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Aprile 2004 - Comune di Spilamberto

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Area Sipe<br />

accordo <strong>di</strong> programma<br />

I<br />

l Futuro abita qui, fra <strong>Spilamberto</strong>,<br />

Vignola e Savignano. Un futuro che<br />

è già cominciato grazie alle ratifiche<br />

avvenute lo scorso primo <strong>di</strong> aprile dell’Accordo<br />

<strong>di</strong> Programma sul progetto<br />

Sipe votate congiuntamente da parte dei<br />

tre consigli comunali coinvolti. Si tratta<br />

sì <strong>di</strong> un atto “tecnico” che segue nei tempi<br />

e nei mo<strong>di</strong> il documento firmato dal<br />

presidente della provincia Graziano Pattuzzi<br />

nel marzo <strong>2004</strong>, ma tale voto rappresenta<br />

allo stesso tempo l’atto che dà<br />

l’avvio definitivo al completamento della<br />

bonifica dell’area, al risanamento e la<br />

valorizzazione ambientale con particolare<br />

riferimento al parco fluviale, all’adeguamento<br />

delle reti viarie, come la Pedemontana,<br />

e alla creazione del nuovo parco<br />

scientifico.<br />

Difficile valutare quale, delle componenti<br />

che fanno parte integrante <strong>di</strong> questa svolta<br />

epocale per l’intera area, possa essere<br />

considerata quella preminente, più facile<br />

capire che grazie a questa svolta, oggi<br />

l’area della Sipe risponde a tutte le caratteristiche<br />

<strong>di</strong> progresso sostenibile, <strong>di</strong> sviluppo<br />

industriale ed artigianale, <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento<br />

tecnologico al servizio<br />

dell’industria locale e nazionale e, elemento<br />

<strong>di</strong> particolare evidenza, il tutto legato<br />

alla salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente.<br />

Infatti, fra gli impegni che le tre amministrazioni<br />

hanno sottoscritto, vi è quella<br />

<strong>di</strong> accogliere nella prossima pianificazione<br />

generale la salvaguar<strong>di</strong>a, a fini ambientali,<br />

dell’intero bacino del fiume Panaro con<br />

la costituzione <strong>di</strong> un ampio parco fluviale.<br />

Ciò da parte spilambertese, significa in<br />

primo luogo inserire nel contesto <strong>di</strong> tutela<br />

il nucleo <strong>di</strong> 150mila metri quadri <strong>di</strong> area<br />

demaniale comunque destinata, anche<br />

col presente Accordo, a salvaguar<strong>di</strong>a boschiva<br />

e naturalistica e in seguito unire a<br />

questo vasto territorio quella parte in<br />

corso <strong>di</strong> bonifica, limitrofa all’area boschiva.<br />

Ma come detto, non solo <strong>di</strong> “parco”<br />

fluviale si deve parlare in relazione all’area<br />

Sipe, anzi, in particolare modo, occorre<br />

ragionare sul significato <strong>di</strong> “parco<br />

scientifico” con il quale si intende l’istituzione<br />

della sede tecnologica e operativa<br />

del Centro <strong>di</strong> Ricerca Tecnologica avanzata.<br />

Il centro <strong>di</strong> ricerca, il cosiddetto<br />

Consorzio Sipe, <strong>di</strong> cui ricor<strong>di</strong>amo fare<br />

parte le Università <strong>di</strong> Modena e Reggio<br />

Emilia e <strong>di</strong> Bologna, dalla Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Vignola, da Democenter,<br />

Crit, Csm e Comuni interessati<br />

all’area, troverà spazio nelle strutture un<br />

tempo utilizzate come polveriera industriale,<br />

appositamente ristrutturate: basta<br />

<strong>di</strong>re che il parco occuperà una superficie<br />

<strong>di</strong> oltre ventiseimila metri quadrati con<br />

9.600 mq <strong>di</strong> superficie utile, nell’area<br />

delle Sipe Basse. L’obiettivo è quello <strong>di</strong><br />

creare i cervelli del futuro, un luogo <strong>di</strong><br />

ricerca e specializzazione riservato a laureati<br />

in <strong>di</strong>scipline scientifiche, ma legato a filo<br />

doppio alle richieste <strong>di</strong> innovazione e <strong>di</strong><br />

