, che fra giochi e animazione, frittelle e<br />
allegria hanno chiuso <strong>in</strong> bellezza questo carnevale.<br />
Un grazie particolare<br />
alla giuria,<br />
e a tutti<br />
coloro che hanno<br />
lavorato<br />
“dietro le qu<strong>in</strong>te”…rendendo<br />
possibile la realizzazione<br />
di<br />
una festa di<br />
gioia e colore.<br />
Don Roberto<br />
34
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - dall’Oratorio<br />
UN INSOLITO SABATO SERA<br />
(ce ne vorrebbero!)<br />
Qu<strong>in</strong>to anno di catechismo per i bamb<strong>in</strong>i che stanno frequentando<br />
la 5’ elementare; un camm<strong>in</strong>o di catechesi<br />
che merita un momento di riflessione condiviso con genitori<br />
e catechisti. Ecco che nasce l’idea, maturata da tempo,<br />
di poter trascorrere una serata tutti <strong>in</strong>sieme.<br />
Curato e catechisti organizzano una cena, e un dopo-cena,<br />
presso l’oratorio Focolare e tutti sono <strong>in</strong>vitati.<br />
La serata è molto vivace, i bamb<strong>in</strong>i tengono allegri e se non<br />
fosse per il baccano, sembrerebbe di sognare. Si, non può<br />
essere che un sogno vedere così tante famiglie, sedute ad<br />
una tavolata generosamente imbandita che chiacchierano, ridono e si confrontano; si, c’erano tante<br />
mamme, perf<strong>in</strong>o tanti papà, fratell<strong>in</strong>i e fratelloni!<br />
Qualcuno potrà pensare che, quella sera le “Porte Franche” erano chiuse, forse per restauro,<br />
oppure le strade bloccate al traffico per alta concentrazione di polveri sottili o, il peggio assoluto,<br />
spariti tutti i segnali satellitari e qu<strong>in</strong>di reso <strong>in</strong>visibile qualsiasi canale televisivo.<br />
Quel qualcuno si sbaglia di grosso, perchè tutti quei bamb<strong>in</strong>i, tutte quelle mamme e tutti quei papà<br />
hanno risposto ad un richiamo collettivo, hanno voluto condividere un momento di festa organizzato<br />
nella propria Parrocchia, luogo di <strong>in</strong>contro per eccellenza delle famiglie cattoliche.<br />
Quale modo migliore per r<strong>in</strong>graziare tutti quelli che <strong>in</strong> questi anni hanno aiutato i bamb<strong>in</strong>i a ricevere<br />
i loro primi Sacramenti, se non quello di accogliere con entusiasmo la loro <strong>in</strong>iziativa?<br />
Sorgono spontanei e s<strong>in</strong>ceri i r<strong>in</strong>graziamenti: ai genitori, che con la loro presenza hanno testimoniato<br />
ai loro figli che il camm<strong>in</strong>o di catechesi si può fare <strong>in</strong>sieme, si può condividere attraverso<br />
molti modi e soprattutto non ha età;<br />
ai Catechisti, che hanno riservato un momento dedicato al lavoro fatto con i bamb<strong>in</strong>i durante il loro<br />
catechismo e che <strong>in</strong> questo modo hanno reso partecipi i genitori di ciò che è stato fatto, di ciò che<br />
ne pensano i bamb<strong>in</strong>i e dei progetti futuri, tra i quali la conoscenza di alcuni Missionari;<br />
a don Roberto, che ha resa possibile tutta la serata;<br />
a don Francesco (Cico), che con il suo modo di essere si fa voler bene da tutti, ed il suo regalo (un<br />
piccolo crocifisso) porterà tanto amore nelle camerette dei bamb<strong>in</strong>i;<br />
alle cuoche, che lavorano sempre dietro le qu<strong>in</strong>te, ma si rendono visibili con i loro risotti, lasagne,<br />
arrosti e tanto altro; grazie a loro la serata<br />
diventa una saporita condivisione;<br />
ai ragazzi e ragazze che hanno fatto divertire<br />
i più piccoli;<br />
a tutti quelli che hanno contribuito e sono<br />
stati dimenticati <strong>in</strong>volontariamente.<br />
Un <strong>in</strong>solito sabato sera, un vero <strong>in</strong>contro di<br />
catechesi.<br />
35
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - dall’Oratorio<br />
ESTATE 2007 con l’ ORATORIO<br />
1/2- GREST T 3+2<br />
I) DAL 18 GIUGNOG<br />
ALL’8 LUGLIOL<br />
UGLIO, matt<strong>in</strong>o e pomeriggio<br />
II) dal 9 al 20 Luglio, L<br />
solo il pomeriggio: SCUOLA DI LAVOR<br />
VORO<br />
DA PRIMA ELEMENTARE<br />
A SECONDA MEDIA<br />
Iscrizioni presso la segreteria del Focolare il martedì e il giovedì dalle 15.00 alle 18.00<br />
a partire dal martedi 8 maggio<br />
3- FREEDOM DAYSD<br />
dal 18 Giugno al 6 LuglioL<br />
PER GLI ADOLESCENTI DALLA 3MEDIA ALLA 2 SUPERIORE<br />
per <strong>in</strong>formazioni: don Roberto<br />
4- CAMPO C<br />
ESTIVO<br />
I- PER I FANCIULLI DALLA 2A ALLA<br />
ALLA 4A ELEMENTARE<br />
dal 22 al 28 luglio a Valdobbiadene V<br />
(Tv)<br />
II- PER I RAG AZZI<br />
v) 900 m. slm<br />
AZZI DA 5A ELEMENTARE<br />
A 2A MEDIA:<br />
dal 28 luglio al 4 agosto a Valdobbiadene V<br />
(Tv)<br />
III- PER GLI ADOLESCENTI DA 3A MEDIA<br />
v) 900 m. slm<br />
A 3A SUPERIORE<br />
dall’11 al 18 agosto a Lizzola di Valbondione V<br />
(Bg)<br />
Iscrizioni presso la segreteria del Focolare il martedì e il giovedì dalle 15.00 alle 18.00<br />
a partire dal martedi 8 maggio<br />
NB: i dest<strong>in</strong>atari si riferiscono all’età relativa alle classi come già frequentate<br />
36
“SI<br />
IMPARA DA PICCOLI A<br />
DIVENTARE GRANDI”, questo<br />
è il motto scelto dalla federazione<br />
dello scoutismo per l’anno del centenario<br />
scout; già perché da quella<br />
volta che il fondatore Baden Powell<br />
portò alcuni ragazzi sull’isola di<br />
Brownsea sono passati cent’anni.<br />
Il movimento scout ha una forte<br />
valenza educativa e propone esplicitamente<br />
valori come la lealtà, l'amicizia,<br />
lo spirito di servizio, la laboriosità,<br />
la conoscenza e il rispetto della<br />
natura; e che tale movimento nel<br />
corso di un secolo è stato capace di<br />
attrarre e co<strong>in</strong>volgere milioni di bamb<strong>in</strong>i,<br />
ragazzi, giovani e adulti <strong>in</strong> tutto<br />
il mondo, (<strong>in</strong> questi cento anni sono<br />
stati 400 milioni gli iscritti, mentre ora<br />
sono 40 milioni <strong>in</strong> 250 paesi) senza<br />
dist<strong>in</strong>zione di genere, razza, l<strong>in</strong>gua e<br />
credo religioso.<br />
I festeggiamenti saranno un'opportunità<br />
per promuovere i valori, i benefici<br />
e le imprese dello scoutismo nel<br />
mondo e tutto questo sarà realizzato<br />
attraverso attività:<br />
MONDIALI:<br />
Dal 28 luglio all’8 agosto ci sarà il<br />
jamborèe, <strong>in</strong>contro composto da delegazioni<br />
di tutto il mondo che si troveranno<br />
<strong>in</strong>sieme <strong>in</strong> Inghilterra dove<br />
vivranno una settimana ragazzi con<br />
culture, abitud<strong>in</strong>i e religioni diverse…<br />
(due dei nostri ragazzi saranno<br />
ambasciatori per la delegazione italiana).<br />
NAZIONALI:<br />
Il I agosto la cerimonia dell’Alba del<br />
centenario, che <strong>in</strong> forme diverse si<br />
svolgerà <strong>in</strong> tutto il mondo; è il saluto<br />
al secondo secolo di vita, tutti coloro<br />
che hanno già pronunciato nella loro<br />
vita la promessa scout saranno <strong>in</strong>vitati<br />
a r<strong>in</strong>novarla.<br />
PROVINCIALI:<br />
29 aprile – I maggio: Campo San<br />
Giorgio Prov<strong>in</strong>ciale per tutti gli<br />
Esploratori e Guide della Prov<strong>in</strong>cia<br />
(circa 1500 ragazzi). Al campo verrà<br />
celebrata una Messa dal Vescovo di<br />
Brescia.<br />
8 maggio (data da confermare):<br />
<strong>in</strong>augurazione della cappella<br />
alla Madonna degli Scout sorta<br />
a Sant Eufemia a cura del<br />
gruppo scout Bs 11.<br />
16 – 17 giugno: Il Challange<br />
del centenario, attività Regionale<br />
totalmente organizzata a<br />
Brescia, riservata a ragazzi di<br />
17 anni che li vedrà sfidarsi <strong>in</strong><br />
vari percorsi <strong>in</strong>torno al monte<br />
Guglielmo, ma con raduno e<br />
partenza da Brescia (luogo<br />
scelto Piazza Paolo VI). E’ prevista<br />
un’affluenza di circa 600<br />
ragazzi.<br />
luglio: Una volta scout<br />
31sempre scout! Verso il<br />
r<strong>in</strong>novo della promessa scout,<br />
percorso di riflessione notturno<br />
da Cellatica alla Base di<br />
Piazzole (Gussago). Iniziativa<br />
rivolta a tutti quelli che sono<br />
stati scout, per rivedere e rimeditare<br />
i valori del metodo scout.<br />
I agosto: Promessa alla Base Scout<br />
Nazionale di Piazzole (Gussago) ore<br />
8.30. Questa <strong>in</strong>iziativa sarà molto<br />
pubblicizzata <strong>in</strong> quanto rappresenta<br />
il clou delle celebrazioni del centenario.<br />
Il I agosto 2007 alle 8.30 tutti gli<br />
scout ed ex scout del mondo r<strong>in</strong>noveranno<br />
la loro promessa (il I agosto<br />
1907 nell’isola di Brownsea Lord<br />
Baden Powell celebrò le prime promesse<br />
ai primi scout del movimento<br />
che di fatto fa risalire a quel momento<br />
le sue orig<strong>in</strong>i). La cerimonia ufficiale<br />
si svolgerà al jamboree, campo<br />
mondiale scout, che si svolgerà <strong>in</strong><br />
Inghilterra probabilmente a<br />
Brownsea.<br />
settembre: Festa di San<br />
30Michele del centenario alla<br />
Base scout di Piazzole, aperta a tutti.<br />
La Festa di San Michele rappresenta<br />
la giornata dedicata al ritrovo di tutti<br />
gli “ex” dei vari gruppi della prov<strong>in</strong>cia,<br />
dei Soci della Fondazione e di tutti gli<br />
amici degli scout. Quest’anno speriamo<br />
di poter annunciare durante la<br />
festa un <strong>in</strong>iziativa che lasci “un<br />
segno” concreto e duraturo sull’esempio<br />
proprio dei membri fondatori<br />
della Fondazione San Giorgio e di<br />
quanti hanno dato avvio al centro<br />
Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />
SCOUT - 1907-2007<br />
CENTENARIO DELLO SCOUTISMO<br />
Bresciano Affidi familiari.<br />
7 Ottobre: Festa <strong>in</strong> città per tutti i<br />
lupetti e cocc<strong>in</strong>elle della Prov<strong>in</strong>cia,<br />
giochi e animazione per la città.<br />
10 Novembre (Data da confermare e<br />
concordare): Chiusura a San<br />
Barnaba o <strong>in</strong> altra sede, conferenza:<br />
“Attualità e valori della proposta<br />
scout sul territorio bresciano”.<br />
Questo sarà l’evento conclusivo<br />
delle <strong>in</strong>iziative del centenario.<br />
Riteniamo sia importante e qualificante<br />
riflettere con le Istituzioni sul<br />
ruolo che il nostro movimento potrà<br />
