normativa - Comune di Marchirolo
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TITOLO III<br />
DISCIPLINA URBANISTICA-EDILIZIA<br />
DELLE AREE DESTINATE ALL’ESERCI-<br />
ZIO DELLE ATTIVITÀ AGRICOLE<br />
ART. 32<br />
MODALITÀ DI INTERVENTO<br />
1. Il PIANO DELLE REGOLE in<strong>di</strong>vidua nella cartografia <strong>di</strong> cui all’art. 2 delle presenti<br />
Norme le aree destinate all’esercizio delle attività agricole.<br />
2. In tali aree gli interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione e <strong>di</strong> ampliamento che comportano un<br />
aumento della Slp, sono regolati dai <strong>di</strong>sposti del TITOLO III della L.R. 12/05.<br />
3. Nelle aree boscate presenti nelle aree destinate all’esercizio delle attività agricole, non è<br />
ammessa alcuna e<strong>di</strong>ficazione e le operazioni agricole sono limitate alla reintegrazione ed<br />
alla buona conduzione agro forestale; per ogni altro dettaglio <strong>di</strong> gestione occorre far<br />
riferimento alla L.R. 5.12.2008, n. 31 per quanto <strong>di</strong> competenza.<br />
4. Gli e<strong>di</strong>fici destinati al ricovero degli animali devono essere posti ad una <strong>di</strong>stanza non<br />
inferiore a ml. 100 dal perimetro del Tessuto Urbano Consolidato (TUC).<br />
5. Per gli e<strong>di</strong>fici esistenti non destinati alle attività agricole si applica quanto previsto agli<br />
articoli 11 e 12 delle presenti norme.<br />
ART. 33<br />
PARAMETRI DI TIPO MORFOLOGICO, FUNZIONALE E PRE-<br />
STAZIONALE<br />
1. La morfologia degli e<strong>di</strong>fici rurali riveste fondamentale importanza nella cura e<br />
conservazione del paesaggio in quanto normalmente tali e<strong>di</strong>fici sono ubicati in zone<br />
libere da e<strong>di</strong>ficazione e quin<strong>di</strong> assumono un valore determinante e decisivo nella<br />
creazione del paesaggio stesso.<br />
2. Nei commi seguenti vengono puntualizzate le caratteristiche morfologiche per gli<br />
interventi <strong>di</strong> nuova costruzione, <strong>di</strong> ampliamento o ristrutturazione che riguar<strong>di</strong>no e<strong>di</strong>fici<br />
o fabbricati, a qualsiasi funzione siano de<strong>di</strong>cati, principali, accessori o <strong>di</strong> pertinenza.<br />
3. Il <strong>di</strong>segno planimetrico sarà semplice, riconducibile al parallelogramma a lati paralleli,<br />
evitando frammentazioni ed articolazioni. Da questa specifica prescrizione sono esclusi i<br />
silos verticali.<br />
4. Il sistema <strong>di</strong> copertura sarà a due falde inclinate con pendenza tra 30 e 35 per cento, con<br />
il colmo parallelo al lato più lungo dell’e<strong>di</strong>ficio. Potrà essere previsto un sistema <strong>di</strong><br />
ventilazione e illuminazione nella copertura costituito da semplici rialzi della copertura<br />
stessa o da abbaini tipo cappuccine lombarde.<br />
architetto@scillieri.it Piano delle Regole !25