competitività delle industrie del territorio,<br />

che per prime hanno sposato l’istituzione<br />

del parco stesso. Un rapporto <strong>di</strong> collaborazione<br />

e <strong>di</strong> concertazione fra pubblico<br />

e privato che conta rari esempi in Italia.<br />

I circa seicentomila metri quadrati incastonati<br />

in un’area strategica nel territorio<br />

come quella occupata dalla ex Sipe saranno<br />

collegati al resto della viabilità provinciale<br />

regionale dal passaggio della Pedemontana.<br />

Si tratta dell’asse viario<br />

in<strong>di</strong>spensabile per le comunicazioni a sud<br />

<strong>di</strong> Modena e che sarà in grado <strong>di</strong> collegare<br />

il polo ceramico con Bologna, Modena<br />

con la valle del Panaro, bypassando le<br />

strozzature attuali della viabilità or<strong>di</strong>naria<br />

e ponendosi come asse <strong>di</strong> riferimento per<br />

l’Autostrada del Sole la quale nei prossimi<br />

mesi sarà attrezzata a quattro corsie da<br />

Modena Nord al nodo <strong>di</strong> Bologna. La<br />

Pedemontana (già finanziata dall’Anas ed<br />

in corso <strong>di</strong> start-up dei lavori) “taglierà”<br />

l’attuale provinciale 623 proprio nei pressi<br />

della Sipe, creando un’asse <strong>di</strong> comunicazione<br />

ottimale.<br />

La definitiva evoluzione dell’area, sulla<br />

quale l’impegno dell’amministrazione<br />

comunale <strong>di</strong> <strong>Spilamberto</strong> è attento e<br />

continuativo ormai da parecchi anni,<br />

raggiungerà la sua ideale chiusura fra una<br />

decina d’anni quando tutti i vari tasselli<br />

saranno posizionati al loro posto. Oggi<br />

però, un grande risultato in termini <strong>di</strong><br />

sviluppo e <strong>di</strong> operatività è già palpabile<br />

con mano e riguarda le tante attività<br />

industriali ed artigianali presenti da <strong>di</strong>versi<br />

mesi nell’area delle Sipe Alte e che assicurano<br />

un certo numero <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro<br />

e la possibilità <strong>di</strong> creare nuova impren<strong>di</strong>toria<br />

nel contesto <strong>di</strong> un’area attrezzata dal<br />

punto <strong>di</strong> vista urbanistico e che si arricchirà<br />

<strong>di</strong> servizi propri. L’Accordo <strong>di</strong> Programma,<br />

ratificato pochi giorni fa, assume<br />

infatti il valore <strong>di</strong> una fondamentale<br />

variante alla pianificazione urbanistica,<br />

dando la possibilità all’amministrazione<br />

comunale <strong>di</strong> <strong>Spilamberto</strong> <strong>di</strong> prevedere<br />

nuove funzioni nell’area come lo sono i<br />

nuovi interventi legati ad inse<strong>di</strong>amenti<br />

residenziali, anche in e<strong>di</strong>lizia convenzionata,<br />

e che potranno portare a <strong>Spilamberto</strong><br />

330 nuovi alloggi; complessivamente<br />

l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> utilizzo dell’area è pari allo<br />

0,17%, considerando anche tutta l’area<br />

demaniale, il che equivale a <strong>di</strong>re che ogni<br />

100 mq <strong>di</strong> superficie dell’area Sipe, solo<br />

17 mq saranno occupati da costruzioni,<br />

comprese quelle già esistenti (e<strong>di</strong>fici storici)<br />

e le superfici <strong>di</strong>rezionali nella parte<br />

“alta” dell’area.<br />

Nei prossimi mesi verrà avviata l’enorme<br />

opera <strong>di</strong> bonifica dell’intera area (Sipe<br />

Alte e Sipe Basse) a seguito dell’in<strong>di</strong>viduazione<br />

e l’eliminazione <strong>di</strong> tutte le sostanze<br />

chimiche e militari che hanno<br />

contaminato la zona dall’inizio del secolo<br />

scorso fino ad una decina <strong>di</strong> anni fa. La<br />

bonifica complessiva riguarderà pertanto<br />

l’intera area e sarà anticipata dalla bonifica<br />

militare . Il futuro <strong>di</strong> <strong>Spilamberto</strong>, come<br />

si evince da queste righe, è già cominciato.<br />

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