giocare nei prossimi anni. I temi forti<br />
legati all’<strong>in</strong>tegrazione, all’educazione<br />
alla diversità, alla solidarietà ed al<br />
senso civile tipici della nostra proposta<br />
educativa visti come possibile<br />
risorsa al servizio della città e della<br />
prov<strong>in</strong>cia. Partecipanti previsti: Resp.<br />
AGESCI Zone di Brescia, Resp.<br />
AGESCI Regione Lombardia,<br />
S<strong>in</strong>daco di Brescia, Pres. Prov<strong>in</strong>cia,<br />
Ass. Pubblica Istruzione e Servizi<br />
Sociali di Città e Prov<strong>in</strong>cia.<br />
LOCALI:<br />
Anche noi del gruppo scout<br />
Montorfano abbiamo deciso di<br />
festeggiarlo, perciò non prendete<br />
impegni per il 1-2-3 giugno, mi raccomando!!!<br />
37
Comunità aperta<br />
A modo di resoconto<br />
di G.Pedrali<br />
Come è consuetud<strong>in</strong>e, nei primi mesi del nuovo<br />
anno civile, forniamo alla Comunità tutta il<br />
resoconto delle attività di aiuto che la nostra Caritas<br />
parrocchiale offre <strong>in</strong> nome della Comunità stessa. In<br />
questo spazio vogliamo esprimere il nostro GRAZIE a<br />
tutti coloro che ci hanno sostenuto <strong>in</strong> questa missione<br />
e lo vogliamo esprimere con le parole che i ragazzi della<br />
Comunità “Shalom” di Palazzolo s/O desiderano rivolgere<br />
a tutti noi.<br />
Cari amici della Caritas… e nostri fruttivendoli… ormai è<br />
tanto tempo che aiutate la Comunità. Vi siamo veramente<br />
grati perché ci date una testimonianza vera e costante di<br />
quello che vuol dire essere persone vere! Voi ci donate con<br />
amore il frutto del vostro duro lavoro e questo valorizza al<br />
massimo i vostri sforzi nei nostri confronti. Noi speriamo di<br />
diventare persone come voi, che non hanno paura di seguire<br />
il bene. Di sicuro il Signore mantiene un posto speciale<br />
vic<strong>in</strong>o a Lui per voi e per la vostra Comunità che vi sostiene<br />
<strong>in</strong> questo progetto di aiuto a noi ragazzi che dura da tantissimo<br />
tempo.Grazie perché ci aiutate a crescere <strong>in</strong> umiltà, costanza<br />
e generosità. Non mollate mai perché grazie a tutti voi noi<br />
cresciamo!<br />
Vi affidiamo tutti nelle braccia di Maria e di Gesù che vi<br />
accompagnerà e proteggerà per tutta la vita.<br />
Noi, vostri ragazzi della “Shalom”!<br />
_____________________________________<br />
€ 250,00 mensa dei poveri<br />
€ 706,30 per la Giornata del Pane<br />
ENTRATE<br />
€ 1.270,00 per la Giornata della Caritas Parrocchiale<br />
NB: 1/3 dei generi alimentari è fornito dall’AGEA<br />
_____________________________________________<br />
Se ci vuoi aiutare <strong>in</strong> questa missione puoi versare il tuo<br />
aiuto sul C/C numero 439151 - Caritas Parrocchiale<br />
<strong>Coccaglio</strong> - Banca Bipop Carire – filiale di <strong>Coccaglio</strong> (BS)<br />
--- ABI 05437- CAB 54360<br />
Durante l’anno appena trascorso tanti sono stati<br />
i poveri che hanno bussato alla porta della Caritas.<br />
Nessuno è mai andato via a mani vuote perché,<br />
grazie al Vostro aiuto, siamo sempre riusciti a dare qualcosa<br />
da mangiare a tutti. Ecco un po’ di cifre:<br />
2500 sono state le persone che sono passate da noi<br />
4800 i kg di pasta e riso distribuiti<br />
9000 le scatole di legumi, pelati e tonno<br />
4500 le bottiglie di latte ed olio<br />
4000 i kg di zucchero<br />
_____________________________<br />
USCITE<br />
€ 500,00 per i nostri missionari<br />
€ 2600,00 spesa annua per i generi alimentari da elargire<br />
ai poveri<br />
38
Una piccola chiesa, ristrutturata di recente, con l’abside<br />
nuova di zecca, <strong>in</strong> pietra a vista. Pietre di forma e<br />
dimensione <strong>in</strong>eguale, di colore giallo-ocra, il colore<br />
di questa terra, <strong>in</strong> cui le m<strong>in</strong>iere a cielo aperto aspettano<br />
ancora il ritorno degli operai partiti, forse emigrati. La piccola<br />
chiesa é quella del monastero trappista di Midelt,<br />
Priorato cistercense nella montagna del Medio Atlante,<br />
Marocco. Ai piedi dell’altare, ricavato da una vecchia mac<strong>in</strong>a<br />
da frantoio, si puó contemplare l’icona<br />
dei “sette dormienti di Efeso”, figure un<br />
po’ misteriose che ritroviamo <strong>in</strong> un’antica<br />
tradizione cristiana che, per i curiosi<br />
disegni dello Spirito, é entrata f<strong>in</strong>o<br />
nel Corano. Si tratta della storia di sette<br />
giov<strong>in</strong>etti, chiusi <strong>in</strong> una caverna per sfuggire alla persecuzione<br />
e che dormono per un tempo imprecisato, svegliandosi<br />
dopo circa tre secoli; la loro vicenda, <strong>in</strong> modo assai allusivo,<br />
si legge nel Corano, nella Sura detta appunto della<br />
“Caverna”. Il culto di questi “sette dormienti” si è trasferito<br />
dall’Oriente f<strong>in</strong>o alla Bretagna, dove si celebra annualmente<br />
una giornata di preghiera tra Cristiani e Musulmani, voluta<br />
dal grande islamologo Louis Massignon.<br />
Anche noi, membri della Chiesa <strong>in</strong> Marocco, ci siamo riuniti<br />
il 21 maggio scorso per una preghiera che unisca i credenti<br />
dell’una e dell’altra religione, nella memoria dei sette<br />
monaci trappisti che hanno dato la loro vita dieci anni fa, <strong>in</strong><br />
Algeria. Non siamo molti, a dire il vero, tenuto conto anche<br />
dei parenti di alcuni dei monaci martiri, venuti appositamente<br />
dalla Francia. Pochi e “diversificati” come le pietre<br />
dell’abside: laici, preti, suore e frati di varie nazionalità e con<br />
esperienze molto diverse, con una “anzianità” nel mondo<br />
marocch<strong>in</strong>o anche assai diversa. Eppure siamo convenuti<br />
come ad un segnale al quale non potevamo mancare, perché<br />
<strong>in</strong> fondo lo stesso amore che ha portato i monaci d’Algeria a<br />
restare anche quando la loro vita era m<strong>in</strong>acciata é quell’amore<br />
che ci sp<strong>in</strong>ge oggi a dare degli anni della propria vita<br />
(tanti o pochi) a questo paese, il Marocco, a questo popolo<br />
credente e orante nella sua fede musulmana. Quella che celebriamo<br />
é una testimonianza di vita nascosta, che diventa<br />
improvvisamente una luce che rischiara il percorso; come lo<br />
fu per fratello Charles de Foucauld e per altri uom<strong>in</strong>i e<br />
donne che hanno creduto e vissuto nella semplicità di una<br />
vita a fianco delle genti dell’Islam.<br />
La Messa é celebrata con calma, nella penombra di questa<br />
matt<strong>in</strong>a di primavera, ritmata dalle note del canto<br />
gregoriano guidato da fr. Jean-Pierre, uno dei due<br />
Comunità aperta<br />
VITA MISSIONARIA<br />
Testimoniare con la presenza<br />
testimonianza da una Chiesa di “frontiera”, <strong>in</strong> occasione della prossima Giornata per i Missionari Martiri<br />
26 marzo 2007:<br />
giornata di preghiera e digiuno<br />
per i missionari martiri<br />
“superstiti” di Tibhir<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme a fr. Amedée. Quel giorno<br />
anche loro due erano <strong>in</strong> monastero, ma il gruppo armato<br />
che ha rapito i loro sette confratelli, li ha miracolosamente<br />
“dimenticati”. Ora si trovano <strong>in</strong> Marocco, nel nuovo monastero<br />
di Notre Dame de l’Atlas, <strong>in</strong>sieme ad altri due monaci<br />
del loro ord<strong>in</strong>e e, speriamo, con dei r<strong>in</strong>forzi che permettano<br />
a questa piccola comunità di cont<strong>in</strong>uare la sua preziosa presenza<br />
per la Chiesa e per il mondo musulmano. Dopo la<br />
Messa restiamo a condividere la mensa e<br />
viene proiettato anche un film, “Il testamento<br />
di Tibhirne”, recentemente realizzato<br />
con materiale documentario da un<br />
regista francese, colpito dal testamento<br />
spirituale di p. Christian, è il momento<br />
per lasciarci toccare dalla testimonianza di questi sette fratelli<br />
che, senza essere eroi, sono peró stati uom<strong>in</strong>i f<strong>in</strong>o <strong>in</strong><br />
fondo, assumendo il rischio di essere semplicemente, ma<br />
profodamente, uom<strong>in</strong>i come gli altri, <strong>in</strong>sieme agli altri.<br />
Essere “preganti” <strong>in</strong> mezzo ad altri uom<strong>in</strong>i e donne di<br />
preghiera, credenti <strong>in</strong> mezzo ad altri credenti; ecco<br />
alcune delle “parole d’ord<strong>in</strong>e” della Chiesa <strong>in</strong> Marocco<br />
e negli altri Paesi del Nord Africa. Con questo spirito hanno<br />
vissuto e sono morti i monaci d’Algeria; del resto, non é<br />
Gesù stesso che ci ha <strong>in</strong>segnato a vivere nella preghiera f<strong>in</strong>o<br />
all’ultimo e a credere f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo nella possibilità del<br />
riscatto? Un riscatto che si estende anche agli uccisori, ai<br />
“terroristi” di ieri e di oggi, forse loro stessi vittime dell’<strong>in</strong>giustizia<br />
che sp<strong>in</strong>ge a vedere nell’altro, nel diverso da me,<br />
una m<strong>in</strong>accia. Il “testamento” dei monaci di Tibhir<strong>in</strong>e sta<br />
proprio <strong>in</strong> questo amore che rifiuta di fare dist<strong>in</strong>zioni, di<br />
pregare solo per i “buoni” o per i “nostri” (che poi si identificano<br />
spesso ... o no?); un amore testardo che sa vedere i<br />
semi di speranza anche là dove sembra che la violenza sia<br />
l’ultima parola. Ma l’ultima parola, lo sappiamo, é e sarà<br />
sempre quella dell’affidamento contro ogni speranza:<br />
“Padre, nelle tue mani...” Fidarsi che i nemici di oggi saranno<br />
i compagni nella festa del paradiso di domani, quel paradiso<br />
che é già com<strong>in</strong>ciato, che si costruisce <strong>in</strong> ogni gesto di<br />
fiducia e di rispetto per l’altro, magari lontano dai riflettori,<br />
ma certo nella luce dell’unico Dio.<br />
frate Pietro ofm (scritto orig<strong>in</strong>ale)<br />
Celebrata anche da noi la Giornata Mondiale per i Malati di Lebbra,<br />
a cura del nostro Gruppo Missionario è stato distribuito il “miele<br />
della solidarietà”. La raccolta ha fruttato € 1.210;00 già bonificati<br />
all'Aifo (Ass. It. Amici di Raoul Follereau).<br />
39
Comunità aperta<br />
Bisogna aiutare i cristiani che vivono nei Paesi islamici<br />
ed arg<strong>in</strong>are l'esodo che affligge le comunità.<br />
