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Comunità in cammino - Coccaglio

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Periodico della Comunità Parrocchiale di <strong>Coccaglio</strong> - Marzo 2007 - n° 2/26


Composizione copert<strong>in</strong>a e logo<br />

di Ugo Capretti<br />

La vecchia Pieve<br />

periodico<br />

della Comunità parrocchiale<br />

di <strong>Coccaglio</strong><br />

Autorizzazione del Tribunale di Brescia<br />

n° 26/2007<br />

dell’8 settembre 2004<br />

n. 2/26 - Marzo 2007<br />

Direttore responsabile<br />

sac. Giuseppe Mensi<br />

Direttore<br />

sac. Giovanni Gritti<br />

Gruppo di redazione:<br />

d. Roberto Sonc<strong>in</strong>a, Stefano Pedal<strong>in</strong>o, Andrea<br />

Bighetti, Gianluca Pedrali, Anna Massetti<br />

Correzione delle bozze<br />

Cucchi Rosa, Bertassi Anna<br />

Sommario<br />

La primavera (v. qui a lato,<br />

una spledida fioritura sul<br />

nostro Montorfano, stagliata<br />

su un terso cielo d’azzurro<br />

<strong>in</strong>teso), seguita ad un<br />

<strong>in</strong>verno quanto mai bizzarro,<br />

ci annuncia la festa<br />

della Vita che trionfa: “Il<br />

Signore della vita era<br />

morto, ma ora, vivo, trionfa!”.<br />

Passando dalla Croce del<br />

Venerdì santo e dal Sepolcro del<br />

Sabato santo, Gesù trionfa sul<br />

male e sulla morte: Pasqua!<br />

Le pag<strong>in</strong>e che seguono vogliono<br />

aiutarci a ripercorrere questo<br />

camm<strong>in</strong>o; lo fanno anzitutto quelle<br />

del calendario liturgico che<br />

scandisce il susseguirsi di queste<br />

giornate, con i vari appuntamenti<br />

che le caratterizzano: dall’ultimo<br />

periodo della Quaresima, contrassegnato<br />

tra l’altro dalla Via<br />

Crucis nelle Diaconie, ci conduce<br />

mano a mano al tempo festoso<br />

dell’Alleluia; ad aiutarci nel dialogo<br />

personale con il Signore nei<br />

vari momenti ci sono le preghiere<br />

proposte.<br />

Le parole del Papa ci <strong>in</strong>troducono<br />

alla Settimana santa, il cui <strong>in</strong>izio<br />

- la Domenica delle Palme - è<br />

caratterizzato, ormai da decenni,<br />

dalla Giornata Mondiale delle<br />

Gioventù, celebrata a livello diocesano,<br />

<strong>in</strong> attesa del prossimo<br />

anno, a Sidney. La meditazione<br />

sulla Morte del Signore, il Martire<br />

per eccellenza, trova riscontro<br />

nell’attenzione ai martiri che lo<br />

hanno seguito e nella<br />

riflessione sulla Chiesa,<br />

Corpo del Cristo<br />

vivificato dallo Spirito.<br />

Allo stesso modo, la<br />

Vita che v<strong>in</strong>ce ci <strong>in</strong>vita<br />

a porre, sempre e di<br />

nuovo, l’attenzione sulla<br />

vita che nasce.<br />

A occupare la nostra<br />

attenzione dovrà esserci,<br />

sempre di più, il<br />

tema della famiglia, culla della<br />

vita.<br />

La Festa che ci chiama alla speranza,<br />

ci sollecità ad essere lievito<br />

nella realtà: le varie altre pag<strong>in</strong>e<br />

- di riflessione, di <strong>in</strong>formazione<br />

e di cronaca - ci aiutano a<br />

tenere lo sguardo su di essa,<br />

vista cogli occhi della speranza.<br />

Accanto a qualche lieve novità (v.<br />

questa pag<strong>in</strong>a), salutiamo l’<strong>in</strong>serimento<br />

di uno spazio dedicato al<br />

buon umore e con essa, la nuova<br />

curatrice.<br />

A tutti, buona lettura. La redazione<br />

Per i collaboratori de “La vecchia Pieve”<br />

Il prossimo numero uscirà il 13 maggio. A motivo del pellegr<strong>in</strong>aggio parrocchiale d’aprile, che si sovrappone ai normali<br />

tempi di lavorazione, gli articoli <strong>in</strong> corpo 12, su dischetto o, preferibilmente, all’<strong>in</strong>dirizzo di posta elettronica (v. sotto),<br />

devono pervenire entro il 18 aprile. Non rispondiamo della mancata pubblicazione degli articoli che perverranno oltre tale<br />

data. La Redazione non è tenuta a dare giustificazione degli articoli che ritiene opportuno non pubblicare o, all’occorrenza,<br />

modificare. Si fa viva preghiera di ritirare il materiale <strong>in</strong>formatico, fotografico o di altro tipo nell’ufficio parrocchiale<br />

entro 10 giorni dalla pubblicazione; il mancato ritiro verrà <strong>in</strong>teso come autorizzazione alla cest<strong>in</strong>atura o, ove possibile,<br />

al riutilizzo. Per ragioni editoriali, gli scritti non devono sopravanzare lo spazio di due pag<strong>in</strong>e, salvo casi eccezionali.<br />

Le parti eventualmente eccedenti verranno tagliate o pubblicate su un numero successivo. Si <strong>in</strong>vitano gli articolisti<br />

a presentare lavori che, anche qualora volessero far tesoro di scritti altrui, siano frutto di una propria rielaborazione.<br />

Recapito degli articoli: p.za Marenzio 22f (sacrestia-ufficio parrocchiale) - pieve@coccaglio.com


Editoriale<br />

a ge<br />

®<br />

associazione<br />

genitori<br />

<strong>Coccaglio</strong><br />

GLI ELEMENTI COSTITUTIVI<br />

DELLA FAMIGLIA<br />

La famiglia che viene rappresentata sui media è sempre più<br />

spesso un’istituzione <strong>in</strong> crisi, dest<strong>in</strong>ata a sparire: dim<strong>in</strong>uiscono<br />

i matrimoni, soprattutto quelli religiosi, aumentano le convivenze, nascono pochi bamb<strong>in</strong>i, le famiglie sono sempre<br />

più piccole, aumentano i divorzi e di conseguenza aumentano anche le famiglie ricostituite o “allargate”, che spesso<br />

si ristrutturano <strong>in</strong> modo “<strong>in</strong>formale”.<br />

Sembra di assistere ad una progressiva erosione della famiglia a favore di forme di convivenza di varia natura, sempre<br />

meno strutturate e stabili, sempre più “volatili”, con la tentazione di considerare segnale di libertà e di modernità<br />

<strong>in</strong>arrestabile e “v<strong>in</strong>cente” la tendenza a fare famiglia secondo nuove modalità. Mentre la famiglia “che tiene”, quella<br />

stabile, con un padre , una madre e qualche figlio (magari più di uno solo!), <strong>in</strong> fondo è solo un retaggio del passato,<br />

tanto che per def<strong>in</strong>irla si usa spesso l’espressione “famiglia tradizionale”.<br />

In realtà, il dato sorprendente è che oltre due terzi della popolazione complessiva, più di trenta milioni di anziani,<br />

adulti, giovani, adolescenti e bamb<strong>in</strong>i, cont<strong>in</strong>uano a fare famiglia nel senso più tradizionale del term<strong>in</strong>e, a restare<br />

fedeli alla promessa di cura e fedeltà reciproca scambiata dai coniugi, a farsi carico dei propri figli, dei propri genitori<br />

anziani, dei propri membri disabili.<br />

Occorre perciò un’operazione “culturale”, per salvaguardare questo concetto di famiglia, applicato e vissuto ma<br />

non “predicato”. E’, cioè, necessario riconoscere quali sono le caratteristiche del “famigliare” e <strong>in</strong> che cosa esso è<br />

diverso, unico e <strong>in</strong>sostituibile, rispetto a qualsiasi altra relazione primaria e affettiva, rispetto a qualsiasi altra libera<br />

scelta di vita privata. In estrema s<strong>in</strong>tesi, gli elementi costitutivi della famiglia, che la qualificano e nello stesso tempo<br />

ne evidenziano il ruolo sociale, sono quattro:<br />

- La famiglia è il luogo di valorizzazione e di riconoscimento delle differenze <strong>in</strong>dividuali e, <strong>in</strong> particolare, delle<br />

dist<strong>in</strong>zioni di genere <strong>in</strong> maschile e <strong>in</strong> femm<strong>in</strong>ile e delle relazioni <strong>in</strong>tergenerazionali. H. Levi Strass sottol<strong>in</strong>ea che la<br />

società ha bisogno della famiglia, perché solo attraverso la famiglia si garantisce l’identità del s<strong>in</strong>golo, la cont<strong>in</strong>uità<br />

delle generazioni e il rispetto delle persone.<br />

Come sancito anche nella Costituzione, la famiglia non è un fatto solo privato, una libera scelta di <strong>in</strong>dividui, ma è<br />

condizione socialmente rilevante, “pubblica”, poiché ridef<strong>in</strong>isce l’identità della s<strong>in</strong>gola persona e la sua relazione con<br />

il contesto sociale.<br />

- La famiglia vive di codici e di valori multidimensionali, ma essenziale, per<br />

la sua tenuta e il suo funzionamento, è la logica della reciprocità, del legame,<br />

del dono.<br />

- La famiglia è ambito educativo primario e <strong>in</strong>sostituibile a partire dalla nascita<br />

e per tutto il ciclo di vita delle persone: dalla mera sopravvivenza del neonato<br />

alla prima educazione alla socialità, dai valori agli stili di vita, dalle priorità<br />

etiche ai modelli antropologici: tutto ciò viene appreso <strong>in</strong> primo luogo <strong>in</strong> famiglia.<br />

- La famiglia non è qu<strong>in</strong>di un optional del quale si può fare a meno, ma una<br />

risorsa necessaria e <strong>in</strong>sostituibile per il s<strong>in</strong>golo e per la collettività.<br />

a cura dell’Age <strong>Coccaglio</strong>, da Avvenire<br />

www.age.it<br />

3


Editoriale<br />

Carissimi,<br />

Ai fratelli e alle sorelle di <strong>Coccaglio</strong><br />

l’ augurio di “Buona Pasqua” vuole esprimere il desiderio<br />

che tutti si sentano almeno un poco toccati dalla luce che promana<br />

dalla più grande e bella delle celebrazioni cristiane,<br />

così grande che occorrono i quaranta giorni della Quaresima<br />

per prepararla, i tre giorni del triduo Pasquale della Passione<br />

e Morte, della Sepoltura e della Resurrezione del Signore<br />

(rispettivamente Venerdì santo, Sabato santo e Domenica<br />

di Pasqua) per celebrare l’evento, otto giorni per festeggiarlo<br />

(l’Ottava di Pasqua) e i c<strong>in</strong>quanta giorni (il tempo<br />

Pasquale) per gustarne gioiosamente a fondo il Mistero.<br />

Augurare “buona Pasqua”, per un credente, significa aspettarsi,<br />

desiderare e chiedere per sé e per gli altri, con la preghiera,<br />

che la celebrazione della morte e resurrezione del<br />

nostro amato Signore apra il cuore alla gioia, allo stupore,<br />

al rendimento di grazie.<br />

Un <strong>in</strong>vito: celebrare la Festa, nel Signore<br />

La stagione <strong>in</strong> cui cade la Pasqua, già di per sé mite, complice<br />

questo clima un po’<br />

pazzo, può favorire il desiderio di<br />

trascorrere altrove questi giorni<br />

santissimi. Anche lontani fisicamente<br />

dalla Comunità di cui<br />

siamo parte, siamo comunque ad<br />

essa uniti attraverso la fede comune<br />

che, celebrata anche attraverso<br />

la liturgia, viene alimentata e ci<br />

unisce <strong>in</strong> comunione nell’unico<br />

Spirito del Risorto. Spero con tutto il cuore che nessuno di<br />

coloro che si ritiene cristiano, presente <strong>in</strong> Parrocchia o da<br />

essa distante, scelga di mancare l’appuntamento con<br />

l’Eucaristia proprio nel “Giorno fatto dal Signore” (Sal.<br />

117).<br />

Quello che vale per la grande Pasqua annuale, va affermato<br />

anche per la Pasqua settimanale, la Domenica: giorno del<br />

Signore e giorno dell’uomo, giorno del cristiano che, proprio<br />

<strong>in</strong> quanto cristiano, celebra ogni settimana l’evento centrale<br />

della sua fede. Ogni settimana, perché non basta, già lo<br />

ricordavo, la grande celebrazione annuale della Risurrezione<br />

e nemmeno i c<strong>in</strong>quanta giorni che <strong>in</strong>tercorrono tra<br />

questa e la Pentecoste. L’evento è talmente fondamentale<br />

per la fede che esso viene rivissuto ogni settimana nel giorno<br />

che prende il nome proprio da Colui che, glorificato con la<br />

risurrezione, diviene il Signore.<br />

Noi siamo persone che hanno la fortuna (diciamola giusta:<br />

la grazia) di poter celebrare l’Eucaristia e di rivivere <strong>in</strong><br />

essa, la morte e risurrezione del Signore. Com’è possibile, se<br />

si crede, perdere questo appuntamento e preferirne altri?<br />

Fedeli all’<strong>in</strong>contro con Lui, nella Comunità<br />

Accade anche da noi che vengano attuate <strong>in</strong>iziative, di<br />

carattere turistico o di altro tipo, senza una sufficiente<br />

attenzione al significato della Domenica. Se essa è giorno<br />

dell’uomo, dedicato allo svago e al giusto riposo, prima<br />

ancora è giorno del Signore. Le due cose non sono <strong>in</strong> concorrenza:<br />

è giorno del Signore che desidera <strong>in</strong>contrare l’uomo<br />

ed è giorno dell’uomo che ritrova pienamente se stesso<br />

nell’<strong>in</strong>contro con il Signore che nell’Eucaristia si fa dono. Il<br />

programma delle Domeniche organizzate<br />

dovrebbe contemplare la<br />

possibilità di partecipare alla<br />

Messa; quando non vi è co<strong>in</strong>volto<br />

anche il sabato, non sarebbe offensivo<br />

per nessuno l’<strong>in</strong>vito, aggiunto<br />

<strong>in</strong> calce, ad aprofittare della Messa<br />

vespert<strong>in</strong>a festiva del sabato. Alla<br />

f<strong>in</strong> f<strong>in</strong>e, però, la questione <strong>in</strong>terpella<br />

le scelte dei s<strong>in</strong>goli: è questione di<br />

buona volontà e di crederci; a volte sarebbe sufficiente una<br />

m<strong>in</strong>ima capacità di programmare gli impegni e si potrebbe<br />

trovare tempo per tutto. Altre volte può essere necessaria la<br />

scelta, che presuppone la consapevolezza di che cosa debba<br />

essere considerato prioritario.<br />

Nella sua Lettera per questo anno pastorale, il Vescovo ci dice<br />

che è necessario “riaffermare anche oggi la centralità della<br />

Domenica e della celebrazione dell’Eucaristia domenicale”.<br />

Non si tratta di sentirsi la coscienza a posto, perché s’è adempiuto<br />

un precetto. Scrive ancora il Vescovo che l’Eucaristia -<br />

e la Domenica - “prima di essere una questione di precetto,<br />

è una questione di identità e di appartenenza”: noi appar-<br />

4


Editoriale<br />

teniamo a Lui, perché “Egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo<br />

popolo” (Sal. 99) per il quale ha dato se stesso; Egli vuol essere<br />

nostro, nel dono della sua vita, perpetuato dal Sacramento<br />

del suo Corpo e del suo Sangue. Se è Lui che ci <strong>in</strong>vita, come<br />

potremo voltare il cuore da qualche altra parte?<br />

F<strong>in</strong>ché c’è Eucaristia, c’è speranza: perdere l’<strong>in</strong>contro con<br />

Lui, la Vita, significa smarrirne il fondamento.<br />

Buona Pasqua<br />

Ci sentiamo particolarmente vic<strong>in</strong>i a coloro che sono turbati<br />

dalla sofferenza o dalla preoccupazione, alle famiglie<br />

<strong>in</strong> difficoltà, a coloro che sono <strong>in</strong> ansia per la propria<br />

sorte o per quella di qualche persona cara; siamo vic<strong>in</strong>i a<br />

Crist<strong>in</strong>a, sperando per lei, <strong>in</strong>sieme ai suoi cari, che la lunga<br />

lotta per ritrovare piena coscienza e salute giunga ad un<br />

approdo soddisfacente; preghiamo perché, per tutti, la<br />

Pasqua accenda la luce della speranza.<br />

A tutti, di cuore, buona e santa Pasqua.<br />

Il Signore vi dia pace.<br />

don Giovanni<br />

“Domenica, niente spesa”<br />

Leggendo il quotidiano “Avvenire” di venerdì 19 gennaio, mi ha colpito un articoletto nel quale il responsabile dell’ufficio<br />

per la Pastorale del lavoro della diocesi di Milano, <strong>in</strong>vita tutti i cristiani e le persone di buona volontà, a<br />

boicottare le spese domenicali. Lo scritto si riferiva al progetto di legge regionale sugli orari degli esercizi commerciali:<br />

“E’ un progetto molto pericoloso. Il modello del consumo a tutti i costi presuppone, <strong>in</strong>fatti, che la persona<br />

valga <strong>in</strong> quanto potenziale cliente. E per noi, cristiani ma non solo, è <strong>in</strong>accettabile che il valore di una persona sia direttamente<br />

proporzionale ai soldi che può spendere”.<br />

C’è poi la ricaduta sulle famiglie, a com<strong>in</strong>ciare da quelle dei lavoratori costretti <strong>in</strong> servizio anche il giorno di festa. Il<br />

sacerdote, don Raffaello Ciccone, concludeva <strong>in</strong>vitando “i cristiani e tutte le persone di buona volontà” a praticare lo<br />

sciopero della spesa domenicale.<br />

Mi piace sentire voci come questa che mi <strong>in</strong>vitano a riflettere ed a riscoprire un modo diverso, più cristiano, ma anche<br />

più a portata di persona, di passare un giorno santo come la Domenica.<br />

Penso che tutti dobbiamo com<strong>in</strong>ciare a dire di no ad un mondo mercificato, dove tutto vale perché ha un valore economico;<br />

c’è qualcosa che non può essere comprato, ma deve essere costruito, e ciò sono i rapporti con la famiglia, con i<br />

figli, con gli amici, con la comunità.<br />

Ma davvero i centri commerciali possono riempire le nostre giornate festive, davvero è così necessario e <strong>in</strong>dispensabile<br />

fare la spesa la Domenica?<br />

Certo nei centri commerciali tutto è bello, tante luci, mille sorrisi costruiti, tanti profumi <strong>in</strong>voglianti, tanto rumore per<br />

non sentirsi soli, tanta confusione per non pensare o per dimenticare la settimana frenetica che dovremo affrontare,<br />

anche se poi passiamo un’ altrettanto frenetica Domenica a cercare un parcheggio che non si trova.<br />

Mi chiedo se non sia meglio trovarsi <strong>in</strong> luoghi più tranquilli, dove tu pensi cosa fare, dove tu gestisci il tuo tempo e i<br />

tuoi sentimenti. A volte può essere più faticoso, anche noioso, ma meno frenetico, più salutare per noi, per la nostra<br />

mente, per i nostri figli, che hanno la possibilità di godersi i propri genitori con tranquillità.<br />

Credo che dobbiamo riprendere <strong>in</strong> mano la nostra vita, com<strong>in</strong>ciare a liberarci da una mentalità che ci considera belli,<br />

bravi, <strong>in</strong>teressanti, ricchi, felici, solo se possiamo comprare quel tale prodotto o se frequentiamo quel locale o quel centro<br />

commerciale.<br />

C’è un modo diverso di vivere la vita, liberi da tanti condizionamenti, liberi perché considerati persone capaci di<br />

costruirsi e di essere felici anche con poche cose. Credo che, come mamme, dobbiamo aiutare i nostri figli a raggiungere<br />

questa libertà; solo <strong>in</strong>sieme lo possiamo fare, sostenendo ad esempio questo appello, ritornando a vivere la<br />

Domenica come giorno dedicato a Dio, che presuppone anche il mettere al centro la riscoperta della famiglia e della<br />

comunità, luoghi di <strong>in</strong>contro e di crescità .<br />

Torniamo ad <strong>in</strong>contrarci <strong>in</strong> Oratorio, impegnamoci a costruire e sostenere un luogo dove al centro ci siete tu e la tua<br />

