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PATO2006<br />
cui, utilizzando tutte le informazioni raccolte durante tali attività, renderà <strong>una</strong><br />
visione sintetica delle problematiche che interessano il caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o scelto.<br />
Nello specifico, egli produrrà:<br />
− Un in<strong>di</strong>ce-lista <strong>di</strong> tutte le tipologie <strong>di</strong> anomalia riscontrata,<br />
eventualmente organizzato per parti (prospetti o elementi tecnici<br />
coinvolti), a ciascun elemento del quale corrisponderà uno dei paragrafi<br />
che seguono<br />
− Un paragrafo de<strong>di</strong>cato all’approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> ogni tipologia <strong>di</strong><br />
anomalia rilevata sull’oggetto dello stu<strong>di</strong>o o su <strong>di</strong> <strong>una</strong> sua parte. In tale<br />
paragrafo si riporteranno le immagini più significative dell’allegato, nella<br />
risoluzione <strong>di</strong> dettaglio che si potrà ottenere.<br />
− Ciascun paragrafo conterrà, all’inizio o alla fine, uno schema o un<br />
<strong>di</strong>segno (a seconda dei casi e delle necessità) dei risultati del rilievo<br />
delle anomalie, che chiameremo mappatura, rappresentante la<br />
posizione e, magari anche la forma <strong>di</strong> queste sulle superfici esaminate.<br />
− Le varie immagini <strong>di</strong> mappatura saranno realizzate in tavole <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni opportune (si consiglia l’A3) e, se possibile e se utile a<br />
supporto delle prime attività <strong>di</strong> analisi, combinate o associate sullo<br />
stesso foglio, così da rappresentare, sullo stesso piano, anomalie<br />
<strong>di</strong>verse e casualmente correlate.<br />
L’analisi delle anomalie<br />
Le attività <strong>di</strong> analisi si concluderanno nella messa a punto <strong>di</strong> un capitolo<br />
strutturato in più paragrafi, ciascuno dei quali associato ai mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> guasto<br />
riconosciuti (o ritenuti più probabili). Può accadere che:<br />
1) Una o più anomalie potranno essere riconducibili ad un solo modo <strong>di</strong><br />
guasto, senza troppi dubbi in proposito. Lo studente, quin<strong>di</strong>,<br />
ricostruirà la sequenza causale che, a partire da delle scelte<br />
progettuali, si è espressa in termini <strong>di</strong> “carenze” prestazionali o <strong>di</strong><br />
durabilità <strong>di</strong> <strong>una</strong> soluzione tecnica nei confronti <strong>di</strong> uno o più agenti<br />
combinati e nell’attivazione <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> alterazione irreversibile che<br />
hanno determinato quello che è stato identificato come guasto o,<br />
meno gravemente, l’espressione <strong>di</strong> un sintomo – anomalia – <strong>di</strong> un<br />
modo <strong>di</strong> guasto ancora in fase <strong>di</strong> evoluzione.<br />
2) In altri casi, anche <strong>una</strong> sola anomalia potrebbe essere riconducibile a<br />
più mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> guasto. Lo studente, allora, dovrà ricostruire tutte le<br />
sequenze causali che potrebbero averla determinata<br />
Si consideri, infine, che la fase <strong>di</strong> rilievo e quella <strong>di</strong> analisi possono,<br />
efficacemente, essere ren<strong>di</strong>contate <strong>di</strong> seguito, senza soluzione <strong>di</strong> continuità,<br />
cioè, per ciasc<strong>una</strong> anomalia.<br />
In altri termini, per evitare <strong>di</strong> ripetere le immagini che sarebbero necessarie a<br />
supporto delle deduzioni pre<strong>di</strong>agnostiche, l’organizzazione del testo può<br />
essere tale che, al paragrafo in cui si riportano tutti gli elementi rilevati segue<br />
<strong>di</strong>rettamente quello in cui, tali elementi vengono analizzati, alberi compresi<br />
(ve<strong>di</strong> oltre).<br />
E. De Angelis – 2006 5