La fotografia sulla situazione dei Cristiani <strong>in</strong> MO e<br />
negli altri Paesi a maggioranza islamica presenta t<strong>in</strong>te<br />
fosche: <strong>in</strong> quelle regioni si assiste ad un cont<strong>in</strong>uo calo dei<br />
Cristiani. Qualche esempio: <strong>in</strong> Iran nel 1973 la popolazione<br />
di fede cattolica costituiva lo 0,1 per cento, mentre<br />
oggi è calata allo 0,01, <strong>in</strong> Siria si è passati dal 2,8 all'1,9,<br />
<strong>in</strong> Iraq dal 2,6 all'1, <strong>in</strong> Israele-Palest<strong>in</strong>a la comunità si è<br />
dimezzata scendendo dall'1,9 all'1 per cento. La dim<strong>in</strong>uzione<br />
è concomitante con «tanti matrimoni misti, <strong>in</strong> cui<br />
il coniuge cattolico è particolarmente <strong>in</strong>difeso a motivi<br />
dei regimi giuridici ispirati<br />
all'Islam». Vi sono poi le diverse<br />
cause di migrazione verso<br />
l'Occidente e l'Europa (povertà,<br />
tensioni politiche ed etniche,<br />
pressione demografica). Il card<strong>in</strong>ale<br />
Cormac Murphy-O' Connor,<br />
capo della Chiesa cattolica<br />
<strong>in</strong> Galles e Inghilterra, dichiarò<br />
tempo fa che «i musulmani britannici<br />
dovrebbero pubblicamente<br />
criticare i Paesi islamici<br />
che discrim<strong>in</strong>ano i fedeli» di<br />
altre religioni. Infatti, «dove i<br />
diritti religiosi delle m<strong>in</strong>oranze sono <strong>in</strong>franti <strong>in</strong> nome<br />
dell'Islam, il nome stesso dell'Islam risulta macchiato».<br />
La speranza per il futuro è rivolta ad un miglioramento<br />
della situazione anche con l'aiuto congiunto<br />
degli Stati e della Comunità <strong>in</strong>ternazionale. Le<br />
<strong>in</strong>iziative di dialogo sui temi religiosi non spettano agli<br />
Stati, ma agli esponenti religiosi, anche se possono essere<br />
facilitate dai responsabili politici, pur se resta da sciogliere<br />
il nodo di fondo della separazione tra religione e<br />
Stato e della laicità. Il Vaticano <strong>in</strong>siste poi nel richiedere<br />
alla Comunità <strong>in</strong>ternazionale una maggiore efficacia nel<br />
«riesam<strong>in</strong>are politiche e strategie che hanno ripercussioni<br />
sulla libertà religiosa e su altri diritti umani», anche<br />
vigilando che «non si abusi del partenariato delle organizzazioni<br />
non governative con le istituzioni <strong>in</strong>ternazionali»,<br />
perché gli aiuti umanitari possono trasformarsi <strong>in</strong><br />
CHIESE CRISTIANE<br />
Aiutiamo i cristiani del Medio Oriente<br />
“La situazione della piccola<br />
m<strong>in</strong>oranza cristiana <strong>in</strong> Terra<br />
Santa è molto difficile.<br />
Verso di loro tutti i cristiani<br />
hanno un debito <strong>in</strong>dimenticabile”.<br />
Benedetto XVI<br />
Venerdì santo: giornata per i luoghi<br />
santi<br />
sussidi al proselitismo religioso senza arrivare alle popolazioni<br />
cui sono dest<strong>in</strong>ati. La Santa Sede, peraltro, cont<strong>in</strong>uerà<br />
a dichiarare «la propria ferma opposizione ad ogni<br />
tentativo di sfruttare la religione per giustificare il terrorismo<br />
e la violenza», cercando attraverso le Nunziature di<br />
«favorire il dialogo» con le autorità «a sostegno dei cristiani».<br />
Venendo alla Terra Santa, il rischio, denuncia la rivista<br />
“Aiuto alla Chiesa che soffre”, è che si arrivi ad<br />
una Terra Santa senza più cristiani. Un pericolo<br />
che siamo chiamati a scongiurare. In 40 anni, la percentuale<br />
dei cristani <strong>in</strong> Terra Santa è scesa dal 40% al 2% (di<br />
cui - v. sopra - l’1% è cattolico).<br />
Questa tendenza drammatica<br />
sembra <strong>in</strong>arrestabile.<br />
Il fenomeno si mostra <strong>in</strong><br />
tutta evidenza nei tre pr<strong>in</strong>cipali<br />
centri del Cristianesimo:<br />
Gerusalemme, Nazareth e<br />
Betlemme. Qui 12.000 cristiani<br />
convivono, tra grandi<br />
difficoltà, con 30.000 musulmani.<br />
Perché questo? Per l’impossibilità<br />
di condurre una vita<br />
degna di questo nome: mancano<br />
il lavoro, la casa e la sicurezza, complice l’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito<br />
conflitto israelo-palest<strong>in</strong>ese, acuitosi negli ultimi anni e<br />
culm<strong>in</strong>ato nella costruzione di quel vergognoso muro.<br />
L’esodo sembra davvero <strong>in</strong>arrestabile. La Terra Santa<br />
rischia di trasformarsi <strong>in</strong> niente più che un museo sulla<br />
cristianità.<br />
L’Associazione Aiuto Alla Chiesa Che Soffre è tra<br />
quelle impegnate a fare qualcosa per quei nostri fratelli,<br />
<strong>in</strong> attesa che la ripresa dei pellegr<strong>in</strong>aggi torni a<br />
dare loro almeno qualche occasione di lavoro <strong>in</strong> più.<br />
Gli <strong>in</strong>dirizzi, per avere ulteriori notizie: Associazione<br />
Aiuto Alla Chiesa Che Soffre, p.za San Callisto, 16 -<br />
00153 Roma. www.acs-italia.org.<br />
40
Comunità aperta<br />
DAL MONDO DEL VOLONTARIATO<br />
Gruppo “VITA PER LA VITA”<br />
Trittico <strong>in</strong>ternazionale 2005/06/07<br />
31ma Marcia Internazionale della Solidarietà<br />
“VITA PER LA VITA”<br />
Lourdes (F)-Santiago de Compostela(Sp)-Sarzana(I)<br />
“La Fiaccola <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio”<br />
2/15 agosto 2005 Km.1155 Media oraria Km.12<br />
Prologo a Caramagna Piemonte(Cn)<br />
32ma Marcia Internazionale della Solidarietà<br />
“VITA PER LA VITA”<br />
Venezia-Shanghai-Beij<strong>in</strong>g-<strong>Coccaglio</strong>(Bs)<br />
Sulle orme di M. Polo, di Fra Odorico, P.M.Ricci e di<br />
P. Mazzocchi<br />
“Lungo la via della seta”<br />
5/26 Agosto 2006-Km.1004-Media oraria Km.11<br />
33ma Marcia della Solidarietà “VITA PER LA VITA” Tour della Calabria e della Sicilia<br />
Corigliano Calabro(Cs)-Palermo-Cetraro(Cs) Prologo-Giulianova(Te)-Pescara<br />
Km.869-4/19 Agosto 2007<br />
Con la Marcia Internazionale della Solidarietà “Vita per la Vita”<br />
abbattiamo il muro dell’<strong>in</strong>differenza per costruire la civiltà dell’amore, della solidarietà e della pace<br />
Dopo il successo dell’edizione<br />
dello scorso anno, che ha visto la<br />
“Fiaccola”, portata dai “Tedofori”,<br />
arrivare <strong>in</strong> Piazza Tien Amen e alla<br />
Grande Muraglia C<strong>in</strong>ese, dopo aver<br />
percorso alcuni tratti della “Via della<br />
Seta”, il Gruppo Sportivo Vita per la<br />
Vita, per la 33ma edizione della<br />
Marcia della Solidarietà, torna <strong>in</strong><br />
Italia e sceglie, di portare il messaggio<br />
della solidarietà e della donazione del<br />
sangue e degli organi, <strong>in</strong> due regioni:<br />
la Calabria e la Sicilia. Dopo il prologo<br />
<strong>in</strong> Abruzzo (Giulianova-Pescara),<br />
la carovana si trasferirà <strong>in</strong> Calabria e<br />
precisamente a Corigliano Calabro,<br />
comune del Cosent<strong>in</strong>o che nel 1976<br />
fu sede di arrivo della seconda edizione<br />
della Marcia. Da lì partirà alla<br />
volta della Sicilia, per fare ritorno <strong>in</strong><br />
Calabria, dopo quattordici tappe e<br />
term<strong>in</strong>are la sua fatica <strong>in</strong> una località<br />
mar<strong>in</strong>a della costa calabrese.<br />
Il periodo di svolgimento è quello<br />
classico. Partenza sabato 4 e ritorno<br />
domenica 19 agosto.<br />
L<br />
’anno 2007 per il gruppo sportivo<br />
è molto importante. Infatti, venti<br />
anni fa per la prima volta la<br />
“Fiaccola” usciva dall’Italia per fare<br />
tappa a Lourdes e costruiva a<br />
<strong>Coccaglio</strong> il primo monumento con<br />
le latt<strong>in</strong>e d’allum<strong>in</strong>io (Colosseo<br />
Gu<strong>in</strong>ness dei primati). Per ricordare<br />
questi due avvenimenti, ha programmato<br />
quattro importanti manifestazioni<br />
:<br />
1 - Convegno mondiale dal titolo “La<br />
donazione degli organi, del sangue,<br />
delle cellule e dei tessuti nel<br />
mondo - Esperienze a confronto”,<br />
<strong>in</strong> programma nei giorni:11/12/13/14<br />
ottobre 2007 a<br />
<strong>Coccaglio</strong>. E’ prevista la partecipazione<br />
di scienziati ed esperti da tutto il<br />
mondo;<br />
2 - Domenica 14 ottobre 2007, al<br />
parco Comunale di <strong>Coccaglio</strong>,<br />
“Giornata Prov<strong>in</strong>ciale per l’ambiente<br />
per la Vita”, con raccolta di imballaggi<br />
e ogni tipo di allum<strong>in</strong>io e costruzione<br />
di un pezzo della Grande<br />
Muraglia e della Torre di Pisa, con le<br />
latt<strong>in</strong>e. Per tutti coloro che portano<br />
dell’allum<strong>in</strong>io, piccoli omaggi a sorpresa;<br />
3 - realizzazione, con l’Assessorato<br />
allo Sport e Volontariato della<br />
Prov<strong>in</strong>cia di Brescia e il Consorzio<br />
Imballaggi di allum<strong>in</strong>io (CIAL), di<br />
una latt<strong>in</strong>a per promuovere lo sport<br />
per i diversamente abili e organizzazione<br />
di un quadrangolare di basket<br />
per atleti paraolimpici; la data non è<br />
ancora fissata, ma si presume verso la<br />
metà di settembre;<br />
4 - Domenica 9 Settembre 2007,<br />
“SPIEDO DA GUINNESS DEI PRI-<br />
MATI” <strong>in</strong> piazza Luca Marenzio a<br />
<strong>Coccaglio</strong>, per f<strong>in</strong>anziare le attività<br />
del nostro Gruppo Sportivo e per<br />
aiutare f<strong>in</strong>anziariamente la Parrocchia,<br />
impegnata nella ristrutturazione<br />
del Centro Giovanile “IL FOCO-<br />
LARE”, all’<strong>in</strong>terno del quale nel 1975<br />
è nato il GS. Vita per la Vita;<br />
5 - Consegna del 1° Premio “Hanno<br />
reso famoso <strong>Coccaglio</strong> nel mondo”;<br />
6 - rilanciare l’OMIDOT (Organizzazione<br />
Mondiale Informazione<br />
Donazione Organi Tessuti).<br />
La partecipazione alla Marcia è aperta<br />
a tutti. Servono anche autisti, addetti<br />
all’organizzazione ecc. Per altre <strong>in</strong>formazioni<br />
chiamare al 3355477413<br />
oppure allo 030/772815 ore pasti.<br />
41
Comunità aperta<br />
Notizie dal Volontariato<br />
Certamente il 2006 per il nostro<br />
gruppo è stato molto importante<br />
e positivo. Con i nostri mezzi,<br />
abbiamo:<br />
- effettuato all’<strong>in</strong>circa 5000 <strong>in</strong>terventi;<br />