famiglia, come persone e non come consumatori.<br />

INSIEME E’ PIU’ BELLO.<br />

Una mamma<br />

5


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI<br />

PER LA XXII GIORNATA MONDIALE<br />

DELLA GIOVENTÙ (1° APRILE 2007)<br />

“Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34)<br />

Cari giovani,<br />

<strong>in</strong> occasione della XXII Giornata<br />

Mondiale della Gioventù, che sarà<br />

celebrata nelle Diocesi la prossima<br />

Domenica delle Palme, vorrei<br />

proporre alla vostra meditazione<br />

le parole di Gesù: “Come io vi ho<br />

amato, così amatevi anche voi gli<br />

uni gli altri” (Gv 13,34).<br />

E’ possibile amare?<br />

Ogni persona avverte il<br />

desiderio di amare e di<br />

essere amata. Eppure<br />

quant’è difficile amare, quanti<br />

errori e fallimenti devono registrarsi<br />

nell’amore! C’è pers<strong>in</strong>o chi<br />

giunge a dubitare che l’amore sia<br />

possibile. Ma se carenze affettive<br />

o delusioni sentimentali possono<br />

far pensare che amare sia<br />

un’utopia, un sogno irraggiungibile,<br />

bisogna forse rassegnarsi?<br />

No! L’amore è possibile e scopo di<br />

questo mio messaggio è di contribuire<br />

a ravvivare <strong>in</strong> ciascuno di<br />

voi, che siete il futuro e la speranza<br />

dell’umanità, la fiducia nell’amore<br />

vero, fedele e forte; un<br />

amore che genera pace e gioia; un<br />

amore che lega le persone, facendole<br />

sentire libere nel reciproco<br />

rispetto. Lasciate allora che percorra<br />

<strong>in</strong>sieme a voi un it<strong>in</strong>erario,<br />

<strong>in</strong> tre momenti, alla “scoperta”<br />

dell’amore.<br />

Dio, sorgente dell’amore<br />

Il primo momento riguarda la<br />

sorgente dell’amore vero,<br />

che è unica: è Dio. Lo pone<br />

bene <strong>in</strong> evidenza san Giovanni<br />

affermando che “Dio è amore” (1<br />

Gv 4,8.16); ora egli non vuol dire<br />

solo che Dio ci ama, ma che l’essere<br />

stesso di Dio è amore.<br />

Siamo qui d<strong>in</strong>anzi alla rivelazione<br />

più lum<strong>in</strong>osa della fonte dell’amore<br />

che è il mistero tr<strong>in</strong>itario: <strong>in</strong><br />

Dio, uno e tr<strong>in</strong>o, vi è un eterno<br />

scambio d’amore tra le persone<br />

del Padre e del Figlio, e questo<br />

amore non è un’energia o un sentimento,<br />

ma una persona, è lo<br />

Spirito Santo.<br />

La Croce di Cristo rivela pienamente<br />

l’amore di Dio<br />

Come si manifesta a noi Dio-<br />

Amore? Siamo qui al secondo<br />

momento del nostro it<strong>in</strong>erario.<br />

Anche se già nella creazione<br />

sono chiari i segni dell’amore<br />

div<strong>in</strong>o, la rivelazione piena del<br />

mistero <strong>in</strong>timo di Dio è avvenuta<br />

con l’Incarnazione, quando Dio<br />

stesso si è fatto uomo. In Cristo,<br />

vero Dio e vero Uomo, abbiamo<br />

conosciuto l’amore <strong>in</strong> tutta la sua<br />

portata. Infatti “la vera novità<br />

del Nuovo Testamento – ho scritto<br />

nell’Enciclica Deus caritas est<br />

- non sta <strong>in</strong> nuove idee, ma nella<br />

figura stessa di Cristo, che dà<br />

carne e sangue ai concetti - un<br />

realismo <strong>in</strong>audito” (n. 12). La<br />

manifestazione dell’amore div<strong>in</strong>o<br />

è totale e perfetta nella Croce,<br />

dove, come afferma san Paolo,<br />

“Dio dimostra il suo amore verso<br />

di noi perché, mentre eravamo<br />

ancora peccatori, Cristo è morto<br />

per noi” (Rm 5,8). Ognuno di noi<br />

può pertanto dire senza tema di<br />

sbagliare: “Cristo mi ha amato e<br />

ha dato se stesso per me” (cfr Ef<br />

5,2). Redenta dal suo sangue,<br />

nessuna vita umana è <strong>in</strong>utile o di<br />

poco valore, perché tutti siamo<br />

amati personalmente da Lui con<br />

un amore appassionato e fedele,<br />

un amore senza limiti. La Croce,<br />

follia per il mondo, scandalo per<br />

molti credenti, è <strong>in</strong>vece “sapienza<br />

di Dio” per quanti si lasciano toccare<br />

f<strong>in</strong> nel profondo del proprio<br />

essere, “perché ciò che è stoltezza<br />

di Dio è più sapiente degli<br />

uom<strong>in</strong>i, e ciò che è debolezza di<br />

Dio è più forte degli uom<strong>in</strong>i” (cfr<br />

1 Cor 1,24-25). Anzi, il Crocifisso,<br />

che dopo la risurrezione<br />

porta per sempre i segni della<br />

propria passione, mette <strong>in</strong> luce le<br />

“contraffazioni” e le menzogne<br />

su Dio, che si ammantano di violenza,<br />

di vendetta e di esclusione.<br />

Cristo è l’Agnello di Dio, che<br />

prende su di sé il peccato del<br />

mondo e sradica l’odio dal cuore<br />

dell’uomo. Ecco la sua veritiera<br />

“rivoluzione”: l’amore.<br />

Amare il prossimo<br />

come Cristo ci ama<br />

Ed eccoci ora al terzo<br />

momento della nostra<br />

riflessione. Sulla croce<br />

Cristo grida: “Ho sete” (Gv<br />

19,28): rivela così un’ardente<br />

sete di amare e di essere amato<br />

da ognuno di noi. Solo se arriviamo<br />

a percepire la profondità e<br />

l’<strong>in</strong>tensità di un tale mistero, ci<br />

rendiamo conto della necessità e<br />

dell’urgenza di amarlo a nostra<br />

volta “come” Lui ci ha amati.<br />

Questo comporta l’impegno di<br />

6


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

dare anche, se necessario, la propria<br />

vita per i fratelli sostenuti<br />

dall’amore di Lui. Già nell’Antico<br />

Testamento Dio aveva detto:<br />

“Amerai il tuo prossimo come te<br />

stesso” (Lv 19,18), ma la novità di<br />

Cristo consiste nel fatto che<br />

amare come Lui ci ha amati significa<br />

amare tutti, senza dist<strong>in</strong>zioni,<br />

anche i nemici, “f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e”<br />

(cfr Gv 13,1).<br />

Testimoni dell’amore di Cristo<br />

Vorrei ora soffermarmi su<br />

tre ambiti della vita quotidiana<br />

dove voi, cari giovani,<br />

siete particolarmente chiamati a<br />

manifestare l’amore di Dio. Il<br />

primo ambito è la Chiesa che è la<br />

nostra famiglia spirituale, composta<br />

da tutti i discepoli di Cristo.<br />

Memori delle sue parole: “Da questo<br />

tutti sapranno che siete miei<br />

discepoli, se avrete amore gli uni<br />

per gli altri” (Gv 13,35), alimentate,<br />

con il vostro entusiasmo e la<br />

vostra carità, le attività delle<br />

parrocchie, delle comunità, dei<br />

movimenti ecclesiali e dei gruppi<br />

giovanili ai quali appartenete.<br />

Siate solleciti nel cercare il bene<br />

dell’altro, fedeli agli impegni<br />

presi. Non esitate a r<strong>in</strong>unciare<br />

con gioia ad alcuni vostri svaghi,<br />

accettate di buon animo i sacrifici<br />

necessari, testimoniate il<br />

vostro amore fedele per Gesù<br />

annunciando il suo Vangelo specialmente<br />

fra i vostri coetanei.<br />

Prepararsi al futuro<br />

Il secondo ambito, dove siete<br />

chiamati ad esprimere l’amore<br />

e a crescere <strong>in</strong> esso, è<br />

la vostra preparazione al futuro<br />

che vi attende. Se siete fidanzati,<br />

Dio ha un progetto di amore<br />

sul vostro futuro di coppia e di<br />

famiglia ed è qu<strong>in</strong>di essenziale<br />

che voi lo scopriate con l’aiuto<br />

della Chiesa, liberi dal pregiudizio<br />

diffuso che il cristianesimo,<br />

con i suoi comandamenti e i suoi<br />

divieti, ponga ostacoli alla gioia<br />

dell’amore ed impedisca <strong>in</strong> particolare<br />

di gustare pienamente<br />

quella felicità che l’uomo<br />

e la donna cercano<br />

nel loro reciproco<br />

amore. L’amore dell’uomo<br />

e della donna è<br />

all’orig<strong>in</strong>e della famiglia<br />

umana e la coppia<br />

formata da un uomo e<br />

da una donna ha il suo<br />

fondamento nel disegno<br />

orig<strong>in</strong>ario di Dio<br />

(cfr Gn 2,18-25).<br />

Imparare ad amarsi<br />

come coppia è un camm<strong>in</strong>o<br />

meraviglioso, che<br />

tuttavia richiede un<br />

tiroc<strong>in</strong>io impegnativo.<br />

Il periodo del fidanzamento,<br />

fondamentale<br />

per costruire la coppia,<br />

è un tempo di<br />

attesa e di preparazione,<br />

che va vissuto<br />

nella castità dei gesti<br />

e delle parole. Ciò permette<br />

di maturare nell’amore,<br />

nella premura e nell’attenzione<br />

verso l’altro; aiuta ad esercitare<br />

il dom<strong>in</strong>io di sé, a sviluppare il<br />

rispetto dell’altro, caratteristiche<br />

tutte del vero amore che non<br />

ricerca <strong>in</strong> primo luogo il proprio<br />

soddisfacimento né il proprio<br />

benessere. Nella preghiera comune<br />

chiedete al Signore che custodisca<br />

ed <strong>in</strong>crementi il vostro<br />

amore e lo purifichi da ogni egoismo.<br />

Non esitate a rispondere<br />

generosamente alla chiamata del<br />

Signore, perché il matrimonio<br />

cristiano è una vera e propria<br />

vocazione nella Chiesa.<br />

Ugualmente, cari giovani e care<br />

ragazze, siate pronti a dire “sì”,<br />

se Iddio vi chiama a seguirlo sulla<br />

via del sacerdozio m<strong>in</strong>isteriale o<br />

della vita consacrata. Il vostro<br />

esempio sarà di <strong>in</strong>coraggiamento<br />

per molti altri vostri coetanei,<br />

che sono alla ricerca della vera<br />

felicità.<br />

Crescere nell’amore ogni giorno<br />

Il terzo ambito dell’impegno<br />

che l’amore comporta è<br />

quello della vita quotidiana<br />

con le sue molteplici relazioni. Mi<br />

riferisco segnatamente alla famiglia,<br />

alla scuola, al lavoro e al<br />

tempo libero. Cari giovani, coltivate<br />

i vostri talenti non soltanto<br />

per conquistare una posizione<br />

sociale, ma anche per aiutare gli<br />

altri “a crescere”. Sviluppate le<br />

vostre capacità, non solo per<br />

diventare più “competitivi” e<br />

“produttivi”, ma per essere<br />

“testimoni della carità”. Alla formazione<br />

professionale unite lo<br />

sforzo di acquisire conoscenze<br />

religiose utili per poter svolgere<br />

la vostra missione <strong>in</strong> maniera<br />

responsabile. In particolare, vi<br />

<strong>in</strong>vito ad approfondire la dottr<strong>in</strong>a<br />

sociale della Chiesa, perché dai<br />

suoi pr<strong>in</strong>cipi sia ispirata ed illum<strong>in</strong>ata<br />

la vostra azione nel mondo.<br />

Lo Spirito Santo vi renda <strong>in</strong>venti-<br />

7


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

vi nella carità, perseveranti negli<br />

impegni che assumete, e audaci<br />

nelle vostre <strong>in</strong>iziative, perché<br />

possiate offrire il vostro contributo<br />

per l’edificazione della<br />

“civiltà dell’amore”. L’orizzonte<br />

dell’amore è davvero sconf<strong>in</strong>ato:<br />

è il mondo <strong>in</strong>tero!<br />

“Osare l’amore” seguendo l’esempio<br />

dei santi<br />

Cari giovani, vorrei <strong>in</strong>vitarvi a<br />

“osare l’amore”, a non desiderare<br />

cioè niente di meno<br />

per la vostra<br />

vita che un<br />

amore forte e<br />

bello, capace di<br />

rendere l’esistenza<br />

<strong>in</strong>tera<br />

una gioiosa realizzazione<br />

del<br />

dono di voi stessi<br />

a Dio e ai fratelli,<br />

ad imitazione<br />

di Colui<br />

che mediante<br />

l’amore ha v<strong>in</strong>to<br />

per sempre l’odio<br />

e la morte<br />

(cfr Ap 5,13).<br />

L’amore è la sola<br />

forza <strong>in</strong> grado<br />

di cambiare il<br />

cuore dell’uomo e l’umanità <strong>in</strong>tera,<br />

rendendo proficue le relazioni<br />

tra uom<strong>in</strong>i e donne, tra ricchi e<br />

poveri, tra culture e civiltà.<br />

Questo testimonia la vita dei<br />

Santi che, veri amici di Dio, sono<br />

il canale e il riflesso di questo<br />

amore orig<strong>in</strong>ario. Impegnatevi a<br />

conoscerli meglio, affidatevi alla<br />

loro <strong>in</strong>tercessione, cercate di<br />

vivere come loro.<br />

Mi limito a citare Madre Teresa<br />

che, per affrettarsi a rispondere<br />

al grido di Cristo “Ho sete”, grido<br />

che l’aveva profondamente toccata,<br />

<strong>in</strong>iziò a raccogliere i moribondi<br />

nelle strade di Calcutta, <strong>in</strong><br />

India. Da allora l’unico desiderio<br />

della sua vita divenne quello di<br />

est<strong>in</strong>guere la sete d’amore di<br />

Gesù non a parole, ma con atti<br />

concreti, riconoscendone il volto<br />

sfigurato, assetato d’amore, nel<br />

viso dei più poveri tra i poveri. La<br />

Beata Teresa ha messo <strong>in</strong> pratica<br />

l’<strong>in</strong>segnamento del Signore: “Ogni<br />

volta che avete fatto queste cose<br />

a uno solo di questi miei fratelli<br />

più piccoli, l’avete fatto a me”<br />

(cfr Mt 25,40). E il messaggio di<br />

questa umile testimone dell’amore<br />

div<strong>in</strong>o si è diffuso nel mondo<br />

<strong>in</strong>tero.<br />

<strong>in</strong>terno del castello di Monasterolo (Bg)<br />

Il segreto dell’amore<br />

Ad ognuno di noi, cari amici,<br />

è dato di raggiungere questo<br />

stesso grado di amore,<br />

ma solo ricorrendo all’<strong>in</strong>dispensabile<br />

sostegno della Grazia div<strong>in</strong>a.<br />

Soltanto l’aiuto del Signore ci<br />

consente, <strong>in</strong>fatti, di sfuggire alla<br />

rassegnazione davanti all’enormità<br />

del compito da svolgere e ci<br />

<strong>in</strong>fonde il coraggio di realizzare<br />

quanto è umanamente impensabile.<br />

Soprattutto l’Eucaristia è la<br />

grande scuola dell’amore. Quando<br />

si partecipa regolarmente e con<br />

devozione alla Santa Messa,<br />

quando si passano <strong>in</strong> compagnia di<br />

Gesù eucaristico prolungate<br />

pause di adorazione è più facile<br />

capire la lunghezza, la larghezza,<br />

l’altezza e la profondità del suo<br />

amore che sorpassa ogni conoscenza<br />

(cfr Ef 3,17-18).<br />

Condividendo il Pane eucaristico<br />

con i fratelli della comunità<br />

ecclesiale si è poi sp<strong>in</strong>ti a tradurre<br />

“<strong>in</strong> fretta”, come fece la<br />

Verg<strong>in</strong>e con Elisabetta, l’amore di<br />

Cristo <strong>in</strong> generoso servizio ai fratelli.<br />

Verso l’<strong>in</strong>contro di Sidney<br />

Illum<strong>in</strong>ante è<br />

al riguardo l’esortazione<br />

dell’apostolo<br />

Giovanni:<br />

“Figlioli, non<br />

amiamo a parole,<br />

né con la<br />

l<strong>in</strong>gua, ma coi<br />

fatti e nella<br />

verità. Da questo<br />

conosceremo<br />

che siamo<br />

nati dalla<br />

verità” (1 Gv 3,<br />

18-19). Cari<br />

giovani, è con<br />

questo spirito<br />

che vi <strong>in</strong>vito a<br />

vivere la prossima Giornata<br />

Mondiale della Gioventù <strong>in</strong>sieme<br />

con i vostri Vescovi nelle vostre<br />

rispettive Diocesi. Essa rappresenterà<br />

una tappa importante<br />

verso l’<strong>in</strong>contro di Sydney, il cui<br />

tema sarà: “Avrete forza dallo<br />

Spirito Santo che scenderà su di<br />

voi e mi sarete testimoni” (At<br />

1,8). Maria, Madre di Cristo e<br />

della Chiesa, vi aiuti a far risuonare<br />

ovunque il grido che ha cambiato<br />

il mondo: “Dio è amore!”. Vi<br />

accompagno con la preghiera e di<br />

cuore vi benedico.<br />

Dal Vaticano, 27 Gennaio 2007<br />

BENEDICTUS PP. XVI<br />

8


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

di don Giovanni<br />

L’eredità dei martiri (1) (cfr, “L’Angelo di Verola”, marzo 2002, pagg 18-20)<br />

Uno degli aspetti che f<strong>in</strong> dal documento preparatorio<br />

(TMA: Tertio Millennio Adveniente) al Giubileo Giovanni<br />

Paolo II richiamò con <strong>in</strong>tensità particolare fu l’attenzione<br />

ai testimoni della fede, ai martiri. È un altro dei doni che<br />

il Giubileo ci ha lasciato e che non va dimenticato. Prossimi<br />

a celebrare la Passione di Gesù Cristo dedichiamo la nostra<br />

rubrica proprio a riflettere su coloro che l’hanno condivisa;<br />

l’argomento è <strong>in</strong> tema anche con la giornata di preghiera<br />

e digiuno per i missionari martiri che ricorre a f<strong>in</strong>e marzo.<br />

Così si esprimeva il Papa al n. 37 della TMA:<br />

La Chiesa del primo millennio nacque dal sangue dei martiri:<br />

«Sanguis martyrum - semen christianorum » (Il sangue dei<br />

martiri è seme di cristiani – Tertulliano, nord- Africa romano<br />

II-III sec.). […] Al term<strong>in</strong>e del secondo millennio, la Chiesa è<br />

diventata nuovamente Chiesa di martiri. Le persecuzioni nei<br />

riguardi dei credenti — sacerdoti, religiosi e laici — hanno operato<br />

una grande sem<strong>in</strong>a di martiri <strong>in</strong> varie parti del mondo. La<br />

testimonianza resa a Cristo s<strong>in</strong>o allo spargimento del sangue è<br />

divenuta patrimonio comune di cattolici, ortodossi, anglicani e<br />

protestanti, come rilevava già Paolo VI nella omelia per la<br />

canonizzazione dei martiri ugandesi.<br />

Era op<strong>in</strong>ione del Papa (v. più sotto) che il secolo XX fosse<br />

quello bagnato dal sangue del più alto numero di martiri<br />

che la Chiesa abbia conosciuto. Una sem<strong>in</strong>agione, per dirla<br />

con Tertulliano, che non può non produrre copiosi frutti<br />

di grazia per i credenti di oggi, ma che, allo stesso tempo,<br />

ci <strong>in</strong>terpella ad una testimonianza più decisa e coraggiosa,<br />

<strong>in</strong> direzione della santità a cui tutti siamo chiamati. Proseguiva<br />

Giovanni Paolo II:<br />

È una testimonianza da non dimenticare. La Chiesa dei primi<br />

secoli, pur <strong>in</strong>contrando notevoli difficoltà organizzative, si è adoperata<br />

per fissare <strong>in</strong> appositi martirologi la testimonianza dei martiri.<br />

Tali martirologi sono stati aggiornati costantemente attraverso i<br />

secoli, e nell'albo dei santi e dei beati della Chiesa sono entrati non<br />

soltanto coloro che hanno versato il sangue per Cristo, ma anche<br />

maestri della fede, missionari, confessori, vescovi, presbiteri, verg<strong>in</strong>i,<br />

coniugi, vedove, figli.<br />

Nel nostro secolo sono ritornati i martiri, spesso sconosciuti, quasi<br />

«militi ignoti» della grande causa di Dio. Per quanto è possibile<br />

non devono andare perdute<br />

nella Chiesa le loro<br />

testimonianze.<br />

Da qui conseguiva l’<strong>in</strong>vito del<br />

Papa alle diocesi di ogni cont<strong>in</strong>ente aff<strong>in</strong>ché venisse effettuata<br />

una raccolta di queste testimonianze. Att<strong>in</strong>gendo all’archivio<br />

della Commissione Nuovi Martiri - Andrea Riccardi, docente<br />

universitario di storia e fondatore della nota Comunità di<br />

S. Egidio, ha composto un <strong>in</strong>teressante volume, dal titolo<br />

Il secolo del martirio - I cristiani del ‘900 (ed. Mondadori):<br />

una schiera <strong>in</strong>numerevole di credenti, “un gran numero di<br />

testimoni” (Eb. 12, 1) passa davanti ai nostri sguardi e ci<br />

fa rendere grazie allo Spirito del Signore che non manca<br />

di rendere i credenti <strong>in</strong> Gesù vittoriosi nella debolezza e<br />

<strong>in</strong>vita anche noi a “correre con perseveranza, tenendo fisso<br />

lo sguardo su Gesù” (Eb. 12, 1-2) .<br />

Improntato maggiormente dallo stile giornalistico e con<br />

oggetto e <strong>in</strong>tendimenti <strong>in</strong> parte differenti è il volume di<br />

Antonio Socci I nuovi perseguitati – Indag<strong>in</strong>e<br />

sull’<strong>in</strong>tolleranza anticristiana nel nuovo secolo del<br />

martirio (ed. PIEMME), con prefazione di Ernesto Galli<br />

della Loggia.<br />

Nell’<strong>in</strong>tento di Giovanni Paolo II, già lo si accennava,<br />

l’attenzione è ai martiri di ogni Chiesa: cattolici,<br />

ortodossi, protestanti, ecc., uniti nella testimonianza al<br />

medesimo Signore. È il meraviglioso ecumenismo dei martiri<br />

di cui egli parlava nella TMA, sempre nel par. 37:<br />

L’ecumenismo dei santi, dei martiri, è forse il più conv<strong>in</strong>cente. La<br />

communio sanctorum (comunione dei santi) parla con voce<br />

più alta dei fattori di divisione. Il martyrologium dei primi secoli<br />

costituì la base del culto dei santi. Proclamando e venerando la<br />

santità dei suoi figli e figlie, la Chiesa rendeva sommo onore a Dio<br />

stesso; nei martiri venerava il Cristo, che era all’orig<strong>in</strong>e del loro<br />

martirio e della loro santità. Si è sviluppata successivamente la<br />

prassi della canonizzazione, che tuttora perdura nella Chiesa<br />

cattolica e <strong>in</strong> quelle ortodosse. In questi anni si sono moltiplicate le<br />

canonizzazioni e le beatificazioni. Esse manifestano la vivacità<br />

delle Chiese locali, molto più numerose oggi che nei primi secoli e<br />

nel primo millennio.<br />

9


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

Accanto a chi versa il sangue, c’è chi dona la vita nella<br />

quotidianità ord<strong>in</strong>aria, vissuta <strong>in</strong> modo straord<strong>in</strong>ario.<br />

Sono i “martiri della carità” che il Papa non ha trascurato.<br />

Egli, <strong>in</strong>fatti, così cont<strong>in</strong>ua:<br />

Sarà compito della Sede Apostolica, nella prospettiva del terzo<br />

Millennio, aggiornare i martirologi per la Chiesa universale, prestando<br />

grande attenzione alla santità di quanti anche nel nostro tempo sono<br />

vissuti pienamente nella verità di Cristo. In special modo ci si dovrà<br />

adoperare per il riconoscimento dell’eroicità delle virtù di uom<strong>in</strong>i<br />

e donne che hanno realizzato la loro vocazione cristiana nel<br />

Matrimonio: conv<strong>in</strong>ti come siamo che anche <strong>in</strong> tale stato non<br />

mancano frutti di santità, sentiamo il bisogno di trovare le vie più<br />

opportune per verificarli e proporli a<br />

tutta la Chiesa a modello e sprone degli<br />

altri sposi cristiani.<br />

Alcuni stralci dell’omelia tenuta<br />

durante la celebrazione giubilare<br />

al Colosseo il 7 maggio 2000, <strong>in</strong>sieme<br />

ai rappresentanti di molte Chiese<br />

non cattoliche, ci aiutano a cogliere<br />

l’attualità e la preziosità della<br />

testimonianza dei martiri. Li<br />

riportiamo senza commento, poiché<br />

non ne abbisognano:<br />

È Cristo il chicco di frumento che morendo<br />

ha dato frutti di vita immortale. E sulle<br />

orme del Re crocifisso si sono posti i suoi<br />

discepoli, diventati nel corso dei secoli<br />

schiere <strong>in</strong>numerevoli "di ogni nazione,<br />

razza, popolo e l<strong>in</strong>gua": apostoli e<br />

confessori della fede, verg<strong>in</strong>i e martiri,<br />

audaci araldi del Vangelo e silenziosi<br />

servitori del Regno.<br />

I monumenti e le rov<strong>in</strong>e dell’antica<br />

Roma parlano all’umanità delle sofferenze<br />

e delle persecuzioni sopportate con eroica<br />

fortezza dai nostri padri nella fede, i cristiani delle prime generazioni.<br />

Queste antiche vestigia ci ricordano quanto vere siano le parole di<br />

Tertulliano (v. sopra). Nel secolo ventesimo, poi, forse ancor più<br />

che nel primo periodo del cristianesimo, moltissimi sono stati coloro<br />

che hanno testimoniato la fede con sofferenze spesso eroiche. Quanti<br />

cristiani, <strong>in</strong> ogni Cont<strong>in</strong>ente, nel corso del Novecento hanno pagato<br />

il loro amore a Cristo anche versando il sangue! Essi hanno subìto<br />

forme di persecuzione vecchie e recenti, hanno sperimentato l’odio<br />

e l’esclusione, la violenza e l’assass<strong>in</strong>io. Nel nostro secolo "la<br />

testimonianza resa a Cristo s<strong>in</strong>o allo spargimento del sangue è<br />

divenuta patrimonio comune di cattolici, ortodossi, anglicani e<br />

protestanti” (TMA, 37).<br />

E sono tanti! La loro memoria non deve andare perduta, anzi va<br />

recuperata <strong>in</strong> maniera documentata. I nomi di molti non sono<br />

conosciuti; i nomi di alcuni sono stati <strong>in</strong>fangati dai persecutori, che<br />

hanno cercato di aggiungere al martirio l’ignom<strong>in</strong>ia; i nomi di altri<br />

sono stati occultati dai carnefici. I cristiani serbano, però, il ricordo<br />

di una grande parte di loro.<br />

Sì, come scriveva - alla vigilia dell’esecuzione - il metropolita ortodosso<br />

di San Pietroburgo, Beniam<strong>in</strong>o, martirizzato nel 1922, “i tempi<br />

sono cambiati ed è apparsa la possibilità di patire sofferenze per<br />

amore di Cristo...”. Con la stessa conv<strong>in</strong>zione, dalla sua cella di<br />

Buchenwald, il pastore luterano Paul Schneider riaffermava davanti<br />

ai suoi aguzz<strong>in</strong>i: “Così dice il<br />

Signore: io sono la Risurrezione<br />

e la Vita!”. Questi nostri fratelli<br />

e sorelle nella fede, a cui oggi<br />

facciamo riferimento con<br />

gratitud<strong>in</strong>e e venerazione,<br />

costituiscono come un grande<br />

affresco dell’umanità cristiana<br />

del ventesimo secolo. Un affresco<br />

del vangelo delle Beatitud<strong>in</strong>i,<br />

vissuto s<strong>in</strong>o allo spargimento del<br />

sangue.<br />

Siamo prossimi alla<br />

celebrazione della Pasqua:<br />

passione, morte e risurrezione.<br />

Celebreremo la vittoria del<br />

Martire per eccellenza, il<br />

«Testimone fedele» f<strong>in</strong>o alla<br />

morte (Ap. 1, 5), colui che<br />

fu trafitto e che ora<br />

contempliamo quale<br />

«Primogenito dei morti e<br />

pr<strong>in</strong>cipe dei re della terra»<br />

(ib.). Nell’Eucaristia diveniamo<br />

partecipi del suo atto d’amore<br />

e della sua vita, donata f<strong>in</strong>o<br />

alla f<strong>in</strong>e (Gv. 13, 1). Per seguirlo siamo chiamati a prendere<br />

la nostra croce, quando essa si presenta: la croce della<br />

testimonianza <strong>in</strong> ambienti sempre meno disposti ad accettare<br />

logiche diverse da quelle correnti; la croce della sofferenza,<br />

fisica o morale, vissuta <strong>in</strong> unione con Lui e offerta sull’altare<br />

dell’Eucaristia. Tutto questo per partecipare alla sua gloria<br />

di Signore Risorto, nel Regno della vita.<br />

la tomba di tre grandi martiri cristiani: s. Stefano, primo martire, s.<br />

Giust<strong>in</strong>o, s. Lorenzo<br />

(Roma, cripta della basilica di S. Lorenzo fuori le mura)<br />

Cont<strong>in</strong>ueremo e concluderemo il prossimo mese, ripartendo<br />

dalle dense riflessioni proposte dal Giovanni Paolo II il 7<br />

maggio 2000 al Colosseo e <strong>in</strong> altre circostanze.<br />

10


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

(27)<br />

a cura di don Giovanni<br />

Giusto la Domenica <strong>in</strong> cui questo numero del bollett<strong>in</strong>o viene<br />

pubblicato, ha <strong>in</strong>izio la Settimana Vocazionale nella nostra<br />

Zona Pastorale ed è prossima la solennità dell’Annunciazione.<br />

Guardando l’esempio di Maria e <strong>in</strong>vocando la sua <strong>in</strong>tercessione,<br />

chiediamo per tutti la capacità di dire il nostro “sì” al Signore<br />

nelle scelte quotidiane; specialmente per i giovani, chiediamo<br />

la capacità di questo “sì” di fronte all’orientamento fondamentale<br />

della vita.<br />

Verg<strong>in</strong>e del consenso<br />

Maria,<br />

il tuo mistero è pienezza di grazia:<br />

<strong>in</strong>tegrità ti identifica,<br />

splendore di santità ti rivela.<br />

Sola donna, em<strong>in</strong>ente, fra tutte,<br />

verg<strong>in</strong>e sempre <strong>in</strong>temerata, a te ricorro.<br />

Creatura <strong>in</strong>tatta, modello <strong>in</strong>comparabile<br />

del div<strong>in</strong>o ideale di perfezione,<br />

nel sangue di Cristo tu fosti preservata<br />

all’<strong>in</strong>izio del tempo.<br />

Contemplo ed esalto di tua dignità<br />

e grandezza eccelsa<br />

il fastigio sublime.<br />

Dell’<strong>in</strong>tera dedicata esistenza, umile,<br />

il «sì» totale riecheggia:<br />

al Padre, <strong>in</strong> adorazione devota,<br />

al Figlio, <strong>in</strong> tenerezza di materno amore,<br />

nello Spirito, <strong>in</strong> celebrate nozze di fuoco.<br />

Piena di grazia tu sei: e, dunque,<br />

consumato consenso, fervido e unico.<br />

Tu <strong>in</strong>segni suprema adesione e r<strong>in</strong>novata<br />

dedicazione alla Somma Volontà,<br />

che, sempre, richiede, esige, pretende.<br />

Fiat -adorando gioioso, acconsento;<br />

Factum est - godendo l’Incarnata Presenza,<br />

tripudio;<br />

Magnificat - lodando,<br />

<strong>in</strong> grato stupore, io canto.<br />

E voce modulo, col tuo immortale accento,<br />

accordando, <strong>in</strong> trepidante armonia, obbediente!<br />

Amen!<br />

(Francesco Berra)<br />

Da un grande autore della Chiesa orientale ci viene questa<br />

preghiera penitenziale, adatta al clima della Quaresima nella<br />

quale siamo ancora immersi.<br />

Tu solo puoi guarirmi<br />

O Dio e Signore di tutte le cose,<br />

che hai potere su ogni vita e su ogni anima,<br />

tu solo puoi guarirmi:<br />

ascolta dunque la preghiera di me<br />

<strong>in</strong>felice.<br />

Per <strong>in</strong>tervento del tuo div<strong>in</strong>o Spirito<br />

fa’ morire e scomparire<br />

il serpente che si nasconde <strong>in</strong> me.<br />

Concedi, Signore,<br />

l’umiltà di cuore e pensieri<br />

convenienti<br />

a un peccatore deciso<br />

di ritornare a te.<br />

Non abbandonare per sempre<br />

un’anima che una volta<br />

si è sottomessa a te,<br />

ti ha confessato, ti ha scelto<br />

e onorato<br />

al di sopra del mondo <strong>in</strong>tero.<br />

Tu, o Signore,<br />

sai che voglio essere salvato,<br />

anche se il mio modo di vivere<br />

spesso lontano da te<br />

mi è di ostacolo;<br />

ma a te, Signore, è possibile<br />

tutto ciò che è impossibile ai mortali.<br />

cfr. Simeone il Nuovo Teologo<br />

11


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

In quest’anno ancora <strong>in</strong>centrato, nella nostra Diocesi,<br />

sull’Eucaristia, <strong>in</strong>sistiamo sulla valenza eucaristica della<br />

contemplazione della Passione del Signore e della sua<br />

resurrezione.<br />

Il Memoriale della Pasqua<br />

È la Pasqua del Signore! Questo giorno sarà per voi un<br />

memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione<br />

<strong>in</strong> generazione, lo celebrerete come un rito perenne (Es. 12,<br />

11).<br />

Signore Gesù, nel sacramento mirabile<br />

del tuo corpo e del tuo sangue<br />

la Chiesa celebra il memoriale della Pasqua.<br />

Nell’Eucaristia tu cont<strong>in</strong>ui<br />

ad essere presente <strong>in</strong> mezzo a noi,<br />

ci chiami alla tua mensa,<br />

ci rendi partecipi del tuo sacrificio.<br />

La tua morte e risurrezione<br />

hanno portato a compimento<br />

il progetto di salvezza;<br />

così, quando spezziamo il pane<br />

e beviamo al calice,<br />

noi entriamo <strong>in</strong> comunione con l'evento<br />

unico e irripetibile della tua Pasqua,<br />

che è anche Pasqua della Chiesa.<br />

Ricevendo il corpo offerto<br />

per la redenzione del mondo<br />

e il sangue sparso<br />

per la remissione dei peccati,<br />

ci nutriamo di te, o Signore:<br />

il tuo amore ci sfama e ci disseta.<br />

Nell’Eucaristia risuona l’annuncio pasquale,<br />

<strong>in</strong>vito alla speranza<br />

per noi, discepoli, raccolti al tuo convito.<br />

La Chiesa stessa è questo annunzio<br />

e il proseguimento<br />

del sacrificio della Nuova Alleanza;<br />

È questa carità<br />

che ci riunisce e ci rende fratelli.<br />

Signore Gesù,<br />

nell’Eucaristia tu fai la Chiesa,<br />

elargisci i benefici della redenzione,<br />

sei cibo che non perisce,<br />

diventi viatico nel camm<strong>in</strong>o<br />

verso il banchetto del cielo.<br />

Signore, per questo dono ti rendo grazie.<br />

La gioia per la vita risorta, per il peccato sconfitto, la morte<br />

annientata, le tenebre annullate dalla Luce: tutto trova<br />

espressione <strong>in</strong> questo breve <strong>in</strong>no, che ci giunge dall’antico<br />

Oriente cristiano.<br />

Inno pasquale<br />

O notte più chiara del giorno!<br />

O notte più lum<strong>in</strong>osa del sole!<br />

O notte più candida della neve!<br />

Più illum<strong>in</strong>ante delle nostre :fiaccole,<br />

più soave del Paradiso!<br />

O notte che non conosce tenebre;<br />

tu allontani il sonno<br />

e ci fai vegliare con gli angeli.<br />

O notte, terrore dei demoni,<br />

notte pasquale, attesa per un anno!<br />

Notte nuziale della Chiesa<br />

che dài la vita ai nuovi battezzati<br />

e rendi <strong>in</strong>nocuo il demonio <strong>in</strong>torpidito.<br />

Notte <strong>in</strong> cui l'Erede <strong>in</strong>troduce<br />

gli eredi nell'eternità.<br />

Asterio di Amasea<br />

12


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

IN CAMMINO CON ....<br />

“L’imitazione di Cristo”<br />

Libro III<br />

Capitolo 24<br />

Non bisogna curiosamente<br />

<strong>in</strong>vestigare la vita altrui.<br />

Il Signore<br />

iglio, non essere curioso; non prenderti <strong>in</strong>utili affan-<br />

Che t'importa di questo e di quello? “ Tu segui me”<br />

*Fni.<br />

(Gv. 21, 22). Che ti importa che quella persona sia di tal fatta,<br />

o diversa, o quell’altra agisca e dica così e così? […] Di che cosa<br />

dunque ti vai impicciando? Ecco, io conosco tutti, vedo tutto<br />

ciò che accade sotto il sole e so la condizione di ognuno: che<br />

cosa uno pensi, che cosa voglia, a che cosa miri la sua <strong>in</strong>tenzione.<br />

Tutto deve essere, dunque, messo nelle mie mani […].<br />

Capitolo 25<br />

In che consiste la stabile pace<br />

del cuore e il vero profitto<br />

Il Signore<br />

figlio, così ho detto: “Io vi lascio la pace; vi dono la<br />

*Omia pace; non quella, però, che dà il mondo” (Gv. 14,<br />

27). Tutti tendono alla pace, non tutti però si preoccupano<br />

di ciò che caratterizza la vera pace. La mia pace è con gli umili<br />

e i miti di cuore; e la tua pace consisterà nel saper molto sopportare.<br />

Se mi ascolterai e seguirai le mie parole, potrai godere<br />

di una grande pace.<br />

Il Discepolo<br />

Che farò dunque?<br />

Il Signore<br />

* In ogni cosa guarda bene a quello che fai e a quello che dici.<br />

Sia questa la sola tua <strong>in</strong>tenzione, essere caro soltanto a me;<br />

non desiderare né cercare altro, fuori di me, non giudicare mai<br />

avventatamente quello che dicono o fanno gli altri […].<br />

* Perciò non credere di aver trovato la vera pace, soltanto perché<br />

non senti difficoltà alcuna; non credere che tutto vada<br />

bene, soltanto perché non hai alcuno che ti si ponga contro;<br />

non credere che tutto sia perfetto, soltanto perché ogni cosa<br />

avviene secondo il tuo desiderio; non pensare di essere qualcosa<br />

di grande o di essere particolarmente caro a Dio, soltanto<br />

perché ti trovi <strong>in</strong> stato di grande e soave devozione. Non è da<br />

queste cose, <strong>in</strong>fatti, che si dist<strong>in</strong>gue colui che ama veramente<br />

la virtù; non è <strong>in</strong> queste cose che consistono il progresso e<br />

la perfezione dell'uomo.<br />

Il Discepolo<br />

In che cosa, dunque, o Signore?<br />

Il Signore<br />

* Nell'offrire te stesso, con tutto il cuore, al volere di Dio,<br />

senza cercare alcunché di tuo,<br />

nelle piccole come nelle grandi<br />

cose, per il tempo presente come<br />

per l’eternità così che tu sia sempre,<br />

alla stessa maniera, imperturbabilmente, <strong>in</strong> atto di r<strong>in</strong>graziamento,<br />

bilanciando bene tutte le cose, le prospere e le<br />

contrarie. Quando sarai tanto forte e generoso nella fede che,<br />

pur avendo perduta ogni consolazione <strong>in</strong>teriore, saprai disporre<br />

il tuo animo [….] e mi proclamerai giusto e mi dirai santo<br />

qualunque sia la mia volontà, allora sì che tu camm<strong>in</strong>erai nella<br />

vera e giusta strada della pace; allora sì che avrai la sicura speranza<br />

di rivedere con gioia il mio volto […].<br />

Quanta è bella la libertà di spirito<br />

Capitolo 26<br />

Il Discepolo<br />

Signore […] è proprio di uno spirito libero, di non<br />

*Oessere attaccato ad alcuna cosa creata, con un affetto<br />

che sia contrario al volere di Dio.<br />

Ti scongiuro, o mio Dio pieno di misericordia, tienimi lontano<br />

dalle preoccupazioni di questa vita, così che esse non mi<br />

siano di troppo impaccio; tienimi lontano dalle molte esigenze<br />

materiali, così che io non sia prigioniero del piacere; tienimi<br />

lontano da tutto quanto è di ostacolo all'anima, così che<br />

io non f<strong>in</strong>isca schiacciato da queste difficoltà […].<br />

O mio Dio, non sia più forte di me la carne, non sia più forte<br />

di me il sangue non mi <strong>in</strong>ganni il mondo, con la sua gloria<br />

passeggera; non mi v<strong>in</strong>ca il diavolo, con la sua astuzia. Dammi<br />

fortezza a resistere, pazienza a sopportare, costanza a perseverare.<br />

In luogo di tutte le consolazioni del mondo, dammi<br />

la dolcissima unzione del tuo Spirito; <strong>in</strong> luogo dell’attaccamento<br />

alle cose della terra, <strong>in</strong>fondi <strong>in</strong> me l’amore della tua<br />

gloria […].<br />

Capitolo 27 L’amore di noi stessi ci allontana<br />

assai dal sommo bene.<br />

Il Signore<br />

figlio, per avere tutto, devi dare tutto e non più appar-<br />

per nulla: sappi che l’amore di te stesso ti dan-<br />

*Otenerti<br />

neggia più di ogni altra cosa di questo mondo. Ciascuna cosa<br />

sta più o meno fortemente a te abbarbicata, a seconda dell’amore<br />

e della passione che tu porti per essa. Ma se il tuo sarà<br />

un amore puro, libero e conforme al volere di Dio, sarai affrancato<br />

dalla schiavitù delle cose. Non desiderare ciò che non ti<br />

è lecito avere non volere ciò che ti può essere d’impaccio, pri-<br />

13


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

vandoti della libertà <strong>in</strong>teriore. Pare <strong>in</strong>credibile che tu non ti<br />

rimetta a me, dal profondo del cuore, con tutto te stesso e con<br />

tutte le cose che puoi desiderare ed avere.<br />

* […] Se tu andrai cercando questo o quest'altro; se vorrai essere<br />

qui oppur là, per conseguire maggiormente il tuo comodo<br />

e il tuo piacere, non sarai mai <strong>in</strong> pace, libero da angosce; perché<br />

