Verba volant - Liceo Statale Cagnazzi
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noi e... la cultura<br />
incontri<br />
illustri<br />
Il liceo classico <strong>Cagnazzi</strong> come<br />
tutti gli anni anche in quest’anno<br />
scolastico 2012-2013 è stato<br />
protagonista di eventi culturali di<br />
portata nazionale. Scrittori e<br />
giornalisti di fama internazionale<br />
hanno dato lustro con la loro<br />
presenza a simposi con gli alunni<br />
in dibattiti costruttivi volti ad<br />
allargare gli orizzonti fuori dalla<br />
realtà scolastica. Gli alunni della<br />
VD ginnasiale hanno letto con<br />
grande entusiasmo i libri “Più<br />
alto del mare” di F. Melandri,<br />
“L’amore rubato” di D. Maraini,<br />
“Segreti d’Italia” di C.Augias.<br />
Nella pagina dedicata alla cultura<br />
riportano le recensioni per<br />
ciascun libro letto, ma anche<br />
l’esperienza dell’alunna A.<br />
Berloco all’incontro con una<br />
donna eccezionale quale Luciana<br />
Castellina sul tema “Politica e<br />
futuro”.<br />
“E con orrore mi sono chiesta se non<br />
fosse proprio a causa di quella<br />
violenza che lo cercavo, perché<br />
veniva a soddisfare un mio antico<br />
bisogno di punizione”. Con un<br />
gioco di antitesi, Dacia Maraini, con<br />
“L’amore rubato”, ci parla dei<br />
carnefici che si accaniscono sulle<br />
loro vittime, che arrivano a sentirsi<br />
Corrado Augias nel suo saggio<br />
“Segreti d’Italia” compie un’analisi<br />
approfondita della nostra nazione<br />
attraverso la sua storia e le sue città,<br />
passando per i monumenti che la<br />
decorano e i personaggi illustri che<br />
l’hanno percorsa. Una nazione che<br />
non è fatta solo dalla sua capitale<br />
Roma, ma composta di tante città,<br />
tra le quali spiccano Napoli,<br />
Palermo, Parma, Milano e Venezia.<br />
Un paese<br />
colpevoli. In realtà queste donne<br />
non hanno colpe, se non quella di<br />
e ssere d o n n e i n u n a società<br />
maschilista, che le vede solo come<br />
provocatrici. Ispiratrici di fantasie.<br />
Senza tergiversare, la scrittrice<br />
riesce ad arrivare al cuore della<br />
vicenda, in modo preciso e fa quasi<br />
una cronaca delle singole storie.<br />
Prende in considerazione età<br />
diverse, tipi di violenze diverse,<br />
carnefici diversi. Ogni storia<br />
nasconde i suoi perché e, soprattutto<br />
le prime, vengono lasciate in<br />
sospeso, dando il compito al lettore<br />
di immag inare u n fi nale. Al<br />
contrario, gli ultimi capitoli,<br />
mostrano una presa di coscienza da<br />
parte delle protagoniste abusate. Si<br />
può dire che si tratta di storie poste<br />
i n c r e s c e n s , a n c h e p e r i l<br />
cambiamento della focalizzazione.Si<br />
I SEGRETI D’ITALIA<br />
meraviglioso, “un<br />
paradiso abitato da diavoli”. Questa<br />
contraddizione è il simbolo del<br />
CORRADO AUGIAS<br />
paese dei vizi e delle virtù, abitato<br />
da un popolo “geniale, impulsivo,<br />
passionale e religioso”, ma anche<br />
“ c o r r o t t o , i n a f f i d a b i l e e<br />
s u p e r s t i z i o s o ” , u n p o p o l o<br />
“barbaro”, la cui terra è disseminata<br />
di capolavori che non sa apprezzare<br />
e conservare. L’Italia raccontata<br />
dall’interno, da Leopardi, De Amicis<br />
e D’Annunzio e l’Italia vista da<br />
fuori, da intellettuali stranieri<br />
attratti dal suo clima, dal suo<br />
paesaggio e dalle sue bellezze<br />
artistiche, ma infastiditi dagli<br />
italiani. Specialmente quelli del<br />
Sud. La questione Meridionale è<br />
affrontata, e risolta: la colpa non è<br />
dei meridionali stessi, ma del<br />
malgoverno a cui sono stati<br />
soggetti. Un governo e una<br />
mentalità che ha portato molti di<br />
loro a sentirsi lontani dal governo<br />
centrale e così a posporre i<br />
bisogni della comunità ai propri,<br />
come se “il loro mondo finisse sulla<br />
soglia di casa”. Un’altra onseguenza<br />
di questa percezione è stata la<br />
L’amore rubato<br />
DACIA MARAINI<br />
tratta di donne ingenue, ma non per<br />
q u e s t o i g n o r a n t i , d i d o n n e<br />
i n n a m o r a t e , c h e s i l a s c i a n o<br />
abbindolare dal bell’aspetto e dal<br />
finto perbenismo che sapevano ben<br />
interpretare i loro carnefici; di<br />
donne convinte che la possessività<br />
d e i l o r o a m a t i f o s s e u n a<br />
conseguenza del troppo amore;<br />
convinte di poterli cambiare perché<br />
“ i n e b r i a t e d a u n s e n s o d i<br />
onnipotenza”. Troppo sincere “per<br />
concepire che uno<br />
mentisse con tanta<br />
i n g e g n o s a<br />
improntitudine”.Si<br />
tratta di donne vittime<br />
di“un momento di<br />
s b a n d a m e n t o ” ; d i<br />
d o n n e c o s t r e t t e a<br />
negare la vita ad un<br />
nuovo essere. Queste<br />
nascita del brigantaggio prima e<br />
della mafia poi, strettamente<br />
collegati tra loro: entrambi garanti<br />
di una giustizia popolare, spesso<br />
feroce, simbolo di ribellione al<br />
potere centrale. Il Sud, però, è anche<br />
la terra di Francesco d’Assisi. Anche<br />
lui si ribella, ma la sua è una<br />
ribellione al lusso, all’ipocrisia,<br />
all’apparenza, alla vita comoda e<br />
superficiale. Proprio la ribellione e<br />
la conquista della libertà sono i<br />
segreti più importanti, tra i tanti<br />
segreti d’Italia. Ma, qual è la<br />
risposta a questi segreti? “Una<br />
risposta definitiva non è ancora<br />
stata trovata, forse non c’è”.<br />
sono tutte donne vittime della<br />
possessività, confusa con l’amore,<br />
dei loro carnefici, con i quali<br />
s t a b i l i s c o n o u n r a p p o r t o d i<br />
complicità, anche se involontaria.<br />
“La vittima vuole proteggere il suo<br />
aguzzino per liberarsi dai sensi di<br />
colpa, colpa di aver accettato la<br />
prima, la più subdola e inaspettata<br />
delle violenze”.<br />
Ventricelli A.<br />
Tubito M.<br />
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