- avviato alcuni nuovi servizi;<br />
- aumentato i volontari e volontarie<br />
e grazie al sostanzioso contributo<br />
elargito a f<strong>in</strong>e hanno dall’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
Comunale, siamo riusciti,<br />
prima dei tempi previsti, a chiudere<br />
la contabilità della CASA<br />
DELLA SOLIDARIETA’ “Vita per<br />
la Vita”- Ora che non abbiamo la<br />
preoccupazione del debito, <strong>in</strong>dirizziamo<br />
i nostri sforzi e il nostro<br />
tempo, nel potenziamento di alcuni<br />
nuovi servizi alla persona;<br />
A - Centro di ascolto telefonico”<br />
AIUTACI AD AIUTARTI”, al quale<br />
può rivolgersi qualsiasi persona;<br />
B - Centro per l’autonomia “Vita<br />
per la Vita”, al quale possono rivolgersi<br />
tutte le persone che hanno problemi<br />
di disabilità;<br />
C - Ritiro e consegna medic<strong>in</strong>ali a<br />
domicilio e disbrigo di piccole<br />
<strong>in</strong>combenze, per le persone anziane<br />
che vivono sole e non sono <strong>in</strong> grado<br />
di uscire da sole;<br />
D - Compagnia a domicilio per persone<br />
che vivono sole.<br />
Per quest’anno, oltre al completamento<br />
di alcuni lavori per la Casa<br />
della Solidarietà, per potenziare e<br />
migliorare i nostri servizi, abbiamo<br />
<strong>in</strong> programma:<br />
- l’acquisto di un pullm<strong>in</strong>o per il trasporto<br />
dei disabili <strong>in</strong> carrozz<strong>in</strong>a (è<br />
quasi certo che ci sarà regalato da<br />
una azienda della nostra zona);<br />
- l’attivazione della prima fase del<br />
telesoccorso per gli anziani e le persone<br />
che vivono sole. Per questo<br />
nuovo servizio prevediamo un impegno<br />
di spesa piuttosto consistente.<br />
Per usufruire dei nostri servizi, che<br />
sono completamente gratuiti, è<br />
necessario telefonare al Centro di<br />
Ascolto Telefonico 0307703920 dalle<br />
ore 9.00 alle 11.00 e dalle 15.00 alle<br />
17.00 dal lunedì al venerdì e dalle<br />
9.00 alle 11.00 il sabato.<br />
Per migliorare e potenziare ogni<br />
nostro <strong>in</strong>tervento, abbiamo bisogno<br />
di nuove volontarie e nuovi volontari.<br />
Per saperne di più chiama il nostro<br />
Centro o telefona al 3355477413<br />
Il Gruppo<br />
Volontari del Soccorso<br />
Aido<br />
Per il Gruppo Comunale AIDO il<br />
2006 è stato positivo anche se a<br />
livello prov<strong>in</strong>ciale il numero delle<br />
donazioni è calato rispetto al precedente<br />
anno. A <strong>Coccaglio</strong> abbiamo<br />
avuto un donatore. Alla sua famiglia<br />
il nostro grazie che si associa a quello<br />
delle persone che, grazie al gesto di<br />
grande solidarietà compiuto, hanno<br />
riacquistato la gioia di vivere.<br />
Molteplici le attività svolte.<br />
Certamente le più importanti sono<br />
state:<br />
- l’<strong>in</strong>contro con gli studenti delle<br />
scuole medie, assieme agli amici<br />
dell’AVIS;<br />
- la presenza <strong>in</strong> piazza <strong>in</strong> occasione<br />
della Giornata della Solidarietà “Vita<br />
per la Vita”;<br />
- la distribuzione di materiale <strong>in</strong>formativo.<br />
Attualmente il gruppo ha già<br />
avuto tre donatori, a fronte di<br />
circa c<strong>in</strong>quecento iscritti, ed è tra i<br />
più attivi della prov<strong>in</strong>cia.<br />
Per l’anno <strong>in</strong> corso cont<strong>in</strong>ueremo<br />
con le nostre tradizionali <strong>in</strong>iziative<br />
e soprattutto collaboreremo con il<br />
GS “Vita per la vita” nell’organizzazione<br />
del Convegno Mondiale “La<br />
Donazione degli organi, del sangue,<br />
dei tessuti e delle cellule” <strong>in</strong><br />
programma nel nostro comune il<br />
prossimo mese di ottobre.<br />
Rivolgiamo un <strong>in</strong>vito ai nostri associati<br />
e concittad<strong>in</strong>i. In Italia e nel<br />
mondo ci sono purtroppo ancora<br />
migliaia di persone che muoiono <strong>in</strong><br />
attesa del trapianto e forse la colpa è<br />
anche nostra. Per cercare di evitarlo è<br />
facile come volersi bene. Basta dire sì<br />
alla vita, iscrivendosi all’AIDO. A<br />
<strong>Coccaglio</strong> poi è molto facile. Presso<br />
la Casa della Solidarietà al Centro di<br />
Ascolto telefonico “Aiutaci ad<br />
Aiutarti”, ci sono i moduli che potete<br />
poi ritirare presso lo stesso Centro,<br />
oppure li trovate <strong>in</strong> piazza ogni qualvolta<br />
ci sono della manifestazioni.<br />
Il Gruppo AIDO P. Mombelli<br />
42
Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />
Un piccolo tesoro nascosto<br />
(di G. Pedrali )<br />
Dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II° molte cose,<br />
all’<strong>in</strong>terno della liturgia, sono cambiate; con esse<br />
anche varie distribuzioni di compiti all’<strong>in</strong>terno della<br />
santa Messa e della distribuzione dei suppellettili sacri.<br />
Forse, chi ha qualche primavera <strong>in</strong> più, si ricorderà della<br />
messa “ girati verso il muro”, oppure quando si fissava<br />
l’altare e si vedevano strani quadretti <strong>in</strong> legno o argento<br />
contenenti segrete parole lat<strong>in</strong>e. Questi quadretti erano<br />
chiamati cartagloria. In esse erano scritte preghiere che<br />
accompagnavano la liturgia e la preparazione ad essa. I<br />
sacerdoti le leggevano mentre <strong>in</strong>dossavano i sacri paramenti<br />
<strong>in</strong> sacrestia, poi arrivati all’altare, poi durante il<br />
lavabo… Purtroppo, non molte chiesa possiedono questi<br />
piccoli tesori. Noi, per fortuna, le possediamo ancora <strong>in</strong><br />
luoghi sicuri e protetti. Però…nessuno le vede mai. È per<br />
questo che <strong>in</strong> questo piccolo spazio cercheremo di godere<br />
di queste bellezze. Possediamo ben tre cicli di carteglorie<br />
: <strong>in</strong> argento, <strong>in</strong> legno <strong>in</strong>tarsiato ed <strong>in</strong> ottone.<br />
OGGETTO : cartagloria<br />
EPOCA . XVIII° sec.<br />
PUNZONI : V. R. – B. S. +<br />
è un’opera di grande<br />
pregio per la raff<strong>in</strong>atezza<br />
dello sbalzo. I<br />
pied<strong>in</strong>i a volute centrano<br />
teste di cherub<strong>in</strong>i,<br />
ripetute poi,<br />
unitamente a fogliacce<br />
e grappoli su tutte<br />
la cornice. Due putti<br />
posti su volute affiancano<br />
la piccola<br />
cimasa che evidenzia<br />
una cartella sagomata<br />
entro cui è sistemato un piccolo ostensorio sorretto da<br />
angeli e cherub<strong>in</strong>i. Un motivo a cresta d’onda è posto<br />
all’apice.<br />
OGGETTO : cartagloria<br />
EPOCA : XVIII° sec.<br />
PUNZONI : V. R. – chiave<br />
Opera barocca <strong>in</strong> lam<strong>in</strong>a sbalzata e cesellata. La cornice<br />
poggia su due pied<strong>in</strong>i a riccio da cui dipartono cornucopie<br />
fiorite, foglie d’acanto fiori e valve completano l’ornato<br />
con un tripudio di cherub<strong>in</strong>i. La cornice term<strong>in</strong>a<br />
con una cartella mossa centrata da un riporto d’argento<br />
raffigurante il Cristo Risorto.<br />
OGGETTO : cartagloria<br />
EPOCA : XVII° - XVIII° sec.<br />
PUNZONI : G. A. <strong>in</strong>crociati e croce<br />
Il corredo è composto da 5 elementi.<br />
Festose opere sbalzate e cesellate a grandi<br />
fogliami sfrangiati. Nella maggiore qui<br />
riprodotta, tra i fogliami sono raffigurati s.<br />
Antonio ed un Evangelista. Sul piede è<br />
sbalzata una cartella ovata con ostensorio.<br />
Mentre sull’apice è riprodotta la scena<br />
della presentazione al tempio<br />
43
Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />
Le forme della solidarietà nella storia del nostro paese<br />
di Natale Partegiani<br />
Diaconie – cappelle ed ospizi – a <strong>Coccaglio</strong><br />
2 - le decime<br />
Dopo il 1000, l’episcopato bresciano<br />
era riuscito, per il diritto<br />
derivatogli dal potere politico<br />
concesso dagli imperatori tedeschi<br />
per limitare lo strapotere della feudalità<br />
laica, ad estendere il suo controllo<br />
sulla città, sulle rive dei fiumi, sui<br />
novali, (i territori abbandonati agli<br />
acquitr<strong>in</strong>i ed alle sterpaglie nei secoli<br />
precedenti e che com<strong>in</strong>ciarono ad<br />
essere riportati a coltura dopo il Mille<br />
per rispondere alle maggiori necessità<br />
alimentari dell’accresciuta popolazione),<br />
e successivamente sul territorio<br />
del contado e, quale capo della<br />
Chiesa diocesana, sulle decime riservandone<br />
alla sua disposizione i tre<br />
quarti e lasciando alle pievi solamente<br />
il quarto che spettava loro per il<br />
mantenimento del clero.<br />
A causa della nuova situazione creatasi,<br />
la funzione caritativa delle pievi<br />
ridiventò del tutto spontanea ed <strong>in</strong><br />
certi casi aleatoria o <strong>in</strong>esistente, mentre<br />
cont<strong>in</strong>uò e si sviluppò quella dei<br />
monasteri e delle loro dipendenze, e<br />
<strong>in</strong> città quella della mensa vescovile.<br />
La città, <strong>in</strong>fatti, che sotto il governo<br />
del vescovo stava rifiorendo, divenne<br />
l’attrazione dei molti che cercavano di<br />
far fortuna, ma anche di un numero<br />
crescente di poveri i quali, dal contado,<br />
venivano sp<strong>in</strong>ti <strong>in</strong> città dalla miseria<br />
causata dal fenomeno sempre più<br />
<strong>in</strong>vadente di accaparramento, da<br />
parte dei nuovi ricchi, dei terreni un<br />
tempo abbandonati e naturale fonte di<br />
sussistenza per tutti ed <strong>in</strong> particolar<br />
modo per chi non aveva nulla.<br />
La mensa vescovile provvedeva<br />
almeno a sfamare questa turba<br />
di diseredati.<br />
In scala ridotta si verificava da noi<br />
quello che è accaduto ed <strong>in</strong> parte<br />
anche oggi sta accadendo <strong>in</strong> Brasile,<br />
dove le grandi compagnie economiche<br />
straniere e i grossi latifondisti<br />
locali, senza predisporre le necessarie<br />
alternative, si sono accaparrati gli<br />
estesi territori che un tempo erano le<br />
naturali risorse di sussistenza degli<br />
<strong>in</strong>digeni e dei campes<strong>in</strong>os, col risultato<br />
di sosp<strong>in</strong>gere un numero sempre<br />
maggiore di senzaterra ad <strong>in</strong>grossare<br />
la miseria ed il degrado delle periferie<br />
cittad<strong>in</strong>e.<br />