<strong>in</strong> ogni cosa ci sarà qualche difetto e dappertutto ci sarà<br />

uno che ti contrasta […].<br />

* Questo va <strong>in</strong>teso non solamente della stima, del denaro o<br />

delle ricchezze, ma anche della bramosia degli onori e del desiderio<br />

di vane lodi: tutte cose che passano, col passare di questo<br />

mondo. Non sarà un certo luogo che ti darà sicurezza, se<br />

ti manca il fervore spirituale. Non sarà una pace cercata fuori<br />

di te che reggerà a lungo, se ti manca quello che è il vero fondamento<br />

della fermezza del cuore: vale a dire se tu non sei saldamente<br />

<strong>in</strong> me […].<br />

Capitolo 28<br />

Preghiera per ottenere<br />

la purificazione del cuore<br />

e la celeste sapienza.<br />

Il Discepolo<br />

Dio, dammi vigore, con la grazia dello<br />

Spirito Santo; fa’ che la mia forza <strong>in</strong>teriore<br />

s’accresca; fa’ che il mio cuore si liberi da<br />

ogni vano, angoscioso tormento, senza<br />

lasciarsi allettare da vari desideri di cosa<br />

alcuna, di poco prezzo o preziosa; fa’ che io<br />

guardi tutte le cose come passeggere, e<br />

me con esse, parimenti passeggero, poiché<br />

nulla resta fermo, sotto il sole […].<br />

Dammi, o Signore, la celeste sapienza;<br />

così che io apprenda a cercare e a trovare<br />

te, sopra ogni cosa; apprenda a gustare e<br />

ad amare te, sopra ogni cosa; apprenda a<br />

considerare tutto il resto per quello che è,<br />

secondo il posto assegnatogli dalla sapienza<br />

[…].<br />

Contro i maldicenti.<br />

Il Signore<br />

iglio, non sopportare di mal animo se certuni danno<br />

*Fun cattivo giudizio su di te e dicono, nei tuoi confronti,<br />

parole che non ascolti con piacere. Il tuo giudizio su te stesso<br />

deve essere ancora più grave; devi credere che non ci sia nessuno<br />

più debole di te. Se terrai conto massimamente dell’<strong>in</strong>teriorità,<br />

non darai molto peso a parole che volano; giacché,<br />

nei momenti avversi, è prudenza, e non piccola, starsene <strong>in</strong><br />

silenzio volgendo l’animo a me, senza lasciarsi turbare dal giudizio<br />

della gente.<br />

* La tua pace non riposi nella parola degli uom<strong>in</strong>i. Che questi<br />

ti abbiano giudicato bene o male, non per ciò sei diverso.<br />

Dove sta la vera pace, dove sta la vera gloria? Non forse <strong>in</strong> me?<br />

Godrà di grande pace chi non desidera di piacere agli uom<strong>in</strong>i,<br />

né teme di spiacere ad essi. È appunto da un tale desiderio,<br />

contrario al volere di Dio, e da un tale vano timore che<br />

nascono tutti i turbamenti del cuore e tutte le deviazioni degli<br />

affetti.<br />

Capitolo 29<br />

Come <strong>in</strong>vocare e benedire Iddio<br />

quando <strong>in</strong>fierisce la tribolazione<br />

Il Discepolo<br />

ia sempre benedetto il tuo nome” (Tb. 3, 23), o Signo-<br />

tu che hai disposto che venisse su di me questa tor-<br />

*Sre;<br />

mentosa tentazione. Sfuggire ad essa non posso; devo <strong>in</strong>vece<br />

rifugiarmi <strong>in</strong> te, perché tu mi aiuti, mutandomela <strong>in</strong> bene. O<br />

Signore, ecco io sono nella tribolazione: non ha pace il mio<br />

cuore, anzi è assai tormentato da questa passione. Che dirò,<br />

allora, o Padre diletto? […]. “Ti piaccia, o Signore, di salvarmi<br />

tu” (Sal. 39, 14); <strong>in</strong>fatti che cosa posso fare io nella mia miseria;<br />

dove andrò, senza di te? Anche <strong>in</strong> questo momento di pericolo<br />

dammi di saper sopportare; aiutami tu, o mio Dio: non<br />

avrò timore di nulla, per quanto grande sia il peso che graverà<br />

su di me.<br />

Capitolo 30<br />

Invocazione del div<strong>in</strong>o aiuto<br />

e fiducia di recuperare la grazia.<br />

Il Signore<br />

figlio, io sono “il Signore, che consola nel giorno<br />

*Odella tribolazione” (Na 1, 7). […] Nulla ti è di qualche<br />

giovamento, f<strong>in</strong>o a che tu non comprenda che sono io la salvezza<br />

di chi spera <strong>in</strong> me, e che, fuori di me, non c’è aiuto efficace,<br />

utile consiglio, rimedio durevole.<br />

* [..]Dov'è la tua fede? Sta saldo nella perseveranza; abbi animo<br />

grande e virilmente forte. Verrà a te la consolazione, al tempo<br />

suo. Aspetta me; aspetta: verrò e ti risanerò […]. “Non si turbi<br />

dunque il tuo cuore, e non abbia timore” (Gv. 14, 27). Credi<br />

<strong>in</strong> me e abbi fiducia nella mia misericordia. Spesso, quando<br />

credi di esserti allontanato da me, io ti sono accanto; spesso,<br />

quando credi che tutto, o quasi, sia perduto, allora è vic<strong>in</strong>a la<br />

possibilità di un merito più grande. Non tutto è perduto quando<br />

accade una cosa contraria. Non giudicare secondo il sentire<br />

umano. Non restare così schiacciato da alcuna difficoltà,<br />

da qualunque parte essa venga; non subirla come se ti fosse<br />

tolta ogni speranza di riemergere […].<br />

14


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

Il “Credo”<br />

di A. Cors<strong>in</strong>i<br />

XVIII - CREDO LA SANTA CHIESA CATTOLICA - 2<br />

II. LA CHIESA E’ MISTERO<br />

Realtà umana e div<strong>in</strong>a<br />

La Chiesa non nasce da <strong>in</strong>teressi umani o dallo slancio di<br />

qualche cuore generoso, ma è dono dall’alto, frutto qu<strong>in</strong>di<br />

dell’<strong>in</strong>iziativa div<strong>in</strong>a. E’ stata pensata da sempre all’<strong>in</strong>terno<br />

del disegno del Padre. Opera di Dio, e non dell’uomo, la Chiesa<br />

è nella sua natura più profonda, <strong>in</strong>accessibile ad uno sguardo<br />

puramente umano: è un mistero. Racchiude <strong>in</strong> sé elementi<br />

div<strong>in</strong>i ed elementi umani.<br />

Si legge nella Costituzione pastorale « Gaudium et spes» del<br />

Concilio ecumenico Vaticano II: “La Chiesa è <strong>in</strong>sieme città<br />

terrena e città celeste. Tale compenetrazione di due mondi non<br />

può certo essere percepita se non con la fede, resta, anzi, il<br />

mistero della storia umana, che è turbata dal peccato f<strong>in</strong>o alla<br />

piena manifestazione dello splendore dei figli di Dio. La Chiesa,<br />

certo, perseguendo il suo proprio f<strong>in</strong>e di salvezza, non solo<br />

comunica all’uomo la vita div<strong>in</strong>a, ma anche diffonde la sua<br />

luce con ripercussione, <strong>in</strong> qualche modo, su tutto il mondo,<br />

soprattutto per il fatto che risana ed eleva la dignità della<br />

persona, consolida la compag<strong>in</strong>e della umana società e immette<br />

nel lavoro quotidiano degli uom<strong>in</strong>i un più profondo senso e<br />

significato. Così la Chiesa, con i s<strong>in</strong>goli suoi membri e con<br />

tutta la sua <strong>in</strong>tera comunità, crede di poter contribuire molto<br />

a rendere più umana la famiglia degli uom<strong>in</strong>i e la sua storia.<br />

La Chiesa, nel dare aiuto al mondo, come nel ricevere molto<br />

da esso, a questo soltanto mira: che venga il regno di Dio e si<br />

realizzi la salvezza dell’<strong>in</strong>tera umanità”.<br />

Sacramento di Salvezza<br />

Per realizzare questo non è strettamente necessario che tutti<br />

gli uom<strong>in</strong>i entr<strong>in</strong>o nella Chiesa, ma che essa possa essere<br />

luce e sale per le genti. E’ necessario che essa sia testimone<br />

verace e fedele di Cristo per portare tutti gli uom<strong>in</strong>i alla<br />

conoscenza dell’amore paterno di Dio attraverso l’opera dello<br />

Spirito Santo. Per godere della luce, poi, non serve che tutti si<br />

diventi luce, ma che si accetti di farsi illum<strong>in</strong>are. Per questo<br />

oggi, come sempre, vi è la necessità che la Chiesa sia vivificata<br />

da un popolo formato da persone che conoscono, aderiscono<br />

e rispondono alle proposte di Cristo nella quotidianità del<br />

loro vivere perché chi li <strong>in</strong>contra possa <strong>in</strong>contrare Cristo.<br />

L’uomo per natura è «fatto ad immag<strong>in</strong>e e somiglianza di Dio»<br />

(Gen 1, 26-27), ma molto spesso se ne dimentica: <strong>in</strong>contrare<br />

un cristiano, sperimentare la presenza di Cristo <strong>in</strong> un’altra<br />

persona, riporta l’uomo, anche il più lontano, a Dio. Compito<br />

della Chiesa non è fare proselitismo per riempire le statistiche<br />

di numeri più o meno grossi, ma è fare presente Dio all’umanità,<br />

anche se questo, come è sempre accaduto <strong>in</strong> tutte le epoche,<br />

comporta andare contro il pensiero del mondo secolare.<br />

La Chiesa è Sacramento di Salvezza, <strong>in</strong> essa è visibile il<br />

mistero salvifico di Dio, reso presente nel mondo da Gesù<br />

Cristo e realizzato nel cuore dei fedeli dallo Spirito Santo (Ef.<br />

3,3-12; Col. 1,26-27).<br />

Che poi essa abbia una gerarchia, una struttura, una organizzazione<br />

è necessario come lo è per tutte le opere dell’uomo; come tutte<br />

le organizzazioni, per la parte umana, è debole e imperfetta<br />

ma è santa <strong>in</strong> quanto legata a Cristo, il Santo di Dio che,<br />

essendone il Capo, la santifica.<br />

Santa e peccatrice<br />

Si legge nel Catechismo della Chiesa Catt.:<br />

823 “Noi crediamo che la Chiesa... è <strong>in</strong>defettibilmente santa.<br />

Infatti Cristo, Figlio di Dio, il quale col Padre e lo Spirito è<br />

proclamato "il solo Santo", ha amato la Chiesa come sua sposa<br />

e ha dato se stesso per essa, al f<strong>in</strong>e di santificarla, e l'ha unita<br />

a sé come suo Corpo e l'ha riempita col dono dello Spirito<br />

Santo, per la gloria di Dio” (Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,<br />

39). La Chiesa è dunque “il Popolo santo di Dio”, (LG, 39) e i<br />

suoi membri sono chiamati “santi” (cf At 9,13; 1Cor 6,1; 823<br />

1Cor 16,1 ).<br />

824 La Chiesa, unita a Cristo, da lui è santificata; per mezzo<br />

di lui e <strong>in</strong> lui diventa anche santificante. Tutte le attività della<br />

Chiesa convergono, come a loro f<strong>in</strong>e, “verso la santificazione<br />

degli uom<strong>in</strong>i e la glorificazione di Dio <strong>in</strong> Cristo” (Sacrosanctum<br />

concilium, 10). E' nella Chiesa che si trova “tutta la pienezza<br />

dei mezzi di salvezza” (Unitatis red<strong>in</strong>tegratio, 3). E' <strong>in</strong> essa che<br />

“per mezzo della grazia di Dio acquistiamo la santità” (Lumen<br />

gentium, 48).<br />

825 “La Chiesa già sulla terra è adornata di una santità vera,<br />

anche se imperfetta” (LG, 48). Nei suoi membri, la santità<br />

perfetta deve ancora essere raggiunta. “Muniti di tanti e così<br />

mirabili mezzi di salvezza, tutti i fedeli d'ogni stato e condizione<br />

sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a quella<br />

perfezione di santità di cui è perfetto il Padre celeste” (LG 48).<br />

La santità della Chiesa non allude tanto alla santità delle<br />

persone che la costituiscono, ma al dono div<strong>in</strong>o che crea<br />

15


Comunità <strong>in</strong> ascolto<br />

la santità negli uom<strong>in</strong>i peccatori che la formano. La santità<br />

della Chiesa consiste nella potenza attraverso la quale Dio fa<br />

nascere <strong>in</strong> essa la santità nella peccam<strong>in</strong>osità umana. In Cristo,<br />

l’unico Santo, Dio si è def<strong>in</strong>itivamente unito agli uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong><br />

alleanza eterna. Quest’alleanza è un dono di Dio, una grazia<br />

che permane nonostante la nostra <strong>in</strong>fedeltà, è espressione<br />

dell’amore di Dio per l’uomo. Per questo dono, che mai Dio<br />

ritirerà, la Chiesa è sempre santificata da Cristo.<br />

CATTOLICA: universale e missionaria<br />

F<strong>in</strong> da sant’Ignazio di Antiochia,<br />

la Chiesa è chiamata cattolica.<br />

Di fronte alle sette di eretici e<br />

scismatici, la Chiesa si manifesta<br />

cattolica, cioè universale, tanto<br />

nel tempo (è sempre la stessa),<br />

quanto nello spazio (è la stessa<br />

<strong>in</strong> tutti i luoghi).<br />

Essa è stata <strong>in</strong>viata a tutto il<br />

mondo per annunciare ad ogni<br />

creatura il Vangelo (Mc.16,15,<br />

Mt 28,19-20).<br />

Così ne parla San Cirillo di<br />

Gerusalemme: «La Chiesa è<br />

chiamata cattolica perché è diffusa<br />

<strong>in</strong> tutta l’ecumene da un conf<strong>in</strong>e<br />

Quaresima 2007<br />

all’altro della terra, ed è aperta a tutti gli<br />

uom<strong>in</strong>i: capi e sudditi, dotti e <strong>in</strong>dotti; e perché universalmente<br />

cura e sana ogni genere di peccati che si commettono... Nella<br />

Chiesa risuona la lode dei santi del Signore, « il cui nome è<br />

glorificato tra le genti, dal sorgere del sole al suo tramonto».<br />

Se un giorno viaggi per le città, non chiedere semplicemente<br />

dove si trova la chiesa, ma dove si trova la Chiesa Cattolica.<br />

Questo <strong>in</strong>fatti è il nome proprio di questa santa, che è anche<br />

madre di tutti noi: questa è la sposa del Signore nostro Gesù<br />

Cristo, unigenito Figlio di Dio».<br />

Cattolica, vive nell’unità dei suoi membri, malgrado le loro<br />

differenze di età, sesso, condizione sociale, idee, luoghi di<br />

appartenenza. E’ la Chiesa locale, riunita attorno al suo Vescovo<br />

rappresentato dai presbiteri, che ascolta la Parola, celebra<br />

l’Eucarestia, vive l’unità dell’amore nello Spirito santo e la<br />

comunione con i Pastori, i quali vivono la comunione con<br />

Pietro. Questa comunione con colui che Cristo pose quale<br />

segno visibile di unità esprime e mantiene la comunione e<br />

l’unità con la Chiesa universale. La comunione delle Chiese<br />

locali (le s<strong>in</strong>gole Diocesi) con la Chiesa universale fa sì che<br />

ciascuna di esse sia Chiesa cattolica, universale. L’unità della<br />

Chiesa Cattolica è frutto dello Spirito santo che fa di essa il<br />

Corpo di Cristo. L’unità dello Spirito crea il legame tra i cristiani<br />

dispersi nel mondo.<br />

Corpo mistico di Cristo<br />

Nell’ambito della riflessione sulla Chiesa come mistero, ascoltiamo<br />

16<br />

parte di quanto il Concilio, <strong>in</strong> LG 7, sulla scorta di s. Paolo, dice della<br />

Chiesa <strong>in</strong> quanto corpo di Cristo.<br />

Il Figlio di Dio, unendo a sé la natura umana e v<strong>in</strong>cendo la<br />

morte con la sua morte e resurrezione, ha redento l'uomo<br />

e l'ha trasformato <strong>in</strong> una nuova creatura (Gal6,15; 2Cor 5,17).<br />

Comunicando <strong>in</strong>fatti il suo Spirito, costituisce misticamente<br />

come suo corpo i suoi fratelli, che raccoglie da tutte le genti.<br />

In quel corpo la vita di Cristo si diffonde nei credenti che,<br />

attraverso i sacramenti si uniscono <strong>in</strong> modo arcano e reale a<br />

Lui sofferente e glorioso.<br />

Per mezzo del Battesimo<br />

siamo resi conformi a<br />

Cristo: «Infatti noi tutti<br />

fummo battezzati <strong>in</strong> un<br />

solo Spirito per costituire<br />

un solo corpo» (1Cor12,13).<br />

Partecipando realmente<br />

del Corpo del Signore nella<br />

frazione del pane eucaristico,<br />

siamo elevati alla<br />

comunione con Lui e tra<br />

di noi: « Perché c'è un solo<br />

pane, noi tutti non<br />

formiamo che un solo<br />

corpo, partecipando noi<br />

tutti di uno stesso pane» (1Cor10,17).<br />

Così noi tutti diventiamo membri di quel Corpo<br />

(1Cor12,27), «e siamo membri gli uni degli altri» (Rm12,5).<br />

Ma come tutte le membra del corpo umano, anche se numerose,<br />

non formano che un solo corpo così i fedeli <strong>in</strong> Cristo (1Cor12,12).<br />

Anche nella struttura del Corpo mistico di Cristo vige una<br />

diversità di membri e di uffici. Uno è lo Spirito, il quale per<br />

l'utilità della Chiesa distribuisce la varietà dei suoi doni con<br />

magnificenza proporzionata alla sua ricchezza e alle necessità<br />

dei m<strong>in</strong>isteri (1Cor12,1).<br />

Qu<strong>in</strong>di se un membro soffre, soffrono con esso tutte le altre<br />

membra; se un membro è onorato, ne gioiscono con esso tutte<br />

le altre membra (1Cor12,26).<br />

Capo di questo corpo è Cristo.<br />

Ancora peregr<strong>in</strong>anti <strong>in</strong> terra, mentre seguiamo le sue orme<br />

nella tribolazione e nella persecuzione, veniamo associati alle<br />

sue sofferenze, come il corpo al capo e soffriamo con lui per<br />

essere con lui glorificati (Rm8,17). Da lui « tutto il corpo ben<br />

fornito e ben compag<strong>in</strong>ato, per mezzo di giunture e di legamenti,<br />

riceve l'aumento voluto da Dio » (Col2,19). Perché poi ci<br />

r<strong>in</strong>novassimo cont<strong>in</strong>uamente <strong>in</strong> Lui (Ef4,23), ci ha resi partecipi<br />

del suo Spirito, il quale, unico e identico nel capo e nelle<br />

membra, dà a tutto il corpo vita, unità e moto, così che i santi<br />

Padri poterono paragonare la sua funzione con quella che il<br />

pr<strong>in</strong>cipio vitale, cioè l'anima, esercita nel corpo umano.<br />

cont<strong>in</strong>ua -


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Sono figli di Dio, con il Battesimo:<br />

Ci hanno preceduto nell’eternità:<br />

Vita della Comunità<br />

15 gennaio - 11 marzo 2007<br />

2 Pagani Davide<br />

da Roberto Giuseppe e Baldacci Elena b. 21 gennaio 2007<br />

3 Montieri V<strong>in</strong>cenzo Daniele<br />

da Felice e Giov<strong>in</strong>etti Flora b. 21 gennaio 2007<br />

4 Rossi Rebecca<br />

da Gianluigi e De Blasio Rosa b. 04 febbraio 2007<br />

5 Pagani Nicole<br />

da Maurizio e Castelli Maria Elisa b. 04 febbraio 2007<br />

6 Gand<strong>in</strong>i Sara<br />

da Fabio e Cattaneo Astrid Maria b. 04 febbraio 2007<br />

7 Zani Luca<br />

da Aldo e Massetti Roberta b. 04 febbraio 2007<br />

8 D’Alessandro Mattia<br />

da Danilo e Lattanzio Ilenia b. 04 febbraio 2007<br />

9 Metelli Luca<br />

da Antonio e Lanc<strong>in</strong>i Mar<strong>in</strong>a b. 18 febbraio 2007<br />

10 Mete Gabriele<br />

da Antonio e Vermi Jennifer b. 04 marzo 2007<br />

11 Ghid<strong>in</strong>i Giulia<br />

da Giancarlo e Ghidotti Francesca b. 04 marzo 2007<br />

12 Begliutti Francesco<br />

da Alberto e Alvis<strong>in</strong>i C<strong>in</strong>zia b. 04 marzo 2007<br />

2 Redoglio Mart<strong>in</strong>o, di anni 62 22 gennaio 2007<br />

3 Danesen Galano Armando, di anni 83 28 gennaio 2007- casa albergo, sep. a Napoli<br />

4 Zani Lucia, di anni 83 02 febbraio 2007<br />

5 V<strong>in</strong>centi Lucia, di anni 89 12 febbraio 2007- casa albergo<br />

Manenti Silvana, di anni 52 13 febbraio 2007- già coccagliese, sep. a Chiari<br />

6 Fratus Stella, di anni 92 13 febbraio 2007- casa albergo<br />

7 Loda Natale, di anni 62 17 febbraio 2007<br />

8 Franz<strong>in</strong>i Maria, di anni 93 20 febbraio 2007- casa albergo, sep. ad Adro<br />

9 Cors<strong>in</strong>i Maria, di anni 79 25 febbraio 2007<br />

Trevisan Luigi, di anni 64<br />

28 febbraio 2007- casa albergo, funerato e sep. a Rovato<br />

Bolzoni Maria, di anni 81<br />

6 marzo 2007- casa albergo, funerata e sep. a Rovato<br />

10 Mombelli Agape, di anni 85 10 marzo 2007 - funerata e sep. a Chiari<br />

11 Camoni Mart<strong>in</strong>a, di anni 87 11 marzo 2007 - casa albergo<br />

- Un ricordo particolare per madre Sant<strong>in</strong>a Costanzi, canossiana, per tanti anni superiora a <strong>Coccaglio</strong>, deceduta lo scorso febbraio<br />

a Bedizzole<br />

- La Parrocchia e l’Oratorio si uniscono al dolore che ha colpito la sig.ra Rosanna Lor<strong>in</strong>i, collaboratrice a più titoli, per la<br />

perdita della cara mamma, signora Agape Mombelli<br />

17


Calendario liturgico - pastorale<br />

MARZO<br />

TEMPO DI QUARESIMA<br />

18<br />

Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

18 - Domenica IV di Quaresima “Laetare” (Sett. III)<br />

Gesù disse questa parabola: Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: “Padre, dammi la parte del patrimonio<br />

che mi spetta” ….Il figlio partì per un paese lontano e là sperperò tutto vivendo da dissoluto (Lc. 15, 11-13).<br />

Si apre la Settimana Vocazionale, <strong>in</strong> Zona e <strong>in</strong> Parrocchia<br />

ore 9.30 presso l’Oratorio di via Cavour, ritiro II per i ragazzi di 2a media<br />

ore 15.30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per fanciulli e genitori del gruppo “Cafarnao”<br />

ore 15.45 Celebrazione comunitaria del Battesimo<br />

19 - lunedì S. GIUSEPPE, sposo della B.V. Maria - solennità<br />

ore 8.30 s. Messa dist<strong>in</strong>ta <strong>in</strong> onore di s. Giuseppe<br />

ore 20.30 nella chiesetta dell’Oratorio di via Cavour, serata di spiritualità (ritiro II) per gli adol.<br />

ore 20,30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per gli animatori dei Centri di Ascolto<br />

20 - martedì ore 20.30 nella parrocchiale di Adro, <strong>in</strong>contro di preghiera per tutti nell’ambito della sett. voc.<br />

21 - mercoledì ore 20.00 <strong>in</strong> chiesa, appuntamento quaresimale per gli adolescenti, i giovani e gli adulti<br />

22 - giovedì ore 20.30 Diaconia S. Pietro: <strong>in</strong>izia la Via Crucis nelle Diaconie<br />

23 - venerdì è giorno di ast<strong>in</strong>enza.<br />

ore 15.00 Via Crucis<br />

ore 16.15 presso la chiesa dell'Oratorio femm<strong>in</strong>ile, <strong>in</strong> via Cavour, <strong>in</strong>contro quaresimale per i<br />

fanciulli delle elementari e i ragazzi delle medie<br />

ore 20.30 Via Crucis nella Diaconia S. Paolo<br />

24 - sabato ore 17.00 almeno un sacerdote è presente per il Sacramento della Confessione<br />

25 - Domenica V di Quaresima (Sett. I) (Gv. 8, 9-11).<br />

"Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei" … "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?"<br />

Ed essa rispose: "Nessuno Signore". E Gesù le disse: "Neanch’io ti condanno, va’ e d’ora <strong>in</strong> poi non peccare più"<br />

Si celebra la Giornata per il Sem<strong>in</strong>ario<br />

ore 9.30 presso l’Oratorio di via Cavour, ritiro II per i fanciulli di 4a elementare<br />

ore 15.30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per fanciulli e genitori del gruppo “Betlemme”<br />

26 - lunedì ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE - solennità, trasferita dal 25 marzo<br />

ore 8.30 s. Messa dist<strong>in</strong>ta<br />

ore 20.00 ritrovo <strong>in</strong> chiesa parrocchiale e fiaccolata al convento dell’Annunciata ove, alle 20.45,<br />

verrà concelebrata l’Eucaristia.<br />

27 - martedì ore 20.30 Via Crucis nella diaconia S. Floriano<br />

28 - mercoledì <strong>in</strong> chiesa, ritiro II per gli adulti; due le possibilità:<br />

1 - alle 14.30: momento di preghiera, proposta di riflessione, possibilità di preghiera personale e guidata,<br />

davanti all'Eucaristia solennemente esposta; benedizione conclusiva;<br />

2 - alle 20.00, per chi è impossibilitato nel pomeriggio, secondo le medesime modalità<br />

29 - giovedì ore 15.30 sacramento della Riconciliazione per i ragazzi delle medie <strong>in</strong> vista della Pasqua<br />

ore 20.30 Via Crucis nella diaconia S. Maurizio<br />

30 - Venerdì è giorno di ast<strong>in</strong>enza.<br />

ore 15.00 memoria devozionale dell'Addolorata: liturgia penitenziale per le donne<br />

ore 16.15 sacramento della Riconciliazione per i fanciulli delle elementari <strong>in</strong> vista della Pasqua<br />

ore 20.30 Via Crucis nella diaconia S. Giac<strong>in</strong>to


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

31 - sabato ore 17.00 liturgia penitenziale e confessione per gli adulti, con la presenza del conf. forestiero<br />

<strong>in</strong> serata<br />

partecipazione dei giovani alla Veglia delle Palme, a Brescia, con il Vescovo<br />

APRILE<br />

Settimana santa<br />

1 - Domenica delle Palme, della Passione del Signore (Sett. II)<br />

- Gesù era ormai vic<strong>in</strong>o alla discesa del Monte degli Ulivi quando tutta la folla esultando com<strong>in</strong>ciò a lodare Dio a gran<br />

voce: "Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore" (Lc. 19, 37-38).<br />

- “Gesù, ricordati di me, quando entrerai nel tuo regno”. “In verità ti dico: oggi sarai con me nel paradiso”.... Detto<br />

questo, spirò. (Lc. 23, 42-46).<br />

ore 9.45 dopo il ritrovo presso il Focolare, benedizione degli ulivi. Processione verso la Chiesa<br />

seguita dalla s. Messa delle 10.00<br />

NB: per i ragazzi di 3a media, il ritiro di Quaresima consiste nella preparazione e nella realizzazione<br />

del pellegr<strong>in</strong>aggio a Roma, <strong>in</strong>sieme ai cresimandi - cresimati della Diocesi, <strong>in</strong> occasione<br />

della Domenica delle Palme<br />

ore 11.45 celebrazione comunitaria del Battesimo<br />

NB: il Lunedì, il Martedì e il Mercoledì santo, vengono tenute le consuete celebrazioni<br />

dei giorni feriali, oltre le quali vi sono quelle di volta <strong>in</strong> volta <strong>in</strong>dicate<br />

2 - Lunedì della Settimana santa<br />

Ricorre il II anniversario della morte di Giovanni Paolo II<br />

ore 20.30 nelle rispettive sedi, hanno luogo i Centri di Ascolto della Parola di Dio<br />

ore 20.45 <strong>in</strong> chiesa, liturgia penitenziale per gli adolescenti e i giovani<br />

3 - Martedì della Settimana santa<br />

ore 20.00 <strong>in</strong> S. Pietro, s. Messa<br />

04 - Mercoledì della Settimana santa<br />

ore 20.30 Via Crucis cittad<strong>in</strong>a, nelle Diaconie del centro: S. Maria <strong>in</strong> s. Rocco e S. Giov. Batt.<br />

05 - Giovedì della Settimana santa / matt<strong>in</strong>o: ultimo giorno di Quaresima<br />

NB: questa matt<strong>in</strong>a non viene celebrata nessuna Messa, se non alle ore 9.30 a Brescia, <strong>in</strong> Cattedrale: è la<br />

Messa Crismale che il vescovo concelebra con i sacerdoti e durante la quale benedice gli Olii santi per la<br />

celebrazione dei Sacramenti (per ascoltare, s<strong>in</strong>tonizzarsi su Radio Voce). E’ anche il primo giovedì del<br />

mese, giornata mensile parrocchiale di preghiera per le vocazioni: <strong>in</strong> questo giorno dell’Eucaristia e del<br />

sacerdozio, preghiamo <strong>in</strong> particolare per le vocazioni alla vita sacerdotale.<br />

ore 7.00<br />

celebrazione della Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture e Lodi)<br />

Il Venerdì santo, il Sabato santo e la Domenica di Resurrezione costituiscono i tre Giorni ( tres dies, da cui<br />

“triduo”) della Pasqua: sono il culm<strong>in</strong>e di tutto l’anno liturgico, i momenti più densi e <strong>in</strong>tensi della vita<br />

della Comunità cristiana e del s<strong>in</strong>golo credente, <strong>in</strong> quanto celebrano gli eventi che fondano la nostra<br />

fede. I credenti sono chiamati a viverli con spirito di raccoglimento e devota riconoscenza al Signore, pur<br />

tra le occupazioni che, trattandosi <strong>in</strong> parte di giorni feriali, possono <strong>in</strong>combere. Soprattutto faranno il<br />

possibile per non mancare alle celebrazioni serali, le più solenni e importanti dell’anno.<br />

19


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Triduo Pasquale:<br />

Passione, Morte, Sepoltura e Resurrezione del Signore<br />

05 - Giovedì della Cena del Signore solenne apertura del Triduo<br />

Disse Mosé: “Ecco <strong>in</strong> qual modo lo mangerete (l’agnello pasquale): con i fianchi c<strong>in</strong>ti, i sandali ai piedi, il bastone <strong>in</strong><br />

mano: è la pasqua del Signore” (Es. 12, 11)<br />

ore 15.00<br />

ore 16.30<br />

ore 20.00<br />

ore 21.00<br />

è presente il confessore forestiero f<strong>in</strong>o alle 18,00, tutto domani e sabato<br />

s. Messa per i fanciulli, i ragazzi e gli anziani<br />

SANTA MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE<br />

Ora Santa al Gethsemani<br />

06 - Venerdì santo, nella Passione e Morte del Signore Primo giorno del Triduo<br />

Nei giorni della sua vita terrena, Cristo offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime.... Divenne causa di<br />

salvezza eterna per coloro che gli obbediscono (Eb. 5, 7.9)<br />

Oltre che di magro, oggi è giorno di digiuno<br />

ore 7.00 celebrazione della Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture e Lodi)<br />

ore 8.30 adorazione<br />

ore 10.30 preghiera per i ragazzi<br />

ore 15.00 solenne Via Crucis, soprattutto per chi non partecipa la sera<br />

È presente il Confessore forestiero, f<strong>in</strong>o al matt<strong>in</strong>o di Pasqua.<br />

ore 20.00 SOLENNE AZIONE LITURGICA DELLA PASSIONE DEL SIGNORE<br />

07 - Sabato santo, nella Sepoltura del Signore Secondo giorno del Triduo<br />

Giuseppe, membro del S<strong>in</strong>edrio.... era di Arimatea... Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce<br />

e lo avvolse <strong>in</strong> un lenzuolo e lo depose <strong>in</strong> una tomba scavata nella roccia... Le donne osservarono la tomba e come era<br />

stato deposto il corpo di Gesù... Il giorno di sabato, osservarono il riposo (Lc. 23, 51.52-53.55-56)<br />

ore 7.00 celebrazione della Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture e Lodi)<br />

ore 8.00 i sacerdoti sono a disposizione per la Confessione, f<strong>in</strong>o alle 12.00<br />

ore 8.30 adorazione – sosta presso il sepolcro del Signore<br />

ore 10.30 preghiera per i ragazzi<br />

ore 15.00 i sacerdoti sono a disposizione per la Confessione, f<strong>in</strong>o alle 18.00<br />

Domenica di Pasqua, nella Risurrezione del Signore - solennità<br />

Terzo giorno del Triduo, così articolato:<br />

sabato 07 ore 20.30 VEGLIA PASQUALE, nella Notte Santa<br />

Quanti siamo stati battezzati <strong>in</strong> Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Ma se siamo morti con Cristo,<br />

crediamo che anche vivremo con Lui, sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più: la morte non ha più<br />

alcun potere su du lui (Rm. 6, 3.8)<br />

Inizia il TEMPO DI PASQUA, il festoso tempo dei C<strong>in</strong>quanta Giorni, che culm<strong>in</strong>erà nella Pentecoste.<br />

Domenica 08 PASQUA DI RISURREZIONE (Sett. III)<br />

“Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato (Lc. 24, 5-6)<br />

ore 9.00 s. Messa solenne<br />

ore 17.00 s. Rosario<br />

ore 17.30 Vespri solenni di Pasqua e benedizione eucaristica seguita dalla Messa vespert<strong>in</strong>a<br />

TERMINA IL TRIDUO PASQUALE<br />

20


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

09 - Lunedì fra l’Ottava di Pasqua: orario festivo delle celebrazioni. La Messa delle 11. 00 e il vespro sono sospesi.<br />

NB: a partire da martedì 10, durante l’Ottava di Pasqua le ss. Messe feriali sono<br />

precedute dalla Liturgia delle Ore<br />

11 - Martedì fra l’Ottava di Pasqua<br />

ore 20.30 nel Focolare, magistero perr i catechisti<br />

13 - Venerdì fra l’ottava di Pasqua Inizia la celebrazione delle SANTE QUARANTORE (Giornate Eucaristiche)<br />

ore 7.00 Lodi e s. Messa<br />

ore 8.30 Ora di Terza e s. Messa. Segue l’esposizione dell’Eucaristia f<strong>in</strong>o alle ore 12.00<br />

ore 14.30 Esposizione dell’Eucaristia; adorazione per le mamme<br />

ore 15.30 Adorazione per i pensionati<br />

ore 16.30 Adorazione per i fanciulli e i ragazzi. La Messa delle 16.30 è sospesa<br />

ore 19.45 Vespro e reposizione<br />

ore 20.00 s. Messa. Segue l’adorazione notturna f<strong>in</strong>o alle 22.30, soprattutto per i giovani<br />

14 - Sabato fra l’ottava di Pasqua seconda Giornata Eucaristica<br />

L’orario è identico a quello della prima giornata, eccettuato quanto segue:<br />

ore 17.45 Vespro e reposizione. Segue, alle 18.00 la Messa festiva del sabato<br />

ore 20.30 adorazione f<strong>in</strong>o alle 22.30<br />

15 - Domenica II DI PASQUA In Albis Depositis – OTTAVA DI PASQUA (Sett. I)<br />

Giornata della Div<strong>in</strong>a Misericordia. Terza Giornata Eucaristica<br />

“Io sono il Primo e l’Ultimo, il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli<br />

<strong>in</strong>feri” (Ap. 1, 17)<br />

ore 9.00 S. Messa <strong>in</strong> canto<br />

ore 13.30 esposizione dell’Eucaristia e adorazione per i papà<br />

ore 14.30<br />

ore 17.00<br />

adorazione per i fanciulli e i ragazzi<br />

PROCESSIONE con l’Eucaristia lungo alcune vie del paese (tempo permettendo): via<br />

Martiri d.L. (ex via Bergamo), via S. Pietro, via Italia, via Guzzi, via Buscar<strong>in</strong>o, via<br />

Donatori di sangue, via Bussaghe, via A. Tonelli, via Benefattori, p.za Marenzio. Segue<br />

la s. Messa vespert<strong>in</strong>a.<br />

NB: da domani, la Messa delle 16.30 è <strong>in</strong> Pieve.<br />

22 - Domenica III di Pasqua (Sett. II)<br />

Gesù apparve di nuovo sulla riva del lago... e disse (ai discepoli): "Gettate la rete dalla parte destra e troverete”... La<br />

gettarono e non poterono più tirarla su per la gran quantità di pesci. Il discepolo che Gesù amava, disse a Pietro: “E’ il<br />

Signore" (Gv. 21, 4-7)<br />

ore 15.30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per i genitori e i fanciulli del Gruppo Betlemme<br />

ore 15.45 Celebrazione comunitaria del Battesimo<br />

23 - lunedì Ricorre il II anniversario dell’elezione di Benedetto XVI<br />

25 – mercoledì S. Marco, evangelista - festa<br />

26 - giovedì beato Giovanni Piamarta, sacerdote bresciano - memoria facoltativa<br />

29 - Domenica IV di Pasqua - Domenica del Buon Pastore (Sett. III)<br />

44a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni (s. Cater<strong>in</strong>a da Siena)<br />

Gesù disse: "Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono" (Gv. 10, 27)<br />

ore 14.20 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per i genitori dei fanciulli di 4a e 5a elementare<br />

21


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

MAGGIO<br />

1 - martedì s. Giuseppe lavoratore - memoria facoltativa<br />

ore 8.30 s. Messa per il mondo del lavoro<br />

Si apre il mese dedicato alla devozione a Maria, la Madre del Signore morto, risorto e asceso al<br />

cielo, <strong>in</strong>terceditrice del dono dello Spirito. Si veda il programma delle proposte a pag. 23<br />

2 - mercoledì s. Atanasio, vescovo, uno dei grandi padri della Chiesa d’Oriente - memoria<br />

ore 20,00 Iniziano i “mercoledì di maggio” (v. pag. 23): preghiera del Rosario e s. Messa presso la<br />

chiesetta di s. Girolamo, <strong>in</strong> Ingussano<br />

ore 20.30 presso il Focolare, <strong>in</strong>contro di magistero per i Catechisti<br />

3 - giovedì santi Filippo e Giacomo, apostoli - festa<br />

primo del mese, giornata mensile parrocchiale di preghiera per le vocazioni: dopo la<br />

Messa delle 8.30 viene esposta l’Eucaristia, con un momento di adorazione<br />

comunitaria; adorazione personale f<strong>in</strong>o alle ore 12.00.<br />

4 - venerdì primo del mese, dedicato alla devozione al sacro Cuore di Gesù<br />

6- Domenica V di Pasqua (Sett. I)<br />

Gesù disse: "Figlioli, ancora un poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come<br />

io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri" (Gv. 13, 33-34)<br />

<strong>in</strong> giornata Ritiro III (Pentecoste) per i fanciulli di 5a elementare, a Caravaggio<br />

Ritiro III (Pentecoste) per i ragazzi di 3a media<br />

NB: il ritiro di Pentecoste per 1a, 2a media, 4a el. e per il Gruppo Cafarnao viene tenuto <strong>in</strong> data<br />

da fissare<br />

ore 11.45 Celebrazione comunitaria del Battesimo<br />

ore 14.20 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per i genitori, i padr<strong>in</strong>i e le madr<strong>in</strong>e dei ragazzi di 3a media ammessi alla<br />

Cresima, <strong>in</strong> vista della celebrazione di Domenica prossima<br />

ore 15.30 <strong>in</strong>contro per i genitori e i fanciulli del Gruppo Nazareth<br />

7 - lunedì ore 20.30 nel Focolare, <strong>in</strong>contro per gli animatori dei Centri d’Ascolto<br />

8 - martedì <strong>in</strong> serata, <strong>in</strong>contro mensile di spiritualità per i giovani, a Cal<strong>in</strong>o<br />

9 - mercoledì ore 20.00 preghiera del Rosario e s. Messa presso la chiesetta della Conversione di s. Paolo,<br />

apostolo, presso la villa Porro - Lumetti, <strong>in</strong> via Lumetti<br />

11 - venerdì beata Annunciata Cocchetti, verg<strong>in</strong>e bresciana - memoria facoltativa<br />

13 - Domenica VI di Pasqua (beata Verg<strong>in</strong>e di Fatima) (Sett. II)<br />

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi<br />

verremo a Lui e prenderemo dimora presso di Lui" (Gv. 14, 23)<br />

ore 11.00<br />

s. Messa con il conferimento del sacramento della Cresima. I cresimandi, con i<br />

genitori, i padr<strong>in</strong>i e le madr<strong>in</strong>e si ritrovano presso il Focolare entro le 10.30; alle 10.40<br />

ci reca <strong>in</strong> corteo verso la chiesa parrocchiale<br />

14 - lunedì san Mattia, apostolo - festa<br />

ore 20.30 nelle rispettive sedi, Centri d’Ascolto della Parola di Dio<br />

15 - martedì ore 20.30 presso il Focolare, <strong>in</strong>contro di magistero per i catechisti<br />

16 - mercoledì ore 20.00 preghiera del Rosario e s. Messa presso la chiesetta dell’Immacolata Concezione, nella<br />

tenuta Castell<strong>in</strong>o<br />

18 - venerdì ss. Bartolomea Capitanio e V<strong>in</strong>cenza Gerosa, verg<strong>in</strong>i bresciane - memoria<br />

Inizia la Novena di Pentecoste.<br />

ore 18.30 pellegr<strong>in</strong>aggio parrocchiale al santuario di Ardesio (Bg), nel 400° anniv. dell’app.<br />

19 - sabato vigilia dell’Ascensione del Signore<br />

22


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

La convocazione è alle ore 20.30 di ciascuna delle sere sotto <strong>in</strong>dicate. I s<strong>in</strong>goli appuntamenti sono dest<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> modo<br />

specifico agli abitanti delle Diaconie di volta <strong>in</strong> volta <strong>in</strong>teressate, pur rimanendo aperti a tutti. I rispettivi percorsi<br />

sono stati <strong>in</strong>dividuati da parte delle persone che hanno accolto l’<strong>in</strong>vito alla collaborazione.<br />

* Diaconia S. Pietro: giovedì 22 marzo: via A. Lunardi (<strong>in</strong>crocio con via S. Pietro), via Giovanni XXIII, via S.<br />

Pietro, chiesa di S. Pietro.<br />

* Diaconia S. Paolo: venerdì 23 marzo: via G. di Vittorio- I trav (<strong>in</strong>crocio con via S. Pietro), via G. di Vittorio, via<br />

F.lli Rosselli. (la parte più ad ovest), via S. Pietro, via Cava.<br />

* Diaconia S. Floriano: martedì 27 marzo: monumento ai Carab<strong>in</strong>ieri, via Viassola, via Viassola- I trav., piazzetta<br />

al term<strong>in</strong>e di via Viassola.<br />

* Diaconia S. Maurizio: giovedì 29 marzo: via S.lle Vigorelli (parcheggio), via Dotti, via Falcone, <strong>in</strong>crocio di questa<br />

con via degli Orti.<br />

* Diaconia S. Giac<strong>in</strong>to: venerdì 30 marzo: via G. Miglioli (<strong>in</strong>cr. con via I Maggio), via Castrezzato, via delle Calc<strong>in</strong>e,<br />

via Don A. Dossena, via Don L. Sturzo, via Castrezzato (presso il Maniero).<br />

* Diac.S.Maria <strong>in</strong> S.Rocco<br />

e S. Giovanni Battista:<br />

Proposte per il tempo di Quaresima -2<br />

la Via Crucis nelle Diaconie<br />

Proposte per il mese di maggio<br />

Esso co<strong>in</strong>cide quasi del tutto con il tempo pasquale, proteso verso la Pentecoste: con Maria <strong>in</strong>vocheremo il dono dello<br />

Spirito del Risorto, aff<strong>in</strong>ché, con la forza dell’Eucaristia, ci renda sempre più comunità, capace di testimoniare il Risorto.<br />

Il s. Rosario verrà pregato, come sempre, prima della s. Messa e, <strong>in</strong>oltre, nelle sere da lunedì a venerdì, alle ore 20.30, <strong>in</strong><br />

queste sedi:<br />

Diaconia S. Maria <strong>in</strong> S. Rocco: la chiesa dell’Oratorio femm<strong>in</strong>ile<br />

Diaconia S. Giovanni Battista: casa albergo (alle ore 17,00)<br />

Diaconia S. Pietro:<br />

la nuova santella <strong>in</strong> via Mazzocchi (il lunedì e martedì, salvo piova)<br />

Diaconia S. Paolo:<br />

la chiesa di s. Pietro (da mercoledì a venerdì; lun.e mar., se piove)<br />

Diaconia S. Floriano:<br />

Mercoledì santo, 4 aprile: p.za Torre Romana, via A. Negri, via G. Marconi, via Chiari,<br />

via Bergamo, via Don B. Giovan<strong>in</strong>etti, via A. Tonelli, via Benefattori, p.za Marenzio, chiesa<br />

parrocchiale.<br />

il monumento ai Caduti, presso il cimitero<br />

Diaconie S.Maurizio e S.Giac<strong>in</strong>to: la santella nel parco degli Alp<strong>in</strong>i o la sede degli stessi<br />

Rosario nelle contrade (ore 20.30; gli appuntamenti <strong>in</strong> neretto, comprendendo anche la Messa, sono <strong>in</strong>vece<br />

alle 20,00)<br />

Diaconia S. Maria <strong>in</strong> S. Rocco: martedì 22, via Vittorio Emanuele, 31<br />

Diaconia S. Giovanni Battista: giovedì 3, via G. Monauni, 22 (cortile <strong>in</strong>terno) - giovedì 31, <strong>in</strong> S. Giovanni (Pieve)<br />

Diaconia S. Pietro:<br />

giovedì 17, via Don L. Milani, <strong>in</strong> fondo- mercoledì 30, via P. e C. Mazzocchi (santella)<br />

Diaconia S. Paolo:<br />

martedì 8, via Palazz., 21/23 (cortile) - mercoledì 16, via S. Pietro (tenuta Castell<strong>in</strong>o)<br />

Diaconia S. Floriano:<br />

mercoledì 2, via Ingussano (Villa Cal<strong>in</strong>i) - giovedì 24, via G. Verdi, presso <strong>in</strong>c. v. DG<br />

Diaconia S. Maurizio:<br />

mercoledì 9 maggio, via Lumetti - martedì 29, via P. Borsell<strong>in</strong>o<br />

Diaconia S. Giac<strong>in</strong>to:<br />

martedì 15 maggio, via Don A. Dossena, <strong>in</strong>cr. con via Don Sturzo<br />

I Mercoledì di Maggio - valorizzano alcune chiese presenti sul territorio della Parrocchia non utilizzate<br />

altrimenti. L’appuntamento è alle 20,00; si recita il Rosario e si celebra la s. Messa. L’Eucaristia pomeridiana è, <strong>in</strong> questi<br />

giorni, sospesa. Vedere gli appuntamenti <strong>in</strong> neretto qui sopra (v. anche cal. lit. p. 22).<br />

Pellegr<strong>in</strong>aggio parrocchiale mariano - <strong>in</strong> apertura della Novena di Pentecoste; v. pag. 22 al 18 maggio.<br />

Chiusura del mese di maggio - 31 maggio, ore 20.30, <strong>in</strong> Pieve.<br />

23


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Bullismo o…giovani bravi?<br />

di don Titta<br />

In una classica parabola, Gesù maestro parla d’un terreno<br />

ove il proprietario aveva sem<strong>in</strong>ato grano buono. Ma<br />

nella crescita degli steli erbosi, un giorno, venne notata la<br />

gramigna che rov<strong>in</strong>a il grano buono. Il Signore, cresciuto<br />

fra le erbose coll<strong>in</strong>e della Galilea, ha tratto una tematica<br />

per rivelare la coesistenza, nella società umana, tra buoni<br />

e cattivi con risultati diversi. Da vario tempo i mass media<br />

mettono a fuoco un fenomeno tremendo e negativo: il<br />

bullismo, sviluppatosi nei benestanti Stati Uniti è arrivato<br />

anche <strong>in</strong> Europa. In Italia se ne parla solo da 20-30<br />

anni forse per la scarsa attenzione f<strong>in</strong>ora riservata dalla<br />

nostra società. Senza andare a fatti biblici come quello di<br />

Ca<strong>in</strong>o ed Abele, riandando alla mia fanciullezza, ricordo<br />

come nei paesi della bassa bresciana si notava sulla piazza<br />

o all’oratorio, qualche bullo che con parole e gesti <strong>in</strong>solentiva<br />

qualcuno. Erano attaccabrighe che all’<strong>in</strong>tervento<br />

di un adulto sbollivano come pallone bucato.<br />

Oggigiorno il bullismo ha preso spazi e forme devastanti<br />

e tende a persistere. Da alcune <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i svolte<br />

da psicologi risulta che già nella scuola primaria di primo<br />

grado il 41% dei bamb<strong>in</strong>i ne è stato vittima. Nella scuola<br />

media quasi 8 bamb<strong>in</strong>i su 10 hanno vissuto atti di bullismo.<br />

Bulli e relative vittime restano come prigionieri nei<br />

loro ruoli, per cui i ragazzi - vittima cont<strong>in</strong>uano a soccombere<br />

senza far nulla. Ma cosa succede, poi, ai bulli<br />

una volta che crescono? La psicologa Ada Fonzi afferma<br />

che il bullo, una volta cresciuto,<br />

diventa asociale con<br />

manifestazioni di violenza,<br />

mentre la vittima può cadere<br />

<strong>in</strong> depressione. Ci fa male la<br />

constatazione che attorno al<br />

ragazzo detto bullo spesso<br />

ruota un branco di ragazzi<br />

consenzienti che non dicono<br />

e fanno nulla per impedire<br />

questi atti. Che amarezza:<br />

questi ragazzi nascondono la<br />

loro fralezza morale, sotto<br />

una forza che non è forza ma<br />

debolezza! Oh, com’è necessaria<br />

una sana discipl<strong>in</strong>a per<br />

una sana educazione che faccia<br />

vivere ognuno nel rispetto<br />

dell’altro. Che responsabilità, attenzione e vigilanza<br />

per chi è educatore. È necessario prevenire e formare i<br />

nostri ragazzi! Ricordo ancora quando mio nonno<br />

Francesco mi portò a Leno per vedere la corsa dei cavalli<br />

durante la fiera di s. Benedetto. Ad un certo punto mi<br />

disse: “Vedi come corrono bene quei cavalli? Ma ci è voluto<br />

un buon allenamento tra briglie e stanghe. La mamma<br />

è buona anche quando usa la stroppa non solo quando ti<br />

fa il bosolà. Penso ora a tante case di rieducazione per rifare<br />

a nuovo tanti poveri ragazzi che magari hanno conosciuto<br />

mancanza di buone red<strong>in</strong>i nelle proprie famiglie.<br />

Ho presente la casa dei salesiani di Arese, un giorno, visitandola,<br />

venni a sapere che l’allora arcivescovo di Milano<br />

card. G.B. Mont<strong>in</strong>i chiamò <strong>in</strong> curia un superiore salesiano<br />

al quale disse: “Voglio sfidarvi: cambiate quella casa di<br />

barabit <strong>in</strong> un luogo <strong>in</strong> cui si respiri aria di famiglia” e citò<br />

il sogno fatto da don Bosco nel quale Gesù gli raccomandava<br />

di cambiare i ragazzi - lupo <strong>in</strong> ragazzi - agnello. Quel<br />

superiore, con l’aiuto di Maria e dei confratelli riuscì nel<br />

progetto del card<strong>in</strong>ale.<br />

Cari amici lasciamo da parte il bullo come il “bel Renè”<br />

di Vallanzasca. Non facciamo come quei giovani brigatisti<br />

che, per chi sa quale smania di successo o ideale<br />

politico, hanno ucciso uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong>nocenti e distrutto famiglie.<br />

Cari giovani, meglio pensare ad altri ragazzi come<br />

Aldo Marcozzi, Domenico Savio. Come al ragazz<strong>in</strong>o<br />

malato, ma vero apostolo,<br />

Angiol<strong>in</strong>o Bonetta, ad<br />

Angelo Anselmi, senza tralasciare<br />

i giovani come s.<br />

Luigi Gonzaga e s. Pier<strong>in</strong>a<br />

Moros<strong>in</strong>i. Com’è vero che<br />

l’educazione buona è l’arte<br />

delle arti. Ma, ricordiamolo<br />

<strong>in</strong> questo tempo di r<strong>in</strong>novamento<br />

spirituale, sulla strada<br />

di Gesù Risorto ci vuole<br />

tanta fede, tanto amore e<br />

relativa discipl<strong>in</strong>a per evitare<br />

i fossi e camm<strong>in</strong>are bene<br />

<strong>in</strong> strade sicure e serene.<br />

Avanti gioventù…con Gesù<br />

Risorto.<br />

24


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

OBIETTIVO VITA<br />

Una proposta per la comunità cristiana:<br />

PROGETTO GEMMA<br />

L’appello “appassionato” è<br />

rivolto “a tutti e a ciascuno <strong>in</strong><br />

nome di Dio” dal santo padre,<br />

Giovanni Paolo II, nell’enciclica<br />

Evangelium vitae (n. 5): “rispetta,<br />

difendi, ama e servi la vita, ogni<br />

vita umana! Solo su questa strada<br />

troverai giustizia, sviluppo, libertà<br />

vera, pace e felicità! Giungano<br />

queste parole a tutti i figli e le figlie<br />

della Chiesa!”<br />

“A tutti e a ciascuno”. Il Papa <strong>in</strong>sisteva:<br />

“Nella mobilitazione generale<br />

per una nuova cultura della vita<br />

nessuno si deve sentire escluso:<br />

tutti hanno un ruolo importante da<br />

svolgere” (Ev. v. n. 98).<br />

La difesa della vita umana non è<br />

impresa semplice. Ci sono problemi<br />

che sovrastano le possibilità di<br />

<strong>in</strong>tervento per il s<strong>in</strong>golo. Non solo<br />

sul piano di quelle aggressioni contro<br />

la vita che si sviluppano nei rapporti<br />

tra gli Stati, ma anche nel<br />

microcosmo di quelle violenze contro<br />

la vita nascente a cui fa riferimento<br />

particolare l’enciclica<br />

Evangelium vitae. Che cosa può<br />

fare chi non è biologo, medico,<br />

<strong>in</strong>segnante, politico? Eppure l’appello<br />

è rivolto a tutti, nessuno<br />

escluso.<br />

Madre Teresa di Calcutta, la<br />

santa dei più poveri tra i<br />

poveri, premio Nobel per la<br />

pace, ha ripetuto più volte <strong>in</strong> molti<br />

luoghi d’Italia: “Promettiamoci che<br />

<strong>in</strong> questa città nessuna donna<br />

possa dire di essere stata costretta<br />

ad abortire”. E’ un’altra richiesta<br />

conturbante. Come possiamo<br />

garantire un risultato così grande?<br />

Madre Teresa diceva anche: “Noi<br />

combattiamo l’aborto con l’adozione.<br />

Se una madre non vuole il suo<br />

bamb<strong>in</strong>o, lo dia a me, perché io lo<br />

amo”. “Adoption, not abortion”, era<br />

il suo motto. Ma nemmeno questo<br />

è cosa che tutti possono fare.<br />

Eppoi, come adottare un bamb<strong>in</strong>o<br />

a rischio di morte che non è ancora<br />

nato? Non è molto meglio che<br />

una mamma possa trovare il<br />

coraggio e l’aiuto per tenere con sé<br />

il suo bamb<strong>in</strong>o?<br />

Adottare una mamma perché sia<br />

aiutata a salvare il suo bamb<strong>in</strong>o.<br />

Questo, se ci mettiamo <strong>in</strong>sieme,<br />

possiamo farlo. Progetto Gemma è<br />

la proposta per la comunità cristiana.<br />

Tutti, proprio tutti, nessuno<br />

escluso, possono fare qualcosa<br />

per difendere la vita umana<br />

nascente. In certo modo tutti possiamo<br />

ripetere con Madre Teresa:<br />

“adoption not abortion”. Noi quel<br />

bamb<strong>in</strong>o lo amiamo. Vogliamo sentirlo<br />

un po’ nostro figlio, anche se<br />

soltanto <strong>in</strong> senso spirituale. E<br />

vogliamo bene anche alla sua<br />

mamma e alla sua famiglia”.<br />

Progetto Gemma è un’adozione<br />

strana: non è adozione <strong>in</strong> senso<br />

giuridico; è “a distanza”, ma “ravvic<strong>in</strong>ata”;<br />

riguarda la vita stessa di<br />

un bamb<strong>in</strong>o, ma attraverso l’adozione<br />

di sua madre.<br />

In una parrocchia, <strong>in</strong> un gruppo,<br />

<strong>in</strong> una associazione e <strong>in</strong> un movimento<br />

le occasioni per promuovere<br />

“Gemma” sono tante. C’è un<br />

modo permanente semplice: basta<br />

una persona <strong>in</strong>caricata di raccogliere<br />

mensilmente ciò che ciascuno<br />

si è impegnato ad offrire. Ma ci<br />

sono anche le occasioni straord<strong>in</strong>arie<br />

che da sole possono consentire<br />

un Progetto Gemma: le feste, i<br />

matrimoni, i battesimi ed anche i<br />

momenti tristi, quando bisogna<br />

credere che la vita cont<strong>in</strong>ua, nonostante<br />

tutto.<br />

Eppoi c’è la prima domenica di febbraio<br />

quando si celebra la Giornata<br />

per la vita; il 25 marzo, anniversario<br />

del concepimento di Gesù nel<br />

seno di Maria; il 28 dicembre, celebrazione<br />

dei santi Innocenti. E<br />

ancora ci sono le ricorrenze civili<br />

che a volte str<strong>in</strong>gono il cuore perché<br />

nell’onorare cose belle e<br />

buone si dimentica il figlio più piccolo,<br />

quello più aggredito: la festa<br />

della mamma, l’8 maggio; la ricorrente<br />

celebrazione dei diritti dei<br />

bamb<strong>in</strong>i, 20 novembre; quella dei<br />

diritti dell’uomo, 10 dicembre.<br />

Senza polemiche, costruttivamente<br />

e concretamente Progetto<br />

Gemma <strong>in</strong>serisce anche il concepito<br />

tra i figli, i bamb<strong>in</strong>i, gli uom<strong>in</strong>i.<br />

Progetto Gemma è dunque,<br />

anche una forma di catechesi<br />

sulla vita, forse più efficace<br />

di tante parole che gli studiosi, i<br />

filosofi, i biologi, i giuristi e i moralisti<br />

possano dire. E’ la catechesi<br />

della gente semplice. Di tutti. Ci<br />

sono degli argomenti del cuore più<br />

forti dei quelli della mente.<br />

Non ci può essere concorrenza<br />

con i gruppi che si occupano dei<br />

bamb<strong>in</strong>i già nati o dei poveri ed<br />

emarg<strong>in</strong>ati di ogni tipo. Anzi, proprio<br />

essi, con la autorevolezza che<br />

deriva loro dalla visibilità delle persone<br />

che assistono possono<br />

meglio testimoniare a favore dei<br />

più poveri tra i poveri e dei più<br />

bamb<strong>in</strong>i tra i bamb<strong>in</strong>i. Anche questa<br />

è catechesi viva. Dice che l’orizzonte<br />

della solidarietà deve<br />

essere completo ed abbracciare<br />

tutti.<br />

Altre <strong>in</strong>iziative e attività del<br />

Movimento Per la Vita<br />

su: www.mpv.org<br />

25


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

Gli istituti secolari <strong>in</strong> diocesi – 4<br />

( a cura di don Francesco )<br />

Piccole apostole della Carità<br />

Questo istituto secolare si pone, per<br />

vocazione, alla sequela di Gesù per<br />

essere <strong>in</strong> ogni ambiente “ come gli<br />

apostoli” con la carità pratica dei primi cristiani.<br />

Il lavoro, orizzonte apostolico, è perciò<br />

il mondo: il f<strong>in</strong>e della loro esistenza<br />

donata con il dono della Carità portata<br />

f<strong>in</strong>o agli ultimi conf<strong>in</strong>i della terra.<br />

La loro regola di vita trae spunto dal brano<br />

evangelico del chicco di frumento che<br />

muore per donare vita e moltiplicarsi.<br />

Vivono questo messaggio evangelico, ed il<br />

sacrificio legato ad esso, con grande gioia<br />

vedendo nella preghiera e nell’adorazione<br />

all’Eucaristia il segreto per la realizzazione<br />

del dono della carità.<br />

Animate da questo ideale di vita, che vivono <strong>in</strong> comunità<br />

o <strong>in</strong>dividualmente, la piccole apostole della Carità svolgono<br />

la loro professione ed il loro servizio apostolico <strong>in</strong><br />

uno specifico servizio alla vita <strong>in</strong> particolare alla sua tutela<br />

e cura attraverso l’opera denom<strong>in</strong>ata “ La nostra<br />

Famiglia” che svolge attività di ricerca, affidata all’istituto<br />

scientifico “ E. Medea”, riconosciuto per la ricerca e la<br />

riabilitazione nello specifico ambito dell’età evolutiva.<br />

Queste sorelle cercano di alleviare le sofferenze di tanti<br />

fratelli abbandonati ed emarg<strong>in</strong>ati<br />

dalla società.<br />

Esse puntano alla riabilitazione<br />

di persone con <strong>in</strong>abilità fisiche,<br />

psichiche e sensoriali, spesso,<br />

questi fratelli emarg<strong>in</strong>ati,<br />

hanno complicazioni legate al<br />

disagio sociale. Le piccole apostole<br />

operano <strong>in</strong>dividualmente<br />

nel mondo operaio, nella scuola,<br />

negli ospedali, nei s<strong>in</strong>dacati,<br />

negli uffici, nella politica, nelle<br />

prigioni e nelle più svariate professioni.<br />

Sono una testimonianza attiva<br />

del messaggio evangelico nel<br />

mondo del lavoro.<br />

Mostrano particolare cura ed attenzione per i giovani e le<br />

famiglie, centro della vita.<br />

Sono presenti <strong>in</strong> Italia, grazie al lavoro del loro fondatore<br />

don Luigi Monsa.<br />

Le piccole apostole della Carità sono una presenza preziosa<br />

e significativa all’<strong>in</strong>terno della Chiesa e per Essa<br />

donano la loro vita ed il loro tempo.<br />

Testimoniano con coraggio e forza il messaggio di salvezza<br />

che viene solo dalla pratica dei messaggi datoci da<br />

Gesù nel Suo santo Evangelo.<br />

per queste immag<strong>in</strong>i, v. pag 31<br />

26


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - Zona Pastorale<br />

FAMIGLIA<br />

SOS FAMIGLIA<br />

Il “Centro d’ascolto famiglia”<br />

un servizio offerto dalla nostra Zona Pastorale<br />

Il "Centro Ascolto Famiglia" è un servizio di supporto e di sostegno, è uno spazio di ascolto per le famiglie <strong>in</strong> difficoltà;<br />

ha la sua sede a Cologne, presso l'Oratorio Femm<strong>in</strong>ile <strong>in</strong> via Castello, ed è al servizio delle Parrocchie della Zona pastorale<br />

VI (S. Carlo - Franciacorta) e qu<strong>in</strong>di anche della nostra.<br />

Torniamo a ricordare alcune caratteristiche di questo serrvizio, istituito dietro espressa richiesta del nostro Vescovo.<br />

1- Quali sono gli ambiti di <strong>in</strong>tervento del Centro Ascolto?<br />

a) Coppie<br />

- ascolto e orientamento alla soluzione delle difficoltà di coppia<br />

- aiuto alla presa di decisione davanti a selte ed a situazioni critiche<br />

b) Famiglie<br />

- si favorisce l’ascolto, il confronto ed il dialogo tra la diverse generazioni<br />

- si facilita l'armonia del vivere <strong>in</strong> famiglia<br />

- si aiuta a rafforzare i legami ed a trovare una soluzione ai problemi ed ai conflitti<br />

c) Genitori<br />

- supporto per una giusta presa di responsabilità comune verso i figli<br />

- consigli per una corretta opera educativa<br />

- equilibrio tra vita di coppia e vita genitoriale<br />

d) Adolescenti e giovani<br />

- ascolto e orientamento all’accoglienza e ad un positivo superamento dei passaggi critici dell'adolescenza<br />

e della giov<strong>in</strong>ezza<br />

- aiuto nella pacificazione e nella maturazione della propria personalità<br />

- ascolto educativo per il riassetto dei legami fondamentali<br />

e) Anziani<br />

- opportunità di ascolto e dialogo <strong>in</strong>torno a solitud<strong>in</strong>e e paure dell'anziano<br />