Ivescovi per salvaguardare i loro<br />
diritti feudali concedevano il potere<br />
della raccolta delle decime agli<br />
esponenti locali più <strong>in</strong>fluenti e potenti<br />
e, successivamente, quando l’organizzazione<br />
comunale cittad<strong>in</strong>a e periferica<br />
si fu affermata, anche ai comuni<br />
a condizione che venisse riconosciuta<br />
la prem<strong>in</strong>enza dell’autorità episcopale<br />
sul diritto delle decime e sui<br />
novali.<br />
Per questo motivo i concessionari alla<br />
raccolta delle decime, ogni anno nei<br />
tempi normali, o quando cambiava il<br />
vescovo che voleva riprist<strong>in</strong>are le passate<br />
consuetud<strong>in</strong>i, dopo i periodi burrascosi,<br />
dovevano nel momento dell’<strong>in</strong>vestitura<br />
pronunciare un giuramento<br />
di fedeltà al vescovo.<br />
Nel contesto di questa situazione<br />
vanno letti anche alcuni documenti<br />
che riguardano <strong>Coccaglio</strong>,<br />
dove, come appare da una pergamena<br />
del 1150, conservata<br />
nell’Archivio di Stato di Milano, i “gafores”,<br />
cioè gli appaltatori delle decime<br />
nel nostro paese, erano gli appartenenti<br />
alla nobile famiglia dei<br />
“<strong>Coccaglio</strong>”.<br />
Il nostro Comune, ormai costituito e<br />
ben organizzato, il 1° ottobre del<br />
1308, per non essere sottoposto alle<br />
pretese degli appaltatori, a seguito<br />
del riord<strong>in</strong>o della raccolta delle decime<br />
fatto dal vescovo Berardo Maggi,<br />
chiese ed ottenne l’<strong>in</strong>vestitura della<br />
raccolta delle decime ecclesiastiche<br />
del paese.<br />
Nell’atto notarile del 1° settembre<br />
1875, rogato a conclusione delle<br />
ricerche fatte nei registri del vescovato<br />
di Brescia, richieste dal nostro<br />
Comune per stabilire i diritti della parrocchia,<br />
il notaio Stefano Nespoli<br />
riporta il primo testo dell’<strong>in</strong>vestitura<br />
vescovile a favore del nostro antico<br />
Comune.<br />
Ecco il testo dell’<strong>in</strong>vestitura tradotto<br />
dal lat<strong>in</strong>o con la premessa del notaio<br />
44<br />
stesso:<br />
“Ad opportuna <strong>in</strong>telligenza si premette<br />
che nei registri del Vescovato di<br />
Brescia dell’anno 1274 al foglio 49<br />
leggesi: – Il Comune di <strong>Coccaglio</strong> -<br />
some 25 di frumento per fitto delle<br />
decime delle terre e delle proprietà<br />
degli uom<strong>in</strong>i che sostengono<br />
le opere e gli oneri del Comune<br />
di <strong>Coccaglio</strong>, salva la quarta parte<br />
spettante alla Pieve e salvo il diritto<br />
dei nobili di <strong>Coccaglio</strong> sulle terre<br />
di loro proprietà.<br />
Ogni anno (gli uom<strong>in</strong>i di <strong>Coccaglio</strong>)<br />
dovranno eleggere quattro s<strong>in</strong>daci<br />
speciali, che dovranno giurare<br />
fedeltà al Signor Vescovo ed<br />
all’Episcopato di Brescia al tempo<br />
del pagamento dell’affitto stabilito,<br />
come è riportato nell’atto rogato<br />
dal notaio signor Giacom<strong>in</strong>o di<br />
Bornato il giorno 1° ottobre 1308 –<br />
Some XXV di frumento”-<br />
Le ventic<strong>in</strong>que some di frumento,<br />
corrispondenti a circa trentotto<br />
ettolitri di frumento, era la quantità<br />
che il Comune si impegnava a versare<br />
annualmente alla mensa vescovile<br />
per diritto di decima ed era un bell’onere<br />
per quei tempi nei quali la produzione<br />
media di frumento corrispondeva<br />
da c<strong>in</strong>que a sette volte la quantità<br />
del grano sem<strong>in</strong>ato. Alla pieve per<br />
il diritto del quarto delle decime dovevano<br />
essere versati dal Comune o<br />
dagli affittuari designati altre otto<br />
some di frumento, dodici ettolitri circa,<br />
o il corrispondente <strong>in</strong> denaro.<br />
Il Comune di <strong>Coccaglio</strong> a sua volta,<br />
come facevano gli altri Comuni<br />
<strong>in</strong>vestiti del diritto di decimazione,<br />
affittava le terre di sua proprietà a dei<br />
capifamiglia che si impegnavano a<br />
versare ogni anno direttamente al<br />
vescovato la parte di frumento o il corrispettivo<br />
<strong>in</strong> denaro ch’essi dovevano<br />
al Comune per le terre avute <strong>in</strong> affitto<br />
come risulta dalle due ricevute sottoriportate<br />
rilasciate dal segretario<br />
vescovile Alessandro Pellegr<strong>in</strong>i alle-
Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />
gate ai protocolli del notaio Oliv<strong>in</strong>o<br />
Almici:<br />
“Recevi io Alissandro Pellegr<strong>in</strong>i<br />
come maestro de casa de l'illustrissimo<br />
Card. Durante vescovo di<br />
Bressa da li hom<strong>in</strong>i e Comune de<br />
Cocalio a bon conto de livello che<br />
pagano al sudetto Vescovo de le<br />
some ventic<strong>in</strong>que de formento; per<br />
some tre pagato per Iacomo filiolo<br />
di Hieronimo Zaffai pretiato libre 8<br />
e soldi 17 la soma qual tutto importano<br />
dico dette some tre libre XXVI<br />
soldi XI de planette et<br />
tirate per Benvenuto<br />
Viol<strong>in</strong>i nostro fornaro al<br />
conto del pane de<br />
poveri et questo fu per<br />
il livello a bon conto<br />
per lo term<strong>in</strong>e de la<br />
Assunptione de nostra<br />
Donna prossima passata.<br />
Et <strong>in</strong> fede del vero io<br />
scrissi questo adi 7 di<br />
settembre 1554 qual<br />
sarà sotto scritto di mia<br />
mano”.<br />
Il medesimo Alessandro<br />
di mano propria<br />
sottoscrisse (segue la<br />
firma).<br />
Item adì ditto detto<br />
Comune per una soma<br />
pagata al pretio suscritto per il<br />
medesmo Iacomo suscritto a nome<br />
de magistro Gio. Iacomo Muzzo da<br />
Cocalio - Idem Alessandro qui<br />
sopra sottoscrisse”.<br />
Ed ancora lo stesso Alessandro<br />
di mano propria il 22 settembre<br />
dello stesso anno rilasciava<br />
quest’altra ricevuta:<br />
- “Io Alessandro Pellegr<strong>in</strong>i come<br />
maestro de casa del Illustrissimo<br />
card. Durante Vescovo di Bressa<br />
confesso questo dì 22 di settembre<br />
1554 hauto recevuto libre XI solidi 5<br />
de planette dal Comune et hom<strong>in</strong>i<br />
de Cocalio per mano de Ioseffo dei<br />
Mel<strong>in</strong>i sive dei Margaretti de<br />
Cocalio, quali sono per il pretio de<br />
soma una et quarte tre de formento<br />
a bonconto del livello qual paga<br />
detto comune al vescovo alla festa<br />
de santa Maria d’agosto per livello<br />
di decime.<br />
Et <strong>in</strong> fede del vero io le ho fatto<br />
questo qual sarà sottoscritto di mia<br />
mano adì suscritto.<br />
Idem Alex.r qui supra manu propria<br />
subscripsit”.<br />
Gli affittuari del Comune obbligati<br />
a versare al posto suo le<br />
decime, <strong>in</strong> proporzione del terreno<br />
avuto <strong>in</strong> affitto, potevano riscattare<br />
il terreno affittato loro o pagandone<br />
il prezzo od offrendo al Comune<br />
un terreno di ugual valore come risulta<br />
dal seguente protocollo rogato dal<br />
notaio Cristoforo de Mucys <strong>in</strong> data 3<br />
febbraio 1519 del quale si riportano<br />
tradotte le parti pr<strong>in</strong>cipali.<br />
45<br />
-“Affrancazione degli Almici dal<br />
livello di 10 coppi (un coppo corrispondeva<br />
a l 3,138 circa) di grano da<br />
consegnare al vescovo di Brescia.<br />
Nell'abitazione di Bartolomeo de<br />
Gidis notaio, <strong>in</strong> Contrada Porta del<br />
Castello - presenti ser Giulio de<br />
Rubeis di Verona armigero - Pietro<br />
de Longhena - Apollonio del fu<br />
Baldassare de Costis di Erbusco<br />
(suocero di G. Francesco Marenzio<br />
padre di Luca) abitanti <strong>in</strong> terra di<br />
<strong>Coccaglio</strong>.<br />
Essendo il Comune di <strong>Coccaglio</strong><br />
obbligato a versare al vescovo di<br />
Brescia una certa quantità di grano<br />
ogni anno per decima e di questa<br />
per 10 coppi di livello sono obbligati<br />
gli eredi del fu Giacomo e del<br />
fu Bertoni, figli dei de Almicis de<br />
Zono, e gli eredi di de Risis detto<br />
de Almicis, come appare dagli antichi<br />
libri del Comune e volendo i<br />
predetti eredi e precisamente<br />
Domenico del fu Domenico de<br />
Almicis agente anche a nome degli<br />
eredi del fu Giacomo, Tonio e<br />
Bartolomeo fratelli del fu ser<br />
Agost<strong>in</strong>o loro padre, erede e successore<br />
del fu Bertone e Girolamo<br />
del fu Pietro de Almicis, che agisce<br />
anche a nome del fratello<br />
Pec<strong>in</strong>o, eredi del fu de Risis de<br />
Almicis de Zono - s'accordano con<br />
Giovanni de Mazochis, Tomaso del<br />
fu Giuliano de Berettis,<br />
G. Pietro del fu Bartolomeo<br />
de Bonzani, s<strong>in</strong>daci,<br />
e con Simone de<br />
Massettis, console, di<br />
riscattare il livello con la<br />
somma di libre 30 che<br />
vengono garantite su un<br />
terreno di 2 pertiche <strong>in</strong><br />
contrada Placis, conf<strong>in</strong>ante<br />
a matt<strong>in</strong>a con<br />
Giovanni de Barberis, a<br />
monte con Giovanni de<br />
Mil<strong>in</strong>is, a mezzogiorno e<br />
a sera con la proprietà<br />
del Comune <strong>in</strong> parte ed<br />
<strong>in</strong> parte con un terreno<br />
che fu già del Comune,<br />
acquistato dagli eredi<br />
della fu Giovanna vedova<br />
di Bernardo de Says,<br />
come risulta da strumento<br />
del 9 marzo 1517 di<br />
Cristofero de Mucis”.<br />
Il Comune, a sua volta, era sempre<br />
obbligato a prestare l’annuale giuramento<br />
di fedeltà al Vescovo, almeno<br />
quando l’amm<strong>in</strong>istrazione della curia<br />
vescovile si faceva più vigile ed i tempi<br />
lo consentivano.<br />
Anche per comprendere meglio<br />
come si procedeva allora nel<br />
prendere le decisioni, si presenta<br />
il verbale, liberamente tradotto<br />
dal lat<strong>in</strong>o, del Consiglio Speciale (il<br />
Consiglio ristretto a 24 consiglieri) del<br />
Comune di <strong>Coccaglio</strong>, riunitosi per<br />
eleggere i suoi quattro rappresentanti<br />
speciali che, a nome del Comune,<br />
dovevano recarsi all’episcopio per<br />
prestare il giuramento di fedeltà e<br />
riottenere la re<strong>in</strong>vestitura delle decime,<br />
come appare dal protocollo notarile<br />
del notaio Gian Giacomo Muzio<br />
del 14 febbraio del 1560.
Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />
S<strong>in</strong>dacato del Comune e degli<br />
uom<strong>in</strong>i della terra di <strong>Coccaglio</strong> per<br />
eleggere i suoi quattro rappresentanti<br />
per ottenere il r<strong>in</strong>novo dell’<strong>in</strong>vestitura<br />
feudale da parte del<br />
Vescovo.<br />
Nel nome di Cristo amen –<br />
Nell’anno del Signore 1560 dalla<br />
Sua nascita, durante la terza <strong>in</strong>dizione,<br />
il giorno 14 del mese di febbraio,<br />
nelle case del Comune e<br />
degli uom<strong>in</strong>i della terra di<br />
<strong>Coccaglio</strong> poste nel Castello di<br />
detta terra, nella Contrada della<br />
Chiesa di Santa Maria, alla presenza<br />
del sig. Oliv<strong>in</strong>o del fu Bett<strong>in</strong>o de<br />
Almicis di Zone notaio e cittad<strong>in</strong>o<br />
di Brescia e di Tommaso del fu<br />
Andrea de Says di Chiari, ambedue<br />
abitanti a <strong>Coccaglio</strong> del distretto di<br />
Brescia come testi noti ed a questo<br />
f<strong>in</strong>e chiamati e richiesti.<br />
Qui convocato e riunito il Consiglio<br />
Speciale del Comune e degli uom<strong>in</strong>i<br />
della terra di <strong>Coccaglio</strong> per chiamata<br />
fatta da Com<strong>in</strong>o de Gattis,<br />
ufficiale di questa terra, nel modo e<br />
solito luogo, per mandato di ser<br />
Girolamo e mastro Gianfrancesco<br />
ambedue de Zuchis, consoli di questa<br />
terra, per trattare <strong>in</strong> particolare<br />
degli <strong>in</strong>frascritti argomenti.<br />
Erano presenti i soprascritti<br />
Consoli e gli <strong>in</strong>frascritti Ser<br />
Giacomo de Coradis, ser Giuseppe<br />
de Malgarettis e ser Com<strong>in</strong>o de<br />
Mucys s<strong>in</strong>daci e deputati di questa<br />
terra, ser Gian Bernardo Coretti, ser<br />
Bartolomeo Coradi, ser Bartolomeo<br />
de Ferandis, ser Gian Francesco de<br />
Mil<strong>in</strong>is, Antonio de Mil<strong>in</strong>is, Bernardo<br />
Malgaretti, mastro Paolo<br />
Redolfi, Andrea Beretti, Com<strong>in</strong>o de<br />
Massettis, Domenico de Massettis,<br />
Giovanni de Bettis, mastro Giacomo<br />
Barony, Angelo de Mil<strong>in</strong>is<br />
detto de Dogis, Cristoforo Moneta<br />
detto Marchesa, ser Pietro de<br />
Mazochis e l’<strong>in</strong>frascritto notaio<br />
Gian Giacomo Muzio., tutti consiglieri<br />
di detta terra che sostengono<br />
gli oneri e che decidono le cose<br />
che vengono fatte <strong>in</strong> detto<br />
Comune, reggenti e governanti la<br />
vic<strong>in</strong>ia e l’università di detta terra e<br />
agenti <strong>in</strong> nome ed al posto della<br />
vic<strong>in</strong>ia e dell’università per la quale<br />
hanno promesso di decidere impegnando<br />
anche tutti i beni reali e<br />
personali del Comune e della<br />
Vic<strong>in</strong>ia, dichiarando e riaffermando<br />
di essere tre delle quattro parti e<br />
più del Consiglio, tutti concordi e<br />
all’unanimità hanno fatto, creato,<br />
costituito e ord<strong>in</strong>ato come effettivamente<br />
fanno, creano, costituiscono<br />
ed ord<strong>in</strong>ano come loro sicuri<br />
rappresentanti, s<strong>in</strong>daci e procuratori,<br />
difensori e amm<strong>in</strong>istratori<br />
legittimi del Comune, degli uom<strong>in</strong>i<br />
e dell’università di detta terra ser<br />
Matteo de Zuchis, ser Bartolomeo<br />
de Coradis, ser Gian Bernardo de<br />
Corettis, e ser Giacomo de Coradis<br />
presenti ed accettanti <strong>in</strong>sieme a<br />
ser Luigi Gidelli e ser Agost<strong>in</strong>o de<br />
Valdimagna assenti ma come fossero<br />
presenti… pr<strong>in</strong>cipalmente,<br />
specialmente ed espressamente<br />
per comparire a nome del Comune<br />
e dei suoi uom<strong>in</strong>i davanti al reverendissimo<br />
d.d. Domenico Bollani<br />
vescovo veneto, ora presente nel<br />
palazzo vescovile <strong>in</strong> Brescia, per<br />
ottenere una nuova <strong>in</strong>vestitura feudale……..<br />
ed ancora per giurare<br />
fedeltà al soprascritto reverendissimo<br />
d.d. Vescovo nel modo che<br />
parrà più opportuno agli stessi s<strong>in</strong>daci.<br />
…..<br />
E di tutte queste cose sono stato<br />
richiesto io Gian Giacomo Mutius<br />
di rogare un pubblico istrumento a<br />
riconoscimento del saggio - ecc.<br />
In genere la procedura dell’<strong>in</strong>vestitura<br />
e la formula del giuramento da<br />
prestarsi davanti al Vescovo erano<br />
le seguenti:<br />
Da parte del Vescovo -<br />
Noi (Nome cognome del Vescovo),<br />
Vescovo di Brescia, Duca,<br />
Marchese e Conte, visto e diligentemente<br />
esam<strong>in</strong>ato il documento di<br />
<strong>in</strong>vestitura, presentato dagli <strong>in</strong>frascritti<br />
s<strong>in</strong>daci di <strong>Coccaglio</strong>, fatto<br />
per ord<strong>in</strong>e del nostro predecessore<br />
(segue Nome e Cognome del Vescovo<br />
predecessore e la data del<br />
documento) volendo imitare le consuetud<strong>in</strong>i<br />
dei predecessori, <strong>in</strong>vestiamo<br />
di feudo onorabile ed antico<br />
(seguono i nomi dei rappresentanti<br />
del comune) s<strong>in</strong>daci e procuratori<br />
del Comune di <strong>Coccaglio</strong> con diritto<br />
di percepire i frutti delle decime<br />
della terra di <strong>Coccaglio</strong>, salva la<br />
quarta parte da passare alla Pieve<br />
di <strong>Coccaglio</strong> (otto some), rendendo<br />
al Vescovo ed Episcopato ogni<br />
anno nella festa di Santa Maria di<br />
Agosto o nell’ottava XXV some di<br />
frumento come fitto.<br />
Il Comune e gli Uom<strong>in</strong>i di <strong>Coccaglio</strong>,<br />
vassalli, se chiamati dovranno<br />
difendere il Vescovo, il quale<br />
promette reciproca assistenza e<br />
difesa.<br />
Is<strong>in</strong>daci eletti dalla vic<strong>in</strong>ia, o assemblea<br />
formata dai capifamiglia possidenti<br />
ed orig<strong>in</strong>ari, o dal Consiglio<br />
Speciale, eletto dalla vic<strong>in</strong>ia e formato<br />
da ventiquattro consiglieri compresi i<br />
due consoli, il quale sbrigava gli affari<br />
ord<strong>in</strong>ari, giuravano fedeltà al Vescovo<br />
a nome del Comune e degli uom<strong>in</strong>i di<br />
<strong>Coccaglio</strong> secondo la seguente formula:<br />
Noi (seguono i nomi dei rappresentanti<br />
eletti) s<strong>in</strong>daci sottoscritti,<br />
secondo il mandato ricevuto, toccando<br />
i sacri Evangeli, giuriamo<br />
che il Comune e l’università di<br />
<strong>Coccaglio</strong>, come fu nel passato,<br />
così f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e della vita saranno<br />
fedeli vassalli al Suo Signore<br />
(segue il nome del vescovo), per grazia<br />
di Dio e della Sede Apostolica<br />
Vescovo di Brescia, Marchese,<br />
Duca e Conte, e ai suoi successori,<br />
e all’Episcopato di Brescia, contro<br />
ogni uomo nemico, salve le fedeltà<br />
ai precetti div<strong>in</strong>i, secondo la forma.<br />
Subito il Vescovo, secondo il<br />
costume, abbracciava i predetti<br />
s<strong>in</strong>daci del Comune di <strong>Coccaglio</strong><br />
e dava loro il bacio della pace.<br />
Il feudo vescovile di <strong>Coccaglio</strong>, e di<br />
conseguenza il versamento delle<br />
ventic<strong>in</strong>que some di frumento o del<br />
corrispettivo <strong>in</strong> denaro, per le decime<br />
concesse, ad eccezione dei periodi di<br />
carestia, determ<strong>in</strong>ata dell’<strong>in</strong>clemenza<br />
del tempo o dal passaggio degli eserciti<br />
nemici od amici che fossero, durò<br />
con ogni probabilità, almeno <strong>in</strong> teoria,<br />
f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e del XVIII secolo, quando<br />
con la diffusione anche da noi dei<br />
pr<strong>in</strong>cìpi della Rivoluzione Francese<br />
portati dagli eserciti di Napoleone,<br />
questi con atto proprio le soppresse.<br />
(cont<strong>in</strong>ua)<br />
46
Cultura, sport, notizie<br />
Proèrbe e poesie cüntade só nel nost dialet.<br />
Stórie e tradisiù dela nostra prov<strong>in</strong>cia.<br />
Stòrie e Tradisiù bresane.<br />
L’acqua di Coniclo<br />
Incud<strong>in</strong>e —Vito, un giovane camuno <strong>in</strong> odore di santità, si<br />
cibava di erbe e radici e passava la giornata <strong>in</strong> preghiera. Un<br />
giorno fu visto librarsi <strong>in</strong> volo. Toccò terra nella conca a<br />
Coniclo di Incud<strong>in</strong>e dopo aver volteggiato nel cielo come un<br />
aquilone. E scivolando al suolo lasciò l’impronta del piede<br />
nella roccia. Vito rimase su quel pezzo di terra f<strong>in</strong>o alla morte.<br />
In quel prato, per <strong>in</strong>canto, si formò una sorgente d’acqua<br />
limpida. Quelli di Incud<strong>in</strong>e capirono che era un santo e vi<br />
eressero una chiesa. Anche oggi rimproverano ai monnesi di<br />
non aver dato latte per cibarsi al povero giovane: un santo<br />
che <strong>in</strong> cambio di una ciotola avrebbe donato una bella sorgente<br />
di acqua fresca.<br />
«La càvra l’è tetada”- sentenziò il pastore più vecchio. E l’altro,<br />
di rimando, si mise a ridere: “Che diset sa!” Ma chi mai avrebbe<br />
potuto farlo se erano solo loro al pascolo, se non perdevano<br />
mai d’occhio le bestie? “L’è tetada”- replicò il primo che capiva<br />
cosa succede quando una bestia non dà il latte. Il giovane<br />
allora prese l’impegno di tenerla d’occhio costantemente e<br />
quando la vide sp<strong>in</strong>gersi nel folto provò a seguirla. Scoprì<br />
allora un giovane, denutrito, che succhiava latte dalla capretta<br />
docile. Forte del proprio diritto com<strong>in</strong>ciò a bistrattarlo. Il<br />
giovane si <strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiò, chiese perdono, disse di chiamarsi<br />
Vito e che aveva lasciato Monno e la valle per rifugiarsi a<br />
Pozza. Viveva di preghiera e si cibava con qualche radice che<br />
offriva la terra. Poi si alzò. E davanti al pastore ammutolito<br />
si librò nel cielo sorridendo. Il pastore lo seguì con gli occhi<br />
e vide che dopo aver volteggiato si era posato <strong>in</strong> un prato<br />
verso il monte Aviolo. E da quel prato non si mosse più.<br />
Poesie<br />
Felicità<br />
La felicità è fatta di piccole cose<br />
i dìss chèì ché parla bé, chè parla l'italiano;<br />
per argü àlter envéce l’è ‘n bicér dè vi<br />
con dèn panadì.<br />
Po’ghé èl próèrbe chè dís “chi s’accontenta gode”<br />
è lè éra.<br />
Ben Tar<br />
Vardì ché; l’è ‘na grant felicità<br />
véder èn s.sciti a cam<strong>in</strong>à,<br />
a parlà,<br />
èl ta böta i brasì al còl<br />
é ‘l ta bàsa sö!<br />
E’ le sére d’<strong>in</strong>verno, sentàc.c zó diànti al föc<br />
parlà dèl piö è dèl méno,<br />
magàre fa ‘na partidìna a carte,<br />
véder chèle bèle fiàme<br />
chè va sö alte, diré al camì.<br />
sénter la lègna s.ciupetà<br />
è la mia Felicità?<br />
Certo chèl chè Dio ‘l mànda l’è mai tròp<br />
dèle ólte èl vànsa zó, ma chè ülìf fa?<br />
Fóm a parì dè niènt è tiróm a campà.<br />
L’è pròpe era chè la felicità la dúra apéna chè ‘n mumènt,<br />
alùra, quand capita l’ucasiù, lasómela mìa scapà,<br />
l’è come ‘n fiur de sícóría<br />
‘n sufiù … ta rèsta piö niènt.<br />
Lasóm én bànda èl vì, i fiùr, i s.citì<br />
è töc.c i àlter laùr<br />
la felicità piö bela<br />
l’è ‘n dèl cör ... quando ghè l’amùr!<br />
Scritta dalla signora Carla Zambelli di <strong>Coccaglio</strong>.<br />
Proèrbe<br />
Ben Tar.<br />
A proposito della salute e della malattia<br />
Nissü iè ‘n sé ogni momènt, egnarà l’ura che ‘l pénd.<br />