- contributo all'<strong>in</strong>teriorizzazione dei passaggi critici e nell'elaborazione del lutto per la vedovanza o per<br />

la perdita di coetanei<br />

2 - Come contattare il Centro <strong>in</strong> caso di necessità?<br />

Basta telefonare al 346-3652304 e chiedere un appuntamento, nei giorni di:<br />

mercoledì, dalle ore 14.00 alle 16.00<br />

venerdì, dalle ore 9.30 alle 11.30<br />

Una consulente familiare sarà a vostra disposizione.<br />

I colloqui avvengono con l'osservanza della dovuta discrezione ed <strong>in</strong> conformità alla legge<br />

sulla privacy.<br />

E se c'è un problema grave?<br />

Per i problemi più gravi, ci si avvarrà dell’<strong>in</strong>tervento e della collaborazione degli specialisti e<br />

terapisti del "Nuovo Consultorio Diocesano" di Brescia.<br />

Esortiamo vivamente tutte le persone <strong>in</strong>teressate, soprattutto le coppie o i membri di coppie <strong>in</strong> difficoltà o <strong>in</strong> crisi, ad approfittare<br />

e a non lasciare <strong>in</strong>utilizzato questo servizio che nasce dall’impegno e dallo sforzo, anche economico, delle s<strong>in</strong>gole parrocchie<br />

della Zona Pastorale.<br />

www.coccaglio.com/CAF.asp<br />

27


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - vita parrocchiale<br />

DAL CONSIGLIO PASTORALE<br />

S<strong>in</strong>tesi dalle ultime due sedute del CPP.<br />

1) La Lettera pastorale del Vescovo.<br />

Nella lettera del Vescovo per l’anno<br />

scorso vi erano due <strong>in</strong>terrogativi:<br />

qual è il legame tra liturgia e vita?<br />

come viene celebrata, fa essa trasparire<br />

il mistero di Dio?<br />

LA LETTERA DI QUEST’ANNO E’<br />

LO SVILUPPO DI QUESTI INTER-<br />

ROGATIVI, <strong>in</strong> relazione al nuovo camm<strong>in</strong>o<br />

di Iniziazione Cristiana.<br />

A tale proposito, si sottol<strong>in</strong>ea come<br />

l’Eucarestia sia il punto d’arrivo: siamo<br />

battezzati e cresimati <strong>in</strong> funzione<br />

dell’Eucarestia.<br />

Per la gente non è molto comprensibile<br />

la Comunione a 10 anni, così come c’è<br />

chi afferma che la gente non capisce la<br />

Cresima a 10 anni.<br />

Non vi è qu<strong>in</strong>di una visione di cont<strong>in</strong>uità<br />

tra i Sacramenti: ognuno è visto a<br />

sé stante.<br />

Ci si chiede se alle liturgie si viene per<br />

partecipare o per abitud<strong>in</strong>e: le Messe<br />

sono poco partecipate.<br />

Un altro consigliere dice che<br />

l’Iniziazione Cristiana sarebbe da sperimentare<br />

anche nei gruppi come l’A.C.R.<br />

e gli SCOUT.<br />

Il parroco ricorda che il nuovo camm<strong>in</strong>o<br />

lo prevede; anzi, è un suo desiderio<br />

attivare quanto prima tale possibilità; è<br />

prima necessario che questi gruppi attiv<strong>in</strong>o<br />

f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo anche l’aspetto formativo<br />

che loro compete. Il punto di<br />

partenza è la formazione degli educatori.<br />

L<br />

’elemento centrale della lettera è<br />

L’EUCARESTIA COME CULMINE<br />

DEL CAMMINO DI INIZIAZIONE<br />

CRISTIANA.<br />

La prassi f<strong>in</strong>ora <strong>in</strong> atto non produce<br />

frutti, qu<strong>in</strong>di bisogna cambiare.<br />

L’obiettivo di questo camm<strong>in</strong>o è che i<br />

ragazzi con i genitori capiscano che<br />

bisogna vivere il Giorno del Signore e, <strong>in</strong><br />

esso, l’Eucarestia.<br />

Essa è una questione di identità: non si<br />

può essere Chiesa senza Eucaristia e<br />

viceversa. Attraverso l’Eucarestia diventiamo<br />

una cosa sola <strong>in</strong> Cristo.<br />

Io sono pienamente partecipe della mia<br />

comunità perché siedo <strong>in</strong>sieme agli altri<br />

alla stessa Mensa.<br />

Si sottol<strong>in</strong>ea comunque che se non c’è<br />

famiglia, tutto quello che viene fatto è<br />

<strong>in</strong>utile. Il catechismo può dare forma a<br />

qualcosa che c’è già, ma la famiglia è il<br />

perno <strong>in</strong>dispensabile.<br />

2) La Liturgia.<br />

Ilettori: si deve partire dal gruppo per<br />

dare qualità, almeno alla domenica; il<br />

foglietto con le riflessioni, le frasi da evidenziare,<br />

già proposto lo scorso anno,<br />

com<strong>in</strong>cerà col nuovo anno liturgico.<br />

Si raccomanda di non creare sovrapposizioni<br />

tra i vari momenti liturgici (il lettore<br />

che si muove mentre il Sacerdote<br />

sta facendo la preghiera, le letture <strong>in</strong>iziate<br />

prima che la gente sia seduta e predisposta,<br />

la colletta che deve f<strong>in</strong>ire<br />

prima del Santo). Vedere anche l’<strong>in</strong>iziativa<br />

curata dalla Zona pastorale (corso<br />

per i lettori).<br />

3) Valutazione del 2° Ritorno di<br />

Missione<br />

Delle 360 coppie (0-10 anni di matrimonio)<br />

contattate, 1/3 ha accettato<br />

la visita del missionario.<br />

E’ però da rivedere la proposta di impegno<br />

per tre sere consecutive, troppo<br />

impegnative per coppie con figli.<br />

I Centri di Ascolto hanno ripreso il<br />

camm<strong>in</strong>o; molti si sono accostati alla<br />

confessione.<br />

Si concorda sul fatto che è valsa la pena<br />

di attuarlo: è stato un dono di grazia;<br />

secondo alcuni sarebbe stato auspicabile<br />

che le coppie fossero <strong>in</strong>vitate tutte<br />

personalmente dal Parroco; da altri si<br />

obietta che erano molte e raggiungerle<br />

tutte, per una persona sola, è assai problematico;<br />

sarebbe bello, piuttosto, che<br />

siano famiglie ad <strong>in</strong>vitare altre famiglie.<br />

Alcuni lamentano che, a volte, c’è stato<br />

un certo disagio per la brevità dell’<strong>in</strong>contro<br />

con il missionario <strong>in</strong> occasione<br />

della sua visita; ci vuole più tempo, più<br />

<strong>in</strong>terscambio, più ascolto, più dialogo.<br />

Forse <strong>in</strong> questo modo la visita sarà più<br />

desiderata che solo accettata.<br />

I giovani al matt<strong>in</strong>o erano molti, la sera<br />

pochi, per lo stesso motivo già sopra<br />

ricordato.<br />

Forse bisogna provare a cambiare formula,<br />

anche il nome, non più “Ritorno<br />

di Missione”, ma qualcosa di più <strong>in</strong>centivante.<br />

Inoltre ci vuole più <strong>in</strong>formazione,<br />

fatta <strong>in</strong> modo diverso.<br />

Si decide per un’altra esperienza di questo<br />

tipo: già <strong>in</strong>terpellati, i Missionari<br />

saranno disponibili dal 21 al 27 ottobre<br />

2007.<br />

4) Ancora sulla Lettera pastorale del<br />

Vescovo.<br />

Sarebbero opportuni momenti strutturati<br />

di preghiera nel nuovo<br />

Focolare, per i giovani (veglie, film con<br />

<strong>in</strong>terventi, momenti dello stare <strong>in</strong>sieme<br />

nei periodi forti dell’anno): manca tutto<br />

questo, è ora di ripartire.<br />

Ci vorrebbe un posto per una cappella,<br />

anche solo per chi avesse voglia di pregare<br />

un momento.<br />

Si può trasferire un gruppo di catechismo,<br />

ed utilizzare a tale scopo l’aula<br />

<strong>in</strong>titolata a Don Bruno. Se ne potrà<br />

occupare un prossimo Consiglio.<br />

Si sottol<strong>in</strong>ea l’importanza di osservare<br />

le norme liturgiche (dal fedele al celebrante),<br />

ridurre al m<strong>in</strong>imo gli <strong>in</strong>terventi<br />

personali, leggere il testo liturgico come<br />

è scritto; <strong>in</strong>oltre limitare i movimenti<br />

nei momenti forti della Messa anche sul<br />

presbiterio. I fedeli sono aiutati anche<br />

dal modo con cui si attuano gesti e<br />

parole.<br />

I Sacerdoti propongono che:<br />

- si impari a fare un momento di silenzio<br />

dopo l’omelia e dopo la Comunione,<br />

28


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- vita parrocchiale<br />

favorito anche dalla cocnlusione<br />

del canto che accompagna l’azione<br />

rituale, quando questa ha term<strong>in</strong>e;<br />

- si valorizz<strong>in</strong>o di volta <strong>in</strong> volta i<br />

diversi momenti della Messa, per<br />

farli meglio capire, senza appesantire<br />

troppo la celebrazione;<br />

- si renda quotidiano il Vespro,<br />

prima della Messa pomeridiana,<br />

come lo sono le Lodi nella prima<br />

Messa del matt<strong>in</strong>o; dovrebbe diventare<br />

un momento di comunione<br />

nella preghiera tra i preti e di questi<br />

con le persone che partecipano a<br />

quella Messa.<br />

In riferimento a pag<strong>in</strong>a 28 della<br />

Lettera Pastorale (rilievi su come<br />

celebra chi presiede la Messa) viene<br />

richiesta anche un po’ più di composta<br />

gioiosità (anche a chi legge la<br />

Parola).<br />

Quaresima 2007<br />

5) Altro<br />

Quanto ad altri punti:<br />

a - <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con l’<strong>in</strong>vito del Vescovo a<br />

ridurre il numero delle Messe, l’accorpamento<br />

delle Messe domenicali delle 10 e<br />

delle 11, già attuato <strong>in</strong> via sperimentale<br />

lo scorso agosto, è da ripetere, comprendendo<br />

un periodo più lungo: il prossimo<br />

anno sarà attuato dal I luglio all’8<br />

settembre; per quanto riguarda le celebrazioni<br />

feriali, si pensa di sospendere la<br />

Messa delle 16.30 nel mese di agosto.<br />

b - Si suggerisce anche, nei periodi più<br />

caldi, di effettuare la celebrazione dellea<br />

Messa pomeridiana <strong>in</strong> chiesa anziché<br />

nella vecchia Pieve (da luglio f<strong>in</strong>o a<br />

metà agosto), per evitare l’eccessiva<br />

calura di cui la Pieve risente con<br />

maggiore facilità.<br />

c - La maggior parte del Consiglio<br />

Pastorale prende atto favorevolmente<br />

dell’<strong>in</strong>iziativa di alcuni privati<br />

cittad<strong>in</strong>i di erigere una cappella<br />

(chies<strong>in</strong>a) <strong>in</strong> via Viassola.<br />

d - Viene deciso che nel periodo più<br />

freddo la Messa feriale delle 16,30<br />

venga celebrata nella chiesa<br />

dell’Oratorio di via Cavour.<br />

e - Rito della tumulazione. La<br />

prassi <strong>in</strong>valsa abbastanza di recente<br />

a <strong>Coccaglio</strong> era: sosta davanti alla<br />

cappella del cimitero e poi, di<br />

nuovo, sosta davanti al sepolcro.<br />

Ciò rendeva necessario ribaltare la<br />

corretta sequenza del rito. Si propone<br />

un’unica sosta, direttamente<br />

presso il sepolcro, <strong>in</strong> modo che si<br />

possa seguire ord<strong>in</strong>atamente il rito.<br />

La cosa andrà spiegata bene.<br />

Con il nuovo anno, i funerali saranno<br />

accompagnati dall’organista; questa e<br />

l’altra suddetta variazione sono stati<br />

spiegate negli avvisi dell’ultima domenica<br />

del 2006.<br />

La segretaria<br />

Diaconia S. Maria <strong>in</strong> S. Rocco<br />

FESTA DI S. ROCCO (anno secondo)<br />

La Diaconia S. Maria <strong>in</strong> S. Rocco, <strong>in</strong> accordo con la Parrocchia, propone, <strong>in</strong> occasione della prossima festa, di<br />

addobbare tutta la Diaconia con nastri, coccarde, fiocchi o quant’altro serve per ornare e rallegrare la nostra contrada<br />

anche esteriormente. Si confida perciò nella disponibilità e fantasia di uom<strong>in</strong>i, donne, ragazzi e bamb<strong>in</strong>i<br />

della nostra Diaconia per confezionare e addobbare la propria e le vie vic<strong>in</strong>e.<br />

Il materiale potrà essere ritirato gratuitamente presso l’Oratorio Femm<strong>in</strong>ile l’ultima settimana di luglio e la prima<br />

di agosto.<br />

Si è deciso, sempre <strong>in</strong> accordo con la Parrocchia, di cambiare il colore assumendo l’azzurro e il bianco, lasciando<br />

il rosso ad una Diaconia con il nome di un Santo martire.<br />

Ci si vorrebbe, altresì, dotare di un logo che ci contraddist<strong>in</strong>gua e che verrà usato come simbolo della nostra<br />

Diaconia. Anche <strong>in</strong> questo si confida nella fantasia della gente, nel proporre immag<strong>in</strong>i o simboli (per es. la conchiglia<br />

del viandante, la fiaschetta, ecc..). Chi volesse aderire a questa proposta è pregato di far pervenire il proprio<br />

disegno completo di nome e <strong>in</strong>dirizzo presso l’Oratorio Femm<strong>in</strong>ile di via Cavour, imbucandolo nella cassetta<br />

delle lettere, entro il 30 aprile. Verrà poi scelto quello più adatto e usato come logo della Diaconia.<br />

29


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- vita parrocchiale<br />

IL XXV DI DON LIONELLO E MADRE BRUNA<br />

22 NOVEMBRE 2006, SOLENNITÀ DEI SS. PATRONI<br />

Carissimi amici,<br />

desidero r<strong>in</strong>graziare con voi il Signore<br />

per la bellissima Parola che abbiamo cercato di vivere lo<br />

scorso mese di novembre, giorno <strong>in</strong> cui mi avete accolto<br />

con gioia per celebrare il mio XXV° anniversario di ord<strong>in</strong>azione:<br />

“Benedetto l’uomo che<br />

confida nel Signore”.<br />

Proprio questa matt<strong>in</strong>a, 8 marzo,<br />

nella Messa abbiamo letto questo<br />

brano di Geremia e l’ho commentato<br />

dicendo un po’ cosa ha fatto<br />

dentro di me.<br />

Innanzitutto ho sentito questa<br />

Parola come una risposta a due<br />

difficoltà che sentivo dentro di<br />

me: la consapevolezza dei miei limiti, che mi pesa abbastanza,<br />

e le piccole paure umane, come quella di non riuscire<br />

a fare bene quello che devo fare, di non essere all’altezza<br />

del mio compito nella comunità, il sentirmi impotente<br />

di fronte alle sfide di oggi, al dolore delle persone,<br />

eccetera.<br />

Quello che mi<br />

ha aiutato è<br />

stata la possibilità<br />

di “lavorare<br />

a due”, di<br />

vivere ogni<br />

cosa ed impegno<br />

<strong>in</strong> comunione<br />

con Lui, prendendomi tutto il tempo<br />

necessario per la preghiera. I problemi sono<br />

rimasti, ma sono sparite le ansie e le paure,<br />

lasciando posto a una grande pace.<br />

Ed ecco la nuova Parola da vivere per questo<br />

mese: “Chi sem<strong>in</strong>a nelle lacrime mieterà con<br />

giubilo” ( dal salmo 126 ).<br />

E’ una parola che ci aiuta a dare un senso<br />

nuovo al dolore che bussa nella nostra vita, un<br />

dolore che, se accettato con fede, genera vita e<br />

speranza.<br />

Ve lo auguro di cuore!<br />

Ciao!<br />

Vobarno 8 marzo 2007<br />

don Lionello<br />

30


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- vita parrocchiale<br />

La Festa della Famiglia<br />

Èstata celebrata il 31 dicembre scorso, nella nostra<br />

comunità, la Festa della Famiglia.<br />

Come ogni anno la festa è <strong>in</strong>iziata con la celebrazione<br />

eucaristica <strong>in</strong>centrata sul tema della famiglia.<br />

Durante la Messa, animata dal gruppo delle coppie<br />

come il resto della giornata, si è voluto sottol<strong>in</strong>eare lo<br />

stretto v<strong>in</strong>colo tra le due realtà, famiglia e Eucaristia,<br />

al centro delle quali c’è un atto di amore, un v<strong>in</strong>colo<br />

di solidarietà, un dare la vita per l’altro.<br />

Nella celebrazione, alla quale erano <strong>in</strong>vitate tutte le<br />

famiglie della nostra comunità, alcuni momenti sono<br />

stati accompagnati da gesti significativi e preghiere<br />

particolari: l’altare - mensa apparecchiato da una<br />

famiglia all’<strong>in</strong>izio, richiamo alla tavola a cui ogni giorno<br />

le famiglie si riuniscono ( famiglia = piccola chiesa<br />

domestica ), altare dove si celebra lo sposalizio di Gesù<br />

con la sua Chiesa e dove riscopriamo ogni volta la<br />

nostra appartenenza alla grande famiglia di Dio; la<br />

Parola letta da una coppia di sposi accompagnati dai<br />

figli come riconoscimento del grande dono che ogni<br />

famiglia riceve da Dio.<br />

Alla f<strong>in</strong>e della celebrazione le famiglie, che durante<br />

l’anno hanno festeggiato il 15° , 25° , 50° e oltre<br />

anniversario di matrimonio, sono state <strong>in</strong>vitate a<br />

festeggiare <strong>in</strong>sieme la gioia della loro storia d’ amore<br />

<strong>in</strong> un momento conviviale presso l’oratorio Il Focolare.<br />

Grazie alle cuoche sempre molto disponibili, generose<br />

e brave, alle famiglie del gruppo coppie che hanno<br />

curato il servizio e la preparazione dell’ambiente,<br />

abbiamo potuto goderci un ottimo pranzo nel quale<br />

ci siamo divertiti sperimentando la gioia dello stare<br />

<strong>in</strong>sieme <strong>in</strong> comunità.<br />

Grazie a tutti per l’impegno e la gratuità con i quali<br />

ogni anno la festa si ripete; grazie ai nostri sacerdoti<br />

che scommettono sempre sulla famiglia come futuro<br />

della nostra comunità .<br />

Una coppia del 15 ° di matrimonio<br />

qui e pag. 26, alcune immag<strong>in</strong>i<br />

DIACONIA<br />

SAN MAURIZIO<br />

un <strong>in</strong>vito al Centro d’Ascolto che va bene per tutti<br />

Caro amico, cara amica,<br />

ti scrivo per parlarti di un’esperienza che sto vivendo,<br />

e desidero condividere con te perché trovo che<br />

sia bella, arricchente, e mi fa assaporare la gioia<br />

che nasce dalla relazione con Dio.<br />

Una sera al mese, precisamente di lunedì, mi reco<br />

presso il centro d’ascolto più vic<strong>in</strong>o a casa mia, cioè<br />

<strong>in</strong> quella casa (si, proprio una casa, come la tua,<br />

come la mia) che apre la sua porta per accogliere<br />

quanti si riuniscono per pregare e riflettere sulla<br />

Parola di Dio.<br />

Puoi dist<strong>in</strong>guere le case designate a tale scopo perché<br />

f<strong>in</strong> dalla matt<strong>in</strong>a o dal primo pomeriggio, recano<br />

affisso al muro esterno un bel ritratto del volto di<br />

Gesù, che sembra cercarti tra la folla, e chiamare<br />

proprio te (così almeno mi sento io quando lo guardo!!).<br />

Tu mi risponderai, come del resto facevo io <strong>in</strong> passato,<br />

che preghi da solo e vai a Messa, e qu<strong>in</strong>di “sei<br />

a posto”. Credimi, penso che pregare da soli sia<br />

bello e doveroso, ma questi <strong>in</strong>contri ci fanno gustare<br />

una gioia tutta particolare, come doveva essere<br />

anche per le prime comunità cristiane.<br />

La gioia, cioè, che deriva dal confrontarsi, <strong>in</strong>coraggiarsi<br />

e sostenersi a vicenda nel non sempre facile,<br />

seppur meraviglioso, camm<strong>in</strong>o alla sequela di Gesù.<br />

Sono banditi, da questi <strong>in</strong>contri, il pettegolezzo, il<br />

parlare tanto per fare, non servono i titoli di studio o<br />

possedere un’<strong>in</strong>telligenza fuori dalla norma ! Ti dico<br />

questo perché non vorrei che un ostacolo, per te,<br />

fosse costituito dal sentirti <strong>in</strong>adeguato.<br />

Per permettere a Gesù di parlare ai nostri cuori,<br />

lasciamo fuori dalla porta la sapienza del mondo e<br />

viviamo il tutto all’<strong>in</strong>segna della semplicità.<br />

Quando torno a casa, mi sento più sereno e più<br />

forte, perché capisco di non essere solo a compiere<br />

il mio camm<strong>in</strong>o di fede, ma posso contare sull’appoggio<br />

di altre persone.<br />

Ti r<strong>in</strong>grazio del tempo che mi hai concesso, spero<br />

che vorrai venire a trovarci.<br />

Perché ti ho detto tutto questo?<br />

Non potevo tenere tutto per me un dono così grande!!<br />

Se vuoi, ti aspetto.<br />

Un amico <strong>in</strong> Cristo<br />

31


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o- dall’Oratorio<br />

DAL CONSIGLIO DELL’ORATORIO<br />

Mercoledì 17 gennaio si è riunito il<br />

Consiglio dell’Oratorio per occuparsi<br />

dell’organizzazione del carnevale,<br />

della gestione del sito <strong>in</strong>ternet<br />

dell’Oratorio e <strong>in</strong>iziare la progettazione<br />

del 35°anniversario dell’Oratorio.<br />

La riunione ha <strong>in</strong>izio con l’organizzazione<br />

del carnevale che si<br />

festeggerà domenica 18 febbraio.<br />

Come gli anni precedenti verrà organizzata<br />

la consueta sfilata dei carri<br />

che, per quest’anno, sarà a tema<br />

libero. Al term<strong>in</strong>e verrà assegnato da<br />

una giuria il palio seguito da un<br />

momento di <strong>in</strong>trattenimento presso<br />

l’Oratorio femm<strong>in</strong>ile. Il programma<br />

verrà poi distribuito ai ragazzi <strong>in</strong><br />

modo più dettagliato. Per quanto<br />

riguarda <strong>in</strong>vece i carri che parteciperanno<br />

alla sfilata, verrà convocata<br />

una riunione <strong>in</strong> data ancora da dest<strong>in</strong>arsi.<br />

Il carnevale non verrà festeggiato<br />

solo domenica: lunedì sera<br />

festa per gli adolescenti organizzata<br />

dal gruppo giovani presso l’oratorio<br />

Focolare, mentre martedì pomeriggio<br />

sarà dedicato ai più piccoli.<br />

Rimanendo sempre <strong>in</strong> tema di feste<br />

giovedì 15 marzo è il giovedì grasso.<br />

In tale occasione verrà <strong>in</strong>scenato<br />

all’oratorio Focolare il processo e il<br />

“rogo della vecchia”. A tale scopo si è<br />

pensato di chiedere la collaborazione<br />

degli alp<strong>in</strong>i per la realizzazione della<br />

“vecchia”, mentre alla ‘Piccola ribalta’<br />

per quanto concerne il processo.<br />

La riunione prosegue con la discussione<br />

del secondo punto. Il sito<br />

<strong>in</strong>ternet dell’Oratorio era stato già<br />

ideato da don Bruno e l’impostazione<br />

da lui data è tuttora presente, ma<br />

manca dei contenuti. Per questo<br />

motivo il Consiglio dell’Oratorio ha<br />

pensato di <strong>in</strong>formare, mediante lettera,<br />

tutti i gruppi che lavorano nell’oratorio,<br />

aff<strong>in</strong>ché forniscano il più rapidamente<br />

possibile del materiale, anche<br />

fotografico.<br />

Sempre a proposito di <strong>in</strong>ternet, è<br />

stata avanzata la proposta di <strong>in</strong>stallare<br />

una postazione all’<strong>in</strong>terno del bar<br />

per chi volesse consultarlo.<br />

Ovviamente con le opportune limitazioni<br />

di accessione a determ<strong>in</strong>ati siti.<br />

L<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il 35° anniversario dell’oratorio<br />

‘Focolare’. Come già accennato<br />

<strong>in</strong> precedenza si pensava di organizzare<br />

delle serate di formazione. I<br />

temi che sono stati proposti sono: la<br />

comunicazione, le droghe nel mondo<br />

dei giovani e lo sport. Sulla base di<br />

questi temi e dei dest<strong>in</strong>atari verranno<br />

contattati i relatori al più presto, <strong>in</strong><br />

modo da avvisarli per tempo. Sempre<br />

<strong>in</strong> questa ricorrenza verrà organizzata<br />

una mostra fotografica <strong>in</strong> ricordo di<br />

don Bruno.<br />

Sabato 4 marzo, verrà organizzata<br />

una cena africana dal gruppo che si è<br />

recato <strong>in</strong> terra di missione. Durante la<br />

cena verranno proiettate le immag<strong>in</strong>i<br />

dell’<strong>in</strong>augurazione del pozzo <strong>in</strong><br />

memoria di don Bruno e al term<strong>in</strong>e<br />

verrà omaggiato ai partecipanti un<br />

regalo tipico africano.<br />

Inf<strong>in</strong>e al consiglio viene sottoposta la<br />

richiesta del ‘Nutrition club’ di una<br />

stanza per le loro attività. Prima di<br />

rifiutare o accettare la proposta il<br />

consiglio ritiene opportuno <strong>in</strong>contrare<br />

i rappresentanti di questa associazione<br />

per avere ulteriori <strong>in</strong>formazioni.<br />

Come puoi contribuire alle spese per<br />

la ristrutturazione del Focolare<br />

1 - Anzitutto, frequentandolo: ciò dà senso all’impegno che si sta affrontando.<br />

2 - Offerta libera che può essere consegnata ai sacerdoti, al diacono o nel corso della raccolta “pro<br />

Oratorio” e “pro opere parrocchiali”<br />

3 - Offerta libera tramite versamento o bonifico, detraibile ai f<strong>in</strong>i dell’Irpef, sul CC n. 2085/87,<br />

presso la Banca Popolare di Sondrio - ag. di <strong>Coccaglio</strong>; ABI 05696 - CAB 54360 - CIN X, <strong>in</strong>testato<br />

a “Il Focolare ONLUS”<br />

4 - Impegno morale o scritto a versare una quota fissa periodicamente, <strong>in</strong> occasione della giornata<br />

mensile “pro Oratorio” o direttamente ai sacerdoti o al diacono<br />

5 - Prestiti gratuiti (senza <strong>in</strong>teresse)<br />

6 - Prestiti a basso <strong>in</strong>teresse<br />

7 - Contribuire alla ristrutturazone dell’Oratorio può essere un modo alternativo per partecipare<br />

alle gioie o ai lutti di parenti o amici<br />

8 - Oltre all’8 per mille secondo le possibilità <strong>in</strong>dicate sul modulo per la dichiarazione dei redditi, è<br />

possibile dest<strong>in</strong>are a enti specifici il 5 per mille. È possibile attuare questa opzione <strong>in</strong>dicando<br />

nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi il CF n. 91018070176 dell’associazione “Il<br />

Focolare onlus”<br />

32


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o -- dall’Oratorio<br />

CARNEVALE: COLORI E ALLEGRIA<br />

Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice<br />

alla sfilata del carnevale di quest’anno, dove la fantasia,<br />

l’abilità e un pizzico di pazzia per un giorno<br />

ha contagiato un po’ tutti. Il sole ha fatto risaltare<br />

ancora di più i colori sgargianti delle maschere,<br />

dei carri, dei tanti personaggi della fantasia o della<br />

realtà che i piccoli e i grandi hanno portato <strong>in</strong> oratorio<br />

e nelle nostre strade. Quest’anno non abbiamo<br />

trovato un tema preciso a cui ispirarsi, per cui<br />

ognuno dei nove carri partecipanti al “palio di carnevale”<br />

ha dato sfogo alla propria abilità e fantasia…un<br />

salto nel tempo ci ha trasportato<br />

“sull’Olimpo degli dèi” (quartiere Degli Orti) o nella<br />

fiaba “Biancaneve e i sette nani” (il coro<br />

Montorfano)… ”danzando” (1° anno adolescenti) sul<br />

pentagramma delle “note musicali” (Oratorio femm<strong>in</strong>ile)…abbiamo<br />

ammirato le acrobazie e i personaggi<br />

di un “circo” e ci siamo divertiti con “i giochi<br />

<strong>in</strong> scatola” (I ragazzi della lanterna); siamo scesi<br />

negli abissi profondi del “mare” <strong>in</strong> compagnia del<br />

pesciol<strong>in</strong>o “Nemo” (la scuola materna)…e nel magico<br />

mondo dei “fumetti” (l’a.g.e.)….o abbiamo scoperto<br />

che esistono nel mondo “le forze del bene e del male”<br />

(2° anno adolescenti). Ah, dimenticavo…anche quest’anno<br />

è stata recapitata la posta…la famosa busta è<br />

arrivata al nostro Pier<strong>in</strong>o…”monsignore ma non troppo”.<br />

Vi chiederete…ma chi ha v<strong>in</strong>to questa edizione? E’<br />

troppo scontato dire…tutti?…sì, forse lo è ma, se<br />

anche è stata premiata l’orig<strong>in</strong>alità dei “Ragazzi della<br />

lanterna”, con i loro giochi <strong>in</strong> scatola, è altrettanto<br />

vero che a tutti va un merito particolare.<br />

Il carnevale è poi cont<strong>in</strong>uato il lunedì sera al Focolare<br />

con la festa per gli adolescenti che aveva come tema<br />

“popoli e culture”…e abbiamo visto aggirarsi antichi<br />

romani…pirati…mexicani…giapponesi…z<strong>in</strong>gare e gitane…<br />

33


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - dall’Oratorio<br />

Inf<strong>in</strong>e, prima di entrare nel rigore quaresimale, il<br />

martedì abbiamo <strong>in</strong>vitato all’Oratorio femm<strong>in</strong>ile i<br />

più piccoli, che fra giochi e animazione, frittelle e<br />

allegria hanno chiuso <strong>in</strong> bellezza questo carnevale.<br />

Un grazie particolare<br />

alla giuria,<br />

e a tutti<br />

coloro che hanno<br />

lavorato<br />

“dietro le qu<strong>in</strong>te”…rendendo<br />

possibile la realizzazione<br />

di<br />

una festa di<br />

gioia e colore.<br />

Don Roberto<br />

34


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - dall’Oratorio<br />

UN INSOLITO SABATO SERA<br />

(ce ne vorrebbero!)<br />

Qu<strong>in</strong>to anno di catechismo per i bamb<strong>in</strong>i che stanno frequentando<br />

la 5’ elementare; un camm<strong>in</strong>o di catechesi<br />

che merita un momento di riflessione condiviso con genitori<br />

e catechisti. Ecco che nasce l’idea, maturata da tempo,<br />

di poter trascorrere una serata tutti <strong>in</strong>sieme.<br />

Curato e catechisti organizzano una cena, e un dopo-cena,<br />

presso l’oratorio Focolare e tutti sono <strong>in</strong>vitati.<br />

La serata è molto vivace, i bamb<strong>in</strong>i tengono allegri e se non<br />

fosse per il baccano, sembrerebbe di sognare. Si, non può<br />

essere che un sogno vedere così tante famiglie, sedute ad<br />

una tavolata generosamente imbandita che chiacchierano, ridono e si confrontano; si, c’erano tante<br />

mamme, perf<strong>in</strong>o tanti papà, fratell<strong>in</strong>i e fratelloni!<br />

Qualcuno potrà pensare che, quella sera le “Porte Franche” erano chiuse, forse per restauro,<br />

oppure le strade bloccate al traffico per alta concentrazione di polveri sottili o, il peggio assoluto,<br />

spariti tutti i segnali satellitari e qu<strong>in</strong>di reso <strong>in</strong>visibile qualsiasi canale televisivo.<br />

Quel qualcuno si sbaglia di grosso, perchè tutti quei bamb<strong>in</strong>i, tutte quelle mamme e tutti quei papà<br />

hanno risposto ad un richiamo collettivo, hanno voluto condividere un momento di festa organizzato<br />

nella propria Parrocchia, luogo di <strong>in</strong>contro per eccellenza delle famiglie cattoliche.<br />

Quale modo migliore per r<strong>in</strong>graziare tutti quelli che <strong>in</strong> questi anni hanno aiutato i bamb<strong>in</strong>i a ricevere<br />

i loro primi Sacramenti, se non quello di accogliere con entusiasmo la loro <strong>in</strong>iziativa?<br />

Sorgono spontanei e s<strong>in</strong>ceri i r<strong>in</strong>graziamenti: ai genitori, che con la loro presenza hanno testimoniato<br />

ai loro figli che il camm<strong>in</strong>o di catechesi si può fare <strong>in</strong>sieme, si può condividere attraverso<br />

molti modi e soprattutto non ha età;<br />

ai Catechisti, che hanno riservato un momento dedicato al lavoro fatto con i bamb<strong>in</strong>i durante il loro<br />

catechismo e che <strong>in</strong> questo modo hanno reso partecipi i genitori di ciò che è stato fatto, di ciò che<br />

ne pensano i bamb<strong>in</strong>i e dei progetti futuri, tra i quali la conoscenza di alcuni Missionari;<br />

a don Roberto, che ha resa possibile tutta la serata;<br />

a don Francesco (Cico), che con il suo modo di essere si fa voler bene da tutti, ed il suo regalo (un<br />

piccolo crocifisso) porterà tanto amore nelle camerette dei bamb<strong>in</strong>i;<br />

alle cuoche, che lavorano sempre dietro le qu<strong>in</strong>te, ma si rendono visibili con i loro risotti, lasagne,<br />

arrosti e tanto altro; grazie a loro la serata<br />

diventa una saporita condivisione;<br />

ai ragazzi e ragazze che hanno fatto divertire<br />

i più piccoli;<br />

a tutti quelli che hanno contribuito e sono<br />

stati dimenticati <strong>in</strong>volontariamente.<br />

Un <strong>in</strong>solito sabato sera, un vero <strong>in</strong>contro di<br />

catechesi.<br />

35


Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o - dall’Oratorio<br />

ESTATE 2007 con l’ ORATORIO<br />

1/2- GREST T 3+2<br />

I) DAL 18 GIUGNOG<br />

ALL’8 LUGLIOL<br />

UGLIO, matt<strong>in</strong>o e pomeriggio<br />

II) dal 9 al 20 Luglio, L<br />

solo il pomeriggio: SCUOLA DI LAVOR<br />

VORO<br />

DA PRIMA ELEMENTARE<br />

A SECONDA MEDIA<br />

Iscrizioni presso la segreteria del Focolare il martedì e il giovedì dalle 15.00 alle 18.00<br />

a partire dal martedi 8 maggio<br />

3- FREEDOM DAYSD<br />

dal 18 Giugno al 6 LuglioL<br />

PER GLI ADOLESCENTI DALLA 3MEDIA ALLA 2 SUPERIORE<br />

per <strong>in</strong>formazioni: don Roberto<br />

4- CAMPO C<br />

ESTIVO<br />

I- PER I FANCIULLI DALLA 2A ALLA<br />

ALLA 4A ELEMENTARE<br />

dal 22 al 28 luglio a Valdobbiadene V<br />

(Tv)<br />

II- PER I RAG AZZI<br />

v) 900 m. slm<br />

AZZI DA 5A ELEMENTARE<br />

A 2A MEDIA:<br />

dal 28 luglio al 4 agosto a Valdobbiadene V<br />

(Tv)<br />

III- PER GLI ADOLESCENTI DA 3A MEDIA<br />

v) 900 m. slm<br />

A 3A SUPERIORE<br />

dall’11 al 18 agosto a Lizzola di Valbondione V<br />

(Bg)<br />

Iscrizioni presso la segreteria del Focolare il martedì e il giovedì dalle 15.00 alle 18.00<br />

a partire dal martedi 8 maggio<br />

NB: i dest<strong>in</strong>atari si riferiscono all’età relativa alle classi come già frequentate<br />

36


“SI<br />

IMPARA DA PICCOLI A<br />

DIVENTARE GRANDI”, questo<br />

è il motto scelto dalla federazione<br />

dello scoutismo per l’anno del centenario<br />

scout; già perché da quella<br />

volta che il fondatore Baden Powell<br />

portò alcuni ragazzi sull’isola di<br />

Brownsea sono passati cent’anni.<br />

Il movimento scout ha una forte<br />

valenza educativa e propone esplicitamente<br />

valori come la lealtà, l'amicizia,<br />

lo spirito di servizio, la laboriosità,<br />

la conoscenza e il rispetto della<br />

natura; e che tale movimento nel<br />

corso di un secolo è stato capace di<br />

attrarre e co<strong>in</strong>volgere milioni di bamb<strong>in</strong>i,<br />

ragazzi, giovani e adulti <strong>in</strong> tutto<br />

il mondo, (<strong>in</strong> questi cento anni sono<br />

stati 400 milioni gli iscritti, mentre ora<br />

sono 40 milioni <strong>in</strong> 250 paesi) senza<br />

dist<strong>in</strong>zione di genere, razza, l<strong>in</strong>gua e<br />

credo religioso.<br />

I festeggiamenti saranno un'opportunità<br />

per promuovere i valori, i benefici<br />

e le imprese dello scoutismo nel<br />

mondo e tutto questo sarà realizzato<br />

attraverso attività:<br />

MONDIALI:<br />

Dal 28 luglio all’8 agosto ci sarà il<br />

jamborèe, <strong>in</strong>contro composto da delegazioni<br />

di tutto il mondo che si troveranno<br />

<strong>in</strong>sieme <strong>in</strong> Inghilterra dove<br />

vivranno una settimana ragazzi con<br />

culture, abitud<strong>in</strong>i e religioni diverse…<br />

(due dei nostri ragazzi saranno<br />

ambasciatori per la delegazione italiana).<br />

NAZIONALI:<br />

Il I agosto la cerimonia dell’Alba del<br />

centenario, che <strong>in</strong> forme diverse si<br />

svolgerà <strong>in</strong> tutto il mondo; è il saluto<br />

al secondo secolo di vita, tutti coloro<br />

che hanno già pronunciato nella loro<br />

vita la promessa scout saranno <strong>in</strong>vitati<br />

a r<strong>in</strong>novarla.<br />

PROVINCIALI:<br />

29 aprile – I maggio: Campo San<br />

Giorgio Prov<strong>in</strong>ciale per tutti gli<br />

Esploratori e Guide della Prov<strong>in</strong>cia<br />

(circa 1500 ragazzi). Al campo verrà<br />

celebrata una Messa dal Vescovo di<br />

Brescia.<br />

8 maggio (data da confermare):<br />

<strong>in</strong>augurazione della cappella<br />

alla Madonna degli Scout sorta<br />

a Sant Eufemia a cura del<br />

gruppo scout Bs 11.<br />

16 – 17 giugno: Il Challange<br />

del centenario, attività Regionale<br />

totalmente organizzata a<br />

Brescia, riservata a ragazzi di<br />

17 anni che li vedrà sfidarsi <strong>in</strong><br />

vari percorsi <strong>in</strong>torno al monte<br />

Guglielmo, ma con raduno e<br />

partenza da Brescia (luogo<br />

scelto Piazza Paolo VI). E’ prevista<br />

un’affluenza di circa 600<br />

ragazzi.<br />

luglio: Una volta scout<br />

31sempre scout! Verso il<br />

r<strong>in</strong>novo della promessa scout,<br />

percorso di riflessione notturno<br />

da Cellatica alla Base di<br />

Piazzole (Gussago). Iniziativa<br />

rivolta a tutti quelli che sono<br />

stati scout, per rivedere e rimeditare<br />

i valori del metodo scout.<br />

I agosto: Promessa alla Base Scout<br />

Nazionale di Piazzole (Gussago) ore<br />

8.30. Questa <strong>in</strong>iziativa sarà molto<br />

pubblicizzata <strong>in</strong> quanto rappresenta<br />

il clou delle celebrazioni del centenario.<br />

Il I agosto 2007 alle 8.30 tutti gli<br />

scout ed ex scout del mondo r<strong>in</strong>noveranno<br />

la loro promessa (il I agosto<br />

1907 nell’isola di Brownsea Lord<br />

Baden Powell celebrò le prime promesse<br />

ai primi scout del movimento<br />

che di fatto fa risalire a quel momento<br />

le sue orig<strong>in</strong>i). La cerimonia ufficiale<br />

si svolgerà al jamboree, campo<br />

mondiale scout, che si svolgerà <strong>in</strong><br />

Inghilterra probabilmente a<br />

Brownsea.<br />

settembre: Festa di San<br />

30Michele del centenario alla<br />

Base scout di Piazzole, aperta a tutti.<br />

La Festa di San Michele rappresenta<br />

la giornata dedicata al ritrovo di tutti<br />

gli “ex” dei vari gruppi della prov<strong>in</strong>cia,<br />

dei Soci della Fondazione e di tutti gli<br />

amici degli scout. Quest’anno speriamo<br />

di poter annunciare durante la<br />

festa un <strong>in</strong>iziativa che lasci “un<br />

segno” concreto e duraturo sull’esempio<br />

proprio dei membri fondatori<br />

della Fondazione San Giorgio e di<br />

quanti hanno dato avvio al centro<br />

Comunità <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o<br />

SCOUT - 1907-2007<br />

CENTENARIO DELLO SCOUTISMO<br />

Bresciano Affidi familiari.<br />

7 Ottobre: Festa <strong>in</strong> città per tutti i<br />

lupetti e cocc<strong>in</strong>elle della Prov<strong>in</strong>cia,<br />

giochi e animazione per la città.<br />

10 Novembre (Data da confermare e<br />

concordare): Chiusura a San<br />

Barnaba o <strong>in</strong> altra sede, conferenza:<br />

“Attualità e valori della proposta<br />

scout sul territorio bresciano”.<br />

Questo sarà l’evento conclusivo<br />

delle <strong>in</strong>iziative del centenario.<br />

Riteniamo sia importante e qualificante<br />

riflettere con le Istituzioni sul<br />

ruolo che il nostro movimento potrà<br />

giocare nei prossimi anni. I temi forti<br />

legati all’<strong>in</strong>tegrazione, all’educazione<br />

alla diversità, alla solidarietà ed al<br />

senso civile tipici della nostra proposta<br />

educativa visti come possibile<br />

risorsa al servizio della città e della<br />

prov<strong>in</strong>cia. Partecipanti previsti: Resp.<br />

AGESCI Zone di Brescia, Resp.<br />

AGESCI Regione Lombardia,<br />

S<strong>in</strong>daco di Brescia, Pres. Prov<strong>in</strong>cia,<br />

Ass. Pubblica Istruzione e Servizi<br />

Sociali di Città e Prov<strong>in</strong>cia.<br />

LOCALI:<br />

Anche noi del gruppo scout<br />

Montorfano abbiamo deciso di<br />

festeggiarlo, perciò non prendete<br />

impegni per il 1-2-3 giugno, mi raccomando!!!<br />

37


Comunità aperta<br />

A modo di resoconto<br />

di G.Pedrali<br />

Come è consuetud<strong>in</strong>e, nei primi mesi del nuovo<br />

anno civile, forniamo alla Comunità tutta il<br />

resoconto delle attività di aiuto che la nostra Caritas<br />

parrocchiale offre <strong>in</strong> nome della Comunità stessa. In<br />

questo spazio vogliamo esprimere il nostro GRAZIE a<br />

tutti coloro che ci hanno sostenuto <strong>in</strong> questa missione<br />

e lo vogliamo esprimere con le parole che i ragazzi della<br />

Comunità “Shalom” di Palazzolo s/O desiderano rivolgere<br />

a tutti noi.<br />

Cari amici della Caritas… e nostri fruttivendoli… ormai è<br />

tanto tempo che aiutate la Comunità. Vi siamo veramente<br />

grati perché ci date una testimonianza vera e costante di<br />

quello che vuol dire essere persone vere! Voi ci donate con<br />

amore il frutto del vostro duro lavoro e questo valorizza al<br />

massimo i vostri sforzi nei nostri confronti. Noi speriamo di<br />

diventare persone come voi, che non hanno paura di seguire<br />

il bene. Di sicuro il Signore mantiene un posto speciale<br />

vic<strong>in</strong>o a Lui per voi e per la vostra Comunità che vi sostiene<br />

<strong>in</strong> questo progetto di aiuto a noi ragazzi che dura da tantissimo<br />

tempo.Grazie perché ci aiutate a crescere <strong>in</strong> umiltà, costanza<br />

e generosità. Non mollate mai perché grazie a tutti voi noi<br />

cresciamo!<br />

Vi affidiamo tutti nelle braccia di Maria e di Gesù che vi<br />

accompagnerà e proteggerà per tutta la vita.<br />

Noi, vostri ragazzi della “Shalom”!<br />

_____________________________________<br />

€ 250,00 mensa dei poveri<br />

€ 706,30 per la Giornata del Pane<br />

ENTRATE<br />

€ 1.270,00 per la Giornata della Caritas Parrocchiale<br />

NB: 1/3 dei generi alimentari è fornito dall’AGEA<br />

_____________________________________________<br />

Se ci vuoi aiutare <strong>in</strong> questa missione puoi versare il tuo<br />

aiuto sul C/C numero 439151 - Caritas Parrocchiale<br />

<strong>Coccaglio</strong> - Banca Bipop Carire – filiale di <strong>Coccaglio</strong> (BS)<br />

--- ABI 05437- CAB 54360<br />

Durante l’anno appena trascorso tanti sono stati<br />

i poveri che hanno bussato alla porta della Caritas.<br />

Nessuno è mai andato via a mani vuote perché,<br />

grazie al Vostro aiuto, siamo sempre riusciti a dare qualcosa<br />

da mangiare a tutti. Ecco un po’ di cifre:<br />

2500 sono state le persone che sono passate da noi<br />

4800 i kg di pasta e riso distribuiti<br />

9000 le scatole di legumi, pelati e tonno<br />

4500 le bottiglie di latte ed olio<br />

4000 i kg di zucchero<br />

_____________________________<br />

USCITE<br />

€ 500,00 per i nostri missionari<br />

€ 2600,00 spesa annua per i generi alimentari da elargire<br />

ai poveri<br />

38


Una piccola chiesa, ristrutturata di recente, con l’abside<br />

nuova di zecca, <strong>in</strong> pietra a vista. Pietre di forma e<br />

dimensione <strong>in</strong>eguale, di colore giallo-ocra, il colore<br />

di questa terra, <strong>in</strong> cui le m<strong>in</strong>iere a cielo aperto aspettano<br />

ancora il ritorno degli operai partiti, forse emigrati. La piccola<br />

chiesa é quella del monastero trappista di Midelt,<br />

Priorato cistercense nella montagna del Medio Atlante,<br />

Marocco. Ai piedi dell’altare, ricavato da una vecchia mac<strong>in</strong>a<br />

da frantoio, si puó contemplare l’icona<br />

dei “sette dormienti di Efeso”, figure un<br />

po’ misteriose che ritroviamo <strong>in</strong> un’antica<br />

tradizione cristiana che, per i curiosi<br />

disegni dello Spirito, é entrata f<strong>in</strong>o<br />

nel Corano. Si tratta della storia di sette<br />

giov<strong>in</strong>etti, chiusi <strong>in</strong> una caverna per sfuggire alla persecuzione<br />

e che dormono per un tempo imprecisato, svegliandosi<br />

dopo circa tre secoli; la loro vicenda, <strong>in</strong> modo assai allusivo,<br />

si legge nel Corano, nella Sura detta appunto della<br />

“Caverna”. Il culto di questi “sette dormienti” si è trasferito<br />

dall’Oriente f<strong>in</strong>o alla Bretagna, dove si celebra annualmente<br />

una giornata di preghiera tra Cristiani e Musulmani, voluta<br />

dal grande islamologo Louis Massignon.<br />

Anche noi, membri della Chiesa <strong>in</strong> Marocco, ci siamo riuniti<br />

il 21 maggio scorso per una preghiera che unisca i credenti<br />

dell’una e dell’altra religione, nella memoria dei sette<br />

monaci trappisti che hanno dato la loro vita dieci anni fa, <strong>in</strong><br />

Algeria. Non siamo molti, a dire il vero, tenuto conto anche<br />

dei parenti di alcuni dei monaci martiri, venuti appositamente<br />

dalla Francia. Pochi e “diversificati” come le pietre<br />

dell’abside: laici, preti, suore e frati di varie nazionalità e con<br />

esperienze molto diverse, con una “anzianità” nel mondo<br />

marocch<strong>in</strong>o anche assai diversa. Eppure siamo convenuti<br />

come ad un segnale al quale non potevamo mancare, perché<br />

<strong>in</strong> fondo lo stesso amore che ha portato i monaci d’Algeria a<br />

restare anche quando la loro vita era m<strong>in</strong>acciata é quell’amore<br />

che ci sp<strong>in</strong>ge oggi a dare degli anni della propria vita<br />

(tanti o pochi) a questo paese, il Marocco, a questo popolo<br />

credente e orante nella sua fede musulmana. Quella che celebriamo<br />

é una testimonianza di vita nascosta, che diventa<br />

improvvisamente una luce che rischiara il percorso; come lo<br />

fu per fratello Charles de Foucauld e per altri uom<strong>in</strong>i e<br />

donne che hanno creduto e vissuto nella semplicità di una<br />

vita a fianco delle genti dell’Islam.<br />

La Messa é celebrata con calma, nella penombra di questa<br />

matt<strong>in</strong>a di primavera, ritmata dalle note del canto<br />

gregoriano guidato da fr. Jean-Pierre, uno dei due<br />

Comunità aperta<br />

VITA MISSIONARIA<br />

Testimoniare con la presenza<br />

testimonianza da una Chiesa di “frontiera”, <strong>in</strong> occasione della prossima Giornata per i Missionari Martiri<br />

26 marzo 2007:<br />

giornata di preghiera e digiuno<br />

per i missionari martiri<br />

“superstiti” di Tibhir<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>sieme a fr. Amedée. Quel giorno<br />

anche loro due erano <strong>in</strong> monastero, ma il gruppo armato<br />

che ha rapito i loro sette confratelli, li ha miracolosamente<br />

“dimenticati”. Ora si trovano <strong>in</strong> Marocco, nel nuovo monastero<br />

di Notre Dame de l’Atlas, <strong>in</strong>sieme ad altri due monaci<br />

del loro ord<strong>in</strong>e e, speriamo, con dei r<strong>in</strong>forzi che permettano<br />

a questa piccola comunità di cont<strong>in</strong>uare la sua preziosa presenza<br />

per la Chiesa e per il mondo musulmano. Dopo la<br />

Messa restiamo a condividere la mensa e<br />

viene proiettato anche un film, “Il testamento<br />

di Tibhirne”, recentemente realizzato<br />

con materiale documentario da un<br />

regista francese, colpito dal testamento<br />

spirituale di p. Christian, è il momento<br />

per lasciarci toccare dalla testimonianza di questi sette fratelli<br />

che, senza essere eroi, sono peró stati uom<strong>in</strong>i f<strong>in</strong>o <strong>in</strong><br />

fondo, assumendo il rischio di essere semplicemente, ma<br />

profodamente, uom<strong>in</strong>i come gli altri, <strong>in</strong>sieme agli altri.<br />

Essere “preganti” <strong>in</strong> mezzo ad altri uom<strong>in</strong>i e donne di<br />

preghiera, credenti <strong>in</strong> mezzo ad altri credenti; ecco<br />

alcune delle “parole d’ord<strong>in</strong>e” della Chiesa <strong>in</strong> Marocco<br />

e negli altri Paesi del Nord Africa. Con questo spirito hanno<br />

vissuto e sono morti i monaci d’Algeria; del resto, non é<br />

Gesù stesso che ci ha <strong>in</strong>segnato a vivere nella preghiera f<strong>in</strong>o<br />

all’ultimo e a credere f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo nella possibilità del<br />

riscatto? Un riscatto che si estende anche agli uccisori, ai<br />

“terroristi” di ieri e di oggi, forse loro stessi vittime dell’<strong>in</strong>giustizia<br />

che sp<strong>in</strong>ge a vedere nell’altro, nel diverso da me,<br />

una m<strong>in</strong>accia. Il “testamento” dei monaci di Tibhir<strong>in</strong>e sta<br />

proprio <strong>in</strong> questo amore che rifiuta di fare dist<strong>in</strong>zioni, di<br />

pregare solo per i “buoni” o per i “nostri” (che poi si identificano<br />

spesso ... o no?); un amore testardo che sa vedere i<br />

semi di speranza anche là dove sembra che la violenza sia<br />

l’ultima parola. Ma l’ultima parola, lo sappiamo, é e sarà<br />

sempre quella dell’affidamento contro ogni speranza:<br />

“Padre, nelle tue mani...” Fidarsi che i nemici di oggi saranno<br />

i compagni nella festa del paradiso di domani, quel paradiso<br />

che é già com<strong>in</strong>ciato, che si costruisce <strong>in</strong> ogni gesto di<br />

fiducia e di rispetto per l’altro, magari lontano dai riflettori,<br />

ma certo nella luce dell’unico Dio.<br />

frate Pietro ofm (scritto orig<strong>in</strong>ale)<br />

Celebrata anche da noi la Giornata Mondiale per i Malati di Lebbra,<br />

a cura del nostro Gruppo Missionario è stato distribuito il “miele<br />

della solidarietà”. La raccolta ha fruttato € 1.210;00 già bonificati<br />

all'Aifo (Ass. It. Amici di Raoul Follereau).<br />

39


Comunità aperta<br />

Bisogna aiutare i cristiani che vivono nei Paesi islamici<br />

ed arg<strong>in</strong>are l'esodo che affligge le comunità.<br />

La fotografia sulla situazione dei Cristiani <strong>in</strong> MO e<br />

negli altri Paesi a maggioranza islamica presenta t<strong>in</strong>te<br />

fosche: <strong>in</strong> quelle regioni si assiste ad un cont<strong>in</strong>uo calo dei<br />

Cristiani. Qualche esempio: <strong>in</strong> Iran nel 1973 la popolazione<br />

di fede cattolica costituiva lo 0,1 per cento, mentre<br />

oggi è calata allo 0,01, <strong>in</strong> Siria si è passati dal 2,8 all'1,9,<br />

<strong>in</strong> Iraq dal 2,6 all'1, <strong>in</strong> Israele-Palest<strong>in</strong>a la comunità si è<br />

dimezzata scendendo dall'1,9 all'1 per cento. La dim<strong>in</strong>uzione<br />

è concomitante con «tanti matrimoni misti, <strong>in</strong> cui<br />

il coniuge cattolico è particolarmente <strong>in</strong>difeso a motivi<br />

dei regimi giuridici ispirati<br />

all'Islam». Vi sono poi le diverse<br />

cause di migrazione verso<br />

l'Occidente e l'Europa (povertà,<br />

tensioni politiche ed etniche,<br />

pressione demografica). Il card<strong>in</strong>ale<br />

Cormac Murphy-O' Connor,<br />

capo della Chiesa cattolica<br />

<strong>in</strong> Galles e Inghilterra, dichiarò<br />

tempo fa che «i musulmani britannici<br />

dovrebbero pubblicamente<br />

criticare i Paesi islamici<br />

che discrim<strong>in</strong>ano i fedeli» di<br />

altre religioni. Infatti, «dove i<br />

diritti religiosi delle m<strong>in</strong>oranze sono <strong>in</strong>franti <strong>in</strong> nome<br />

dell'Islam, il nome stesso dell'Islam risulta macchiato».<br />

La speranza per il futuro è rivolta ad un miglioramento<br />

della situazione anche con l'aiuto congiunto<br />

degli Stati e della Comunità <strong>in</strong>ternazionale. Le<br />

<strong>in</strong>iziative di dialogo sui temi religiosi non spettano agli<br />

Stati, ma agli esponenti religiosi, anche se possono essere<br />

facilitate dai responsabili politici, pur se resta da sciogliere<br />

il nodo di fondo della separazione tra religione e<br />

Stato e della laicità. Il Vaticano <strong>in</strong>siste poi nel richiedere<br />

alla Comunità <strong>in</strong>ternazionale una maggiore efficacia nel<br />

«riesam<strong>in</strong>are politiche e strategie che hanno ripercussioni<br />

sulla libertà religiosa e su altri diritti umani», anche<br />

vigilando che «non si abusi del partenariato delle organizzazioni<br />

non governative con le istituzioni <strong>in</strong>ternazionali»,<br />

perché gli aiuti umanitari possono trasformarsi <strong>in</strong><br />

CHIESE CRISTIANE<br />

Aiutiamo i cristiani del Medio Oriente<br />

“La situazione della piccola<br />

m<strong>in</strong>oranza cristiana <strong>in</strong> Terra<br />

Santa è molto difficile.<br />

Verso di loro tutti i cristiani<br />

hanno un debito <strong>in</strong>dimenticabile”.<br />

Benedetto XVI<br />

Venerdì santo: giornata per i luoghi<br />

santi<br />

sussidi al proselitismo religioso senza arrivare alle popolazioni<br />

cui sono dest<strong>in</strong>ati. La Santa Sede, peraltro, cont<strong>in</strong>uerà<br />

a dichiarare «la propria ferma opposizione ad ogni<br />

tentativo di sfruttare la religione per giustificare il terrorismo<br />

e la violenza», cercando attraverso le Nunziature di<br />

«favorire il dialogo» con le autorità «a sostegno dei cristiani».<br />

Venendo alla Terra Santa, il rischio, denuncia la rivista<br />

“Aiuto alla Chiesa che soffre”, è che si arrivi ad<br />

una Terra Santa senza più cristiani. Un pericolo<br />

che siamo chiamati a scongiurare. In 40 anni, la percentuale<br />

dei cristani <strong>in</strong> Terra Santa è scesa dal 40% al 2% (di<br />

cui - v. sopra - l’1% è cattolico).<br />

Questa tendenza drammatica<br />

sembra <strong>in</strong>arrestabile.<br />

Il fenomeno si mostra <strong>in</strong><br />

tutta evidenza nei tre pr<strong>in</strong>cipali<br />

centri del Cristianesimo:<br />

Gerusalemme, Nazareth e<br />

Betlemme. Qui 12.000 cristiani<br />

convivono, tra grandi<br />

difficoltà, con 30.000 musulmani.<br />

Perché questo? Per l’impossibilità<br />

di condurre una vita<br />

degna di questo nome: mancano<br />

il lavoro, la casa e la sicurezza, complice l’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito<br />

conflitto israelo-palest<strong>in</strong>ese, acuitosi negli ultimi anni e<br />

culm<strong>in</strong>ato nella costruzione di quel vergognoso muro.<br />

L’esodo sembra davvero <strong>in</strong>arrestabile. La Terra Santa<br />

rischia di trasformarsi <strong>in</strong> niente più che un museo sulla<br />

cristianità.<br />

L’Associazione Aiuto Alla Chiesa Che Soffre è tra<br />

quelle impegnate a fare qualcosa per quei nostri fratelli,<br />

<strong>in</strong> attesa che la ripresa dei pellegr<strong>in</strong>aggi torni a<br />

dare loro almeno qualche occasione di lavoro <strong>in</strong> più.<br />

Gli <strong>in</strong>dirizzi, per avere ulteriori notizie: Associazione<br />

Aiuto Alla Chiesa Che Soffre, p.za San Callisto, 16 -<br />

00153 Roma. www.acs-italia.org.<br />

40


Comunità aperta<br />

DAL MONDO DEL VOLONTARIATO<br />

Gruppo “VITA PER LA VITA”<br />

Trittico <strong>in</strong>ternazionale 2005/06/07<br />

31ma Marcia Internazionale della Solidarietà<br />

“VITA PER LA VITA”<br />

Lourdes (F)-Santiago de Compostela(Sp)-Sarzana(I)<br />

“La Fiaccola <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio”<br />

2/15 agosto 2005 Km.1155 Media oraria Km.12<br />

Prologo a Caramagna Piemonte(Cn)<br />

32ma Marcia Internazionale della Solidarietà<br />

“VITA PER LA VITA”<br />

Venezia-Shanghai-Beij<strong>in</strong>g-<strong>Coccaglio</strong>(Bs)<br />

Sulle orme di M. Polo, di Fra Odorico, P.M.Ricci e di<br />

P. Mazzocchi<br />

“Lungo la via della seta”<br />

5/26 Agosto 2006-Km.1004-Media oraria Km.11<br />

33ma Marcia della Solidarietà “VITA PER LA VITA” Tour della Calabria e della Sicilia<br />

Corigliano Calabro(Cs)-Palermo-Cetraro(Cs) Prologo-Giulianova(Te)-Pescara<br />

Km.869-4/19 Agosto 2007<br />

Con la Marcia Internazionale della Solidarietà “Vita per la Vita”<br />

abbattiamo il muro dell’<strong>in</strong>differenza per costruire la civiltà dell’amore, della solidarietà e della pace<br />

Dopo il successo dell’edizione<br />

dello scorso anno, che ha visto la<br />

“Fiaccola”, portata dai “Tedofori”,<br />

arrivare <strong>in</strong> Piazza Tien Amen e alla<br />

Grande Muraglia C<strong>in</strong>ese, dopo aver<br />

percorso alcuni tratti della “Via della<br />

Seta”, il Gruppo Sportivo Vita per la<br />

Vita, per la 33ma edizione della<br />

Marcia della Solidarietà, torna <strong>in</strong><br />

Italia e sceglie, di portare il messaggio<br />

della solidarietà e della donazione del<br />

sangue e degli organi, <strong>in</strong> due regioni:<br />

la Calabria e la Sicilia. Dopo il prologo<br />

<strong>in</strong> Abruzzo (Giulianova-Pescara),<br />

la carovana si trasferirà <strong>in</strong> Calabria e<br />

precisamente a Corigliano Calabro,<br />

comune del Cosent<strong>in</strong>o che nel 1976<br />

fu sede di arrivo della seconda edizione<br />

della Marcia. Da lì partirà alla<br />

volta della Sicilia, per fare ritorno <strong>in</strong><br />

Calabria, dopo quattordici tappe e<br />

term<strong>in</strong>are la sua fatica <strong>in</strong> una località<br />

mar<strong>in</strong>a della costa calabrese.<br />

Il periodo di svolgimento è quello<br />

classico. Partenza sabato 4 e ritorno<br />

domenica 19 agosto.<br />

L<br />

’anno 2007 per il gruppo sportivo<br />

è molto importante. Infatti, venti<br />

anni fa per la prima volta la<br />

“Fiaccola” usciva dall’Italia per fare<br />

tappa a Lourdes e costruiva a<br />

<strong>Coccaglio</strong> il primo monumento con<br />

le latt<strong>in</strong>e d’allum<strong>in</strong>io (Colosseo<br />

Gu<strong>in</strong>ness dei primati). Per ricordare<br />

questi due avvenimenti, ha programmato<br />

quattro importanti manifestazioni<br />

:<br />

1 - Convegno mondiale dal titolo “La<br />

donazione degli organi, del sangue,<br />

delle cellule e dei tessuti nel<br />

mondo - Esperienze a confronto”,<br />

<strong>in</strong> programma nei giorni:11/12/13/14<br />

ottobre 2007 a<br />

<strong>Coccaglio</strong>. E’ prevista la partecipazione<br />

di scienziati ed esperti da tutto il<br />

mondo;<br />

2 - Domenica 14 ottobre 2007, al<br />

parco Comunale di <strong>Coccaglio</strong>,<br />

“Giornata Prov<strong>in</strong>ciale per l’ambiente<br />

per la Vita”, con raccolta di imballaggi<br />

e ogni tipo di allum<strong>in</strong>io e costruzione<br />

di un pezzo della Grande<br />

Muraglia e della Torre di Pisa, con le<br />

latt<strong>in</strong>e. Per tutti coloro che portano<br />

dell’allum<strong>in</strong>io, piccoli omaggi a sorpresa;<br />

3 - realizzazione, con l’Assessorato<br />

allo Sport e Volontariato della<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Brescia e il Consorzio<br />