Nessuno può essere sempre sano, viene per tutti il<br />
momento della malattia.<br />
Gnà ‘l bé, gnà ‘l mal i düra sempèr.<br />
Ne’ il bene, ne’ il male durano per sempre.<br />
Düra dè piö ‘n bocal crèp ché giü bù.<br />
Dura di più un boccale <strong>in</strong>cr<strong>in</strong>ato che uno buono.<br />
En porsèl leccàrd, èl vè mai gras.<br />
47
Cultura, sport, notizie<br />
Un maiale che mangia solo i bocconc<strong>in</strong>i prelibati<br />
non <strong>in</strong>grassa mai.<br />
Quand vé séra, èl malàt el se dispéra.<br />
Quando viene sera il malato si aggrava.<br />
Entàt che èl gras èl deènta màgher, èl màgher el mör.<br />
Mentre il grasso dimagrisce, il magro muore.<br />
Bràs al col, gamba a lèt.<br />
Braccio al collo, gamba a letto.<br />
‘L- è facil confortà i malacc quan s’é sa.<br />
Facile confortare gli ammalati quando si è sani.<br />
Bösogna patì per compatì.<br />
Bisogna aver sofferto per imparare a compatire.<br />
Chi patés, s’embéls.<br />
Chi è stato ammalato si <strong>in</strong>gentilisce.<br />
A proposito della morte<br />
Té tè pòdet còrer come ‘I vènt, ma la mórt tè la destàchet<br />
mia, adagio, lé la tè tap<strong>in</strong>a dré ma quand la öl, pronta la tè<br />
ria.<br />
Tu puoi correre come il vento, ma la morte non<br />
staccherai, ti starà sempre attaccata e quando vorrà, ti<br />
avrà.<br />
Ghè remède a töt, föra che a ‘l-òs del còl.<br />
Vi è rimedio a tutto fuorché all’osso del collo.<br />
Nò la sèrf gnè scìensa gnè dutr<strong>in</strong>a, contra la mört nó ghè<br />
midis<strong>in</strong>a.<br />
Non serve né scienza, né dottr<strong>in</strong>a, contro la morte non<br />
vi è medic<strong>in</strong>a.<br />
Fall dè dutur, volontà dèl Signur.<br />
Fallo del dottore, volontà del Signore.<br />
Quand Maria magra la ö1 troàt, töte le porte la gha<br />
sbalanct.<br />
Quando la morte vuole raggiungerti, trova aperte tutte<br />
le porte.<br />
Encö ‘n figüra, dumà ‘n sepoltura.<br />
Oggi <strong>in</strong> piedi e sani, domani già sepolti.<br />
.<br />
Pa néghèr, pulenta e fic sèc<br />
XV Episodio: El tascapà de Batistì<br />
Èl d<strong>in</strong> don <strong>in</strong>sistìt dele campane che ghé restàt söl campanìl ala<br />
mat<strong>in</strong>a prèst del sabot dè la metà de zögn le ga tiràt l’atensiù<br />
dela popolasiù. (le altre quatèr campane piö gròse iera sparide<br />
sotâ el fè del f<strong>in</strong>il de öna casc<strong>in</strong>a sègréta per mia èsèr fundide<br />
per fa le armi)<br />
Certo l’è mia ön dé come töcc i otèr! Trè spuse ghe en programa!<br />
Don Santì Matilì, el prét forèstér, el gà zamò dit la mesâ prima<br />
e èl sè mitit e confesà ‘nfont ala cesa; Don Angelì, el cürat, l’è<br />
stat dest<strong>in</strong>àt a dì la Mesâ dele òt, per la spusâ de Batistì Balabè:<br />
- Preocupèt mia dele prèdiche, che le fo töte me!– el ghe diss don<br />
Alberto l’Asipret, töt contét, sodistàt e aléghèr: trè spuse töte en<br />
d’en dé le capitâ poché olte! Enfati ghè gnìt i ücì rotoncc sotâ<br />
i öcialì con le mòle ale orècie, i pomoi ross, ross, come do<br />
sarese madüre e ön soriso grant isè, anche perché èl gherâ za<br />
tastàt el pasìto de dì Mesa, chèl dèle ocasiù speciali. Al sagrestà<br />
el ga fat portà dò butiglie de marsalâ che’l tigniâ scundide didré<br />
dei fiasc del vì, pèr ufrighen ön bicirì ale copie dei spuss e ai sò<br />
cumpàr al moment delâ firmâ söl registro, en sagristiâ, dopo<br />
spusacc. Paol, el fornèr, el ghérâ za it l’urd<strong>in</strong> de portà tré pac de<br />
biscotti nustrà e du cabarè de pagnuch<strong>in</strong>e rotonde coi brisulì<br />
de söchèr, ala fì de ogni Mesa: el digiuno dalâ mezanòt f<strong>in</strong>o al<br />
temp delâ comuniù l’e tròp tant.<br />
Déter dele balaöstre Batistì e Ester<strong>in</strong>a, töcc compunti, i segue el<br />
Vangelo e subit la benedisiù dei anei de ram (le ere dore jera stade<br />
confiscade) e dopo pronunciàt el fatidico SÌ, l’Asipret el com<strong>in</strong>ciâ<br />
la predica con i auguri ai spus, coi elogi ala costansa delâ promesa<br />
de fedeltà chè i sè facc prima de la partensa per fa el suldàt e per<br />
el dono de perpetuo amur chè i s’è giuracc:<br />
- Un tascapane pieno di amore… poco pane ma tanto amore…<br />
tre anni di fedeltà e una tasca piena di buone <strong>in</strong>tenzioni… e l’altra<br />
tasca contenente una gavetta quasi sempre vuota, ma ricolma<br />
di ricordi con scritto: “Ester<strong>in</strong>a tornerò”… Eccovi riuniti qui<br />
davanti al Tabernacolo… a giurare la vostra fedeltà per tutta la<br />
vita…- A Batistì, a Ester<strong>in</strong>a e alâ v<strong>in</strong>t<strong>in</strong>â de parèncc ghè scapat<br />
öna lacrimâ, con töcc i pensér ale feride ala mà e al fianc e a töte<br />
le peripezie d’en viàss de ritorno… ‘ndele isbe e alâ carità dele<br />
matrioske de Karkov, Poltawa, Kiev, Budapest… ale patate ‘ndele<br />
brase, al pa négner e ut, sensâ cicì.<br />
L’Asipret, prima de l’ofertorio, en del veder muimencc de militar<br />
e le ronde ‘nfont a la cesa:<br />
- Signor capitano, le vorrei ricordare che qui siamo <strong>in</strong> un luogo<br />
consacrato, e qui le armi non devono entrare… qui siamo tra<br />
amici e pericoli non ce ne sono… -<br />
Dopo la firma söl registro e la bicerada de Batistì e Ester<strong>in</strong>a ghè<br />
zamò proncc per entrà dalâ portâ lateràl Bepì del Mont e la sò<br />
futurâ moér Andre<strong>in</strong>a coi sò parèncc. Entat che i du spuss e le<br />
do spuse le se fà i cumplimencc a vicendâ, Mart<strong>in</strong>o e Enrico i se<br />
nìncors che l’è el sò zio che el sà spusâ adess.<br />
- L’è quatordess agn che l’è vedov el zio Bepi! Che sorpresa! – el<br />
ga diss Mart<strong>in</strong>o a Enrico, che el sà miâ bé chèle robe lé.<br />
- …Me chela siura lé, la conosce mia.-<br />
En tep dela Mesa, al vangelo, ala predica l’Asipret el fa gli elogi<br />
ala famia numerosa, a l’amur anche se tardivo ala benedisiù dei<br />
fiöi, con parole de elogio e de coraggio che la ga la spus<strong>in</strong>â piö<br />
zuenâ de dudes agn de lù. E po’ sotâ uss el ga promèt de endà a<br />
troal en montagna en istat ala cas<strong>in</strong>a.<br />
La tersa Mesa lè chela del sior Tulio, diretur del stabiliment, con<br />
Lisèta, öna spus<strong>in</strong>a zuenâ zuenâ, ma chesta l’è ‘notra storiela.<br />
Mart<strong>in</strong>o e Enrico, imbocacc dal sacrestà e da Paol el catechista,<br />
che i ga dà le do raganele dela Mesa secâ del vénérdé sant, con<br />
töcc i sò amici e chei de Pier<strong>in</strong>o i organisa la baraondâ con tole,<br />
padele, ciòche dele ache e campanei a fa ön grant bàcan per töt<br />
el temp del disnà, föra del löc del zio Bepì. F<strong>in</strong>a a quand l’è<br />
vignìt föra a diga:<br />
- Se fif i brai, te Mart<strong>in</strong>o e te Enrico vegnarì a fa le acanse en<br />
montagna con me e la ziâ. (Cont<strong>in</strong>ua) Lime<br />
48
Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />
Un pomeriggio sul Monte<br />
Un pomeriggio di febbraio, con uno splendido sole, <strong>in</strong> compagnia, sono andata sul nostro monte Orfano - “Orfano” perché<br />
si trova solo soletto, diversamente dagli altri che fanno catena -.<br />
Piano piano, siamo arrivati sulla cima, dove è più facile camm<strong>in</strong>are, senza dover arrampicarsi. Siamo andati f<strong>in</strong>o alla Croce<br />
di <strong>Coccaglio</strong>, poi, strada facendo, un po più sopra del ristorante, c’è una cappelletta con la statua della Madonna: ci si ferma<br />
qualche m<strong>in</strong>uto a fare sosta, si dice un’“Ave Maria” e poi, se si cont<strong>in</strong>ua a camm<strong>in</strong>are sulla cresta del monte, si <strong>in</strong>contra un’altra<br />
croce: dicono che è quella di Erbusco.<br />
Ci sono tanti spazi dove i cacciatori si fermano per la loro attività e c’è<br />
anche quello per l’atterraggio dell’elicottero.<br />
Abbiamo potuto ammirare lo splendido paesaggio che il Monte ci ha riservato:<br />
da una parte possiamo vedere il nostro paese e gli altri vic<strong>in</strong>i, con<br />
tante case e molte <strong>in</strong>dustrie, dall’altra parte tutta la zona coll<strong>in</strong>are della<br />
Franciacorta con i suoi vigneti.<br />
Un venticello permetteva al cielo di essere limpido, tanto che si poteva<br />
vedere uno scorcio del lago d’Iseo: un bello spettacolo da vedere dall’alto.<br />
Nel ritorno siamo passati dal convento dell’Annunciata che appartiene a<br />
Rovato.<br />
La chiesa era vuota; ora sono pochi anche i frati dei Servi di Maria; tanti<br />
anni fa, il Monte era come governato da loro, perché all’altro capo c’erano<br />
i frati Cappucc<strong>in</strong>i.<br />
Il 25 marzo nel convento e nella chiesa dell’Annunciata si celebra l’Annunciazione del Signore e tutti gli anni ci si porta sul<br />
Monte processionalmente, con una fiaccolata, pregando il santo rosario; <strong>in</strong> unione a tutta la nostra Zona di S. Carlo (della<br />
Franciacorta) si conclude celebrando la santa Messa, poi i frati ci <strong>in</strong>vitano<br />
ad un r<strong>in</strong>fresco offerto da loro.<br />
Sul Monte si respira aria buona, fresca e pura, ci sono alcuni sentieri che<br />
portano da un posto all’altro, si <strong>in</strong>crociano, proseguono verso le loro differenti<br />
mete.<br />
Sul Monte si <strong>in</strong>contrano molte persone appassionate di queste passeggiate<br />
sane e salutari, solo che ogni tanto si vedono molte processionarie<br />
che fanno un po’ ribrezzo.<br />
Il Monte è grande da scoprire, ci vorrebbe un mese per vederlo tutto; un<br />
tempo era curato meglio, sarà perché avevamo molto più tempo da dedicargli.<br />
Comunque è sempre bello averlo alle spalle del nostro paese.<br />
A. B.<br />
Vivicoccaglio<br />
immag<strong>in</strong>i di angoli caratteristici<br />
o curiosi del nostro paese<br />
sul numero precedente, l’elegante<br />
f<strong>in</strong>estratura dell’auditorium<br />
“S. Giovanni Battista”<br />
49
Cultura, sport, notizie<br />
ASD Or. FOCOLARE BONASSI CSI<br />
ATTIVITA’ SPORTIVA<br />
Cont<strong>in</strong>uano senza <strong>in</strong>terruzioni i campionati di calcio del Centro Sportivo Italiano ai quali partecipano le nostre<br />
quattro squadre, con fortune alterne, ma sempre con il massimo impegno. Siamo giunti quasi a tre quarti delle<br />
gare dei gironi di qualificazione alle f<strong>in</strong>ali prov<strong>in</strong>ciali: questa la situazione, squadra per squadra.<br />
Calcio a 7 femm<strong>in</strong>ile nel girone D la F<strong>in</strong> Beton cont<strong>in</strong>ua il suo ottimo camm<strong>in</strong>o, sempre prima <strong>in</strong> classifica con<br />
ben dodici vittorie ed un pareggio <strong>in</strong> tredici gare f<strong>in</strong> qui disputate, con una media di realizzazione di sei reti<br />
a gara contro 0.6 subite.<br />
Meno prolifica, nei risultati, la partecipazione delle quattro squadre nel campionato di Calcio a 5.<br />
Nel girone A l’ Automonte, <strong>in</strong> quart’ultima posizione a otto giornate dalla f<strong>in</strong>e dei gironi di ritorno, un po’ <strong>in</strong><br />
ribasso sulle aspettative, c’è tempo per recuperare.<br />
Nel girone B due le squadre l’Indola, terza <strong>in</strong> classifica a tre punti dalla vetta, con una gara <strong>in</strong> meno, ottima<br />
la posizione; e l’ Hypo Alpe Adria Bank che naviga a metà classifica, <strong>in</strong> una posizione ancora utile per una qualificazione<br />
per le fasi f<strong>in</strong>ali.<br />
Nel girone C la Pan<strong>in</strong>eria Maniero, metà classifica la sua posizione, con due gare <strong>in</strong> meno da disputare nei confronti<br />