Imballaggi di allum<strong>in</strong>io (CIAL), di<br />

una latt<strong>in</strong>a per promuovere lo sport<br />

per i diversamente abili e organizzazione<br />

di un quadrangolare di basket<br />

per atleti paraolimpici; la data non è<br />

ancora fissata, ma si presume verso la<br />

metà di settembre;<br />

4 - Domenica 9 Settembre 2007,<br />

“SPIEDO DA GUINNESS DEI PRI-<br />

MATI” <strong>in</strong> piazza Luca Marenzio a<br />

<strong>Coccaglio</strong>, per f<strong>in</strong>anziare le attività<br />

del nostro Gruppo Sportivo e per<br />

aiutare f<strong>in</strong>anziariamente la Parrocchia,<br />

impegnata nella ristrutturazione<br />

del Centro Giovanile “IL FOCO-<br />

LARE”, all’<strong>in</strong>terno del quale nel 1975<br />

è nato il GS. Vita per la Vita;<br />

5 - Consegna del 1° Premio “Hanno<br />

reso famoso <strong>Coccaglio</strong> nel mondo”;<br />

6 - rilanciare l’OMIDOT (Organizzazione<br />

Mondiale Informazione<br />

Donazione Organi Tessuti).<br />

La partecipazione alla Marcia è aperta<br />

a tutti. Servono anche autisti, addetti<br />

all’organizzazione ecc. Per altre <strong>in</strong>formazioni<br />

chiamare al 3355477413<br />

oppure allo 030/772815 ore pasti.<br />

41


Comunità aperta<br />

Notizie dal Volontariato<br />

Certamente il 2006 per il nostro<br />

gruppo è stato molto importante<br />

e positivo. Con i nostri mezzi,<br />

abbiamo:<br />

- effettuato all’<strong>in</strong>circa 5000 <strong>in</strong>terventi;<br />

- avviato alcuni nuovi servizi;<br />

- aumentato i volontari e volontarie<br />

e grazie al sostanzioso contributo<br />

elargito a f<strong>in</strong>e hanno dall’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Comunale, siamo riusciti,<br />

prima dei tempi previsti, a chiudere<br />

la contabilità della CASA<br />

DELLA SOLIDARIETA’ “Vita per<br />

la Vita”- Ora che non abbiamo la<br />

preoccupazione del debito, <strong>in</strong>dirizziamo<br />

i nostri sforzi e il nostro<br />

tempo, nel potenziamento di alcuni<br />

nuovi servizi alla persona;<br />

A - Centro di ascolto telefonico”<br />

AIUTACI AD AIUTARTI”, al quale<br />

può rivolgersi qualsiasi persona;<br />

B - Centro per l’autonomia “Vita<br />

per la Vita”, al quale possono rivolgersi<br />

tutte le persone che hanno problemi<br />

di disabilità;<br />

C - Ritiro e consegna medic<strong>in</strong>ali a<br />

domicilio e disbrigo di piccole<br />

<strong>in</strong>combenze, per le persone anziane<br />

che vivono sole e non sono <strong>in</strong> grado<br />

di uscire da sole;<br />

D - Compagnia a domicilio per persone<br />

che vivono sole.<br />

Per quest’anno, oltre al completamento<br />

di alcuni lavori per la Casa<br />

della Solidarietà, per potenziare e<br />

migliorare i nostri servizi, abbiamo<br />

<strong>in</strong> programma:<br />

- l’acquisto di un pullm<strong>in</strong>o per il trasporto<br />

dei disabili <strong>in</strong> carrozz<strong>in</strong>a (è<br />

quasi certo che ci sarà regalato da<br />

una azienda della nostra zona);<br />

- l’attivazione della prima fase del<br />

telesoccorso per gli anziani e le persone<br />

che vivono sole. Per questo<br />

nuovo servizio prevediamo un impegno<br />

di spesa piuttosto consistente.<br />

Per usufruire dei nostri servizi, che<br />

sono completamente gratuiti, è<br />

necessario telefonare al Centro di<br />

Ascolto Telefonico 0307703920 dalle<br />

ore 9.00 alle 11.00 e dalle 15.00 alle<br />

17.00 dal lunedì al venerdì e dalle<br />

9.00 alle 11.00 il sabato.<br />

Per migliorare e potenziare ogni<br />

nostro <strong>in</strong>tervento, abbiamo bisogno<br />

di nuove volontarie e nuovi volontari.<br />

Per saperne di più chiama il nostro<br />

Centro o telefona al 3355477413<br />

Il Gruppo<br />

Volontari del Soccorso<br />

Aido<br />

Per il Gruppo Comunale AIDO il<br />

2006 è stato positivo anche se a<br />

livello prov<strong>in</strong>ciale il numero delle<br />

donazioni è calato rispetto al precedente<br />

anno. A <strong>Coccaglio</strong> abbiamo<br />

avuto un donatore. Alla sua famiglia<br />

il nostro grazie che si associa a quello<br />

delle persone che, grazie al gesto di<br />

grande solidarietà compiuto, hanno<br />

riacquistato la gioia di vivere.<br />

Molteplici le attività svolte.<br />

Certamente le più importanti sono<br />

state:<br />

- l’<strong>in</strong>contro con gli studenti delle<br />

scuole medie, assieme agli amici<br />

dell’AVIS;<br />

- la presenza <strong>in</strong> piazza <strong>in</strong> occasione<br />

della Giornata della Solidarietà “Vita<br />

per la Vita”;<br />

- la distribuzione di materiale <strong>in</strong>formativo.<br />

Attualmente il gruppo ha già<br />

avuto tre donatori, a fronte di<br />

circa c<strong>in</strong>quecento iscritti, ed è tra i<br />

più attivi della prov<strong>in</strong>cia.<br />

Per l’anno <strong>in</strong> corso cont<strong>in</strong>ueremo<br />

con le nostre tradizionali <strong>in</strong>iziative<br />

e soprattutto collaboreremo con il<br />

GS “Vita per la vita” nell’organizzazione<br />

del Convegno Mondiale “La<br />

Donazione degli organi, del sangue,<br />

dei tessuti e delle cellule” <strong>in</strong><br />

programma nel nostro comune il<br />

prossimo mese di ottobre.<br />

Rivolgiamo un <strong>in</strong>vito ai nostri associati<br />

e concittad<strong>in</strong>i. In Italia e nel<br />

mondo ci sono purtroppo ancora<br />

migliaia di persone che muoiono <strong>in</strong><br />

attesa del trapianto e forse la colpa è<br />

anche nostra. Per cercare di evitarlo è<br />

facile come volersi bene. Basta dire sì<br />

alla vita, iscrivendosi all’AIDO. A<br />

<strong>Coccaglio</strong> poi è molto facile. Presso<br />

la Casa della Solidarietà al Centro di<br />

Ascolto telefonico “Aiutaci ad<br />

Aiutarti”, ci sono i moduli che potete<br />

poi ritirare presso lo stesso Centro,<br />

oppure li trovate <strong>in</strong> piazza ogni qualvolta<br />

ci sono della manifestazioni.<br />

Il Gruppo AIDO P. Mombelli<br />

42


Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />

Un piccolo tesoro nascosto<br />

(di G. Pedrali )<br />

Dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II° molte cose,<br />

all’<strong>in</strong>terno della liturgia, sono cambiate; con esse<br />

anche varie distribuzioni di compiti all’<strong>in</strong>terno della<br />

santa Messa e della distribuzione dei suppellettili sacri.<br />

Forse, chi ha qualche primavera <strong>in</strong> più, si ricorderà della<br />

messa “ girati verso il muro”, oppure quando si fissava<br />

l’altare e si vedevano strani quadretti <strong>in</strong> legno o argento<br />

contenenti segrete parole lat<strong>in</strong>e. Questi quadretti erano<br />

chiamati cartagloria. In esse erano scritte preghiere che<br />

accompagnavano la liturgia e la preparazione ad essa. I<br />

sacerdoti le leggevano mentre <strong>in</strong>dossavano i sacri paramenti<br />

<strong>in</strong> sacrestia, poi arrivati all’altare, poi durante il<br />

lavabo… Purtroppo, non molte chiesa possiedono questi<br />

piccoli tesori. Noi, per fortuna, le possediamo ancora <strong>in</strong><br />

luoghi sicuri e protetti. Però…nessuno le vede mai. È per<br />

questo che <strong>in</strong> questo piccolo spazio cercheremo di godere<br />

di queste bellezze. Possediamo ben tre cicli di carteglorie<br />

: <strong>in</strong> argento, <strong>in</strong> legno <strong>in</strong>tarsiato ed <strong>in</strong> ottone.<br />

OGGETTO : cartagloria<br />

EPOCA . XVIII° sec.<br />

PUNZONI : V. R. – B. S. +<br />

è un’opera di grande<br />

pregio per la raff<strong>in</strong>atezza<br />

dello sbalzo. I<br />

pied<strong>in</strong>i a volute centrano<br />

teste di cherub<strong>in</strong>i,<br />

ripetute poi,<br />

unitamente a fogliacce<br />

e grappoli su tutte<br />

la cornice. Due putti<br />

posti su volute affiancano<br />

la piccola<br />

cimasa che evidenzia<br />

una cartella sagomata<br />

entro cui è sistemato un piccolo ostensorio sorretto da<br />

angeli e cherub<strong>in</strong>i. Un motivo a cresta d’onda è posto<br />

all’apice.<br />

OGGETTO : cartagloria<br />

EPOCA : XVIII° sec.<br />

PUNZONI : V. R. – chiave<br />

Opera barocca <strong>in</strong> lam<strong>in</strong>a sbalzata e cesellata. La cornice<br />

poggia su due pied<strong>in</strong>i a riccio da cui dipartono cornucopie<br />

fiorite, foglie d’acanto fiori e valve completano l’ornato<br />

con un tripudio di cherub<strong>in</strong>i. La cornice term<strong>in</strong>a<br />

con una cartella mossa centrata da un riporto d’argento<br />

raffigurante il Cristo Risorto.<br />

OGGETTO : cartagloria<br />

EPOCA : XVII° - XVIII° sec.<br />

PUNZONI : G. A. <strong>in</strong>crociati e croce<br />

Il corredo è composto da 5 elementi.<br />

Festose opere sbalzate e cesellate a grandi<br />

fogliami sfrangiati. Nella maggiore qui<br />

riprodotta, tra i fogliami sono raffigurati s.<br />

Antonio ed un Evangelista. Sul piede è<br />

sbalzata una cartella ovata con ostensorio.<br />

Mentre sull’apice è riprodotta la scena<br />

della presentazione al tempio<br />

43


Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />

Le forme della solidarietà nella storia del nostro paese<br />

di Natale Partegiani<br />

Diaconie – cappelle ed ospizi – a <strong>Coccaglio</strong><br />

2 - le decime<br />

Dopo il 1000, l’episcopato bresciano<br />

era riuscito, per il diritto<br />

derivatogli dal potere politico<br />

concesso dagli imperatori tedeschi<br />

per limitare lo strapotere della feudalità<br />

laica, ad estendere il suo controllo<br />

sulla città, sulle rive dei fiumi, sui<br />

novali, (i territori abbandonati agli<br />

acquitr<strong>in</strong>i ed alle sterpaglie nei secoli<br />

precedenti e che com<strong>in</strong>ciarono ad<br />

essere riportati a coltura dopo il Mille<br />

per rispondere alle maggiori necessità<br />

alimentari dell’accresciuta popolazione),<br />

e successivamente sul territorio<br />

del contado e, quale capo della<br />

Chiesa diocesana, sulle decime riservandone<br />

alla sua disposizione i tre<br />

quarti e lasciando alle pievi solamente<br />

il quarto che spettava loro per il<br />

mantenimento del clero.<br />

A causa della nuova situazione creatasi,<br />

la funzione caritativa delle pievi<br />

ridiventò del tutto spontanea ed <strong>in</strong><br />

certi casi aleatoria o <strong>in</strong>esistente, mentre<br />

cont<strong>in</strong>uò e si sviluppò quella dei<br />

monasteri e delle loro dipendenze, e<br />

<strong>in</strong> città quella della mensa vescovile.<br />

La città, <strong>in</strong>fatti, che sotto il governo<br />

del vescovo stava rifiorendo, divenne<br />

l’attrazione dei molti che cercavano di<br />

far fortuna, ma anche di un numero<br />

crescente di poveri i quali, dal contado,<br />

venivano sp<strong>in</strong>ti <strong>in</strong> città dalla miseria<br />

causata dal fenomeno sempre più<br />

<strong>in</strong>vadente di accaparramento, da<br />

parte dei nuovi ricchi, dei terreni un<br />

tempo abbandonati e naturale fonte di<br />

sussistenza per tutti ed <strong>in</strong> particolar<br />

modo per chi non aveva nulla.<br />

La mensa vescovile provvedeva<br />

almeno a sfamare questa turba<br />

di diseredati.<br />

In scala ridotta si verificava da noi<br />

quello che è accaduto ed <strong>in</strong> parte<br />

anche oggi sta accadendo <strong>in</strong> Brasile,<br />

dove le grandi compagnie economiche<br />

straniere e i grossi latifondisti<br />

locali, senza predisporre le necessarie<br />

alternative, si sono accaparrati gli<br />

estesi territori che un tempo erano le<br />

naturali risorse di sussistenza degli<br />

<strong>in</strong>digeni e dei campes<strong>in</strong>os, col risultato<br />

di sosp<strong>in</strong>gere un numero sempre<br />

maggiore di senzaterra ad <strong>in</strong>grossare<br />

la miseria ed il degrado delle periferie<br />

cittad<strong>in</strong>e.<br />

Ivescovi per salvaguardare i loro<br />

diritti feudali concedevano il potere<br />

della raccolta delle decime agli<br />

esponenti locali più <strong>in</strong>fluenti e potenti<br />

e, successivamente, quando l’organizzazione<br />

comunale cittad<strong>in</strong>a e periferica<br />

si fu affermata, anche ai comuni<br />

a condizione che venisse riconosciuta<br />

la prem<strong>in</strong>enza dell’autorità episcopale<br />

sul diritto delle decime e sui<br />

novali.<br />

Per questo motivo i concessionari alla<br />

raccolta delle decime, ogni anno nei<br />

tempi normali, o quando cambiava il<br />

vescovo che voleva riprist<strong>in</strong>are le passate<br />

consuetud<strong>in</strong>i, dopo i periodi burrascosi,<br />

dovevano nel momento dell’<strong>in</strong>vestitura<br />

pronunciare un giuramento<br />

di fedeltà al vescovo.<br />

Nel contesto di questa situazione<br />

vanno letti anche alcuni documenti<br />

che riguardano <strong>Coccaglio</strong>,<br />

dove, come appare da una pergamena<br />

del 1150, conservata<br />

nell’Archivio di Stato di Milano, i “gafores”,<br />

cioè gli appaltatori delle decime<br />

nel nostro paese, erano gli appartenenti<br />

alla nobile famiglia dei<br />

“<strong>Coccaglio</strong>”.<br />

Il nostro Comune, ormai costituito e<br />

ben organizzato, il 1° ottobre del<br />

1308, per non essere sottoposto alle<br />

pretese degli appaltatori, a seguito<br />

del riord<strong>in</strong>o della raccolta delle decime<br />

fatto dal vescovo Berardo Maggi,<br />

chiese ed ottenne l’<strong>in</strong>vestitura della<br />

raccolta delle decime ecclesiastiche<br />

del paese.<br />

Nell’atto notarile del 1° settembre<br />

1875, rogato a conclusione delle<br />

ricerche fatte nei registri del vescovato<br />

di Brescia, richieste dal nostro<br />

Comune per stabilire i diritti della parrocchia,<br />

il notaio Stefano Nespoli<br />

riporta il primo testo dell’<strong>in</strong>vestitura<br />

vescovile a favore del nostro antico<br />

Comune.<br />

Ecco il testo dell’<strong>in</strong>vestitura tradotto<br />

dal lat<strong>in</strong>o con la premessa del notaio<br />

44<br />

stesso:<br />

“Ad opportuna <strong>in</strong>telligenza si premette<br />

che nei registri del Vescovato di<br />

Brescia dell’anno 1274 al foglio 49<br />

leggesi: – Il Comune di <strong>Coccaglio</strong> -<br />

some 25 di frumento per fitto delle<br />

decime delle terre e delle proprietà<br />

degli uom<strong>in</strong>i che sostengono<br />

le opere e gli oneri del Comune<br />

di <strong>Coccaglio</strong>, salva la quarta parte<br />

spettante alla Pieve e salvo il diritto<br />

dei nobili di <strong>Coccaglio</strong> sulle terre<br />

di loro proprietà.<br />

Ogni anno (gli uom<strong>in</strong>i di <strong>Coccaglio</strong>)<br />

dovranno eleggere quattro s<strong>in</strong>daci<br />

speciali, che dovranno giurare<br />

fedeltà al Signor Vescovo ed<br />

all’Episcopato di Brescia al tempo<br />

del pagamento dell’affitto stabilito,<br />

come è riportato nell’atto rogato<br />

dal notaio signor Giacom<strong>in</strong>o di<br />

Bornato il giorno 1° ottobre 1308 –<br />

Some XXV di frumento”-<br />

Le ventic<strong>in</strong>que some di frumento,<br />

corrispondenti a circa trentotto<br />

ettolitri di frumento, era la quantità<br />

che il Comune si impegnava a versare<br />

annualmente alla mensa vescovile<br />

per diritto di decima ed era un bell’onere<br />

per quei tempi nei quali la produzione<br />

media di frumento corrispondeva<br />

da c<strong>in</strong>que a sette volte la quantità<br />

del grano sem<strong>in</strong>ato. Alla pieve per<br />

il diritto del quarto delle decime dovevano<br />

essere versati dal Comune o<br />

dagli affittuari designati altre otto<br />

some di frumento, dodici ettolitri circa,<br />

o il corrispondente <strong>in</strong> denaro.<br />

Il Comune di <strong>Coccaglio</strong> a sua volta,<br />

come facevano gli altri Comuni<br />

<strong>in</strong>vestiti del diritto di decimazione,<br />

affittava le terre di sua proprietà a dei<br />

capifamiglia che si impegnavano a<br />

versare ogni anno direttamente al<br />

vescovato la parte di frumento o il corrispettivo<br />

<strong>in</strong> denaro ch’essi dovevano<br />

al Comune per le terre avute <strong>in</strong> affitto<br />

come risulta dalle due ricevute sottoriportate<br />

rilasciate dal segretario<br />

vescovile Alessandro Pellegr<strong>in</strong>i alle-


Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />

gate ai protocolli del notaio Oliv<strong>in</strong>o<br />

Almici:<br />

“Recevi io Alissandro Pellegr<strong>in</strong>i<br />

come maestro de casa de l'illustrissimo<br />

Card. Durante vescovo di<br />

Bressa da li hom<strong>in</strong>i e Comune de<br />

Cocalio a bon conto de livello che<br />

pagano al sudetto Vescovo de le<br />

some ventic<strong>in</strong>que de formento; per<br />

some tre pagato per Iacomo filiolo<br />

di Hieronimo Zaffai pretiato libre 8<br />

e soldi 17 la soma qual tutto importano<br />

dico dette some tre libre XXVI<br />

soldi XI de planette et<br />

tirate per Benvenuto<br />

Viol<strong>in</strong>i nostro fornaro al<br />

conto del pane de<br />

poveri et questo fu per<br />

il livello a bon conto<br />

per lo term<strong>in</strong>e de la<br />

Assunptione de nostra<br />

Donna prossima passata.<br />

Et <strong>in</strong> fede del vero io<br />

scrissi questo adi 7 di<br />

settembre 1554 qual<br />

sarà sotto scritto di mia<br />

mano”.<br />

Il medesimo Alessandro<br />

di mano propria<br />

sottoscrisse (segue la<br />

firma).<br />

Item adì ditto detto<br />

Comune per una soma<br />

pagata al pretio suscritto per il<br />

medesmo Iacomo suscritto a nome<br />

de magistro Gio. Iacomo Muzzo da<br />

Cocalio - Idem Alessandro qui<br />

sopra sottoscrisse”.<br />

Ed ancora lo stesso Alessandro<br />

di mano propria il 22 settembre<br />

dello stesso anno rilasciava<br />

quest’altra ricevuta:<br />

- “Io Alessandro Pellegr<strong>in</strong>i come<br />

maestro de casa del Illustrissimo<br />

card. Durante Vescovo di Bressa<br />

confesso questo dì 22 di settembre<br />

1554 hauto recevuto libre XI solidi 5<br />

de planette dal Comune et hom<strong>in</strong>i<br />

de Cocalio per mano de Ioseffo dei<br />

Mel<strong>in</strong>i sive dei Margaretti de<br />

Cocalio, quali sono per il pretio de<br />

soma una et quarte tre de formento<br />

a bonconto del livello qual paga<br />

detto comune al vescovo alla festa<br />

de santa Maria d’agosto per livello<br />

di decime.<br />

Et <strong>in</strong> fede del vero io le ho fatto<br />

questo qual sarà sottoscritto di mia<br />

mano adì suscritto.<br />

Idem Alex.r qui supra manu propria<br />

subscripsit”.<br />

Gli affittuari del Comune obbligati<br />

a versare al posto suo le<br />

decime, <strong>in</strong> proporzione del terreno<br />

avuto <strong>in</strong> affitto, potevano riscattare<br />

il terreno affittato loro o pagandone<br />

il prezzo od offrendo al Comune<br />

un terreno di ugual valore come risulta<br />

dal seguente protocollo rogato dal<br />

notaio Cristoforo de Mucys <strong>in</strong> data 3<br />

febbraio 1519 del quale si riportano<br />

tradotte le parti pr<strong>in</strong>cipali.<br />

45<br />

-“Affrancazione degli Almici dal<br />

livello di 10 coppi (un coppo corrispondeva<br />

a l 3,138 circa) di grano da<br />

consegnare al vescovo di Brescia.<br />

Nell'abitazione di Bartolomeo de<br />

Gidis notaio, <strong>in</strong> Contrada Porta del<br />

Castello - presenti ser Giulio de<br />

Rubeis di Verona armigero - Pietro<br />

de Longhena - Apollonio del fu<br />

Baldassare de Costis di Erbusco<br />

(suocero di G. Francesco Marenzio<br />

padre di Luca) abitanti <strong>in</strong> terra di<br />

<strong>Coccaglio</strong>.<br />

Essendo il Comune di <strong>Coccaglio</strong><br />

obbligato a versare al vescovo di<br />

Brescia una certa quantità di grano<br />

ogni anno per decima e di questa<br />

per 10 coppi di livello sono obbligati<br />

gli eredi del fu Giacomo e del<br />

fu Bertoni, figli dei de Almicis de<br />

Zono, e gli eredi di de Risis detto<br />

de Almicis, come appare dagli antichi<br />

libri del Comune e volendo i<br />

predetti eredi e precisamente<br />

Domenico del fu Domenico de<br />

Almicis agente anche a nome degli<br />

eredi del fu Giacomo, Tonio e<br />

Bartolomeo fratelli del fu ser<br />

Agost<strong>in</strong>o loro padre, erede e successore<br />

del fu Bertone e Girolamo<br />

del fu Pietro de Almicis, che agisce<br />

anche a nome del fratello<br />

Pec<strong>in</strong>o, eredi del fu de Risis de<br />

Almicis de Zono - s'accordano con<br />

Giovanni de Mazochis, Tomaso del<br />

fu Giuliano de Berettis,<br />

G. Pietro del fu Bartolomeo<br />

de Bonzani, s<strong>in</strong>daci,<br />

e con Simone de<br />

Massettis, console, di<br />

riscattare il livello con la<br />

somma di libre 30 che<br />

vengono garantite su un<br />

terreno di 2 pertiche <strong>in</strong><br />

contrada Placis, conf<strong>in</strong>ante<br />

a matt<strong>in</strong>a con<br />

Giovanni de Barberis, a<br />

monte con Giovanni de<br />

Mil<strong>in</strong>is, a mezzogiorno e<br />

a sera con la proprietà<br />

del Comune <strong>in</strong> parte ed<br />

<strong>in</strong> parte con un terreno<br />

che fu già del Comune,<br />

acquistato dagli eredi<br />

della fu Giovanna vedova<br />

di Bernardo de Says,<br />

come risulta da strumento<br />

del 9 marzo 1517 di<br />

Cristofero de Mucis”.<br />

Il Comune, a sua volta, era sempre<br />

obbligato a prestare l’annuale giuramento<br />

di fedeltà al Vescovo, almeno<br />

quando l’amm<strong>in</strong>istrazione della curia<br />

vescovile si faceva più vigile ed i tempi<br />

lo consentivano.<br />

Anche per comprendere meglio<br />

come si procedeva allora nel<br />

prendere le decisioni, si presenta<br />

il verbale, liberamente tradotto<br />

dal lat<strong>in</strong>o, del Consiglio Speciale (il<br />

Consiglio ristretto a 24 consiglieri) del<br />

Comune di <strong>Coccaglio</strong>, riunitosi per<br />

eleggere i suoi quattro rappresentanti<br />

speciali che, a nome del Comune,<br />

dovevano recarsi all’episcopio per<br />

prestare il giuramento di fedeltà e<br />

riottenere la re<strong>in</strong>vestitura delle decime,<br />

come appare dal protocollo notarile<br />

del notaio Gian Giacomo Muzio<br />

del 14 febbraio del 1560.


Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />

S<strong>in</strong>dacato del Comune e degli<br />

uom<strong>in</strong>i della terra di <strong>Coccaglio</strong> per<br />

eleggere i suoi quattro rappresentanti<br />

per ottenere il r<strong>in</strong>novo dell’<strong>in</strong>vestitura<br />

feudale da parte del<br />

Vescovo.<br />

Nel nome di Cristo amen –<br />

Nell’anno del Signore 1560 dalla<br />

Sua nascita, durante la terza <strong>in</strong>dizione,<br />

il giorno 14 del mese di febbraio,<br />

nelle case del Comune e<br />

degli uom<strong>in</strong>i della terra di<br />

<strong>Coccaglio</strong> poste nel Castello di<br />

detta terra, nella Contrada della<br />

Chiesa di Santa Maria, alla presenza<br />

del sig. Oliv<strong>in</strong>o del fu Bett<strong>in</strong>o de<br />

Almicis di Zone notaio e cittad<strong>in</strong>o<br />

di Brescia e di Tommaso del fu<br />

Andrea de Says di Chiari, ambedue<br />

abitanti a <strong>Coccaglio</strong> del distretto di<br />

Brescia come testi noti ed a questo<br />

f<strong>in</strong>e chiamati e richiesti.<br />

Qui convocato e riunito il Consiglio<br />

Speciale del Comune e degli uom<strong>in</strong>i<br />

della terra di <strong>Coccaglio</strong> per chiamata<br />

fatta da Com<strong>in</strong>o de Gattis,<br />

ufficiale di questa terra, nel modo e<br />

solito luogo, per mandato di ser<br />

Girolamo e mastro Gianfrancesco<br />

ambedue de Zuchis, consoli di questa<br />

terra, per trattare <strong>in</strong> particolare<br />

degli <strong>in</strong>frascritti argomenti.<br />

Erano presenti i soprascritti<br />

Consoli e gli <strong>in</strong>frascritti Ser<br />

Giacomo de Coradis, ser Giuseppe<br />

de Malgarettis e ser Com<strong>in</strong>o de<br />

Mucys s<strong>in</strong>daci e deputati di questa<br />

terra, ser Gian Bernardo Coretti, ser<br />

Bartolomeo Coradi, ser Bartolomeo<br />

de Ferandis, ser Gian Francesco de<br />

Mil<strong>in</strong>is, Antonio de Mil<strong>in</strong>is, Bernardo<br />

Malgaretti, mastro Paolo<br />

Redolfi, Andrea Beretti, Com<strong>in</strong>o de<br />

Massettis, Domenico de Massettis,<br />

Giovanni de Bettis, mastro Giacomo<br />

Barony, Angelo de Mil<strong>in</strong>is<br />

detto de Dogis, Cristoforo Moneta<br />

detto Marchesa, ser Pietro de<br />

Mazochis e l’<strong>in</strong>frascritto notaio<br />

Gian Giacomo Muzio., tutti consiglieri<br />

di detta terra che sostengono<br />

gli oneri e che decidono le cose<br />

che vengono fatte <strong>in</strong> detto<br />

Comune, reggenti e governanti la<br />

vic<strong>in</strong>ia e l’università di detta terra e<br />

agenti <strong>in</strong> nome ed al posto della<br />

vic<strong>in</strong>ia e dell’università per la quale<br />

hanno promesso di decidere impegnando<br />

anche tutti i beni reali e<br />

personali del Comune e della<br />

Vic<strong>in</strong>ia, dichiarando e riaffermando<br />

di essere tre delle quattro parti e<br />

più del Consiglio, tutti concordi e<br />

all’unanimità hanno fatto, creato,<br />

costituito e ord<strong>in</strong>ato come effettivamente<br />

fanno, creano, costituiscono<br />

ed ord<strong>in</strong>ano come loro sicuri<br />

rappresentanti, s<strong>in</strong>daci e procuratori,<br />

difensori e amm<strong>in</strong>istratori<br />

legittimi del Comune, degli uom<strong>in</strong>i<br />

e dell’università di detta terra ser<br />

Matteo de Zuchis, ser Bartolomeo<br />

de Coradis, ser Gian Bernardo de<br />

Corettis, e ser Giacomo de Coradis<br />

presenti ed accettanti <strong>in</strong>sieme a<br />

ser Luigi Gidelli e ser Agost<strong>in</strong>o de<br />

Valdimagna assenti ma come fossero<br />

presenti… pr<strong>in</strong>cipalmente,<br />

specialmente ed espressamente<br />

per comparire a nome del Comune<br />

e dei suoi uom<strong>in</strong>i davanti al reverendissimo<br />

d.d. Domenico Bollani<br />

vescovo veneto, ora presente nel<br />

palazzo vescovile <strong>in</strong> Brescia, per<br />

ottenere una nuova <strong>in</strong>vestitura feudale……..<br />

ed ancora per giurare<br />

fedeltà al soprascritto reverendissimo<br />

d.d. Vescovo nel modo che<br />

parrà più opportuno agli stessi s<strong>in</strong>daci.<br />

…..<br />

E di tutte queste cose sono stato<br />

richiesto io Gian Giacomo Mutius<br />

di rogare un pubblico istrumento a<br />

riconoscimento del saggio - ecc.<br />

In genere la procedura dell’<strong>in</strong>vestitura<br />

e la formula del giuramento da<br />

prestarsi davanti al Vescovo erano<br />

le seguenti:<br />

Da parte del Vescovo -<br />

Noi (Nome cognome del Vescovo),<br />

Vescovo di Brescia, Duca,<br />

Marchese e Conte, visto e diligentemente<br />

esam<strong>in</strong>ato il documento di<br />

<strong>in</strong>vestitura, presentato dagli <strong>in</strong>frascritti<br />

s<strong>in</strong>daci di <strong>Coccaglio</strong>, fatto<br />

per ord<strong>in</strong>e del nostro predecessore<br />

(segue Nome e Cognome del Vescovo<br />

predecessore e la data del<br />

documento) volendo imitare le consuetud<strong>in</strong>i<br />

dei predecessori, <strong>in</strong>vestiamo<br />

di feudo onorabile ed antico<br />

(seguono i nomi dei rappresentanti<br />

del comune) s<strong>in</strong>daci e procuratori<br />

del Comune di <strong>Coccaglio</strong> con diritto<br />

di percepire i frutti delle decime<br />

della terra di <strong>Coccaglio</strong>, salva la<br />

quarta parte da passare alla Pieve<br />

di <strong>Coccaglio</strong> (otto some), rendendo<br />

al Vescovo ed Episcopato ogni<br />

anno nella festa di Santa Maria di<br />

Agosto o nell’ottava XXV some di<br />

frumento come fitto.<br />

Il Comune e gli Uom<strong>in</strong>i di <strong>Coccaglio</strong>,<br />

vassalli, se chiamati dovranno<br />

difendere il Vescovo, il quale<br />

promette reciproca assistenza e<br />

difesa.<br />

Is<strong>in</strong>daci eletti dalla vic<strong>in</strong>ia, o assemblea<br />

formata dai capifamiglia possidenti<br />

ed orig<strong>in</strong>ari, o dal Consiglio<br />

Speciale, eletto dalla vic<strong>in</strong>ia e formato<br />

da ventiquattro consiglieri compresi i<br />

due consoli, il quale sbrigava gli affari<br />

ord<strong>in</strong>ari, giuravano fedeltà al Vescovo<br />

a nome del Comune e degli uom<strong>in</strong>i di<br />

<strong>Coccaglio</strong> secondo la seguente formula:<br />

Noi (seguono i nomi dei rappresentanti<br />

eletti) s<strong>in</strong>daci sottoscritti,<br />

secondo il mandato ricevuto, toccando<br />

i sacri Evangeli, giuriamo<br />

che il Comune e l’università di<br />

<strong>Coccaglio</strong>, come fu nel passato,<br />

così f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e della vita saranno<br />

fedeli vassalli al Suo Signore<br />

(segue il nome del vescovo), per grazia<br />

di Dio e della Sede Apostolica<br />

Vescovo di Brescia, Marchese,<br />

Duca e Conte, e ai suoi successori,<br />

e all’Episcopato di Brescia, contro<br />

ogni uomo nemico, salve le fedeltà<br />

ai precetti div<strong>in</strong>i, secondo la forma.<br />

Subito il Vescovo, secondo il<br />

costume, abbracciava i predetti<br />

s<strong>in</strong>daci del Comune di <strong>Coccaglio</strong><br />

e dava loro il bacio della pace.<br />

Il feudo vescovile di <strong>Coccaglio</strong>, e di<br />

conseguenza il versamento delle<br />

ventic<strong>in</strong>que some di frumento o del<br />

corrispettivo <strong>in</strong> denaro, per le decime<br />

concesse, ad eccezione dei periodi di<br />

carestia, determ<strong>in</strong>ata dell’<strong>in</strong>clemenza<br />

del tempo o dal passaggio degli eserciti<br />

nemici od amici che fossero, durò<br />

con ogni probabilità, almeno <strong>in</strong> teoria,<br />

f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e del XVIII secolo, quando<br />

con la diffusione anche da noi dei<br />

pr<strong>in</strong>cìpi della Rivoluzione Francese<br />

portati dagli eserciti di Napoleone,<br />

questi con atto proprio le soppresse.<br />

(cont<strong>in</strong>ua)<br />

46


Cultura, sport, notizie<br />

Proèrbe e poesie cüntade só nel nost dialet.<br />

Stórie e tradisiù dela nostra prov<strong>in</strong>cia.<br />

Stòrie e Tradisiù bresane.<br />

L’acqua di Coniclo<br />

Incud<strong>in</strong>e —Vito, un giovane camuno <strong>in</strong> odore di santità, si<br />

cibava di erbe e radici e passava la giornata <strong>in</strong> preghiera. Un<br />

giorno fu visto librarsi <strong>in</strong> volo. Toccò terra nella conca a<br />

Coniclo di Incud<strong>in</strong>e dopo aver volteggiato nel cielo come un<br />

aquilone. E scivolando al suolo lasciò l’impronta del piede<br />

nella roccia. Vito rimase su quel pezzo di terra f<strong>in</strong>o alla morte.<br />

In quel prato, per <strong>in</strong>canto, si formò una sorgente d’acqua<br />

limpida. Quelli di Incud<strong>in</strong>e capirono che era un santo e vi<br />

eressero una chiesa. Anche oggi rimproverano ai monnesi di<br />

non aver dato latte per cibarsi al povero giovane: un santo<br />

che <strong>in</strong> cambio di una ciotola avrebbe donato una bella sorgente<br />

di acqua fresca.<br />

«La càvra l’è tetada”- sentenziò il pastore più vecchio. E l’altro,<br />

di rimando, si mise a ridere: “Che diset sa!” Ma chi mai avrebbe<br />

potuto farlo se erano solo loro al pascolo, se non perdevano<br />

mai d’occhio le bestie? “L’è tetada”- replicò il primo che capiva<br />

cosa succede quando una bestia non dà il latte. Il giovane<br />

allora prese l’impegno di tenerla d’occhio costantemente e<br />

quando la vide sp<strong>in</strong>gersi nel folto provò a seguirla. Scoprì<br />

allora un giovane, denutrito, che succhiava latte dalla capretta<br />

docile. Forte del proprio diritto com<strong>in</strong>ciò a bistrattarlo. Il<br />

giovane si <strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiò, chiese perdono, disse di chiamarsi<br />

Vito e che aveva lasciato Monno e la valle per rifugiarsi a<br />

Pozza. Viveva di preghiera e si cibava con qualche radice che<br />

offriva la terra. Poi si alzò. E davanti al pastore ammutolito<br />

si librò nel cielo sorridendo. Il pastore lo seguì con gli occhi<br />

e vide che dopo aver volteggiato si era posato <strong>in</strong> un prato<br />

verso il monte Aviolo. E da quel prato non si mosse più.<br />

Poesie<br />

Felicità<br />

La felicità è fatta di piccole cose<br />

i dìss chèì ché parla bé, chè parla l'italiano;<br />

per argü àlter envéce l’è ‘n bicér dè vi<br />

con dèn panadì.<br />

Po’ghé èl próèrbe chè dís “chi s’accontenta gode”<br />

è lè éra.<br />

Ben Tar<br />

Vardì ché; l’è ‘na grant felicità<br />

véder èn s.sciti a cam<strong>in</strong>à,<br />

a parlà,<br />

èl ta böta i brasì al còl<br />

é ‘l ta bàsa sö!<br />

E’ le sére d’<strong>in</strong>verno, sentàc.c zó diànti al föc<br />

parlà dèl piö è dèl méno,<br />

magàre fa ‘na partidìna a carte,<br />

véder chèle bèle fiàme<br />

chè va sö alte, diré al camì.<br />

sénter la lègna s.ciupetà<br />

è la mia Felicità?<br />

Certo chèl chè Dio ‘l mànda l’è mai tròp<br />

dèle ólte èl vànsa zó, ma chè ülìf fa?<br />

Fóm a parì dè niènt è tiróm a campà.<br />

L’è pròpe era chè la felicità la dúra apéna chè ‘n mumènt,<br />

alùra, quand capita l’ucasiù, lasómela mìa scapà,<br />

l’è come ‘n fiur de sícóría<br />

‘n sufiù … ta rèsta piö niènt.<br />

Lasóm én bànda èl vì, i fiùr, i s.citì<br />

è töc.c i àlter laùr<br />

la felicità piö bela<br />

l’è ‘n dèl cör ... quando ghè l’amùr!<br />

Scritta dalla signora Carla Zambelli di <strong>Coccaglio</strong>.<br />

Proèrbe<br />

Ben Tar.<br />

A proposito della salute e della malattia<br />

Nissü iè ‘n sé ogni momènt, egnarà l’ura che ‘l pénd.<br />

Nessuno può essere sempre sano, viene per tutti il<br />

momento della malattia.<br />

Gnà ‘l bé, gnà ‘l mal i düra sempèr.<br />

Ne’ il bene, ne’ il male durano per sempre.<br />

Düra dè piö ‘n bocal crèp ché giü bù.<br />

Dura di più un boccale <strong>in</strong>cr<strong>in</strong>ato che uno buono.<br />

En porsèl leccàrd, èl vè mai gras.<br />

47


Cultura, sport, notizie<br />

Un maiale che mangia solo i bocconc<strong>in</strong>i prelibati<br />

non <strong>in</strong>grassa mai.<br />

Quand vé séra, èl malàt el se dispéra.<br />

Quando viene sera il malato si aggrava.<br />

Entàt che èl gras èl deènta màgher, èl màgher el mör.<br />

Mentre il grasso dimagrisce, il magro muore.<br />

Bràs al col, gamba a lèt.<br />

Braccio al collo, gamba a letto.<br />

‘L- è facil confortà i malacc quan s’é sa.<br />

Facile confortare gli ammalati quando si è sani.<br />

Bösogna patì per compatì.<br />

Bisogna aver sofferto per imparare a compatire.<br />

Chi patés, s’embéls.<br />

Chi è stato ammalato si <strong>in</strong>gentilisce.<br />

A proposito della morte<br />

Té tè pòdet còrer come ‘I vènt, ma la mórt tè la destàchet<br />

mia, adagio, lé la tè tap<strong>in</strong>a dré ma quand la öl, pronta la tè<br />

ria.<br />

Tu puoi correre come il vento, ma la morte non<br />

staccherai, ti starà sempre attaccata e quando vorrà, ti<br />

avrà.<br />

Ghè remède a töt, föra che a ‘l-òs del còl.<br />

Vi è rimedio a tutto fuorché all’osso del collo.<br />

Nò la sèrf gnè scìensa gnè dutr<strong>in</strong>a, contra la mört nó ghè<br />

midis<strong>in</strong>a.<br />

Non serve né scienza, né dottr<strong>in</strong>a, contro la morte non<br />

vi è medic<strong>in</strong>a.<br />

Fall dè dutur, volontà dèl Signur.<br />

Fallo del dottore, volontà del Signore.<br />

Quand Maria magra la ö1 troàt, töte le porte la gha<br />

sbalanct.<br />

Quando la morte vuole raggiungerti, trova aperte tutte<br />

le porte.<br />

Encö ‘n figüra, dumà ‘n sepoltura.<br />

Oggi <strong>in</strong> piedi e sani, domani già sepolti.<br />

.<br />

Pa néghèr, pulenta e fic sèc<br />

XV Episodio: El tascapà de Batistì<br />

Èl d<strong>in</strong> don <strong>in</strong>sistìt dele campane che ghé restàt söl campanìl ala<br />

mat<strong>in</strong>a prèst del sabot dè la metà de zögn le ga tiràt l’atensiù<br />

dela popolasiù. (le altre quatèr campane piö gròse iera sparide<br />

sotâ el fè del f<strong>in</strong>il de öna casc<strong>in</strong>a sègréta per mia èsèr fundide<br />

per fa le armi)<br />

Certo l’è mia ön dé come töcc i otèr! Trè spuse ghe en programa!<br />

Don Santì Matilì, el prét forèstér, el gà zamò dit la mesâ prima<br />

e èl sè mitit e confesà ‘nfont ala cesa; Don Angelì, el cürat, l’è<br />

stat dest<strong>in</strong>àt a dì la Mesâ dele òt, per la spusâ de Batistì Balabè:<br />

- Preocupèt mia dele prèdiche, che le fo töte me!– el ghe diss don<br />

Alberto l’Asipret, töt contét, sodistàt e aléghèr: trè spuse töte en<br />

d’en dé le capitâ poché olte! Enfati ghè gnìt i ücì rotoncc sotâ<br />

i öcialì con le mòle ale orècie, i pomoi ross, ross, come do<br />

sarese madüre e ön soriso grant isè, anche perché èl gherâ za<br />

tastàt el pasìto de dì Mesa, chèl dèle ocasiù speciali. Al sagrestà<br />

el ga fat portà dò butiglie de marsalâ che’l tigniâ scundide didré<br />

dei fiasc del vì, pèr ufrighen ön bicirì ale copie dei spuss e ai sò<br />

cumpàr al moment delâ firmâ söl registro, en sagristiâ, dopo<br />

spusacc. Paol, el fornèr, el ghérâ za it l’urd<strong>in</strong> de portà tré pac de<br />

biscotti nustrà e du cabarè de pagnuch<strong>in</strong>e rotonde coi brisulì<br />

de söchèr, ala fì de ogni Mesa: el digiuno dalâ mezanòt f<strong>in</strong>o al<br />

temp delâ comuniù l’e tròp tant.<br />

Déter dele balaöstre Batistì e Ester<strong>in</strong>a, töcc compunti, i segue el<br />

Vangelo e subit la benedisiù dei anei de ram (le ere dore jera stade<br />

confiscade) e dopo pronunciàt el fatidico SÌ, l’Asipret el com<strong>in</strong>ciâ<br />

la predica con i auguri ai spus, coi elogi ala costansa delâ promesa<br />

de fedeltà chè i sè facc prima de la partensa per fa el suldàt e per<br />

el dono de perpetuo amur chè i s’è giuracc:<br />

- Un tascapane pieno di amore… poco pane ma tanto amore…<br />

tre anni di fedeltà e una tasca piena di buone <strong>in</strong>tenzioni… e l’altra<br />

tasca contenente una gavetta quasi sempre vuota, ma ricolma<br />

di ricordi con scritto: “Ester<strong>in</strong>a tornerò”… Eccovi riuniti qui<br />

davanti al Tabernacolo… a giurare la vostra fedeltà per tutta la<br />

vita…- A Batistì, a Ester<strong>in</strong>a e alâ v<strong>in</strong>t<strong>in</strong>â de parèncc ghè scapat<br />

öna lacrimâ, con töcc i pensér ale feride ala mà e al fianc e a töte<br />

le peripezie d’en viàss de ritorno… ‘ndele isbe e alâ carità dele<br />

matrioske de Karkov, Poltawa, Kiev, Budapest… ale patate ‘ndele<br />

brase, al pa négner e ut, sensâ cicì.<br />

L’Asipret, prima de l’ofertorio, en del veder muimencc de militar<br />

e le ronde ‘nfont a la cesa:<br />

- Signor capitano, le vorrei ricordare che qui siamo <strong>in</strong> un luogo<br />

consacrato, e qui le armi non devono entrare… qui siamo tra<br />

amici e pericoli non ce ne sono… -<br />

Dopo la firma söl registro e la bicerada de Batistì e Ester<strong>in</strong>a ghè<br />

zamò proncc per entrà dalâ portâ lateràl Bepì del Mont e la sò<br />

futurâ moér Andre<strong>in</strong>a coi sò parèncc. Entat che i du spuss e le<br />

do spuse le se fà i cumplimencc a vicendâ, Mart<strong>in</strong>o e Enrico i se<br />

nìncors che l’è el sò zio che el sà spusâ adess.<br />

- L’è quatordess agn che l’è vedov el zio Bepi! Che sorpresa! – el<br />

ga diss Mart<strong>in</strong>o a Enrico, che el sà miâ bé chèle robe lé.<br />

- …Me chela siura lé, la conosce mia.-<br />

En tep dela Mesa, al vangelo, ala predica l’Asipret el fa gli elogi<br />

ala famia numerosa, a l’amur anche se tardivo ala benedisiù dei<br />

fiöi, con parole de elogio e de coraggio che la ga la spus<strong>in</strong>â piö<br />

zuenâ de dudes agn de lù. E po’ sotâ uss el ga promèt de endà a<br />

troal en montagna en istat ala cas<strong>in</strong>a.<br />

La tersa Mesa lè chela del sior Tulio, diretur del stabiliment, con<br />

Lisèta, öna spus<strong>in</strong>a zuenâ zuenâ, ma chesta l’è ‘notra storiela.<br />

Mart<strong>in</strong>o e Enrico, imbocacc dal sacrestà e da Paol el catechista,<br />

che i ga dà le do raganele dela Mesa secâ del vénérdé sant, con<br />

töcc i sò amici e chei de Pier<strong>in</strong>o i organisa la baraondâ con tole,<br />

padele, ciòche dele ache e campanei a fa ön grant bàcan per töt<br />

el temp del disnà, föra del löc del zio Bepì. F<strong>in</strong>a a quand l’è<br />

vignìt föra a diga:<br />

- Se fif i brai, te Mart<strong>in</strong>o e te Enrico vegnarì a fa le acanse en<br />

montagna con me e la ziâ. (Cont<strong>in</strong>ua) Lime<br />

48


Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />

Un pomeriggio sul Monte<br />

Un pomeriggio di febbraio, con uno splendido sole, <strong>in</strong> compagnia, sono andata sul nostro monte Orfano - “Orfano” perché<br />

si trova solo soletto, diversamente dagli altri che fanno catena -.<br />

Piano piano, siamo arrivati sulla cima, dove è più facile camm<strong>in</strong>are, senza dover arrampicarsi. Siamo andati f<strong>in</strong>o alla Croce<br />

di <strong>Coccaglio</strong>, poi, strada facendo, un po più sopra del ristorante, c’è una cappelletta con la statua della Madonna: ci si ferma<br />

qualche m<strong>in</strong>uto a fare sosta, si dice un’“Ave Maria” e poi, se si cont<strong>in</strong>ua a camm<strong>in</strong>are sulla cresta del monte, si <strong>in</strong>contra un’altra<br />

croce: dicono che è quella di Erbusco.<br />

Ci sono tanti spazi dove i cacciatori si fermano per la loro attività e c’è<br />

anche quello per l’atterraggio dell’elicottero.<br />

Abbiamo potuto ammirare lo splendido paesaggio che il Monte ci ha riservato:<br />

da una parte possiamo vedere il nostro paese e gli altri vic<strong>in</strong>i, con<br />

tante case e molte <strong>in</strong>dustrie, dall’altra parte tutta la zona coll<strong>in</strong>are della<br />

Franciacorta con i suoi vigneti.<br />

Un venticello permetteva al cielo di essere limpido, tanto che si poteva<br />

vedere uno scorcio del lago d’Iseo: un bello spettacolo da vedere dall’alto.<br />

Nel ritorno siamo passati dal convento dell’Annunciata che appartiene a<br />

Rovato.<br />

La chiesa era vuota; ora sono pochi anche i frati dei Servi di Maria; tanti<br />

anni fa, il Monte era come governato da loro, perché all’altro capo c’erano<br />

i frati Cappucc<strong>in</strong>i.<br />

Il 25 marzo nel convento e nella chiesa dell’Annunciata si celebra l’Annunciazione del Signore e tutti gli anni ci si porta sul<br />

Monte processionalmente, con una fiaccolata, pregando il santo rosario; <strong>in</strong> unione a tutta la nostra Zona di S. Carlo (della<br />

Franciacorta) si conclude celebrando la santa Messa, poi i frati ci <strong>in</strong>vitano<br />

ad un r<strong>in</strong>fresco offerto da loro.<br />

Sul Monte si respira aria buona, fresca e pura, ci sono alcuni sentieri che<br />

portano da un posto all’altro, si <strong>in</strong>crociano, proseguono verso le loro differenti<br />

mete.<br />

Sul Monte si <strong>in</strong>contrano molte persone appassionate di queste passeggiate<br />

sane e salutari, solo che ogni tanto si vedono molte processionarie<br />

che fanno un po’ ribrezzo.<br />

Il Monte è grande da scoprire, ci vorrebbe un mese per vederlo tutto; un<br />

tempo era curato meglio, sarà perché avevamo molto più tempo da dedicargli.<br />

Comunque è sempre bello averlo alle spalle del nostro paese.<br />

A. B.<br />

Vivicoccaglio<br />

immag<strong>in</strong>i di angoli caratteristici<br />

o curiosi del nostro paese<br />

sul numero precedente, l’elegante<br />

f<strong>in</strong>estratura dell’auditorium<br />

“S. Giovanni Battista”<br />

49


Cultura, sport, notizie<br />

ASD Or. FOCOLARE BONASSI CSI<br />

ATTIVITA’ SPORTIVA<br />

Cont<strong>in</strong>uano senza <strong>in</strong>terruzioni i campionati di calcio del Centro Sportivo Italiano ai quali partecipano le nostre<br />

quattro squadre, con fortune alterne, ma sempre con il massimo impegno. Siamo giunti quasi a tre quarti delle<br />

gare dei gironi di qualificazione alle f<strong>in</strong>ali prov<strong>in</strong>ciali: questa la situazione, squadra per squadra.<br />

Calcio a 7 femm<strong>in</strong>ile nel girone D la F<strong>in</strong> Beton cont<strong>in</strong>ua il suo ottimo camm<strong>in</strong>o, sempre prima <strong>in</strong> classifica con<br />

ben dodici vittorie ed un pareggio <strong>in</strong> tredici gare f<strong>in</strong> qui disputate, con una media di realizzazione di sei reti<br />

a gara contro 0.6 subite.<br />

Meno prolifica, nei risultati, la partecipazione delle quattro squadre nel campionato di Calcio a 5.<br />

Nel girone A l’ Automonte, <strong>in</strong> quart’ultima posizione a otto giornate dalla f<strong>in</strong>e dei gironi di ritorno, un po’ <strong>in</strong><br />

ribasso sulle aspettative, c’è tempo per recuperare.<br />

Nel girone B due le squadre l’Indola, terza <strong>in</strong> classifica a tre punti dalla vetta, con una gara <strong>in</strong> meno, ottima<br />

la posizione; e l’ Hypo Alpe Adria Bank che naviga a metà classifica, <strong>in</strong> una posizione ancora utile per una qualificazione<br />

per le fasi f<strong>in</strong>ali.<br />

Nel girone C la Pan<strong>in</strong>eria Maniero, metà classifica la sua posizione, con due gare <strong>in</strong> meno da disputare nei confronti<br />

degli altri gironi; più difficile la possibilità di qualificarsi per la seconda fase, anche se non sono perdute<br />

tutte le speranze.<br />

Importante il posto occupato da tutte le squadre, nella classifica “Fair Play”, che tiene conto, oltre ai punti<br />

della classifica tecnica, anche dei comportamenti tenuti dalle squadre, dentro e fuori i campi di gioco, durante<br />

lo svolgimento delle varie gare.<br />

Ricordiamo, a chi potesse <strong>in</strong>teressare seguire la nostra attività, che la squadra di calcio a 7 Femm<strong>in</strong>ile gioca<br />

la Domenica alle ore 15.30 presso il campo del Focolare, mentre le squadre di calcio a 5 ogni giovedì dalle ore<br />

20,30 presso il Palazzetto dello Sport comunale <strong>in</strong> via Paolo VI°. A. B.<br />

50


Cultura, sport, notizie<br />

Basket<br />

Montorfano<br />

3vs3<br />

I nostri “Aquilotti”<br />

Grande successo di m<strong>in</strong>i atleti e di pubblico al torneo Tre contro Tre “jo<strong>in</strong>t the<br />

game” (manifestazione nazionale dedicata al m<strong>in</strong>ibasket) svoltasi al Palazzetto<br />

dello Sport di <strong>Coccaglio</strong>. La manifestazione organizzata dalla società Basket<br />

Focolare era aperta a tutti i ragazzi del 1996 e del 1997.<br />

In bella evidenza i nostri ragazzi.<br />

51


52<br />

Cultura, sport, notizie


Un po’ di buon umore,<br />

per un sorriso <strong>in</strong> più<br />

a cura di Chiara L.<br />

- Pier<strong>in</strong>o sputa dalla f<strong>in</strong>estra e colpisce <strong>in</strong> pieno un pelato.<br />

Il pelato grida: “Saliva”; e Pier<strong>in</strong>o: “No, cadeva”<br />

Cultura, sport, notizie - Note di storia<br />

- Due carab<strong>in</strong>ieri sono <strong>in</strong> pausa e uno fa le parole crociate. Ad un certo punto<br />

chiede all'amico: “Qual'è il futuro di mangiare ?”;e l'altro: “Mmm…digerire!”. l'altro scrive.<br />

Ad un certo punto richiede: “Qual'è la nazione più lunga d’Europa?”. Questa volta l'amico non sa rispondere<br />

e l'altro: “Ma certo! L’Ungheria! Lo dice anche il nome!”<br />

- Un signore chiede a Pier<strong>in</strong>o: “Scusi, devo andare a prendere il treno” e Pier<strong>in</strong>o gli risponde: “Bè vada!”<br />

- Pier<strong>in</strong>o vuole fare un viaggio sul Sole. Un amico gli chiede: “Ma come fai per il caldo?” e Pier<strong>in</strong>o: “È ovvio:<br />

parto di notte”.<br />

- Una coppia di sposi va <strong>in</strong> viaggio di nozze per la seconda volta,ma per motivi di lavoro la moglie lo raggiunge<br />

dopo due giorni .Quando il marito entra nella camera di albergo, vede il computer e gli venne l’idea di mandargli<br />

una mail alla moglie, ma sbagliò <strong>in</strong>dirizzo. La mail venne <strong>in</strong>viata a una vedova che era appena rientrata<br />

dal funerale del marito e decide di guardare le mail del marito. Il figlio della vedova quando rientra vede la<br />

donna stesa per terra e legge il messaggio sul computer: “Cara moglie ti sorprenderai di ricevere mie notizie<br />

per mail ma anche qui, adesso, hanno il computer per scrivere alle persone care. Il mio viaggio é stato tranquillo<br />

e spero che lo sia anche il tuo quando arriverai venerdì.<br />

P.S. Non portare tanti vestiti che qui fa un caldo <strong>in</strong>fernale!”<br />

- Un pallonc<strong>in</strong>o dice a un altro: “ATTENTO AL CACTUS” e l'altro: “Ma quale cactusssssssssss.........”<br />

- “Perchè i pesci hanno le sp<strong>in</strong>e?”<br />

- “Perchè <strong>in</strong> acqua c'è la corrente!!!”<br />

- Totti apre un libro e legge:“So-mmario”e dice:“Piacere so’ Francesco”.<br />

- I laziali e i romanisti devono fare un viaggio <strong>in</strong> un pullman a due piani. I laziali vanno sotto e i romanisti sopra.<br />

Quando il viaggio f<strong>in</strong>isce i laziali escono tutti felici, cantando, mentre i romanisti sono tutti impietriti e<br />

impauriti, quasi avessero scampato alla morte per miracolo! E allora un laziale chiede al romanista: "Ahò, ma<br />

che c'hai?" E il romanista: "Oh, voi sotto l'autista ce l'avevate! Noi no! Ma te capisci, che abbiamo passato!?!"<br />

- Uno va dal medico urlando: “DOTTORE, MIA MOGLIE CREDE DI ESSERE UN’OCA” e il dottore “Per capire<br />

meglio dovreste portarla qui.” “TROPPO TARDI, è VOLATA AL SUD PER L'INVERNO!”<br />

“La vecchia Pieve” porge ai suoi lettori fervidi auguri<br />

per una Pasqua di grazia, nella gioia del Signore risorto.<br />

Di questo augurio si fa portavoce<br />

da parte della Comunità di <strong>Coccaglio</strong><br />

presso i sacerdoti, i missionari, i consacrati<br />

e tutti i Coccagliesi residenti fuori Parrocchia<br />

53


Cultura, sport, notizie<br />

Offerte per le opere parrocchiali 15 gennaio - 11 marzo 2007<br />

In memoria dei Sacerdoti defunti € 50,00<br />

NN € 10,00<br />

NN, per r<strong>in</strong>graziamento € 10,00<br />

In occasione del compleanno € 5,00<br />

Per il bollett<strong>in</strong>o parrocchiale € 20,00<br />

NN € 60,00<br />

In onore della Madre di Dio € 50,00<br />

In memoria della Mamma defunta € 180,00<br />

NN € 20,00<br />

In onore dei Santi € 20,00<br />

NN € 25,00<br />

In occasione della benedizione della casa € 20,00<br />

In memoria di mons. Mont<strong>in</strong>i € 100,00<br />

sul prossimo numero, il resoconto dell’anno 2006<br />

Offerte per la ristrutturazione dell’Oratorio (15/I -11/III/07)<br />

In occasione della visita alla famiglia € 300,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 30,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 100,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 30,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

In occasione del veniente Battesimo € 50,00<br />

In occasione della benedizione del capannone € 70,00<br />

In onore di tutti i Santi € 50,00<br />

NN. € 50,00<br />

In occasione della benedizione della casa € 100,00<br />

Offerte per le op. parr. (tavol<strong>in</strong>o) Dom. 4 febb. € 897,00<br />

Eccedenza sulla colletta di Dom. 4 febbraio € 500,00<br />

Buste pro Oratorio Dom. 11 febbraio € 2.015,20<br />

NN. € 50,00<br />

In occasione della benedizione della casa € 20,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 100,00<br />

NN € 10,00<br />

NN. vari € 55,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 10,00<br />

Genitori, catechisti e fanciulli di 5a el. € 265,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 50,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 100,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 30,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 20,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 100,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 20,00<br />

In occasione della triplice festa di compleanno € 50,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 70,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 40,00<br />

NN € 100,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 20,00<br />

Az. Agricola B. A. e A. € 300,00<br />

In occasione della benedizione della casa € 100,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 400,00<br />

In occasione del Carnevale € 40,00<br />

54<br />

NN € 10,00<br />

INN € 5,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 15,00<br />

NN € 10,00<br />

Festa di carnevale all’Or. Femm. € 55,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 35,00<br />

NN € 100,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 10,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 20,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 25,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 50,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 50,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 100,00<br />

In occasione del s. Battesimo € 150,00<br />

Offerte per le op. parr. (tavol<strong>in</strong>o) Dom. 4 marzo € 810,00<br />

Eccedenza sulla colletta di Domenica 4 marzo € 500,00<br />

Buste pro Oratorio Dom. 14 gennaio v. boll. maggio<br />

NN € 15,00<br />

NN vari € 65,00<br />

NN € 50,00<br />

NN € 20,00<br />

AVIS <strong>Coccaglio</strong> € 100,00<br />

NN € 200,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 15,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

In occasione della festa di compleanno € 20,00<br />

Totale € 9.382,20<br />

Debito precedente €1519858,76<br />

Debito residuo €1.510.476,56<br />

<strong>in</strong>teressi passivi al 31/12/06 € 52.029,37<br />

di cui, già conteggiati (nov. 2005) € 13.347,76<br />

e rimanenti, da aggiungere € 38.685,51<br />

nuovo ammontare € 1.549162,07<br />

All’Oratorio, frittelle di carnevale € 413,00<br />

Vers. su “Il Focolare ONLUS” , Calendari e Cena Africana:<br />

v. boll. di maggio


Cultura, sport, notizie<br />

PARROCCHIA<br />

“S. MARIA NASCENTE”<br />

<strong>Coccaglio</strong><br />

piazza Luca Marenzio, 22f<br />

Orario delle sante Messe:<br />

FESTIVO<br />

FERIALE<br />

ore 16,30 (Casa Alb. - sabato **)<br />

ore 18,00 (sabato)<br />

ore 7,00 ore 7,00<br />

ore 9,00 ore 8,30<br />

ore 10,00<br />

ore 11,00<br />

ore 18,00 ***ore 16,30<br />

** salvo variazioni<br />

*** dal 16 aprile, <strong>in</strong> Pieve<br />

Numeri telefonici (premettere sempre 030)<br />

Casa canonica (abit. don Giovanni) 7721248<br />

Sacrestia - Ufficio parrocchiale * 7248203<br />

Segreteria Oratorio “Il Focolare” 723575<br />

Oratorio femm<strong>in</strong>ile 7721625<br />

Abitazione don Roberto 7721039<br />

Abitazione don Titta 7700340<br />

Abitazione don L<strong>in</strong>o 7704848<br />

Diacono don Francesco 723392<br />

Delbarba Pier<strong>in</strong>o/Orat. femm. 7721102<br />

* durante gli orari di sacrestia<br />

per altre <strong>in</strong>formazioni, v. il sito <strong>in</strong>ternet (<strong>in</strong>dirizzo alla pag<strong>in</strong>a successiva)<br />

91.85 MHZ<br />

POTETE SEGUIRE LE SANTE MESSE E LE ALTRE FUNZIONI,<br />

OLTRE AI PROGRAMMI PREVISTI.<br />

Lo puoi trovare sul nostro sito <strong>in</strong>ternet:<br />

www.coccaglio.com/radioparrocchiale.asp<br />

55


E’ Pasqua!<br />

La Luce del Risorto<br />

rischiari la tua vita,<br />

come sole che sorge<br />

e più non tramonta.<br />

GRAFICAESSEBICOCCAGLIO<br />

paesaggio kenyota<br />

spazio per l’etichetta adesiva<br />

Internet per la Parrocchia<br />

Indirizzo del Sito:<br />

http://www.coccaglio.com<br />

Parrocchia<br />

orario delle celebrazioni, calendari, appuntamenti, ecc.<br />

http://www.coccaglio.com/Parrocchia.asp<br />

servizio per il Battesimo, il Matrimonio<br />

e il Funerale<br />

http://www.coccaglio.com/mbf.htm<br />

Oratorio (<strong>in</strong> allestimento):<br />

http://www.coccaglio.com/Focolare.asp<br />

Centro Zonale di Ascolto Famiglia:<br />

http://www.coccaglio.com/CAF.asp<br />

Archivio del Bollett<strong>in</strong>o parrocchiale<br />

http://www.coccaglio.com/archiviobollett<strong>in</strong>o.asp<br />

Guida al sito <strong>in</strong>ternet<br />

http://www.coccaglio.com/sito.asp<br />

Radio parrocchiale (ECZ-InBlu)<br />

http://www.coccaglio.com/radioparrocchiale.asp<br />

Indirizzi di posta elettronica<br />

Parrocchia:<br />

parrocchia@coccaglio.com<br />

Oratorio:<br />

oratorio@coccaglio.com<br />

foco@focolarecoccaglio.191.it<br />

redazione del bollett<strong>in</strong>o parrocchiale:<br />

pieve@coccaglio.com<br />

redazione del sito <strong>in</strong>ternet:<br />

sito@coccaglio.com<br />

Charitas parrocchiale:<br />

caritas.coccaglio@libero.it<br />

Gruppo Missionario<br />

missione@coccaglio.com<br />

Scout<br />

scoutmontorfano@libero.it

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