degli altri gironi; più difficile la possibilità di qualificarsi per la seconda fase, anche se non sono perdute<br />
tutte le speranze.<br />
Importante il posto occupato da tutte le squadre, nella classifica “Fair Play”, che tiene conto, oltre ai punti<br />
della classifica tecnica, anche dei comportamenti tenuti dalle squadre, dentro e fuori i campi di gioco, durante<br />
lo svolgimento delle varie gare.<br />
Ricordiamo, a chi potesse <strong>in</strong>teressare seguire la nostra attività, che la squadra di calcio a 7 Femm<strong>in</strong>ile gioca<br />
la Domenica alle ore 15.30 presso il campo del Focolare, mentre le squadre di calcio a 5 ogni giovedì dalle ore<br />
20,30 presso il Palazzetto dello Sport comunale <strong>in</strong> via Paolo VI°. A. B.<br />
50
Cultura, sport, notizie<br />
Basket<br />
Montorfano<br />
3vs3<br />
I nostri “Aquilotti”<br />
Grande successo di m<strong>in</strong>i atleti e di pubblico al torneo Tre contro Tre “jo<strong>in</strong>t the<br />
game” (manifestazione nazionale dedicata al m<strong>in</strong>ibasket) svoltasi al Palazzetto<br />
dello Sport di <strong>Coccaglio</strong>. La manifestazione organizzata dalla società Basket<br />
Focolare era aperta a tutti i ragazzi del 1996 e del 1997.<br />
In bella evidenza i nostri ragazzi.<br />
51
52<br />
Cultura, sport, notizie
Un po’ di buon umore,<br />
per un sorriso <strong>in</strong> più<br />
a cura di Chiara L.<br />
- Pier<strong>in</strong>o sputa dalla f<strong>in</strong>estra e colpisce <strong>in</strong> pieno un pelato.<br />
Il pelato grida: “Saliva”; e Pier<strong>in</strong>o: “No, cadeva”<br />
Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />
- Due carab<strong>in</strong>ieri sono <strong>in</strong> pausa e uno fa le parole crociate. Ad un certo punto<br />
chiede all'amico: “Qual'è il futuro di mangiare ?”;e l'altro: “Mmm…digerire!”. l'altro scrive.<br />
Ad un certo punto richiede: “Qual'è la nazione più lunga d’Europa?”. Questa volta l'amico non sa rispondere<br />
e l'altro: “Ma certo! L’Ungheria! Lo dice anche il nome!”<br />
- Un signore chiede a Pier<strong>in</strong>o: “Scusi, devo andare a prendere il treno” e Pier<strong>in</strong>o gli risponde: “Bè vada!”<br />
- Pier<strong>in</strong>o vuole fare un viaggio sul Sole. Un amico gli chiede: “Ma come fai per il caldo?” e Pier<strong>in</strong>o: “È ovvio:<br />
parto di notte”.<br />
- Una coppia di sposi va <strong>in</strong> viaggio di nozze per la seconda volta,ma per motivi di lavoro la moglie lo raggiunge<br />
dopo due giorni .Quando il marito entra nella camera di albergo, vede il computer e gli venne l’idea di mandargli<br />
una mail alla moglie, ma sbagliò <strong>in</strong>dirizzo. La mail venne <strong>in</strong>viata a una vedova che era appena rientrata<br />
dal funerale del marito e decide di guardare le mail del marito. Il figlio della vedova quando rientra vede la<br />
donna stesa per terra e legge il messaggio sul computer: “Cara moglie ti sorprenderai di ricevere mie notizie<br />
per mail ma anche qui, adesso, hanno il computer per scrivere alle persone care. Il mio viaggio é stato tranquillo<br />
e spero che lo sia anche il tuo quando arriverai venerdì.<br />
P.S. Non portare tanti vestiti che qui fa un caldo <strong>in</strong>fernale!”<br />
- Un pallonc<strong>in</strong>o dice a un altro: “ATTENTO AL CACTUS” e l'altro: “Ma quale cactusssssssssss.........”<br />
- “Perchè i pesci hanno le sp<strong>in</strong>e?”<br />
- “Perchè <strong>in</strong> acqua c'è la corrente!!!”<br />
- Totti apre un libro e legge:“So-mmario”e dice:“Piacere so’ Francesco”.<br />
- I laziali e i romanisti devono fare un viaggio <strong>in</strong> un pullman a due piani. I laziali vanno sotto e i romanisti sopra.<br />
Quando il viaggio f<strong>in</strong>isce i laziali escono tutti felici, cantando, mentre i romanisti sono tutti impietriti e<br />
impauriti, quasi avessero scampato alla morte per miracolo! E allora un laziale chiede al romanista: "Ahò, ma<br />
che c'hai?" E il romanista: "Oh, voi sotto l'autista ce l'avevate! Noi no! Ma te capisci, che abbiamo passato!?!"<br />
- Uno va dal medico urlando: “DOTTORE, MIA MOGLIE CREDE DI ESSERE UN’OCA” e il dottore “Per capire<br />
meglio dovreste portarla qui.” “TROPPO TARDI, è VOLATA AL SUD PER L'INVERNO!”<br />
“La vecchia Pieve” porge ai suoi lettori fervidi auguri<br />
per una Pasqua di grazia, nella gioia del Signore risorto.<br />
Di questo augurio si fa portavoce<br />
da parte della Comunità di <strong>Coccaglio</strong><br />
presso i sacerdoti, i missionari, i consacrati<br />
e tutti i Coccagliesi residenti fuori Parrocchia<br />
53
Cultura, sport, notizie<br />
Offerte per le opere parrocchiali 15 gennaio - 11 marzo 2007<br />
In memoria dei Sacerdoti defunti € 50,00<br />
NN € 10,00<br />
NN, per r<strong>in</strong>graziamento € 10,00<br />
In occasione del compleanno € 5,00<br />
Per il bollett<strong>in</strong>o parrocchiale € 20,00<br />
NN € 60,00<br />
In onore della Madre di Dio € 50,00<br />
In memoria della Mamma defunta € 180,00<br />
NN € 20,00<br />
In onore dei Santi € 20,00<br />
NN € 25,00<br />
In occasione della benedizione della casa € 20,00<br />
In memoria di mons. Mont<strong>in</strong>i € 100,00<br />
sul prossimo numero, il resoconto dell’anno 2006<br />
Offerte per la ristrutturazione dell’Oratorio (15/I -11/III/07)<br />
In occasione della visita alla famiglia € 300,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 30,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 100,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 30,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />
In occasione del veniente Battesimo € 50,00<br />
In occasione della benedizione del capannone € 70,00<br />
In onore di tutti i Santi € 50,00<br />
NN. € 50,00<br />
In occasione della benedizione della casa € 100,00<br />
Offerte per le op. parr. (tavol<strong>in</strong>o) Dom. 4 febb. € 897,00<br />
Eccedenza sulla colletta di Dom. 4 febbraio € 500,00<br />
Buste pro Oratorio Dom. 11 febbraio € 2.015,20<br />
NN. € 50,00<br />
In occasione della benedizione della casa € 20,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 100,00<br />
NN € 10,00<br />
NN. vari € 55,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 10,00<br />
Genitori, catechisti e fanciulli di 5a el. € 265,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 50,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 100,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 30,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 20,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 100,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 20,00<br />
In occasione della triplice festa di compleanno € 50,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />
NN € 20,00<br />
NN € 20,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 70,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 20,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 40,00<br />
NN € 100,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 20,00<br />
Az. Agricola B. A. e A. € 300,00<br />
In occasione della benedizione della casa € 100,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 400,00<br />
In occasione del Carnevale € 40,00<br />
54<br />
NN € 10,00<br />
INN € 5,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 15,00<br />
NN € 10,00<br />
Festa di carnevale all’Or. Femm. € 55,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 35,00<br />
NN € 100,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 20,00<br />
NN € 20,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 10,00<br />
NN € 20,00<br />
NN € 20,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 25,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 50,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 50,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 100,00<br />
In occasione del s. Battesimo € 150,00<br />
Offerte per le op. parr. (tavol<strong>in</strong>o) Dom. 4 marzo € 810,00<br />
Eccedenza sulla colletta di Domenica 4 marzo € 500,00<br />
Buste pro Oratorio Dom. 14 gennaio v. boll. maggio<br />
NN € 15,00<br />
NN vari € 65,00<br />
NN € 50,00<br />
NN € 20,00<br />
AVIS <strong>Coccaglio</strong> € 100,00<br />
NN € 200,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 15,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />
In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />
Totale € 9.382,20<br />
Debito precedente €1519858,76<br />
Debito residuo €1.510.476,56<br />
<strong>in</strong>teressi passivi al 31/12/06 € 52.029,37<br />
di cui, già conteggiati (nov. 2005) € 13.347,76<br />
e rimanenti, da aggiungere € 38.685,51<br />
nuovo ammontare € 1.549162,07<br />
All’Oratorio, frittelle di carnevale € 413,00<br />
Vers. su “Il Focolare ONLUS” , Calendari e Cena Africana:<br />
v. boll. di maggio
Cultura, sport, notizie<br />
PARROCCHIA<br />
“S. MARIA NASCENTE”<br />
<strong>Coccaglio</strong><br />
piazza Luca Marenzio, 22f<br />
Orario delle sante Messe:<br />
FESTIVO<br />
FERIALE<br />
ore 16,30 (Casa Alb. - sabato **)<br />
ore 18,00 (sabato)<br />
ore 7,00 ore 7,00<br />
ore 9,00 ore 8,30<br />
ore 10,00<br />
ore 11,00<br />
ore 18,00 ***ore 16,30<br />
** salvo variazioni<br />
*** dal 16 aprile, <strong>in</strong> Pieve<br />
Numeri telefonici (premettere sempre 030)<br />
Casa canonica (abit. don Giovanni) 7721248<br />
Sacrestia - Ufficio parrocchiale * 7248203<br />
Segreteria Oratorio “Il Focolare” 723575<br />
Oratorio femm<strong>in</strong>ile 7721625<br />
Abitazione don Roberto 7721039<br />
Abitazione don Titta 7700340<br />
Abitazione don L<strong>in</strong>o 7704848<br />
Diacono don Francesco 723392<br />
Delbarba Pier<strong>in</strong>o/Orat. femm. 7721102<br />
* durante gli orari di sacrestia<br />
per altre <strong>in</strong>formazioni, v. il sito <strong>in</strong>ternet (<strong>in</strong>dirizzo alla pag<strong>in</strong>a successiva)<br />
91.85 MHZ<br />
POTETE SEGUIRE LE SANTE MESSE E LE ALTRE FUNZIONI,<br />
OLTRE AI PROGRAMMI PREVISTI.<br />
Lo puoi trovare sul nostro sito <strong>in</strong>ternet:<br />
www.coccaglio.com/radioparrocchiale.asp<br />
55
E’ Pasqua!<br />
La Luce del Risorto<br />
rischiari la tua vita,<br />
come sole che sorge<br />
e più non tramonta.<br />
GRAFICAESSEBICOCCAGLIO<br />
paesaggio kenyota<br />
spazio per l’etichetta adesiva<br />
Internet per la Parrocchia<br />
Indirizzo del Sito:<br />
http://www.coccaglio.com<br />
Parrocchia<br />
orario delle celebrazioni, calendari, appuntamenti, ecc.<br />
http://www.coccaglio.com/Parrocchia.asp<br />
servizio per il Battesimo, il Matrimonio<br />
e il Funerale<br />
http://www.coccaglio.com/mbf.htm<br />
Oratorio (<strong>in</strong> allestimento):<br />
http://www.coccaglio.com/Focolare.asp<br />
Centro Zonale di Ascolto Famiglia:<br />
http://www.coccaglio.com/CAF.asp<br />
Archivio del Bollett<strong>in</strong>o parrocchiale<br />
http://www.coccaglio.com/archiviobollett<strong>in</strong>o.asp<br />
Guida al sito <strong>in</strong>ternet<br />
http://www.coccaglio.com/sito.asp<br />
Radio parrocchiale (ECZ-InBlu)<br />
http://www.coccaglio.com/radioparrocchiale.asp<br />
Indirizzi di posta elettronica<br />
Parrocchia:<br />
parrocchia@coccaglio.com<br />
Oratorio:<br />
oratorio@coccaglio.com<br />
foco@focolarecoccaglio.191.it<br />
redazione del bollett<strong>in</strong>o parrocchiale:<br />
pieve@coccaglio.com<br />
redazione del sito <strong>in</strong>ternet:<br />
sito@coccaglio.com<br />
Charitas parrocchiale:<br />
caritas.coccaglio@libero.it<br />
Gruppo Missionario<br />
missione@coccaglio.com<br />
Scout<br />
scoutmontorfano@libero.it